ma guarda che pietà non vi si miri ». boccaccio, dee., 4-1
è sol che vi degnate ch'io vi miri. soffredi del grazia, 4:
o miser ricco avaro, se ben miri, / così a te, a la
gli occhi al tuo nemico or ché non miri? / oh s'udir tu 'l
se, qual sei, pietoso / miri agli umani affanni, a tanto incendio /
cercando e muta fama, / né miri il ciel, ch'a sé n'invita
non fu sogno, e, ovunque or miri, / par che dinanzi a gli
aggrada, / chi fia ch'unqua vi miri, e poscia vada / di non
cercando e muta fama, / né miri il ciel, ch'a sé n'invita
di ginevra. garzoni, 1-709: qui miri andamenti strani, guardi da ghiotti,
uno specchio sopra una linea retta, che miri un altro specchio e che sparta l'
del ciel, come soavemente / ti miri ne la terra abbeverata, / anima fatta
guittone, 248-17: per ch'ansi miri, dico che a ciò vene /
del mare. tasso, 8-7-527: miri [l'uomo] la terra, e
. chiabrera, 3-3-10: ma se ti miri grave rischio intorno, / vergogna non
che la nostra anima nuda / si miri in te, preghiamo / che assempri te
, di valor, di cortesia, / miri fiso nelli occhi a quella mia /
, 127-13: dico che, perch'io miri / mille cose diverse attento e fiso
nel mondo. guittone, 16-2: miri che dico onni om, che servidore /
frutteti e le vendemmie / ch'or tu miri dal balzo. manzoni, 310:
mio, / quanto son, quanto miri, / tutto è tuo. tasso,
de'benestanti, occorre che l'educazione miri più che non ha fatto fin qui
qua, con paste melate, ecco tu miri, / che s'è inoltrato un
13-103: il rilucente boiga, in cui miri / brillar su squama d'oro
bada, / domanda a qual cagion miri la spada. 6. locuz
/ una molto severa e, se ben miri / la sua natura, inosservati legge
n-14: tu pensoso in disparte il tutto miri; / non compagni, non voli
luminoso, del sole, che tu miri, e quell'altro della sorella, che
sale al monte / caracollar cento corazze miri. = v. caracollo1;
viene. marino, vii-121: che cosa miri, o anima? miri forse la
che cosa miri, o anima? miri forse la terra? tu sei più bella
ha 'l volto de la terra, e miri intento / qual vento ei chieda al
che su i remi star qui miri: / ella meco pel mar presta /
: quattro donne reali a'piè le miri, / e son le monarchie de l'
. cecco d'ascoli, 1694: miri la mente con occhi cervieri. petrarca
, 324: tu, giove, che miri / dal sommo de le stelle
luminoso, del sole, che tu miri, e quell'altro della sorella, che
e del nardo. algarotti, 2-476: miri / sbrucar qua e là per la
; che pensi or mai, che miri? / questa è pur nostra altissima
più remoti di questa stanza che tu miri passeggiare un uomo con la destra sotto il
/ gondoletta non venne. e tu la miri / colaggiù, solitaria, in lontananza
sentire e veder platone in colloquio, miri e ascolti lo sperone nel giuoco. bruno
, ch'uom non è che fiso 'l miri. passavanti, 149: comecché la
/ se non che sopra ti pur miri e lisce? * / que'risponde:
ariosto, 40-23: non è chi miri, o chi mirar si curi, /
, 23-115: quel confitto, che tu miri, / consigliò i farisei che convenia
. fed. della volle, 271: miri di lassù in ciel l'anima bella
congressi illustri e la fraterna clade / miri ed aiuti, imperturbato, eguale?
: ma guarda che persona non ti miri / che sia nemica di gentil natura
magico sembiante, / e dice che non miri e che non oda / l'istessa
canzone da quella ballatetta si discorda, miri in questa ragione che detta è. zanobi
ch'uom non è che fiso 'l miri; / di saette fasciato e di sospiri
sale al monte / caracollar cento corazze miri. algarotti, 3-56: ha levato inoltre
dolce d'amor rape ed ammorba; / miri questa malnata e nera corba, /
: quattro donne reali a'piè le miri, / e son le monarchie de l'
: gentil fai divenir ciò che tu miri, / né può star cosa vii dentro
: tu pensoso in disparte il tutto miri; / non compagni, non voli,
di castiglione, eustachio mio, tu miri / sbrucar qua e là per la soggetta
egli ha più largamente spiegato a che cosa miri, si dimostrano, l'uno e
/ se non che sopra ti pur miri e liscie? » / que'risponde:
sguardo / di cupido amator vien che la miri, / e n'oda ella i
, xvi-98: così l'eroe tu miri / da te partirsi; e di te
/ di cupido amator vien che la miri, / e n'oda ella i sospiri
sol che vi degnate ch'io vi miri. 12. ant. decidersi,
carne. caporali, i-46: né miri che lo svizzero e il tedesco, /
con la sua donna dimorando, la miri e rimiri sicuramente, et ella lui
sotto il candido raggio / devolvere / miri il fiume de l'anima.
