: qui vidi me e vidi il regno mio / per queste alte vittorie in tale
ii-48: che gran favor sarebbe il mio, / a la portiera stando, aprire
passamm'oltre, io e 'l duca mio, / su per lo scoglio, infino
ultimo fio, / chiamo talor per refrigerio mio, / sì 'l dolor nel mio
mio, / sì 'l dolor nel mio petto si rinfranca. fagiuoli, 3-3-134:
per una volta almen fa'a modo mio. manzoni, pr. sp.,
. bùgnole sale, iii-236: se del mio cor furato appar convinta, / si
: veggio nel fango il bel tesoro mio, / che esser dovea in ciel,
di cento versi, ch'è l'ordine mio, / acciocché tu non ne prendessi
di voi, di me non può dir mio. beicari, 1-6: stima il
so ch'io mi dica, antonio mio. bruscaccio da rovezzano, ix-244: oh
: va dove vuoi che tu se'mio desio, / io seguirò i tuoi comandamenti
3-1-357: ma poca stima, per mio parere, si deve fare dei cervelli,
sole. / tu fissasti alle scene mio volo errante e vago, / a gloria
116: come puoi comprendere il mio matrimonio verrà celebrato a roma dove fisseremo
rucellai, 2-2-12: quanto già mio, che seguendo partissi / lei ch'avolto
. -ce ne son di buoni al mio paese. per quando vi occorre?
dell'aria e il continuo piovere, mio marito si è portato lo scorso giovedì
dire se ne'rimproveri che mi fa il mio cuore, nella fiacchezza delle riferte mie
iii-19: fammi conoscere, signore, el mio fine e intendere, non per discorso
fisso, / non devea specchio farvi per mio danno, / a voi stessa piacendo
. d'annunzio, v-1-174: il mio capo resta immobile, stretto nelle sue
serpente tanto fatto, più grosso dei mio polso... m'aveva piantato in
. d'annunzio, iv-2-342: il mio pensiero fisso era che, una notte o
al mondo mai par visse, / nel mio stil frale assai poco rimbomba; /
questi doni / l'ombra d'un tanto mio nipote onori. tasso, 13-ii-244:
1-421: è fisso / irrevocabilmente il mio destino: / o regno o morte
ho sempre degli impicci o a conto mio o a conto d'altri, e posso
foscolo, xv-126: io sto fisso nel mio proponimento antico di anteporre la fama santa
l'eterno consiglio, quanto puoi / al mio parlar distrettamente fisso. quaedam profetia,
57: la bella ninfa è sorda al mio lamento / e 'l suon di nostra
praga, 2-78: gorgoglìi / nel teschio mio, / o santa origine / del
mi sono alquanto dispiaciuta nell'udire da mio marito, informatosene dall'uditore, che
ilarità fittizia. pirandello, 6-628: ogni mio gesto appariva a me stesso fittizio o
chiodo si caccia col chiodo. il mio è fitto e ribattuto di sorte che
: né potrai entrare in su 'l fitto mio, ancora che ne sii padrone tu
del suo nome / lo titol del mio sangue fa sua cima. folgore da
d'annunzio, v-3-445: voi dunque, mio caro henry furst, novissimo traduttore,
, 10-164: amor che mai dal cor mio non disgiungesi, / mi fe'cercare
serpeggiando. dessi, 7-24: tutto il mio essere era travolto da un fiume di
] colle cave / fumose nari il petto mio sì spesso / fiutò. pindemonte,
lo avrei almeno passeggiato e fiutato a mio grado! 4. mostrare interesse
: appunto perché il missionario è il mio opposito, l'ammiro e lo cerco e
gira intorno da oriente / a occidente il mio fiume / tumultuoso. corre il leprotto
colonna con gran battiture / flagelleranno lo mio corpo sano / dal capo a'piedi
dispietata morte. straparola, 2-3: il mio enimma altro non significa, se non
a fragellarmi, io tirai con quel mio pugnale e ne punsi imo. rosa,
e flagella, / portò mai nel mio sen tal dolor. baruffaldi, xxx-1-73:
afflitta infelice sgraziata; / o gioia del mio cor, dolce sorella, / che
per flagellare tanto vituperio, ma per mio decoro mi ritrassi. -ant. odiare
dolce tormentatore, ed io seguìa / il mio flagellatore e i miei flagelli.
sabba da castiglione, io: il mio padre agostino, solo della santa romana
de'nemici di gesù flagello / campo mio, domator dell'oriente, i ecco
bramaste. delfino, 1-238: o mio famoso campo, / flagel di lidia e
: sarebbe di bisogno al flagrantissimo voler mio essere concesso altissimo intelletto, e profondissima
, estenuato, e munto, da un mio rivale sulla riva dove scorre di
, 1-5 (33): cominciò mio padre a insegnarmi sonare di flauto e
/ come ho l'aura immortai del mio destino. pascoli, i-787: i poeti
soavemente; / molle udirete il flauticèllo mio / l'aure agitare armoniosamente / per
è la terra ancora / piegata al mio sì flebile concento. tasso, 3-6:
i- 50: il devoto inno mio nel flebil suono / della doglia è
flebile e mesto ha fatto il verso mio / quell'acerbo dolor, quale in me
affranto. serdini, 1-6: signor mio, quanto l'anima si sfloria, /
fiocamente. marino, 277: il mio concetto / vestir d'umani accenti unqua
sicilia ogni confino; / sì che vulcano mio fabro flegreo / con marte non
alcuni mesi, perché finalmente arriverò al mio intento. rosa, 160: vi perderia
secondo uomo che scrive anche lui il mio nome in un libraccio. pirandello, 8-194
acuti e continui, indicavano, a mio giudizio, un lavorìo d'infiammazione non
di costui, facile al letto / del mio signor t'accosta, o tu che
! bisbigliò giuliana, senza distaccarsi dal mio collo ma girando flessuosamente per venirmi sul
candido rivo il puro seno, al mio / lubrico piè le flessuose linfe / disdegnando
/ la madre del signor d'ogni mio bene? ». ariosto, 38-41:
passatempo. carducci, ii-13-70: il mio alunno pascoli... viene a savignano
quasi che la floridezza rimanesse estranea al mio corpo che la portava come un peso.
, ettorre caro; / tu padre mio, tu madre, tu fratello, /
, ii-9-265: ritorno alle stampe del mio discorso... oh, non v'
, per non recitare al presente cum mio dolore la loro ingrata fortuna. savonarola
annunzio, i-21: quanti ricordi ne 'l mio petto susciti / co 'l tuo nome
. onofri, 77: luce parlante nel mio petto, suona / i bei fogliami
, rapido, fluente era il ragionamento di mio fratello, con impennamenti improvvisi e originali
fluente della mia pescara già era nel mio sogno puerile un declivio di deità che
considero se non la fluidezza, che nel mio spirito è indicibilmente più celere e più
piede al braccio, / ed il mio volto è proiettato fuori / come il
: era il primo uomo, dopo mio padre, che osasse toccarmi un dito,
di maggio 1406, prese male alberto mio primo figliuolo, con frusso di sangue
). negri, 2-569: dio mio, che fatica trattenere il flusso del
giochi fr. colonna, 1-216: o mio fero ascendente, io purdi carte simili.
. tiene i luoghi ove nacque il padre mio. poliziano, st., 1-104
, 2-51: fatto è quasi il mio petto / una viva fucina, / ov'
amor fabbro affina / l'or del mio puro affetto, / con foco di desiri
sebeto] al tetto onorato / del mio caro nardillo, / e da piombo forato
da questa fragil salma / fe'divorzio il mio spirto! ed in qual guisa /
sciolta / vola dinanzi al lento correr mio. boccaccio, iii-2-69: in fuga
, 109: o galatea al pianto mio più salda, / che scoglio;
i-162: né, perch'io pensi al mio eterno danno / ed al tempo volatile
hai mostre / fallaci ciance, ahimè mio dolce amore, / perse son tutte le
ornai non vale, / donna, al mio cor che si consuma e tace.
esequie onor fugace / non abbia il mio morir, né 'l cener mio / beva
abbia il mio morir, né 'l cener mio / beva d'assiria i lagrimali odori
in me scampata, al limite del mio tempo. -futile, superficiale,
, così mi pareva udir passare il mio tema fugace nell'infinita sinfonia dei secoli
creatura fugace. carrieri, 4-63: il mio corpo mi porta via / e devo
natura limitato ai miei occhi e al mio corpo, poteva nella sua fugacità scuotermi
iacopone, 4-21: o alta penetenza en mio odio fundata, /...
, 4-706: dona a l'occhio mio, di primavera / prodiga tesoriera, ogn'
fugatrice, / onde ricco è 'l mio cor, l'occhio è felice. bocchelli
. verga, i-13: io lascio il mio corpo su quella poltroncina...
a fuggi fuggi, e seguitai pel mio viaggio. -a scappa e fuggi
demando in voi procacci che l'amor mio si'acolto in vostra grasia. guido
seduto / sulla tua pietra, o fratei mio, gemendo / il fior de'tuoi
: ho fatto male a rivoltarmi al mio babbo e a fuggire di casa. rovani
perigliosa e guata, / così l'animo mio, ch'ancor fuggiva, / si
1 * 3-167: so, seguendo il mio foco ovunque e'fugge, / arder
/ mentr'io così piangeva entro il mio cuore. pascoli, 485: la terra
che fuggiranno, / non puoi, mio pensiero, non puoi, / portare con
da tutti lati, / e 'l sonno mio con esse. boccaccio,
i'son consumato, / ch'ogni mio spirto comincia a fuggire, / se da
. /... e dal mio sguardo / fuggirà l'awenir; di voi
possono fuggire. galileo, 1-1-195: il mio copista ci aveva errato quasi sempre,
. petrarca, iii-1-66: se del consiglio mio punto ti fidi, / ché sforzar
: voi non me fugiate, schifando el mio giudicio. g. cavalcanti, iv-79
/ ch'io mi tenga in cor mio. rovani, i-434: no, al
e come vola / a me il mio tempo, allegro e immaginoso.
