zucchero. bacchelli, 18-i-159: il mio specifico l'ho sperimentato su me, e
morte melata. torini, 1-25: signore mio, m'ài condotto alla verità,
la moglie rispose: e tu, marito mio dolciato melato, vuoi tu fare il
333: tutte si facevan beffe del fatto mio, come se io fusse stato un
189: le due terzine di quel mio sonetto d'amore alla strada nacquero sotto
del meleto, 28 giugno 1907. mio caro de frenzi, rimbalzata da san francesco
, i-1264: p. s. il mio recapito (ma l'ada negri s'
, /... / al mio od al tuo non si poneva mente;
nostalgia d'arcana felicità perduta, il mio spasimo. = voce dotta,
iv-2-472: poiché ella era seduta al mio fianco, un nuovo turbamento m'invase
la curiosità insistente e timida insieme del mio vicino ricominciava a tempestarmi mellifluamente d'interrogazioni
volgar., 4-25: il core mio, madonna, ha proferito buona parola,
83: se ben tua melliflua bocca mio nome in sé non resonasse, mi
un viso fresco e gaio, / giunse mio padre e diemmi un gran buffetto.
serra, iii-182: ho ripreso il mio fascio di appunti, dove imputridisce confusa
vedeano ancor fiorir d'un pelo, / mio padre mi cacciò. speroni, 1-4-223
candida mano; abbandónati / qui su 'l mio braccio: parliam di gioie..
cent., 55-29: o dante mio, che non fu mai stormento / al
con un colpo di pompa costringo / il mio motore saziato / a far le fusa
3-233: appena entrati nel cancello il mio compagno mi aveva mostrato ad un angolo
la carità in me, è sepolta nel mio comportamento. / è, forse,
, li- baneo legno / suscitar dal mio stil pianti tebani. pindemonte, ii-108
, 130: arrivò un giorno nel mio granaio / come un uccello sperduto / pallido
della faccia. cennini, 58: mio maestro usava ponere queste meluzze più in
carta io ti scrivo per compensare il mio brutto carattere con la bella membrana?
per la fera membranza / de lo mio gran disio / malamente fallio / chi mi
in un momento / ogni membranza del mio amor da esso. chiabrera, 1-16-47:
449): mercé ti chero, dolce mio signore, / che vadi a lui
sante. muzio, 5-109: in questo mio disagio alcuna volta, / membrando le
cor di ghiaccio, / né del mio foco più membrar giamai. -in
obliereste, / s'io fosse dal mio lato sì fellone, / ch'i'non
v'amo, sono amato / e 'l mio servir vi piacie ed è a grato
anonimo, i-503: acciò che 'l mio affannare alenti c'agio / e compiagente
arrivato in ferrara, ho trovato che il mio amico containi era stato nominato quinto membro
l'essenza con un esemplo, a mio giudicio, esprimente, rassembra il periodo
? g. morelli, 89: a mio parere, volendo pienamente vedere e provare
, / deh, sì, caro il mio prete pierantonio. tramater [s.
canzonetta mia: / ben sai lo stato mio. niccolò da scoride], 437:
1-109 (256): in questo cader mio percossi la memoria e stetti isvenuto più
castiglione, 67: come nell'animo mio era recente l'odor delle virtù del
a terra / cado, ove del mio ardir l'aspra memoria, / più
che morì quella buona memoria / del mio marito, ch'era un giglio d'orto
di consecrare alla memoria del solo amico mio quelle lagrime che ora mi si vieta di
, come strascinò la benedetta anima di mio padre quel dì che mi fece suora pur
se ben ho inteso le sentenze di bertoldo mio marito, buona memoria, ei disse
lodatissimo lister, grande insettologo ed amico mio di soave memoria, non può accomodarsi a
: questo unguento à posto al corpo mio, per memoria della mia passione e sepoltura
, 13-127: ancor non sarebbe / lo mio dover per penitenzia scemo, / se
i-246: la signorina levò verso il mio povero amico, dal suo angolo,
goldoni, i-974: ad un par mio si dice se ha riputazione? non
tempo da lui. piccolomini, xxv-2-108: mio padre, recatevi alla memoria quelli anni
sempre a te ritorno, / o mio patrio ricetto amico e fido.
credeva quasi che fosse una memorietta di mio padre, ma vidi invece che era
ca'da mosto, i-104: in questo mio viaggio, avendo vedute molte cose nuove
'memoriale! '» supplicai, prendendo mio padre per le mani e traendolo.
ce l'han fitto per forza, mal mio grado. pallavicino, 6-1-281: commise
48: mi dite che l'onor mio e del monastero è in notabil pericolo
me sempre; è questo lo memoriale mio nella generazione e per la generazione.
tra i morti quando i memorialisti del mio popolo cominciarono a scriver di me quasi
villania. nacchio, xvii-325-4: amico mio che m'invitasti a cena, /
. in ogni femminella... il mio desiderio scorgeva ima mènade. =
menadito. moneti, 2-16: un amico mio... aveva imparato a contare
sicuro delle zattere, le tartane del mio paese, le cabarre, le menaite
ariosto, 46-13: ecco alessandro, il mio signor, farnese: / oh dotta
roverbella, xxxviii-177: trami, signor mio, di questi pianti / e menami a
. pulci, xxxiv-575: menando questo mio fratei lebbroso / a quella donna al santo
la madre. praga, 4-45: al mio arrivo l'organista intonava allegramente il *
prender teco alcun sollazzo, / ho fatto mio pensier menarmi il cazzo. bellincioni,
disse: io mi credea che fosse il mio. aretino, 20-98: con quel
10 ho trovata una giovane secondo il cuor mio, assai presso di qui, la
, / tu te ne vai col mio mortai sul corno. boccaccio, iv-40:
, / per dar di donna al mio giove diletto. cesari, 1-2-314: una
, 2-28: che scalpore menerebbe il mio libro, tradotto in tutte le lingue!
'l mena, / rispuose 'l mio maestro, a tormentarlo. idem,
mena a conoscere di persona l'amicissimo mio francesco perfetti, riveritelo e salutatelo per me
abbracciato e foravolo col coltellino, e mio padre raddoppiava i colpi e menava dove gli
sogni lieti, / solo pellegrinai col mio rimpianto. -con uso neutro.
: si voleva che sulla tomba parlasse mio fratello emilio, ma... egli
flebile e mesto ha fatto il verso mio / quell'accerbo dolor, quale in me
giunse al vital orizonte / l'alto mio sol, su questo colle amato, /
/ da te prend'oggi e dal mio re comiato. v. galilei, 1-70
festa: / disfecime con ongni mio vicino. / poi nel fine la mesta
mi fecer tal dispetto / che ongni mio poter vidi abbattuto. v. colonna,
[petrarca], 20: -il dir mio è lucido. -e le meste
. i. frugoni, i-1-84: per mio contento / bastimi, amico barattieri,
mesti i boschi e pii del mio cordoglio. / solo in voi di
... che da un par mio, che so poco, cominciai a framettere
confortato, moverò le pigre ruote del mio intelletto e della mia lingua verso la meta
foscolo, xv-344: io vedeva il mio lavoro andar presto alla meta. tommaseo
qui il punto e qui la meta del mio pianto e, morto, cominci 'l
uccida / e non divida / l'idol mio da questo petto. leopardi, i-368
darò sì certa speme / ch'egli al mio canto eter namente viva,
te donno la midate de lo regno mio. cavalca, i-13: cosi ciascuno
, sono il più accreditato precedente del mio cervello. brignetti, 3-30: tutto deve
zappatore in cui tutto s'affaccendava il mio compagno, si odono fucilate vicine,
xv-558: trovo contrasti nella tempra dei mio cervello, e più nell'abitudine di scrivere
1-118: cosa vuole... il mio carissimo amico con queste metafisicherie e rettoricumi
in metafora. savinio, 238: mio cognato si era allontanato... per
che ella approvasse... il mio pensiero sopra una serie di medaglie da
). marinetti, 2-i-226: il mio cervello metallizzato vede dappertutto angoli precisi in
rifiorita di graziette amorevoli, come figlio mio! core mio! bello mio! pronunziate
amorevoli, come figlio mio! core mio! bello mio! pronunziate con un
figlio mio! core mio! bello mio! pronunziate con un metallo di voce
/ ch'io so ben quanto pesa il mio metallo, / però prudenzia reputa,
colla società metallurgica di cui era medico mio padre. panzini, iii-750: gli
, i-1174: che pantomima indegna, amico mio! ed ecco la folla che delira
maligna spiegazione alla greca metamorfosi del nome mio, nella quale non ho avuto né
né merito né colpa, avendola inventata il mio maestro. 5. svolgimento graduale
musi. carducci, ii-17-46: il mio solo peccato è di esser troppo carico di
marino, vii-123: questa (per mio aviso) è la palingenesia e la
natura. pellico, 2-461: il mio apparire fu meteora che involse in lutto la
dal più intimo del cuore: « cotugno mio! cotugno mio! ». fanzini
cuore: « cotugno mio! cotugno mio! ». fanzini, iv-419: 'meteorismo'
delle mie opere e riesce comodissima per il mio assunto di schiarire principalmente l'oreologia,
. bonghi, 1-108: siccome il mio giudizio resterebbe severo, è meglio dirlo
e più miti, che di velare il mio pensiero. c. e. gadda
appresa nella scuola normale nell'atto del mio insegnamento, io la realizzerò appunto in
me, quale mi verrò realizzando nel mio processo didattico. 3. retor
, 1-335: questi rifiuti, al creder mio e di mia sorella, saggi,
messo a riordinare i molti fossili del mio museo,... non ho
ero stato invitato a imbalsamare con il mio nuovo metodo gli scarsi avanzi della santa
come sapete; non cangio affatto il mio metodo di vita; e i raffreddori
coscienza sempre più limpida della natura del mio e di ogni effettivo filosofare, e
, dato (come anco girolamo figliuolo mio) alla chiromanzia, alla metoposcopia,
fede servir non s'aretra [il mio cuore], / ma tutor canta l'
metrica e scomparvero gli endecasillabi e il mio verso si rivelò di tre tipi costanti.