è colui il quale più volentieri non miri una statua bella che una difforme? varano
petto, e veggio ove ch'io miri, / mi sforza, onde ne'primi
peregrin, che 'n su la sera / miri nembo piovoso diradarsi, / onde si
che questa canzone da quella ballatetta si discorda miri in questa ragione che detta è.
: questo è tal miraeoi, se ben miri, / ch'ogni altro respective a
il discorde voler ch'in duo cor miri? caro, 16-10: tal vivon forse
guittone, 248-18: per ch'ansi miri dico che a ciò vene / che
/ tu pensoso in disparte il tutto miri. carducci, 507: in disparte
. / gentil fai divenir ciò che tu miri. ariosto, 43-38: turbossi nel
dolci guerre e dolci paci, / miri la donna mia gli affetti vostri. marino
dormigliosa, / che paventi? che miri? i'son la luna, / ch'
tre scudi, ampia divizia, / né miri che lo svizzero e il tedesco,
iddio? cavalca, ii-45: or come miri a quelli che ti disprezzano, e
pesar delle cose. casti, 302: miri verso del ciel spiegar gli augelli /
pronom. marino, 9-108: miri qui sgorgar globi, eruttar bolle,
quivi ampie strade or lunghe e dritte miri, / or che di
. foscolo, 1-75: e a che miri? ad estinguere la fiamma / onde
. giusto de'conti, 11-66: miri il candido collo e l'altre estreme /
ed emulo del ciel, dovunque io miri, / saettato dal sole, il
. forteguerri, 16-4: qua [miri] un occhio brutto, un mostaccio
a'fatti tuoi, / ancor mi miri, faccia invetriata? pananti, i-157
maggior pregio, cui pur ch'occhio miri, / la vera imagin rende / che
di maggior pregio, cui pur ch'occhio miri, / la vera imagin rende /
al ciel dal chiostro umano, / miri ognor fisso, e quel prenda in
1 faccia che li occhi d'esta donna miri, / sed e'non teme angoscia
inf, 23-116: quel confitto che tu miri i consigliò i farisei che convenia /
adamo ferì, ch'è asempro e miri! bibbia volgar., vi-584: noi
/ tu pensoso in disparte il tutto miri. carducci, iii-24-285: per la musica
festose baccanti. parini, 255: miri per ogni lato / il popolo festoso /
/ ed emulo del ciel, dovunque io miri, / saettato dal sole, il
sapete pur che, quando avvien ch'io miri / gli occhi infiammati di celeste ardore
augelletti, o cinzia, ascolti e miri / in quel linguaggio lor pianger,
valvasone, 4-132: fa'che tu miri ancor ciascuna fera / quel che da l'
non vegg'io perch'io ti guardi e miri; / dimmi dov'è il mio
vergogna e doglia / che, se ben miri, è corno al vento foglia.
ch'è men bello di voi dovunque io miri. / sol geloso mi faccia il
. guittone, 248-18: per ch'ansi miri dico che a ciò vene / che
vergogna e doglia / che, se ben miri, è corno al vento foglia.
alto trionfo indegno, / onde sol miri al dì dell'aspra guerra l parini,
ha di violenta passione turbata la mente miri lo specchio, e vedrà di che stranie
giorno, / che la cruda io miri piangere, / e il crin frangere /
tirannia virile / frema, e ti miri a gli onorati seggi / salir togato,
e le vendemmie / ch'or tu miri dal balzo. manzoni, 301:
. tasso, 1-58: se '1 miri fulminar ne l'arme avolto, /
mense le vivande. fontanella, iii-364: miri in sua mensa agiata e bella /
, donne, il mio signore, / miri un signor di vago e dolce aspetto
almeno non ti impicci negli scrupoli e miri al sodo... bambolona!
in voi si specchi o fisso miri, / che dal capo alle piante /
tirannia virile / frema, e ti miri a gli onorati seggi / salir togato,
ogni maniera. parini, 255: miri per ogni lato / il popolo festoso
, / dove conven che l'universo miri, / darebber passione al mondo afflitto
almeno non ti impicci negli scrupoli e miri al sodo ». 2. carattere
donne, il mio signore, / miri un signor di vago e dolce aspetto,
fama, /... / miri fiso nelli occhi a quella mia / nemica
metastasio, i-io: queste, che miri intanto, / spoglie, gemme, tesori
marchetti, 4-56: i fulmini volar miri a traverso / le grandinose piogge.
parto è questo mondo medesimo che tu miri. guarini, 1-i-173: la previdenza divina
/ ma guarda che persona non ti miri / che sia nemica di gentil natura.