, mettevo uno scoppietto in ispalla al mio pagolino. campanella, 1-8: se tutto
, dove i beni del defunto marchese mio marito furono confiscati. piovene, 5-469
76: stella crudel, c'hai del mio mal diletto, / ché ogn'altra
/ e tu firma ti stai per mio dispetto! tolomei, i-19: sono pochi
d'eredia, io: fuggo il mio bene e del mio affanno godo.
io: fuggo il mio bene e del mio affanno godo. periodici popolari, i-83
. carducci, 580: è il fanciulletto mio, che a la romita / tua
ragionevole fugirai d'avere moglie, non essere mio erede. ariosto, 28-84: ma
leopardi, 29-2: toma dinanzi al mio pensier talora / il tuo sembiante,
e ti chiamo, / il mio saluto è in questo / tremare che fa
: la sua gente m'ha dato il mio signore: / tutto lo stato suo
simmetria. monti, x-1-137: del mio morire / deh! sia l'immago fuggitiva
giorni. valeri, 3-211: il mio bene è su questa lunga riva / dove
è in me più fuggitiva che il mio cuore. tolomei, i-91: il petrarca
non sia di pianto molle / il petto mio, ch'a gran pena sostiene /
929: addio, tu madre del pensier mio breve, / terra, e de
. alfieri, 1-489: al regai mio talamo ei veniva / fuggitivo dal carcere.
tu guidi / li spiriti fuggiti del mio core, / che per soverchio de
». « di che parla, mio dio? non è forse il remo,
più che sole / fulgida, l'occhio mio, e mi parea / il suo
tinta in gruogo, facendo da me il mio inchiostro con la filiggine intrisa di gomma
o lepre ch'aggia / preso il mio veltro infra solinghi orrori, / o qualche
, / dal dì fu meco ogni mio ben sepolto, / fulminato il desir,
: più giù il crocevia / del mio grigio paese / dove mi fulminò / lo
5-35: l'acre discorso fulmina il mio cuore. brancoli, 4-225: ma quelli
egli si vedrà intorno questa statuaccia del mio corpo, queste spallaccie di atlante,
il giovane, 9-45: medico fu mio padre, a cui più volte / fulminare
sannazaro, 12-214: deh, socio mio, se 'l ciel già mai non
a vinegia alla cura d'un gentiluomo troppo mio grande amico. tasso, 18-37:
che folminato e morto giacque / il mio sperar. molza, 1-220: il pensier
sperar. molza, 1-220: il pensier mio fulminato giace / che dianzi pace era
, se sapessi dirigere i fulmini a mio grado e puntar i cannoni. bocchelli,
, un punto di congiunzione fra il mio e il suo avviso; al malèvolo
morire, mi affrettai a confessargli il mio delitto, aspettando che il fulmine mi
turbamento cagionato nel di lei animo dal mio nome. nome per lei fatale, degno
come un fulmine, e mutò il mio essere. -fulmine a del
e per foreste, / sempre il mio nome glorióso andranne. / forte il
tuo lume duplicato i guidi lo 'ngegno mio. domenico da prato, 1-ii-356:
et questo è il cibo che 'l mio cor notrica. 5. degli arienti,
mondo,... allora feci del mio meglio per esser degno dei miei compagni
mostri il cuore nudo, / il mio cuore fumante, arso di te. baldini
e gli soffiai nelle narici / fumide il mio respiro / d'uomo, ché questo
un uomo si volta al rumore del mio passo. si volta ancóra, si allontana
e in silenzio tutti i fumi del mio orgoglio, che mi soffocavano, finché non
2-17: il padre del padre di mio padre / non lasciò nulla a i figli
/ di morire, o cacciare il mio nel fisco: / e perché i'non
a poco / sì gran turbe contraria nel mio seggio / che invan fo fumo e
] colle cave fumose nari il petto mio sì spesso / fiutò. d'annunzio,
genti e molti mar condotto, / o mio germano, finalmente io sono / a
come se in quel punto giungessero al mio orecchio le fucilate di torino. verga,
362: sento che va languendo entro mio petto / la vital fiamma, e 'ntomo
mondo / sol per me veggo il funeral mio letto. tommaseo, 3-ii-404: se
. dottori, 113: o del mio duol tiranno / più tiranno divieto! anco
(251-8): a lui più col mio stil basso e 'nculto / renderò grazie
, aggiungendo sotto -addio, giacomino mio: ci rivedremo in paradiso. -funerea
miei numi, anzi al cospetto / mio proprio fai governo e scempio tale / d'
e scempio tale / d'un tal mio figlio, e di sì fera vista /
, ah non fia che il labbro mio con questi / racconti atroci il tuo pensier
quei tanto sospirati minuti, processionarono nel mio cervello. gozzano, 839: è una
col rammentare: qui pranzavo coll'infelice mio sposo. = voce dotta, lat
e la funesta / ferita aperse e il mio gridar fu vano! rovani, i-43
; e l'infedele enea / abbia nel mio destino / un augurio funesto al suo
, or non son questi / del mio ferino e scelerato sdegno / vestigi miserabili
orribil notte, / presente ognora al mio pensiero! botta, 4-480: non quietò
estolli, / colle funesto, il fratei mio si giacque. checchi, ii-1027:
aspirazioni; siamo tutti fungibili, direbbe il mio avvocato. = voce dotta,
per la passione quando io penso al mio ritorno costà:... e se
indugiando potrìa qualche emissario / a danno mio far nascer qualche fungo. -nascere
fungo, / mi par che troppo al mio bisogno stia. ariosto, cinque canti
ieri lunedì 4 di agosto fu consegnato dal mio servitore il fagotto con dugento libretti diretto
mescolino, 5: or decco el mio cittin tanto bellino, / ecco el
cittin tanto bellino, / ecco el mio amoruccio innamorato, / che par proprio
tanti giorni di inattività che erano seguiti al mio licenziamento dalla banca. ero stato,
te vogl'io / la custodia affidar del mio serraglio: / tu sarai dunque grand'
: / tu sarai dunque grand'eunuco mio: / va, ti prepara al
, 16-viii-192: se io dovea rassegnare il mio riverentissimo ossequio all'eccellentissimo principe, con
aggiungesi... la perdita totale del mio occhio destro, che è quello che
, gloriose fatiche. questo ora, signor mio, è fatto cieco; l'altro
barlaam e giosafatte, 5: né 'l mio buono salvatore non rinnegherò, se tu
io ti giuro per li fuochi del mio padre (se'fati mel concederanno) di
1-209: la città... al mio tempo faceva da quattrocento fuoghi. tassoni
14 d'oro, per lo fuoco mio e di bartolomeo... e lo
s. maffei, 6-25: con mio stupore il vidi smarrirsi al primo fuoco
-le mie incombenze, le mansioni del mio grado, -balbettava ora il sergente, -mi
: ch'i'veggio nel pensier, dolce mio foco, / fredda una lingua,
, i-41: e nel passar del mio soave foco, / gli stimoli d'amor
,... / lassan nel mio pensier quel sacro loco, / ove io
fiammeggiar sovente / d'intorno al foco mio puro, cocente. tausilio, 108:
: così lontan da voi, dolce mio foco, / non avrò tempo, o
tutto arde et incende [il mio cuore] del fuoco dell'amore dello
: si accese dentro di me il cuor mio, e un fuoco divampò nelle mie
/ tal ch'io non truovo nel mio pensier loco. s. caterina da siena
foco / agl'italici petti il sangue mio. de sanctis, 7-383: rimane ora
accorgimento migliorai la messa a fuoco del mio telescopio. -figur. fissare esattamente
lo 'nfemo, / ma quel del mio signor, che va col fuoco, /
fosse di fuoco... addio mio solo bene. aleardi, 1-157: dai
di certo del foscolo. questo è il mio fermo parere: metterei tutt'e due
/ ch'i'arrabbi, se il mio nome piglia fuoco. baretti, 3-82:
: chi vuol conoscere, donne, il mio signore, / miri un signor di
senza bruciarsi / per trarne fuora il mio cuore. sbarbaro, 1-27: divenni nella
loco, / d'onorarie disii per mio comando. sacchetti, 101: tutta
svevo, 3-595: era escluso che mio padre, ch'era sempre fuori di sensi
per le gran pene / ch'el mio cor tene. petrarca, 272-8: e
, / tutta intera la vita al guardo mio /... / allato a
viva, / fuori questa, nel mio cuore. montale, 1-52: bene non
e de l'affanno ca '1 mio cor sostene. cantaliccio, 171: se
nostri avversari / nel petto al mio segnor, che fuor rimase. g.
voglia / che dentro fu renchiusa nel mio core, / non potendo capervi,
di fuor mi pinse / veggendo il duca mio tornare in volta, / più tosto
core. morando, iii-226: il mio cor... /...
estima / ch'io mi tenga in cor mio, sebben di fuori / a persona
mia vista; e, quanto a mio avviso, / diece passi distavan quei
sì che 'l cuore, cioè 10 mio dentro, triema, e lo mio di
10 mio dentro, triema, e lo mio di fuori lo dimostra in alcuna nuova
cardarelli, 6-9: uscire dalle porte del mio paese e guardarlo dal di fuori come
/ fuor tutti, fuor del petto mio. tommaseo [s. v.]
