: ecco pena dogliosa / che 'nfra 'l meo cor abonda / e spande per li
al suo latinante: dixit dominus domino meo, egli rispose. 3.
(94-8): voi voleste lo meo cor tradire: / di ciò sovente l'
subilia, / per che tutto ben meo d'essa m'acontra. =
. re enzo, 2-24: per meo servir non vio / che gioi'mi si
inutilmente; non approdar a nulla. meo de'tolomei, vi-11-22 (2-13):
ricco acquistato / che mi facesse alcun del meo paraggio. lacopone, 18-13: quel
vostra sembianza: / per che ne lo meo gire e addimorando, i gentil mia
vostra sembianza: / per che ne lo meo gire e addimorando, / gentil mia
, xxiv-18: mi fa dolere / lo meo folle volere, / che m'ave
sante / lagrime e pie adempi 'l meo cor lasso. ottimo, ii-380: chi
mea, bona coscienza, / non dal meo cor la tua verga cessando, /
lei so temente, / per che meo male adesso è piu pungente. guittone,
ne sentia dolore. bonagiunta, 50: meo foco non alluma, / ma quanto
da serezano, v-99-2: contra lo meo volere amor mi fece amare / donna di
, / vedendo [lei] l'umil meo agecchimento. = deriv.
già non saria giornata / che lo meo core gran gioi'non sentisse. tesoro
/ ch'eo non so 'n meo quanto un ago pungesse. s. caterina
, per poco, partire / non fa meo cor, solo membrando d'ella!
a lei. dante, 11-4: lo meo servente core / vi raccomandi amor,
/ merzè li chereria / c'a lo meo male desse alleggiamelo. cino, iv-244
di voce o di sono / lo meo core allegrar non può già mai,
: allegro mi sembrava amor tenendo / meo core in mano, e ne le braccia
guittone, 4-13 (io): amore meo, se deo m'alongi noia,
da me este alungiato / e lo meo cor tormenta, / vegnendo a voi
: porria... / lo meo penare amoroso, ch'è tanto, /
sembianza / di non mostrar zo'che lo meo cor senti. dante, par.
mia. dante, 11-6: lo meo servente core / vi raccomandi amor, che
, 21-1: amor tanto altamente / lo meo en- tendimento ave miso, che nente
sovra l'altre inalturate, / 10 meo volere voi ciò che volete, / così
(2-36): già per cui lo meo core / altiscie in tal locore,
giorno. - anche sostant. meo de'tolomei, vi-n-27 (6-1):
sia, / è sola medicina al meo dolore. dante, 36-14: ell'ha
che non fue -tristan d'isolta: / meo cor non solda -se non vostr'altura
autore [crusca]: non posso lo meo cor sempre amarire, / come amariscono
le mee littere, s'ello serà meo caro amigo, eo farò cutale signo,
bonagiunta, ii-305: tant'allegrezza nel meo core abonda /... /
me tal signoraggio, / ch'hai conquiso meo senno e meo valore? guinizelli,
, / ch'hai conquiso meo senno e meo valore? guinizelli, iv-29 (10-13
vorria c'or avvenisse / a lo meo cor ch'escisse / come ncarnato tutto,
la sua casa non si partìo anche. meo de'tolomei, vi-n-43 (15-8)
angoscia e di sospiri / pasci 'l meo cor dolente disperato. alfani, iv-116 (
, donila, de voi l'animo meo. tesoro volgar., 7-70: la
guittone, 30-4: sì che lo core meo non se crede / esser de gioia
figur. giacomino pugliese, ii-132: meo sire, a forza m'avene /
tu possa andare, / ch'appo lo meo penare / ciascun altro ha gioia.
[donne gentili] e tenèr lo cor meo, / che a lei come a
fuor non pare. bonagiunta, 50: meo foco non alluma, / ma quanto
idem, ii-311: davante che 'l meo core s'apprendesse / del suo dolze
): allegro mi sembrava amor tenendo / meo core in mano, e ne le
giacomino pugliese, 195: se vai, meo sire, e fai dimoranza, /
sì ariccato / in tutto 'l meo volere, / e dato m'à a
bonagiunta, ii-311: davanti che 'l meo core s'apprendesse / del suo dolze
. intelligenza, 4: discese nel meo cor sì come manna / amor,
cino, iv-266 (153-4): al meo parer, non è chi in pisa
, iv-192 (59-4): lo core meo che ne gli occhi si mise /
foco e la fiamma, che 'l meo core abonda, / che non credo
a lei ch'auzide e sana / lo meo core sovente. idem, 19-72
eo mai v'auda né veggia al meo vivente: / ché morto m'ha lo
l'augel che pia, / lo meo cor piange e cria. latini, ii-81
134-2: doglioso e lasso rimase 'l meo core / poi che partiste, dolce rosa
, donna d'aunore, / 10 meo gran sospirare / vi poria certa fare /
gnaggio. dante, 11-6: lo meo servente core / vi raccomandi amor,
/ a quella ch'ha 'n bailia lo meo core. cielo d'alcamo, 140
figlio 'di talmai); v. meo. bartolóne, sm. meccan
= dal nome proprio bartolo [meo], secondo un proce
tardi mi so'addato / de lo meo folleggiare / tegnomene beato / poi ch'io
dante, 59-57: ma perché lo meo dire util vi sia, / discenderò
è la pena, che sente '1 meo core. = adattamento di picól
: allegro mi sembrava amor tenendo / meo core in mano, e ne le
to vin bruschetto, / e'recarò del meo plen un barile. bencivenni [crusca
a ciò che sia gaudente / lo meo coraggio di bona speranza: / ca
/ così a voi servidore / [meo cor] tornò, che li degnaste
la celebrazione di un sacrificio. meo de'tolomei, vi-n-57 (19-130):
li ne caglia, morrò detoperato. meo de'tolomei, vi-n-46 (17-10):
: iacomo, giovanni, amici, e meo, / me piace onni dir meo
meo, / me piace onni dir meo / interpretare e difendere in pisa /
'l loto ci ò trescato! meo de'tolomei, vi-n-46 (17-11):
v-244-27: tant'ao nascoso inverso del meo core en la cambra, / che
v-244-27: tant'ao nascoso inverso del meo core en la cambra, / che nullo
! -essere come la camicia di meo: di cosa interminabile, che non
ora in cui suona la campana. meo de'tolomei, vi-n-25 (5-3):
questo penare: / per bene amar -lo meo cor si ritene. rustico, vi-1-138
: essere in estrema povertà. meo de'tolomei, vi-n-33 (10-2):
5-36 (65): non senta -lo meo cor tal fallimento, / né ho
/ ch'io la cangi per altra al meo vivente. giacomino pugliese, ii-132:
vivente. giacomino pugliese, ii-132: meo sire, se ti compiangi, / ed
intelligenza, 4: discese nel meo cor sì come manna / amor,
/ che spande tutta quanta, / così meo core canta / sì fortemente; abbonda
carli, i-io: biagio cantuzza, / meo saltelluzza, / il vin scialacquasi
a me arpresenta denante cosa corporeata. meo de'tolomei, vi-n-44 (16-1):
. i, è anche attribuito a meo de'tolomei. caporióne, sm
2. dimin. caribétto. meo de'tolomei, vi-n-53 (19-60):
qualcuno. inghilfredi, v-243-4: del meo voler dir l'ombra co- minzo scura
aio, corno te comparai caro! meo de'tolomei, vi-n-59 (20-1):
di una pianta; ragnatela. meo de'tolomei, vi-n-37 (12-6):
. cacio, formaggio. meo de'tólomei, vi-n-26 (5-9):
senza legge! / però fugga lo meo folle dir corno / suo gran nemico
gran partire. / raynaldo è fato meo signore: / sun castaido, sun fato
sm. persona malvagia, vile. meo de'tolomei, vi-n-53 (19-62):
. membro virile, pene. meo de'tolomei, vi-11-43 (15-14):
o pelle a vendere? » ser meo civichi vede che la pelle comincia a
mea, bona coscienza, / non dal meo cor la tua verga cessando. compagni
c'or avvenisse / a 10 meo cor ch'escisse / come ncarnato tutto,
vero, / chente amar gesù sponso meo caro. m. villani, 1-62
lentini, ii-102: venendo a voi lo meo cor s'asigura, / pensando tal
mostrare lo podere di sua condizione. meo de'tolomei, vi-n-43 (15-10):
misteriosamente. inghilfredi, v-244-34: del meo disir non novo chiuso parlare spargo,
). inghilfredi, v-244-33: del meo disir non novo chiuso parlare spargo,
interamente. inghilfredi, v-244-34: del meo disir non novo chiuso parlare spargo,
: stare senza far nulla. meo de'tolomei, vi-n-21 (2-2):
appetito: nobel tasca de paltone. meo de'tólomei, vi-n-26 (5-9):
/ di ciò clamar mi posso nel meo dire. 3. intr.