al ciel dal chiostro umano, / miri ognor fisso e quel prenda in suo duce
, donne, il mio signore, / miri un signor di vago e dolce aspetto
congressi illustri e la fraterna clade / miri ed aiuti, imperturbato, eguale?
incomposto. imperiali, 4-479: qui miri in cima ad alto monte, alpestre
incontro, ma da qualunque parte si miri mostri attitudine conveniente a tal veduta.
al figur. tasso, 13-i-917: miri l'europa e 'l mar ch'in lei
e belle. marino, n-66: miri lo splendor che l'incorona. mazzini
ho per micavalca, 20-22: nullo miri indietro pentendosi di quello nori assai,
iv-362: sommo iddio! quando tu miri una sera di primavera ti compiaci forse
magico... i se tu lo miri a lungo, / vedi apparire gli
così. n. villani, lvii-170: miri la forma mia, né ti spaurì
la infinita inefabile bellezza / che sempre miri in ciel, non ti distorni /
infiora. preti, 89: si miri in costei la rosa e 'l giglio,
tosto peritura imago, / da noi si miri quella spoglia viva. tasso, 12-94
: o che più sereno aer tu miri / poi che di lete infuso a le
volgar., 2-26: se ben miri lo vangelio, non loda tanto perfetto
a prima vista, e quanto più vi miri, / più lo trovi lontano e
una molto severa e, se ben miri / la sua natura, inosservabil legge
tirannia virile / frema, e ti miri a gli onorati seggi / salir togato,
inutili ordigni, infruttuosi, / sparsi miri giacere e neghittosi. ungaretti, xi-170
che segua precisamente quello a cui tu miri invariabilmente, che gl'infiniti altri possibili
rosati corsier recarne il giorno, / miri il tuo albergo allor che tu t'invii
di violenta passione turbata la mente, miri lo specchio e vedrà di che stranie forme
quelle mani, / e quel tutto che miri ed odi e tocchi, / da
/ mercé per quella donna che tu miri, / d'opra non star,
ha di violenta passione turbata la mente miri lo specchio, e vedrà di che
lei negletto ed irto / ch'io miri, o l'ombra pur del suo bel
ongni sospiro. liburnio, 3-91: tu miri lo d'altrui bene poblicato, gli
ha di violenta passione turbata la mente, miri lo specchio, e vedrà di che
/ di cupido amator vien che la miri, / e n'oda ella i sospiri
fatai saetta. algarotti, 1-ix-254: tu miri / sbrucar qua e là, per
zerbin tanto patisce / se tu noi miri allor che 'l gran rigoglio / de'lattugoni
una molto severa e, se ben miri / la sua natura, inosservati legge,
cammino / m'avvicino / là 've miri fiammeggiarli, / mi consumo del tormento
/ faccia che li occhi d'esta donna miri ', li occhi di questa donna
: chi pratica le lor conversazioni, miri un poco... come clelia
l'ultimo golfo del non ti miri più basso lido, fangosa palude: /
, pagliuzza. cavalca, 21-267: miri ben la sua trave e non la lisca
, anzi piccoli cieli, ne'quali tu miri in epilogo la sferica figura, la
alta loggia / le abitate tenebre, o miri altrove / gli ognor nascenti e
prima vista, e quanto più vi miri, / più lo trovi lontano e più
, / leggi le note che scolpite miri / sovra il lugubre sasso in mesti carmi
lume romano, / che quando il miri più, tanto più luce. masuccio,
dormigliosa, / che paventi? che miri? i'son la luna, / ch'
e con pietosi cigli / par ch'ambo miri umana e lusinghiera, / guido,
i-264: allor gridai: non fia che miri fiso / negli occhi d'esta maga
cui tremi sol che men tranquilla il miri, / segua suo stil. pindemonte
maggiori sono più agevoli ad osservarsi, miri quanto di rado sia succeduto che i prìncipi
che il sol mandar si miri, / pinta poi d'un color d'
manuale oppure con strumenti ingegnosi, che miri a ottenere effetti strabilianti e spettacolari.
/ che con lusso superbo, ov'altri miri, / son specchi a gli occhi
. tasso, 1-58: se '1 miri [rinaldo] fulminar ne l'arme avolto
., 23-117: quel confitto che tu miri, / consigliò i farisei che con
mi chiamai: e, se ben miri, / vedrai colei per cui tanto martoro
qua, con paste melate, ecco tu miri / che s'è inoltrato un bericuocolaio
1 precipizio eterno; e tu no 'l miri? i miralo, prego, e
mena, / pur che più non la miri, io vo'morire. alfieri,
, calunnia. guittone, xx-90: miri ben ciascuno s'eo ver dico, /
pensi, / o vadi, o miri, o pianga, o rida, o
gentil persona non credo al mondo si miri. pascoli, 686: l'uomo vide
ch'io v'ami e ch'io vi miri / e che per voi sospiri, /
quelle mani / e quel tutto che miri ed odi e tocchi, / da te
, con paste melate, ecco tu miri / che s'è inoltrato un bericuocolaio;
/ prescriver si ch'io non la miri almeno, / meta rigida e scarsa
: se suso inverso il ciel ancor tu miri, / menaccia a te il giudice
a questo fonte / lieta la terra miri / di vaghi e vari fiori, /
. pino, 2-48: tu mi miri e, come fuori di te stesso,
, di valor, di cortesia, / miri fisso nelli occhi a quella mia /
ombrarla, ove ch'i'vada o miri. ariosto, 10-59 quel che più
non parer queta e umile, / miri costei ch'è essemplo d'umiltate!