grosso stil poetico / in picciol'ora questo mio dir metrico. anguillara, 10-21:
, / non possono esser tocche col mio metro / non degno a ciò. livio
per non avere a freddare tutto il mio pezzo, et in su questo untume
rammento / che così gli occhi nel mio volto mise: / quando li richinò
per mare andasse al voler vostro e mio. idem, inf., 5-12 cignesi
detto conte, e messanci a cavallo, mio padre e me, incatenati per i
venne a mettersi su una poltrona al mio fianco. -avviare, instradare,
: gittarono le sorti sopra 10 popolo mio e misono lo fanciullo nel bordello e venderono
. cantoni, 464: quando 11 mio principale mi mandò via per disperato, bruciai
/ passa 'l sospiro ch'esce del mio core: / intelligenza nova, che l'
, cinque canti, 3-7: il mio signor, da la tua fama indutto,
servendo, / coralemente misi / io mio, né no 'l dimisi, / in
d'aver in voi sì inanzi il mio cuor messo. emiliani-giudici, 1-60: marito
., 9-19: deh, metti al mio voler tosto compenso, / beato spirto
v-182: se altro adoperare non potrà il mio scrivere, almeno questo farà, che
sussulto quando pronunzia a voce alta il mio nome, e poi si ferma,
vi ho presentato la principale eroina del mio romanzo. prima di metterla in azione
carducci, ii-1-115: è [il mio desideriq] che [questa canzone]
nel quale qualche cosa ho già messo di mio; in altri toscani no, perché
guadagnali, 1-ii-195: li vuoi metter col mio, che par l'immagine / dell'
perché v'impedisca il ricevere la grazia del mio amore. f. pona, 4-161
. chiaro davanzali, xviii-49: il mio tormento e pianto / ch'aggio portato,
174-34: dunque mi mettete voi il mio in questione? ceffi, 1-6: in
, io non vi dovessi mettere del mio. gheri, 13-ii-241: non è.
le corde, e ci metterò del mio. manzoni, pr. sp.,
tu tieni un contegno che umilia il mio carattere e che mette a repentaglio il tuo
letta questa faccia, / tossa del corpo mio sarieno ancora / in co del ponte
i vostri cuori che voi diate gloria al mio nome, dice lo signore delli eserciti
alto sale / vostro navigio, servando mio solco / dinanzi a l'acqua che
e io scorsi / per quattro visi il mio aspetto stesso. 57.
par., 10-59: sì tutto 'l mio amore in lui si mise, /
mettergli per cose da nulla in bocca il mio nome. -mettere in candela qualcuno
e negozio. a un figliuolo par mio...! non ti sei portato
isabella di buon cuore, do il mio matrimonio con essa per fatto; e
pratolini, 4-64: il babbo al mio fianco domandò: -non sei contento,
io non gli risposi, determinato nel mio malanimo, aggiunse: -la nonna ti ha
mi tenevo, ti sei con questo sceleratissimo mio servo già messo in lega?
fonte, / era l'onor di questo mio mezzado / e parea proprio un signoretto
portare domattina do some de farina al mio mezzaiolo che n'ha necessità, ché
, ci trovarò riparo / io vo 'l mio mezaiuol a trovare. magalotti, 26-284
corda per legar la coda, ogni mio arredo personale. papini, 28-92: dietro
, con aggiuntarci ancora qualche cosa di mio; e quel che ne ho ricavato
1-688: non avreste, per anticamera del mio soggiorno in vostro paese, da consigliarmi
, 18: voglio che per onor mio siate mezzana a una mia tanta felicità,
che foste la felice mezzana di tanto mio bene, sarete lieta di veder guidata a
ch'a morte è giunta, il mio non degno / caso riconoscete. lancellotti,
lamenti storici, ii-241: già il bello mio dito / aspecta quel to bel diamanticello
la mezanità d'altri, né per il mio mezo istesso. d'annunzio, v-2-319
lui se non per la mezzanità del mio mazzamauriello lepidissimo. — con riferimento alla
quella del signor francesco bianchi, per mio giudizio, più tosto mezzana, cioè
per altro che per mezzano ed intercessor mio con esso voi,... non
trovo in picciol legno, et è mio duce / errore e caso, non ragione
in mezzào, e segnatela col nome mio. palladio, 2-3: ciascuna bottega
con rozzo garbo. nievo, 1-537: mio papà ha smesso di fare il lampanaio
! / come siei mézzo, pover'amol mio! /... / lo
: s'io veggio in lucca bella mio ritorno, / che fi'quando la pera
a chiliini, 1-47: vivrei qui mio de gli uliveti al rezo, / se
/ in francia più che mezzo l'aver mio. misasi, 11: dalla cassapanca
, xvi-428: il giornale non è mio, né tutto, né mezzo, né
tarchetti, 6-i-226: io portava tuttora il mio unico paio di mezzi stivali a doppia
un mezo amico; onde va, figliuolo mio, e pruova li tuoi amici e
intorno, / vidi assai periglioso il mio viaggio; / e tornai indietro quasi a
forse sarebbe bene tu mi portassi il mio vestito da mezza stagione. pirandello,
si è una cosa medesima, al parer mio, non differendo in altro che in
mezzo, / per gli occhi ch'ai mio mal si spesso giro. bembo,
, 2-55: -oh signor lelio mio bello, siate il ben venuto, perché
bibbia volgar., vii-115: lo mio cuore è contrito nel mezzo di me
anni. petrarca, 124-11: di mio corso ho già passato 'l mezzo. antonio
: avvenne quasi nel mezzo de lo mio dormire che me parve vedere ne la
al mezzo ed a la fine del mio trattato sia presente la grazia del santo
nannini [petrarca], 288: il mio amico, che è il mezzo dell'
fa'd'esser mezzo a farla dare al mio filippo. girolamo da empoli, i-25
, il quale è amico suo e mio sin da la fanciullezza, mi par che
] mi sei sola, e il mezzo mio, tu sola, / poiché atterrar
o parmenone, / o d'ogni mio piacer, d'ogni dolcezza / principio,
a. molin, lxxx-4-94: al mio partir di vienna con il mezo del conte
caro, 12-i-174: io dal canto mio cercherò, con tutti quelli poveri mezzi che
chiari, 2-ii-80: intanto rimandatemi il mio maggiordomo, o non mi mancheranno mezzi
già compita, / e fornito il mio tempo a mezzo gli anni. a.
tutto dì si fa: 'a mezzo del mio uomo vi mando il libro. ricevetti
.. / fine non pongo al mio ostinato affanno. boccaccio, iv-99: io
depigne / amor sovente in mezzo del mio volto, / e potrete pensar qual
d'amore / se'in mezzo del mio core, / convien ch'io t'ami
temuto, e sento / in mezzo al mio timor nascer conforto. marino, 4-167
in quel mezzo e mi piace il mio pelo / che pende, come voi sapete
1-5-531: saper che questo era il mio figliuolo e che costei faceva da sua
10 core a la crudele che 'l mio squatra. cavalca, 20-16: contendendo
monsignore, la cosa sta come il mio padrone v'ha raccontato ».
, se offesa non è stata il mio amarvi senza mezzo, senza riservazione alcuna,
. bacchelli, 2-xxiv-1034: nel cervello mio misero, sempre intento a cercar mezzodì
tormento, caro amico, quell'avere al mio fianco il buon conte porro dalle sei
, / e tu jà vide lo mio crudo pianto / e li sospiri che mando
comisso, v-48: grande preoccupazione del mio amico era di fare il bagno in
: vedete la mia tragedia, anzi il mio tragico quotidiano: i mezzi toscani!
uomo, ad atterrarti basta / un mio soffio. amari, 1-2-241: il
f'ie poca addimoranza, / secondo il mio parvente: / ché mi volge sovente
e di luoghi ai quali io ridomandava il mio bene perduto. monti, 1-1:
): or mi dì, figliuol mio,... hai tu mai testimonianza
ombra del beato regno / segnata nel mio capo io manifesti, / vedra'mi al
mi à comandato perciò che uccise il mio padre. boccaccio, dee.,
doni a me questo puntiglio e sia mio procuratore a farvi aver quelle istorie. vasari
alcuna. goldoni, xiii-142: nel mio cuor non scende / vanità d'acquistarmi e
pulci, 2-51: dimmi a rinaldo mio figliuol d'amone, / che la mia
non v'ha qui feritor, che il mio. manzoni, pr. sp.
pane. cassola, 6-72: dio mio, questa figliuola mi diventa sempre più stupida
signoria di lui, / che mal mio grado a morte mi trasporta. boccaccio,
io sara- cina) / ch'ai mio padre per moglie non mi chiede. tasso
tu scorta, / preda ben degna al mio signor mi porta. goldoni, xiii-163
come io ti vidi, vedere il padre mio; e da quello amore e da
muoio di freddo e di fame, mio danno e mel merito, perché chi
un tempo ornai, ch'ai viver mio / tanta virtute ha sol un vostro sguardo
, inf., 16-56: questo mio segnor mi disse / parole per la quali
da lentini, 46: io non sono mio né più né tanto, / se
. invar. ant. e dial. mio. 5. francesco, 5
poi tommaso. = forma tronca di mio, di uso tose, e roman.
roman. mìa1, v. mio. mìa2, sf. zool
ghislanzoni, 7-9: or va, diletto mio, veglia da lungi /..
che spento, / né mica trovo il mio ardente desio. boccaccio, dee.
