anni erano folti, / gravi di miele, pur se abbandonati. pavese, 5-172
anni erano folti, / gravi di miele, pur se abbandonati. 4
, prima abbrustoliti, poi misti col miele e cotti, parvero delicatura. collodi,
bianchi come il bucato e odorosi come il miele. titta rosa, 1-5: qui
. -acqua mulsa: acqua mescolata con miele. pasta, 2-171: usava il
, 5-150: l'aculeo velenoso fra il miele. pancrazi, 2-211: volendo il
, ii-82: un acuto odore di miele bollente profumava la cucina tranquilla. ojetti
gr. àepófiexi 'manna '('miele dell'aria, del cielo');
: quando se ne leva [del miele] un terzo o un quarto, converrà
ii-709: lascio la cera e il miele nel lor bugno. / ma spicco la
d'annunzio, ii-748: anche avremo di miele e di friscello / la focaccia
allungati con acqua, e addolciti con miele vergine, o con zucchero.
limone spremuto e bollito in acqua con miele e chiodi di garofano, pepe e
, e mette- vala sulle ferite con miele e raggia. dioscoride italiano, 3-164
per deporvi le uova e lasciarvi il miele (dette anche alvèoli); arnia
intorno all'alvear t'aggiri, / vuoi miele? ah! scaccia un tal desio
, 13: gli alveari che sudano di miele / presso l'àiòlà turchina dei giaggioli
facevamo grande uso... di miele che i vecchi padroni raccoglievano da numerosi
alveare, ove le api depongono il miele; favo, arnia. crescenzi volgar
bocca aprivasi come un alveolo umido di miele. 3. anat. cavità
ii-170: lagrime soavi e amare come il miele amaro gli salivano agli occhi. moravia
dolcezza si dice che « hanno il miele nelle anche ». moravia, vii-179:
buon confetto aquicelus fatto con pinocchi e miele, un'anguistara di finissimo vino vermiglio.
respiro / l'aperta campagna, il miele / degli alveari claustrali, / l'
amaro ed ora si ha voglia di miele, anche a patto di mangiarlo nei
apis mellifica), che produce il miele e la cera: ha corpo nero
api suggevano le rose canine estraendone il miele amaro. ojetti, ii-69: quando l'
l'ape m'è odiosa e il suo miele mi sa di refurtiva. pea,
di felicità come un'ape zeppa di miele, dopo un'incursione sul timo.
31: le api secche di miele / leggere salgono con le spoglie dei
un apicultore e ne portò via il miele e i favi. sinisgalli, 2-32
fomiti di aculeo e produttori di miele: se ne conoscono numerosissime specie
più forti e aromatiche), addolcito con miele o zucchero (per usi farmaceutici)
il vino e l'olio e il miele in copia / pel rogo, o veneranda
tanto carina con quel- l'incarnato di miele selvatico, gli occhi stellati sotto l'
di dove si cavava gran partita di miele e cera. lastri, 1-2-196: quando
2-92: l'aria era divenuta di miele, e l'aroma delle piante bruciate dal
/ asfissia del certo alveare / fra miele e vischio mordace. 2.
fui a milano gustai troppo assenzio misto col miele, né per alcuni anni avrò cuore
un'offa / intrisa di papavero e di miele. deledda, ii-718: nonna,
patate, e l'adulto sottrae il miele degli alveari: è la sfinge testa
nel core, e nella bocca il miele. della porta, 1-29: bacio bec-
simile al panforte (fatto con miele, noci e fichi secchi).
ordinatori nel primo grano; balsamo e miele e olio e resina proposono nelle tue
mézze e delle rose / passe, del miele guasto e della morte. idem,
sm. ant. dolce di farina e miele (tagliato a rombi); cavalluccio
compose una bibita d'acqua bollita, miele e cipolle. e. cecchi, 8-16
farina impastata con uova, zucchero o miele, con aggiunta di burro o grassi
una blandizia ove si sentivano misti aromi di miele e di spiga. gozzano,
cavalletto al sole, / onti di miele, e tórre lor la vita.
contenente sostanze medicamentose (con zucchero e miele come eccipiente). garzoni, 1-664
pomeriggio d'estate / unico conforto e miele /... / dal nome boschereccio
e calabrone dell'arte, il poetico miele dai giardini del
e sovra esso si fermano, al biondo miele pensando. gioia, i-21: quasi
trinci, i-268: si vende il miele, e la cera, che fanno l'
fece l'assenzio amaro e dolce il miele '. deledda, iii-583: va
nome chiamerà emanuel. ed egli mangerà miele e lo butirro, acciò ch'elli
felici e stretti come due dita nel miele, ti abbraccia, ti bacia, ti
a voze, ché sonvi che filan miele; a bergeggi, di caciottelle che
pecchia e calabrone dell'arte, il poetico miele dai giardini dell'ideale e del reale
, misto di resina e di cera di miele, tenace, odoroso, che
/ suggendo industriose, / quest'aureo miele etereo / cogliemmo. foscolo, 1-246:
ferro, ma che poi si scioglieva in miele. -togliere, portar via
e calabrone dell'arte, il poetico miele dai giardini dell'ideale e del reale,
minestra mora composta di acido tartarico, miele e campeggio. d'annunzio, iv-1-166
e fumate o impastate con zucchero e miele per fame tavolette). canapàio (
felici e stretti come due dita nel miele, ti abbraccia, ti bacia, ti
lat. * canna mellis * canna del miele * ('miele 'per *
mellis * canna del miele * ('miele 'per * zucchero secondo l'uso
di cera e dolce odor di miele. idem, i-887: qui per loro
d'annunzio, ii-748: anche avremo di miele e di friscello / la focaccia che
vengono l'api / per l'ultimo miele. bocchelli, ii-46: lungo la riva
intrico dei virgulti piumati di mazzetti color miele. onofri, 5: ch'io oda
, la porpora fra'colori, il miele fra * licori, il muschio fra
aromi, carco di cera e di miele, / carco di gomma e d'
come le mosche su la carta col miele. alvaro, 2-76: lei era
ora gli ha messo un vasettino di miele, un pollastrino arrosto, cioccolata, uova
scegliere tale cibo con cui fare il miele e la cera; e le formiche
le arnie, gli alveari: cavarne il miele. palladio volgar., 7-7:
catecumeni, nutriti di latte e di miele come pargoli, vi discendeva per ricevere
lacci, e la cera troppo sa di miele. / il suono puerile è breve
cui ingredienti (farina, zucchero, miele) vengono fatti cuocere, fino a
/ còrtice sgorga la copia / del miele e liquida cola / giù pel tronco insino
, i giovani le api che fanno il miele. pascoli, 524: dai
. entrano nelle cassette a succhiare il miele, e talvolta mangiano anche le api che
tavolo / remoto, dalla cellula di miele / di una sfera lanciata nello spazio.
cavo / còrtice sgorga la copia / del miele e liquida cola / giù pel tronco
, ed una grande contatto col miele dei favi diventa di colore più
/ odor di cera e dolce odor di miele. d'annunzio, ii-747: o
e calabrone dell'arte, il poetico miele dai giardini dell'ideale e del reale
felici e stretti come due dita nel miele. -ant. agg.
(splendeva un'ape / liscia di miele nel suo occhio), e lasciò
pasta sfoglia, fritti e legati col miele, dall'aspetto simile a quello delle
pere o mele cotogne con zucchero e miele; cotognato. o. targioni
leggero! guarda rimetto roscido di miele! stuparich, 5-429: forse in
avrebbe detto die nella coda ci sta il miele e lo zucchero. -in coda
/ còrtice sgorga la copia / del miele e liquida cola / giù pel tronco
calinni c'erano frutta da marmellata, miele denso d'odori (che faceva ridere di
ridere di quell'acquetta collosa giallo-canarino soprannominata miele delle alpi). collotipìa,
per trare dalle vostre rose il suavissimo miele ». = deverb. da
49: e mangerai il fìadone col miele in esso con suavissima dolcezza; e così
. pane con spezie, intriso di miele; pasta dolce fatta di zucchero, farina
ha bevanda; gionata, che gustò il miele, non bevette; e altre tal
, e la cera troppo sa di miele. 2. figur. mettere in
le lor labbra aperte i favi del miele edificarono. strana ed ammirabile per certo,
: c'erano frutta da marmellata, miele denso d'odori... si
correvano a loro come le api al miele. -anche in senso positivo: diffusione
tanto che ne tomi spessa come el miele. vallisneri, iii-394: convolvolo. da'
bianco o nero, composto di miele, aranci e noci. i
/ còrtice sgorga la copia / del miele e liquida cola / giù pel tronco insino
ove fanno quantità inestimabile di cera e di miele. = adattamento del bolognese cuvei
bianchi, al gusto suo quasi simile col miele. sacchetti, v-154: questa manna
con la spensieratezza fanciullesca della luna di miele. svevo, 2-467: non ho
. e quando, passata la luna di miele, il padrone ebbe i suoi capricci
/ còrtice sgorga la copia / del miele e liquida cola / giù pel tronco insino
non si è sempre in luna di miele *. offesa, colpita, col desiderio
di catecumeni, nutriti di latte e di miele come pargoli, vi discendeva per ricevere
. -crespello melato: addolcito col miele. -al figur.: persona di
lor ciglia. -far crespelli senza miele: rattristarsi, rammaricarsi. g.
porcellana / coi cartellini blu: 4 miele rosato, / carbonato di ferro saccarato
annunzio, ii-748: anche avremo di miele e di friscello / la focaccia
: l'arte della sua cura cutanea di miele, di alcool purissimo, di unguenti
piedi un raffreddoraccio, che ho annegato nel miele e nel decotto di fior di malva
e calabrone dell'arte, il poetico miele dai giardini dell'ideale e del reale.
