tipo di imbarcazione fu anche usato per scopi mi litari, soprattutto dalle marine
. vittorelli, ii-122: teco parlar mi fu concesso ed anzi / assister teco
grazie, risponde, ne gustai, mi basta. g. prati, i-21:
amo di profittar molto degli inviti che mi si fanno di pranzare fuori di casa
fanciulli; volete tener loro compagnia? mi obblighereste. badate che si pranza in cucina
gli chiamano 'trattore '), che mi porti o mandi a s. carlo
casa: già lei lo sa. oggi mi prepara un pranzettino proprio coi fiocchi.
, quanto seppi più riccamente addobbata, mi assisi al pranso. f. f.
noi e, levata la tavola, monsignore mi chiamò in camera e per se stesso
pranzo a nona. chiari, 2-i-217: mi domandava, per pruova del mio gradimento
casa sua, dove sua madre medesima mi desiderava a pranzo con lei. monti,
lei. monti, ii-218: mermol mi ha subito pagato le duecentoquaranta lire e mi
mi ha subito pagato le duecentoquaranta lire e mi ha usate tutte le politezze. mi
mi ha usate tutte le politezze. mi voleva seco a pranzo questa mattina,
povero ragazzo parte., fra pochi giorni mi sarà delle cento miglia lontano. stampa
gran sospir disse: la vostra / età mi pare ornai nel fior del verde.
, vl-66: veduto il tutto, mi porrò in ordine per andare a vinegia
le nuove della cimba e della idropica mi sono care e della nuova plasma d'oriente
quella grande virtù, su cui non mi stancherò mai di insistere, che è il
pascoli, i-737: al pittore (mi si passi questa fantasia) vorrei
campestri e acquatici. foscolo, iv-403: mi vedeano su l'alba saltare i fossi
urtar gli arboscelli, i quali crollando mi pioveano la brina su le chiome;
umana del [mio] misero corpo. mi svegliai al ro- more et ebbi che
. giov. cavalcanti, 146: mi menò in uno che più che di
maria di galliera. giuliani, ii-313: mi montò il sangue da'piedi ai capelli
mai credute. torricelli, ii-4-102: mi rompe il capo perché non si contenta
: perché... (taluno mi domanderà) avete voi attribuito al privato una
sventura supponibile. leopardi, iii-159: mi chiedete il mio consenso, il quale è
gli stamponi e il manoscritto che non mi sono mai giunti. ghislanzoni, 16-48
faticosi poemi che si faccino, io mi sento così tardo d'ingegno e son
, v-262: da tempo immemorabile non mi avviene di fermarmi a padova, anche la
feci di voi quel giudizio che non mi ha punto ingannato. firenzuola, 2-214
intitolata ine nomine, n: qui mi trovo forestiero con poche pratiche e conoscenze
padovani modenesi. banti, 11-166: mi riteneva uno dei tanti calabresi di buona
tutte le grazie allettati! ci. mi consolo che a buon conto per questa
ciliegia a bocca; / ma pur poi mi son divezo, / tal che mai
, 2-12: un'altra amorosa pratica mi è pervenuta alle mani. ariosto, i-rv-363
di cui si fidava... mi tornano... vivi nella memoria.
bembo, io-rx-62: acciocché esso non mi meni tutto quest'anno in lungo con queste
della risaia grande a borgo vercelli, che mi faceva lavorare metà dell'invemo.
., la mia collega, e mi sono dato a sfogliare le pratiche dei candidati
b. croce, iii-25-81: non mi piaceva deporre la poesia in grembo alla
e ben trattata. piovene, 1-190: mi avvicinai alla mia casa; scorsi le
due donne] deriva dalle lodi con cui mi accompagnava il vostro nome: ed erano
predilezione segreta, e la vostra felicità mi pesava sul cuore quanto la mia. d
predilezioni artistiche: perché ogni giorno più mi sento costretto a esser pagano nella materia
predilezione per le esistenze in sordina, mi volsi a forme più scartate di vita.
', o che so io, non mi dispiacerebbe; ma bisogna calcolare una cosa
, pure, come ospite, non mi tocca far differenze. de roberto, 20
aveva una grande simpatia per me e mi prediligeva al nipote. forse la sua vecchiaia
. e tutti me lo dicevano e mi predicevano un brillantissimo avvenire. -in
guanni, 235: questo fu quel che mi predisse il sono, / ingannevole sogno
sbarbaro, 4-77: di queste notizie mi appago, ché forse è tardi per
: è molto, -disse luca, -che mi dò sempre torto e predispongo la mia
tempo dà agli uomini e alle case mi colpì come una verità profonda.
predisposti. sbarbaro, 1-132: ecco mi ritrovo come sbadato che buona semente,
nondimeno, che posso fare se amore mi predomina, mi consiglia, mi scompiglia
che posso fare se amore mi predomina, mi consiglia, mi scompiglia? bruno,
amore mi predomina, mi consiglia, mi scompiglia? bruno, 2-94: il molto
io chieda / né che alcuno interesse mi predomini. giuglaris, 1-171: fin
. i... i diran che mi predomina la collera e l'orgoglio.
l'orgoglio. foscolo, xvii-446: io mi sono avveduto che un perpetuo e profondo
iv-2-215: tutti pensieri ed affetti e desideri mi paiono, per noi italiani, predominati
, arte, amore, contemplazione della natura mi sembrano scherno e ironia. 2
a tutte ganascie, e sempre più mi confermo che la costellazion dell'interesse è
di nuovo alla serietà della camera: non mi pare che nel momento attuale convenga,
govoni, 1050: la sola casa che mi resta / è quella che sarà prefabbncata
vengo anch'io. caro, 12-iii-276: mi basta che sappia che già due settimane
sanissimo colle sue massime, ch'io mi riservo a smascherare opportunamente, l'estratto
, x-41: io nel canto del prefazio mi sentii quasi mancar la voce, tanto
de la pistola, la quale voi mi mandaste, una parola di superbo chiamare vi
inchiodato ad ogni canto? / la morale mi stucca. una novella / semplicemente detta
g. visconti, 1-125: io non mi aconzio la pronunzia al spechio / né
commenti intorno alla mia persona. chi mi trovava bella, chi brutta, chi
docile, chi d'aspetto recalcitrante. io mi sentiva oppressa, soffocata: avrei preferito
d'annunzio, iv-1-187: se ora mi dicessero... di vivere unicamente
esempio: 'a preferenza dello stracotto mi piace l'arrosto '. carducci, iii-6-407
soldati, 6-363: se una legge mi obbligasse ad acquistare un vino solo,
bersezio, 319: la sua ritrosia mi punse, l'orgoglio mi eccitò,
sua ritrosia mi punse, l'orgoglio mi eccitò, qualche lieve segno di preferimento m'
di dire ', voglio piuttosto, mi piace più. meno male 'preferisco
, fatta certa del mio amore, mi fu prodiga di tutti quei favori che convengono
prefetto. carducci, ii-1-188: mi rallegro con te, uomo pretoriabile,
prefettizia ', d'epoca giolittiana, mi invita a sedere di fronte a lui l'
ciro di pers, i-309: non mi nocaue il serpente, assai men rio /
casa onde è chiamato archiecono mi sia, io reduco a memoria e rappresento
marsilio ficino, 6-59: io già mi maravigliavo del ro -disus.
un secondo ordine di partenza. e mi fu forza cedere. les
conv., iv-xxix-2: come che io mi sia, io reduco a memoria e
palazzo? » « la prefettura » mi rispondono insieme i miei vicini. b.
in prefettura. sbarbaro, 1-85: mi fermò per le scale della prefettura la
bonaparte, di cui non è che una mi serabile prefettura. g
3-30: così filando i giorni, arso mi moro: / parca, prefica msiem
al divino soccorso. galileo, 4-2-394: mi sforzano ad allontanarmi alquanto da que'termini
. venite discepolo a me che periscuola animata mi vi prefiggo. -prevedere il moto degli
relazione con i pron. pers. mi, ti, si, ecc.)
saranno servite d'intendere con lardine che mi prefigo la serie di tutto quello s'è
cosa nuova... ciò che mi seduce è proprio il treno.
chi lo legge. alfieri, 7-124: mi son prefisso di non parlar mai più
in nessun modo, e a chi mi dice muse, io rispondo cavalli. foscolo
cavalli. foscolo, xiv-216: io mi sono prefisso di non turbare né i tuoi
martello, 246: io già prefisso mi era che avrebbero riso di mia presunzione
cosa ingiuriosa alla profonda erudizione di chi mi ode. carducci, iii-6-44: nelle
non m'ingannaste alla prefine, / tutto mi fora legère e soave.
