giammai, se non mi fa gridare mercé a cento baroni, ed a cento
dalla locuz. a bandon 'alla mercé, in balìa '(ant. fr
16-18: ove gran loda, ove mercé abondante / si può acquistar, facendo
. stando salda nella sua fedeltà più tosto mercé del suo buon genio, che dell'
tra il debitore ed un terzo, mercé la quale questo assume per sé il debito
contratto molto usitato ne'tempi addietro, mercé cui un commerciante affidava una somma di
accumulazioni si fanno tra i popoli piuttosto mercé una grandissima moltitudine di piccoli risparmii,
alla gola, / ben è ostinato se mercé non grida. bandello, 1-49 (
, chiamato l'estrazione per adequato, mercé cui si accordava il permesso di estrarre
e fami star pensata / d'aver mercé ormai / d'un fante che m'
errori che fanno, e non conoscono, mercé di poltroni e vilissimi adulatori [ecc
farli offensione,... a mercé servente siate ad esso, da cui solo
venne per antonomasia applicata all'operazione, mercé cui separansi dalle materie d'argento le particelle
t'affligge ognora, / ché non trova mercé chi altrui la nega. magalotti,
., 3-3 (289): la mercé di dio e del marito mio,
de lo stato. vasari, i-100: mercé del detto signor duca cosimo che non
. croce, i-2-10: un concetto, mercé cui si cerca di negare il concetto
caligine, lasciava pur divedere che sua mercé soltanto il mondo non era dominato da una
il quadro ond'erano tratti... mercé di quest'album, milano era diventato
della morale, di cui, vostra mercé, ho imparati i primi elementi.
, ed è rompitrice d'ogni calunnia, mercé de la somma luce del cielo che
iii-706: l'inverno parla della primavera mercé la mirabile alternativa delle opere.
fatica, / sì nota sei, mercé la musa amica. metastasio, 1-4-172
se fossero radicate nel terreno stesso, mercé che somministra loro bastante nutrimento la materia
: assaltato [il ventre], la mercé di quelle bastonate, da una sdrucciolevole
. idem, iii-214: ecco, vostra mercé, non più sospiro, / ché
, fra tante doglie / deggio attender mercé da chi mi strugge, / se i
la sua femina, e che dimanda mercé a lei cossi bene come a quell'altro
d'orchestra rallenta le briglie, e mercé una nuova e formidabile raspata del contrabasso
uomo non può esser distinto dall'animale mercé di un criterio zoologico, fisiologico o
spazio di tempo di cui il sole, mercé il suo proprio movimento da occidente verso
più appetitosi. panzini, ii-168: mercé vostra, o piccola mimi, il mondo
con gli occhi che con la mano, mercé l'essere d'una così tenace apprensione
con dolce fiato di soavità nutritiva, mercé dei mirti neri e bianchi, ed in
animali] si vivono e adoperano variamente mercé degli organi e temperamenti loro; non perché
che infernale. allegri, 43: mercé d'un empia furia arcinfernale. -arcinfiammato
crin fu il laccio mio primiero, / mercé il gran dio che il mondo signoreggia
cortesia / scaciar da sé colui che mercé chiede? / forse de lo arder
altrui con dolce fremito ridesta, / mercé gli ardenti armoniosi detti. leopardi, iii-448
, bisogna che dica: -gran mercé. machiavelli, 342: gli altri spazi
levasse via gli artificiosi sermoni dove, mercé della molta fraude loro, le cose
694: con gli strilli di chi mercé dimanda / levasi de le arzàgole lo stuolo
nostri re s'ascolta, / che lor mercé spesse fiate avviene / veder l'asinità
guittone, 2-1-35: che la sua gran mercé sper mi prov- veggia, / ed
, / che 'n voi deggia trovar mercé verace, / se non che vostra
vicine al polo australe, e queste mercé delle nuove navigazioni. soldani, 29
spacciando il nuovo apollo a credenza, mercé di quattro letteruzze attaccate con la sciliva.
/ chiamando in atti -signor mio, mercé. soffici, v-1-686: i cacciatori
.. avendo cura di mantenerli, mercé le finestre ermeticamente chiuse e il tabacco,
vicine al polo australe, e queste mercé delle nuove navigazioni. d.
guittone, 2-1-12: quanto dio, sua mercé, dato m'avia / di senno
animali] si vivono e adoperano variamente mercé degli organi e temperamenti loro. d
esser seguita alcuna benché minima disgrazia, mercé la sua acutissima avvedutezza. segneri,
. paganino da serezano, v-100-48: mercé, donna gentile, a cui piacere
sia l'esperimento di questo diritto medesimo mercé di domanda od istanza giudiziale. calvino,
erronee di giudizio e di critica, mercé le quali innanzi a un'opera d'arte
: in potere, nelle mani; alla mercé, al capriccio altrui: essere,
: ecco una giovinetta che, tua mercé, non si è peritata di armarsi
quand'io torno. boccardo, i-265: mercé questo sistema, i pagamenti fra i
bando: in tutto abbandono; alla mercé, in balia. pulci, 27-191
in bandono: in abbandono, alla mercé della sorte, in balìa della ventura
fora il mio riferir per conseguirti / la mercé che n'aspetti. campanella, i-277
forse di più, se da noi, mercé del guasto mondo, non fossero impedite
ira alquanto, / pietà, madre, mercé, perdono, aiuto, / ch'
e in un batter d'occhio, mercé di quelle sue tanto espressive e significanti pennellate
, e 'n liscio la beltate, / mercé vostra, poeti, che cantate /
di berretta, / e dice: gran mercé. idem, 9-940: sicch'e'
per non vedersela più intorno la liberi mercé un delittuoso diciotto. comisso, 1-231
uniforme. targioni tozzetti, 12-8-180: mercé della quale [caduta] ha continuato
occhi bianchi livida magrezza, / chieser mercé de l'alta stirpe e de la
per non vedersela più intorno la liberi mercé un delittuoso diciotto. cassola, 2-306:
. salviati, 20-83: in somma, mercé di bernabò, noi abbiamo stasera la
io udii che voi, la vostra mercé, meco desinar volavate, avendo riguardo
da'pruni, piagnendo e gridando forte mercé. pulci, 1-3: era nel
e 'n liscio la beffate, / mercé vostra, poeti, che cantate / finti
severa giustizia di sua eccellenza avea domandato mercé, e che era pentito del malfatto e
apennini... trovai, la dio mercé, dopo molti sudori, nascere veramente
e de'calci... martellino gridava mercé per dio e quanto poteva s'aiutava
de'calci... martellino gridava mercé per dio e quanto poteva s'aiutava;
, ed è rompitrice d'ogni calunnia, mercé de la somma luce del cielo che
onta della povertà che gli cincischia, vivono mercé del tenere il giuoco nostro in casa
., 20-38: non fia sanza mercé la tua parola, / s'io ritorno
me, che campata ho la vita / mercé di questa donna, ch'amonendo /
ciclopi in sicilia, [achemenide] domanda mercé a'troiani, perché seco via lo
e 'n liscio la beltade, / mercé vostra, poeti, che cantate /
son certissimo che voi, la vostra mercé, sommamente mi amate, e già
ritenne il grado con indegnità e per mercé; quasi capitolata al capitano la vita
fame sarà involta / la terra nostra da mercé non scorta. galileo, 133:
alcuni ciechi nati stata non fosse, mercé l'arte della chirurgia, data la
... trovai, la dio mercé, dopo molti sudori, nascere veramente
nel battersi a cavallo, potrà, mercé il caracollo, guadagnar la mano della briglia
meridionali del regno; e come, mercé l'aiuto... di una tassa
non è più lurida di carbonico nembo mercé della fiamma stessa che si divora il
1-102: il vento essendo, la dio mercé, tenuissimo, le percosse di quei
i-240: gl'iddii, la mercé loro, ci hanno tanto di grazia fatta
grande che non deveva esser piccolo: mercé dei quadragesimali digiuni che fa il concilio
pur gli dica: / « vuestra mercé ». salvini, 6-96: cascato demostene
casse albergano, / è ciò di dio mercé; / tu fanne il cor contento
, e dissono: « messere, mercé per lo nostro iddio ». bisticci,
mise gl'« impersonali », classe mercé la quale si tentava e si tenta
morte gentil, rimedio de'cattivi, / mercé, mercé a man giunte ti cheggio
, rimedio de'cattivi, / mercé, mercé a man giunte ti cheggio, /
la cava, / in che tanta mercé par che si truove, / che l'
. machiavelli, 900: gran mercé del caviale. berni, 51: dispiacciono
eminenze e cavità che vi si scorgono mercé del telescopio. d. bartoli, 33-
suo valore / un vincitore / usar mercé. alfieri, vii-80: innanzi /
villaggio). ponevano di risolvere il problema mercé della segrega panzini, iv-124
censo temporaneo o riservativo è quel contratto mercé di cui taluno, dando un corrispettivo
. monti, x-3- 463: mercé di questo ei vivere / vita immortai ne
in sottigliezze; /... / mercé vostra, poeti, che cantate /
e davante / con prego e con mercé e con clamore, / facendo di perfetto
d'amare si altamente; / adesso mercé chero / servendo umilemente. latini,
di dolor bagnati e molli / ti chier mercé da tutti sette i colli. boccaccio
dee., io-7 (449): mercé ti chero, dolce mio signore.
