283): ehi, oste, il mio letto solito è in libertà?
sensi. marinetti, 1: il mio « manifesto tecnico della letteratura futurista »
la volontate / e potestate -di conoscer mio corso, / e può la lingua
: ella dee perdonarmi la libertà del mio scrivere la quale, come di uomo
brusoni, 1-130: vedutami in libertà col mio spiedo appresso, ne saltai in tanta
.. la diplomazia non è il mio forte. -uscire a libertà:
trageda... vero è che anche mio padre era stato liber tario
e di sanmarchiano; io presi dal canto mio a trascendere nei sentimenti di libertà e
me come io conoscevo lui, colse nel mio sguardo questo lampo libertino. -che
d'annunzio, ii-531: or rivive pel mio sogno il liberto / grèculo intento a
e 'l contenermi / d'ogni libidinoso mio pensiero. firenzuola, 53: egli non
.. / - frenate, signor mio, le mani audaci / e le voglie
lo licensato e sciolto libbito che 'l mio signore ti diè! 3.
. entro da un libraio, il mio occhio si dirige incerto e un poco sospettoso
, che venga a prendere dodici libri del mio ditirambo, e che quanto prima gli
l'artifizio / che librò in aria il mio sublime volo, / assicurandol d'ogni
. zinano, 3-28: o sia mio questo orgoglioso impero / o cada,
annunzio, i-41: sento, o mio giulio, / un desiderio vago / di
. cantù, 2-250: quando il mio cuore batte al vedere o all'intendere
... di guardare per amor mio diligentemente ne l'indice e libraria medicea
vedrà la crusca. carducci, ii-11-11: mio padre aveva una librerietta più che passabile
di gennaio 1479 io allogai nicolò, mio figliuolo, a piero maria, maestro
.. divenuto professore: è il mio personaggio, del quale vi disegnai un
'. boccaccio, iv-166: o picciolo mio libretto,... dinanzi dalle
io scrissi nella più fresca giovinezza questo mio * amante maltrattato ', prendendone il
(217): attesi a finire il mio libretto [uno ufiziuolo della madonna]
autor de'libretti / sia sempre amico mio, vi voglio ancora. algarotti, 1-iii-258
me non percepiti, come appare dal mio libretto. dizionario di marina, 398
tommaseo, 11-18: tra i lasciati da mio zio ritrovai un librettàccio stracciato, di
. /... / -messer mico mio caro, io non vi avevo /
che venga a prendere dodici libri del mio ditirambo, e che quanto prima gli
lina, / per cui scrissi il mio libro di più ardita / sincerità.
l-1-268: sarà il tutto di questo mio trattato spartito in quindeci libri. magalotti
/ ambeduoi registrati / nel libro del mio cuor ch'è in carta buona. massaia
confessarò il nome suo dinanzi al padre mio. nardi, 7-106: la vera gloria
dovete fare a ricevere in voi el mio santissimo figliolo. -giurare sul libro,
. v.]: 'non è nel mio libro': di persona che ci garba
pananti, i-270: dissi: il mio signor vicecurato, / ella parlò come
cesarotti, 1-i-289: afferrai con dispetto quel mio sciagurato libricciattolo, disposto di gittarlo alle
a pena dato a te un librùccio mio, fo pressa per riaverlo. -libricèllo
., 8 (126): il mio nome è sul suo libraccio, dalla parte
quell'angioletta, e mandatole anco un mio librucciàccio mezzo italiano e mezzo inglese.
, 525: o mecenate, / o mio diletto, / tu te n'andrai
. arbasino, 103: quelli del mio tempo ormai sono i capi, i
donna, / per seguir torme del mio duce invitto / chieggio da voi licenza.
io non vado più a caccia. mio marito non vuole, e non ha
anima, con licenzia di ghino baldesi mio manovaldo, volglendo disponere la mia ultima
quelle magnifiche bolle che sono finite, figlio mio, con licenza parlando, in tanti
ch'io v'amava, se l'amor mio non vi piaceva, potevate darmi onesta
io possa tormi tanta licenza; e mio padre non consentirebbe mai. fogazzaro,
giorni di inattività che erano seguiti al mio licenziamento dalla banca. legge 15 luglio
in mezzo al verso, parole come * mio, oblio, mormorio, miei,
or non andasti a dormire, fìgliuol mio? ed e'disse che non era
, xxxiv-335: entrate tutti qua nel mio cenacolo, / ove l'agnel pasquale è
delle lagrime con cui mi licenziai da mio fratello, per l'incertezza d'avere
a un mentitore. / vattene; dal mio campo / ti licenzio per sempre.
testé la più bella disputa / col mio lavorator da san vivaldo, /.
, ii-493: in un gran bisogno di mio padre, essendo venuto egli in discordia
medici, ii-99: quand'io penso al mio stato e all'onore, / par
lo licensato e sciolto libbito che 'l mio signore ti diè! 2.
-pubblicato. fogazzaro, 1-445: il mio licenziato libro ed io teniamo vie diverse
ne gli episodi che non è il mio goffredo, ed ha gli episodi meno attaccati
di vostra signoria reverendissima per farlo di mio pugno; ma non m'è venuto
/ e mesco all'opra vostra il canto mio. g. ferrari, 281:
astri e il mare, / bella il mio pensier l'adombra. boiardo, 1-123:
di ti spinse / a i lidi del mio grembo. ravenna,...
forse, / perdendo me, rimardel mio maestro, usci'fuor di tal nube /
pareami che lietamente mi dicesse nel cor mio: « pensa di benedicere lo dì che
mal mi si convegna / dir, signor mio, che fra sì lieta schiera /
bella e come lieta, / fedel mio caro, e in me tuo duolo acqueta
». petrarca, 45-4: il mio adversario in cui veder solete / gli occhi
. leopardi, 25-49: godi, fanciullo mio; stato soave, / stagion lieta
e cari / occhi, del viver mio cagion e scorte, / se 'l ciel
xiii-7-38: io non vo'mettere ad effetto mio pen siero sanza vostro consiglio, però
purg., 14-83: fu il sangue mio d'invidia sì riarso, / che
quando s'accorse il mio corporeo impaccio / esser senz'alma, che
sì verace imago e insegna / del mio duol, fatto lago amaro e breve,
breve, / starò fin che 'l mio sol, che lassù regna, / attragga
m'assiderò contento, / quando dal mio lavoro, / o la tua lieve mano
d'una somma assai lieve l'unico mio abito, ed esser costretto ad un
ii-348: gravosse / di sopor lieve il mio pensier dolente. palazzeschi, 1-116:
la soave figura della giovine riposava sul mio letto bianco, e il suo sonno era
andar veloce e leve, / e 'l mio di lui sperar fallace e scemo.
, soverchiante a volo il giro / del mio petto che in te vita riceve,
due di doglia / ho lavorato questo mio ricamo, / lieve come un merletto di
questo conforto, / che '1 maggior mio nimico ora l'ha presa / per moglie
, ch'io lo posponga al voler mio? pasqualigo, 74: mi sono a
onor, che 'n lete il nome mio non caggia, / ma per piacer almen
bandello, 2-45 (ii-147): il mio dire... da sé sempre
fia lieve a spegnere seguendo il parer mio. straparola, i-24: non è cosa
breve / esser dovea la gloria del mio stato, / atteso non avrei sen'fosse
atteso non avrei sen'fosse andato / mio bene, al venir tardo, al partir
arrossiva alle mie continue domande e al mio mediterraneo e arrovellato far conto dei giorni
dei santi, rinnuovo nelle mani del mio re manfredi primo il giuramento di lealtà
4-i-158: ligio al pontefice / e al mio sovrano, / alzai patiboli / da
collo el ferro, / perché el mio stato a ognun sia manifesto.
, ii-7: già non vi contarò lo mio lignaio, / ch'i'ben so
di lunghezza di giorni e dimostraroli il mio salvatore. savonarola, 7-ii-82: io
dire: in eterno) e monsterrogli il mio salutare, cioè mosterrogli el mio dolce
il mio salutare, cioè mosterrogli el mio dolce iesù. 6. durata
1-393: sempre è stato l'animo mio e la mia volontà d'esser presso a
e di sì larga vena / il pianger mio e sì lunge generare isdegno / ho
lunge generare isdegno / ho dato al mio disio molta lunghezza. la riva, /
, con la quale, trovandosi ove il mio ben m'è chiuso? tasso, 13-15
sicuro / che quel che non fu mio non sia d'altrui. cesarotti, 1-xvii-336
. petrarca, 164-14: perché 'l mio martir non giunga a riva / mille volte
, / al camin lungo et al mio viver corto, / fermo le piante sbigottito
parve che amore m'apparisse allegro nel mio cuore da lunga parte. leggenda di
paese. serdini, 1-190: un mio parente fu creato / ambasciador, mandato
notte alloggia, / fatto ha che 'l mio non par più volto umano. ariosto
volto umano. ariosto, 116: dopo mio lungo amor, mia lunga fede,
sarà mai che da madonna impetre / al mio leal servir qualche mercede? bandello,
i'non dava loco / per lo mio corpo al trapassar d'i raggi, /
gligenzia per esser stà longo in lo avisar mio. guicciardini, 136: non si
durare. petrarca, 104-13: pandolfo mio, quest'opere son frali / al
sugo, per tirare in lungo il mio matrimonio; e io in vece vorrei spicciarmi
dettagliatamente. masuccio, 16: il mio maestro vi si ricomanda, e priga
: avvenne quasi nel mezzo de lo mio dormire che me parve vedere ne la
questo chianti? me lo faccio venire perconto mio. = comp. da lungo1 (
chiare, / che ben te cognosco in mio danno e noglia. = alteraz.