, referisca solo quanto di cosa in cosa mi verrà in mente atto a questo ch'
f. gesualdi, i-38: se mi domandi come si conoscerà che il legno
il segreto gelosamente prefissomi dal soggetto che mi ha esebito il posto, da che no
alteccellenza vostra, è stato tunica cagione che mi ha impedito il potermi spiegare ulteriormente e
c'è una stazione di servizio. mi termo, corro al bar, compro una
d'assisi. moretti, ii-212: mi piace, monaco benedettino, l'angelo
repubblica », 3-v-1986], 21: mi trovo davanti, dopo anni di
per lui. lancellotti, 3-314: mi mova di credere ch'a venezia non
. da i tristi occhi preganti / mi vigilavi pallida ne 'l viso. papini,
/ priegoti ch'a la mente altrui mi rechi. idem, purg., 1-79
20-15: pnegoti, per carità, che mi narri in che stato è l'umana
priega il maggiore. casalicchio, 565: mi vi butto a'piedi, vi supplico
signore. molineri, 1-213: il babbo mi ha pregata tanto. calvino, 9-191
lanfranchi, xxix-79: l'altr'ier pensando mi emagi- nai / de mandare amore a
. croce, 137: però non mi star piu a intronar l'orecchie, perché
445: se ventura in- ver voi mi rimanda, / pregaravi la mainerà tegnamo /
ch'io riguardi, / il qual mi grida e di lontano accenna / e priega
più nulla appresso di voi) che mi diciate una volta liberamente l'animo vostro
i-23-182: s'io la prego, non mi vuole udire; / e s'io
vuole udire; / e s'io mi dolgo, ed ella si trastulla. saba
/ che a'miei propinqui tu ben mi rinfami. ponzela gaia, 32: oh
io te priego per dio, non mi gabare. caro, 12-11- ^ 9:
mal concetto di quelli uomini onorati che egli mi nomina. -indurre a un determinato
difetto ho in una gamba, passando mi riposai al vostro fondaco, che non v'
dimostrare che la gradisce, 'io non mi fo pregare ', risponde. molineri
confessione, risposi e rispondo che questa mi pare sconvenevole cosa e difficile. fiore
se sapessi in ferrara fusse persona che mi volesse servire di fiorini iii cento
ripari, medico di garibaldi... mi diceva del suo parco vitto, non
se ho ancora alcun fido compagno che mi compiaccia, non mi confortate di saziar
alcun fido compagno che mi compiaccia, non mi confortate di saziar anzi tempo il caro
prego. io vorrei che nell'eternità dio mi giudicasse al modo ond'ora giudico te
me face disviare, / la croce mi fa dolente / e non mi vai dio
la croce mi fa dolente / e non mi vai dio pregare. elegia giudeo-italiana,
eo / moro, chi morir fa. mi morir faccia. dante, inf,
per me prieghi iddio, / che lui mi sani ciascun occhio mio / dov'io
. fogazzaro, 1- 316: come mi è dolce ogni mattina di pregare la nostra
: tu eri tutto bianco, io mi rammento: / solo avevi del rosso nei
simil caso. ferrerò, 1-45: mi par che d'ogni cosa esca un dolente
e faceano le libagioni del vino, mi pregavano ad alta voce ogni bene. mazzini
un ricordo, un bigliettino, che mi pregava buone nuove nel corso della giornata
2-ii-440: amico mio stimatissimo, io mi crederei di non meritare il pregevolissimo nome
.. spontaneamente e senza pur conoscermi mi si fece incontro profferendomi le varie lezioni
illeciti). velluti, 189: mi convenia, a'princìpi de'priorati, adoperare
: il nostro signore disse: non mi de'pregare unqua che se moisè e samuel
mia preghevole pietade, soffera che la mi facci il mare. 2.
forza, le preghiere e il dolore mi legarono al mio patibolo irresolubilmente. serao
riso- venga / che, s'eo mi moro, fate a dio pregherà / che
tenore / veder porai c'a torto mi riprendi. dante, vita nuova, 12-13
g g; r morte ben mi farà parlar con distinzione del dottor iuseppe
io son la rosa: / tanto fille mi pregia / che me sovente coglie.
, donna mia, / più conto mi ne tegno tuttavia. anonimo, i-573:
priso. chiaro davanzati, xlii-17: tal mi preda c'ho vita gioiosa, /
è onestà. canteo, 245: napol mi tenne poi nel bel ricetto / sette
: / ma il mio troppo pregiar mi fa dispregio. -ammirare.
serva io ti sono, / ché tal mi fé fortuna, e io me 'n
me 'n pregio, / ma l'amor mi fa amica. rocco, 133:
). caro, 12-i-59: io mi pregio che m'abbiate per amico, e
per amico, e tanto più intrinseco mi parrà d'esservi quanto più procederete meco
azioni eroiche di vostra eminenza io principalmente mi pregio. cesarotti, i-xxxix-194: mi compiaccio
mi pregio. cesarotti, i-xxxix-194: mi compiaccio meco stesso che l'assenza del
io veneri il nome vostro e quanto altamente mi pregi di protestarmi [ecc.]
per dimenticarli in alcun tempo, né mi reputerò mai sciofto dall'obbligo che mi pregio
né mi reputerò mai sciofto dall'obbligo che mi pregio di professare a v. s
. illustrissima. carducci, ii-1-283: io mi pregio di segnarmi con profonda stima della
. patrizi, 3-72: grandissimo favore mi ha fatto il conte guidobaldo bonarelli a
ora, a norma di quanto ella mi scrisse nell'ultima pregiatissina sua de'2
, saprà giustificarmi abbastanza della libertà che mi prendo di scrivervi. foscolo, xiv-3
foscolo, xiv-3: mio signore, mi fu grata la di lei pregiatissima di
le sia intendente, / che grandemente / mi faccia bene, poi c'ò sì
. g. stampa, 63: io mi sto sempre al mio signor a lato
. s. illustrissima che fin alpultimo foglio mi comparve sempre ripieno di più curiosi ragguagli
/ del corrente millesimo, / caro mi fu del pari / a'carmi tuoi pregiati
padova volgar., ii-v-3: elli non mi pare punto buono stimatore (cioè pregiatóre
'l nil 'n un anno stesso / mi vedranno e partire e far ritorno. /
a dì xx di gennaio nel cccvn mi fece conte carta d'uno de'suoi poderi
smeraldi e giacinti e altre pietre preziose mi sono venute a mano e sono molto preziose
/ per premio di memoria talmedaglia / mi concesser; ma come un sì bel
lo prevede de pregar sempre dio per mi. bibbia volgar., iv-293: ezechia
: credo che non vi sarà alcuno che mi negherà che le cose quanto più sono
meo signor sentio, / allor che mi partio, / del mio presio gradire,
. rinaldo d'aquino, 104: mi porria alegrare / di tal donna servire,
pregio 'nalzando / lo suo viso mostrare / mi fa sovente stare / di gioi
chiaro davanzati, xviii-65: dille che mi perdoni / s'al cantar mi son miso
dille che mi perdoni / s'al cantar mi son miso, / ché 'l suo
magior priegio voi davante, / perché mi da valor vostro senbiante. g.
mantenere. aretino, v-1-230: io mi credeva, signora, che vi bastasse
. d'annunzio, iv-2-408: primieramente mi avrebbe cattivato l'animo per quella eletta
l'onore e 'l pregio / che mi dicesti allor ch'un giorno avrei? g
è vostra, non è mia: voi mi guidate, / a voi si deve
novellino, 12 (31): -perché mi ci hai fatto venire?...
2-152: tutti voi, i quali mi date udienza, non sarete difficili ad esser
fui, / qual mento o qual grazia mi ti mostra? ». idem,
chiabrera, i-iv-54: ella [clio] mi fu cortese, or tu mi ascolta
] mi fu cortese, or tu mi ascolta, / pregio de'nostri lidi onde
/ signor, pregio de'versi ond'io mi pregio, / e la cetera mia
profondità del suo giudicio ch'io stesso mi attribuirei il nome di reo non gli
sola. testi, i-176: colà mi sarà caro / far con cetra festante /
loredano, 2-i-102: so che mi potreste dire... che la mi
mi potreste dire... che la mi lizia romana non ha maggior
/ e io son tutto suo: cosi mi tegno, / ch'amor di tanto
ha fatto degno. petrarca, 104-6: mi dice il cor ch'io in carte
che la benigna affezione, della quale mi favorisce il signor conte di pegne- randa
dirvi ora, se non ch'io mi tengo in pregio per esser amato da
da tenere in pregio e qual no, mi è parso conveniente pigliar questa impresa.
seneca volgar., 3-1: qual uomo mi potrà'tu mostrare che metta pregio al
or mille volte el dì ch'amor mi assalle / ferir mi può, ma non
el dì ch'amor mi assalle / ferir mi può, ma non farmi incostante,
aspetto ogni modo che la magnificenza vostra mi mandi qualche bon salame, perché sono
in- tender di gareggiare con chicchesia e mi fo un vero pregio di ceder ai
anco la fatica. arnghetti, 58: mi metterei a rispondergli a capo per capo
darle il torto s'ella, come mi scrive, si è lasciata un poco noiare
compensarlo. sercambi, 2-ii-264: se mi volete accosentire, io penso che questo
... io a molta gloria il mi recherei e rimar- re'vene sopra il
. pasolini, 8-273: mi trovo, come uno scolaro, a svolgere
dubito pregiudicarvi. sassetti, 14: mi passo senza rispondervi, contentandomi che.
rispondervi, contentandomi che... mi superiate anche nelle parole; e questo
questo avere studiato la retorica di fresco mi progiudica, ché non si può camminare
da vostra signoria illustrissima è cne ella mi perdoni e scusi il mio silenzio,
scusi il mio silenzio, sì che non mi pregiudichi punto nella sua buona grazia.
, 7-37: il moto a piedi mi pregiudica molto alla digestione. leopardi,
basta a renderlo degno di scusa, mi stringerò a dire cogli spiriti meno pregiudicati
curiosità e mormorare, e in piazza mi parve che gli sfaccendati e i pregiudicati mi
mi parve che gli sfaccendati e i pregiudicati mi salutassero ammiccandomi come ad un nuovo compagno
mio vecchio amico e collega... mi si volge con una tarda ma sorridente
dica) metodologica una ragione di diffidenza che mi nasce dalle persone degli amatori e zelatori
ed alla mia personale condizione, non mi si volle spedire la lettera d'avviso
. brusoni, 9-513: più tosto mi svellerei mille volte il cuore dal petto che
f b. croce, ii-6-443: mi parrebbe male di escludere, preiudizialmente e
. carducci, ii-6-47: del guerrazzi mi duole: ma in lui l'avversione al
visitanti e in milano e in como mi hanno interrogato di questa sua dolcissima speranza
/ che s'a morte lo spirto mi mancasse / e, qual più, progiudicio
mancasse / e, qual più, progiudicio mi portasse. antonio da ferrara, 51
preiudicio di terra. castiglione, 69: mi confidai che l'ingegno e prudenzia di
bastasse a rimediare che pregiudicio alcuno non mi venisse dall'aver obedito a'suoi comandamenti
desidereria el decniarassero ad tempo che non mi fosse preiudizio. g. michiel e l
pregiudicio de l'arte; ma pur non mi curo di variar alquanto i termini e
92: vorrei, signore, che mi scriveste quello che nel vostro ridutto si ragiona
, e 'n somma farò sì ch'ella mi conoscerà per marito cortese, e la
lombardia, le quali nelle congiunture presenti mi paiono non pur vere ea utili,
-sostant. viani, 19-202: fuori mi disse che il maresciallo era un pregiudizioso
e averne coscienza, occorre che 10 mi percepisca nella mia differenza da quel qualsiasi
, i-1-33: per dirli qualche cosa che mi passa per mente intorno l'ambasciaria del
mente intorno l'ambasciaria del toledo, mi paiono molto pregnanti le proteste fatte al
mamiani, 10-ii-645: il fatto che meglio mi persuade e mi fa intendere l'awenimento
il fatto che meglio mi persuade e mi fa intendere l'awenimento genetico del quale discorro
. gadda, 11-10: d mio cammino mi addurrà per se stesso alla espressione necessaria
? / -con un disio che ognor mi siegue forte. / -che parturisci quando el
: amor, che a forza a morte mi trasporta, / di tal dolcezza l'
io giaccio a mezo 'l fuoco e non mi doglio. l. martelli, 3-32
s'io prendo ardimento, / tu sol mi porgi aita, / ché myha'del
lavinia. f. fona, 4-180: mi disposi con ogni forza e artificio dissimular
, sin tanto che o la fortuna mi avesse dato soccorso per qualche via o
che sia pre ia, mi piace, in quanto non vi mancheranno figliuoli
ti trarrò la coratella / se presto non mi di'di chi sei prena. straparola
: questa, a dire il vero, mi parrebbe assai più da ridere che quellla
lingua presta, / con tutto che mi veggi corpo pregno. equicola, 72:
, satollato. aretino, iv-4-288: mi risolvo a dirvi che il capretto del
, che pure, a vederlo sciupare, mi passava il cuore. -costituito
, iii-160-66: e 'l grande lagrimar che mi distrugge, / quando mia vista bella
sconsolato pianto le pupille, / dal sonno mi disciolsi. bacchelli, 13-380: l'
lagrimoso umor son pregno, / né mi move del mondo ira od orgoglio / e
spogliando la vite: pregni di dolcezza- mi precipito a montallegro. comisso, v-295:
piovene, 3-100: le attrattive che mi si offrivano in casa di nonna maria,
: quanto a la compo- sizion che mi comanda ch'io faccia, io son già
non so che, e in questa ritirata mi sforzerò di partorire. guarini, i-i-77
fai cum arte e cum ingegno / che mi levi il dolor de che ho il
: questa questione è tanto complicata che mi condurrebbe a discorso e frasi pregne.