delicato e dorato che sembra quasi un miele impietrito? e. cecchi, 3-81:
, prima abbrustoliti e poi misti col miele, e cotti parvero delicatura. settembrini
, vii-254: al cui lavoro [del miele] di tanto ingegno, di tanto
nostri bicchieri, dove s'era deposto il miele che avevamo disciolto nell'acqua.
lacrime delle abbandonate, si depositavano come miele nell'animo delle ragazze di sanfrediano.
erario. -ant. depredare il miele: raccoglierlo dai favi, smielare.
e prendi una focaccia, anche, col miele / e col mite papavero, e
medicamento fatto con succo di noci e miele. garzoni, 1-664: poi
candidato come le mosche dietro un piatto di miele. borgese, 1-139: non era
: è quest'aria odorata / di miele, è questo madido tepore / come di
giuseppe maria esordì con un discorsetto tutto miele, tutta manna. pirandello, iii-274
i-708: non tanto a la stagion del miele odora / forse ne tamia il favo
, perché vuole / divorarne tutto il miele. ginanni, 142: una pioggia
, perché vuole / divorarne tutto il miele. foscolo, xvi-5: ieri ho lavorato
quello, e fecesi nella mia bocca come miele dolce, crescenzi volgar., 4-21
e voluttuosi fagotti di velluto e di miele. pea, 1-20: quella donna insinuava
: avvocatine mio dolciato di zucchero di miele. -che dimostra tenerezza affettuosa. -anche
blandizia ove si sentivano misti aromi di miele e di spiga. fosse apparenza o
cavalletto al sole, / onti di miele, tórre lor la vita.
dopocena, come un'ape il suo miele. = comp. da dopo
cui la cera diede l'odor del miele ». viani, 13-426: facendo caso
presso. mescola alla parola un dubbio miele. palazzeschi, i-517: le nostre relazioni
mare e a un tempo la luna di miele, v'è il forestiere 4 touriste
tra le lor labbra aperte i favi del miele edificarono. g. gozzi,
, composto di verderame, allume, miele e aceto. - anche sostant.
masse molli, pastose, che ricordano il miele bianco, di odore peperino forte,
da èxaiov 'olio 'e pixt 'miele '. eleoplasto (elaioplasto),
, ecc. mescolati con sciroppo, miele e, raramente, con resina liquida
la sorba s'empie d'un pastoso miele. baldini, 4-192: l'ultima a
le fauci del leone estinto ritrovò 11 miele: onde tutto lieto e festante a'suoi
farmac. farmaco composto di vino e miele. mattioli [dioscoride], 717
vino 'e piai -ixo <; 4 miele '). enòmetro, sm
alla tua spalla nuda / che di miele odora. vittorini, 5-264: l'influenza
. tutta intenta a togliere dai favi il miele di mezza estate. -prima
quale teneva in mano, e trassela nel miele; e portatosi la mano alla bocca
pecchia e calabrone dell'arte, il poetico miele dai giardini dell'ideale e del reale
le api suggevano le rose canine estraendone il miele amaro. 2. industr.
. monti, x-3-462: quest'aureo miele etereo / sul timo e le viole
con riferimento alle api che producono il miele. redi, 16-viii-269: dalla ricetta
e voluttuosi fagotti di velluto e di miele. c. e. gadda, 188
dovi delle mattonelle lavorate con miele e farinaccio. 2. plur
mie le parole tue! sopra il miele alla bocca mia! crescenzi volgar.
di cinciallegre, e un gran favo di miele. d'annunzio, i-708: non
i-708: non tanto a la stagion del miele odora / forse ne tamia il favo
una volta mi portò un favo di miele fresco che profumò tutta la casa.
la casa. -per estens. il miele stesso contenuto nei favi. monti
l'orfeo dei sogni interrotti! il miele melodioso non cola più dai favi:
= lat. favus 'favo di miele '(non è voce indoeuropea).
. ant. e letter. favo di miele; il miele stesso. pietro ispano
e letter. favo di miele; il miele stesso. pietro ispano volgar.,
della pecunia lor pare più suave che miele e che il favomele. garzoni,
prepari e fornisci alle frugali operaie del miele, le quali delle piante non cercano
raccoglier fra l'or d'amore il miele. -ispirato a equità, a
un legno fende e lieta pasce quanto / miele le giova: il tuo nettare ignoto
ferro, ma che poi si scioglieva in miele. -ferro fuso (anche ferrofuso
, sm. ant. favo di miele. cicerchia, xliii-434: dolcemente [
. ant. e letter. favo di miele. diatessaron volgar., 364
depongono le loro uova e ripongono il miele che debbe servire di nutrimento alle larve
annunzio, iii-2-1156: ecco un fiale di miele, 0 pellegrino, / e un
. ant. e letter. favo di miele. cavalca, 20-59: erano
selvaggio rapito al cavo d'un tronco, miele e cera! -figur.
della eternità, non un fialone di miele, ma un torrente di soavità divina
gloria come i fiari / son pregni di miele. = deriv. da flavo-
quel lor tepido fiato / sapor di miele da'pomari d'oro, / venne isaotta
ed ancor che sian dolci com'un miele, / e'gli teneva frutte da
. 5. prov. -il miele si fa leccare, il fiele si
fa sputare. -una gocciola di miele concia un mar di fiele: il
proverbi toscani, 56: una gocciola di miele concia un mar di fiele.
— poco fiele fa amaro assai miele: basta un nonnulla per procurare dolore
fichi a voze, ché sonvi che filan miele. -figur. dossi,
, / sempre per lui sarà luna di miele / e scorreranno 1 dì filati in
: e a nestore / fluir di miele i rivi, / ond'ei parlando l'
confetti, conserve, dolciumi, focaccie di miele • e pinoli _£ uva passa
: e a nestore / fluir di miele i rivi, / ond'ei parlando l'
trascolorando i capelli nel colore del primo miele. -sconnesso, rotto, sconquassato
, i-194: quella sigaretta sapeva di miele, però era forte. 11
, v-2-237: il latino dell'ecloga tutto miele di citiso e di timo passandogli tra
presuntuosi. -la fortuna non dà miele senza fiele: non c'è gioia
, 1468: l'opera ferve ed il miele ha un gran fragrare di timo.
, 2-102: mi portò un favo di miele fresco che profumò tutta la casa.
alla reai dispensa / portò certo suo miele, il qual di fresco / manipolato avea
d'annunzio, ii-348: avremo di miele e di friscello la focaccia che fu
(un favo, per farne scolare il miele). comisso, 1-51: un
prodotti alimentari (carne, latte, miele, ecc.) che si ricavano dagli
si trova libero in molti frutti e nel miele, e, sotto forma di
, ecc., e nella produzione del miele ar tificiale.
tudine a produrre la cera e il miele; in ogni alveare si trova
. questi non escono alla raccolta del miele e della cera. da alcuni sono considerati
divorati; noi le api produttrici del miele e voi i fuchi che ce lo
con la filiggine intrisa di gomma e di miele. 4. figur. oscurità
, erano soleggianti, flavi come il miele vergine, solforosi, fulvi d'una insinuata
, 1-2-207: bisogna, per prendere il miele, cominciare dalla fumigazione. guerrazzi,
del resto; con rancori conditi di miele arcadico, con furbacchiuolerie semplicette e circospette
lo spirito mio è più dolce che miele, e la ereditade mia sì come miele
miele, e la ereditade mia sì come miele e favo di miele. la memoria
ereditade mia sì come miele e favo di miele. la memoria mia sarà nella generazione
gli vien fatta... / il miele perché è dolce fa leccarsi. fogazzaro
di quelli di farina di fiore e miele genuino. -figur. nievo
mastice e altri ingredienti, impastati con miele o con sciroppi. pietro ispano
: quando, passata la luna di miele, il padrone ebbe i suoi capricci
(o quanto) l'orso del miele: esserne molto avido o appassionatissimo.
era più ghiotto che l'orso del miele. monti, i-48: è ghiotto
: qui nella casa del dottore, il miele viene in bocca da sé solo.
in bocca da sé solo. quanto miele, e purché io non ne scoppi,
: fidanzamento, nozze, luna di miele, feste, gioie, la figliuola.
] ormai lo stesso / sapore han miele e assenzio. -passaggio per diversi
base di semi di sesamo, zucchero e miele. = variante di giuggiolena.
dal mare e la trovai dolce come il miele. idem, 19-13: aveva
. nell'uva), nel miele, nel nettare dei fiori, in
l'amarezza, spargendovi qualche goccia di miele. berchet, corte., i-62
tenera fune consumati. -una gocciola di miele concia un mar di fiele: una
proverbi toscani, 56: una gocciola di miele concia un mar di fiele.
delle meglio cose di questo paese, miele e mandorle e gomme odorose: e
di bere abbondantemente acqua gommata addolcita con miele. 2. spalmato di gomma
anno. -ant. che contiene miele in abbondanza (un alveare).
cassette, si dee anche cavar subito il miele, finch'è tepido, e far
son le rape e all'orso il miele. bibbiena, xxi-1-123: te giuro,
: gio- nata, che gustò il miele, non bevette. a. cocchi,
. ungaretti, ii-34: nappo d'un miele, non più gustato / per non
, 7-67: i topazi, favi di miele cristallizzato e puro; l'idrofane,
bevanda fermen tata fatta con miele e acqua, alla quale si
prepara facendo bollire una parte di miele con tre d'acqua; è
/ beveano di mele cotogne e miele. mattioli, 2-1389: fassi
* acqua 'e pixi -ito? 'miele '. idromeningocèle, sm. medie
gli rischiara. achillini, 1-241: il miele è rugiada caduta nell'ora a punto
quella dolce sustanza che si gusta nel miele. guglielmini, 298: venendo le
quasi imbiutato d'un silenzio pingue come il miele. 2. per estens.
il marmo, le api, il miele). d'annunzio, v-2-288
vieto pregiudizio dell'ape attica e del miele imèttio, i discepoli n'erano ogni
ant. e letter. cospargere di miele, addolcire col miele. luca
. cospargere di miele, addolcire col miele. luca pulci, 1-3-107:
, agg. cosparso, addolcito col miele. - anche al figur.
essa. 2. dolce come il miele, gradevole, fragrante. rime antiche
sf. ant. addolcimento ottenuto col miele; quantità di miele usata per addolcire.
addolcimento ottenuto col miele; quantità di miele usata per addolcire.
