lui nel seno / la conoscenza del suo merto abbonda; / e con gentil sorriso
essempi: e s'ineguale è il merto, / adempi di tua grazia i lor
ch'a l'alta fortuna agguaglia il merto. idem, 6-ii-74: bella guerriera
? / ahi d'opra graziosa ingrato merto! marino, 1-159: e 'n quegli
uscicci mai alcuno, o per suo merto / o per altrui, che poi
: uscicci mai alcuno, o per suo merto / o per altrui, che
l'opra più beha: / né merto altr'ebbi, che l'amor ch'io
che il materno / tu'amor non merto? manzoni, 69: e questo
. salvetti, 95: l'altrui merto, e non mie rime, / muova
lui nel seno / la conoscenza del suo merto abbonda; / e con gentil sorriso
; / faglia a danari chi al merto attende: / solamente chi ha il
si rasserena, / e lo mio picciol merto / mi fa dubbioso e 'ncerto,
/ la beltà de la sposa, il merto e i pregi. bruno, 3-203:
, e non guardar lo nostro merto. idem, par., 15-1:
/ de la grossezza sua per premio e merto. soderini, ii-294: bestemmie e
dammi un buon beveraggio, ch'io lo merto. ariosto, 490: era
bilancio e la tua colpa e 'l merto, / che il fallo è dubbio,
amore è quel che debbe avere il merto, / onde più degno fin dietro a
tempo e loco / vai di qualunque merto al paragone, / e a far sorte
: rendavi su nel ciel per me buon merto / quel vero iddio, quello eterno
par., 20-40: ora conosce il merto del suo canto, / in quanto
, 18-60: e questa prima voglia / merto di lode o di biasmo non cape
/ ni vertù vai, ned è merto, u'noi poni. iacopone, 71-31
di riflession, ch'io dono al vostro merto ». monti, iii-i7: ho
error miei, dall'altro ogni mio merto. boccalini, i-72: voi nel primo
. parini, v-98: di femmineo merto / tesoreggia il circasso, e i
tesauro, xxiv-105: non acquistano però gran merto né grande applauso apresso a'prudenti coloro
l'intatta inesorabile bilancia, / ove merto e virtù si pesa e libra. /
nel commensurar di nostri gaggi / col merto è parte di nostra letizia, / perché
allor ch'amor, né paura, né merto / non vi ritenne che voi non
caro, 2-1127: ma se di merto alcuno in tuo cospetto / è la nostra
/ con vedermi cortese oltre il tuo merto. marino, 16-165: restan con
lui nel seno / la conoscenza del suo merto abbonda. cesarotti, i-17: le
par., 20-41: ora conosce il merto del suo canto, / in quanto
'n ciò ch'egli procura / seco di merto il cavalier contenda. parini, 605
raro, / tal che '1 merto di quel ch'a voi s'aspetta /
/ e non sarebbe giusto 0 degno merto. boiardo, canz., 120:
in esso e le virtuti / infonde in merto suo per la salute: / e
/ questa creata argilla? / qual merto suo, qual grazia / a tanto
, 5-97: ma chi le lodi senza merto insacca, / guardi non esser poi
viii-39: io, rapito al tuo merto, / fra i portici solenni e l'
pietosa / sarebbe opera suta e giusto merto, / come si fa a'tuo'par'
quando l'amata sua vuol dargli il merto / e il guiderdon di tutto ciò che
/ se de'fregi non s'erge il merto a paro? / l'arte nostra
non sorge altera tomba / di sovran merto memorabil segno, /... /
bocara e balca, / e ciò dal merto lor assai diffalca. manzoni, fermo
/ questa creata argilla? / qual merto suo, qual grazia / a tanto onor
deh qual ventura mai, qual proprio merto / d'infelice mortai tan- t'alto
conviensi, / saggio conoscitor del vostro merto, / a cui conforme il guiderdon
come cassandra, / ma per suo merto, anzi per suo de- merto,
suo merto, anzi per suo de- merto, / per sua malvagia mente, e
