, se a tante angosce / di sì misero re la sua misuri. aleardi,
vaporosi. cassola, 2-386: ci misero un po'prima di scorgere la formazione
saria de'vostri passi guida, / misero vecchio e delle luci privo? monti,
cartone ebbero luce tutti quegli che dipoi misero mano a pennello. tasso, 17-89:
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-in: misero me, ch'io so'quella lucerna
pendenti lo spazio di due giorni, misero ludibrio del vile popolaccio. de marchi,
faria sentir un lugo di pietate / nel misero contar del mio martire.
, angoscia; squallido, disadorno, misero, desolato. g. visconti,
ciel t'aita) / a un misero lumin le notti intiere / in comporre la
vita presente, non sarebbe el più misero animale in questo mondo che l'uomo,
sm. territorio poco esteso, misero, squallido. d. bartoli
entrata alla uscita. tasso, 7-49: misero! i'perdo, e non so
cerretti, xxii-481: aspra fu lice al misero / fiacco, qual dura cote
. segneri, ii-133: così il misero si lusinga sempre e si adula nella
167-85: a tanto è venuto questo misero difetto, ch'e'giovani tutti se
bambagiuoli, xxxvii-43: o disonesto e misero dilecto, / luxurioso ardore, /
lustra. n. villani, i-5-112: misero! io son sì come fera in
. zavattini, i-137: subito si misero a lustrare l'asfalto con le loro
un gran lampadario. d'un tratto si misero a tinnire. 3. lustrascarpe
carducci, iii-2-3: e dove, o misero, dove n'andrai, / dove
, dove ha da voltarsi allora il misero e sfortunato suddito? idem, 1-511
niuno in questo sciagurato mondo fu così misero come io. s. bernardino da
di cui il regai decoro / in sì misero stato anco rilucono. bandello, 1-22
navigando, il reducea al solito suo misero stato; e ciò con grande arte
altro che le mura mastre e un misero altare di pietra. collodi, 729:
del mondo. castiglione, 314: si misero a parlar alto e far i maggiori
ingannare altrui. petrarca, 8-14: del misero stato ove noi semo / condotte da
pollo, detto « maghétto », misero avanzo della gallina del giorno prima.
/ sarà mutato e diverrà magione / del misero e tapino, a cui dell'orbe
, e considerando la grossa maglia del misero confitente, e che perdere tempo sarebbe
in ogn'atto disonesto e vile e misero. g. visconti, 1-131: se
sacrificio di mutilato gli fruttasse uno stipendio misero, (e lauto non era).
siamo qua poverelli nelle strade di questo misero mondo, siamo continovamente in compassione del
, trascurabile, irrilevante; povero, misero. jovine, 5-98: il lavoro
di scarsi mezzi economici; povero, misero, indigente. fazio, ii-2-16:
di concetti, di grazia formale, misero, fiacco (un'opera d'arte o
ch'erano parte del peso che tirava quel misero legno al fondo, non tanto del
calore eccessivo di quella estate, gli misero addosso una febbre che lo tennero a
sulla mia pelle. 5. misero, triste, desolato. baldini,
1-69: con un empito bestiale gli misero in fuga: e sarebbono certo andati per
sorte avversa; infelice, sventurato; misero, malcapitato (cfr. avventurato2,
malecontente fo quella iomata / che io misero partente te lassai. 2.
: ebbe naturale l'essere liberale e non misero; ed è questa della liberalità una
castiglione, 314: dopo cena si misero, come spesso si fa, a
ne la caldaia, e premevano quel misero a modo che se gli volessero fare uscire
, 1-501: nobili e plebei mi misero dietro le calcagna di francesco di villafranca
dizioni di estrema povertà; indigente; misero. -anche sostant. guicciardini
, 20-96: ben se 'l vede il misero odoardo, / mal fortunato difensor,
. tasso, 2-16: fin ora il misero ha servito / 0 non visto,
g. l. cassola, 1-59: misero adamo, in qual fatai rovina /
disastri e l'altrui malignità conspirassero a render misero il virtuoso, avrà egli almeno.
e sbaragliati del tutto gli spahi, si misero alle spalle de'giannizzeri, che,
324: or qui lo spirto, o misero, disgombra / de'malnati pensieri,
tasso, 2-16: fin ora il misero ha servito / o non visto,
dante, inf., 17-m: icaro misero le reni / sentì spennar per la
, ii-5: tal si giaceva il misero / figliol del fallo primo, / dal
è in condizione penosa; sventurato, misero, infelice (una persona).
l'occhio brillantino di una volta e si misero a guardare il prossimo con occhio malucano
discemere infra'poemi eroici. -brutto, misero. calandra, iii-227: vestiva d'
ebbe in mano? / quanto al misero mondo! e quanto manca / agli
167-85: a tanto è venuto questo misero difetto ch'e'giovani tutti se ne
. cesarotti, 1-xxxiv-115: langue il misero e manca, e senza posa,
monte, xxxv-i- 456: ahi misero tapino! ora scoperchio / e voi'cernir
, egl., 2-114: ahi, misero damon, come t'hai morto?
d'un baleno / sì ch'el misero al fin, qual crede in lei,
la seguente mattina... si misero in via, né oltre a due
. grazzini, 2-131: ohimè, misero scheggia! va ora a comprare la casa
di idee e di valori estetici; misero, arido (un periodo della storia
scossa, [i tedeschi] si misero a ridere tutti e quattro a più non
lacerarono le membra; una parte ne misero a lessare e parte ne fecero arrostita;
vita ebbe in mano? / quanto al misero mondo! e quanto manca / agli
266): i quali [birri] misero subito le mani addosso a renzo,
due emigranti... quelli gli misero le mani addosso [allo scri- vanello
allora, per tema di cesare, misero mano a tagliare quercie, zappini e
366-125: se dal mio stato assai misero e vile / per le tue man
, 1-21: galeotto malvoluto era tanto misero che fra le altre egli non manometteva
1-171: così giunsero al capolinea e si misero in marcia. 26. dimin.
marcite costringono l'anima d'abbandonare il misero corpo. frate di s.
, xxxv- 1-38: e'ttri navi misero pi mare / senza rimo (entenda
seme- nare. parabosco, 4-11: misero me, ch'io ben m'aveggio
poliziano, orfeo, 352: quanto è misero l'uom che cangia voglia / per
mi sofficità. dell'uva, 68: misero me, che volli? un marmo
, 3-134: infino a quando, misero me, cui volterò io ne'marosi
avevate mandato. guadagnali, 1-ii-267: misero chi non sa che al lunedì / il
. frezzi, iii-15-127: va languendo il misero ama- dore, / chiedendo aiuto alli
, 3-63: allora quei ragazzi si misero a lavorare di mascelle, col fiasco
avarizia col più generoso dell'ira, misero a sacco più che militarmente le campagne
sostennero contro agli sforzi del governo e misero tutto a sacco ed a rovina.
usciti in massa dal locale, si misero a far gazzarra per la strada.
: amalia e roberto anch'essi si misero a ballare, ma badavano poco alla materialità
più viene appresso. grazzini, 3-66: misero me, che i rugiadosi gigli,
cioè donne maritate, ed altre donne misero nel tempio di diana, e i garzoni
12-42: a tanta mattia viene il misero che, essendogli eziandio posta davanti agli
ch'erano al tempio venute, si misero al riparo verso la città molto matte,
lasciarli maturare dentro l'ingegno, è pur misero! fogazzaro, 1-239: l'opera
, 2-21: a qualcuno incresceva del misero pedante, parendogli che amerigo avesse messo
bellimbusto, / un cacastecchi, un misero scannato, / scacciatelo da voi col
consigliastemi della mia salute, che, misero a me, ancora era tempo di trovare
grazie, e come egli era un misero uomo, e servo del vero dio.
vivrò fra i memorandi essempi, / misero mostro d'infelice amore. birago,
2-1057: ciò memorando / stava il misero padre a morte additto. c
perdizione eterna. tasso, 12-88: misero, dove corri in abbandono / a i
: se la nemica fortuna à fatto misero me sinone, già non mi farà mendace
mendicata eleganza,... a questo misero spettacolo cade l'animo, il cuore
. cavalca, 20-325: come farò io misero,... imperciocch'io non
errabondo. -povero e mendico, misero e mendico', ridotto in estrema povertà
in duolo e in lutto / viva agramante misero e mendico. nannini [ammiano]
proverbi toscani, 39: chi è misero e mendico, provi tutti e
firenzuola, 427: né stette guari il misero giovane... che, infra
d'este, 56: tali elogi lo misero in sospetto, onde appena usciti,
, / i cavalli e gli eroi misero un ringhio / acuto, i carri
onesta e pietosa menzogna volessimo aiutare un misero... cittadino, non si converrebbe
a cui la compunzione manchi, così è misero, è indegno, è nullo,
, per la sua avara ambizione divenne misero mercatante di pelli di pecore, infelici
, per la sua avara ambizione divenne misero mercatante di pelli di pecore, infelici reliquie
: il pontefice, ridotto in così misero stato, fu sforzato ricorrere alla mercede
. sergardi, 139: parlarti anche al misero è concesso. / tu gli
cornazzano, lvi-31: riede, / riede misero amante, riede ornai, / che
cioè il mercoledì,... si misero in via. p. tedaldi
1 * 5-109: mal grado del misero nocchiero / ora caccia la nave,
. c. bini, 1-69: misero padre! hai tu commesso un delitto infinito
lorenzo meritevolemente, lo quale tu, misero, fosti ardito di nominare.
altro cibo migliore e più adatto al suo misero stato.
napoletane del quattrocento, lxiv-54: o misero me, ch'abundo / in travaglio
e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d'un tempo che fu.