; è una grave dolcezza: / è miele e gelsomini: è la soavità che
di focaccia composta di pasta mescolata con miele, pepe e droghe diverse; pane
. erano i godimenti della luna di miele: di cotesto fece vivo e vero
vi-365: in ogni bocca, sì come miele, indolcirae la sua memoria. e
, 200: il fiore ha come un miele / che inebria l'aria.
, delle gemme / voraci dentro il miele dei sambuchi / una zam- pina stretta
, 3-34: si produce copia inesausta di miele e di cera. de notari,
pensieri / sciamano assidui come api al miele. govoni, 8-68: chiunque entrerà,
tenere i semi infusi nel latte e miele. bocchelli, 2-xix-121: la robusta
un sestier d'acqua nove once di miele, e riemputo con tale proporzione un
per la prima digestione o come riserva di miele (nelle api e nelle formiche)
: ronzano l'api d'or che miele assai / colsero ne'verzieri di fiorenza,
mancanza di vitto, per la putrefazione del miele cavata dalle farfalle e dalli cacchioni
lettura instilla nelle parole tue il soave miele della dea pitho. 3.
, a guisa che la pecchia fa miele del nettare dei fiori. barilli, ii-65
un medesimo amplesso, quella luna di miele cominciò a intorbidarsi. carducci, iii-10-173
primo bacio suo, come rorante / miele d'un'amia intatta! d'annunzio,
offa / intrisa di papavero e di miele, / per l'amor suo. rebora
profumo di fieni fioriti di steppa e miele in tetto di paglia dorata di isbà.
.. presentatisi alcuni lebbrosi ai venditori di miele e di butirro per la solita
, vi resta invischiato come mosca nel miele. — impastato (il palato
in traccia, come orsi ingolositi al miele. de roberto, 10-78: la donna
base di vino addolcito con zucchero o miele, aromatizzato e drogato. machiavelli
mosca iridata ronzare ebbra di sole e di miele. pavese, 6-280: facemmo insieme
, esibivano, ricordo di una luna di miele, ahi quanto irrancidita, una veduta
è il far sciroppi, siansi di miele o pur di zuccaro. goldoni, xi-
aggirarsi / pei favi, saziandosi di miele. govoni, 9-370: come sarà
a traverso lamine d'alabastro color di miele o vetri istoriati d'istorie sibilline.
e il mattino dopo la sua dolce miele (honey) sarebbe comparsa.
/ remoto, dalla celr lula di miele / di una sfera lanciata nello spazio.
che si sognano un governo tutto latte e miele, e che pretendono che i carabinieri
scendessero sul mio cuore come lacrime di miele, come stille di latte. -caffè
portoghese: crema caramello. -latte e miele: v. lattemiele. panzini,
gli ha risposto subito tutto latt'e miele. fogazzaro, n-167: mi sento latte
fogazzaro, n-167: mi sento latte e miele stamattina. di'la verità, io
che si sognano un governo tutto latte e miele. 4. locuz. -al latte
4. locuz. -al latte e miele: senza nerbo, senza vigore.
hai capito, rivoluzionario al latte e miele? -essere 0 sembrare latte e
? -essere 0 sembrare latte e miele: presentarsi 0 apparire come persona gentile
ferocissimo. -nuotare nel latte e miele: vivere in una pace assoluta.
mondo nuota / tutto nel latt'e miele: / le rane come me lasciar
= comp. da latte e miele (v.). lattènte
4 latte 'e mel mellis 4 miele '. lattivéndolo, sm. (
ma grato,... meschiato al miele era una lautezza in sul fine delle
profuma;... nella terra del miele, della resina, della lavanda.
prov. chi ha fatto il saggio del miele, non può dimenticarne il lecco:
/ che oggi ha il color del miele, / sì lene che l'amore /
tanaglia, 3-606 nel bollir [il miele] rigonfia alquanto; / e da
dolce è quello / che tu ne libi miele de la vita. bocchelli, 9-330
'limbilite': minerale di color giallo di miele, con frattura compatta, alcun poco squamosa
di linosa, sciolta nell'acqua e miele, bibita usata dai monaci per rompere il
odorosi. -liquore delle api: miele. galateo, 228: vedimo nelle
.. daranno almeno quaranta lire di miele, due terzi vergine ed un terzo
sua consistenza tra lo sciroppo ed il miele; deve sì fatta consistenza, come
, di zafferano, di zucchero e di miele; 'd'irritazione ', la
dolce turco composto di una pasta di miele, molle, gelatinosa, condita con
d'un fiore polputo e ricco di miele. = adattamento dal gr. mod
son tuttavia digiune. -luna di miele: primo mese o periodo iniziale della
361: un mese di luna di miele, leggi un mese di ricevimenti in
2-v-69: voglio vederli finita la luna di miele! di lei non mi faccio caso
darà quella che qui chiamano la luna di miele, poi ricadrà dove caddero i suoi
età che potrei chiamare la luna di miele deh'immaginazione, il quarto d'ora
città visite, per festeggiare la luna di miele della fraternità. pascoli, 1-546:
prezzi ci disgustarono. la luna di miele è finita. oh! troppo presto!
momento di tregua, quasi di luna di miele, che preludiava serenamente ai giorni del
io già composi di farina gialla, / miele, vitriolo e galla, / ch'
. disfare l'oro in foglio con miele e gomma. -anche: amalgamare l'
dolce siciliano, composto di fichi e miele. = sicil. madunettu, dimin
per sessuale malizia, per tutto il miele in lei, per il suo stare ignuda
nel forno un impasto di farina, miele, noci tritate e pepe (e si
ingredienti diversi, secondo le regioni (miele, zucchero, pasta dolce, canditi,
9. ornit. region. mangiatore di miele: mizo- mela. =
a dirvi poche parole sulla manipolazione del miele e della cera. leopardi, iii-762:
sapore di fior di farina misto con miele, che scendeva durante la notte e
amano... il nettare, il miele intatto di un frutto e altre la
di noi sa l'ebrezza di quel miele marziale., -che dà il segnale
pietre, per rifornirlo poi di miele e di polline. tramater [
per uscire con la mia mastelletta di miele, quando vedo entrare il vecchietto.
già anticamente rinomato per abbondante produzione di miele). carducci, iii-i5-150:
doppio, inzuppandovi delle mattonelle lavorate con miele e farinaccio. -in partic.
cui, dopo la smelatura, il miele viene sottoposto al processo di disidratazione e
alveare che ha completato la produzione del miele. palladio volgar., 7-7:
blandizia ove si sentivano misti aromi di miele e di spiga. moravia, 1-68:
meglio amato che vi avessi infuso del miele o del pepe? o dello zafferano?
scendessero sul mio cuore come lacrime di miele, come stille di latte. s'io
2. che è simile a quello del miele (un colore). soderini,
var. ant. e letter. di miele. melachino, sm. numism.
var. ant. e letter. di miele, e addolcito (v.)
var. ant. e letter. di miele. melaghétta, v. meleghetta
aromi, carco di cera e di miele, / carco di gomma e d'ambra
melare2, sm. ant. miele. iacopone, lxxxiii-577: or
melàrio1, agg. proprio del miele. -borsa melaria', dilatazione del tubo
in cui il nettare si trasforma in miele. = voce dotta, lat
voce dotta, lat. mellarius '4el miele, da miele * (plinio)
lat. mellarius '4el miele, da miele * (plinio). melàrio2
) in cui le api depongono il miele. crescenzi volgar., 8-98
', da mèl mellis 'miele '. melaròsa (mèla ròsa
melatìssimo). addolcito con l'aggiunta di miele; cosparso di miele, preparato con
l'aggiunta di miele; cosparso di miele, preparato con l'impiego del miele
miele, preparato con l'impiego del miele (un cibo, una bevanda).
- viaggio melato: luna di miele. faldella, 2-81: l'ingegnerino
-ant. che racchiude, che contiene il miele. murtola, 8-49: da fior
per estens. che ha il sapore del miele; zuccherino, dolcigno. boccalini
-sostant. ant. dolcezza, sapore di miele. iacopone, 62-25: de la
dalla melata. = deriv. da miele (v.). melataménte,
cavai malato. = deriv. da miele. melato2, agg. ant.
ant. dolce composto di farina e miele; bericòcolo. galiucci [acosta]
. dallo spagn. melcocha 'dolce di miele, miele cotto meldése, agg
spagn. melcocha 'dolce di miele, miele cotto meldése, agg. che
). mèle, v. miele. meleàgride (ant.
delle conifere e dei pioppi e nel miele; per idrolisi parziale con acido
dal lat. rr. èl mellis 'miele 'e dal suff. chimico -ene
, caratterizzati dall'abitudine di raccogliere il miele. = voce dotta, lat
ii-552: diconsi melianti o fiori di miele per il sugo dolce abbondante, ma scuro
comp. dal gr. pixi * miele 'e 'fiore '. meliarina
consistenza e aspetto simili a quello del miele; impetigine. citolini, 255:
; -l8o$f comp. da péxi * miele * e xrjpóf; * favo, cera
ant. birra o sidro fatto con miele. g. villani, 11-83
. tardo meliti nus 4 misto con miele '. meliclòro, sm. miner
. (xexlxxcopoc 'giallo come il miele '. mèlico1, agg. (
= dal lat. mèl mellis * miele '. melìcrato (mellìcrato),
com posta di acqua e miele; idromele. m. savonarola
, comp. da p. éxi 'miele 'e xparó? 4 mescolato
dotata di riflessi simili a quelli del miele e dell'oro. landino [plinio
1 che ha il colore del miele e dell'oro melicro, sm
4 che ha il colore del miele melìcrota, sm. ant.
