uccidendo a destra ed a sinistra, sicché misero i nemici a destruzione. idem,
preda d'uomini e d'armenti, e misero il resto a ferro e a fuoco
una percossa, / che abbacinossi al misero la vista, / e girò l'
, gli altri, contro di lui, misero un clamore basso che pareva sbagliare.
marcite costringono l'anima d'abbandonare il misero corpo. idem, i-20: ma
e 'n contra lui t'adiri? / misero, dove corri in abbandono / a'
nulla brami, e non sai che misero, e miserissimo, e povero se'.
(i-119): finito il ballo si misero a sedere l'uno a canto a
più delle volte, sogliono tanto più misero fare a cui avegnono, quanto meno sono
come a danza o gioco / il misero mortai. nievo, 480: mi accingeva
, / ch'a gran speranza uom misero non crede. poliziano, st.,
persuasolo ad accasarsi, aspettò che il misero con bello accompagnamento si conducesse lieto a
con cui picchiavano alla porta, si misero a gridare come se venissero ad accopparle
segneri, ii-540: ond'è che 'l misero, riputandosi indegno di tale onore,
accostavano. idem, i-205: ma io misero, poi che i tristi fati m'
mono passere vili, le quali dal misero acèrtulo sono di scacciate.
, 6-212: quando i greci si misero a costruire macchine arrivarono all'invenzione di
, 1-42 (i-502): il misero cavaliere prima con mille adamantini nodi annodarono
nemici hai d'entomo, / o misero, e non te n'addai. idem
, sul marciapiede, le donne si misero tutte a piangere di botto, e piangendo
, 2-1058: ciò memorando / stava il misero padre a morte additto, / e
t'aggrava, / ciò ch'addivenne al misero narciso. 0. rucellai, i-375
chiuso del gran cor dicea: / « misero, che farò? ». de
sempre. boccaccio, i-166: oimè, misero or dove ti lasciai? io lasciai
il valentre s'affatica di vincere il misero, cotante volte si sforza d'essere
. alamanni, 4-1-331: ivi il misero padre, in alto asceso, /
già mi discacciasti: / perché il misero tronco a cui m'affisse / il mio
de'soavi unguenti unge le imposte / misero, e baci al superbo uscio affigge
. arrighetto, 217: io sono misero, e di me afflitto niuno piatoso
nel fango. ariosto, 30-12: misero! o si convien tra via affogare,
: chi non porgerebbe la mano a un misero che affoga, per trarlo fuori dal
considerazione venuta, gli ingegni loro si misero a speculare più alto, essendo facile
aggrava, / ciò ch'addivenne al misero narciso. segneri, ii-21: ci ha
d'annunzio, iv-1-79: le dame si misero a ridere in coro, tra l'
, e il male / s'abbatteva in misero pianto sul guanciale. saba, 321
perché il poverello mi pare brutto e misero e somiglia a quel povero crocefisso che
aletto cessi, che desidera lacerare il misero. betussi [boccaccio], 550:
16-1-218: per queste diaboliche suggestioni lo misero tolomeo ingannato e occupato in furia,
7-22: se in vita il cor misero fue, / sia lo spirito in morte
.., usciti della città, si misero in via. -con valore
assorda. castiglione, 314: poi si misero a parlar alto, e far i
si conforta, e pensa / con far misero altrui far se men tristo.
in ogni libro, in ogni foglio, misero amante, infelice amante e si legge
che ciascuno si crede essere il più misero, e di ciò s'invaghisce come
degli altri (suole verificarsi nella misero / che posso darti intanto? / fredda
[ammisero). ant. render misero, immiserire, immeschinire. fiore di
utilitade. = deriv. da misero (v.). ammiserire
, ammiserisci). disus. rendere misero, impoverire; immeschinire. cuoco
animi. = deriv. da misero (v.). ammissìbile (
ammolla. nieri, 423: lo misero nell'acqua, a ammollare per dividerselo,
. parini, vi-25: al misero mortale / ogni lume s'ammorza: /
balzare alla mente l'immagine di un misero anacoreta che si fosse dannato alla morte
le sferrava. arici, 88: oh misero quel legno, a cui negato /
tutto il cuore, e lascia andare questo misero mondo. berni, 32-28 (iii-103
figli. sbarbaro, 3-16: miro il misero mio angusto mondo / e carezzo con
di intelletto, di mente); misero, gretto, meschino. leopardi,
dell'italia che lo raccolsero nel suo misero esilio; ma alle lodi aggiunge severissimi avvisi
, iv-2-244: le terribili parole barbare misero un'ambascia suprema nelle animule blandule.
crin madonna avvolse. marino, 212: misero, e quel sì vago /
incominciò tutto soletto ad andare per lo misero piano. seneca volgar., 1-46:
umiliare, rendere grigio, triste, misero; avvilire. - anche rifl.
capra. idem, 75: trovorno il misero salustio mezzo morto; quale da loro
): stava a quel muro il misero appoggiato, / com'io vi dissi,
, affettuosa e degna / di quel misero arrigo. d'annunzio, ii-765: il
occhi dello 'ntelletto e te medesimo, o misero, riconosci. -aprire l'
libero arbitrio che le ricchezze rimase nel misero campo fossero da loro rubate, e
fortificazione. davila, 1-4-160: si misero a fortificare blavetta, assicurandola non meno
cervario proculo con l'arco dell'osso si misero a convincerlo. buonarroti il giovane,
argenteo. serao, 198: un misero cucchiarino che aveva perduto tutta la falsa
cesare, 125: li romani si misero co li scudi davanti sì presso al muro
, che tarmi stesse in fondo li misero. tasso, 6-48: sparsa è d'
sannazaro, 8-130: e se 'l cor misero / non può gioir, ragion
e legarci nelle fallaci cose di questo misero mondo. = deriv. da
arridi / come narciso, e me misero spemi. tasso, 810: e mentre
.. i bravi arsenalotti... misero in un solo giorno in opera dieci
): la... bruttezza il misero non conosceva, avendogli appannati gli occhi
vita ebbe in mano? / quanto al misero mondo, e quanto manca / agli
. c. croce, 188: il misero animalaccio, vedendo passar un'asina per
trovo pietà sorda com'aspe, / misero, onde sperava esser felice. fazio,
di pietà, giammai / verso il misero amante il cor t'assalse / mentre
6-169: e come per un'intesa si misero a correre su per la china,
500): appresso questo, tutti si misero in assetto di far bella e grande
tutte quante, sicché di fatto si misero in assetto. a. f. doni
. livio volgar. [crusca]: misero loro cura e studio in fare agguati
cavalca, 16-2-332: guai a me misero peccatore, lo quale indegnamente assisto al
ci doveva andare, e ci si misero per le cattive. serra, ii-318:
vedova, oggimai disingannata delle vanità di questo misero mondo, assorbita nell'agio e nella
gli può assottigliare. marino, 212: misero, e quel sì vago / sanguigno
1-126: le vegghievoli cure assottigliano 10 misero corpo; e la magrezza mena la buccia
savonarola, iii-213: nello odorato è ancora misero, perché il tiranno porta odori adosso
i quali erano astretti a vendere il loro misero patrimonio. manzoni, 319: caduta
nubilose et atre / era la faccia del misero patre. anguillara, 6-154: e
tuo solo seggio / questo mio core misero ti fai? /... /
armi sì da fuoco che da punta misero freno agli attaccanti. 2.
che io dessi mano ad attizzare il misero pettegolezzo che si è suscitato tra noi
signore attorto. marino, 212: misero, e quel sì vago / sanguigno fil
, 31-9: noi demmo il dosso al misero vallone / su per la ripa che
incominciò tutto soletto ad andare per lo misero piano. idem, dee., 3-intr
ch'è di lei / solo e misero avanzo, / sì ch'egli m'accompagne
d'avarizia e di miseria ogni altro misero e avaro che al mondo fosse soperchiava
. petrarca, 8-11: ma del misero stato ove noi semo / condotte da la
cariche. moneti, 218: il misero mortale /... in questo ancora
; e non t'avvedi che tu sei misero. trattato dei cinque sensi, 1-23
boccaccio, v-226: e io, misero e male in ciò avveduto, credendomi
(i-11): s'era il misero amante da una breve vista di begli occhi
che non fecero le furiose baccanti addosso al misero orfeo. segneri, ii-20: tosto
, i-49-463: più non può essere misero alcuno, che quello, a cui nulla
. c. dati, i-387: misero voi, che, avvezzo a vivere nelle
che quanto più la fuggi più ti fai misero e sanza riposo. bembo, 1-44
baretti, ii-142: altro che farvi un misero avvocatuzzo di torino! per farvi tale
17): in così fatta guisa il misero e innamorato cimone perdé la sua efigenia
di te! sei sì contento: misero, di che godi? sei così baldanzoso
di che godi? sei così baldanzoso: misero, di che insuperbisci? tu e
, 3-188: alcuna volta confessando lo misero amore alla balia, la pregò, per
secondo che alla reina piacque, si misero a mangiare. sacchetti, iv-14: a
dipoi tutta nel sembiante crociosa rampogna il misero, perché più non ritorni a sì fatte
che avevano il fremito nelle ginocchia si misero a ballare. = deriv.
