. le donne s'inginocchiarono e si misero a camminare su le ginocchia, in contro
rogna / io abbia assai nel mio misero stato, / pur ho tal volta,
è di scarsissimo ammontare; irrisorio, misero (una somma di denaro, un compenso
i-i-93: al ri tomo lo misero in prigione come eretico mago, e volevano
indovinassero. piave, xc-89: il misero doge ottuagenario, che con romana fermezza
romanzetti da un soldo, tra il misero lavoro degli smalti, le meschinerie familiari
il circuito ai una gara automobilistica, misero in moto i rombanti motori, svintende
lamento / che ti rimpianga, ahi misero, / preda d'irato mar!
pompa. monti, x-3-504: misero onor de'miseri potenti, / tu fai
(il tenore di vita); misero e scarso (un cibo).
corsini, 12-63: cade il misero vestii a capo tronco, / ma non
. m. -chi). letter. misero, quanto mai scarso (un piacere
giardini amorosi. ghislanzoni, 16-274: misero quel marito che, strappando le rose
guai, / gridando: -sta'su, misero; che fai? serdini, 1-49
vieri, xxxvi-117: se dentro al misero cor sentomi mille saette / ch'awentan gli
sagittaria infallibile, se ne viene questo misero amante saettato. -critico mordace.
. p. collenuccio, 1-126: misero peccator, l'eterne doglie / pensa
verun altro banese nostro di quegli che si misero a fare la salamoia a tanti aspri
fausto da longiano, iv-275: io misero me n'andava per la via salaria a
stessa minestra: / mi fa stonar quel misero salario. manzoni, pr. sp
si può con maggiore saldezza ragionare, misero i fiorentini l'anno 1010 ad effetto quello
. gherardi, lxxxviii-i-656: io, misero a me, cogli occhi molli /
dopo un brillante assalto, le nostre fanterie misero saldo piede su d'un tratto della
nenufero. leonardo, 2-105: il misero salice, trovandosi non potere fruire il piacere
: veder una persona iniqua da stato misero e calamitoso salita a prospero non può
loreto. caro, i-343: si misero in via con molti cavalli, con
sermoneggiare: / onde, o me misero!, flebili e tristi / già t'
moravia, 17-218: sedeva nel nostro misero salottìno (eravamo, mia madre ed io
scala a chiocciola, all'imbocco dell'uscio misero e saltim- banchesco, di colei che
g>ovevo avere un'aria curiosa, perché si misero a ridere, e presero le mie
e 'ncontra lui t'adiri? / misero, dove corri in abbandono / a i
se non fosse la tristezza inconsolabile del misero stato a cui è ridotta la povera signora
l'arrivo de'nuovi soccorsi, si misero in nuovo scompiglio, ritirandosi parte in
salvamento venir lano, ricordandosi del suo misero stato e parendogli gravissima cosa a sostener
questo? firenzuola, 384: si misero prestamente in camino e, per mia
avere. anonimo romano, 25: misero lo mare intorno alle fosse e salvarose
s'affanna / coi stanchi tori il misero bifolco. pavese, 5-68: uno
granduca... a mensa tutti si misero. canoniero, 119: non si
di cui per una così lunga navigazione era misero pasto. -con riferimento
tuo sangue regai. mazza, i-74: misero padre! vedovato e solo / ultima
mani nel sangue umano: diven / misero, pellegrino in barbari contorni, / dove
... tiepolo e dandolo, si misero alla testa de'due partiti, il
non può deplorar della sua fortuna quel misero che si vede necessitato a trafiggere il
cattolico. alfieri, 5-36: codesto misero, non si sa come, improvvisamente preso
vedite. giamboni, 10-9: oimè misero, essendo da la natura così ornato.
è più sapienzia tenersi el nome del misero, che partorisce una infamia sanza odio,
nacqui a numero egual d'amare pene / misero; e 'l viver mio deh
. ricci, ii-70: stassi il misero sardanapalo [il re della cina] inchiuso
, li quali erano nel coperchio, misero lance lunghissime, le quali essi chiamano
). giraldi cinzio, iii-6-12: misero quegli che si lascia accorre, /
confinare in una retrosala da refettorio con misero mobilio il ministro cassinis; e desso
, quanto più il vede afflitto e misero divenire. -trovare appagamento (l'
/ vita mortai mi resta / che un misero servaggio. colletta, i-273: la
pur l'oro applicato a que'ladroni, misero fine al loro non mai sazio furore
pietoso amico il bene, / il misero lo scansa e, sbalordito, / non
bassa si fé la mina per cui il misero re carlo, sbalzato dal trono,
che quei famosi dominatori del piemonte si misero prima in tanto scompiglio e dopo in
di quell'atto? perché sbandisti quel misero dalla tua casa? -espellere un popolo
. porcacchi, i-130: ferocemente si misero dietro al quasi per tutto sbarrattató nemico
5-ii- 100: a max si misero a tremare i ginocchi, presto sbatterono
ragazzi, appena sboccati sul corso, si misero a tirar palle con quella neve acquosa
, 1-157: essendo il cavallo del misero giovine tanto sboccato quanto possente,.