desco allor giucando, / a cui per merto del suo gran valore / uno elmo
: e come per ben far s'aspetta merto, / similmente, operando il contraro
che non può o non vuol render merto, / si duol se scontra ower presente
ben servir da dio n'avean buon merto. folengo, ii-105: ma del
al suo signore / di tanti benefici iniquo merto; / che quanto aver più lo
detrattor diserto / d'ogni più saldo merto, / e proco de'batilli e sgherro
là dove simon mago è per suo merto, / e farà quel d'alagna intrar
valor egli per me, che il merto / mai pareggiar col guiderdon non posso
; e, s'ineguale è il merto, / adempì di tua grazia i lor
digiuno trarti, / o cader con più merto in quelle parti. saccenti, 1-1-113
dritta o torta va, non è suo merto. g. gozzi, 3-1-350
v. franco, 241: dal merto la mercé non fia discosta, /
, come esser pò danno ove divino è merto, e come disnore ove dio lauda
, 91-192: merito non procacci, ma merto sempre trovi, / lume con doni
. è guiderdon dispari / troppo al gran merto. -scherz. anormale, insolito
segnore tocca in dispiacere / simi- lemente merto adimandato. sacchetti, proem., 33
, ii-175: prigioniera abbandonata, / pietà merto e non rigore: / ah!
, se sigurtà avesse di non prenderne merto. = comp. da dis-con valore
non già, ma ben per nostro merto. campanella, i-201: che la virtù
tra me, che a dir non merto / di sì rara beltà, ragion me
parini, iii-44: i suoi dritti il merto cede / a la tua divinitade,
empo- nesse, / né rendesse -qui merto in nulla guisa, / né poi
: non aguaglia alcun dono il vostro merto; / ma non aggiate il donatore a
; / né, perch'eo sia for merto, amor sdegnate, / ma stringavi
gamerra, 41-148: mentre il solido merto oppresso muore, / a'loro piedi
una mancia più degna che 'l mio merto / non richiedeva. io so che l'
e non da noi né per nostro merto. leonardo, 2-92: fòssile il
amica, / ed aspiran congiunte al vostro merto, / ergendo i gradi, ond'
se de'fregi non s'erge il merto a paro? garofolo, lvi-150: ne
mi poteva gastigare. tasso, 13-i-659: merto le pene, errai: / errai
lido / la germana, il tuo merto e il mio zelo. alfieri,
così chi l'ama più, più merto ha in esso. leonardo, 2-107:
esaltate / con grazia illuminante e con lor merto, / sì ch'hanno ferma e
ch'amor, né paura, né merto / non vi ritenne che voi non mandaste
esperto / ch'essere amato per valore io merto. dolce, 5-8-32: in questa
5-8-32: in questa donna è di più merto, / ch'acquistata se l'ha
/ la letizia / ch'el atende per merto: / ed en parte e'ne
/ così chi l'ama più, più merto ha in esso. ariosto, cinque
v'è onni bono, évi orine merto. fra giordano, 2-84: onde
per contemplar del suo gran fabro il merto. delfino, 1-488: o sommo
la gloria de'vostri e 'l vostro merto / tante di vero onor chiare facelle.
/ faglia a danari chi al merto attende: / solamente chi ha
abbigliarsi. tasso, 13-i-1066: felice merto, ove in cercar gli onori,
/ questa macchia il candor del vostro merto. tasso, 17-61: in cima
abbi, e non già per mio merto, / il desiato mie dolce signore /
ma guai a me, se il vostro merto solo / appresso al padre vostro non
ed avvilito, / di donare al vostro merto / di melloni e fichi un serto
dell'antica atene, / poco sarebbe al merto lor ch'appare / tra i fedeli
, che diligente, / secondo il merto di ciascun, lor dona / o gran
/ della tua infamia, ove si rende merto / di doglie impetuose amar cupidine.