(30-2): amor fa nel mio cor fermo soggiorno, / e quindi non
divide, / et io do fuora il mio figliuol alcide. -produrre (germogli
tiranno a giusto regno, / soranzo mio, fuggito in pace or sei.
il fisico / corrompesi, mio caro, e c'è da morir tisico
, voglio andare ad averne parere da mio cugino prima che si cavino fuori queste
, 14: quando i'veggio apparir il mio bel raggio, / panni vedere il
: occorre tener presente la condizione di mio padre, forestiero in questo paese di
che mi furò la grasta / del bassilico mio selemontano? masuccio, in: gli
presente fidare / di questo mondo el mio maggior tesoro; / e quel si è
non volere errare, / giosafà figliuol mio, per cu'i'ploro, /
/ o non t'avessi, dolce mio disio, / veduto mai, poi che
l. bellini, i-144: ahi mio signor, mio dio, chi a me
bellini, i-144: ahi mio signor, mio dio, chi a me ti fura
miei ginocchi, / ch'io nel mio sen ti dondoli / quel molle capo e
: stemperato de tale foco, / lo mio core non avea loco. / fui
volgar., vii-308: l'occhio mio ha furato l'alma mia in tutte
se furommi il core, / fia 'l mio furto minore / quando in dolce vendetta
che chi mi fura il cor sia furto mio. -attrarre sentimentalmente a sé una persona
fosse furato / d'alcun malvagio per lo mio parlare. a. pucci, 6-185
bùgnole sale, iii-236: se del mio cor furato appar convinta, / si castighi
m'hai: / del mezzo del mio cor segreto e chiuso / ogni potenza
della sua lana e di me, col mio furbo consiglio nel cuore.
, xviii-98: facendomi, ripetendo il mio nome a gran voce, riconoscere da
furfante tesauriere, detti l'anello a un mio amico, che lo rendessi al cameriere
, no: tu sai che fallare mio marito per ogni furfantella mi lassa.
la natura di quali, nel processo del mio ragionare, a pieno intenderete. garzoni
in questo solo vo'che voi secondiate il mio: ho tolto il barilotto e gli
. alfieri, 1-78: al nascer mio voi sole, / voi presiedeste, o
presiedeste, o furie; al viver mio / voi presiedete or sole. d'annunzio
furie ho nel seno! un figlio mio, che mente; / una spietata
, anzi due furie, entro il cor mio / seggon. d'annunzio, i-441
. della valle, 212: il mio sangue / spenga l'ingorda sete / di
2-176: sono nella furia del finire il mio lavoro. -essere sulle furie
sardegna; e ambe le volte feci ogni mio potere per delinearmi in mente una distinta
anco t'aspetta / veder talvolta il mio signor gentile / furiando agitarsi, e
nella giornata ricevetti la visita di un mio carissimo amico, il furiermaggiore brescia.
invitare. govoni, 517: venite al mio castello / sotto gli olmi si balla
e sostien ch'io / disfoghi infuriando il mio furore. tasso, 6-48: vinta
, andiamo! / non soffre indugi il mio furor. baretti, 2-323: il
la sua gran vertute e 'l furor mio. buti, 1-765: l'uomo è
s. maffei, 72: credetelo al mio cor; credete a questo / furor
io sentivo il bisogno di traboccare il mio idealismo nell'azione. faldella, 4-155:
., 5-5 (52): fratei mio, questa è mia figliuola; la
perdon più fiate acquistai, / non per mio operar, ma per colui / pietà
di casa, e invasori furtivi del mio. 2. che è procacciato o
ei mi fu solo aiuto / al mio salir furtivo. leopardi, 20-58:
/ foste voi pure invano / al duro mio sopor. nievo, 3-112: un
, che minacciava di restar tutta a mio carico, per una edizione furtiva che prevenne
della grammatica latina] / che al mio furtivo / tempo insegnasti la tua lingua
cristiano, io saracina) / ch'ai mio padre per moglie non mi chiede,
che chi mi fura il cor sia furto mio. 4. plagio letterario.
e profumato il crine, / va del mio scorno e del suo furto altero.
67: di notte in braccio al mio tesor godea / felice furto. guarini,
se don di lei, se furto mio. tasso, aminta, 707: opra
impugnata, / grida: l'esempio mio ciascun conforta. gabrielli, 25-58: non
mazzini, i-558: il primo resultato del mio allontanarmi è un trionfo, non sull'
ch'attorcea soave e chiaro / stame al mio laccio. sannazaro, 8-131: talor
raggio suo negato, / tanto 'l mio stame lei, che 'l torce e stende
momenti facesse le fusa, rannicchiata sul mio petto. -fare le fusa torte o
: io voglio andare a ripigliare il mio valigino, e poi ritornarmene a casa
ch'io vi vò narrare / del mio bel fusto la proporzione. f. f
anch'io / la sposa, ed il mio sposo è quel bel fusto / che
/ una ragion debbe anche a parer mio / esservi. panzini, i-663: è
il primo sbalordimento, avrebbero attribuito il mio suicidio? al duello imminente? ma
, lo spaccapietre, per occupare il mio corpo, dal mattino alla sera,
'e 'futurismo '. il mio sangue italiano balzò più forte quando le
, e voglio / far pago il mio, fin qui soppresso, amore. botta
, intorno al fatto delle guerre del mio tempo e del mio paese; e per
fatto delle guerre del mio tempo e del mio paese; e per l'obbligo che
/ ne porto 'n su le spalle ogni mio bene / tutta la notte pel letto
mia povera gabbanella, ed insieme col mio figliuolo, me ne tornai a casa.
: tu degno ampio soggetto al cantar mio, / e le bell'ambre tue,
pru- denzia... né del mio servizio,... ma de la
, 74: l'ebreo ha già del mio più d'un farsetto /...
, questo è l'effetto, / antonio mio, vedrai il fiorentino / in una
: apparecchiatemi dunque costì in turino nel mio ritorno un bel gabbione da pormici dentro,
di faccia a quel camerino trovai il mio, un gabbiotto di una mezza dozzina di
. m. cecchi, 25-26: il mio padrone in cambio di incassare / uomini
13-7): con tre lupin del mio faccio ragione, / e senza alcun multiplicar
madamigelle, che si sono spartite il mio povero cuore come una torta di siena
per una gran parte del giorno chiuso nel mio gabinetto. d'azeglio, 1-335:
: ma già tre volte e quattro il mio signore / velocemente il gabinetto scorse /
, di stitichezza: / « amore mio, non vai al gabinetto? ».
, di balletti, che a tempo mio a siena e'non si usavano, io
256): io tirai con quel mio pugnale e ne punsi uno tanto gagliardamente
nella tua luce scialba, / col mio cuore leggero, a una fatica innocente
rumorosamente. firenzuola, 206: il mio buon compagno, essendo già addormentato,
ch'egli si dolse gagliarda- mente in mio nome. 11. efficacemente (aiutare
gagliardamente. gelli, iii-27: il mio servidore... vuoimi bene, ed
, ed ammi sempre gagliardemente in ogni mio bisogno servito. a. f. doni
dimostrarne la gagliardia, io lo guardai col mio sguardo che non conosce la lotta
da tutti gli abili e gagliardi come il mio vicino, importerà un continuo decrescimento della
pasqualigo, 602: è tale il mio amore e il vostro odio, che voi
alquanto, / di dolce speme il mio soffrir deh tempra. muratori, 4-102:
: ritrassi in fretta / altrove il mio pensier troppo gagliardo. 15.
salviani, 27: con tutto il mio fuggire non ho potuto tanto schernire che
, si piglia giuoco d'un par mio e non è lecito punirlo.
ba- stagio, per guadagno / del mio servir debba esser messo in gagno?
la mia fisonomia si va rasserenando, il mio cuore è più gaio che mai
/ molto, no 'l nego, amico mio, sperai; / or no;
siena, 44: però convien che 'l mio amor la punga; / ed io
: mi stuccava quel suo [del mio marsigliese] non saper né tacere né lasciar
. tullio, 40: oh il mio gaietto, / che difende la sua bella
di gala, concerti cosacchi, contendono il mio povero io. calvino, 2-23:
di gala. d'azeglio, 1-145: mio padre gli offrì in dono un carrozzone
. - chi mi? / 0 mio padre. -di gala. -io pur cerco
aiaccio la vedova d'un cugino di mio padre,... donna sotto la
/ di far sì fatt'ingiuria al mio padrone, / sì come quel che,
di vostra signoria; troppo cortese il mio stempera galante; quanto mi vuoi tu
. magalotti, 23-3: un cavaliere amico mio, grande ipocondriaco, ma galantissimo sul
7-42: sarebbe [questo] il mio diletto:... il ricercare e
riferiva, scherzando, la voce corsa nel mio paese che il mio viaggio avesse uno
voce corsa nel mio paese che il mio viaggio avesse uno scopo galante. d'annunzio
morire di rabbia senza la vivacità del mio spirito e la lettura delle predette operette
corte, ma, in questo caso a mio gusto, galantissimamente e spiegatissimamente introdotta.
tasso, iv-320: eccovi, signor mio, il sonetto promesso: se vi
, ha suggerito al sig. filippo mio signore la sua erudita galanteria.
, 7-25: la fanciulla del mio padrone anco lei con camiscie, con mocichini
e con mille galantarie s'intratiene il mio favore. goldoni, vii-1096: -è
sforzata non sol di scusarlo [il mio fallo], ma anche di renderlo plausibilmente
monti, i-84: dovreste aver ricevuto il mio libro. non vorrei che mio padre
il mio libro. non vorrei che mio padre si disgustasse di alcune cose di
bistecche nel piatto del cavaliere e nel mio. panzini, iv-284: 'galantina', noto
. con sicurezza l'effet- tuazion del mio negozio, confidando di non aver mai a
simo. carducci, ii-6-97: salutami il mio buono, bravo, grosso, carissimo
: que'galantuomini che si radunano nel mio caffè hanno più lena presentemente per ricominciare
gli esempi onoratissimi di tuo padre, mio degno fratello, e del tuo avo
dante, purg., 2-27: lo mio maestro ancor non fece motto, /
danda. moscheni, 119: questo mio aritmetico... è molto provetto
1031: crea nel deserto d'attila il mio raggio / la manna del promettitore
cioè ghiande. redi, 16-iii-129: questo mio pensiero non vi parrà totalmente un paradosso
imposemi... che io scrivessi il mio parere delle cagioni del galleggiare o affondarsi
in parola quando lo pregavo di calmare mio figlio ch'era troppo galletto!
