; ma il loro numero esiguo, mi fa pensare a quei campicelli in cui fra
spalliera i cuscini di piume, e mi ricordo che scelsi quello di tono più squisito
più organizzatrici della mia personalità, che mi serviranno per la prefazione a ibsen.
il tenore zilgo era d'avviso che io mi facessi levare le tonsille. pirandello,
giorno prima che si riarisserò le scuole mi ammalai di tonsillite. bianciardi, 4-57:
prima tonsura. giovio, i-319: mi fu forza dare a certi prima tonsura e
fatto promovere a prima tonsura, e mi ha provvisto di ducati tre mila per
tabacchi, 13-177: suo cugino non mi sembra la persona adatta, io l'ho
ho visto una volta sola, ma mi sembrava un po'sprovveduto, direi un po'
fate finta di non capire, che mi avete capito benissimo. moravia, xi-49:
di cocco. cassola, 8-78: mi tocca dormire in questa topaia, e senza
che per di sotto l'asse del pavimento mi fanno l'occhiolino e mi mostrano tanto
del pavimento mi fanno l'occhiolino e mi mostrano tanto di mustacchi. g. raimondi
questa gioia preziosa ingemmi, / perché mi farei del tuo nome sazio.
campo che vive assai topescamente... mi danno a volte l'idea d'umumanità
hilburgshausen per potergli parlare 'semotis arbitrisi e mi è riuscito di farlo e lungamente. c
di topino. fenoglio, 5-iii-599: mi sembrava che due topi, non grossi,
, non grossi, due topini, mi rosicchiassero le tempie. 2.
: « finocchio di un comunista, mi hai preso per un ladro? »
. -deh! contatemene qualcuno, che voi mi fate strabiliare. -sì bene; ora
lontano topograficamente, che il cuore egoista mi si stringe al pensiero di un tuo
sappia farmele con esattezza, il fratello mi potrebbe in questo giovar mol
topolino poco, e vano nano, che mi farai? de sanctis, 9-216:
cassa, che è guasta, accioché no mi sia trafuggato qualche roba. manzoni,
batte servili. pratolini, 2-568: mi ha recitato un canto dell'inferno mentre
ha recitato un canto dell'inferno mentre mi metteva una toppa a questa scarpa!
m'aiuto col lavorare, quando la testa mi regge, e sto raffazzonando, per
rimedi, ma anche greto, quando mi pare d'esser riuscito a far meno male
, i-351: se arreno un poco, mi dànno una mano, / se vi
l. salviati, 19-133: mona custanza mi manda per uno / topallacchiave, ch'
mal partitoppi manco una volta, e mi contenti. to. 2. tr
moniglia, 1-iii-205: sol drusilla, che mi toppa, / e l'a, l'
così bene su le toppe. ma mi leppa, / di zecchini (e non
beretti [in muratori, cxiv-6-293]: mi dice che tutti que'religiosi sono anch'
mora, mora 'sta judia, / che mi auzzide con proffia! / mora 'sta
se sospettassi che essa sapesse ciò ch'io mi sento dentro il torace. carducci,
. malpiehi, 1-195: bisognerà che sempre mi conceda che tutto quello che da noi
questo segno mostra debilità di rene. -e'mi par torbidiccio: e pur l'ha
credevo essere navigato, e la fortuna mi ripigne nel mezzo al mare, e tra
e lento. cattaneo, iv-4-569: mi levai con la mente torbida e con una
torbido penserò / fuggo ove 'l gran desio mi sprona e 'nchina. boiardo, canz
torbida infesta / par che il cor mi lusinghi e me l'afferra. monti,
, rancore. mazzei, i-n: mi sentiva l'animo torbido pe'fatti di francesco
. martello, i-3-158: l'orme ei mi vide agli occhi di lagrime dirotte,
di lagrime dirotte, / e la cagion mi chiese sì torbida notte. goldoni,
torbida notte. goldoni, xiii-783: mi sowien che generosa meco / ella fu semre
nel torbido coi malcontenti veneziani, così mi venne concessa un'udienza. montale, 4-16
1-14-113: magalotti, 9-1-271: mi dica sinceramente se vi trova oscurità così del
). pallavicino, io-i-in: mi è piciuto sopramodo il ridurre la
travaglio. pasqualigo, 229: mi scrivete che, come verrete a parlarmi,
verrete a parlarmi,... mi leverò dal cuore ogni torbido che potesse oscurarmelo
e terribile imagine del padre an- chise mi spaventa, ed amonisce nel sonno. gherardi
. p. petrocchi, 1-37: mi trovai davanti a un prete giovane,
resta torbiccia e questa è la causa che mi ha fatto dubitare i più corta
, l'antracite. linati, 19-128: mi sono smarrito per altre vallette che scappavano
rodere / l'unge e quel plauso mi da buon indicio. ghislanzoni, 16-262:
. g. bufalino, 1-14: non mi riusciva di obbedire, ma in ginocchio
, ella dicea: « oh, tu mi puri d'olio », e tornea
sospirare come avrei voluto, la gelosia mi torceva l'anima. d'annunzio, iii-i-
parla! ma parla! non vedi che mi torci il cuore? montale, 5-22
. d'annunzio, v-1-264: mentre mi preparavo a prendere da lei il commiato
opposto. boine, ii-122: non mi salutate più e vi torcete se io passo
se già madonna o morte / non mi facessin torcere il cammino. b.
, mentre leggevo non torse mai occhio (mi dicono) da me, e fece
: là tòrsi il guardo, e mi parea montagne / d'oro mirar. ghislanzoni
el sa, ch'io dal ver non mi torco, / che pure in far
quell'anche e in quell'al tutto, mi par di scorgere chiarissimamente l'angustia del
al traverso... - mi torchiate talmente che mi fate male.
.. - mi torchiate talmente che mi fate male. -in un'espressione
bettola, 2-146: il dopo pranzo mi sono assai trattenuto col libraio toumeisen,
v. s. ill. ma mi mandi della mia lettera, da che sarà
ai torchi italiani. alfieri, i-232: mi indussi a tentare per la prima volta
dello stampare. e per quanto già mi paresse scabrosissimo questo passo, ben altrimenti poi
, 210: sin da principio ch'io mi risolsi di porre sotto 1 torchi questo
porre sotto 1 torchi questo volume, mi proposi deliberatamente di descrivere tutte quelle cose
colombi, 2: una cosa che mi ha sempre inspirato uno spavento indicibile, e
ha sempre inspirato uno spavento indicibile, e mi ha preservata dal peccato capitale..
scena che avevo ideata prima... mi era diventata falsa, impossibile. l'
, 1-120 (277): intanto costoro mi portavano via con torchiaccio acceso: pensavo
con torchiaccio acceso: pensavo io che mi volessino gittare innel trabocchetto del sammalò.
di luglio bernardo d'antonio de'medici mi presto una grillanda di velluto cremisi,
vento. ghirardi, 89: non mi piace andar in questo modo, si potria
torcicollo e un torcicuore con laura che mi parlerà tutto il tempo di 'bou- chées
sua querela. soffici, 1-86: mi ero arrampicato su un vecchio gattice con
torcicollo e un torcicuore con laura che mi parlerà tutto il tempo di 'bou- chées
e fortemente arrostite, quasi bruciate. mi ricordano la pagliata romana e lo 'haggis'scozzese
avante sé. calmo, xxi-ii-844: mi facesti compagnar con il torcio fino a
/ ch'io non saccio in qual parte mi sia. m. savonarola, 68
forte a tremare, che quasi quel tremore mi rispondea per li menomi polsi del corpo
via di latte. guglielminetti, 1-9: mi baleni negli occhi un riso eguale /
gli strati solidi che ho tutt'intomo mi giungono da molte miglia non soltanto i
occhi per guardare, / nel cor mi si comincia uno tremoto, / che fa
partire. sacchetti, vii-13: tu mi da'gravoso pondo / d'ogni tempesta e
seriman, i-491: questo significante discorso mi pose il tremuoto nell'anima, e
angustia langue. lanci, 3-3 7: mi vedde di lontano mi véne dietro così
3-3 7: mi vedde di lontano mi véne dietro così gobbo, tremulo, con
mente, singhiozzando. pirandello, 8-206: mi figuro la buona vecchietta nell'atto di
.. tiemmi assassinata la fantasia, mi strasginò l'altra notte il pensamento ne la
transmuta. alfieri, 1-108: pietà mi prese / del non morto, né
tremule fronde / col suo canto gentil mi risponde. aleardi, 1-138: nata all'
, i-471: piccola ombra rievocata, che mi tenne così compagnia per buon tratto,
compagnia per buon tratto, mentre pur mi pareva di udirmi allato quella tremula voce
questa / immensa terra? e perché mi confondo / a un giro d'occhi,
montano, 1-193: il suo animo mi si dischiuse da solo ogni giorno più
ginzburg, i-1268: l'avvocato, quando mi hanno fissata, mi ha detto che
avvocato, quando mi hanno fissata, mi ha detto che potevo andarci quando volevo
già l'una e un quarto. e mi ha detto che deve prendere il treno
242: valeva proprio la pena, mi son detto, di gelarmi il treno posteriore
, 2-i-74: altronde egli è prodigo e mi obbliga ad un treno di vita e
treno di vita e di spesa che non mi accomoda. cornoldi caminer, 203:
a. verri, 2-i-2-19: tu mi rispondi alquanto piccato, tu ti metti
metti in treno di confutarmi, tu mi mandi una lettera... che parmi
rovine. foscolo, xiv- 287: mi sono volontariamente bandito dal teatro...
fino a ottanta. soffici, vi-65: mi ha parlato anche oggi di patriottismo e
, iv-xxiv-9: e la ragione che ciò mi dà si è che, se 'l
anni e sempre più mi persuado che son nato per istar solo.
una ben pagata esperienza, questa idea mi pare ancora più feconda. b. croce
: corro poi in compagnia alla macao e mi metto in fila per i rapportini e
. giovio, i-345: or cotesto mi pare una messalina che se ne ha
farmi questa grazia, / che non mi regalasse più nessuno. -fare di
. piccolomini, 8-127: or tu mi faresti ben or saltare; e vuoi dir
ducati di dote? la proposizione non mi dispiace. manzoni, pr. sp.
sicuro per quanto io veggio, come mi hanno veduto, hanno truccato ambidui che
berni, xxvi-1-104: convien ch'io mi distempre / a dir ch'uscissi di
famigli: / e che la trentavecchia ora mi pigli. 2. spaventapasseri
cxxiv-201: dirò domani al combi ciò che mi scrivete riguardo alle notizie sulle donne istriane
20-73: non ci fu atto che non mi dicesse uno dei trentunieri, che mi
mi dicesse uno dei trentunieri, che mi dava alle volte qualche strettina per un
.. se... non mi avessero messo a disposizione una palafitta isolata
viluppo delle cose e dei corpi!) mi legano gli arti, mi fermano.
corpi!) mi legano gli arti, mi fermano. e. cecchi, 6-249
. d'annunzio, iv-1-206: io mi abbandono un poco a questo nuovissimo sentimento
: lo so, lo prevedo, mi farà soffrire. digià, sola a sola
soffrire. digià, sola a sola, mi fa trepidare per ogni sua parola.