.. tenendo la coda fino a meo oste. caro, 12-i-6: arrivammo la
alcun altro, adess'ha on conculcato. meo de'tolomei, vi-n-50 (19-22)
sa, che io non abbia fatto il meo? = deriv. da codicillare *
star sulle spine, essere impaziente. meo de'tolomei, vii-281 (19-13):
ricco, 2-21: a voi mando lo meo [core], / perché vi
mala ventura; / unda si'vu meo conpadre? / unda vu me clama'co-
e non comenza; / e lo meo male non poria contare, / né
sé mi strinse immantenente / « dolze meo sire, a dio si'accomandato! /
commiato, / dissele: « amor meo, non ti sconfortare! / membra
è vero, di chiamare * amico meo 'il giovinetto [dante], ma
soglio. giacomino pugliese, ii-132: meo sire, se ti compiangi, / ed
guittone, ii-262: reconoscente foi del meo peccato, / e fermaime di lei
sta lo core, / che de lo meo petto è fore / e dimora in
; spegnersi. bonagiunta, xxxv-1-260: meo foco non alluma, / ma quanto
vivere; sostentarsi, mantenersi. meo de'tolomei, vi-11-19 (1-5):
, 11-73: « ohi tu, meo cori, -perché non ti mori?
giacomino pugliese, ii- 132: meo sire, a forza m'avene / ch'
gallo da pisa, v-233-6: lo meo core in altessa s'avansa; /
consanguineo. inghilfredi, v-243-2: del meo voler dir l'ombra co- minzo scura
se non di intima amicizia. meo de'tolomei, vi-n-54 (19-83):
voi, donna caunoscente, / donde lo meo cor sente / la gioi che 'n
tal segnoraggio, / ch'ai conquiso meo senno e meo valore? monte, xxxv-
/ ch'ai conquiso meo senno e meo valore? monte, xxxv- 1-466:
», e tutte tre fi consumare. meo de'tolomei, vi-n-59 (20-4)
/ ch'ogni sollazzo contorni tormento. meo de'tolomei, vi-n-21 (2-4):
, la confina e la terzana. meo de'tolomei, vi-n-26 (5-5):
poesie bolognesi, v-337-12: e1 drudo meo ad onne pacto / del meo amor
drudo meo ad onne pacto / del meo amor voi che se vanti. / matre
invece. lanfranchi, xxxv-1-356: ogni meo fatto per contrario faccio / e di
di elementi / sono a contraro de lo meo desiro. g. villani, 7-22
spaventa, / quando mi membra lo meo cor fallace / la fellonia, come
. guittone, ii-261: e poi lo meo penser fu sì fermato, / certo
piano convento: per tacito accordo. meo de'tolomci, vi-11-56 (19-118):
tutt'ho piacire, / e convertire -lo meo parlamento / a ciò ch'io sento
): assai mi son coverta, amore meo: / oi lassa me, più
a ciò che sia gaudente / lo meo coraggio di bona speranza. guido delle
, 4-9: poi piacevi saver lo meo coraggio, / e io '1 vi
stimare. anonimo, 69 c: lo meo co raio / d'altro
, vi-1-195 (54-9): amore meo, cui più coralmente amo, / ch'
lentini, ii-73: « ohi tu, meo cori, -perché non ti mori
che serve a fissarle al mozzo. meo de'tolomei, vi-11-52 (19-54):
voi merzede consentire, / tutto lo meo corotto serà gioì e dolzore. folco di
e poi che sì conosci 11 voler meo, / no me far corrucciar, parteti
maglia di ferro, corazza. meo de'tolomei, vi-n-52 (19-51):
altera, / or già mi noce il meo corteseggiare, / ché me n'avete
giudera / v'ha fatta devenir lo meo laudare. fiore, 24-7: sì disse
? guittone, xvi-8: non già meo valore / me conquistò de voi la
così d'ogni cosuzza, / lasserò meo e'can dall'un de'lati. savonarola
mea, bona coscienza, / non dal meo cor la tua verga cessando. iacopone
da lentini, ii-73: ohi tu, meo cori, -perché non ti mori?
, vi-1-227 (2-1): ser mino meo, troppo mi dai 'n costa,
, vi-1-227 (2-2): ser mino meo, troppo mi dai 'n costa,
caro me costi per volerte arriccare. meo de'tolomei, vi-n-59 (20-1):
. dante, 59-55: ma perché lo meo dire util vi sia, / discenderò
(39- 10): oi core meo e occhi, che farete? / cor
-cotto spolpato: in estrema miseria. meo de'tolomei, vi-n-43 (15-7):
credenza / c'umque avenisse mai per meo volere. guittone, ii-253: ahi,
ii-215: fede e speranza aggiate, amore meo, / ché 'n amar voi sempr'
). ant. grido. meo de'tolomei, vi-n-37 (12-2):
anonimo, 265 e: del meo disio spietato / mi doglio e
porto / a diritta ragione al padre meo, / il farà vìvar più che botadeo
hanno ferita / ed eschirnita ed espogliata. meo de'tólomei, vi-n-25 (5-2)
atterrire; far fuggire. meo de'tolomei, vi-n-40 (13-14):
-bambino di culla: bambino lattante. meo de'tolomei, vi-11-40 (13-12):
da lentini, ii-72: ohi tu, meo cori, -perché stizia. nievo, 1-119
: l'arma e lo cor e lo meo disio / e la mia speme e
, donna, 'n cui è 'l viver meo, / così m'aiuti deo
il vizio stesso del gioco. meo de'tolomei, vi-11-33 (10-4):
so vostra 'tenuta, / poi lo meo cor non muta / di far leale
, / e di cui lo cor meo disia amanza. iacopone, 84-19: chi
con voi danzando, / dottando lo meo cor crede / ca tanto brevemente / morrò
lo su'novo sguardo / ella sarà del meo cor beatrice. / 10 c'ho
chiaro davanzati, ii-344: « dolze meo sire, a dio si'accomandato!
/ merzé li chereria / ch'a lo meo male desse alleggiamelo. giamboni, 26
l'altrui fatto per darsi onore. meo de'tolomei, vi-n-51 (19-30):
fare, e canto con onore. meo de'tólomei, vi-n-49 (19-6):
: date loro, date loro. meo de'tolomei, vi-n-42 (14-14):
sson più vostro assai che non son meo. tedaldi, 10-10 (42):
68: poi tanto trabagliastiti, faccioti meo pregheri, / che tu vadi addomannimi a
più raramente, nei comandi. meo de'tolomei, vi-11-38 (12-9):
che saria fuor dilivro, / ove meo core è staggio; / ma'che di
segno; rivelare, palesare. meo de'tolomei, vi-11-58 (19-141):
da lentini, 2-8: dentra lo core meo / porto la tua figura. cielo
con voi danzando, / dottando lo meo cor crede / ca tanto brevemente /
/ morrò pur disiando: / ché lo meo core a me medesmo sperde. cielo
la gente, / cherendo te, meo sir disideroso. maestro alberto, 94:
voler amare, / sì che lo core meo tutto e 'l sembiante / aggio locato
or potess'eo, / o amore meo, / come romeo / venire ascoso /
/ del gran riccore ch'aggio al meo disire? iacopone, 91-97: donqua
il mio core, amore, e 'l meo disire. iacopone, 30-15: li
vi-1-170 (33-13): insieme sta il meo core e 'l disir mio. dante
guittone, xxxv-1-246: deporto -e goia nel meo core apporta, / e mi
mostacci, ii-184: sollicitando un poco meo savire / e cum lui vogliendomi deiettare
giacomo da lentini, 1-18: lo meo namoramento / non pò parire in ditto
cu'dico, s'è 'l padre meo. dante, inf., 1-73:
elementi / sono a contraro de lo meo desiro. g. villani, 12-91:
e più monta e più cresce il meo disio, / e più mi tien doglioso
. a ogni terzo dì mutava patti a meo. vasari, i-651: il quale
54-5): e se lo core meo fosse diamante, / non doverla aver
. guittone, xvi-9: non già meo valore / me conquistò de voi la
parlo, per intender prove / del meo defetto da ciò che più forma.
10-893: -conosci tu ciapin di meo del griglio? / -sì conosco, ch'
penserò e 'n pianto, / amore meo, la fera dubitanza / che aggio
mostacci, ii-184: sollicitando un poco meo savire / e cum lui vogliendomi deiettare
vegliosa belleza, la quale resplendesse in lo meo capo, et in la nostra terra
l'apmente in quale guisa lo core meo e la mente s'alegra, plicazione volonterosa
: / besogne ch'io ti tenga al meo dimino. giacomino pugliese, ii-130:
giacomino pugliese, 195: se vai, meo sire, e fai dimoranza, /
feràe / lontana dimoransa / lo core meo, che tanta pena dura. c.
sembianza / di non mostrar zo che lo meo cor senti. / oi quant'è
11-575: in qual manera fece dimostranza / meo cor leggiadro de la gio'che prese
/ e fa ch'a ciò tutto meo cor sia dato! francesco da barberino,
venisti, / solva e guarda l'amor meo / poi da me lo dipartisti!