. chiabrera, 141: adunque il merto / dell'ardor mio / è ricoperto /
segnore tocca in dispiacere / simi- lemente merto adimandato: / ch'a dimandare affanna e
e grave, / coll'ostro il merto io fregerò di guido, / io che
tudin non fregiata sdegna, / voto di merto e di superbia gonfio; / e
chiaro fregio, / non per lor merto già, ma fatto egregio, / da
. alfieri, 1-271: cotal rampogna io merto, / il so: troppo tu
tra me, che a dir non merto / di sì rara beltà, ragion me
/ ciascun tratto serà dietro al suo merto / quale in un bel giardin, qual
di vertù tutte d'om tolli onni merto. bartolomeo da s. c.,
nel commensurar di nostri gaggi / col merto è parte di nostra letizia, / perché
del tutto avessi! ché 'l tuo merto / fora di questo e di più
, ove si giace morta / secondo il merto e come aggrada ai dei, /
ombre: / faglia a danari chi al merto attende: / solamente chi ha il
, 91-192: merito non procacci, ma merto sempre trovi, / lume con doni
... ond'elli ha cotal merto. cieco, 1-19: poi che tu
deh qual ventura mai, qual proprio merto / d'infelice mortai tant'alto giunse
del ben servir da dio n'avean buon merto. p. f. giambullari
di vertù tutte d'om tolli onni merto. cecco d'ascoli, 1611:
so già io qual sia tanto mio merto, / qual dal ciel grazia,
la letizia - ch'el atende per merto. -fare groppo di sé o
nel miser letticciuol del pescatore, / merto di cortesia,... /.
giusto, / ch'ogni colpa ogni merto guiderdona, / gli dà poi guiderdone
/ gli dà poi guiderdone uguale al merto. malvezzi, 2-21: è gran senno
deve. alfieri, 1-304: ogni mio merto / mi hai già guiderdonato..
prometti? alfieri, i-297: il merto / mai pareggiar col guiderdon non posso.
vi rimove dall'amore esperto / dell'infinito merto. petrarca, 128-75: latin sangue
giustizia] il mondo dando a ciascun merto, / e pena vendicando sopra tonte.
tate / con grazia illuminante e con lor merto, / sì c'hanno ferma e
nostra, e uscir d'imbroglio, / merto acquistando cogli altrui concetti. batacchi,
quando l'amata sua vuol dargli il merto / e il guiderdon di tutto ciò che
: non acquistano... gran merto né grande applauso apresso a'prudenti colora
beccari, xxx-4-277: che pregio o merto / sei per portar, poiché ti
, xxx-5-145: 10 d'ogni merto ignudo / ardo ben sì, ma quasi
per ria fortuna mia e non per merto. tasso, 10-42: pavento /
., 3-97: perfetta vita e alto merto inciela / donna più su..
, lasso, indebitato / non vostro merto già, ma mia mattezza. dominici,
ii-55: non è... sol merto a'miei lavori / infonder vita e
in due partito, / donando al merto nobiltà il splendore, / ed il merto
merto nobiltà il splendore, / ed il merto accrescendo a lei l'onore. e
13-71: s'ine- guale è il merto, / adempì di tua grazia i lor
sbigottissi e ne restò confusa / il merto inesplicabile mirando. pallavicino, 1-433:
lingua infaconda, / il mio povero merto / n'ebber la colpa. segneri,
opera senza enfenta, / for guiderdone o merto alcun cherere. gioberti, 6-i-352:
veneto impero / mostrano in duce il merto del veniero, / con gaudio d'
ii-55: non è, dicea, sol merto a'miei lavori / infonder vita e
che dicono essi, o non aspettano altro merto, s'ingannano in di grosso e
, 1-128: ogni uomo degno / di merto, acciò che ben vada il suo
suo signore / di tanti benefici iniquo merto; / che quanto aver più lo
viii-36: io, rapito al tuo merto, / fra i portici solenni e l'
son denarosi, / e ciò è un merto grande; e inoltre sono / liberali
soglia delle corti infide / lacero il merto, e inonorato il prode; /
1-209: tanto è l'umanità di maggior merto / quanto è in uomo più degno
, 5-97: chi le lodi senza merto insacca, / guardi non esser poi de'
, / nel grado cardinal, papa nel merto. 7. intessuto.