faccia che li occhi d'esta donna miri. cavalca, 18-31: pecca l'
] mi dice: « misera, tu miri / là dove è scritta la sentenzia
e dice a dio: or come miri a quelli che ti disprezzano, e taci
, 23-115: quel conflitto che tu miri, / consigliò i farisei che convenia /
più non soffrir che alcuno / ti miri in queste spoglie. tommaseo, 11-75:
. tommaseo, 11-75: quanto intorno miri / non è che un riso dell'eterno
all'acque gelate / altiera in volto miri la donna mia. tasso, 6-44:
. gualterio, xxxvi-90: al sol nuovo miri nascer ne gli orti le rose,
quanta discordia d'occhi e di lingue miri e racconti la fama l'opere ancor
la infinita inefabile bellezza / che sempre miri in ciel, non ti distorni / che
; giudicare. guittone, 16-1: miri che dico onni om che servidore /
natura, e chi noi crede / miri l'esempio altér che giorgio ha tolto /
la nostra sulle fregate algerine. si miri la compagnia. uomini d'ogni setta
1-30: zentil donna, s'tu miri, / quelle tue parolette / me son
idem, par., 13-46: però miri a ciò ch'io dissi suso,
l'ordine della natura, ove si miri alla potenza sopra natura che è bisognevole
. c. croce, 264: miri vostra maestà se questo è un zuccon
del plauso che gli fanno: / non miri quanto pesce abbia pigliato.
legger tormento / fia, se tu miri al mio peccar, lo 'nferno.
e quest'è la cagion di che tu miri. s. caterina da siena,
non parere quale parere si conviene, miri in questo essemplo. bembo, 2-79
greca. martello, 462: l'arte miri a natura. leopardi, iii-325
teucri in ciò disegni / e che miri e che tenti (se fortuna / gli
la signoria loro. panigarola, 1-55: miri di non minacciare, se non giustamente
non antico / sia l'oggetto in cui miri.
guerra / manca il nemico che ci miri al cuore. e. cecchi, 2-200
è star dove che 'l ciel mi miri. -cercare di colpire in un
valore di inter. mira, mirate, miri!: per attirare l'attenzione di
/ se non che sopra ti pur miri e lisce? ». -assumere
ma riguardate come dentro fiocca. / miri la mente con occhi cervieri, /
nel cristallin de tonda, / tralucer miri ricca arena d'oro / ed un
pianura. salvini, 48-112: se marte miri irato dal diametro, / gli animali
. parini, giorno, i-880: miri altrove / gli ognor nascenti e moribondi
l'altro dice: « or che pur miri? ». tasso, 2-80:
su l'etnisca arena / i mussulmani tuoi miri in catena. gemelli careri, 1-i-323
cercando e muta fama, / né miri il ciel ch'a sé n'invita e
, par., 13-47: e però miri a ciò ch'io dissi suso, /
. parini, giorno, i-880: miri altrove / gli ognor nascenti e moribondi
. gualterio, xxxvi-90: al sol nuovo miri nascer ne gli orti le rose,
naturale nemica. tansillo, 53: miri questa malnata e nera corba, / nemica
dormono. idem, 3-91: tu, miri l'infelice gente navaresca fuggirsene per punte
nettare i baci; / e quanto intorno miri / non è che un riso dell'
anima de'suoi figliuoli..., miri almen la seconda, niente minore,
che fallo ne'lor corsi unqua non miri. -che costituisce la parte della
a'quai convien eh'ancor lontana i'miri / senza timon, senza nocchier a
ch'ei non mora, / parte li miri i vostri occhi della notte oscura.