divina. guittone, ii-205: amore meo, se deo m'alongi noia,
venisti, / salva e guarda l'amor meo, / poi da me lo dipartisti
/ da la cui rimembranza / lo meo coraggio non diparto mai. bartolomeo da
. gallo da pisa, xxxv-1-287: lo meo cor non fa fallo / se da
ahi, bella gioia, noia e dolor meo, / che punto fortunal, lasso
, / che doblo mal tornò tutto meo bello! testi fiorentini, 152
v-342-24: eran begli dun- gegli al meo parere, / girlande egl'avea in co
chiaro davanzati, ii-343: se vai, meo sire, non aggie 'n obria
abbrazzando: / « se vai, meo sire, non aggie 'n obria / tornare
, 42-10: pregove che consiglite lo core meo tanto afflitto, / e la via
ed è diritta bestia nel savere. meo de'tolomei, vi-n-24 (4-2)
). giacomino pugliese, 189: meo sir, se tu ti lamenti,
: facesti mostra- mento / di far meo cor contento / di lei, di quella
: donne mie gentili, al parer meo, / del nome vostro gran pregio
dante, 59-54: ma perché lo meo dire util vi sia, / discenderò
condizione, / tanto porà gravare / lo meo disio, ch'è disconfortato. guittone
hame condutto, / e del mal meo mi fa aver disianza, / e del
paganino da serezano, v-99-4: contra lo meo volere amor mi fece amare / donna
troppo altera; / però che 'l meo servire non mi pora aiutare / per
io piò sovente e forte mora! meo de'tolomei, vi-11-44 (16-10):
ha d'un disdegno / sì ferito 'l meo core, / che se voi non
lo su'novo sguardo / ella sarà del meo cor beatrice. / io c'ho
/ poi ch'ella ve- derà lo meo servire. boccaccio, iv-74: io,
di lei. -dannoso. meo de'tolomei, vi-n-59 (20-3):
i-491: dicesse alcuna cosa, al meo parire, / solo per confortare / in
. guittone, 20-3: poi lo meo penser fu sì fermato, / certo
in qual manera fece dimo- stranza / meo cor leggiadro de la gio'che prese,
: donne mie gentili, al parer meo, / del nome vostro gran pregio
fera, / dicesse alcuna cosa, al meo parere, / solo per confortare /
di ricco, 4-27: de lo meo male, ch'è tanto amoroso, /
eo simil usaggio / terrò: del meo penare / già non dispereraggio. boccaccio,
/ da lei sul punto de lo meo finire; / ch'i'le credo servire
suo serv'era, né signor ben meo. francesco da barberino, 24:
sono corte e scarsamente mobili. meo de'tólomei, vi-n-36 (11-10):
, il dito alzando, il saggio meo / ch'egli è del gran pittagora seguace
, mi negai servente, / però 'l meo cor da voi non fu diviso.
. guittone, 16-11: a signore meo tal donna ho prisa, / che
amor sorpriso, / né già mai lo meo viso / altra cosa che voi non
o di voce o di sono / lo meo core allegrar non può già mai,
ahi, bella gioia, noia e dolor meo, / che punto fortunal, lasso
morte, / che doblo mal tornò tutto meo bello! = ant. fr
, / chent'è amar gesù sponso meo caro; / tant'amabel se'tutto
abbrazzando: / « se vai, meo sire, non aggie 'n obria / tornare
or potess'eo, / o amore meo, / come romeo / venire ascoso /
39-1): tant'è lo core meo pien di dolore, / e tant'è
/ veggendo ch'a voi piace il meo dolore. angiolieri, 21-1: se si
oltraggio / di non far grazia al meo domandaménto. cappellano volgar., i-199
: così pensavo: e lo zi meo guardando / ciò che io guardava,
ma dico tanto ben, che nel meo domo / con voi sovente gioì prendo e
guittone, xxxii-141: o caro segnor meo e dibonare, / corno m'osa
, donna caunoscente, / donde lo meo cor sente / la gioì che mai
, v-342-21: eran begli dungegli al meo parere, / girlande egl'avea in co
pero per dottansa / di dir lo meo penare. malispini, 1-64: l'
mi dovria punire / poi c'a lo meo fallire -ebbi casione. francesco da barberino
vi-1-194 (54-6): se lo core meo fosse diamante, / non doverla aver
. mostacci, 6-1: dolze meo drudo, eh! vatène? / meo
meo drudo, eh! vatène? / meo sire, a dio t'acomanno,
mostacci, ii-184: sollicitando un poco meo savire / e cum lui vogliendomi deiettare
penserò e 'n pianto, / amore meo, la fera dubitanza / ch'aggio,
sta'certo, sta'tranquillo. meo de'tolomei, vi-11-27 (6-6):
la gente, / cherendo te, meo sir disideroso. boccaccio, dee.,
da lentini, 3: oi lasso lo meo core! / ch'è 'n
? / no, ma lo core meo / more spesso e più forte / che
vostra guerra perirano, se dura! meo de'tolomei, vi-n-46 (17-5):
. bonagiunta, ii-315: dura 'l meo core ardore / d'uno foco amoroso,
/ la vostra alteze porria isbassare / lo meo penare amoroso. fra giordano, 1-83
crudelmente, con malvagi propositi. meo de'tolomei, vi-n-24 (4-4):
? / no, ma lo core meo / more spesso e più forte / che
'navanza / e cresce tuttavia / lo meo 'nammoramento. / perché m'hai miso
or sento che in erranza era 'l meo core. dante, vita nuova, 13
in vostra terra, / traiete 10 meo cor ormai di guerra, / che per
rinaldo d'aquino, ii-156: lo meo cor non è co'mico, /
palmieri, xxxv-1-445: riso, gioia de meo canto e d'amore, / gioco
io non fuivi sì luntano / che meo amore v'ubriasse. dante, inf.
da me este aiungiato / e lo meo cor tormenta / vegnendo a voi lo
mi gisse / per fin che 'l meo viagio si compisse. giamboni, 8-i-218
/ ched eo d'amor facia il meo talento: / e pur del vero ho
vero ho commesso fallanza / inver del meo amore e fallimento. a.
ciò so veracimenti; / non senti -lo meo cor tal fallimento; / non ò
ch'eo la cangi per altra al meo viventi. giacomino pugliese, v-121-3:
ho commesso fal- lanza / inver del meo amore e fallimento. a. pucci,
che fame e sete / lo corpo meo tormenti. g. villani, 11-33:
dovria punire, / poi c'a lo meo fallire -ebbi casione. guittone,
man giunte avanti, / dolze 'l meo sir, piangendo, / umilmente cherendo /
i e fosser fatte a lo piacer meo fine / figlie e moglier reine i
amore. guittone, iv-11: lo meo bono amore / e 'l celato servire
io per fermeze non dottasse / che 'l meo lavor falsasse; / ché ch'incomenza
falseragio. giacomino pugliese, 190: meo sir, se tu ti compiangi,
non falserai neiente / per altra al meo vivente, / ma tuttor la terrò
ancor che fame e sete / lo corpo meo tormenti. angiolieri, 87-2: i'
rugieri d'amici, 2-12: dolce meo sir, se ncendi, / or io
giacomino pugliese, 181: se fosse al meo voler, donna, di voi,
/ allor ch'i'vi rimiro, lo meo core / tén, com'ho detto,
, come stando, / compier lo meo coraggio, / farea questo passaggio -in
chiavanti mi gisse / per fin che il meo viaggio si compisse. guittone, i-20-48
vi-166 (30-14): cortese ed amoroso meo segnore, / di cui mi credo
, 1-12: eo prego che ti facie meo messaggio / e che vade davante al
sporgersi. giacomino pugliese, 190: meo sire, a forza m'aviene /
castra fiorentino, xxxv-1-916: c'ad onto meo me l'ài comannato / ca là
castra fiorentino, xxxv-1-916: c'ad onto meo me l'ài comannato / ca là
nui, ché 'l farim craie! meo de'tolomei, vi-n-33 (10-5):
giacomo da lentini, 34: dolce meo sir, se 'ncendi, / or io
il parlare. -anche: loquacità. meo de'tolomei, vi-11-27 (6-2):
, / e che ciò possa dir meo core estima, / poi, quando 'l
sprizzava faville. pirandello, 7-1138: meo zezza prese di qua e don filiberto
senno di questa parola 'in nomine meo ', si è ch'adimandi con
'l maggio spiacimento, / che lo meo cor sostene, / è quel, quando
chiaro davanzati, ii-344: « dolze meo sire, a dio si'accomandato! /
. chiaro davanzati, xxxvi-11: lo meo cor disia / a voi, dolze
cor disia / a voi, dolze meo sire, / sovente ore venire / a
. guittone, xiv-62: sì del meo mal mi dol; ma più per
fora a la fornace / lo putrefatto meo vii corpo ardendo. cecco d'ascoli,
3. figur. fio. meo de'tolomei, vi-n-55 (19-107):
-ch'è 'n voi si piacente / che meo son nente -non più che vogliate.