custa carta... prò pregu ki mi 'ndi fegit... donnu albertu
priego vaglia mille, / che non mi facci de t attender niego. g
: né no vogliai eser dura a mi né contrastar a li mei pregi.
il pregusto, lo smaltimento dei cibi mi fecero spesso noncurante e negligente di miei
intr. con la particella pronom. (mi prehénsó). letter. ant.
favolosa preistoria. montale, 7-171: brancusi mi apparve per un attimo come il possente
'kamera ', ma il nome non mi soddisfa: si riferisce troppo esclusivamente al
o splendido. aretino, vi-377: mi sono imaginato un colpo che, se ci
cominciò a conoscere la cortigianeria, e mi accade di dover arrossire anche per parte
per parte di molte persone prelatizie le quali mi si vogliono mostrar amiche unicamente perché veggono
né onori né cariche, e dio mi scampi poi dalle prelature che mi vorrebbero
dio mi scampi poi dalle prelature che mi vorrebbero gittar sul muso. nievo, 1090
nella prelatura. d'azeglio, 1-158: mi domandò [monsignor morozzo] un giorno
de roberto, 782: di'che mi mandino uno scudo da parapetto: questo
motoretta e quindi, all'ora fissata, mi presentai sotto casa a matilde e le
essere stata trattata come un figlio diseredato? mi pare anzi che abbi avuto una
dei suoi membri. leoni, 268: mi intima il municipio... di
professor di filosofia nel collegio di costì, mi era venuto in pensiero d'introdurla
tagora della venerazione patema, mi occorse far menzione di quei gloriosi
ho gran disiderio: / digli che mi soccorri in questa prelia, / po'
figliuola. nievo, 297: mi si conceda di poter credere che, come
pieno godimento. praga, 4-145: mi sento ancora pigiato da quella folla variopinta
, 16-85: la rèseda (amorini, mi pare si dica in toscana) che
una bottiglia di prelibato vino di borgogna mi ralluminò l'intelletto, mi ci misi
vino di borgogna mi ralluminò l'intelletto, mi ci misi iù di proposito.
avea già letto. redi, 16-vii-332: mi è sovvenuto di quel cavaliere genovese che
vero. e. cecchi, 8-102: mi convinsi... che soltanto 1
mie carte più prelibate; per lungo tempo mi parve quello un capolavoro. borsi,
14-14: pagine e pagine... mi occorrerebbero per render conto d'un tale
arte. foscolo, ix-1-2io: dove mi occorrerà di trattare delle altre opere sue
annunzio, iv-1-446: la presenza di federico mi avrebbe dato il modo di evitare i
lica in masso, / io facilmente mi converto in sasso. 2.
in prosa a'miei versi confesso che non mi piace. bacchelli, 2-v-11: uno
prefazione. papini, x-2-383: carlesi mi legge la nota che preluderà alla sua
i-291: l'una e mezzo! mi levai di scatto, chiedendogli scusa e mormorando
flauto diversi temi di bellini, mia madre mi condusse in un gabinetto attiguo alla sala
musicale. nievo, 1-vi-318: ei mi fa l'effetto d'un motivo favorito
poi si azuffa. sarpi, 1-i-45: mi persuado che non sii il negozio al
, 6iii- 288: già il cor mi si ammolisce; già vengonmi i preludi
piovene, 6-209: con l'immaginazione mi ascoltavo ripetere i discorsi prematrimoniali, per
ancora negli orecchi e negli occhi, e mi diverte, l'aria di solennità baritonale
noiato del presente, non-curante del futuro, mi consolo appena vivendo nella età che fuggì
età che fuggì. leopardi, iii-627: mi pare di non dover prevenire l'effetto
affatto prematuro. mazzini, 47-44: mi duole che non abbiamo avuto in quest'
fona, 4-202: questa superba avidità mi insegnava artifici tali che non che i baci
far il delitto. nievo, 391: mi parve impossibile che premeditatamente si lasciassero commettere
condizione di reo. fagiuoli, iii-128: mi ritrovo ancor 10 tra gl'imbrogliati /
6-ii-570: perché credere che io non mi fossi trovato in casa per premeditazione?
in casa per premeditazione? questo sospetto mi offende.
prestabilito. calvino, 13-64: lui mi dice che la letteratura del nostro secolo
premente di fremente fortuna non intermesso, mi sarei raffinato, se fossi stato acceso
tu non sa'dove / questo calciar mi prema e dia dolore ». lalli
d'annunzio, v-1-250: la fasciatura mi preme. la compressa umida s'è
la compressa umida s'è disseccata e mi brucia. 11. spremere,
canzon, fammi un sonetto, / mi dice alcun colla memoria scema, /
io rinovelli / disperato dolor che 'l cor mi preme / già pur pensando, pria
iddio. petrarca, 244-1: il mal mi preme, e mi spaventa il peggio
244-1: il mal mi preme, e mi spaventa il peggio, / al qual
tristizia: / pel sol ricordo il cor mi strugge e preme. bembo, iii-591
sto in disparte / di madonna, mi preme ultima doglia. ariosto, 11-72:
, ii-46: o madonna cornelia, mi doglio del vostro affanno, ma più
doglio del vostro affanno, ma più mi preme la mia vergogna. caro, 8-581
co'figli obbligo avessi, / e molto mi premesse il duro affanno / d'enea
di cotanta speme, / un affetto mi preme / acerbo e sconsolato, /
infusa. alamanni, 7-i-245: or mi minaccia il mondo e m'odia e teme
teme, / quando prender lo stil mi sente in mano / che i miglior fa
v. e. così gentilmente mi preme,... non ho ancora
, / il cui piacere a ragionar mi preme. daniello, 1-12: il poeta
che di star qui con lei disio mi preme. ariosto, 9-92: tanto
soave rimembranza amara / dentro dal cor mi preme. comisso, vii-98: i
. comisso, vii-98: i ricordi mi premono: là sulla strada che fiancheggia la
(i-121): quello che più mi preme e mi sta su lo stomaco è
: quello che più mi preme e mi sta su lo stomaco è che il
verdini, 1-89: come può star mi dite / desiderare e recusare inseme?
di boemia. lippi, 5-12: io mi vuò delfo- pra lor valere / in
pra lor valere / in cosa che mi preme e che m'importa. segneri
vedremo insieme. chiari, i-73: mi premeva all'estremo d'abboccarmi seco un
la scusa della necessità... non mi appaga punto diodoro storico, il quale
perché voi almeno cosi, adesso, non mi domanderete nulla di quello che vi premerebbe
oh no per dio, vostra signoria non mi scriva ch'io mi sia raffreddato nell'
vostra signoria non mi scriva ch'io mi sia raffreddato nell'amicizia verso di lei.
disperazione che non so quello ch'io mi ponga sulla carta, e premetto questo
, e premetto questo perché vostra signoria mi scusi da qualunque inavvertenza potessi commettere.
, 357: quel tanto lume ched e'mi premette, / pel qual die'
forma a que'gradi divini, / non mi sie a pena, paura mi
mi sie a pena, paura mi mette. simone da cascina, 102:
applausi. borgese, 1-82: voi mi conoscete., come sono, e non
se guadagnerò di più, questo fatto mi farà molto felice, non tanto per il
. giacomo soranzo, lii- 10-131: mi disse non esservi cardinale che per 500 scudi
, 1-vi-7: colla grazia del signore mi meritai il posto di 30 premiato..
6-ii-66: colto da subite paure, mi risolsi a seppellirle [alcune ossa umane]
giornata disponibile. sciascia, 11-39: mi faceva piacere che ci fosse mio zio
la sciarpa azzurra e il pugnaletto. mi risparmiava tante cose. persino il premilitare mi
mi risparmiava tante cose. persino il premilitare mi ha poi risparmiato. fenoglio, 1-03
b. barezzi, 1-329: mi diedi poi ad andar in compagnia con
-diavol è; volete voi ch'io mi lasci levare la lucerna che si converria
! -dico che non voglio comportare che mi sieno tolte le mie preminenze, per
maggio avete fatto della mia scrittura, io mi studierò al possibile... di
non perdere quest'unica preminenza sensibile che mi dà a riguardo vostro la mia primo-
che dal soldano l'uzato trebuto / mi diè... / e molte assai
. / e molte assai pre- minensie mi fecie / le qual'potrei per iscripto mostrare
. g. grimani, lxxx-3-909: mi portai alla prima udienza di sua cesarea
guevara], i-178: vostra eccellenzia anco mi comanda ch'io li scriva a qual
del canto. pavese, 10-200: mi impensieriva, in una poesia come 'mania
scrittori. leopardi, iii-926: quando mi scriverete, sappiate dire, vi prego,
assicurazione] alle società a premio fisso mi pare abbia dimenticato quello che costituisce la
un contratto. ojetti, 1-179: mi prevenne che il popoli avrebbe tentato fino
mio vino. » « e lei mi vorrà sostenere che non ha niente! »
arcita e palemone,... mi parve da dimostrare e donde la donna
iii-860: cosa ho ingoiato oggi che mi riprendono i terribili crampi allo stomaco?
