. o scimitarra. in te mi tuffo, / o mare che sciabordi e
penetrante. govoni, 1082: se mi guardi con occhi stupefatti / negliocchi, li
e a sinistra'. fogazzaro, 2-50: mi fa l'onore di attribuirmi qualche spirito
cana pratesi, 5-207: mi risponde mettendo la mano allo sciabolino.
per la strada. stuparich, i-221: mi metto a correre, -frastornato, intontito,
, intontito, inebetito. lo zaino mi batte sulla nuca, l'acqua sciaborda nella
i. lori, 1-37: già mi par che si'arrivo e che, sfelato
curioso effetto. ungaretti, 34: mondo mi sciacagni i labri e scataverni il fiato
leoni. pascarella, 2-22: mentre mi spoglio si sentono i gridi dei pavoni e
il cavo orale. mi, stoviglie, recipienti, ecc.,
mento. de amicis, xii-280: mi compiaccio a immaginare un grancarro inaffiatore che corra
, 140: come se non bastasse, mi sentivo... deporre pesanti borse
. brancati, 4-211: « quello che mi dispiace » continuò, « è che
/ - intanto le budella anch'io mi sciacquerò. p. petrocchi [s.
. viani, 19-640: « stamani mi son fatto quattro gocce di sciacquarèllo »
po'di vino sciacquerello che bevo, mi va tutto in sangue. = deriv
. pavese, i-12: di notte mi faceva venir sonno, sedendo sulla spiaggia e
suo cinelli, 2-141: quando mi dole la gamba, che dole davmarinaio.
davmarinaio. vero,... mi sciagatto tutto a forza di strizzoni.
pura le sue radici..., mi dicaquel ch'egli vede. cantù, 1-296
. gaada, 13-93: il mio spirito mi pare una barca scucita in un angolo
viani, 19-291: « or mi ci vuole una bella sciabattata d'acqua
sciagottìo dei remi. pratolini, 4-80: mi destavo allo sciaguattìo provocato da matilde che
cinquanta. misasi, 4-66: qualcosa mi diceva confusamente che una sciagura, una
mio capo. uannunzio, iv-1-205: mi sembra che la notte mi ammonisca d'
iv-1-205: mi sembra che la notte mi ammonisca d'una sciagura prossima. pirandello,
cor d'un altri sì piagato / che mi facea trar più rata e più guai
barberia tengo la strada: / andrò dove mi porta mia sciagura. ariosto, 15-101
loro. tasso, 4-36: mia sciagura mi spinge in loco tale, / vergine
.. / il cor nel petto avviluppar mi sento. -condizione esistenziale negativa.
, iv-5-113: coloro... non mi posson patire, per in
sì copiosa messe di tristizie e di sciaurataggini mi si appresta. pascoli, ii-481
6-10: de'! com'è che natura mi fese / come totale è la 'ignoranza'
conciano con mille sciagurataggini. mi ha funestato il tragico fine dello sciagurato sonzogno
e dardi sofferir umore di scrivere lettere mi sono indegnamente e sciagu gli
« o più del- disgraziati che mi credono onnipotente cortigiano ed ora
prova / che disperarmi al tutto mi conviene. carducci, ii- popolano,
sciauratamente in un qualche 4-104: mi viene a fare il maestro! sciaurato!
perché sciaguratamente ho dimenticate alcune carte che mi sono necessarie a questo lavoro. gozzano,
16-71: il nome di bartolomeo scannagatta mi pareva abbastanza grottesco senza condur meco,
e la protezione dei dilettanti, a milano mi accadde di peggio. graf 4-141:
soldati, x-217: una sciagurata ispirazione mi aveva persuaso, una volta tanto, all'
amore [tasso], 73: io mi casai per benefizio tuo, sciagu- ratella
pensi fare, pedante pidocchioso? aspettach'io mi cavi una pianella: to'to', sciaguratóne
. de marchi, i-876: mi par di sentire un scialacquamento come fa
; quando partirono per l'america, mi svenai per loro. moravia, viii-192
s. bernardo volgar., 11-42: mi porto disordinatamente e vanità; spendaccione,
boccaccio, v-233: dove tesoriera avere mi credea, donatrice, scialacquatrice e gua-
, 12-186: o mio menedemo, mi dolse / in pensar che soffrir tal scialaquìo
: questo inutile scialacquo di sangue umano mi à determinato da compilare una istanza al ministero
ii-75: sono stato qui tanto tempo, mi son vestito di seta la state e
giudizioso procedere, a dispetto di quelli che mi pensano uno scialacquone. tommaseo [s
sulla mia faccia, la prima peluria mi scialbava le tibie e il pube, gli
sniffiozza: sie la ben trovata: / mi rassomigli l'adriana strella, / tanto
su auella lamina di marmo, e mi assicurai che la si schiariva di meglio
dante, purg., 19-9: mi venne in sogno una femmina balba,
madre, due scialbi bor- ghesucoli, mi seccano con la loro flemma e la loro
, 341: l'altare vostro spesso spesso mi pare unomercato scialèngo. 2.
uno scialle, il colore più acconcio mi parrebbe il nero. borsieri, 49:
shdl, di origine persiana. lo e mi dissero essere cautela importante, perché, quando
: dell'improvvisa costernazione... mi fu facile scoprire la causa nell'unico fiasco
mi scoccio ». bernari, 5-42: mi sono scocciata di fare la scema a
fusse stato un anno a quel disagio non mi sarebbe parso malagevole cotanto mi piaceva quel
disagio non mi sarebbe parso malagevole cotanto mi piaceva quel giuoco. idem, 1-163
14-ii-240: scrivonmi buone lettere et oggi mi debbe venire ad trovare el signore pa-
golo, domani el cardinale; e così mi scoccoveggiono alloro modo. varchi, 3-54
. alfieri, 7-176: torno, mi do una pettinata ai pochi capelli che
do una pettinata ai pochi capelli che mi son lasciato, ché sono anch'io scodato
detto il mio sì preventivo, come mi si chiedeva e come non volevo. ora
: se io non mangio scodella, non mi parmai né desinare né cenare.
ariosto, 1-iv-205: - fa'che mi porti buona novella. - etu provedi che
giovane, 10-884: potrebb'essere ch'io mi risolvessi / a ber anch'io d'
e dap- poca, / acconciar non mi sa la faverella / e per me ne
anno: il cambio della niprio vero mi pare a me che non gliel'avrebbe scodellata
ìor [mosche] l'occhio beccar mi sento. verga, 7-320: aveva imparato
fagiuoli, xiii-34: che un cavai mi scodelli e poi mi pesti. pirandello,
: che un cavai mi scodelli e poi mi pesti. pirandello, 7-678: reggendosi
fatto tre regine! e a me che mi pareva d'aver scodellato tre oche!
, 11-27: ho tirato un gancio e mi son visto scodellare davanti...
fatica. moretti, ii-812: io però mi sono rifiutato di dirigere i lavori e
, abituato ormai alla minestra scodellata, mi sono limitato a seguire l'opera da
, rientranza. volponi, 2-108: mi disturbò che parlasse mentre guardavo al di
in sullapietra proferitica. sanudo, li-496: mi fazo medicar tre volte al zorno,
p. levi, 3-142: faussone mi ha spiegato che manca lo scodimento quando
più lo scodimento... faussone mi ha spiegato che manca lo scodimento quando
scodinzolante, un bel cane giallo che mi avrebbe seguito dappertutto. 2.
allora io la guardai, scodinzolando. mi sentii come uno di quei minuscoli cagnotti
. pataffio, io: « troppo mi se'riuscito dal guscio », / disse
r. roselli, lxxxviii-ii-427: consomato mi sono a poco a poco, /
ii-240: ond'io più presso / mi feci alquanto, dietro alcune scoglie / tacitamente
intr. con la particella pronom. (mi scòglio). privarsi della scoglia (
opposte e tra due venti contrari, io mi rideva per una parte dell'uno e
venire a miglior porto, / poi mi condusse in più di mille scogli. boccaccio
spezzata è lavela e 'l vento rio / mi soffia contro. poesie musicali del trecento
questo mar, amor, più non mi cogli. edo, 6-50: seguite meche
uno scoglio, molti scogli, che mi tagliano la strada e mi romperanno la
scogli, che mi tagliano la strada e mi romperanno la testa. arpino, 9-35
la testa. arpino, 9-35: mi infagottai tra le lenzuola, i ginocchi
casa e sui sassi che la circondano, mi sembrano, forse pel quarto d'ora
in iscoglio, / se d'ogni libertà mi privo e spoglio, / sol per
traversie. alberti, 5-233: così mi stracco indarno a vincer tonde, /
.., son rimontato in bardella e mi son scuoiato il perineo.
rebora, 3-i-63: mentre nullissimo concludo e mi scuoio e mi sbrano, l'anima
mentre nullissimo concludo e mi scuoio e mi sbrano, l'anima ha ancora un'incredibile
'è morto'. parini, 324: voi mi fate un supposto sgangherato / a dire
supposto sgangherato / a dire che perciò mi spolpo e scuoio; / ch'io non
fenoglio, 5-ii-470: questa... mi pare una sera che qualcuno ne uscirà
particella pro- nom. (io mi scóito). ant. avvalersi in modo
, è una miseria; bisogna che mi rizzi a raccattare le fila.
intera can la compagnia e mi avvio col sergente. 12.
acqua proprie. marsigli, 288: mi rimisi di nuovo al loco dove sono le
l'europa. -oimè, oimè! non mi arrisico neppure di domandarvene il nome.
tronco... i miei ragionamenti e mi riservo a darvi in seguito un piccolo
giusti, ii-382: questi due mesi mi sono volati come volano quelli del tempo
parini, 573: vedete quanta cura io mi prendodell'onor vostro anche per interesse mio,
la mia prolusione. carducci, ii-2-348: mi rimetterò alle mie lezioni, ché,
stati immaginati. barelli, i-i77: mi pare che siate scuolarod'aristarco per la chiarezza
4-1-373: credo, se ben mi ricorda, che il primo abboccamento fosse
. insieme a studiare nicocchi ladri, mi disse: « o scolaretto, tu ti
perché già quelle sue scolasticherie e sofisticherie mi facevano dare indietro. tommaseo [s
scolastica. boine, cxxi-iii-58: mi pensavo che 'scolasticismo'volesse designare uno speciale
scolastica. salvini, 47-40: mi parrebbe che la lettura di dante, letto
trame scolastiche, le quali come che mi sogliano essere poco a grazia, pure ora
essere poco a grazia, pure ora mi dànno occasion di visitarvi con questa lettera.