. dell'uva, 70: il misero si dole / e sempre mesce il
, afflitto, sventurato; povero, misero; umile, debole, tapino (e
è o appare scarso, insufficiente, misero, scadente, inadeguato, vile,
sapere; / solo il poeta è misero e meschino. d. bartoli, 17-2-21
... comincia a conoscere suo misero stato. bibbiena, 2-136: può egli
sogno premonitore. tasso, 12-37: misero te s'al sogno tuo non credi,
misericordia, vedente / che l'omo misero era sì caduto, / de lo
de sua gente / c'a l'om misero sì sia sovvenuto. guittone, 1-12
, 3-134: infino a quando, misero me, mi volterò io ne'marosi della
gozzano, i-507: lo spettacolo è misero, profanatore; i quattro messeri in
dipingere. vasari, iii-14: si misero a ingessare le dette tre tavole ed
: donna vaga, possete sola nel misero corpo / tornar col dolce riso la
fin mesto. tasso, 12-59: misero, di che godi? oh quanto mesti
guancia? 11. per estens. misero, tapino (una persona).
indifferente. dell'uva, 68: misero, me che volli? un marmo duro
, ma al tempo stesso un po'misero, come, appunto, nella casa
, cacciandogli con loro insieme, si misero dentro per una postierla. guido da
6-1-311: essi per fondar il piede si misero sotto pavia, città lungi da milano
nell'anno del signore mille trecento sessantatré misero le dette fanciulle nel detto monastero.
contra quelli d'assiria,... misero li nemici loro al fuggire. caro
convito. / videro il cocchio e misero un ruggito / palleggiando la clava. manzoni
de'pitagorici quelle empietà che alcuni vi misero, o vi amplificarono, e avrò soddisfatto
nella sua assenza... si misero a consultar di nuovo, lucia singhiozzando e
. livio volgar., 2-66: si misero alla via, ed un poco dinanti
religiosi fusse convenevole,... si misero in viaggio. a. f.
primi dodici di tre o quattro milioni, misero su un caffè a porta romana.
libreria, su per la quale si misero innanzi i frati, dopo lo abate e
prezzo del suo traditore: ma quel misero [giuda], essendosi impiccato, crepò
-di pochi mezzi: povero, misero. manzini, 12-112: « patimento
bacchelli, 2-xxiv-1034: nel cervello mio misero, sempre intento a cercar mezzodì alle
10-3: mi facesti tu venire in questo misero mondo. dante, x-2: per
: dentro la fortezza... misero la micchia accesa e fuggirono. assarino,
, di avarizia, di spilorceria; misero, modesto; squallido, sordido (
/ quella che m'ha perduto e fatto misero / e ruinato ed a nulla ridottomi
poliziano, 2-14: veggo el nostro misero corpo... a migliaia e
] in quell'istante. / il misero se 'l vede e se 'l comporta,
che s'affatica / di confortar il misero, altrettanto / il consiglio è miglior.
jahier, 2-8: minorato o interdetto, misero schedato politico in consegna a polizia o
minestra; / mi fa storiar quel misero salario. guerrazzi, 13-74: credi
simil. estremamente o eccessivamente piccolo, misero, striminzito (un oggetto); che
attesa, di là, all'uscio del misero vecchio, era stata ministra non più
voi ministra il pianto, / questo al misero cor gli giova poco, / perché
. presto, minorato e interdetto, misero schedato politico in consegna a polizia e
, lxxx-3-285: è accusato di esser misero e far solo quelle spese che può minori
mese, si veggono tolto quell'aspettato e misero tozzo, che vien dato al re
colle mani e co'piedi, e si misero in rischio di vita, per trar
più mi consumi! idem, 89-12: misero me, che tardo il mio mal
da siena, 279: e1 misero ministro andarà per fare quello che debba
misagiato (mesagiato), agg. misero, povero, infelice, sciagurato,
). mìsaro, v. misero. misavvedutaménte (misavedutaménte), avv
onesta e pietosa menzogna volessimo aiutare un misero e uno misavventurato cittadino, non si
. misellus, dimin. di miser 'misero, infelice'; cfr. catullo,
sei povero, nudo, cieco, misero e miserabile. boccaccio, i-16: il
. fil. ugolini, 211: il misero è veramente mise rabile,
di umile condizione sociale; povero, misero, bisognoso. — anche: che
miseria; nel qual senso noi diciamo misero, povero, pezzente. pirandello,
speranza? = peggior. di misero. miseràico, v. meseraico
]: 'vendere miseramente': per prezzo misero cosa che valeva di più. mazzini,
, perciò che colui che miseramente crede misero è riputato. allegri, 115:
miseramente sfondato. = comp. di misero. miserando, agg. meritevole di
mal del miserere '. sia divenuto misero, cioè avaro, tenace. tommaseo
/ pover di facultadi, over è misero. / -l'avete indovinato: gli è
(iii-69): questo stato mortai, misero è misto, / ed or mesce
più la fuggi, più ti fai misero e sanza riposo. b. davanzati,
: d'avarizia e di miseria ogni altro misero e avaro che al mondo fosse soperchiava
, lat. miseria, da mlser 'misero '; cfr. fr. misère
dal lat. class. mlser 'misero, infelice '), sul modello di
sono miseri e afflitti più che nullo misero di questo mondo. dante, inf.
fa gli uomini miseri, esser più misero il più lungamente malvagio è di necessitade:
del desperar gravissimo dolore: / così son misero e beato inseme! ariosto, 21-62
parini, giorno, ii-551: il misero si giacque / con la squallida prole e
da me beato? / forse un misero cascato / fino al fondo giù dell'onta
il rapace nibio furar suole / il misero pulcin presso alla chioccia. g. de
821: indarno nel periglio / tenta il misero augel le penne sciogliere, / già
forza / ch'il mio cor, troppo misero e sicuro / fatto, vi sguardi
li occhi torti / riprese 'l teschio misero co'denti, / che furo a l'
condizione. petrarca, 8-9: del misero stato ove noi semo / condotte da la
, / tu stessa aggravi il tuo misero stato. v. franco, 244:
1-336: la vita, eziandio nel più misero stato, con le cognizioni gustose ch'
forteguerri, 11-14: un grido, un misero lamento / s'udian dell'altre sventurate
perché mi facesti tu venire in questo misero mondo, acciò ch'io patisse cotanti
31-7: noi demmo il dosso al misero vallone. idem, purg.,
babillonia, un tenebroso egitto e un misero inferno? 3. degno di
dante, inf., 3-34: questo misero modo / tegnon l'anime triste di
del mio dolce albergo fora: / misero esilio. ariosto, 31-48: di così
, 31-48: di così strano e misero accidente / rinaldo senza fin si lagna e
, iii-113: quando il viaggiatore in quel misero stato è abbandonato in mezzo alla via
guittone, xlviii-204: acerbe pome, / misero, fugge, e non venen,
idem, inf., 17-109: icaro misero le reni / sentì spennar per la
degli agazzari, 11: così el misero non si ricordò mai di veruna cosa
agli scorni? parini, vii-19: o misero mortale, / ove cerchi 'l diletto
manzoni, ii-48: tal si giaceva il misero / figliuol del fallo antico / dal
iii-711: io, più degli altri misero di talento e di fortuna, appena ebbi
mi sono mai accorto tanto di esser misero di belle espressioni quanto al presente,
[s. v.]: * misero abito, misera forma': non sufficiente
fiacchi, 161: dunque in sì misero colle abitate? / abietto ed umile
il ciel t'aita) / a un misero lumin le notti intiere / in comporre
misera limosina ch'essi diano, un misero tozzo! pananti, i-110: con
nuovo mondo, immeschinirsi a tornire un misero atomo. di giacomo, ii-426: dice
[s. v.]: 'misero stato di salute, salute misera ':
tutto sconosciuta. bacchelli, 1-ii-70: misero e storterello e buzzuto lo vedeva anche
. poliziano, 2-14: veggo el nostro misero corpo... a migliaia e
anche: povero. - fare misero: impoverire, ridurre all'indigenza.
, 1-12: leva della terra il misero e dello sterco rizza il povero.
suo sapere; / solo il poeta è misero e meschino. segneri, ii-202:
la coltivazione a solo grano può fare misero il coltivatore, se la stagione sia poco
misera '. può il povero non essere misero, se si guadagna la sua giornata
fanciulla... giaceva in un misero letticciuolo e vile. botta, 5-50
repubblicano di francia in aspetto squallido e misero. barilli, 5-22: non c'
e reale, insieme colla descrizione del misero temporal nascimento fattoci da san luca.
oltreché meschino, potrebbe voler dire ridotto in misero stato, degno di commiserazione, come
trova / che non baratto mova, / misero, vile, codardo è tenuto.
invidia sempre procede da cuore vile e misero. colombini, 122: disfanghiamo del
, 4-73: colui che miseramente crede misero è riputato. leggenda di lazzaro,
siena, i-7: duro gli sarà al misero a ricalcitrare a lui, quando distenderà
sangue, / a te barbaro, misero e maligno, / che d'uomo
seguita, / al più si può dir misero / e di ragion non merita /
bella di potenza e di gloria, quel misero re si chiarisse non meno stolto che
sorta di stupore bestiale, fatto più misero da un sorriso che incuteva terrore tanto
, essa debba stare pertinace nel peccato misero, usa la tua libertà e grazia
affettare di commiserarla dimostra lui ancora più misero di quel che sia essa infelice. emanuelli
così cattivi cavalieri di popolo e con così misero popolazzo e uomini tutti poveri e brolli
? bambagiuoli, xxxvii-42: omo di misero stato / non è invidiato. cesari
e buono, fuorché il vino: misero e caro. ungaretti, xi-148: domando
lunghe file » per procurarsi « un misero medicinale ». 13. ant
, s'egli è buono o pestilente e misero. - che rende infelice
d'un ricco fiorentino, ma più misero e più avaro che mida. macinghi strozzi
: se da alcuno egli fu giudicato misero, era perché, alle poche sustanze
31: alcuno è tenuto liberale, alcuno misero (usando uno termine toscano, perché
che per rapina desidera di avere, misero chiamiamo noi quello che si astiene troppo di
suo). foscari, lii-9-125: era misero, accumulava denari. lorenzino, xxv-2-138
ed a che fare, perché maggior misero né maggior ippo- crito fu mai.