. sacchetti, 49-75: podestà mio, questo cattivo uomo, essendo
religiosi. mazzini, 14-355: tomo al mio sogno di rifugio in un luoghetto di
in questo loghettuccio / di tutto il mio poetico furore? -peggior. luoghettàccio
20-5: mossimi; e 'l duca mio si mosse per li / luoghi spediti
di cespugli rossi / di vetrici: il mio luogo alto e segreto. d'annunzio
'ncende. / lasso!, el mio loco è 'n questa ultima schera. palladio
la mia sepoltura a ghiffa, sul mio nel lago maggiore. -con riferimento
divina spirazione, / in questo santo mio peregrinaggio / guglielma lascio alla dominazione.
comandò da per tutto per i lochi del mio passaggio che fossi ben trattato. g
maggiori / che que'che son nel mio bel san giovanni, / fatti per
viani, 19-93: alla casata di mio padre dicevano « quelli di marco »
reggeva più che per un semplice filo al mio peso. boriili, i-265: non
fessura de'chiodi e non metto il mio dito nel luogo de'chiodi, e
quelli ch'usurpa in terra il luogo mio, / il luogo mio, il luogo
il luogo mio, / il luogo mio, il luogo mio che vaca / ne
, / il luogo mio, il luogo mio che vaca / ne la presenza del
dio, / fatt'ha del cimitero mio cloaca. buti, 3-713: * il
. buti, 3-713: * il loco mio '; cioè la mia sedia papale
la mia sedia papale e l'officio mio. boccaccio, dee., 3-7 (
quella tenea, disse così: signor mio, ciascun dee volentieri faticarsi in far
per età ti si debba ottenere il luogo mio ed essere a costoro come padre di
in sua bocca che un luogo al mio nipote. piccolomini, xxv-2-5: fu
, ii-2-246: benché senta che il mio luogo è basso, pur non me ne
e dissi ch'ai suo nome il mio disire / apparecchiava grazioso loco. pontano,
v. ex. non solo pigliare el mio parlare in quello loco che so el
quale è sì giunta al sommo nel mio core che non ha di che più dolersi
questi avrete sempre un loco distinto nell'animo mio. bocchelli, 2-xix-194: 4 piccolo
parte. chiaro davanzati, li-26: non mio servire, lasso, non mi vale
: sappi che ad arte / dell'onor mio dissimulai le offese. / perde l'
. petrarca, 62-13: miserere del mio non degno affanno; / reduci i pensier
sta il meo core e 'l disir mio: / così vi fosse il corpo in
/ che 'n sì gran loco dè mio intendimento. moscoli, vii-580 (35-3)
luntanamente / in loco tal, ch'è mio cor non sen pente. petrarca,
, 13-7: io non misi il mio core in luogo immondo, / ma nel
/ deh restatevi un poco / e nel mio mal non siate sì veloci. sanudo
più loco, / con tra il mio sangue il ferro ostile invoco. sarpi,
g. zane, 51: a lo mio scampo / ornai non ho più loco
/ è suverchio il piacer, nel mio non sorge / con tanta piena; e
tuo, potrà bastante / luogo trovar nel mio. -avere luogo e stato di
agio, luogo e stagione, questo mio scritto esser da tanto che trovi anch'esso
medici... / ascolta il mio parlar quel che ti dico: / sempre
offuschi li occhi tuoi, ragguardando nel mio splendore; 'per veder cosa ',
per veder cosa ', cioè lo mio corpo; * che qui non à loco
la v. ex. tia, senza mio scrivere, pensare quisto matrimonio essere multo
pensare quisto matrimonio essere multo al proposito mio,... essendo quella donna
, e gli do loco / nel mio cor, nel mio regno. leopardi,
loco / nel mio cor, nel mio regno. leopardi, 196: anche al
i'non dava loco / per lo mio corpo al trapassar d'i raggi, /
. m. gio. matteo mio, ad avere in quelli giorni della crea-
serdini, xxxix- 1-8: rispose el mio signore, / hai crudo amor, perché
quel mal pedante, giudicai che il mio meglio fussi di dare un poco di luogo
sono invecchiato; e però siate in mio luogo e degli miei fratelli, e
a. cattaneo, iii-43: il mio superiore, diceva, è in luogo di
voce, / che non fu sempre al mio figliuol rubella. de luca, 1-11-2-26
olivenza. metastasio, 1-2-214: il mio furor non lascia luogo a consiglio.
fuoco, / similmente si strugge el mio core: / non vai niente perché
più loco, / che mesuratamente il mio cor arda, / ma che sua
vuol torre, / da poi che 'l mio disio non può aver loco. guicciardini
non aver mai più a vedere il mio lucente sole mi avea talmente ingombrato che
desideri d'imitarli, imitali, o figliuol mio. -essere molto eccitato o inquieto
in questi cotali tempi, secondo il mio pensiero; e la verità rimane pure a
, vostre signorie si sono dolute col mio locotenente di certi assassinamenti che alcuni ribaldi
in ora il signor conte camillo sesso, mio luocotenente, che è in viaggio partito
, e ch'i'la 'mbecheri a mio modo; e poi ogni cosa è acconcia
suoi denti di lupatta, quasi avviluppando il mio desiderio con l'ombra del vespro supplicato
un lupino. gelsi, 40: caporal mio, nel tuo camino / cavalcasti una
, 2-9 (249): signor mio, io sono la misera sventurata zinevra,
fucini, 496: arrivai in compagnia del mio ospite che presentai a tutti come il
landò, 2-79: ho veduto con mio gran diletto contrastar poi insieme il mugile
il lupo. parise, 5-278: caro mio: chi si fa pecora il lupo
stato? eccoti il lupo. / -è mio padre. -egli è desso. -e
-lupacchiottino. carducci, ii-n-14: mio padre un giorno tornando dai monti portò
, xiii-23: di liete stragi è sol mio genio lurco. / talor saetto un
dolci lidi / de 'l verde adige mio volger la schiena. cagna, 3-337:
-che è un lurido traditore. mio padre mi diceva che era una spia
5-141: rovini il cielo / sovra il mio capo e nel- l'orror m'inghiotta
cioè ragiona dianzi a li occhi del mio intelligibile affetto per meglio inducermi,
robato / quanto teneie le chiave del mio core. ariosto, 8-60: molte
/ e 'l cor contrito, e 'l mio gravoso pianto; / or mi mantien
, / pur per mia pena e per mio grave danno! boccaccio, viii-1-37:
, lucissima favilla, / che esaudisca il mio contrito core; / e fa per
sporgeva le rame stecchite al finestrone del mio studio,... alle prime
ch'io vedeva, alcuno sfogo trovando il mio cuore nella dolce speranza, o lusinga
amico degli eroi, / padre del canto mio / non uso a lusingar. g
misera or più non deggio, il mio tormento / dissimulando, lusingar me stessa
. marino, 3-51: io, malgrado mio, son sottoposta / ai nodi pur
, e di canzoni / lusingavi il mio dormir. -stuzzicare, stimolare (
ch'a miglior riva / volse il mio corso, e tempia voglia ardente / lusingando
per lusingare almeno in tal guisa il mio desiderio d'esser seco. de marchi,
giacomo da lentini, 35: al mio vivente, amore, / io non
tirsi sventurato, / già veggo il morir mio, / amante, e non amato
f. frugoni, 3-ii-483: insassito al mio grave dolore, non aveva senso,
4: da lor sì dolce nasce il mio conforto, / sì lusinghiero è il
il lusinghier sembiante / regnò nel petto mio; di sé m'accese; /
l. dati, xxxvi-18: il mio pensiero nichilato manca, / perché l'
armonia non vile, / perché sembri il mio canto a voi simile, / pien
! giusto; io sono troppo povero, mio signore, per concedermi il lusso dei
non sbaglio, vuol dire del pensiero mio proprio. stuparich, 5-466: ancora
generai confessione di tutti i lussureggiamenti del mio cervello, ho risoluto di levarmi la
le depravazioni, ha infuso nell'animo mio un senso mistico che non conoscevo.
plinio], 485: al presente è mio proposito investigare quanto si può e,
mi guardassi in uno specchio, il mio narcisismo mi farebbe velo. ma così
diecimila ducati rimessigli in mano quando era mio sostituto per
tanto comando che, come el comandamento mio excelso sarà lustrato, tutti quelli malfactori
amor, prostrata / eucaristicamente, al mio balcone, / (sacri discorsi l'avean
vestito e mestiere, ti sollevo a mio primo lustrascarpe e barcaiuolo. fucini,
miei giovini lustri diletto, / o mio carissimo tenue libretto? 2.
persone indifferenti, sarebbero state insopportabili al mio dolore. ferd. martini, 1-iii-232:
i-1124: il ricordo tenero franse il mio cuore: il ricordo di un altro giorno
seco a lato / ha il figlio mio. e. cecchi, 5-409: le
luttuoso, / che sempre dilania il mio cuore nel petto. -che ha
il tempo d'andare a raccogliere il corpo mio e risuscitarlo. cantari, 268:
, voi... / nel regno mio la terra e 'l ciel confondere,
purg., 2-93: « casella mio, per tornar altra volta / là dov'
ma. aretino, 20-299: al mio « ma » egli si imbianca con dirmi
. pirandello, 7-1315: o gesù mio... che stolido, quello zi'
di lui, io sentivo scricchiolare il mio petto sotto le sue ginocchia macabriche.