-coro? 4 del colore del miele '. melicucco, v.
. dal gr. [xéxi 'miele 'e dal tema di cpàycov 'mangio
, comp. dal gr. pixt 4 miele 'e dal tema di cpa£vop.
e perfetti, di un color giallo di miele, esternamente coperti da una crosta d'
, comp. dal gr. pixi 4 miele 'e x£&oq 4 pietra '.
txsxtxcùtot;, comp. da fiéxt 4 miele 'e xcotó? 4 loto ';
comp. da p. éxt 4 miele 'e p, 7) xov 4
melindra, sf. ant. focaccia di miele. bùgnole saie, 5-95:
. dallo spagn. melindre 'focaccia di miele dal lat. tardo mellitùlus * che
tardo mellitùlus * che ha la dolcezza del miele '. melindróso, agg. ant
melindrosa, da melindre 'focaccia di miele melinite1, sf. miner.
dal gr. jj. éxi 'miele 'e dal tema di novéco 'lavoro
gr. p. éxt -ito? * miele 'e da altra * sangue '
pietra preziosa con colore e sapore di miele, alla cui polvere, nella medicina
, sm. ant. vino cotto con miele. landino, 299: quello
. dal gr. fzéxi -ito? 'miele ', col suff. degli agg
. p. éxi -ito? * miele ', col suff. chim. -oso
gr. p, éxi -ito? 'miele 'e da tri [saccaride]
. p. éxi -ito? 'miele 'e oùpov 'urina ',
mescolato '. mèlle, v. miele. mellefòlio, v. millefoglio1.
letter. che possiede le caratteristiche del miele; che ha il colore, la dolcezza
la dolcezza, la fragranza tipica del miele. landino [plinio],
lat. mellèus, da mèl mellis 'miele '. mellèria, v. milleria
letter. che produce il miele (con riferimento alle api).
, lat. mellìfer 1 che produce il miele ', comp. da mèl mellis
, comp. da mèl mellis 'miele 'e dal tema di fero 'porto
agg. letter. che produce il miele; che è impegnato alla ricerca del
ricerca del nettare per la produzione del miele. f. f. frugoni
mellifichi). letter. produrre il miele (con riferimento alle api).
dotta, lat. mellificare * fare il miele \ comp. da mèl mellis '
\ comp. da mèl mellis 'miele 'e dal tema dei comp. di
mellificazióne, sf. produzione del miele (da parte delle api)
. attività volta alla produzione del miele; mellificazione. tesauro, 2-4
). letter. atto a produrre miele. -anche: ricco di api e di
-anche: ricco di api e di miele (un luogo). jahier
questa pianta spandono un odore aromatico di miele. = voce dotta, lat
), comp. da [zéài 'miele 'e cpùa? vov 'foglia
ant. e letter. cospargere di miele, addolcire. -al figur.:
comp. dal lat. mèl mellis * miele 'e fluère 'scorrere, stillare
ant. che serve per la produzione del miele (il nettare, un fiore);
ha una pastosità paragonabile a quelle del miele. ottonelli, 187: dicendosi manna
è gomma. -dolce come il miele. baruffaldi, i-12: voglio ber
, comp. da mèl mellis 4 miele 'e dal tema di fluère 4 scorrere
tetragonale e ha colore variabile dal giallo miele al bruno. bossi, 230
deriv. dal lat. mèl mellis 4 miele ', col suff. miner.
invece dello zucchero, viene sciolto il miele. = voce dotta, dal lat
dal lat. mellitus 4 dolce come il miele, che contiene miele mellìvora,
dolce come il miele, che contiene miele mellìvora, sf. zool. genere
mammiferi, di uccelli e di miele. = voce dotta, lat
. class, mèl mellis 'miele 'e dal tema di voràre 'divorare
dolce ', sicil. miloccu 'miele \ melocotógno (mèlo cotógno),
di cui divorano il polline e il miele radunato nei nidi; cantaride.
. melòro, sm. letter. miele e alloro. -al figur.:
nome composito che io soglio dare al miele attico: meloro. ma anche il meloro
comp. dal lat. mèl mellis 1 miele 'e da [al] loro
, agg. che ha il sapore del miele, zuccherino. trinci, 1-151
meloso. = deriv. da miele. melòte, sf. ant
deriv. dal lat. mèl mellis 'miele '; cfr. emil. m'ióm
, sm. ant. varietà di miele. landino [plinio], 473
arrostita, cosparsa di zuccaro o di miele, frittelle di farina; il tutto accompagnato
tue vigne ambrosio; / colse il miele de'tuoi favi meri. -schietto
8-7: il fa'menare [il miele] per spazio di v ore, conti
di ripano eupilino, non una stilla del miele metastasiano. 2. che
, con odore che ricorda quello del miele, solubile parzialmente in alcool (ed
mézze e delle rose / passe, del miele guasto e della morte. sbarbaro,
olio dapprima, vino del mezzo e miele di fondo. (s'intende parte più
... mangiava le locuste e il miele salva - tico. boccaccio, dee
siena, 49: mangerai il fiadone col miele in esso con suavissima dolcezza. sannazaro
principalmente in una gran quantità d'ottimo miele giallo e bianco,... in
, si dee anche cavar subito il miele finch'è tepido,... passandolo
che fossero guasti. questo primo miele è il più perfetto e si chiama miei
di cinciallegre, e un gran favo di miele. d'annunzio, iv-1-850: ella
, la biondezza e la fragranza selvaggia del miele. slataper, 1-27: le labbra
. -terra abbondante di latte e di miele: molto fertile, pingue, generosa
terra che abbonda di latte e di miele. boccaccio, viii- 2-18: a
discendenti la terra abbondante di latte e di miele. savonarola, 7-i-258: condurrò questo
-in espressioni aggettivali. dolce sopra miele, più dolce che miele (o
dolce sopra miele, più dolce che miele (o che favo di miele):
dolce che miele (o che favo di miele): molto buono, gustoso,
3. preparato o infuso di cui il miele costituisce un componente. -acqua di miele
miele costituisce un componente. -acqua di miele: idromele. -miele orzato: bibita
-miele orzato: bibita a base di miele e orzo, dotato di blando effetto
preparato medicamentoso che si ottiene mescolando miele raffinato con estratto alcoolico di foglie di
[s. v.]: 'miele rosato ': anticamente, mele con
pauvre gigette ': è l'ora del miele orzato. * gigette 'è la
i-447: ronzano l'api d'or che miele assai / colsero ne'verzieri di fiorenza
. aretino, 20-134: assaggiando il miele che usciva dalla mia tu-mi-intendi, [
. panzini, ii-45: fichi che sudano miele. 7. per simil.
, prospera fortuna. -il contrario del miele: amarezza, afflizione, pena,
/ tanto crudele; senta il tuo miele. / senta il mio canto. ungaretti
rapace, / e nappo d'un miele, non più gustato / per non morire
giro inquieto ormai lo stesso / sapore han miele e assenzio. piovene, 3-101:
: queste crudeltà tuttavia erano sciolte nel miele della pietà, essendone una gradazione,
giorno s'era conservato allo stato di miele, perché nulla l'aveva mai trascinato
roteando inveleniti quegli occhi abitualmente carichi di miele, batteva i pugni sopra la tavola,
[s. v.]: 'miele e zucchero ': anco traslato, dolcezza
. sovente ironico. -animo impastato di miele: capace di nutrire soltanto sentimenti di
tempo, non fosse impastato soltanto di miele lo dicono certi versi dei suoi sonetti
voi altri non dovrete più gustare il miele della voluttà, voi dovrete cambiare gli
la consolina non si sarebbe lasciata suggere il miele. tecchi, 13-137: ora la
arsura della curiosità o qualche stilla di miele sull'angoscia provocata. brancati, 3-206:
amore perdizione ed esaltazione, spasimo e miele. vittorini, 2-94: troppo vecchio miele
miele. vittorini, 2-94: troppo vecchio miele aveva in sé [mia madre]
stata povera diavola. -luna di miele: il periodo iniziale della vita matrimoniale
tutta la vita una continua luna di miele senza eclissi... la difficoltà sta
considerare come una replica della luna di miele un soggiorno a venezia. bernari,
quanto basta per rovinare una luna di miele. -per estens. periodo,
l'età che potrei chiamare la luna di miele dell'immagina- zione; il quarto d'
n'ebbi l'industria et altri il miele. 10. dolce allettamento,
più cocenti quanto meglio dissimulate sotto il miele dei sorrisi. lucini, 5-230: voi
delle mosche... - il miele dei dividendi li attira! 11
persuasiva dell'eloquenza (anche nell'espressione miele e zucchero). -anche: pregio
, ingegnoso depredando i fiori, / miele di carmi. foscolo, gr.,
voce aspra e grossa; / pur miele e zucchero / son le parole. carducci
che il sentor del timo manca nel miele del settecento. d'annunzio, i-989
/ tu mesci ne 'l fluente / miele de 'l tuo parlare! serra,
di rumore. noi l'amiamo come un miele diffuso, come oro liquido e senza
partic. riferimento all'espressione poetica. miele ibleo: soavità, bellezza alquanto raffinata.