, lxxx-3-284: è accusato di esser misero e far solo quelle spese che può minori
sua. pallavicino, 1-389: vizio sì misero [l'avarizia] che nel comun
che nel comun parlare del volgo esser misero ed esser avaro suona lo stesso.
, poco stimerà per ordinario un uomo misero e gretto. tommaseo [s.
[s. v.]: 'misero 'vale meschino, debole, gretto.
e a doppia ragione l'avaro è detto misero, sì perché ostinato a infelicitare se
15. in espressioni esclamative (come misero me!, misero te!,
esclamative (come misero me!, misero te!, ecc. me misero!
, misero te!, ecc. me misero!, ohimè misero! misero a
, ecc. me misero!, ohimè misero! misero a me!, ecc
me misero!, ohimè misero! misero a me!, ecc.; o
consigliastemi della mia salute, che, misero a me, ancora era tempo di trovare
trovare misericordia. petrarca, 50-63: misero me! che volli, / quando
] dove i calci apposta: / misero il cavallier se giungea a pieno!
che no. casti, vi-343: misero! io stesso dunque in braccio altrui /
il mio riposo? mazza, i-74: misero padre! vedovato e solo, /
. fiacchi, 197: ohimè! me misero! misero me! / ho perso
, 197: ohimè! me misero! misero me! / ho perso un tenero
più bello. leopardi, 1-54: oh misero colui che in guerra è spento,
certo omiciatto, che gli parea abitar misero, non avendo casa maggiore delli quattro
parentado. = acer, di misero. misèrrimo (ant. misèrimo
è maggiore. ariosto, 17-39: misero te, se l'orco ti ci coglie
. misèrrimus, superi, di miser 'misero '. misertà, sf.
attestati. = deriv. da misero. misestètico, agg. (
. messere. mìssero, v. misero. missianza, sf. dial.
con gerarchia e artifizio di setta, si misero a far parte nel khorassàn, a
nell'agghiacciarsi in quel luogo che riesce misero alla sua maggior mole, e tra
dire un medesimo spesse volte felice e misero. p. foglietta, 218:
volte, essendo amore di morte nel mio misero petto? d. bartoli, 9-28-1-68
gittai sul letto. / « o misero dolente, or che farai? — /
925: i buoni uomini di ancona misero in nave le loro donne, mammoli,
che spegnere le dimostrazioni popolari, le misero in maggior lume. tommaseo [s
moderato in gerusalemme si ridussero insieme e misero in deliberazione: « gesù e il giudaismo
affanni involto, in tanti modi / misero (oimè) son qui rimaso, e
. alfieri, iii-1-73: un popolo misero e molle, che si sostenta col tessere
in piè, porgendo in atto, / misero, d'aiutarla ambe le mani.
guarini, 88: dove, misero me, dove debb'io / volger più
ministri di francia,... misero in campo un'altra proposizione. 10
molto, / che con diletto si misero a cena. tasso, 7-52: senza
cavalca, 19-32: il mio infelice e misero animo, ferito dalla ferita dell'occupazione
. g. gozzi, i-17-155: misero simulacro, / ricoperto di sangue e di
delle sue critiche, un bel giorno gli misero fuori una caricatura. -femmina
in sé. petrarca, 319-5: misero mondo, instabile e protervo, / del
perché mi facesti tu venire in questo misero mondo, acciò ch'io patisse cotanti dolori
: d'avarizia e di miseria ogni altro misero e avaro, che al mondo fosse
montando contro il corso di lui, si misero i due, virgilio inanzi e dante
. castiglione, 314: si misero a parlar alto,... mostrando
concorso è andato a monte tanto era misero e comico. landolfi, 8-205:
de'vostri trionfi a tener memoria di me misero straziato. da giglio, lx-3-89:
1-5 (i-83): stavasi il misero e scornato angravalle tutto fuor di sé
lanzi, iii-60: tali mormorazioni lo misero per altra via. 6.
la testa. domenichi, 5-398: si misero [i tedeschi] in ginocchioni:
mori, 43: non dico se il misero si struggeva, se rodeva il morso
, in par- tic. nell'espressione misero mortale). -al plur.:
fonte. parini, vii-19: o misero mortale / ove cerchi 'l diletto? /
tutti gli altri (anche nell'espressione misero, comune mortale). — al plur
, videro la terra smossa, e misero un grido tutt'e due insieme;
, 9-252: i soldati di lucca si misero in rotta e rimasene morti dieci a
un mortorio. pirandello, 7-92: si misero in via. pareva un mortorio,
maturare dentro l'ingegno, è pur misero! ma così si fanno de'libri composti
sale, 5-373: allor si che il misero... rimarrà sì soprafatto dalla
ciglio ridente e giocondo, mentre 'l misero cuore, ne'suoi travagli involto,
o ludibri della filosofia moderna, che misero in fondo la scienza. de sanctis,
a vedere il fondo delle budella di questo misero dottore della chiesa primitiva. uttoa [
essenza della vita. i panteisti tedeschi misero il moto ciclico, la vita,
, e aria cotali cose: o misero, quale così grande mattezza preso l'
mozzoni di corda resistevano, i ragazzi misero un giorno un pacco di peso abbastanza
naufrago, che t'ama, / misero, e a te compiange. carducci,
e mugliare. forteguerri, 9-4°: al misero romito / uscir di sesto tossa un'
spreg. con riferimento all'aspetto misero e malconcio di una cavalcatura)
, e non trovo più neanche un misero mulinetto a vento da bambini. d'annunzio
uno con tagliante unghione ha laniato il misero popolo, l'altro con lusinghevole lingua
pareggio: / ora, dolente, misero, m'avveggio / ch'io ho disfatto
e 'n altre scuole / da men misero mastro può impararlo / se pur no 1
/ che non baratto mova, / misero, vile, codardo è tenuto.
al santo spirito. petrarca, 50-68: misero me, che volli / quando primier
., 4 (64): si misero a far la ronda intorno, guardando
2. figur. apparire o manifestarsi misero e meschino, privo di significato,
, 8-7: immendicati affanni / al misero mortai, nascere al pianto, / e
tecchi, 10-232: per un piccolo misero incidente che col nodo della questione non
combattimento rimase il re felice vittorioso nel misero campo, faccendo cercare se la misera
parte della casa giovani e attempati si misero ad esercitarsi per gioco. salvini,
cospetto di dio. tasso, 13-i-670: misero! a me, dopo naufragi indegni
: sempre [il cuore] fu fatto misero ricetto / dell'amore, dell'odio
xxxv-1-38: e. ttri navi misero pi mare / sensa rimo (entenda ki
il più felice spesso / nel più misero trova / che sperar, che temer.
o ha bisogno del soccorso altrui; misero, povero. bibbia volgar.
niega il mio tiranno / anche il misero ristoro / di lagnarmi e poi morir.
. leopardi, 1-57: oh misero colui che in guerra è spento, /
, stato, ricchezze hanno sviato, / misero, me della salute vera, /
). chiari, 2-i-71: il misero amante mio era tuttavia strettamente arrestato dentro
5-5-1056: che danno estremo / del misero cultor ch'ai miglior tempo / vede
e con affanno, / ohimè, misero me, quant'è '1 mio danno,
: il rapace nibio furare suole / il misero pulcin presso alla chioccia, / che
s. agostino volgar., 3-18: misero sono fatto e nichilo tornato..
alla prima (com'è verisimile) si misero al niego, dubitando qual nimico dire
freschi. -poco appariscente, misero. moravia, ix-235: alla fine
niuno. selva, 3-87: è tanto misero che niuno mai s'è potuto vantare
atte non solo a soccorrere momentaneamente il misero, ma ancora... a riconciliarlo
. tasso, 14-610: il vulgo misero che cole / or dèi bugiardi,
di tanta tenerezza è questo nostro corpo misero che a'vermini è riserbato che ogni
ogni altra cosa / a me, meschino misero!, è noiosa. ariosto,
-che trascorre nell'infelicità, senza gioia; misero (un periodo di tempo, l'
che in sé contenne la redenzione del misero perdimento che addivenne per l'ardito gusto
ritrassero sovra una collina e vi si misero in ordinanza. botta, 5-274: si
perciò essere reputata minore perché essi non misero mai mano a scrivere norma grammaticale?
conosce. tecchi, 13-25: i ragazzi misero un giorno un pacco di peso abbastanza
occhio della sua misericordia in verso di me misero, d'ogni grazia indegno, dignificandomi
male, / che poi me accorse, misero, affannato! 2. tr
, dovendo a man destra tenere si misero per una via a sinistra. ariosto,
nota, / molti guer- rier si misero all'inchiesta. -venire noto:
al sol chiuderò gli occhi, / misero, che alla vita? e notte tetra
: i poeti... si misero in pensiero per non sapere come intonare i
'l diremo?) egli è misero. 4. chi tenta di introdurre
questo loco. lemene, ii-286: misero cor, che fai? / o ciel
pericolo incombente. serdini, 1-6: misero corpo, stato in tanto abbrobrio, /
d'un baleno, / sì che 'l misero al fin qual crede in lei /
sorta divise. alamanni, 25-69: al misero clodin ratta conversa, / gli cinge
5-198: arrogi a questo / che 'l misero fanciul,... /.