214): pirro rispose: -signor mio, non sogno né mica, né voi
casa, 5-i-8: come sia del mio corpo ombra o parte, / [
tiri a micchi / e possi il mio voler a pien finire. = adattamento
, 3-99: io m'ho pure il mio tantino di super- bietta, la mia
, la mia poca di tracotanza, il mio miccinello d'albagia. =
faldella, iii-94: già un miccolino del mio programma l'ho compito.
miccolino, un oncia. / con mio gran danno ne verrò notato.
lasciava per tanti anni un uomo del mio carattere o a consumarsi affatto in istudi
'l dolor non exarda, onde il mio incendio / supera quel de la montagna sicula
uscito di casa per facende, secondo il mio solito, e voi donde venite?
aprirsi della stagione, in toscana dal mio aubert e col mio carlo magno e
in toscana dal mio aubert e col mio carlo magno e co'miei romani e
anni di non interrotto soggiorno, il mio povero microcosmo non ha potuto assuefarsi.
tutto. prati, ii-274: il mio divino / genitor t'ha prodotto e la
155-8: piangea madonna, e 'l mio signor ch'i'fossi / volse a
. [tommaseo]: la morte del mio amico... mi toccò insino
fiero isdegno, / e adempie il mio disio, che sempre brama / spegner l'
. non vi son misteri per un par mio. d'annunzio, i-1038: se
l'ho formato colla midolla più dura del mio spirito e colle massime più sante del
sé, diciamo tutti insieme: iddio mio, misericordia mia. s. agostino volgar
con tutte le midolle intime del cuor mio e d'ogni mia giuntura, benedetta dolcezza
ogni mia giuntura, benedetta dolcezza, dio mio. -farsi corteccia alla midolla:
e della mia vita: insito nel mio midollo spinale, nel coccige, nei calcagni
ossidrilico. mie, v. mio. miéco (miégo),
. savonarola, 7-i-258: condurrò questo mio popolo in una terra buona e spaziosa
il tuo miele. / senta il mio canto. ungaretti, ii-34: è solo
se non che mi rubar d'ogni mio mele. s. bernardo volgar.,
tu. foscolo, xv-534: monti mio -la tua lettera mi fu mèle, né
moscate, poteva anche confettare una precopa par mio. pisani, 219: fui delle
tu possa riuscire a dirle che cosa è mio nonno e che cosa è lei stessa
di miele / e d'acerbo al mio palato; / se un amaro v'è
. petrarca, 166-7: perché 'l mio terren più non s'ingiunca / de
conven ch'i'segua, e del mio campo mieta / lappole e stecchi co
bernardino da siena, 49: vieni nel mio orto, suora mia, sposa mia
purg., 14-85: fu il sangue mio d'invidia sì riarso, / che
imperiali delle mie fatiche e del sangue mio sparso ne'servigi vostri che per esservi
onde il più nobil seme / che nel mio cuor si miete / vien tosto in
talor ch'io scriva / com'ogni mio pénser indi si miete. bertola, 212
nascendo viene, / tal fu il mio aspro e mio crudo pianeta; / di
, / tal fu il mio aspro e mio crudo pianeta; / di sì rio
mietitore: avidamente, a statuaccia del mio corpo, queste spallaccie di atlante, grandi
. t. gnoli, lxviii-196: dal mio campo paterno / anzi tempo mietuta,
/ forse la buona via saresti al mio passaggio. 7. compiutamente approfondito;
. belli, 222: deh, michelangiol mio, come hai tu posta / la
in arezzo al bali gio. batta mio fratello. 4. con valore
, / chiamai migliaia di volte « teseo mio » / e volsi per dolor tormi
: -andate voi lontano, ragazza? -signor mio, no; un mezzo miglio.
marignolle, 68: fate che al venir mio cento una compagnia di donne e d'
/ vengono alla finestra indifferenti / al mio tranquillo muovermi nella stanza. / trovano
, 5-9 (80): « figliuol mio, confòrtati e pensa di guerire di
aveva fatto / un fardelletto manesco del mio / miglioramento. 9. ciò
: sin qui m'ha il creder mio giovato, e giova: / che poss'
che costantino / l'aguglia tolse dal mio proprio ospizio [parla roma], /
è stato, lassa!, il mio distino, / che pur di male in
sono / né par per migliorare il mio cammino. boiardo, 2-11-1: gente
risguardo a'beneficii fatti da lei al mio ordine, e come cardinale, rispetto a'
. saba, 1-65: se il mio raccontino vuole, malgrado tutto, dimostrare
da pensare che se fossi un usignolo -pel mio bene, è vero - il migliore
odo nomar se stesso il padre / mio e de li altri miei miglior che mai
le sudate carte, / ove il tempo mio primo / e di me si spendea
dico che troppo migliore mercanzia è innel mio fondaco per adempiere il vostro desiderio che
in volto aspro e selvaggio, / il mio col re non separabili letto / a
conduce a l'esca, / onde 'l mio dolor cresca? tavola ritonda, 1-274
diodati [bibbia], 1-555: il mio frutto [della sapienza] è migliore
petrarca, iii-1-65: se del consiglio mio punto ti fidi, / ché sforzar posso
le vele / ornai la navicella del mio ingegno, / che lascia dietro a
. petrarca, 62-13: miserere del mio non degno affanno; / reduci i pensier
che 'l pelago d'oblio / sommerga il mio miglior ne l'onda orrenda; /
le sciagure in mano, e questo mio figliuolo è di quelli: steasi in contado
il peggiore? giannone, 78: mio fratello... il giorno precedente,
/ e si ridon del vostro e mio dolore. nievo, 183: -dov'è
collocata in miglior lume. -del mio, del tuo, del proprio migliore:
ch'ella / per lo migliore al mio desir contese, / e quelle voglie
, 1-28: elessi di montar per mio migliore / sopra a un patente faggio ombroso
1-295: siamo a rocca di papa sul mio mignano, dal quale si domina l'
appicca come una mignatta, / e dal mio sangue mai non si distacca. leopardi
mignatte di capitani che avevano amicizia col mio cioccolatte e col mio cuoco. emiliani-giudici
che avevano amicizia col mio cioccolatte e col mio cuoco. emiliani-giudici, 1-270: è
qual così grave demerito è stato il mio costassù nel mondo ch'io debba avere quaggiù
la cotta di don merenda, il mio reverendo collega della prima elementare mignolina.
: che farrete, o dei, del mio favorito, del bel mignone, di
nuovo cali- cione / sarà sempre il mio mignone. c. gozzi, 4-107:
lascia che mi sia triste ricordare / il mio viso incrociato dalle rughe migranti, /
nidulando amore, / ad questo oppido mio rapto migrando, / puose mio stato
oppido mio rapto migrando, / puose mio stato in sempiterno ardore. percoto, 436
volentieri, e cederò tutto quanto il mio luogo a te, perché veramente non mi
sordo, ingrato e crudele è il mio camillo, / tal che un dì mi
suo crodel latrare, / ché l'infimo mio ingegno a sé voglia / e faza
e gli ho spiegato tutto il disegno del mio libro, e mi ha fatto un
molto ampia. bresciani, 2-i-9: mio zio... infelicemente, per miliaria
): se si combatte, il mio cuore si fida / di vincer, per
milioncino. nievo, 846: amico mio, se hai figliuoli in istato di
della compagnia, sospesi la pubblicazione del mio libro. -svolgere una determinata attività (
il cassiere, / io sono il mio tenente, il mio foriere: / ed
/ io sono il mio tenente, il mio foriere: / ed il vostro trombetta
lxxxviii-1-440: scontento e sol, milite mio / referendario anton, di danne degno,
, cinque canti, 3-6: il mio signor, dalla tua fama indutto, /
di avere io stesso condotto al naufragio quel mio piano illusorio di libera traversata della vita
redi, 16-vi-366: li voglio tutto il mio bene, e di questo bene se
gozzi, i-28-16: eh sì, fratei mio, si udì replicare, tu hai
aver fattomi. lanci, 4-102: questo mio padrone è la bontà del mondo e
, i-186: oh, ardito, il mio bertolotti! ardito leggeva libri e,
del riccio, 4-121: consiste, a mio giudizio, la millanteria in una ostentazione
millanteria) io non cadea, se il mio cavallo sdrucciolando per mia sventura non mi
. tasso, 4-57: seguendo un mio lascivo instinto, / volea raccormi a mille
ti ho detto portava le brache di mio padre,... conchiuse il matrimonio
. papini, iv-1169: per conto mio l'avevo pensato sempre,..
petrarca, iii-2-39: ora il morir mio, che sì t'annoia, /
millesimi. carducci, ii-7-260: amor mio, se io avessi un millesimo di quel
adattamento dell'ingl. mv lord 'mio signore ', come titolo spettante a un
io medesimo sono il respirante impulso del mio poema? una specie di demone mimetico mi
349: non danza il verso mio, mimo a'piaceri / d'un
procella de'pensieri / col sangue del mio core. gozzano, i-354: l'ali
e mezzo andai cosi sulla barca col mio caronte e dopo entrai, con grande
, stata pur troppo nell'antro del mio petto celata? giuglaris, 2-697: la
l'armi colle quali il tuo e mio nimico mi contende e mi atterra.
sempre né senza mina dalla parte del mio padrone. = fr. mine
era qui che ti volevo! è mio figlio che volete minacciare? bada che io
, d'opporsi ad ogni operazione dell'amante mio e di rovinarci ammendue. pindemonte,
/ or che volete più dal petto mio? / vostr'è il mio cor
dal petto mio? / vostr'è il mio cor e vostro il mio desio,
è il mio cor e vostro il mio desio, / cagion del vostro ben e
m'era necessaria per rompere il buio del mio orizzonte che cominciava a minacciar troppo.