carducci, ii-7-86: pare assai ghiotto del miele selvatico delle mie strofe. idem,
, non parli con quella eleganza di miele iblèo la quale gli era prò pria
si diceva: il fiore ha come un miele / che inebria l'aria; un
, 6-126: presto arriva ottobre e spande miele in mezzo alla campagna. malaparte,
alla campagna. malaparte, 7-641: il miele del sole colava giù per le facciate
sui tuoi capelli e vi riaccende il miele. 14. con uso aggettivale
14. con uso aggettivale. color miele: giallo intenso, ambrato, con
con sfumature dorate. -biondo 0 giallo miele: carico e luminoso. borgese,
ripensava raccogliendosi sulla nuca i capelli color miele e rassettandosi lentamente per la notte.
l'uccellino saltellare sul fico; era color miele, si nutriva di quei frutti,
paese: sotto il sole color di miele. soldati, 5-68: arriviamo alla sperduta
di santo spirito: una costruzione color del miele, lunga e bassa, a portico
con le colonne e pietre di un giallo miele, è la capitale arcana del popolo
ghiacciaia a stipetto, di legno color miele. fenoglio, 3-19: lui era
fenoglio, 3-19: lui era biondo miele, lei bruna mogano. 15.
lei bruna mogano. 15. di miele, tutto miele, tutto zucchero e miele
. 15. di miele, tutto miele, tutto zucchero e miele (con
miele, tutto miele, tutto zucchero e miele (con valore attributivo): alquanto
'l cuore. alfieri, 6-13: tutto miele / blandi - loque adulavanmi, pieghevoli
: rodolfo barcheggia fece un sorrisetto tutto miele. fogazzaro, 5-28: ora le
fosse pervenuta nel mistero una parolina di miele, di vischio e di veleno. pascarella
diplomatica dai lucidi bottoni dorati, tutto miele e zucchero -sorride, s'inchina,
, 5-542: era adesso tutta miele per gli uomini. palazzeschi, 1-515:
... un sorriso che pareva tutto miele, sì, e che doveva essere
moravia, xi-288: quella voce tutta miele e insieme svagata che hanno gli uomini
stupenda, riscaldata da un sole di miele che accarezzava senza bruciare. -di
che accarezzava senza bruciare. -di miele selvatico: naturalmente e delicatamente rosato (
fanciulla] con quel- l'incarnato di miele selvatico, gl occhi stellati sotto l'
16. locuz. -a consistenza di miele: fino a conferire la densità caratteristica
fino a conferire la densità caratteristica del miele (con riferimento a cottura).
apenidi e li farò cuocere a consistenza di miele. -addolcirsi come il miele:
di miele. -addolcirsi come il miele: divenire mite, trattabile, arrendevole
mele. -affogare in un lago di miele: essere circondato da grande benevolenza;
pericolo di affogare in un lago di miele; poiché son troppi gli elogi che
prodigano. -avere dolcezza sopra al miele: essere delizioso al gusto oltre misura
bere ebber dolcezza. -avere il miele in bocca con qualcuno: parlargli con
voi. -avere o portare il miele in bocca e il fiele o il
dentro o in mano; avere il miele in bocca e il rasoio in mano
in manica o in cintola; avere il miele in bocca e portare in mano il
nella bocca. -bocca più dolce del miele; lingua, parole di miele:
del miele; lingua, parole di miele: modo di parlare piacevole, amabile;
.]: 'bocca più dolce del miele, parole di miele '. ha
più dolce del miele, parole di miele '. ha per contrario il 'fiele
nipote, immaginatevi poi con che lingua di miele! -bocchino di miele: come
lingua di miele! -bocchino di miele: come epiteto familiare affettuosamente scherzoso.
. v.]: 'bocchin di miele ': familiare, quasi di celia
'de'latini. -colare il miele per tutto: andare tutto per il
noi doveremmo aver la mancia. -col miele in bocca o alla bocca, col miele
miele in bocca o alla bocca, col miele sulle labbra: con evidente compiacimento;
e va scorrendo, sempre co 'l miele in bocca e co 'l riso ne gli
labbra. -dare cotogno invece di miele: recare amarezza invece di gioia;
ii-181: forse ti sgomento, / di miele in vece dandoti cotogno. -dare
in vece dandoti cotogno. -dare miele dove si trova fiele: restituire bene
e dove trova fiele, egli dà miele. -distillare, menare, spargere
menare, spargere, stillare, sudare miele o latte e miele: offrire alle necessità
stillare, sudare miele o latte e miele: offrire alle necessità umane, spontaneamente
latte e mele. -donare tossico per miele, porgere il tossico nel miele:
per miele, porgere il tossico nel miele: raggirare qualcuno sotto parvenza di giovargli
mele. -essere o sembrare latte e miele: v. lattemiele, n.
n. 4. -essere un miele in bocca: procurare grande piacere,
suavissimo a nominarlo. -fare amaro il miele: capovolgere la realtà, fare qualcosa
adolcir l'assenzio. -godere a miele e focaccia: rallegrarsi nel modo più
, a mele e focaccia. -in miele e in fiele: in bene e in
che di sé le torna alla bocca in miele e in fiele, e la fame
la fame che vede. -mostrare miele: ostentare benignità, benevolenza, bontà
che assenzio e fele. -nuotare nel miele: vivere in mezzo a delizie e
. v.]: 'nuotava nel miele ': nelle dolcezze -parere mosche
nelle dolcezze -parere mosche quando il miele le invita: accorrere, affollarsi in
quando il mel le invita. -piovere miele: spandere dolcezza, suscitare gioia.
/ piove mèle. -portare il miele in bocca e avere il petto colmo
petto colmo di fiele. -portare il miele nella favella: avere il dono naturale
-raccogliere il tossico dove si trova il miele: travisare intenzionalmente e maliziosamente fatti
, tosco raccoglie. -sapere di miele e d'acerbo: avere un sapore
suo fedele. / come pomo sa di miele / e d'acerbo al mio palato
. -saper fare veleno anche del miele: riuscire a guastare la serenità della
sanno far veneno. -suggere il miele dalla pietra e l'olio dal sasso
quei fori aperti. -suggere il miele della vita: assaporare quanto di buono
alle tempeste..., sugge il miele della vita. -suggere miele da
il miele della vita. -suggere miele da qualcosa: trarne godimento. sbarbaro
. qui non basta a sugger miele da tutto. rincresce ad esempio dover trascurare
. -trovare tossico per zucchero e miele: offrire benevolenza e amore e incontrare
zucchero e mèle. -vivere a miele rosato: trascorrere resistenza fra piaceri e
s. v.]: 'a dir miele miele non s'indolcisce la bocca '
. v.]: 'a dir miele miele non s'indolcisce la bocca '.
* quando piove d'agosto, piove miele e piove mosto ': proverbio usato a
le piante dalle quali le api suggono il miele. -allo svogliato il miele pare
il miele. -allo svogliato il miele pare amaro: per chi è pigro
il mèle pare amaro. -a miele che bolle le mosche non si accostano:
. -chi ha fatto il saggio del miele non può dimenticarne il lecco: un
20: chi ha fatto il saggio del miele non può dimenticare il lecco.
lecco. -chi vuole tutto il miele rimane senza le pecchie: chi pretende
. lastri, 1-2-206: quanto al miele, bisogna osservare in primo luogo che
il proverbio che chi vuol tutto il miele riman senza le pecchie. -i
giunti alla bocca delle pecchie, diventano miele: con la buona volontà è possibile
diventan mele. - * il miele si fa leccare perché è dolce o per
dolce. pananti, i-126: il miele, perché è dolce, fa leccarsi.
, gli conviene procedere dolcemente. -il miele si fa leccare, il fiele si fa
. 5. -la frode ha il miele in bocca e il veleno al culo
culo. -le api ripongono il miele nei fiali e i calabroni se lo
e vale: le api ripongono il miele nei fiali e i calabroni se lo
. -non si può avere il miele senza le mosche 0 senza le pecchie
0 senza le pecchie, non è miele senza mosche: non si può godere
le mosche avere. -parole di miele spesso sono piene di fiele: spesso
. -poco fiele fa amaro assai miele: v. fiele, n. 5
. -si prendono più mosche con poco miele che con molto aceto: con la
: si prendono più mosche con poco miele che con molto aceto. -una
molto aceto. -una goccia di miele concia un mare di fiele: v
, n. 5. -volto di miele, cuore di fiele: animo malvagio
deriv. dal lat. mèl mellis 'miele ', affine al gr. [xéxi
, il cui ingrediente fondamentale è il miele. tramater [s. v
uno sciroppo e la cui base è il miele. l'acqua pura, i diversi
'. = deriv. da miele. mielìvora, sf. entom
ecc. mièlle, v. miele. mieloadenìa, sf. medie.
che si riferisce, che concerne il miele; che ha natura, consistenza,
profumo, colore simili a quelli del miele; che ha sapore dolciastro. - anche
indulgenza. = deriv. da miele. mielotettònica, sf. anat.