musicanti che al tempo della mia infanzia misero sossopra il popolo e il comune con
che i governi autoritarii di qualunque genere misero e mettono al bando, considerandola un'arte
bando? parini, vi-23: al misero mortale / ogni lume s'ammorza:
con una croce per alcuno, si misero tre o quattro bare da'portatori portate
salon '. bacchelli, ii-71: mi misero a fare il garzone di una barbieria
. boiardo, canz., 79: misero te, che tanto hai da soffrire
raccolsero in una casuccia abbandonata, e misero fuori un desina- rino di verdura,
sconsigliare e riprendere 10 studio di quel misero e freddo vero, la cognizione del
, 332: il luogo dove si misero in battaglia, è indicato espressamente dal monaco
cadere la discussione in un vuoto e misero battagliar di parole. cantoni, 205
. fagiuoli, 1-3-352: ambedue entro un misero battello, buttati da una fiera tempesta
vi-552: io compatisco da una parte il misero, / che disse quattro pria d'
. boccaccio, iv-46: il misero cuore con non usato batti
, buono e malo, beato e misero, iddio e uomo. machiavelli, 854
alpi selve. chiabrera, 422: io misero simiglio in questa riva / pur dalla
l'idea d'un simile buratto, misero più d'uno a disagio.
grande accompagnamento di bravi; e si misero a far la ronda intorno, guardando,
eterno bene, ampio e fecondo, / misero è l'uom più che una bestia
può solo / fame con esso un misero berretto, / non se ne può
ahi dura reggia, ov'io (misero!) i lumi / alla odiata luce
bandello, 3-32 (ii-419): il misero giovine, più impaniato che un
. nievo, 385: e si misero a picchiare colle loro lance nella porta del
eterno bene, ampio e fecondo, / misero è l'uom più che una bestia
che alla fine del secolo xiv si misero a peregrinare per le città d'italia
bilanciami. calvino, 1-51: si misero a correre via per un sentiero con
. biòtto, agg. raro. misero, meschino. chiesa, 5-5:
. boccaccio, i-45: oh quanto misero è colui, che così comunal cosa come
alcuna. e non sai che sei misero e miserabile e povero e cieco e
musicanti che al tempo della mia infanzia misero sossopra il popolo e il comune con
, iv-2-244: le terribili parole barbare misero un'ambascia suprema nelle animule blandule; e
in quell'istinto retto e generoso che misero avvilito boccheggiante pur m'avea fatto sprezzare
. lorenzo de'medici, ii-81: misero a me! non c'è boccon
isola, in poche ore e volte si misero non solamente al pari, ma
d'avarizia e di miseria ogni altro misero e avaro che al mondo fosse soperchiava
col lucchetto / serrato a chiave, un misero danaio. menzini, 5-8: e
260: ed entrativi dentro per forza, misero a bottino ciò che vi era;
seguire e il braccare, per misero a pregare sottovoce, gli occhi lacrimosi sul
mortali / sempre gran stragi; e misero colui / che cade in braccio ad un
5-168: allora... il misero tinti torse in alto gli occhi desolati,
..? idem, vii-23: o misero mortale, / ove cerchi 'l diletto
palestral gioco. idem, iv-122: il misero corpo tutto con li bramosi denti lacererei
di giacomo, i-564: quando gli misero le manette,... egli guardò
preso lor privilegi e scartafacci, si misero in viaggio. berni, 20-9 (
qual sia l'origine delle ciarle che misero in moto il mal umore dell'itterico;
alberi, erano legati cavalli, su un misero strame, bianco di brina. govoni
, 630: i cavalli e gli eroi misero un ringhio / acuto, i carri
ne bevve, talché gli si misero tali bruciori e fortori allo stomaco che
un grande masso sepolto nel greto. si misero uno da una parte e uno dall'
, videro la terra smossa, e misero un grido tutt'e due insieme;
1-126: le vegghievoli cure assottigliano lo misero corpo; e la magrezza mena la buccia
basta l'animo di palliare per un misero orgoglio nazionale la viltà buffonesca di tutte
. gozzi, 1-414: ahi, misero a me! ripiglia il gondoliere, ché
buzzati, 1-143: gli artiglieri si misero a preparare i cannoni, scherzando fra
dall'alto del ponte alcuni buontemponi si misero a gridare contro i due fanciulli che
l'idea d'un simile buratto, misero più d'uno a disagio.
marinai, dai loro posti, si misero a discutere i rimedii; ad alta voce
fagiuoli, 3-1-245: or considera tu, misero, in quanti / scogli tu sei
i legati, 1 quali al postutto misero in caccia, ma i consoli n'
dominio degli alti monti, e venite al misero. ariosto, 25-27: fiordispina di
luogo di scarsa importanza; piccolo, misero villaggio. giov. buondelmonti,
zotico, / nel terren fra! del misero j ceffo lor cadaverico / fe'dell'
in tentazione. firenzuola, 165: misero a me, disse, il quale cotesta
, 2-5 (i-695): cadette il misero giovine morto sovra il compagno. celiini
sola caduta. algarotti, 1-32: misero gli uomini sopra le porte e le finestre
abitazioni due pezzuoli d'asse; e gli misero in piovere, perché le acque dovessero
caffeicolo', caffè piccolo, scomodo; misero, maltenuto, frequentato da persone di
7-178: egli lo aveva tolto da un misero caffeuccio in cui s'era ridotto a
consolazione. firenzuola, 202: misero a me, disse, il quale tratto
non s'induce riso col dileggiar un misero e calamitoso, né ancora un ribaldo e
fuori quelle voci, che al tuo misero e lacrimevole stato son più conformi.
2-156: le due campane della parrocchia si misero a suonare festosamente: si rovesciavano in
ben dodici de'sergenti corsero là dove il misero martellino era senza pettine carminato, e
un giovane dal caldo animo esse si misero a recitare, ad alta voce,
caldo e lavatosi le mani, si misero a tavola. -pigliare il caldo
tempo, e del cammino incerto, / misero pe- regrin, molti anni andai /
, 2-4 (i-695): cadette il misero giovine morto sovra il compagno e quelle
librate, il volume degli inni lo misero a calzatoia. = deriv. da
abonda, / e per lo corpo misero cammina. d. battoli, 32-11
; e del cammino incerto, / misero peregrin, molti anni andai / con dubbio
minor governanti caricavano ogni dì più il misero popolo, diedero occasione a questi di
tenesse conto. guarini, 57: o misero pastor ma fortunato, / ch'ebbe
della vita di tanti bei doni, vi misero anche il frutto raro e amaro di
con servile voce. ariosto, 8-82: misero me, / chi ha cangiata mia
e fortemente soffiava, onde tutto il misero agnellino si deformava gonfiando. déledda,
librò l'asta lucente. / si misero a quell'atto in guardia i teucri,
suoi greggi giaceva... del cui misero stato selvaggio mosso a compassione, per
bezzicarlo. tozzi, i-77: elle si misero a canticchiare; ma, stonando e
un tema troppo lieto per quel mio misero stato d'allora. pananti, i-290:
capomastro muratore si sarebbe ridotto a misero giornante. = deriv. da
questione] delle capitane e non la misero in conto delle constituzioni. ristoro,
da capomastro muratore si sarebbe ridotto a misero giornante. levi, 1-134: l'ingegnere
grave qual'era quello, che il misero avea tra i piedi, finché seguisse a
erano tutti soli nel locale, e si misero a fare i prepotenti: lello ordinò
stento, / sciolto da'laci, el misero captivo, / quanto io, di
anima, la quale tiene serrata il misero carcere, questa piena di lacrime ricevila
tempi di carestia, da carestia: misero, scarso. - anche al figur
minor governanti caricavano ogni dì più il misero popolo, diedero occasione a questi di
perì. d. bartoli, 40-i-315: misero in mostra [i portoghesi] le
boiardo, canz., no: misero me! ché il troppo mio fidare /
ben dodici de'sergenti corsero là dove il misero martellino era senza pettine carminato, e
, la forma oscura / di me misero teschio risguardate, / le mie bellezze son
amor: -con gran fatica, / misero, da tal nodo sarai sciolto.
. cattaneo, iii-4-44: al vedere il misero armamento della città, irrequieto e ansioso
marcovaldo parve che il mondo grigio e misero che lo circondava diventasse tutt'a un
contro il caroviveri, e si misero a conversare fra loro di quest'
. gr azzini, 2-50: il misero ser agostino, carpon carponi, doloroso
e con questa così ricchissima preda si misero a tornare d'onde i nostri alla
una donna come lei aspirasse a un così misero alloggio; ma la sua bizzarra professione
impressionò proprio grazie al suo aspetto, misero e senza mistero. = voce
raccolsero in una casuccia abbandonata, e misero fuori un desinarino di verdura, ova,
, la forma oscura / di me misero teschio risguardate, / le mie bellezze
sf. piccola casa, d'aspetto misero e povero. cavalca, iii-183
giordano, 1-205: non è nullo sì misero, o che sia imperadore, che
: a guardia di quelle cose vi misero le loro donne e figliuole, sotto
forte, ogni castel si rende, / misero chi contrasta e si difende. abba
piane con argani la tirarono, e la misero in opera. baldinucci, 2-6-406:
tosto uno sciroppo / s'ordini a questo misero sgraziato / di mellone stillato, /
caratteristico di una catapecchia; povero, misero, indigente. bartolini, 15-15
. ant. e letter. infelice, misero, tapino, meschinello. giacomino
altre curiosità. 21. ant. misero, infelice, tapino. -cattivo a
che vennero a visitar la marchesa. si misero in campo, in luogo de'sistemi
d'annunzio, iv-1-79: le dame si misero a ridere in coro, tra l'
è uno dei più miserabili di questo misero dipartimento. l'ho trascorso cento volte
un segnale del famoso conte bolza si misero a far sangue. tommaseo, i-439:
biancheria; abito logoro, lacero, misero (e viene usato altresì con intento
donare una fetta di pane o un misero quattrino, o l'aver dato
, 7-22: se in vita il cor misero fue, / sia lo spirito in
sconvolgimenti di cui si è fatto cenno misero in gran pericolo il patrimonio letterario, sia
di cinque tari all'anno. allora si misero a fare il conto sulle dita di
inf., 17-110: né quando icaro misero le reni / sentì spennar per la
tempo, e del cammino incerto, / misero peregrin molti anni andai / con dubbio
quanto avrebbe trionfato di un solo, misero anelletto d'oro, d'un modesto cerchiellino
. verga, 3-63: quei ragazzi si misero a lavorare di mascelle, col fiasco
il capo con acqua acetata e gli misero in fronte un cerotto in croce.