, agg. ant. e letter. misero, sciagurato, colpito dalla sventura.
dalla trista compagnia di quei poeti che misero al mondo l''amadigi di gaula'e
amici. nieri, 468: 'sbricio': misero a vestimenti. cesareo, 427:
2. per estens. povero, misero; meschino. -anche in forme iter
svogliato nella vita. 3. misero e logoro (un indumento). -anche
. cicognani, 1-242: gli si misero tali bruciori e fortori allo stomaco che
- pasolini, 3-88: si misero un po'sbullonati davanti all'ambra jovmelli
lui, il cnspi descrive potentemente il misero stato della sicilia sul finire del secolo
. visconti, 2-40: scazia, misero te, scazia del pecto / la furibonda
carne e satanasso, / se fia il misero cuor di timor casso, / scaglian
pigliare li frutti per forza, se li misero dreto e fu dato ad uno d'
dante, inf, 17-110: icaro misero le reni / sentì spennar er
. persona di umili condizioni e di aspetto misero, dimesso, o di poco conto
persona di modeste condizioni e di aspetto misero e dimesso o di poco conto,
. per estens. che ha un aspetto misero, malridotto; privo di mezzi di
quando vollero pigliare il cielo, misero tanta cacafretta a tutti gli dei che,
, inzeppando, legando, / accatastando il misero bagaglio, / s'urtano e si
lo fecero scapitozzare, riempirono le finestre, misero le fasce di marmo e le volute
potesse venire della guerra di gallia, misero dinanti al popolo la richiesta degli ambasciatori
(non si può negare) nel misero amante... motivi di dolore.
: tradire i poveri per ottenere un misero tornaconto materiale. savonarola, iii-166:
bertoldo aldimari, omo ricco ma tanto misero e scarso che non che volesse altrui ricevere
, 52: quante volte m'advien, misero lasso!, / el giorno,
scelleragine sarà caduta da quell'altezza a misero stato e infelice. pallavicino, 1-3:
che cosa vi è dentro, sendo così misero e avaro e sospettoso che facilmente potrebbe
vita scemo / e tra i migliori il misero filanto, / che più che vendicato
per le spese. -scarso, misero (un raccolto). tansillo,
ovidio volgar., 6-309: oh me misero, come tosto i corpi si sciampiano
le scene, il pessimo era un misero mentecatto insieme e tristissimo. -dietro scena
pesa, / l'onda su cui del misero, / alta pur dianzi e tesa
chi compone. caro, 12-i-87: si misero intorno al povero coluzzo, e pensate
so che pietà fra gli uomini / il misero non trova; / che lui fuggendo
rimane estinto. abnani, 1-54: misero! che farò s'ingiustamente / ingannato e
campofregoso, iii-37: abandonato è il misero da ognuno / ché povertà schernita ognun
goldoni, x-634: hanno mandato il misero in rovina, / lo metton con
scherzo de'venti, / né penso, misero! / quali del peccator siano i
esiglio. monti, vi-209: nel misero stato in che mi trovo egli è
la ignavia, la sciaura misero, infelice (una persona).
20-227: che tu pure solo sciagurato e misero peccatore ne sia coperto e caldo.
coppia 'oro. morissi il misero poi, novello mida, di fame noncome
». 8. scarso, misero (una retribuzione). milano-sera [
che indarno nel periglio / tenta il misero augel le penne sciogliere, / già prigioniere
non iscappasse della trappola, sei misero a sedere in mez -secondo
ornai là dov'e'tocca / del misero sabello e di nasidio, / e attenda
grosso. buonaccorsi, 173: perché 'l misero scoglio / dall'antico suo ardore /
ombrellaccio da un diluvio, e lo misero a scolare in un canto.
ritornò la fiasca, / c'erarimasto il misero fondiglio, / che fu per grillo.
dentro pareva un morto... gli misero due cuscini bianchi sotto la nuca,
un ideale. petrarca, 50-66: misero me, che volli / quando primiersì fiso
solco apria; / tal che il misero campo nell'orido sconcerto / tutto inegual
dei sublimi magistrati della signoria, e li misero a bottino..., sconficcando
aggiungere tanta famiglia a'disagi del suo misero esilio. carducci, iii-14-175:
-umiliazione. ortes, xviii-7-62: questo misero privo di ricchezze e diogni utile e diletto
umile condizione, che esercita un misero mestiere. = comp. dall'
palesare. monte, 1-v-1: ai misero tapino, ora scoperchio / e vói'
: quando scoppiò l'archibuggiata, quel misero uccello non ne fu per modo ferito che
strada scoprirono i razzi inseguifemmine e si misero a buttar scoppi e sibili tra le
: sì come potenzia discovre e mostramalvagio e misero omo, mostra e scovre valente. g
boscaglia. verga, 8-437: gli si misero tutti quanti allecostole. i nipoti scorazzando per
). baldelli, 3-104: gli misero dinanzi della carne de'leoni e delle
loro clienti. bacchetti, ii-71: mi misero a far il garzone di una barbieria
, 186: tu piagni, chiameti misero e dolente perch'hai perduto e se'
dubbia sorte, / s'io sarò sempre misero o giulivo, / temo a
iii-405: quegli ordigni strani che gli inglesi misero di moda al principio di guerra e
. gadda, 9-280: quei cipressi gli misero paura. le scar11 sentiero.
., 4 (64): si misero a far laronda, guardando, con aria
che fosse delle capitane e non la misero in conto delle constituzio- ni. statuto
un tratto / i cavalli e gli eroi misero un ringhio / acuto, i carri
a chiunque v'erapresente presero el sopradetto dannato misero maladettoe portamelo via per aria in anima e
: mangiato che si ebbe, si misero a far sdraviza con alcuni bicchieri groppolosi
, trabuccare al basso e vivere in stato misero e mendico. sannazaro, iv-289:
-correttamente, precisamente; con correttezza. il misero capitale d'un solo foglio di carta,
amore della pecunia è segno d'animo misero e poco. boiardo, canz.,
. m. palmieri, 2-3-2: o misero, ad noi quanto mal segno /
. marino, 1-19- 208: misero, e quante volte i tronchi vidi /
seguita, / al più si può dir misero, / e di ragion non merita
e fu amatore della continenzia; e il misero uomo, il quale è fatto seguitatóre
iii-10: che rimase più in questo misero paese che sia salvo? arse tutte
altri contadini... e si misero a seguire a filo di zappa quell'antico
occupazioni vane. parabosco, 4-11: misero me, ch'io ben m'aveggio ch'
più, per comandamento della reina si misero a mangiare. solinas donghi, 2-94:
e spenti / di febo i raggi al misero non sono / in sempiterno?
