bene, / tempo rivène - che merta ogni scoglio. angiolieri, vi1- 369
mischia e guasta il vino, / merta di bere il mare a capo chino.
; / benché tua villania questo non merta; / ma per partirmi di qui
buonarroti il giovane, 9-31: costui non merta / le grazie, le propine,
l'onore / rubano a chi lo merta, e a chi ha cervello? baretti
. guittone, ii-259: con merta, se non po, conoscidore,
papa, 4-163: umidità radicale non merta di essere chiamata quella umidezza, la quale
fuggi, o franco cavalliero! / non merta la mia etade esser fuggita, /
, o franco cavalliero! / non merta la mia etade esser fuggita, /
ne'fiumi il sangue umano / trionfi merta. casti, ii-1-2: e ciascun rovinava
parvo e laido, e dezorrato, che merta etternal tristisia, in grande, e
: compiacerla vorria, che se lo merta / quel puro e casto affetto, ond'
parvo e laido e dezorrato, che merta ettemal tristisia, in grande e orrato e
parvo e laido, e dezorrato, che merta ettemal tristisia, in grande, e
, sì com'io devizo, / onor merta e amor via maggiormente / omo,
dottori, 77: ma non merta una vita / donata dagli dei sì
/ stan le rabide erinni: ecco quai merta / questo imeneo le faci. foscolo
stan le rabide erinni: ecco quai merta / questo imeneo le faci. carducci,
: / ché deo 'chi l'ama merta in cento tanto. angiolieri, 35-1:
belve, i e che pianto ben merta, e senza fine. pascoli, 7
una legge: / chi più la merta [la prigione] non andassi in
queste son dunque quelle / lode che merta un debole ed audace, / e ch'
, 1-590: plàcati; ei non merta / l'ira tua generosa. foscolo,
. caporali, i-133: se egli merta il titol di corsiero, / ben
/ ma da sentirli grato, / se merta morte e per un membro è varco
incarnarsi / acciò si mostri qual più merta o erra. anguillara, 2-242:
poca stima, e l'amor mio non merta. chiari, 7: soffrire un
vuol, chi vita abborre, / non merta il pianto altrui, s'a morte
; / e se un pronto obbedir merta indulgenza, / non andran forse i miei
sia menzognero / un sesso infelice / che merta pietà. -con riferimento a popoli
d'infranciosati almo ristoro, / che merta esser comprato a peso d'oro. documenti
1-919: amatela, signore; ella ben merta / l'interezza d'un cor.
franco, 4-11: che nome onesto merta d'avere quella vertù che, versando
retto om sostene / mal, che merta, onranza é, ma non magna;
é, ma non magna; / e merta onta chi lagna / prender ha mertato
bisticcio leporeàmbico: 4 e tal ben merta, che patisce morte \ pirandello, 5-287
chise si porse, / se fede merta nostra maggior musa, / quando in
8-n (51): chi non merta salute / non speri mai d'aver sua
sul decameron, 8: non si merta... ogn'uno a scherzare con
, 4-296: con quello che 'l merta e che no 'l merta, / usar
quello che 'l merta e che no 'l merta, / usar pietade, usar mercede
desio. testi, 11-144: non merta aita / alma che sdegnar può la propria
non udirlo, o signor; noi merta. alfieri, 1-149: -l'ottener
. -il merti; / ed ei ti merta solo. manzoni, pr. sp
. bellincioni, ii-216: se più merta, manco or non si vole, /
me lieto e contento, / nessun merta maggior compassione. serafino aquilano, 281
quel degno ne è, quel sol merta pietade. machiavelli, 74: romolo,
sona / di novella virtù, che merta e brama / l'eccelso onor che
del nostro core, / qual premio merta il ben, qual pena il male.
, / talor dianzi peccò, pena non merta. casalicchio, 554: conducete costui
pena allor degna sareste, / che merta ognun che violò coll'opre / il divin
virtute / e d'ogne operazion che merta pene. fr. degli albizzi, ix-40
: / ché ormai lo più tardar merta rampogna. g. gozzi, 5-69
, 8-11 (51): chi non merta salute / non speri mai d'aver
xvii-147-48: dio, chi l'ama, merta ciento tanto. iacopone, 1-63-44:
dante, 2-227: lo re, che merta i suoi servi a ristoro / con
donna intende il meo pregherò, / e merta volontero / a cento dobli sempre el
se voi meritate appo me molto, / merta egli che gli brami ogni gran male
sella, / che, se egli merta il titol di corsiero, / ben lo
proverbi toscani, 84: chi soffre sei merta. pavese, 3-158: -se
mi vuol, segn'è che non mi merta. proverbi toscani, 352: chi
dei due / quel che più 'l merta. è 'l merto / degna ragion d'
provegga / punir di questa le proterve merta?. 4. valore,
aretin, per le banche processato, / merta che fra due stanghe sia sacrato,
anchise si porse, / se fede merta nostra maggior musa, / quando in eliso
strozzi. testi, ii-144: non merta aita / alma che sdegnar può la
. marchetti, 5-189: tanto più merta esser chiamato / dio chi pria della
li primi suoi moti lode né biasimo merta. varchi, 7-609: fra quelle proposizioni
le sorti schive / a qualunque più merta / grado e onore in questa vita
io non ve onorifico / sì come merta il vostro sangue nobile / me scuso
virtute / e d'ogne operazioni che merta pene. bibbia volgar., ii-226:
[limosina] a colui che la merta, / ché, se non ha bisogno
non ha gentil core, / perché non merta aver quel paradiso! l. giustinian
. / -quando? perché la cosa non merta dilazione. / -tosto andiamo a
proverbio: « uomo pauroso non merta signoria ». p. petrocchi [s
ogne virtute / e d'ogne operazion che merta pene. cavalca, 6-1-453: dio
d'anchise si porse, / se fede merta nostra maggior musa, / quando in
, e non so bene / se merta vi s'aggiunga ragionevole, / perché
stai di creanza e senza onore / merta ben d'esser detto anima vile.