e putrefatto da piaghe, nudo e misero e quasi agonizzante. papi, 4-67
vile ostello / prender un duro e misero riposo. / panno non v'è
, di risorse materiali, economiche; misero, indigente o, anche, non ricco
alcuno; e non sai che tu se'misero e miserabile e povero e cieco e
idem, giorno, ii-552: il misero si giacque / con la squallida prole
debbo altro che pianger sempre, / misero e sol, che senza te son
nell'abbondanza. bechi, 2-51: gli misero nelle mani quei celebri 'bozzetti militari
dilettevoli cose, con lento passo si misero per un giardino. sercambi, 1-i-32:
tanta giovanezza, adorato dal padre, misero padre!, festeggiato ed amato da'
. alfieri, 11-59: quind'io, misero, pero, / dieci anni or
soddisfarsi di qualunque alimento per quanto sia misero e vile. g. capponi,
e di false speranze anco nudrillo, / misero! mentre alcun rivai non ebbe.
e altri membri leonardo, 2-105: il misero salice, trovandosi non ponutritivi indebiliti per
a muovere... per assicurare il misero avanzo delle loro doti, già mezze
intero, io deggio andarne ramingo e misero. carducci, iii-7-12: la stoltezza della
assenza dell'obietto amato / al cor misero giova / interrogar di lui tutto il
diletto oblicamente non può procedere dal fine misero degli scelerati, né dal fine felice de'
, / incauto nume perigliando gisse / misero e solo per oblique vie. prati
senta / de la tua pena, misero mio core. -spreg. occellàccio.
e con affanno, / ohimè, misero me, quant'è 'l mio danno,
gli occhi torti / riprese 'l teschio misero co'denti. idem, purg.
suo detto... ah, il misero è preda di un angiolo di reprobazione
infiamma quanto più il vede afflitto e misero divenire. ammirato, 152: essendo
ostello. / così fu fatto e '1 misero gliel cede / per non sentirne odor
fiori seminata,... si misero a mangiare. chiabrera, 1-ii-77:
incostanza e la leggerezza del popolo, si misero in capo giuseppe d'alessio tiraoro e
offerse. chiabrera, 1-iv-256: a sì misero punto / dunque siamo venuti, /
orchestre. fucini, 316: si misero a provare la bella marcia composta dal maestro
g. moro, lii-14-355: misero due cannoni in corsia con altri trenta
o pietà! come fu io allora misero e porta'ne dolore nel quore come
stato di sofferenza morale (come lasso, misero, tristo, ecc.).
amaritudine dentro. oi cieco! oi misero! oi matto! sacchetti, 140-1,
ncendo tutta! giamboni, 10-9: oimè misero, essendo da la natura così ornato
con affanno, / ohimè, misero me, quant'è 'l mio danno,
notte. dell'uva, 68: misero me, che volli? un marmo duro
carducci. si dice di persona di misero aspetto, piccolo, da poco.
sm. uomo di bassa statura, di misero e insignificante aspetto fisico. -anche in
. uomo di piccola statura, di misero aspetto fisico. - anche in unione
. uomo di piccola corporatura, di misero aspetto. - anche: uomo di
. bresciani, 6-i-277: a te misero, vile e ingrato omicciatto dopo centinaia di
uomo di bassa statura, di aspetto misero o anche disarmonico, deforme. -
, sm. tose. uomo di aspetto misero e deforme, omiciattolo.
2. uomo di bassa statura, di misero aspetto, brutto o, anche,
, / l'onda su cui del misero, / alta pur dianzi e tesa,
volgar., 51: ma che ahimè misero! che questo non è in me
, / io son punito, il misero son io. monti, x-4-350: e
da me beato? / forse un misero cascato / fino al fondo giù dell'
di forti passioni; moralmente e spiritualmente misero, arido, gretto, meschino (
rette. serdonati, 9 * 9°: misero mano a richiuder i nostri con opere
per abbassar l'autorità che teneva, gli misero a petto tucidide. muratori, 7-iv-425
roberti, vi-1-85: quante volte questo misero cuore si sr-nte oppressato e stretto per
tasso, 7-35: or come, / misero, vieni ove rimanga
è nata agli onori; d'un misero privato / sdegna la sorte umile chi è
, poco stimerà per ordinario un uomo misero e gretto. gianni, xviii-3-1008:
petrarca, 356-8: poi seguo come misero e contento / di dì in dì,
? antonio di meglio, lxxxviii-11-106: o misero dolente, or che farai? ariosto
e divozione. firenzuola, 285: il misero padre, dubitando dell'odio de'celesti
la seguente mattina... si misero in via. volponi, 4-83: un'
, 105: una domenica e sera sé misero in ordine cum milli cavalieri e peduni
dominio degli alti monti e venite al misero. caro, 1-819: qual su le
orfanella. 3. figur. misero, travagliato (la vita).
, / al più si può dir misero / e di ragion non merita /
: lanterna e giò si misero alla loro volta il carico sul cércine
savere ornato. giamboni, 10-9: oimè misero, essendo da la natura così ornato
ispide e orribili. -squallido, misero. carducci, ii-9-273: ripenso alla
che tu ad uno stato sì misero pigli orrore! g. gozzi, i-12-
, inzeppando, legando * / accatastando il misero bagaglio, / s'urtano e si
fumo che a poco a poco il misero turino suffocasse. gelli, 8-56: così
., 33-78: riprese '1 teschio misero co'denti, / che furo a
tempo e con affanno * / ohimè, misero me, quant'è 'l mio danno
qual fia la nostra strada, / misero a me, o qual fia nostrostello?
spenti / di febo i raggi al misero non sono / in sempiterno? graf,
quella maniera che tisbe seguì il suo misero piramo, così la mia anima,
malparlieri sia frustato. abriani, 1-54: misero! che farò, s'ingiustamente /
piangere, / dritto d'amare il misero non ha. 6. sensazione di
ène con molti mali potere offendere il misero che sta in pace. g. m
frodi, / sarete un dì alle età misero esempio. scalvini, 1-320: pacifici
midolle mie. / che faccio, o misero? duro figlio, durissima madre!
e progressiva, non è se non misero mercenario pagato per uccidere altrui. carducci,
e quei fogliami e quei fiorami si misero a tremolare... stranamente e
bandello, 1-40 (i-473): il misero cocco non sapeva se dormiva o no
il laccio nella gola, e divenne misero peso delle travi del reai suo palagio.
morto di lui, trovatolo in cosi misero punto di fortuna. -corte di
/ de la fiamma che accese / el misero mio cor. tasso, 6-10:
, baldacchino. giamboni, 10-91: misero la fede e la carità e la speranza
si portarono colà a remi sordi e misero piede in terra. mazza, iii-187:
dovutomi. biffi, xviii-3-411: il misero citadino non dovizioso che deve far valere le
con valore aggett.): estremamente misero, scarso. lubrano, 1-107:
ruina; soperchio rispetto alla sorte di misero augel palustre gli ingegni inonorati condanna.
chiagga un pane ': avere aspetto misero. -manifestarsi con scarsa intensità (un
capricci de le nostre notti / che misero lo scandalo f ne la santa tribù de'
nome o dovrà andare in giro con quel misero appellativo di * signor ', che
: lo stesso col quale mi misero in bocca i pezzettini di ghiaccio quando
. in ogni luogo, anche più misero, i buoni trovano 'pace di paradiso
. m. levi, 2-307: si misero poi insieme a attaccare il rampino al
allo steccato, pareggiata la fronte, si misero in battaglia contra francesi i quali venivano
, 122-5: i consoli di roma misero a consiglio se paresse loro di mandare oste
fiorir più chiaro / può l'oriente misero, / se guerra e lutto amaro /
lutto amaro / in tanto duol lo misero / sì che di questo a paro /
riferimento a una pianta di aspetto particolarmente misero e sgradevole. sbarbaro, 1-230:
quanto l'animo suo sia piccolo e misero manifestamente dimostra. -far conoscere,
molto volentieri porteremo ogni pena di questo misero e dolente mondo, conoscendo che ella è
anonimo genovese, xxxv-1-720: pu è misero e dolento / e degno su forche
/ finì la sua partita, / e misero morì. bacchelli, i-242: al
leopardi, 8-19: immedicati affanni / al misero mortai, nascere al pianto, /
volte si truova), piagnerà il misero marito con lei insieme partu- riente,
bernardo volgar., 7-13: o uomo misero, sempre cerchi d'empire il ventre
e sollecite a rodere e pascere il suo misero e sterile e ristretto campo.
volgar., 7-13: o uomo misero, sempre cerchi d'empire il ventre:
cani. lanci, 46: ahimè misero, mi vanaglorio e mi pasco dell'opere
de'religiosi per carità de'fedeli un misero alimento. goldoni, ix-566: possano
roselli, lxxxviii-n-390: esto corpo mortai, misero, aflitto, / d'infiniti sospir
: passò... a pianger il misero stato della francia in quei tempi.
più la causa, fu condannato il misero asinelio a gravissime pene, e per poco
a terra, fatta vela, si misero sulle volte inanzi la medesima bocca,
farsi un dio passibile, un dio misero, un dio straziato. -sensibile
xiv e xv, 34: ora dolente misero m'aveggio / ch'ò disfatto voi
bembo, 10-viii- 216: oimè misero, in che onda, in che punto
cui per una così lunga navigazione era misero pasto. io. utile illecito
truffa. giraldi cinzio, iii-6-12: misero quegli che si lascia accorre, /
-pastorétto. grazzini, 3-1-127: misero pastorétto..., / innamorato e
patisco male. panigarola, 1-9: misero quel principe li peccati del quale patisce
accioché questo traffico restasse a loro, misero la seta in prezzo molto alto,
e condurla alla patria, vivrò sempre misero. porcacchi, i-300: il re
4-337: coriolano per addietro sospinse il misero e indegno esilio ad andare ad assediare la
ritrova. leopardi, 1-55: oh misero colui che in guerra è spento, /
e quei fogliami e quei fiorami si misero a tremolare. -fornito dallo stato
percossa. nieri, 139: lo misero alla porta e gli fecero baciare il
di non essere sospetto, acciocché non sia misero in ogni ora, perciocché a'paurosi
languore d'indifferenza. goldoni, ix-919: misero l'uom sen vive, se dell'
quale / è stato sempre più tenace e misero / che uom ch'i conoscessi mai
lagrime a temere se medesimo e dirsi misero per quelle cose che avea peccato.
iii-16-193: piccoli professoretti e pedantuzzi si misero attorno ai grandi uomini e li assediarono
meno peggio di roma. -più misero, meno lussuoso. foscolo, xvi-362
perpetua. giamboni, 28: questo misero mondo... è appellato per
, o per ciò che è squallido, misero, fatiscente (anche in espressioni esclamative
picciolo fiumicello. fagiuoli, ii-55: misero, converrà che peni e sudi,
non fosse più che uno, si misero dall'altra banda per darle pendor, il
di quell'atto? perché sbandisti quel misero dalla tua casa? 28.
i-199: qui fece un'altra pausa il misero scimio per rilasciare uno sfogo novello alla
superati. cameroni, 53: lo misero [rovani] in non cale, posponendolo
cartone ebbero luce tutti quegli che dipoi misero mano a pennello. de dominici,
. niccolò del rosso, 199-10: misero, come è folle el tuo pensato!
