4-55: sanno benissimo che, se mi tengono a contatto con gli altri, io
intr. con la particella pronom. { mi sin daco, ti sindachi
andare ai giudici, e se non mi vien fatto ragione, mi appellarò al sindicato
e se non mi vien fatto ragione, mi appellarò al sindicato. verbali del consiglio
getti, 17-77: oh, questo mi par bene un voler proprio tenere iddio
di altri. marino, xii-415: mi contento di soggiacere più tosto alla sentenza
è stato questa mattina alla mia lezione e mi ha ardentemente pregato a mandar a modana
rezasco, 1082]: l'illustrissi- mi signori leonardo moro e marco zustignan sinnici,
la congregazione nuova dello eremo di camaldoli mi elesse avvocato...; fece detta
9-67: un sindacuzzo / del pacifico amburgo mi ristora / del berlinal filantropesco puzzo.
mia nascita è assai civile; la disperazione mi fece fare soldato; la sinderesi mi
mi fece fare soldato; la sinderesi mi obbligò a disertare, e l'esempio di
la sindone,... il cadavere mi si esibisce, con improviso proscenio,
cattaneo, iv-3-232: non so perché cavour mi abbia tolta la sinecura di secretario dell'
lui, rassegnatamente avrebbe potuto dire: « mi stanno purificando », come disse,
a sentire la musica ai giardini? mi dicono che suonerà una bella sinfonia di
cinque violini. pananti, i-232: io mi figuro che il teatro sia / a
prevedibile. muratori, cxiv-44-241: egli mi fa dietro una sinfonia perché ammetto la
, 1-763: sono in gran timore che mi renda inutile un 'motivo'bello che avrei
sorella della pittura'. cicognani, v-1-395: mi sinfonismo, sm. mus. la forma
armonico o grade caniti assidui mi alzo tardi. vole.
eo vi dire'a finga / quando voi mi vedite. mostacci, 146: io
« io vi priego che non mi destiate del sonno ». f. f
, / maraviglia non è, s'io mi dispero, / ché 'l mio cor
ritener rinvito / contra il nimico che mi palpa e tangue. g. b.
i-135: sento una preghiera singhiozzante che mi stringe la gola deliziosamente. barilli, i-90
a queste mie singhiozzanti parole / essa mi porse lacrimosa il volto. 5
, che le lagrime amare, / che mi piovon dal viso torna via, /
tanto quando ero solo in camera mia, mi mettevo a singhiozzare, così, senza
una creatura umana; e quel singhiozzo mi fendeva il petto. 6. diffondere
/ son morto, e, non mi dando voi soccorso, / son sotterra.
una creatura umana; e quel singhiozzo mi fendeva il petto. -suono stridulo
talento a 'incomensare, ma temenza mi tene. aretino, \ -1-445: sapendo
: illustrissimo signor mio padron singolarissimo. mi trovo in milano tutto svelto e contento
trattato dal cognato e sorella che non mi lasciano mancare veruna cosa. -illustre
umilissimamente grazie del singoiar favore ch'ella mi fa. goldoni, v-1083: -s'ella
dell'affetto singolare che vostra signoria illustrissima mi porta e della passione ch'ella ha
abbia confini. montano, 1-72: mi andavo convincendo, come un pazzo e
. giusto de'conti, 1-37: mi fé [amore] pria singular più che
morte l'alma invio, / e poi mi tinse nel tenace oblio, / sì
lla nostra principale materia quelle nominare non mi lascia. -eccezionalità di una dote o
. g. gozzi, 334: mi rallegrai molto più dell'essermi abbattuto a conoscere
, con la singolarità de'suoi pensamenti, mi avrebbe per qualche tempo intrattenuto. d'
. muzio, 7-85: io sempre mi sono ingegnato di caminar per la strada comune
[del demonio] per singolo non mi estendo, perché sarebbe troppo prolissa materia
« per carità, per carità, se mi volete bene, andate a chiamare il
piangere singhiozzando. linati, xii-42: mi pigliò la mano e su vi abbatté la
singulto del piangere, che queste donne non mi pottero inten dere. bibbia
, quali promesse non adoperai io perché mi salvasse una vita a mille doppi più
colmi e con stillante umore / da te mi parto. b. tasso, ii-5
vanina. se bevo un sorso d'acqua mi passa ». 3. scoppio intermittente
me, sicché un frullo d'ali vicino mi faceva sussultare e un trillo lontano mi
mi faceva sussultare e un trillo lontano mi dava quasi un singulto di gioia. gozzano
/ pei burroni. boine, i-62: mi faccio un sentiero di ciottoli su per
ii-22: odo già la scusa che voi mi volete addurre. dite che se non
: attesi forse che non... mi si preparasse di sotto una burla.
di raso cremisino. moravia, 25-27: mi spingeva verso il letto, e con
il letto, e con una mano mi tirava su, sgraziatamente, la gonna
poco riflettendo al mio gracile temperamento, mi diede una purgazione preparata con antimonio superiore
che già lo 'ncarco di là giù mi pesa. -posto a sud dell'
. v. borghini, 4-ii-568: io mi meraviglio di questa loro prontezza così nuova
d'estate hanno foglie rosse o gialle, mi mettono gola ancora adesso, perché la
, poiché egli col fingersi / amico mi lavora sotto? buonarroti il giovane, 9-508
). boccaccio, 9-54: non mi mandò ancora così sotto la fortuna,
la fortuna, benché il tuo mecenate mi v'abbia voluto mandare. rappresentazione di
dedicarvisi. arbasino, 1-209: io mi rimetto sotto a lavorare, bisogna che
rimetto sotto a lavorare, bisogna che mi faccia vedere più spesso alla fornace per meritarmi
alla fornace per meritarmi la parte che mi passano. -farsi avanti nel corteggiare
questo, ti dico la verità, mi conveniva come marito. -per di
, x-84: sotto sotto, tutti mi fanno una guerra sorda. moretti, 15-
berto è un diavolo, lo so, mi fa morire, lo so, ma almeno
cxxiii- 159: tu... mi pigli sotto sotto per un immoralista uso letterato
-di sottecchi. pavese, 7-94: mi guardò sotto sotto e cacciò un po'di
fumo. « ti capisco, » mi disse. « stavi meglio una volta »
star sotto. fagiuoli, 1-1-46: mi darà di male palore: io mi salta
: mi darà di male palore: io mi salta la bilia non posso stacci sotto
vada al palio. baldini, 13-vli: mi sorprendo a mordicchiare la cannuccia della
vedere,... che io conforme mi protestai, non voglio fame menzione,
, 4-78: ginocchioni nel sottobosco, mi salta in bocca una rana. moravia,
aspettavo all'appuntamento l'amico b. e mi pareva che questa volta, se mi
mi pareva che questa volta, se mi avesse preso sottobraccio, gli avrei confidato ciò
sottobraccio, gli avrei confidato ciò che mi faceva il cuore pesante. soldati, 2-492
. i sottocalzoni e le calzettine di lana mi vanno anche bene e sono buonissime.
sanudo, liii-555: di la galia mi è morti omeni 2, uno sotocapo
.. che quel romanzo di rousseau mi ha entusiasmata? ne conosceva il soggetto
letto. sbarbaro, 1-66: un giorno mi venne sottocchio un foglietto volante con cui
mai io che putissi? che voi mi guardate così fiso? » diodati [bibbia
ai guerra signor agate in data di ieri mi scrive. = comp. da sotto1
in vita e parendole grado troppo onorato, mi recarò la sottoguattaro; e perciò datevi
era avvenuto nella baia,... mi faceva pensare ad esigenze erotiche oscure,
del datario. pallavicino, io-li-177: mi riscrisse che n'avrebbe senza indugio parlato
alzò la voce « sì, proprio, mi voglio divertire ». = comp
: son già tre dì che in letto mi ritrovo, / bevendo brodo e masticando
pagina interna, e sottofascia indirizzato, mi pare, al segretario. montale, 12-66
creda, signor elaiano, quella donna mi faceva disperare: avevo trovato per lei
in fatto di matematiche,... mi metta nell'animo un sentimento simile a
vita e, parendole grado troppo onorato, mi recarò a sotto- guattaro.
che sia ordinato al sotto-ispettore perch'egli mi rilasci gli estratti di rivista del tempo di
quei milioni di metri cubi che prima non mi c'entravano cominciai in effetto a vedermeli
con tre sbadigli, ella... mi salutò e si allontanò. pratolini,
. c. carrà, 536: mi piace anche sottolineare che mai fu turbato
ellenico], costante direttiva, che mi sembra inoppugnabile, è di rappresentare l'
muto dialogo degli occhi all'amplesso che mi era sembrato di vedere adombrato nella duplice sottolineatura
manica interna. ariosto, viii-372: mi piace che abbiate trovato il veluto zi-
senza perder tempo, raccolsi quanti militi mi caddero sottomano e, ponendomi per le vie
che in questi termini... io mi trovava nel caso di far registrare il
registrare il mio voto; ed acciocché non mi si facesse qualche nuovo sottomano, lo
). olivi, 93: mi fu portato due volte un pezzo di lava
sottomarina, in parte d'origine vulcanica, mi facean vivo a quei tempi lontanissimi in
mano è tanto bella e distante che mi sembra appartenere alla flora sottomarina. savinio,
sottomessi ai genitori. bacchelli, 2-290: mi prendi per una delle vostre sottomesse massaie
) oì di tempo fui sottomesso e mi ridussi a tale che mi distil
fui sottomesso e mi ridussi a tale che mi distil li sottometatarsolaterifalangiani: muscoli
indominato, perché non ritrovai cozzone che mi sottomettesse al maneggio. giannone, iii-83:
omeni che forsi abiano più paesi che mi seguito. sarpi, vi-2-77: alcuno ancora
. papini [in boine cxxi-iv-160]: mi ricordo di una tua intenzione: di
fortuna la sua mola, / e sì mi sottomesse a gran contrasti. macinghi strozzi
legge. della robbia, 143: io mi sottometto alla fede di iesu cristo e
quel detto gaio si sottomisse tanto che egli mi chiese perdonanza. 14.
affetto. leopardi, 1027: io non mi sottometto alla mia infelicità, né piego
il coraggio di riscrivere la lettera. mi sottometto piuttosto alla taccia di villano e
non sia detta e ad ogni correzione mi sottometto. c. dati, 4-13:
fatene ciò che vi piace, ch'io mi sottometto alle vostre sentenze. d'annunzio
solinas bonghi, 2-148: luigino, mi ricordo, lo tormentava: « fa'un
», disse milton. « se mi va bene.. » e si preparò
20-184: io aveva una putta, che mi morì di tredeci anni, tuffolotta tuffolotta
, o piccole sottopoesie, che qui mi piace pubblicare per semplice necessità sentimentale e
baldini, 9-219: dome scrittore non mi saprei fidare in nessun caso d'un
io gli sottoponessi. bilenchi, 14-167: mi sottopose un progetto che consisteva nel sottrarre
m. zanotti, 1-4-298: non mi rido io quivi di quella loro opinione,
so già s'egli più a riso mi movesse che a sdegno in quel luogo,
al primo ch'io vi vidi, amor mi prise / ed a voi sottopose lo
, 75: lo amore soto- pone mi a lo so comandamento, la qual da
lui revelai, e sì che, mi conbatando, l'amore plui forte mi costren-
, mi conbatando, l'amore plui forte mi costren- qe. betussi, xliv-95:
forze ed interminabile. loria, 5-199: mi sarei spinto a dire quanto fosse imperdonabile
pazientemente, l'operazione alla quale egli mi dovrà sottoporre e che, dice lui,
convien che in santa pace or i'mi toglia / a scriver cosa sol d'
santa romana ecclesia e sempre a quella mi sono sottoposto e sottopongo. guidiccioni,
, 4-1 (1-iv-358): mai non mi sarebbe potuto cader nell'animo..