, fra tante doglie / deggio attender mercé da chi mi strugge, / se
soffersi, / cagion mi sprona ch'io mercé vi chiami. bibbia volgar.,
eminenze e cavità che vi si scorgono mercé del telescopio. lancellotti, xxiv-304: perché
, implorare, invocare (grazia, mercé, misericordia, pietà, perdono,
, rimedio de] cattivi, / mercé, mercé a man giunte ti cheggio,
de] cattivi, / mercé, mercé a man giunte ti cheggio, / vienmi
non cura, / né per chieder mercé pietà se acquista, / a che più
moderna di tutte, la chimica; mercé di cui l'uomo non è più pago
menar fosco tempo, / grazia e mercé del mio benigno cielo. tansillo, ix-601
magro e vecchio, / e gran mercé, ch'io non mangio più nulla,
popoli diffuso / alletta tutti a la mercé proposta, / onde non trova alcun
note ancor fien note e chiare / mercé d'un ammirabile stromento / per cui
de'ciechi amanti, / è questa la mercé? / un tuono di sospiri,
regno tuo rubelle. algarotti, 1-38: mercé le conferenze da esso lui frequentemente
a dio. soffici, ii-19: sempre mercé l'eccellente metodo educativo del frate maestro
modi di cura che agiscono sull'organismo mercé il movimento, sia esso attivo o
scuoprir si potesse in lei accompagnata quella mercé e pietade che non si trovava nel
n'adiven mee, / che lungiamente con mercé clamare / v'ho richiesto a signor
e davante / con prego e con mercé e con clamore, / facendo di perfetto
, si equiparano questi diversi elementi, mercé della tariffa graduale dei premii, facendosi
classi. soffici, ii-19: sempre mercé l'eccellente metodo educativo del frate maestro
che comandano ai potenti / e lor mercé penètra / ne'recessi de'grandi,
numerose colonie di là del mare; mercé le conquiste fatte dalle loro armi,
vii cosa esser cortese, / che amplissima mercé non ti risulti?
dare sul sina di bocca propria; mercé che a questi finalmente riduconsi tutti gli altri
e pozione e quiete / dalla vostra mercé gli si conceda. = voce
portare. petrarca, 128-54: vostra mercé, cui tanto si commise. boccaccio,
casse albergano, / è ciò di dio mercé; / tu fanne il cor contento
animali, cori gli spiriti si compenetrino mercé un'aura di pensiero, che muove
mai forze possenti / a compensarti di mercé cotanta / potrai del mio voler, come
. soddisfazione. segneri, i-331: mercé la penitenza ch'avrai già fatta,
., 20-38: non fia sanza mercé la tua parola, / s'io ritorno
proporre qui appresso un ordinamento che, mercé raggiunta di un quarto anno comple
in più lingue: i giornali, mercé i telegrafi e i telefoni, facevano
, a sermoni. algarotti, 1-38: mercé le conferenze da esso lui frequentemente tenute
duole per tal confusione; / grida mercé, e, perché nulla vale, /
bembo, 1-273: dunque, vostra mercé, che sempre è molta, /
, congegnandosi per sì fatto modo, mercé della scabrosità e della irregolarità delle lor
guittone, 3-32: messer conte, mercé, / piacciavi che mi disdica per
paese... si mostra sterile, mercé degli agricultori, i quali con il
, dicevasi altra volta la dote, mercé cui la figlia avesse ottenuto onesto collocamento,
: gl'inglesi..., mercé le conquiste fatte dalle loro armi,
: ma quell'amato ciglio / per gran mercé del mio morir non curi, /
. idem, vii-76: per dio, mercé; deh, donaci salute / anzi
non si può negare ch'egli, mercé anche della costernazione universale, non consumasse
ex quo, non disse de quo, mercé che la particola ex non è ordinata
voglio dire dei microscopi e telescopi, mercé i quali pur possono contentare in parte
gianni, ii-493: o morte nata di mercé contrara, / o passione amara,
cortesia / scaciar da sé colui che mercé chiede? bandello, 1-5 (1-68)
de'ciechi amanti, / è questa la mercé? / un tuono di sospiri,
intanto al signore di farla sana, mercé della beata maria de'bagnesi, alla
ogni cosa m'è, la dio mercé, copiosamente somministrata. tesauro, xxiv-105:
firenzuola, 321: quando, la mercé di cupido, ella [l'aquila
: 'cordata'. salita su pareti rocciose mercé corde. il gruppo di alpinisti legati a
d. bartoli, 6-5-96: la dio mercé non ne temo, anzi ne bramo
con le corregge al collo a chiedere mercé. fiore, 175-8: ma faccia sì
difettuoso assai volte quanto alle materie, mercé della filosofia che correva ne'suoi tempi
per riscaldare e corroborar lo stomaco, mercé d'un sugo astringente e così austero,
, e della interna obbrobriosa servitù, mercé di correttori stipendi, di sensuali lenocini
correttori stipendi, di sensuali lenocini; mercé della insidiosa larvata vigilanza e della diffusa
, quest'ultimo può essere legalmente autorizzato mercé le lettere di marco, durante una
il candido petto, del quale, mercé del vestimento cortese nella sua scollatura, gran
cortesia / scaciar da sé colui che mercé chiede? ariosto, 14-115: era costei
talmente grosso ed alzante, che venivasi mercé di esso, ad uguagliare l'alta
numi e la diva / prole, mercé tuo creator pennello, / nascere un'altra
gran crescere in pochi anni: tutta mercé del più che paterno amore di quel piissimo
ingiuriosa vuole / che a sì vile mercé costei s'inchini? parini, giorno,
, ed è rompitrice d'ogni calunnia, mercé de la somma luce del cielo che
berti facendo croce delle braccia, chiedendoli mercé per gesù cristo, che fue posto
berti faccendogli croce delle braccia, cheggendogli mercé per gesù cristo che fu posto in
che in altre epoche, la dio mercé molto da noi remote, produssero le
occhi bianchi livida magrezza, / chieser mercé. verga, 4-94: c'era
angiò fu alla reina, e chiesele mercé, che ella per amore de'nobili
ma ne ignorano la parola, la dio mercé. = deriv. da crudivoro
b. corsini, 1-18: la cui mercé per via di cucchiaiate / facevan questi
a cui pie- tate cheggia, / mercé di quel signore / che gira la fortuna
nude parole, annoia ora la dio mercé gran numero di persone che non professano
, da che io posso starmi (vostra mercé) senza lavorare i mesi non che
quale più presto si dee rivocare ognuno mercé dell'ipotesi ultimamente dannata? dovila,
il satumide a tai misfatti / la debita mercé renda, e che inulto / scorra
dei ricordi, / cadere forse fu mercé. 5. che ha perso
risorta in qualche modo tra noi, mercé la diligenza di cimabue, verso il declinare
il candido petto, del quale, mercé del vestimento cortese nella sua scollatura, gran
veduti ho pur meschini / chiedermi per mercé pochi quattrini. baretti, 3-248:
la 'diminuzione del valore d'una cambiale mercé pagamento rateale '. =
ingiusto nella persona e negli averi, mercé l'invocazione solenne del nome del sovrano
'l fine o è peccato o è mercé. cavalca, 20-28: l'uomo non
arbitrio, conviene che sia, o mercé, o peccato. busone da gubbio,
dere litti, la dio mercé, sanati sono. = voce
corrente marina. -al figur.: alla mercé del destino, all'arbitrio della sorte
condurlo a posseder tanta fortuna, / mercé di quanto feci o a far mi resta
per carità ottenuto una misera pensioncina, mercé la quale aveva potuto vivacchiare nella solitudine
del luogo resterminio de'miei uliveti, mercé i diacci dell'inverno. targioni tozzetti,
scettro e di diadema, / la sua mercé, predestinato sei. frisi, xviii-3-351
. guerrazzi, i-130: ragionando, mercé la grazia del dire e la potente
né anche egli abbia mosso, / mercé ch'ei sa che 'l diavolo è
diaccerebbe qui, didiaccerebbe là, mercé che l'acqua non ancor diac
. monti, iv-152: ed ecco, mercé del tuo impulso, subitamente nato un
scema sue lode parlando. gridante mercé mezza morta e difformata lasciò. di co
guasto, sciupato (la bel / mercé nobili, 11: spesse volte
digerita e ordinata, qual ella divenne mercé del caso o della necessità, mercé
mercé del caso o della necessità, mercé di un moto che non vi sarà così
; gli atteggiamenti di timore e di mercé dimandata, o gli sforzi alla difesa
digression che non ti tocca, mercé del popol tuo che si argomenta. ottimo
a corpi più gravi dell'acqua mercé della figura dilatata. d'an
dame di sé con più libertà dilettanza mercé de'loro scherzosi trastulli. -tornare in
principio, da quella camera mercantile, mercé le quali 1 fabbricanti hanno avuto il
carcere). anonimo, i-438: mercé, piagente viso, / prenda vene
tu sei fatto da dio, sua mercé, tale, / che la nostra miseria
: v. ira. -la dio mercé: v. mercé. -lasciar fare
. -la dio mercé: v. mercé. -lasciar fare a dio: esprime
ed al tuo cor pietoso / chiedo quella mercé che in ogni tempo / altrui comparti
amore, / ed a la sua mercé colsi quel fiore, / ch'io tanto
d'armi, e voti oprando, / mercé chiesero e pace, o dive
creste e le fessure de'massi, mercé de'salti, risalti, scontri,
noi altri appena si posson vedere, mercé della gola disabitata di questi gran barbassori
più quanto la lingua nostra prestantissima, mercé l'industria di chi ben la maneggia
segneri, iii-1-117: gran mercé a quella prima disapplicatezza, la quale
oggi niuna ve n'è rimasa, mercé dell'avarizia che in quella con le
gli occhi bianchi livida magrezza, / chieser mercé de l'alta stirpe e de la
umani, qui si adunavano ad aspettarla dalla mercé divina,... co'nervi
. franco, 241: dal merto la mercé non fia discosta, / se mi
-a discrezione di qualcuno: alla sua mercé, in suo potere, in sua
/ cui gli s'inchina umil, e mercé chiede. chiari, 61: che
e fami star pensata / d'aver mercé ormai / d'un fante che m'
abitanti gl'inviarono oratori supplicando e pregando mercé, che la gravezza del tributo li
ix-184: deh, morte, qui mercé, guarda che fai, / raffrena un
sannazaro, 7-115: madonna, sua mercé, pur una sera / gioiosa e
riconosciuta / convien che sia con la mercé dovuta. de sanctis, ii-1-204:
. chiaro davanzali, 7-5: mille mercé all'amoroso bene / che dispietò
, el qual già lungamente / chiesi mercé con doloroso pianto / agli occhi bei,
filosofia] per passaggio insensibile, ma solo mercé un rivolgimento spirituale, onde..