: vissi colla mente sempre nel futuro e mi accorsi che ogni aspetto dell'universo,
. alfieri, 7-119: il destino mi ha pur fatto rimanere dopo checco,
, xxiii-34: quell'amico bosco, che mi difendeva poco anzi coll'ombra da'fervidi
ombra da'fervidi raggi del sole, or mi somministra materia onde premunirmi contro l'indiscretezza
solo, l'annunzio funebre; e mi lasciò andare con la mia febbre attraverso
la neve. la febbre e il dolore mi premunivano contro ogni evento.
con quel coraggio che gli è proprio, mi disse di non aver paura alcuna,
ringraziamenti per la benigna condiscendenza, che mi lusingo di ottenere per questa mia premura
? su, dài che la signora mi ha fatto premura. -darsi,
te tante premure, / e tu mi avevi a far queste figure? leopardi,
viva. ghislanzoni, 17-45: io non mi aspettava tale compenso delle premure che mi
mi aspettava tale compenso delle premure che mi sono date per soddisfare ai vostri capricci
ha fatto l'onore di pubblicare, mi sarei dato immediatamente premura di farli levare
indugiare la partenza, il mattino seguente mi misi in viaggio. jahier, 3-56:
in viaggio. jahier, 3-56: mi premuro avanzare formale proposta. tornasi di lampedusa
tutti. nievo, 526: ella mi spiava premurosamente ogniqualvolta suo fratello voltava via
. foscolo, xviii-103: ieri mattina mi chiamò premurosamente, ed invitandomi a,
, ed invitandomi a, desinare, mi ridomandò quella carta; la ridiedi lietamente
amedeo, anzi a giovanni, se mi mandasse un disegno in misura dell'aratro a
misura dell'aratro a taglietti, che mi viene premurosamente richiesto da un marchese grimaldi
più premuroso che diligente a servirmi, mi consolo d'averlo perduto. manzoni,
la copia del viglietto... mi compatisca se non l'ho mandata prima per
prima per l'occupazione premurosissima nella quale mi trovo qui in lalazzo. l.
xi-389: c'era folla e io mi trovai proprio contro di lei, premuto
la terra premuta dal giorno / fiammante mi gira intorno / colle deserte lande. barilli
montale, 13-67: è il tema che mi fu dato / quando mi presentai all'
il tema che mi fu dato / quando mi presentai all'esame / per l'ammissione
satanasso, /... / subito mi trova'sanza gir passo / col prenze
il dava, / che puttana comune mi chiamava / e mi battea la schiena ben
che puttana comune mi chiamava / e mi battea la schiena ben sovente. fiori
zò che dici, carama neiente non mi movo, / binanti prenni e scannami,
prenderò qualche gabarra e verròne e non mi bagnerò la gonnella. cornoldi caminer, 71
esser di là dal centro, ov'io mi presi / al pel del vermo reo
. cavalcanti, i-305: per man mi prese [la pastorella] d'amorosa voglia
machiavelli, 1-iii-159: monsignore di roano mi parlò più ad lungo e prese nel rispondenti
forteguerri, 11-123: un pastor vecchio mi venne d'avante: /...
, egli m'incontrò sull'uscio, mi prese pel mento e mi disse: «
uscio, mi prese pel mento e mi disse: « mia cara piccina,
persiane ». frateili, 5-160: mi prendeva sottobraccio. bernari, 3-427:
, 19-124: però con ambo le braccia mi prese; / e poi che tutto
; / e poi che tutto su mi s'ebbe al petto, / rimontò per
cantari cavallereschi, 235: alla prima / mi dette un grosso pugno mazzuccuto / che
mese / dove col pugno sul ciglio mi prese. forteguerri, 7-47: mena
s. non gli abbia presi) mi favorisca non prendergli a più d'un tesone
è permesso. rajberti, 2-50: mi pregarono di prendere almeno una pomata infallibile
20-101: maestro, i tuoi ragionamenti / mi son sì certi e prendon sì mia
prendon sì mia fede / che u altri mi sarien carboni spenta. -assorbire
strafarola, i-122. madama, se voi mi donaste ciò che avete al mondo,
i miei desideri numismatici restano inariditi e mi rifido in tutto su la vostra amichevole
d'amore [dante], i-381: mi getta di taglia / e dice che
di sputare in terra; in america mi prenderebbero la contravvenzione e pagherei la multa
ii-12-37: non ho più energia: se mi vuoi quale sono, prendimi, se
potè avvelenare il concetto religioso della poesia che mi aveva inculcato il mio maestro di liceo
. 1827 (630): perché non mi avete fatta la grazia di prendermi con
. 21: donna, di te ben mi pesa / che t'è facta tanta offesa
. /... / « non mi prendesti » disse e nse ancora /
papini, x-1-462: nella boscaglia, dove mi recavo spesso per strappare erbe e ramaghe
». pratolini, 10-270: quando mi prese, sul mio letto di ragazzina,
di starmi sacrificando. era spaventoso eppure mi piaceva. -con uso recipr.
loro corpi amorosi. pavese, 7-80: mi raccontò che da ragazza era stata in
vostro vizo. anonimo, i-619: tu mi prendesti, donna, in tal punto
punto, / che già mai non mi scorda qilla volta. cielo d alcamo,
suoi / sì pien'd'amor che mi preser nel core / l'anima isbigottita
che i be'vostrocchi, donna, mi legaro. boccaccio, dee.,
'l cor m'accende, / col cor mi fugge e con gli occhi mi prende
cor mi fugge e con gli occhi mi prende. tebaldeo, epist., 2-36
preso la beltade vostra: / se voi mi disdegnate, morto sono. tasso,
viverommi dipoi qui insieme teco: sì mi ha preso il tuo parlare e il tuo
altra preso: / l'una mi fa tacer, l'altra scongiura / ch'
là!... questa volta non mi ci prendi! » -allettare,
la mia travaglia, / ca sì mi squaglia, -prenda voi merzide, / che
sì lun- giamente priso / e sì mi stringe forte ch'io non crio / che
non crio / che a'altr'amor mi piaccia gioì né riso. iacopone, 85-2
idem, inf, 4-43: gran duol mi prese al cor quando lo 'ntesi,
costui de la bella persona / che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'
ch'a nullo amato amar perdona, / mi prese del costui piacer sì forte,
oscura / tronco quel fil rital che mi fa torto. bembo, iii-364: mille
/ lasciai, tanta paura il cor mi prese. marino, 1-8-20: ogni altro
, i-8-114: sì il profondo meditar mi prese / e sì i sensi e sì
di regno? tarchetti, 6-i-617: mi ricordo che quando era fanciullo mi prendeva
6-i-617: mi ricordo che quando era fanciullo mi prendeva vaghezza di andare le notti di
che vennero ebbe ragione sull'avarizia che già mi prendeva. jahier, 223: scoramento
jahier, 223: scoramento e tentazione che mi han preso scendendo alla città dopo un
). dante, viii-5: non mi parieno già mai fare ammenda / de
fui uom d'arme, e poi mi cordigliero, / credendomi, sì cinto,
a cui mal prenda!, / che mi rimise ne le prime colpe.
. corsini, 67: alta bestemmia / mi prenda, s'io non trovo /
« che ti prende ora? » « mi prende, » dissi irritato, «
, » dissi irritato, « che mi dà noia vedere una donna come l'
-alienare. fogazzaro, vi-250: mi son sentito come soffocare, pren
mirando in quel le, mi prese il sonno. ugurgieri, 46:
, / tremar lo monte, onde mi prese un gelo / qual prender suol
. forteguerri, 14- 112: mi prende un gelo, onde a terra mi
mi prende un gelo, onde a terra mi cade / la mesta lira. pananti
e annega. pratolini, 10-136: mi vuoi spiegare cosa t'è preso,
verso la porta, mentre la vecchia mi trotterellava dietro, prendendomi con le buone
, un sacco d'ovatta; non mi contraddice mai, non si sa come prenderlo
conv., i-x-6: queste tre cose mi fecero prendere lui, cioè lo nostro
apollo, / e nove muse mi dimostran rorse. idem, par.,
, per avventura simile a pezza non mi tornerà. ariosto, 44-9: proferte senza
, / ben séte da blasmare, zo mi sembra, / ché voi volete stare
manco rei / presi la via che mi mostrava amore. m. cavalli,
/ vaga d'udir novelle ov'io mi sia. forteguerri, 17-73: ferraù prende
il calle presi / ch'or lasciar mi faran studi più santi. pascoli, 1-312
com'io fo,... voi mi prenderete per vostro servo disponendo e di
despina. forteeuerri, iv-495: se mi vuoi dare la promessa moglie, /
la pura verità. il giovine che mi discorreva, » e qui divento rossa rossa
lo prendevo io di mia volontà. mi scusi se parlo da sfacciata, ma
d'acqua. lancia, ii-106: non mi pare che s'appartenga a savio,
poi le tesi il bicchiere. lei mi guardò con gli occhi scuri, se la
valeria- nato di china, che molto mi turbò il sistema nervoso: oggi piglierò
febbre, pessimo umore; mentre ti scrivo mi rombano agli orecchi due grammi di fenacetina
credo. forteguerri, iv-493: ora mi si apre una ben larga via / da
... /... adesso mi conviene / prendere nuovi gesti e nuovo
vii-389: non vi è pericolo che mi vediate infuriare. ho preso un altro
catzelu [guevara], i-34: mi dette una lettera di vostra sig.
in ossima a xxim d'agosto, qual mi fu data a xv di novembre.