. d'annunzio, v-1-357: il mio corpo è diafano. lo scheletro mi si
. b. croce, iii-25-282: a mio parere, nel romanticismo propriamente detto,
eseguiti, a quanto dicevano, da mio figlio con soverchia destrezza. betteioni,
, / io dissi: « corpo mio, fatti capanna! ». sassetti,
a questo lercio maccabeo vuol bene il mio padrone che non ha mai voluto bene a
maccatelle, al nome de iddio, mio danno se non te ne penti abastanza
: darei, se potessi, al mio ciappino, / anche il mio cor per
al mio ciappino, / anche il mio cor per un maccaroncino. -spreg
eletti a far passaggio, / maccaronaccio mio senza formaggio. = etimo incerto:
. manzoni, v-3-500: il mio intento sarebbe di raccogliere un certo numero
poliziano, 1-374: ha'tu veduto un mio vitellin bianco, / che ha una
macchie delle pitture più insigni vere dal mio libro una così grave macchia, come è
macchie che il poco lume del mio giudizio mi discoprirà. guidiccioni, 5-120
o disegno, per lo più di mio. guerrazzi, 9-i-181: le macchie fatte
che davvero fanno macchia sul resto del mio equipaggio. -costituire un'eccezione,
[il ritratto], siccome volle il mio, che fece fare alla macchia,
alla macchia, ed altri gli disegno a mio bell'agio. magalotti, 26-223:
moravia, vii-145: il taxi è mio;... se volete far
ciapo, spogliati, e rendimi il mio vestito... -ma che m'ho
. pascoli, 571: oh! mio fratello che fu mai? la bianca /
incontinenza di quel marito che vollero a mio dispetto darmi i miei genitori. monti
d'oro e sete insieme / del mio sangue innocente il crudo avesse, /
più il cor mi preme / che 'l mio candido onor macchiar volesse. loredano,
macchiar volesse. loredano, 23: il mio senso non ha senso che macchi la
accolti, i-i-6-112: nello schizzo di questo mio breve ragionamento vi andrò macchiando col pennello
moravia, ix-8: era grasso [mio marito] ma non di un grasso
misasi, 5-10: quantunque non amassi mio marito, quantunque mi facesse un certo
, s'ardo di fuor, ghiaccio il mio seno; / che, s'ho
con indegno / amor rese macchiato il mio decoro. alvaro, 5-108: gli parve
onestate. gigli, 2-218: al mio zelo, al mio onore, / perfido
2-218: al mio zelo, al mio onore, / perfido traditore, / al
onore, / perfido traditore, / al mio letto macchiato. carducci, iii-3-83:
galileo, 3-2-304: oh, signor mio, non chiamate voi stella quella ancora
giuseppe si nomina un'altra parrocchia del mio paese. questa è gloriosa per possedere
, complesse e movimentate. cadente dell'amato mio padre, che troncassero que'pochi bellori
asserzione. cellini, 723: il mio primo intento si è di ragionare dell'
ecc. papini, x-2-40: il mio libro è esaurito. domani va in
/ o accecatore, o strazio del mio sangue. bacchetti, 1-ii-247: le angustie
mi è venuto oggi stesso chiarissimo il mio piano che avevo sempre chiuso in mente
con una macchinetta, / inventata dal mio sottile ingegno, / far un colpo galante
? io sì, una ragazza del mio paese che aveva avuto il tifo e parte
produce umori peccanti, è bene, mio caro gemello, che questi precipitino alle regioni
cosa essenziale, se non che il mio artifizio dipende da una proposizione di euclide
: e domattina ti spianerò il fatto mio, senza aver paura della tua vilissima e
miei, se non sequi- reti il mio volere e consiglio per amore del maco e
: in allegre mense / stornar volendo il mio pensier, si diero / a far
cassandro fece sgozzare sotto i miei occhi un mio figliuolo innocente prima che la spada macedone
di macellaio. bigiaretti, 11-116: mio padre si vantava curiosamente...
che il fratello / la pensi a modo mio; / altrimenti, manzi freschi
: sicura è la mia morte e il mio macello, / o che vinto rimanga
è ridotto: un macello, povero padre mio! moravia, xi- 162:
pure non avrei mai creduto che il mio carnefice potesse mutare tanto in peggio.
tozzo di pane t'ho annegato, figlio mio! per un tozzo di pane t'
pane t'ho portato al macello, figlio mio! ber nari, 3-238: dovremmo
macerando. savinio, 1-131: il mio letto... sarebbe indegno d'una
verde nei baleni, / sei simile al mio cuore. -intr. per lo più
queste busse dovevan essere il prezzo dii mio infachinamento? s'io non trovava quella ianua
, iv-43: l'invidia, figliuol mio, se stessa macera. caro,
il seno. foscolo, xv-277: il mio dito è quasi affatto risanato; la
macererommi. foscolo, xvii-398: sigismondo mio, non t'affannare ch'io possa
di gelosia. cicognani, 1-149: mio padre si limitava a tenermi dietro con
12: vergene me conservai, / el mio corpo macerai. cavalca, 20-155:
10 sarò apostolo di genti, il mio officio averò a magnificare e a onorare
. firenzuola, 387: o signor mio, che omiciatti vi si vedeva egli
. giusti, ii-351: oh caro il mio machione, questa volta l'hai a
battista, vi-1-5: deh, seconda il mio colpo amica sorte, / se da'
xvii-81: gli scrissi dunque, e mal mio grado, perché a me non piace
firenze netti, lxxv-336: il mio vasto cuore affamato / che un
l'imperatore, né egli, guardando sul mio volto la macilenza lasciatami dalla malattia,
de'ricci, 46: ho il mio cuore fra due macine: l'una
fuori sangue / dal vecchio cuore il mio male. alvaro, 9-20:
forse spiccioli, li macinavo lentamente nel mio borsellino. mo di macinare
donna andò il « o sole mio! ». banti, 9-144: d'
peso. barilli, 5-94: il mio 'coupé'è già pieno di polvere, il
marcato. pasolini, 7-76: il mio occhio non può non registrare le enormità
l'amico sbucato dalla farmacia era un mio compagno di studio a pisa, un
grani di caffè biuciato / a questo mio valletto, / da portarsi al magnano
bocca e palato, / potendo a mio piacer menar le nocca e maciullar le
molto / quando chiamavo, con il mio rumore / fresco, il fanciullo
, che per pane si conta nel mio corredo. frachetta, 179: è però
settimana quindici o sedici béceri illividirono il mio torace, io maculai il loro. pea
calmeta, 104: io non compono questo mio libretto / per dir di bibli,
quella crudele è già palese / che mio cor non l'offese, e men già
rappresentazione di stella, xxxiv-590: del mio sposo imperier la falsa nata / commesso
contaminaste il letto maritale, maculaste il mio onore, e queste macchie non posso
come un torace d'uomo? come questo mio povero torace maculoso? -che
): né il bacio che solo del mio amor volete, senza licenzia di madama
sì, anch'io ho abdicato. a mio modo, da quando ho cominciato a
monforte, lxiv-30: deh, madamma del mio core, / ben che sei solima
poco el to faore / sopra del mio amaro pianto. aretino, 1-23: il
questo / delle belle che amò il padron mio. monti, 4-4-284: negli occhi
e gli disse in un soffio: « mio bel gingin allacciami questa calzetta » non
sposa, serai mia madonna, / al mio viver colonna, / conforto agli occhi
madonna non vede / de l'interno mio mal, senza altra fede / a'
, in cielo / a riportarne il mio perduto ingegno? / che, poi ch'
salvezza, mia madonna, amore / mio, non chinar le timide pupille.
belle e gentili madonne impazzirono già del mio amore. bolognetti, iii-99: al
d'ogni cosa, e non a mio per certo. s. antonino, 2-108
43-36: io che l'uso sapea del mio palagio, / entro sicuro e vien
io ti tolgo al diavolo e rendoti al mio figliuolo che ti aveva perduto per la
, la quale io gli feci del mio proprio sangue, acciò ch'ella non mi
forlimpopoli. pascoli, 139: nel mio villaggio, dietro la 'madonna /
non pingo madonnine e giace / il mio pennel talvolta derelitto. bottari, 5-122
/ madore: non pur quando il mio legame / è irrequieto e il mio piacere
il mio legame / è irrequieto e il mio piacere assempra / dubbio certame. bocchelli
mondo sì gran paladino; / benché il mio padre non fu madornale, / perché
cortesia; sappia vossignoria / ch'il mio figlio. -es muc- ciaccio? -o
il suo genitore, / che sarà mio consorte / (scusi sì strane voglie)
il logico e dice: p. orsi mio, voi commettete qui una madornalissima '
breme, 2-183: non intitolerò più il mio discorso a bertolotti, il quale me
inf., 23-38: lo duca mio di sùbito mi prese, / come la
mare / suol da quest'ora in mio camin venire. boiardo, ii-1-70: sua
/ c'era una madre che nel mio zaino / ponesse due pani / per il
veniva alla mia stanza e indagava il mio sonno e mi poneva una mano sul cuore
/ di gente mia campagnola / e mio padre e mia madre. gramsci, 6-311
10 non dubito abbiate avuta noticia del mio predicare in napoli. cattaneo, v-2-230
/ che copre l'un e l'altro mio parente? cicerone volgar., 4-102
20-79: io non pretendo che il mio giudizio faccia stato quanto negli odori,
, in luogo di 'patre mio 'e 'matre mia '; e
sicinio, 1-19: non ho conosciuto mio padre, perché matrema in coscienza sua
non poteva dir in verità chi fusse mio padre. 2. cortigiana che
tiemmi una catena / di madreperla questo mio signore [amore], / tanto
madreperla. ghislanzoni, 8-89: il mio calzolaio... ha procurato di
; andrò mostrando / il foco del mio amor ne l'altrui seno. giuglaris,
, / anch'io ti vogghio a mio modo infilzare. guarini, 107:
1-i-279: il quale [amore] dal mio padre, dopo gravi riprensioni maestrali,
. sorte, l-1-289: se di mio parere, con la prestezza e col
e del grembo de'toschi, e il mio pelo si scrive bruno: sicché adunque
è figurato in vostra cera. col mio vago ed innamorato cuore. bandello, 1-22
243: ma dove è rimasto il mio pedagogo, il mio maestro, il mio
è rimasto il mio pedagogo, il mio maestro, il mio custode saggio?