, ii-3-112: tu ti arrabbi sempre del mio scrivere a modo di gallina.
francolin, non affricana / gallinetta nel mio ventre / scenderanno più giocondi / che
dovero? -da gallióne; fate a mio modo, dico. ruspoli, 75:
disse lo gallo:... el mio cantare è molto più utile al mio
mio cantare è molto più utile al mio signore, che non è lo tuo [
ojetti, i-802: vieni a vedere il mio gallo. è di ferro, ritto
(1939): noi conosco già [mio marito] io così possente gallo,
batendo l'ale / me par volato nel mio gran confino, /...
c. boito, 227: il mio cervello galoppante non si fermava qui.
. giusti, 4-i-114: contento del mio, / né punto né poco, /
. pascoli, 22: era il mio nido: dove, immobilmente, /
, disse il zio prete, è il mio ronzino, /... /
, 9-297: andianne; ch'un mio amico sì si svenne, / sendo
gambe levate per lo spavento d'un mio prossimo voltafaccia. landolfi, 2-120:
misero a gambe larghe ambedue sopra del mio viso, e non restaron mai di disgombrare
figur. rajberti, 2-67: il mio sistema medico si capovolse, e ora
, purg., 1-51: lo duca mio allor mi diè di piglio, /
: si vedrà intorno questa statuaccia del mio corpo, queste spallaccie di atlante,
dove voi vi vogliate governare / a mio senno: se non, potreste bene /
annunzio, iii-1-768: sento ornai / questo mio capo debole in sul gambo / qual
54: tira avanti e segna a conto mio e in fondo poi si contano i
vi prego, messere, dire, in mio nome, che se ne mente per
un ganghero, / seguirò 'l pensier mio d'ire in mercato / a provvedermi
mi sento infiammare di vergogna: che mio figliuolo m'abbia fatto uscir de'gangheri.
. della porta, 1-229: gerasto mio marito, da che è intrato in questo
, fricandò, / e sempre il mio rosolio, il mio caffè; / e
e sempre il mio rosolio, il mio caffè; / e se alcun sopravvien dopo
/ e se alcun sopravvien dopo il mio pranzo, / non chiedo un'altra chicchera
battoli, 3-396: fu il primo amor mio in quella età giovinetta, quando io
un fosso. idem, v-22: murtola mio, io non son studiante / né
anche avendo le convenienti garanzie nel lavoro mio per sodisfare agl'impegni. b. croce
, 6-53: ho io gentilmente uccellato il mio padron maggiore, come ho io garbatamente
, xxvi-1-385: il troppo cibo è mio mortai nemico, / uso il vin garbo
piane. marino, i-176: il mio desiderio è di fare qualche cosetta che
, 114: significa... a mio credere presso a plinio la voce *
i... i e per quel mio garbétto birichino / buscavo baci e pezzi
fremente. foscolo, v-12: il mio cavallo cominciò prima a corbettare e poi a
per dire al fiume: « ora il mio cómpito è di seguirti fino all'oceano
il maestro seppe che volevo dedicare un mio libro a alle raganelle della fossa dell'
folla. g. raimondi, 2-202: mio nonno, camminatore saldo, distraeva la
essem si scombri ', secondo il mio intendimento, dinotano il garo più prezioso
d'annunzio, iv-1-130: conosco ora il mio uomo. gli metterò un garofano sotto
« tu sei un garofalo, ed il mio sangue servirà ad inaffiarti ». bocchelli
che di voi mai ne ragionò a mio padre, geloso,... garoso
/ e non fosse vana, per mio piacire; / con granne dota,
mostro. barilli, 5-181: il mio amico di beira siede di faccia a me
i giovani, così ora le garzonette mio popolo, scrivano. leggenda aurea volgar
foscolo, xv-441: xv-441: al mio servo non parve di lasciarlo [il libro
antico e fedele garzone, e il mio buon parente, durante il resto della
correva più a darmele in spettacolo col mio muso lungo, e le mie spalle
fatui / con il povero gas del mio fetore. manifesti del futurismo, 97:
del gas, vidi la bocca del mio compagno simile alla bocca dei mutoli che
, in via privata però, di mio privato potere. boccardo, 1-965: una
: o gatte, / lucerne del mio studio, o gatte amate, / dio
manco / fin d'un solo bicchier del mio vin bianco. -gatta di piombo:
orecchie, come suol far giusto il mio gatto, quando di su gli alari del
. perticari, ii-371: così il mio gatto mastio si stropiccia / per la
miagolando raucamente. quindi si rannicchiò nel mio grembo e incominciò a far le fusa.
col gomitolo. brancoli, 4-100: mio figlio bisogna accarezzarlo per il verso giusto,
, 6-126: è il gatto del mio cortile, un vecchio gatto forastico e
un finestrino sul soffitto, casca nel mio studiolo un gattucciaccio nero, e così affettuoso
.. è certo, caro il mio gaudente lettore, che turberebbe anche la
lo magnare e lo bere è stato 'l mio deletto, / e posare e gaudere
183: per te fu dupplicato il mio contento; / né veramente si può
gaudii. manzoni, 313: tu eri mio: secura / nel mio gaudio io
: tu eri mio: secura / nel mio gaudio io tacea. prati, i-14
intorno / de le tue lodi e del mio gaudio intero. caporali, ii-27:
mondo. pulci, 9-49: dodon mio, che gaudio è questo! / io
degli arienti, 177: vedendome [mio padre] polito, compariscente assai..
lorenzo de'medici, i-146: ogni mio gaudio è convertito / in pianto oscuro.
miei caldi desir, / avendo ogni mio gaudio in duol rivolto. -dare
/ el tuo amor s'accende nel mio cuore. baretti, 3-60: sono tre
/ ch'un altro ti gaveggia a mio dispetto. berni, 26: costui ha
già la furibonda dea / saputo dii mio mal tutto l'effetto, / e che
disonesto amore di questo ghiotto gavinèllo di mio nipote. -sf. gavinèlla.
intorno di sé. albertazzi, 758: mio fratello... era una gazza
montale, 119: ho continuato il mio giorno / sempre spiando te, larva girino
gazzeri in gesta / ed aspidi venir nel mio contegno. 2. gazzera marina
mie occupazioni, e... del mio decoro, che non vorrebbe ch'io
per le gazzette. stampe il mio « altrieri ». sbarbaro,
i foglietti, leggendo solamente sopra il mio libro. fagiuoli, iv-109: si leggevan
/ che mai non parto da voi lo mio core. dante da maiano, xxxv-1-482
, canz., m-134: tal il mio cor, che a la sua pena
, xv-367: mia madre scaldò l'ingegno mio sì che la povertà non lo gelò
altro affanno... / trovai del mio signor in sulle porte. metastasio,
, i-29: forse cilia vivrebbe ancora al mio fianco, con quel sorriso che in
corsini, 1-65: se vuoi del sangue mio fare un migliaccio, / e ridur
dal fondo del nostro gelatinoso sgomento, il mio occhio ritrovò sul tavolino...
, purg., 5-124: lo corpo mio gelato in su la foce / trovò
, x-23: come fui sì vicino al mio bel sole, / un ge
petrarca, 23-24: d'intorno al mio cor pensier gelati / fatto avean quasi adamantino
, i-225: qual maraviglia, o mio gentil cortese, / se del tacito
nel novo stato, / quando al mio cor gelato / prima il dolor mancò
gaudere... / e perché 'l mio gelato e molle cuore / del calor
son per tenere / in su del mio le geldre sempre armate, / se voi
, 3-iii-178: gli errori di qualche mio condiscepolo,... faceva ricadere
se co 'l vivo sangue / del mio cor ristorare io vi potessi, / gelide
potessi, / gelide membra del figliuolo mio! d'annunzio, iii-1-652: gelida
, dolce amica!... il mio cervello è gelido e diffida e ride
il gelo degli anni hanno agghiacciato il mio cuore. -tremito senile.
il freddo gelo / l'anima dal mio corpo avrà disgiunta, / passo non
io del vostro furor, voi del mio gelo. vatchi, v-574: la gelosia
il gelo d'un esistere come il mio. 6. ant. e
cesarotti, ii-224: figli dell'amor mio: lassa! son muti; / muti
arme ogni stella, / e dal mio lato sia paura e gelosia. boccaccio,
indugi scaltri sento la gelosia attiva dell'antico mio capo. c. e.
a questa comune opinione fomentata, per mio giudicio, parte da qualche sinistro accaduto,
gelosia. goldoni, vii-341: troppa del mio decoro ho gelosia; / non lo
a rodere di mezzo a voi il mio nome. = deriv. da
questa gelosa consuetudine, farei innanzi un mio figliuolo cacciatore, che legista. montale,
. bartoli, 21-168: continuo era il mio piangere, continuo il gemere. a
desio le piume, / vola il mio core e geme; / ma solo con
al sen. foscolo, iv-370: il mio cuore si gonfia e geme come se
, questa voce estrema / a lauro mio, che la mia morte gema. marino
/ sulla tua pietra, o fratei mio, gemendo / il fior de'tuoi gentili
/ geme: una mamma, figlio mio, che muore! d'annunzio,
: non li fia grave / portar mio pianto a questa dura femmina / per gli
tante grazie semini, / giovanni mio, che con ragion legittima / per tutta
/ conobbi. carducci, ii-9-113: amor mio, ho poca voglia di scrivere,
allor che piacque al cielo / il mio sposo rapirmi, e sol volea / che
, e sol volea / che tornasse al mio dito allor che posta / io sarei
grande affezione. sacchetti, 106-64: mio padre mi potea maritare a baldo baldovini
. bembo, 1-251: l'alto mio dal signor tesoro eletto / de'suoi
la propizia luce di sant'elmo al mio palischelmo. riccardi di lantosca, vi-954:
/ nel lapidare ò messo ogni mio 'ntento. boccaccio, vi-250: il
forma generai di paradiso / già tutta mio sguardo avea compresa, / in nulla
b. pitti, 1-244: procuratore mio gienerale feci luca mio figliuolo. giov.