. pananti, i-136: la cosa mi pare / che ora incominci a prendere un
città straniera: apro le valigie, mi spoglio, prendo una doccia, mi
mi spoglio, prendo una doccia, mi rivesto, faccio qualche telefonata.
donde e come prende movimento / diliberar mi pare infra la mente / per una cotal
, xxi-64: non so ched io mi faccia, / né chente ramo io
argiana. cavalca, 20-246: pregatelo che mi dia grazia che questo suo soave giogo
(477): signiora mia, io mi sono preso per piacere di fare una
amor, quando si presso a voi mi trova, / prende baldanza e tanta
nella gran bontà di vossignoria... mi son preso l'ardire di venire,
contessa, ed a me medesimo, se mi affaticassi ad esagerarvi la parte ch'io
dante, xxxviii-47: se merzé giovanezza mi toglie, / io spero tempo che
uso. cesarotti, 1- xxxv-89: mi piace la scelta dell'argomento; ma prendo
. abbracciavacca, xxix-10: cusì piacer mi trasse in voi compita, / d'ogni
, secondo le sue stesse parole, non mi ha mai preso sul serio.
no, ma no, ma per chi mi prendete? ». brancati, ii313
per minchioni? dessi, 11-141: mi prendete per stupida! non sono mica
la strada faccio / e credo che mi prendan per un matto; / in fin
., 9-143: tale imagine a punto mi rentiea / ciò ch'io udiva,
e le botte eran quasi tutte sue: mi dispiace, ma le prendeva. pavese
da piccolo più le prendevo e più mi incaponivo. bernari, 3-344: non è
bolognesi, xcv-95: tutto quanto lo core mi strage e stende / come la cera
aurea volgar., 339: di che mi posso io vergogna- re, con ciò
1-42 (i- 495): egli mi pare... che tutto il dì
allegrezza. goldoni, iii-598: di lui mi posso fidare, di lui non posso
lui non posso prendere gelosia; so che mi ama e che morrebbe piuttosto che commettere
tanto soletto / che pietà cà mai mi secorresse: / unde del vagegar prendo
quei perfidi poggi, una folta nebbia mi confuse. nievo, 66: ad
la barca di mendrisio dove sulla sponda opposta mi aspettava la carretta del castaido. pascoli
. rugieri damici, 62: ricco mi tegno sovr'ogn'altro amante, / e
dolcie aer conforto / che nel fuoco magior mi fea tremare. bandello, 3-57 (
i-i 1-246: solo in una cosa non mi seppi in temperare: ciò fu nell'
, xxxii-79: dolze amore, di te mi prendo assai / ch'io amante non
. sinisgalli, 2-47: il rammarico mi prende alla gola. questo vento che
: io ero aggrovigliato e impastato, e mi pareva impossibile sciogliermi e prender l'aria
in fantasia di ogni motivo dell'esperienza mi si venne facendo quasi metodica, sempre
stoffe con gonfie valige. costoro subito mi presero d'occhio e cominciato a chiedermi dove
porta lontano. / ma forse alcuni adesso mi diranno: / perché a ricciardo e
po'che si trova; ed ora mi imputavi di crudele, perché me la prendea
priego d'esta legge franca / tenor mi mandi, col pomo e secondo / nome
cum li libri stampati o venduti a mi ludovico prenominato. pallavicino, 10-i-216:
li soprascripti testimoni, luporo quondam guilliel- mi, prenominato guercio..., et
asili notturni. rebora, 3-i-629: mi sono prenotato per una camera (alloggio
primo alla sella e guardar oltre: mi apparvero allo sbocco, in corona,
circolare e prensile che dieci anni fa mi stringeva con forza disperata, quasi avesse
tant'è vero che attaccandosi alle mie spalle mi trascinò con sé sulla stuoia e con
, mentre le sue magre gambe nude mi cingevano i fianchi. -valigia prensile
dal contatto delle mie vesti col cespuglio, mi fa trasalire; tutto ha qualche cosa
tutto ha qualche cosa di prensile, che mi attira verso la terra. savxnio,
anticipato. metastasio, i-v-466: ei mi scrisse tempo fa ch'ei raccoglierebbe associati
cattaneo, iv-3-366: in ogni caso mi fareste favore avvertirmi prima affinché per caso
non intrinseche né confidenti non so s'io mi dica preoccupate o rapite, questo.
dalla fanciullezza non cadesse in qualche disordinetto mi è stato di lunga mano preoccupato dalla
non farò altri tentativi di poesia, mi occuperò d'altro o ridurrò ancora ogni
questo fine: tutto ciò, che già mi ha preoccupato, voglio per ora lasciare
pelare altri gatti. eppoi: chi mi conosce più nella vecchia strada? jahier,
-prevenuto. magalotti, 23-5: mi direte ch'ella [la vostra ragione]
fonso e giulia. nando, sulla porta mi fece un cenno preoccupato. cassola,
, 792: non frignerò romanze né mi tingerò le guance della preoccupazione del suicidio
soldati, xi-39: finsi che mi fosse comunicata, al telefono, la
6-1-399: ecco, messere, sono perché mi creasti; e che creare mi dovessi
perché mi creasti; e che creare mi dovessi ab eterno tu preordinasti. savonarola,
giorni, e a tre di queste lezioni mi bisogna un lungo e faticoso preparamento,
ho avuto sempre idea chiara: adesso mi pare che ella [la cultura] debba
trasfusione, non so nemmeno io come, mi offersi e fui accettato.
prepara presto una cacciata d'esuli, mi scrivono lettere acerbe di rimprovero, perché io
, che aveva preparata la fuga e mi sorvegliava. d'annunzio, i-178: o
almi doni immortali. pallavicino, 10-ii-39: mi prepari ella... occasioni nelle
quali il puro risguardo delle sue instanze mi possa valer di motivo a spendere le mie
varano, 1-471: quai vicende / mi prepara il destin? mascheroni, 8-133
. pratesi, 5-185: - non mi preparare de'giorni amari! -ella rispose,
al mondo. bianchi, 108: ah mi si oscuri il cielo / e tra
. c. dati, ii-103: mi sowien d'aver membra mortali, / se
. foscolo, \ -326: mi narrò com'era tutto quel giorno andata
, né l'era riescito; e mi diede la ricevuta ch'essa avea preparata.
: chi doveva preparare la legge? mi sembrava questa una questione puerile; poco
corsini, 2-36: pur per obbedirti io mi preparo / a ridirti dall a '
. d'annunzio, v-1-264: mentre mi preparavo a prendere da lei il commiato di
donghi, 2-86: quando seppe che mi preparavo alla prima comunione, mia zia
altra parte ch'è da seguire, mi è parato ben fatto di aggiugnere alcune poche
fatica a dissimulare la mia angoscia. mi occupato, con soverchia premura, forse
. tommaseo, lxxix-ii-65: io non mi sento atto ancora a grandi lavori:
sento atto ancora a grandi lavori: mi mancano i preparativi e la maturità del
il sacco è preparato, / sull'omero mi sta. pratesi, 5-454: staccò
: nei giorni di temporale e di freddo mi rintanavo sempre nel louvre, quei giorni
hanno bisogno di tante preparazioni che, non mi bastando l'animo di ridurle a temperamento
prepongo, e perché dentro / non mi creò natura o disciplina / ingegno a frodar
grandissima grazia, onorabili donne, reputar mi debbo che il nostro re me a
instrusse allor ch'ai sacri boschi / mi prepose d'avemo. dottori, 170:
condizione che a noi prepone, io mi disponerò a conservagliela. -sostant.
a nome mio dal mio preposito voi mi diate sì dolci lettere come son quelle che
. boccaccio, 9-55: tu mi potesti già udir a lui che me non
ritenuti. de notari, 57: mi sia lecito ch'ancor'io in segno
. ascolto una campana lontana, che mi pare e non mi pare. era
campana lontana, che mi pare e non mi pare. era proprio quella della nostra
tra), pronomi e avverbi come mi, ti, vi, ne, lo
giova punto. alfieri, xiv-2-272: non mi trovo troppo contento de'miei progressi che
trovo troppo contento de'miei progressi che mi paiono lentissimi ed il frutto prepostero *
. alfieri, 8-233: in cor mi avrei tarda e risibil voglia i..
/ mercé la crassa istituzion primiera / che mi educava a vergognoso oblio.
, 33: gustavo modena... mi fu tanto cortese da favorirmi una squisita
garibaldi, 3-215: nelle classi alte mi limiterò a queste due principalissime di ladri
-seguendo nel suo dire, esso falcone mi aperse avanti agli occhi un quadro che tiziano
.. prepotente. beltramelli, iii-961: mi assalite, mi offendete, mi umiliate
. beltramelli, iii-961: mi assalite, mi offendete, mi umiliate, divenite l'
: mi assalite, mi offendete, mi umiliate, divenite l'esponente più fino del
ovunque io rivolgeva il mio piede, mi si affacciavano scene di sangue: le guerre
. alfieri, i-38: se tu mi vuoi fare il componimento, io ti
pendente sul capo. giuliani, ii-201: mi parve di sentire un tale del montamiata
1'incontrai sul ponte, / e'mi guardava a cera prepotente; / cosa avanzava
. albertazzi, 538: lo non mi sentii mai così debole come in quegli
fanzini, ii-11: con prepotenti squilli mi diedi ad avvertire la gente del mio passaggio
. c. boito, 176: mi si accendeva una forza nuova, allegra,
d'impero? fogazzaro, 4-55: mi turbinava dentro una passione tale, una
una tal febbre di prepotente vita che mi pareva troppa per il mio patto angusto
mio. perché, se bene io non mi sia ancora slattato come discepolo, conosco
per altro che la prepotente usanza già mi pone in diritto e mi obbliga a farla
usanza già mi pone in diritto e mi obbliga a farla da maestro. b.
: di mussolini, del resto, non mi era mai importato nulla, mi era
non mi era mai importato nulla, mi era antipatico con quegli occhiacci e quella
potentissimo. machiavelli, i-vi-259: né mi parrebbe essere sicuro delli spagnuoli, quando
foscolo, iv-378: ella [teresa] mi move qui dentro un terrore, una
e d'oro. soldati, x-146: mi aveva raccontato come si fosse decisa ad
la vita eterna è un orgoglio che mi ripugna. è una prepotenza meschina.
insomma delle verità scritte o del modo mi forzava a succiarmi il libro intero.