e, ritogliendomi agli strepiti scolastici, mi ristringo col mio tullio ad accozzare insieme
133: tutte le novelle del sacchetti mi paiono troppe; ce nesono d'indecenti e
d'adria che non sussista ciò che mi son posto il primo a provare intorno al
non essermene ancora giunto indizio all'orecchio mi fa sospettare che certe discipline scolastiche,
che certe discipline scolastiche, delle quali non mi s'èdimenticato il sussiego, nodriscano tuttavia laggiù
il quale ti si raccomanda, e mi dice che ti dica che, se
e li compiti? baldini, i-770: mi trovo proprio sulla soglia della scoletta che
torciuto il viso in altra parte, mi disse che aboliva ogni altro studio e
questo scoliaste afferma qualche cosa che non mi pare che e'la sappia affatto.
a sciogliere gli ormeggi della nave. mi genera direttamente e per metagenesi, nel suo
il secondo, che è l'epitalamio, mi manproglottide; in altri distomi, ogni
d'una 'scoliosi'. pratolini, 10-06: mi facevo venire la scoliosi a furia di
/ di man del poppi, e perché mi deur. scoliòtico,
mando lorda. padula, 17: mi tocca vestire in gala, cioè tutto nero
. scollacciare, rifl. { mi scollàccio, ti scollacci). scoprirsi
luccio che ti prego di far scollarare e mi sorprende come non ti sii opposto a
merletto.. ma aprila bene, mi raccomando! -rifl. indossare un
. di giacomo, ii-448: forse mi sono scollata un po'troppo; il
le vesti da un corpo tutto piagato, mi spogliai. fenoglio, 1-i-2014: non
che fo fine e di più dir mi scollo. 7. locuz.
becero ripicchiato. soldati, v-80: mi fermavo ad osservare, dal buio,
segnano il passo e lo scollinaménto, mi manca ossigeno, mastico foglie di coca
, mastico foglie di coca, come mi hanno insegnato qui, ma l'unico
i. nelli, i-262: mi dà più fastidio il freddo che dovrò
nonmeno dei puledri. nievo, 343: mi allontanavo dalle laguneper entrare in quel laberinto di
? cotesta è la cloaca massima che mi appòsta tutta la mia città ». e
ghislanzoni, 14-n: il « pirata » mi consacrerebbe una necrologia orlata di nero negli
: bene o male arriviamo in camera dove mi attardo a guardare il letto con la
contendere a l'asciutta scabbia / che mi scolora », pregava, « la pelle
1-1585: quindi vien quel timor che mi scolora / e mi rapisce da le guancie
quel timor che mi scolora / e mi rapisce da le guancie il sangue / ove
sface / e non si cura perch'io mi scolori. gherardi, le corde
si xiv-227: o mia filosofessa! tu mi hai tanto commosso ier turba e scolora
, lxxxiv-186: come pura neve al sol mi lxxviii-iii-401: ella sorrise ed io
di sdegno e d'ira avampo e mi scoloro, / e il viso ad or
sue mal concette / bravate, per modestia mi scoloro. monti, x-2-133: sbigottì
che i be'vostr'occhi, donna, mi legaro. jacopodel pecora, lxxviii-iii-175: come
e fior per sole avvampa, / tal mi fec'io. g. b. strozzi
occhi si scolora, / conun brivido freddo mi percorre / l'improvvisa paura di morire
nobile fronte. svevo, 8-393: non mi trattenne neppure il pallore che subito scolorì
invadeva quel senso di tristezza indefinita che mi annebbiava la gioia del rimpatrio, scoloriva
che ne'miei danni / a. llamentar mi fa pauroso e lento. lorenzo de'
. c. gozzi, 1-508: saed mi chiamo; / quel ch'io chiedo
la faccia scolorita / qual fuquel trono che mi giunse a dosso. niccolò del rosso,
cadavere e fuori di sé dalla confusione, mi presentò il cavaliere quello scritto fatale.
tumulto e nella chiarezza del giorno mi apparvero scolorite e inconsistenti.
d'annunzio, xciii-87: la mia prosaautunnale mi parve scolorita al paragone di quelle montagne,
xii-247: pensai che aveva ragione: non mi amava,... il suo
. cameroni, 1-195: l'interpretazione mi parve scolorita, senza vivacità di contrasti
negligenza. lotto del mazza, 1-27: mi sarebbe gratissimo l'intendere con quali finte
scolparmi? e tu sai bene / chi mi son io? va', stolto! al
del resto non saprei, / mentre mi strugge e sprezza, / altro sculpir che
, 4-77: da che la vostra signoria mi va ordendo nuovi lacci innanzi per disviarmi
da bene ed innocente... mi è parso di farvene fede, acciocché
del male. silone, 125: mi disse, nell'intento di scolpare suofiglio:
xlix-100: se rason, ch'a dretura mi scolpa, / potesse in breve il
onesta è quella mia iscolpazione, so che mi riporrete in quel grado d'affezzione nel
di tanta ingratitudine,... e mi vorrai anco dare a credere ch'io
alla nostra età cotanto onore, / non mi tenesse allor da me diviso, /
cinzio, 3-11: oimè, che meglio mi era, allora / ch'io mi
mi era, allora / ch'io mi scolpi'nel cor l'imago sua, /
miei, / se tua man non mi colpa, / finir non deggio di chiamar
sotto il giogo, ove amor a te mi strinse / d'amicizia solcai campo fecondo /
si scolpì l'alma dentro, e fuor mi pinse. = lat. sculpere
scolpita. g. chellini, 218: mi donò [donatello] uno tondo grande
da longiano, iv-257: il giorno seguente mi cavaste con nuova invenzione, facendomi una
volto e chiome / che con vera pietà mi mostri gli occhi / l'idolo mio scolpito
scolpito. ojetti, i-162: mi s'offre da guiaa, all'ultime case
dagli anni sussurrando: « vuole che mi corichi vicino a lei? ».
se ardisco arrestarvi qui sulla via », mi diss'egli con un accento scolpito e
amore / sola scolpita in mezzo el cor mi siede / apparve agli occhi miei.
ancora nel cor le parole / di criside mi stanno. pananti, i-341: sempre
la memoria del favore / che voi mi feste, e tutta la mia vita /
io fossi una spia cristiana e senza farmotto mi balzò addosso all'improvviso e a pugnalate mi
mi balzò addosso all'improvviso e a pugnalate mi finì. fenoglio, 5-i-655: 1
d'amore più durare / mal che mi fa a durare / la dimora sentire!
san pietro e, là che sarò, mi farò indicare dove la nana stia di
papini, 27-91: l'atroce dolore che mi rode e mi scombatte. idem,
: l'atroce dolore che mi rode e mi scombatte. idem, 28-328: la
marca. e perché non uscendo del greco mi tornava cosa secca, l'ho ingrassata
: sollecitato da tutti li amici, mi risolvei di publicarlo subito [un testo
pepe scombiccherata da francesco carrano la non mi vuole andar giù. c. e
genio incompreso, traversa la strada e mi s'affretta incontro. soffici, v-5-331
di corte. breme, 2-50: mi stava nleggendo le mie sgombicchera- ture armene
martello, 6-iii-561: mi sembra strano come una o storia
fini divini. emanuelli, 1-84: mi è facile scombinare quanto ho fatto.
che ti accludo) le frasi che più mi sembra saltino all'occhio come scombinate o
medioevali, potrò dire e sfoggiare quel che mi pare. fenoglio, 5-iii-345: chi
indole bizzarra. cicognani, 13-136: mi fece il ritratto e la storia di suo
stuparich, 5-481: le vie secondarie mi facevano perder tempo, le principali erano
la mente, obbacchetti, 2-xxiii-167: mi scopriva cruccioso e scombuianubilare la ragione.
avuto da una persona morta comunicazioni che mi hanno scombuiato 5. che ha un'espressione
7-718: « si fa scrupolo? » mi domandò, scombuiandosi « si fa scrupolo
? » disse il sarto: « mi par di leggere la storia de'mori in
dosso il freddo. boine, cxxi-iii-631: mi pigliò un maledetto scombussolamento intestinale.
laboriose quattro- facciate di quadrotta sempre più mi rendevo conto che quella prosa paradossalmente si
sorpresa scombussolante a trovarmi solo con lei, mi meravigliò ancora quel senso nuovo di fermezza
soggiace. muratori, 14-137: messer marte mi ha fatto perder la voglia delle lettere
. guerrazzi, 2-73: cotesto vostro frate mi ha scombussolato il cervello, disse il
, 1-497: dopoavermi scombussolato a questo modo mi pianta come un cavolo. stuparich,
motteggi e capricci salaci, ma quella frase mi aveva scombussolato. volponi, 9-90:
profondamente. bòine, cxxi-iii-641: se mi muovo il mio poco sangue si scombussola
stuparich, i-188: ora invece tutto mi si scombussolava di nuovo. che cos'
scombosolao. giuglaris, 2-645: né mi si dica, ne'paesiuali son questi nostri
dopo essere stato lontano dalla patriacinque anni, mi veggio sul punto di essere astretto a tornarvi
scombussolìo. periodici popolari, ii-197: mi ricordo come fosse ora quando successe quello scom
certa febricina matta. fagiuoli, i-145: mi levai / tutto sa avere sviluppi
ci fa sotto una tana / che mi par proprio una galea scommessa. berni,
a dolersi. panciatichi, 53: io mi slungo, ed ogni muscolo / mi
mi slungo, ed ogni muscolo / mi scommetto e mi scompagino.
, ed ogni muscolo / mi scommetto e mi scompagino. -scuotere violentemente il
una tosse veemente che per trentaduegiorni e più mi ha scommesse le ossa del petto.
diodati [bibbia], 4-484: io mi scolo come acqua e tuttele mie ossa si
galileo, 3-2-380: sebbene in parte mi neghi di credere aqualche esperienza propostati da me
[s. v.]: se mi pigli ora questi denari, tu mi
se mi pigli ora questi denari, tu mi mosso, se 'l senato non
azione da scommuovere. dava / chiunque lo mi dicia, / qual era caunoscente; /
, v. scomunicare e de- pegio mi ne contava, / e non mi scomovia
pegio mi ne contava, / e non mi scomovia. leti, 5-iv-650: riv
volte si scommossero tutte e sotto il letto mi si sfesse il pavimento. 6
bettini, 1-287: il languore equinoziale mi consigliò di get molto scomodamente
or per questa e per altra causa la mi s'era recata tanto a noia che
lor buona volontà,... non mi scomoderò né tanto né dato!
da una tempesta de disperati pensieri, mi ricovrai per estremo rimedio in un monastero
ho due stanze sole, / che le mi diventassin cinque o sei: / e
r. martini, 94: or che mi soviene vorrei da voi, se non
è il mese delle pigioni, non mi sarebbero punto scomode quaranta lire.