mio pedagogo, il mio maestro, il mio custode saggio? castiglione, 462:
anni non ebbi quasi altro maestro che mio padre, il quale altro non m'insegnava
quelli; ché, sì come dice il mio maestro aristotile nel primo de l'etica
inf., 1-85: tu se'lo mio maestro e 'l mio autore, /
: tu se'lo mio maestro e 'l mio autore, / tu se'solo colui
che sanno poco: perché con quel mio così gran maestro 10 potrei guadagnare assai
investito la mia immaginazione ed infiammato il mio cuore. cattaneo, v-3-132: li
più che cuoco del mondo, al mio parere. romoli, lxvi-1-351: non v'
mastro perfetto / per fare intaglio a mio modo de petra. boccaccio, i-103
le virtù, quasi da me nel mio ragionamento disegnate senza varietà d'essempi e
catena di cinquanta scudi al collo del mio mastro di stalla. -maestro d'ostello
maestro! sciaurato! noi torrei per mio copista. pirandello, 8-979: nondimeno
se farò di lui [carducci] il mio maestro di civiltà, voglio che la
-maestrétto. galileo, 8-xi-539: il mio maestretto me ne ha fatto uno di
di 14 quarte, stupendo ed uguale al mio primo. -maestrino (v.
lampedusa, 42: sei pazzo, figlio mio. andare a mettersi con quella gente
'l petto / gli entusiasmi de 'l mio primo amore. -come appellativo di
, e però t'ho fatto venire questo mio destriere, il quale mi fue mandato
, 4-144: ditemi le magagne del mio stile. emiliani-giudici, ii-44: tale magagna
, / che comprender no 'l pò el mio ricetto. passavanti, 119: a
, in: stando un poco il mio maestro magno / mi disse: io
poca vita. nievo, 503: col mio temperamento non si può voler bene ventiquattr'
gelosia, e quando gli oggetti dell'amor mio veggo offrirsi tranquillamente alla folla dei vagheggini
2-40: di già mi par entrar per mio solito diporto nel magazino del pizzicagnolo di
femminile. aretino, 20-73: il mio marito... vuole mettere a saccomanno
quando dissi « pedala, / angelo mio! ». buzzati, 6-17: vestito
, i-132: io qui co 'l mio pastore purifico ogni anno i maggesi,
delle maggesi già seminate... mio fratello cominciava a parlare. 4
, 33-55: da quinci innanzi il mio veder fu maggio / che 'l parlar nostro
/ le fiamme mie e maggio il mio tormento / che el non è, alla
maggiociondolo che se gnano il mio confine a settentrione hanno abbozzato i
tuo. goldoni, vi-756: il duca mio germano, che maggioranza ostenta, /
a scendere, guardò ben bene il mio bagaglio, e poi, dopo di
vista; e, quanto a mio avviso, / diece passi distavan quei di
.. / ha un corpo maggiore del mio. -campana maggiore: in un
maggiori / che que'che son nel mio bel san giovanni, / fatti per loco
ritratto / l'occhio per domandar lo duca mio, / rividii più lucente e maggior
purg., 17-45: così immaginar mio cadde giuso / tosto che lume il volto
fidata compagnia, / tenesti il viver mio lieto e sereno. fiamma, 417:
, e disse a lui: figliuolo mio! il quale rispuose: io sono presente
alfieri, 1-841: poiché maggior del mio dolore io sono, / siatel pur
el signor don pedro della cueva, mio padrone, volesse far essortare esso vescovo
casalicchio, 567: in vero, lettor mio, non v'è stato mai,
che non maggior potevi, / tale il mio dono, né potrei maggiore.
: però che maggiore desiderio era lo mio ancora di ricordarmi de la gentilissima donna
ventura / m'ha dilungato dal maggior mio bene / noiosa inesorabile e superba,
. dante, xlvi-4: così nel mio parlar voglio esser aspro / com'è
(76): io ebbi già un mio vicino che, al maggior torto del
nascere è un fallo, io al mio nemico / sarei, per maggior colpa,
. petrarca, 111-7: tosto che del mio stato fussi accorta, / a me
.. benicasa alamanni ricevuto per mio caro maggiore. pulci, 13-47:
officiali esperti. cantoni, 32: il mio cavallerizzo ha affibbiato la sua rozza a
negli anni di « maggiorità »? a mio parere è una cosa molto strana che
che tempo l'angustia del mio cervello. casalicchio, 322: san bernardino
dentro al roof, maggiormente se il mio compagno è un umanitario con fisionomia di
per favorirmi maggiormente si vuole implorare il mio ritorno in italia. 7.
. bibbia volgar., i-113: mio signore,... maggiormente ascolta
quello, presenti i figliuoli del popolo mio; sepellisci lo morto tuo.
chiliini, 4-21: voi mi richiedete del mio senso intorno a gli spettri di milano
: oh magica bevanda indovinata / dal mio paterno core! / io bevo la mia
che quando mi partì ne portai il mio e l'altrui? ». et in
: ora sono entrati dentro nel conspetto mio i magi savii, acciò che leggano questa
casa, 645: cangiai con gran mio duol contrada e parte, / com'egro
la magion celeste / tentar con giove mio l'ultime prove, / gli espo-
tue dimande oneste / e crederò che 'l mio pregarti giove. s. maffei,
meritarlo. marino, 10-174: al magistero mio sol si concesse / far un vero
, ch'io, nanzi al morir mio, / riveggia il volto in cui natura
? / - né vorrei torti del mio magistero / un soldo. d.
briomio dio, / con questo canto mio / vo'qui dame la perfetta, /
a dire che tu faccia o governi a mio modo? firenzuola, 405: perché
cittadino esporre liberamente in ogni circostanza il mio pensiero; né questo diritto mi potea
nelle publiche cose, esercitando solo dal mio domestico recinto quella magistratura di opinione,
vii-996: presto, presto, il mio cimiero, / la mia lancia e la
. linati, xvi-37: nelle maglie del mio stile perfetto la vita del mondo giaceva
. alfieri, 1-411: ecco il mio brando / vibralo in me. mira,
16-66: prendi del capo tu, rinaldo mio, / che so che tu m'
e ciò ch'io ti promissi pel mio iddio / osservotti, sanza mancar maglia.
che affermano che il tal magliaie è mio, che la tal vaccherella è mia.
, xvii-63: fa di poter leggere il mio aiace grecamente e magnanimamente scritto: non
cavalliere, magnanimamente rispose: guardava il mio sposo. salvini, 39-111-191: quelle
; / da l'altra parte il mio gran colonnese, / magnanimo, gentil,
... che quel magnanimo amante mio posta aveva varsavia tutta sossopra per impedir
luci.. monti, vi-53: il mio cuore, caro giordani,..
lo magnare e lo bere è stato 'l mio deletto / e posare e gaudere e
.; ma bisogna che per amor mio le diate spazio di poterlo fare,
ne ho vedute molte in mano del mio serenissimo archiduca ferdinando, e d'alcuni
del rimpianto. campana, 266: il mio destino sbocciava roseo e magnetico dagli sfondi
volo della sua fantasia e la forza del mio magnetismo animale o ascendente intellettuale. campana
prova dando al magnetizzato qualche cosa di mio, per esempio una lettera mia da
ii-4-181: oh, se ti narrassi il mio colloquio collo spiritista magnetizzatore e se ti
stanza tutta magnificamente coperta di tappezzerie del mio paese. -per estens. suggestivamente.
io sto qui magnificamente seduto (a mio agio). sta magnificamente (di salute
il lago in tempesta, e con mio dispiacere perché era più magnificamente adirato che
276: santifica te, signore mio, magnifica e esalta il nome tuo
, l'anima mia / e lo spirito mio di tua salute. aretino, 9-26
, v-1-475: il promettere, signor mio, è vanità e il donare magnificenzia.
presente, io devo dire che il mio voto non era proprio quello di essere
. leopardi, iii-821: ridono del mio poco coraggio, ma io li lascio ridere
che fino a nona io dormissi a mio commodo / e 'l dì senza far nulla
tu hai saputo nuovamente dare all'animo mio. savinio, 2-148: l'uomo aspira
, i-260: non è del mio soggetto il fare una descrizione poetica, abbellita
1-199: e1 dico, signor mio magno e tremendo, / per pregarti
/ und'è per questo dolce il mio morire. -conforme alla virtù.
famoso, / e quasi eri el mio sposo, / son quella che cum ti
invece di riempire la descrizione di questo mio viaggio con cose magne vengo via colle
capitana, / la dov'è lo mio core nott'e dia. a. pucci
/ non s'averia ad om di mio paraggio; / ed eo 'l conosco,
e due di doglia / ho lavorato questo mio ricamo, / lieve come un merletto
tassoni, 9-41: ecco lo scudo mio; / ch'or veggio che se'mago
col demonio rio / mettere in compromesso il mio valore. giannone, ii-283: il
quello? vasari, 4-ii-127: signor prior mio, voi siate un mago, tanto
stampa, no: ben si può del mio stato esser presago / il partir de
ma qual modo? spero che il mio maghetto mi illumini. s.