: come, dopo la greca semplicità, mi potesse piacere orazio nelle piu delle odi
della luce artificiale. papini, i-1241: mi trovai in una vasta veranda di vetrate
3-30: colto da lo spavento io mi snicchiai dalle coltri; peggio, tombolai con
lei intende le cose che io mi prepunto davanti ». proporre, mettere innanzi
difficoltà, il leale cadì del quartiere mi propose d'impalarmi. salvai prepuzio e sedere
più tardi michelangelo. idem, 13-508: mi secca richiamarmi a botticelli, almeno finché
sem benelli non c'è nessuna ragione, mi are, per rifiutarlo...
. ferd. martini, 5-152: mi diceva [quintino sella] e dimostrava
contile a distruzione de la prerogativa che mi ho guadagnata con tutti gli altri miei
, li-2-187: altra prerogativa pur essenziale mi successe spuntar a favor dell'eccellenze vostre nella
anche pre-romana. idem, ii-17-241: mi prega d'impe- trargli dalla benevolenza di
una pianta. sbarbaro, 1-229: mi sgusciava di mano [la pianta].
dopo averne osservata la fabbrica che similmente mi pare italica, non credo doversi torre
avea seco. fucini, 655: mi piace il suo consiglio, e proverò col
. magalotti, 9-1-40: la febbre mi è tornata tre volte; e sebbene
, / della cerulea campana, / non mi resta nel cuore / che un triste
un triste nodo d'odio, / non mi resta nel sangue che una presa /
. e. cecchi, 7-82: mi toccò per compagno un giovane brasiliano,
mente fredda, f'i- ris 'mi appare come un'opera che cresce nella sedimentazione
. monosini, 87: se alcun mi desse le prese del vivere o del
, si liquefano così rapidamente non appena mi accosto con la mia riflessione che mi sembra
appena mi accosto con la mia riflessione che mi sembra d'essere fatta di una materia
fioravante parlò allora e disse: - ben mi piacerebbe amendue; ma s'io fossi
, 1-148: sono superstiziosa; non mi lasciar sola in questi giorni, mi parrebbe
non mi lasciar sola in questi giorni, mi parrebbe un triste presagio. d'annunzio
a sera e a notte. talvolta mi turbavano come presagi. gozzano, ii-181:
me. d'annunzio, iv-2-920: mi ricordo che, mentre l'indovino proferiva
, ché sento un non so che mi dice il cuore. -i presagi de le
; / aprivo gli occhi: tu mi sorridevi, / ed ecco rifioriva la speranza
la penombra fanno. / il presagio mi dànno / esse delle vacanze, / della
, 7-467: per via d'un insogno mi fu presagita la vista di quella donna
credito già stabilito della sua eccellente officina mi raddolcisce l'idea de'molti presenti incomodi
. f. frugoni, 4-intr.: mi sono ben presagito, senza ingannarmi,
il mar circonda e scopre / scoprir mi piace al tuo giusto desire: / ma
cugina antonietta che il poscritto di cichina mi fa presagire con voi..
. p. leonardi, 40: mi dici che il tuo cuore mi presa'
40: mi dici che il tuo cuore mi presa'sce felicità. tarchetti, 6-i-439
, 1-102: la rosa con le spine mi presagisce che nei miei amori sarò punto
, iv-229: non so quale sventura / mi presagisca il cuore! -in
subord. chiari, 1-i-119: subito mi presagì il core che quella fosse la
, 5-14-58: d'un ruvido pastor mi rendi ancella, / a me tirando un
7-183: incorniciata da lente da presbite mi sento addosso gli occhi presbiti d'uno
27-154: delle assoluzioni dei presbiteri poco mi fidavo allora. -con riferimento agli
r. longhi, 1-i-1-162: non mi garba infine la storia consuntiva, ma
prima di avviarmi nuovamente alla missione, mi provvidi di una buona quantità di occhiali
/ fra quanto imprender pur potrei, mi appiglio: / e spontaneo prescelgo irmene in
! tu, signor, che a sostener mi sembri / nobil grado prescelto, usa
, iv-66: il signor conte francesco algarotti mi raccontava che a suo tempo a parigi
io: né oggi né doman non mi fa'prescia: / lassali pur andare al
astinenza prescritto. giuglaris, 22: non mi state poi a dire che non formo
: mentre così piangendo parlava, tutta via mi veneva a mente che il termine ivi
trapasso il tempo ragionando, / né mi sovviene ch'oggi è 'l (fi
1-157: alto silenzio, ch'a pensar mi tiri / nel mezzo de'notturni e
ed ami e spiri, / quanto or mi giova a così bei desiri / vegghiando
, alcune leggi e decretali che mi furon prescritte. pellico, 4-287:
anni. a'più remoti / lidi mi recherò. mazzini, 25-64: non
, v-1-700: il venir di voi qui mi fu prescritto dai cieli. loredano,
. foscolo, xviii-210: le circostanze mi prescrissero di tacere per qualche tempo;
l'addita: a quanto / prescriver mi vorrai pronta son io. berchet, 352
352: il nmorso che il cor mi flagella / già al mio fallo l'ammenda
suo volto ed il regime che ieri mi ha prescritto, tutto mi fa credere che
che ieri mi ha prescritto, tutto mi fa credere che pochi giorni mi rimangono
tutto mi fa credere che pochi giorni mi rimangono di vita. calandra, 200:
uscii a fare due passi, come mi ha prescritto chiovetti. soldati, 2-489
sia, m'abbandona: eterno esiglio / mi prescrivo da te. nievo, 471
, ma quella della morte, che mi prescrive l'essere e che in nulla
prescrive l'essere e che in nulla mi rende, fuorché dell'infinito dell'uomo,
rende, fuorché dell'infinito dell'uomo, mi fa mille volte all'ora rodere i
dante, par., 21-103: sì mi prescrisser le parole sue / ch'io
/ ch'io lasciai la quistione e mi ritrassi / a dimandarla umilmente chi fue
darmi finito il terzetto, e poi mi mancò, postergai per oggi, pumondimeno
sventura. pascoli, 21: sempre mi torna al cuore il mio paese /
stà sua. tasso, n-ii-227: non mi par ragionevole che tutti possano ingannarsi nel
m'aucidete, / se voi più mi spreiate, / e poi null'altro mi
mi spreiate, / e poi null'altro mi potete fare, / addosso mi venite
null'altro mi potete fare, / addosso mi venite, / piangete e lagrimate.
; comandami pure... oggi mi butterei nel fuoco per te. solaro
i due aiaci. montale, 15-589: mi seggo su un paracarro o sulla pesante
buio una porticina / e che una voce mi dica entri pure si paga anticipato.
» / rispuos'io lui, « mi smarrì'in una valle, / avanti che
, 312: credoti più che non mi narri, ché non è pure adesso che
, / tanto ch'a dirlo pur mi raccapriccio. bembo, 1-99: egli,
, si pur alluma, / perché non mi consuma? giacomo da lentini o rinaldo
donne m'apparver crucciati, / che mi dicean pur: -morra'ti, morra'ti
piangere eran vaghe. / ma virgilio mi disse: « che pur guate? /
raggio / nuovo nell'alma mia che più mi accese. 7. ancora,
. rispose el maggiore: « el mi viene voglia di dire: tu sia el
giorno veniste de'miei mali pietosa, mi sarei confortato e pasciuto di speranza.
carducci, ii-4-267: quella stamperia nistri mi farà dare, ben veggo, 1
con tanta purezza ed eleganza di modi mi innamora e mi terrebbe tutto il dì quanto
ed eleganza di modi mi innamora e mi terrebbe tutto il dì quanto è lungo
bacchetti, 18-ii-623: oh beh! mi consoli, mi consolo per te. non
: oh beh! mi consoli, mi consolo per te. non sei un delinquente
purga refrigerante. zeno, iv-313: mi porrò diman l'altro sotto la cura dell'
quest'ultimo [padre gregorio] presentemente mi addi- manda l'ubbidienza per ritornare in
9-113: « è indispensabile », mi disse togliatti « che tu rilasci una dichiarazione
ma da la vendetta... mi ritiro. a. cattaneo, ii-26:
venire le purghe alle donne, non mi sento inclinato a credere che la luna
monti, vl-69: nell'alzarmi da letto mi ha preso un subito giramento di capo
ha preso un subito giramento di capo che mi ha rovesciato. ho preso tostamente un
, iii-606: i più violenti purganti mi operavano quanto un'acqua fresca. massaia,
francesco pagoli, avendomi prima purgato, mi fece piliare dodici giorni l'acqua borra
v-2-195: la febbre schizzò a 39. mi purgarono. conobbi il 'beverone '
f f s'io mi corco a letto o s'io ne surgo
s'io ne surgo / o s'io mi scopro il cui, nessun mi veda
io mi scopro il cui, nessun mi veda, / o faccia quel ch'io
/ o faccia quel ch'io vo'qualor mi purgo? romoli, 231: ho
preparati piacevoli. foscolo, xvi-37: mi disse di bere quanto mai, di
col decotto di tamarindo, e poi mi somministrò una uona dose di chinino.
ha durato pochi giorni, e forse mi ha risparmiato una malattia, perche mi sono
forse mi ha risparmiato una malattia, perche mi sono purgato lo stomaco di moltissima bile
guinizzelli, e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a
. /... / che tu mi sie di tuoi prieghi cortese / in
ha fatto accendere / e 'l timor mi disanima. landino, 9: non può
, / la vita mia ritrovo, / mi purgo, mi rinnovo / e a
vita mia ritrovo, / mi purgo, mi rinnovo / e a viver mi conforto
, mi rinnovo / e a viver mi conforto. 13. liberare da
; / poi nel sangue de i popoli mi purgo, / e nel tuo,
. ferd. martini, i-222: mi sono a mala pena purgato dall'accusa di
rogna, / ma pur pazienzia adesso mi bisogna. tolomei, 3- s
molti errori. marino, 1-9-88: qui mi vivo a me stesso e 'n quest'
di correggere quelle parti o idee che mi parevano zoppi. -intr. con la
. ceffi-, xxi- 14-46: io mi ricordo di più altri rettori a cui sono
deh lasciate, signor, ch'io mi rinchiuda / in un oscur e lucido sacello
purga interamente quel poco di sospetto, che mi era di qualche pregiudizio nella opinione di
. machiavelli, i-vi-49: ne io mi sono mosso ad scrivere, tanto per
dimostrato il niun valore de'testimoni, mi restano a purgare le opposizioni de'fatti.