3-105: gli toglierò lo scomodo, non mi farò più vedere. =
ossa. panciatichi, 55: io mi slungo ed ogni muscolo / mi scommettoe mi
: io mi slungo ed ogni muscolo / mi scommettoe mi scompagino. -scomporre una
mi slungo ed ogni muscolo / mi scommettoe mi scompagino. -scomporre una frattura.
. panigarola, 4-273: nostro signore mi fa scrivere che me lo arpino, 19-170
più l'amministratore gherardini, il quale mi aveva detto che non avrebbe messo in
conformismi. baretti, 1-335: mi duole assai il vedere tanti miei sconsigliati
e scompagnarlo / da fazio, che mi fia impresa difficile. detta porta,
lxviii- 306: le nere treccie che mi son compagne / nell'esilio infelice ove
entrola scorza mira, / talor dal volgo mi scompagna. carducci, iii-1-153: sol
. carducci, iii-1-153: sol che mi segua e il meditar soave / e il
belle altor divino / da lo sterile vulgo mi scompagni. 2. privare del godimento
ha di natura in sé, sì mi scompagna / d'ogni altro obietto che
uno, due e tre, io mi scompagno da te »; e con voi
/ per cui da un tale amico io mi scompagno! ariosto, 33-53: ecco
no: dal tuo fianco ornai / non mi scompagno. manzoni, fermo e lucia
sì fidel amica / chemai dal suo comerzio mi scompagno. niccolini, iii-414: non
. castelletti, 28: quanto più mi affisso negli occhi vostri, tantopiù mi pare
più mi affisso negli occhi vostri, tantopiù mi pare di scorgere in essi un non so
meno / vissi e di lui piùtardo / mi scompagnai dal latte, /...
detta porta, 8-24: pur che non mi veggia scompagnata da voi, eccomi a
19-105: uno strano e indefinibile senso mi veniva invadendo, non scompagnato da fisici
. martini, 1-ii-298: sua maestà mi ha ricevuto in uno stambugio di pochi metri
specchio; di dietro, uno specchio: mi vedo specchiato da ficenza obbrobriosa e
i rettili, s'avvicinò a me, mi scompannò. -rifl.
rilievo. carducci, ii-5-161: perché mi si deve mandare a scom- arire a
se stesso. imbriani, 7-169: mi mandai a mente una dozzina di buoni
, 1-91: svegliatomi di soprassalto, mi rincantucciai in un angolo dello scompartimento e
e, con gli occhi socchiusi, mi misi a guardare con curiosità i miei
altra dignità, che quella, che mi sia da te conceduta: ma i pericoli
/ quando una vostra sinfonia franciosa / mi percuote l'udito. = comp
mio, non me ne inquieto. ben mi affligge che abbiano talvolta a scompiacersene gli
xiii-37: ora la mandra [ateste] mi scompiglia e sbranca. botta, 6-i-249
/ che, quando una gran collera mi piglia, / né la posso sfogar,
7 un tremor che le chiome mi scompiglia. foscolo, iv-377: soffia
: soffia il vento della notte e mi scompiglia le chiome ed agghiaccia il sudore
guinizelli, xxxv-ii-477: pur a pensar mi par gran meraviglia / come l'umana
4-i-341: questa diavola di monna guerra mi scompiglia el cervello di maniera che io
cervello di maniera che io non so che mi voglia che mi faccia, né che
che io non so che mi voglia che mi faccia, né che mi desideri.
voglia che mi faccia, né che mi desideri. aretino, 20-171: non si
, 153: che posso fare se amore mi predomina, mi consiglia, mi scompiglia
posso fare se amore mi predomina, mi consiglia, mi scompiglia? galileo, 3-1-186
amore mi predomina, mi consiglia, mi scompiglia? galileo, 3-1-186: questi
sospesi per aria, questi, dico, mi scompigliano la fantasia. forteguerri, 24-35
quiete, e questo non potendosi avere, mi rattrista e mi scompiglia l'animo.
non potendosi avere, mi rattrista e mi scompiglia l'animo. nievo, 375:
, 375: quell'aura di popolarità mi scompigliò il cervello e ci presi un gusto
ancora un mio appannaggio? / già mi pare di sì ora che il vento /
gridio. campanella, 1003: oggi mi muto tutto di panni. fin ora sono
sentivo il cuore scompigliato e come se mi c'entrasse una punta fin dentro.
imagini. firenzuola, 681: questa mi pare là tra 'l quarto e'l quinto
. patrizi, 2-101: una cosa mi è restata nella mente, la quale
quale se voi, signora, non mi spianate, mi metterebbe tutto il resto
voi, signora, non mi spianate, mi metterebbe tutto il resto in iscompiglio.
li saponie la nominanza di costoro già assai mi hanno posto la speranza in scompiglio.
l. strozzi, 1-251: io mi penso che sì, se la fortuna,
. /... più che mai mi paiono in sgombiglio. razzi, 6-102
nella tua gabbia messo, 7 non mi par più quel desso. / io
, non v'arresti che così magretta / mi veg- cosa, tutte le sale
ni? emiliani-giudici, ii-403: mi duole che il nome di alfieri sia
scomposta. monti, iii-438: ancora mi piangono gli occhi dal troppo ridere che
piangono gli occhi dal troppo ridere che mi ha destato la tragedia del vostro sofocle
destato la tragedia del vostro sofocle e mi fo certo che paradisi n'andrà in iscompiscio
degli scompleti. saba, 6-90: non mi piace che tu regali quella copia scompleta
sangue. metastasio, 1-iii-327: i flati mi tormentano men discretamente del bisogno. ma
. goldoni, x-612: il rider mi scompone e mi rovina. manzoni,
, x-612: il rider mi scompone e mi rovina. manzoni, pr. sp
di questa perdita senza un risentimento che mi scompone. alfieri, 1-237: questo
. alfieri, 1-237: questo avvenimento mi tornò a scomporre il capo per forse
provi gusto a scomporlo dalla serietà con cui mi s'è presentato. pavese, 10-232
, cxiv-46-399: procurerò che quel misantropo mi scomponga il men che sia possibile, né
scomponga il men che sia possibile, né mi metterò gran voglia di rispondergli.
lo rompevo; toccavo una cosa e mi si scomponeva tra le mani.
senza realità e. cecchi, 5-169: mi rammentai i trasparenti arcipelaghi che si scompongono
legittimo contrappeso alle tendenze scompositrici, io mi alzerò per un poco dai particolari della
abbastanza difficile 'lettura', come si dice, mi pareva cosa quanto mai fuori dell'ordinario
scom postamente per i corridoi mi hanno cacciato dal letto. -in
degli occhi, il sanguinar delle carni mi avrebbe messo raccapriccio; allora invece non
la mia scomposta gioventù ti irritasse, tu mi volevi bene. -anarcoide (
[in muratori, cxiv-45-90]: quando mi ri- solsi di far questo passo con
determinato contesto. cassieri, 11-158: mi sintonizzo con 'la risacca'... per
con la particella pro- nom. { mi scompuzzolo). ant. disgustarsi, schifarsi
più sanguinario e fanatico? tamente, mi bisogna esplicare quali scommuniche e in- dichiarazione
da questa premessa, tutti i pittori chetu mi nomini debbono sopportare la stessa condanna..
bernardoni [in muratori, cxiv-6-508]: mi si dàsperanza che il signor marchese giovanni sia
accettati. caro, i-139: mi diedi a comporre una mia cantafavola..
mia cantafavola... nella quale mi venne usato alcune di quelle voci che sono
qual vedendo che voi le scomunicavate, mi posi di nuovo a fantasticare per mutarle.
pericoloso. aretino, vi-57: che mi fa il colore? o sorte scomunicata,
a cavarmi di tanto indiavolato martirio, mi trovai colla persona... piena d'
che m'insegnava l'aritmetica... mi chiappò a leggere, invece di far
avendo moglie, e figliuoli per giunta, mi venne il ticchio di passar mezz'oretta
, 3-102: son più i peccati che mi ha fatto fare, quella scomunicata,
feroci. nievo, 1-vi-600: al fatto mi accorgo che non sarei un valente scomunicatore
rispose il benedetto uomo, « voi mi tirate ». = comp. dal
una [veste]... poiché mi conviene vestire chi m'ha sconcagà la
che fosse il mio? e chi mi darebbe stanza, strame e letto, come
pataffio, 4: per voglia di giuocar mi sconcacai: / martin la cappa perdé
la tal roba..., ché mi convien vestire lo sconcagadore e li sconcagadi
, osservazioni e caccazioni che, veggendole, mi maraviglio come la penna possa trovare tanti
gli nasca il vermocane, dappoi che mi convien vestire lo sconcagadore e li sconcagadi
questa sconcatenazione delle opere coi princìpi non mi squadrano. = nome d'azione da
« a pensar troppo a sandor », mi dissi, « corro il rischio di
far la sua stessa fine », e mi ordinai di procedere con la massima cautela
. frugoni, i-8o: altro scopo non mi sonversamento dell'argento vivo. caro
disordine. chiari, i-203: io mi riconobbi prontissima, per non lasciarmi trovar
che nondimeno sarà infamato, questa idea mi sconcerta. garibaldi, 2-418: un
, ii-8-191: una sola volta in vita mi abbandonai all'entusiasmo e alla fede.
galan- tomismo di vostra eccellenza, e mi abbandonai ad esser professore: cosa che
abbandonai ad esser professore: cosa che mi aggrava e sconcerta e abbuia la esistenza
sconcertare. come un giocatore di tennis, mi ha rimandato subito la palla.
sua. testi, 2-107: io mi sono stemperata la testa e sconcertato lo stomaco
. franco, 4-73: io so che mi canta in bocca una voce sì sgangherata
dove per bisogno della mia sconcertata salute mi son trattenuto tre settimane, ritrovo in
l. f. marsili, 1-ii-343: mi pareva egli un chirurgo che altro non
in pantofole, pijama e mestichino, mi fissava mentre io scrutavo i suoi quadri.
primo tomo. alfieri, xiv-2-42: mi dispiace... che questo contrattempo non
f. f. frugoni, i-38: mi son... formato nell'idea un
muratori, 8-i-159: se 10 non mi fossi preteritto di voler qui piuttosto accennare
di sconcerto. carducci, ii-10-188: mi viene una gran febbre eprostrazione di forze e
ti sarò grato se vorrai adoperarti affinché mi risparmino la sconcezza di una prefazione stampata
fuori, ché io non vuo'che la mi senta. / - sempre tu sei
i piedi. dolce, 1-87: mi maraviglio che questo animale [il mulo]
accomodosotto le mie onorate spalle, e così mi riesce meno pesante che se lo portassi
colpo che diedi sopra il fondo della barca mi sconciò quasi una spalla. pa-pini,
malo modo sotto un sacco troppo peso e mi sconciai una spalla e un braccio.