(i favi, per estrarne il miele). - anche al figur.
di salubrità, vi era spesso aggiunto del miele; la qual composizione corrisponderebbe piuttosto a
ape ronzante si mostrava avida del fresco miele millenne e s'ostinava di tentar di giungere
principalmente in una gran quantità d'ottimo miele giallo e bianco,... in
, 406: come pomo sa di miele / e d'acerbo al mio palato;
, / 1 nomi che furono il miele / della tua bocca, o madre,
fosse pervenuta nel mistero una parolina di miele, di vischio e di veleno.
selvaggi, anche mangiando una mistura di miele, di noci e di mandorle.
dentro corbelli di vinchi portavano il frutto di miele. / ed un fanciullo nel mezzo
che si otteneva mescolando mele cotogne con miele e con altri ingredienti.
perfetta fu formata. lui era biondo miele, lei bruna mogano. 4
suole. papini, vi-409: il miele medicinevole della verità che guarisce ogni ferita
x-3-463: a nestore / fluir di miele i rivi *, / ond'ei,
fanciulla] tanto carina con queirincarnato di miele selvatico, gli occhi stellati sotto l'arco
capo mastelli colmi di uve color del miele. improvvisamente essi conferivano alla scena del
subito. serafini, xxiii-548: questo miele mi fece sovvenire che prima d'allontanarmi
sul comò per ricordo della luna di miele. -monumento nazionale: ciascuno di quei
amante sembra... di color di miele o ulivastra. algarotti, 1-viii-27:
intorno alla nascosta morula / ebbra di miele rosa. = voce dotta, lat
non temiamo. -parere mosche quando il miele le invita: v. miele,
il miele le invita: v. miele, n. 16. -parere un
87: tanto va la mosca al miele, che ci lascia il capo.
dalla pignatta che bolle. -a miele che bolle le mosche non s'accostano:
mosche non s'accostano: v. miele, n. 17. -anche la
. -non si può avere il miele senza le mosche: v. miele
miele senza le mosche: v. miele, n. 17. -non entraron
discreti [fattori] si valgon del miele, dello zucchero e del mosto cotto
, da accostare probabilmente a mèl 'miele cfr. fr. ant. mulse e
letter. addolcito con 1'aggiunta di miele, melato, -acqua mulsa: idromele
lat. mulsus, affine a mèl 'miele '. mulso2 (ant.
sm. letter. vino mescolato con miele, che gli antichi romani usavano bere
l'apiario:... odore di miele e quasi di incenso, di basilico
chiama muse, più dolce che il miele e simile a'fichi. ramusio,
mulsa * miscela, emulsione di acqua e miele '. mussare2, intr. ant
rapace, / e nappo d'un miele, non più gustato / per non morire
/ le belle vesti, e il miele e il nardo e tutto / quel che
sorta di dolce confezionato con farina, miele, spezie e uva passa.
tutte nauseose, facendovi l'esuberanza del miele il principale condimento. zanon, 2-xviii-226
ghislanzoni, 16-305: -per la luna di miele -... può bastare un
tardi... - esaurito il miele -se il neoconsorte non ci mette un poco
prelibatezza. achillini, 1-242: questo miele..., chi lo chiama sudore
e ha importanza fondamentale nella produzione del miele. lambruschini, 4-200: così apparve
, a guisa che la pecchia fa miele del nettare dei fiori. c. ridolf
fanno nel primo loro stomaco del vero miele. tommaseo, 5-76: conrape il
gialliccio o come un resto di miele. la piaga è nettarea, lyeccidio è
femmine sterili e producono una sorta di miele. = voce dotta, lat
si vendevano noccioline e frittelle e acqua di miele e vino. bernari, 1-120:
confezionata con mandorle, nocciole e miele. carena, 1-341: 'nocellata'
loro provviste di polline e di miele. = voce dotta, lat
: la nuca è lo sche-a dolci di miele cotto con spezie e noci (o,
di zucchero', nuotare nel latte e miele, nello zucchero, nell'unto:
mondo nuota / tutto nel latt'e miele. -nuotare nel grasso, nel lardo
acqua di viole. -nuotare nel miele: trovarsi in una condizione di pace
un favo, contenente per lo più miele puro o mescolato con sostanze zuccherine,
alla tua spalla nuda / che di miele odora. pratolini, 3-44: camminando e
offa / intrisa di papavero e di miele, / per l'amor suo. monelli
olio dapprima, vino del mezzo, e miele di fondo (s'intende della parte
bartoli, 9-28-3-79: il lavora [il miele] o 'l raccoglie un innocente animaluccio
sciroppo composto di agresto e di miele. montigiano, 239: questo
) e péxi -ito; 'miele '. onfalèa (omfalèa)
a procreare e le operaie a preparare il miele, la cera o il nutrimento alla
di opossum australiano. -opossum del miele: tarsipede (tarsipes spenserae).
. prodotto nella stagione estiva (il miele). landino [plinio]
murmure delle prime api nella stagione del miele. 2. per estens. luogo
/ ma pria di biondo e dolce miele asperge / l'orlo del nappo,
di rumore. noi l'amiamo come un miele diffuso, come oro liquido e senza
con le palme piene di datteri stillanti miele. montale, 5-22: la scaglia
, è onnivoro e alquanto ghiotto di miele; vive facilmente in prigionia e si
consiglio furiosi come fa l'orso al miele, e non ci accorgiamo che è
usata a scopo medicinale, costituita da miele stemperato in una soluzione acetica; si
aceto 'e ^ téxt 'miele '. ossimèlle, v.
farmaceutico di susato composto da miele sciolto in una solu zione
, mandorle abbrustolite, uva passa, miele e cannella; il tutto è impastato
f. frugoni, 3-iii-378: spargendo miele dalla bocca faconda, ma senza pungoli,
sa [la mia terra] di miele / e d'acerbo al mio palato;
di carne seccata impastate con butirro e miele. cicognani, 6-246: si gingillava
morti '. -pane di miele: impastato col miele. -anche al
-pane di miele: impastato col miele. -anche al figur.: nutrimento
un impasto sodo di farina, zucchero o miele, spezie, canditi, mandorle e
la viscosità della pania che quella del miele. giulio strozzi, 7-48: d'
panna7, sf. ant. favo di miele, fiale. trinci, 1-300
posto ne gli occhi, [il miele] gli lieva il panno.
di frumento, zucchero, spezie, miele, bucce di arancia e di cedro candite
, 17-117: 'pampepato': pane impastato col miele con la giunta del pepe e dei
d'arancia o di zucca confettata con miele. pananti, i-292: potean dirsi
stilla. achillini, 1-242: questo miele... chi lo chiama sudore
a nutrirsi non d'altro che di miele pimplèo e di pappa retorica.
e da fiumi di latte, di miele e di vino con diversi alberi sempre
germogliò rapace, / e nappo d'un miele, non più gustato / per non
, n. io. -parole di miele spesso sono piene di fiele: v.
sono piene di fiele: v. miele, n. 17. -parole non
un legno fende e lieta pasce quanto / miele le giova. vittorini, 9-43:
cosa assieme, e col triplo di miele despumato ed alquanto cotto, ne farò
d'un fiore polputo e ricco di miele. gozzano, i-237: signore e signorine
isolana. -pasta dolce, di miele: persona docile, arrendevole, disponibile
, 7-148: quei buoni dolci di miele e di pasta reale, infiocchettati e
davanti un po'di pattona, del miele e del pane. barilli, ii-561:
pecchie. -con metonimia: il miele. castelvetro, 3-65: è da
e calabrone dell'arte, il poetico miele dai giardini dell'ideale e del reale.
di pecchie? -schizzare il miele da una pecchia: ricavare vantaggi o
7. prov. -chi vuole tutto il miele rimane senza le pecchie: v.
rimane senza le pecchie: v. miele, n. 17. -i fiori
giunti alla bocca delle pecchie, diventano miele: v. miele, n. 17
pecchie, diventano miele: v. miele, n. 17. -non si
17. -non si può avere il miele senza le pecchie: v. miele
miele senza le pecchie: v. miele, n. 17. 8.
alveare. questi non escono alla raccolta del miele e della cera. da alcuni sono
pignattino della mostarda, il barattolo del miele,... la salsiccia, il
/ tanto crudele; senta il tuo miele, / senta il mio canto.
peridota del brasile alla tormalina color di miele. = v. peridoto.
mezze e delle rose / passe, del miele guasto e della morte. pasolini,
comp. da persico2 e mele, per miele (v.). persiconapa
cedri o di arance, cotte nel miele e condite con aromi. p
'petrafendola': sorta di pasta dura con miele e vari ingredienti. = dal sicil
, 13-181: fai colazione con latte e miele dalle ragazze svizzere, che sono molte
i-447: ronzano l'api d'or che miele assai / colsero ne'verzieri di fiorenza
, intridendoli di sugo di piantaggine con miele non fumicato. percoto, 114:
in picchiata, come tante mosche sur miele. = deriv. da picchiare2.
grandi, / ma piccoletti e soavi: miele insieme con latte. settembrini, 2-81
intorbidirsi e togliere dalla sua luna di miele napoleone il piccolo, e la guerra
, trovano l'alveare pieno zeppo di miele. -in contesto metaforico. dante
un marito affettuoso, in piena luna di miele? boriili, 5-103: nei periodi
coibelli di vinchi portavano il frutto di miele. / ed un fanciullo nel mezzo di
pignattino della mostarda, il barattolo del miele. -pignattuzzo. aretino, vi-543
forma tondeggiante e allungata, cosparsa di miele o di zucchero e pistacchi, tipica
, che poi si cuociono brevemente nel miele di zàgara, e si coprono con zucchero
, perciocché minore corrisponde il prodotto del miele quando intervengono pigri sciami. 4
. cocchi, 5-2-122: nasce [il miele] dagli umori più raffinati..
a nutrirsi non d'altro che di miele pimpleo e di pappa rettorica...
confetti, conserve, dolciumi, focaccie di miele e pinoli e uva passa e spezie
quando piove d'agosto, / piove miele e piove mosto. ibidem, 193:
il piramidone, gli dava latte caldo e miele. fenoglio, 3-164: pare tanto
d'un fiore polputo e ricco di miele. e. cecchi, 5-314: con
amico silenzio e si nutre del loro miele. -consuetudine agiata e rassicurante.