tutti i grandi della terra, chiede mercé a un soldatino da nulla. =
numerose colonie di là del mare; mercé le conquiste fatte dalle loro armi,
, a lento passo / venia, mercé chiedendo. tasso, 1-23-40: tanto
così dire, virginee si trovavano alla mercé del cervello e niuna resistenza potevano opporre
mio cor gran tempo già dimora, / mercé de l'ignoranzia ch'è ognor meco
1-91: in realtà era lui alla sua mercé, se alla bottega di dolciere,
le radici del vostro professato ateismo, mercé gli studi fatti, le librerie divorate
cino, iv-157 (18-3): se mercé non m'aiuta, il cor si
spighe con molta cura raccogliendo, spero, mercé di sì buon terreno, aver utile
credito è tale... -vostra mercé, / che vel mandasti dolcionescamente; /
cino, iv-157 (18-2): se mercé non m'aiuta, il cor si
rosa mia, rendime pace, / che mercé ti dimando in gienochione. castiglione,
ne accettò. leopardi, 3-34: mercé, non danno, / l'ora estrema
di darsi allo studio della giurisprudenza, mercé della quale si può acquistare una specie d'
, i21: la pietà, la mercé con dolci sguardi / ferma speranz'al
, 1-78: l'egitto, / che mercé del suo nilo / non chiama nubi
: iddio mi dotò, la sua mercé, d'intelletto tale che si sente abile
il buon tutore / a dimandar mercé contro i potenti. goldoni, viii-743
e da'primi, piagnendo e gridando forte mercé, e oltre a questo le vide
l'eternità. algarotti, 1-73: mercé la durevolezza della materia, alcune delle
[l'argento vivo] trovasi la dio mercé nelle mani di gente che intendono e
estetica e di cultura storica, ma mercé l'esercizio stesso della volontà. moravia
elevarsi dalle cose umane e sensibili è mercé consueta farsi alle anime purgatissime da ogni
esigenza di temperare la rigidezza delle leggi mercé il concetto dell'equo. 2
fato di troia. alfieri, 5-251: mercé tal erro, che esecrando invase /
noi è permesso, consiste in conoscere mercé della diligente notomia, da assaissimi ingegni
mutò sentenza. magalotti, 21-44: mercé... della più gagliarda e violenta
estetica e di cultura storica, ma mercé l'esercizio stesso della volontà. savinio,
coscienza. nigrisoli, lvi-86: indi (mercé del verbo unico, e pio)
in balìa di qualcuno, alla sua mercé; dipendere dalla sua volontà. catone
luogo l'esterminio de'miei uliveti, mercé i diacci dell'invemo dell'anno passato,
da un forte sentimento di trovarsi, mercé di essi, nel punto proprio dell'
ha realtà e vita, e solo mercé di essa si estolle. 9.
volendo parlar, cantava sempre, / mercé chiamando con estrania voce. ariosto,
'caterina de'medici ', spiccandone, mercé un * tau 'egizio di ferro
per se giungean mie note, / mercé il gran nume tuo che il tutto puote
'la buona, la placida morte 'mercé l'opera medica, che con farmachi toglie
con tenor tanto costante che le navi, mercé di quella, prosperamente se ne vanno
circonda, pensano alla salvazione della monarchia mercé del sostegno che troverebbe nel grosso degli
fece la cava, / in che tanta mercé par che si truove, / che
la natura, / benegna faza e di mercé ribella. ariosto, 10-44: che
case il più delle volte non avevano effetto mercé di coloro che vi erano posti a
condurlo a posseder tanta fortuna, / mercé di quanto feci o a far mi resta
che cicerone visse, s'inalzò tanto mercé della fertilità di quell'ingegno divino l'eloquenza
e fallace a'bisogni andare per la mercé altrui. g. rucellai il vecchio
v. franco, 288: così vostra mercé per sua mi tegna, / e
amore, / ed a la sua mercé colsi quel fiore, / ch'io tanto
giacomo da lentini, 7-39: per mercé fazzo ogne mio fatto, / ca
ogne mio fatto, / ca per mercé s'apaga un gran misfatto. malispini,
necessità. b. croce, iv-n-219: mercé della nostra arrendevolezza, verremmo a
fatica, / sì nota sei, mercé la musa amica, / che a più
amante, e di chi muore / lieve mercé, ma faticosa impresa. tasso,
: col suo aiuto, per sua mercé, per suo mezzo, in sua
i letterati sono adesso in poco prezzo mercé del mondo che è giunto a l'
/ li riceva quai sono, a mercé; / e vi spiri, col soffio
costa). bertola, 167: mercé il vario giuoco delle sinuosità, prominenze
questo, di aver negato il dualismo mercé del principio unitario che esso riponeva nella
pare. bonagiunta, lxiii-80: però chero mercé a voi, mia spera, /
vita io mi vedrò risorto, / mercé i belli occhi e il volto sovrumano.
che cicerone visse, s'inalzò tanto mercé della fertilità di quell'ingegno divino l'eloquenza
nientedimeno ferventemente l'un l'altro, mercé d'alcun'altra similitudine che fra loro
andati al tempio d'amore per impetrare mercé a'loro travagli; e tanto fervorosamente
la mia festa pura, / vostra mercé, madonna, e mia ventura. castiglione
le vostre quistioni, alle quali, mercé degl'iddii, noi secondo la nostra
fideistica, e mette l'uomo alla mercé d'ogni offerta di certezza limitatrice.
almeno, / ma son, nostra mercé, stanze da fieno. roberti, vi-227
feramente, / ch'amor, la sua mercé, mi dice ch'io / non
è ascritto, / pur servir per mercé non sdegna il fiero / agli interessi di
il programma del concerto è attraente, e mercé la valentìa degli egregi filarmonici, noi
che viene in bocca; filastrocche alla mercé della rima, tenute in sesto dai
sono assicurato che si potranno avere, mercé questa facilitazione, delle sete greggie di fuori
quell'or, pregando lui / ch'aggia mercé de lo suo cor che fina.
tutti questi piani: / e lor mercé convien sopra noi fiocchi / un vapor,
, che campata ho la vita / mercé di questa donna, ch'amonendo / mi
quanto poco egli possa però durare, mercé la sua somma fissezza. ma tal fissezza
magalotti, 23-265: può questo siere, mercé della sua sottigliezza, e fluidità,
animali, così gli spiriti si compenetrino, mercé un'aura di pensiero, che muove
, 146: con speranza di mercé perduti / ho i migliori anni in
sempre povero come un sorcio salvatico, mercé la sua tanta foia dietro le prefate
se ne sono andate con dio, mercé che qua è piovuto molto poco. marino
in balìa, nelle mani, alla mercé. firenzuola, 745: ci si
... / gli occhi suoi da mercé? gioberti, introd., 1-126:
imprimere). bertola, 167: mercé il vario giuoco delle sinuosità, prominenze
... dopo tante fortune (mercé del cielo) passate, a te,
estera saggia e cauta, condotta dai gabinetti mercé la diplomazia, resistente all'interferenza delle
: in suo potere, alla sua mercé. - anche di animali. novellino
triunfo, ond'io son degna / mercé di quel signor che mi diè forza.
o menar fosco tempo, / grazia e mercé del mio benigno cielo. ariosto,
il gusto e l'appetito, / gran mercé a lui s'egli la fotte.
ci si è ora immischiata la moda, mercé della quale i testamenti politici di quelle
punto all'altro, senza stagnazione, mercé quella forma diretta, senza frasche che
la greggia nostra, il sai, mercé la tanta / bontà d'iddio,
/ felice età del fortunato augusto, / mercé di lui che al giusto / forte
beve. menzini, iii-42: è vostra mercé s'io parlo a fronte aperta,
insieme, e raccostati in brevissimo tempo mercé di quel glutine che dice v.
. matteo correggiaio, 37: dona mercé, non mi lassar morire; /
vivrei vile e indegna, / ch'a mercé prende il nodrimento e 'l cibo,
pane, avranno in conto di gran mercé il suggettarsi alle leggi e prendere ogni partito
tela lucente il suo tener congiunge / mercé d'un funicel che l'attraversa. algarotti
d'un celeste foco / disprezzo è la mercé. fogazzaro, 4-18: una simile
, tirata fuori una spada, lei invano mercé addomandante uccise. paolo da certaldo,
l'anticaglie e le rarità che, mercé la liberalità di lui, si veggono e
senza ritorno. magalotti, 21-44: mercé... della più gagliarda e
che pur gli dica: / « vuestra mercé ». = dallo spagn. ganapdn
scultura). algarotti, 1-73: mercé la durevolezza della materia, alcune delle
2-i-88: il medesimo dritto delle genti, mercé di cui il mare è comune,
gentil, rimedio de'cattivi, / mercé, mercé a man giunte ti chieggio,
rimedio de'cattivi, / mercé, mercé a man giunte ti chieggio, /
differenziarsi e gerarchi zzarsi, ma solo mercé di un criterio « sopraestetico ».