condizione di stato, o felice o misero che egli si sia, e per favole
sensual vita e tolta via la gravezza del misero corpo conal caldo / di tronca selva
lento fumo che a poco a poco il misero turino suffocasse. tortora, i-279:
farla sentinella! guerrazzi, 2-796: le misero sentinelle alla porta, con ordine di
g. correr, lii-4-206: la misero a bere acqua, alla qualeè tanto assuefatta
giudeo-italiana, xxxv-i-38: e. ttri navi misero pi raccontarete a me sanza niuna
2-30: a che ne vieni, o misero innocente? / qual consiglio0 furor ti guida
ordine del capitano, giaceva in un misero letticciuolo e vile,...
barilli, 9-305: austero, musone, misero, l'interno di palazzo burroni metteva
. segneri, ii-219: quando il misero sa che la mattina seguente dèecomparire alla presenza
. rete a loro il mio misero stato / e qual fo la cagion
angosciosa doglia / questo bilare. misero cor circonda e serra. forteguerri, 14-m
uggiosa,... a questo misero spettacolo cade l'animo, il cuore si
e terre, e le loro persone misero in servàgio per avere da. llui vivanda
dalla triste e sciocca abitudine, dal misero calcolo, dalla servitù delle scuole e
cagione? ariosto, 1-iv-16: ah misero chi è servo d'amore! della casa
pietoso amico il bene, / il misero lo scansa e sbalordito / non lo conosce
distinse coll'aggettivo di 'settepanelle'un qualunque misero servo di un più misero padrone
qualunque misero servo di un più misero padrone. = voce napol.
.. / « orsù che io qui misero rimango / incollato ancor io, son
2-85: dopo due o tre giorni misero la mina sotto alla casa del vicino
quel tale, / et infelice, misero, sfatato / a dio, al mondo
e il mare, / e 'l misero timon dal legno sferra. -per
ricordatevi, o gladiatori, quando vi misero le catene, e andavate ai lavori sotto
passarono in valdar- no e arsero e misero a incendio case e palazzi. g.
, / per trarsi fuor di sì misero stato, / tutto con- fusion,
lunga s'intenerisse, i micidiali si misero a sfigurare il corpo. morante, i-183
d'amore [tasso], 13: misero son io, che da quan
l. gualdo, 408: si misero a sfogliazzare quelli scartafacci ad uno ad uno
dell'ufficio regio edel sacerdote, quando il misero gregge è divorato da quella sfondata cupidità
altri, dicendo qualche sfondone, si misero a cercare questo pezzo di carta.
bandello, 2-15 (i-815): il misero esfortunato giovine pagò un poco di piacer venereo
sfortunata salute. 6. misero, striminzito (un sussidio).
fatto reo. segneri, ii-113: misero se a veruno di quanti voi siete sfortunévole
e fuori della porta al prato, si misero a sforzare borgo ogni santi per volere
salubre e 'ncontra lui t'adiri? / misero, dove corri in abbandono / ai
, specie di botteghino del lotto o misero ufficio da usuraio popolare, col suo
a chiamarlo. forteguerri, 14-67: si misero entrambi a sgambettare / per certe buche
d'idio, date un quatrino / al misero bavoso s'avvia con sirio dietro la tenda
... con più istanzia si misero a volerla sgarire [la vecchia];
. leonardo, 2-105: il misero salice,... veduta a sé
loro artifici aperta la bottega, si misero a sgombrare a fatto ciò che v'
i capelli, con soave fiato: « misero », disse, « 0 magnanimo
ingerita. irissino, 2-1-ioq: il misero giustin se n'andò sotto /..
sesto, siccomeil suo tugurio era il più misero e angusto, nell'intanarcisi,
(i-83): sta- vasi il misero e scornato angravalle tutto fuor di sé.
[i capitani] a castiglione dellapescaia, misero partito se dovesse farsi la impresa di corsica
strada scoprirono i razzi inseguifemmine e si misero a buttar scoppi e sibili tra le
f. f. frugoni, 4-124: misero, io son pentito et in me fremo
, i-75: allora i due sbirri lo misero in mezzo e lo portarono al posto
, non fugge se non l'uomo misero e spaventoso: ma l'uomo nobile
da sieme. serdonati, 9-27: misero ordine fra loro che, finalmente spedite le
a qualche secolo... i sigei misero una nuova iscrizione da un altro lato
feccia del popolazzo, esser avaro e misero, è veramente da di nobiltà
così cattivi cavalieri di popolo e con così misero popolazzo e uomini tutti poveri e brolli
sarei? / inculto, rozo, misero e stordito. -per estens.
5: quanti solocismi e argumenti / misero ho speso per farmi dottore pallavicino, 1-226
vezzoso, che nel core / mi misero i begli occhi di costei, / parla
, vedendo noi o immaginando lo stato misero o felice di alcun nostro simile,
che, vedendo noi o immaginando lo stato misero e felice di alcun nostro simile,
bifolchi... andava così il misero simulacro del carnevale campestre di casa in
mette / e terribil minaccia? / misero simulacro, / ricoperto di sangue e di
quello del giorno di lavoro, si misero a consultar di nuovo, lucia singhiozzando
una gloga. tasso, 9-38: il misero latin singhiozza e spira, / e
si io moro quivi, cusì misero et dolente et in tutto sconsolato, chi
innanzi al suo sommo fattore, / misero, sempre nel mio cor rimbomba /
a destra e a sinistra, sicché misero i nemici a destruzione. intelligenza, 266
s'egli pur se ne sta, il misero appetito rimane, quando l'acceso fuoco
cadavere). pegolotti, lxxxviii-ii-241: misero me, ché 'l pondo / è de
era più curia la via, vi si misero a caminare. boscovich, 370:
buzzati, 3-165: gli operai si misero subito al lavoro, con un grande
nannini [ovidio], 291: il misero atteon può farne ancora / al mondo
con amaro ciglio / scorgi l'antico tuo misero esiglio, / o terra, e
fausto da longiano, iv-101: il misero ricco, quanto più aumenta in richezza
, o madonna, di mostrare a questo misero l'affetto della pietà tua?