1-244: procuratore mio gienerale feci luca mio figliuolo. giov. cavalcanti, 200
, 4-155: deducete una generale dal mio esempio -regolate dietro quella generale la vostra
di schiararlo per uno piccolo modo di mio senno. capellano volgar., i-57:
della parola ti fa sapere oscuro il dire mio. varchi, 4-41: quando
nuova, 13 (176): questo mio volgare fu congiugnitore de li miei generanti
ho generata; nove mesi la tenni nel mio seno; con molte angosce l'ho
v-3-249: mi ritornava il senso del mio corpo, accompagnato da un'angoscia che
gli favellò e dissegli: tu se'il mio figliuolo, io oggi ti generai.
generano o compariscono, hanno, per mio credere, poco nota l'origine e molto
a confortare l'amore ch'io porto al mio volgare. boccaccio, i-9: se
d'ebrietà, accompagnava tatto generativo del mio cervello. c. e. gadda,
nuova, 13 (176): questo mio volgare fu congiugnitore de li miei generanti
generazione, e così essere alcuna cagione del mio essere. passavanti, 130: per
aurea volgar., 629: al signore mio singular- mente è detto e dato da
dappoi che tu vuoi sapere el nome mio, sappi ch'io voglio in prima che
, frutto delle mie viscere, il mio padrone d'allora faceva uccidere quasi sotto i
bibbia volgar., vi-260: lo spirito mio è più dolce che miele, e
a questa generazioncellucciaccia, né pure il mio sdegno e il disprezzo. = voce
genere animale; e così se il mio cavallo, che è individuo, e si
, i-45: l'insofferenza del mio orrore e le smanie, e potrei
el vescovo. la quale, giuliano mio, è stata tanto buona, tanto
burlesco e quello (oi core mio!) sentimentale. -in senso
. d'azeglio, 2-140: il mio quadro è finito, e credo o il
sarà più d'uno che aspirerà ad esser mio genero, poiché non ho altro che
tanto generosamente comunicata per parte dell'amico mio ottaviano targioni tozzetti. bartolini, 4-111
a insinuare un biglietto nella tasca del mio soprabito, che durante le nostre serate
nobil voto / nessun s'aspetta il mio. quando il consiglio / più generoso è
: a te il saluto generoso di mio padre. -che apporta gloria.
anno / ch'a le sante ossa del mio padre anchise / demmo requie e sepolcro
che l'interpretazione di certi cieli allegorizzati del mio marzo genetliaco. c. e.
o più grata fusse all'innamorata del mio marito, che partendomi da lui lasciarla
partendomi da lui lasciarla tranquillamente possedere il mio genial letto, e in esso godere la
per sistema un'ortografia che al parer mio non era propria al secolo dell'autore
c. gozzi, i-43: mio fratello gasparo s'era già ammogliato per
mai li scrive, con riconfermarli il mio eterno ossequio e la mia genialità.
davante io quindi, / quasi a mio tutelar genio sublime, / prostrato caddi
, 6: tirato da non so qual mio genio e infastidito un giorno da più
la carta una mia filastrocca / che quel mio genio matto nel cervello mi scocca.
scocca. dossi, 371: fe'il mio buon genio ch'io m'accorgessi di
, i-231: voi che siete 11 mio buon genio, il mio demone tutelare,
siete 11 mio buon genio, il mio demone tutelare, voi toglietemi questo velo
di vivere e morire / pel genio mio! 5. indole, carattere
il cavaliere è fatto secondo il genio mio. / quando si mangia e beve,
. de sanctis, ii-1-105: il mio genio mi tirava sempre all'opposizione, alla
mentale, l'accensione e l'accelerazione del mio genio. -modo di scrivere
lui folgorante in solio / vide il mio genio e tacque. rosmini, ix-401:
teco, / che ora ti fo mio consiglier di stato. -contro genio:
ma prima ha da essere di genio mio. -che si segnala per spirito
, e non di cuore. -di mio, tuo, suo genio (con valore
(con valore aggettivale): di mio, tuo, suo gradimento. baretti
: ho udito ai teatini musica di mio genio. cagna, 1-40: madama trovava
180): mi fo monaca, di mio genio, liberamente. s. spaventa
annunzio, v-2-237: il seppia pativa dal mio sguardo di genietto incompreso...
che bisogna che io guarisca di questo mio geniaccio di pigliar a far bene a casa
tetra / che sovra 'l genital mio terren piove. firenzuola, 11: la
, 29-1 (455): o caro mio figliuolo, perocché io sono tuo genitore
io sono tuo genitore e tu sei il mio genito, e siamo per giunta di
che vendicar disio / il famoso agrican genitor mio. tasso, 9-34: rimanean vivi
avea di quasi due anni preceduto il mio nascimento, avea più che mai invogliato e
più che mai invogliato e insperanzito il mio buon genitore di aver prole maschia.
mie genitrici sono molte, e lo mio padre non è uno, le mie madri
ed alcuna fiata la fornicazione e lo mio padre è chiamato enfiamento o vero superbia
, l'accensione e l'accelerazione del mio genio. sbarbaro, 6-117: guarda
de peruzzi donai inter vivos a giovanni mio filiuolo naturale... le sopra
cicognani, 6- 134: nel mio nuovo stato, l'accostamento alla gente viva
me sovviene di mia gente, di mio paese. marco polo volgar., 31
sulla tua pietra, o fratei mio. -a tutta gente: dovunque,
quello che mi direbbe: « figliuol mio, sono tempi cattivi, statevene fuori,
e gentaccia, avete fatto offesa al mio sangue. = dal lat.
l'inurbana tracotanza, / attira il mio latin sangue gentile. -che appartiene
umile / l'alta mia donna e 'l mio signor gentile. parini, 414
... non è atto al servizio mio. varchi, 18-1-238: non con
gradito / odi dal tuo bel piano il mio lamento. metastasio, ii-60: amando
ha dato [amor] riposo / al mio grave languire, / facendomi sentire /
nelle tue gentile virtute per dolceza del mio core pensare resta giamai. b.
sono il vero » / tacque il mio verso, e non mi fu vergogna,
petrarca], i-76: ancora il mio parlare è gentile e pulito. fallamonica,
317: l'ho veduto spesso, signor mio, / che l'usar molto vivande
di questo verso: alle volte al mio orecchio fa gentil suono; alle volte panni
, 31: o cara al pensier mio terra gentile / ch'a la pura sorgendo
ardita / ti guardo, o sannio mio. e. cecchi, 6-358: la
, v-2-62: perché tanto riarde nel mio gentilesimo una stilla del calice non evitato?
? p. fortini, ii-588: il mio marito è uno omaccio e se io
ho poi oltra queste gentilezze la previdenza del mio servitore, ottimo economico, il quale
gentilezze di cui mi ha oltre ogni mio merito ed aspettazione onorato. pascarella,
,... guardate un poco nel mio studio e portate qui il libro della
saltar coi villani, dee, al parer mio, farlo in modo di provarsi e
gobetti, 1-i-443: eccole documentato come il mio atteggiamento verso il gentilismo sia stato da
onore di dire che le avrei offerto un mio fascicoletto, non per l'entità sua
. bibbia volgar., vi-400: lo mio popolo è menato in prigione, però
): io ho dato mangiare il mio, già è molt'anni, a chiunque
, gentiluomini, di vedere un par mio in questi panni. -gentiluomo di
ch'io scriva qual sia, al parer mio, la forma di cortegiania più conveniente
bufflero / tóme un verso e farlo mio. giusti, 2-104: i deserti
e tettonica sulla formazione dei rilievi. mio giudizio il dire che la superficie dell'acqua
me o da altri fatte, formano questo mio qualunque siasi lavoro. lastri, i-44
autore seppi appunto ieri con mio vivissimo sentimento esser morto, presi
che si spezzano scagliando a traverso il mio firmamento aeroliti opachi, le aureole caduche
me la cavai con scuse che il mio superiore gerarchico non trovò buone. bocchelli,
, 5-119: « avrà udite da mio padre le tristi geremiadi del proprietario di terra
della libreria antiquaria che porta ancora il mio nome, aveva comperato, poco tempo
, i-193: non mi piace il mio vin, dice rombergo, / a cui
, / a cui miccon risponde: il mio s'è guasto. / così toccando
, viii-397: così è, padron mio, sono maritata. (bravo filippo,
moneti, 302: che se il mio dir ti sembra stravagante, / e
intenderai quando sarai ben pratico / del mio parlare in gergo ed enimmatico. baretti
sua fiera: e s'awien che 'l mio scritto 4 pecchi di maestà
sensi germanamente, e non stessero mio, se e'fusse noto a tutto il
della mia zia rosalba primogenita germana del mio padre. -per estens. simile
e germana di fogneto, / ch'un mio compare ha messo in poesia / in
, imperador troiano, / di ganimede mio maggior germano. moniglia, 1-1-569:
moniglia, 1-1-569: è vivo il mio germano. / ove dimora? parini,
genti e molti mar condotto, / o mio germano, finalmente io sono / a
ebbe da voi, donna, il mio germano. / paolo, vieni.