xii- 137: aveva visto con mio gran dolore la fabbrica della basilica,
furor non metton dramma / nel petto mio di tema o di pavento. goldoni,
i falconi, / che dov'ho il mio colombaio, / porrian dentro i lor
andrei / ad immerger nel seno questo mio ferro / d'un barbaro che t'ama
ciglia il minaccioso ardore, / grida mio pensamento. testi, 1-86: schianta
-che minacciose note / vedi, cor mio; che ne promette amore! giraldi cinzio
, / livor accolse brago, nel mio viso / tutto lo volse. cariteo
, che tralasciò di farne l'indirizzo al mio padrone, come gli avevo scritto,
se non avessi fatto valere il nome del mio padrone. d'azeglio, 2-127:
lamenti, / mi lascio minchionar dal mio signore. rosa, 40: cangiato è
.. un dottor villi- franchi, mio amico, bellissimo umore e minchionatore graziosissimo
i-332: se quel buon minchion del mio marito / mi avesse creduto, gli
ai villani! faldella, iii-54: il mio procuratore aveva un bel soffiarmi nell'orecchio
forse mi vado mineralizzando, già il mio occhio è di vetro, da tanto non
i miei dictati, li quali nel mio almo minervale gimnasio, excerpendoli dall'acu-
gimnasio, excerpendoli dall'acu- mine del mio marte ti ho fatti nelle candide pagine,
archididascalo e moderator di ludo minervale par mio? = voce dotta, lat.
non eccedente di frutta, formano il mio desinare. = var. m
generosa e reai munificenza del serenissimo granduca mio signore, mediante la quale ne ho fatte
ritratto. tarchetti, 6-ii-589: quel mio amico da genova che s'incaricò di
41-11: eo glie donai memoria ne lo mio piacimento; / de la celeste gloria
non è ancora miniato, e per mio credere non si minierà così per fretta,
, di palazzeschi sono, a giudizio mio, le più fini raffigurazioni di questi scrittori
sono. guarirti, 2-104: il mio pensiero è d'andarvi additando alcuni universali
miniera per me, donde trarne il mio bisognevole. algarotti, 1-iii-13: alla italia
il metallo] da le miniere del mio sterile ingegno, prima che sia battuto
segneri, iii-1-58: confido che nel mio cuore si truovi questa preziosa miniera dell'
, dunque, per quale mostruosità del mio cuore la notizia di una sventura che
senso per aumentare da un lato il mio valore come proprietà, e dall'altro per
, spera: / la madre di mio padre avrà cent'anni / a nuova primavera
più brievemente potrò, cercherò lo spaccio mio di qua per tornarmi a'piedi della
ciò poi, / e quando per mio amor lo concedesti. g. p.
il minimo della casa mia e di mio padre? 32. fis.
111-2-333: [t'offro] il mio riso qual fiore / del più florido flutto
/ del più florido flutto / e il mio sangue per minio / della prora più
mie più fervide istanze per ottenere il mio congedo. delfico, iv-60: essendo
, le partecipo ministerialmente che pietro, mio primo segretario di camera ed unico, avendogli
/ perché 'l suo desiderio / col mio non fai in un punto felice?
contrari abbattuto, resto confuso nel ministerio mio. monti, x-2-171: bramai tarmi
zorzi, li-2-331: nel corso del mio ministerio appresso la maestà cattolica si sono
mi visitavano in roma al tempo del mio ministero, mi dicevano, a volte,
rendi, deh rendi paga al pensier mio / in parte almen la curiosa ardenza
. metastasio, 1-ii-51: ministre del mio duol, luci, piangete. chiari,
mano che fu ministra della morte del mio caro figlio. alfieri, iii-1-246: le
affari. metastasio, 1-i-118: se del mio fato estremo / scelse te per ministra
se cruda o pia, / del mio piacer ministra e de'miei danni, /
/ tingendo i strali suoi nel sangue mio, / ne le viscere mie che
mensa / seder mi fece l'ospite mio degno: / di quel ch'ebbe,
vicine, / selve che ministrate al mio bignami / da i più nobili lauri i
maddalena, xxxiv-239: o dolce giesù mio, a me mi pare / che
la regia corte, / che 'l re mio padre s'allevò bambino, / mi
love in secreto li disse: « figliuol mio, fidele ministro de'miei comandamenti,
i-2-. 61: io del dolor mio ministro fui, / ché 'l pregator e
d'ogni affanno e stento messer luzio mio padrone. oddi, 563: anche
ragionando, me ministro, è lo mio pane ne lo precedente trattato con sufficienza
. g. raimondi, 3-340: mio marito,... il mio povero
mio marito,... il mio povero marito? lei forse non l'ha
collarti e veder di farti confessare il mio fallo (perché da me non avranno nulla
colonna, 1-5: alle vittorie tue, mio lume eterno, / non diede il
scala del paradiso, 229: il mio figliuolo primogenito [del vizio della gola
la messa. con una pazienza mirabile mio padre, traducendo parola per parola,
139: a coridone, / amante mio, creder farò che seco / trovar mi
il pericolo, dovendo il mancamento del mio peso alleggerirgli la lettica, ed a me
avere condotto io stesso al naufragio quel mio piano illusorio di libera traversata della vita
al letto e gli disse: padre mio, io mi maraviglio forte di quello che
30-32: c'ha potuto giovare al petto mio / il gaudio che sia spenta la
altrui n'avesse parte, il nome mio ne diverria molto minore. m.
minori / la mia vita, il mio sangue, i miei sudori. leopardi,
pulci, 19-113: arò sempre scritto nel mio core / come tu m'abbi prima
che narrar gli effetti, / che nel mio cor gli occhi soavi fanno: /
facevo il conto di quanto potesse valere il mio oriuolo. = deriv. da
minoringhi, poi cotesto non fu a mio tempo. = deriv. da minore1
da cento a cento, / il mio signor; e accresce e minuisce, /
dolore. grato, 553: se 'l mio adoprarla in occasioni onorate le minuisse i
divino, / a te piangendo il mio pensere inclino. 0. rucellai, 6-137
il barbera... non vuole il mio sistema grafico (minuscole in cima
ora trovarmi indosso l'edizione minuscola del mio dante e mostrarla al vicino. -estremamente
1446: gauro, tu provi che il mio è un ingegno minuscolo, in quanto
minuta di ditta pompa, perché el mio cervello non capisse ogrti cosa.
venatorio. cassola, 5-1 io: mio fratello cacciatore non riuscì mai a portare
sete col vostro maestrevole ingegno entrato nel mio animo ed in lui avete scorti minutamente
più minutamente a dimandare della cagione del mio viaggio. della casa, ii-237:
conto fra me minutamente / le doti del mio conte a parte a parte, /
il corso della vita mia, dal nascimento mio fin all'anno presente 1608. brusoni
voglio almeno che, per conoscere il mio parlare esser vero, ci arrechiamo dinanzi agli
nulla più che le impressioni sentimentali del mio viaggio, io avrei corso pericolo di
manchi), ti giuro, carlo mio, che la pazienza e la fiducia in
solo. giordani, ii-1-24: amico mio del cuore, abbi pazienza, se ancora
/ de l'infinito mar del pianto mio. tasso, aminta, 472: assai
, 221: qui in melaca el mio compagno comprò v millia pardai de speciarie
spaventato ognuno in casa, lo amico mio, la vacca grossa [una meretrice di
, i-13: le fattezze del volto mio sono assai irregolari, benché siano minute
.. mentr'ella andava strofinando sul mio il viso minuto. stuparich, 3-
anni. alfieri, 7-22: stante il mio carattere minuto, ella si fa leggere
facile ad essere smarrita e perduta, mio parere sarebbe che si ritenesse il titolo
: un certo conto, facea col mio cervello, / per veder quanto danno
chiari, i-30: io poteva disporre a mio senno di qualche somma di soldo,
somma di soldo, che il padre mio mi passava ogni mese per i miei
. bontempelli, 20-19: poi il mio pensiero si fece più minuto e commosso
più minuta paglia, / porto il mio ventre da la dolce cena. giulio
m. cicchi, 1-ii-158: l'animo mio non era di / venire poi qua
è stato conceduto nella mia professione, mio pensiero veramente sarebbe conseguire tanto di ozio
non mi servisse per rimediare a un mio disordine, per conto del quale l'eccellenza
lei. cicognani, v1- 376: mio padre aveva per napoleone un'ammirazione entusiastica
promessa e ti ho detto di questo mio tempo fino alla futilità, fino al
. potessi io, preso / dal mio furore, minuzzar le tue / carili ed
. lorenzo de'medici, 5-27: lo mio core... io vi vo'
i quali caggiono dalla mensa del signore mio? bufi, 3-650: 'di quel che
a sedere in su la sponda del mio letto. dante, par., 2-3
d'ascoltar, seguiti / dietro al mio legno che cantando varca, / tornate a
a cui / fu noto il nome mio; e questo cielo / di me s'
/ queste mie membra e 'l maritai mio letto, / non prego ora io per
, 9-106: questo gregge egli è mio, mio questo armento. rosmini,
9-106: questo gregge egli è mio, mio questo armento. rosmini, xxl-121:
proprietà 'di ciascuno. una cosa di mio diritto, è il medesimo che il
apparecchiate altro: datemi un bicchiere del mio vino. idem, pr. sp.