. betteioni, i-518: il cor mi stringe / un trepido terror de la tua
cato parecchio; ma un certo miglioramento mi par di fiutarlo. 4.
bianciardi, 4-16: al suo paese, mi spiegò carlone, oltre che studente di
. f. doni, 1-278: mi parve arrivare dove erano padiglioni, trabacche e
tresche e genti da battaglia; e mi parve d'essere fatto prigione: in
d'essere fatto prigione: in questo mi destai. -traffico di merci o
mio amoroso poverello impiccatosi per amor mio mi perseguita; e sempre sempre quando io
sempre sempre quando io dormo con qualcuno mi fa de le tresche che tu odi.
giudice, e difensioni fatte da lui, mi fu sentenziato in favore. ma quando
procurava per l'essecuzione, il buon fantino mi fece non so che tresca a macerata
, quando io ero a roma, e mi disse ogni cosa in confusione, ancora
onore. goldoni, xii-395: tutta mi è stata / la tresca ora svelata /
maneggio. c fiaschi, xcii-i-234: mi spiace che non facciano fare al cavallo
vego, / che cum dolce suono mi metti en tresca. 12.
giovane nel darmela [la borsa] mi abbia detto: « spendi, godi e
forteguerri, 3-4: ferràu, tu mi fai strasecolare / (disse rinaldo e
p. e. gherardi, cxiv-20-255: mi avvidi che il trescar di tanto in
vini vicentini, padovani e veronesi, mi lavoravo nei reni una miniera di calcoli che
loro. b. minerbetti, 4-ii-168: mi risolvo a venir costì e ragionari con
un testo. aretino, iv-4-160: mi vado trapassando la vita più onestamente,
. c. carrà, 615: quando mi sentii stanco mi sedetti sul trespolo che
, 615: quando mi sentii stanco mi sedetti sul trespolo che avevo messo sopra l'
l'impalcatura per arrivare alla volta e mi addormentai. -carrello per trasportare o
i. nelli, 2-v-59: e'mi pare d'aver sentito trespiggire. pariamo un
credo di non poter venire, tanti trespoli mi attraversano il calle. 6
): né qui sul trivisan molto mi fido. / perché se ben venezia ha
che si vantano devotissimi e fedelissimi, mi sento chiedere: « ma come puoi
, massoneria, assenzio, caccia, mi avete insomma capita. fa ancora molto caso
. n. ginzburg, i-531: non mi sembra giusto dire che questo film [
48- 64: ciò che gl'iddii mi detteran, sporronne. / l'alto saturno
un erpete infistolito: dal gran tribolaménto mi sentivo mancare la vita; ma tanto
sentivo mancare la vita; ma tanto mi son ripigliata. 2. espressione
novellino, 100 (221): nullo mi potrebbe turbare, dove ella mi tribola
: nullo mi potrebbe turbare, dove ella mi tribola e conquide. fiore [dante
cuore uno dolore che tutta la persona mi tribola. bisticci, 1-ii-489: poco intervallo
, catarro e convulsioni di stomaco, che mi tribolarono quasi un mese, poi me
4-24: diversi dolori... mi hanno tribolato. ferd. martini, i-458
tribolato. ferd. martini, i-458: mi tribolò nei giorni scorsi una minaccia di
, 2-i-171: fiore di ruta, / mi hai fatto tribolar una nottata; /
di preoccupazione. carducci, ii-16-294: mi dispiace che la laura non sia ancora
insieme vi disponete... o voi mi licenziate che io per li miei pensier
licenziate che io per li miei pensier mi ritorni e steami nella città tribolata.
infelice stato, / dove per te mi truovo a tutte l'ore, / e
e la penace doglia, che miseramente mi distruggeva trovassero qualche conforto a così tribolata
due ospiti, due giovani scolopii che mi amano e che io amo. basta:
lagrimare? monti, iii-52: io mi trovo tuttavolta nella tribolazione per la malattia
. francesco, 24: laudato sì, mi signore, per quelli ke perdonano per
è anco qualche tribolazioncèlla delle solite che mi favoriscono da due anni in qua.
rose in vece il biondo crine, / mi vengano a cerchiar triboli e spine.
la cavalleria. targioni pozzetti, 12-1-343: mi fu riferito, che nello scavare i
2-83: - che ti disse? - mi si monstrò più aspro che un tribulo
oro domestico. magalotti, 1-73: io mi son valso di questi vasi l'inverno
le tribù di gatti che le circondano mi fece volgere con interesse ai cani.
l. f. marsili, 1-ii-317: mi avisa nell'ultimo rescritto delli 6 di
tenente zuliani, dopo avermi detto che mi avrebbe denunciato al tribunale militare se non fossi
non fossi immediatamente partito per firenze, mi fece quel documento. dessi, 9-137
, 1-22 (i- 274): mi basti che innanzi al giusto tribunale di cristo
nome rispettabile delle w. ee., mi pregio di affermare con verità, che
favori di cesare e del cielo, mi necessitarebbero ad unire encomi per tributare alla
, 101-8: per tutto questo amor non mi sprigiona, / che l'usato tributo
che la morte vegna, / sì mi mandi una insegna; / serò confortatissima »
ricchi; coi libri sui piaceri amorosi mi acquistai il favore dei libidinosi.
già ricevuto: / e oltra questo, mi dava trabuto, / secondamente che 'l
che per alcun tributo, ben che mi è grato non gettare mia fatica al
tu gli fai tributo: / se nemico mi se * perché mi baci? -castigo
: / se nemico mi se * perché mi baci? -castigo, punizione.
s'inginocchiavano dinanzi al mio trono e mi porgevan i loro tributi. n. ginzburg
aveva comuni meco i suoi sentimenti, mi può far fede di quanto dico, ed
corrente. g. bassani, 8-79: mi basta molto poco ormai un cancelletto /
: deh, se tu sei, come mi sembri, oreste, / scuoprimi il
/ galatea dolorosa. menzini, iii-122: mi s'impietra qual ceraunio scoglio, /
. bandi, 415: adesso mi dolgo amaramente di non aver trascritto subito
: « quando ci si ritrova? » mi rispose venerdì. tre giorni, e
, e per la prima volta un triduo mi sembrò un periodo lungo, enorme,
correvano dietro a'loro cotoni in francia mi mostrarono il loro sterzo forato dalle palle
il fero / spaventoso nocchiero / dietro mi lascio io già pascoli, ii-560: il
grande de serpenti. goldoni, v-209: mi piace andar in un prato a cercar
a quarti. cantù, 3-198: egli mi accolse con affabilità fraterna; volle facessi
sono un cane da trifola, ma mi fa troppo onore ». tratosi con
mio trigesimo anno / e nel giordan tu mi batezerai. delminio, 2-131: quantunque
, 4-11: e '1 canto / qui mi fermo a sentir d'un cardecalchi,
26-54: e1 fritatin di tuo padre mi è 'andato in tanto sangue': l'
: trilingue fulmine / a gli occhi mi balena, / e la capanna incenera,
milioni. t. regge, ii-67: mi hanno lasciato perplesso le dichiarate intenzioni di
, 10-261: trillò la sveglia, mi alzai, andai in bagno, poi in
un trillo verso di me, come mi canzonasse. -trillo del diavolo-, titolo
soneria. stuparich, 5-224: né mi lasciavano più indifferente i trilli del telefono che
. b. tasso, i-133: ben mi credea della trilustre oscura / prigion d'
, 13-i-607: perché 'n giovenil volto amor mi mostri / talor, donna reai,
mio l'età trilustre, / quando così mi prese amore al varco, / che
amore al varco, / che ceder mi convenne al grave incarco, / qual
denota un'eleganza e una preziosità eccessivasotto-ispettore non mi rilascia l'estratto trimestrale. carducci,
: bisognerebbe dunque che per questo 20 volume mi quaglino, 1-227: il pane vide
ii-5-66: per il corso trimestrale all'istituto mi dispiace, ma forse non potrei accettare
economizzando quanto più poteva sul trimestre che mi veniva dalla famiglia. borgese, 1-244:
gli hur- ricane, come zio millo mi aveva insegnato -passavano altissimi, avanti di
. m. cecchi, 1-2-413: la mi fa ire al monastero / a sollecitar
, 123: piegato hai il capo e mi guardi; / e la tua veste
tuono lascivo di baci / che mi apre nel buio / l'oscillante venezia delle
per vent'anni e passa ogni volta che mi sono trovato a dissentire, a criticare
, facendovi tre volte riverenza, tre volte mi vi raccomando. -numero trinano: il
s'aprì finalmente di nuovo l'uscio e mi si presentò un mastro di casa tutto
oro, il quale con molti inchini mi fece l'invito d'entrare. faldella,
di san marco coi suoi magnifici palazzi trinati mi sarà davanti, rosea e dorata nel
trincato troppi romanzi. « scrivi » mi vellicò, dall'altro orecchio, l'immaginazione
mondo, persuaso dalle mie parole, mi ha lasciato libero il campo, e ha
nell'anima sua. chiari, 2-ii-56: mi trincierai dirò così nella superiorità dell'animo
dal freddo. fanzini, iii-82: mi butto giù dal letto, trincerato a buon
trinchetto. garibaldi, 2-49: io mi trovavo in quel tempo alla sommità dell'
non appena mollata la vela di trinchetto, mi gettai lungo disteso sul ponte.