eo so vostra tenuta, / poi lo meo cor non muta / di far leale
guittone, 20-1: e poi lo meo penser fu sì fermato, / certo
penando, / allor si ferma il cor meo più d'amare. compagni, 3-24
evidente (una prova). meo de'tolomei, vi-ii-27- (6-8):
io per fermeze non dottasse / che 'l meo lavor falsasse. giamboni, 209:
cose che ferma la facciano stare. meo de'tolomei, vi-n-51 (19-40):
xxxv-1-795: an'va', lo fratelo meo, / ché tu sì e'lo ben
, / ché tu sì e'lo ben meo, / va'drito per la strada
, donna d'aunore, / lo meo gran sospirare / vi poria certa fare /
provedi, / en guiderdon di tutto meo servire. iacopone, 24-152: stanco
: da me este alungiato / e lo meo cor tormenta, / vegnendo a voi
: rivolgergli tale gesto di spregio. meo de'tolomei, vi-508 (19-148):
dubbio. giacomino pugliese, 190: meo sire, a forza m'aviene /
. in, su o sopra. meo de'tolomei, vl-n-ii (8-14):
non dovrebbe impaurire l'altrui bellezza. meo de'tolomei, vi-n-31 (8-9)
da serezano, 1-6: contra lo meo volire amor mi face amari / donna
grande affari -troppo altera, / perché lo meo servire non mi poria aiutari / ver
penserò e 'n pianto, / amore meo, la fera dubitanza / che aggio,
(patrigno o matrigna). meo de'tolomei, vi-472 (2-13):
/ merzé li chereria / ch'a lo meo male desse alleggiamelo. guittone, i-5-13
facc'eo; / dentra lo core meo / porto la tua figura. guittone
, donna caunoscente, / donde lo meo cor sente / la gioi che mai
guittone, xxvi-5: perché no lo meo cor sempre sospira, / e gli occhi
fior tembra. guittone, xv-107: amore meo, / mal vidi el giorno ch'
pace / da lei sul punto de lo meo finire. bianco da siena, 25
. pederasta, sodomita, invertito. meo de'tolomei, vi-486 (11-14):
ch'eo / lì aveva era non meo, / ma lo teneva dal comune en
flore / di tutte l'altre donne al meo parire, / e da cui nullo
494: così pensavo: e lo zi meo guardando / ciò che 10 guardava,
anche: erbe e foglie medicinali. meo de'tolomei, vi-476 (5-14):
tardi mi so'adato / de o meo follegiare, / tegnome e beato / per
già fora a la fornace / lo putrefatto meo vii corpo ardendo. bibbia volgar.
. monte, xxxv-1-349: languisce 'l meo spirito ser'e mane, / condizion
? / no, ma lo core meo / more spesso o più forte / che
ha d'un disdegno / sì ferito 'l meo core, / che se voi non
, sì l'andoe a visitare. meo de'tolomei, vi-11-27 (6-1):
'navanza / e cresce tuttavia / lo meo 'namoramento. bartolomeo da s.
spande tutta quanta, / così lo meo cor canta, / sì fortemente abonda
ahi, bella gioia, noia e dolor meo, i che punto fortunal,
malgrado. giacomino pugliese, 190: meo sire, a forza m'aviene /
sembianza / di non mostrar ciò che lo meo cor senti. guittone, i-10-69:
, e git- tato a'fossi. meo de'tolomei, vi-11-34 (10-13):
, e per l'anema de nicolo, meo fraello. andrea da barberino, i-264
/ noi ti lasciamo. addio, zi meo! le zolle / che abbiam gettate
visdomini, 5-10: credo che 'l meo distinto / e la forte ventura /
profitto; far tesoro; godere. meo de'tolomei, vi-472 (2-14):
colei, ch'avendo in mano / meo cor in sul fiorire e 'n sul far
e son arieto com'più vado avante. meo de'tolomei, vi-490 (13-12)
se fuggisse. -sostant. meo de'tolomei, vi-482 (9-13):
angoscia e di sospiri / pasci 'l meo cor dolente, disperato. burchiello, 100
. bonagiunta, lxiii-74: dura 'l meo core ardore / d'uno foco amoroso,
il fuoco: guardarsi dai pericoli. meo de'tolomei, vi-n-33 (10-6):
di tutto bon consiglio / per lo meo core errante! boccaccio, iv-z8: o
non ce guard'a mal parire. meo de'tolomei, vi-11-54 (19-92):
om mi mostra a dito e del mal meo / se gabba; ed eo pur
gambe unite puna all'altra. meo de'tolomei, vi-n-54 (19-80):
/ a ciò che sia gaudenti / lo meo coragio di bona speranza. ritmo di
per ch'eo vorria ch'ella il meo mal savisse. guittone, i-30-26:
supremo atto di spregio). meo de'tolomei, vi-11-34 (10-13):
angoscia e di sospiri / pasci 'l meo cor dolente disperato. equicola, 18:
: s'eo aporto celato / lo meo namoramento / e già lo mio talento
savere, / che non fue, amor meo, già d'altra parte. dante
mi gitto a voi davante: / lo meo fallire sono per mendare. baretti,
altro al gioco, giocando lungamente. meo de'tolomei, vi-n-29 (7-8):
giacomino pugliese, 194: se vai, meo sire, e fai dimo- ranza,
eo con voi danzando / dottando lo meo cor cridu / che tanto brevemente / morò
solaccio vero, / chente amar giezù sponso meo caro. rustico, vi-1-194 (53-10
il mio core, amore, e 'l meo disire. 8. ant. e
eo ben credesse da ver, lo meo core / si gioerea. -con
errore, / sì c'avete il meo core / messo in fero languire /
la gente, / cherendo te, meo sir disideroso. tedaldi, 4-11 (36
tanta è la pena che sente 'l meo core. dante, vita nuova, 21
mi gisse / per fin che 'l meo viaggio si compisse. francesco da barberino
giudei, / che non credete il meo dir senza prova, / guardate, se
merzede umana? -peccatore. meo de'tolomei, vi-11-36 (n-8):
affanno e perta / c'a lo meo cor è giunto, / c'à tolto
mare, / ha cento mili'allegrezze 'l meo core. bibbia volgar., ii-536
in bene o in male). meo de'tolomei, vi-n-43 (15-12):
(per darsi un contegno). meo de'tolomei, vi-n-507 (19-134):
dante da maiano, 1-32-8: nel meo coraggio non considerai / mai che gradir
. guidone, 230-8: allegro sonot meo, ché se'tornato; / se
per me di tutto il ben cariza. meo de'tolomei, vi-483 (10-3)
ciò che più brama / lo core meo: ma no le fia contato / per
. poesie bolognesi, xxxv-1-784: babbo meo dolce, con'tu mal fai,
: in amore ho fermato / lo meo volere e 'l grato. dante,
de lo suo fino amore, al meo paraggio. mostacci o giacomo d'aquino
vi-1-166 (30-14): cortese ed amoroso meo segnore, / di cui mi credo
... pare che sian contrari al meo cammino. francesco di vannozzo, 159
m. franco, 1-128: lasserò, meo, e'can dall'un de'
selvaggio, rozzo; sempliciotto. meo de'tolomei, vi-n-34 (10-9):
per completare l'abbigliamento elegante. meo de'tolomei, vi-n-52 (19-53):
interesse. giacomino pugliese, 191: meo sir, se ti lamenti, ah
venisti, / salva e guarda l'amor meo, / poi da me lo dipartisti
rosa. giacomino pugliese, 189: meo sir, se tu ti lamenti, /
/ veggendo ch'a voi piace il meo dolore. / ma non cangio labore
dunqua vivendo eo / vengio del danno meo / servendo amor cui la morte fa guerra
guido delle colonne, 3-16: traiete lo meo cor ormai di guerra, / che
sensibil movimenti cum igli / piglionno lo meo cor per gli capigli, / forte battendolo
. chiaro davanzali, 104-5: dal meo guerrero, colpo non difendo, / perch'
porta, / e si disporta -a tutto meo plagere. boc caccio,
brevità familiaremente in quale guisa lo core meo e la mente s'alegra, quando
è caro e orrato, / lo meo assai ontoso e vii pensando; / ma
giacomo da lentini, 37: hoi tu meo core / perché non ti more
: entità trascurabile, nonnulla. meo de'tolomei, vi-488 (12-14):
sensibel movimenti cum igli / piglionno lo meo cor per gli capigli, / forte battendolo
m'ài ignuda in braccio, / meo sir, tenemi in tua baglia! guittone
si vede, / core porria 'ndurare. meo de'tolomei, vi-n-55 (19-109
. guinizelli, xxxv-ii-484: caro padre meo, de vostra laude / non bisogna
, / che del vostro e del meo coruciamento / nom senta ben se danno
205: inmantenente a voi mando lo meo [core] / perché vi degia dire
, 10-893: -conosci tu ciapin di meo del grigio? / -sì, conosco;
mi pare -ched eo / imperi come meo: / quello fedele è reo, /
imperatrice2, sf. bot. region. meo. c. durante, 2-289:
natura, / secondo zo che mostra meo distino, / e merzede adirata / piena
non porria partire / per tutto il meo volire, / sì m'è sua figura
gallo da pisa, xxxv-1-284: ogni meo bon servir li è tanto in grato
sovra l'altre inalturate, / lo meo volere vói ciò che volete; / così
, 1-21-10: farò de l'amor meo novo cantare. / ché novo canto vói
. guido delle colonne, 76: lo meo core distringìa / ed ora in gioia
tant'ao nascoso in verso / del meo core la cambra. = denom
vorria c'or avvenisse / a lo meo cor ch'escisse / come 'ncamato tutto.