1-328: la strage / del mio misero padre è ver eh'eli'era / di
b. accolti, 279: così, misero servo diventato, / dagli usati diletti
. franco, 7-249: giacciomi (ahi misero) in questo pensoso letto, né
d. bartoli, 4-3-404: le misero tutte nove [donne]..
anno fa il suo corso. gli misero questo nome perché alcuni di quelli,
perché no 'l diremo?) egli è misero. -ant. preceduto dall'art
con sì gran forza, che il misero subito cadde morto. muzio, 2-172:
muore? / no: mentecatto è il misero omicida. g. capponi, ii-247
da barberino, iii-416: perquoter forte il misero mio quore. dante, inf.
cavalca, 20-152: vedi e conosci, misero, che ogni vendicatore e iracundo e
alcune volte. tasso, 13-i-478: misero ben sarei / se miseria i'stimassi
/ quella che m'ha perduto e fatto misero / e ruinato ed a nulla ridottomi
braccia e fra lamenti e duolo / il misero perdé l'anima e il sangue!
che in sé contenne la redenzione del misero perdimento che avvenne per l'ardito gusto
vago sol più dolce vista, / misero! i'perdo, e non so già
tempo; e del cammino incerto, / misero peregrin, molti anni andai / con
di agg.): volgare, misero e squallido. g. bassant
cieco / incauto nume perigliando gisse / misero e solo per oblique vie. alfieri,
cioè nella mutazione dello stato felice al misero) dà la soluzione della tragedia.
albanzani, ii-419: colui moveva il misero popolo com'ello voleva: elio solo
tutto finiva in istregonecci e diavolerie, misero quella corte a remore. a.
s'anche m'hai creduto non solo misero, ma ben anche colpevole, la dolcezza
: vagando alcuni dell'avanzo di quel misero esercito per luoghi incogniti, uscite dalle terre
a sesto. firenzuola, 401: il misero giovincello, veggendosi venire a morte,
pertugi, li quali erano nel coperchio, misero lance lunghissime, le quali essi chiamano
cent'anni addietro era un insalubre e misero pescarile di trecento anime. =
gherardini [s. v.]: misero a quel pescatore che teme dell'acqua
preso come pesce all'amo, / misero me! ch'io son condotto a tanto
un puntone, baum il primo, si misero a tracollo a furia di spadate dov'
cecchi, 24-11: ancora che e'sia misero / come sapete e taccagno e di
nella città,... gli misero al petto tucidide. -mettere a
metta la mano al petto e dica: misero, che ho fatt'io? ghirardacci
et i cresi, ma stimalo ben più misero, più ne'falsi desideri occupato e
volgar., 3-206: tengono egli misero lo 'nfermo perché non mangia più che quel
loro speranza di una pezzenteria di guadagno misero, incerto e temporale, sono tutti
pezzi e il film, e si misero in prima fila, contro il parapetto.
. g. moro, lii-14355: misero due cannoni in corsia con altri trenta pezzi
l'altro e, fuggita del mio misero grembo, nell'altrui si richiuse.
boiardo, 2-15-32: vo piangendo, misero e tapino, / non riguardando strata né
offese del peccare. tristani, lvi-188: misero peccator nel mal costante, / deh
, no: troverò pace mai, misero e lasso, / alla mia tanta inestimabil
tristi segni... io sono misero e di me afflitto niuno piatoso hae
mantenere, per sordida avarizia, un misero tenore di vita. g. m
dettole / che voi siate sì taccagno e misero / che vivete di buio come le
calmieri. galanti, 1-ii-9: si misero i successori del panormita in possesso di
di cesare, 123: li romani si misero a talliare legname et a piccare pali
ène con molti mali potere offendere il misero che sta in pace. boccaccio, dee
in universale. 19. misero, meschino, gretto, pavido (una
sia, sopr'ogn'altro uomo, misero / ed avaro, non par che stimi
): usciti della città, si misero in via: né oltre a due piccole
ordine di monache. -ant. molto misero e fragile (l'uomo nei confronti
quanto l'animo suo sia piccolo e misero manifestamente dimostra. libro di sentenze, 1-62
di modo ricco, ma tanto vile, misero ed estremo che ogni suo fatto pare
e la spesa, sei bestemiato per misero e per pedocchioso. mercati, 1-34:
e la spesa, lo bestemmiano per misero e per pidocchioso. nomi, 9-24
po'per propria capacità e saviezza, misero piede forte anche nel temporale finché tra
77: al pianto di quel misero non niega / agnese aprir del cor
una condizione di stato, o felice o misero che egli si sia, e per
so che pietà fra gli uomini / il misero non trova; / che lui,
/ -a che ne vieni, o misero innocente? -nemico di pietà:
, 214: pietà, pietà! del misero amatore / pietà vi prenda, o
nostri martiri. alfieri, 5-36: codesto misero, non si sa come, improvvisamente
tutti in rotta e in fuga li misero. pananti, i-199: come un bove
., 4 (64): si misero a far la ronda intorno, guardando
avari. genovesi, 431: quel misero pigolare de'mendici. d'annunzio, v-3-422
e quattr'otto... un misero vitalizio o qualcun altro di quei pii pasticci
sovra marcantonio afflitto, ignudo e vostro misero cittadino! caraccio, 18-44: quasi
piombi dalla sbirraglia dei dieci e il misero cui un capriccio della poumpadour valeva una
in camera mentre già dormivo e mi misero tutto a soqquadro: nulla di male
lusso autunnale. verga, 8-450: lo misero in lettiga e partirono per la città
). allegri, 124: questo misero mondo..., quando egli era
che se ne fuggivano alla città, misero tutta roma in pispiglio e in paura.
uscito dalla fabbrica e dove abitasse. si misero in dieci sulle piste di pugliese,
accatta, ma ha l'apparenza di misero. carducci, ii-12-21: io, per
trarre a fine la messa, e col misero prete fece star con lui un altro
sulla malfatta c'erano tutti, si misero un po'a ripicca discutendo su quale pizzo
lampedusa, 56: ambedue placati, si misero a discutere di una relazione che occorreva
libro non debbono servir per prova che un misero mortale sia un buono ed utile autore
viegna a malaria / mal incurable, misero e destructo, / or planza el
lieto. saluzzo roero, 3-ii-205: misero chi solcando il mare infido / vede
. martelli, 3-176: tropp'è misero l'uom che prega e plora / e
molto volentieri porteremo ogni pena di questo misero e dolente mondo, conoscendo che ella è
ho per più sicuro che l'uomo misero... gusti travagli a poco a
data l'acqua alle mani, si misero a tavola. -presso a poco
ha compassione... d'un misero podagrante! podagrària, sf. bot
s'egli è buono o pestilente e misero; e ancora se 'l terreno è di
a gino, legga 'jocelyn': vedrà misero l'intreccio e cristiana la forma più che
: presto, minorato e interdetto, misero schedato politico in consegna a polizia e
i galli e l'altro pollame si misero nel piazzale a fare tutti in coro il
. roselli, lxxxviii-ii-443: ohimè, misero me, quant'è 'l mio danno
, paltrizzo), sm. giaciglio misero, disordinato o sudicio. pagliaresi,
guittone, xlviii-203: acerbe pome, / misero, fugge, e non venen,
seguace, non per convinzione, ma per misero tornaconto. = voce dotta,
così cattivi cavalieri di popolo e con così misero popolazzo e uomini tutti poveri e
canteo, 72: poi che 'l misero hydronto / da l'impia gente fia
più facile maneggio. panigarola, 1-9: misero quel principe li peccati del quale patisce
673: quando furono sulla piazza, si misero gli elmetti e cominciarono a gridare:
3. oggetto squallido, di aspetto misero o sciupato, logoro, malandato.
romani ima statua di porfido e la misero in campo marzio. soderini, 1-196
l'uom cela, / e 'l misero del suo n'avea due porti.
mecenate la vita, eziandio nel più misero stato, con le cognizioni gustose eh'
saporitamente? caro, 2-1199: restai, misero me! senza la mia / diletta
de gli amori abbino fino duro, misero e infelice. g. correr, lii-4-190
: mandare in rovina, ridurre in misero stato. caro, 10-141: io
uva, 77: al pianto di quel misero non niega / agnese aprir del cor
dubbia per sé, de'portamenti del misero capitano. fucini, 738: mio
di galileo] sopra il moto dei pendoli misero gli astronomi e i fisici a portata
la vanità e la instabilità di questo misero mondo e convertiti a dio. passavanti
uso. idem, 1-ii-9: si misero i successori del panormita in possesso di
giammai. cesarotti, 1-xxxiv-115: langue il misero e manca, e senza posa,
. caro, 2-1199: restai, misero me! senza la mia / diletta moglie
, 232: dunque sta'in pace, misero; misero, dunque posa. petrarca
: dunque sta'in pace, misero; misero, dunque posa. petrarca, 237-16
bassa fortuna. guarini, 55: misero aminta, che da lei fu poscia /
, 1-309: preparate le tavole, si misero a cenare. poscia, per alquanto
., 63: guai a mi misero, dise panfilo, ché neguna posan ^
prossimo e parimente gran danno a quel misero lo quale egli possiede. guido da pisa
di fatto la colpa sempre cade nel misero il quale non hae onde si difenda
, 1-157: essendo il cavallo del misero giovine tanto sboccato quanto possente ed essendo
lxxxiv-194: muorti oramai, deh, misero dolente, / po'che pur mezo vivi
aria la stessa cittadella di casale, misero sossopra il mondo per disturbarlo da questo possesso
galloni, 98: -quant'allegrezza averà il misero e vecchio padre, come di ciò
la persona,... mi misero indosso una camicia lina di bucato. g
ii-4-12-94: colmaronsi gli infortuni di quel misero regno [di francia] con la
cominciando... da levante, misero la chiesa ed il borgo di san piero
. grillo, 456: io misero, non so s'io mi dica peregrino
flessuosa. bontempelli, ii-363: tutti si misero in terra, in posture varie.
lui, il crispi descrive potentemente il misero stato della sicilia sul finire del secolo
quelle le quali, vedendosi dinanzi un misero amante languire, indurate più che l'
del professore giuliani! -di aspetto misero e malandato (un oggetto).