, i-268: guarda che persona non ti miri / che sia nemica di gentil natura
/ se non che sopra ti pur miri e lisce? ». boccaccio, dee
e sotto il candido raggio devolvere / miri il fiume de l'anima.
or nubilo or sereno awien ch'io miri / or segno di salute or di
, / parendo disoneste a chi le miri. pascoli, 505: oh! valentino
, / gentil fai divenir ciò che tu miri. f. f. frugoni
gli 'brillano 'in fronte! miri, miri, che 'parlano'! pratesi,
brillano 'in fronte! miri, miri, che 'parlano'! pratesi, 1-203:
, ove ch'i'vada o miri. balducci, iii-306: talor la mente
ora in quelle / cangiarsi il miri [il raggio della luna] e
oro al vento ondeggiar avvien ch'io miri. n. villani, 4-8: ondeggiava
dico, che vada con lei, e miri gli suoi atti '-non dico *
d'adamo e d'èva 'sempro e miri: / di gran martiri -in gioia
merzé per quella donna, che tu miri, / d \ >pra non star,
onde vieni, sosta, ch'io miri / da presso la tua opulenza.
, cagiona afrezza: ma se tu lo miri da lungi col cannocchiale, con diletto
lungi col cannocchiale, con diletto lo miri per la novità dell'ingegnoso ordigno che
sol nata perché l'occhio uman la miri; / di sì bella ordinanza che par
ampie strade or lunghe e. dritte miri, / or che di laberinti hanno sembianza
che va sotto (a mezzo ciel si miri, nella nascita / fia nimico di
gualterio, xxxvi-90: al sol nuovo miri nascer ne gli orti le rose, /
velo. tasso, 13-ii-282: ovunque io miri, o sia toc- caso o torto
min pose, / occhio non fia che miri, / e mirarla il pen- sier
passero, 6-13: fa'ch'io lor miri sì, ma te ritrovi / luce
mi spregiar, se sotto il piè mi miri, / perché, al gran pregio
mio campo, e da secura / parte miri ozioso il mio periglio. parini,
e su palchi e pillastri aurati e miri, / il numero infinito che vi
: ben puoi veder, lettor, se miri e palpi / come per la fiandra
, 5-15: d'epicuro e democrito qui miri, / simili in genio e simili
pappuzze. bresciani, 6-iii-165: qui miri pianelle, sandali, zoccoletti e pappucce
michele del dogante, lxxxviii-1-671: se tu miri ben tuo gabbia d'oro /
. monte, 1-98-8: e'però miri, la cui sentenza parte, / in
ad sybilla: « e'par tu miri in basso / come guidarmi solo ingiù
talenti. liburnio, 3-91: tu miri lo d'altrui bene poblicato, gli padrimoni
; agnello. giuliani, ii-252: miri, che magrezza quelle pecorine!
ch'io v'ami e ch'io vi miri / e che per voi sospiri,
raro. / quindi è che penetrar miri dall'acque / i tufi, i sassi
t'ha pennel lusinghier, vagheggi e miri, / perché dorato il crin,
darti copiuzza / di quella donna che miri fisuzzo. fiore, 204-12: disson ch'
pensile e nobil via, vien che si miri / del ro mano splendor
5-15: d'epicuro e democrito qui miri, / simili in genio e simili in
tosto peritura imago / da noi si miri quella spoglia viva. poerio, 3-556:
valore / di riguardar persona che li miri. idem, inf., 13-23:
. manno, 1-19-226: tu che miri il mio destin perverso, / fabro
plauso che gli fanno: / non miri quanto pesce abbia pigliato. -in
sento: e tu, che lieto il miri, / dàmmi dond'io talor dolce
/ con grandi larghi, per petrina miri. p. cattaneo, 2-3: serà
, 5-17: quindi è che penetrar miri dall'acque / i tufi, i sassi
ch'io v'ami e ch'io vi miri / e che per voi sospiri, /
mi chiami: e, se ben miri, / vedrai colei per cui tanto martoro
aspettava questa grandine lì al colpo? miri che grossezza! par noci; di
occhi in pria così lucenti. / non miri già la fronte di petrifica / medusa
e su palchi e pillasti! aurati e miri, / il numero infinito che vi
, veduto il vero aperto. / miri d'orride nubi il ciel coperto; /
rai, che il sol mandar si miri, / pinta poi d'un color d'
e pispinelli. marino, 1-9-108: miri qui sgorgar globi, eruttar bolle,
/ tu dal puro aere superno / miri ancor gli affanni nostri. buonafede, i-59
schermo. pantera, 1-214: a questo miri ancora chi averà la cura del timone
corpo). assarino, 3-117: miri l'asia ne'suoi paesi coll'occhiale
imperiali, 4-490: se poi tu miri da la groppa al collo / o
, 23-117: quel confitto che tu miri, / consigliò i farisei che convenia /
, 23-117: quel confitto che tu miri, / consigliò i farisei che convenia /
anco l'ordine della natura, ove si miri alla potenza sopra natura che è bisognevole
/ qualor vuole incantar, formar la miri / in strana forma e vaga / coi
che segua precisamente quello a cui tu miri invariabilmente, che gl'infiniti altri possibili.