merzé li chereria / ch'a lo meo male desse alleggiamelo. bonagiunta, lxiii-84
guinizelli, xxxv-11-457: sì pres'è 'l meo core / di vo', incarnato amore
dante da maiano, 1-20-2: lo meo gravoso affanno e 10 dolore / non
/ e facemi languire, / lo meo disire -conforta mia spera. chiaro davanzali
coco. cielo d'alcamo, xxv-i-185: meo sire, poi iurastimi, -eo tutta
, xvii-50: orato sire, dolze meo segnore, / confortate, ch'io più
, donna fina, / ché lo meo core adesso a voi s'inchina. /
/ c'ancora deio avire / allegro meo coragio. boccaccio, vi-58: ciaschedun
diredàn prima ragione / diraggio, al meo parere, a la 'ncomenza. =
inizio. anonimo, i-481: lo meo sire, che m'à in potestate,
ciò mi dono gran confortamento / contra lo meo incominciare (ant. incomminciare,
, / secondo ciò che mostra el meo distino. ristoro, 8-22: si verranno
folle dire / fé manifesto in parte meo penserò, / lamentandosi forte / di
pasciuto in amaressa e in periglio. meo de'tolomei, vi-n-45 (17-4)
suo piacimento / sì che lo forzo meo sempre 'l savere / in lei servire
gente, / che- rendo te, meo sir disideroso. petrarca, 126-68: se
da bologna, lxv-4-39: è tornato lo meo corpo a vita / e la mea
servendo in che vengiar non viglio. meo de'tolomei, vi-473 (3-6)
amaro e reo / per cui lo core meo chiamato cor morto, / inzuriato a
saccio ch'eo dica: / lo meo lavoro spica -e poi no 'ngrana.
non porria partire / per tutto il meo volire, / sì m'è sua figura
'navanza / e cresce tuttavia / lo meo 'namoramento, / sì ch'io ne
: tal è il sormontare / del meo inamoramento, / come l'avanzamento /
ogni altra beninanza / in ver lo meo disio si disvene. attribuito a cino,
adura. guittone, 21-6: lo savere meo mi mette avante / ch'eo deggia
, 208: madonna, de lo meo 'namoramento / c'assai più c'altamente /
: d'uno amoroso foco / lo meo cor è sì priso, / che m'
/ d'amore innanti e poi de lo meo sire. -pur inante: sempre
erano innocenti del peccato del padre. meo di bugno, lxiii-32: om che
storia dell'arte senese, iii-16: a meo di david dipentore per avere innovata una
1-17-10: bene veggio ornai che lo meo core / vole avanzare e crescer mia
sdegna, / legò si stretto il meo cor quando 'l prese, / che non
porto là ove si riposa / lo meo core a lo vostro insegnamento. ruggerone
io vivo a gran risco / di tutto meo piacere. -letter. spremere
le mie parole / vegiate come lo meo cor si dole. abbracciavacca, xxix-7
dett'ò parte (con so) del meo parere, / credo for la 'ntendansa
xi-63: scuro saccio che par lo / meo detto; ma che parlo / a
. anonimo, i-594: se lo meo core in voi, madonna, intende,
: deo, che ben aggia il cor meo, che sì bello / ha saputo
xxxvii-204: trovat'ò intendemento / che lo meo cor desidra, / che me solasa
amatore. guittone, iv-12: lo meo bono amore, / e 'l celato
spaventa, / quando mi membra lo meo cor fallace / la fellonia, come dava
: iacomo, giovanni, amici, e meo, / me piace onni dir meo
meo, / me piace onni dir meo / interpetrare e difendere in pisa /
guittone, 35-12: a voi lo core meo sempre fedele, / però dimora intra
b. corsini, 19-91: meo dagli alberi a bucò / cavalier di
cavalcanti, i-258: come m'invita lo meo cor d'amare, / lasso,
80: donna d'aunore, / lo meo gran sospirare / vi porria certa fare
, / ch'è tristo lo cor meo, che sì si sente / involto di
/ di non mostrar zo che lo meo cor senti. stefano protonotaro, 134
mien escient, dal lat. mediev. meo, tuo... sciente, e
cusì forte mi piace / più che lo meo non face fermamente. cronichetta pisana,
dico: jura. idem, 156: meo sire, poi iurastimi, eo tutta
oso lamentare / a quella che 'l meo cor non po'ubriare. compagnetto da prato
mi strinse 'n amanza / là ove il meo core in tutto si donao. iacopone
suo folle dire / fe'manifesto in parte meo penserò, / lamentandosi forte / di
ben doveva languire, / veggendo lo meo sire / me non guardare. francesco
de'visdomini, 248: avete il meo core / messo in fero languire / e
ebbi ardire, /... il meo celato / pur e leal ched eo
è tutto piacire, / e convertire -lo meo parlamento / a ciò ch'eo sento
giacomo da lentini, 32: lo meo core eo l'aio lassato / a
, mi lasso, / non sono meo quanto d'un ago punto. ariosto,
, 134-1: doglioso e lasso rimase 'l meo core / poi che partiste, dolce
ahi, bella gioia, noia e dolor meo, / che punto fortunal, lasso
morte, / che doblo mal tornò tutto meo bello. angiolieri, 55-1: lassa
, i-258: come m'invita lo meo cor d'amare, / lasso,
morte clamo, / tanto è grave 'l meo stato, / che soperchia mia doia
da lentini, 3: po lasso lo meo core! / ch'è 'n
ched ella / fu fatta sol per meo distrugimento. iacopone, 20-1: 0
. dante, vi-3: lo meo serventi core / vi raccomandi amor,
me represe e disse: / amico meo, tu ài folle pensato. dante,
lippi, 7-12: o meo, spilla quella botte, / che t'
in forma di lettovario, le radici del meo giovano nei dolori delle giunture. bracciolini
poi che passa stagione; / ma lo meo ricco dev'esser laudato / però che
giudera / v'ha fatta devenir lo meo laudare. 2. glorificare,
, xlii-3: che lauda vi porgesse el meo laudare. cavalca, 18-34: la
laudore. bonagiunta, xvii-495-7: del meo calore -splendore -de fore -non tragio, /
saccio ch'eo dice: / lo meo lavoro spica - e poi no 'ngrana.
. castra fiorentino, 1-12: donno meo, ca me l'hai com- mannato
cino, iii-16-10: allor trarrete dal meo corpo il core / e leggerete ciò
e onne error leggero, al viso meo, / ver non creder sia deo.
per l'altrui potestate / darla al meo cor la morte più leggera. cavalca,
, / perché fai vita, quanto al meo parere, / leggiera
xxxv-n-575: in tal manera fece dimostranza / meo cor leggiadro de la gio'che prese
muoversi, ad affrettarsi). meo de'tolomei, vii-n-41 (14-8):
, donna piagente, / ch'ai meo leal servente / sue greve pene deggiate lenare
: ahi dolce gioia, amara ad opo meo, / perché, taipino, ho
col martello; ma richiede la lesina. meo de'tolomei, vi-n-56 (19-122)
le mee littere, s'ello serà meo caro amigo e've farò cutale signo,
passo scritturale: laeva eius sub capite meo 4 la sua sinistra sotto il mio
che saria fuor dilivro, / ove meo core è staggio; / ma'che di
. dante, xlix-56: perché lo meo dire util vi sia, / discenderò del
giacomo da lentini, 4: lo meo namoramento / non pò parire in ditto
locato, / faccia che piaccia lo meo servimento / a quella ched in
. pascoli, 1-857: il zi'meo / piano piano, e locco locco
o di voce o di sono / lo meo core allegrar non può già mai,
feràe / lontana dimoransa / lo core meo, che tanta pena dura. chiaro
/ per fiate a suo segnore, / meo luntano servire. chiaro davanzali, xx-10
da me si parte - la gioia del meo core. -andare lontano: allontanarsi
vinte. lippi, 7-12: o meo, spilla quella botte, / che t'
lusente e darò; / con te, meo sire, in questa notte eo resto
. guinizelli, xxxv-ii-466: lo meo core / altisce in tal lucore /
le mee littere, s'ello serà meo caro amigo e've farò cutale signo,
/ di claritate luma / e 10 meo core spera / avere per sua spera;
son segnato; / ell'à el meo core col vostro furiato. -simbolo
moto da luogo o di separazione. meo de'tolomei, vi-n-30 (8-6):
, corno lei dissi bene, / el meo po pensar gran corrotto, / poi
: eo voglio soffrire / tutto lo meo penare, / per ch'e'non
. guittone, 56-13: metterò lo meo corale amore / en loco tal,
mai non parte; / insieme sta il meo core e 'l disir mio: /
guittone, xl-47: mercè, car meo signore; / datemi in vostro core
sì che stare / no potea el meo spirito in logo. -non trovare
lusignolo! '/ canticchia 'toma nel meo broilo! '. d'annunzio,
? / no, ma lo core meo / more spesso e più forte / che
mandarò le mee littere, s'ello serà meo caro amigo, e ve farò
: poi tanto trabagliastiti, -faccioti meo pregheri / che tu vadi adomannimi -a
apari, / merzè vi chiamo: lo meo male solda. chiaro davanzali, ii-28
] maggio spiacimento, / che lo meo cor sostene, / è quel, quando
ché vostro prò so ch'è maggio che meo, / e maggio omo che donna
/ tanto mi dà baldanza, / lo meo core, ch'è stato sua magione
sento, / se 'n vostra gioi il meo cor non riposo. iacopone, 22-25
. anonimo, i-481: lo meo sire, che m'à in potestate,
: mal agia la speranza / che lo meo cor notrica, / ché tegnola nemica
a quelli che canteranno / pietosamente de lo meo dolire, / e dì che 'n
xxxv-n-642: amor'di ciò ne lo meo cor attrista, / che rafrena per lei
/ se v'allegrate -de lo male meo. iacopone, 24-129: a quanti
dolorosa noia / ch'aggio dentro al meo core, / che non mostri di fòre
quella c'à 'n bailìa lo meo core / e le mie pene contale
vogliendo / del greve stato che lo meo cor porta, / amor aparve a
/ a ciò che sia gaudenti / lo meo coragio di bona speranza, / ca
folle dire / fe'manifesto in parte meo penserò, / lamen in
le man'giunte avanti / dolze 'l meo sir, piangendo, / umilmente cherendo /
del bene, 1-120: anzi di meo ti ridi e godi, / e menil
, pensando quanto / fu 'l fallo meo crudel e villan forte, / cert'eo
ed in crudel pe- sanza / radoppio meo podere. dante, vita nuova, 39-9
sostant.: amore omosessuale. meo de'tolomei, vi-n-29 (7-8):
. / e fosser fatte a lo piacer meo fine / figlie e moglier reine /
grieve non se ne potrà fare? meo de'tolomei, vi-n-43 (15-3):
'. = deriv. da meo, var. ant. di mio,
]: « 'mea': nome proprio da meo, scorcio di bartolomeo. dicesi familiarmente
credo lo vostro sia, / che nel meo petto stia / e abiti con meco
, con teho, in versilia con meo, con teo. negli antichi dialetti settentrionali
: senza merzede potete / saver ben lo meo disio, / ch'assai meglio mi
: senza merzede potete / saver ben meo disio, / ch'assai meglio mi vedete
ritornasse -le gran pene / che lo meo cor sostene. b. croce, ii-1-8
: mal agia la speranza / che lo meo cor notrica, / ché tegnola nemica
che si ot tiene dal meo (meum athamanticum). =
, per poco, partire / non fa meo cor, solo membrando d'ella!