: o cielo! o stelle! o mio destin fatale! / o sole ai
ed allegano ragioni, de quali al senso mio potrebbe un germano valersi per concludere che
. panzini, iii-750: il mio caro amico gillette x... è
1-178: è sparito un coniglio dal mio laboratorio. se ne sai qualcosa ti conviene
d'annunzio, i-222: dentro il mio cuore una maligna / specie di versi germina
mamiani, 1-13: questi mali, al mio credere, nascosero la lor radice in
., vi-71: io discesi all'orto mio, per vedere... se
sacchetti, v-221: appressandosi la fine del mio officio, pace e dovizia cominciò a
'n colli, / germoglia entro il mio cor tanti rampolli, / ch'aita selva
germogli e frutti / lieti pensieri; il mio per duolo impetra. chiabrera, 3-3-7
monti, x-2-517: l'oggetto dell'amor mio era la libertà dipintami negli scritti di
una vicina: / -madonna tal, del mio ben non vi giova. - /
2-12: talvolta... metto il mio 'veto 'quand'egli è sul
. sacchetti, 253: antonio mio, non è d'umana gesta / chi
, ii-247: gesta / col canto mio morale do vigore / ad ogni creatura di
in gesta / ed aspidi venir nel mio contegno. = voce dotta,
in gestazione a milano uscirà un articolo mio. b. croce, ii-8-346: il
non fate stupidi bei gesti. il mio non è un bel gesto, è solo
, voi avete tutto il viso del mio padrone. giesù, giesù! quest'è
maria: v. gesummaria. -gesù mio: v. gesummio. 2.
ii-5-184: di che guisa è egli, mio signore, il viso della sua
di maria. gesummìo (ge§ù mio), esclamazione popolare di meraviglia,
monti, x-5-185: che scritti, gesù mio! che strane lotte / d'argomenti
4-i-351: un morto che gridasse gesù mio. nieri, 86: ad un tratto
nome di gesù e dall'agg. possessivo mio. gòtico, agg. (
porto iette de sparvire, soneglianno nel mio gire. cino, iv-264 (149-14)
gittare la pietra, imperò ch'uno mio fratello bisogno grandissimo n'ae. firenzuola
gettatomi poi sopra questa banca, a mio dispecto. -rifl. giamboni
iv-140: tu, salomone, figliuolo mio, conosci iddio del tuo padre,
già che lungamente io pensi al veglio / mio padre di scampar, ch'ei non
/ para di voi non veggio al mio parere: / però non credo d'altra
non mi resta / che gittare il mio sdegno in vane carte. faldella,
della colpa io l'avevo ad ogni mio pensiero, ad ogni mio respiro.
ad ogni mio pensiero, ad ogni mio respiro. -lasciarsi andare, agire imprudentemente
g. villani, 11-3: figliuolo mio, non gittare la disciplina del signore,
gettare / come un ingombro inutile il mio nome. -esporre a estremi pericoli,
le quali meglio potrò andar tessendo il mio ragionamento. d'annunzio, iii-2-277: seduta
chiaro davanzati, l-57: gitto a mio danno 'l parlare e 'l vedere.
inf., 6-27: lo duca mio distese le sue spanne, / prese la
. cecchi, 19- 20: a mio padre ben gli mancò un pozzo / da
comisso, 12-28: davo i responsi del mio oracolo su certi foglietti di carta leggera
e gittarono le sorti sopra lo popolo mio, e misono lo fanciullo nel bordello,
te gittato ho 'n terra il mio onore. s. caterina da siena,
a. f. doni, ii-93: mio padre gettò via i danari a mandarmi
piedi, / dicendo: « padre mio, ché non m'aiuti? ».
disse: che favella e comanda iddio mio signore al servo suo? serdonati, 9-301
or che diavol ha a far qui un mio pari? / hass'egli a disperar
/ distante a quelle ninfe, a mio parere, / ben quasi una gettata
maestro alberto, 18: ragguardando il volto mio di pianto grave e alla terra per
: io mi proposi di dire il parer mio non tanto su 'l manzoni quanto su
di cinquanta mila, che, stesi sul mio scartafaccio, fanno fede della mia fatica
mali: ma ancora tutta gettata nel mio signore. gentile, 3-253: per
viani, 19-419: sai gli detti il mio nome: la poveretta era una gettatella
.., dicendo: -oimè! patre mio, che aveti voi? che doglia
triplice sbalzo, allorché m'accorgo che il mio treno s'è squagliato proditoriamente.
ne succede alcun male, perché il mio maestro co'miracoli se ne caverà fuori
prescersi in assetto; / tal del mio duca appunto era la sorte. panciatichi,
il modo buffo di fare tra me e mio padre. e. cecchi, 6-387:
barberino, 1-253: e voglio che per mio amore, quando voi v'abattete a
uno getto drieto a uno uccello per mio amore, o volete falcone, o volete
. bocchelli, 1-ii-543: nel mio planisfero geurànico, in cui ho raggruppato
, fa certi prezzi, caro mio. una sera un mesetto fa, con
stropicciar meco, per portarsi via del mio pelo. -giocare, tendere una
grazzini, 471: nel leggerlo [questo mio capitolo] vi ricordate di giovanni e
squaglia. boccaccio, ii-231: figliuol mio, apri le braccia, / fagli
quando / dipinto di pietà, l'almo mio sole / udii con dolci ed umili
2-60: verace canzonetta, / di'al mio amor non faccia / sì ch'io
io me ne trametta, / che '1 mio lavor non ghiaccia. iacopone, 92-82
faville vive / di gloria il nome mio, ch'avesse lume / come molt'
spento; / ma già morte il mio dì nel ghiaccio scrive, / e rammentar
/ il cor nel foco, il mio pensiero al vento. tasso, 1-24-73:
finto ghigno... / di mio cognato. -in senso attenuato e
non manco mai, nel pubblicare qualche mio libro, di prevenire un novellista fiorentino
, iv-2-1254: rivedo la mietitura del mio paese,... un fastello
annunzio, v-3-95: non credo che alcun mio libro gli fosse familiare. tuttavia mi
: / sti altri quatro è de mio marito. lippi, 11-36: a quel
fatto animo a l'avvilito, mando un mio ghiottone sconosciuto dinanzi a la porta del
distrutto la squisitezza della ghiottornia, caro mio dottore. -per metonimia: i
no- tomia di qualche animale qui nel mio quartiere, per la insaziabile ghiottomia abituale
e sovente eziandio mi rido di questo mio matto ghiribizzare. mascheroni, 8-369:
alla macchia, ed altri gli disegno a mio bell'agio... io gli
baretti, 1-40: eh, genovesi mio, adopera gli abbindolati stili del boccaccio
, 885: se vi piacque mai alcuno mio ghiribizzo, questo non vi doverebbe dispiacere
xv-303: se sino a queste righe il mio carattere arabo non ha voluto farsi leggere
/ -ad altro m'indirizzo / col mio ghiribizzo / di fumo al vento.
truovo alcun che sia, / al mio parer, ben simile di lui, /
ella ov'è? » domanda / ancor mio figlio. ed io: « nei
/ lo meo namoramento / e già lo mio talento / non auso dir, né
ha fissi, / al cor già mio, che seguendo partissi / lei ch'avolto
guerrini, figliuolo del già sig. dionisio mio amico. 6. invero,
/ altrui colpa mi toglia; / del mio fermo voler già non mi svoglia.
invecchio; / già per etate il mio desir non varia. sassetti,
gran tempo in voi i posi 'l mio amor ch'i'sento or sì infiammato.
giacchetto?... neppure! il mio l'era di fustagno color pistacchio,
i quali si trarranno fuori col mio giacchio. gioberti, 1-iv-375: il
guerrazzi, i-189: eh! caro mio, io l'ho da fare con merli
/ di memoria riponimi, onde il mio nome / passi ai tempi futuri. cardarelli
meco ebbi giacente / ha lasciato il mio letto per 'l tuo letto, signore;
modena deve essere una lettera giacente al mio indirizzo; ti prego di farla respingere
divano giaceva stanca. svevo, 3-578: mio padre si levò subito dal sofà su
destarvi or che con me, col mio / furor, di sisto il furor santo
, cui sempre tacqui / l'amor mio, che affissarla appena oso. pavese,
antonio da ferrara, 100: udite 'l mio languire / e '1 dispettoso viver
la vigna, ch'ebbe a fitto il mio signore / da un gerto abate di
bassa. preti, iii-176: giace un mio giardinetto in quel confine, / ch'
: fulminato e morto giacque / il mio sperar, che tropp'alto montava. ariosto
foscolo, xv-235: la tua lettera, mio caro pieri, scritta a'13 di
: lui folgorante in solio / vide il mio genio e tacque; / quando con
giace? molza, 1-220: il pensier mio fulminato giace / che dianzi pace era
9-105: ho una spina nel capo gesù mio. / giorno e notte non trovo
. de pisis, 193: il mio cuor va portato / da ali di vento
, seminudo, coperto solo da un mio giaco di pelle. = dal
girasole ch'io lo trapianti / nel mio terreno bruciato dal salino, / e mostri
1-220: mentre sognavo assai placidamente nel mio involucro giallolino fasciato di verde, fui risvegliata
. papini, 40-106: tutto il mio affetto va... all'aromatica giallura
di pomo. di giacomo, ii-740: mio padre... era, in quell'
era costui un pezzo di giovanotto del mio preciso carattere,... giambevole
, no: ti assicuro che per il mio onomastico il carcere non mi ha passato
giando a questo modo: « awegnacché al mio tempo siano avvenuti in italia molti e
. soffici, v-3-10: l'infatuazione del mio giannizzero micheletti mi faceva da sola capire
peccavo di eccesso di fede. era il mio giansenismo e avevo bisogno di proseliti.
non mi direste più giansenista pel rigoroso mio zelo a favor della pura lingua. fogazzaro
il quale mi ha balestrato quaggiù senza il mio consenso. 2. locuz.
nella cianfarda, / mellon da seme mio, fussin zaffini, / non vi
giardino in fiore, / il mio pensiero, e dice: si può entrare
/ e rigando il giardin dell'idol mio / viso gentil, tornava foco al core
giuocavano alle bocce. pavese, 9: mio cugino è un gigante vestito di bianco
[cesare], / ne 'l mio dolor, né lo scuro sembiante, /
: andando dietro tanto gliene feci [a mio marito] che uscito del suo trotto
? far che si cicali / del fatto mio. / -i giganti da cigoli,
corpo gigantesco. pavese, 11: mio cugino è tornato, finita la guerra,
lorenzo de'medici, ii-156: gigghiozzo mio, tu te farai con dio,
/ intrecci il giglio tuo col lauro mio. tornielli, 475: ancor tra l'
caro e fresco giglio, / con il mio conforto e 'l mio consiglio.