, o fida, / o pia, mercé! d'annunzio, v-2-34: a
t'amo; / e però non hai mercé, / quanto più da capo a pedi
trono reale. leopardi, 3-136: mercé, non danno, / l'ora estrema
[l'italia],... mercé della folle discordia de'suoi figliuoli,
rosa mia, rendime pace, / che mercé te dimando in ge- nocchione. a
i d'amor nel tormento / urlando mercé. 5. muoversi velocemente, fare
posso a cui pietate cheggia, - mercé di quel signore / che gira la fortuna
e pie donne sono raccolte a chieder mercé a dio delle offese che dal carnevale
giostrò giulivamente. bertola, 167: mercé il vario giuoco delle sinuosità, prominenze e
severa giustizia di sua eccellenza avea domandato mercé. = voce semidotta, comp
] una specie di potere assoluto; mercé del quale esse hanno esercitato la più
crede di aver redento il capolavoro goethiano mercé d'interpretazioni che, fondandosi sulla medesima
son sì pietosi, / che ad usarti mercé m'hanno disposta: / mercé,
usarti mercé m'hanno disposta: / mercé, che a te convenga, e a'
, e, raccostati in brevissimo tempo mercé di quel glutine che dice v.
noi altri appena si posson vedere, mercé della gola disabitata di questi gran barbassori
che gonfiano. aretino, v-1-117: mercé de i vostri versi provo come sa gonfiar
fa...; erano, mercé la tenera lor dilicatezza, in continue
hai ancor rasciutti gli occhi? gran mercé, non ci son vivuta invano io
un bel giuoco. / « gran mercé, » disse 0 che insegnato m'hai
per potere servire a'pari vostri. -gran mercé; e quando voi avessi bisogno dell'
non ho altro bene che te. -gran mercé: veramente ch'ella è una bella
fatta pregare! al primo, gran mercé. g. m. cecchi, 5-27
. v.]: 'gran- mercé, gran mercé 'e 'grandissima mercé
]: 'gran- mercé, gran mercé 'e 'grandissima mercé ', particelle
mercé, gran mercé 'e 'grandissima mercé ', particelle di ringraziamento per favore
cosa ricevuta da altri. 'gran- mercé 'lo diciamo anche a chi ci profferisce
giustapposizione, da gran [de] e mercé (v.); cfr.
samento di tal grato e piacevole stato mercé d'altrui. e. cecchi
appalesamento di tal grato e piacevole stato mercé d'altrui. 2. gratitudine
, 2-19: gravida ogn'anno, tua mercé, la terra / schiude il grembo
nella bettola di calena. -alla mercé della grazia di dio: nelle braccia
nella libera elvezia, a locamo, alla mercé della grazia di dio, in
servirai a me? dimmi, che mercé torrai. * = comp. di
più, bello. guardate, / mercé, donque a non laidire, / e
, vi-70: gravida ogn'anno, tua mercé la terra, / schiude il grembo
bibbia volgar., x-421: la mercé degli operatori vostri,...
noi è permesso, consiste in conoscere mercé della diligente notomia,... la
quel senso d'essere indifesi e alla mercé dell'offensore, ch'è dato dall'offesa
si tramutarono in vili,... mercé la maligna sapienza di tali, a
dritti: ad ogni guisa, / mercé i ratti corsier, sarem coll'alba /
ben profetar, me nomando: / mercé tua, tant'ho guittoneggiato, / beato
onor de l'arte, / tua mercé pur rimiro in tela espressi / i pregi
de'ciechi amanti, / è questa la mercé? 2. figur. persona
danno denaro a mutuo con interesse, mercé idonea malleveria. 8. ant
niccolini, 2-4-4: oh degli imberbi sia mercé; ché questi amor di patria a
a noi / d'amor giusta mercé, frutti soavi, / specchi de la
, che ritrae i drammi dello shakespeare mercé paesaggi e altra sorta di quadri.
: roma... di poi, mercé della dappocaggine di quelli imperatori che
avea desi derio, la mercé della morte, uscire di tante fatiche.
è di avvivare e affinare, piuttosto mercé la forma da lei data agli avvenimenti che
da lei data agli avvenimenti che non mercé questi avvenimenti stessi. cicognani, 13-214:
fame e dalla guerra e dalla peste, mercé d'un in2. figur. scaduto
/ in terra si gittava inginocchiata, / mercé gridando con voce istorta. di costanzo
virtù delle sue zampe... mercé la fronte di bronzo e la immobilità veramente
, ma fortunati orrori / l'ampia mercé d'imperturbabil gloria. alfieri, 6-400
non possano comunicare tra loro se non mercé complicati codici di segnalazioni e l'uso
porte / e provar se là giù mercé s'impetra. guicciardini, ii-130: [
guisa che sospiri / sì dolcemente che mercé m'impetre, / e faccia forza
. capilupi, 54: ben fui mercé del signor mio beato / il dì
malecarni, xxxix-i-201: dinanzi a lei mercé chiamavo; / ella rispose: va
sapienza, / di concordia e di mercé /... / occuparono gradite /
vita / miglior che imprendo è tua mercé. -stringere un'amicizia.
risaltar l'altra, invece di opprimerla, mercé delle quali avvertenze già sarem noi in
particella pronom. bettola, 167: mercé il vario giuoco delle sinuosità, prominenze
che giustifica l'impio, imputando la mercé secondo la grazia, non secondo il debito
., 8-3 (248): chieder mercé con le mani in croce. machiavelli
). galileo, 3-5-384: mercé dei vapori bassi l'inferior parte del
, ecco ch'io sento, / vostra mercé, inanimarsi l'alma. frachetta,
lentini, 30: vostra ciera piagente / mercé quando vo'chiamo / mi 'ncalcia fortemente
lo spirto addolorato, / non è mercé, ma crudeltà d'amore. s.
i * son fatta da dio, sua mercé, tale, / che la vostra
di vino italiano da far diventare, mercé l'arte loro e l'autorità delle loro
dianzi a correr non fu lenta, / mercé d'un motto, in l'amorosa
/ ma soccorri, e t'inchina a mercé. nievo, i-iio: l'animo
vestita di tenebre,... mercé la sfera, contempleremo e conosceremo i
tutora sta col cavo enclino; / mercé no quere, mai sta muto, /
è rinnovata questa identificazione e confusione, mercé la teoria estetica dei cosiddetti « sentimenti
le braccia incrosate, / dona, mercé te chiamo. d. bartoli,
1-iii-156: il lorenese... mercé il più indefesso studio fatto sotto il
e tosco indenne / è giunto alfenio, mercé quel vii core / che la man
e modi dello svolgimento stesso, e mercé strazi e sofferenze che sono rimedi: quei
italiane] animi ed ingegni e, mercé la libertà, produssero scienze ed arti
: questo così gran risparmio... mercé individualmente all'intelligentissima avvedutezza del cavaliere
difesa o di offesa; che è alla mercé del potere, dell'arbitrio altrui;
cosa vai meno d'una parola, mercé della quale ogni poverello ha una miniera inesausta
un misero inestricabilmente perplesso, e sua mercé mi si scuopra. b. croce,
; vizio. guittone, i-20-60: mercé di voi stessi, non vi piaccia
, / dove a gran pena mai mercé se impetra, / ne le tenebre interne
: la mia stampa, che la dio mercé a quest'ora ha avuto dell'incontro
e ingabbiati. faldella, 9-844: mercé la cortesia del governo toscano, essa
/ ch'a me fu inseme et a mercé promesso. lotario diacono volgar.,
lancia, 3-75: athalanta si mise alla mercé del giovane, diciendo che era vinta
nuvoli sotto il tetto presso il foco, mercé la sfera contempleremo e conosceremo i nomi
quando si vuol sopprimere queste manifestazioni vocali mercé la forza dell'inibizione,...
/ e una tarda, ma dolce mercé. foscolo, v-338: ne'paesi
/ e fami star pensata / d'aver mercé ormai / d'un fante che m'
, o sia innestare il vaiuolo, mercé del quale è riuscito e riuscirà nell'
verso, né a buona equità condannarlo mercé l'esempio di altri molti che interpetrato han
in diciotto anni d'impero massonico, mercé l'opera, ora ipocrita, ora astuta
, e l'incremento storiografico ottenuto, mercé di esso, dal romanticismo. bocchelli
tale insistenza non si fa nulla; mercé che, senza ritornare più volte intorno
, 400: i poveri, la mercé delle leggi, avranno chi gli trarrà delle
ridurla [la natura] alla mia mercé, trasportarla tutta intera sulla tela,
guisa che sospiri / sì dolcemente che mercé m'impetre, / e faccia forza al
, 76: missere, per dio, mercé: io mi credeva avere penetenzia qui
... dianzi non si conosceva mercé della superbia intanata nel cuore. milizia,
. b. croce, iii-27-235: mercé... delle due guerre europee
1-17: gran risparmio..., mercé individualmente all'intelligentissima avvedutezza del cavaliere pierfran-
oriente, bonifacio in italia era alla mercé dei comuni. pirandello, 7-358: o
. b. croce, i-4-169: mercé questi ampliamenti di concetti... la
ora 4 irizzata * oppure no, mercé l'intervento dello stato la gali aveva
, 8-viii-73: non ci mancherà tempo, mercé del- l'esser noi disobbligati da funzioni
., si intrigarono di maniera (mercé del vento che le tempestava) che,
, ii-2-1: il metodo geometrico perviene mercé l'analisi a verità intuitive, e
. franco, 231: se invano mercé chieggio e pietate, / perch'almen con
tanti mali, la pestilenza, mercé dello avelenato fetore degli inverminati corpi
speme e desìo / invescare, in mercé de'propri pregi. 6.
, piangendo forte, gli pareva dimandare mercé e aiuto, e alzando gli occhi al
costumi e voglia, / e puoi, mercé del pio signor, seguire / la
'l morse, / rubella di mercé, che pur l'envoglia, / vendetta
mio, di pene involto, / mercé per quella donna che tu miri, /
e simili, usate da'poeti moderni mercé di dante. 2. letter
mi piace; / ond'io per mercé faccio ogne mi'fatto, / ca per
faccio ogne mi'fatto, / ca per mercé s'apaga un gran misfatto. buti
fantasia d'uomo si possa ideare, mercé i tanti e sì variati riflessi che fa
della lagrimevol guerra cominciò a incrudelire, mercé delle squadre che con letizia s'affrettavano a
passate le circostanze pratiche, le quali, mercé il fervore prodotto negli animi, colmavano
più, bello. guardate, / mercé, donque a non laidire, / e
fatte tante laide cose, / che fia mercé punirti de'tuoi errori. b.
in meglio qualche cosa di recente che, mercé l'abilità del traduttore, pareva bello
di farmi lieve e scarco, / e mercé chieggio con suon lasso e fioco.
me composta / per opra degna di mercé si pona. b. cavalcanti,
, o in lunghe file alla mercé di uno solo, si dibattono i poveri
servir che fatto v'aggio, / mercé vo chero che lealemente / mi consigliate che
/ in ch'io ti parlo, mercé di colei / ch'a l'alto volo
molte lodi con viva voce prestarono, mercé la compitezza della grazia, che in
esterna, e della interna obbrobriosa servitù, mercé di corruttori stipendi, di sensuali lenocini
694: con gli strilli di chi mercé domanda / levasi de le arzàgole lo stuolo
i letterati sono adesso in poco prezzo mercé del mondo che è giunto a l'ultima
liberato. forteguerri, iv-43: tua mercé mi trovo oggi liberato, / davo,
ad essa, un processo di liberazione mercé l'arte, la religione o la filosofia
nulla di ricco asconda, / sua mercé, n'è la stanza limpida, allegra
bella impresa, / gli è per vostra mercé che sì presente / il raggio mi
passate le circostanze pratiche le quali, mercé il fervore prodotto negli animi, colmavano
sembra non possano comunicare tra loro se non mercé complicati codici di segnalazioni e l'uso
: parlo dell'atto della fecondazione, mercé il quale possono i germi de'vermicelli col-
pecore come nelle capre, sarà la mercé mia in merito del servigio ch'io
mille disoneste magagne fare, e tutte mercé de'mariti loro; poi che
ed è rompitrice d'ogni calunnia, mercé de la somma luce del cielo che quella
de'diavoli. romagnosi, 17-13: mercé il magistero della mia memoria, io sento
». ceffi, i-25-28: vi chiamano mercé e pietade che, per la vostra
due giganti vogliosi di pane, / mercé della gran fame che li magna.