: disadorno, spoglio; scarso; misero, da poco prezzo, scadente; parco
, vii-62: l'invidioso è di cuore misero e povero, perciocché non vorrebbe che
monti, x-3-447: povertà che al misero / chiude le fonti d'ogn'idea
la prateria umana del [mio] misero corpo. mi svegliai al ro- more
possibil questo? -così non fosse, misero me, che sono urtato in un
. pseudo-scroffa, 1-47: non voi, misero, unquanco ch'io l'exosculi,
. idem, lxxxvni-ii-346: oggi reditto misero e infelice / preciso è d'èva
le donne, madre e figlia, si misero a strillare che tonino li aveva precipitati
moralmente. parini, vi-24: al misero mortale / ogni lume s'ammorza:
/ lor suadesse affanno, / al misero desio nulla contesa / legge arcana farebbe
sua vita. tasso, 12-88: misero, dove corri in abbandono / ai tuoi
di vita, / che spiace al misero, che tanto aggrada i felici.
, ecc. petrarca, 50-68: misero me, che volli / quando primier
, iv-2-265: 1 due gai ladroni si misero pe 'l sentiero, con il
, né non dà tanto spazio che il misero si doglia e penta.
in pregio..., io misero infelicissimo giovane non avrei preso ardire con
mesi. alfieri, 6-303: -oimè misero! d'un mostro / debbo esser
a l'aspra vista, / al misero spettacolo. alfieri, 1-231: neppur dal
benzio, xxxvi-144: lasciommi (ah misero) qui tutto di lagrime pregno,
ho toccato. serdini, 1-6: misero corpo, stato in tanto obbrobrio, /
. tommaseo, n-m: credi tu, misero, di conoscere la struttura del globo
dolce al cor preme, / del mio misero stato, e più m'aveggo /
so che in quelle case del guercio misero la loro prepositura. = voce
vita, / il tedio prepotente / del misero soggiorno / gli fa nel cor ritorno
limitandoci ai più noti, ciascuno si misero davanti uno dei vari aspetti della sua
prìncipi supremi..., scambievolmente misero, ricevettero, con egual prerogativa, li
pretto sangue. cicognani, 1-242: gli misero tali bruciori e fortori allo stomaco che
presentissimo idio del selvatico paese, il misero clonico si volse accomiatare da noi. i
ci dormirai vicino. monti, 22-376: misero! a morte m'appellar gli dei
giammai pensai marco regulo essere infelice ne misero: certo non era crucciato dalli peni
null'altro si avrebbe fatto che prolungare al misero animale una più penosa vita. e
scafandro pressurizzato. bigiaretti, 9-149: si misero tutti a parlare della strada per
orfano, dovetti servire per guadagnarmi un misero pane. 3. in fretta
, 2-4 (i-iv-122): il misero landolfo, ancora che molte volte il dì
preti con una croce per alcuno, si misero tre o quatro bare, da'portatori
pascoli, iv-1-102: il secondo è un misero pretazzuolo o, per parlare con crascaia
una da l'altra, e l'una misero da la parte di cinghi e l'
il quale, guardando nel viso misero condennato..., subitamente il riconobbe
.. è privato di quel misero, unico, durissimo pane. garibaldi,
traditore [giuda]: ma quel misero essendosi impiccato, crepò per lo mezzo
la notte che fu preso, el misero. l. quirini, 95: quella
straziavano la mente poco gagliarda di quel misero re, che reputavasi prigioniero fra 'suoi
nostri atti primieri. marino, vii-471: misero, e come il tuo splendor primiero
niuno in questo sciagurato mondo fu così misero come io. savonarola, i-21:
i quali, appena creati, si misero a ballare pel giubilo. -il
felice che era, [edipo] diviene misero, cioè privato del regno e degli
panimo pulsata. boiardo, 3-34: misero te che tanto hai da soffrire /
silone, 39: due carabinieri si misero, dinanzi a noi e due dietro
giovanni era uno uomo molto avaro e misero e per sé e per la sua
[tasso], 37: io, misero, non ho nessuno che procuri per
la turba vulgar de'folli amanti: / misero è ben chi vuole / comprar prodigo
hai condocto, amore, / ad sì misero passo / ch'io sento ognora acerba
destino]... aggravare il misero vecchio per diuturno intervallo di tempo con
ndo, 1-41: fui costretto (misero me) di mangiar per molti giorni
gozzano, i-507: lo spettacolo è misero, profanatore: i quattro messeri in bianco
d'assedio cartagine, quelle genti si misero in animo avvenirgli tale sciagure perché aveano
, uggiosa,... a questo misero spettacolo cade l'animo, il cuore
profani. 16. sventurato, misero. boccaccio, iii-2-71: i cittadini
iii-16-193: piccoli professoretti e pedantuzzi si misero attorno ai grandi uomini e li assediarono con
ci faceva la figura dell'ospite sopportato, misero in tutto com'era, nel profitto
). roselli, xxxlx-ii-219: ben misero è colui che 'l dolo afferra,
[1765], 552: il misero si giacque, / con la squallida prole
che ne risulta pare talmente proletario e misero che roberta rimane interdetta - in fondo
boccaccio, 1-i-314: udito che il misero per paura di quelle avea preso volontario
straziavano la mente poco gagliarda di quel misero re, che reputavasi prigioniero fra '
persona). ciamboli, 30: misero mi chiama, / vie più che il
, dicea: / « come farai, misero peccatore? ». lomazzi, 4-ii-31
a cavallo nel mezzo della folla, misero in fuga i dimostranti. d'annunzio
firenzuola, 2-300: salito ch'ebbe il misero istrione / il tragico proscenio, che
subito la mercede per questa sentenza, misero innanzi la legge agraria e vietarono che il
: veder una persona iniqua da stato misero e calamitoso salita a prospero non può cagionar
lo divora, / e ti vorrebbe misero in quell'ora. viant, 4-28:
e protervo. petrarca, 319-5: misero mondo, instabile e protervo! /
un giurì protestante ed i suoi correligionari misero in lui ogni speranza.
l'altro con quanta gl'inglesi ne misero a volere temperata la monarchia ed assicurato
arnesi più squisiti, così il più misero vasellame di cucina furono involati, né
proverbi toscani, 39: chi è misero e mendico, provi tutti e poi l'
12-102: -chi mi chiama? oimè misero! egli è il padre. / -or
narri, acciò che egli alla vita del misero figliuolo con subito rimedio proveggia. guicciardini
provvisionato: ma io come povero e misero non sono chierico e non sono laico
e l'industria. botta, 6-i-211: misero innanzi un modello di legge il quale
volgar., ix-698: come pubblicamente ci misero in prigione come maleiattori, così pubblicamente
il combattere, con effuso corso si misero in fuga, spargendosi per la campagna
non s'induce riso col dileggiar un misero e calamitoso, né ancora un ribaldo e
che si erano raunati a sciartres, misero in publico una dichiarazione con la qual
restituita e tutti gl'inimici in fuga si misero. -venire alla pugna: attaccare
d ^ tl): era il misero orlando sì confuso / che non sa quel
errata né m'inganno, ma il misero di mio marito è quello che inganna
apri la mano della tua piatade al misero pulsante a te e comanda per lo
e le gal- he, sperando quello misero che, per quella paura dintorno,
misera limosina ch'essi diano, un misero tozzo, ecco in qual modo si dà
ferì. / e il polpastrello al misero / del dito trapassò, / e fitto
: così la poca prudenza de'magistrati misero sopra una punta d'ago la salute della
, e vennero dentro in orvieto, e misero pontelli alla porta cadetoia, e se
erizzo, 3-61: rimaso oltre modo il misero padre tribolato, da gravissimo dolor punto
quattro punti: cinquanta miglia d'intorno misero a ferro e fuoco. mascheroni,
cto. bembo, io-vm-216: oimè misero, in che onda, in che
fine. chiabrera, i-iv-256: a sì misero punto / dunque siamo venuti, /
puntone, baum il primo, si misero a tracollo a furia di spadate dov'
m'han reso a uno stesso tempo e misero e cieco e pupillo.
iii-925: la mia salute è in un misero stato e la mia vita è un
dai peccati e dalle taccie di periandro, misero in iscena questo misone che era un
mia mano? -considerare non adeguato, misero (un compenso, il salario)
di mia msipienzia / fin alla fine misero son fatto. sant'anseimo volgar.