): ehi, oste, il mio letto solito è in libertà? saba,
me sovviene di mia gente e di mio paese. dante, purg., 24-45
, 128-82: non è questo il mio nido, / ove nudrito fui sì
dianzi / ebbe a prezzo da me nel mio paese, / per fondar la sua
: addio, cipressi! addio, dolce mio piano! d'annunzio, i-80:
/ c'è la mia valle e il mio bel mare. slataper, 1 -tu
, 1 -tu.: 1 ii mio carso '. 2. con
piacer di quella / e ie lo mio cor solea tener gioioso, / m'ha
io scorsi / per quattro visi il mio aspetto stesso. cavalca, 20-60: chi
mangia la carne mia e bee lo sangue mio, sta in me e io in
acqueti. tasso, 3-27: il mio cor, non più mio, s'a
: il mio cor, non più mio, s'a te dispiace / ch'egli
il pubblico alle mie spalle e per mio avvilimento. foscolo, iv-303: le
ch'io creda, altro che 'l mio. boccaccio, dee., 1 -intr
fie poca addimoranza, / secondo il mio parvente: / ché mi volge sovente
: / con lei ti lascerò nel mio partire. idem, inf., 13-48
creder prima, / rispuose 'l savio mio, anima lesa, / ciò c'ha
fanciulla. petrarca, 1-3: in sul mio primo giovenile errore. idem, 1-12
errore. idem, 1-12: del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto, /
bianco da siena, 79: perdona 'l mio fallore. poliziano, st.,
signor molara che dalla prima sera del mio arrivo riconobbi impossibile e disperata l'effettuazione
i miei co'passi fidi / del mio maestro, usci'fuor di tal nube /
monte, / con buona pietate aiuta il mio! alberti, ii-12: i'mi
ipotesi è soggetta a difficultà, al mio parere, insuperabili. metastasio, 1-i-11:
all'indegno affetto / toglimi, e al mio rossore. giacosa, 100:
monte, / con buona pietate aiuta il mio! ariosto, 275: io dimando
, ero- filo a me domanda il mio; che dovemo fare, che via
tansillo, 1-58: non è il mio de'capricci e de le vene / che
che vita, che contento sarà il mio! tasso, 13-i-640: saranno i
-con valore enfatico, nella costruzione mio di me. buonarroti il giovane
, inf., 2-61: l'amico mio, e non de la ventura,
manda a dire che lassi lo populo mio. petrarca, 73-30: mostrimi almen
76): io ebbi già un mio vicino che, al maggior torto del
. pulci, 1-47: il tuo dio mio sempre ornai sarà. poliziano, 1-708
16-iv-138: si assicuri, signor dottore mio caro. casti, vi-344: una
iii-3-174: è il fanciullo mio, che a la romita / tua porta
». io / cercava un fanciullo mio buono, / smarrito: il mio placido
fanciullo mio buono, / smarrito: il mio placido: mio! d'annunzio,
/ smarrito: il mio placido: mio! d'annunzio, i-51: alfin ti
: mi è venuto a ritrovare / il mio compagno arabo / che s'è ucciso
sera. pavese, 10-109: il mio vecchio comincia dall'alba a girare le strade
il mondo. gatto, 5-94: mio, il figlio, non era della guerra
dietro la porta come un cane, mio, / delle mie mani, del mio
mio, / delle mie mani, del mio petto giallo. -quando l'agg
. -quando l'agg. possessivo mio precede un nome indicante stretta parentela,
uso di omettere l'articolo determinativo (mio padre, mia sorella, mia zia,
padre, mia sorella, mia zia, mio cognato, ecc.), mentre
); 20 quando è alterato (il mio figliolo, la mia nonnina, i
(la mia buona nonna, il mio figlio amatissimo). cielo d'alcamo
. compiuta donzella, xxxv-i-434: lo mio padre m'ha messa 'n errore,
voglia. idem, xxxv-i-435: lo padre mio mi fa stare pensosa, / ca
10-84: segnor, fammi vendetta / di mio figliuoi ch'è morto, ond'io
chi mai potrebbe descrivere la consolazione del mio cuore e de'cuori a me diletti,
carducci, iii-3-103: ben ne venga mio nipote, l'ultim'uom de la
adesso, -dicevo, -salterà fuori anche mio padre. -tuo padre, -mi disse,
voi, ché vostro padre e 'l mio mi mandavano a chiamare. -con
, purg., 1-49: lo duca mio allor mi dié di piglio, /
odo nomar se stesso il padre / mio e de li altri miei miglior che mai
volgar., v-255; tu sei mio aiutore e defensore; tu sei il mio
mio aiutore e defensore; tu sei il mio iddio; priegoti, non tardare.
di me per uno disgraziatissimo caso avvenuto al mio messer andrea tedaldi. -in
0 miei figli; 0 padre mio più venerazione che 0 mio padre
padre mio più venerazione che 0 mio padre, ecc.) e, come
rare ecce zioni: il mio uomo, la mia sposa, ecc.
capo una figura che disse: -figliuoi mio, forte mi meraviglio che, essendo
inf., 15-31: o figliuoi mio, non ti dispiaccia / se brunetto latino
., 4-109: « o dolce segnor mio », dis- s'io « adocchia
, 2-9 (249): signor mio, io sono la misera sventurata zinevra,
183-37: rinaldo risponde: « fra'mio, son concagador di boccali ».
, 1-vi-499: sì che, figliuolo mio, se tu vuoi dare contento a me
redi, viii-57: ma, dottor mio, mi conviene menar le mani,
leopardi, 1-81: addio, napoli mio, con tutti li tuoi maccheroni.
tuoi maccheroni. foscolo, xv-8: mio generale, sono stato assai volte nobilmente
, vii-320: non isdegnarti, o mio figliuolo, che io non parlo per ingiuria
del vero. panzini, iv-426: « mio ». nelle versioni dal francese si
versioni dal francese si trova spesso « mio generale, mio capitano », ecc.
si trova spesso « mio generale, mio capitano », ecc. questo 1
1 mon 'francese vuol dire bensì * mio ', ma non in senso di
, bensì di omaggio come * signor mio ', a cui sono devoto. si
conosco più ve ne voglio, il mio uomo. 5. per indicare la
. frescobaldi, 1-54: io fui già mio e d'ogni laccio sciolto: /
e come io mi soleva, così sono mio. caro, 2-2- 136:
se non che, non essendo stato quasi mio, non poteva manco esser vostro.
ieri, nelle ore che ho potuto esser mio, gli ho tutti [i fogli
: caro giordani, se io fossi mio, le catene e le inferriate non
[s. v.]: 1 mio 'talvolta sta a denotare semplicemente convenienza
che mi vuole, che fa al caso mio e simili'. come per esempio:
quel lavoro, tu sei proprio il mio uomo. per finire di guarire, un
quanti versi / ho già sparti al mio tempo! firenzuola, 78: o
/ penson, ch'avrieno 'nvidia al mio bel stato! tasso, 14-530: i
assicuro che gli uomini, che al tempo mio combattevano a corpo a corpo coi leoni
e come vola / a me il mio tempo, allegro e immaginoso.
invidio, no; ma piango il mio. pascoli, 383: o lieve staccio
. il tuo destino / somiglia al mio: tener la crusca, il fiore,
così inaspettato l'effetto del nome uguale al mio, chiamato all'improvviso dalla voce squillante
petrarca, 23-10: ben che 'l mio duro scempio / sia scritto altrove,
: misero me, che tardo il mio mal seppi! boccaccio, vi-25: l'
se non m'aiuto ora, pensò, mio danno! -con riferimento a situazioni
tutto m'ha lasciato / non per mio grato, / ché stato non avea tanto
, ma cerco la gloria del padre mio, che m'ha mandato. seneca volgar
[amore]... / mio conforto in dolor, mio bene in male
.. / mio conforto in dolor, mio bene in male. bandello, 2-37
core vi prego ed affettuosamente supplico che il mio onore tor non mi vogliate. tasso
in signoria di lui, / che mal mio grado a morte mi trasporta. marino
marino, 1-15: convien, malgrado mio, ch'io mi contenti. foscolo,
mi è avvenuto di indispettirmi sentendomi allegra mio malgrado. 9. ant.
così fatte voci congiugnere questi possessivi 'mio, tuo, suo ',
trema 'in luogo di 'padre mio 'e 'matre mia '. bandella
, / o dea, che il sangue mio m'ha fatto forza. alfieri,
sé stesso: 'come deve soffrire il mio comandante! '. 10
uomini viveriano, se via fusse tolto mio e tuo. conti di antichi cavalieri,
« vedi a cui io do mangiare il mio! ». idem, viii-2-236:
.. furon questi due pronomi « mio, tuo », seminati, tanto il
se due parole non fusseno, cioè * mio 'e 'tuo '. sacchetti
corpo voto, che a corpo satollo del mio. macinghi strozzi, 1-182: in
o questo, vo'10 fare di mio e vo'fare del tuo, ché tanto
la quale pur ora cadde in sul mio. michelangelo, v-162: fa'd'
intendere che tu non goderai niente del mio. b. davanzati, i-126:
secolo d'oro. non v'era mio né tuo, cagione di tutti i mali
i-121: se, infatti, di « mio » e « tuo » sia 'l mondo
imperio funesto. marchetti, -4-252: il mio e 'l tuo quind'inventossi, /
; i più teneri fanciulli distinguono il mio e il tuo; le bestie stesse lo
, e questa considerazione ha prodotto il mio e il tuo ed ha fatto dare il
mi trovo un impiego da mantenermi del mio. verga, ii -tit.: dal
, ii -tit.: dal tuo al mio. papini, 27-292: uomini cupidi
donato il creatore, introdussero il maledetto mio e tuo e posero il terrore a
e le ricchezze, e che « mio e tuo » non dovevan più esistere,
non so tanto far che torni il mio. -per indicare un lavoro, un'
cosa che si vedesse a stampa di mio. tasso, 1-8: o pur
, se mai altra cosa tale del mio non s'è vista. magalotti, 9-1-5
sotto coperta, essendoché nulla vi è di mio, e tutto è del padre fabbri
siate sdegnati meco e non amiate cosa di mio. -per indicare la mentalità,
mi parve qualcosa un epigramma fatto di mio contro l'avarizia in astratto, pure per
annunzio, iv-1-205: intendeva egli quanto di mio, del mio pensiero, della mia
intendeva egli quanto di mio, del mio pensiero, della mia tristezza, del mio
mio pensiero, della mia tristezza, del mio essere intimo, passava nella musica altrui
rapporto di parentela (nell'espressione del mio). goldoni, viii-744: -voi
, viii-744: -voi non siete niente del mio, e non avete alcun potere sopra
, 4-69: io scrivea a un mio, ch'ivi tenea a mia posta /
potuto satisfare allo 'ntento vostro né al mio, che pure assai desideravo parlare a
. 13. gioc. dal mio e dal tuo: gioco che si
a quel giuoco che si chiama oggi dal mio e dal tuo; perché non è
le piacesse. -inter. dio mio!: v. dio1, n.