, / ch'a tutti e'suo piacer mi sottopuo- si. rocco, 1-79:
condescendere ai vostri piaceri; non altro, mi credo, che, sottoponendoci vilmente alle
questo componimento come un esercizio a cui mi sottoposi per farmi spedito ne la descrizione animata
tenuti. bizzarri, 27: apertamente mi sottopongo ad una infamia perpetua, tradendo
inquieti miei sottoposti, i quali non mi odiano che perché sono preciso nell'esigere il
sarei, se non posso comandare come mi pare ai sottoposti? tozzi, vi-702:
miei superiori gerarchici... mi ricordano la mia condizione di sottoposto.
coi sottoposti. bilenchi, 14-139: mi ha interrotto come usano i superiori,
le piante. delfico, i-17: non mi pare... inutile l'osservare
delle imprese. soldati, 5-131: piacentini mi descrive l'intero ciclo della produzione,
l'intero ciclo della produzione, e mi enumera uno dopo l'altro tutti i
189: maestro,... molto mi diletterebbe di veder quello spirito attuffare,
1-35: il palazzo della nostra sottoprefettura mi piace. = comp. da sotto1
dubito che non si rimanga finché non mi abbia cacciato dentro un sotto scala. collodi
mandate altrove! pavese, 1-70: mi spinge indietro, chiude la porta con la
. poscritto. aretino, iv-6-236: mi notifica nel sottoscritto de la carta indrizzatami
, i-105: potrebbe darsi che un altrianno mi disponessi a stampare un tomo o due
. ma non lo farò sinché non mi trovo un numero competente d'amici e sotto-
competente d'amici e sotto- scriventi che mi rendano sicuro il guadagno. alfieri, xiv-2-16
, fu senza deliberazione, perché così mi sarà venuto alla penna; e se non
panigarola, 238: se i concili tali mi vietano le imagini, anch'io mi
mi vietano le imagini, anch'io mi sottoscrivo. 0. rucellai, 3-79:
volere se non il nostro migliore, mi obbliga a sottoscrivermi volentieri a questo suo
pratolini, 10-444: quando io un anno mi trovai alle strette, con gli impegni
, ii-517: col più profondo rispetto mi sottoscrivo, pr. felice vittuone.
precede ah'istorico. al che non mi sottoscrivo. pallavicino, 1-279: io veramente
, 1-279: io veramente... mi sottoscrivo a quel che l'altr'ieri
. bianchetti, 1-225: né perciò mi sottoscrivo alla dura sentenza degli stoici o a
: di una parola detta inconsideratamente subito mi posso retrattare, ma la sottoscrizzione della
4. de amicis, i-850: mi domandò se avrei accettato l'ufficio di
di stato. massaia, xii-106: mi riferì alcuni particolari rispetto alle spese sostenute
montale, 4-230: qualche mese fa mi è capitato di leggere un saggio sullo
e. gadda, 22-12: 'io non mi inchino davanti a nessuno e sottosegno.
non so ancora. quel suo sottosegretario mi promette d'interpellarlo nuovamente.
più è 'l tempo già che i piè mi cossi / e ch'i'son stato
pratesi, 5-90: « le mattine mi metto lì davanti alla spera, e
metto lì davanti alla spera, e mi canzono da me per una mezz'ora,
ogni cosa sottosopra e non ho chi mi serva, e quello che è peggio sono
. ed è tutto sottosopra secondo che mi pare al volto. lippi, 12-3:
la sterminata pianura dei sottostanti mari che mi attorniava. cavour, vii-15: io credo
a giunonica legge sottostare, / tu mi dèi certo aver per iscusata, / né
civiltà delle'macchine, 282]: non mi restava... che risalire alla
, 26-182: lo sa a che cosa mi fa pensare lei? allo struzzo che
zia salì alla mia camera sottotetto e mi svegliò, io mi sentivo come se avessi
camera sottotetto e mi svegliò, io mi sentivo come se avessi chiusi gli occhi solo
anche un'accenno all'autocensura. garbato, mi raccomando. magari poi spiega bene nel
bassa intensità. 343: io mi faccio a la finestra e dico sotto boce
dieci gradi sotto zero, e pure mi par di star bene e d'esser ancor
vi porìa: « poi che non mi vedeste, / occhi vani, voi foste
'l cor, ch'i'aggio, sottrar mi voleste ». savonarola, re
gli ardenti miei desiri, / e mi sottragge al foco de'martiri, /
dov'è il bel dir, che mi solea sovente / sottrarre al duolo? tassoni
portàro i venti, / almen tu mi sottraggi ai fieri denti / del tempo
loredano, 16: l'abito mentito mi sottrasse da ogni pencolo. alfieri, 1-766
imbelle obbrobriosa. tarchetti, 6-ii-342: mi confessò d'aver fatto una grave perdita al
] obbedienza. giordani, iv-9: mi è certo che non gli basterà d'avere
miei giorni, / che alla vita non mi sottrai, facendomi / come il sono
in londra. e lo mando perché mi pare che l'aver sottratto a un obblio
, / sì m'è aviso c'amor mi sotragesse: / parse che mi furasse
c'amor mi sotragesse: / parse che mi furasse / subitamente core e corpo e
. dante, inf, 26-91: mi diparti'da circe, che sottrasse / me
pena, che di così raro dilitto istantemente mi seguirebbe. d. a.
, supplico vostra signoria del favore che mi promette di sottraere il punto della sua
visconti, 1-93: per che non mi subtraggio / a sì fiero voler che
/ a sì fiero voler che mi transporta / in parte dove l'alma se
quando in quando io non so sottrarmi, mi facevano a questi giorni passati inquieto,
sottrarmi al mio crudel destin / questo mi resta solo arduo cam- min.
posto che a tanto di disonestade io pur mi lasciassi conducere e per l'eccellenza regale
queste ultime tre leggi acconsentissero, chi mi potrìa dalla indignazione di quelle altre due
ragione. giuglaris, 1-59: or mi s'imponga perpetuo il silenzio,..
mia nisa e perché solo / così mi lasci senza alcun conforto? / e perché
, 1-xl-1-36: oggi... mi sono sottratto alfemanuele, e vi scrivo da
ogni sguardo. carducci, ii-n-131: mi dà noia il pensare di non poter venire
ix-28: suonarono alla porta e io mi sottrassi dolcemente al peso di rosetta addormentata e
signoria ha mandato con la lettera, mi mostrano che il libro del signor bachello
, se tu se'leale uomo, tu mi dèi la mela donare, per ciò
sottrazione alla giornata di lunedì, che mi convien pranzare a buon'ora per andare
sottrazione. pirandello, 8-679: non mi offendeva tanto per me questa sottrazione d'
i meno rassegnati all'ignoranza, non mi sembravano uomini interi e perfetti, ma'mez-
sostant. pratesi, 5-309: mi voltai, qui presso la porta, alla
3: amor che ne la mente mi ragiona / de la mia donna disiosamente,
: ahi! sovente disperando di vendicarmi mi caccerei un coltello nel cuore per versare
ne avrò sovente. pavese, 9-34: mi dava il senso di trovarmi in campagna
braccesi, 59: così quel che mi fu grato già tanto, / or m'
infallibil giusto tribunale, / ma perché più mi cale / che 'l passato piacer non
i-xxiv (a) -7: soventora mi dà pena tale / che 'n poca parte
parlarne: / da lor sentenza parto e mi disembro. albertano volgar., 88
immensa. campana, 265: voi mi siete come il ricorso di una soverchiante
1-xxvi-104: quante soperchianze, quante ingiurie mi fosse forza ingozzarmi in tutto il corso
fui, tosto che il vostro sole / mi soperchiò con le saette d'oro.
chiaro davanzati, xl-31: per tanto mi soverchia d'alegranza, / mem- brandomi
anni più m'accascia il pondo / e mi soverchia il tedio e lo sconforto,
tedio e lo sconforto, / più mi rincresce di non esser morto. d'annunzio
datomi un'arra / che ad amare mi sopergla troppo. -reprimere del tutto
precedenti la certezza dell'esito felice non mi aveva mai fallato, altrimenti il deperimento
onori e della gloria del mondo che già mi soperchia di retà. lafio gianni,
testa sovra quanti / uomini han qui mi vedo soverchiare. -sovrastare una località
bosco frandescente, che allora stormiva e mi scuoteva grosse goccie fredde in testa.
tue passioni. tarchetti, 6-ii-387: mi sentii soverchiato da una subita angoscia di
. commedia di aristippia, 19: mi duole un servo m'abbia ingannato,
goldoni, iv-1052: che pistola? mi userete qualche superchierìa? monti, iii-62:
/ seppe scarnirsi mai come scarnire / io mi seppi. non un soperchievole per
sinisgalli, 78: da allora ogni bene mi è stato soverchio. 4
le virtudi, passando per alcuna parte, mi negò lo no materia soperchia.