alore / ben dovria languire / veggendo lo meo sire / me non guardare. novellino
: ecco pena dogliosa / che 'nfra 'l meo cor abonda / e spande per li
, / che del vostro e del meo coruciamento / nom senta che se danno
gitto a voi davante: / lo meo fallire sono per mendare. abbracciavacca, i-31-2
guittone, ix-58: no lo cor meo degna -aver ardire / de cheder lei
/ tanto che mendo vegna - al meo fallire. 2. riparazione di
? federico ii, 423: dolze meo drudo, eh! vatène? / meo
meo drudo, eh! vatène? / meo sire, a deo t'aco- manno
fellone. dante, xlix-56: perché lo meo dire util vi sia, / discenderò
/ onne crosta aradunata / per emplir meo stomacone. simintendi, 2-159: la vecchia
ancor che fame e sete / lo corpo meo tormenti. iacopone, 1-30-93: o
veritade. guittone, 12-6: or che meo senno regna 'n sua natura / sì
, ii-10: poi piacevi saver lo meo coraggio, / e io 'l vi mostro
possanza io sono desconfito, / el meo triomfo è roto e la bandera: /
scoride], 22: il meo, il quale chiamano atamantico, nasce
c. durante, 2-289: * meo ':... ha le foglie
/ se... adoprerai seme di meo / e di finocchio e carvio, i
[s. v.]: 'meo ': pianta ombrellifera, detta anche
. c. i. nelle officine 'meo barbuto 'o 'meo atamantico '.
nelle officine 'meo barbuto 'o 'meo atamantico '. tutte frugoni, i-3-21
im 2. region. meo delle alpi: ligustico (cfr. ligustico2
, / in soderini, ii-233: il meo è un'erba che fa le foglie
: risponde il servitori che fate ildacio. meo? / domandate licenza alla padrona, /
s. v.]: « bravo meo! » suol dirsi a avendo notizia
2-2-418: il minchione. è un gran meo. bravo meo! fa da meo.
minchione. è un gran meo. bravo meo! fa da meo. che volentieri
gran meo. bravo meo! fa da meo. che volentieri raccordo per ammaestramento di
per ammaestramento di quegli fa il meo. se gli avevo dato tutta la somma
.. divulgato i padri della compagnia nella meo, non rivedevo altro. è la camicia
non rivedevo altro. è la camicia di meo. (di cosa cina non aver
fine). è lunga la camicia di meo. tato e glorioso,..
encamato, / ma faime venire a veder meo mercato. beicari, 1-25: chi
. cielo d'alcamo, 158: meo sire, poi iurastimi, eo tutta
, / mercé la chederìa / ch'alo meo male desse alzamento. guittone, 9-3
bene assiso, / che più che meo servir m'à meritato. rinaldo d'aquino
, per deo, / se deio meo -servire / degio esser meritato. fra
deo, / poi tale donna intende il meo pregherò, / e merta volontero /
volontero / a cento dobli sempre el meo servire? barto lomeo da
. dante, xlix-60: perché lo meo dire util vi sia, / discenderò del
xxxi-5: onne error leggero, al viso meo, / ver non creder sia deo
pilgliare, / me pur agrada che 'l meo dir monta e cresfcie. cavalca,
a quella c'à 'n bailìa lo meo core /... / e mandimi
che ti facie [o amore] meo messaggio, / e che vade davante al
10 chiar e scuro: ben è meo convenente; / deh quel sguardate che
monte, xvii-652-3: già lo meo dire, amico, voi nom pone
, / ma secondo mesterò / del meo servir riceveraggio in fio. boccaccio,
tal mistieri si comparte, / lo meo cor parte vedendo regnare / folli'ed orgoglio
a sapere. guittone, i-32: lo meo guerire / è stato con schermire,
danno hame condutto, / e del mal meo mi fa aver disianza, / e
pur ognior presente / nel mezzo del meo cor madonna siede, / e qual è
: fede e speranza aggiate, amore meo, / ché 'n amar voi sempr'eo
megliore. fiore, 5-10: amico meo, / i'[amore] ho da
lo megliore, / come pare a lo meo conoscimento. bonichi, 112: perché
rosso, vii-486 (30-1): onni meo milantar e zò ch'eo fiabbo,
castra fiorentino, xxxv-1-916: k'ad onto meo me l'ài comannato, / ca
dieci poderi. uno dei ministri era meo zezza. -in partic.:
ché de pena menore / non porea meo follore - giugiarse bene. -meno
ma il cannel non butta. / risponde meo: po far la nostra dea!
mio (ant. me', meo, meu, mie), agg.
da lentini, 3: po lasso lo meo core! / ch'è 'n tanta
dante, ii-9: poi piacevi saver lo meo coraggio, / e io 'l vi
guittone, 14-5: no è 'l meo quello [cuore]: / che tal
le mee littere, s'ello serà meo caro amigo, e've farò cutale signo
: ben saccio de vertà che 'l meo trovare / vai poco e ha ragion
, i-22: per ciaschedun si salva meo parlare. dante, vi-10: deo,
. chiaro davanzati, viii-34: è 'l meo sir mosso / sì fero ver'me
ver'me adosso, / che non cura meo detto. dante, xviii-i: de
/ d'amore innanti e poi de lo meo sire, / ché data sono ad
xxxv-i-180: poi tanto rabagliastiti, faccioti meo pregheri / che tu vadi adomànnimi a mia
o pilato, non fare / el figlio meo tormentare, / ch'eo te pózzo
son più vostro assai che non son meo. m. frescobaldi, 1-54: io
hame condutto, / e del mal meo mi fa aver disianza. chiaro davanzati,
/ veggendo ch'a voi piace il meo dolore. dante, xx-91: innanzi
ma però che pietoso / fu tanto del meo core / che non sofferse d'ascoltar
guerra ormai terranno ei miei nemici el meo. boccaccio, dee., 1-7
miei staffieri? - sì signore, da meo, suo servitore... -aveva
- mi sento 10 tormento / del meo innamoramento, / che miraeoi mi sembra
. guittone, xxiv-60: conforto el meo coraggio, / né ciò non ho
vostra sembianza, / per che ne lo meo gire e addimo- rando, / gentil
pene, / ch'entro lo core meo costrette mischio. cavalca, 1-85:
ch'eo la cangi per altra al meo viventi. ubertino d'arezzo, xvii-810-11:
/ così grande riccore, a 'l meo parere, / non si voria tacere.