. dio1, n. 7. -per mio!: come imprecazione eufemistica.
i. nelli, iii-338: per mio! le ti sanno sguizzar di mano
donne. fagiuoli, xi-110: per mio, che ce ne son certe cavate
/... / il baccelli per mio! non improvvisa. dossi, i-156
dossi, i-156: magnifica donna, per mio! vado a informarmi di lei.
. posta. -dalla mia, dal mio: dalla parte di chi parla o
la sensata esperienza e la natura dal mio, più presto che negar quel che io
il tempo dalla mia. -di mio: secondo il mio punto di vista,
. -di mio: secondo il mio punto di vista, di mia propria
: bada, te lo dico proprio di mio. fa tu. capuana, 15-61
abbia sciolto, vo'provarmi a scioglierlo di mio. crusca [s. v
s. v.]: 'di mio ': avverbialmente vale 'spontaneamente, di
servitore... -aveva lettere di mio? - credo di sì. -inviato
, 4-254: -la fanciulla ha già di mio avuto due lettere. -e ha risposto
-sapete che abbia avute lettere di mio? - non so. -fare col
? - non so. -fare col mio, fare coi miei: affrontare una
. v.]: 'fare col mio 'o 'fare co'miei 'usasi
data cosa. e 'non fare col mio 'o 'non fare co'miei
-fare, come la civetta, tutto mio: per indicare una persona estremamente avida
compiutamente, 'come la civetta, tutto mio ', è maniera proverbiale che dicesi
, che pare dica: 'tutto mio, tutto mio '. -fare
dica: 'tutto mio, tutto mio '. -fare mio prò di
, tutto mio '. -fare mio prò di qualcosa: avvantaggiarmene, trarne
nievo, 1-416: zitto zitto dal mio cantuccio, facendo il trasognato per non
la soggezione, mi diedi a far mio prò dei discorsi e degli atti di quella
di quella gente. -fare sul mio: rischiare personalmente. crusca [s
. v.]: 'fare sul mio ', pur familiarmente, comecchessia su
o inconsulta. e 'non fare sul mio 'si dice quando uno, agendo
, n. 17. -in nome mio: in mia vece, al posto mio
mio: in mia vece, al posto mio, in mia rappresentanza. l
consenso] ser asdru- bale in nome mio? tasso, 1-12: disse al suo
-goffredo trova, / e in nome mio di'lui. -stare sulle mie:
saluta? = co mp. da mio e dio1, con raddoppiamento eufonico.
da filamento (v.). mio filo (miiòfilo), agg. bot
genesi1 (v.). mio genètico, agg. (plur. m
d. e. i. mio geosinclinale, sf. geol. orlo esterno
= voce dotta, comp. da mio [globina] e porfirinuria (v.
= voce dotta, comp. da mio [md \ e sarcoma (v.
, loquace; / bacio i miosotidi sul mio cammino. stuparich, 1-370: i
falla. « ho pronto il mio modello-91. la canna è lucida,
belle chiose. / non mi riprenda il mio signor con ira. patrizi, i-366
v-119: benché vicin fossi e avessi il mio / occhiale in mira, pur nulla
di starmi tra i miei libri e nel mio studio quanto mi fia di piacere.
: amore ha pigliato di mira il mio cuore e l'ha colpito colle sue freccie
che mi avete mandati, sono, per mio giudizio, mirabili. g.
i lumi ». cassola, 2-348: mio marito, capirà, col nome che
opra al suo segno, / volgo il mio stil da sì mirabil tema. machiavelli
tasso, 14-41: vi scorgo al mio palagio, il qual ac- censo /
ismarruto vegno, / e lo vii mio saver teme e dispare. dante, vita
savonarola, ii-2: vi dissi nell'altro mio precedente sermone che nelle ierarchie delli angeli
. mazzini', 64-259: non è mio intento di tessere qui la storia dei
14-4 (60): nel fine del mio proponimento mi parve di sentire uno mirabile
di sentire uno mirabile tremore incominciare nel mio petto da la sinistra parte e distendersi
di subito per tutte le parti del mio corpo. idem, vita nuova,
porrebbe di buon umore, se il mio buono o malo umore'potesse dipendere da
lauro tal selva verdeggia / che 'l mio adversario con mirabil arte / vago fra i
grande mi giudichi, mirabile in ogni mio lato, / e in tutto m'adori
tiziano, vi mando per rosello roselli, mio parente. tasso, 16-13: questi
gozzi, 4-8: se nella vecchiaia del mio turpino i paladini non avessero cambiati gli
in pegno / mirabilmente in cambio al mio, eletto / a maggiore bene,
, or vuol lasciar soletto / il petto mio, di sì bel core indegno.
e grande strazio, / e del mio dir non ti far mirabilia. -promettere
292: che colpo non doveva fare il mio nome? gli amici m'incoraggiavano e
/. da l'antica notizia il mio intelletto / sviat'ha sì che tardi
e del vulto e del corpo del mio serenissimo signor principi de salerno e da
mente s'accorda co'versi del mio poeta. tortora, i-192:
di un ritorno al mirabolante paese di mio padre. 3. che è
miracolino ch'è proprio nulla, che il mio filosofo fenicio spiccerebbe colla stessa facilità che
: m'ac- cors'io che 'l mio girare intorno / col cielo insieme avea
. goldoni, x-782: come il mio viso è bello / è vago il
viso è bello / è vago il mio cervello. / in ogni mia struttura /
riverenza resto sincerato e assicurato con molto mio gusto de'miracoli trovati dal sig.
, dimmi questi miracoli, ricordami questo mio utile, mostrami questa mia vita. zena
chiedo, posso avere, fuori / quel mio cuore, quell'aria mia e quel
bibbia volgar., vi-454: lo mio cuore venne meno e le tenebre mi
céllini, 1-5 (33): mio padre... era ingegniere, e
posso lagnare altro che di questo amor mio, che le cose più ordinarie e naturali
, 9-53: apollo poscia, il mio fratello amato, / in succhi d'
legno cavavo io questa notte, / mio violino, sostegno / della difficile età
oscure inquietudini porto, / che il mio dono non eri. jahier, 2-7:
della poesia che mi aveva inculcato il mio maestro di liceo, fedele romani.
meno da voi e ve ne fo il mio mirallegro. verga, 2-57: tutti
vedrò poi drento a questo specchio esso mio verbo riposarsi nel ventre di maria come
temendo non altri si fosse accorto del mio tremare, levai 11 occhi e,
242-1: mira quel colle, o stanco mio cor vago: / ivi lasciammo ier
la faccia, / disse: -rinaldo mio è mosso ad ira. ariosto,
, / che me stesso e 'l mio mal posi in oblio. baldelli, 3-122
che li miei ne lo abitaculo del mio amore fisamente miravano! idem, purg
la notte aggrava, / così lo sguardo mio le facea scorta / la lingua.
giù fisamente mirava, / lo duca mio, dicendo « guarda, guarda! »
s'accese / mirando gli atti per mio mal sì adorni, / piacciati ornai
e sicuro, / che aguagliaria el mio star col paradiso. ariosto, 183:
/ il grido, sola, del mio cuore, / grido d'amore, grido
amore, grido di vergogna / del mio cuore che brucia / da quando ti mirai
occhi belli, / ne'quai mirando mio disio ha posa. serdini, 1-225:
l'italiche contrade, ove miraro / dei mio signor il risoluto ingegno. filicaia,
tale / stato m'ha posta il mio debile ingegno: / che non pensando
mirando, / troppo amai cieca il mio fratello e argia. 6.
/ fia, se tu miri al mio peccar, lo 'nferno. -paragonare
il quale ardisse di mirar appresso il mio, co 'l qual vittorioso averei scorsi
menzini, ii-4: sovra l'umil mio carme a mirar prendi, / che sia
subordinata. algarotti, 1-ix-132: questo mio libretto... ad altro..
6-i-496: spiano contro di lui il mio fucile, non miro, lo colpisco.
notte? thovez, 1-34: -amico mio -rispose dolcemente l'uomo mirato -io non
pazzi, iii-334: risguarda l'anima del mio verbo stando nel mio seno, e
l'anima del mio verbo stando nel mio seno, e io risguardo in lui con
tace / il mare delle vostre ombre al mio piede / con un triste e mirifico
e polveroso, fino a piè del mio letto, fino al mio capezzale.
a piè del mio letto, fino al mio capezzale. e ciascuno mi porta il
di mia vecchia conoscenza e subordinati al mio potere come un gesuita al suo generale.
, par., 28-53: se 'l mio disio dee aver fine / in questo
odorosi. carducci, ii-7-349: angelo mio, madonna mia, ti adoro: depongo
mia, ti adoro: depongo il mio cuore ai tuoi piedi, come vaso di
atterrato. savinio, 1-131: il mio letto... sarebbe indegno d'una
lo fasciculo della mirra è il diletto mio a me. vito da cortona volgar.
e nel feretro / gioirà il corpo mio, benché defunto: / oh, s'
, i-4: tu prepara, idol mio, la mensa; i lini / disponi
purg., 21-90: tanto fu dolce mio vocale spirto, / che, tolosano
. bacchelli, 2-xxiv-247: poiché il mio cuore ha subito tale oltraggio, e i
lo pregai, le ragioni del misantropico mio silenzio) e lo rompo nel momento forse
per la prima questo non è il mio mestiere, e per la seconda io non
già certo, ma mia mezaventura e mio peccato, che fatto endegnio m'à
: ho messa insieme questa miscellanea per mio uso ed esercizio. 2. collezione
spero questa notte o l'altra il mio articolo. 4. letter.