arte de'soperchiaria a lui, mi desse carico d'infamia, io non doverei
, allora ebbro, disse: « io mi appellerei a filippo, ragunano soperchi
sempre trovo soverchie le occupazioni che non mi concedono un momento di tempo. lemene,
lavoro forse soverchio di questi ultimi tempi mi avevano affranto un po'fisicamente. l
, e che ve ne scusiate e mi offeriate di nuovo,... son
liberalità. e, con tutto che mi carchino di soverchia obbligazione, ve ne
a lor signori di tutto ciò che mi ribolle qua dentro e mi sconvolge la ragione
ciò che mi ribolle qua dentro e mi sconvolge la ragione, se penso ai
sarebbe soverchio. machiavelli, 1-i-224: non mi pare soperchio narrare prima tutto quello che
lascia conoscere iddio,... mi dispuosi... a mostrare per lo
queste soverchie lodi che... mi recano spiacere e vergogna grande. pallavicino,
a gravità. foscolo, x v-408: mi sento assai fiacco, e la convalescenza
per liberarmi dalla soverchia forza i medici mi hanno posto in soverchia debolezza. nievo
colu'che 'l suo iudizio non nasconde / mi fa pensar che ciò da noi procede
obediente. a. franci, 40: mi sono ingegnato palesarvi quanto il latino alfabeto
aspetta / mie fiero ardor, se mi gastiga e 'nsegna? cesari, i-57:
così a soverchio colmato, che ben mi sta se, ultimo del lor sangue,
il più povero e il più infelice mi viva. -di soverchio: eccessivamente
maggiori ancora le ne renderò s'ella mi volesse indicare particolarmente que'luoghi che a
soverchio. casti, iii-50: di soverchio mi dovrei estendere se volessi tutte narrare le
. i. andreini, 1-163: mi sovviene che di sovverchio ardeva in me
/ dal candor di lor alme ei mi vien tolto. = da un lat
intr. con la particella pronom. (mi sovermónto). risultare superiore, più
io bene, o che il veder mi svaria, / là giù nel prato sotto
/ di canizie, camillo, il crin mi covro. cantù, 3-215: infiniti
così benigna e soprabbondante dimostrazione, io mi confesso soprafatto e confuso. c.
ba che mi ricordava l'altra, del seme effuso:
ii-5-56: lessi il racconto; e mi piacque per naturalezza spigliata, se bene qualche
forse un po'di sovrabbondanza, e, mi perdoni, gualche lieve cenno un po'
incolpandone la soprabondanza della passione amorosa che mi flagella continuamente. panigarola, 2-266:
, peroché diedi libertà generosa a chi mi empie d'oro. d'annunzio, v-3-127
, ma di soprabbondanza o di supererogazione, mi contento io stesso di essere il primo
pasqualigo, 427: ogni 'orno mi soprabondano nuove cagioni da dolermi. p.
espressioni da farvi comprendere la gioia che mi soprabbonda nel seno? papi, 1-2-133:
amor m'à dato pene / da poi mi fé voi, gentil donna, amare,
, gentil donna, amare, / mi tene in gran pesanza / d'onni lontan
infinità de'miei cordogli dalle lagrime che mi sovrabbondano negli occhi, specchi dell'anima innamorata
fama. cesareo, 355: il cor mi soprabbonda / di gaudio, e me
alla giustizia ingiuria. muratori, iii-191: mi si perdoni se ho
alla dolcissima lettera vostra non so che mi rispondere, in maniera mi soprabbondate d'umanità
so che mi rispondere, in maniera mi soprabbondate d'umanità e d'amore e
). bembo, 10-ix-435: non mi può se non essere carissima e dolcissima
pericolosamente trabocchi. verga, 1-192: mi sopraccaricarono ai scialli e di mantelli, e
e di mantelli, e il babbo mi sorreggeva. mezzanotte, 92: voi vi
considerazioni storiche o estetiche cotesti gracili fiori mi parve peccato. manganelli, 12-130
scrivo volentieri. ma quando la soma mi sopraccarica, come oggi, mi casca le
la soma mi sopraccarica, come oggi, mi casca le braccia. mazzini, 5-319
. mazzini, 5-319: le visite mi sopraccaricano: sto ritirato in casa, e
distrutta. arpino, i-382: il riso mi disarma, e così la nostra commedia
a praticare con cervel balzani / che mi bravino o che mi dieno al buio /
cervel balzani / che mi bravino o che mi dieno al buio / qualche picchiata?
tanto inanzi dire non poria / quanto mi tegno sovrameritato / membrando il giorno ch'io
balia / ed i'vi presi ciò che mi fu a grato. guittone, 08-13
osa. bondie dietaiuti, 292: mi donò amore l'ardimento / di voi amar
servire. foscolo, xv-339: non mi ricordo bene ciò che tu mi hai dasovralèto
: non mi ricordo bene ciò che tu mi hai dasovralèto e sovralètto, v.
di condurmi alle ultime disperazioni, e mi facea compiacere sovranamente nell'idea del suicidio
si fanno in onore della sua sovranità, mi dice ch'io vi scriva che desidera
era coronata, e quella solitaria sovranità mi piacque. -eccellenza in un'attività
6-239: per quello iddio a cui mi diedi, / vi priego, padre mio
: / spes se fiate mi 'ntronan li orecchi / gridando: « vegna
/ che mai non parto, sì mi par sovrana. fiore [dante],
crin ti cinse. goldoni, x-1098: mi sorprende l'onore sovrano, / e
sorprende l'onore sovrano, / e mi grazia con troppa bontà pascoli, 1-138:
quellameravigliosa forza di sacrificio, bisognava ch'ella mi amasse d'un sovrano amore.
c. arrighi, 3-49: « perché mi avrebbe igliata me se dovesse aver un
c'è un amico mio che a te mi vuole / condurre e presentarmi ad ogni
silenzio sovrano. pirandello, 8-375: mi sono sempre guardato bene dal turbare
era di tenera età, mio padre mi faceva portare in collo, e mi faceva
padre mi faceva portare in collo, e mi faceva sonare il flauto, e facevo
.. o fiorellin cortese, / tu mi favelli al cor qualche speranza: /
. con la particella pronom. (mi sovraórdino). porsi in una condizione di
sì parlò profondo; / né per elezion mi si nascose, / ma per necessità
letto e tavolo, tornando più tardi mi destarono. 2. piccola finestra
., 30-24: da questo passo vinto mi concedo / più che già mai da
addosso l'imabbracciavacca, xxxv-i-338: poi mi toma, punge e fa dosovraposto al
si facesse. e volendo io scrivere, mi commise che io indugiassi fino attanto che
e prepotente. carrer, 2-503: mi voleva felice al suo modo, non per
lancellotti, 1-714: s'un nemico mi percuote o minaccia di percuotermi con una
et un altro con una spada tagliente mi soprastà al capo, sempre per istinto naturale
: né vergonga né matega né vilania a mi mo'no sovrastà. -regolare
. ovidio volgar., 6-312: mi rallegro, perché l'ornamento è nella
vostra signoria il signor suo fratello che mi faccia vedere il fine de la mia
lite avanti la morte, la qual sempre mi sovrasta, laonde non dovrebbe ritardare alcuna
, il pensiero delle grandi noie che mi sovrastano, io 'in gran tempesta ondeggio'.
, signori, due volte sono stato (mi vengono i brividi!) in procinto
prender moglie sul serio! bisogna che mi sottragga al più presto, a ogni costo
costo, a questa tremenda minaccia che mi sovrasta. -rar. con la
botta, 6-i-ix: quello che vostra signoria mi scrive... intorno il pericolo
dopo quel tempo le famigliari afflizioni che mi fu di necessità soprastare qualche tempo a
dienzia. anonimo, i-600: un'alegreza mi vene dal core / con tanto gaudio
dal core / con tanto gaudio che mi disnatura, / per zo c'amato son
en viritade lo crudel del dolore sovrasta a mi. testi veneziani, 70: elio
stampa [22-x-1988], 19: lui mi sovrastima, io lo sovrastimo.
: la seconda causa di sovratensione psichica mi fu apposta dal contegno d'una donna che
come per una improvvisa sovraim pressione, mi è sembrato per un momento che al posto
. segneri, iii-1-102: oh se mi riuscisse oggi d'accendere ne'vostri cuori
e profondissima quiete / io nel pensier mi fingo; ove per poco / il cor
mazzei, i-24: perché il luogo mi pare buono e dilettevole assai, egli
chiaramente li miei bisogni, affinché non mi fosse mancato ogni necessario sovvenimento per ricuperare
lettera o novella che d'alcun letterato mi venga, mi giunge appunto come il
che d'alcun letterato mi venga, mi giunge appunto come il sovvenimento de'vivi
/ di veder quella, ch'a morte mi puose / lo dì che ai bologna
quantità di moneta in così fatto bisogno liberamente mi sovieni. b. accolti, 301
, / al fondo de la ghiaccia ir mi convegna. g. p.
suo marito, quello stesso con cui mi ritrovaste nel bosco quando uccisi il cinghiale
struggendo come cera al foco. / chi mi può sovvenir non mi soccorre, /
foco. / chi mi può sovvenir non mi soccorre, / anzi si piglia i
nievo, 296: giulio del ponte mi sovveniva... col suo sorriso schernitore
c. e. gadda, 6-121: mi ha sovvenuto col suo consiglio paterno e
ii-8-250: se v'è ragione ch'io mi adiri, è della miseria mia,
quali nello spazio d'un giorno solo mi sono sovvenute, e quelle che mi
solo mi sono sovvenute, e quelle che mi possono anco sovvenire nel negozio delle chiane
prigione, sovvenendomi di quella di roma, mi porse tanto ispavento che prestamente volsi il
il cavallo dove il mandato del re mi disse. èrignole sale, 2-458: spesso
i matrimoni. palazzeschi, 1-343: mi ricorderete, vi sovverrete di me.
lentini, 7: maravigliosamente / un amor mi distringe / e sovenmi ad ogn'ura
8-1-274: questi sono i nomi che mi sovvengono ora con che dante chiamò il sole
altro esempio più simile per ora non mi sovviene). fagiuoli, vi-15: certo
volev'io lodare / ch'ora non mi sovviene, e che dirò, / se
159: per ora ecco quello che mi sovviene di poter fare. leopardi, 12-11
di poter fare. leopardi, 12-11: mi sov- vien l'eterno / e le
di marzo? » montale, 14-59: mi sovviene il gallese taff quando dette il
vedersi, / che ai mia confession non mi sovvenne. cino, cxxxviii-64-7: se
vi sovverrà del mio proponimento, tanto mi giudicherete degno di compassione. landò,
di compassione. landò, i-17: mi soviene... d'aver conosciuto dui
di cotanta speme, / un affetto mi preme / acerbo e sconsolato, /
, 3-116: se per un attimo mi sovveniva dei miei eccessi notturni, mentre parlavo
, 2-xxiv-1018: il rauco suono dell'ottone mi recò all'orecchio non so qual sovvenir
il monte allora sovchetti, 6-i-240: mi fu letto l'atto d'accusa, nel
letto l'atto d'accusa, nel quale mi si im vertendosi fin dal
., 11-50: perdendo me medesimo mi sta nel cuor, che sovvertita lascio /
sono fra nemici, e nemici audacissima: mi sovvertono la ser però,
nella vita corrente. una verità che mi sovvolge tutto e quasi mi fa paura.