/ la letizia -ch'el atende per merto: / ed en parte e'ne possedè
picciol certo è il desire / inverso 'l merto di sì gran beliate.
per soldi fu, non già per merto. muratori, 1-29: sembra che i
ii-55: non è... sol merto a'miei lavori / infonder vita e
allor germoglia, / quand'ei dà 'l merto a l'opre che si fanno,
a me... / ch'io merto il primo navigar lassuso. pindemonte,
416: viva giovanna. il merto / de la donna reale / cigne
inganno. anonimo, i-616: per merto del servir che fatto v'aggio,
lesione, / a ciascun dà suo merto puramente. biringuccio, 1-84: sarebbe necessità
commensurar d'i nostri gaggi / col merto è parte di nostra letizia / perché
, leggete, / se 'l mio merto ha con voi radici vive. moretti,
/ conosce di ciascun l'errore e 'l merto. marino, 10-132: l'altra
cielo in libra eguale / pesa col merto lor servi e tiranni. -stare
, 6: or questo è il merto, or questo è il guidardone, /
bruni, 380: col legnaggio reale il merto vostro / in vasto e regio annal
/ acciò che esso, per sì fatto merto, / in luogo amen li piaccia
questione. ariosto, 2-16: che merto avrete alle fatiche vostre, / finita
frequenti / d'acquistar lode eterna, eterno merto. manzoni, pr. sp.
dalla italia, per legge di dio e merto della romana virtù, nasceano, a
nel commensurar di nostri gaggi / col merto è parte di nostra letizia, / perché
meritando e gra- zendo ov'è non merto, / sarete solo in dio donque inde-
ferire. ariosto, 2-16: che merto avrete... / se 'l conte
/ ho durat'io per aver questo merto? b. davanzati, ii-50: a'
benigno, e non guardar lo nostro merto. idem, purg., 13-36:
del ben servir da dio n'avean buon merto; / né creder sol vivessin di
mente mia) non siam di tanto merto; / ma manna che su gli alberi
/ che di mia man secondo il merto péra. panigarola, 1-28: fa'animo
, 2-225: sperava il corvo guiderdone e merto / del vero suo, ma scandoloso
bramo / l'altra ove è maggior merto e pari gloria. capriata, 556
, lasso, indebitato / non vostro merto già, ma mia mattezza. iacopone
con tal melodia, / ch'ad ogne merto saria giusto muno. cecco d'ascoli
conta, / e di ciascuno àn merto in sempiterna. dante, lxx-15: questa
: sarà... che di tal merto pera / ogni memoria? e da
fregi uso io non sono / a volgar merto inghirlandar mèo3, sm. ittiol. dial
/ tal mezzi adopra, non virtute o merto. carducci, ii-5-188: da un
se per altro non per fede el merto. p. f. giambullari, 116
betteioni, i-423: come pur non merto, / di vergogna e di lutto [
). guittone, xxviii-79: oltra merto e ragion, quasi for pene /
-per temere -è sperto. / consiegue merto -spirito ch'è punto. dante, purg
d'un corrier, se si donasse al merto / quel che a ventura e a
e resta / delle buone opre il merto saldo e fiso. tasso, 5-17:
ciò ch'egli procura / seco di merto il cavalier contenda. bonarelli, xxx-5-73
che più 'l merta. è 'l merto / degna ragion d'amore. g.