. set denudi, 7-633: si misero in arme, tutto che appena potessero reggerle
chiabrera, 185: ma me, me misero! / che il tempo volgesi,
chiari movimenti. petrarca, 360-39: misero! a che quel chiaro ingegno altèro
confessore. nieri, 139: lo misero alla porta, e gli fecero baciare
altro che le mura mastre e un misero altare di pietra: non usci alla
, 4: deh, quanti, o misero, d'ispirazioni / litri raccogliere puoi
cent., 1-95: sconfitti gli misero al chino, / e rodegraso fu tutto
così il rapace nibio furar suole / il misero pulcin nel cortile sul o allorché andava
di aristotele,... si misero a farvi su dei conienti, a interpretarlo
oltraggio / di povertà, che al misero / chiude le fonti d'ogn'idea gentil
vegnente dal voi. ariosto, 17-39: misero te, se l'orco ti ci
tozzi, i-202: i più vecchi si misero ad ascoltarlo; e, per ascoltarlo
cieco / incauto nume perigliando gisse / misero e solo per oblique vie.
.. poi vennero i medici, misero a mio nonno delle cingelle di forza
. pavese, 1-41: qui si misero tutti a gridare perché il vecchio s'era
radicale delle istituzioni e dei valori; misero, poverissimo. bruno, 3-8:
morir prende la cinta, / indi 'l misero collo intorno allaccia. marino, 16-93
. cristiani donatisti che nel iv secolo misero a soqquadro l'africa romana saccheggiando e
interruppe volfango con un grido (ma gli misero la mano sulla bocca per moderarne la
per li tempi adietro amore il mio misero e tormentato cuore in cocentissimo fuoco posto
, canz., 130: misero, lasso! a che cotesti lai /
« fuggine! (gli grida) / misero te, se l'orco ti ci
un pezzo da erode a pilato, si misero a sfogliare certi libracci e a cercare
sudicia di colature, infelice come me, misero come tutti noi, dibattuto fra il
felice; / e m'hai lasciato qui misero e solo, / talché pien di
cadere, di modo che il collo al misero amante si fiaccò. caro, 10-213
gonfalone. manzoni, 33: giaceva il misero / figliol del fallo primo, /
36-17: diedero occasione a questi [al misero popolo] di scuotersi dal collo il
; caserma. -anche: piccolo, misero paese, territorio di scarsa importanza.
del tuppo, 517: ohimè, misero, che ho perduta la colunna dello
: a guardia di quelle cose vi misero le loro donne e figliuole, sotto colore
boccaccio, dee., io, misero peccatore, dico la mia colpa, dico
? alfieri, vii-81: eteocle sul misero fratello / la spada, il braccio,
scompare. pavese, 6-274: si misero a un tavolo, serie serie. stetti
refutaria volentieri. firenzuola, 202: misero a me,... il quale
alfieri, xiii-51: il prode / misero siccio, ei, che nomar nel campo
): tutti quelli che trovarono armati misero alle coltella, e disarmati menarono prigioni
non gli è orrenda: / costui misero intenda / ch'è preso all'ami.
su quei labbri... ahi, misero! / ahi! che al solo
amor non mi ragioni. / quanto è misero l'uom che cangia voglia / per
vennero a visitar la marchesa. si misero in campo, in luogo de'sistemi
schiera in quell'istante. / il misero sei vede, e sei comporta, /
. fontanella, i-232: penso, misero me, dubbio in aspetto, / del
amico, ti contristerai co'meco del misero stato nel quale i'mi trovo. machiavelli
doveva essere stata nient'altro che un misero conato, da parte della vittima,
20-158: ma se tu vivi, o misero [cuore], / se non
esser brutto. caro, 12-i-87: si misero intorno al povero coluzzo, e pensate
conforta, e pensa / con far misero altrui far sé men tristo, /.
... più o meno, lo misero sempre in funzione diretta di significati umani
influenze o le armi straniere non vi misero ostacolo. carducci, i-1371: questo
molti. panzini, iii-196: si misero in cammino per quel condotto per il
pria. passavanti, 117: io, misero peccatore, mi confesso a dio,
, 2-25 (i-926): il misero geloso fece testamento e, non avendo figliuoli
, e considerando la grossa maglia del misero confitente, e che perdere tempo sarebbe
fuori quelle voci, che al tuo misero e lacrimevole stato son più conformi.
conforta, e pensa / con far misero altrui far sémen tristo. ojetti, ii-43
mamma doveva continuare lo stesso il suo misero lavoro. 9. rifl.
. petrarca, 8-11: ma del misero stato, ove noi semo / condotte dalla
d'annunzio, iv-2-249: allora ambedue si misero a pensare, a cumular congetture,
ahi dura reggia, ov'io (misero!) i lumi / alla odiata luce
cattolica. ojetti, ii-845: ci misero un anno e mezzo a concludere. la
io son quell'io, / che sol misero ottegno / fra tutte l'altre fere
sen va? / con qual consiglio misero / sì scioccamente abbagliasi / a'scuri raggi
le consorelle non la riconobbero e la misero fuori. 4. agg.
buona moglie di un impiegato comunale, misero omic- ciolo che non guadagnava tanto da
petrarca, 356-7: poi seguo come misero e contento / di dì in dì
, / grave sua cura: e il misero dolente / mal tra le braccia contenuto
, iva per piani / continuando il misero viaggio. carletti, 9:
d. bartoli, 32-42: il misero legnetto, vinto in pochi passi dalla
maestro alberto, 57: niente è misero, se non quanto tu lo reputi;
arai mai fine: e però convertiti, misero, e ritorna a cristo verace signore
come la corda dell'impiccato ». si misero a un tavolo, serie serie.
di soldati. a un cenno, si misero tutti tomo tomo al cordone di pietra
calvino, 1-109: subito i due misero in mezzo i bassitalia, per convincerli a
504: esopo gridava: -ohimè, mischino misero! ohimè, miserrimo, io che
chi ci ripensa è un cornuto, si misero subito a fare asso al banco,
contesta una corona di spine, gliele misero sopra 'l capo;... ed
le pareti. vasari, i-m: misero [i romani] l'opera composta
in cima,... e la misero sopra tutte, come superiore di forza
pirandello, 7-156: si misero a rispondergli tutt'e (135
, 57: due o tre più corrive misero anche mano alle pietre e le tirarono
fornito. fontanella, i-232: penso, misero me, dubbio in aspetto, /
, ma trattenendosi a qualche distanza, si misero ad accompagnare la navigazione del toro quasi
impresa destinata a corta vita, si misero in giro... a cercar
fino ad allora riparato il tuo abito misero, stinto e rattoppato. 4
salva. bruno, 3-609: io, misero peccatore, dico la mia colpa,
; stanza da letto, letto molto misero e squallido. iacopone, 57-10:
tutti soli nel locale, e si misero a fare i prepotenti: lello ordinò le
molteplici storie locali... allora si misero insieme in ogni parte d'italia;
: il rapace nibio furar suole / il misero pulcin presso alla chioccia, / che
con ima croce per alcuno, si misero tre o quattro bare da'portatori portate
presenta senza alcun rilievo, in modo misero, meschino, quantitativamente o qualitativamente
. boiardo, canz., 130: misero, lasso! a che cotesti lai
. gerg. ant. moneta di misero cucchiarino che aveva perduto tutta la falsa valore
c'è! ». allora ambedue si misero a pensare, a cumular congetture,
, / l'onda su cui del misero, / alta pur dianzi e tesa,
maestro zìmolo notò anche quanto fosse ormai misero e consumato il cappotto che da tanti
l'altro uccida, / eteocle sul misero fratello / la spada, il braccio,
solamente con i cursori, ma popolarmente si misero a seguirlo. sarpi, ii-121:
. petrarca, 8-10: ma del misero stato ove noi semo / condotte da la
, 4-47: come ad udir sta il misero il processo / de'falli suoi che
inferno / sta sempre in pena il misero dannato, / sì che senza morir
ad un cenno della bambinaia, si misero a strillare come dannati. de amicis,
arrighetto, 241: e novellamente sotto misero mantello di povertà preso e incarcerato l'
notte gli occhi miei son molli? / misero me, che volli / quando primier
quanti neanche gliel danno) alcuno scarso e misero quarticello, non altrimenti che se quel
, 31-7: noi demmo il dosso al misero vallone / su per la ripa che
firenzuola, 427: né stette guari il misero giovane... che infra le
la suplema / gloria noi degni, misero e decetto. l. ghiberti, iii-30
dal raggio rotto tra i ferri il misero / dannato declinava gli occhi.
romani, / e in quel di siena misero al dichino / venti fortezze de'suo'
non gli è orrenda; / costui misero intenda / ch'è preso all'ami.
e fortemente soffiava, onde tutto il misero agnellino si deformava gonfiando. pirandello,
cor, quel petto a sdegno. / misero, che farai? -e lui risponde
asperso [il campo], / o misero cultor, sia lunge all'ora,
un triplice squillo e i soldati si misero sull'attenti perché era arrivato il comandante
, 4: deh, quanti, o misero, d'ispirazioni / litri raccogliere puoi
principio avea. alfieri, 1-1159: misero padre, infra tremende angosce / palpitante
e, senza perder tempo, si misero dalla parte delle mucchie.
, i-343: ciò fatto, si misero in via con molti cavalli, con
mutato in angue / èva deluse, e misero preludio / fu d'adamo il sudor
che in prima montaro a cavallo, e misero sella e freno; e quindi fu
copia / per mal governo, il misero marino, / che s'inghiottiano i censi
poco valore, di poca importanza, misero. boccaccio, dee., 7-8
gli occhi torti / riprese il teschio misero coi denti, / che furo all'
necessario fingere che qualcuno sappia portare un misero dentarello canino! -denti di lupo
necessario fingere che qualcuno sappia portare un misero dentarello canino! -dentino.