p. fortini, iii-25: ahi, misero e sventurato amante, a dove son
smorti rai, sì inferma luce, / misero indizio a sospettar m'induce / ch'
della porta, 4-34: pensava, misero me, che allontanandomi dal fuoco si fussero
dure irrugiadite di sudori; e difender il misero seme contro il becco degli uccelli.
magalotti [manuzzi]: trovo il misero / che colla morte / stretto le
spalla e bastoncello in mano, / il misero rossone; e a dritto rola
, di odi, e quindi vizioso e misero. pisacane, 11-86: annibaie e
1992 però una serie di inchieste giudiziarie misero sotto accusa per corruzione la classe dirigente
, 22-i-1175: parla, qui, un misero e impotente socrate che sa pensare e
lento fumo che a poco a poco il misero turino suffocasse. g. c.
. si armarono sino ai denti e si misero a perlustrare il paese, se mai
? or non ti ricordi, / misero, quante anime quindi perite sono? mazzini
/ e perché tremi e palpiti, / misero cor, così? -tomba, sepolcro
. d. bartoli, 9-29-2-88: misero giobbe,... ieri porporato in
fecondo. alamanni, 5-1-117: il misero bifolco al tempo eletto / tardi avveduto
felice chi vive innamorato / e misero soldatèllo di sentinella. chi vive
e non sapeva come sfamarli col suo misero soldo di guardia campestre. -salario di
al mondo. segneri, ii-113: misero, se a veruno di quanti voi siete
porte. pirandello, 8-957: si misero allora a parlare della banca ritter di milano
, coi quali battendo sollecitamente le mura, misero tanto terrore ne * difensori che.
che ella attesti che le mie lezioni misero il proposito di studiare per due anni il
concubina. biffi, xviii-3-411: il misero citadino non dovizioso che deve far valere le
stanchezza. segneri, i-214: il misero epulone ebbe a chiedere invano una goccia d'
il valentre s'affatica di vincere il misero, cotante volte si sforza d'essere somigliante
guittone, i-21-35: nullo semigliame più misero che quello a cui nulla vene d'
niccolò del rosso, 1-351-6: oh misero tomo ch'èe tanto rotto / e
tutto ciò non si ritrasse il misero dalla malizia sua, ma brigossi di soppiantare
in guisa dei prodighi per trovarsi poi misero peggio di prima col sopraccollo delle memorie
una voce udita / gridar. « misero augel! che vai senz'esca / tagliarsi
che farai dal patrio suol lontano, / misero adone, a navigarmal atto? / vaghezza
figliuola gli era fuggita di casa con un misero scritturale del suo studio ed era morta
duro lamento / i suoi dolori il misero tancredi, / ma calca l'impedisce intempestiva
. guerrazzi, 1-99: se a qualche misero toccò la sventura di avere ad alienare
sopravvivi,... dovunque il misero spirito se n'andrà, di quindi a
. caro, 11-253: quanto infelice e misero son io, / che vecchio e
furono spaventevoli: gli strilli della donna misero a soqquadro la casa.
cerco l'orso umiliar col pianto, / misero, con la morte allato incanto /
allorché per la guerra dell'indipendenza si misero anch'esse in tunica militare di velluto
rabil eschilo: / e tu, misero euripide, ricovrati / saggio, se il
altri in una festa molto solenne, il misero, per tema della vergogna e della
messo quello del giorno di lavoro, si misero a consultar di nuovo, lucia singhiozzando
. carducci, iii-30-313: questo tuo misero padre pur crede / tutto a 'l
spesa, un esborso); parco, misero (un tenore di vita).
. davanzati, ii-210: i giudei si misero in ordinanza sotto le mura per seguitar
-che è in uno stato sfortunato, misero, infelice. i-99: come che tu
dal sotto in su, e indietreggiando misero qualche scompiglio nella prima fila che disordinò
di sfollati, appartenenti a quello stesso misero sottoproletariato, non dissimile dalla plebe delle
sono impadroniti. moravia, ix-15: misero sottosopra un magazzino dell'in- tendenza,
d'avarizia e di miseria ogni altro misero e avaro che al mondo fosse soperchiava
prospero di sovverchio, dover sdrucciolare con misero precipizio. l. adimari, 1-21:
a distruggere lentamente l'uomo grande e misero che ne era il subietto.
prol. (3): lo me'misero e infeliceanimo, ferio de la feria de
forteguerri, iv-323: date aiuto a un misero e innocente, / sovvenite a un
gloria, chi per mercede, tutti si misero a scrivere...: versi
brignole sale, 5-121: oimè, misero di me, spacciato me, e che
però siccome cosa più spacciata e breve, misero quella facoltà nella classe delle potenze oscure
per le corna avviticchiato / restò il misero, e impacciato / di maniera in una
uomini e femmine e fanciulli, tutti misero alle spade. a. pucci, cent
. pucci, cent., 6-55: misero alle spade / piccoli e grandi.
