un cenno, / che tu se'tutto minchia, fava e zugo / d'appiccicarti
pulci, iv-22: che tu se'tutto minchia, fava e zugo. aretino,
, le figure dei tarocchi o delle minchia te (cioè 'i semi')
probabilmente da menchia, var. di minchia (v.); cfr. il
vostro comando. fanzini, iv-425: 'minchia ': voce 8. locuz
un cenno, / che tu se'tutto minchia, fava e sugo / d'appiccarti
/ che l'umor, giù per la minchia anfanando, / lasciando in secco le
, e's'isforzò superarle di sua minchia il minchione ottimo massimo. -di
scono ne'coglioni, overo ne la minchia o vero in quele parti, tolli
[s. v.]: 'minchia dell'àrgano ': pezzo di legno
3. ittiol. region. minchia di re: donzella (coris iulis
vipera di mare,... la minchia di re, la sardina.
comisso, i-211: uno disse: « minchia, come sono arrabbiati ».
sono arrabbiati ». -faccia di minchia: come epiteto triviale e ingiurioso.
4-223: che cosa ridi, faccia di minchia? 5. locuz. confondere
= etimo incerto, con probabile accostamento a minchia. minchionàggine, sf. stupidità,
= acer, masch. di minchia. minchionèlla, si. dial
di mincia, var. genov. di minchia, con miccia2. mindeliano
, / che l'umor giù per la minchia anfanando, / lasciando in secco le
ganbe e ne lo prepùsio, cioè la minchia, e ne li coglioni.
, e da un denv. da minchia (v.), col suff.
.]: dicesi 'sola degli alberi'la minchia. diziovuol dire: toccar delicatamente qualche
-sola degli alberi: scassa, minchia. tutte quante di tre o quattro centinazioni
le ganbe e ne lo prepusio, cioè minchia, e ne li coglioni, il male
semplicione (anche nell'espressione babbo di minchia). strati, 6-83: faceva
fuori dalla finestra, 'sto babbo di minchia. = voce di area merid.
« uno!... » « minchia, l'ho beccato [il lampione]
« due!... » « minchia, l'ho sderenato! ».
rivela l'origine dei componenti: 'sta minchia, u'cazzo, i'bischero, la
g. serra, 1-53: « minchia, tonino, che bomba! » «
na mina2na mìnchia, sf. una minchia: niente, nulla. tondelli,
: prendete e rubate, tanto funziona una minchia di niente, ci danno caricatori sigillati
, devo dirti che non capivo una minchia. 2. con valore pleonastico
g. serra, 76: ma che minchia raddoppi? ho finito! ho finito!
stronza ti mette una nota? sai che minchia mi frega. s. dazieri,
un paranoico. » « ma che minchia vuole quella spina? » 3.
spina? » 3. nl della minchia, di minchia, di questa minchia (
3. nl della minchia, di minchia, di questa minchia (con valore
della minchia, di minchia, di questa minchia (con valore aggett.):
idocumentielisquadrò tuttiedue. due pariolini di questa minchia che facevano i punk. – rompere
– rompere, scassare, spaccare la minchia: scocciare, infastidire oltremisura.
dà una mano, ma spacca la minchia, sono costretto a mandarlo via.
= voce sicil, deriv. da minchia. minchionàglia, sf. spreg
rivela l'origine dei componenti: 'sta minchia, u'cazzo, i'bischero, la
letto. il marchese taliò strammato quella enorme minchia vegetale. stramondo, sm. luogo