: delle volte lo sento che le gambe mi fanno trinchetto (mi vacillano, come
che le gambe mi fanno trinchetto (mi vacillano, come la vela così denominata)
la vela così denominata), non mi portan più a modo mio; ma non
squarci. rettori, 47: adesso mi manda al cappellaro che gli trinci un
: afferrai un coltellino radente di cui mi servivo qualche volta per raschiare i colori
. baruffaldi, iii-56: ecco già mi purgo il naso, / la man alzo
pieni di carne molto salata, trinciata sì mi nutamente che par che sia
b. croce, ii-14-95: costoro non mi perdonano di aver pensato che la trinità
me vuole: / mamma di paradiso mi raccoglie, / mi eleva al cuor del
mamma di paradiso mi raccoglie, / mi eleva al cuor del figlio che m'
soldati, 7-69: basta che ora mi ricordi il pianissimo del trio della polacca
, la sol la si do, mi, re, do, si.
parmi... che... mi si rapresenti nella mente quello si dice
vuol, non più penante, / allegro mi ritrovo oro, ed argento.
felice vuol dir questo, / or che mi trovo il mio signor davante; /
osservazioni che avrebbero fatto i suoi consiglieri, mi fu facile rispondere loro con ragioni trionfanti
, 27-m: padre, da che tu mi lavi / di quel peccato ov'io
bandello, 1-42 (i-495): egli mi pare, madama, che tutto il
di trionfare. aretino, v-1-6: io mi credo che la fortuna, che si
. moravia, xi-24: raul esaltato mi chiuse la bocca rispondendo che io avevo i
loco; / trionfa or delle pene che mi dai, / del dolor che mi
mi dai, / del dolor che mi strugge a poco a poco. buonaccorsi,
il sole che trionfava nell'azzurro indifferente mi faceva spavento perché tentava anche in me
o nessuno forse, pochi e lontani mi resteranno per la vecchiaia, se pure la
una condizione. faldella, 8-5: mi affrettai a casa, per desiderio di godermi
, che ne vien in qua, / mi conoscili; i suo'pari son quei
deprecando i fati. soffici, v-2-549: mi fece rivedere appoggiato col suo bagaglio un
poscia che con gli occhi di te bellezza mi truovo dal trionfatore iddio soggiugata, siami
governa / folle desir, che il vaneggiar mi sprona. rosmini, x-223: non
il mio sole / e il suo trionfo mi brillò sul ciglio: / ma,
» « trionfo bonario » risponde. e mi indica l'angelo e il carro del
! roma, roma,... mi dèi rendere mio trionfio, ch'io
spazio di sopra a questo piano; mi resta uno quadro di cento venti braccia per
, 25- iii-1986], 25: mi rifiuto quindi di commentare troppo seriosa- mente
cesarotti, 1-xxviii-158: la sua conoscenza mi fu triplicamente preziosa. = da
: se vuole il fucile da caccia che mi chiede, cominci dal condursi bene:
serviva che il dotto e veemente signor zoilo mi scrivesse triplicatamente per raccomandarmi di dare quattro
sua eccellenza il signor governatore, quando mi commette a simili spedizioni mi ha da
, quando mi commette a simili spedizioni mi ha da restituire il soprassoldo di guerra e
, trino indiviso / son io che mi distinguo e son l'istesso.
la mia perspicacia pareva triplicata. nulla mi sfuggiva, dentro e fuori di me
/ che con tre voti a dio mi crocifigge / per man d'amor, pietosamente
., i-273: o milesii, voi mi dimandate a cui io radichi doversi dar
mio grembial di cuoio, franco qual tu mi vedi, / talor salir io soglio
avessino veduto quello che tu ribaldo, mi fai credere, io ti passerei dieci
avvilirmi teco, io non so chi mi tenesse dal batterti attraverso del ceffo questa
scanfarda, e il trippa da vermini non mi fece mai più motto d'amorose né
stessa linea retta. ecco l'uomo che mi costringerà a far bagagli. rimorchierò questa
: una ramanzina? ma via, maestro mi dia, se vuole, un rabbuffo
, se vuole, un rabbuffo, mi dia, se la merito, una risciacquata
voluttuose, quegli abbracciamenti e quegli amplessi mi pareva che avessero qualcosa di bestiale.
cielo empireo, e questo canto xxx, mi par veramente cosa divina. comincia dal
intorno stava turba non so s'io mi dica di numi o mostri, quale maneggiando
trisavola. baretti, i-399: né mi dorrebbe punto il poterla vedere bisnonna e
. ». montale, 14-83: non mi ricordo più che l'aranciera / del
teatro / dove i gufi da nido mi beccavano in mano. = comp.
che di quel luogo, dove io mi trovavo, lo sentiva lamentare così tristamente,
lamentare così tristamente, che le lagrime mi venivano agli occhi. manzoni, pr.
, e sforzatevi di vivere; ché mi pare anzi che no che voi ci stiate
pigione, sì tisi- cuzzo e tristanzuol mi parete. grazzini, 4-218: sta molto
: sta molto bene, se voi mi volete agguagliare a lui che era un cotal
vedo e non vi vedo, tanto mi parete tisicuzzo e tristanzuolo. -che
e per qualche mese la vita non mi disse più niente, e non offrii
giove. de amicis, ii-525: egli mi guardò e mi tese poi,
amicis, ii-525: egli mi guardò e mi tese poi, era amico ancor
nelle più acerbe siper moglie, che mi consumo le braccia per nutricar li tuo'fituazioni
e raspante il suo catarvelle della patria mi son porte. misasi, 3-127: ho
ma anche di qualche cosa di triste che mi aspettasse guittone, i-36-28: o quale
, i-45: quella povertà non mi pareva triste e meschina, come quella
stato pratiche a cui di lì a poco mi diedi. d'animo di sofferenza,
lo, v-97: nel palchetto assegnatomi mi trovai solo con un di
. piovene, 1-40: tu non mi vuoi più bene, mi disse un giorno
: tu non mi vuoi più bene, mi disse un giorno tristemente. 2
l'infanzia. bilenchi, 14-29: mi mise al corrente che in via santa maria
198: io non andai al funerale perché mi metteva tristezza, di cose tristi ce
simone da cascina, 70: lo dolore mi crucia, la tristìa mi conturba,
: lo dolore mi crucia, la tristìa mi conturba, la turbassione mi contrista.
la tristìa mi conturba, la turbassione mi contrista. = deriv. da
intr. con la particella pronom. (mi tristìficó). ant. divenire triste
tanta tristizia punto, che conforto non mi valeva alcuno. idem, inf, 6-3
cognati, / che di trestizia tutto mi confuse, / novi tormenti e novi
/ novi tormenti e novi tormentati / mi veggio intorno. idem, inf.,
non giustamente. giuliani, ii-229: mi strascico alla meglio, pesan gli anni;
peggio merita. castiglione, 3-i-1-315: io mi sfornerò de non far mai tristicia,
non sono belle, e per me no mi vorrei vedere queste trestizie innanzi; ché
obbedienza: poi che ho fatto quel che mi comandava. 12. locuz
buonarroti il giovane, 9-859: questo io mi fo a creder
fare il maestro? landolfi, 13-58: mi sentivo tristo e meschino, ma non
uno che era presente: « ben mi disse dunque il vero il tale affermandomi
, se non perché i tristi miei tèmpi mi vietavan di fare. rovani, 3-i-76
francesca, i tuoi martìri / a lagrimar mi fanno tristo e pio. idem,
casa, 647: or, ch'io mi specchio, e sento / che tanto
i-v-xxni: solingo e tristo io qui mi lagno e gemo! d'azeglio, 2-20
d'annunzio, i-232: quando io mi adagio tristo e sonnolente / poi che più
o trista me, pensa come io mi ritrovo di mala voglia! algarotti, i-iii-
dante], i-89-3: i'sì mi sto con que'religiosi, / religiosi no
mio tristo pensiero / fé si ratto seco mi conversi / di pianto in rivo impetuoso
iv-423: chi sa ch'ei non mi arrechi / qualche trista novella! chiari
. petrarca, 23-85: se costei mi spetra / nulla vita mi fia noiosa
: se costei mi spetra / nulla vita mi fia noiosa e trista: / a
la dolente madre, sì che impossibile mi fu di conoscere i miei genitori: e
curale -e naturale / di voi amor mi piace, / c'ogni vista -mi par
qui sono grandi affari; e io non mi so gittare alla trista.
che tutti si vive alla trista, mi dànno quasi che nulla. -avere
/ ch'io non v'ami e osservi mi disvia. -spreg. tristùccio.
galileo, 3-4-329: voi forse mi direte, qual dunque è la causa
si frange e trita, / tal'oggi mi mond'io tra questi sassi, /
concozione perfetta. pirandello, 12-82: mi ha... suggerito di non
i componimenti degli uomini famosi, che non mi fate già venire con voi, ma
fate già venire con voi, ma bene mi rendete meno avverso a'versi de'quali
tritàvolo,... per testamento mi lasciarono / ch'io non vendessi a
f. frugoni, v-270: non mai mi piacquero que'saltarelli spezzati, che fanno
. è. anareini, cv-170: vo'mi tritellate così il nome! io non
la sera, dopo chiusa la bottega, mi facea tener la lucerna mentre egli mescolava
in su la trita rena / che mi facea di sé novelle piume, / disteso
della grazia. grazzini, 502: or mi trovo in firenze pesto e trito /
ma che pure è provato; né io mi vergogno di qui portarlo: 'chi lascia
, 1-6: tali e sì fatte quistioni mi proposi risolvere e porto opi
: il disegno che v. a. mi ha mandato (et un ignorante come
questa speranza nell'attrito del mondo non mi si logori sempre più, e si riduca
assol. redi, 8-1-26: mi parve di leggere nel borelli...
579: in questa invidiabile agitazione mi ritrovarono le persone che compongono il noto
in mio nome, e che in ciò mi avea accordata la preferenza sul nostro triumviro
stagionare migliaia di forme di grana, mi è stato parlato per un'ora intera
biringuccio, 2-113: ma molto più mi piace il trivellare per via della ruota
, ahimè! / come il dolore mi trivella il piede! -assillare il
7-168: ho gambe delle ballerine / che mi trivellano e mi pompano il cervello.
delle ballerine / che mi trivellano e mi pompano il cervello. 8.
e guercio e zoppicante... mi seguiva dappertutto, sotto i trivelli diacci del
. govoni, 6-40: uno stillicidio mi fora il cervello / col suo lungo
aretino, v-1-753: accetto la lode che mi date, come dono uscito di mano
: quanto alla sua traduzione di tacito, mi mette nausea quel suo scrivere fiorentino,
c. gozzi, ii-16: ella mi recitò quella parte con una voce asmatica,
parti del dramma. giordani, x-14: mi riesce ozioso queirin sen * del secondo
scrittori ingegnosi, ma paradossali di professione, mi accade spesso di trovare di quelle opinioni
e vulgari; e non pertanto / paraguanto mi vien. -che si trova
fanno sì che la maggior parte delle persone mi credano un ragazzo e un trivialone.