/ in ch'io ti parlo, mercé di colei / ch'a l'alto volo
gli occhi bianchi livida magrezza, / chieser mercé de l'alta stirpe e de la
riparo il malaccorto / e vuol chieder mercé, si trova morto. fagiuoli, vii-4
tra mezzo a più inseparabile squallidezza, mercé l'industria malaugurosa di que'filosofi, gli
suo frutto non è punto godibile, mercé tesser il midollo delle sue noci così
salian tremanti i messi / a supplicar mercé. carducci, iii-22-179: mandò [
resistenza, cioè un complesso di metodi mercé i quali era dato procacciarsi nuovi documenti
servono, o vien creduto che servano, mercé della qualità de i loro ingredienti,
cielo in odio n'aggia: / vostra mercé, cui tanto si commise. de
danno denaro a mutuo con interesse, mercé idonea malleveria o assegnamento di arrendamenti.
sorte, / gli occhi suoi da mercé, sì che di morte / là
principio? / pel sogno ch'è senza mercé, / che fa di un monarca
tutto... si dee pagare, mercé tal editto, per mezzo di mandati
pea, n-155: abbandonata alla mercé della prima bestia o del primo
averli più maneggevoli, si abbandonarono alla mercé del vento e del mare. foscolo,
maneggierete, che non vi pungano, mercé che, mentre eran tenere, trascuraste di
da canto. idem, vi-729: gran mercé! basta, ch'io verrò,
anche l'apparenza di sua persona, mercé il vestir tanto abietto, onde chi il
: in sua balìa, alla sua mercé, sotto la sua custodia, sotto il
venire in sua balìa, alla sua mercé, ai suoi ordini, a sua disposizione
man degl'inimici sui. -alla mercé (del nemico). m.
mano, viene scossa e tratta fuori mercé la generica polemica della concretezza contro l'
sotto il suo controllo; consegnare alla mercé, all'arbitrio, alla discrezione,
mia gentile manza, / che, sua mercé, basciata li ho la mano
marcé, sf. ant. mercé, favore, grazia. fava
= var. sett. di mercé. marcellianismo, sm. relig
musicale). bocchelli, 1-iii-556: mercé le piccole dimensioni del suo vecchio e
espressioni. carducci, iii-10-212: gran mercé, che queste ed altre debolezze maschili a
e profana ben profittato di molto, mercé della diligenza usata in questa parte da'
nel divan (sede governativa), mercé la sua amicizia cogli impiegati avventori assidui
ove gli spiriti son più deboli, mercé della copia delle acquose materie,.
tornato in vita, / di diana mercé, poscia che morto / per frode
al bottegaio, / s'ei chiede sua mercé. casalicchio, 536: figliuole,
ii-74: l'imagine della vita, che mercé la percezione e la incosciente riflessione si
posto di segretario. -per o mercé la mediazione di qualcosa: per suo
del sentimento... ha luogo mercé la mediazione della riflessione, che scioglie
quel che anelo, e lo ambisco mercé delle melenzose mie riga. =
dee., io-7 (449): mercé ti chero, dolce mio signore,
che dal poder del suo splendore / mercé m'impetri e illustri ne l'errore
nobile di me, che sono (mercé di fortuna) povera di roba, picciola
le dispute e più agevolmente pervenire, mercé della critica, allo stabilimento o al ristabilimento
rosso, 159-1 x: oi deo, mercé, qual è quela crepa / che
adiven mee, / che lungiamente con mercé clamare / v'ho richesto a signor,
contenti e arricchiti con poca spesa, mercé di quelle gioie da buon mercato, tenute
merx mercis 'merce '. mercé (mercié, mersé, merzé, merzì
ilo scampassero per avere, da che mercé non valea. compagni, 2-23:
2-23: patto, pietà, né mercé in niuno mai si trovò. petrarca
guisa che sospiri / sì dolcemente che mercé m'impetre, / e faccia forza al
, che voi abbiate della mia vita mercé, e che io non muoia. cantari
: come debbo più mai / sperar mercé né ritrovar conforto, / poi che in
la mente! molza, lxv-18: mercé non ha in voi loco, / vo'
soave. tasso, 4-77: se mercé da goffredo or non impetra, / ben
è che, avendo la vita dalla mercé di cesare,... nondimeno si
van se nel mio regno / impetrasser mercé pianti o lamenti. c. i.
sta sul limitare avaro, / né mercé trova a'suoi bisogni estremi. amari
. amari, 1-1-48: ai siciliani nulla mercé. a farne macello [carlo d'
assenta, / che 'n voi deggia trovar mercé verace, / se non che vostra
si difenda. cino, 96: di mercé avare, donne, or non gli
al ciel s'intende, / morte o mercé sia fine al mio dolore. beccuti
appo lei fede sì salda / tanta mercé, ch'a le sue luci sante /
/ che si fé il negar quasi mercé. goldoni, ix-973: negar sapresti /
: negar sapresti / a un amante mercé? carducci, iii-2-321: ma, se
castellano / a voi non parve, se mercé d'amore / vinca l'ambascia de
g. cavalcanti, i-177: se mercé fosse amica a'miei disiri / e
sorte, / gli occhi suoi da mercé, sì che di morte / là dove
cavalca, 20-342: per farvi piena mercé e ogni grazia, sì voglio mandare
piè di vostra santità e nella sua buona mercé umile- mente mi raccomando. aretino,
povertà, in cui sono, de le mercé dei prìncipi [ecc.].
e per l'una e per l'altra mercé fattami da la vostra magnificenza,.
, senza altro sussidio che di quella mercé onde iddio il provedeva. botta,
interessi della mia dilettissima patria alla buona mercé dell'altissimo dio. grossi, ii-63:
. grossi, ii-63: d'ampia mercé cortese / ei m'era, e patto
purg., 20-37: non fia sanza mercé la tua parola, / s'io
, io defensore tuo sono, e la mercé tua grande è assai. corona de'
lui [iddio] e la vostra mercé non verrà meno. alberti, 310:
a'tuoi meriti smisurato premio e copiosissime mercé. amabile di continentia, 81:
me composta, / per opra degna di mercé si pona. grazzini, 6-231:
, 6-231: il premio e la mercé che è piaciuta a dio per sua
i poeti; / né fia poca mercé quand'egli applaude, / premiando talor
senza pietà, / di servir senza mercé. goldoni, x-951: la mercé
senza mercé. goldoni, x-951: la mercé d'un lungo pianto / ora fia
riso. fiacchi, 1: chi mercé del beneficio prende, / sua natura a
un celeste foco / disprezzo è la mercé. -salario, mercede.
bibbia volgar., x-421: la mercé degli operatori vostri, li quali mieterono
il vero rodante esposto / de la mercé ch'aspetta a sua fatica [ecc
. fanioni, i-243: ricchezza stolta la mercé dovuta / ti nega avara e insulta
] lavoro ai poverelli i né la mercé ritardi agli operai. -vantaggio,
. cavalca, vii-62: se vuoi mercé avere di ogni bene, godi di
questo sì ostinato tuo rigore / la gran mercé che tu guadagni, or tolli.
vi stimoli la gloria, non la mercé. varano, 1-302: creder
che della colpa / sia maggior la mercé. 5. merito, benemerenza
dante, par., 32-73: sanza mercé di lor costume, / locati son
differenti. buti, 3-841: 'senza mercé di lor costume ': cioè senza
impresa, / gli è per vostra mercé che sì presente / il raggio mi mostrate
ira, / che, per lor mercé, degli anni / il mio cor non
vita / miglior che imprendo, è tua mercé. 6. con valore di
6. con valore di prep. mercé qualcuno, mercéa o di qualcuno, la
qualcuno, mercéa o di qualcuno, la mercé di qualcuno: grazie a lui,
posso a cui pietade cheggia, / mercé di quel signore / che gira la fortuna
digression che non ti tocca, / mercé del popol tuo che sì argomenta. petrarca
/ triunfo, ond'io son degna / mercé di quel signor che mi diè forza
fin che si legga e scriva, / mercé degli scrittori, al mondo viva.
viva. firenzuola, 812: la mercé d'amor, poner mi lascio /
gran fatica, / sì nota sei, mercé la musa amica, / che a
i traduttori, come coloro la cui mercé nostri fannosi i pensamenti altrui. foscolo,
regno di napoli, dove divenne letterata mercé la corte de'conti di provenza, che
, né pagare ciò che mangio, mercé gli esuli a'quali ho dovuto dare
: / contro noi sono risorti / mercé il diavolo. -preceduto o seguito da
cielo in odio n'aggia: / vostra mercé, cui tanto si commise. bembo
, di cui sono amante, sua dolce mercé, già buon tempo. a.
bestiai proponimento, m'ha, la sua mercé, porto alquanto di lume in queste
, 16-86: io so che, tua mercé, ne vado a morte. /
mezzo all'armi, / la tua mercé, risuonino i miei carmi. c.