. groto, 1-1: né però mi doglio (quantunque oltre all'esser cieco mi
mi doglio (quantunque oltre all'esser cieco mi convenga ancora rimaner mutolo) poiché a
lingua. f. pallavicmo, 4-22: mi stupisco -disse il barone -ch'in napoli
del tristo capo volle significare: ma tardi mi ghigne questo avvedimento. gl'iddii forse
, pentuti de'dimostrati segni, di quelli mi tolsero la conoscenza non potendo indietro tornarli
veemente che per trentadue giorni e più mi ha scommesse le ossa del petto,
presenza del nostro principe, quasi quasi mi tentano, o carissimi fratelli in granella
mezzo morto d'indigestione e il leggere mi fa bene. ti raccomando anzi ad
. c. ferrari, 485: mi trovava... in preda a grande
dell'uomo. agostini, 24: che mi gioveranno i pianti, signore, se
ne dirò altro. grato oltre modo mi sarà che me scriviate il vostro purgato
s. maffei, 10-iii-58: poco fastidio mi pren derò di chi contrastando
machiavelli, 1-ii-340: questo vostro ragionamento mi pare bene considerato; nondimeno..
considerato; nondimeno... non mi resta ancora l'animo purgato d'ogni
sola mibasterebbe, ben purgata, tranquilar- mi, né questa quivi posso io (come
... si dissiparono appena egli mi ebbe fissato con lo sguardo franco, purgato
che n'ebbe? monti, ii-449: mi giova sperare che lundicato piego..
questo recapitato e che a quest'ora mi troverò purgato del mio silenzio con tutti
delminio, i-30: ne il tempo mi concede né la esercitazione ch'io possa
di ortografia. giordani, x-14: mi riesce ozioso quell'* in sen 'del
lettere, scrive col dialetto veneziano ^ mi ho curato 'invece di * mi sono
^ mi ho curato 'invece di * mi sono curato ', che è proprio
l'una e l'altra di queste ragioni mi scusa, sufficientemente lo pane del mio
1-iii-1252: fui con rubertet, el quale mi empiè di querele delle signorie vostre:
scarlatti, lxxxviiiii- 532: se questo mi vaglia, / tu pari una canaglia /
questa folla, questo coro muto, mi apparve disposto in un semicerchio purgatoriale a
(84-11): tutto questo mal mi parrebb'oro, / sed i'avesse
alcuna. panigarola, 192: ora mi cavo la mascara e dico...
sarebbe stata ben breve la sua sosta, mi sia permesso dire che, se ci
, / alma corona, a te mi fa venire, / ché mai non fo
venire, / ché mai non fo chi mi volesse udire / se. nno tuo
non fusse la baglia, lo star così mi sarebbe come un purgatorio. ulloa [
, perché per il troppo negociare io mi muoio di fame, ed il simile credo
de voi altri anco: oltre che mi par convenevole che questo urgatorio non sia
sono sempre stato e sto tuttavia benissimo. mi trovo adesso nel purgatorio de'letterati,
. e. cecchi, 6-376: mi sorpresi... a pensare che il
la durezza del trotto del mio barco mi facevano soffrire le pene del purgatorio.
la croce d'ebano, « perché mi assista delle sue buone preci nel cammino di
, come in questa valle di triboli mi ha sovvenuto col suo consiglio paterno, e
in tutto. mauro, xxvi-1-248: mi par che viviate per dispetto / con tanti
poco riflettendo al mio gracile temperamento, mi diede una purgazione preparata con antimonio superiore
né gli esempi, la compassione almeno mi doverre'giustificare. -dir. pen
peccato. r. acciaiuoli, i-446: mi pare che la purgazione si ha da
si ha da fare delli uomini sospetti, mi par che vadi troppo in lungo.
non ne vogliono bere, per quanto mi assicurarono i contadini, i quali se ne
come una tegola in questo romitorio dove mi ha lasciato in purgo, lontano dalle
seia. misasi, 6-ii-180: la morte mi purificherà dei miei falli gravi o leggieri
, d'ogni interiore tumulto, e ora mi sento come un fanciullo: immacolato.
pulificato e mondo / di quanto esser mi potesse in grado. cavalca, iii-219
bianca, formosa e zentile / a mi apparve entro una nubeletta, / cum
pur sempre il grande purificatore: io mi sento l'anima leggera e monda, nata
argento con calce pietrosa mescolato: e mi dissero i cavatori e purificatori de'metalli
vinello abbastanza saporito, di cui mi serviva nella messa per la purificazione
: l'amico mario broglio... mi inviò una bozza dell'articolo di maurice
la tersa delicatura di sì fatti vasi mi rapresenta la schietta purità del bello animo
ii-174: quando io scrivo l'istoria, mi scordo d'o- gni cosa che mi
mi scordo d'o- gni cosa che mi possa alterare la purità della fede isterica.
2-ded.: spesso... mi son gloriato... di esser nato
forza e di freschezza, di purità, mi sembra di aver gettato un'ombra su
, 3-i-47: quello [amore] che mi turbina nel petto è timido, non
mostravasi offeso da certe impatriottiche condiscendenze, mi aveva obbligato a staccarmi da amici coi
momenti d'incertezza della mia vita non mi sono mai potuto difendere dal pensiero che egli
sono mai potuto difendere dal pensiero che egli mi guardava e mi giudicava. gentile,
dal pensiero che egli mi guardava e mi giudicava. gentile, 3-128: il raziocinio
giansenista, ma è fatto ch'io mi sento in disagio in faccia a me
conforme ai consigli della politica ch'io mi lusingo di vederlo approvato anche dai puritani
oggetto). sanminiatelli, 11-29: mi fermai a un usciolino chiuso, lindo
rassomiglia. de pisis, 136: mi tentarono le pure vette. montale,
fiori montani / tenere essenze vegetali cari mi siete. borgese, 1-31: la notte
ah! de amicis, x-16: non mi ricordo d'aver mai visto un profilo
case / cittadine battute dalla luna, / mi dava un rapimento. onofri, 3-115
alle otto e mezza, la domestica mi porta una tazza di caffè puro da bevere
viola. d'annunzio, iv-1-186: mi perdonate * -osò dire andrea. -io non
suo celeste lume, / che nel cor mi lassò perpetua fiamma. baldelli, 3-201
tuo cuore purissimo il cielo, non che mi perdoni i dolori,...
dolori,... bensì che non mi levi le poche facoltà che ancora mi
mi levi le poche facoltà che ancora mi avanzano, da tollerarli. -mani o
et io la ingravidai; la quale mi partorì una filiuola a ^ dì sette di
en paro: / l'alma che mi derono clara e pura / giammai no l'
che aveva a quei purissimi uccellini che finalmente mi risolsi d'abbandonarlo. di leo,
amore e fede pura, / e non mi si porìa tór la speranza / che
rispondevo, con pura intenzione di non mi voler fermare. buonarroti il giovane, i-84
un dolore purissimo...: mi ritiro tutta in me stessa. saba,
giacomo da lentini, 39: non mi porta -amor che porta / e tira
sperienzia. aretino, v-1-232: io mi sono rintenerito fuor di modo udendo il suono
del dolce e del casto fervore con cui mi aprite il petto del sereno animo vostro
un puro zelo d'amore che tu mi porti, e veggo che tu ti scomodi
. spallanzani, ii-398: sempre più mi accorgo esser difficile l'avere su questa
prudente epistola di mons. reverendissimo nostro mi ha fatto riconoscere il mio errore.
io feci impiutamente la 'mbasciata / la qual mi
di voci, di maniere e proverbi mi pare che possano e debbano includersi nelle
ma come rimatore e versificatore, e mi vanto di esser tale solamente, credo
]: tutte queste convinzioninon pensate! mi spingono a cercare, in scultura, non
delminio, i-30: ancora che non mi piaccia di scrivere in questa lingua con
maniera ai dire potrei far meglio quando mi fusse conceduto più tempo. ruscelli, 2-528
sieno pure o proprie, muta: mi affido in te. serra, ii-160:
cellini, 1-122 (281): mi pareva questo sole, sanza i razzi sua
sovrapiagente gaia figura, / coralmente tutto mi donai / a vostra ubiaienza in fede
pura necessità. cesarotti, i-xxxvi-m: mi prenda per un galantuomo, amator sincero
la domandate di cosa.., voi mi intendete: pura. - quando il
v-2-915: per eccitare il mio purosangue mi basta dargli larghe dosi di zucchero,
con sollecitudini alle mie non dissimili, mi fece vedere. pulci, 19-22: ove
/ da cui partire il cor spesso mi sento. l. martelli, 3-324:
apollineo splendor saran miei versi, / non mi varrà ben disegnato rame / che gallia
rosa, / al purpureo colore / tu mi somigli il sanguinoso amore: / ed
pur troppo, una lettera di bologna mi conferma che si rumoreggia nuovamente di colera
: sonvi dei 'carpinchos ', mi avvicino quanto più posso e aggiusto una
, conveniva che la passione per lei mi fosse inciprignita dentro come una cattiva ferita
materia purulenta et ancora va gettando onde mi dò a credere che il timpano sia
, sollevando una fascetta di garza, mi mostra, dalla parte interna, poco
e nn di trovare e raccogliere, se mi fosse riuscito, la vaccina naturale.
solo dalle poche ed imperfette cognizioni che mi aveva avute in europa. stampa periodica
e voi amatissime fanciulle,... mi parrebbe, per servar la costuma di
: non ero stata con nessuno quando tu mi potevi avere, e tu, pusillanime
la buona sgridata che vi farei, se mi parlaste nello stile di questa vostra pusillanimissima
2-37 (i-1077): ciò che poi mi diceste ultimamente di voler fare se la
solitudine, e quivi aspettava quegli che mi salvasse dalla pu- sillanimitade dello spirito e
chiamasi temerità. guazzo, 1-67: mi pare che, facendovi più picciolo di quel
del voto. angioletti, 28: mi torturavo, mi accusavo di stupida inerzia
. angioletti, 28: mi torturavo, mi accusavo di stupida inerzia, di pusillanimità
, come se i ragazzi del viale mi spiassero anche nella notte, beffardi,
nemica sorpresa. fogazzaro, 1-368: mi sarebbe parso di commettere una pusillanimità o
ma per aldacissima bravuria, ché benissimo mi cognosceva. = voce dotta, lat
da correggio, 1-256: questo antiveder poco mi giova, / ché se 'l mio
iii-33: quanto rido e la bocca mi sganghero / in veder quel costume sì
la soglia dei quarant'anni, io mi dissi: sarebbe ora sommamente conveniente.