: il dottor giovanni neri, per mio consiglio, avea intrapreso un'operetta di
: poi che 'n brev'ora entr'al mio dolce hai misti / tutti gli amari
misti / tutti gli amari tuoi, del mio cor esci. 3. inserire
non sapendo come io costì abbia il mio caro compar pasquino, dal quale per rispetto
stuparich, 5-152: ero malato. il mio organismo fisico era malato. avevo perduto
fisico era malato. avevo perduto il mio bell'appetito. cuore stomaco cervello confusi
: e cielo e terra senza il cenno mio / mischiare osate e tante moli alzate
: me ne resterò con la compagnia del mio travaglioso amore e de'miei dolci e
/ 11 ridicolo al serio il canto mio. muratori, 7-i-383: be- retti
matera ornai faccio partita / e nel mio dire un miraeoi si mischia, / per
in casa attorno al focolare, e a mio padre appoggiato al muro fuori nel vicolo
, quel misterioso de emma, passarono nel mio cervello come in una lanterna magica,
i-in: quando ho visto portare via il mio tenente, a me mi si sono
, madre mia, me ne starò col mio polletto e col vino mischiato con l'
sa di miele / e d'acerbo al mio palato; / se un amaro v'
, ii-165: per lui nacque, o mio bravo sputa- forza, / quel di
vittoria della vita / ch'è nel mio vivo gurgite di cieli? slataper, 2-207
. carducci, ii-12-39: se il mio cuore è raccartocciato se io sono divenuto
! / a misura del tuo pesi il mio amore. fagiuoli, iii-9: ci
, che la semenza / spargeste del mio povero sapere / e il non far ciò
risa, disse: -ben se'tu mio vicario dell'inferno (già era costui
faciam del 'tuo 'e 'mio 'tutt'una cosa / ché non può
non fu più possibile ch'io raffrenassi il mio spavento e... mi diedi
metastasio, 1-iv-20: spiacemi che il mio liceo sia troppo angusto e miserabil ricetto
son miserabilissimo avanzo de la fortuna di mio padre e mia. -che ha
della mia baracca, o quello esagerato del mio albergo,... debbo riconoscere
particella? pananti, i-iio: il mio mestiero è quel del calzolaro; / e
al manzoni... che tutto il mio essere interiore veramente soffre di quei ravvicinamenti
: « cerco anch'io di dare il mio modesto contributo alla diffusione del mal di
il barbaro marchese denunciò all'inquisizione il mio caro marito e la vecchia sua madre
li scritti miei, se 'l parlar mio appresso ha forza alcuna,...
e molti mar condotto, / o mio germano, finalmente io sono / a
. petrarca, 62-12: miserere del mio non degno affanno; / reduci i
e calda / d'un soave pentir del mio fallire / alzati a quel signor che
volta / è sempre nuovo pesce al mio parere, / e chi canta in sul
versi miei, / con ogni possa, mio ingegno e sapere, / che non
con tanta guerra; / che appresso il mio mar tir ogni altro è un gioco
fece la cananea; ma, signor mio domeneddio misericordissimo, siccome ella ti disse
del prossimo e non l'aiuto a mio podere, questo non è misericordia; e
, gridando: « misericordia, padre mio aiutatemi », mi si volse gittare adosso
, come faceste meco e col marito mio e colli miei figliuoli che sono morti
vergine maria la salute dell'anima del mio figliuolo. fiamma, 1-117: iddio
dante, conv., iii-1-1: lo mio secondo amore prese co- minciamento da la
vaga donna, forza / ch'il mio cor, troppo misero e sicuro /
, 45-7: m'avete / scacciato del mio dolce albergo fora: / misero esilio
fame di lupo / ammaino / il mio corpo di pecorella. / sono come /
e conden- nato, che male a mio uopo non ci credetti l'altro giorno,
recato avrò colei da cui dipende / il mio ben, la mia pace, il
ben, la mia pace, il mio riposo? mazza, i-74: misero padre
me! / ho perso un tenero mio ramoscello, / tra miei bellissimi
« segnor, fammi vendetta / di mio figliuol ch'è morto, ond'io m'
cessassi dall'amare e dallo stimare questo idolo mio. tarchetti, 6-i-347: quella fanciulla
miserrimo, ingombro qua e là del mio bagaglio in disordine. 6.
;... lieve fallo è il mio. farini, ii-550: le polizie
, 21: poi madonna misfisi, / mio è lo danagio ed ogne languire.
spaventoso. pavese, 8-41: persino il mio misoginismo... era un principio
et io misprendo in una cosa per mio corruccio, pochi lo sapranno; ma quando
volte o tre o più in verso al mio creatore, avrò io perduta tutta la
, / in verità, secondo il parer mio, / cortese fallimento è-cciò istato.
sì il gioberti sì il voltaire, a mio avviso, mispresero... nel
. idem, 262: molti negri di mio consenso vennero meco alla suddetta nave,
perduto e in firenze farebbe, per mio parere, fracasso grande, predicando da missionante
: il villari disse che spediva subito il mio denaro al padre oddone, missionario degli
'e terrore nelle famiglie, facendo del mio nome uno spauracchio pei bambocci piccoli e
bandire il regno di dio, distaccandovi del mio fianco,... quantunque da
nella vostra missione io vi accompagnerò col mio spirito. tommaseo [s. v
5-178: in paragone alla scultura del mio primo incontro, quest'ultime, tanto
illegale misterioso potere. angioletti, 41: mio padre allineava cifre misteriose su grandi fogli
feci un cenno un po'misterioso sul mio disegno. rispose allora che gli pareva
e sfodera mille vocaboli che con tutto il mio sapere di greco e di latino,
di tanto misterio, dicevo: « signore mio, io ti prego che se egli
. pulci, xxxiv-575: menando questo mio fratei lebbroso / a quella donna al
i'vi dò, ch'è il corpo mio: / questo è il misterio di
ch'io non sono, desti dal mio garrire, penetrare alla cognizion di lui con
sarei mistero / se tu mi rileggessi il mio pensiero. alvaro, 2-225: quelle
, / onde per suo fé lo mio sangue credere. a. martini, i-8-80
egli ch'io sappia i segreti del mio padrone? ». — l'ho detto
segneri, iv-383: oh quanto a mio parer vanno errati quegli i quali oggi
senso mistico di questo instituto è, per mio credere, che le fave soglion -esser
5-190: or che altro grande al grande mio contese / e tòr pur seppe i
. gozzano, i-1046: tengo al mio giovane amico entusiasta un lungo discorso per
, v-375: la metafisica, contino mio, mista all'arte rettorica e all'arte
291: se mai di me, del mio pallido volto, / misto sentissi di
scrisse barbara mano / sul capo del mio cristo. -che presenta caratteri indefiniti
smorzasse quella mista commozione che dentro al mio cuore quelle querule mordaci e quelle ingiurie
f. gonzaga, lxv-222: vidi il mio bel viso, / asperso già di
cristo. musso, iii-243: signor mio, giesù mio, perché io ho
musso, iii-243: signor mio, giesù mio, perché io ho spezzata la croce
del vostro peso, la lusinga del mio amor proprio... han composto
d'esprimere. alfieri, i-100: il mio capo era una strana mistura di filosofia
dorme: / non è ad alcun il mio viso conforme, / né in triangol
non vi è bisogno di misure per il mio tempo, d'ora in avanti la
a'merti miei riguardo / né del mio buon servir giusta misura. ruzzini,
. cantari antichi, lxxxv-169: compagno mio, abie seno e mexura, / che
, 1-557: se mai gran cosa al mio animo venne / parlando per oggetto o
può comodamente eseguirsi con sollecitudine corrispondente al mio desiderio. chiari, 2-ii-161: bastava la
boine, ii-199: chiuderò le porte del mio cuore e lo concederò con misura.
l'altro canale bianco, che (a mio credere) appartiene al lavoro della generazione
sento ben'io / che devoto il mio core / ansioso vorrebbe / coi polsi regolar
tutte dischiuse le vie a diffondersi pel debil mio corpo. manzoni, pr. sp
misurarono le distanze. io aveva sul mio avversario il vantaggio della statura, egli
chiamò al signore e disse: signore mio, io ti priego che l'anima
], 157: o signore dio mio, tu hai afflitta ancora la vedova
. mascheroni, 8-407: dicon che il mio ventura / fa dei versi che passan
forteguerri, 14-29: io misuro dal mio il tuo martoro / e i sommi
teneva meriti così grandi, e con mio padre e con noi altri suoi figli,
(206): gli anni del mio marito son troppi, se co'miei si
a vostra altezza, co 'l merito mio, ma con la sua cortesia.
, 1517: re neghittoso alla vampa del mio focolare tranquillo / star, con antica
; ma ora, con la sapienza di mio figlio, io non mi posso misurare
aver più loco, / che mesuratamente il mio cor arda, / ma che sua
letto di fortuna, tanto ostacolava il mio sonno quel calpestio fitto e misurato.
1-36: sempre ti sono, o signor mio, tenuto: / per te cognosco
giusto misuratore de le deboli forze del mio intelletto, cosi fra me stesso ragionava.
. grazzini, 4-199: a tempo mio erano i giuochi ordinati secondo le stagioni
, esagerando le colpe del zio accusava mio padre di troppo mite nel contentarsi che
. bonghi, 1-108: siccome il mio giudizio resterebbe severo, è meglio dirlo severamente
e più miti, che di velare il mio pensiero, allungare il mio discorso e
di velare il mio pensiero, allungare il mio discorso e diminuire quel poco d'effetto
: o gorgo, sino dal tempo mio primo / io quella mite tua musica ascolto
l'imperatore, né egli, guardando sul mio volto la macilenza lasciatami dalla malattia,
più volte, essendo amore di morte nel mio misero petto? d. bartoli,
, ii-10-152: che vuoi ti dica del mio discorso intorno le origini mitiche e poetiche
, eccezionale. bigiaretti, 8-8: mio padre ha l'arte di rendere mitico,
: se non muti registro -mi predicava mio padre -e cambi metro, non diventerai mai
pena. rinaldeschi, 1-32: il mio pensieri si è intorno ai martiri che
682: 'deh chi 'l mio nodo rompe, e me non scioglie?