. caro, 4-409: ché non miri a'tuoi posteri, al destino, /
'l precipizio eterno; e tu no 'l miri? marino, 1-6-4: chi fuggir
che segua precisamente quello a cui tu miri invariabilmente, che gl'infiniti altri possibili
, che mentre che predica sempre la miri e verso lei si giri. duodo,
852: dovunche gli occhi tu rivolti, miri / di lacrime la terra e sangue
852: dovunche gli occhi tu rivolti, miri / di lacrime la terra e sangue
corpule- scente ne l'extrinseco, di miri simulacruli coelato e prae- politulamente conficto,
. parini, giorno, i-885: miri altrove / gli ognor nascenti e moribondi amori
tuo prò'd'ira disarmi / e miri a tua virtù soggetti gli anni, /
umil tetto. soldani, 1-30: miri da un lato una donzella, in
le lor conversazioni [delle donne] miri un poco... come clelia si
orfeo e lino e, se profondo miri, lo stesso apollino. papini, ii-
leandreide, iv-7-122: i'veggio ben che miri e non dimandi / questa altra turba
, 259: queste colonne, che tu miri eccelse, / consacrò, contro iltempo
48-34: se faetonte tritono e tetragono / miri saturno, e ancora nell'oroscopo /
). liburnio, 3-91: tu miri lo d'altrui bene poblicato, gli
il serpeggiante audace, / ma quando miri con rivolte lunghe / tessuta l'orma serpentina
arena o terra. marino, 1-9-108: miri qui sgorgar globi, eruttar bolle,
leva a se stessa una parte potente, miri che punisce e debilita se stessa.
mia co- scienzia, sì ch'io miri / solo in te, te solo ami
venga meno. bresciani, 6-iv-ioi: si miri allo zolfo, di che si saporiscono
face eterno ardore, / venga e miri l'altero almo splendore / del mio
salvini, 48-139: se fenon la luna miri e 'l fiero / scorga titane al
: meraveiar te po le tor che miri / la gran magnificenzia e 'l nobel quaro
qualchessisia. boccaccio, iv-85: non miri tu come ella ne'sembianti pare sbigottita
oprare, /... / miri questa fenice, / la quale unica vive
sospiri, / e voi ch'om miri 'n non formato loco. dante, vita
/ del reverendo suo gran tafanario, / miri tra la sua cella e il santuario
, / deh fa'/ che tu noi miri. marini, iii-128: mentre egli
per non parer queta e umile, / miri costei ch'è essemplo d'umiltate.
, 3-68: quella pianta, che tu miri con tanta curiosità e con tanta compiacenza
con quanta discordia d'occhi e di lingue miri e racconti la fama l'opere ancor
, / dove conven che l'universo miri, / darebber passione al mondo afflitto
. salvini, 48-112: se marte miri irato al diametro, / gli animali
, / deh, non far che la miri / l'amorosa cagion de'miei sospiri
meo reddire a star sì ched io miri / la bella gioia da cui son lontano
loro guerra, la loro regina ta- miri gli mando a dire che eleggesse quale de'
baldi, i-153: se leda in piazza miri esser reina, / serva dirai se
249: con fredde e salde tempre / miri in cesare fraude, reità, fellonia
qualor di guerra in simulacro armate / miri le squadre tue, non fugge allora
legger tormento / fia, se tu miri al mio peccar, lo 'nfemo. rosmini
/ del reverendo suo gran tafanario, / miri tra la sua cella e il santuario
bella, ti ferirò se in alto miri. -acer. riccione.
. leopardi, 30-56: misera ovunque miri, / misera onde si volga,
, li-2-211: è fama costante che miri il governo a levarsi d'italia l'ostacolo
star le danai di con punita mano / miri sul fiume che pietà non sente,
in te, / ché non ti miri in me? / deh, fa'l'
si ricattò punta paglia... miri que'campi: a quel rovescio d'acqua
/ romper le mete sue par che si miri, / sol poi spuma e rimbomba
2-ii-1211: uh, uh! tu il miri coll'occhio torto, così a la
dolci risi, balli, canti e miri / a questa donna, che 'l cor
mi s'accosti: bench'io noi miri, amore / farà ch'i 1'riconosca
l'altro dice: « or che pur miri? » / « miro i begli
. tommaseo, 11-75: quanto intorno miri / non è che un riso dell'
porto nel petto e veggio ove ch'io miri, / mi sforza onde ne'primi
fare. malatesta malatesti, 1-154: non miri tu [dio] questa gente ritrosa
(delle ruote de'mulini), miri, come le bucò tutte, andrebbero a
do- vunche gli occhi tu rivolti, miri / di lacrime la terra e sangue
aggiri e turbi le mortali cose, / miri quel ch'è avenuto in questa corte
/ romper le mete sue par che si miri, / sol poi spuma e rimbomba
darti copiuzza / di quella donna che miri fisuzzo. -spreg. ronzinàccio e
rosati corsier recarne il giorno, / miri il tuo albergo allor che tu t'invii
ellera amava di lirino figlia / prole di miri il giovinetto egisto. scalvini, 1-334
: né il mio dir, se ben miri, era scommesso / da ciò che
l'acqua] con seco nel suo miri; cose più di lei lievi.