san lorenzo meritevolemente, lo quale tu, misero, fosti ardito di nominare con la
seicentesche, settecentesche. ne ebbe anche il misero, quacquero e laborioso ottocento, e
, iv-15: il luogo dove si misero in battaglia è indicato espressamente dal monaco,
nato / errante nel peccato, / misero chi rimorso / mai non accolse in
e spaventi e dolorosi pronostichi empiono il misero capo e il più misero cuore al
empiono il misero capo e il più misero cuore al volgo ignorante, nel veder
vero che il diavolo e il predicatore ci misero la coda -con quella scena dell'altro
de'tormentatori, i quali di più li misero acute canne tra le unghie. redi
comprenda, / che formar deve il misero quartieri / della donzella, anzi la
bacchetti, 2-xxiv-1034: nel cervello mio misero, sempre intento a cercar mezzodì alle
quello del giorno di lavoro, si misero a consultar di nuovo, lucia singhiozzando
, 15-39 (h-41): era il misero orlando sì confuso / che non sa
franco, 311: il mio continuo e misero languire, / l'amo- rose querele
mi nega il mio tiranno / anche il misero ristoro / di lagnarmi e poi morir
altri. nmmirato, 1-i-227: il misero sabino, parendogli aver trovato un uomo
me cercherai consiglio; ed io, misero ed isconsigliato, che consiglio ti potrò dare
vera libertà. verga, 3-22: si misero a quistionare, perché padron 'ntoni sosteneva
lasciarli maturare dentro l'ingegno è pur misero! leopardi, 24-43: o natura cortese
. dante, inf, 3-34: questo misero modo / tegnon l'a- nime triste
e non essendo concesso quanto domandavano, misero le mani in molti di quei vasi
beltramelli, iii-235: andava così il misero simulacro del carnevale campestre di casa in
mancia. ortes, xviii-7-62: questo misero privo di ricchezze e di ogni utile
aria la stessa cittadella di casale, misero sossopra il mondo per disturbarlo da questo possesso
enanti lo vano amore sempre contorba mi misero. casalicchio, 515: dell'istesso augusto
punto né poco. casini, 1-86: misero, eppur bisogna ch'io m'inquieti
il 'viveur 'a qualunque altro misero mortale. -grado o forma estrema
quattro. carducci, iii- 16-18: misero insieme una suppellettile di libri e i codici
e, quel che più importava, misero fuori il denaro a quote grosse e frequenti
>rendo di racchette incendiarie 1 toscani, misero la deso- azione fra quella gioventù ardita
primavera sciolto. tristani, lvi-188: misero peccator nel mal costante, / deh
basta l'animo di palliare per un misero orgoglio nazionale la viltà buffonesca di tutte queste
attenuato: eccessivamente magro e curvo; misero d'aspetto e malaticcio. cantù,
ridotto (una pianta). -anche: misero, gramo, stentato. spallanzani
che si strugge. marino, 1-15-68: misero, e che mi vai tra doglie
5-26: vestono poco pulitamente; il misero barbiere, ogni sabato, perpoche lire all'
la guerra, / come fa il mondo misero, infelice. i. pitti,
pochissima. pirandello, 7-727: si misero a parlargli della mal'annata: scarso il
, 133: padre pirrone e don 'nofrio misero avanti buone ragioni di astinenza l'uno
seguita, / al più si può dir misero, / e di ragion non merita
sensatamente. segneri, 5-161: il misero è tanto fuor di sé che non è
gesù ragionevolmente,... quel misero non si rattenne per ciò. giuseppe flavio
ulloa [castagneda], i-226: si misero tutti sotto alcuni arbori che chiamano
dicto nerone, con la quale medicina li misero in corpo unapiccola ranòchia. s.
a seppellire. minzoni, 3-71: misero onofriuccio, i... i sarai
il rapace nibio furar suole / il misero pulcin presso alla chioccia. sforzino da
in maremma). -anche: tettuccio misero o improvvisato. guglielmotti, 1420
le scritte 'pan american '. misero dei cartoni con le lettere vuote,
alla rovina. tasso, 12-88: misero, dove corri in abbandono / a'tuoi
faine. verga, i-480: alcuni si misero m mezzo a rappattumare due pezzi di
lo più al figur.: rendere misero, meschino; sminuire. p
nazione, si rappresentata sempre come un misero vecchio, desolato, abbandonato, ridotto
in quell'istinto retto e generoso che misero avvilito boccheggiante pur m'avea fatto sprezzare
bonaventura volgar., 126: quel misero [pilato] non si rattenne per ciò
, 5-7 (i-iv-494): si misero in via per tornare a trapani, e
8-63: siccome era muratore, lo misero al lavoro: c'era sempre una
lucenti / blatte in cui l'uomo misero rattrae / le mani e gli occhi
, trasecolano scimuniti, in vedendo questo misero mondo rancido e ratratto partorir le decine
questa colpa purgaranno per la morte del misero padre e figliuoli miei. 21
maledetto costume barbaro / d'un popol misero di fede ignudo, / dove in un
stomaco. -persona di aspetto misero e stento o consunta da malattie e
: incenerendo con occhi di caronte il misero padre, dettegli la feral notizia che
ch'ella accendeva il foco / nel misero mio core. segneri, 3-461: molti
vecchio, 2-76: non è tormento al misero il morire, / ma refrigerio.
ma perdé una fortuna, regalando per il misero stipendio di funzionario le sue invenzioni alla
e regi oppressi. parini, i-xi-85: misero! a lato a i regi /
.. reggere in collo, mano, misero dentro la testa. sulle spalle.
bertoldo aldimari, omo ricco ma tanto misero e scarso... in nella sua
sol ch'io muoia, e lui / misero truovi nelli regni bui. ariosto,
crude catene, / perché perdonai / al misero sposo, / me pure relèghi
come avanzo, come rifiuto o come misero resto.
stanno. 5. derelitto, misero. cicerchia, xliii-412: vèr lo
, iv-2-239: 1 due fiu- màtici misero i legni a paro e remigarono con calma
: avendo castigato co'supplici i corsali, misero i prigionieri a'remi della loro armata
tiepolo, lii-5-141: non può avere il misero più speranza d'uscire, e massimamente
pesa, / tonda su cui del misero, / alta pur dianzi e tesa,
terra. opardi, 1-59: oh misero colui che in guerra è spento, /
dante, inf, 17-109: icaro misero le reni / sentì spennar per la
da valvasone, 1-5-109: mal grado del misero nocchiero / [il mare] ora
a dar loro pur minimo impaccio, si misero a bottinare ne'borghi, né repressa
i primi tornarsene carichi di bottino, si misero an- ch'essi alla medesima inchiesta.
un nuovo mondo immeschinirsi a tornire un misero atomo. leopardi, iii-66: questa
anema molto lo represse: / « misero, come è folle el tuo pensato!
fuoco. brusoni, 637: si misero in alto mare, contemplando l'incendio
e respinti, usciti dal loro campo si misero in ordinanza per dare addosso a'francesi
450 uomini. undici escirono dalle file e misero giù il fucile. il resto stette
bocca e la spesa, lo bestemmiano per misero e per pidocchioso. m. adriani
sofisti l'ingegno, reti tende / al misero cliente e lo consuma. cesarotti,
, i-4-185: una retrosala da refettorio con misero mo bilio. l'illustrazione
che seppero a tomo a cinzia si misero e, stropicciandole le carni in più luoghi
guidiccioni, 5-162: apri ormai, misero, gli occhi, i quali non
alabastro terso e saldo, / nudo, misero a me! come un ribaldo.
marfisa che diede l'assunto / al misero zerbin de la ribalda / vecchia gabrina
carducci, iii-n-32: l'avaro e misero re a quella solitaria vista di rupi e
che cussi recadi. pasqualigo, 1-62: misero m'abbandoni: ond'io ricaggio /
l'occasione all'america di recalcitrare, misero innanzi un modello di legge. mamiani
sopraffarlo. musso, i-123: quel misero riccone... in tutta la vita
poi li cacciarono, all'ultimo li misero tutti in fuga. 2.
ché volentieri mi trasfoderei questo petto, misero e infelice recettàculo di troppo funesti pensieri?
bertoldo aldimari, omo ricco ma tanto misero e scarso che non che volesse altrui ricevere
, scodellata la polenta sulla tafferia, si misero insieme a tavola, ringraziandosi scambievolmente,
condizione. beolco, 23: o misero amator, a che sei gionto, /
è quello che m'è incontrato a me misero, che un die, riconosciutomi con
gor ratti. idem, 5-36: codesto misero, non si sa come, improvvisamente
piaceva. loredano, 1-106: provava il misero arderico tanto iù vivi i suoi
). viani, 10-288: gli misero in fronte un cerotto in croce sì
destra e a sinestra, si che misero i nemici a distruzione. boccaccio,
: non vedeva patini e sandolini e qualche misero gozzo da pesca, nella luce mattutina
amante / ridotto è a fare il misero pedante. pellico, 2-473: ma che
medesimi. casti, vi-468: in che misero stato / riduci un'innocente! parini
si son ridotte le cose di questo misero regno a tale stato che non vi
moderato in gerusalemme si ridussero insieme e misero in deliberazione: « gesù e il giudaismo
averi. baiai, i-161: il misero brison, che poetando / ridotto erasi
uomini. undici escirono dalle file e misero giù il fucile. il resto stette
rivolte contro il caroviveri, e si misero a conversare fra loro di quest'argomento,
scendesse fino alla forma democratica, si misero in sul fare maggiori spaventi. manzoni,
mitigar la sentenza pronunziata sopra di un misero, si fanno arditi di accrescerla per trastullo
di scrivere. boccaccio, 9-61: misero me, ch'io non posso rifrenare la
[guevara], ii-77: questo misero riccone... altro non volea che
non mi piace, e mutar le misero conforto. bacchelli, 18-i-455: perché,
mia arte? selva, 5-224: il misero notaio non rigava foglio che non fosse
. b. croce, ii-2-164: si misero [i borghesi] ad aspettare che
, e non posso trovare, / misero! quel cor mio, ché l'ho
feton, cvl-53: l'amante afflitto, misero e dolente / amirato guardò le fronde
sì siria! alfieri, 5-36: codesto misero,... preso ad inseguire
i-199: qui fece un'altra pausa il misero scindo per rilasciare uno sfogo novello alla
cristo volgar., ul-23-4: io sono misero e quasi incarcerato e legato ed aggravato
la ferita / mortai sentendo, il misero porcello / con le strida le stelle
cui il regal decoro / in sì misero stato ancor rilucono! piccolomini, 1-99:
avea meco non rimanesse saputa pur dal misero che la sentia, propuosi di fare un
20-71: il rimbambito nella gelosia era ben misero oltra modo, ma tanto fumoso che
: li turchi... si misero con incredibil rimbombo di artiglieria di nuovo
. p. verri, i-348: un misero bambino, che ascolta rimbrotti continui sul
e gli dà con l'una mano il misero obolo e un colpo con l'altra
l'opere, di comune concordia si misero unitamente a lavorare insieme. -confondere
prima l'ordinanza de'nimici e poi gli misero in fuga; e ancor che il
rimorsa d'essere durata così crudele al misero amante, si consiglia con augusta.