una verità che mi sovvolge tutto e quasi mi fa paura. rifletto: dunque il
è 'n fra voi / el qual mi die sozzamente tradire. nardi, 50:
potrei errare sozzamente, e tornare adietro mi sarebbe gravoso. esopo volgar.,
sai di cattivo: via, non mi sozzare. g. gozzi, 1-263:
imbrattato. ugurgieri, 47: quanto mi pareva mutato da quello ettor, el
le donne cadono in tal sozzézza che mi pare di assistere a una celebrazione di
fra sue ciarpe. alfieri, i-70: mi tocco di albergare in una bettolaccia posta
: ti ho lasciato stra mi è stato riferito dopo essere passato per tutta
bartolomeo guidocti e stefano ruggieri miei cognati mi mandonni una schiava bactagiata... et
: « oh sozzo animale ch'ei mi pare la lucertola ». egli, che
la peluria scomposta delle zampe, e mi pareva quasi di sentirmi nella gola quel
. cassola, 2-12: come sempre, mi tornarono alla memoria... le
ovidio volgar., 6-318: egli mi fu detto che io venisse subitamente a
): sozzo can vituperato, dunque mi fai tu questo? libri criminali lucchesi
leoni, 558: ah! perché non mi deste una di quelle intelligenze che sintetizzando
loro bere; / solamente nel vedere / mi farìano uscir de'gangheri.
ti terga. forteguerri, 28-27: duro mi sarebbe in sì romito / loco che
ho dietro di me un sozzo passato che mi ruinò la vita e l'intelligenza e
la vita e l'intelligenza e di cui mi vanto con te lieto quando vedo passare
e avventure galanti, i sozzi parlari mi seccavano: giungevano appena al mio orecchio
perché, o perfida [fortuna], mi costrigni tu patire sozze ingiurie? boccaccio
è magnifica. alfieri, 5-20: tu mi esorti a scrivere storie?..
te, de sancta nudridura; / de mi no fi fagio cosa ke pertenia
cerca di pane e di ventura. mi accettarono come spaccapietre. montale, 2-79:
testa si spacca. leoni, 11: mi diceva un de'crociati vicentini com'egli
l'infezione senza il loro intervento. mi par di rivedere la soddisfazione degli amici
! tozzi, vii-15: se tu non mi obbedissi, ti spaccherei la gola come
morta che un mal di testa che mi spacca. io. dividere nettamente in
, 5-i-1433: questa [giubba] non mi va, maresciallo, questa mi si
non mi va, maresciallo, questa mi si spacca sulla schiena. -
colonia su questo fazzoletto, caro. mi sento spaccare la testa. 19
alfieri, i-90: codesta prima separazione mi spaccò veramente il cuore: ma rimanevaci
le orecchie, un fischio lungo e mi volto: erano due di quei tangheri
rimanelli, 2-7: quel rumore di camion mi spaccava il cranio, mi pareva di
di camion mi spaccava il cranio, mi pareva di ballare in un vuoto d'aria
arrovellarsi. marinetti, iii-272: io mi spacco il cranio per spiegarmi l'enigma
arpino, 13-96: se non si vince mi si spacca il cuore. -commuoversi
« va'» disse lui « ché tu mi dai la baia: questo è gioco da
cercando di frenare i singhiozzi: « mi sento tutta spaccata. ho male. non
, 2-xix-772: egli non poteva supporre, mi pare, che a qualcuno potesse non
, autentico. moretti, ii-1044: mi piaceva immaginare che una volta serra avesse
: « è la rift valley », mi spiega l'amico, « la spaccao,
ama a siena o a roma ch'io mi sia, le mie marcanzie le vò spaciare
ruggiero, che già spaccia protezioni e mi promette favori con un tuono veramente originale
3-i-1-48: e1 disegno del signor gulielmo mi è andato fallito, perché lui mi ha
gulielmo mi è andato fallito, perché lui mi ha fatto intendere non averne bisogno,
corrispondenza. carducci, ii-i 1-165: mi annoio molto molto; e mi sforzo a
1-165: mi annoio molto molto; e mi sforzo a scriver lettere, spacciando tutte
amicizia, crediate ch'io al presente non mi muova con più affetto a scrivere a
star così un poco, e poi mi spaccia. salvini, 1-113: su,
rara tra uomini di vita non ritirata, mi piegherebbe a credere essere o insensibilità di
aver niente? goldoni, v-520: mi s'introdusse in casa, col mezzo di
vota. pulci, vi-29: non mi spacciare così per ferro rotto, ché
ché tornerò bene saldo ancora, se mi vorrai bene. aretino, 20-105:
vorrai bene. aretino, 20-105: mi fé citare a corte savella, e funne
levatura. galileo, 1-2-331: indegnamente mi spacciano per avverso alla buona peripatetica filosofia
bientina, 12: io per ghiotto mi spaccio / et ho sempre goduto e goderò
quegli imprudenti tratti piccanti contro di voi mi sono molto spiaciuti, tanto più che un
panzana più matta. landolfi, 8-67: mi sono... affrettato..
spacciarle una delle tante storielle di cui mi valgo per evitare che i miei rapporti colle
parlano, tutti spacciano rimedi: par- mi assistere al consulto della società in agonia.
i medici di brescia e di milano mi avevan spacciato. comisso, v-129:
. comisso, v-129: a me mi à rovinato parigi, là, mi avevano
me mi à rovinato parigi, là, mi avevano spacciato per tisico e ò dovuto
eppure la mia tomba era già aperta. mi avevano spacciato. 13.
i-149: il signor marchese in civitavecchia mi disse che per mare spacciarebbono barbarossa.
e spacciando per istrada il soldato svaligiato, mi condussi qua. adr. politi,
e simili. tasso, i-173: oh mi piace che mandiate il poetino in germania
scalco,... mi rinsaldò alla caviglia la 'quattro maglie'toltami
dice a se stesso: « e'mi convien spaciare. / s'io non me
, 5-91: vengo al parnaso: io mi sono spacciato dalle ciancie mie: ho
vi- 133: in tutta questa settimana mi è convenuto di spacciarmi di cento zacchere
convenuto di spacciarmi di cento zacchere che mi stavano intorno, per dover poi attendere
quel tanto che da vostra paternità romana mi vien commesso. tommaseo, 19-102: i
20-1 io: voi medico, posta che mi sarò in letto, fatemi spacciata e
chissà quale disordine di pensieri. « mi scusi » disse poi in un fiato:
spacciata. fogazzaro, 1-235: molto mi ha spinto a scrivere... la
: ti dissi de'duo pezzi di vigna mi restano a vendere; e poi è
muro. giuliani, i-39: mi mostrava di temere che anco si farebbe
4-114: un corriere spacciato questa notte mi recò la triste novella, che i miei
. chiaro davanzati, 47-4: ancor mi piace veder mercatante / ad un sol
i-98: vorrei... che mi diceste se costà una piccola balla di scelti
226: un perfetto, aggiornatissimo ufficio statistico mi fornisce, giorno per giorno, ora
tempo fa la vedova del cecioni, e mi raccomandò perché la raccomandassi al ministero perché
denominata si veggono. cesarotti, 1-i-29: mi si provi... come,
. castiglione, 4-63: altro non mi occorre dire, avendo scritto a vostra
spaccio erano giunte. testi, 1-116: mi scordai di scrivere a vostra altezza lo
opera. filarete, 1-i-255: ora mi pare a me, poiché la chiesa è
nel punto di darmi il mio spaccio / mi guarda e si commove e ferma il
da quell'ombre a cerbero cagnaccio / mi fan gridar in bando allora allora / senza
e dan- nomi lo spaccio, / mi ripassa caron la morta gora / ed io
finiguerri, 76: se la fantasia non mi vien meno, / io pensodare spaccio a
: egli conosce menelich e maconnen e mi piace sentire da lui ciò ch'egli pensi
ria, spavalderia. esempio: 'io mi rido delle vostre spacconerie (spavalderie)
9-113: sette p ne la fronte mi descrisse / col punton de la spada,
annunzio, v-1-236: una mano sconosciuta mi pone innanzi, sul davanzale di piombo
provati al predecessore di vostra eccellenza mi vennero decretate lire 500 italiane, che
rifarmi degli abiti neri da spada che mi erano necessari. -a, con
la vostra spada il mio dolore, e mi morrò tacendo. -sensazione profondamente dolorosa
. guerrazzi, 2-239: mia moglie mi viene diritta diritta da genova; quanto
]: 'spade', termine l'istruzione pubblica mi ha promesso di proteggere a spadadegli stampatori:
foderati di tratta la vostra causa, e mi manterrà la parola. guerrazzi, ferro
. carducci, iii-24-325: tutti tre mi furono a dosso a mezza spada perché
furono a dosso a mezza spada perché mi rendessi alla croce del merito civile di savoia
,... tra l'animo che mi do da me e machiavelli, 14-ii-479:
vi confortiamo ad seguire co'medequello che mi dànno, vado avanti come una spada.
toccate l'opere moderne de'franzesi, mi dichiaro con esso lei contro il signor
penitenziario, trovo il cavalier sacerdote che mi respinge con la spada in pugno come
preso la spada contro dei pavesi e mi credo d'aver provato che il lor vescovo
non c'e da far guadagni; anzi mi contenterei, vendendola, di rimetter la
del « diritto », il quale mi viene all'incontro con aria tra il lottatore
mondo è ancora la spadacciòla nel grano che mi folgora di dolcezza. = deriv
paolieri, 17: tutte le volte che mi son messo a mangiare, a scrivere
mia spadétta e 'l pugniale accanto prestamente mi messi la via fra le gambe.
orefice, spa- dine, / passar mi veggo presso. carducci, ii-i 1-254:
, vii-169: vidilo in forma che mi fé temere, / armato come un
cxiv-20-42: saran cinque mesi ch'io qui mi ritrovo in una cameruccia, dove si
spadone, senza verun che di continuo mi serva. = accr. masch.
che potesse esser la vita del fronte, mi sentii nei primi momenti un po'spaesato
per tutto. monelli, 2-251: mi pareva qualche volta di scoprire in loro come
intr. con la particella pronom. { mi spago, ti spaghi). ant
/ da te seguire e amore mai mi spago. = comp. dal pref
le piatte. pascarella, 2-368: mentre mi mettevo a tavola ed ero lì per
lì per ordinare, ecco il signorini che mi nale di un sedile. dice:
principia a spagliarsi. « basta. mi vedi più. perché devo prendermi questi spaghetti
da buoni patriotti, senza spagnolerie. mi dica schiettamente in che posso servirla.