/ vi torrà mai dal centro del mio core, / se chi vi porge ognor
occhi chiari e vaghi, / dolci del mio cor maghi, / de l'amato
maghi, / de l'amato e gradito mio signore. battista, iv-336: s'
debiti e da far coprire di terra il mio piccolo corpo, piccolo sempre, ed
xxxiv-612: per te fie il viver mio infimo e macro; / per te,
fazio, iii-17-54: ora, perché 'l mio dir ti sia men agro, /
minor paura che il contadino sospettasse del mio imbarazzo finanziario. pavese, 1-20:
alte note, / se non contrasti al mio voler fortuna, / lo spirto delle
vento. parini, iv-28: o mio tenero verso / di chi parlando vai,
partendoti da me mostrato quale / era 'l mio stato, quando il primo strale /
. pascoli, 35: vidi il mio sogno sopra il monte in cima; /
, 2-3-382: che affanno mortale è il mio, a non aver avuto mai mai
io non voi'dir de più, dolce mio amore; / ma infra li picciol
dicente: mainò si farà così, mio signore. passavanti, 67: appresso
ché sa cavare e'denti, al mio parere: / questo è il trilauto ch'
: disse raguel: conoscete voi tobia mio fratello? ed eglino dissono: maisì.
brancoli, 4-92: mamma tanina, il mio fratello di latte, dopo la sua
due poli su'quali sarà fondato il mio malacconcio discorso. 4. che non
malaccortezza e di presunzione, ponendo il mio cervello sul gran trono. = deriv
voglia: / è tempo ornai che il mio servaggio cesse / e, se tua
delle male creanze /... al mio paese ormai / fatta han tanta la
involgono in pensieri noiosissimi ed obbesiani del mio e del tuo. codice civile,
cui erano certi passi di essa stravolti dal mio critico. ferd. martini, 1-i-34
amore e di nozze; ma col mio aiuto e con quello di spiro le superò
mi scriveste del desiderio che avete dèi mio venire a voi, voglio che questo
di cosa che vi si appressi a mio modo. b. tasso, iii-73
materia; ma per compiacervi seguirò il mio parlare. de'fulmini ancora, de'
[petrarca], 220: il mio signore è malagevole e superbo. soffici,
malagevolezza della guerra, la morte del mio padre e del mio zio novellamente stata
, la morte del mio padre e del mio zio novellamente stata? g. f
: oh ch'assassinamenti! / esser nel mio giardino, / aver lo sgrigno in
virtù. carducci, ii-1-197: dallo stipendio mio attuale cavo a stento di che sopperire
diatessaron volgar., 235: messere il mio figliuolo giace in casa paralitico e è
taglio di, mutando il logorator del mio, riallogar certe malandatissime terric- ciuole mie
malandrino, / che sopra il sesso mio mena il flagello. pananti, ii-25
malandri in fiore / deriso era il mio cuore. pasolini, 4-158: ninetto va
universale. pananti, i-108: per mio gran malanno, / son vecchio, ho
bella prodezza! per cavarmi di bocca il mio malanno, il vostro malanno, ciò
: impiego i primi momenti dell'ozio mio nel rendere il dovuto contraccambio al gentilissimo
, 5-192: se tu non vuoi esser mio campione, va col malanno che dio
cotale uffizio ebbi io da un malanòtte mio amico, che lo furò a quel vescovo
quindi le muove a ciascuna parte del mio male arrivato corpo. buonarroti il giovane
de'vostri amici e parenti il malarrivato mio chierico. -non arrivato a proposito
e ciò far com ho mostro al mio malato, / dico che parta d'essa
vaglio sì poco che l'offerirvi il mio cuore e la mia servitù sarebbe 10
la malaugurata idea di far conoscere 11 mio indirizzo, niente m'avrebbe legato a quell'
, io t'amo, o amica del mio cuore. perché mai devo dare tutte
affezioni a te, e tutto il mio tempo ai capricci della fortuna, che mi
malaugurio. montale, 9-127: il mio sogno non è nell'estate / nevrotica
». e lei guardandomi: « figlio mio,... tua madre ti
per le brutte, ho creduto che fosse mio dovere d'avvertir di tutto il signore
andar per la mala via, ho creduto mio dovere di avvertir di tutto il signore
170: si cerchi e trovi / il mio regio sigillo, a lui concesso /
vaghe e malcerte aspirazioni che ondeggiavano nel mio spirito. montale, 2-11: pareva
, 7-207: [venere] schiva il mio crin malculto e rabbuffato, / del
crin malculto e rabbuffato, / del mio piè diseguale odia il difetto, / l'
. baldovini, xxx-n-29: guata il mio viso sì malconcio e grullo, /
sono guardato allo specchio per compassionare il mio magro e malinconico volto così malconcio dalla
io spesi rabbiosamente i cinquantacinque anni del mio soggiorno terrestre. = comp.
mi si convegna / dir, signor mio, che fra sì lieta schiera / io
, s'io non provedessi al bisogno mio. -di animali. d'
malcòsto, sm. nella locuz. a mio, a tuo, a suo malcosto
tuo, a suo malcosto: a mio, a tuo, a suo danno.
sì, io sono prudente, a mio malcosto. = comp. da malio
il mustaccio. redi, 16-viii-340: il mio lungo vergognosissimo silenzio avrà persuaso a v
o di trascurato, perciocché né questo al mio debito, né quello al suo merito
che si muove maldestro, che ogni mio gesto tradisce il desiderio, l'insoddisfazione
. piovene, 1-92: stringendosi al mio fianco, in quel trabocco di allegra
noi più che lo strambo cameratismo di mio padre, l'aria materna e protettiva delle
e protettiva delle donne, o il mio maldestro appartarmi. -incauto, inopportuno
anche essermi cara, perciò che l'onor mio, vagando per le bocche de'maldicenti
ii-11-119: mi raccontarono la storia di mio nonno che sciupò tutto per ismania di
di maldicenza. giannone, 3: il mio destino [mi ha] condannato ad
da sola a solo con un antico mio amante. del riccio, 4-387:
jahier, 151: con me [mio fratello] ha sceso in cordata -faccia nord
4 -intr. (378): padre mio, voi siete oggimai vecchio e potete
: « mala cosa nascer poveri, il mio caro renzo ». « è vero
potrei essere tanto transformata in te amor'mio. -in modo negligente e trascurato.
io / fui mal accorto a provveder mio stato, / ch'amor mo- strommi
con l'a. v. un mio pensiero, del quale farà quel capitale che
rispetto a tuo padre! male, ragazzo mio, male! carducci, ii-10-158:
, / fa i conti, al parer mio, di là da male.
e del cielo, / e del mio sangue rapido alla guerra, / di
s'accese / mirando gli atti per mio mal sì adorni. boccaccio, dee.
ho saputo mai la causa di questo mio gran male. se non che, standomi
così disperato, ho reputato che questo mio male venissi da gli influssi celesti che
. metastasio, 1-6-139: se il mio duol, se i mali miei, /
i mali miei, / se dicessi il mio periglio, / ti farei cader dal
/ farmi tu puoi, se col mio mal ti appago. botta, 5-504:
veggio, a cui mi lamenti del mio male. idem, inf., 5-93
di costanzo, 51: voi mirando il mio mal senza pare, / temprereste il
vostri / con l'intenso piacer del mio penare. tasso, n-iv-157: non
non vedeva in lei alcuna compassione del mio male, né alcun segno di pianto
seduti su due sgabelli, guardando in mio padre il male che progrediva con lentezza.
questa pratica; / ché se bene il mio giulio è un bel giovane, /
mali hanno gettato sì alte radici nel mio cuore che in vano si sforza la fortuna
è mortale. io sento che il mio male è incurabile; il cuore mi
simintendi, 2-229: tu se'10 mio dolore e lo mio male. di costanzo
tu se'10 mio dolore e lo mio male. di costanzo, 25: se
in volto umano, / spero, dolce mio mal, ch'umide avrete / le
lontano. verga, ii-258: 11 mio male siete voi. 12.
., 27-70: certo il creder mio venia intero, / se non fosse il
io non avesse il ben servito del mio cerimonierato, col male, il malanno e
uh me tapina! io temo che il mio fedria, / perché ieri noi volli
(32): in difesa del mio padrone, posso parlare; perché mi fa
segneri, ii-41: voi gli avete in mio nome a dire se non che.
., 3-3 (288): padre mio, le novelle che io ho non
. iacopone, 20-17: quanno alcun mio parente, oi amico deritto, /
gli'ho sentiti!... mio dio!... gli ho visti
casalicchio, 99: non sia mai, mio caro, che venga quel maledetto lupo
io ho avuto paura di sparare 11 mio fucile? quando mai ho sentito tanta pietà
sempre mi se'stato / contro ogni mio piacer, ogni mio bene, /
stato / contro ogni mio piacer, ogni mio bene, / crescendo sempre a me
. frugoni, i-15-28: cagion poi del mio tardare /... fu la
ossessione il tuo commercio; me il mio maledetto dante. io vorrei far altro
quell'alme invide e ladre, / oh mio rossori fu d'uopo celar ch'ero
peruzzi, 524: il detto benedetto mio figliuolo maledico,... il quale
non sarebbe egli mai, caro il mio ermogene, all'ombra del gran virgilio
foscolo, xvii-54: ti ho, mio ramondo, scarabocchiate arabicamente queste chiacchiere per
, 443: egli assomiglia forse al mio povero padre ramingo, cui malediva mia
saltare, ma egli è peggio che il mio male non ha rimedio, conciosi a
di tregua. cassola, 2-227: -dio mio, dio mio, -mormorò -è una
, 2-227: -dio mio, dio mio, -mormorò -è una maledizione, -disse,
.. che quel tanto per altro mio protettore, che mi ha imbecherato a
tessitura. buommattei, ii-ii-5-235: il mio messer alessandro allegri soleva piacevolmente chiamargli [
in rezasco, 593]: il mio signor capitano giudice al maleficio vi assiste
/ ché tropp'è grave amare / lo mio, se per servir ho malenansa.
malignanza. - / namo rispose: -signor mio sovrano, / io medesmo ne sto
a rovescio, / or che 'l mio capo s'è fatto malescio. 4
con imitare i malestanti / feci il debito mio per farmi onore. mamiani, 8-408
stanzino. fucini, 704: da mio padre sono stato battuto una sola volta,
maladetta, / è giusta cosa per lo mio mal fare, / del quale anco
volevo più stare con quello sporco di mio marito che, oltre all'essere così brutto
le stelle... volentieri (a mio credere) pigliano colore dalla mano del
se vedessi di non poter soddisfare al mio debito con l'accademia, ho deliberato
, malfermo in essa, sarebbe occorso al mio fianco un uomo energico, audace,
parini, 555: questo è forse un mio mal fondato sospetto. cesarotti, i-7
modo non vorrei ch'ella rifiutasse il mio povero ossequio. -non condiviso,
, 1-6: io, mal gradito al mio padre e signore? papi, 1-4-26
rimarrò di scrivere: e durerà il mio male gradito silenzio in fino a tanto che
ma voi meno schifa e disdegnosa del mio parlare diventiate. = comp.