: tempo ben fora ornai, stolto mio core, / da mitigar questi sospiri
mentre dovrei invece mitigare le asperità del mio carattere e diminuire... il mio
mio carattere e diminuire... il mio umor nero nel contatto della società con
in casa, e vederò di mitigare mio patre, che se non fusse per aiutar
d'aver abbastanza sofferto per mitigare il mio destino. pirandello, 8-197: si
che spento, / né mica trovo il mio ardente desio. s. bernardo
un'altra miticazióne d'afflizione eccellente al mio giudizio. statuti del popolo di ascoli
uomini al mondo; / che nel mio petto, / col raggio della sera,
nessuna imagine di donna poteva rimanere nel mio spirito, dacché mi apparve quell'angelo
sue trincee e giudicò gli effetti del mio bombardamento e del mio mitragliamento durati quasi
gli effetti del mio bombardamento e del mio mitragliamento durati quasi un'ora a quella
desiderato si posasse un giorno anche sul mio capo la mitra gemmata,..
, purg., 27-142: non aspettar mio dir più né mio cenno: /
: non aspettar mio dir più né mio cenno: / libero, dritto e sano
profumato il crine, / va del mio scorno e del suo furto altero.
i-99: non di tirio colore arde il mio manto, / né d'or mitrato
anonimo fiorentino, iii-403: l'abito mio solea vestire santi, mo'veste malandrini
/ per le strade che van dal mio palazzo / venia per suo solazzo. r
dinnanzi al tribunale tuo al tempo del mio particolare giudizio? campanella, 5-142:
? -l'error piango e 'l mio male. bandello, 2-40 (ii-53)
già mo divenuto uno istesso col tiranno mio ospite, avrei col belloardo dell'infedeltà schernito
cresca, / mo'che fortuna el mio contraro adesca. parabosco, 1-24:
su la favola d'jsopo / lo mio pensier per la presente rissa, / dov'
a mo'di conclusione, che voi sarete mio ospite per tutto il tempo del mio
mio ospite per tutto il tempo del mio soggiorno a parigi. levi, 6-85
bruni, 81: parte dunque il mio ben? dunque il crudele, / che
e mobile più ch'altro il viver mio! leandreide, lxxviii- 11-382: non
cosa ridicola, / per la bassessa del mio stato ignobile, / due laide ho
. musso, iv-57: fino al mio tempo, roma è stata sempre mobile
. diamine, gutenberg! nossignori. il mio compagno mi rivolge un'occhiata di rimprovero
di mobile e di stabile, e mio fratello e suo figliuolo rimarrebbono ignudi.
di cacciatore, questo lo stimerei il mio miglior mobile. leggi, bandi e ordini
padri, sappiate ch'egli m'è morto mio padre, il quale, avendomi lasciato
io posseggo d'imprestito è tutto il mio mobile: mi contento d'una botte per
, 20-321: io ti giuro per il mio mobile, e lo dò a sacco
parte da messina per pisa il mio mobiglio. panzini, iv-429:
dossi, ii-145: nelle cèllule del mio cervello, sgombre ancor di mobigli,
risorse. delfico, iv-73: il mio residuo sentimento mi dà pure qualche mobilità
guerra, ella deve, a parer mio, aver mobilizzato l'esercito in modo
limitatissime. landolfi, i-598: il mio vecchio padre laggiù, col suo moccichino
vero, fessenio? - non, moccicon mio, no. grazzini, 4-50
dico che stanotte non dormirò tranquillo il mio sonno, e che le mie labbra
che sta intorno al naso di un mio amico. de marchi, ii-232: intorno
i-35: l'istesso santo giob nel caso mio / tirerebbe due moccoli perbrio. d'
non ho mai appiccato più moccoli nel mio segreto, non ho mai più bestemmiato,
di lume sopra le prelibate tenebre del mio panno azurro! -dare fuoco a
moccoli, e calar fate giù pel mio mortorio / da san pietro in montorio /
degli zoccoli. lippi, 2-27: fratei mio caro, questa pianta ancora / com'
» ella disse. « ma non era mio, era il fidanzato di mia sorella
buonarroti il giovane, 9-366: eh fratei mio, se tu non hai altri /
lite, forma di giudizio, a mio creder, comodissima, perché toglie la
moda. il mi, mi, mio / valor di giorno sta sepolto e
e ciò (lo confesso) per consiglio mio e di carlo, fare un matrimonio
: sta qui quel pittore che fece il mio ritratto in siena, s'ella se
fuori di moda. -anche il mio cervello è fuori di moda. alvaro,
l'accidenza. nievo, 116: mio pensiero è che la fortuna nostra sia
piedi attorno a una fresa, il mio cervello s'impegnerebbe nei calcoli matema
uomini. martello, 333: abate mio, vi ho tessuta questa non pic-
hanno di meglio per modellarvi anche il mio. gioberti, 4-34: i pitagorici
riflessivo, come per es.: figliuol mio, per essere un uomo da bene
le sale della terra, la grazia del mio passo, l'ovale puro del mio
mio passo, l'ovale puro del mio sorriso, la modellatura impeccabile del mio
del mio sorriso, la modellatura impeccabile del mio corpo. stuparich, 5-188: quelle
. il perché, secondo il creder mio, la imitazione è tutta nel modello,
xiv-131: i miei concittadini pregiano il mio stile in un'opera dove per mancanza di
che era come uno modello, el mio compagno si chinò a terra: volse idio
giungo votivo. / questo model del mio servaggio orrendo / con l'alma, non
d'annunzio, v-1-881: ho pronto il mio modello-91. la canna è lucida,
! verga, 5-533: « amico mio, ti predico che sarai un padre
modello, / io, com'è mio costume, / sui libri mi scervello.
-cos'è? cos'è stato? dio mio! siete anche ferito? 9.
gioberti, 4-52: dichiaro alla libera il mio parere sulle cose d'italia, colloco
gozzi, 222: non solamente io col mio costume e con le mie parole gli
bianca terrestre. nievo, 522: mio padre era partito con ogni sua ricchezza non
faccendo la vostra virtù più lucente col mio difetto, più vi debbo esser caro che
in favellare e degna moderazione d'ogni mio gesto, curava mantenermi la grazia e benivolenza
io avessi studiata tutta la moderazione nel mio racconto, nulladimeno questo bastò a farlo
: quanto al copernico, egli, per mio avviso, non è capace di moderazione
tal moderazione, io avrei l'attento mio. 9. polit. atteggiamento
: come potrai convincere di perfidia il mio cuore, che per amarti senza moderazione
con loro, / loro infiammando più del mio ardore. antonio di guido, lxxxviii-1-182
, mi avrebbe trascinato alla rovina. il mio genere doveva essere il bel canto tradizionale
in queste moderne età: per quanto in mio potere è stato, io sono tuttavia
petrarca, 40-6: i'farò forse un mio lavor si doppio / tra lo stil
. chiabrera, 3-221: questo è mio consiglio: starei con la mia famiglia,
venisse trattenuta dal conoscimento che tengo del mio poco merito. bellori, i-259: la
signora, il quale, al parer mio, poteva in tal caso usar un poco
io, / ch'antiveggian profeti il venir mio? piecolomini, 2-8: sempre furon
sovrastano. capuana, 1-ii-273: il mio amico aveva così modesti desideri da farsi
presta / e chiara fa sua mente col mio lume, / vita non sprezzarà proba
limitata, aspettativa. tarchetti, 6-ii-45: mio padre e mia madre, nati in
io fazzo frituli / per far novizze al mio digesto e codico, / benché de
sanno convincersi che la proprietà, il mio e il tuo, possa avere una stabilità
a modificare di nuovo l'attitudine del mio spirito; la dolcezza che era nella
variabile. foscolo, iv-449: il mio spirito, se morrà con me, si
, 2-320: tale fu nel 1859 il mio convincimento, modificato oggi perché le colpe
subisce modificazioni. è naturale. il mio organismo non è più quello stesso che
. algarotti, 1-ix-141: tutto il mio studio è stato di venir formando uno stile
formando uno stile accomodato alle modificazioni del mio cuore e della mia fantasia. delfico
io el vomito, / benché al mio viver un sepulcro fodio. =
in tutto mi disciogli, / signor mio, ché non togli / ornai dal volto
, ché non togli / ornai dal volto mio questa vergogna? boccaccio, dee.
argomenti. goldoni, viii-495: il mio contegno dovrebbe pure far conoscere il modo
contegno dovrebbe pure far conoscere il modo mio di pensare. alfieri, 7-52: all'
fosse. serdini, xxxix-i-4: del mio cusin fu convitato un giorno / un
, versare in essa la piena del mio cuore tumultuante! d'annunzio, iv-1-42:
, 1-49: li modi, a mio giudizio, sono questi: che se li
partirmi di qua per più mesi senza mio storpio notabile e senza scandalo mentre ci
il vostro respiro come se steste intenta sul mio agguato ché già, disceso il letto
aurea volgar., 68: il signore mio sì m'ha mandato, acciò ch'
, cioè lascierò stare, 'lo mio stilo 'cioè modo, 'soave '
sonetti per avere un ricordo de 'l mio modo di scrivere a la scuola di umanità
: son molti i modi / del mio poter. -in partic.: genere
fenomeno. magalotti, 9-1-139: il mio assunto è... di assegnare
un volere / 11 suo e 'l mio si collegasse al nodo, / con quanto
', vengo a far palese 11 mio animo con quell'azion d'amare, cioè
azion d'amare, cioè accenno il mio pensiero intorno a quell'operazione. ma s'
minore semituorio e lemma, andò, per mio avviso, dentro a sé così discorrendo
su famiglia. carducci, ii-9-123: il mio nome,... quando c'
, 4-86: anch'io canto; a mio modo, 'canto'. quel che viene
l'aveva capita ch'ero fatto a modo mio, e lasciava che andassi e venissi