. dessi, 10-93: i mi guardò con insistenza e io mi sentii spagnolescamente
i mi guardò con insistenza e io mi sentii spagnolescamente enfatico come lei pensava.
penna [mérimée], 224: mi guardava fisso, con un'espressione torva
: basta che con estremo rammarico io mi veggo spiccato da quella troppo amabile spagnuoletta
borghesia, non ci voglio entrare perché non mi piace, rifiuto il loro buonsenso folle
, 13-145: ora sono molto perplesso perché mi pare che ci sia una grande polemica
. varchi, v-23: 0 voi mi cavate di questo labirinto voi, o voi
di questo labirinto voi, o voi mi porgete lo spago mediante il quale possa uscirne
: « gli operai.. » subito mi rispondono: « stanno meglio di noi
e l'aria vivace che sorge dall'amo mi rallegri alquanto. verga, 8-480:
su le tavole. pavese, 1-35: mi fermo a guardare, e intanto il
buonarroti il giovane, 9-1 io: mi pare / ch'avendomi veduto un tal
ampio seno. ojetti, i-577: mi ritrovo dopo diciassett'anni sopra un palco
faina alle sei ore / in faccia mi spalanca la lanterna. alvaro, 9-136:
« illumina tutto » gridò. l'operaio mi spalancò tutta la luce addosso, e
spalancò tutta la luce addosso, e mi sentii come una farfalla presa nell'alone
, 421: se ben piango e mi scoloro e spolpo, / non fie mai
si spalancò. d'annunzio, iii-2-1010: mi sembra d'aver sentito che l'uscio
, la veduta sul pian d'erba mi si spalanca davanti meravigliosa di luce e
nostro dio, molto perfetto... mi si spalancò il cervello.
. foscolo, xv-553: la prolusione mi tiene il cervello, il cuore e
per più ore al giorno; e spesso mi lascia spalancati gli occhi le notti intere
: io che ho visto lo appassionato, mi metto in una risaiuola la più spalancata
spalancati. de amicis, i-91: mi guardò cogli occhi spalancati. io gli parlai
fatto una delle solite spalcate; ma io mi di mano in mano alle più vicine
purg., 13-59: di vii ciliccio mi parean coperti, / e l'un
d'una doglia che giorno e notte mi martorizza. parini, 483: si mette
un edificio. baldini, 1-812: mi ritrovai per una viùcola in fondo alla
io avessi bisogno di aiuto, non mi mancherai tu, ieronimo, con le spalle
, 1-159: è un tranello, non mi piace. io sono stata con bob
bob, oggi fino alle tre, non mi sento di pugnalarlo così alle spalle.
avendo a nutrire una numerosa famiglia che mi ritrovavo alle spalle. -avere un
aggravano le mie spalle che quasi non mi ricordo di me stesso. moretti,
ha scritto, sotto le spalle del quale mi sono risparmiato questi giorni.
guicciardini, 13-iii-237: il conte guido mi è stato ogni dì alle spalle,
zanichelli m'è sempre alle spalle: mi manda dietro i suoi valletti, con stamponi
le spalle. cavour, ii-459: egli mi permetterò di dubitare assai che le truppe
. dante, inf, 15-52: mi smarrì'in una valle, / avanti che
, ii-15: o amico, dunque così mi tradisci? così mi lasci? così
amico, dunque così mi tradisci? così mi lasci? così mi volti le spalle
tradisci? così mi lasci? così mi volti le spalle? goldoni, ii-418:
volti le spalle? goldoni, ii-418: mi ha ella porta la mano più d'
giungea primiero. carducci, ii-3-354: e'mi pare, trenta miglia di lungi come
affaticarsi eccessivamente. fagiuoli, 1-4-227: mi basta che mi amiate quanto vo'potete;
fagiuoli, 1-4-227: mi basta che mi amiate quanto vo'potete; i'non
, vii-112: così qualche po'd'ansa mi darete / di scemare il gran peso
/ di scemare il gran peso che mi spalla / di tanta obbligazion che voi
. guerrazzi, 7-100: « che cosa mi hanno fatto? » tuonò ferocemente il
e in puntelli... -i'mi maravigliavo che la non fusse da qualche detta
so che a tomaso,... mi si fece all'orecchio dicendomi che lasciassi
orecchio dicendomi che lasciassi di passeggiare e mi ritirassi. d'annunzio, v-2-423:
né ancor di che far voglia io mi delibero; / se aiuto il vecchio o
gli affari di stato, se il diavolo mi spalleggia. -provvedere qualcuno del denaro che
più non si vuole scomodare, ch'egli mi spalleggi al presente. -prendere
. manni, 2-252: tralasciar non mi piace, affine di spalleggiare il vero
dai marchesi, dai cortigia mi, i-i-xlv: il ponte che era ivi
... /... / mi sentii d'un tratto dimorava.
. g. ferrari, 246: mi provvidi de'bottoni d'argento, d'un
. d'annunzio, v-2-051: di botto mi levai nell'accorgermi di star seduto sur
liberalità di voler favorirmi in commandar che mi fossero mandate cento anne di spaliere o
intr. con la particella pronom. (mi spallóno). viaggiare, lasciarsi trasportare
. g. giudici, 8-19: spallucciando mi guarda con meraviglia / e anche se
e retta da uno spalluto timoniere, mi fece attraversare volando parte del porto.
264-81: soavemente al suo caldo sereno / mi ritien con un freno, / contra
le porcherie per uso esterno di cui mi sono unto e spalmato! papini, 27-515
il tamburo chiamava la tribù alla festa io mi spalmavo di grasso e di polvere rossa
faceva il maestro di scuola, e mi ha date tante maledette spalmate. settembrini [
qual mal spalmato legno in duro scoglio / mi spinge, urta, percuote a salto
densa che sembrava burro, mia madre mi parlava dei suoi progetti. -
[il libro in lingua buttiana]? mi vergogno a dirlo: col mezzo d'
le grandezze de'dotto- ratichi, né mi curo di messere, d'eccellente o di
scuso volentieri, con questo che non mi facciate più di queste spampanate. a.
intr. con la particella pronom. { mi spàncio, ti spanci). ingozzarsi
ridere). giuliani, i-444: mi ci tiraron su a forza e come fui
no, è bisognato suonarlo; e non mi voltavo indietro per non veder la gente
certo che nel momento stesso in cui mi sono rivolto a colui, le cui fattezze
sono rivolto a colui, le cui fattezze mi si confondono davanti agli occhi, usando
la quercia anciaessa spande, / ma mi rompe il riposo e la quiete / collo
! idem, par., 24-56: mi volsi a beatrice, ed essa pronte /
fonte. matteo correggiaio, 13: io mi pento, car mio cavaliero, /
chiarore spanda / chent'ha chi la mi manda, / per zò che naturalmente
,, iii-4: apollo, io non mi sento sufficiente / poter redir ciò che
le tue ragioni non vinte, manifeste mi sono ». bibbia volgar., vi-263
iddio] 'l quale a te mi manda, / perch'io de la sua
spande. biondo, xlv-75: non mi piaceva tanto il suavissimo cibo né me contentava
di meglio, lxxxviiiii- 116: questo mi mosse a tanta tenerezza / di me medesmo
, un suono infinitamente dolce e persuasivo. mi chelstaedter, 620: il
lume. lorenzo de'medici, 11-183: mi parve conveniente assimigliarli a'raggi del sole
pietà volvete a me, che a voi mi spando, / chiedendo più assai,
a. f. doni, 3-51: mi credo poi che si spandesse per molte parti
: lo 'mparar -de l'orso vie. mi avere, / che per ira tenere
/ ma che tanto lontan da lui mi spandi / che mille miglia non senta il
amicis, i-8qi: qui sulla soglia liceale mi trovo davanti un esemplare cosi mirabile d'
ben lontano dal- l'immaginare quel che mi succede, esilarato dalla vivezza della parodia
mano e colle pecorelle, / il cor mi crebbe allor più d'una spanna.
una spanna. grazzinif \ -354: tu mi fai crescere il
: un caso / che con tre spanne mi lasciò di naso / e di legno
lasciò di naso / e di legno mi fé quasi restare. -far
trabocco del sacco, 5: ve'che mi svolse il tristo ladroncello / col farmi
una spanna di là dal naso, se mi prende per una donnetta contenta d'una
sentinella morlacca ivi posta, che mi si presentò col fucile, con un viso
quegli stretti an droni, mi facea vedere certi sportellati di piastra di ferro
la mia lauretta / la qual di doglie mi fé spannocchiare. 5. liberarsi
.) campanella, 1013: io mi spanto... donde a vostra signoria
1-265: v'amo sì forte che talor mi spanto, / per dirlo a la
1-67: quel clyster e quel clyzin mi fanno spantare, strabiliare, trasecolare.
. saba, 4-46: più non mi temono i passeri... /.