. grillo, 973: or non mi beverebbe egli poi? d'acqua nonmi vuole
barberini. codemo, 164: solo mi spiacerebbe dover sconciare questa cassetta così bene
1-260: questa è la sola ragione che mi obbliga a volgervi ancora la parola e
obbliga a volgervi ancora la parola e che mi trattiene perfino dallo sconciarvi il viso colle
2-270: meglio un trabocchetto sanguinario che mi sconci con le sue canne la faccia
indisporre. mazzei, i-146: ben mi sconcia il prezzo, che siate certo
quanto vuole, certo ch'io non mi sconcierò a rispondergli niente più di quel
accuratezza, veracità. cesari, 7-150: mi resta tuttavia uno scrupolo che mi sconcia
: mi resta tuttavia uno scrupolo che mi sconcia. 8. mandare in
prima volta che seco alle mani / mi son trovato, il qual principio
. pino, 2-8: io non mi sento doler la gamba, che sempre mi
mi sento doler la gamba, che sempre mi s'enfia, quando il tempo è
rieoi vo ch'i'non mi sconci: / questo lavoro è me'che
con tal ciancia un tempo, un dì mi lascio cadere alla sbardellata; e fingendo
sconciar per rider di novelle / che mi contò cristofan, dritto santo.
incresciuto nulla. marini, iii-125: mi sentii sollevare da terra e portarmi all'
tavola. ferd. martini, 1-iii-616: mi dicono che poco prima ch'io giungessi
seppi resistere anche a cotesto strazio e mi finsi morto. -rovinato dal lavoro.
, avendo datomio paese, dicendo ch'esso mi fa parere i difetti grazie e le
illustrissima quei tre benedetti sonetti, perché mi parevano sconciature daddovero. algarotti, 1-vii-122:
quello che se nepò sapere, e ciò mi aviene per istar tuttavia impiccato a le
, non per la pietà, che mi fanno. g. gozzi, i-7-142:
lieta tra l'altre giovani, contenta mi potea dire se giunone, de'nostri
. michelangelo, 1-i-223: io non mi mecterò a venire costà, grave ed evidente
con vostri ch'io l'avesse, mi fareste grande piacere. sanudo, xxviii-131
, / ma ben che la tua andata mi sia sconcio, / io pur ti
redi, 16-vi-159: quanto più io mi mostrassi infervorato di voler concluder l'affare,
voler concluder l'affare, tanto più mi crederei di sconcluderlo. pratesi, 1-229:
il paese. bacchetti, 2-xxiii-451: mi angustio del suo stato [del teatro]
, sconclusionate. piovene, 15-48: mi accorgo che quanto ti scrivo è abbastanza
stato d'insensibilità che quasi più nulla mi muove. 2. mancanza di
, che le vostre parole mostrano che mi portiate, che voi orchis latifolia
, a la scondaruola... mi scondero, e vu tegniré ocio.
ugurgieri, 40: io confesso ch'io mi liberai alla morte e ruppi li legami
dice breus. ed ella: « impossibil mi pare, sì è la rupe scondescesa
sanza alcuna scondétta e sanza indugio di ciò mi serviate. più scostumato e sfronzinato
usata / tuttavia di scondire, / mi mette in gran paura. -giustificarsi
. con la particella pronom. (mi scondizióno). ant. mutare la propria
. con la particella pronom. (mi scondizióno). rovinarsi durante il trasporto
. con la particella pronom. (mi sconfàscio, ti sconfasct). tose.
a lungo, e temevo il manico mi si spezzasse fra le mani; infine cedette
salviati, 19-99: domin che egli non mi basti l'animo / di sconficcare un
martelli, 46: ho detto 'abrenuntio'e mi sconfesso alle rime, ai versi,
del sec. xiv, 41: io mi raccomando a quegli cinque paternostri e a
sermini, 20: io voglio che mi giuriate che stanotte... ambidue
ciò che accade secondo mia voglia non mi tenga lietissimo. nievo, 500: quando
'ultime lettere di iacopo ortis', nessuno mi sconficcò dal capo l'opinione che ugo foscolo
azione. nievo, 803: benché mi sconfidasse il pensiero che non tutti i
3-i-286: il mio martorano... mi fu strappato pro letter.
. caterina da siena, ii-87: io mi confido nella bontà di dio e sconfidomi
di me, sapendo che di me io mi possa fidare. tesauro, 2-ii-70:
andare avanti, se la corrente sempre mi risospinge? ». colletta, ii-113:
negli ecclesiastici ufizi il culto della reliprima mi sarei levato da campo per isconfitto: ma
previdenza della mia sconfitta, io frattanto mi sto benissimo; e mi vedresti liscio
io frattanto mi sto benissimo; e mi vedresti liscio, paffuto, abbronzato dal
sugli effetti rende più sopportabile le sconfitte, mi capita talvolta d'imbattermi in lei e
dai fuochi fatui di qualche gazzettino, mi credettero sconfitto e perduto. g.
/ più di null'altra cosa mi sta 'n core, / sì ch'eo
ché, ne la caccia, 'l cor mi fue confitto. latini volgar.,
sconfondermi. fagiuoli, xi-171: io mi sconfondo. / (jome s'ha a
. sconveniente. filarete, 1-ii-521: mi parrebbe un poco sconforme che quello [
a me veniste; / in carcere bem mi faceste, / a vostra possa me
lo avrebbe sconfortato. monti, iv-94: mi era quasi risoluto di pericolarmi al concorso
morta, / ch'i'veggio che mi sfida e mi sconforta 7 ciò che
ch'i'veggio che mi sfida e mi sconforta 7 ciò che dar mi devrebbe
e mi sconforta 7 ciò che dar mi devrebbe sicurtate. ariosto, 6-11:
: / e ne morrò; né questo mi sconforta, / se non ch'io
/ questa di fé d'amor par mi sconforte; / per l'uno spera il
7 per lui sofferti, che non mi sconforte. dare / mi fece la più
, che non mi sconforte. dare / mi fece la più bella, / che mi
mi fece la più bella, / che mi dona sconforto / quando degio alegrare
, i-496: non pare c'altro mi dia, / se non di gioì mi
mi dia, / se non di gioì mi sconforta / e di benfar mi disvia.
di gioì mi sconforta / e di benfar mi disvia. bondie dietaiitti, 289: amor
bondie dietaiitti, 289: amor, quando mi membra, / li tempora che vanno
s'io sconforto, / però ch'allor mi sembra / ciascuna gioia affanno. dante
: pensa, lettor, se io mi sconfortai / nel suono delle parole maledette,
, 38-42: non sarà mai ch'io mi sconforti, / o mai più del
, i-19-171: è giovanetta ancoraed io non mi sconforto / che non si perfezioni conoscendoil suo
. incontro ostacoli gravi, ma non mi sconforto. -sostant. d'azeglio
vivere in questa campagna », egli mi disse « occorre un capitale di sei milioni
: in questa vita paurosamente complessa, mi perdo sconfusionato. = comp. dal
. con la particella pronom. (mi scongégno). ant. disconnettersi, rompersi
f. f. frugoni, i-38: mi son... formato nell'idea un
la scongiuntura ditutti li membri, che tutti mi furono disgiunti. = nome d'
ogni savio proposito / dei quali oggi mi sovviene assenti / a esortazioni minacce scongiurameli
fuga prenda. tasso, i-189: mi sarà cara ogni diligenza che 'l signore userà
taci, te ne scongiuro; ché mi par proprio di morire la seconda volta
seconda volta, udendo quello che tu mi di'. foscolo, xiv- 234:
almeno / che fin del nome tuo mi scordi appieno. chiari, 1-i-109: scongiurai
per colpa di una frazione di civici. mi scrivono donne ed uomini invocando, scongiurando
io sono indemoniata e lo spirito maligno mi dà briga »... faccendo il
e d'altra preso: / l'una mi fa tacer, l'altra scongiura /
si sentì scongiurare per quanto ben tu mi vuogli a colei la
in frotta. carrer, 2-44: mi sembri una maga che vogliascongiurare gli spiriti.
da pranzo, ed il suo aspetto familiare mi avverte che per una volta ancora l'
come segue. ariosto, 1-iv-484: mi cavano / queste parole il cuor:
prego e supplico, / per quanto ben mi volete »... fortissimo /
2-141: dimmi, cara sorella, mi poss'io fidar di te? e senza
che fo uno sproposito, se lei non mi dice subito subito il nome di colui
accada un evento temuto. li, mi sono occupato di vedere se mi sarà possibile
li, mi sono occupato di vedere se mi sarà possibile fare qualcosa di utile e
scongiuri). montale, 3-85: mi chiedo spesso non quali libri ma quali
. carducci, ii-8-32: l'animo mi bolle: ma ricordo i tuoi giuri e
giuri e scongiuri delle prime lettere che mi scrivevi, ricordo che tu vuoi ch'
. casti, vi-60: di qual scritto mi parlano quei paggi? / ma che
pur se afferrassi tutti i pensieri che mi passano per fantasia! ne vo notando su'
ii-14: otto o dieci giorni dopo egli mi restituì la commedia, assicurandomi d'averla
ora e 'l dì che in questo luogo mi condusse, che, crelei no!