terramagnino, xxxv-1-328: or intendente ben il meo dir, mo / c'a scoverta
gioia e festa / di tutto lo meo danno. cavalca, 19-396: [non
lusente e darò; / con te, meo sire, in questa notte eo resto
bruttura? idem, 1-61-36: questo meo naso, c'abi prò oddore, /
dolorosa noia / ch'aggio dentro al meo core, / che non mostri di fore
, deriv. dall'espressione interiettiva amor meo 4 amore mio '; cfr. fr
. iacopone, 1-58-55: stava a pensare meo paté moresse. guittone, 10-4:
el corrotto; / figlio, lo meo deporto, / figlio, chi me tt'
me tt'ha morto, / figlio meo dilicato? dante, conv., ii-v-2
; compiere una fatica inutile. meo de'tolomei, vi-11-22 (2-13):
? / no, ma lo core meo / more spesso e più forte / che
morte, / che doblo mal tornò tutto meo bello! iacopone, 1-50-55: dicete
76-4: pensando quanto / fu '1 fallo meo crudel e villan forte, / cert'
magnare e lo bere / è stato 'l meo deletto, / e posare e gaudere
, mi lasso, / non sono meo quanto d'un ago punto: / se
che primamente / facesti mostramento / di far meo cor contento / di lei, di
se fussi stato il ritratto del mio meo. -che c'è, lisetta? -che
aver vergogna / denante a lo preite meo, / ca d'averla po'cun doglia
pilato, non fare / el figlio meo tormentare, / ch'eo te pózzo
alle radici sono attribuite proprietà medicamentose; meo delle alpi. = voce dotta
vorria c'or avvenisse / a lo meo cor ch'escisse / come 'ncarnato tutto,
serpe mozzo / come fa lo meo core spessamente. dante, inf.,
iacopone, 1-80-18: odenno el meo fatto blasmare, / da tal compagnia
mia muiere, e de nicolo, meo fraello, e de dona gisla, mia
, 1-58-45: poi venne tempo, meo paté è mosto, / al leger m'
chiaro davanzati, viii-34: e 'l meo sir mosso / sì fero ver'me
ver'me adosso / che non cura meo detto. compagni, 2-18: i
. pascoli, 1-859: il zi'meo / va così da muro a muro,
terzine. angiolieri, xxxv-n-385: al meo parer nell'una muta dice / che
eo so vostra tenuta, / poi lo meo cor non muta / di far leale
dom'io, a me si travagliava. meo di bugno, xxix-91: tante parte
; / en sì granne abisso entrat'è meo core / che ià non trovo quasi
. ser nascimbene, xvii-107-25: per meo servir non veio / che gioia me
: di vacca non nasce cervo. di meo nasce meo. ibidem, 205:
non nasce cervo. di meo nasce meo. ibidem, 205: dove tu nasci
/ tant'ao nascoso in verso / del meo core la cambra. pallavicino, 1-192
giacomo da lertiini, 3: lo core meo / more spesso e più forte /
, 206-39: chi sì dolce apria / meo cor a speme ne l'età novella
ìacopone, 1-56-47: eo notrico lo meo corpo, darli sua necessetate. fra
: mal agia la speranza / che lo meo cor notrica, / ché tegnola nemica
nimico. iacopone, 1-84-107: e1 meo entelletto fu osscurato / e del nimico
, lassatim'andare / a veder lo meo amore, / sente ch'aviti '1 core
benedica deo, / co'eli'è reposo meo! laude, v-518-70: puoi che
inanimato. monte, xvii-691-4: lo meo labor coregie pungiente spina, / perché
perdenno nettezza, / grann'esplacezza dà 'l meo vedere. novellino, vi-99:
annientare. pascoli, 1-378: zi'meo non è con noi. è a barga
sova madra t'arecomando, bello nevo meo: che te prestano tanta grazia che
enfinito deo, / ciascheun gusta æl meo, / lo gusto è 'n nichelèo /
per nulla. anonimo, i-557: meo laboro di neiente aquista: / quanto
regna / tra lo suo cor e 'l meo novellamente, / amor, chyesser solevano
? / no, ma lo core meo / more spesso. giamboni, 10-105:
: pozo 'l corpo 'n un loco meo pigliando / e svariando -la memoria giva,
, lassatim'andare / a veder lo meo amore, / zente eh'aviti 'l core
dolorosa noia / ch'aggio dentro al meo core / che non mostri di fore /
giacomo da lentini, 3: lo core meo / more spesso e più forte /
è destinato ad accadere in futuro. meo di bugno, lxiii-32: tutto el tempo
/ tra lo suo cor e '1 meo novellamente, / amor, eh'
206-38: chi sì dolce apria / meo cor a speme ne l'età novella /
poesie bolognesi, xxxv-1-772: aver voria lo meo drudo / vixin piu che non è
vegendo in terra in lo core meo, et allegra la mente mia. latini
i-208: questo novo plager che t meo cor sente / fu tratto sol d'
: mal agia la speranza / che lo meo cor notrica, / ché tegnola nemica
maestro francesco, xlviii-55: così 'l meo core, che d'amar non posa
recontasse / le pene che trasse en meo notrire! / la notte à. bbesogno
, lxv-1-2: se cum lo vostro vai meo dire e solo, / suplico lei
voi [amor] c'ardir il meo prenda coraggio / ogni mettendo mia pena
xxix-7: dett'ò parte con so del meo parere, / credo for la 'ntendansa
, 61: s'eo voglio tacere lo meo stato, / fallirò in ubrianza /
/ fallirò in ubrianza / incontr'al meo volire. boccaccio, i-490: le
fùivi sì luntano, / che lo meo amor v ubriasse. stefano protonotaro,
oso lamentare / a quella che 'l meo cor non pò ubriare. trattato d'amore
giacomo da lentini, 54: lo meo cor s'asigura / pensando tal chiarura
v-339-9: or me bassa, odo meo; / tosto sia l'andata, /
vino]..., / a meo, che piuttosto a carnovale / che
, che non '1 veia '1 frate meo. b. corsini, 10-48: perché
i'porto / a diritta ragione al padre meo, / il farà vivar più che
-poi li piace; / ca tutto lo meo male / di gran gioi si riprende
mare, / ha cento mili allegrezze 'l meo core. dante, inf.,
aa lentini, 3: oi lasso lo meo core! anonimo, i-461: oi
-seguito da una proposizione interiettiva. meo de'tolomei, vi-n-57 (19-139):
sì che stare / non potea il meo spirito in loco, / che ben la
eo so vostra tenuta, / poi lo meo cor non muta / di far leale
. inghilfredi, 379: del meo voler dir l'ombra / cominzo scura
cusì, donna d'amore, / lo meo gran sospirare / vi porria certa fare
credo lo vostro sia, / che nel meo petto stia / e abiti con meco
i-575: d'uno amoroso foco / lo meo cor è sì priso, / che
.. in quale guisa lo core meo e la mente s'alegra, quando vede
iacopone, 1-89-30: se tutto fusse meo quel ch'è creato, / darìnel
, 1-47-48: po'che deo à lo meo 'velie ', posses- sor d'
/ ca per confortamento / a lo meo partimento / non fosse di sturbanza. anonino
cusì, donna d'aunore, / lo meo gran sospirare / vi porria certa fare
mani. lippi, 7-12: o meo, spilla quella botte / che t'hai
413: in amor dat'ò tutto meo pensare / e 'n sua subiezione, /
seréno / che donaste sostegno / al meo core. -una ceri'ora:
, xvii-52: orato sire, dolze meo segnore, / confortate, ch'io più
vui donna tutte l'ore / lo meo core sta pensoso. compiuta donzella,
: vorria c'or avenisse / a lo meo cor ch'escisse / come 'ncornato tutto
* / servendo lei, disdegna il meo servire. guinizelli, xxxv-n-465: e'mi
: in tal manera fece dimostranza / meo cor leggiadro de la gio'che prese
arte o anche semplicemente nel ricordo. meo di bugno, xxix-91: tutto el tempo
m'oso lamentare / a quella che 'l meo cor non pò ubriare. g.
cino, iii-176-io: seco ha '1 meo core, e i miei occhi smagati
vorrei esser si saggio / e lo meo cor sì oso, / ch'eo gisse
niccolò del rosso, 410-8: lo meo fallo conosco, ma non posso /
c'ostale in tuto sono, nel meo domo, / di quanto dir si può
iacopone, 1-67-2: lo pastor per meo peccato posto m'à for de l'
medicina, medicamento, farmaco. meo de'tolomei, vi-n-26 (5-8):
so'apreso d'iracundia, vedenno 'l meo defetto, / la pace mustra e 'nsegname
enfetto; / pacificato e iroso contra lo meo respetto, / gran cosa è de
: poi tanto trabagliastiti, -fac- cioti meo pregheri / che tu vadi adomannimi -a mia
: non saccio a che coninzi lo meo dire, / di sì gran gioia face
/ ca per un cento de lo meo servire / ho ricevuto doppio pagamento.
e fa$a sì ke '1 mario meo / aiegro e san se'n tome endreo
pannuccio del bagno, 14-65: lo meo paleze dire. dante, conv.
ve salù, en pales / lo meo cor en fi représ / molto grevomentre.
lo megliore, / come pare a lo meo conoscimento. ritmo nenciale, 1-145:
comunissima in siena... prete meo / tien'acceso quel papeo / e
de lo suo fino amore, al meo paragio. anonimo, i-555: ella a
: eo, per levar prova de 'l meo canto, / l'adduco a voi
giacomo da lentini, 4: lo meo namoramento / non pò parire in ditto
/ di tutte l'altre donne al meo parire / e da cui nullo flore fa
di maremma, xxxv-1-359: donna, meo core in parte / vostr'amore ha
/ ma soferromi in pace il dolor meo, / e viverò for voi quanto
piacire, / e convertire -lo meo parlamento / a ciò ch'eo sento.
pannuccio del bagno, 12-65: lo meo dir parlo chiuso, / perché quello in
. inghilfredi, 381: del meo disir non novo / chiuso parlare spargo,
mie parole / ve- giate come lo meo cor si dole. cielo d'alcamo,
di maremma, xxxv-1-359: donna, meo core in parte / vostr'amore ha diviso
corpo. guittone, 123-a: a fare meo portto, c'à 'n te,
uno spostamento. anonimo, i-562: meo core in quella parte / più sovente
, lxiii-49: avegna che partensa / meo cor faccia sentire / e gravozi tormenti
/ ca per confortamento / a lo meo partimento / non fosse di sturbanza.