: nulla, d'ordinario, riesce più misero, monotono e più denutrito d'una
borsieri, corte., i-447: misero chi... costretto ad occuparsi
vi si trovò, sì arseno e misero a fuoco, fuori che l'oro
furono molto contenti, e di subito misero in deposito dieci mila fiorini. rinaldo degli
: fuori dell'albergo inciampiamo in un misero mendico... deposto sul marciapiede.
forti. 11. povero, misero (individui, famiglie, classi sociali
. (femm. -a). il misero, il poveretto, l'infelice.
sul sedile opposto, e subito si misero a parlare di derrate, d'olio,
. -per estens.: meschino, misero, infelice (una persona); doloroso
eredità, ha con veneno ammazzato il misero giovanetto, d'una mia sorella desideratissimo
cose. leonardo, 2-105: il misero salice, trovandosi non poter fruire il
raccolsero in una casuccia abbandonata, e misero fuori un desinarino di verdura, ova
le spine. testi, i-69: misero te se di grandezze e fasti / ambiziosa
lor privilegi e scartafacci, si misero in viaggio. 13. ant
, dovendo a man destra tenere, si misero per una via a sinistra. cammelli
mia rogna / io abbia assai nel mio misero stato, / pur ho tal volta
, / te con forza crudele, o misero fratello! saba, 15: ma
6-ii-12: dal detto al fatto si misero all'opera, e con tanto studio lavorarono
poi nel quale fu spenta cartagine, misero bersaglio della nostra emulazione, fu con
sparse / nel modo, ch'oggi io misero le spargo? b. davanzali,
, 33: tal si giaceva il misero / figliol del fallo primo. cicognani,
con una croce per alcuno, si misero tre o quattro bare da'portatori portate
cervello. -di poca entità, misero, scarso (lo stipendio).
, / l'onda su cui del misero, / alta pur dianzi e tesa,
di mezzi di fortuna; povero, misero, sventurato (ed è spesso usato
preti con una croce per alcuno, si misero tre o quattro bare da'portatori
: deh! vieni a me, misero, poveretto, / o peccator, che
delle tenebre. arrighetto, 219: il misero ha difetto dell'altrui invidia; ma
dell'altrui invidia; ma quegli è misero e miserissimo, il quale hae molto
nazione, e contemporaneamente al di lui misero * difflusso \ = voce dotta,
niuno in questo sciagurato mondo fu così misero come io. s. antonino,
della sua misericordia in verso di me misero, d'ogni grazia indegno, dignifican-
, temendo che la lode d'un misero potesse asperger di qualche ombra di miseria la
. tasso], per qual destino un misero avello ti chiude, mentre veggo in
curioso importuno. piovene, 5-353: si misero a ridere il re, i principi
f. f. frugoni, xxiv-910: misero eluviano, tu già sopravivere non devevi
: non s'induce riso col dileggiar un misero e calamitoso, né ancora un ribaldo
, 2-284: la giovane conobbe il misero non altramente al fuoco delli occhi suoi
arme, di che ti sei dilettato, misero garzone, ti lascio. seneca volgar
? carducci, 3: dove, o misero, dove n'andrai, / dove
furore insano. leopardi, 303: che misero diletto / fu 'l tuo, tradita
falso duce. parini, vii-20: o misero mortale, / ove cerchi 'l diletto
): usciti della città, si misero in via; né oltre a due piccole
quarto d'agnello diluviato, si misero a camminare in verso montetopoli. pataffio
176: oltre al dormire sopra un misero letticello di paglia, come la notte
a dimenticarsi con lui, che il misero cominciò a sentire tentazione e diletto.
mare ricercarono e, dimentichi, il misero achimenide tra le furie del ciclopo in forse
10. figur. ant. decaduto, misero, infelice. botta, 5-117:
. degli arienti, 120: e1 misero lesbio, come desperato, a difesa
a cavallo nel mezzo della folla, misero in fuga i dimostranti. collodi,
, ma una figura artificiale, un misero manichino. = deriv. da
sm. ant. idiota, ignorante, misero, meschino. iacopone,
e lui diparte. petrarca, 50-63: misero me! che volli, / quando
volgar., ii-1-166: i consoli si misero in mezzo, e dipartirono il romore
tuo dipartir dal patrio suolo / io misero parini il fianco venni / grave d'
di pietà, giammai / verso il misero amante il cor t'as- salse /
, 8-10: immedicati affanni / al misero mortai, nascere al pianto / e
a una precipitosa corrente, per quanto il misero faccia e di schiena e di braccia
in una tempesta sì dirotta che il misero legno a poco più non ci si teneva
undicesimo: l'uno e gli altri si misero in dirotta. guerrazzi, 6-223:
[abito], / e sì misero e corto da creparvi: / tal sì
abbandono, di desolazione; squallido, misero (un edificio, una stanza,
di comodità, pieno di stenti; misero, infelice per le ristrettezze economiche,
. pieno di stenti e di sofferenze; misero, infelice, disagiato (la vita
. p. verri, i-348: un misero bambino che ascolta rimbrotti continui sul tono
in un giorno disavventurato. 3. misero, scarso. lancia, i-227:
doni, ii-131: il furore discacciava il misero alessandro di saccheggiar le altrui facultà,
. c. croce, 188: il misero animalaccio [l'asino, ben rivestito
e sanza odore, / discolorito, misero e disciolto, / ciò che gli
e sanza odore, / discolorito, misero e disciolto, / ciò che gli
d. bartoli, 9-25-1-46: tutto il misero mondo s'affatica inquieto, vive
animi degli altri principi loro nimici, misero insieme un grosso esercito. f.
iv-127: molto è discordante veramente questo misero signore del mondo da dio. dio
mesce e discorda lo spregio sofferto / col misero orgoglio d'un tempo che fu.
comparvero i rinfreschi. e allora tutti si misero subito a discorrere, rumorosamente, fragorosamente
/ ma dio non tempra, o misero, / serti a i re. bocchelli
il cielo / d'ogni ricchezza, un misero sepolcro / copra i miei figli;
[luciano], iii-1-423: o misero me, dici, o me disfatto!
trabacche tese. / piagne disfatto il misero aquitano / e le méssi e le
iii-324: or qui lo spirto, o misero, disgombra / de'malnati pensieri,
-svuotare. firenzuola, 208: si misero a gambe larghe ambedue...
che tenta o compie; sfortunato, misero, infelice, sventurato. busini
povero). piccolomini, xxi-1-369: misero, disgraziato pedran- tonio! manzoni,
i rinfreschi. e allora tutti si misero subito a discorrere, rumorosamente, fragorosamente
cor già stanco porge; / e 'l misero la prende, e non s'accorge
bartoli, 9-29-1-198: così disputando, il misero,
ispiacqui / ch'io sia condotto in sì misero stato! g. rucellai, 9-216
sconsigliare e riprendere lo studio di quel misero e freddo vero, la cognizione del
di pietà, giammai / verso il misero amante il cor t'assalse / mentre vivesti
dio. cavalca, 16-2-68: questo misero, di tenebrosa mente e opera,
prossimo. -letter. sventurato, misero, tapino (anche in frasi esclamative
figur. boccalini, ii-108: il misero aveva perduto l'albero maggiore della sua
riso e 'l canto, / onde ben misero uom beato fora, / tutto portonne
(una persona); sgraziato, misero, squallido di aspetto. bibbia volgar
dispetto. 3. ant. misero, squallido; brutto; deforme.
sua grande umiltà o povertà): misero, meschino. imitazione di cristo.
3. umile, vile; misero, meschino; basso. cavalca,
l'anima, disposta a lasciare il più misero corpo che viva, sì com'io
bibbia volgar., v-235: liberante il misero dalla mano de'suoi forti, il
l'ora arrabbiata e cruda, / misero, pria ch'io fossi / sotto il
. nievo, 249: sarei stato più misero di gran lunga se avessi svagato i
ha ricevuto / il mortai colpo, e misero mugghiando / conoscer fa qual duolo ha
i personaggi a qualche distanza e così misero insieme un po'di prospettiva. crusca
duro lamento / i suoi dolori il misero tancredi, / ma calca l'impedisce
non li lasciava pensare ciò, allora si misero a cercare alla seconda cagione di questa
privare del carattere di sublimità, render misero, povero di forma, di contenuto
può poi degli errori / disvilupparsi il misero. straparola, 4-2: così miseramente
a sera / al lor, quantunque misero, abituro, / oltre '1 denar
e costante, non è rimasta al misero operaio nessuna attitudine di cui possa avvalersi
dolenti delle pallottole. 6. misero, meschino, infelice. bibbia volgar
il rapace nibio furar suole / il misero pulcin presso alla chioccia, / che di
volgar., vii-228: guai a me misero! però che iddio aggiunse dolore al
. e letter. infelice, sventurato, misero, tapino. -anche di fatti,
! ariosto, 28-88: di ripararsi il misero non vede, / da poi
quello del giorno di lavoro, si misero a consultar di nuovo, lucia singhiozzando
; dopo, l'aureo mida, misero e tristo. calvino, 13: dopo
appresso / si stava dido in sul misero letto, / dov'era già dormitasi con
, 1-150: a gran speranze uom misero non creda. sentenza questa volta fatta
ognora? ariosto, 5-53: ah misero fratei, fratello insano / (gridò)
degg'io? chiabrera, 51: dove misero mai / sperar deggio conforto a'dolor
, i sette sguizzeri da operetta si misero in salvo a precipizio fuori della gabbia
. quasi tutti gli abitanti di quello luogo misero a morte. pulci, 28-77:
, per null'altro che riaverne un misero agnello che talor m'involavano,
che ella trovò il corpo del suo misero amante. crescenzi volgar., 4-6:
spenti / di febo i raggi al misero non sono / in sempiterno? ed
sentiva divenire sempre più debole il polso del misero; e pensò gli giovasse un eccitante
amico: / ma 'l pregar di qualche misero / a'tuoi preghi echeggerà.