. refrigerio, xxxviii-128: li psal- mi, gl'inni e tutto quel che canta
sbaraglio di questa prima impressione, tutto mi va insieme nella memoria. = deverb
. bibbiena, 339: delle fanterie mi dice cose spante circa la opinione grande
intr. con la particella pronom. { mi spaparàcchio, ti spaparacchi)
, / che cosa è quella che mi piace in voi, /...
voi e giorno e notte, / e mi smam mi e mi spappoli
, / e mi smam mi e mi spappoli e m'ingioi? e
e mi smam mi e mi spappoli e m'ingioi? e. cecchi
decomposto. linati, 17-92: mi apparve, mezzo sepolto nella sabbia che
veniane il gonfalone / colle due che mi rimproverano di usare termini quali 'sparacchiare', aste
spa- 'sberlare', ecc., mi onorano molto. attendo da loro qualcosa ragione
nulla isparagna. goldoni, iii-834: mi te sparagno la vita; ma voggia el
la cassetta e vi do grazie perché mi avete fatto sparagnare i soldi della posta
l'ebbe construtto. sansovino, 6-237: mi ammonisce questa presente croce ricordandomi che io
ho ordinato al signor charlier costì che mi mandi alcuni libri, al medesimo vostra
vostra signoria illustrissima pò dar quelli che mi voi favorire mentre si sparagnarà nelle spese
. passeroni, 6-137: per padron non mi sparagno, / mangio il pan,
0. vecchi, lxv-184: chi, mi risponderà qui il buon compagno, /
panigarola, 2-245: da te non mi sparerò io: nello star teco ho
non voglio legger piu oltre, perché non mi è lecito godere come vuol, sopra
: il cuor si spezza, il petto mi si spara, / onte il
vità addominale. mio signore iesù cristo mi farebbe mille volte per voi isparare,
. m. cecchi, 1-1-374: 1'mi vorrei sparar per più forza e lena
settembrini [luciano], u1-1-241: egli mi codosso il revolver. e. cecchi
, l-ii-85: in egitto (se ben mi ricordo) era un costume di sparare
galileo, 3-1-197: io mi era immaginato che per corre l'ucdinò
contro gli sopra la donna infame ruinoso mi abbandonai, sì che le si spagnuoli,
lo sparar calci. guerrazzi, 13-277: mi accosciai git- tando a terra il furfante
1-138: la piccina a suo modo mi festeggiava, sparandomi un pugno in bocca.
, 4-289: orino... mi portò sotto le ciliegie e mi disse se
.. mi portò sotto le ciliegie e mi disse se avevo sete. piegammo un
. bigiaretti, 11-9: quello che mi seguiva mi sparò contro la sua maledetta
bigiaretti, 11-9: quello che mi seguiva mi sparò contro la sua maledetta tromba [
il maestro di tutti gli italiani », mi devo mettere le mani su 'l cuore
, 5-i-711: niente in quel momento mi sembrò più facile, più naturale e più
servita la santa messa, mentre io mi stava sparando de'paramenti sacri, accostandosi
paramenti sacri, accostandosi all'orecchio, mi disse che, doppo d'avere rese le
avere rese le grazie a dio, mi contentassi d'arrivare fino alla sua casa,
mio giuppone di raso, che pur mi sparariano tutti denari. = voce di
. muratori, cxiv-14-380: io temeva che mi burlasse, ma senza immaginarmi il finale
gonzaga, i-253: si aspettavano che mi fusse commesso di pigliare una udienza solenne e
i panni, gli feci cenno che mi spiaceva vedere altri sanguinacci che quelli del
). tarchetti, 4-i-63: egli mi si piantò dinanzi colle gambe sparate e
. arpino, 19-118: 1 medici mi dicono che devo piantarla e io che
devo piantarla e io che faccio? mi ritiro a piantar carciofi? neanche sparato.
aretino, iv-3-297: nel vederla ieri disconcia mi parse uno altare sparato. bruno,
buonarroti firenzuola, 703: e'mi fu posto questo nome 'sparecchia', il giovane
razzese in su quel perciocché quando i'mi metto intorno a una tavola, i'la
con suff. frequent. do i'mi metto intorno a una tavola, i'la
sparecchiata, e 703: e'mi fu posto questo nome sparecchia, perciocché quand'
recchiato e discese a cenare, io mi posi a consigliarmi da senno bembo
, ma da che v'innamoraste voi, mi par che gli abbiate spareggiati. magri
spagna. magalotti, 23-199: se mi dite anche tra bestia e bestia, tuttoché
paragone. arduini, 1-2-7: io mi dispero / cando penso costoro ardi- schin
l'uno e l'altro lembo, / mi sparse tutti i fior che aveva in
sue, ferì i lombi miei, niente mi risparmiò e sparse in terra le interiora
quel che le due divine / luci sentir mi fanno, / e quando t verno
che sola / da che più lieti mi fiottano gli anni / m'arse divina d'
/ c'ogn'altro amor dal cor mi fé lontano. bandello, 1-49 (i-586
defunto figliuoletto spargeste... amaramente mi saettavano il cuore. galileo, 3-4-172
poca carta / novo penser di ricontar mi nacque / in quante parti il fior
/ a ciò che mai da lei non mi diparta. tasso, lxv-48: gentilezza
odoracci / di sego, di tabacco / mi sparsero per camera. linati, 25-194
spruzzi di saviezza, che vostra signoria illustrissima mi va spargendo nelle graditissime sue lettere.
prieghi miei, ché troppo irati / mi son gli dii. dottori, 3-114:
: mie preci a voi spargo, e mi lamento / in sì dura procella.
voi le mie querele, / ché povertà mi rompe ogni disegno. tortora, ii-31
, / che da. tte mai non mi parto / sanza a me promessa dare
in quello luogo. alberti, i-35: mi pare questa età prima esser quella che
rivolti a questo genere di vita che mi mette in confusione e sparge il disordine
de emonia. bembo, iii-629: chi mi dà il grembo pien di rose e
: oh, la tua dolcezza! mi ricolmi le mani di violette perché le tenda
parole. dominici, 4-191: non poco mi maravigliai... della benignità divina
foscarini, lxxx-4-696: il conte di sinzindorf mi fece quel tratto di cortesia distinta,
suo parlare che, ben considerati, dapoi mi servirono a trame fuori il sistema intero
aurea lira, / che le muse mi dierono, / spargi del tuo splendor.
aria, interdetta. moravia, ix-26: mi pareva insomma che la vita si fosse
8-101: una fresca, ariosa meraviglia mi si sparse sùbito per l'anima.
, la pena del mio gusto; / mi spargo in una ornbile gratitudine alla materia
a boca, presente gli uomini, mi spargo tutto in modo in loro che non
spargo tutto in modo in loro che non mi resta fiato da parlare. d'annunzio
e / tanto è dolce che il cuore mi si fende / e l'anima mia
fende / e l'anima mia trista mi si sparge / nel suon di vostra voce
. b. croce, iv-2-235: mi basta,... a sera tarda
perché quel senso cosmico e umano insieme mi compenetri tutto... solamente che,
nell'universo,... non mi viene in mente di aver oltrepassato e
ogni mio desire, / filli, non mi fuggire. fogazzaro, 10-231: il
io con lei usata non fossi, mi vuol dare a vedere che la notte
mie fatiche esser grate..., mi inanimirò forse a pubblicare l'altre mie
fisica e botanica, / ne so quanto mi basta. seriman, i-178: nel
. gadda conti, 2-53: chi mi avrebbe detto, allora, che, spinto
il pari e lo spari, secondo che mi piace. = comp. dal pref
. ittiol. famiglia di pesci percifor- mi generalmente costieri: hanno grosse dimensioni,
pugnaletto di toledo »... mi sottrassi con uno strappo e corsi nella mia
. sapeva di spariglio dei sette e mi parlava dell'ungheria. = deverb.
catone] sparì; e io su mi levai / sanza parlare, e tutto mi
mi levai / sanza parlare, e tutto mi ritrassi / al duca mio. petrarca
pianto e che con guancia smorta / mi lagni al tuo sparir. carducci,
sparir tuo, tornatomene triste triste, mi posi a cercare una distrazione.
: isparì ogni visione; ed io mi destai tutto ispaventato e 'n parte allegro.
borboni. bernari, 7-89: il custode mi avrebbe spedito il tutto appena sparita la
le stelle. foscolo, xiv-156: mi si oppone l'illegalità del mio titolo;
. fagiuoli, i-156: solo / mi satollai d'occhiate in quella tavola, /
. calandra, 3-120: il biglietto mi sparì dalle mani in un lampo.
. 0. rucellai, 3-34: già mi veggio sparire quelle speranze, ch'io
/ e più che cosa mai forte mi spare! lomazzi, 4-ii-377: in
ne la spagna vinato apparve / ch'assai mi fé sentire al cuor gravezza. /
. / e, secondo ch'udir allor mi parve, / peggio m'avrebbe fatto
or che lei che l'accese il ciel mi tolse. -cessato (la vita
, 24-151: ora è un fatto che mi sono risvegliato alleotto assai meglio: il dolore
cacio, cioè del secondo, che voi mi avete mandato, e anche del primo
: menomi assai sovente in dismisura / e mi fece de voi, donna, sparlare
alegrezza e di gioia sento, / che mi conven mostrare a voi parlando. compagni
quello sparlare delle mie allegazioni di dante mi fa andare la senapa al naso.
1-6: se la necessità di questo assunto mi portasse a sparlare de'falsi medici,
con nostra siella loro violente potenza non mi lasscierò. gnoria, mi sparmierò
non mi lasscierò. gnoria, mi sparmierò molti ducati. catzelu [guevara]
, xxxix-i-273: aime, che 'ndamo io mi lamenconservando sempre sinceramente l'amicizia coll'imperatore
imperiali, padrone. 3-22: se mi scacciano da loro perché diano più fede a'
oggetto o tori, ben provo che mi hanno favorito come padri. denina,
tristizia e viltà, e 'l poco onore mi nero verso la coda. sarebbe,
io sia pagato effettivamente, e perciò mi fece mettere nell'ultimo stato dello sparmio
germanico fu sparnazatóre e superbo, e mi cacciò per poter fare novità.
cesarotti, 1-xix-8: di qual ira mi ribolle il sangue, / qualora osservo
xiv-258: se questo pensiero ch'io non mi attento nemmeno di scriverti si fermasse una
mezz'ora nella mia testa, io mi sparpaglierei le cervella per non vivere fra il
, ii-7-215: finirà che anche tu mi prenderai a noia e ti burlerai di me
ne dice, signora, anch'io mi metto in allegria e mi sparpaglio per queste
anch'io mi metto in allegria e mi sparpaglio per queste felici spensieratezze?
settembrini [luciano], iii-1-259: mi veniva il riso a quella elegante sparpagliata
ciò che io sono, di come mi sono condotto, sparpagliate per questi taccuini
, 7-985: non è del danno che mi duole. è che l'olio sparso
l'uomo, per l'amore che mi lega alla mia patria infelice, pei
piemontesi » piegate e ammontate che ho dinnanzi mi spaventano. quanto tempo mi vorrà mai
ho dinnanzi mi spaventano. quanto tempo mi vorrà mai a tagliare, scartare,
di spar- ruccarmi da me prima che mi venisse fatto quell'affronto, e di
, ii-190: d'altri toscani antichi non mi pare che avesse edizioni in quei primi
è nella geografia, e quel poco che mi ricordo di aver letto qua e là
sentirmi smaccare tutti quei fruttarelli ch'io mi credeva aver raccolti dalla cultura di quel
iv-165: i be'capei che spesso / mi fanno odiare me stesso, / quando
quando tra 'l volto inordxnati e sparsi / mi son invidi e scarsi / di que'
mazzini, 11-33: una lettera di marsiglia mi dice che il colera è sparso per
? f. romani, cxxxiii-239: cari mi sono i gemiti / sparsi da te
rispondere almen con voce sonora a chi mi chiama con voce celeste. salvini, 39-iv-155
. della porta, 3-22: io mi parto e vo col corpo dove mio padre
un sol punto. onde io partendomi mi sparto in due parti, l'una farrà
gregorio magno volgar. [manuzzi]: mi sparto dal tumul to.
di levante. bacchelli, 9-60: mi ero appunto messo in quel treno per
non volerne udir mai più niente, mi spartì mezzo il suo: e così ebbe
di questo calice, le viscere se mi apreno, il cuore se mi sparte,
viscere se mi apreno, il cuore se mi sparte, le carne mi tremano e
il cuore se mi sparte, le carne mi tremano e gli occhi mi piangono.
le carne mi tremano e gli occhi mi piangono. 16. locuz.