. bini, 102: tu ieri sera mi trattasti assai trivialmente come un facchino.
con le carezze un po'col denaro mi riuscì di calmare la plebe, e
a. casotti, 1-4-97: ma mi aprirò fra queste angustie un trivio,
donna. tapini, 2-670: cicerone mi raffigurò incestuosa e meretrice da trivio perché odiava
quanto volte te l'ho detto che mi fa senso sentirti parlare con questo dialetto
quaresimali. cassieri, 14-130: mi esorto -credimi, marica -alla contrizione dei
govoni, 9-103: l'orologiaio mi prestò la lente / d'ingrandimento;
che unisce l'anca al trocantere senza la mi piccoli tocchetti (ed è
quelle vipere, delle quali, voi mi feste i trocischi, e con l'antora
vostra narrativa, così erudita come faconda, mi premunito da quei napelli così esitiali,
manumisso il mio suaviolo, / lo qual mi tien servizio empio e deterrimo.
bettini, 1-118: dopo che in solitudine mi dolsi, / te, superbo trofeo
speranze e pegno della pace avvenire, tu mi trasporti in un lampo dal mare al
: le mie scarse conoscenze mediche non mi consentono di insistere su ciò che in
uomini gli dico: trogli, perché oibbò mi s'arizza il pelo sulla carne aggricciata
s'arizza il pelo sulla carne aggricciata e mi si danna l'anima. -inter
pragmatismo svanisce dal mio spirito, e mi sento rotolare di botto giù per i secoli
giù per i secoli sepolti sino a che mi ritrovo nella situazione del troglodito posto di
questo tale, il cocchiere, di cui mi scrivono i miei trogloditici parenti?
quella troieria nell'angolo del caffè che mi tenta con gli occhi bistrati? pavese,
, v-2-265: per la madonna, qui mi par che sia tutt'un troiaio,
ficato il nemico nel giorno antecedente, mi destò. pascoli, 5-175: sta
prepara il gran turco, tanto che mi par diventato la tromba de la fama
502: dopo di che, non mi resta che constatare che dei suoi vent'anni
lì., oh, che il cielo mi perdoni... e poi chiede
vicino albero, mambanga, ritto della persona mi attendeva. = dall'ingl
pur dianzi e postosi tra miei amanti mi vagheggia per ogni luogo e con rime
, 2-4-263: con le sue vele intorno mi veniava / una zanzara, orribil trombeggiando
e col suo brando / voracemente ognor mi stampanava. 5. emettere peti rumorosi
, e uno undici uomini, che mi stanno sonoramente trombeggiando addormentati intorno.
che galileo, 4-2-582: vorrei solamente che mi diceste quello che il meno nobile è
celebrar col canto, / se tanto onor mi concedesse il polo, / che d'
trombettanti che ora non significan più nulla mi rintronava la testa e mi conciliava il
significan più nulla mi rintronava la testa e mi conciliava il sonno. trombettare,
squillo. leopardi, iii-953: quel forestiero mi ha trombettato in firenze per tesoro nascosto
trombettado, e intendendosi, / se mi riesce, i danari esser liberi / miei
celtini, 852: in questo mentre io mi senti'mordere da una trombettesca zanzara la
risvegliatomi, di tutto quello che io mi ricordava, scrissi. = deriv
valore. nievo, 1-vi-477: non mi curai dell'articolo, ma ne scopersi
c. gozzi, i-94: mi risovvenne in quel punto il pericolo che
pagano multa. calvino, 20-535: non mi va l'abi a.
per mezzo del movimento ogni tanto mi fa sbagliare, e sempre per presunzione »
ebbi / que- st'onor là, mi tenni fortunato. baretti, ii-35: voi
ingannatore. machiavelli, i-iii-823: mi rispose che eglino erano trompa- tori,
l'aqua corre in giuso e su mi mena. giamboni, 217: posto fine
la battaglia oscura, / che ancor mi trona in capo, quel romore / de
, ti stende, ti trona, mi roteava perdutamente nel cranio, e stringevo la
. cesarotti, 1-xxxviii-165: quel che mi fece imbestialire di rabbia fu la revisione
imbestialire di rabbia fu la revisione che mi convenne fare di tre indici abbondantissimi affine
da racconciare in 'fede e bellezza'mi fareste del bene. amari, i-i-xxvii:
alterandolo. piccolomini, xxv-2-107: mi trovai a poco a poco, senza avedermene
disse: « signora lionora a te mi raccomando, sta con dio ». de'
i pensieri sul più bello ch'io mi sento fendere il cuore di disperazione: fa
forteguerri, iv-271: per tal via mi tronchi tu di nuovo / la speranza
tacci- dente, il caso, / mi servì questa volta a meraviglia / per punir
. boccaccio, vii-193: e 'n fondo mi riversa, / troncandomi del cuor ogni
1-27: poi ch'empio amor di libertà mi priva, / e serva a l'
la doglia che io acerbissima sento e che mi va a poco a poco troncando lo
sia ripudiata, ancor che senza fine mi doglia. fausto da longiano, iv-275:
cxiv-45-266]: attesa una terzana che mi ha tenuto molto in letto col ritorno,
giuliani, ii-251: a me mi si troncano le braccia, anco se
. giuliani, ii-398: sdrucciolai e mi si troncò il piede. pea,
pianto. c. boito, 112: mi troncò la parola il romore di un
. idem, 261: egli mi donò uno nobile troncàscio con saette cretesi.
seconda volta, per gran pietade / che mi prende di te, la cui vita
del mio lamento, / con voci tronche mi rispose e corte. muratori, xiii-414
, 5-331: quando il 'groom', che mi veniva di contro, mi fu a
'groom', che mi veniva di contro, mi fu a paro, fermò in tronco
levando la testa al piano superiore dell'osteria mi fece notare una circostanza a cui non
libro su te, 'vita di mercurio'e mi dispiacerebbe lasciarlo in tronco. montano,
'l tronco suo gridò: « perché mi schiante? ». crescenzi volgar.,
mio metodo, e se l'ispirazione non mi nasce da sé, più facilmente uscirebbe
del regno. rebora, 3-i-235: se mi romperò il capo, sarò sempre nel
abbietti. foscolo, 1-162: stanco mi appoggio or al troncon d'un pino,
vie. malerba, 1-87: baldasseroni mi racconta che c'è anche un troncone di
sua poltroncina. bigiaretti, 10-37: mi sedevo su una poltrona nell'angolo formato tra
bonaria autorità in mezzo alla festa; mi portò a visitare la villa piena di bizzarre
, ricordo di ottocentesche esposizioni intemazionali, mi mostrò la sua stanza, dove vive lontana
vive lontana dal mondo, che, mi disse, ella odia. y
io, che sono io, favello come mi pare e non con le gote tronfie
vale neanche la pena di parlare, mi sono avvicinato al gallizzi che tutto tronfiétto
legare le gioie. per l'adomamento mi sovvenne quel bel trono d'avorio che
da tutti. parini, 673: io mi presentai al re, come bertoldo fece
le mani a spendere, e pente'mi / così di quel come de li altri
vostra signoria, chiunque ella siasi, mi onora troppo grandemente, chidendomi consigli per
una giornata piovosa e fresca, che mi fa sperare un viaggio non troppo travagliato dal
! / che tesser senza te troppo mi nuoce. cesari, iii-553: or qui
gravarle troppo. gozzano, ii-244: troppo mi piacque nostra vita ambigua. ungaretti,
svolse / ogni legame mio; poi mi readvinse, / in troppo alto splendor
, / in troppo alto splendor forte mi strinse. orsi, cxiv-32-19: rispondo alsig
alsig. bemardoni l'ingiunta perché troppo mi conosco obbligato a corrispondere alle finezze di
su per li scaglion santi / ed esser mi parca troppo più lieve / che per
più lieve / che per lo pian non mi parca davanti. boccaccio, 9-10:
è in villa, sì che che troppo mi sarebbe una derrata. fra giordano,
debbo dirglielo io? pretende troppo, mi pare. bacchelli, 2-xxv- 500
parea più vaga / di ragionar, drizza'mi, e cominciai, / quasi com'
perché quel fare da camaleonte, / mi riesce di troppo il gran disagio.
a noia, /... / mi spartisco da te, rosa viola,
questo punto non tennesi più e nelle braccia mi cadde, in una troscia di lagrime
pulci, vi-72: andrea di gualterotto mi disse... che se volessi
poi levando il ciglio, / quando mi vide presso a quella riva, / pose
bresciani, 6-iii-201: oh ecco toste che mi arreca pesciatelli, trotterelle del brenta,
che condusse una lotta tenace quel giorno stesso mi parve d'essere ritornato con lui a tipizza
. ». volponi, 9-111: mi davano del trotzkista perché dicevo quello che andava
sinistra italiana la lettura del tuo libro mi conferma nella necessità d'una politica rivoluzionaria
sanguineti, 1-179: ma a. mi è saltata in groppa, e io trotto
: molte volte... già infermo mi conduceva a trottare, e ordinava al
era l'altro stento, / ch'andando mi pareva ambiante il mulo / e 'n
il mulo / e 'n su la sella mi trottava il culo. -dondolare ritmicamente
ragazzi. pavese, 4-170: dino mi trottò dietro verso casa, e voleva venire
dì ser lapo trotta a prato! iddio mi cavi di tante sommessioni, e sottomettami
aretino, v-1-481: è vero che mi pare esser vendicato di lui con il
e più le troppe ciance di due inglesi mi hanno rubato un tempo prezioso, consumato
le redini a mia sorella ma non mi riuscì. -per estens. speditamente
mio museo fantastico. baldini, i-58: mi stesero una mantellina sul capo, e
al piccolo trotto. fenoglio, 5-ii-514: mi caricarono su un calessino e al piccolo
su un calessino e al piccolo trotto mi riportarono a bossolasco. -nel linguaggio
trotto. aretino, v-1-305: io mi credeva, vedendovi camminare sul trotto dei
rialto. di breme, 6: io mi dingeva, camminando così di quel trotto
bandetto, 1-4 (i-56): voi mi perdonarete s'io non lascio andar la
l'andar del mio poliedro, non mi parendo di lasciargli la briglia su 'l collo
ricchi le spese. sassetti, 334: mi sarebbero state carissime [le nuove]
di voi, se sono buone come io mi stimo, ché l'altre tutte rilevano
poi chi le mie lettere riceve, / mi par, che venga a guadagnar nel
/ acciocché in esso affatto io non mi smalti. g. gozzi, 1-192:
. montanini, 32: pur trottoni trottoni mi sono condotta a questo benedetto uscio.