: il roseo splendore della luna di miele a poco a poco si fa vermiglio e
d'un fiore polputo e ricco di miele. pea, 5-134: un tantino più
intorbidirsi e togliere dalla sua luna di miele napoleone il piccolo, e la guerra
, n. 2. -portare il miele in bocca e il fiele o il tossico
il tossico alla cintola: v. miele, n. 16. -portare
sia poveglie... sono del miele la peste maggiore. = voce
, certo che si può dire il miele lagrima delraria e sospiro della terra.
, si sosteneva di locuste e di miele. zucchelli, 12: nel duomo [
fattore può col solo prodotto del suo miele pagare le prediali e le tasse, supplire
di pelliccia e mangiava le locuste e il miele salvatico. ed egli predicava dicendo:
di tregua, quasi di luna di miele, che preludiava serenamente ai giorni del
comisso, vii-104: vero colore di miele. non si sa con quale sistema
e favorirmi con un presente di squisitissimo miele. carducci, ii-1-168: gli feci presente
alveare, dove le api depongono il miele. g. rucellai, 527:
alveare, dove le api depongono il miele. menzim, iii-80: le api
: mosca non volò mai sì presta al miele / quanto costui ad ogni gran peccato
pericolo di affogare in un lago di miele, poiché son troppi gli elogi che ci
consiglio furiosi come fa l'orso al miele, e non ci accorgiamo che è
profondi tappeti, illuminata dal chiaror di miele freddo della luna e dalla rosea fiamma
operazione di trarre dai vecchi alberi il miele è quella che forse danneggia di più le
un sestier d'acqua nove once di miele e, riempiuto con tal proporzione un fiasco
suoi monti, adesso aridi, davano un miele proverbiale. calvino, 10-73: poco
ne lascia quasi sempre la meta [di miele] per la provvi sione
nutrico. / lascio la cera e il miele nel lor bugno. / ma spiccò
parte di frutta, di semi, di miele, ecc. = voce dotta
/ -e il giorno fonde le rive in miele e oro / le rifonde in un
pulviscolo che era di troppo, il miele! -insieme di particelle che si trovano
d'aggirarsi / per favi, saziandosi di miele. / l'ope- raie non pungono
[myrrhine] un'ape, e il miele / stillava, ma pungea col pungiglione.
penunanti. idem, 3-iii-378: spargendo miele dalla bocca faconda, ma senza pungoli,
con comodo, le confetture di rose da miele. quadrellatura, sf. nella
, una fanciulla con de'capelli color miele. manzini, 12-132: fissava la
romano impastato con solo olio, contenente miele, pinoli e zibibbo. 8.
età che potrei chiamare la luna di miele dell'immaginazione, 11 quarto d'ora
.. presentatisi alcuni lebbrosi ai venditori di miele e di butirro per la solita questua
», « l'alveare pieno di miele », quest'anno sono i titoli dei
più cocenti quanto meglio dissimulate sotto il miele dei sorrisi. pirandello, 7-345: scoteva
ripensava raccogliendosi sulla nuca i capelli color miele. -concludere il volo, riunendo le
/ le belle vesti, e il miele e il nardo e tutto / quel che
/ di cinciallegre e un gran favo di miele. einaudi, 2-295: la stalla
sm. dolce turco gelatinoso confezionato con miele, canditi, mandorle, pistacchi e
] un odore di vigna e di miele che riempie la cella e rallegra le papille
plinio], n-15: quello [miele] del ramorino è spesso. d.
nelle frondi e nelle frutta, tutto miele; mirate il sofferir mio di cento
.. « che dramma la luna di miele rancido! ». -sostant
[plinio], 231: quello miele] che si rappiglia non è laudato;
riportandone una bella anfora dipinta piena di miele. gramsci, 6-98: le loro fesserie
... parlarono di queste pioggie di miele o manna del- l'aria.
ripensava raccogliendosi sulla nuca i capelli color miele e rassettandosi lentamente per la notte.
frane. * hràta * favo di miele ', con allusione alla forma.
animali terricoli, di frutta e di miele e sono fomiti di forti unghie,
calùmi c'erano frutta da marmellata, miele denso d'odori... pomidoro dalla
come l'oro, biondi come il miele, quasi distinti a uno a uno dalla
tavolo / remoto, dalla cellula ai miele / di una sfera lanciata nello spazio.
ancora... la luna di miele tra la democrazia italiana e la sinistra
sui tuoi capelli e vi riaccende il miele. -riattivare (una funzione vitale
tè eccezionale, guarnito di burro, miele, marmellata di ribes, 'toasts '
. stampa periodica milanese, i-360: il miele polacco è richiesto da tutte le parti
colle bocche sul fèretro inclinate / due di miele e d'unguento urne ricolme. misasi
tra le mercenarie addette a conservare il miele e gii unguenti nei vaselli, fosse
buca nella quale era un vaso di miele, riposto da qualche pastorello. buonarroti
di noi sa l'ebrezza di quel miele marziale. chi non la sente riscoppiare
. si risolvono in bocca come il miele. -fondere, liquefare.
prezzi ci disgustarono. la luna di miele è finita... questa sera,
invitavano non le api a trame favi di miele, ma i dei del sommo cielo
d'aggirarsi / pei favi, saziandosi di miele. govoni, 9-21: in lamenti
, 5-164: quindi accade / che del miele all'odor, benché lontano, /
emollienti e lenitive che si ottiene mescolando miele raffinato con estratto alcolico di foglie di
con estratto alcolico di foglie di rosa; miele rosato. ricettario fiorentino, i-à-iv
medicina, 738: 'rodomèlo': miele rosato. = voce dotta,
qual da'fiori / belle, carche di miele, api mente ronzarono [le
! -miele rosato: v. miele, n. 3. 15.
che disse allora. -vivere a miele rosato: v. miele, n.
-vivere a miele rosato: v. miele, n. 15. 19.
, 7-148: quei buoni dolci di miele e di pasta reale, infioc- chettati
roteando inveleniti quegli occhi abitualmente carichi di miele, batteva i pugni sopra la tavola,
plinio], 230: viene [il miele] circa all'alba il perché nell'
porcellana / coi cartellini blu: 'miele rosato, / carbonato di ferro saccarato.
fiumi d'eloquenza se non dolci come miele non troppo dissimili dalla spuma saccarinata.
: ènne una spezie di condensato [miele] in india e parimente nella felice arabia
18. locuz. -fare il saggio del miele: godere i piaceri della vita.
beata lei che fa il saggio del miele e non si dubita del cotogno!
ringrazio, vi ringrazio. / del miele ho fatto il saggio, vi ho pesati
miscele, / grande coppa per poco miele. / ripete numero ripete gioco / il
-suggere il sangue di qualcuno come miele: provare piacere neh'ucciderlo.
si sperdevano per fari a saporosa di miele. 2. figur. che
e sentiva di assenzio e i miele in una volta, come il satirio che
dolce e di consistenza simile a quella del miele, usato un tempo nella cura della
i quali, unti con latte e miele, rimanevano esposti ai raggi del sole
salvini, vii-4-8: tanto usato [il miele] e tenuto in pregio dagli antichi
. -togliere il residuo superficiale del miele. lastri, v-226: sminuzzati i
, v-226: sminuzzati i favi pieni di miele, si porteranno entro cestelli di vimini
verniciati e puliti atti a raccogliere il miele che cola naturalmente, il quale è il
quale è il migliore e vien detto miele 'vergine'. si schiumi dopo due
. -liberato dalle impurità (il miele). trattato del governo degli uccelli
pensieri / sciamano assidui come api al miele. e. cecchi, 13-329: capitanata
comesi succhiano, per il loro sapore di miele sciapo, certi fiori rossicci simili a
in infusione (il vino, il miele, l'aceto). landino [
fa sciogliere dentro delle belle cucchiaiate di miele. 41. sgretolare, demolire
ghislanzoni, 8-101: il contino dal miele, un uomo rovinato, per quanto dicesi
: tu la focaccia prendi su, col miele, / tu chiudi nelle labbra
, che la penombra aveva reso di cupo miele. colo di scompaginare le ossa già
il sole scorre come un fiume di miele sulla sabbia. vittorini, 3-149: un
come io non fossi tutto latt'e miele e non sdilinquissi nelle tenerezze avite.
qualche sdutta coppia, ma in luna di miele. -che ha forma allungata o
region. frittella ricoperta di formaggio e miele (ed è tipica della sardegna)
fresco e da uno spesso strato di miele amaro. = voce sarda e,
. sorta di sciroppo di zucchero e miele. bencivenni, 7-32: il sugo
, come l'aliare delle api il miele, giganteschi casamenti. 3.
, erano candeline di cera bruna come miele, suddivise a seconda della misura e del
uomo. -miele selvaggio, v. miele, n. 1. - seta selvaggia
la biondezza e la fragranza selvaggia del miele. govoni, 7-25: sarò il profumo
3. -miele selvatico: v. miele, n. 1. -miglio selvatico-
, / ma pria di biondo e dolce miele la quale è casa delli toi frati,
e rosso e sentiva di assenzio e di miele in una volta. comisso, 5-120
grippo de zan de zara barili 33 di miele, casse 2 de candele de serco
linni c'erano frutta aa marmellata, miele denso d'odori...,
orientali ne fanno gran consumo [del miele] in diversi loro camangia- ri.
ant. pane aromatizzato con sesamo e miele. g. tornano [s
per sessuale malizia, per tutto il miele in lei, per il suo stare ignuda
questo tavolo / remoto, dalla cellula di miele / di una sfera lanciata nello spazio
d'aggirarsi / pei favi, saziandosi di miele. 5. ant. scimmia
e commercio [20-ix-1941], 4: miele tommaseo, 3-i-271: il bravo..