guittone, xvii-433-12: malgrado vostro e mio, son benvolente. cavalca, iii-157:
signoria di lui, / che mal mio grado a morte mi trasporta. boccaccio,
, i-160: amor, che mal mio grado mi trasporta / a far mia
in fonte / mi figura colei che 'l mio cor porta. alfieri, 1-84:
presenza mia / destar tumulti a mal mio grado. manzoni, fermo e lucia,
.. se dico troppo, se il mio * giudizio è temerario, smentitemi,
di piacere o dispiacere ['malgrado mio ', cioè 'mal mio grado'
'malgrado mio ', cioè 'mal mio grado']. bartolini, 20-243:
lorenzo de'medici, ii-204: a mal mio grado mi parti'da quella / ch'
da voi lontan ben volgo il piede mal mio grado sovente. metastasio, 1-iv-271:
metastasio, 1-iv-271: io correndo mal mio grado le poste, convien che sospenda ogni
riti dell'esorcismo e vengo strascinato malgrado mio al sacro tempio. d'annunzio, iv-1-585
, iv-1-585: rispondevo quasi duramente, mio malgrado. una specie d'aridità m'
donna, ti giuro / che mal mio grado dal tuo lito sciolsi.
sole. / vedi che fui profeta a mio malgrado. tasso, 4-55: mal
pulga era arrivato a ferrara -proseguivo, mio malgrado commovendomi -, era solo, solo
spionaggio ch'egli esercitava malignamente a danno mio e della pisana. sbarbaro, 5-115
fra i malignanti cuori il cuor mio freme / e orgoglio oppone a orgoglio,
volgar., 4-82: non declini il mio cuore in parole malignanti; e pensieri
e pensieri di nequizia non suvertano il mio sentimento. spallanzani, iii-417: io non
svevo, 6-39: un altro al mio posto vedendo una ragazza sola avrebbe potuto
non conosca vostra / nequizia e quanto mio benigno riso / col vostro malignar ha
, 1-49: li modi, a mio giudizio, sono questi: che se li
a. cattaneo, iii-264: signor mio (dice il medico) la febbre
calunnie... qualcuno che maligna il mio gustavo gli appicca perfidamente questo malefizio!
rousseau m'inquieta, e maligna il mio augurio. 11. locuz.
più, la rendevano accessibile in cuor mio al desiderio. 2. biasimato
versi / quel duol de che il mio cor fu tanto pregno, / parti a
tenga in poder mia vita a mal mio grado. sannazaro, iv-244: per grave
aria de sospir di foco / e il mio destino invoco / maligno, inesorabile,
/ far che a lei manchi un mio scrigno, / non già pieno di
nascosto / di maligno velen sparse a mio danno / forse quel cor? algarotti,
d'annunzio, i-222: dentro il mio cuore una maligna / specie di versi germina
diffamarmi divulgando le sue maligne fantasie sul mio conto. landolfi, 8-139: intanto
che gli anni vanno facendo in questo mio non solidissimo edifizio. landolfi, 8-114
i maligni non lascieranno di scagliare sul mio povero amico i più orrendi anatemi.
fu la mia patria, armando il mio genitore, ericinta mi concepì; ma sotto
mi pare d'aver detto che 'l mio male sia forse incurabile, poi che
voi, sono per la morte del mio duca in tanta malinconia che son stato e
ognora / fida vieni e invisibile al mio fianco, / tu sei pur quella che
giordani, ii-72: non ignoro, o mio dolce e fedele amico, che questi
cogli altri ragazzotti senza darsi melanconia pel mio carceramento. -lasciarsi andare allo sconforto
capricciose, / lontan lontano fugge il mio pensiero / melanconicamente, e in cor mi
voltare il capo; e la vidi al mio fianco, da me staccata, appoggiata
detto, osservando il profilo melanconico del mio viso: -per il cielo! si
piacere, perché usci'un poco del mio malinconico, overo del mio pazzo.
un poco del mio malinconico, overo del mio pazzo. aretino, vi-338: così
splendore. machiavelli, 1-viii-5: il mio figliuolo... ordinava il mortore malinconoso
, i-169: di malincuore è il mio no; pur mi consolo pensando che
su di qui con una stanga nodosa il mio cane? -per simil. fagiuoli
esso, lo posi senza nota alcuna nel mio vocabolario: ma è né più né
che pericolo è ora mario, mio figliuolo? -condizione di ciò che
g. gozzi, 197: il mio buon amico mi presentò alla brigata e per
mamme, non temete che / offenda col mio dir la pudicizia, / o metta
dicesti: io non posso avere il mio intendimento con prieghi, io l'avrò
te me reposo, / allegra el mio core così doloroso, / e-ttu me defendi
fogazzaro; 2-48: la munificenza di mio zio mi ha concesso per barcaiuolo il figlio
un'interna ed alterna battaglia sconvolse il mio animo ancor fluente o malleabile. baldini,
vostro sperone, e che siate mallevador mio che gli sarò cortese. caro,
fedeltà mi scrivo mallevadore con tutto il mio. mazzini, 12-190: stiamo tutti
c. ferrari, 305: il mio colonnello ambrosi mi diede istruzioni relative al
al giudici del podestà che è di mio paese lo farò stare malevadore della somma che
annunzia essere stato contratto con lei da mio figlio enrico. guadagnoli, i-i- 260
negligente non le scrivendo mai, entra mio mallevadore che ciò non è per altra
e con la mallevadoria di un negoziante mio conoscente, non mi obbligassi al pagamento
ii-5-82: il prof. bonatelli, mio collega, crede che una mia lettera
sulla bocca e sul petto, sacramentando pel mio pensiero, per la mia parola,
per la mia parola, per ogni affetto mio, ch'io avrò per sacra e
mallevare la sapienza e la rettitudine del mio giudice onofri, deve rendere la sua
dare il detto messer lambertuccio a filippo mio avolo, per una malleveria ch'entrò
. frugoni, 4-123: ei del mio bene'usurpator superbo, / ferocemente
panni di quel tale o dello avversario mio, avrei caro che si estenuassero, si
: ho deciso... pubblicare a mio conto quelle [poesie] che costà
le veni mi batterano nel corpo e 'l mio vertudioso bracio potrà dardo portare e malmenare
in polvere avrei voluto ridurre col semplice mio furibondo... sguardo gli assalitori malnati
di tanti malnati e crudeli divoratori del mio poco avere confidato nelle loro mani. verga
più di quel che il rozzo esprima / mio stil non pari al mio terrore interno
esprima / mio stil non pari al mio terrore interno, / vidi una donna a
, i-324: vite importuna, al viver mio ru- bella, / quanto m'offende
mentre col verdeggiante ombroso velo / il mio bel sol m'ascondi, invida e
ch'io sarò, disse, mettete il mio cadavere innanzi alle porte della chiesa e
la persona mia m'accostai lungo il mio duca; e timoroso non torceva gli
(406): a queste parole il mio signiore, che s'awedde che io
. guittone, xxiii-6: esto male mio / creato fue di sì mala manera
e della mia futura veracità in questo mio scritto assai mal saggio darebbero. botta
nomi. desideri, lxii-2-v-83: a mio parere la compagnia è gravissimamente obbligata.
: mala cosa nascer povero, il mio caro renzo. c. arrighi, 1-30
sì ho ferma credenza / che lo mio nascimento / fosse in mala pianeta. dante
imputato di negligenza ne la commessione del mio padrone. gelsi, 83: farò tal
i. frugoni, i-15-195: vuole a mio danno un muraglion novello, / che
con dire: « questo è il mio marito ». cellini, 2-54 (396
; ché se quivi agiuncto / fusse mio padre o alcum di mei fratelli, /
i-703: io non sapea qual fosse il mio malore / né dove andassi. saba
errori, / e quai prodotti ha il mio fallor sì rio / a l'umana
e in mal punto. -in mio o tuo malpunto: in mio o tuo
-in mio o tuo malpunto: in mio o tuo danno, con mia o
buona e bella: e in questo mio amore amo più di parer senza ragione
corpo / in cui si mira il mio amore, / trovo la tua nudità
. io mi sentivo in bastevole concordia col mio più fiero nemico e padrone. b
/ con qual tossico mordi / il mio cuor mal sicuro. sbarbaro, 4-38:
avanti a gli occhi suoi sarà 'l mio sdegno. cesarotti, 1-xix-367: l'
chiamar 4 la santa ', lo mio cor superbia enalta; / or so menata
nella nebbia insaccano le mele / al mio paese, prima / che il maltempo
ignorando le due lingue, doveva restringere il mio apostolato a quei pochi che parlavano il
dr. zanchi in non vedermi restituito il mio ms. che cortesemente io gli ho
mi porrebbe di buon umore, se il mio buono o malo umore potesse dipendere
quando sono di mal umore con un mio fra teliuccio che ha quindici anni meno di
ha dio giudicato, / c'ha 'l mio disio sposato. marsilio da padova volgar
porcina. foscolo, xv-271: il mio dito non migliora; toma ad infiammarsi
tu abbia idee oleografiche e malvacee sul mio modo di passare il tempo.