/ a che tante bravate, / misero spadaccino, / se a tutti è già
immaginazione. leonardo, 2-105: il misero salice... raccolti in sé tutti
ovidio volgar., 6-309: omè misero, come tosto i corpi si sciampiano
b. scasaregi, 74: quante, misero, ho sparte / rime finor per
stati all'imperadore ferdinando terzo, se ne misero in grande spavento i popoli di quelle
/ è stato sempre più tenace e misero / che uom'cn'i conoscessi mai)
lieve che, sparpagliando la capillatura del misero, lo tradì. 6. figur
: li fanti spagnuoli e gli italiani si misero ad alloggiare sparsi nel contorno di roma
. 4. per estens. misero, povero. bacchelli, 15-32:
li figliuoli. segneri, ii-467: misero lui! ha tutti i sacri canoni congiurati
, non fugge, se non l'uomo misero e spaventoso: ma l'uomo nobile
un abito logoro; che ha un aspetto misero; malvestito. aretino, 26-180
. con uso enfatico: edifìcio squallido, misero o cadente; abituro, tugurio.
dante, inf, 17-110: icaro misero le reni / sentì spennar per la
. lengueglia, 68: sperimentò il misero in sé medesimo che spesso chi soverchiamente
giuseppe né il vecchio parlarono per primi. misero fuori tre bicchieri e mi ascoltarono.
amorosi inganni / potrò soffrir, ah misero infelice! / e l'ore spese
altro, al rio spettacolo condutto, / misero sta lontano e vede il tutto.
/ comparirgli [ad achille] del misero patroclo / in vision lo spettro,
pirro il suo tesoro / e pur misero alberga in un tugurio. -disgregarsi
del vino. 4. carattere misero e disagiato dell'esistenza. l.
sì acute, sì fiere, che il misero cacciatore svenne e fé capitombolo dalla rupe
. prati, 1-35: io qui, misero e imbelle / fra quattro mura,
giulio spirò. tasso, 9-38: il misero latin singhiozza e spira, / e
... mi hanno acceso entro al misero petto tanto il grandissimo fuoco che più
ossimoro. pindemonte, ii-201: splendidamente misero, lontano / dalla natura ed esule
splendidezza, poco stimerà per ordinario un uomo misero e gretto. parini, 747:
de'religioni per carità de'fedeli un misero alimento. leoni, 604 donò [il
certa estensione: si può spollare un misero solo imponendogli la superiorità del proprio gioco
vaghe trecce inanellate e bionde / fansi al misero core empie ceraste, / cui par
po'meno sporcamente. -in modo misero, trasandato; nel sudiciume. g
sporcataménte, avv. in modo misero, squallido; nel sudiciume.
voler scendere. verga, 8-450: lo misero in lettiga e partirono per la città
. malaparte, 7-261: i soldati si misero subito al lavoro, tentando di aprire
fecero tosto un tale squarcio in quel misero raccolto che la fame fu preveduta, quasi
: egli è il brutto, il misero, lo spregiato; ha freddo e fame
guadagno, a vagare e a predare si misero. g. m. cecchi
istoriche. -disadorno e malandato, misero (un abito). f.
a sé e tra tutt'e due le misero davanti uno sproposito di ghiottonerie. bonsanti
e fecero grande danno e quasi il misero in rotta. tortora, ii-330:
. aretino, 18-278: vede il misero vessato da lo spirito che teneva in
fognature. cale). -corrispondere come misero interesse. pea, 7-381: strumenti
proprio aspetto meno dignitoso, dare di sé misero spettacolo. landolfi, 13-20:
presto l'idolo del paese. lo misero subito centravanti nella squadretta dell'oratorio.
c. i. frugoni, i-6-313: misero ciacco, sei fuori di squadro: /
e desolazione; che ha un aspetto misero e degradato (un luogo, un
: 765], 552: il misero si giacque / con la squallida prole e
repubblicano di francia in aspetto squallido e misero. foscolo, 1-791: solo / quando
tutto il suo inverno. -aspetto misero di una persona per la povertà e la
nausicaa, ad onta dello squallore di questo misero sconosciuto, ravvisa in lui un'anima
morte le due vaghe sorelle, / il misero squarciolle a brani squarciamenti come al foro
l'amore vive di illusioni... misero quel marito, che, strappando le
altre fecero tosto un tale squarcio in quel misero raccolto che la fame fu preveduta,
, in fuga e in spavento le misero. berchet, 1-32: un correre,
la mala prova dei loro tentativi e si misero in traccia d'una scusa. deledda
m. adriani, ii-213: si misero in via con lor manti corti e levrieri
colmar lo staio e farmi 11 più misero uomo che viva. fagiuoli, 1-1-107:
fu presa da circa 3000 tedeschi che misero tosto il giudizio statario. tozzi, vii-36
stambèrga, sf. abitazione o ambiente misero, squallido, spesso angusto e sudicio
il 31, di buon'ora, si misero a roteare con le schiere loro verso
secondo che alla reina piacque, si misero a mangiare. antonio da ferrara,
. carducci, iii-25-232: i nostri padri misero tanto di stanga ai serbatoi dell'arcadia
, / gridando: « sta'su, misero, che fai? ». sacchetti
ne'tuoi perduti onori, / nel tuo misero stato / delle cose più belle il
: chi ti ha ridotto in sì misero stato, / dolce mio amore, mia
osso. bacchetti, 2-xxiv-380: si misero in bocca qualcosa come dei piccoli steccadenti
la novella, / per forza dentro misero l'artiglio / e preser la città chiar
domane / stentare il premio d'un misero pane. sereni, 3-31: questa
speranza sola, di guadagnar quel povero e misero vitto della stentata famigliuola. pea,
corto e stretto (un abito); misero (un'abitazione). cesareo
: tu sai che questo mio patrone è misero e che in casa sua è lo
bernardo volgar., 7-13: o uomo misero, sempre cerchi d'empire il ventre
in tanto sterminio venuto / ch'ai misero atteòn invidia porto. salvini, 39-iv-170
giusti, 4-i-8: toccò a noi il misero ufficio di sterpare la via; tocca
con amaro ciglio / scorgi l'antico tuo misero esigilo, / o terra, e
. agostino volgar., 3-12: oimè misero, che sono io?...
ha 3. per estens. luogo misero, maleodorante; tugurio, 11 fondo di
xxxiv-321: « nel mortai peccato, / misero me, per le cerimonie funerali
stipite e messi al fuoco, il misero chierico incontinente arse. gesualdo, lxx-391
ma un po'stitico. 6. misero, stento (l'ispirazione letteraria, il
stuoie. calvino, 21-97: si misero per via e incontrarono un loro zio,
bernardo volgar., 7-14: vedi, misero uomo, vedi che tutto è vanitade
, 1-8: alcuni giovanotti più anziani si misero sotto la porta col pallone tra i
storto. g. visconti, 2-67: misero me, quan to era
che sarei? / inculto, rozo, misero e stordito. castelvetro, 8-1-289:
tutte le campane di san nicola si misero a stormeggiare. -sostant.