certo, se stavo in troupe, ora mi ci beccavi in quest'albergo puzzolente.
lasciata. dolce, 8-53: se mi conosceste, non usereste questi vostri trovamenti
che sono, / amico né parente non mi trovo. dante, purg.,
dante, purg., 20-55: trova'mi... /... /
dante, purg., 20-55: trova'mi stretto ne le mani il freno / del
-donna cortese e fina, / dereto mi ti mìsera -per tutta la marina, /
, perché se la trovavo ancora qua mi ero provveduto di qualcosa da darli un
che rispose il bassà, se tu mi avessi trovato occupato in far guerra da soldato
assai mal contento della nuova che tu mi porti. chiabrera, 1-iv-64: ornai
non temete; / femina di buon cor mi troverete. c. boito,
, donna, ò trovata, / mi sforza ongni fiata, / e di trovare
tal che null'altra fia mai che mi piaccia. / ma trovo peso non da
d'aurilla nel bel volto 7 tu mi trova un difetto, / indi a
, / se non se i bei vostriocchi mi fan guerra. serafino aquilano, 179
cui, così poco conoscendomi, ella mi indovina privo. 8. concepire
l'uno e l'altro de'quali fini mi verrà fatto di conseguire, s'io
che gli avrebbe potuto dire: non mi sarei mai aspettato questa fortuna d'incontrarmi
volta la sera... ma alberto mi diceva che erano idioti e trovava sempre
questi xxim fiorini francesco guinigi in persona mi disse ch'elli non trovava che. lla
ch'elli non trovava che. lla casa mi fusse allogata a mega gabella se non
aspetto incantato, poiché molte cose che mi piacevano e contentavano si sono ora spente
trovava. firenzuola, 346: ella mi mise a far girare le macine
di doglia e sospirar d'angoscia / mi strugge 'l core ovunque sol mi trovo.
angoscia / mi strugge 'l core ovunque sol mi trovo. idem, inf, 4-7
: vero è che 'n su la proda mi trovai / de la valle d'abisso
: quanto in più selvaggio / loco mi trovo e 'n più deserto lido, /
sia utile in questa età ch'io mi trovo, di viver allegramente e pigliarsi qualche
solazzo. brusoni, 9-181: mentre io mi trovava nell'età di dodi- cianni mio
occhio, e subito dopo la mano, mi andarono ad un portacenere massiccio di cristallo
madonna, in vostra intendenza / niente mi posso fidare, / ché molte fiate in
/ com'son caduto e unde e com'mi trovo. mocati 0 monaco da siena
, 442: pensando tanta gioia, / mi truovo senza noia. dante, xxxv-8
xxxv-8: ma perché preso più ch'altro mi trave / non hai respetto alcun del
regno d'italia. foscolo, xix-122: mi trovarci più quieto se potessi soccorrerlo;
; ma dio signore sa ch'io non mi trovo un istato. cavour, iii-390
iii-390: in quanto a me, se mi trovassi ancora azionista alla banca, non
saba, 6-63: io qui a pisa mi trovo abbastanza bene. d'annunzio,
un carretto e portati al cimitero. ora mi trovo un figlio e senza casa.
detto è una topaia, io non mi ci trovo e mi sto dando daffare per
topaia, io non mi ci trovo e mi sto dando daffare per trovarne una migliore
. cederna, i-27: all'estero non mi trovo. -andare d'accordo
lentini, iii-50: fina donna, no mi piate / fesa, poi tanta bieltate
antendre. chiaro davanzati, xxxi-9: mover mi face in trovare canzone / erro di
sentir maggior diletto, / quando udirà quanto mi tien distretto / gentile amore e di
fusinato, i-228: deh! mi perdona, o povero innocente, / se
in g. comisso, 18-142]: mi venne supposto che le dente / che
il portafogli. bernari, 8-244: mi venne il sospetto che [placido].
altro uno scarabeo trovato a sovana, che mi volle donare. c. e.
che io dalla gran maraviglia del dire mi accesi ancora di una voglia estrema d'andarvi
di una voglia estrema d'andarvi; onde mi posi in viaggio e là parvenni.
mille volte ben trovata, / che mi dite di buono? beatrice del sera,
mutar faccia del tutto alle cose, mi chiude la bocca, e m'arresta la
, / amico, che d'erranza mi dispoglia. latini, ii-153: ciò che
. / quest'è venticinque'anni ch'e'mi trucca, / mi rincula, mi
venticinque'anni ch'e'mi trucca, / mi rincula, mi bezzica e rimbecca;
mi trucca, / mi rincula, mi bezzica e rimbecca; / mi fa i
, mi bezzica e rimbecca; / mi fa i monnin com'a una vecchia
, i-25: io nel veder che sempre mi si truccia / dico l'avemmaria della
sicuro per quanto io veggio, come mi hanno veduto, hanno truccato ambidui, che
vertiginosamente, un numero di palline che mi sarebbe piaciuto contare.
... a deformarsi così; e mi spiace che si ostini un cotal poco
lunga. moniglia, 1-1-451: io già mi preparo / a diventar somaro. /
... me n'intendevo e mi piaceva calcolare i prezzi e i guadagni,
ciò che scrivo sia riconoscibile come mio, mi sembrano una gabbia che limita le mie
e. cecchi, 5-151: mi ricordo una donna bellissima, di solito
broncio, / par che tutto pel dosso mi riscuota. / gli è delle mani
stanno facendo lo stesso, loro non mi vedono ma io dal pianerottolo sì.
dunque che il giorno 12 decembre io mi partii per milano, non tanto per
alquanto dalla cagione della malinconia fierissima che mi trucidava. 4. annullare completamente
. alfieri, 1-298: alto già già mi sorge / di trucidati e di mal
,, 1-42 (1-495): egli mi pare, madama, che tutto il dì
avevo prenotato a damasco una macchina, mi si stringono nelle spalle e mi dicono che
macchina, mi si stringono nelle spalle e mi dicono che non c'è. è
di mostrare a cotesta gente che non mi degno ricordarmi delle loro truffaldinerie. emanuelli,
guadagnar più di un fiorino / io mi facea scolar di scaramuccia. chiari, 1-ii-125
: / per loro il giorno morto mi cusai. muratori, 10-ii-43: non son
, non riguardando la degnità del donatore, mi han truffato. parabosco, 4-15:
f. frugoni, vi-372: oh tu mi fai del concionista, e pensi di
dico io? aiutatemi, che non mi fugga. tu non vuoi parlare, eh
oggi », 17-xii-1959], 26: mi divertivo per un po'a prendere in
mal francese con il vino del legno, mi dimostrò appresso a molte truffarie loro,
, 1-90: o singnore nostro, molto mi maraviglio quando tanto senno quanto è in
. mercati, 73: io mi sono accorto al ragionare che egli fa truffo
di vin misticato, / e non mi scordassero le gote / e li scattoni per
'l po per- coder. / a mi par van chi cred d'amor 50ì scoder
ripresa. cassieri, 11- 51: mi deprimo e mi commuovo quando vedo sfilare nei
, 11- 51: mi deprimo e mi commuovo quando vedo sfilare nei titoli televisivi
cercando vo qualche trastullo, / che mi tranquilli il dolor, che mi stanca /
/ che mi tranquilli il dolor, che mi stanca / sì, ch'a gran
/ un greve truono, sì ch'io mi riscossi / come persona ch'è per
: vero è che 'n su la proda mi trovai / de la valle d'abisso
capo pompeo. buonafede, 1-i-194: mi sovviene d'una truppa di scostumati,
intr. con la particella pronom. { mi trustizzó). unirsi, coalizzarsi in
: 'truzzicare': muoversi. per esempio 'non mi posso truzzicare'vale 'non mi posso muovere'
esempio 'non mi posso truzzicare'vale 'non mi posso muovere'. 2. tr
giacomo da lentini, 34: tu stesso mi riprendi / se mi ve'favellari /
34: tu stesso mi riprendi / se mi ve'favellari / ca tu m'ài
'tu', fu senza deliberazione, perché così mi sara venuto alla penna. ghislanzoni,
: il sole, su quelle strade, mi pareva un'offesa, e i galletti
le palombe che tubavano lungo i cornicioni, mi irritavano, lassù, per la loro
lxxviii-ii-116: largamente e senza risparagno / mi fei dispensator, possessor sendo, / tal
falle seccare. redi, 16-iii-160: mi furon portati de'rami di salcio, nelle
redi, 16-iii-272: soggiugnerò qui appresso quanto mi è avvenuto co'giacinti maggiori indiani bianchi
me questo tubetto di profumo, e mi dava la sensazione di cose pulite, una
tubetto quasi intatto. parise, 5-230: mi sono procurato una piccola dose di cianuro
al magliabechi, cxxxiv-i-22: l'altro mi discorse della sua invenzione del telescopio di
capoluogo sorto fra i pozzi, dove mi recavo talora a provvedermi di qualche indumento
dentifricio... lo scoramento deltintemazionale mi prendeva ogni qualvolta, nel sole freddoloso
, che ho il tubo digerente, che mi strappo la mia camicia con le mani
in civiltà delle macchine, 334]: mi sta vicino senza1884], 156: l'
case / cittadine battute dalla luna, / mi dava un rapimento, / mi tuffava
/ mi dava un rapimento, / mi tuffava di colpo / in un mar di
tuffo. simintendi, 2-10: ignuda mi tuffo nell'acque. cantari, 319:
10-66: salto ne l'acqua, e mi vi tuffo e immergo. g. gozzi
ad un salice, / e nuda mi tuffo nell'acqua. g. bassani,
di tuffarsi prima di una data ora, mi raccomando! », esclamò. «
e le fette di pane abbrustolito: mi ci tuffo, seduto alla tavola di
stoppani, 1-255: lo zio carlo mi condusse a vedere la tufaia di germanedo
, se ci ho a rivenire, mi godrò esse e la paura, gli occhi
nievo, 323: ricopiando quella carta mi successe di duplicare qualche parola, e
sorpresa, e senza pronunciare parola, mi scagliai a tuffo su vignoli, lo atterrai
nel pomeriggio, dopo la siesta, mi affretto fuori dalla cabina per cogliere il sole
faticar si tuffa? ghislanzoni, 16-71: mi tuffai anima e corpo nella musica per
coetanei, era vivissimo mio, che mi ero tuffato nello studio dell'arte e
. una settimana di tuffate e poi mi rimetterò in viaggio per roma.