anchise si porse, / se fede merta nostra maggior musa, / quando in eliso
la sella, / ché, se egli merta il titol di corsiero, / ben
/ ché per mia fé e'non ne merta piùe. guicciardini, 2-2-5: essendo
possederla [rossana]; ella non merta / meno del tuo valor. g.
, / né l'avria, né la merta, un popol pravo, / noto
quel degno ne è, quel sol merta pietade. piccolomini, 10-144: quelle
ad dio e fallo che 'l ciel merta. b. pulci, lxxxviii-ii-288: non
imperiali, 4-296: con quello che 'l merta e che no 'l merta / usar
che 'l merta e che no 'l merta / usar pietade, usar mercede eguale,
ben nuovo e ben galante / e merta ben che tu l'onori ed io:
: per suo primo premio il giovinetto merta / di aver per sposa angelica pulita,
e qualunclr altro vivo / e pune e merta tutte umane gregge, / che tal
19-24: l'eliotta [mela] / merta ben la tua cura; e seco
numerosa. casti, 1-2-1: chi merta e non pretende è raro assai. mazzini
lo sdegno tuo rattempra: ira non merta / di re donnesca audacia. foscolo,
ma bramerei d'intendere / chi più merta il baston: l'asino servo / che
: ei viene / da un delitto che merta altro che ceppi. a. verri
, o lumi, / che lode merta e non mi dà più tema / di
. alamanni, 18-99: biasmo non merta / qual sia sommo guerriero o imperadore
rifugio. guittone, i-15-23: onor merta e amor via maggiormente / omo,
/ foss'a l'uom, com'ei merta, acerba e ria. chiabrera,
... maggior l'atto crudele / merta di quel che fia ra- bito rio
.. / -tale attrice è isabella che merta esser amata / da lui, che
, via e reparatrice de sapiensia e merta via sensa danno ». 12
5-158: monna berta / gran rimprovero si merta, / per volere a mano a
sacerdotale. guarini, 174: non merta impunità l'aver tentato / di por man
. / la mia sagacitade so che non merta lode; / l'onestà, la
/ la mia sagacitade so che non merta lode; / l'onestà, rprudenza
in carte quanto l'onorate / vostr'opre merta, verno mai né state / potria
sopra il decameron, 8: non si merta adunque ogn'uno a scherzare con i
le sorti schive / a qualunche più merta / grado e onore in questa vita
bene, / tempo revene - che merta ogne scoglio. francesco da barberino,
vostro in ogni parte, / com'egli merta, chiaro si dimostre, / e
virtute / e d'ogne operazion che merta pene. boccaccio, i-550: fiorio
/ a dio giudicio, secondo ch'e'merta. s. maria maddalena de'pazzi
religioso. guittone, i-15-20: onor merta e amor via maggiormen- te
non serba. metastasio, 1-i-13: non merta fé chi non la serba altrui.
altri versi suoi per far paragone se esso merta d'esser smaltito in qualche loco e
animo sentire. marchetti, 5-190: merta esser chiamato / dio chi pria della
/ foss'a l'uom, com'ei merta, acerba e ria.
/ dando ad ciascuno quel che ciascuno merta. beicari, 5-105: ogni dì
niccolò del rosso, 1-124-7: morte luxuria merta tute ore, / castitate nota neto
, 8-11 (32): chi non merta salute / non speri mai d'aver
. magalotti, 4-12: pietà non merta / chi contila vento di ragione intesa /
, xvii-147-48: dio, chi l'ama merta ciento tanto. cino, iii-124-6:
tanto se estima / quanto sua virtù merta ne l'affetto, / se bona voluntà
ch'io t'ho trattato / come merta la tua gagliofferia / meglio ti fora
forche ha italia col gibetto, / quante merta colui da quel sonetto.
. so bene / se merta vi s'aggiunga, ragionevole, / perché
già chi mal meritò, peggio ancora merta; / né un sol scalino chi si