. storterèllo. bacchelli, 1-ii-70: misero e storterello e buzzuto lo vedeva anche
strabiòtto, agg. ant. misero, meschino. -anche in un'espressione
tolgono l'intelletto. non lo vedi misero? non ti fascinano solo, ma ti
2. con uso enfatico: indumento misero o consunto, vestituccio poco appariscente o
-per estens. indumento stracciato, logoro o misero, di scarsissimo pregio (anche nell'
camicia, di cappello: tale indumento misero e sciatto. novellino, xxviii-870:
credendo che fosse stramortita, se le misero a torno per rivocarle con vari argomenti
4. figur. meschino, misero. l. bellini. 5-3-34:
, / te con forza crudele, o misero fratello! brancati, 4-11: il
malmenato. alfieri, 5-36: codesto misero,... improvvisamente preso ad
, / e ne fa strazio assai misero e crudo / disertando le mandrie.
l'ombra è stremata. -esiguo, misero (una somma, un compenso).
un focolino, un focolino... misero e stremo. brignetti, 10-142:
, che il coreggio era divenuto 'sì misero che più non poteva essere', non
di navarra. chiari, 2-i-71: il misero amante mio era... strettamente
altra avversità., non sarà beato né misero. 9. situazione difficile,
roberti, vi-1-85: quante volte questo misero cuore si sente op- pressato e stretto
lentamente quel lungo tragitto, stretti al misero prigioniero. massaia, ix-17: in quella
può dir peggio: che il più misero / e più strett'uomo non è di
intendere più ancora che non dice, si misero a farvi su dei comenti, a
[s. v.]: gli misero per ischerzo un po'di striglia- tura
le donne, madre e figlia, si misero a strillare che tonino li aveva precipitati
]: 'striminzato': stretto, stivato, misero. = var. metaplasmatica di
striminzite. -figur. povero, misero (un'opera letteraria). salvini
quell'alterco. 4. angusto, misero, cadente (un edificio).
bresciani, 6-iv-420: non sì tosto il misero pargoletto sentìa il furore del bronzo rovente
amante / ridotto è a fare il misero pedante. -reprimere, estirpare un
cocca] sopra la quale era il misero e povero landolfo, con grandissimo impeto di
angeli, 86: chi averò io, misero..., tanto ingannevolmente abbracciata
andata, venero a cerasomma e quine misero fuoco. -impedire a qualcuno di
mori, 43: non dico se il misero si struggeva, se rodeva il morso
boiardo, 2-15-32: vo piangendo, misero e tapino, / non riguardando strata né
condannato. -ant. trasandato, misero, sciatto (l'aspetto).
a montare e a distendersi su quel misero pagliericcio. prisco, 5-106: chissà come
che non vi erano mescolati, e si misero all'ordine per isturbarlo, perché amavano
] v'ha più volte ridotto in misero e pericoloso stato, più volte condotto a
villaggio gli apparve più piccolo, più misero, più sucido. p. ferroni,
boccaccio, vi-82: dimostrazioni che il misero fa per subdu- cimento e opera del
i-226: a questo più di xx caporali misero loro nome e sugièllo, e di
magalotti, 2-47: questa, oh misero, / che intorno stagnati / mai
vescica piena di sugna... il misero corpicciolo che lo avea tratto in inganno
i-433: le vecchiette di livorno si misero subito a mostrare che scarpe avevano ai piedi
invece cisi. vengono ricompensati con un misero 2%. e. caretto [
chiunque la vide. carducci, iii-16-18: misero insieme una suppellettile di libri e di
uomo insieme; viatore e comprensore insieme; misero e beato insieme; di due nature
tu suspizioso, guardati che tu non sia misero a tutte l'ore ». guido
berchet, 82: non han detto al misero / che più non v'è cui
d. battoli, 2-4-394: quel misero condannato... restava una netta
ant. e letter. sventurato, misero, infelice (anche con riferimento alla
, i-2-547: il nostro dio nacque si misero, sì povero, sì vile,
monteaperto, i-58: in sul vesparo si misero quelli svergognati cani fiorentini e li loro
oliva, i-3-506: camina [il misero fraticello] sì nell'autunno, come
bresciani, 6-x-41: si misero anch'esse in tunica militare di velluto
non ha sedia sì angusta, sì misero solio... che con un soffio
ornai là dov'e'tocca / del misero sabello e di nasidio. fantoni, i-61
gentil tacito ardea / d'insoffribile ardor misero amante. -che non palesa le
plagiatore. boccalini, i-209: il misero nella corda nominò quaranta poeti tagliaborse suoi
combattimento. berchet, 59: misero le proprie vite sul taglio...
di quegli ordigni strani che gli inglesi misero di moda al principio di guerra e furono
. ant. e letter. in modo misero, meschino; in ristrettezze.
tauppino, topino), agg. misero, infelice, sventurato. federico ii
cavalca, 20-325: come farò io, misero taupino, con tutta mia compagnia imperciocch'
aprir l'uscio, le bestie scampate si misero a mugghiare fiocamente, e fu visto
stella. jovine, 2-30: si misero d'accordo e fecero mischiare dalle loro
, smanigli, gite, rinfreschi mi misero perfettamente in corrente colla paga e gli scudi
di travagliar la città per mare, misero un gran timore agli inimici, lanciando
esattezza. calvino, i-43: si misero a vivere insieme, e lui comprò apparecchi
. g. stampa, 204: misero, che agghiacciando avampo ed ardo, /
sostituto. dolce, 8-31: o misero atanagio da quante tanaglie sei circondato.