- stillare copiosamente dal favo (il miele). pascoli, 431: per
reste, il grano, / il miele sgorga dalle cave quercie. 3
sdutta coppia, ma in luna di miele, oppure due meste e gentili sorelle
nutrico. / lascio la cera e il miele nel lor bugno. / ma spicco
vernice molle e trattabile, similissima al miele di colore e di consistenza.
di domingo seguitava a confortarli, era miele, era burro per loro.
, e da un denom. da miele (v.). smelato1
smelare), agg. svuotato del miele (i favi). lastri,
favi disopercolati dai cui alveoli esce il miele per effetto della forza centrifuga. -anche:
in cui vengono posti i favi il cui miele viene fatto liquefare con l'esposizione al
'smelatore': strumento per estrarre il miele dall'amia. 17 progresso [
lo smelatore, macchina per estrarre il miele. volponi, 1-31: ad una di
{ smielatura), sf. raccolta del miele che si compie con un apparecchio di
uno smelatore. -con meton.: il miele estratto; il periodo in cui tradizionalmente
, anche $mèlo). levare il miele dai favi; svuotare i favi del miele
miele dai favi; svuotare i favi del miele. -anche assol. tanaglia,
dei prodotti del luogo, lana, miele, seta, pelli, lino, formaggi
la grande luna d'autunno, color del miele, ma con la bocca sogghignante.
avevano scelto anacapri per la luna di miele perché giacomo vi aveva soggiornato qualche mese
/ sui tuoi capelli e vi riaccende il miele. -luminosità molto intensa.
comisso, vii-104: vero colore di miele. non si sa con quale sistema esse
soleggiata e le labbra addolcite dir poetico miele. soleggiatura, sf. esposizione
scintille, erano soleggianti, flavi come il miele vergine, solforosi, fulvi d'una
per il mare, / mangiate il miele dell'oblìo ch'è tempo! / passò
, anzi, in proporzione giallo-canarino soprannominata miele delle alpi). inversa al decrescere del
del coperchio e adesso stanno affogando nel miele. arbasino, 9-272: sulla destra
, preparata con farina, mandorle, miele o mosto cotto, cedro candito.
, pan pepato di zucchero e di miele. citolini, 503: i sosamelli,
), comp. da sesamo e miele (v.); cfr. sesamello
colera di frasche secche coperte di vischio, miele od altro ingrediente atto a prendere mosche
, certo che si può dire il miele lagrima dell'aria e sospiro della terra.
, si sostentava di locuste e di miele. porcacchi, i-250: fra tanta carestia
238: vi è un altra sorte di miele, che in niun altro luogo fuor
sepelito. -portare via il miele alle api. g. rucellai,
è una rugiada / stillante sopra uno stillante miele. / un alito d'amor sopra
stimoli dello stomaco vuoto, e così il miele che dovea stemperar coi colori per il
rimetterlo in un recipiente sempre spalmato di miele. d'annunzio, iv-1-765: egli guardava
quelle carte dure e vischiose -spalmate di miele e di vischio -che in cucina si
in una dispensa s'era spanto del miele. -colare e scorrere su una
vili, si tiene per l'infimo il miele di bosco, il qual viene dalla
amore perdizione ed esaltazione, spasimo e miele. -con meton.: persona
che di sé le toma alla bocca in miele e in fiele, e la fame che
a calinni c'erano frutta da marmellata, miele denso d'odori...,
, conserve, dolciumi, focaccie di miele e pinoli e uva passa e spezie
formato da due dischi di marzapane ripieni di miele, frutta secca e candita e spezie
spumata. -liberato dalle impurità (il miele). erbolario volgare, 1-45:
9. tipo di biscotto pepato intriso di miele (che in passato portava impressa l'
è tanto carina con quell'incamato di miele selvatico, gli occhi stellati sotto l'arco
stempera insieme. pascarella, 1-27: il miele, che do- vea stemperar coi colori
e le vermiglie. -produrre miele (le api). mascheroni,
scannar per un quattrino. -stillare miele:, v. miele, n.
-stillare miele:, v. miele, n. 16. -stillare negli
odorifere. 5. raccogliere il miele nei favi. luna [s.
fette di pane spalmate di burro e miele, le addenta sgocciolanti, mastica con le
361: un mese di luna di miele, leggi un mese di ricevimenti in viaggio
cui si è fatto colare il miele vergine, per estrame il miele residuo
colare il miele vergine, per estrame il miele residuo. trinci, 1-303:
. trinci, 1-303: questo [miele] per esser così spremuto è molto
in altri vasi simili e vien detto miele di strucco. = deverb. da
, fritte nello strutto, amalgamate con miele e infine disposte a forma di cono
tenessi / sturato [il recipiente del miele] è bene. l. bellini,
le quali possono essere un succedaneo al miele, che in qualche caso potrebbe mancare
tromba con che l'ape succhia il miele. 2. bocchino per sigaretta.
imp. di succiare e mele, per miele (v.), in quanto
pulviscolo che era di troppo, il miele! -soluzione nutritiva assorbita dal terreno
fatica vi sudano. -sudare miele, v. miele, n. 16
-sudare miele, v. miele, n. 16. -sudare sangue
, 8-213: candeline di cera bruna come miele, sudboccaccio, viii-1-249: qui comincia
parole ai chicchi d'uva, al miele che suggeva da un pezzo di favo greggio
or dodici. -lasciarsi suggere il miele: lasciarsi sedurre (una donna)
consolina non si sarebbe lasciata suggere il miele, perché la consolina somigliava tutta a
], 62: tessuti, dolci di miele e sesamo, spezie, ma anche
, ii-113: i ruscelli profumano di miele e di menta svanita sotto i ponti
: è tanto carina con quell'incamato di miele selvatico,... i capelli
, 279: allo svogliato è amaro il miele. a ventre pieno ogni cibo è
), agg. ant. zucchero, miele tabar tabe polmonare.
pastori... mangiavano una specie di miele tabido rinvenuto nel cavo delle roveri.
da acqua marina, acqua piovana e miele in parti uguali, mescolate, filtrate
zampino. tanto va la mosca al miele che ci lascia il capo. tanto
in alveare, / la dolcezza de 'l miele a 'l lento foco / de
, bevanda composta di acqua, di miele e di ghisciò, dagli abissini vien chiamata
non sanno che cosa fame, mentre il miele viene sottoposto per parte dei capi ad
: l'olio o 'l visco o 'l miele / più tenaci han le parti,
tiene, anima maledetta, che hai il miele in bocca e in cuore un serpente
provengono eccellentissimi, grani legumi, zaferani, miele, ogli, terrebinti, grana;
. i pigmei si nutrono soprattutto di miele. = voce dotta, lat
, / frecce sorelle, / nel miele diffuso de l'etere; / noi,
iii-15-150: il sentor del timo manca nel miele del singhe e dagli spaventamenti de'suoi
landino [plinio], 231: quello miele che si rappiglia non è laudato,
e unite con un impasto a base di miele, zucchero e albume d'uovo (
paese dell'abbondanza letteralmente trasuda latte e miele. e. scalfari [« la repubblica
altra vernice molle e trattabile, similissima al miele di colore e di consistenza. trinci
arrighi, 3-46: passata la luna di miele, la signora corvetto madre tornò a
prezzi ci disgustarono. 1 luna di miele è finita. oh! troppo presto!
, 16-ix-439: lo conduce [il miele della palma], dico, in un
una piccola pasta fritta di farina e miele (per lo più al plur.)
pieni di una polpa dal sapore di miele. = voce dotta, lat.
bocca aprivasi come un alveolo umido di miele. pasolini, 7-135: la vita ci
colle bocche sul fèretro inclinate / due di miele e d'unguento urne ricolme.
fiori del timo raccogliono le api vantaggiatìssimó miele, e di qui predicono coloro che
tra le mercenarie addette a conservare il miele e gli unguenti nei vaselli, fosse
di alimenti o di altri prodotti (miele, pomate, unguenti, ecc.
diedi una lettera e un vasetto di miele da consegnare ai miei. -boccale (
i-609: come mosche attorno al vaso del miele, le teste dei bimbi incoronavano l'
, immaginatevi poi con che lingua di miele! landolfi, 2-46: hm, hm
14. locuz. - avere il miele sulla bocca e il veleno nel cuore-
il veleno nel cuore-, v. miele, n. 16. -avere il
4. per estens. raccogliere il miele. lauro, 15-5: quando si
-per estens. ant. raccoglitore di miele. lauro, 15-5: si cacciano
, ciliegia amara allo svogliato è amaro il miele. a ventre pieno ogni cibo è
; lana vergine, v. lana; miele vergine. v. miele; olio
lana; miele vergine. v. miele; olio vergine, v. olio.
] più / -l'ape fa il miele, eppur le basta un fiore, /
bene el vitriolo: poi mescola con el miele ed ungi bene con esso le gengive
vino di agave, di palma, di miele, detto idromele, ecc. marco
beverei, o vino d'uva o di miele o di zauna, che è di
zimmile che custodiva il frumento color di miele. = voce di area merid.
angelicata, angelicata! o zucchero, o miele! / oh angelicata! oh fresc'
volta. - tutto zucchero e miele, v. miele, n. 15
tutto zucchero e miele, v. miele, n. 15. 4.
? -miele e zucchero: v. miele, n. 8. 5.
. -trovare tosco per zucchero e miele, v. miele, n. 16
tosco per zucchero e miele, v. miele, n. 16. 13.
bastoncino e per lo più spalmata di miele. g. m. cecchi,