de'venti, / ma di ninfa abitò misero spirto, / cui grave amor,
: tu lavorasti nel ceppo / ah misero te, co'tuoi ferri / l'effigie
libri mastri,... lo misero in tono, tanto che uscì persino in
febo eletto. alamanni, 5-1-115: il misero bifolco al tempo eletto / tardi avveduto
e versi. tasso, 6-ii-122: misero! asciuga i fiumi, / che da
fin a l'elzo dentro 'l suo misero corpo se la puose. bandello, 4-5
queste cose? guarini, 55: misero aminta, che da lei fu poscia /
non può mai allignare l'invidia; misero supplemento del valore, di cui sentesi
in memoria. salvini, iv-1-256: misero! nel comincia- mento del verso questa
roga; / ma non enfiarti, o misero / ventre di rana, se avessero di
divina benignità? non addossando a quel misero una soma così enorme e pesante,
per finire nell'isola deserta con un misero rimpianto epulonesco, quasi speculatore di bassa
fiori seminata..., si misero a mangiare. bembo, 1-90: queste
eredità, ha con veneno ammazzato il misero giovanetto. gemelli careri, i-i-337:
cariatide. percolo, 425: quel misero corpo rattrato, e tutto in un
. beicari, 1-86: oimè! misero a me, che questa è la
diritta e corta via, e io misero la fuggo, e vo per le
stelle. parini, 283: oh secol misero, / nel quale il vizio a
, / ma di ninfa abitò misero spirto, / cui grave amor, cui
impero alla tardità di tiberio? « misero il popolo che sarà masticato da sì lente
udita; ora ci lamentiamo, come: misero me, infelice me; ora dimostriamo
venti, / ma di ninfa abitò misero spirto, / cui grave ciare
forza arcana e portentosa che aveva costretto il misero padre ad esentare dalla distruzione la creatura
all'oltraggio i di povertà che al misero / chiude le fonti d'ogn'idea
del tutto vuota. -ant. misero, povero, umile. s.
questi trofei in cabina, e si misero a puzzare, l'un contro l'altro
errai gran tempo e del camino incerto / misero peregrin molti anni andai. /.
cor, quel petto a sdegno. / misero, che farai? -e lui risponde
serdonati, 9-243: in alcuni luoghi misero fuoco alle case, ed insieme avevano
volevano restare là e farvi casa, si misero in arme per iscacciargli. marino,
baiate. botta, 5-254: il misero papa, oramai vicino alla sua ora
su 'l cadere del secolo xv: misero argomento di poesia esornativa. -che
sempre in italia piante esotiche che non misero radice. carducci, iii-7-41: la poesia
gli occhi per vergogna di quel suo misero seno, esposto agli sguardi di tanti
, partorito. parini, 509: misero! a l'aure de la dolce vita
ben religiose. petrarca, 319-8: misero mondo, instabile e protervo, /
segnato. petrarca, 8-9: del misero stato ove noi semo / condotte da
156: esterefatto / balza il misero in piedi. foscolo, 1-109:
leopardi, 8-9: immedicati affanni / al misero mortai, nascere al pianto, /
, conc., i-74: quel misero, fuori d'ogni speranza e ridotto all'
ch'esule, solo, inerme, / misero, odiarmi agamennòn non degna. foscolo
gigli, 135: non ritrova il misero / luogo nel diversorio: qual roman
il castello. alvaro, 7-203: si misero a scalpitare [i cavalli],
dove uno sciaurato, che furtivamente invola un misero centinaio di scudi, s'impende
e che non ne trovava sufficiente nel misero lavorio intellettuale dell'impiegato, si contentava
e radicali. bocchelli, 6-40: misero capo a costituire un'associazione, base
acqua, voleva dire: o me misero! niuna voce lo seguitò. pianse
, i-489: uscendo affatto dal tuo misero stato, possi finalmente dirgli tu ancora con
: / frena il desir, o misero e infelice, / che tanto alto sperar
. tasso], per qual destino un misero avello ti chiude, mentre veggo in
/ ricorsero ad un'altra invenzione: / misero in campo un'altra fagiolata / i
fallabile fortuna delle cose temporali di questo misero mondo. fallace (ant.
così mi pare che avvenga a questo misero pietro, che da per se stesso
, 4-274: è vero che io, misero, spesso fallisco al proposito di regolar
e per la porta alla giustizia il misero, e nelle nostre carceri l'attuffarono;
... / tal si giaceva il misero / figliol del fallo primo. gioberti
il fianco, il petto. / misero lui ch'adultero, ch'avaro, /
poi trovata qui rovescione, / e 'l misero, boccone. moniglia, 1-iii-319:
. / invocando la fortuna / con il misero fardello / piccolino se ne va.
affanno [alle belve]; / al misero desio nulla contesa / legge arcana farebbe
degno, non si ritroverebbe in quel misero stato. russo, i-286: facciamoci
farro,... tutte me le misero sopra delle mie misere spalle.
. e i più discreti compiangono quel misero fasto di fantasmi e di suoni.
nencioni, vi-1035: ogni uman cuore / misero è sempre, e ovunque, infin
aprirono la camera fatale; trovarono il misero duca, qual era, scannato.
coloro, nella cui fede vivendo si misero, nelle cui forze si fidarono, con
pananti, ii-132: apprendiamo dal suo misero fato / quanto frivole e vane / son
circonda! levi, 1-129: i briganti misero dei tesori reali dove la fantasia contadina
era necessitato per non ridursi in istato misero e disprezzabile a rendersi fazioso e parziale
tutti per non essere distintamente osservati si misero attorno il capo per concerto fra di
così coloro nella cui fede vivendo si misero, nelle cui forze si fidarono,.
prima volta mescolarono le loro vene e misero in rotta l'esercito austriaco.
qualche modo non l'avesse scusata il misero stato, a cui la repubblica era
: incenerendo con occhi di caronte il misero padre, [il preside della scuola]
cavalca, 19-32: il mio infelice e misero animo, ferito della ferita dell'occupazione
marino, 10-210: piagne disfatto il misero aquitano / e le messi e
, altrove per suoi interessi, mi misero a terra in una abitazione nella parecchia
morde / il rostro del sospetto / il misero mio seno. s. maffei,
può solo / farne con esso un misero berretto, / non se ne può
la gola e di sé dar sì misero spettacolo, non ardiva. fed. della
vi va e pargli uscire d'un misero e lamentoso albergo alla sua lieta e
mi fiacco le ossa, sopra un misero lettuccio. pavese, 9-24: sono
dall'altra montarono sopra il bastione e misero le insegne dentro a'ripari nimici.
... non più la fiammicèlla di misero candeliere, ma il sole stesso.
/ tor non mi posso (ahi misero!) dal fianco. 17
senza fare sacrificio e senza guardare augurio misero ad ordine loro battaglia.
pancia ai fichi, con il loro ardimento misero più volte il territorio pistoiese in desolazione
confidenza. faldella, iii-99: si misero [i bambini] subito a scherzargli
/ tor non mi posso (ahi misero!) dal fianco. foscolo, xi-1-144
errore, al peccato; umile, misero; che cede facilmente alle tentazioni,
, ii-5: tal si giaceva il misero / figliol del fallo primo. -figliuolo
trecento fanti armati... si misero in fila da ambe le parti della strada
la panfila, i privati di quel misero guadagno, / son smunti, smilzi,
sensi; e nel divincolarsi / quel misero, tra i freddi abbracciameni, / con
mio cuore, mi hanno acceso entro al misero petto tanto il grandissimo fuoco. lomazzi
fine. pecchi, n-140: un misero vitalizio, o qualcun altro di quei pii
loro fine. aretino, iv-1-92: il misero fine, signore, de la sua
cacciarsi con tanta fatica e con sì misero fine dentro ai pantani!
tasso, 2-16: così fin ora il misero ha servito / o non visto,
questi godimenti chi non li comprende è un misero; chi voglia fiscaleggiargli e sindacarli per
tozzi, i-493: i butteri si misero a gridare e poi a fischiare un'
ferito e morto; / così finisce il misero la mistia. -fischiar veleno contro
, le pecore levandosi di terra si misero a pascere. v. franco, 347
vincere le ragioni dei contraddittori, le misero fuori per parere di combattere qualche cosa
g. villani, 11-54: si misero a gran pericolo, vegnendo in padovana
d'annunzio, iv-2-239: i due fiumatici misero i legni a paro e remigarono con
, non essendovi che un fiumiciattolo così misero, che né meno si può navigar
il finimondo aspetta. 6. misero, mesto, piangente, dolente, affranto
in ogni libro, in ogni foglio, misero amante, infelice amante e si legge
stesso ed ingrato vi era cresciuto e misero e rado. verga, i-i77: le
oro, quello giù per la gola li misero. biringuccio, i-103: fassi per
va per ponte. chiabrera, 65: misero giovinetto! / per naviganti avari /
. -mandare in rovina, ridurre in misero stato, deprimere, avvilire.