, che vole per- vertere l'imperio mio per agrandire la fé de macometo.
a la spinetta. sale / ogni mio verso in ritmo de l'adagio / per
l'anima discaccia. / nel mezzo del mio cor ride una faccia, / guardando
, / né da voi nasce mai nessun mio danno, / ma sì ben dalla
giacere. tasso, n-iii-928: per mio aviso malvagia potenza fu senza fallo che
: io m'indugiai ad esaminare il mio sentimento con quella specie di amara compiacenza,
di quello mirabile liquore, secreto di mio padre; recipe monti, 5-30: questi
essendo giunto alquanto più tardi che al mio solito, il altea, ancora
reazionario. landolfi, 14-75: il mio antieroe potrebbe egualmente bene dirsi pavido o
: se contra me mostrasse malvolere, / mio brando converrà, che tristo il faccia
non me ne maraviglio... nel mio secondo articolo su i sette savi gli
che recontasse / le pene che trasse en mio nutrire! dante, purg.,
dolor m'hai partorito; / ed il mio nuovo piccolo vagito / t'addolorava più
saba, 23: tese l'animo mio sempre ad un segno / cui non
le dolce mamme, / adunque, giusto mio: s'ella t'abraccia, /
le sue mamme, / dolci del mio cor fiamme. p. fortini, i-44
dante, purg., 21-97: al mio ardor fuor seme le faville, /
stupidella? io, sì. e il mio erede deve essere intelligente. idem,
o di già figlio et ora aperto mio nemico, io, io ti parturii,
iv-156: contar non se potria el mio gran danno, / le crudel cose fatte
e. cecchi, 7-16: quando il mio concittadino francesco carletti, nel 1594,
re veniva erano manacciate sulla spalla di mio padre e: * don lionà
. frugoni, 3-iii-37: questa città, mio signore, come voi ben sapete,
capuana, 11-303: corsi di lancio nel mio studio, feci una manata delle cartelle
averlo ricevuto gratissimamente, disse: signor mio, sarebbe mancamento il mio, se
: signor mio, sarebbe mancamento il mio, se lasciassi partir v. s.
mandato, supplendo col suo giudizio al mio mancamento. 9. mancata osservanza
allestito alla partenza, potevo io a mio piacere portarmi a bordo, essendo intenzionato
petto, / siccome è quel del mio bel sole amato, / pur ombra di
... se questo è il mio stato naturale, la particolare e totale
possa; / ma già volgeva il mio disio e il velie, / sì come
né credo intanto / che sia sordo il mio ben, se muto io sono.
cuore / nessuna croce manca / è il mio cuore / il paese più straziato.
quelle bestie lassù? salutali a nome mio, ottimo amico; essi sono bestie
manca. tasso, n-iii-564: a mio figliuolo non manca il tempo, e
, / è naturai fierezza, o mio destino, / che sì da voi pietà
, 19-27: già la parca crudel il mio fil spezza, / già come neve
carducci, ii-6-251: avrebbe, a un mio mancare, sostenuto la madre sua e
me, e avrebbe mantenuto onorato il mio nome. -estinguersi (una famiglia
vento dello spirito / e lo smarrito mio pensier si oscura. -mitigarsi, moderarsi
, / e io 'l sapesse, mancheria mio orgoglio. dante, xxxviii-5: però
sì pur avanza, / e 'l mio sento mancare, / sì ch'io son
. bianco da siena, 49: el mio gaudio non manca, / la mia
, 7-49: troppo... al mio dover mancai / ed è ragion ch'
jennaro, 112: alto sugietto al mio infimo stile / amore porse, onde la
supplire con la benignità sua dove il mio merito manca. b. davanzati,
142: ricevi, madre mia, el mio pregare / indegno dico, e nel
nel divin cospetto / adempie tu el mio tanto mancare. 16. rimanere
negro, ove mancai di perdere il mio capitale quasi intiero.
sesta [grazia] mi riserbo a mio appello, / e vonne saramento e sicurtade
: pria s'apra vindice sotto il mio piede / il suol, mi fulmini giove
col vostro maestrevole ingegno entrato nel mio animo, ed in lui avete scorti minutamente
, appena / senza di lei finire il mio disegno. -non essere più a sua
, 19: da me è lontano il mio marito, del quale io manco senza
pur fu vero, di voler esser mio marito, per non rinfacciarti le tue
una volta il foglio / scritto dall'idol mio. sappia io soltanto / se si
che tratto tratto amareggiava la dolcezza del mio giubilo il rammarico di farmi mancatrice e
farmi mancatrice e infedele all'illustre cavaliere mio amante. 5. che non
la natura. fogazzaro, 4-69: il mio manchevole ingegno non era ancor giunto a
manni, i-57: quello che dee per mio avviso attutir la baldanza di coloro che
, 2-12: donai a leonardo, mio servitore, per avermi ben servito nel viaggio
le spese che mi converrà fare pel mio ingresso. mance pei servitori, pei lacchè
ugieri apugliese, xxxv-1-899: al mio amico so far mancia; / per
sbigotito dir piangendo: / -o signor mio, ho io questo per mancia? -
è non so che turchese, che mio zio mi diede di mancia, che le
buona mancia. cicerchia, 1-205: figliuol mio, dinanzi a quella lancia / stata
249: guarda alla mancina, gioioso mio, che vedi? domenichi [plinio]
cerco attortigliare la vita alla gegia col mio braccio destro e le mordo con il
conosciuto, no doverò voler costringere il mio nimico a combattere con una arme da
al collo el ferro, / perché el mio stato a ognun sia manifesto. tasso
in sempiterno intendo / far manco nel mio cor fede e amore. b
sì com'io discemo / là dove mio ingegno parea manco. idem, par.
immanuel romano, vi-551 (3-13): mio compar tradimento stia forte: / ch'
devoti e sì benigni / ch'ai mio voler zià non sarano manchi. ceffi
affatto l'uso di queste due parti del mio povero corpo. leopardi, 412:
, i-124: nella destra chiudevi il mio ritratto, / con la manca premevi
dritto. petrarca, 359-3: h soave mio fido conforto, / per dar riposo
anzi mi pare di essere con maggior mio contento d'animo e di sanità di corpo
s. degli arienti, 162: signor mio, poiché non ve piace de farine
flagello da dio peggio che non fu il mio. -in manco di un baleno:
le accuse vigliacche non giunsero all'orecchio di mio marito. c. e. gadda
ov'io debbo seguire / ora del mio signore i mandamenti, / testimon siate.
cortile, in apparenza per profumarne il mio quartiere, ma in realtà per utilitar-
, con mandargli a vendere in piazza per mio conto. parini, xix-2: novelle
lo abbandonava. mandò a chiamare il mio parente e con le lagrime agli occhi gli
dare: e quando ella saprà tesser mio, mi credo, anzi certo sono
trasferire. anonimo, i-496: drudo mio, da lui mi parte / e trami
: fatto rapire a suo fratello il mio bambino, l'aveva occultamente mandato sopra
allora uno sonetto, lo quale narra del mio stato, e manda'lo a loro
... / -accettata ha il re mio quella proposta. tasso, 5-86:
/ or questa, or quella sul mio capo accordo / all'intemperie che ci manda
, / manda, prego, il mio in prima che 'l suo fine. boccaccio
chiaro davanzali, xxiv-7: sovente il mio cor pingo / ad amore, ché
, 1-554: i'ti mando il mio cor, dolze mio bene, / da
i'ti mando il mio cor, dolze mio bene, / da poi che sol
a quel giuoco che si chiama oggi dal mio e dal tuo, perché non è
, / e tu ià vide lo mio crudo pianto / e li sospiri che mando
: ei risponde: questo è pensier mio; / e dagli un colpo e te
10-v-31: il primo e più intenso desiderio mio è sempre stato di poter vivere in
tempo stati il più vital cibo del mio pensiero. idem, 9-1-4: se vostra
4-44: il tesoro che io dimando al mio compagno, io medesimo l'ho rubbato
vorrei mandare in chiasso il tuo e mio. -mandare in cielo: far
ma è solamente una certa impression di mio padre, qual pensa mandarla in un
di corte, per intender dello stato mio. lami, 1-1-231: il mandato.
come si farà uso sul manzanare del mio nuovo, commesso e nel passato aprile
per provare, inanzi che venisse il mio marito, se il fante di casa era
, cursore, ha violato proditoriamente il mio domicilio per presentarmi un mandato di arresto
centinaia di scudi mi sono state pagate per mio salario, mentre io serviva il serenissimo
latore della presente, che sarà giuseppe mio servitore, il danaro del mio semestre
giuseppe mio servitore, il danaro del mio semestre, che finì l'aprile prossimo passato
voluto, per non passare il mandato mio, che dice ch'io non dia licenza
afferma, non è tenuto al parer mio a produrre mandato fattogli dal petrarca della
miei scritti e benedire alla sanità del mio mandato. b. croce, iii-25-71:
ardisco mandare, quasi sicuro che non per mio merito ma per vostra benignità e cortesia
confettate. idem, 3-25: il mio esercito sgretolava un cartoccio di mandorle alla
sieno e pascano le mandrie del mio padre. poliziano, 1-718: più si
, non voglio che gli imbratti del mio inchiostro gli cuo- prano altrimenti i pregi
: -manducate: / quest'è il mio corpo, che tradito -disse - / sarà
, orfeo, 21: caro mio mopso, a piè di questo fonte /
è qui, è qui, gesù il mio tormento! qui, senza requie e
, chi sarà che la fame del mio canto nudrichi e a me, qual
!, di maschio in femina converso lidio mio. tutto [lidio] ho maneggiato
io non tanto la pri- vazion del mio diletto piango quanto el danno suo.
soltanto dirle parole d'amore a modo mio nell'affascinante e ridicolo linguaggio degli amanti,
, 56: egli è vissuto a mio tempo in firenze una persona la cui professione
boschi. forteguerri, iv-471: il mio affare hai maneggiato in modo / che a
rispetto umano, maneggerò un pretesto onorato pel mio ritorno, preparerò le cose da lontano
uno speculativo ingegno, un dotto giovane, mio cordial amico. io ve lo raccomando
maneggiato a tutto potere per cacciarmi dal mio dolce romitorio. [sostituito da] manzoni
... che quel magnanimo amante mio posta aveva varsavia tutta sossopra per impedir
303: i lor maneggi a vantaggio mio sorpassaron d'assai le mie speranze medesime
tortuoso. stuparich, 5-297: il mio accompagnatore voltava in giù ed io salivo
gente sciolta, che aveva capito il mio maneggio ma faceva finta di non accorgersene
quel ballo. rosa, 136: per mio cruccio eterno e per mio peggio /
: per mio cruccio eterno e per mio peggio / vidi nel suol natio stimar,
del manente. calvino, 1-240: mio fratello racconta di tutto quello che rubano
: oh, s'io mai lo cor mio deggio savere, / amor, te
ho di valenza / quant'è lo mio piacere, / ché son ruscito di gran
aveva fatto / un fardelletto manesco del mio / miglioramento. carletti, 251:
orléans, 248: bramerei avere a mio arbitrio gioie e danari maneschi, poiché vostra
, 465: datemi un giorno solo del mio bollor giovanile, perché possa scrivere a
punto l'uomo che mi ci voleva al mio disegno, il battitore da spingere avanti
16: affé, o dolone, quando mio padre l'altr'anno, avendosi trovato
fruosino suo figliuolo: « dimmi, figliuol mio, quanti amici credi avere? »
1-ii-83: tu li vuoi far perdere a mio padre? mangiapane a tradimento, maledetto
. faldella, 3- 248: mio padre... mi guardava a stracciasacco
prendete, mangiate: quest'è il mio corpo ». popini, v-402:
popini, v-402: chiunque mangerà il mio corpo, che ogni mattina, per
piero, / sull'altar mangiarà el mio ferrante. g. m. cecchi,
cellini, 2-52 (392): quel mio cogniato... aveva inpegniato quasi
a patto però di vivere per conto mio in un albergo e trovarmi con loro
v-80): non fu dato credenza al mio parlare, / non fur vere le
): io ho dato mangiare il mio, già è molt'anni, a chiunque
« sappi che tutti quelli che mangiano il mio, e non fanno a mio modo
il mio, e non fanno a mio modo, premio di sì fatta moneta »
mangio io; mangiam tutti, bene mio. guadagnoli, 1-ii-251: insomma, mangi
venuto l'altro giorno a portarmi il mio mangiare quel servitore del castellano,.