/ con il mio conforto e 'l mio consiglio. -con riferimento alla madonna,
giglio fiorito, / èsse partito per mio fallore. dante, par., 23-74
, piccola rosa mia, piccolo giglio mio, concedimi questo miracolo! 10
, 8-126: piantato il suo giglio nel mio orto, gli cavava il cuor del
me, che di nuovo in sul mio canto lo faceva sonare. 13
de'medici, 145: addie, gigliozzo mio dal viso adorno. = lat
ondeggiare / nel breve cerchio onde il mio gusto mordi. linati, xvi-58: è
posar, tristo né lieto / del mio destino; e non contar gl'istanti;
disse in un soffio: « mio bel gingin allacciami questa calzetta » non fece
la prima volta chiamato mi levai dal mio banco a declinare il nome della rosa
a mostrare loro una catena intorno al mio corpo:... ma senza dubbio
m. cecchi, 18-23: o padron mio da bene, / o padron buono
costume sportivo, sentivo stagnare dolcigno il mio sangue ai ginocchi. -sulle ginocchia
iesu cristo. cesarotti, ii-179: mio figlio è 'l re di sora:
.. ', in quel punto mio padre morì. -trarre le ginocchia
: ti domando perdono in ginocchioni del mio tanto tardare. cattaneo, iii-4-134:
/ pronti a pur arderti, libretto mio, / se in un avverbio c'entrasse
(346): avevo in questo mio castello un giuoco di palla da giuocare
, come faresti, dolce pantera, col mio cuore. de marchi, ii-942:
, 4-i-35: quando ecco, non senza mio stupore, che cessano improvvisamente le detonazioni
con molte guise di morte intorno del mio animo giuocano. g. morelli, 219
.. m'hai rubato e giucato il mio. esopo volgar., 3-165:
me, la mia salute, il mio morale. giusti, iii-86: nessuno può
/ vo a trovar un venizian mio amico, / il più solenne baro
193: -ci farò / essere anche un mio amico di riguardo, / col quale
(femm. -trice). lealtà di mio padre i loro giochetti. o questi andassero
risposta, e dina si godeva il mio stupore. 4. grazioso accorgimento estetico
, con la quale nelle reti del mio piacere tutti gli allaccio. 3
: ingannavo la impazienza dell'aspettare il mio turno a furia di partite a *
. monte, ii-390: lo mio cor è apenato di tal gioco, /
io agio tal vita, / aspettando mio gioco. g. cavalcanti, iv-69
le mie delizie son tutte e 'l mio gioco / viver ardendo e non sentire il
, iii-196: non creder gioco il mio: volgiti a quelle / che di
cierto senbrami gioco, / e spesialmente contra mio for- sore. dante, purg.
/ rifece il giuoco, onde 'l mio corpo langue / per tanti mali ed ancor
dissanguavo. scosse di gragnola tempestavano il mio corpo e lo lasciavano gelato; un sole
. verga, i-75: orsù, mio bel nemico, a che giuoco giuo-
diletto / fat- t'han segno il mio petto. rosa. 74: la state
non si paresse che io dicessi a favor mio, direi ancora molto più avanti che
. landolfi, 8- 203: ragazzo mio, lei sta giocando un brutto gioco.
s. illustrissima che ella m'invita al mio giuoco.
pur sperando; / or prendendo il mal mio a gioco / m'ha lassata lagrimando
fuoco, / ove più stretto il popol mio tapino / stava a gridar c'avea
, 4-517: se non era il mio compare che m'ha avvertito, credo che
mia patria si farebbono i carnovali del fatto mio. 4. agg. buffo
. guerrazzi, 3-246: tacco, mio padre,... giocolava con
da siena, 49: è indicibile il mio giocondare, / el mio gaudio non
indicibile il mio giocondare, / el mio gaudio non manca, / la mia gioia
: per te spero, cristo iesu mio, / di pervenire nel supremo coro /
. cavalca, ii-34: o signor mio, io ti ringrazio di ciò,
aver perfeto bene / da vu, mio bel desio, / iocondo lo cor mio
mio bel desio, / iocondo lo cor mio / ognora fa e la vita man
fia, / poiché assecura il viver mio. leopardi, 6-51: forse il cielo
... sia giocondo il parlare mio. passavanti, 261: quando il
e giocondo / sì vidi inebriare il mio bel fiume, / che 'l più de'
, / per te [dio] diletto mio sposo, / ogni altro amor relinquo
uno dio / tu se'lo sposo mio. 3. vizioso, dissoluto
, se quello ch'io concepo nel cuore mio, si può fare. boterò,
. tommaseo, i-280: rincontro il mio ingegnere che dopo ven- t'anni rivede
ariosto, 43-20: morto il suocero mio dopo cinque anni / ch'io sottoposi
valse poco, / perché sotto il mio gioco / la mia grande possanza il fe'
siete..., sappiate che 'l mio giogo è soave e l'incarico mio
mio giogo è soave e l'incarico mio è sì lieve. s. girolamo volgar
. girolamo volgar., 1-5: 'l mio giovo è soave e lo mio fascio
'l mio giovo è soave e lo mio fascio è leggieri. scala del paradiso,
: sappi, rinaldo, il nome mio è lo sdegno, / venuto sol per
. in vece de'quali stanziano nel mio cuore sempre gioia e pace. grazzini,
, / da quella in fuor del mio dolce marito, / a lui voglio
/ crescon le gioie mie dentro al mio petto, / mentre ogn'una di voi
lontano. carducci, ii-7-351: amor mio, gioia mia, voluttà unica,
di amore, io vi aprirei il mio animo..., vi scriverei lettere
66: ben sapete ornai che 'l viver mio / depende sol da vostra gran beltate
divina luce / in gioia cangia il mio vano dolore. -cambiare, voltare la
ch'ogni mia festa e gioia, ogni mio canto / ratto voltast'in pianto ed
un tuo amico. svevo, 3-578: mio padre si levò subito dal sofà su
novità nessuna, avendo io trovato al mio ritorno di villa l'a. s.
da presso, maravigliando la lindura del mio vestimento, ne parlò alcuna gioiante parola
certo va per il gioielliere per conto mio. -come per conto vostro? -per
francesco di vannozzo, 162: legiadro mio giardin lucido e bello, /.
la ragazza strillava gioiosa, forse il mio amico la salutava alla maniera del paese.
a cino, iii-4-18: perché de lo mio amor sete gioioso, / di ciò
ad una / rivolta d'occhi ond'ogni mio riposo / vien come ogni arbor vien
/ et un ben, quanto 'l mio, non si ritrova. tasso, 8-3-980
e a parte / pur farti entrar del mio gioioso stato. bartolini, 5-60:
/ a quella c'à in pregione lo mio core. a. pucci, cent
708: rivedo certe vele del mio adriatico alla foce della mia pescara,
è gioiosa: / tu se'il mio core, amore, e 'l meo disire
nuotano nel mare, / o figlio mio gioioso, dimmi, dimmi, /
sino alla feccia. per tutto il mio tempo ho molto gioito, / molto sofferto
, 27-105: ella, che vedea il mio disire, / incominciò ridendo tanto lieta
, xiii-3: oi lasso, lo mio partire / non pensai che fosse doglia
iii-371: come? soffrirò che un mio servitore gioisca di quella bellezza che m'innamora
, v-2-254: soffrivo e gioivo nel mio corpo come se le vene i muscoli
solo a le fiamme, e 'l mio destino / d'arder mi feo, non
spettacoli fuggitivi ai più riposti aspetti del mio spirito. b. croce, i-1-193:
gioire. broccardo, 13: se 'l mio signor mi serva a tanto bene,
a tanto bene, / che ascolti el mio lamento, / gioiremo in pace insieme
, diciamo il vero, rubare al mio opaco destino, vorrei gioirle, gentilmente e
faldella, 5-173: io voglio solo il mio bel ludovico, il mio buon fornaciaio
solo il mio bel ludovico, il mio buon fornaciaio. egli solo, sentite!