dea,... / se tua mercé nacqui poeta, e crebbi / non
alto uffizio adempia. monti, iii-31: mercé vostra si è passata ieri sera lietamente
volgarizzatori che sono tutt'oggi: la mercé loro, il libro de'sette savi
grato al dio dell'amore se, sua mercé, in tali occasioni una volta mi
buon contadino capitai, il quale, mercé di lui, mi accettò per figliuola
(427): voi, la vostra mercé, avete onorato il mio convito,
ordisco, / ch'a molti, lor mercé, grato esser suole, / del
vi dicea. -mercé qualcosa, mercé a qualcosa o di qualcosa, la
a qualcosa o di qualcosa, la mercé di qualcosa: per causa sua, per
non lece / alle nostre virtù, mercé del loco / fatto per proprio dell'
oggi niuna ve n'è rimasa, mercé dell'avarizia che in quella con le ricchezze
tra cavallieri e tra pedoni, / mercé all'annel che fuor d'ogni uman uso
, 400: i poveri, la mercé delle leggi, avranno chi gli trarrà delle
più nobile di me, che sono (mercé di fortuna) povera di roba,
con viaggio difficile e pien d'incomodo, mercé di piovoso tempo. galileo, 3-3-214
l'apparente piccolezza delle stelle fisse, mercé dell'immensa loro lontananza. viviani,
questo così gran risparmio,... mercé individualmente, altintelligentissima avvedutezza del ca-
spie qui c'è il flagello, / mercé il credito ch'hanno, io fui
tristi e codardi; non uno, mercé la tirannide che v'opprime, al quale
voi. tenca, 1-51: fu veramente mercé delle strenne, se tanti nomi di
come previsto, lavorava bene, anzi, mercé il vino notturno e mattutino,
, e s'io pur cresco è sua mercé. foscolo, iv-328: trapelava di
, lasciava pur di vedere che sua mercé soltanto il mondo non era dominato da una
mente la promessa fatta a tiziano, mercé del mio ritratto che io in suo
vi feci presentare. marino, xiii-105: mercé di chiara tromba, / chiaro il
: giunto alla patria fece conoscere, mercé le prime opere che al pubblico espose,
; voglio dire dei microscopi e telescopi, mercé i quali pur possono contentare in parte
loro curiosità. tommaseo, 15-318: mercé lo studio del cuore, il poeta
, iii-7-262: popolo conquistato, che, mercé il lavoro e la libertà, mercé
mercé il lavoro e la libertà, mercé la spola s'è levato uguale ai
pascoli, i-40: il poeta, mercé lo studio, è riuscito a ritiovare la
. croce, iii-27-327: i giornali, mercé i telegrafi e i telefoni, facevano
ogni parte del mondo. -dio mercé, la dio mercé, la mercé di
. -dio mercé, la dio mercé, la mercé di dio, mercé
-dio mercé, la dio mercé, la mercé di dio, mercé di dio:
mercé, la mercé di dio, mercé di dio: grazie a dio, per
273: ciò è vero, ala dio mercé e dela bontà vostra. boccaccio,
sono qui, dove io, la buona mercé d'iddio e non tua, fratei
in napoli, dove, la dio mercé e non per miei meriti e vertù
bembo, 10-ix-32: ora la dio mercé sto bene, benché non ancora forte
e i vassallaggi, de'quali, la mercé di dio, abbonda. c
. frugoni, i-6-97: la buona dio mercé, da que'spumanti / gorghi venimmo
iii-26: tacete: che, la mercé di dio e d'alcuni teneri del nostro
imbriani, 2-79: ora, la dio mercé e la mercé vostra, l'italia
ora, la dio mercé e la mercé vostra, l'italia quieta e potente può
dassenno, e talora benanco, la dio mercé, tu dimetti la tua grinta categorizzante
gentile bautta. 7. cong. mercé che: v. mercecché. 8
maestate. m. frescobaldi, 1-81: mercé, mercé del cor ch'i'ti
. frescobaldi, 1-81: mercé, mercé del cor ch'i'ti donai! poesie
a saper persona. -orsù, gran mercé: volete voi nulla? carducci, iii-4-263
, o fida, / o pia, mercé, mercé di nostre donnei
fida, / o pia, mercé, mercé di nostre donnei -mercé per
, laonde questi è 'ncolpato; onde mercé, per dio, uccidete me e lasciate
che ella alcuna volta dicesse: -ohimè, mercé per dio, oh, non più
giorno e notte i'grido, / mercé, mercé, mercé, signor, per
notte i'grido, / mercé, mercé, mercé, signor, per dio.
grido, / mercé, mercé, mercé, signor, per dio. -mille
, signor, per dio. -mille mercé: molte grazie. matteo correggiaio,
la sottoscrivo e ti sugello. / -mille mercé, risponde il vecchio: senza /
credenza. 9. locuz. -alla mercé della grazia di dio: in una
nella libera elvezia, a locamo, alla mercé della grazia di dio.
grazia di dio. -alla mercé di qualcuno o di qualcosa (anche
alle vie, c'erano vecchie cisterne alla mercé del cielo. papini, 27-713:
di cenci, annegato nel sonno, alla mercé di chiunque avesse voluto reciderlo dalla vita
scuole tecniche e di ginnasio, alla mercé d'un qualche preside nevrastenico, d'una
. la ragazza indifesa e sfortunata alla mercé sua e di quanti avessero voluto abusare
della sua debolezza. -arrendersi a mercé o alla mercé di qualcuno: capitolare
. -arrendersi a mercé o alla mercé di qualcuno: capitolare senza condizioni.
come gente morta, s'arrenderono alla mercé dello imperatore. andrea da barberino,
ripentiti del fatto, si rendettero alla mercé dell'imperadore. algarotti, 1-v-211: furono
maggior parte de'quali si arrese alla mercé del vincitore. petruccelli della gattina,
: imposero ai difensori di arrendersi a mercé. -chiedere, domandare, chiamare
domandare, chiamare, cercare, impetrare mercé: invocare pietà e misericordia. - in
pietanza / d'incarnata figura, / mercé la chederìa / ch'alo meo male desse
e faccendo croce delle braccia e chieggendo mercé al popolo. rime anonime, xxxvii-201
rime anonime, xxxvii-201: dona, mercé domando / a voi, ché moro
di dolor bagnati e molli / ti chier mercé da tutti sette i colli. boccaccio
fuori una spada, lei, invano mercé addomandante, uccise. poliziano, orfeo,
si spesso / invan del mio languir mercé dimando? botta, 6-ii-457: grand'
coi fanciulli in biaccia andando chiedendo quella mercé che trovare non potevano. e.
in corporazione le proprie meretrici ad impetrar mercé dagli dei. -invocare un favore,
soffersi, / cagion mi sprona ch'io mercé vi chiami. pagliaresi, xliii-178:
pagliaresi, xliii-178: o signor mio-dio, mercé ti chiamo / che, per li
: li turchi si voltarono a chieder mercé a'tedeschi, onde subito l'arciduca
punto commuoverti, / ti chieggio una mercé: /... / chieggo che
far più troppa guerra, / gli domanda mercé con umil faccia, / e gli
non celi / e che del suo fallir mercé mi chieda. nievo, 9
severa giustizia di sua eccellenza avea domandato mercé. carducci, iii-6-149: giù in chiesa
austeri e pie donne sono raccolte a chieder mercé a dio delle offese che dal carnevale
luca venne a lei per chiedere la mercé del traghetto, prima che la barca
, ella non intese. -dire mercé a qualcuno: ringraziarlo. allegri,
dipintore e lui, senza dirgli gran mercé della risposta, mi partii.
, rimanere, vivere, andare alla mercé di qualcuno: trovarsi in sua balìa,
, i-199: venti anni visse alla mercé di augusta, la quale spense in
oriente, bonifacio in italia era alla mercé dei comuni. moretti, 1-569:
una creaturina di nessuno rimasta quasi alla nostra mercé, anche se non flottante, anzi
così dire, virginee si trovavano alla mercé del cervello e niuna resistenza potevano opporre
, 2-19: povero chi sta alla mercé delle serve! -essere mercé:
alla mercé delle serve! -essere mercé: essere bene; apparire o ppor
sia peccato, ma egli è grandissima mercé, ed essere accetto a dio. 5
, iv-151: in alcuni casi è mercé a giurare e, se non giu
d'aiutare que'popilli; ch'è mercé, ché qua estanno alidamente. ungaretti
orlo dei ricordi, / cadere forse fu mercé -fare mercé: compiere un'opera
/ cadere forse fu mercé -fare mercé: compiere un'opera di misericordia,
bene. ugieri apugliese, xxxv-1-886: mercé faccio e peccato, / ch'io
ad ogn'or'forte. -fare mercé di qualcosa a qualcuno: concedergliela con
cavalcanti, i-205: di farne a lei mercé di ciò non tardo: / così
anno agli ufiziali del consiglio d'india mercé di alcune licenze di potere uomini forestieri
ora che iddio glie ne avea fatta mercé, rinunziava a'suoi piedi quanto nel
quanto nel mondo aveva. -dura mercé: per triste destino, per sorte
mira, o tirsi, che, dura mercé, / fuggo da chi si strugge
, o tirsi, che dura mercé. -grande mercé: per grande
dura mercé. -grande mercé: per grande fortuna, provvidenzialmente.
non hai ancora rasciutti gli occhi? gran mercé, non ci son vivuta invano io
no. carducci, iii-10-212: gran mercé, che queste ed altre debolezze maschili a
canzone di dante '. -gran mercé a o di qualcuno o qualcosa:
2-i-454: quivi pernottammo allegramente, gran mercé a circa trenta villani, che parean
, xvii-67: sono sì poveretto che gran mercé s'io sarò posto in un cimitero
giudizio tu li puoi contare, e gran mercé se per ogni paese oltrepassi, contando
, le dieci dita. -gridare mercé: sollevare accorate invocazioni, insistenti preghiere
,... piagnendo e gridando forte mercé. ariosto, 1-50: chi nell'
gola, / ben è ostinato se mercé non grida. monti, x-4-466: alza
$i tuoi piedi, / sparta gridar mercé. d'annunzio, iii-1-607: il
due mastini / tenuta forte, gli grida mercé. -mettersi alla mercé di qualcuno
gli grida mercé. -mettersi alla mercé di qualcuno: sottomettersi alla sua autorità
che fatto l'avea, mettendosi alla mercé del papa e della chiesa. fiore,
, ii-3-2-44: egli, rimettendosi alla mercé del dudleo, fu posto prigione.