: andare in rovina, finire in misero stato. guido da pisa, 1-340
vi s'hanno a fare: e lui misero in fondo, / se pensa a
. -tenere nel fondo: in misero stato. pulci, 10-70: erminion
persona gracile e smilza, di aspetto misero e meschino. bellincioni, i-216:
anonimo genovese, xxxv-1-720: pu è misero e dolento / e degno su forche
osa l'ultimo eccesso: / nel misero mio cor vibra te stesso.
aguzzini me la portaron via e la misero al forno. -mettere il pane
manzoni, 19: con danno il misero cliente, / io con vergogna, fuggirem
perderla. boccaccio, v-124: il misero achimenide tra le furie del ciclopo in
figliuolo. anguillara, 2-243: il misero chiron, piangendo forte, / c'aver
mio. pallavicino, 7-59: il misero più di leggieri crede quel ch'ei
e fortemente soffiava, onde tutto il misero agnellino si deformava gonfiando.
: lo sventurato paolo nella forza del conte misero. caro, 1-1079: or
stesso ed ingrato vi era cresciuto e misero e rado. foscolo, sep.,
del duca amon. tasso, 13-i-235: misero! ed io là corro ove rimiri
che pietà fra gli uomini / il misero non trova. nieri, ni: a
17: quegli certamente è da giudicare misero e infermo, il quale co'fracidi diletti
altrettante pianto / le donne diér con misero dolore. zanobi da strata [s.
fan del tuo frale eterno / sì misero governo. d'annunzio, iv-2-545:
ivio volgar. [crusca]: misero tutta la cittade in fralezza e in
promissioni instabili. alfieri, 8-90: misero me, cui rio destino implica / d'
i fratini le toniche, esse si misero gli abiti de fratini. caro,
altri due colpi di revolver, che misero il freddo addosso ai pochi che erano
). arici, ii-iii: quel misero, tra i freddi abbracciamenti, /
il tempo che ha mostrato / quanto misero è il gregge, / cui frena incerta
un mese. comisso, 14-176: si misero a fumare colla frenesia di assetati.
con armi sì da fuoco che da punta misero freno agli attaccanti. pascoli, 1340
difesa. algarotti, 2-145: si misero in campo... le mode che
monti, x-5-57: -poni or, misero, al cor la destra, e
pananti, ii-132: apprendiamo dal suo misero fato / quanto frivole e vane /
belve] suadesse affanno; / al misero desio nulla contesa / legge arcana farebbe
l. adimari, n: al misero dà nome di frugale, / chiama il
lui e le sue carte; lui misero in prigione, e in sua presenza
gonfio e fragilissimo strumento con cui questo misero carducci cantò quelle pazze e frugoniche cose
figur. leonardo, 2-105: il misero salice, trovandosi non poter fruire il
, 65: quelli della corte si misero anche loro alla ricerca, ma non
fame durò quarant'anni. ma poi misero a frutto la fame e la fatica.
la prego, ed ella, / misero! non m'ascolta e fugge ogn'ora
sì lunge, / se fuggitivo e misero e lontano / me mai non lascio
un gran fuoco nel camino e si misero un di qua un di là per asciugarsi
0 in mercatanzia, che per questo misero fummo si levano a volere essere rettori
alcuni tratti di fune, pruovandone il misero filippo, che era di complessione gentilissima,
la città... sì arseno e misero a fuoco, fuori che l'oro
del monte menalo,... il misero clonico si volse accomiatare da noi
che mi è stata furata pandolfina? misero me ch'io avevo designato condurla intatta
così il capace nibio furar suole / il misero pulcin presso alla chioccia, / che
, / tor non mi posso (ahi misero!) dal fianco. rovani,
della mia morte il modo, dovunque il misero spirito se n'andrà, di quindi
. per- ch'ello da consolarsi del misero amore furtasse quello mezzo tempo.
uno avaro, un pidocchioso ed un misero... un milite glorioso lascisi
vicinato sentiva. grazzini, 2-206: lo misero in una lettiga, la quale portavano
63: oltre a questo sei misero tanto, / che l'amicizia e la
dei dintorni, più brutto è, più misero e lercio, e più imbizzarriscono a
firenzuola, 208: elle si misero a gambe larghe ambedue sopra del mio
l'utile e per l'onore, si misero dalle cose grandi a ritrarre insino alle
, pusillo, gargo, taccagno, misero destituito di nervi e di altezza.
', cioè il topo, cioè il misero peccatore ch'era così tra loro come
, per nuli'altro, che riaverne un misero agnello che talor m'involavano, con
il mantello d'un principe coprendo un misero virtuoso mantiene il calor de gli spiriti,
morte vada. boccaccio, vii-30: misero me, ch'io non oso mirare /
di sofia. dottori, 207: misero, io volsi / l'occhio geloso al
ureo vivo; tutti questi animali se misero ad tomo allo monte. =
b. segni, 5-120: or io misero in tutto / di madre impura mi
reno e le gallie, sperando quello misero che per quella paura dintorno dal genero
boccaccio, i-457: la genitrice di me misero, mi diè per padre un pastore
alcuni tratti di fune, pruovandone il misero filippo, che era di complessione gentilissima,
così cattivi cavalieri di popolo e con così misero popolazzo e uomini tutti poveri e brolli
della bibbia, da genuini inglesi, si misero a festeggiare la salvezza del reduce amico
12-13: si sentiva soffocata dal suo misero gergo mondano come da un bavaglio e disperava
ch'ebbero i galli, costoro si misero in una istessa condizione di fortuna insieme con
fore, e quali occisero e quali misero in fuga. = voce del roman
barca montata era. / se restasse quel misero di gesso, / il pensi chi
turbarsi e a dire: « oimè misero, io non posso patire di vedere
i-io: chiunque porrà mente al suo misero stato di già, e lo paragonerà con
del male all'altro, dal più misero fino al re che si giace all'alba
quale si giace, quasi letto, ma misero. [sostituito da] manzoni,
, gianduja ». le sue compagne si misero a ridere. = dal nome
vuol rifarsi, e se vuol guadagnare il misero scudo di cui si contenta ad ogni
a me, di ria fortuna / misero gioco? leopardi, 299: nostra famiglia
toro. alamanni, 5-1-118: il misero bifolco al tempo eletto / tardi avveduto
petrarca, 321-14: m'hai lasciato qui misero e solo, / talché pien di
gli dice: « sta su, misero: che fai? ». -impegnarsi
furono accese le girandole, che si misero a ruotar lentamente, disegnando nel buio
: per dispetto di là dal fiume gli misero su l'antipapa: ed era un
in vergogna / si resta l'altro misero e in dispetto. pazzi, xxvi3-
, unirsi. petrarca, 319-8: misero mondo, instabile e protervo, /
curiosità. cassola, 6-95: si misero sotto il leccio a metà del declivio
, 4: deh, quanti, o misero, d'ispirazioni / litri raccogliere puoi
sicura. chiabrera, 51: dove misero mai / sperar deggio conforto a'dolor
porre ne gli occhi de'riguardanti il misero stato al qual si è condotta oggidì
a quello squallido cortile, nell'abito misero e goffo del forzato. manzini,
margarone, e tutti e due si misero a guardare in aria. pirandello, 5-70
mostaccio. percoto, 425: quel misero corpo rattratto, e tutto in un
la via fra'piedi e lasciando il misero gottoso se ne fuggì in casa.
privo di forza creativa; povero, misero, arido (un artista o un'
di esistenza. bocchelli, 6-40: misero capo a costituire un'associazione, base
(ant. grammo), agg. misero, sventurato; afflitto, dolente (
-di cattiva qualità, di aspetto misero; malandato, malconcio. verga
necessario fingere che qualcuno sappia portare un misero dentarello canino! = comp.
cocca] sopra la quale era il misero e povero landolfo, con grandissimo impeto
petrarca, 150-14: a gran speranza uom misero non crede. s. caterina da
copia / per mal governo, il misero marino, / che s'inghiottiano i censi
, fallire. beccari, xxx-4-245: misero in ver si può chiamar l'amante
carnevale. baldi, i-183: 11 misero fidon vive di noci, / quando i
. cavalca, 21-150: non è misero chi riceve, ma chi fa ingiuria
, insufficiente, scarso; povero, misero. grazzini, 373: che [
. l. martelli, 1-3: misero stato, a che pur nati semo,
, ecc.). misero: avete misericordia, manifesta la crudeltà.
e lo vagire e 'l piangere del loro misero parto non le reca in aperto,
offuscato. garzoni, 1-75: il misero con gli occhiali al naso di vista
all'anima... alcun scarso e misero quarti- cello, non altrimenti che se
e per la porta alla giustizia il misero, e nelle nostre carceri l'attuffarono.
., vii-228: guai a me misero! però che iddio aggiunse dolore al mio
patini, giorno, iii-57: il misero dolente / mal tra le braccia contenuto
e lacone, sguainate le spade, si misero in guardia dell'imperadore. marino,
fuoco. livio volgar., 4-311: misero fuoco nelle case, e quello che
, mi discacciasti; / perché il misero tronco, a cui m'affisse / il
che ella trovò il corpo del suo misero amante in niuna cosa ancora guasto né
tutte guaste. leonardo, 2-105: il misero salice, trovandosi non poter fruire il
isciocherello. straparola, 1-2: oime misero, guata... come per adempiere
loro a catellina, e li senatori misero uno guatio ne la via. ugurgieri,
guarini, 58: o sfortunato e misero mirtillo! / tanti fieri nemici, /
notte. boccaccio, iv-120: o misero gufo, canta sopra l'infelice tetto
caterina da siena, iv-299: oh misero, la tenebra dell'amore proprio non ti
avvenga loro di ritrovar nella tana alcun misero agnello,... gustano della
da'durissimi e tenaci legami di questo misero e infelice mondo, ed èssi vólto
colei che in sé contenne la redenzione del misero perdimento che addivenne per l'ardito gusto
dimostravano gli altri, a piccole giornate si misero in viaggio per ritornare alla volta di
crudeli, 1-51: il peggio fu che misero a soqquadro / erbe da far minestre
mina; soperchio rispetto alla sorte di misero augel palustre gli ingegni inonorati condanna.