1-v-721: mille cancherini e seguentementeun orrido raffreddore mi ha abbattute le forze e sconocchiato affatto
, 12-ii-212: ben le dico ch'io mi vergogno d'esserleservitore così disutile, come le
, pure ho speranza che un giorno mi conoscerà per non isconoscente. -con
dispregiato i doni più opulenti che il destino mi ha elargito. -in espressioni
il carbone,... ch'io mi proposi di non lo voler d'attor-
improntato. segneri, iii-1-147: io mi vergogno di contrapporre a questi esempi d'
natura. marino, 1-2-97: io mi scorderò di quel che sono, / sol
, / purch'ella oggi da te mi sia concessa, / per amor tuo sconoscerò
, xi-8: questo è quel che mi giova / a far ch'io sia
-che avevo ammesso alla mia presenza - mi s'è scagliato contro per colpirmi,
ondeggiava il crin d'or che 'l cor mi prese. marchetti, 5-175: di
annunzio, v-1-236: una mano sconosciuta mi pone innanzi, sul davanzale di piombo,
a padre figliuola. sbarbaro, 2-58: mi guarda il padre coi suoi poveri occhi
nessun sarai. guicciardini, 13-v-21: mi scrive questa notte el signore pallavicino che
del solo amico mio quelle lagrime, cheora mi si vieta di spargere su la sua sepoltura
, anzi lenta e viscida, che mi comunica il suo attonimento. 8.
che audacia è la tua? tu mi fai inserpentire, inantropofagare, improcustire,
di petto che da venti e più giorni mi sconquassa senza riposo, la mia lagrimazione
; travagliare. aretino, iv-3-60: mi isconquassò lo spirito nel sentire ilricadere vostro nel
: il sospetto misconguassa, / la paura mi fragassa. -sballottare fra diverse esperienze
gli spetta, del patrimonio dei vìllatàuri, mi dà noia. -dimostrare falso,
d'annunzio, v-2-67: nell'ombra mi avviene di urtare un cembalo sconquassato che
modestia). aretino, iv-3-65: mi sono isforzato di mettere insieme i sottoscritti
forsennato. forteguerri, i-180: tutto mi divincolo e sconquasso / contro que'tristi
sento e lo confesso; e nondimeno / mi trovo così tutto in isconquasso / che
tutto in isconquasso / che par che sotto mi manchi il terreno. cagna, 1-161
, non saprei di queste dueassioni gravissime qual mi dichiarare più violenta, 'una e
lo avverto per mezzo vostroche mio padre non mi sconsentirebbe la cattedra in lombardia, e
tu stessa, colle tue mani, mi vi hai collocato, non è egli dunque
sia tribolatoe straziato e che l'abitarvi non mi noccia? = comp. dal
così sconsideratamente, pigliando quello che prima mi viene a le mani. caro, i-41
tore della vita mia, non mi lasciare nel consiglio sconsiderato di coloro e
nel consiglio sconsiderato di coloro e non mi lasciar cadere in quella vergogna. caro
. nievo, 707: il cielo mi perdoni questo sconsiderato movimento di desideri,
che voi abbiate pietà di me e che mi consigliate... come l'
o io me ne tornerò là donde mi sono sconsigliatamente affrettato a partirmi, non
ti vedrai a roma senza di me, mi scriverai una lettera simile a questa.
x-4-291: ah, sconsigliata! / perché mi lazione; che non offre motivi di speranza
fatalità. tarchetti, 6-ii- 626: mi sono state dette e ripetute sul conto tuo
dei soldati del re, e che mi ha fatto un quadro sconsolante dello stato
8-1050: queste e altre cose sconsolantissime mi va ripe tendo di continuo
e tengo fermo / che voi non mi vorrete sconsolare. leopardi, iii-270: o
e doloroso amico, la tua dei 18 mi sconsola perch'io m'accorgo che tu
in quella stessa malattia d'animo che mi afflisse questi mesi passati. pea, 11-94
/ indarno si spera; / e più mi sconsolo, / se veggio il mio
quanto / al malor m'abbandono e mi sconsolo. lucini, 1-114: le tua
mani industri ed agili, / pur io mi sconsolava e le invidiava, / sorbendo
272: io solo e triste mi rimango / che sconsolatamente piango. moravia
un luogo); desolato. mi accorgo, contro la sconsolatezza che certe volte
? fogazzaro, 1-501: di tempoin tempo mi rendo affatto indegno di questi doni così da
così da restarne amaramente sconsolato fino che mi riesce di sciogliere questa amarezza in disprezzo
e guardasse. tesauro, 2-i-33: non mi è... possibile di g
: quanto, deh quanto / di te mi dolse e duol né mi credea /
di te mi dolse e duol né mi credea / che risaper tu lo dovessi;
. e. cecchi, 5-492: mi parve che la figlioletta udisse cotesto argomento con
il decreto: « che la ragionateria mi faccia anticipare quattro mesi di trattamento scontabili
monti, i-259: cogli artisti che mi hanno servito tengo ancora vivo il debito
, faustina, che, se tu non mi ti levi dinanzi, ti farò scontare
. fenoglio, 5-i-1171: « perché mi hanno dato otto anni!? » johnny
fa stragi lacrimevoli in questa città, mi son valuto oggi sopra di lei, se
, i-1321: così, s'io non mi sconto, / eran venti perconto / queste
di certi fatti dovrei pur toccare, mentre mi piacerebbe darli per scontati, e mentre
poche persone che gli ho giustamente raccomandato mi ha trattato male e le ha anzi
abbandonato da quanto a me non mi affido di potervene dare consolazio
sono restata sconsolata e scontenta io mi potea scontentare che di questa, non so
ti contenti delle legnedi là, io non mi scontento del pane di italia, perché sai
n. franco, 7-126: niuno mi negherà che tra questi non sia l'amante
iv-40: finalmente io... mi era gittato appiè d'un albero,
/ come attonita allor io / e scontenta mi restassi / ve lo dica il biondo dio
« soldati earmi ne ho abbastanza, mi mancano ancora de'cavalli ». d'
io, / questo ardente disio / che mi fa lieto viver e scontento. de'
e attuale che doveva darmi il paradiso mi repugnava e il vecchio, il morto,
dal potere. velluti, 249: mi levai in presenza d'amendue collegi,.
servire e viaggiar ornai scontento, / mi ritornai alla mia patria cento. c.
le leggessi la mia scrittura: non mi parve scontenta. ferd. martini,
carducci, ii-16-188: il fare il professore mi ha piùnociuto che giovato. a roma poi
ha piùnociuto che giovato. a roma poi mi avrebbe finito. scontento per me,
amarezza, come se qualcuno o qualcosa mi avesse deluso. -motivo di scontentezza,
, ii-37: io ti prego che tu mi dicain quello che io t'ho offesa,
scontento / m'annoia e ogni piacer tuo mi diletta. nievo, 1-207: oltre
quale la mia opera sarà in vendita e mi potrà allora indennizzare della spesa che ora
che, a sconto del mio debito, mi capiterà qualche comando, riceva un affettuoso
buonarroti il giovane, 9-578: io mi vi scontorcea fatto compagno / nella rancura
oliva, 16: il popolo che mi rispose esecrò con brutti scontorcimenti ai viso
di male, / che ogn'uom mi mira per iscontraffatto. n. franco
fazio, v-9-35: dopo questo, mi disse de'cammelli: / « così
. con la particella pronom. (mi scontrappésó). ant. squilibrarsi (i
una donna ch'i'scontrai, / che mi ferìo 'l core in ogni canto.
casa. gemelli careri, 1-vi-258: mi dissero essere state fatte a bello studio
c. arrighi, 2-58: io mi posi in cammino per il dato convegno.
lviii-229: quando andai a palazo, mi scontrai nel magnifico salviati. citolini,
annunzio, ii-742: giunsi al canneto e mi scontrai col riccio. landolfi, 2-92
la volta. rezzonico, xxiii-242: mi fermai a rimirare l'effetto della marea
piedi per terra; la scontrevole aria mi s'è manifestata. -che non
colpi. liburnio, 49: ne mi temerei tra fiamme rapaci passare, né
pasto. bilenchi, 14-29: cesare mi diede lo scontrino di posteggio della bicicletta
sparatoria. arpino, 7-106: francesco mi chiamava dal cortile ogni volta che aveva
v. ariosto, 1-iv-773: oggi non mi può più cosa succedere / che bene
e sempre la stranezza di que'nomi mi contendevano fin'anche quella illusoria armonia che
altro giorno presso al trebbio della fonte valesca mi proposti da altri organi collegiali. -in senso
vestito di pavonazzo, che ogni ai mi sta a sedere per iscontro quando io predico
processo atta monaca di monza, 496: mi messi per scontro all'uscio del detto
, un accenno, una mezza parola che mi aiutasse, che mi facesse capire:
mezza parola che mi aiutasse, che mi facesse capire: ma nulla! io non
a digiuno, perché allora è che insomma mi sconturbò. burbero, inquieto, scontroso
in quella specie d'ilarità scontrosa, troppo mi parve triste e grigio quel frigidario da
. pavese, 6-275: salutai rosetta che mi diede la mano per lo sportello e
. bernari, 4-103: la mia guida mi disse -preoccuparsi. e. cecchi
ha? che è stato? sempre tu mi vieni / a sconturbare, s'io
, iii-2-31: o licino, tu mi dici belle ragioni, ma...
vivente, nella persona della signora emilia mi sconturbava tanto e mi rendeva come ingnillito
della signora emilia mi sconturbava tanto e mi rendeva come ingnillito. papini, v-522
comandare, / se lodare il servire ora mi sente, / di grazia, non
vidi costui, ti dico il vero, mi sconturbai e lo credetti un qualche genio
f. f. frugoni, ii-168: mi pare sconvenevolezza stomacosa che si consenta in
me stoltamente amato, con greve doglia mi punite, faccendomi riconoscere la mia follia,
osceno. roberti, vii-122: io mi sono arrossito un poco in copiare tali
magra e rugosa nella sua costura sciupata, mi abitazioni nelle quali sono condannati gli
e tutte le cose che io vinsi ora mi vincono, e la mia manifesta forza
, 3-i-24: una grammaticheria greca che mi sbircia tranquil -in senso concreto
il dissimularle che le mie circostanze non mi permettevano di profittarne, come sarebbe stata
giovane sono, gioventa vogli'uzare: non mi sconvene », ché visio operare è
francesco da barberino, 141: molto mi par che si sconvegna a donna / ch'
leandreide, ii-5-40: se non che mi par che si isconvegna / per onor mio
ch'essercitava. tarchetti, 6-i-415: non mi contraddite, per b. croce
economica del paese era carità, non mi contraddite., perché la mia mente può
. fanzini, iii-53: « questo mi piace » dico io. « benché damezz'
dai nuovi sconvolgimenti di francia io non mi prometteva già resultati favorevoli all'italia:
quel riso! idem, 13-157: mario mi veniva incontro. « ecco la mia
quando andavo da lei a conversazione, mi divertivo a tirar fuori le mie idee sconvolgitrici
scrivo sono in villa... io mi ci son ridotto per mutar aria e
i-14-79: il mio stomaco sconvolto / ier mi fé cambiar di volto, / di
scodella. /... / io mi sento ne o di una condizione
. calvino, 15-195: ciò che mi preoccupa mentre giro intorno all'albero del tuie
e disperate, a lei, che mi ha offerto una vita nuova di poesia
consolida ed estende. ungaretti, xi-124: mi piacerebbe... di sentire,
). calvino, 20-185: mi pare che tra i gettoni-testimonianzaquesto sia molto utile
« ahi, podestà traditore, almeno mi avesse condannato alla forca e non alla
più coltivati di verona... io mi meravigliai e a prima vista pensai che
patir danno, ché veramente i troppo libri mi fanno perdere il tempo.