, io non ti amo e tu non mi ami, non abbiamo più niente da
, 5-iii-683: lui è per studiare, mi diceva, e quindi col negozio non
da loro. oddi, 1-50: mi batterà senz'alcuna pietà e vorrà credere che
fuggirmene o per qualche altro disegno disonesto mi sia spartita da quel matto di beccafico
. bonaventura volgar., 36: io mi ti do come uno tuo ladrone in
vita mia dal tuo servizio mai non mi ispartirò. 3. dipartirsi dalla pianta
fu un momento strano; era come se mi spartissi da me stesso, mi sdoppiassi
se mi spartissi da me stesso, mi sdoppiassi. = comp. dal pref
che ha mia moglie, e quello che mi tocca dalla spartizione, divento un signore
« tutti gli amici del bel mondo mi hanno tradito ». 8.
pasolini, 17-376: ciò che più mi sorprende in tale parricidio è la 'spartizione'
chiome schermigliate e sparte / assai più mi piacevan di molte e molte. forteguerri,
tuo nato, / per cui tutto mi godo, / che 'n tutto 'l mondo
caro, 16-34: laura, sì voi mi séte e lauro e clio, / pregio
dal volgo. or chi da voi mi parte, / s'amor, s'onor
crudaltà in lei è sparta / ed impietà mi fané, / di sdegnar è adornata
di sdegnar è adornata / e 'n disiar mi fa viver morendo, io.
di beltate / per molte donne sparte mi diletti. -diviso dal corpo (
bellezze più nobili. lubrano, 1-165: mi rallegrarono le mutolezze piangenti di pietro dopo
presente, sopra l'impresa che voi mi addimandavi. genovesi, 2-96:
a intagliar legnami. redi, 16-v-413: mi par di riconoscere il mio proprio ritratto
timone. carducci, iii-23-419: il rettore mi disse che eran buoni ragazzi. «
più allegri e sparvierati « che questo mi ha detto ora ora ch'e'voleva
approfittatrice. aretino, vi-434: non mi curo dei vostri cuori, ché son donna
2-i-69: a quello che vostra maestà mi scrive di uno sparvieri da letto non tanto
molto caro di quel modo che la mi scrive per tener il vento. del
mentre ch'io traversava un folto macchione, mi si è ficcato nella corona del piè
. e vi dovrei gran mercé se mi traeste da questa spasima. =
. linati, xvi-237: questo mi dava una certa gioia intima, segreta
come una specie di atroce vendetta che mi prendevo su di lui. -che
). lisi, 243: mi colpivano... lo spasimante odore e
9-396: « la s'è voluta » mi spiegò « fare il piedino piccolo,
fusse fesso per lo mezzo, e mi svenne. 2. soffrire per la
camera ammorbata dal lesso dei medicinali, mi faceva saltar dalla rabbia come un orso
4-i-23: questi signori... mi hanno condotto a tale che, se sto
libri, e particolarmente i vostri, mi scorano insegnandomi che la bellezza appena è
che sembri compagna e sorella. il che mi fa spasimare e disperare. rovani,
e poi la svinatura, che tanto mi faceva spasimare nell'ansia di raggiungere un
: dolce ben mio, / deh non mi fate / più spasimar. guerrazzi,
, s'ella le dicesse che io mi struggo,... ch'io mi
mi struggo,... ch'io mi spasimo e ch'io moro, ch'ella
calessetto e il cavallo da que'manigoldi, mi scongiurava a sostarmi: ma io spasimava
, i-7-104: io spasimo che stobilo cozzone mi abbia veduto a nascondere agli altri sedici
donarlo alla livia. magalotti, 7-171: mi sono abbattuto ad aver congiuntura di donare
galiini, 102: mona tale / mi ha detto che io mi mostri all'amante
tale / mi ha detto che io mi mostri all'amante / sfegatato e spasimato
e spasimate che per amor della dama mi brillava il cuore che il galante ne fusse
voglia dello studiare o il pensare che mi fussino, come furono, per mancare
unito, / e so che don fernando mi fa lo spasimato. c. gozzi
era posto a farneticare che il dottorino mi facesse lo spasimato. -per estens.
. o da causa sigambe fìnor sotto mi tremano. casoni, i-5-461: eh,
non sono burle da fare, tu mi fai morire di spasimo. g. no
, / ma la fortuna, / cne mi è adesso eran spasimose. bacchelli, 2-xxiii-731
ribella, / fra mille spasimi / mi fa tremar. foscolo, xvi-494: io
spasimoso e sfibrante. dalle persone che mi furono cagione di tanti spasimi e di tanti
carne, un vizio generato dallo spasimo mi toglievano il mio bene,...
toglievano il mio bene,... mi difformavano la mia creatura. papini,
: sono tranquillo e sereno come quando tu mi lasciasti alla stazione di firenze trenta giorni
certi mugoli spasimosi, gli disse: « mi barba, vi racco- mand li oche
vi racco- mand li oche, cha mi vo a vit eterna ». d'annunzio
, xxxiv-600: triemo tutta e vien- mi al petto l'asma, / sì ch'
i-529: però di lui [amore] mi blasmo / che non mi fa ragione
[amore] mi blasmo / che non mi fa ragione / del mio alto servire
die spasmo / pensando condizione / che mi conven partire. gidino da som
vo1- 749: ahimè! ch'i'mi consumo e vengo meno! / i'vorrei
. rohlfs, 338). / né mi vuol per amante né per serva. /
che nel febbrile / spasmo dell'odio mi spegnea, vendetta! papini, 27-899:
un gran freddo a una spalla che mi dà dolori spasmodici. verga, 5-364:
. verga, 5-364: la mia destra mi produceva un dolore spasmodico, che io
intr. con la particella pronom. { mi spassaméntó). ant. divertirsi,
... io non dubito che mi ci sarei spassato moltissimo. -sostant
solo in austria, mia figliuoletta, mi spasso. -allietare, ricreare la
20-329: qualcosa farei io, benché non mi curo di nome e non son ai
vanagloriose spasseggia-largo e gon- fia-fama; io mi sto nei miei panni e mi contento di
; io mi sto nei miei panni e mi contento di quel che io sono.
alfieri, i-208: nei teatri e spasseggi mi era accaduto di vederla spessissimo.
4-45: con due uncini arram- picar mi deggio, / menando all'erta or l'
: però li scrivo a te, e mi spassiono. ranieri, 46: me
ii-92: perché... non mi spassiono con merito di ciò che devo lasciar
, viii-283: è tempo oramai ch'io mi cerchi più sicuro rifugio e ch'io
, spassionatamente vi dico che qua e là mi dà molto piacere, e qua e
dà molto piacere, e qua e là mi muove la rabbia e la nausea.
del vero codesta mia prima gioventù, mi pare di ravvisarci, fra le tante
. frugoni, ii-252: io non mi curo punto di trionfare dei vostri elevatissimi ingegni
e moralmente. ojetti, 2-191: mi occupo anche di spiritismo e tanto da
iniquità io! per gli spassi che mi dà! arpino, 11-114: mica facile
smontare e rimontare quella baracca. io non mi divertirei. e magari come tutto spasso
fino alla manìa, le fatiche militari mi sembravano spassi. -da, di
bruni, lxx-98: lo... mi posi in cuore per mio spasso scrivere
i suoi riposi. da / questo, mi credo io, fur mossi quelli /
6-1-18: sento che a spasso già mi va il cervello. / ché, se
. costo, 2-521: io poco mi curo d'andare a napoli: ho il
l tal podere, donde raccolgo ciò che mi bisogna per vivere tutto ranno e me
a zonzo. cattaneo, iv-2-52: mi duole di non poter venire a vedervi
, ma sono occupato di mille cose e mi vergognerei di lasciarmi vedere a spasso.