. nella torre di londra. -per mercé o in mercé: per favore.
di londra. -per mercé o in mercé: per favore. niccolini, iii-292
niccolini, iii-292: ditemi, per mercé, colleghi ornatissimi, chi sarà di
, lasciatemi al vostro servizio, in mercé, se in nulla vi dispiacqui.
in nulla vi dispiacqui. -per mercé di qualcosa: in cambio, come
corrispettivo. morando, i-292: per mercé d'auree armille / tarpeia offre a'
l'armi efeso oppressa. -rendere mercé a qualcuno: esprimergli la propria riconoscenza
84: tutto tempo rendono grazie e mercé a dio di ciò che dà loro.
co'natanti lumi / le rendea la mercé che colla voce / non potea.
berchet, 102: generosa! tu rendi mercé / a chi vita morendo ti dié
vita morendo ti dié. -senza mercé: senza alcun vantaggio, inutilmente.
che fur corribili, / e là senza mercé e'peccati soi / piangon con grandi
alte e terribili. -valere a mercé di qualcuno o a qualcuno: riuscire
84: in te mi fido ed a mercé mi vaglia / rime dettate aver delle
in pregio saglia. -vivere alla mercé di dio: affidandosi esclusivamente alla provvidenza
ogni cosa e volendo vivere alla mercé di dio. -venire a mercé
mercé di dio. -venire a mercé: invocare perdono o pietà. petrarca
sembiante umile / dopo quantunque offese a mercé vene. magno, 82: peccai stolto
: peccai stolto, e pentito a mercé vegno, / come uom ch'ai vero
ciò venuto che mi conviene venire alla mercé de'miei nemici mortali.
apocope. mercecché (merceché, mercé che), cong. disus.
a tutti gli altri passa, / mercé che 'l suo destrier corre più forte.
sapesse quello che operava la sinistra: mercé che in ogni republica molto pericolose erano
boriose. a ssarino, 2-ii-17: mercé che 'l nuovo cerimoniale non avea per
piè né anche egli abbia mosso, / mercé ch'ei sa che il diavolo è
, cosicché. panigarola, 2-178: mercé che da te solo io riconoscerò e
mezo non vi sarà di cavarvelo, mercé che il poter esser tale apprenderà privileggio e
meglio pagati che dall'imperatore alessandro, mercé che di spese sprosi tate o superflue non
parlare. = comp. da mercé e che * (v.).
l. giustinian, 1-140: mercé, per dio, mercede a sto
servir che fatto v'aggio, / mercé vo chero che lealemente / mi consigliate che
la loro melensaggine non arrivava a tanto mercé lo splendore scintillante delle verità evangeliche,
a cilindri e getto d'acqua raffinandosi mercé mani pagate un di 12 oggi 95
messo mai o per sembianza, / mercé ti eh ero, dolce mio signore
voler che sono io e la giovane? mercé che io l'ho strangolata col metallo
che si dimostrano con somma semplicità, mercé tessersi incontrato metodi universali. muratori,
produrre in casa a caro prezzo (mercé l'elevazione delle tariffe ed i privilegi
pitture molte lodi con viva voce prestarono, mercé la compitezza della grazia, che in
guardo, /... / mercé ch'ei sa che il diavolo è bugiardo
, 5-ii-195: i nostri italiani, mercé dell'ingegno filosofico, scopersero tutte le
. turra, xl-230: si potrebbe, mercé al maggior numero, cambiar gli animali
avessi poi potuto coll'andar degli anni, mercé del chiaro esempio suo, seguirla,
.. combina mimica e parola e, mercé della scenografia, pittura e architettura.
quando si vuol sopprimere queste manifestazioni vocali mercé la forza dell'inibizione, che la pratica
, già tutta rotta cominciò a chiedere mercé per dio che egli non l'uccidesse
s'innesta e nuove spoglie / veste mercé del ministerio amico [del coltivatore].
ministero delle finanze ed era riuscito, mercé i suoi risparmi e la dote della
digression che non ti tocca, / mercé del popol tuo che sì argomenta.
. aretino, 10-40: raffaello, mercé de la corte, essercitò il mirabile
-ded.: chiamasi l'uomo (mercé del sapere) signor delle cose inferiori,
non mira, / ma sempre di mercé si mostra freda / a chi lei
mi piace; / ond'io per mercé faccio ogne mi'fatto, / ca per
faccio ogne mi'fatto, / ca per mercé s'apaga un gran misfatto. mazzeo
altra di un avveduto pericoloso correre, mercé del demagogismo e della mistica del popolo o
il letto dopo un abbondante salasso, mercé del quale la febbre, ch'era piuttosto
della categoria con l'intuizione non mediata mercé del giudizio ma immediata, per modo
. croce, ii-3-395: l'eternamento, mercé la mnemòsine del poeta [dante]
le nostre quistioni, alle quali, mercé degl'iddii, noi secondo la nostra
sì ostinato tuo rigore / la gran mercé che tu guadagni, or tolli: /
dolor bagnati e molli / ti chier mercé da tutti sette i colli. malpigli,
petrarca, iii-2-144: tu eri di mercé chiamar già roco, / quando tacea,
non lece / a le nostre virtù, mercé del loco / fatto per proprio
nulla di ricco asconda, / sua mercé, n'è la stanza limpida, allegra
egualità mazzini, 39-217: oggi, mercé i governi, abbiamo...
guido delle colonne, 76: mille mercé n'agia lo male / che m'
tirata fuori una spada, lei invano mercé addomandante uccise. velluti, 30: vedendo
, per lo sforzo dell'acqua, mercé della sua morbidezza, s'andasse sensibilmente
col rasoio sul volto e lei gridante mercé mezza morta e difformata lasciò. ramusio
qualche volta, nelle veementi commozioni, mercé un colpo dell'indice della destra la
. graf 5-146: gli anni senza mercé faccian lor corso, / dieno pur
s'intende, / morte o mercé sia fine al mio dolore. cariteo,
sorte, / gli occhi suoi da mercé, sì che di morte / là
ha, non illumina sempre ugualmente, mercé che gli uomini, anche senza estinguerlo,
come gente morta, s'arrendero alla mercé dello 'mperadore. eneide volgar.,
, 127: dalla tua nicchia, alla mercé / dell'aria, scrina l'inganno
restato snervato in queste ultime mosse, mercé la violenza e l'ingiustizia dell'oppressione.
: l'istruzione tecnica, quella cioè mercé cui le scienze chiamate a sussidiare le varie
sat., 1-89: apollo, tua mercé, tua mercé, santo / collegio
1-89: apollo, tua mercé, tua mercé, santo / collegio de le muse
una musata, se non un gran mercé. guadagnoli, 1-ii-98: per avere un
marcia guerriera. bacchelli, 1-iii-556: mercé le piccole dimensioni del suo vecchio e
inventato non ha guari in torino, mercé del quale la musica sonata dal professore
sanitarie, ordinò la tutela degli emigranti mercé un commissariato e un corpo di ispettori.
dànno danaro a mutuo con interesse, mercé idonea malleveria o assegnamento di arrendamene.
con le sua rapid'onde, / tua mercé, all'indo e alla sponda maura
co'natanti lumi / le rendea la mercé che colla voce / non potea.
ugonotti un certo giovanni poletrotto signore di mercé, nato di famiglia nobile. g
libertà in un popolo, la dio mercé, non corrotto e dove l'individuo
cielo in odio n'aggia: / vostra mercé, cui tanto si commise, boccaccio
a discernerlo [il luogo], mercé dell'aria oscura, profonda e nebulosa d'
, se non necessariamente almeno verisimilmente, mercé dell'instru- mento comunissimo che ella possiede
ogni cosa m'è, la dio mercé, copiosamente somministrata.
sembiante fa con lagrimoso strido / chieder mercé; e quella minacciante / negletta lui
che volendo parlar, cantava sempre / mercé chiamando con estrania voce; / né
2-84: voi, signore stigliani, per mercé di quello che ora vi ho insegnato
sospetto. amenta, 1-45: gran mercé, padron mio: io non voglio
scuole tecniche o di ginnasio; alla mercé d'un qualche preside nevrastenico, d'una
pensier tristi / avvicinarsi, e tua mercé racquisti / quest'alma il nido vero,
innanzi più perde potere, rimane alla mercé della protezione straniera, all'ultimo si riduce
9-1-207: le vostre nobilissime fatiche, mercé delle quali siete universalmente acclamato pel boyle
giovanni orlandi, xxix-60: donna, mercé dimando / a voi che di beltade
: i'ho credito adesso, e mercé vostra / vo innanzi, ma volendo
, 3-35: il faticoso camino, mercé de'bellissimi ragionamenti che mi facevano,
, 6 (21): messere, mercé per dio! non uccidere l'innocenti
domando loro, non che la dio mercé ancora non mi bisogna.
più ch'i'mi sia non ch'a mercé mi vaglia / di qual petra più
la qual va la posa, come 'mercé, principiò, farò 'e simili
è che dal poder del suo splendore / mercé m'impetri e illustri ne l'errore
passai dagli otto a'nove, / mercé l'alta pietà del padre vostro.