di scrutare, seb bene mi paresse chiaro che questa valle fiorita era in
, una volta acquistati 1 bottegai, non mi lasciano più. -credenze ne fate?
nome del lucchese. guerrazzi, 2-615: mi fece e per più cagioni un tuffo
l'attenzione. capuana, 1-i-22: mi sentii dare un tuffo al sangue:
sentii dare un tuffo al sangue: mi parve di morire, tanta fu la stretta
fuoco allegrezza. montale, 14-59: mi sovviene il gallese taff quando dette il tuffo
rovina affatto. magalotti, 28-217: io mi son trovato a veder persone di prima
nell'acqua. baldovini, 3-13: mi corse un brigidio giù per le rene,
, 20-184: io aveva una putta che mi si morì di tredeci anni, tuffolotta
domiculo e tuguriale albergulo; il cerebro mi giricula. voglio entrare per requiescere aliquantulum
d'annunzio, v-1-203: il viso tumefatto mi appare. la bocca si chiude sempre
calvino, 20-118: quello che non mi persuade è quella tensione e quasi tumidézza del
piante pustole, rogne e tumori, mi stomacai allo spettacolo ai così sconcio attaccamento
bianchetti, 1-236: so ch'essi non mi disapprovano se sostengo che la letteratura è
furunculi, natomi sotto ascella destra, mi ha tenuto e mi tiene da parecchi giorni
ascella destra, mi ha tenuto e mi tiene da parecchi giorni... incordati
= deriv. dalla locuz. tu mi stufi, comp. da tu, mi
mi stufi, comp. da tu, mi (v.) e la 2a
, 20-143: quanto allo stile, mi sembra che tu ti sia abbandonato a una
in fuore / spinto per arte, e mi cred'io, d'amore, /
l'enfiagione della mia mente superba non mi lasciava vedere la ventà, perocché il tumore
, 1-2-128: come il dir vostro mi mette in core grande umiltade, così potrebbe
tumulato. d'annunzio, v-1-459: mi parve che molto bene fosse tumulato presso
officio, / e fra 'cipressi mi farete un tumolo, / che sia nel
: lo ripeto, i rumori non mi turbano né punto né poco; ciò che
si affolla all'entrata della baracca, mi caccio in mezzo al tumulto ed entro
giorno. de roberto, 10-232: mi mancava l'aria, mi sentivo morire.
10-232: mi mancava l'aria, mi sentivo morire. in mezzo al vasto tumulto
il manoscritto al padre mainoni, egli mi dà fuori in cento strapazzi contro di
25-154: col cuore in tumulto, mi ritiro dalla finestra, corro nell'ingresso
enorme smisurato e tumultuoso traffico, londra mi parve una città negativa. sbarbaro, 1-65
strade / della città tumultuosa solo, / mi dimentico il mio destino, d'essere
o uomini, del bene, / che mi faceste, e d'ogni altra mortale
e tumultuaria lettura di questo poema sovvenute mi sono. segneri, iii-3-350: se a
nell'armata. soldati, v-402: « mi pare molto strano, direi stranissimo anzi
fosse fregiato della mitra, io non mi meraviglierei che, fatta spogliare ai seminaristi l'
lacerava. d'annunzio, iv-1-524: io mi stringevo le tempie e sentivo il battito
, 4-71: dal letto, convalescente, mi abbandonavo senza più freni a strani pensieri
uscito da un tunnel, solo ora mi rendo conto di quei mesi infernali drunka-
questo è un tunnel: ma come sivori mi avrà aggirato, non troverà più la
d'alcamo, 173: di quaci non mi mosera -se no aio de lo frutto
, a cui anche i fati iniqui mi costringono. io son disfatto. addio,
. viani, 19-120: mia madre mi soffiava negli orecchi furibonda: « vieni qua
che 'l to ultimo sonetto / nel cerebro mi fia stampato e tondo / come sigillo
dante, inf., 5-116: poi mi rivolsi a loro e parla'io, /
francesca, i tuoi martìri / a lecimar mi fanno tristo e pio ».
con le tue parole, che queste cose mi nauseano. 9. che
un po'soltanto in poter tuo, mi ridurrò senza dubbio la creatura più miserabile della
quel che ti dice male / de mi to servo, sì m'acuxa a torto
ariosto, 4-8: or un de'tuoi mi trova, / che più di me sia
doloroso amico. la tua dei 18 mi sconsola perch'io m'accorgo che tu sei
in quella stessa malattia d'animo che mi afflisse questi mesi passati. mazzini,
; / né io lo 'ntesi, sì mi vinse il tuono. monachi, 96
gettarmi sul balcone una lettera, in cui mi avvertiva di chiudere le imposte.
ma lascia poi stare il mio perché mi daresti troppo dispiacere e son sicuro che
viso offeso; ma col cuoré che mi faceva tuppè tuppè. pratolini, 12-117:
faceva tuppè tuppè. pratolini, 12-117: mi strinse la mano e mi disse:
12-117: mi strinse la mano e mi disse: « benvenuto! » il cuore
disse: « benvenuto! » il cuore mi faceva tup-tup. = voce onomat
: 'tu quoque, brute, fili mi? '(svetonio, 'vita di cesare'
frase lat tu quoque, brute, fili mi? f f '
lagrime, piagni più che se tu mi vedesse fredda ai piedi: che iddio me
suo turacciol benedetto, / ch'ogni volta mi fa qualche cilecca. -turacciolo smerigliato-
mazzei, ii-346]: la passata guerra mi turò tutte le vie, onde alcune
roba di pé- guy e di caudel mi piace sempre meno. -rifl.
fonte aggi a gire. / i'sì mi turo, ognun s'abbi a partire
. ovidio volgar., 2-103: allora mi disse la balia: « oimè,
[in lacerba, i-153]: mi pare che questo sia un ottimo sistema
hanno lasciato, e il buono aiutare non mi potè: quale io stea ornai pensatelovi
i-119: non potrò i miei? mi ho da turar la bocca, / la
labriola, 1-ii-578: lo stesso soldi mi scrive: « andrò a vedere engels
naso turato (per l'infreddatura). mi par d'avere la gola turata,
ardì appressarsi. guarini, 189: mi par gran segno, e mi perturba assai
189: mi par gran segno, e mi perturba assai, / la bocca di
là, la faccia, / e promettendo mi sciogliea da essa. guido da pisa
. alberti, 2-79: ancora non mi pare da racontare tutta la turba delli
più la turba estima, / non mi lasciate, prego, in preda a morte
/ ché dal cantar mio prima / mi prometteste già più lieta sorte. bruno,
voglio vivere tra la turba; la mediocrità mi fa una paura mortale; ma io
5-93: ahimè qual turba di pensier mi stringe! tèrésah, 1-51: e la
, e il turbamento e l'agitazione che mi dipingete nella vostra lettera, mi fa
che mi dipingete nella vostra lettera, mi fa troppa compassione, anzi arriva a parermi
ma, se tu seguiterai ad amarmi, mi riformerò. brancati, 4-204: non
fu avvicinata,... una vampata mi salì dai piedi alla testa, e
temere nulla. settembrini, iv-105: mi sono assai consolato che facesti una felice
f. f. frugoni, vii-292: mi rappellò diogene col fischio ai trionfi della
leone ebreo, 305: non basta che mi contorse come un turbante, e mi
mi contorse come un turbante, e mi fece fuggiasco e bandito nel fior della mia
nezza, e come un mercenario mi costrinse a vagare per il mondo,
e fino agli estremi confini della terra mi fece errare. ramusio, i-92:
musulmana. pulci, vi-37: se mi faranno obligato per luca, col quale io
io praticai danari o traffichi, se mi sforzeranno a questo modo, sanza udire
luce ilare nei suoi vasti occhi neri, mi fissò con riconoscenza. arbasino, 23-414
mia nuova famiglia senza che la prima mi fosse restituita, ma solo assaggi me
da lentini, 5: lo non poter mi turba, / com'om che pinge
? leopardi, iii-207: quello che mi turba è il sentirti ancora travagliato della salute
una lettera tua, un po'triste, mi turba per una settimana. d'annunzio
de'medici, 10-ii-428: se fortuna mi toglie i vaghi lumi / e turba ogni
i suoi pensamenti. leopardi, iii-423: mi sarebbe di grandissima confusione e rammarico il
capelli della donna: oimè, quanti giorni mi tolse quello uno giorno! parini,
1-98 (230): quando costui mi vedde, subito si turbò. tasso,
dante, inf., 24-17: così mi fece sbigottir lo mastro / quand'ioli vidi
che con più del solito frettolose piume mi viene a l'incontro; non lo
che sani ogne vista turbata, / tu mi contenti sì quando tu solvi, /
né le procelle di questi turbatissimi tempi mi tolgono in tanto la mia quiete, che
giove irato, / il ciel turbato / mi spaventa co'suoi fulmini / e la
marinetti, 192: ecco che cosa mi disse l'elica turbinante, mentre filavo
il disperato / dolor che m'urge e mi dilania il verso? / dalla terra
seguirono dentro in turbine: anch'io mi buttai dentro, fino alla sala.
turbine di disperazione, il soprabito e mi sono diretta in macchina... verso
fu premiata, perché la mattina appresso mi colse un turbine di novità arbasino,
turbinosamente (la vostra sensibilità di stilista mi perdoni!) perché mi è stata annunciata
di stilista mi perdoni!) perché mi è stata annunciata telefonicamente una visita di
frange. n. ginzburg, i-1243: mi pareva di calare a poco a poco
, con altre specie, che no mi racordo el nome. anonimo [c
dicen « lasso, chi. m- mi / tieni turbo, ch'ai fuggir par
mia sì verde / e sì lieta speranza mi disperde, / ond'io) reda
non hai idea della vita turbulente che mi tocca fare, e m'occupa tutti i
cosa delle turbolenze universitarie di cui ella mi fa quel lepido racconto. -situazione di
cuoio una celata. leopardi, 872: mi toma a mente il costume di quei
alla turchesca. nievo, 400: mi menò infatti a san zaccaria dove aveva
niccolò del rosso, 1-128-6: un arbore mi porto figurato / de ietre,
della marchesa e i tempi ridotti che mi hanno impedito prima di mandare il mio
sarzana a provvederlo, boffici, i-127: mi servivo i fondiglieli di minio, di
: sarò sigaro? oh no, io mi sento così dolce e così buona!