bei rai che il sol mandar si miri, / pinta poi d'un color d'
imperiali, 4-490: se poi tu miri da la groppa al collo, / o
-assol. liburnio, 3-91: tu miri lo d'altrui bene poblicato, gli
nel cerchio della vetrina,... miri quelle paste, se non hanno un'
bella angioletta, o parli o miri, / porge sempr'esca a le mie
comp. dal tupi sai 'scimmia'e miri 'piccolo'. saìna1, sf.
fatiche, /... / miri le zolle e dell'annosa terra / il
. cavalcanti, 1-xxxii-14: guardi ciascuno e miri / che morte m'è nel viso
, i-211: guarda: se tu coste'miri, / vedrà'la sua vertù nel
in quelle / cangiarsi il miri e saltellare incerto, / ch'errando
/ faccia che li occhi d'esta donna miri, / sed e'non teme angoscia
gustoso. bresciani, 6-iv-101: si miri allo zolfo, di che si saporiscono
poi, perché tu almeno / lodi, miri, vagheggi a tuo satollo / questo
àlgarotti, 1-ix-254: eustachio mio, tu miri / sbrucar qua e là, per
flagellò i grani a buon modo. miri, se non pare che l'erba sia
sostant. guittone, xxviii-71: donque miri om che reo mal de te scende
tanto pò aitarsi. / però lo miri enseme gli amanti, / pigline exemplo,
sasso. imperiali, 4-479: qui miri in cima ad alto monte, alpestre
: né il mio dir, se ben miri, erra 5. schiodare.
. bruni, 317: or che miri in ciel quale gli diero / trono digloria
occhio non è ch'ai chiaro sole / miri, ch'ai renderla, ma achille cogli
darti copiuzza / di quella donna che miri fisuzzo, / credendo avessi alcuna bontaduzza
2-101: dille, o rosa, che miri in te, / in te leggiadro
dante, par., 13-47: miri a ciò ch'io dissi suso, /
della luna], o ch'io ti miri veleggiar tra le nubi, o che
che segua precisamente quello a cui tu miri invariabilmente, che gl'infiniti altri possibili
bernardino da siena, 7io: se tu miri ne la settima chiesa nel settimo capitolo
han fine / là 've chiara si miri / fiamma ch'in duo begli occhi
/ merto pietà non che perdon, se miri / il dritto ben, lettor,
(delle ruote de'mulini), miri, come le bucò tutte, andrebbero a
/ di cupido amator vien che la miri / e n'oda ella i sospiri,
si convegna nul s'ardisca: / miri l'uom saggio se medesmo e reggia;
simulacro di dio in terra, si miri sposata la sapienza col principato?
, cxxxviii-163-45: guarda che persona non te miri / che non fosse fedele a quel
ambiziosi. monte, 1-viii-135: miri, ciascun che 'ndei soverchi islascia,
/ la tirannia virile / frema e ti miri agli onorati seggi / salir togato e
algarotti, 1-ix-254: eustachio mio, tu miri / sbrucar qua e là per la
luna maggiore del sole. -che miri il sole, che sia al mondo (
di sposa del più nobile cavaliere / che miri il sole. -chiaro come il
se mel difendi, io fin che miri il sole, / fin che l'anima
e disse: « il campo che tu miri / sarà ben regalar d'auree monete,
10ii- 578: alcun cor che sempre miri / con gli occhi o col pensier
eleganti. gandini, 1-ii-126: ta- miri, di nazione trace, fra tutti gli
/ in questo ultimo don par che tu miri, / se già non ho la
quant'odi e parli e pensi e miri e senti, / ancor sospiri? che
la mia coscienzia, sì ch'io miri / solo in te, te solo ami
di sposa del più nobile cavaliero / che miri il sole. loredano, 2-108:
spezza ogne coperchio. monte, i-vlii-135: miri, ciascun che 'ndei soverchi islascia,
, l parendo disoneste a chi le miri. l. martelli, 3-91: gite
, 1-272: i ochi, quando tu miri, / el pare che rida in
. villani, lvii- 170: miri la forma mia; né ti spaurì?