1-ii-7: con rifiutar la lode il merto accresci. delfico, iii-615: supposta l'
/ d'aiutar carlo arà acquistato il merto. parata, 4-2-231: io non dissi
ingegno. metastasio, 1-4-14: il merto di ubbidir perde chi chiede / la ragion
là dove simon mago è per suo merto. buti, 3-803: 'per suo merto'
danno o doglia / fuor del suo merto, assai m'attrista e preme. sarpi
[agli uomini], poi n'han merto sì bello! compagni, 2-8:
d'età vince e non cede di merto. baldi, 296: non deve.
regna, e nel cui regno è merto / l'ignoranza e 'l ben pigro e
privilegio. anonimo, i-616: per merto del servir che fatto v'aggio,
cheunque merito volesse. guittone, 97-12: merto di ciò vole [l'amante]
aperto: / ma questo vo'per merto, / per voi, non per me
ii-23-31: come per ben far s'aspetta merto, / similemente, operando il contraro
a me! questo non è quel merto / ch'io aspettava di mia fede intera
quando l'amata sua vuol dargli il merto / e il guiderdon di tutto ciò
tasso, 2-49: i'vuo'ch'in merto / del futuro servir que'rei mi
d'esta, o pena o merto. fra giordano, 3-289: se tu
ben servir da dio n'avean buon merto; / né creder sol vivessin di
in ciel a lui gli è riservato el merto. berni, 17-23 (ii-80)
che di costui fia de la giostra il merto. -per antifrasi: punizione,
, se sigurtà avesse de non prenderne merto. dante, inf., 31-93:
mio duca, ond'elli ha cotal merto. boccaccio, dee., 8-1
il predone / ch'ugual non abbia il merto al suo misfatto. 6.
non buon pagamento, ché capitale e merto rendete loro, e assai ben sufficiente.
benigno, e non guardar lo nostro merto. idem, par., 6-119:
commensurar d'i nostri gaggi / col merto è parte di nostra letizia / perché non
qual produce / grazia divina e precedente merto. cavalca, iii-46: vuole..
, / per acquistarne appo dio grazia e merto. pallavicino, 1-604: siccome ragion
core / per lo qual sangue e merto / del mio bando son fuore. g
nel ver vide cose / fuor d'ogni merto di sue giuste voglie. speroni,
lui per me ve ne renda buon merto. giraldi cinzio, 3-71: dirai al
prego dio che glie ne renda il merto. r. borghini, 3-76: o
.. / che me n'avria buon merto. -avere merito di qualcosa:
un re puot'ingannato, / contro a merto accusato / usare atti crudeli, ed
/ malgrado di chi contro al nostro merto / ebbe possanza già di disunirci.
non ama, e non dà merto / a chi lo serve, è ben
o sia di grande o sia di picciol merto. aretino, v-1-203: tutto nasce
a quel segno, / over per merto vita non si perde, / anzi trionfa
a que'ch'eran legati per lo merto. -per merito, a merito o
. uscicci mai alcuno, o per suo merto / o per altrui, che poi
signore / renderan grati di sua industria il merto. -per antifrasi: punire,
ma debolezza: ond'ora gliene rendean merto i frati, sollecitando di terraferma novelli
da merère. mèrito2 [merto), agg. (super, mentissimo
/ dirollo: « grazia, che fa merto il merto ». -adeguato,
: « grazia, che fa merto il merto ». -adeguato, conveniente.