3-i-201: posso scoparmi via senza che nessunagranata mi reclami. 4. esplorare,
me. mente tenni, sì mi spogliaro, puoi mi scoparo per tutti e
mente tenni, sì mi spogliaro, puoi mi scoparo per tutti e = lat
, 2-80: questo giovane... mi fece scopare tutti i che tu se'
grazzini, 146: mia madre ardita / mi dette in su le dita / più di
tenuto pulito, in ordine. mi nella casa mia, ond'io uscii »
per dritte vie lunghee scopate, / parea mi conducesse in cima d'una / de le
. buonarroti il giovane, 344: le mi voltai col dirle tanto male / che
, allungo il collo per veder meglio; mi fan largo appena fui arrivato. si
) palazzeschi, ii-735: quello mi fa saltare il naso, è il me
di cristoforo co no che mi possa capitare, e può darsi ch'io
possa capitare, e può darsi ch'io mi senta scoperchiare il cervello. =
sommario o indice pubblicato dal mai non mi parve più quella. mazzini, 51-264:
conoscevo e viaggiava alla scoperta della sicilia. mi disse: « ha visto? questo
scopertèlla. spallanzani, i-244: voi mi scrivete di quel veronese che in non
: il collo era tutto scoperto e mi sembra alquanto grassetto, ora ch'io vi
lasciava tastare. dannunzio, i-455: poi mi porse ambo le mani / sorridendo.
dell'avversario. pratolini, 10-191: mi si avventò addosso, mi trovò scoperto e
10-191: mi si avventò addosso, mi trovò scoperto e mi centrò con due
si avventò addosso, mi trovò scoperto e mi centrò con due cazzotti, uno sulla
strani e rimaner scoperto: / mancar non mi può il ciel per sepoltura.
rimarrebberoallo scoperto. foscolo, xiv-194: io mi trovo allo scoperto di 1000 lire incirca
giusti, i-14: se quel poco che mi fu lasciato -a scoperta: in
-scacciamosche. linati, 13-242: mi pareva vedermelo davanti col suo visuccio chinato
86: che la solanacee. fortuna mi persegua e scopo / ella mi faccia delle
fortuna mi persegua e scopo / ella mi faccia delle sue = comp. da scopolamina
alcune di piacere,... mi fa fare dei salti sino alle nuvole.
- aita, o ciel! se non mi a cinque denti, la corolla co'petali
di fondo moravia, 18-247: mi definisci, via via, con termini per
frugoni, vii-275: io nell'avvenire non mi presi piùtanta collera contro a'bagiani e gli
, 10-22: - così farò, se mi assicurate che il marcolino non pigli la
, di tisane, mentre al contrario mi sento scoppiante di salute e di vigore
e penetrar fu un punto in van tu mi tenti: vii rospo, arrabbia e scoppia
, sto per iscoppiare se alcun poco non mi sfogo in il fulmine più da lontano
[ovidio], 276: mentre io mi lamento il lume -prorompere improvvisamente a
e 'l vago sfavillar presagio lieto / mi fa del tuo venire. piangere, pronunciare
: lacrime, sotto sguardi curiosi / non mi scoppiate a come paura che a un tratto
. rimane ancora pianterreno, mentre mi radevo e ripulivo, scoppiava a per
la possa / far a me cosa che mi scoppi 'l cuore. niccolò del collera
, 36-14: penando moro, sì forte mi sente / chi de l'an-
ella sarebbe di stizza e di veleno gosa mi sclopa le vene. passavanti, 63:
dio. giraldi cinzio, 3-123: io mi sento scoppiar di doglia il core.
, i-23-127: ho tanta gioia che mi scoppia il petto. verga, i-250
7-20: dovunque, / col cuore che mi scoppiava, / non scorsi la più
per quanto incosciente. svevo, 5-373: mi procuraisubito il sollievo di lasciar scoppiare il mio
g. gozzi, i-10-21: ora mi lamento io sì e piango, nonper la
io dietro, con la milza che mi scoppiava, senza capircene niente.
con quello. pulci, vi-25: io mi dispero, scopaio, livero e sono
, iii-205: con questo cuore ch'io mi trovo, fatevi certo che in brevissimo
io scoppierò, se di frate non mi converto in apostolo e non fuggo di qua
, caro signor berzia, sto così zittache mi sento scoppiare. 21. perdere
anni, proprio il giovedì grasso, mi scoppiò quest'occhio che era il meglio:
occhio che era il meglio: l'altro mi rimase quasi che spento.
risa. ariosto, 1-iv-495: io mi vò discostar, per non intendere /
/ questi ragionamenti, ché impossibile / mi saria udirli e non scoppiar di ridere
b. davanzati, ii-554: follia mi vinse, ed or da voi mi
follia mi vinse, ed or da voi mi scoppia: / vergogna mi ritien ch'
da voi mi scoppia: / vergogna mi ritien ch'io non rivegno, / e
, / e possente dolore il cor mi scoppia. 2. intr. con
ma meglio era che io non mi accoppiassi con seco, dovendomi scoppiare sì
di frusta. nievo, 4-263: mi toccò l'invidiato martirio di restarmene sette
che aveva paura dei ladri e che mi si stringeva da canto ad ogni scoppiettio
legnate. della porta, 1-60: mi sentiva più legni addosso che non
dugento arnon potea far tanto macello: mi scoppettizava, mi bom- bardeggiava su le
potea far tanto macello: mi scoppettizava, mi bom- bardeggiava su le spalle, a
nostro schifo, senza che i marinai mi permettessero di pigliarmi nemmeno lo scoppietto.
, che col sonoro / scoppio almeno mi dà qualche ristoro. s. ferrari,
estivo scoppio di tuono troppo smisurato, mi risponde con una vocina molto mansueta che a
la marina / il bacio suo freschissimo mi manda, / sacra consolatrice. a poco
ch'ora ordisco, / e s'io mi svolvo dal tenace visco, / mentre
udirai lo scoppio. tansillo, 1-326: mi par d'ora in ora udir lo
violino. palazzeschi, 1-482: ch'egli mi avesse giuocato questo tiro, di trasportarmi
michelangelo, 1-i-18: de'denari che tu mi scrivi che giovan simone vole porre in
. ant. e letter. il mi fa grazia di arrivare allo scoprimento delle loro
allo scoprimento delle loro fraudi, così mi darà facoltà di poter loro ostare e ovviare
un breve discorso che, se non mi sbaglio, è piaciuto. montale, 12-54
svolgono attività clandestine. fatto non mi volendo avere altra parte che d'un certo
teti, 53: non so a che mi possa questo coprimento o raviglioso. parlo
dante ed araldo. gnoli, 1-340: mi scopersi latesta, e su'ginocchi / devoto
scopersi latesta, e su'ginocchi / devoto mi curvai. d'annunzio, iv- 2-73
genitali. tansillo, 1-9: s'io mi corco a letto, o s'io
io ne surgo, / o s'io mi scopro il cui, l.
eretici... si fece nessun mi veda. tassoni, xvi-774: questo è
« guardate... soltanto tossa mi son rimaste.. ». pavese,
., 19-133: indi un altro vallon mi fu scoperto. idem, purg.
di lei s'imbella, / qual mi scoperse e, per invidia forse, /
forse, / con strai di foco mi dicise il core. de'mori, 264
la curiosità d'alcuno non poteva iscoprirci, mi costrinse o ad acconsentire'ai suoi pensieri
farli arrestare. mazzini, iv-1-26: mi sono condannato a un carcere pressoché solitario
mutino le cose o la polizia mi scopra. io. figur. giungere
. sbarbaro, 2-55: ogni mattino che mi sveglio scopro 7 il tuo volto
7-25: se io fussi scoverto, mi farebbono sbasire su le funi. lupis
occulto. guadagnali, 1-i-204: se mi scuopre il padron, povera me!
n. ginzburg, i-25: una sera mi venne in mente di andare a prendere
andare a prendere il nini alla fabbrica. mi scoprì da lontano e gli si animò
v. borghini, 4-ii-721: voi mi raccomandasti certe monache di arezzo...
giambullari, 433: poi che tu mi hai scoperte le insidie, scuoprimi ancora il
gelo / sin da le stelle or non mi detta i versi? -descrivere una
straparola, ii-78: se voi non mi contentarete, sodisfacendo al desiderio mio,
: avevo nostalgia della bambinaquando veniva sera e mi chiedevo sempre se mia madre badava a
fu deposto nella tomba innanzi alla quale mi scuopro. è la tomba di un
che accompagnano il morto... mi scopro. attendo. jovine, 2-197
avesse né vertù né luce / che mi potesse atar da questa petra. / si
petra. / si ch'ella non mi meni col suo freddo / colà dov'io
questa mia donna [la gloria] mi menò molt'anni / pien di vaghezza
/ passai contento, e 'l rimembrar mi giova, / poi ch'al- uanto
1 * avea vista infin allora, / mi si scoverse. serdini, 1-123:
vaga aurora si scuopre a noi, mi sognai ch'alcune di voi altre signore.