beretti [in muratori, cxiv-6-338]: mi veggo burlato con aver ricevuta dì fa
dirti tante cose mie segrete, se non mi spaventasse l'idea che il grion possa
manzoni, v-1-545: sapete a che mi bisogna ricorrere tante volte, per arrivar
). bizzarri, io: io mi voglio servire di lui per torcimano in
muta de sguardi; / ancora gli mi mandate tardi, / passano balestri turchi e
, gentili, o protestanti: / ma mi fo a creder cheuesti cotai / sien affatto
: vorrei raccomandarmi a dio; ma mi ricordo d'essermi fatto turco. -sedere
ghislanzoni, 16-302. e se io non mi fossi ribellata al quarto pretendente -un 'turcos'
gadda, 195: a proposito delle latomie mi sia conceduto di tirare in scena il
ciò che tu vei, / tanto mi piace quanto più turge. montale, 1-17
1-17: traboccherà la forza / che mi turgeva, incoscente mago, / da
in osservarmi così turgida e lardosa, mi disse clunia; un geometra compassandomi trovommi
: tra una burrasca e l'altra, mi sono arrampicato spesso fino all'ultimo strapiombo
.. sono talmente turgido di vita che mi par di scoppiare. -straordinariamente
tramente e avrebbe desiderato che io mi fossi taciuto anzi che non dàrgli una
il mio auto grafo io mi conferisco il diploma di illustre e partecipo anch'
3-14: del parco nazionale di yosemite non mi sembra il caso di parlare; è
(1837), 63]: mi cacciai io pure in quella turba di toristi
una specie di repertorio turistico di cui mi confesso orgoglioso, ho raccolto alla voce
). moravia, 23-119: mi aveva colpito il contrasto oscuramente significativo tra
un tullurù? tansillo, 3-239: tu mi credevi un matto, e un turlulù
la quale tu vedi il tuo passato mi dà la gioia di sentirti su un cammino
salma con piccoli squittii in 'maschera'(mi mi mi), come topi,
salma con piccoli squittii in 'maschera'(mi mi mi), come topi, per
con piccoli squittii in 'maschera'(mi mi mi), come topi, per tener
turno di parlare, risposi che non mi si poteva espellere dal partito per il semplice
cantiere adesso facciamo turni continuati e perciò mi sarà impossibile dormire tutte le notti con
rosilde. ma in quel turno ella mi annunziò che partiva per londra. svevo
degne di nominare. boccaccio, iv-16: mi piace di ricordarti e di pregarti che
i giornaletti) i turpi vegliardi che mi tiravano giù i calzoncini. 3
oscenamente. boccaccio, i-547: mi facciano ancora di vederlo tuipissima- mente morire
de la virtù. papini, x-1-54: mi sfogai pazzamente in ogni delitto e turpidine
. cappello, 43: s'ella mi trova caduto in alcuna turpitudine, non
, colonati, e di strutture diverse, mi rapperché ambientata a tuscolo, nella villa
avisi del giapone, 171: mi fu assegnato dal magistrato supremo (che è
fautore della tutela dei corpi morali, mi limiterò ad indicar loro il mezzo che
la tutela della proprietà privata, e mi duole di non poterle offrire che un
avevo l'altro militare della tutela che mi è stata affidata dal comitato per l'
lettra famigliare / di che il mio cardinal mi fece degno, che sempre al collo
garibaldi, 3-252: in quel punto mi comparve un angelo tutelare: era la
sono il tuo nume tutelare; gli uomini mi chiamarono il profeta romito, mi chiamarono
uomini mi chiamarono il profeta romito, mi chiamarono aicardo, mi chiamarono dante;
profeta romito, mi chiamarono aicardo, mi chiamarono dante;) iù volte mi
mi chiamarono dante;) iù volte mi sono vestito di carne, e i mortali
sono vestito di carne, e i mortali mi credettero oro pari; ma in cielo
uccello e piero della francesca, io mi riferivo spesso negli scritti che andavo pubblicando
nuova arte. calvino, 20-496: lei mi dirà che i suoi numi tutelari sono
i suoi consigli, e i miei sentimenti mi consi- gnarono al letto, dove da
annunzio, iv-1-424: una paura indefinita mi stringeva ancóra, talvolta, e mi faceva
mi stringeva ancóra, talvolta, e mi faceva cercare con solleci tudine
giovane, 9-761: send'io pupillo, mi vedea far vote, / tutelate da
/ dammi la via, ch'a te mi meni tuto, / da ogni immon-
. monte, 1-iii-77: ma non mi spero in tuto, / ch'aggio bona
. chiari, 2-ii-247: quell'anno medesimo mi fu funestato altresì dalla morte del mio
forse voi la mia tutora, / che mi venite a farla soppottiera? ferd.
; e dopo lei l'industria / mi sciolse delle fasce: / colle carezze poi
: quella carogna di mia figlia margherita mi va rodendo continovamente le viscere con la
nell'animo stata sia quel che nel viso mi son dimostrata. bembo, iii-137:
. tuttafiata, prima di offrire, mi restava da trovare l'opportunità dell'offerta.
baxava e man e pe, / e mi sbatando tuta via, / dixea:
. franco, 3-32: percioché le sofisterie mi spiacqueno tuttavia, sarammi puriassai mettere in
caccia, 366: se 'n frattanto mi grava d'affanno / agio tuttavia fede
giacomo da lentini, 33: sovente mi doglio e adiro, / fugire
, / fugire mi fa allegreze, / tuttavia ca guardo e
zucchetti, 5: onde io che tuttavòlta mi ritrovavo in quelle vicinanze, non volsi
... -tutta volta vo prego che mi diciate che cortesia voi volete ch'io
un lunghissimo negoziare in questa corte, mi parrebbe perfettissimo tuttavòlta che la natura si
o in mesi quelli pochi giorni, che mi rimangono. = comp. da tutto
pioggia. boine, cxxi-iii-139: tutta stasera mi sono imaginato d'averceli, qui intorno
., 9-5 (1-iv-811): e'mi par pur vederti... manicarlati
non rincresco a me stesso, anzi mi glorio / d'esser servato a la stagion
quello, che volete, da parte; mi rivolgerò solamente a'due solitari amanti,
ii-7-151: io credo a tutto che tu mi dici: giuro che è verità: sei
vita nuova, i4- (57): mi parve sentire uno mirabile tremore..
da me fia diviso, / la bocca mi basciò tutto tremante. petrarca, 115-7
a'lupi, / tutta tremante e mi soviene spesso / in mente i dolci suoi
6-i-436: dopo un istante di silenzio mi abbracciò tutta commossa. calandra, 3-156:
bacchetti, 5-220: in questo giorgio mi somigliava: ah, sempre indomabili, sempre
riserbo le mie chiacchiere a voce. mi amino, e si ricordino di me,
a. piazza, 3-178: ora mi consolate accreditando il mio disinganno. era
detto osmano, 1-45: tutto quanto mi fui consolato, ch'a me gittò
era del cor privo / e perché amore mi stringea sì tutto, / ch'io
miei lassi / sempre è presente ondto tutto mi struggo. bandello, 2-27 (i-942
orsi, cxiv-32-16: per quanto io mi dicessi non saprei ne- meno in parte
. -cosìfra pochi dì, come spero, mi vedrà comparire tutto improvvifan tutte-, titolo
: ciò non pertanto il conto che tu mi facesti toma quasi all'in tutto.
: io farò in sorte, / che mi conosca sempre tutto a lei. g
. m. doria, 1-57: così mi lusingo che l'idea di questa educazione
. pascoli, i-232: e dunque, mi si dirà, ce ne dobbiamo star
in futuro. guittone, ii-xxm-6: mi conforto appresso ne l'umiltà che 'n
, xxxv-i-695: prega lo to fiio per mi. - quelù ke sempre regna,
al magliabechi, cxxxiv-ii-644: il signor imhoff mi ha fatta capitare una copia dell'ultimo
/ e com'essa in me stesso mi ritiro. 2. con valore
di sessantanni fa, come le memorie mi venivano. c. e. gadda,
nave] perduta. foscolo, xv-163: mi si vanno tuttodì manifestando le inanità e
fioccavano ancora, quando il mio tutto-fumo mi dice, vedendomi stare come una che
pianto. poi, tutt'oggi, mi è parso di essere svuotata di ogni contenuto
vorrei chiamare operetta, ma questa materia mi cresce tuttogiomo in modo che sarò forzato a
/... /... mi rinfacci / il violato talamo, la
m'avvampa / tutto nel sen, mi rode, e viver fammi / vita d'
inferno. leopardi, iii-266: io mi credei tuttora in tempo da disdire la
e quotidiano. pavese, 10-197: mi scoprivo sovente ad almanaccare argomenti, e
): alora la purificata gema / mi respose suave: « tu cerni il regno
servi di ferrara, 232: vegnine a mi, e non fati più demora /
ricco, 208: lo bon cominciamento / mi fa considerare / ch'eo degia migliorare
tutt'ora che con un minimo verso mi avvisiate, subito monterò a cavallo.
delle statue, stemmi,... mi pare che abbia una rispondenza nella narrazione
portamento molto antico, oggi disusato e mi confermo aver veduto in roma in testa
quasi simile, e, per quanto mi sovviene, si chiamano tutuli, e gl'
a cono. monelli, 2-261: ora mi rivedo innanzi questa plancina,..
chi m'ebbe cara e volentieri / giovinetta mi prese / nelle sue braccia e dentro
, / che per voi, donna, mi son fatte amiche. libri criminali lucchesi
nostra dolente madre / porto quel che mi lice, / e mesco all'opra
. paganino da serezano, 122: mi face [amore] servire, / ed
-u'pur m'orgoglia / madonna, che mi spoglia / di coraggio e di fede
morte me chiami / e, se tu mi ami, e sia mio ube- dente
questi, ma i più violenti purganti mi operavano quanto un'acqua fresca.
proprio servizio. bembo, 10-v-22j: mi proffero a stare... a tutta
. loredano, 2-i-102: so che mi potreste dire che l'ubbidienza è la prima
venti volte al giorno l'umiltà non mi parrebbe umiltà, ma umiliazione.