cannezia un celebre pittore / d'un merto singoiar nel suo pavese, 10-192: unisco
e con archi o con mete il merto vostro / agguagliar? cellini, 622:
f... i ora conosce il merto del suo canto. tasso, 14-583
vizio il fasto, e minorata / col merto la virtù gli omeri piega. m
nel commensurar de'nostri gaggi / col merto è parte di nostra letizia, / perché
] in sua potenza, / tuo caro merto degno orrato orrando; / e no
, messia novello, / s'io non merto perdono a tante offese, / mira
ne mova, e mostra che mescredemo esserne merto o che pentuti siamo, che
che d'età vince e non cede di merto. davila, 247: molto diversa
comun prestato hanno, / rianno il merto. beicari, lxxxviii-1-230: e1 publico
/ che non credasi avere un qualche merto / e non speri esser chiesta per
tal melodia, / eh'ad ogni merto sarìa giusto muno. buti, 3-417:
fed. della valle, 1-123: nel merto si loda il vero, e nel
del ben servir da dio n'avean buon merto. varchi, 23-6: i benefizi
/ ch'altri dia loco al doppio merto e ceda; / ch'ivi fia 'l
97: di grazia, e non per merto, / dimando un nido a te
lido / la germana, il tuo merto e il nostro zelo. foscolo, xvi-228
, che han posto / tra il merto e l'ambizion sì fiera lite. pallavicino
, 3-98: « perfetta vita e alto merto inciela / donna più sù »,
, viii-39: io, rapito al tuo merto, / fra i portici solenni e
al certo, / rassembra un uom di merto, / e, s'egli è
e lui per me ve ne renda buon merto / che sempre mai vi sarò obligato
/ e più da voi quel ch'io merto ottengo. pallavicino, iii-245: avea
o torta va, non è suo merto. idem, purg., 18-138:
vedete. monti, x-5-216: dorotea di merto la sorvola. / noi negate:
/ qual sarà prova ad onorar tuo merto, / che oggi per te fuor
ma non s'ha l'onor sempre al merto eguale. giacomini, i-u-1-267:
/ diurna il mondo dando a ciascun merto, / e pena vendicando sopra tonte.
comanda / ch'altri dia loco al doppio merto e ceda, / ch'ivi
. aretino, iv-6-217: il gran merto, che gli ordisce istoria, /
i-36-77: lavoro di terra in pregio e merto lavoro d'auro trapassa, ché terra
, / ma la vana lusinga e 'l merto osceno, / disdegno n'ebbe.
che 'l patre tuo matteomaria risplende / per merto e per virtù nel ciel tranquillo.
, i-183: per sua umanità non vostro merto / unto e grasso vi tiene el
. metastasio, i-i-ioi: sarà mio merto e la corona e l'ostro.
/ che morir dèe sanza peccato o merto. -circostanza, volta.
ben servir da dio n'avean buon merto. ariosto, 17-10: legne e
ma verace affetto, / ma vero merto e schietto. metastasio, 1-iii-41:
: più parche lodi al mio sì picciol merto, / caprar famoso. guarini,
bramo / l'altra ove è maggior merto e pari gloria. lemene, ii-321:
in zucca / si dichiara ripien di merto e zelo, / degno d'avere
di costanzo, 72: né al merto tuo né alla pietà paterna, /
là tra segni stellanti, e del tuo merto / l'icaria figlia il paragon pavente
messia novello, / s'io non merto perdono a tante offese, / mira che
indisposto. manfredi, i-35: il merto de'bei fatti egregi / per dir non
sporga una nota, / se alto merto onorar non ha desio. 14
benigno, e non guardar lo nostro merto. cavalca, 21-13: la qual parola
viii-37: io, rapito al tuo merto, / fra i portici solenni e l'
., 3-97: perfetta vita e alto merto inciela / donna più sù. piccolomini
dell'imperio. goldoni, xiii-891: col merto e col zelo ond'ei sostenne /
., 3-102: perfetta vita e alto merto inciela / donna più frugoni, i-3-129:
o torta va, non è suo merto. gualdo priorato, 10-ii-91: madama
che regna e nel cui regno è merto / l'ignoranza e 'l ben pigro e
del ben servir da dio n'avean buon merto; / né creder sol vivessin di
si poggia il monte ove fiammeggia il merto. stigliani, 2-361: tu, presa
e tesoro, / sì, ma qual merto ha il porco nel letame / che
figlia, / io rapito al tuo merto, / fra i portici solenni e l'
/ malgrado di chi contro al nostro merto / ebbe possanza già di disunirci.