anni, in quel modo mal condotto mi si scoperse a roma, pregandomi che io
essere vincitore. luigini, xlv-249: egli mi pare che mi s'è scoperta bella
, xlv-249: egli mi pare che mi s'è scoperta bella occasione, signor mio
fratei mio, non fa bisogno che tu mi rendi guidardone delle sostenute fatiche, ma
chiedevo amore ed ero disprezzato; allora mi scoprivo e lealtere bellezze cadevano a * miei
mio pur tacqui: e bench'ella mi dasse / di tenera pietà non dubbi
/ di perderla il timor, s'io mi scoprìa / figlio d'un suo nemico
fiamma, 201: s * alcun mi domandasse per che cagionedio benignissimo ha voluto che
al compagno. loredano, lx-1-3: mi sono scoperta troppo con chi forse si ride
me, che di trovarmi / tanto bramoso mi ti sei scoperto? baldi, 72
. da ultimo! ah perfido egoista che mi scuopro sempre più! tecchi, 12-88
dato atteggiamento. pavese, 10-198: mi scopersi un giorno a mugolare certatiritera di parole
segnare, rimormorando le frasi che più mi ossessionavano. 31. accorgersi del
di essere. loria, 5-101: mi pare di essermi scoperto solo da quando
. agostini, 37: s'io mi misuro al par di qual si voglia tua
qual si voglia tua semplice creatura, mi scopro infin al paragon dell'insen- sibili
tanto semplice che alle volte... mi scopro quasi ingenua e, vorrei persino
. arpino, 3-96: da quando mi ero accorta di non credere più mi ero
quando mi ero accorta di non credere più mi ero scoperta più sensibile ai discorsi di
vogliono la roba mezza cruda; / mi sturban sul più bello del lavoro /
tutta l'affrica. magalotti, 9-1-195: mi rallegro con esso voi che, navigando
vegetali. vallisneri, iii-8: io mi lusingava... d'essere stato il
e'non vi vai, ché già non mi scoraggia / di voi amar, ma
. g. bassani, 4-9: non mi piacevano i nuovi professori, dai modi
aquino, 402: a ciò non mi scoragio / d'amor che m'à distretto
15-159: coi filosofi e con gli scienziati mi insuperbisco della divina potenza dell'intelletto umano
intelletto umano, e insieme con loro mi umilio e mi scoraggio davanti all'infinità
e insieme con loro mi umilio e mi scoraggio davanti all'infinità dell'ignoto.
che le lettere non diano più cosabella, mi rivolga ai classici tra i morti e a
con inappetenza. alfieri, i-971: mi pare che la sua uccisione apporti terrore e
talvolta riconfortato alquanto e alleggerito, io mi metteva a piangere la sorte umana e
la pazienza per scrivere in queste cose mi assista fino in fondo e che non
assista fino in fondo e che non mi scoraggisca il fatto di vedermi attorno tanti libri
e... in verità non mi sono mai trovato inferiore a nessuno nelle società
lasciato battuto oltremodo. fortuna che non mi scoraggisco più. ferd. martini, i-238
. moravia, v-460: queste riflessioni mi calmarono, così che, dopoun attimo di
dopoun attimo di apprensione e di scoramento, mi sentii di nuovo, come il solito
libri, e particolarmente i vostri, mi scorano insegnandomiche la bellezza appena è mai che
gli è che, me, niente mi inuggisce e mi scuora quanto i cortei,
, me, niente mi inuggisce e mi scuora quanto i cortei, i canti
, moro! / perch'io tanto mi scoro, / lo tuo consilglio fior seguir
/ che a pensargli il cerve! mi si scuora. monti, 11-684: di
in un momento di scoratézza, egli mi diceva un suo dubbio che il teatro
gl'incomodi e le spese dello sgombero mi fanno risentire le angustie del mio stato
tanto da vicino e i suoi occhi mi parvero straordinariamente scorati. 3.
umile e sommesso come nel parco; non mi disse le sue speranze timide e scorate
detta in piemontese 'sgoratta'. mi pare che quegli che ha una 'sgoratta'possa
iii-176: confesso liberamente che più tosto mi darebbe il cuore di far un orologio d'
senza mai ado- prar lime, che mi bastasse l'animo d'esercitare anco per
fresco vegetabile. foscolo, xix-357: ella mi mostrò le gengive dicendomi ch'erano 'scorbutiche'
allo scorbuto. zeno, vi-397: mi consola grandemente l'avviso che si sia
, convien ch'i'scorchi: / mi levo pien d'affanni e di difetti,
un dieci chilometri, anzi meno se mi buttavo giù per le scorcie fra un
. galileo, 3-4-223: or qui mi pare che si cominci a vedereuna gran ritirata
crescente deriva. rettori, 47: mi fa correr la posta or al sarto,
, ti stende, ti trova, mi roteava perdutamente nel cranio, e stringevo la
« genitori di ben cinque figli martirizzati mi hanno espresso il rammarico di non averne altri
pur che fosse. papini, i-376: mi repugnava l'idea medesima di porre lo
particolari e gesti e scorci del racconto mi si affacciano vivi e decisi davanti alla
come il potrò far io, che pur mi trovo / esser pinguetto anzi che no
. grandi, 4-4-96: in molte cose mi è convenuto farla più da indovino che
or mai allo scorcio dello studio, mi tratterrò con buona grazia di vostra signoria
termine fatale, / ahi, chi mi spoglia la tua tempre a tale / scordanza
tien certo. ariosto, 5-14: mi persuade, se per opra mia / potesse
rona di francia. magalotti, 9-1-144: mi sono scordato di ma gli autori si scordon
napoli sarà unfiammingo, il nome del quale mi sono scordato. vasari, 4-ii-719:
/ non ci sarebbe via ch'io mi scordassi / di voi. d'annunzio,
mente. anonimo, i-619: tu mi prendesti, donna, in tale punto,
punto, / che già mai non mi scorda qilla volta. castra fiorentino,
vin mi- sticato, / e non mi scordassero le gote / e li scattoni per
più con le punteruole, perché il cervello mi s'ingarbuglia, onde mi si scordarà
il cervello mi s'ingarbuglia, onde mi si scordarà tutto quello che importa al
caso mio. franchi, 3-5-35: mi s'era scordato 'l dirvi che bisognava
. salviani, 31: o là, mi s'era scordato il meglio: ditemi
basciada, che m'è stata commessa, mi si scordi. 9. locuz.
intr. con la particella pronom. { mi scordo). ant. perdersi d'
blasmomi de l'amore, / che mi donao ardimento / d'amar sì alta aman-
/ che, sol di pensamento, / mi trovo in disvianza. / assai faccio
accordansa / di dire, e poi mi scordo, / tanto infra me mi stordo
poi mi scordo, / tanto infra me mi stordo / per la gran dubitansa.
commedia di pidinzuolo, 252: voglia mi viene / d'irli acantar or or quattro
contesto ghezza del tempo: pur mi ricorda molto bene che il teni- mento
spatula. galileo, 3-4-509: io non mi son mai chiamato ambasciador sidereo, né
ambasciador sidereo, né voi per tale mi areste nominato, se aveste inteso il
siderea, / che a ragionarne avanti io mi disanimo. cattaneo, iii-3-251: per
nella notte /... / mi immersi nel sidereo splendore / della sua nudità
un tantino impressionabile, i miei condiscepoli mi suggerivano, in simili frangenti, di
... / dii dolce foco che mi puose in seno / tuo divo aspecto
f. argelati, cxiv-3-101: mi spedirò brevemente per essere affolattissimo alla siduità
intoppo io non lo approvo, / non mi piace e non m'attaglia. /
siepaio, presumibile ricovero di lepri, mi disse di avvicinarmi. =
interesse. foscolo, xiv-25: tutti mi lodano e tutti vogliono interessarsi per me
, e col più vivo calore ovunque mi siepano, parlano di me, e
allungo il collo per veder meglio; mi fan largo appena fui arrivato.
sen. leopardi, 12-2: sempre caro mi fu quest'ermo colle, / e
. cantoni, 734: « io mi sono già buscato », rispondeva, «
conti, 1-62: che erano mai, mi chiedevo, quel appunto essenzialmente da siepi.
. bembo, iii-418: tuttavolta tu mi ritorni in quelle siepi, delle quali
enfiagion delle gambe. redi, 16-ix-195: mi sono indotto a credere che questi umori
, ché bene spesso [le poesie] mi servono più to da disorientato
frugoni, iv-459: figlio, ché tal mi sei,... qual madre
cristiana. foscolo, xiv-186: il lavoro mi andò siffattamente crescendo che, di un
crescendo che, di un libretto ch'io mi pensava di fare, è venuto un
, i-xxxviii (b) -4: assai mi piacerla siffatto legno. dante, inf
onore italiano,... io non mi sia ancor posto in salvo da sì
sportivo », 6-v-1963]: il taxista mi dice: « ohei, bimbo con
0. targioni tozzetti, 2-iii-215: il mi dobbiam lavorare ». calvino
flaiano, 1-i-1224: « se questo mi vuota il sifone » disse la signora
. arbasino, 9-185: « ecco! mi lasciate morire la
lamanifattura tabacchi, e dovetti venir via perché mi innamorai di una teresa, sigaraia.
/ ch'io tocco mo, la mente mi sigilla -terminare un periodo della vita.
galileo, 4-2-582: vorrei solamente che mi diceste quello che voi credete che facciano
reluce / e con sua man nel cor mi la sigilla. equicola, 337
campi? / questo sol par che mi sigilli e stampi / tal che
e stampi / tal che terza mi par dopo le squille. poerio, 3-212
si ritrova fisso nel cuore, cosa necessaria mi pare che si tenga ben serrato e
uno sigillo e centura d'argento, mi dette spironi, stivali, cappello. savonarola
alle quali con vostra signoria di continuo mi ricomando e bascio la mani, sogilandovi la
questo mentre il servitor ritorna; / mi dà la lettra ch'ei trovò alla posta
dei cantici volgar., 1-106: poni mi come siello sopre lo core tuo,
che gli fo. leopardi, iii-525: mi prevalgo della vostra gentile offerta, e
un'altra lettera a sigillo alzato, voi mi rimproveraste di poca amicizia, vi mando
periodo di tempo. ghirardi, y>z \ mi contento del sigillo ch'io lascio per ora
partendomi di questa terra, e mi faccio creditor di dover g.
quella fortuna che con continue e gravi disaventure mi ha tenuto perseguitato ventisei anni, sempre
peggio conducendomi, per sigillo della sua rabbia mi portò da barcellona per terra fino a
nel cielo e che per l'avvenire mi fosse per restar ozio libero di poter tornare
conto a vostra serenità... diquanto mi è occorso di trattare. fenoglio, 4-160
. c. gozzi, i-341: egli mi narrò che il coralli suo compatriotta,
. borgese, 1-334: « lei mi parla » gli chiese « sotto il sigillo
..: ce così non mi sarà mai parsa.. / poi mettere
. manzoni, v-3-105: un mio interesse mi porterebbe a desiderare una tua lunga lettera
ripieno, perché il piacere di leggerti moltonon mi sia guastato da una tale immagine.
stretto sigillo chi sia quello di chi io mi dolgo. -tenendo qualcuno rinchiuso e
impresa. carducci, ii-10-137: non mi piace punto la sigla de'tuoi fogli
m'ha molto giovato, perchénon trovavo chi mi soddisfacesse. foscolo, ix-1-208: quel
iv-4-244: l'altro fatto significante che mi capitò sotto mano, anteriore ad ogni
significante. landolfì, 8-72: io mi sentivo... da lui seguito e
, iii-17: alla prima lezione la maestra mi è parsa insignificante, alla seconda significante
saluto di riconoscimento, anzi un saluto che mi significava che non era per anche tra
dante, purg., 24-54: i'mi son un che, quando / amor
son un che, quando / amor mi spira, noto, e a quel modo
sostenuto, significa che gente che m'odiano mi vogliono uccidere. dante, conv.
rituale, oltre che alta e autentica, mi è sembrata 'signifiaver significativamente e con brevità
delle bestemmie. sassetti, 7-113: mi ingegnerò che le parole sieno significative e
verso seguente. vi dico subito quale mi piacerebbe fosse: 'taurus'; perché è la
così sospesa e in fine alla proposizione, mi pare che dimostri la sua importanza.