lxii-2-i-78: quest'ultimo padre presente- mente mi addimanda l'ubbidienza per ritornare in kandarna-
te onor, poi che desire / mi desti d'ubidire / a quella donna,
tardi. machiavelli, 1-i-260: quando mi appressò il tempo dello ubbidire, tutti
è per mia volontate, / ché mi convene ubidire / quelli che m'à 'n
, 579: con alquanto di pratica io mi facevo ubbidire quell'oro, a tale
21-8 (54): chi nel cor mi pinse tal vagheza / ubligato gli son
lxxxviii-ii- 128: più che altri mi tengo ubrigato / espor l'alma per te
questa sua cortese ed amorevol dimostrazione che mi fa. cellini, 2-108 (491)
. firenzuola, 62: tanto più mi pareva potermi di te fidare in questo
dante, par., 20-21: udir mi parve un mormorar di fiume / che
). passeroni, 2-99: mietere mi lascia / a man franca sul suo
d'imparar bramoso; / la non mi celi alcun dei begli arcani, / ond'
. villani, 4-43: il pastor mi pregava umile e chino / ch'io prendessi
). mazzini, 48-332: altri mi fanno in germania, in londra, in
/ ché ciò, ch'io faccio, mi toma al peggiore / veri quella che
non è che un'ubriacatura d'azzurro. mi accusavano di ebro. il fatto è
. il fatto è che il vino non mi ubriaca mai: l'azzurro, sì
ubbriacato che in qualche istante quella donna mi sembrava la copia viva della opera delle
m'ubbriacai. pavese, 7-138: mi venne in mente quando andavo per torino a
prime speranze dei buoni patriotti, e mi ubbriacherò poi di piacere quando sentirò che sono
una potente ubbriacatura. mazzini, 23-125: mi era venuto in testa di provare,
, se questo era vero, come mi pareva che fosse, che io, dopo
un'ubriachezza? montale, 3-264: mi immedesimo in tutto, fino all'indigestione,
più d'una dozina; e tutti mi si tolgono di camera, ché in questo
volte che queste uccellaie di alessandro non mi piacciono. -cogliere, mandare all'uccellaia
scon- chiudere il parentado. ma non mi guastò l'uccellare, perché la vedova
guastò l'uccellare, perché la vedova mi disse: « tornate domani, che gli
, a uccellare! verga, 3-55: mi uccella la nipote per portarmi via la
le ragniaie di questo paese, mi direte di sì. = deriv.
. d. buoninsegni, 1-i-268: mi pare che non sia da indugiare a
civette. i. nelli, 19-3-4: mi son la -uccellare alle borse
in modo fraudolento, disonesto. così, mi vien proprio voglia di mandarlo all'uccellatoio;
, iii-1-609: -buon mercatante, che mi porti tu? / -magnifica madonna, tutto
un solo. parabosco, 5-34: io mi ricordo... che dimodio tenne
sermini, 178: quando 'l richieggo mi presti dua ragne, che non le
poi subito gliele rendo, anco poi mi rimprovera la rimendatura. pallavicino, iii-776:
d. frescobaldi, i-27: egli 'l mi par sentir già nella mente / venuto
a svegliarti. pirandello, 8-163: mi sentivo felice per gli uccelletti che in
. prov. viani, 4-17: mi accadeva di incontrare qualche marinaio, il
spesso nel pensiero della bomba. quando mi sembrava inevitabile andavo con le mani sull'
sono i pensieri de'quattrini, che mi rodono; e non poco, questa scuola
montale, 2-31: la tua irrequietudine mi fa pensare / agli uccelli di passo che
ale. bellincioni, ii-146: e non mi fare star come uno ucello / 'n
bon il fresco vento: / però non mi trattar da saccardello. giuliani, ii-151
me ne son riso, quando tu mi riprendi sì sfacciatamente: che non di'tu
), / dietro all'altr'arme tu mi promettesti / gittar fra pochi dì l'
non sapendo perdonare a'corpi morti, mi paiono giustamente ripresi. cesarotti, 1-xviii-360
, 1-xviii-360: quello poi che unico mi restava, quell'ettore ch'era il
richieste di danaro gli ultimi amici che mi eviteranno. -con uso recipr.
/ questo m'uccide, questo ancor mi scampa. forteguerri, 11-87: quando egli
la gestapo venne ad arrestarmi, e mi espulse dal fronte ucraino,..
... la nuora di roman suchèna mi cucì il manoscritto di kaputt nella fodera
annun zio, iv-1-579: mi giunse all'orecchio un vagito fievolissimo, appena
papa. magalotti, 9-1-8: finalmente mi ottenne un'udienza dal cardinale; l'
dico, di un'ora e mezza; mi sodisfeci e dissi quanto avevo per tanti
, iii-790: parlai con bunsen: mi disse che fino neltultima udienza aveva ricordato
il calpestio. parini, 227: colà mi celo / e non lontan da lei
. giamboni, 10-22: cui mi saprestù contare con alcuno conoscimento, che
dante, par., 15-70: io mi volsi a beatrice e quella udio /
sospirando sovente, / però ch'io mi risguardo entro la mente, / e trovo
s. ferrari, 353: e'mi par che tu non ci oda da quest'
baldini, i-753: se da qualunque distanza mi riconducessero, nella stessa stagione, qui
, i-814: m'accorsi che quella nenia mi tirava a sé con una forza spaventosa
la perdevo d'udita tutta l'anima mi pativa d'un improvviso sgomento.
acqua. bacchetti, 9-89: tali immaginazioni mi facevano capire, per contrasto, quel
per te alcuna cosa e ponderosa viapiù mi grava odita quasi di pubblica voce,
, in una tensione tale che non mi par d'esistere se non nei due
, 'udito'... 'uditrice'non mi sovien aver letto in uso. muzio,
quella sovrabondan- za e quel gonfio che mi nuoce scrivendo mi aiuterebbe parlando...
za e quel gonfio che mi nuoce scrivendo mi aiuterebbe parlando... ma gli
desiderosi a'quali intendo in questo, quanto mi sia possibile, compiacere. varchi,
di lui. moretti, ii-375: mi facevo talora suo compagno frequentando lezioni universitarie
settanta spositori. foscolo, 1-174: io mi vivrò uditor pitagorèo: / poi,
/ poi, cigno e corvo, io mi morrò cantando. 3. che assiste
del cambio. del riccio, 6-1-126: mi son fatto vedere sul ditterio. così
». moravia, 14-197: uffa, mi manca il fiato, e poi è
francesi, che già una volta mi hanno colpito anni fa; qui, sulla
ritratto). moretti, ii-1057: mi pare di ricordarlo [ojetti], anche
ed essendo anco causa di religione violata, mi sarà caro sapere da qual foro sono
, non sapendo ancora come altramente tormentarmi, mi perseguitate col 'professore'e con p'ufficiale
. c. levi, 6-20: mi aveva chiamato perché io ero ufficiale in congedo
mattine ch'io sono stato in camera, mi hanno mandato, per ordine de'padroni
. si presentò al mio calesso, e mi domandò imperiodamente 'o passapuerte'. foscolo,
barzelletta ultima ha fatto capire ch'io mi spogliavo della 'ufficialità'e invitato tutti a fare
ufficialità, faccia e mani fredde, mi rimetteva nella finzione che io fossi scampato alla
, egregio signor consultore, perché non mi fu mai notificato dal ministero della guerra
tra gli altri dell'angelo, che mi prega di ricordarlo a voi e all'amica
della differenza d'età? ma se mi fa passare per suo zio. o vuol
: in una vostra lettera di vecchia data mi diceste che un certo officiale si sarebbe
pubblici, ma solo tre o quattro mi occupano veramente. -abuso di ufficio-
, / disse monòs a me quando mi vide, / lasciando l'atto di cotanto
». guiniforto, 108: quando minos mi vi de, egli lasciando
a letto, una suonata importuna di campanello mi costrinse ad alzarmi... era
era... il portalettere il quale mi recava un avviso dell'ufficio ferroviario di
dell'ufficio ferroviario di spedizioni, in cui mi s'invitava a far ritirare da quel
potuto operare. guicciardini, iv-177: non mi asterrò per questo da esprimere liberamente il
fortuna pure l'officio suo, che io mi sento buon tetragono ai colpi suoi.
tal si partì da cantare alleluia / che mi commise quest'officio novo: / non
far porsacchio. monti, v-440: non mi dilungo, perché l'officio della penna
della penna, siccome v'ho detto, mi nuoce molto alla vista. botta,
ufficio e virtù di salvare, che mi cuoprono e guardanmi dal freddo. bencivenni,
potente natura dallo 'ncominciamento della mia nativitade mi fece compiutamente con tutte le membra,
officio per lo scolare bresciano, che mi par quasi un di que'miei pratichi.
a pieno soddisfatto. marino, xii-45: mi ha promesso di fare ufficio con l'
. pavese, 4-274: padre felice mi disse che del breviario bisognava recitare sopratutto
imbrunir della sera veniva a trovarti, mi ricordai del tuo ufficio della madonna, e
mantenersi in ufficio: osserdeva, che mi mandasse. cellini, 554: uno di
ufficiolo molto vago, che l'amico mi manda, cioè rufficiolo, che io cre
in ragionare officiosamente di me con chi mi può aiutare. 6. con
in me quella osservanza e officiosità, mi riputava degno d'essere amato. calepio,
la dama uscì tosto da tumultuosa stanza, mi si fece incontro con aria allegra e
affabilissimo gentiluomo: talché posso sperare che mi giovi altrettanto la scienza, quanto l'
. che col suo cappello sotto l'ascella mi veniva dietro officioso per farmi risovvenire del
appresso, ho dimostrato cosa, che mi è parso ufficiosissima. 8.
alle copie [del libro], non mi importa d'averne. m'importerebbe che
il ladro sarò stato io, che mi sarò preso a ufo il diletto di vedere
ingiurioso). pananti, i-32: mi fa storiar quel misero salario, / mi
mi fa storiar quel misero salario, / mi suol tirar il pan con la balestra
laido se tal nome ruge; / ancor mi 'l tegno di ver mi'mal uge
ver mi'mal uge, / profetar mi duol de sì gentil cosa. fazio,
davano uggia. palazzeschi, 1-32: mi sembra che la stanza grondi, e che
corsini, 19-93: se allor che mi trov'io lungi dal campo / voi fate
pascarella, 1-129: mentre l'asinelio mi riportava a casa, non sapendo che