. boccaccio, 1-i-305: io misero fui il tenditore de'lacci, ne'
padova volgar., i-5-11: ellino misero ninfemo un luogo tenebroso e divorativo co'suo'
. tasso, 12-80: così parla quel misero, e gli è detto / cn'
tenello! -, / non voi, misero, unquanco ch'io l'exo- sculi
tu morir, / che tropo e misero e tegnente, / en li poveri negligente
punto errata né m'inganno, ma il misero di mio marito è quello che inganna
dante, inf., 3-35: questo misero modo / tegnon l'anime triste di
crudeli, 2-145: il peggio fu che misero a soqquadro / erbe da far minestre
. d'annunzio, 8-33: questo misero mortale... viene dalla terra e
: 1 teosofi e teurgi si misero sulle vie della visione, dell'estasi,
guerra, / come fa il mondo misero, infelice; / il padre à dato
1-1-65: alcuno è tenuto liberale, alcuno misero (usando uno termine toscano, perché
termine toscano, perché... misero chiamiamo noi quello che si astiene troppo
terra. d'annunzio, 8-33: questo misero mortale... viene dalla terra
pugni sfondavano armature come cartapesta. -spaventosamente misero. gramsci, 4-179: pare che
padova volgar., i-5-11: ellino misero ninferno un luogo tenebroso e divorativo co'suo'
una loro imperfezione, tanto che esse misero capo a piu o meno gravi reazioni
musso, iii-74: sei un tersite misero e vile, un'iro d'itaca,
li occhi torti / riprese 'l teschio misero co'denti, / che furo a l'
detta chiraer. dentro della quale si misero i tartari, faccendo testa contra la
... tiepolo e dandolo, si misero alla testa de'due partiti, il
aveva più meco la testa e questo misero stato mi è durato assai tempo anche
scortato a dire addio per sempre al nostro misero canterino. fenoglio, 5-iii-496: giuri
i-148: ad un uomo avaro e misero, falso testimonio gli levano dicendogli uomo
, 12-41: ha sempre [il misero] da sé il testimonio della sua iniquitade
i-2-361: i teosofi e teurgi si misero sulle vie della visione, dell'estasi,
il tempo del cartellino da timbrare, il misero tempo aziendale, industriale e generazionale stava
affetti che rendon l'uomo felice o misero. g. gozzi, i-13-80: timore
era un baroncello tinto in grana, si misero insieme discorrere della mala fine che fanno
e tiranneschi, di tali addimandite si misero a niego. alberti, i-180: o
m. cecchi, 17-121: quanto sia misero e infelice lo stato di noi altre
quella parte quarantaotto cannonate, che li misero in grande constemazione e spavento. gemelli
piccolo verso. boccaccio, 1-i-343: il misero titolo della tua sepoltura, o biancifiore
giuglaris, 138: il titolo di misero ad altri che a noi non lo date
e mi diede un calcio e si misero a ridere tutti e tre. d'annunzio
che non fu tocca, perocché quel misero e reo uomo che la tolse tosto morì
naso e per la bocca; / o misero quel chi tal vaso apregga! /
lucano ornai là dove tocca / del misero sabello e ai nassidio. buti, 1-381
la divorarono dinanzi in un attimo? misero te, che non conoscesti quel sapore
ho per più sicuro che l'uomo misero... gusti travagli a poco a
-figur. luogo alquanto brutto, misero o degradato. arpino, 11-35:
alla inamorata faustina il cruore del misero gladiatore, quale opportuna saluberrima et efficacissima
in un fiato... lo misero in tono, tanto che uscì perfino in
s. agostino volgar., 3-9: misero me! quando si potrà la mia
.. / né boccon tanti un misero sparagna, / né 'sasicon'tanti hano i
: il vino e le fave tostate misero in allegria anche compare nanni. pascoli,
posizione. lippi, 6-64: il misero sta quivi immoto e tosto, / battendo
trabacche tese; / piagne disfatto il misero aquitano / e le messi e le moli
e piove. tasso, 9-38: il misero latin singhiozza e spira, / e
f f enti, / misero, ascose in duo begli occhi amore.
puntone, baum il primo, si misero a tracollo a furia di spadate,
a la rocca per gente e misero dentro certi fanti. secondo tarentino, 509
che volentieri mi transfoderei questo petto, misero, e infelice recettaculo di troppo funesti
qualche anno prima le cose transitone di questo misero mondo non conviene ad un filosofo e
di tempo degna fede, in me misero si puote la sua inestimabile potenza conoscere,
vegghino mutate e trapassate da felicità in misero e calamitoso stato. -convertito a
d'annunzio, 8-34: a questo misero mortale che molto ha pianto e che non
. bartoli, 9-23-207: per condurre quel misero sitibondo (come tutti il siamo di
s'accostarono nel suo cervello, si misero vicino, nel giuoco della memoria, a
egitto. g. gozzi, -2-145: misero me! sono io dunque cotanto trasfigurato
e onnipotente figliuolo nella procella di questo misero mondo trasmettesti. sarpi, viii-164: il
3-124: il seguente dì gli africani si misero a cammino, e fornirono tutto quel
nel ritroso varco / piangendo lasso, misero e tapino! morando, 28: così
mise il laccio nella gola, e divenne misero peso delle travi del reai suo palagio
così armato, come elli era, lo misero traver tare d'essere spogliati
. caro, 2-1198: restai, misero me! senza la mia / diletta moglie
n. franco, 7-106: ravvediti misero oggimai e spogliati di sì sciocchi pensieri
: le trecciaiole... si misero risolutamente in isciopero. malaparte, ii-
la malvagità di qualcuno); infelice; misero, sventurato (una persona, l'
quale infortunato caso rimaso oltre modo il misero padre tribolato, da gravissimo dolor punto,
da xgig 'tre volte'e aùxiog 'misero, infelice'. trisavo, sm.