. che pagassi tutti i miei debiti, mi ritraessi a >iù dignitosa vita,
ancora / si adoprerà, e non mi farà torto, i... i
. arrighi, 2-45: oh pensiero che mi agghiacciava più di quello che non riuscisse
ma vinca la mia stella e il cuor mi fure / vinca il fiero mio ascendente
confidenza, a chiedermi un consiglio e mi vedessi scribacchiare mentre parli? -con valore
anima sua ove putacaso dicesse: « mi hai proprio l'aria di uno scemo »
ha nominato il mio interlocutore, e mi dica: io amo assai la lingua italiana
, e forse vero..., mi lasciò piccioletta. sermoni sacri [tommaseo
di mia sposa putativa foste mia moglie mi fece entrare in collera. vieusseux, cix-
dovranno in tutto essere 20, come mi dissero sì il putativo che il vero
espresso », 12-iv-1987], 226: mi chiedo se qualcuno, in rappresentanza della
in sogno] a capo scoperto, mi pare errassi grandemente a non gli prestare
, ad esempio, del quale per altro mi bisogna stralciare certe putide sconcezze.
. rustico, xxxv-ii-362: ne la stia mi par esser col leone / quando a
(70): io voglio che tu mi lavi tutto quanto, imperò ch'io
io puto sì fortemente che io medesimo non mi posso patire. s. bernardino da
terra scotta, pute. 1 io mi ritrovo stracco / tra le pietre perdute
acostava, ella dicea: -oh, tu mi putì d'olio -; e torcea il
il macello? 10 per me non mi vi so accordare, e se simil femina
se simil femina avessi per moglie, mi parria che sempre putisse di beccaio. g
la bocca armata di denti, che mi si lanci. 2. figur.
da sera e da mattina / sé mi prof erse ed or pur non m'inchina
i cinquanta fiorini anco putono; / e mi par che 'l beccarli vi sia facile
rigore, di legge, di proibizione, mi dava sui nervi. pasini, 27-625
dentro in me, perché di fuora e'mi pareva esser santo, e ora io
di procacciar rimedi alle piaghe mortali che mi si putrefanno nel cuore, ma ho per
duro, efficiente...: mi spiegò come si fosse per mesi nutrito di
cadavere. patini, 27-836: tutto mi dava fastidio o mi faceva orrore.
, 27-836: tutto mi dava fastidio o mi faceva orrore. la polvere, la
straparola, il-iq: il taglio che tu mi facesti non è ancora saldato, anzi
. sbarbaro, 1- 23: mi piace questo paese: le barcacce dal ventre
volpi, di bocche voraci... mi iace... questo velo iridato
di putrefazione spirituale che l'incoerenza non mi fa più né caldo né freddo.
atroce misfatto. ungaretti, xl-182: mi mostra la vecchia stazione della funicolare,
testa di ferito all'inguine in barella mi costringeva a fiutare la putrescente gamba fasciata
del battesimo la formula della salvezza, mi sembrava d'essere alla pari cogli apostoli,
a cascare. tasso, iv-126: io mi feci cavare in tre volte molta copia
mai nel delirio d'una febbre putrida mi avvenisse il sorprendermi a concepire di coteste
a concepire di coteste brutte cattiverie, mi schiaffeggerei da me stesso. deledda,
è che tanto / m'annoi e mi dispiaccia / come in mirar abbietta cosa e
terra. stigliani, 2-228: lei mi schifeggia, / e putrido e puzzoso
ubriaco. ariosto, i-iv-190: non mi resta or se non... /
, ho partecipato anche l'incorruzione, mi rimuti il cuor nel petto e mi rinnuovi
mi rimuti il cuor nel petto e mi rinnuovi uno spirito retto nelle mie viscere
putridume. nievo, i-vi-333: io mi sentiva male, male assai nella nostra
nella nostra sepolcrale città... la mi dava nel naso troppo aperto e nauseante
poi che sei così bene attalianato: mi riuscirai una putta scodata. su,
dovendo accompagnarmi un'altra volta, / cercai mi fosse data / una putta scodata,
puttèlla! / sta sulla porta e non mi vuol parlare. / manco se fosse
8-781: quale scandalo! e lo scandalo mi piace quanto la puttèlla. -puttétta
ii-218: teneva per certo, come mi disse, che le ribalde le fossero entrate
sua puttina. panzini, ii-297: egli mi apparve nella figura di un angiolo guerriero
di voi è la piu putta, mi dea in prima. -allora l'una riguardò
versi e le vostre tanto amichevoli parole mi è amareggiata da un brevissimo cenno di
, 33: ah, ah, io mi son pur cavata la voglia di questa
biffi, 32: il mio signor zio mi guarda come un scialaquatore; forse amerebbe
sapessi un error della mia moglie, mi dorrebbe grandemente sì, non per la cosa
, e viva questa spada, non mi terrei da manco un pelo se io avessi
quella puttana della malvezzi? voglio che mi caschi il naso, se, da
puttana balia / che nel bagnuol non mi fece sommergere. aretino, 20-261: lascia
squacquara rimoreggiando: « la poltroncionaccia puttanissima mi ha pur mancato de la sua traditora promessa
ladro, figliuolo di puttana o « io mi vendicare) di te »..
aggett. arrighetto, 228: che mi può'far peggio, fortuna puttana,
del cielo, se la ruffiana ladra mi ci ha fatto stare, le darò tante
lordarella che io soleva menar meco, mi risponde: « madonna sì, venite
: mettevo la pizza in moviola e mi ripassavo, avanti e indietro, avanti
indusse a fallare, niuno a puttaneggiar mi costrinse: non meri in soria,
alcun altro luogo mai. pura a te mi restituisco. -per estens.
/ e da lei m'allontani e mi divida, / puttaneggiando dentro il proprio tetto
2-34 (363): non tanto mi bastò l'avergli fatto pigliar per moglie una
ti trarrò la coratella / se presto non mi di'di chi sei prena.
. bar etti, i-225: né mi state a dire che gli è sempre bene
.. / son le cagioni ch'io mi meni il cazzo. -compiuto,
famosi cinque anni di castità cavalleresca di cui mi vanto. 2. per estens
. la ditta gambetta... mi disse che ella l'aveva [il suo
: e ndendomi della sua puttanesca arte mi volsi al figliuolo in sua presenza e
. carducci, ii-1-220: quel che mi vo'sforzar di provare col fatto è
scostumatezza. domenichi, 2-41: vuo'mi tu dare a credere che l'onore
puttaneria. aretino, 20-57: io mi credea che il puttanéto delle mo- niche
sessuale. aretino, v-1-134: non mi aiuti iddio, se un puttanino di
sentita nell'udire che la mia costanza mi ha fatto nonno d'un bello e
e più che 'l fatto il modo mi dispiace ». lomazzi, 243:
nulla in mano / trovaimi, e mi confusi come un putto. garzoni,
una martellata e raltra, questo puttino mi cresce a occhio. cantù, 527:
che sappia di buono: / io sol mi rido di qualunque puzza. cesari,
di letame che annunzia i borghi alpini mi avvertì ch'ero giunto. baldini,
puzza et i cui bratti costumi / mi dàn la morte mille volte il giorno.
p '. alfieri, i-269: mi ritrovai in parigi. alla prima, il
caos, dopo una sì lunga villeggiatura, mi rattristarono assai. monti, i-404:
botta, 7-88: io mi vergognerei di essere al mondo a cagione
verucci, 2-30: andemo pur, ma mi sento una gran puzza de bastonade.
imbriani, 3-161: i fiori non mi piacciono. sono cose da donna. gli
in cucina, né puzza di pesce come mi credevo, ma non l'ho mai
depravazione d'olfatto, per la quale mi sono avezzo a'cattivi odori. voi puzzate
vostri sermoncini e le tirate / mi sanno d'omelia; / le strofette cachettiche
per te di cose politiche: le mi puzzano; il mondo va come vuole,
si mette a leggere le poesie, mi puzza. tu devi essere un ipocrita,
. aretino, v-1-53: io non mi dolgo, signore, di esser nato
settembrini, 1-27: fuggivo i compagni che mi puzzavano di curia. nievo, i-vi-218
, ho saputo gran cose; e ciò mi varrà a vendi care mia
senti, zi'cardinale..., mi cominci a puzzar d'ammazzato.
era di cinque anni / quando mio padre mi mandò al macello, / io l'
che ha scritto quella carta di faccia, mi fosse vicino, gli darei un calcio
paio il disavol di nabucco, / voi mi farete un volto da matregna. /
abdon. bernari, 3-286: quella carogna mi manda a dire che se non mi
mi manda a dire che se non mi puzza il campare devo continuare a imbarcargli
farà scorgere ch'io non senza proposito mi sia andato sognando quel che ho scritto
pena ch'avranno accostato il naso che mi stimeranno incorso nel crimen di lesa maestà
che corrompono e avvelenano l'aere, i'mi senti'un poco migliorato. palladio volgar
uomo s'accostasse a me dapresso, mi credeva che a tutti gli uomini gli
straparola, ii-19: il taglio che tu mi facesti non è ancora saldato, anzi
non piccolo fu il mio stupore quando mi ritrovai nel labirinto e nel puzzo della cuna
assunto, che il puzzone di esso mi contamina l'immaginazione offesa. -peggior
m. palmieri, 2-27-5: sibilla mi mostrò dove era [la morte]
con panni sudici e con gli impiastri fetenti mi conciano queste mie dilicate mani. soderini
puzolento. burchiello, 2-45: di questo mi godo / perché da te si fugge
mandriano puzzolente. govoni, 301: mi si rovesciò addosso, furente di carezze
et incurabile infirmità. sanudo, li-406: mi fazo medicar tre volte al zomo et
stavo in 'troupe ', ora mi ci beccavi in quest'albergo puzzolente.
ridicoli e puzzolenti i fracassi de'quali mi avete parlato. -adulatorio (un'
dovevo sorbirmi le ironie del produttore che mi diceva: « vede che vuol dire fare
infima qualità. savimo, 3-206: mi stavo appena rimettendo dai deplorevoli effetti di
che si spenga. -cacasangue, ella mi s'è appiccata al dito. -
/ gittar lezzo di becco / assai mi stia da stecco, / ché e'm'
stigliani, 2-228: lei... mi schifeggia / e putrido e puzzoso ognor