, 91-194: merito non procacci, ma merto sempre trovi, / lume con doni
qual produce / grazia divina e precedente merto. benivieni, 124: veramente quando io
il predone / ch'ugual non abbia il merto al suo misfatto. seraonati, 14-20
errore / dir ch'è figlio del merto un bene eterno. = voce
il petto, / e del suo merto adempi il mio difetto. m. adriani
antica, / ché non ha pregio al merto vostro eguale. bruni, 303:
cri- seide] / e a te merto infinito oggi n'avremo. =
f f nostro errar non degno merto. alamanni, 5-4-361: ampio il
non è dicea [la pittura] sol merto a'miei lavori / infonder vita e
per le speciarie, e per mio merto sarò tenuto negligente. b. corsini
qual produce / grazia divina e precedente merto ». bambagiuoli, xxxvii-30: questo [
credea d'essersi fatto / un gran merto; e come un matto / fu deriso
più da voi di quel ch'io merto ottengo. sarpi, vi-1-231: egli non
, i-xxvii (b) -ó2: consiegue merto spirito ch'è punto. morovelli,
fa lesione, / a ciascun dà suo merto puramente. cavalca, iii-23: alla
catone chi guarda l'intrata / per merto di virtute ch'ei seguecte.
gran danno saria s'uom di tal merto, / difensor di giudea, così morisse
tre lustri m'avanza e più di merto, / tanto è vaga e leggiadra,
. suole sincopar questa voce e dir 'merto '. -spazio, estensione di
mele; e questa prima voglia / merto di lode o di biasmo non cape
lui raccomandato, insieme / con quel merto ch'io scorgo pure in voi, /
/ per il bisogno suo e per il merto: / così a'prieghi di lui
, non è dubbio; ma il merto / d'aver ben raggiustata ogni sua canna
, 2-49: i'vuò ch'in merto / del futuro servir que'rei mi
/ d'un reciproco amor denno aver merto, / dico ch'olimpia è degna che
devote / d'un reciproco amor denno aver merto, / dico ch'olimpia è degna
fatto innanzi, ossequioso inchina / il suo merto dicendo: -addio, bione. moretti
'l ciel di tal ferita / più dolce merto porge. -costituire un'adeguata
comun prestato hanno, / rianno il merto, s'io ben discemo.
/ vedi la gran mercé del mio gran merto. a. f. doni,
, / per ricompensa e guidardone e merto / di quanto avete già per lei
non se reduce / gli fia per merto ìustizia largita. caro, 20-3: essendo
tuo imperfetto, / ma al suo gran merto. settembrini [luciano], iii-3-25
villa in villa: / ora conosce il merto del suo canto, / in quanto
rimove dall'amore esperto / dell'infinito merto. boccaccio, dee., 1-1 (
rosso, 1- 200-9: or oidi merto ch'eo n'ò reportato / di l'
, 91-191: merito non procacci, ma merto sempre trovi, / lume con doni
è certo / che a coronare il merto / di lui discende e con interni infusi
queste carte il mostro / diasmo non merto già, perché l'affanno / mi
, nell'uman cor non trova / merto, per cui sua grazia in lui
spirasse / perché il principio, onde ogni merto ha prova, / è l'unica
fine in grado eguale / al suo gran merto, all'alto suo natale.
tuo imperfetto, / ma al suo gran merto, e te riponga a canto /
te, signor, vengo: ondìo / merto repulsa a quel ch'ora risguardo.
che 'n qualche parte / risponda al merto tuo, / ch'ogn'altro eccede?
e di che premio al tuo gran merto uguale / ristorar ti poss'io?
più parche lodi al mio sì picciol merto, / caprar famoso, e riverenza
contrasto. guittone, 97-13: merto di ciò vole sol tanto, / che
del nuovo parente... e, merto fosse del vin rubizzo che in que'
catone chi guarda l'intrata / per merto di virtute ch'ei seguecte: /
, / né tanto in suso il merto nostro arriva. -salire una cattedra:
cesarotti, i-vìi-239: di sì scarso merto / non s'appaga il mio cor.