piattaforma della giardiniera... il mio onorevole nemico guyot, il mangiasocialisti,
. boccaccio, 9-44: nel cospetto mio sozza ed incomposita turba ruinava, senza
e manìe di grandezza per parte del mio avo e anche di mio padre, cadde
parte del mio avo e anche di mio padre, cadde in istato di quasi
: io vivea di memorie; e il mio senno / da manie, da fantasmi
.. andava troppo adagio per il mio passo maniaco. = voce dotta,
cera, io feci una manica intorno al mio perseo, cioè alla detta forma,
ch'io verrò, e, ercolano mio, anima sua manica sua. -avere
1-4-244: -io che ho creduto che il mio figliuolo faccia bene ad accasarsi con voi
. spaventa, 2-50: dal canto mio farò il possibile per ottenerti i bersaglieri
11-29: ma che io somigli proprio a mio cugino alberto, il transfuga malato,
tutti, e bevete; questo è il mio corpo, e sangue,..
la mia carne e non berà il mio sangue, non può avere vita. cassiano
pelle 1-viii-160: vedemo siro, mio famiglio, ritto sopra il viscida di una
è traditori! ceppi e manette a un mio pari, eh? manzoni, di
comprarmi quel bel manico incarnatino per lo mio parasole. docciolini, 97: dovendo questa
di no. / -fatta, signor mio sì. /... l'albergatore
. guittone, xxiii-6: esto male mio / creato fue di sì mala manera
amore e la servitù tengano, signor mio, una istessa maniera: perciò hanno a
. baldinucci, 3-11: maniera, a mio giudizio,... vuol dire
è il fomento delle arti hanno, per mio avviso, impegnato gli architettori del secolo
: io sempremai, dal primo dì del mio regno, alla maniera di vera ancella
., 16 (274): il mio nome l'hanno su'loro libracci,
. betteioni, i-224: il padre mio non era / contento che di storte
mantiglia / e mettiti con bella manierina / mio marito a guardar che strada piglia.
de'capelli e de'pizzi di quel mio marmoreo capaccio non ve ne pigliate, camillo
marmoreo capaccio non ve ne pigliate, camillo mio; ch'anzi è vezzo dell'arte
, 212: mandera'mi il giubbon del mio somieri / e le sue scarpe peste
. tarchetti, 6-i-287: addio, mio villaggio natale, e voi colli salienti
suo fuscello / fuor mi trae dal mio manier, / in un piccolo castello /
soffitto. moretti, ii-648: il mio cuore è diviso fra la vecchia casa al
messer alessandro dipintore, vostro fratello e mio amicissimo, mi diede i primi tarocchi,
questa edizione. è fatta per conto mio da hérissey, con caratteri elzeviriani del
, ma sarebbe l'istesso. il mio marito è trattabile. botta, 7-142:
, ma manifestamente vi annunciarò del padre mio. giustino volgar., 101:
10 potessi manifestarvi la grandezza de l'amor mio e le pene acerbissime che di continovo
/ son certo ch'i'vi posso mio affare, / corno convenmi andare a la
, / non t'ho manifestato mai il mio core. g. gozzi,
manifesti / la forma qui del pronto creder mio, / e anche la cagion di
governale, io ti voglio manifestare lo mio coraggio e voglio che tu debie dire
tu debie dire a tristano che sia mio damigello di mio amore fino, perch'
dire a tristano che sia mio damigello di mio amore fino, perch'io non amo
: voglio manifestare / al mondo il mio valore, / e ch'io son delle
l'ombra del beato regno / segnata nel mio capo io manifesti, / vedrà'mi
allungare l'orazione, e di fare ogni mio potere per manifestare la verità. pascoli
montemagno volgar., xxxi-165: il mio campicello lavorato assai ci darà da vivere
vedendomi manifestato per un ipocrita dinanzi al mio condottiere. manifestatóre, agg. e
nóce a l'uomo pacifico so, lettor mio, che 'l sai, perché l'
, v-1-69: veggio or la fuga del mio viver presta, / anzi di tutti
la testa / d'aver pietà del mio lungo martire? boccaccio, viii-1-7:
: o come è rimosso isconvenevolmente il mio stato!... e la
sole e nell'acqua. nel mio mattino, / e mi mostri le cose
danaro! i grandi manifesti, il mio nome... 'regia festa
festo, / ed io il secreto mio t'aprirò tutto. tasso, 1-65:
marinetti, i: il mio « manifesto tecnico della letteratura futurista »
hanno fra le mani un figlio del mio sangue! e ce l'ho fatto andare
qualche manigoldo pensiero era più martirizzato il mio spirito, gli diceva per consolarlo ciò
ancor tu voglio / che porti per mio amor questo manile. pasqualigo, 229
volgar., i-190: udite lo sogno mio, ch'io viddi. parevami che
nel campo; e parevami che il mio manipolo si levasse ritto e stesse fermo;
vostri manipoli, stanti dintorno, adoravano lo mio manipolo. vita del beato egidio,
uno manipolo di grano, rispondea: -fratello mio, io non ho granaio dov'io
manievano la mia fede e disimpegnano il mio assunto. panzini, iv-399: '
testa -con amore: / ecco il mio creatore! / io me ne voe a
della chiesa non fossero dolce manna al mio palato, pure, prendendo la nascita
/ ancor di questa manna! / il mio popol, vedete, è in visibilio
, nelle quali vi dolete del mal mio e vi rammaricate di non l'avere
del tuo potere giunse a un pelo dal mio collo. ancora sangue di drago
le almeno. papini, 27-740: il mio principale ufficio era manare a
o giu4_ 53: qui, il mio bernardi, bisogna sempre minacciar dicare in modo
, via, via. / mannerino mio! / agnellino mio! / ahi!
via. / mannerino mio! / agnellino mio! / ahi! -con uso
giovio, ii-89: e voi, signor mio, manerino di broccato di velluto nelle
, / le longhe dita che l'anel mio cinse, / quando me vinse amor
i-52: o man ligiadra, ov'el mio bene alberga / e morte e vita
netto, / e innanzi al padre mio meco vera'ne, / ch'io voglio
onestade, / man d'avorio al mio mal sì pronta e ria. cellini,
quella mano... / o mio padre, di sangue! d'annunzio,
delle sue mani / penetrata / nel mio silenzio / ho scritto / lettere piene
piano politico su cui la discussione del mio libro sta precipitando, mi fa rilevare
di religione afferrò con forte mano il mio cuore e lo sollevò in alto.
iddio delli ebrei: lascia il popolo mio, acciò ch'egli sacrifichi a me.
(305): sai come dice il mio padrone quando parla di me co'suoi
è stato la man di dio per il mio negozio. 10. richiesta,
studiata, si avanzano e domandano in mio nome a ginevra la mano. de roberto
quadretti, che io già vidi con mio diletto grandissimo; ma pur debbono ceder la
sì spesso s'atraversa / fra 'l mio sommo diletto / e gliocchi.
1-26: pur dovete stimar giusto il mio ordin preso dello 'ncominciare, se
volando / vo a trovar un venizian mio amico, / il più solenne baro e
vi conterò parte de le tristizie del mio, ché di tutte saria troppo grande impresa
alle tue, alle sue mani: al mio, al tuo, al suo tempo
piangendo, / umilmente cherendo / del mio fallir perdono. g. cavalcanti, iv-87
giunta mano, / alquanto d'acqua al mio signor, piangendo, / né ne
. di giacomo, i-589: -oh! mio dio! -balbettava la vecchietta, con
seminudo, il peso del suo braccio sul mio... mi gettarono presto in
dante, inf., 22-45: maestro mio, se tu puoi, / che
pugnale uccise. pulci, 20-22: per mio mezzo alle man gli è venuto /
arrivò alla età di dodici anni, mio padre e mia madre cominciorono ad avermi
libere mani / avesse mai, caro mio bolognese. bencivenni, 4-74: ogni
è dato dell'altrui e non del mio proprio, io incomincio a essere più arrendevole
donar le man leggieri / quel che col mio sudor m'avea acquistato.
, ii-638: io non avrei avuto il mio giorno d'udienza, non avrei presieduto
d'udienza, non avrei presieduto nel mio stesso salotto i miei ammiratori,.
giusti, 4-ii- 520: gino mio, l'ingegno umano / partorì cose stupende
non avevano in mano molti elementi a mio carico. -essere dotato di una facoltà
: li detti sal- viati hanno di mio in mano scudi mille d'oro in oro
baciate la mano a monsign. giovio a mio nome. g. m
reverenda le baci umilissimamente le mani in mio nome. redi, 16-vii-407: salutate
quale imprometterai per quindi a breve un mio pistolotto: e gli bacio le mani.
gli occhi suoi [di laura] mio penser vano / perch'ogni mia fortuna,