quello del giorno di lavoro, si misero a consultar di nuovo, lucia singhiozzando e
dante, inf., 3-35: questo misero modo / tegnon l'anime triste di
- per estens.: sventurato, misero, infelice, tapino. - anche
tessuto o con un materiale scadente; misero, povero (un abito, una
cenciosi o trasandati; che è di aspetto misero. - anche in posizione pred.
iii-3-362: ahi, ahi, ahimè, misero, ahimè! / come il dolore
avrete mostrato loro la genesi non nel misero concetto d'un triviale delitto privato,
pascoli, 5-86: io stetti ah! misero / lungi da roma che cotanto mai
alle rivolte contro il caroviveri, e si misero a conversare fra loro di quest'argomento
feudalismo; e in nome di garibaldi si misero a trucidare i signori.
2. per estens. meschino, misero, vile. g. nobili,
tuguriale, agg. ant. angusto, misero, squallido (un ambiente).
abitazione o ambiente angusto, povero, misero, squallido. cavalca, 20-40:
si turba del pianto, e di misero tumulto risuonano le grandi sale per li pianti
. buonafede, 3-114: in quel misero turbamento di consolati e di consoli,
, si chiamarono medici, le si misero tutti d'attomo fin suo padre..
accordata. boccaccio, 9-80: misero e abbandonato ed uccellato dagl'inganni del
5-iv-45: non restò gran tempo questo misero uccellóne di cader nelle sue reti. arbasino
ti sfida. baldi, xxxvi-399: misero tuccisor da le cui mani / chiederò il
pananti, i-32: mi fa storiar quel misero salario, / mi suol tirar il
dottori, ducento ottanta otto. e misero le sorti per le vice loro per eguale
/ d'ogni sua cura, ed or misero ed orbo / segue ululando il corpo
soavi unguenti unge l'imposte, / misero, e baci al superb'uscio affigge.
uno con tagliente unghione ha laniato il misero popolo; l'altro, con lusinghevole lingua
i-47: mori narciso, e con misero fin d'amor sì vano / unisci il
. filippo degli agazzari, 234: il misero giocava in su una banca ne la
a suo capriccio impera, / e misero colui che vi si oppone. a.
. valete. beolco, 39: misero me, che sento già in oblio andar
82: ma non han detto al misero / che più non v'è cui fera
vita / il tedio prepotente / del misero soggiorno / gli fa nel cor ritorno.
d'amore, deve ribellarsi a questo misero vassallaggio. -dedizione a dio.
porre il vecchio fuori di casa in un misero tugurietto. settembrini, 21: ragazzo
, sm. uomo vecchio di aspetto misero e cadente, male in arnese.
, minuta, fragile, di aspetto misero. angiolieri, vi-i-450 (127-1)
me rimariteroe. mazza, 1-74: misero padre! vedovato e solo / ultima del
membro di cappone. ri- serbòe quello misero il vembro che gli era dato.
bandello, 2-15 (1-815): il misero e sfortunato giovine pagò un poco di
. 2. agg. eccessivamente misero, scarso (un contributo, un
, 1-324: tu salvarli, / misero! non potrai, quando la spada /
sapesse! se potessi versare il mio misero cuore nel suo! leopardi, i-138
ai buon calle errai da lunge, / misero, ond a ragion l'alma compunge
. ariosto, 1-iv-664: ah misero! / post'avrò il dito nel vespaio
. e. gadda, 10-130: il misero stipendiucolo del rovescio, e
famigliali, usciti della città, si misero in via. tasso, 1-67: egli
si sia, essere e felice e misero più volte nella vita sua. g.
villotte. rovani, i-104: si misero a cantare in coro una villòtta allora in
della casa per forza entraron dentro e misero a soqquadro tutta la casa. buonarroti
naturale. tecchi, 13-71: si misero vicini, quella giornata e quell'attimo,
teneva. dell'uva, 62: il misero non sa, quanto s'inganni,
li iurati. biffi, 37: il misero citadino... deve pagare i passi
plinio], 4: niene è più misero, che l'uomo, né più
filippo degli agazzari, 12: scavarono quel misero corpo e sotterrarlo fuor de la terra
ecco che subitamente, pensandosi così lo misero, sopravvenne l'ora della vocazione;
profumi e fragranze simpatiche per destare il misero letargo degli abbattuti sensi. bacchetti,
a terra, fatta vela, si misero sulle volte inanzi la medesima bocca, e
sangue. tasso, 9-38: il misero latin singhiozza e spira, / e con
d'annunzio, iv-2-202: i parassiti si misero a mangiare, chinando su i piatti
: allora, per tema di cesare, misero mano cui furono insigniti i re di bulgaria
livio volgar., 3-43: egli misero in acqua una zattera lunga ducento piedi
me si convertano e finisca / questo misero zeppo incenerito / di veder tante iniquità impunite
nulla, perché le orecchie gli si misero a zufolare. 8. tr
quasi sempre, il merizzi fece un misero drive e la pallina finì nel fosso.
l'acqua cominciò a bollire, vi misero dentro alcune manate di pemmican, ossia di
inglesi e gli americani del cinematografo si misero a fabbricare pellicole più corte delle altre,
incappucciare. boccalini, ii-231: il misero fu subito accappucciato e di peso portato
come sapete: equandovollero pigliareil cielo, misero tantacacafretta atutti gli dei, che convertiti
imbriani, 14-127: ora, ha il misero ufficio di capocustode delle bonifiche, comandante
], 5: orlandi e moneta lo misero al corrente della 'riserva'extracontabile che avevano
veronesi, 7-380: sull'aereo tutti si misero a dormire, e la hostess smise
ch'è una magra consolazione, / un misero sollievo il pianger tanto, / cangia