: -ad un vile interesse, ad un misero vantaggio, posponete il proprio decoro che
la tua legge. mazzini, 75-154: misero culto idolatra dell'io. = voce
elegia giudeo-italiana, xxxv-1-38: e tri navi misero pi mare / zenza rimo (entenda
e trassene fuori il cuore del mio misero compagno, e diligentemente il considerò. marino
ed diacciata la mente, studiasi lo misero monaco di cercar modo e via come
, illanguidito abbastanza da un cibo assai misero e sempre lo stesso. comisso,
. alla sera diceva: sei venuto misero, e quando legato, per così
agli usati da dante: e nel misero esercizio non so come l'ingegno non
ad amor il tempo verde, / misero, desti, ed ora, ch'a
a'padri si convenner turare in quel misero modo che può l'imboccarli d'un
mani d'altri. baldi, i-41: misero è l'uom che l'altrui mano
boccaccio, viii-1-80: né il lungo e misero esilio, né la intollerabile povertà,
fate; e così, appellando, il misero passò da questa vita, e perché
fìgur. 3. figur. di aspetto misero, triste, uggioso f.
, imitante la morte, entrò nel mio misero petto. c. bartoli, 1-32
gli occhi miei son molli? / misero me, che volli, / quando primier
inanimate. leonardo, 2-105: il misero... salice... apre
leopardi, 8-6: immedicati affanni / al misero mortai, nascere al pianto, /
e annebbiati. = denom. da misero (v.) col pref. in-
più l'accusa? 5. misero, disgraziato, ignominioso, infame.
, ii-1-58: tal si giaceva il misero / figliol del fallo primo, / dal
per le corna avviticchiato / restò il misero, e impacciato / di maniera in una
e si respira. bellincioni, ii-229: misero or me! che fu'già quell'
che è forza che il volto del misero impassionato appaia tale di colori dipinto quale
amenduni festa faccendosi, di lontano si misero a veder quello che il medico impastato
, 43: non dico se il misero si struggeva, se rodeva il morso,
, ii-134: le campanelle del refettorio si misero a squillare tutt'a un tratto,
ciò si interpone il mezzano immortale e misero, per non lasciare passare alla immortalitade beata
. 7. raro. inetto, misero; insipiente. -anche sostant.
cocca] sopra la quale era il misero e povero landolfo, con grandissimo impeto
pananti, i-170: in che cosa quel misero t'impiccia, / che ne volesti
. - anche: vivere in modo misero, squallidamente. della casa, 5-iii-151
torbo. monelli, 1-221: l'ultimo misero calore del sangue impigrito. luzi,
ahi lasso! che ha? che ha misero / me! s'ella mi sarà
agazzari, 14: e1 sopra detto misero giovano era tanto corrotto nel..
la donna che, per cattivo, misero, indisposto e impraticabile sia il suo marito
nella feccia del popolazzo esser avaro e misero è veramente da avergli compassione come ad
si dette a tutti li piaceri di questo misero mondo più che non faceva imprima.
lo vagire e 'l piangere del loro misero parto non le reca in aperto, vanno
vogliate l'altrui colpa imputare a questo misero giovane, che questo furore è da
anni. correnti, 32: presto si misero in sul truffare ed insidiare.
un mal giuoco, con arriguccio si misero in via e andaronne a casa sua.
. c. croce, 188: il misero animalaccio, occhi / una profonda
salvarsi, sopra due degli altri credenzoni misero ancor quelli in pezzi e minuzzoli,
: il rapace nibio furar suole / il misero pulcin presso alla chioccia, / che
che i più incagnati a resistere si misero in piega, detter le spalle e
mondo cieco, o tenebrosa valle, / misero è quel che pone in te speranza
imbrogliandosi, urtandosi nella foga, si misero intorno alla bestia per incannucciarle la gamba
già ammaliato core trapassando, annientò quel misero avanzo di pudicizia che v'albergava. forteguerri
una brieve cartuccia che lascia a quel misero, perché esso, da sé ruminandole
dell'infido e codardo khandaorakhan affascinato il misero imperatore... a'suoi fianchi
portamento indici di fortune incapaci di quel misero luogo. -ant. non adatto
mondo. n. villani, i-2-58: misero quei che, mentre sì delira /
leone. arrighetto, 241: novellamente sotto misero mantello di povertà preso e incarcerato,
di cristo, iii-23-4: io sono misero e quasi incarcerato e legato ed aggravato,
artiglieria). bocchelli, 1-i-28: misero in batteria certi loro piccoli pezzi incavalcati
e 'l mare, / e 'l misero timon dal legno sferra. /..
primi tornarsene carichi di bottino, si misero anch'essi alla medesima inchiesta. nievo,
: i demoni... gli misero intra'piedi un inciampo, che, bàttendovi
da risposta tal trafitta l'alma / del misero clo- rindo, e inciso il core
suo infortunio. brusoni, 814: si misero in tanto spavento e confusione che,
e ter- ribil minaccia? / misero simulacro, / ricoperto di sangue
non pare che nell'ortis le donne di misero spirito e di tepido cuore ritroveranno incitamenti
lui a ciò inclinato, senza alcun indugio misero ad effetto il lor pensiero. sacchetti
, atteso il pericolo grande che il misero annegato desse in stranuti tanto violenti ed
. cavalcanti, 182: elesse il misero padre chiedere aiuto al nuovo giugurta, e
fagiuoli, xiv-120: orsù che io qui misero rimango / incollato ancor io, son
sarei? / inculto, rozo, misero e stordito. castiglione, 171: con
quale, tutta piena di compassione del misero gerbino e della sua donna, dopo
sì lungo tormento; / poi seguo come misero e contento, / di dì in
qualunque suo merito, né anche quel misero premio della gloria gli resta più da sperare
al mio destino, / se 'l mio misero cor non può acquetarsi, / e
. in faccia a lei, / misero, che farei! pascoli, 118:
culto lor di propagar s'incora, / misero quei che non consacra voto / a'
ti bastava / di dar a questo misero la morte, / s'anco non lo
, / te con forza crudele, o misero fratello! pirandello, 5-523: occhi
niente. -sdrucito, consunto, misero (un abito). metastasio,
, che sosterrai me indegno peccatore e misero. leggenda aurea volgar., 746
manca del necessario per vivere; bisognoso, misero, poverissimo. francesco da
le passioni,... a questo misero spettacolo cade l'animo, il cuore
4-107: deh, non dar fede, misero, a quel panno / che di
/ sol intendendo raccontale il mio / misero stato, e di me stesso feci,
? questo animale indomito, disutile e misero, non mai contento, sempre affamato.
52-64 (iv-253): distrugge il popol misero pagano. / chi fugge più discosto
betussi, xliv-82: vedendosi dinanzi un misero amante languire, indurate più che l'
: non s'induce riso col dileggiar un misero e calamitoso, né ancora un ribaldo
ii-5 • tal si giaceva il misero / figliol del fallo primo, / dal
2-3-53: muovasi a pietà d'un misero inestricabilmente perplesso, e sua mercé mi
seguita, / al più si può dir misero / e di ragion non merita /
idem, inf., 3-36: questo misero modo / tegnon l'anime triste di
in una festa molto solenne; il misero, per tema della vergogna e della
o anche dalla morte; sventurato, misero. dante, conv.,
, chi mi libererà di questo corpo misero e mortale? caro, 6-776: io
in tutto dell'amore di questo mondo misero e infelice. -che ospita un
i'vivrò tra memorandi essempi, / misero mostro d'infelice amore. -che
que'barbarici secoli degl'ingegni che si misero a scrivere storie antiche, ma con istile
. viani, 10-201: i clienti misero il capo sotto la giubba ché la bestiaccia
guerra, lo portarono all'ospedale, lo misero in ima camerata di soldati..
. assarino, 3-44: io misero verso dove posso più voltare il corso
compassione che mi desta lo stato del misero amico infelice, mi ha qui fatto
infiamma, quanto più il vede afflitto e misero divenire. marini, i-296: sentissi
basso nella scala delle creature); misero, meschino, ignorato, disprezzato.
l'afflitta e sconsolat'anima sosterrà questo misero e dolente corpo, non mai rimarrò di
. infrancesato. grazzini, 3-1-127: misero pastoretto infranciosito, / innamorato e grullo
incontrata, con me, vestita d'un misero abitino di velluto stinto ed anche infrittellato
: la miseria infurfantita / sol dal misero piacere, / de'danar cerca d'avere
. dell'uva, 62: 11 misero non sa quanto s'inganni, / non
di false lusinghe e falsa fede. / misero o me, chi crede /
crudele. marini, i-157: il misero turcomano, per le tenebre de'notturni
g. villani, 1-35: si misero di notte con iscale e con ingegni ad
al figur. poerio, 2-112: misero appien non puote / esser quegli cui
ingiustamente oppresso? abriani, 1-54: misero! che farò, s'ingiustamente / ingannato
, ii-475: sappiate ch'io son misero perch'il mondo è ingiusto. ciro
condotto la repubblica ad un fine egualmente misero, ma inglorioso. c. bini
piacea la novella, / per forza dentro misero l'artiglio, / e preser la
: ora piango di rabbia vedendoti così misero, così ingratamente ricompensato dalla fortuna.
di cristo e, anzi, lo misero a morte). dante, par
. casti, vi-468: in che misero stato / riduci un'innocente! guerrazzi,
siero fore, e quali occisero e quali misero in fuga, e tul- zero innumerabile
. che appien diffusa / sul mio misero cor zampilli e docce / la gran
ant. e letter. povero, misero, sprovvisto di beni di fortuna.