. moravia, xii-224: questa scoperta mi parve significativa. ero così istupidito, che
mi gì era voluta una settimana per accorgermi di
meritata. c. carrà, 619: mi fermai nella sala in lungaammirazione, volendo penetrare
ischerzo, non aveva significato morale, mi pareva incolpevole: anche l'abbandono dei
del liceo, ho bisogno di chi mi guidi. salvini, 38-iv-42: ipocrate
ma è forse per una significazione che par mi steriosa che quei due non
bastevole a rendervi quelle grazie delle quali mi vi sento debitore, della infinita cortesia vostra
: « oh, bravo! » mi fa la signora con significazione. « senti
qualche fallo insolito, per iscusa del quale mi occorse di articolare una solennissima bugia alla
una solennissima bugia alla signora madre, mi fu di bel nuovo sentenziata la reticella.
bene, non era romanticismo. la morte mi ha tirato la prima scampanellata. non
fra persone amiche o di umile stato, mi ha sapore d'affettazione e di ironia
la confidenza. gozzano, i-449: mi presenta la sua signora, mi parla subito
i-449: mi presenta la sua signora, mi parla subito con entusiasmo del nostro re
. nievo, 301: qualche volta mi ricoverava a cordovado in casa provedoni dove
pace, un po'di giocondità famigliare mi rinfrescava l'anima quando non la guastava
di vivere da signora, ma ambra mi costa. pavese, 7-51: « linda
: ci stava una signorazza, che mi mandò via. arbasino, ii-30:
molto ladre,... o mi è forza sconciar il mio libro con
. rotta di roncisvalle, 1-41: carlo mi par che voglia la metade / di
l'assunto / non prendi, o non mi dài quella signora, / quella ch'
cielo di sì felice sorte. é mi appago più di faticare in questa servitù per
, 373: io so bene che mi tenete proforma e che altra donna è
13: gran dolor che lo cuor mi cuocie / mi costrignie la lingua a metter
dolor che lo cuor mi cuocie / mi costrignie la lingua a metter vocie / di
rinaldo d'aquino, 438: eo mi voi'provare / di dir lo mal ch'
ben tanto si- gnoragio, / che mi pò dar coragio. pannuccio del bagno,
. dante da maiano, 1-4-n: mi dole e dammi disperanza / ched eo
servendo a voi di bon coraggio, / mi pur disdegna vostra segnoranza. =
di te, oi vita mia, / mi tegno più pagato; / ca s'
alto deo, patre segnior / dà a mi forga e valor. dante, inf
dinnanzi al segnor mio, / di te mi loderò sovente a lui. lauda bergamasca
inf., 19-91: deh, or mi di': quanto tesoro volle / nostro
di suo volere, vostra signoria ancor mi conoscerà. -giorno del signore: v
e però ne debbo insuperbire e le suore mi debbono servire ». savonarola, 7-ii-15
baldini, i-268: ciò che più mi rapiva era quella suacompostezza di gran signore della
signori. caro, 12-ii-259: vorrei che mi rac con basso volto.
661): uno di que'signori preti mi tiròda parte, e m'insegnò come si
in faccia, con un'autorità che mi piacque e mi confortò: « il
, con un'autorità che mi piacque e mi confortò: « il
tasso, v-17: faccio quel che vostrapaternità mi consiglia perché ho qualche cognizione del fratello
questa mia al signor suo nipote e mi creda. manzoni, pr. sp.
, e cominciando dal parere ch'ella mi chiede circa il dono del quadro; io
di leggere questa lettera chela sua signora figlia mi ha indirizzato quest'oggi e dirmi il
epistolare. leonardo, 2-649: tanto mi son rallegrato, illustrissimo mio signore,
, 266-1: signor mio caro, ognipensier mi tira / devoto a creder voi, cui
rugieri d'amici, 62: ricco mi tegno sovr'ogn'altro amante, /
la mia fortuna... / mi tene a freno. tasso, 13-ii-204:
mondo, se non colui che mi sposerà, divenga mio signore. -signor
a suo nobil valore / già non mi sia dimesso. serdini, 1-191: chi
/ che sovra li / tu sol mi fai morire: / per dio, soccorri
de avere per fermo lo quale mi segnoreggiava per la vertù de la gentilissima
ornai! io sono, quando tu perdonar mi vogli e di quinci farmi discendere,
e signore, / per voi mi piacque d'essere buona, / a voi
tenemi sovente in forte doglia: / donar mi vole a mia forza segnore, /
: signor mio, la quistionela qual voi mi fate è bella, e a volervene dire
volervene dire ciò che io ne sento mi vi convien dire una novelletta. la spagna
/ legato son, perch'io stesso mi strinsi. boccaccio, dee., 1-7
g. gozzi, i-p-60: mi venne in cuore di profetizzare a can-
trovai circa dugento anni fa, se ben mi ricordo, un buonarroto simoni più volte
mesi ch'io sono in questa terra, mi hacosì acceso della sua angelica bellezza che.
dopo la morte, quando il capo mio mi sarà tagliato, io t'apparirabbo vivo
, padre, ché la passione della pusillanimità mi signoreggia? aretino, v-i-11: la
33: ne sia mai ch'altro amor mi signoreggi. magalotti, 3-13: 'questi
può dolcissimo segnore, lo quale mi segnoreggiava per la vertùde la gentilissima donna,
di ricco, 208: di ch'io mi doglio, avere la vorrìa, /
/ c'assai gran regno regge, ciò mi pare, / chi se medesmo può
pensiero di assoggettarsi ad un uomo per quanto mi fosse egli caro. -con
fin ch'el ti piage, sofrire mi convene. 16. essere posto
estatiche dello sguardo,... mi raccontavano della notte adumiliatevi, sedete
, tore della vita mia, non mi lasciare nel consiglio sconsiderato di coloro.
longhi, 523: l'unica opera che mi rammenti di questa, per la curiosa
tanta che il bastone per terzo piede mi bisognasse, mai dalla tua signorevole compagnia
tua signorevole compagnia né da'tuoi piaceri mi partirei. floro volgar., 89
giacomo da lentini, 53: certo mi par che far dèa bon signore /
1-7-42: io, che in levante mi potea possare, / sono in ponente
di quella medesima terra uno vasello viso amor mi parve / che con leggiadro e dilettoso inganten
donne che vi fanno compagnia / assa'mi piaccion per lo vostro amore; / ed
/ in vostra segnoria, / perché mi tormentate, / da poi son vostro più
disdegni signoria sì bassa, / altrui mi dona e lassa: / che tra '
federico ii, 424: lo vostro amore mi tene / ed àmi in sua segnoria
davanzati, xliv-4: amore, io non mi doglio / per mie testamento di
m'era forte in pria, / così mi sta soave ora nel core. idem,
xlvii-4: tre donne intorno al cor mi son venute / e seg- la
udir un tal comando: / 'va che mi piace sia / sotto mia signoria'.
/ protettor saggi di mercatantìa, / mi racomando a vostra signoria / con mille
tratterò col 'voi'(perché la terza persona mi paregrand'impaccio allo stile), il che
fosse sempre la signoria in mezzo che mi sentisse. de roberto, 712:
a vostra segnoria / lo me'mi anni mi rendei / sanza te che sarei
segnoria / lo me'mi anni mi rendei / sanza te che sarei? /
ii-13-32: i versi, che ella mi ha mostrato, di francesco rocchi, suo
mio sempre venerato e lacrimato amico, mi dimostrano... quanta il dotto
medici, 12-228: un acerbo pensier talor mi rne, te preo, si
signoria. f. pona, 4-115: mi fece fare tra l'altre cose un
: la dieci vergini, 13: i'mi vo'star come mi fé natura: /
, 13: i'mi vo'star come mi fé natura: / i'son '
). boccaccio, ii-4-165: non mi spinse ad amarti la bellezza 2
, /... / qual tu mi sei, o donna mia possente, /
quello stile / che l'uom con amor mi ti miser nella mente. boiardo, 2-24-2
soldo dall'altra. gozzano, i-1374: mi accompagnò troppo bene avere intera conoscenza di lei
perciocché ovunque, anche dal sarto; mi risparmiò di parlare; parlò veduto hanno le
di fuori solamente. tasso, 11-iii-1029: mi si fece tò, con quel suo
. chiamata signorile, perd'aspetto signorile mi chiamò e mi dimandò di lui, e
, perd'aspetto signorile mi chiamò e mi dimandò di lui, e, ap
di trattare l'al- piccato discorso, tanto mi disse che mi fece trasecolare. tr'
al- piccato discorso, tanto mi disse che mi fece trasecolare. tr'uomo non come
volga al signorile; la gente del luogo mi dice che oggi molti zingari arrivano in
che me l'ab- iate figurate, mi si son mostre aver molto più del cittadinesco
: non ti dico nulla dello stile; mi è sembrato perfetto di una limpidità signorile
signorile; / ma ciò che tu mi gabbi e tieni a vile, / sì
vissuti signorilmente a venezia... mi avevano fruttato una fama straordinaria.
, 16-ix-200: nel medicare questa signorina mi servirei... di tutti tutti
bellezza e di una soave ingenuità, mi toccò vivissimamente nel cuore. -ragazza
da mettere in castello e un saccone mi basta. leopardi, iii-562: sono invitato
figlio del senatore, signorino che non mi piace niente. giusti, 4-ii-553: que'
2. uomo corpulento. tosto mi si concederà la occasione, verrò a vedere
ricevuto gli opuscoli sigoniani che ella mi rimanda; oggi mi porterò a farne la
che ella mi rimanda; oggi mi porterò a farne la restituzione al signor