, laonde questi è 'ncolpato; onde mercé, per dio, uccidete me e lasciate
a tutti i suoi versi sapeva andare mercé della madre che insegnato l'aveva.
trasparente come quella nubecola lassù, alla mercé d'un soffio, d'un raggio,
nella sua servitù volesse usar seco quella mercé che [ecc.]. =
pel dosso e per le braccia. / mercé grida la misera a gran voce,
nuovi. guerrazzi, 2-454: -gran mercé, signor ambrogio, mille complimenti al
scherzando. tasso, 4-77: se mercé da goffredo or non impetra, / ben
che, madama serenissima, la vostra mercé, vi degnate di comandarmi, oltre che
e rio, / che (tua mercé) pur giva in lungo oblio. chiabrera
sieno atte a cose simili?.. mercé vostra, che non ne date loro
voglio dire dei microscopi e telescopi, mercé i quali pur possono contentare in parte e
, che son novamente scopertisi per la mercé e mezzo del raffinato occhiai di fiandra
percorrere tutta la lunghezza. -piccola apertura mercé la quale si penetra nella vescica al
forteguerri, tv-379: son periti / mercé dell'arte tua dugento scudi / per quella
mediata dell'osso occipitale coll'asse, mercé di fortissimo apparecchio legamentoso. e dicesi
amore, / ed a la sua mercé colsi quel fiore / ch'io tanto disiava
sembiante umile / dopo quantunque offese a mercé vene. ariosto, 38-69: or s'
dolor bagnati e molli / ti chier mercé da tutti sette i colli. storia di
galileo, 4-4-305: tali superficie, mercé di qualche vapore oleoso che le rende
fate presentandoli nella disposizione diventata classica mercé il classico 'decamerone '...
in un'utopia leviatanica, e solo mercé oligarchie sempre più accentuate.
del luogo resterminio de'miei uliveti, mercé i diacci dell'inverno dell'anno passato.
son giunti al sommo de le grandezze mercé vostra vi hanno oltraggiato con le lance
? io son vivo, la dio mercé, e qui d'oltremar ritornato. bembo
giudizio tu li puoi contare, e gran mercé se per ogni paese oltrepassi contando le
. marino, xiii-6: la tua mercé, castello, io la vagheggio [venere
l'unità tedesca, non potendosi risolvere mercé un paese reso politicamente omogeneo e con
quando è indifferente alla scelta dellunità, mercé la quale sono espresse le quantità che
mi piace; / ond'io per mercé faccio ogne mi'fatto. pier della vigna
fatto aveva e di nuovo mettersi alla mercé della inglese magnanimità. manzoni,
fama con stupor del mondo: / mercé di quel senato di gran pondo,
/ non sorser gli occhi tuoi; mercé, non danno / l'ora estrema ti
contenti / siam pure al fin, mercé d'odio e d'amore. i.
il bartoli] che l'italia, mercé l'ontologismo cattolico da essa restaurato,
bibbia volgar., x-421: la mercé degli operatori vostri, li quali mieterono
udivano risonare, se pur si udivano, mercé i singhiozzi, mercé i ruggiti che
si udivano, mercé i singhiozzi, mercé i ruggiti che ogni altro suono opprimevano
/ ch'a me fu insieme et a mercé promesso. p. petrocchi [s
secondo sulla opposta cantorìa, e ciò mercé ordigni di comunicazione incassati sotto il suolo
che lo spirito del bracciante si renda, mercé dell'istruzione e della coltura, veramente
sintetica e costituzionalmente organato, è nato mercé il superamento del duplice dualismo di re
ornitologia pascoliana li aveva ancor più avvicinati mercé,... un ritratto del
anni dinanzi la rivoluzione, ebbe, mercé al du tillot, la sua piccola
d'un fisiologo, gli episodi brillano mercé il magistero dell'arte, lo stile è
lacerate non si poter aiutare né domandar mercé. straparola, 4-2: veduto questo il
, 154: il nome mio (la mercé vostra) forse / suonerà chiaro dal
potendosene graduare a piacere l'azione. mercé questa operazione sorgono sulla pelle delle pa-
misura in questo processo che si eseguisce mercé un liquido alcalino, cioè acqua contenente
bibbia volgar., x-421: la mercé degli operatori vostri, li quali mieterono
, 1049: 'osteoplastia ': operazione mercé la quale si rimedia alla perdita
ostie, vengo innanzi a la vostra mercé. -per simil. chi si offre
fin alla gola / ben è ostinato se mercé non grida. tron, lii-6-188:
lotta per l'esistenza e della sopravvivenza mercé la lotta dei più forti, dei più
di una trattazione esauriente del tema storico mercé un dramma, il quale nella padronanza
elemento distruttore. gentile, 3-31: mercé l'intelligenza e la volontà conosce e
reggimenti politici e la economia paesana avviavansi mercé le riforme iniziate e promosse dai prìncipi.
bardotti senza che paghiate lo stallatico, mercé che troppo mangiate, conforme apparisce dal
. mazzini, 39-217: oggi, mercé i governi, abbiamo una 'famiglia '
sua spaventosa 'disciplina del segreto '. mercé di questo palladio... gli riusciva
salvatore. 5. chi è alla mercé di altri e ne è lo zimbello.
. paìmatina. dossi, iii-187: mercé i sali del mèdico e le palma-
il braccio quant'è lungo, gran mercé se mi si creda per un palmo
delle erbe lattate dei pubblici giardini alla mercé dei paltonieri e degli stregoni.
da malzel a vienna, il quale, mercé un doppio mantice ed un cilindro messo
abile professore può suonare sul pianoforte. mercé del secondo, la musica sonata trovasi
si caminò col vento (la dio mercé) a bollina larga, che vuol dire
portarne [canestri] uno per mano, mercé un manico pa rabolico le
e al ben parlare, le prime mercé di paradigmi fiessionali e sintattici e i
paradigmi fiessionali e sintattici e i secondi mercé di aifinizioni, esemplificazioni e traduzione.
parecchio 'che si sarebbe potuto ottenere mercé i negoziati, è ristampata in memorie,
b. tasso, i-41: tua mercé, or lieto in libertà mi godo /
». guerrazzi, 2-454: -gran mercé, signor ambrogio, mille complimenti al
ripentiti del fatto, si rendettero alla mercé dell'imperadore, e per buoni interceditori ne
un'oca. segneri, ii-423: mercé che il prelato, in vece di operar
campagna. / aperto al cielo, alla mercé del vento / della pioggia, vegliato
, xxxv-n-596: o morte, nata di mercé contrara, / o passione amara,
e gl'interessi patiti dal buon gentiluomo mercé de le tratte non ottenute. p.
in corporazione le proprie meretrici ad impetrar mercé dagli dei. -società patria:
ricchezze spensono. patto, pietà né mercé in niuno mai si trovò.
ecco ch'io sento, / vostra mercé, inanimarsi l'alma; / né sottopor
difuori della mania e della monomania, e mercé la quale un individuo sano di mente
: tutti siamo macchiati d'una pece mercé del guasto mondo. parabosco, 4-10
'l mio cor ti fu soggetto, / mercé del vago e grazioso aspetto, /
/ l'antiche fiamme, e or sua mercé vorresti / più cortese alle donne ugner
nostra pelliccieria. algarotti, 5-268: mercé di tali aiuti possono fare e proteggere
del pedante della dunciade, la cui mercé ogni poro viene a scorgersi ed ogni
ingresso erano sbrecciati e pencolanti, alla mercé della prima raffica di vento.
muffe pergamene. parini, xii-57: lor mercé penètra / ne'recessi de'grandi,
nome vostro, che risuona, j mercé del valor vostro, insin al cielo
un sol guardo pietoso / la povera mercé. muratori, 5-i-277: vivendo il
pensisel chi fu mai cotanto avanti / mercé d'amor, quanto furon costoro. sercambi
e fami star pensata / d'aver mercé ormai / d'un fante che m'
alcuna perditrice, avendo (la tua mercé) questa tanta cortesia guadagnata, né
primo tuo sangue non deliri / a mercé ti conduca il mio destino. marino
anonimo pistoiese, xxix-44: amor, mercé per deo, / poi son de
. paganino da serezano, 123: mercé, donna gentile, / a cui
. forteguerri, iv-379: son periti / mercé dell'arte tua dugento scudi / per
1-iv-872): voi, la vostra mercé, avete onorato il mio convito, e
piano di quella stanza sembra profondo, mercé della dipintura, fatta secondo le buone
in più punti per meglio rendere, mercé della dimostrazione, persuasibile la tesi.
eretici, erranti e perturbatori, gran mercé per loro e per noi tutti, che
, non pervenendo a gentile rettitudine, mercé la maligna sapienza di tali a cui dio
dolermi de la povertà pessima, mi vivo mercé di quella libera virtù che, avenga
fame sarà involta / la terra nostra da mercé non scorta. m. savonarola
scoiattolo volante l'ha collo scoiattolo comune. mercé la pelle che si distende tra le
demorare. chiaro davanzati, vi-15: mercé chiamando, istato son cherente, /
giovanni orlandi, xxix-60: donna, mercé dimando / a voi che di beltade /
alamanni, 7-ii-80: è questa la mercé dell'alte piaghe / che paziente ognor
più gravosi? pratolini, 10-279: mercé l'intervento dello stato la gali aveva
gentile manza, / che, sua mercé, basciata li ho la mano. dante
numerose colonie di là dal mare, mercé le conquiste fatte dalle loro armi.
... davasi vanto di avere, mercé del suo metodo, tanto profondamente scavato
, senza altro sussidio che di quella mercé onde iddio il provedeva. carducci, iii-9-200
d negozio comincia pigliare buona piega, mercé delle mie altissime menzogne. g.
. v. franco, 236: mercé da voi, per dio, non mi
industrie l'italia, che imparò, mercé l'attenzione de'suoi cultori, a dar
galliziani o rinaldo d'aquino, 438: mercé, piagente viso, / prendavene pietati
giovanni orlandi, xxix-60: donna, mercé dimando /... / ch'
e dolorozo: / in ciò, mercé, sia 'l vostro cor pietozo. attribuito
tuoi son sì pietosi / che ad usarti mercé m'hanno disposta. foscolo, 1-289
guisa che sospiri / sì dolcemente che mercé m'impetre. pulci, 2-32: morgante
cruda / che, per gusto o per mercé, / il mio tenero cor già
cui amor mi fé prima servente, / mercé, poi che 'n la mente /
, ove hawi tragitto del fiume, mercé un piccolo porto-volante, si vede sbucciar
sempre come un animale inferiore ed è solo mercé dei suoi vezzi se vince talvolta la
iogne a tal possanza, / per mercé, per tua onoranza, / prega la
poesia italiana. muratori, 8-ii-84: mercé poscia dell'uno e dell'altro sapere,
da me composta / per opra degna di mercé si pona; / di mercé degno
di mercé si pona; / di mercé degno è l'ir correndo in posta.
che si ha di viaggiare, non solo mercé delle strade ferrate, ma nelle vetture
di trasmissione di lettere o piccoli pacchi mercé l'opera della forza che ha l'
debolezza che dianzi non si conosceva, mercé della superbia intanata nel cuore, inducono
, che dal poder del suo splendore / mercé m'impetri e illustri ne j'errore
anche capricciosa e violenta; balìa, mercé, arbitrio. girone il cortese volgar
xvii-67: sono sì poveretto che gran mercé s'io sarò posto in un cimitero