al bel lume d'apollo il proprio merto: / che benché sculti in marmo o
, ma verace affetto, / ma vero merto e schietto. alfieri, iii-1-102:
1-4-6: di tal cosa te renderò merto. / giamai noi scordarò: questo tien
.. / che me n'avrìa bon merto e non sarìa / mai tanto beneficio
cortesie avutetando questa bella maniera di dire in merto e valore, mo vede
se non ho cosa che 'l tuo merto agguagli, / resti del buon voler pago
man, leggete, / se 'l mio merto ha con voi radici vive.
inonda, / ronor che segue il merto e vi circonda / già d'inchinarsi a
-per temere -è sperto: / consiegue merto - spirito ch'è punto. fiore [
chi s'apre il sentier col proprio merto. -calcare un sentiero: praticare
figlia, / io, rapito al tuo merto, / fra i portici solenni e
ha di ver uom il buon lodato merto; / ma se la voglia segue brutta
io non avea né servitù, né merto, / né garbo o grazia, od
, iii-27: spontaneo servizio ha maggior merto. vasari, 4-i-732: mi ha comandato
sforciato e dai martìri, / merto pietà non che perdon, se miri /
, in un medesmo punto / il merto e la ragion mi si conserva. goldoni
, / e poi, siccome contadin per merto, / ognifazione in firenze pagare. machiavelli
/ qual sarà prova ad onorar tuo merto, / che oggi per te fuor di
col corpo aperto / al buono il merto, e gravi pene al rio, /
el me'piacer t'assegna / non per merto di tu'don, ch'i'non
, viii-36: io rapito al tuo merto, / fra i portici solenni e l'
la chiesa, / de'santi il merto, e d'ogni gran peccato / grato
/ che il ricco in sovvenirlo avesse il merto. m. leopardi, i-234:
tasso, 13-ii-226: prisco onor, novo merto e nobil alma, / alto cor
in loco del mio premio over del merto / descriver opra tal non ti sia
mirate / due meschin, di vostro merto / spasimanti adorator. foscolo, viii-248
chi non se reduce / gli fia per merto iustizia largita. / però ciascun nel
legittimaischiatta. tinucci, 2-27: s'i'merto, o signor mio, mercede, /
qual produce / grazia divina e precedente merto ». buti, 3-676: 'spene',
e grullo, / per pochezza di merto / dai nottoli sofferto. savinio, 10-178
-per temere -è sperto: / consiegue merto - spirito ch'è punto. 2
-per temere -è sperto: / consiegue merto - spirito ch'è punto. spertugiato
capriolo bene speziato. sbarbaro, 1-127: merto fosse el vin rubizzo che in
campofregoso, iii-28: spontaneo servizio ha maggior merto. 4. locuz. di
là tra segni stellanti, e del tuo merto / l'icaria figlia il paragon pavente
sale / né tanto in suso il merto nostro arriva. -al cielo,
: ogniun tacito estime / il suo merto perfetto. chiabrera, 1-iii-236: dalla fronte
giudizio d'un barbone / dei virtuosi il merto vien deriso / senza ricorso e senza
« or bene / al vostro raro merto / conceder si conviene / l'ambito onor
minor, se pensar mai / al mio merto e al tuo debito vorai? proverbi
ii-xxxm-13: lavoro di terra in pregio e merto lavoro d'auro trapassa ché terra lavorare
tal melodia, / ch'ad ogne merto saria giusto muno. pagliaresi, xliii-7:
vede onorar stima l'onore / sol proprio merto, e non regalo altrui, /
, / e a'un principe sacro il merto adora. / ei, che al
avesse de non pren derne merto. francesco da barberino, ii-226: tutto
non mancherò d'uffizi: il vostro merto / è tal che avanza ogni altro concorrente
tal melodia, / ch'ad ogne merto saria giusto muno. montale, 10-38:
, 3-99: « perfetta vita e alto merto inciela / donna più su »,
, 3-99: « perfetta vita e alto merto inciela / donna più su »,
/ e di che premio al tuo gran merto uguale / ristorar ti poss'io?