gioire. sempronio, iii-213: s'al mio novo gioir, lidia, si pensa
francolin, non affricana / gallinetta nel mio ventre / scenderanno più giocondi / che
: con la mascara in mano dico al mio giorgio: « beato chi ti può
poliziano, 2-20: se tu guarderai nel mio giornale, ti abatterai a una partita
gemelli careri, 2-ii-269: continuando il mio intrapreso giornale, dovete sapere siccome il
7-113: non accadeva dunque che il mio dottissimo avversario facesse registrare dal giornalista di
dirti ciò che ti dice giornalmente il mio cuore. -abitualmente, comunemente, ordinariamente
attaccasse / alquanto di quell'ombra al mio natale. magalotti, 24-312: giornate
poi ch'i'pensi / che il mio ricco tesoro altri mi fura, / e
tutto quello che bisogna per seguitar il mio viaggio. da ponte, xxiii-42:
salvini, 19-iv-2-253: ci fu un mio discorso dopo la messa cantata, e
estivi giorni, / io sempre nel mio petto amore annido. marino, i-56:
a un tratto mancherà. -il mio, il tuo, il suo giorno:
padre, desiderò di vedere il giorno mio; e videlo, e rallegrossi. rosmini
padre vostro, esultò per vedere il mio giorno: lo vide e ne giubilò
. moneti, 202: con il cervello mio grosso e profondo / ho fatto a'
soldati, 38: l'otto settembre il mio amico, che si era compromesso nei
battaglia singulare. ariosto, 13-6: mio padre fe'in baiona alcune giostre,
corona. carducci, ii-13-82: figlio mio, la vita è una giostra,
bisogna entrare e combattere. coraggio, mio caro come figliuolo. -gara d'
: s'io avessi intenzione di gabbare mio marito, ciò vorrei fare per altro viso
). sacchetti, 64-44: il mio cavallo... mel dèi aver guasto
, 682: non maraviglia ch'el mio marito mi sollecitava che io chiamassi sostrata
la patria e giovarle, ma dimostrare il mio desiderio di farle giovamento ed onore,
: chi vuol conoscer, donne, il mio signore, / miri un signor di
, mette i rugginosi e debili ferri nel mio giovine orticello. monti, x-5-191:
e li loro cogli altrui, [il mio peccato] non sarìa grave come tu
a morire, etc.? -il mio ritrarmi non distrugge per nulla la *
! g. gozzi, i-24-101: il mio ceccone è un giovanon dabbene. govoni
giovenetta donna / tuo regno sprezza e del mio mal non cura. g. morelli
, i-7-11: adonque, caro amico bono mio, / non giovenil desio, /
i-181: quel che più accresce ogni mio sdegno / è ch'io ho perso
/ è ch'io ho perso il mio giovenil tempo, / né mel può racquistar
io nudriva 'l core / in sul mio primo giovenile errore. cesarotti, ii-152:
buzzati, 3-242: siete su terreno mio, giovanotto,... e avete
giovanottóne. dossi, 424: il mio amico, un giovinottone acceso di colorito
memoria, e però sola questa giovava al mio democratici di nascita e di professione
.. credere che col supposto del mio ritorno ella m'abbia privato di questa
..., favorito. del mio ben non vi giova. caro, 2-2-220
che mi giova più del vostro che del mio. prima dalla preziosa raccolta di memorie d'
tu se'quella / che se'tutto 'l mio bene e 'l mio conforto; /
se'tutto 'l mio bene e 'l mio conforto; / tu mi se'giove,
, 810: capisco benissimo che il mio giovedì grasso non potrà durare in eterno
s. c. 22-2-8: non è mio vizio che io sono adiroso; è
attaccasse / alquanto di quell'ombra al mio natale. garzoni, 5-46: le favole
e gioviale. soffici, iv-100: il mio amico era anche di carattere gioviale ed
, / mi stemperavo in lacrime / nel mio bel san giovanni. dessi, 3
., vii-434: io mi ricorderò del mio patto con teco nei dì della tua
iii-713: conobbi... l'error mio d'aver posto per l'addietro le
, 9: se posso farlo girare a mio proposito, voglio che ne vediate oggi
passa '1 sospiro ch'esce del mio core. boiardo, 2-31-1: il sol
mia mente e per le vene altresì dei mio corpo discorrere e girare io mi sento
. carducci, ii-1-63: siccome a mio padre gli giravano, e forte, non
: ha costui tal leggiadria / che il mio cuor ne gira e impazza. marrini
son nelle peste, / il girarrosto mio più non rimiro. -figur. oggetto
girato alla rovescia, i paesi del mio arrivo. 5. modellato,
): nove fiate già appresso lo mio nascimento era tornato lo cielo de la luce
gire / a riveder colei che 'l mio cor cole. -spostarsi da un
partenza. anonimo, i-481: lo mio gire, amorosa, ben saccia te,
felice e non vi gravi / il mio nome portar salute umile / al mio buon
il mio nome portar salute umile / al mio buon caro, ed al gran casa
/ che 'n altra parte gisse lo mio core. dante, conv., ii-vn-5
. lalli, ii-41: se 'l mio figlio dovea girne a morte; / perché
: tanto tempo io ho seguito / un mio sol gentil superiori e inferiori girelle, noi
- gire in alto: salire. mio scrittoio ho io dipinto una ruota, la
indeciso. baiocchi, i-253: il mio sovrano è alquanto girellone, / di
dieci leghe, sin dove arriva il mio buon diritto e la mia buona spada
, li-2-545: nel giro veramente del mio impiego non è risorto alcun di quei massimi
. d'azeglio, 1-349: questo mio giro di conoscenze era composto di ottime
eterni giri, / che dell'esser mio frale, / qualche bene o contento /
, vergine e madre, / col mio pianto mi purga, / sì ch'io
, 5-135: avevo appena finito il mio giro, quando ho sentito un rumore
avrebbe potuto arrestare tutto il giro del mio sangue. 17. figur.
un'altra volta; / qual sarà il mio piacere e il mio conforto / nel
/ qual sarà il mio piacere e il mio conforto / nel ritrovarmi col mio ricciardetto
il mio conforto / nel ritrovarmi col mio ricciardetto? manzoni, pr. sp
tesim'anno, / chiamommi il padre mio. colletta, ii-260: nel breve
ballo. marotta, 6-159: ho il mio giro di visite fuori, malati d'
facci attignere. redi, 16-i-9: il mio labbro profanato / si purifichi, s'
aspirazioni alla libertà, ingenite nell'animo mio, s'erano alimentate... della
barilli, 3-30: qui è il mio teatro, il mio mondo, il
: qui è il mio teatro, il mio mondo, il mio passato, la
teatro, il mio mondo, il mio passato, la mia memoria, in giro
d'aspettare, / diporrò giù lo mio soave stile, / ch'i'ho
cleoneo giuba crinita, / vestesi il campo mio d'un biondo sole. foscolo,
giubilante festa: / ch'ai grave mio cordoglio / fu la tua cura presta.
canto d'amore e seguiterò te, diletto mio, in alto; venga meno l'
sono / che fanno giubilar tutto il cor mio; / l'un d'aver fatto
/ ho la febbre, ho bisogno del mio letto, / soffro, alle gambe
vostra produce la giub- bilazione dell'animo mio. tommaseo [s. v.]
da siena, 145: o angel glorioso mio custode, /... con
anima sua. redi, 16-vii-399: mio padre si è contentato di darmi la
.. ah, quel giuda di mio cugino! g. bassani, 4-90:
? poliziano, 123: rendimi lo mio cuor, falsa giudea, / ché più
ne se'ben degno secondo lo mio giudicaménto. busone da gubbio, 99:
da se stesso prese, / il mio senato il giudicò tra'rei. anguillara,
abbracciavacca, xxviii-96: se pronto ti pare mio detto, reputane d'ira furore:
. svevo, 3-562: volevo che quando mio figlio fosse giunto all'età di potermi
, 1-82: voglio partire lo tuo dal mio, e voglio fare mio testamento e
tuo dal mio, e voglio fare mio testamento e giudicarlo per la mia anima.
chi mi giudicherà, se proseguo il mio destino? -rifl. bibbia
più che volentieri, e con molto mio gusto, quanto a giudicarle, usanza
a giudicarle, usanza e fermo proposito mio è di non dar mai giudicio de
, i-30: il giorno dopo il mio ingresso nell'accademia, venne da quei professori
. fra giordano, 1-210: signor mio, se io dinanzi da te io
santa bonda. voi sapete che nel mio testamento mi giudico quivi; però che io
-come la fa? -ehimè! maestro mio, / di male in peggio! giudicata
l'arme sieno / del vostro e mio valor giudicatrici. m. adriani, v-213
eccovi come l'universalità è al parer mio il supremo giudicatorio del vero religioso.
, 130-18: fie intento s'io nel mio esordio propongo la giudicazióne una o più
quella sopra che io voglio fondare il mio dire. cicerone volgar., 1-325:
sommo giudice è quello che punirà ogni mio difetto. imitazione di cristo, i-24-1
. metastasio, i-98: se il mio paterno amore / sdegna il tuo core altero
quivi a giudicio con esse, per lo mio popolo, e per israel, mia
interamente lodata nel capitolo della pittura del mio carattere. verga, 3-85: ognuno
voi non me fugiate, schifando el mio giudicio siccome di vile una persona,
è amico e tiene gran conto del mio giudizio, che non si curi né di
. equicola, 56: era il mio giudicio tacer di costui. n. da
, i-333: dove ritroverò l'onor mio? i giudizii del mondo sono spietati e
loardi ed altre fortificazioni, che, a mio giudicio, non varranno mai un frullo
potrei sbagliare, veh! ma per mio giudizio... gli farebbe meglio uno
di sottoporre me allo giudicio col servo mio e l'ancilla mia, quando contendevano
formar giu- dizii sopra alla bellezza del mio volto che non avete veduto che nascosto
. magalotti, 9-2-1 io: quanto il mio giudiziaccio suole non ispropositare affatto all'ingrosso
debito grande che questa ultima parte del mio lavoro ha verso i cinquecentisti commentatori de'
di fragole e di more, / tirsi mio dolce. c. durante, 197:
ma che premio ha a essere / il mio in questa cosa? io voglio un
giusti, 2-225: dite un po'padre mio, sarebbe vero / ché ci volete
giulìo / lieto m'apporta sol per mio tormento. cellini, 2-5 (310)
franco, 263: dianzi fu 'l viver mio lieto e giulivo, / ed or
, / ed or, a prova del mio mal cotanto, / sento 'l mio
mio mal cotanto, / sento 'l mio ben, mentre di lui mi privo.
od accesa. manzini, 12-9: « mio » ripetè, travolto da un impeto
per non lordare dei suoi nomi il mio scritto. bartolini, 16-56: era contento
/ è pure un santo del paese mio. 4. locuz. da
/ s'io riscontrassi a sorta il mio sprendore, / io gnene vorre'dare
x-23: come fui sì vicino al mio bel sole, / un gelato tremor tosto
pratolini, 9-479: fru, al mio fianco, doveva fremere dentro come un giunco
, tanto ch'i'giunsi / l'aspetto mio col valore infinito. 4
de'medici, i-44: ah! folle mio pensier, perché pur vuole / giugner
, 5-72: poscia ch'io ebbi il mio dottore udito / nomar le donne antiche
nodo, / che forte implica il mio dubbioso ingegno. forteguerri, 10-112: non
lettere a vostra signoria riverenza dopo il mio giugnere alla patria, è suto perciò
questa settimana passata, dandovi aviso del mio giongere a roma. -figur.
riva giunsi, / e per sempre il mio bene in braccio accolsi. -pervenire
. caro, 16-3: fuor del mio, desiando altro ricetto / vo sempre,
-figur. boccaccio, vii-84: il mio cor vole / vivere con sospiri doglia
mia festa a riva, / ed ogni mio piacer rivolto in pianto. g.
non giugne da vienna la decisione del mio destino. fogazzaro, 4-19: mi par
guittone, i-28-11: signore e padre mio in terra singu- lare, s'io
preti, ii-98: fu ristampato il mio libretto con alcune giunte. zeno,
giunta. per particolarizzarti di più il mio libretto. - ha questo titolo: odi
/ e in rima egli ha il mio onor fornito e cotto. 9