di spirito che sì di leggieri il misero corpo si lagna. b. croce,
inopimo, agg. disus. povero, misero, indigente. periodici popolari
, infuriarsi. casini, 1-86: misero, eppur bisogna ch'io m'inquieti /
mano. ariosto, 5-53: « ah misero fratei, fratello insano », /
insocievole, intrattabile o, anche, misero, meschino (una persona, il
patire, abbia per proprietà inseparabile il far misero un cuore, fu dalla censura di
subitamente le più vicine schiere, si misero dietro alle vestigia de'predatori. foscolo
tuttavia intenti alla battaglia, insperatamente si misero a fuggire. sarpi, vi2- 16
aleatorio. petrarca, 319-5: misero mondo, instabile e protervo, /
la vanità e la instabilità di questo misero mondo, e convertiti a dio. guicciardini
oliva, i-3-506: si cuopre il misero fraticello le membra con una sola tonaca,
; non ch'io insuperbisca di questo misero onore, bensì mi consolo che la
col lucchetto / serrato a chiave, un misero danaio; / ché tali essere è
più duro lamento / i suoi dolori il misero tancredi, / ma calca l'impedisce
. l. martelli, 3-5: misero stato, a che pur nati semo,
mio caporale. moravia, ix-15: misero sottosopra un magazzino dell'intendenza, a
. brusoni, 9-208: tutti se gli misero d'intorno per intendere che novità recasse
ii-979: subito s'intesero e si misero all'opera. uno tirava la bestia,
ariosto, 31-48: di così strano e misero accidente / rinaldo senza fin si lagna
berni, 3-73 (i-82): misero e fortunato giovanetto / per così acerba
sentirsi interdetto il palazzo della signoria dal misero governo del cardinal giulio. viani, 14-57
: presto, minorato e interdetto, misero schedato politico in consegna a polizia e
e trassene fuori il cuore del mio misero compagno, e diligentemente il considerò.
: il giorno delli 25 novembre, il misero fu invitato a disnare da marc'antonio
freddo. foscolo, iv-424: quel misero era appena in farsetto di tela ed
: noi non curiamo, o misero /. ulgo, i giudizi tuoi:
dubbia per sé, de'portamenti del misero capitano. 5. rendere difficoltoso,
seneca volgar., 3-205: lo 'nfermo misero non osa però bere il vino temperato
ragno, / tra gli stracci del suo misero ordito! -figur. serafino da
parte gli accorsero attorno, parte si misero a seguitar pausania. né l'avereb-
un po'quanto intrigato / sono, misero me pe'tuoi consigli! m.
d'inusati portenti, / tu che, misero, invidi a te stesso / de'
assol. boccaccio, iii-2-12: il misero regno era rimaso / voto di gente
e s'affanna / coi stanchi tori il misero bifolco. foscolo, gr.,
non essendo concesso quanto domandavano, misero le mani in molti di quei
non pur l'anima, ma esso misero corpo invenenano. = denom.
sapersi valere. forteguerri, iii-101: misero me! / che dunque farò io!
la inventiva, e conosciutala buona la misero subito in pratica e la migliorarono. moretti
tornasi di lampedusa, 56: si misero a discutere di una relazione che occorreva
destare l'altrui invidia, che in così misero stato da meritar compassione.
, sgridalo, scuotilo, affinché il misero non trascorra ad amar mai come proprio
g. gozzi, i-19-39: vede, misero sé! nelle sue case / la
e in ozio vii tu cresca / misero erede de i patemi affanni? de sanctis
, 5-44: la va mirando il misero, e rinfresca / quel foco ognor che
assol. castiglione, 314: si misero a parlar alto e far i maggiori
affanni involto, in tanti modi / misero (oimè) son qui rimaso e
imitante la morte, entrò nel mio misero petto. piovene, 3-68: « chi
inzeppando, legando, / accatastando il misero bagaglio, / s'urtano e si scanagliano
venerare le ossa ivi riposte di quel misero pescatore, ed a baciar la terra
: fuggesi il tempo, e 'l misero dolente / a cui si presta ad
strali, alzarsi in capo / al misero i capelli: un grido mise / di
4-58: a sinistra, il paese misero, arretrato, analfabeta esprime in forma
così d'avarizia e di miseria ogni altro misero e avaro che al mondo fosse soperchiava
: passato il ponte corridoio, si misero per la porta del castello, indi passati
amara vita? beccuti, i-158: misero me che tardi gli occhi apersi! /
6-241: doveva veramente vederla come un misero cencio che striscia sull'asfalto, confusa all'
ma non le è già riuscito di farmi misero. muratori, 14-126: in tante
terrena. giamboni, 28: questo misero mondo... è appellato per
le lagrime agli occhi, inalbando il mio misero petto, mi conduco a scrivere.
: quell'aprire degli occhi moribondi del misero piramo, all'udir tisbe da lui amata
benzio, xxxvi-144: lasciommi (ah misero) qui tutto di lagrime pregno, /
: odi adunque, padre, il misero peccatore, odi la voce del lagrimante e
3. infelice, sventurato, misero, tribolato (una persona, un
di fuori quelle voci che al tuo misero e lacrimevole stato son più conformi.
i-748: alcune di quelle femmine si misero a pregare sottovoce, gli occhi lacrimosi sul
là dove intendeva d'andare, si misero in via. idem, dee.,
. refrigerio, xxxviii-129: misero chi stenta / tra febre, gotte
. de jennaro, 33: quale misero fato, o gloriosa iovene, me è
de'lunghi lamenti / ch'all'aria il misero sparger cantando s'udiva. tasso,
donne... ultimamente parte ne misero in nelle lancie in modo di vivanda e
lanciotti e loro targhe, e si misero a sedere. -figur.
e indi succhiò la cancrena di un misero languente. manzoni, pr. sp.
, i-xxxiv- 115: langue il misero e manca, e senza posa, /
alma mia / e 'l corpo lascia, misero, languendo. pulci, 11-1:
franco, 311: il mio continuo e misero languire, / l'amorose querele,
; ma di lì a poco si misero a morire di malattie e di languore,
con tagliente unghione, ha laniato il misero popolo, l'altro, con lusinghevole lingua
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-in: misero me, ch'io so'quella lucerna /
consuma e ad altri dona luce; / misero me, ch'io so'quella lenterna
la stampa a colombo non produceva che un misero e male impresso estratto settimanale della lista
le strette. -spende più il misero che il largo: i ricchi sono
: / che gli spende più il misero ch'il largo. -stretta la foglia
xxxvii-91: ben ch'io sia stato misero peccatore, / fermo son de tornare /
, e dentro a quei lasciai / misero, l'alma, che v'alberga ancora
l'arme di che ti sei dilettato, misero garzone, ti lasso. sacchetti,
, ii-199: quanto dolore fusse al misero padre, làsciolo considerare a voi.
de jennaro, 130: essendo lasso, misero, infelice, / fuor de salute
. galanti, 1-i-466: nel 1555 si misero carlini 7 di tratta per ogni botte
sarà specchio e lume / del mio misero stato afflitto e vano. -gloria
il corpo della battaglia, che si misero a fuggire. brusoni, 4-ii-241: alli
ariosto, 4-26: avea lasciato quel misero [il mago] in terra / il
e la leggerezza del popolo, si misero in capo... di cangiare lo
d'un atomo la piccola infermità di quel misero. d'este, 133: mentre
m. adriani, i-58: vi misero entro [in una fossa] le primizie
tutti in rotta ed in fuga li misero. parabosco, 3-24: oltra i pugni
soldati, v-255: tutti e due si misero a correre con maggior lena, divorati
donneschi, assumessero più che mai un misero aspetto di lenocinio e di mascherata.
da far meno a lasciar cadere quel misero nell'inferno di quel che avreste a far
lento fumo che a poco a poco il misero turino suffo- casse. domenichi [plinio
sola rima nel mezzo, ve ne misero fino in due ed anco fino in
lacerarono le membra; una parte ne misero a lessare, e parte ne fecero arrostita
. fontanella, i-232: penso, misero me, dubbio in aspetto, / del
il letto. pindemonte, iii-594: misero giovinetto, / basso ed oscuro il letto
letto, si chiamarono medici, le si misero tutti d'attorno. bernari, 4-183
chi è sazio trova comodo anche un misero giaciglio. garzo, xxxv-ii-303: corpo
letto piccolo o di fortuna; letto misero; lettino d'ospedale (per lo più
quello del giorno di lavoro, si misero a consultar di nuovo, lucia singhiozzando
ricchezze o in mercatanzia, che per questo misero fummo si levano a volere essere rettori
e meno adorno del librino, men misero del libercoluccio. carducci, ii-1-135: se
bestialità. tecchi, 13-71: si misero vicini, quella giornata e quell'attimo,
comunicazione. leonardo, 2-105: il misero salice... veduta a sé vicina
. i. frugoni, i-6-313: misero ciacco, sei fuori di squadro: /
, ii2- 164: alcuni borghesi si misero ad aspettare che il socialismo crescesse,
d. bartoli, 4-3-165: il misero tutto stordì e cominciò a lisciarsi la barba
lunghissima di peccati non confessati, al misero moribondo, il quale, prorompendo a tal
vile ostello / prendere un duro e misero riposo. oliva, 547: apparitegli il
mio errore. leopardi, 3-128: oh misero torquato! il dolce canto / non
dante, inf., 3-36: questo misero modo / tegnon l'anime triste di
. loredano, 1-108: continuò il misero la servitù, tanto più infelice quanto
marchese di carezana,... misero a sacco più che militarmente le campagne
lucchetto / serrato a chiave, un misero danaio. redi, 2-67: una cantinetta
avea meco non rimanesse saputa pur dal misero che la sentia, propuosi di fare un
limitandoci ai più noti, ciascuno si misero davanti uno dei vari aspetti della sua
del disordine e negligenza di costoro, misero in ordine due squadroni per assaltare con l'
sapere; / solo il poeta è misero e meschino. loredano, 14: ogni
: aveva uno stipendio tutt'altro che misero, ma quella mediocrità di vita portava con