, 5-554: quelli che allevano un micio, un cagnolino. bacchelli, i-38:
e i cicalecci animati sul trascorso del micio, egli starà elaborando il suo chilo
: a riparo d'un albero, un micio s'inarca, fermo. è circospetto
cùcùlo, / che quando grida il micio si spaventa, / continua il suo ticchettìo
riservano al canarino nella gabbia, al micio, al dindo natalizio. = voce
, da galletto, da bertuccia e da micio. dossi, 596: non
, in luogo di musa, / un micio peso e poltrone, / da carezzargli
luogo molta pietra galattite, detta volgarmente 'micio 'o 'pietra da sarti'.
. moniglia, i-iii- 325: micio, moro, gnau, gnau. perticari
licenziabile (v.). micio, sm. ittiol. peduncolo che si
: a riparo d'un albero, un micio s'inarca. soldati, 2-134:
, iv-2-83: solo testimone era un micio, tutto maculato come una pelle di serpente
a carezze sulla testa: lascia fare, micio, che non è detta l'ultima
e così tanti fra quelli che allevano un micio, un cagnolino; e cascherebbero dalle
'. meciare, tr. (micio). ant. assassinare, uccidere
cappello: / ma per ch'il micio gli ha tolto la briga, / la
. note al malmantile, 2-701: 'micio ': così si chiama da'piccoli
risponde. fagiuoli, iv-12: chiamatei: micio, micio? e nel chiamarlo /
, iv-12: chiamatei: micio, micio? e nel chiamarlo / conviene unire i
annunzio, iv-2-83: solo testimone era un micio, tutto maculato come una pelle di
sono: una ghiandaia róca, / un micio una bertuccia che ha nome makakita.
come offa per il gatto: « micio! micio! viene a ccà! »
offa per il gatto: « micio! micio! viene a ccà! ».
locuz. stare, godersela in barba di micio: vivere agiatamente, spassarsela senza preoccupazioni
, 1-193: * stare in barba di micio ':... pare che
giochi / si sta in barba di micio alla nostrale. fagiuoli, iv-23: di
sguazzare ognora / stare in barba di micio vien chiamato. pananti, i-4: un
se la pappa e sta in barba di micio. 4. dimin. e
gaiatti te, steatite. -polvere di micio: polvere ottenuta macinando tale pietra e
'galactites albus ', vulgo 'micio bianco '. targioni pozzetti, 12-3-
luogo molta pietra galattite, detta volgarmente micio, o pietra da sarti. tommaseo
gesso si fa la * polvere di micio '; che, messa sopra la macchia
. v.]: polvere di micio dicesi quella che si ottiene raschiando la detta
sm. tose. ant. gatto, micio. g. m. cecchi
famil. del gatto; cfr. micio. mucìparo, agg. istol.
16-83: quel tuo gramo nasicciuolo da micio. -nasùculo. marino,
animali. bernari, 7-130: il micio orientò appena l'orecchio sulla provenienza del
brutto pitocco de la casa o il micio, / l'emulo micio nelle ardite
casa o il micio, / l'emulo micio nelle ardite imprese. fogazzaro, 10-306
in luogo di musa, / un micio peso e poltrone. jahier, 3-121:
menica, tenendo in grembo il suo micio, pisola nel seggiolone. faldella,
di musa, / [vorrei] un micio peso e poltrone. pancrazi, 2-168
rosaio. grafi 5-635: tu [micio] vieni quatto quatto / a farmi compagnia
, 5-403: lì accosto c'è il micio, assiso con molta compostezza sulle zampe
con la coda, di cui il micio è gelosissimo, ravviata davanti.
: una ghiandaia reca, / un micio, una bertuccia che ha nome maka-
vista. graf, 5-635: tu [micio] vieni quatto quatto / a farmi
: godersela, star in barba di micio e senza pensieri. = comp
i-287: il sorcio fugge, se il micio viene. nievo, 284: a
145: la bigotta trovò che il micio aveva spacciato il resto della colazione.
], 70: di solito il micio di casa gode ottima salute e non porta
. dossi, 5-54: il micio allora disperato trova un varco nello sconnesso