. buonafede, 3-114: in quel misero turbamento di consolati e di consoli che
parole superflue. carducci, iii-5-571: misero rimpasto di cose già dette nel discorso stampato
pregio, importanza, grandiosità; farsi misero, meschino. -anche: apparire trascurabile,
fantoni, i-n: or pende il misero da monte altissimo, / rostro famelico
. nel verno rinchioccio- lisce (diventa misero e malazzato, si rannicchia quasi).
inimici, entrarono nel ferrarese e lo misero a ferro e fiamma. bruno,
puerili pregiudizi. leopardi, 298: misero me, che invano / lusingando me stesso
: or la ferita / mortai sentendo il misero porcello / con le strida le stelle
, 43: non dico se il misero si struggeva, se rodeva il morso,
s'egli pur se ne sta, il misero appetito rimane; quando l'acceso fuoco
solito, sentendosi già riposati, si misero a rintracciare delle buone pitture. l
. gadda, 7-116: il mio misero terzo piano tre locali, pieno di libri
di non rinvenirvi i tuoi piaceri: misero! carducci, iii-n-273: francesco petrarca
. capuana, 1-iii-75: si misero a frugare anche il vecchio liscari e
, un periodo di tempo); misero, vile (una condizione, un'età
damigelle ch'erano al tempio venute si misero al riparo verso la città.
1-i-515: in un medesimo spirito si misero a gridare con tutta la loro forza
catzelu [guevara], i-81: il misero core quando è tristo si rallegra in
, 1-119: com pò ess gram lo misero ke g'è fuzio in scosso:
con li occhi torti / riprese 'l teschio misero co'denti. -ricuperare quanto
consiglio, / qual te non segue mai misero gregge / che vive e muor nel
tecchi, 13-61: i due ragazzi si misero a correre... in mezzo
: il che maggiormente fa risaltare il misero stato di chi non può riposare né pure
quale stato di patimenti fosse arrivato il misero in riscontro di così ostinata fierezza.
: fecero una fortezza nelle lacune e vi misero dentro un gagliardo presidio, e da
arrighetto, 241: novellamente sotto misero mantello di povertà preso e incarcerato,
nunzio delle fiamme, e le fiamme istesse misero in fuga gli altri e riscossero lui
donna. bersezio, 3-299: le si misero intorno [i genitori] con ogni
di dio. varano, i-423: misero me! che sol risento i moti /
366-125: se dal mio stato assai misero e vile / per le tue man resurgo
. d'annunzio, i-557: in me misero fan tumulto forte / gli interni sogni
finire dell'ottocento. furono esse che misero in valore le sterminate risorse naturali americane
risparmiati. massaia, iv-67: i vincitori misero a sacco e fuoco il paese,
arnesi più squisiti, così il più misero vasellame di cucina furono involati, né più
la nità e sicurezza oppressori del loro misero gregge. g. caprenduta, che
. canteo, 446: oimè, misero me!, dov'è il bel viso
da padova volgar., i-v-n: eliino misero nin- ferno un luogo tenebroso e divorativo
non arriva dove i calci apposta: / misero il cavallier se giungea a pieno!
fin che 1'increbbe / di me, misero lasso, e forse or vuole /
colui cu'elli avea così battuto, misero e cattivo: dreseline pietade, andò inverso
e sollecite a rodere e pascere il suo misero e sterile e ristretto campo e come
che ella attesti che le mie lezioni misero il proposito di studiare per due anni il
dialettico. gentile, 3-225: quel misero concetto dell'anima è già escluso per
di futuro pericolo, teseo e anfitrione si misero in fuga. manzoni, fermo e
, iva per piani / continovando il misero viaggio, / poiché fuor de'ritegni
, gittate le armi e le bandiere si misero in manifesta fuga invano sforzandosi il prencipe
è fiera: ritieni le saette! omé misero, la giovane è passata col tuo
harrupp, fabbricante di panni, si misero in isciopero, perche il detto harrupp
: oh come mi trovai solo, misero, abbandonato al ritoccare il lastrico della
censo a mercurin l'affitta. / misero lui, se ritomasser gli avi / ch'
ogni altra cosa / a me meschino misero è / noiosa. ammirato, 1-ii-305:
. b. stampa, 208: misero me, ché quelle luci sante / de
, / vie più s'infiamma el mio misero core. serafino aquilano, 163:
conta dino e il pescatore misero. giusti, 4-i-342: un di que'
: maggiore reverenza è fatta a uno signore misero mondano, che non è fatto a
niccolò del rosso, 337-7: o misero l'uomo ch'èe tanto rotto /
è abrasgiata, / e mangia, misero pien de furore! ». alfieri,
mutazione neptizézetav, cioè 'rivolgimento'di stato misero in felice, o di felice in
in felice, o di felice in misero. piccolomini, 10-183: altra cosa è
cose mondane, caduto in povero e misero stato. gioberti, 1-iv-56: giulio cesare
nell * alterata cavalleria nimica, talmente misero tutta in rivolta e sbaragliarono, che
). leonardo, 2-105: il misero salice,... fatta tal deliberazione
sovra marc'antonio afflitto, ignudo e vostro misero cittadino. 2. con metonimia
e sollecite a rodere e pascere il suo misero e sterile e ristretto campo e come
infiniti turchi, che tutti rodono quel misero paese. leti, 5-ii-175: andavano
erano soli in quella soffitta, si misero a rosicchiare con un coltellino il duro della
morde / il rostro del sospetto / il misero mio seno. -rimorso. biondi
a rapidissimi passettini sulle punte, si misero a roteare su se stesse con capriole
31, ai buon'ora, si misero a roteare con le schiere loro verso
. prati, 1-35: io qui, misero e imbelle / fra quattro mura,
e fecero grande danno e quasi il misero in rotta. boiardo, 2
o d'aspre il giorno medesimo si misero in rotta sulle tracce dei regi.
è chi le tue pompe cura, / misero mondo, e la tua gioia frale
fiasco: quando l'aspetto esteriore è misero, l'abito povero e lacero.
e tutto va in rovina, ché 'l misero innamorato, stando in sé, non
un personaggio di tanta autorità, gli misero intra'piedi un inciampo, che, battendovi
, 2-5 (i-695): cadette il misero giovine morto sovra il compagno e quello
partimmo ammucchiati tutti e tre in un misero biroccino senza cuscini, saltando, al
che sarei? / inculto, rozo, misero e stordito. machiavelli, 1-i-163:
che pure un poco d'un suo misero straccio avesse potuto avere per devozione.
, chi per mercede, tutti si misero a scrivere... versi e prose
segneri, ii-244: credete voi che quel misero figliuol prodigo si sarebbe mai risoluto tornare
saziata; / non ce pensavi, misero, a cui l'hai congregata: /
rimetterci noi! » e gli si misero davanti. -con riferimento a piante
18-50: stalin e i suoi compagni misero le mani su una grossa somma di denaro
/ lor suadesse affanno, / al misero desio nulla contesa / legge arcana farebbe
agnello!), è privato di quel misero, unico, durissimo pane. solaro
'l cor fellone / avea scoperto il misero contra essa, / ch'ella, per
corona de'monaci, 94: oh misero, bene hai mostrata la tua debolezza
fruire / quel ch'è cagion che 'l misero cor rugge, / che 'l fin
dian convito. / videro il cocchio e misero un ruggito / palleggiando la clava.
ruggito colla faccia nascosta nei guanciali del misero lettuccio. ruggitóre, agg. e
gli nimici ancora essi cominciarono a gridar e misero fuoco a'loro cannoni, ma le
, / per man d'amore il misero selvaggio / col proprio dardo suo d'amico
dell'isola. èrusoni, 637: si misero in alto mare contemplando l'incendio della
ruina: soperchio rispetto alla sorte di misero augel palustre gli ingegni inonorati condanna.
veniva pascendo per la prateria umana del misero corpo. mi svegliai al romore et
ruspo d'oro splendido / e un misero quattrino. goldoni, ix-898: chieder
: io non sono stato di tanto misero cuore e di sì grossa rusticità, cioè
duri rimproveri a un pellegrino assetato un misero refrigerio di un sorso d'acqua.
empirono una sacca di panni, gli misero in tasca qualche scudo, gli diedero
saccheggiando per le vicine campagne, lo misero in necessità di venire con quegli alle
vt-552: io compatisco da una parte il misero / che disse quattro pria d'averla
i-195: ancora in quello tempo così misero e così doloroso, la cittade nostra non
/ sarete un dì a le età misero esempio. = deriv. da sacerdote
lor famigliari, usciti della città, si misero in via. neri di donato,
bacchelli, 2-xv-47: i veneziani lo misero... in una prigione piena di
è anima nata; na- scondesi il misero, stracco e per perduto, in luogo
si buttarono addosso a alfonso e lo misero con la testa sotto; alfonso replicò schizzandoli