donne, il mio signore, / miri un signor di vago e dolce aspetto,
fiamme che ne risultano in chi la miri. -specchio di giustizia: strumento
dalle cento porte. / se tu lo miri a lungo, / vedi apparire gli
, in te la nostra gente / miri e virtù rapprenda. b. corsini,
: uom posto a farsi specchio ov'altri miri. -farsi specchio di qualcuno: prenderne
sforza ombrarla, ove ch'i vada o miri. -seccato, appassito (una pianta
sì che di stupor empie uom che la miri. bellori, 2-26: 'la scoltura'
null'altro vi vuole se non ch'ei miri attonito la figura mostruosa delle sue colpe
tenere erbettine. marino, 1-9-108: miri qui sgorgar globi, eruttar bolle, /
s. bargagli, 4-128: si miri alquanto... al frutto dell'onore
vivo simulacro di dio in terra si miri sposata la sapienza col principato? muratori,
d'ogn'intomo. marino, 1-9-108: miri qui sgorgar globi, eruttar bolle,
. marchetti, 5-54: i fulmini volar miri a traverso / le grandinose piogge:
: dove spogliata delle folli brame / miri per la serena e pura luce / de'
parte di fuori. giuliani, i-122: miri quelle paste, se non hanno un'
lui si ruzzava e così per ridere miri che graffio mi diede. pirandello,
/ merzé per quella donna che tu miri, / d'opra non star, se
: gentil fai divenir ciò che tu miri, / né può star cosa vii dentro
con madona moscada. guittone, iii-16-2: miri che dico onni om che servidore /
: non crediamo che 'l signor pellegrini miri a quella pessima e, per così
di vita. guittone, iii-16-2: miri che dico onni om che servidore /
prumer stato. cavalca, 18-35: miri... ciascheduno lo cuore suo e
). cavalca, 20-22: nullo miri indietro pentendosi di quello che ha lasciato
io detto, / che 'l mio cor miri intento, / con stigio giuramento,
pasquinate romane, 623: del tempo miri i traditor capricci, / che a
dolce penserò! aretino, 27-i-1-112: miri ciascuno a cui chiavando duole / tesser sturbato
voluto mostrar, come presenti, / acciocché miri alcun fatto onorato / delle più degne
. subord. guittone, iii-16-2: miri che dico onni om che servidore /
/ di cupido amator vien che la miri, / e n'oda ella i sospiri
, / poi a'suoi frati digradando miri, / come ciascun col ciel par che
/ che fallo ne'lor corsi unqua non miri. baldi, 7: voi che
. baldi, i-104: quella che miri tenebrosa fossa / d'uom non chiude mortai
li occhi e l'animo di chi la miri. -coinvolgere a fondo intellettualmente;
con che soavità, vien ch'io ti miri. goldoni, iii-238: -via,
se faetonte, tritono e tegragòno / miri saturno, e ancora nell oroscopo / mercurio
quai lampi da specchio, in cui si miri / col suo lume riflesso il sol
tirannia virile / frema, e ti miri agli onorati seggi / salir togato.
a sentenga, / che, si ben miri, en l'universo mondo / vedrai
6-354: chi pratica le loro conversazioni, miri un poco come lesbina faccia una parata
burchiello, lxxxviii-ii-452: civetta, che pur miri in orizzonte, / se la loggia
dolci risi, balli, canti e miri / a questa donna, che 'l cor
: pigli d'adamo ed èva sempre e miri / di gran martiri / in gioia
a'quai convien ch'ancor lontana i'miri / senza timon, senza nocchier a
trapassati. goldoni, xiii-488: tu miri a un tratto / colla destra pupilla i
bisogna rispondere di traverso, ancorché di traverso miri, arse di sdegno. petruccelli della
l'altro dice: « or che pur miri? » / « miro i begli occhi
fatto un buon lavoro alle sementi; miri che trionfo di verde! montale, 14-19
e torba continua. fagiuoli, vi-85: miri turba loquace ed indiscreta / di papagalli
: s'alcuno dirà questo esser bugia, miri tra le fetide cloache de monache,
né puoi non far chiun- che tu miri cieco. tasso, 2-44: stupissi udendo
a sentenza, / che, si ben miri, en l'universo mondo / vedrai
di darti copiuzza / di quella donna che miri fisuzzo. = dal fr. ant
ma riguardate come dentro fiocca! / miri la mente con occhi cervieri, / ché
ciel più chiaro, / assiso, miri il vaneggiar dell'ore. 9.
], o ch'io ti miri / veleggiar tra le nubi, o che
la tua vista / che ciò che miri corrompi per paodo. albertazzi, 643:
da montemagno il vecchio, i-7-13: mentre miri il sol che face il sole,
la tirannia virile / frema, e ti miri a gli onorati seggi / salir togato
donne, il mio signore, / miri un signor di vago e dolce aspetto,
marchetti, 5-54: i fulmini volar miri a traverso / le grandinose piogge: or
g. c. croce, 264: miri vostra maestà se questo è un zuccone
nel linguaggio giornalistico, ogni imposta che miri a salvaguardare l'ambiente, sfavorendo e ostacolando
si può dire di qualsiasi espressione che miri a un effetto perlocutorio. = comp
2-85: edo per san valentino a miri le regala un'installazione di arte contemporanea!