: una storia molto semplice. mio padre mi fa una proposta: « hai il
un'occhiata malcontenta, certo perché non mi mandava a spasso. -mandare o
: « è un disgraziato », mi disse. « si fa mettere a spasso
a spasso pel campo, el quale mi pare due terzi meglio che quando lo
nicolino. bernari, 0-220: che mi costa accompagnarlo un po'a spasso?
da ottobre dell'anno scorso il marchi mi ha portato a spasso sino alla stagione
-mi dirà: « ben mio, mi moro! » / - mi dirà:
mio, mi moro! » / - mi dirà: « mio bel tesoro! »
il titolo medesimo di questi miei componimenti mi spastoia dalle leggi istoriche. 4
zool. famiglia di echinoder mi irregolari dell'ordine spatangoidi, comprendente
zool. ordine di echinoder mi irregolari, con corpo appiattito ovale, ricoperto
, 2-97: senza mia meraviglia roste mi portò una specie di pasta asciutta, mac-
, v-1-388: le spatolate sono visibili. mi commuovono a dentro come se fossero le
la gita fatta a bumabat... mi fece osservare lave esplose che altro non
più col cuor che col piede, perché mi commanda il cielo che lasci un mondo
anni la mia famiglia avrebbe spatriato, mi è sembrato di vederti stringer le spalle.
vedi ch'io non possu, / perché mi diede un morsu / quellu cani.
lucini, 12-196: senza divenire un misantropo mi sento uno spatriato. -randagio
. cicognani, 1-171: mi pareva che m'avessero cambiate le gambe
. gli ingannati, xxv-1-378: se mi dirà niente, gli farò fare un
con grande orgolio. / quando infra mi solengo cotale pensere acolio, / de
. ugurgieri, 66: tutti li venti mi spaurano, ogni suono abatte me sospetto
, / e lo voler m'auzide sì mi dura; / cotant'è l'alegrezza
, / ch'ogn'altra vista a morte mi spaura. leopardi, 27-34: forse
né durezza / già d'amar non mi spaura, / ch'eo starò soferidore,
e profondissima quiete / io nel pensier mi fingo; ove per poco / il cor
, i-5-309: un amico... mi riferì di aver ricevuta un'impressione spaurevole
. con la particella pronom. (mi spaurézzó). ant. spaventarsi, essere
. deledda, v-873: la mia ombra mi pare il diavolo zoppo che spaurisce e
. settembrini, iv-212: diciassette anni mi paiono lunghissimo spazio di tempo e volgendomi
uno ad uno, questi diciassette anni mi spauriscono. capuana, i-ii- 409
capuana, i-ii- 409: non mi spauriva l'idea di commettere anche un delitto
: la domanda... non mi spaurì. -turbare con una profonda emozione
li mossi con quella cugina, che mi aveva spaunto alla mia prima gita, ragazzo
la strada faccio, / e credo che mi prendàn per un matto; / in
lo amo... e lui mi risponde così », ripeteva con voce smarrita
-sostant. baldini, 1-7: mi strinsi di più sotto il braccio la cara
. leoni, 585: stasera mi piombò da firenze un involto col diploma
tenca, 4-148: vuoi tu ch'io mi ricordi delle minacce e delle spavalderie che
l'ingegno, gli studi; sì mi ammorbano i suoi diversi costumi. moretti,
-sostant caro, 12-i-322: voi che mi conoscete, fate che mi conosca ancor
: voi che mi conoscete, fate che mi conosca ancor egli e che s'immagini
s'immagini ch'io sia voi, perché mi pare che abbia un poco de lo
alle gambe. sbarbaro, 6-14: intorno mi guardo spavaldo,. / dico a
3-97: alla quale lectera io risposi quanto mi pareva a preposito, tutta in sul
, rime, 1-xxxiii-10: la vostra vanità mi fa pensare, / e spaventami sì
309: cara la mia bambina, mi veggo sempre avanti il suo vi- sino
sino in qualunque luogo io sia, e mi par di sentire la sua vo- cina
. petrarca, 244-1: il mal mi preme, e mi spaventa il peggio.
244-1: il mal mi preme, e mi spaventa il peggio. anonimo romano,
mezzo, come era quello, nulla mi spaventava. tasso, ii-549: io scrivo
e per la mia complessione stemperata, mi spaventerebbe molto, se la vita mi fosse
, mi spaventerebbe molto, se la vita mi fosse cara come soleva. loredano,
circostanza e la privazione di tue lettere mi spaventano: saresti ricaduta con i tuoi
esteri. arbasino, 23-1189: confesso che mi spaventa l'idea di esprimere il 'lato
d'annunzio, iii-2-1029: ah, non mi spaventare, mortella. per pietà!
rinaldo d'aquino, 403: né mica mi spaventa / l'amoroso volere / di
parole e il viso fiero, / che mi dimostra quel giovane arguto, / non
dimostra quel giovane arguto, / non mi pon spaventare a dirvi il vero ».
amor m'asi- gura / quando più mi spavento / chiamar merzé a quella a cui
spavento, / tan- t'amorosamente amor mi tene / ma quanta gioia paremi 'l
/ acciò che da l'impresa io mi spaventi. cesari, i-501: qui dante
. idem, purg, 9-42: mi scoss'io, sì come da la faccia
io, sì come da la faccia / mi fuggì fl sonno, e diventa'ismorto
/ sùbita voce disse; ond'io mi scossi / come fan bestie spaventate e
foscolo, iv-376: spaventato e languente mi sono buttato boccone sul letto abbracciando il
dee., 4-6 (1-iv-400): mi pareva che... uscisse, non
giordani, ii-2-137: appena v s. mi vedesse sarebbe certo che io non sono
filippo machiavelli, i quali molto spaventevoli mi scrissono, diciendo ch'io sarei disfatto
e spaventevole, in tanto che io mi turai gli orecchi. ghirardacci, 3-105
ne poteva vedere alcun effetto; ed egli mi rispose che pur troppo ne avrei visti
ardi, iii-179: presentemente mi trovo senza giornali in un uio
spavento / la mente di sudore ancor mi bagna. idem, purg., 12-47
del volgo. d'annunzio, iii-1-169: mi risveglio sbigottito come dopo la colpa,
volte veduta a passeggiare e a danzare; mi sono sentito sin dentro l'anima e
colpe. piccolomini, il-ded.: mi rallegro che insiememente non m'è venuto
di quanto ho scritto, che punto mi porga spavento o mi faccia ritirare il passo
, che punto mi porga spavento o mi faccia ritirare il passo in dietro.
. e. sanguineti, 1-48: mi guardavano me, e dicevano, a me
: or pena ettema or dolcezza infinita / mi mostra, or m'assicura ora mi
mi mostra, or m'assicura ora mi spave. = comp. dal pref
, 8-716: spaventosamente d'un tratto mi s'impose la certezza che l'uomo
. saba, 6-266: il destino mi è stato spaventosamente avverso. baldini,
predio. foscolo, iv-414: egli mi guardò attonito: gli occhi miei in
/ ombre e larve atre e scuri / mi spa- ventan fantasmi. tasso, 8-6-1226
spaventoso di volto. balestrini, 2-144: mi sono guardato nello specchietto retrovisore avevo una
, se non che una tale conseguenza mi pareva essere orribile e spaventosa spaventóso,
bestie così diverse tra di loro. cesarino mi rispose che effettivamente il risultato era una
« ahimè in qual periglio, sventurato, mi ritrovo? ». -di animali
. scalvini, 1-8: ora io mi sdraiavo sull'erba e mi stavo tranquillamente
: ora io mi sdraiavo sull'erba e mi stavo tranquillamente a spaziare cogli occhi nelle
del mio in età di quattordici anni mi innalzò... molto le coma e
innalzò... molto le coma e mi fece con la fantasia spaziare assai per
croce, fa'che 'n te mi spazi / un loco, a ciò ch'
bert e mauss mi toccherà rileggerlo tutto prima di darlo in
intr. con la particella pronom. (mi spacoordinate (e si dice spazio punteggiato
intr. con la particella pronom. (mi spazientisco, ti spazientisci). perdere
saltare da l'una all'altra, io mi spazientivo e trascinavo via il bambino.
ah rospetto! mi spazientisco; la mia impazienza non ottiene che
profondissima quiete / io nel pen- sier mi fingo. g. l. calisse [
g. manganelli, 5-87: se non mi ingannano gli indizi, lo spazio della
d'infinito spazio inferiore all'obbligo ai cui mi trovo aggravato. mamiani, 10-i-287:
regina'. a. tabucchi, 13-129: mi è già capitato di vedere i giornali
xxx-io-203: oimè, per quanto spazio mi dividi / dagli occhi tuoi che sì
sfida lo spazio. montano, 1-24: mi salutò e si allontanò, bian- cheggianao
fia d'ogn'altro peccatore, / se mi darà macon tanto di spazio. bandello
me, più che d'altrui, mi dole. petrarca, 264-109: né so
petrarca, 264-109: né so che spazio mi si desse 11 cielo / quando novellamente
persone; e la stessa solitudine spaziosa che mi era ormai cosi necessaria. ungaretti,
). linati, xvi-211: io mi rivedo ancora sgambettante a furia accanto al
quanto alla casa..., mi dà un po'di noia quel non essere
, argomento più spazioso di questo non mi proposi. -ridondante, ampolloso.
essere sfrontato. guarini, 1-iii-172: mi maraviglio bene che voi abbiate fronte sì
nel senso spazio-temporale. calvino, 8-ioq: mi trovo in un qualsiasi punto spaziotemporale intermedio
, 258: suor ottavia per quanto mi fu detto da suor lucia giovanna teneva la
con bocca molto larga, caricato generalmente a mi traglia. -per estens.
che questa era una fraschetta e che mi aveva cera di spazzacase. = comp
18-296: potete quindi vedere da voi quanto mi possa turbare l'esser chiamato spazzacèssi piuttosto
burchiello, 42: poco stante mi calò la furia / sentendo! 'ir
). linati, 8-74: come mi piacciono i tuoi lisci ed unti capelli,
alla monaca di monza, 435: mi disse che dovessi far giudizio di ciò che
., 1-1 (1-iv-42): io mi ricordo che io feci al fante mio
peso, e io di questi due danni mi lamento, ch'ell'è troppa corta
iv-1-316: dopo qualche ora di sonno, mi svegliò il rumore delle pale sul lastrico
. tutto quello spazzare di oro non mi fa nulla. montale, 13-103:
. foscolo, xv-550: io non mi contentai che i mobili rimanessero 'statu
: da che reggo il collegio, non mi è mai capitata una fanciulla più ghiotta
amata tazza! / oh oh questo mi spazza, / mi lava e mi rimonda
oh oh questo mi spazza, / mi lava e mi rimonda / del cor tutte
mi spazza, / mi lava e mi rimonda / del cor tutte le noie.
di tutti. giuliani, ii-186: non mi piace entrare in pettegolate, io ne
non faccio per vantarmi ma ho appetito. mi do una spazzata e vado a mangiare
raffica / come se fino allora / tu mi fossi rimasta sempre ignota. tornasi di
. v. borghini, 4-ii-660: io mi trovo alle spalle due nipoti, et
borghini, 2-26: entrai dentro e subito mi sentì mancare una tavola sotto i piedi
pratesi, 3-239: quella diligenza spazzatrice nondimeno mi rallegrava percné era una prova che in
al lavorìo del corallo rosso di dioscoride, mi diceva egli che del corallo gli operari
plinio], 34-18: in questo molto mi maraviglio come gli uomini abbiano fatto esperienzia
. pratolini, 1-86: possibile che tutti mi stiano addosso, appena mi vedono,
che tutti mi stiano addosso, appena mi vedono, e l'unico che mi garba
mi vedono, e l'unico che mi garba mi consideri spazzatura? 7.