/ da la cui rimembranza / lo meo coragio non diparto mai; / e
e non porria partire / per tutto il meo vo- lire, / sì m'è
: or potess'eo, / o amore meo, / come romeo / venire ascoso
eo ritorni a voi, dolze amor meo. francesco da barberino, i-187:
'n tal mistieri si comparte, / lo meo cor parte vedendo regnare / folli'ed
di lei sovenmi, ca ten lo meo core, / e non me ne porria
68-12: se volete, parta il voler meo / di prender donna che mi tegn'
me partute / e concedute -in tutto meo disagio. mazzeo di ricco o rinieri
/ in lutto e pensamento, / del meo tormento - non posso partire. mico
: di lei sovenmi, ca ten lo meo core, / e non me ne
flore / di tutte l'altre donne al meo parire; / e da cui nullo
tommaso da faenza, xvii-108-28: lo meo cor è partuto e morte spera.
/ di sì poco servire, al meo parvente. rinaldo d'aquino, 96:
serveria. inghilfredi, 379: dico lo meo parvente / per exempli. guinizelli,
a vo', cui tutte cose al meo parvente / dimorano a piacere. guittone,
molto m'agenzeria vostra parvenza / perché meo cor podesse dichiarare. -a
da maiano, 1-1-2: convemmi dimostrar lo meo savere, / e far parvenza s'
sia offiso; / cinqui pane, al meo parviso, / pò tener lo meo
meo parviso, / pò tener lo meo cestone. = incr. di
, come stando, / compier lo meo coraggio, / farea questo passaggio -in
avanti mi gisse / per fin che il meo viaggio si compisse. proverbia super natura
ardire. anonimo pistoiese, xxix-41: al meo piacer di vizo / e'passa 'n
/... / e fàcevi 'l meo core dimoranza / e l'a- venente
/ e si disporta - a tutto meo plagere. 3. arte pastorale
esser pazza. -sostant. meo de'tolomei, vi-11-36 (11-9):
valer me deza, / che '1 meo grave falir acomprovato / non porti pena
feràe / lontana dimoransa / lo core meo, che tanta pena dura. latini
466: eo voglio soffrire / tutto lo meo penare, / per ch'e'non
guittone, 121-2: se solamente de lo meo peccato / portassi penetenza, non calesse
poi che passa stagione; / ma lo meo ricco dev'esser laudato / però che
nave in onda. / voi siete meo pennel che non affonda. cino, iii-153-2
tanto mi dà baldanza, / lo meo core ch'è stato 'n sua magione.
. chiaro davanzali, liv-2: amoroso meo core, / >eo, quant'ha'
giacomo aa lentini, 4: lo meo namoramento / non pò par ir e
215: amor mi fa sovente / lo meo core pensare, / dàmi pene e
lasciare / la tenuta / de lo meo dolce penzare. pier della vigna,
non ò bene: / tant'è lo meo pensare / ch'io gioi non posso
. inghilfredi, 383: per che 'l meo cor sovente dè penare, / poi
tutto lo penzero, / che non son meo se non quanto volete. guittone,
pensiero m'ha lasciato, / clrognora lo meo core a voi ne vene / ed
vui donna tutte l'ore / lo meo core sta pensoso. giacomino pugliese,
madonna mia, / credendo aver lo meo / compiuto piacimento, / pentedomende poi
le mee littere, s'ello serà meo caro amigo e've farò cutale signo,
non falserai neiente / per altra al meo vivente, / ma tuttor la terrò per
. inghilfredi, 381: del meo disir non novo / chiuso parlare spargo
lui. -avere anticipazioni. meo de'tolomei, 49: già del mi'
capire. anonimo, i-481: lo meo coraio -d'altro non si diletta,
fagiuoli, 1-7-109: che cosa vogghia meo, me l'indovino; / mi
sto cheto, per- chene / questo meo buon figghiolo / lo cognosco. foscolo,
nullo dolore / non porria dislocare lo meo bene. -cura, preoccupazione.
onta, o ventore / d'onne meo percussore. bibbia volgar., vi-437:
leona, vi-1-218 (8-6): il meo 'nnamoramento e fino core / lungiamente fu
/ per voi che non curate el meo dolore / e la pena, che quasi
perdente! chiaro davanzali, 4-7: il meo core a voi, donna avenente,
la mia cordoglienza, / e racquistò 'l meo cor, chvera in perdenza, /
madonna mia, / credendo aver lo meo / compiuto piacimento, / pentendomende poi
68-14: se volete, parta il voler meo / di prender donna che mi tegn'
mandao per suo celato / c'ogne meo bon servir li è tanto a grato,
finiguerri, 44: di que'del bando meo di michelozzo, / vi venne di
le man'giunte avanti, / dolze 'l meo sir, piangendo, / umilmente cherendo
è 'nn-altra parte / unde ('1 meo cor non parte / né mai da
son de to convento, / perfetta lo meo cor di gran gioi'larga.
, come stando, / compier lo meo coragio, / farea questo passagio -in
avanti mi gisse / per fin che 'l meo viagio si compisse. bibbia volgar.
indelebile. monte, 1-39-5: lo meo consiglio mettilo im perfondo. = var
stato: / al colpo periglioso del cor meo / dara'li cura: già non
doloroso. ciuccio, 21: lo meo lontano e periglioso afanno / àve condotto
che perisce. monte, 1-iv-80: meo lamento, movi, e. ssai cui
sì ch'eo non péra, dolze amore meo. chiaro davanzati, lui-16: quest'
: quest'è cor gentile, / sir meo, a render vita a quei che
giacomo da lentini, 37: hoi tu meo core -perché non ti more? /
perpetua o vette perpetuo: pua. meo. 4-1-100: gli strumenti, la natura
, avii-4: orato di valor, dolze meo sire, / aiegra son, se
le mee littere, s'ello serà meo caro amigo, e've farò cutale signo
né dico. giacomino pugliese, 191: meo sir, se ti lamenti, ah
crudele affanno e perta / c'a lo meo cor è giunto, / c'à
molto pertinaze, / ebe de l'oro meo un cotal pexo, / che levaria
davanzati, xvii-52: orato sire, dolze meo segnore, / confortate, ch'io
pesante -mi sento lo tormento / del meo innamoramento, / che miraeoi mi sembla la
, essiccato, ecc. meo de'tolomei, 52: mie madre sì
smisuratamente. monte, 1-62-14: lo meo tormento non m'è dato a peso;
i'porto / a diritta ragione al padre meo, / il farà vìvar più che
inevitabile. mazzei, i-303: meo cambioni e 'forzieri e il libro e
lo core, / che de lo meo petto è fore / e dimora in sua
quelli che canteranno / pietosamente de lo meo dolire. castelvetro, io-xi-no: le
vero, / chente amar gesù sponso meo caro; / tant'amabel se'tutto
crucciosa. idem, 80-1: dolze meo sire, assai m'è gran piacenza,
/ veggendo ch'a voi piace il meo dolore. dante, inf., 27-82
animo le parole de'tuoi ragionamenti. meo de'tolomei, 50: mie madre
tutto piacire, / e convertire -lo meo parlamento / a ciò ch'eo sento.
i-208: questo novo plager che 'l meo cor sente. fiore [dante],
prenda porto là ove si riposa / lo meo core a lo vostro insegnamento. rinaldo
i-558: per gioiosa baldanza / lo meo cor toma a vita / ed in salita
è tutto piacire, / e convertire -lo meo parlamento / a ciò ch'eo sento
i-552: sì gran doglienza n'have lo meo core / che gli occhi mei ne
foga, a riflettere, ecc. meo de'tolomet, 59: va'pian,
monte, 1-51-14: sò bene che 'l meo detto vi par strano, /
pagai contanti una balla di ferro a meo, cioè acciaio in piastre. leonardo,
). guittone, xvti-147-17: amore meo, se dio m'alungi a noia
/ che di picciola gioia possessione. meo de'tolomei, 66: cert'e'non
e di gioia sollazare / averia pienamente meo volire; / ma un disio mi tene
betta da pisa, 338: ne lo meo pensamento / posso 'scir di tormento /
sua natura, / secondo zo che mostra meo distino, / e merzede adirata /
veritate / che sì preso è il meo core / di vo', incarnato amore,
a vo', cui tutte cose al meo parvente / dimorano a piacere. chiaro
quelli che canteranno / pietosamente de lo meo dolire. dante, lxvti-9: quando
gravitate / e del peccato che fa il meo segnore. boccaccio, dee.,
però che pietoso / fu tanto del meo core / che non sofferse d'ascoltar
alcuno c'avesse pigitanza / de lo meo core afflitto pieno de tribulanza; / o
in prestito a interesse. meo de'totornei, 59: almen piglia da
/ la qual dentro e dintom'al meo cor sento, / cura tal vói
intimo. beroardi, 284: lo meo disire -conforta mia spera, / che
/ la gioi che del martire / al meo reddire -la gioiosa riera / mi darà
, xviii-5: de'suoi razzi sovra 'l meo cor piove / tanta paura che mi
, 1-51-13: so bene che '1 meo detto vi par strano / perch'e'
un commerciante pisano, 202: ser meo dal colle da la castellina mi dè
giacomo da lentini, 4: lo core meo /... / per vui,
, xxxv-i 284: lo meo core in altessa s'avansa / piò ch'
in quii castello, / col sire meo sì biondo e bello! ». slataper
giacomo da lentini, 4: lo meo lavoro spica -e poi no 'ngrana
voi pigliare. cielo dalcamo, 156: meo sire, poi iurastimi, -eo tutta
/ poi dirgli che non parte / lo meo core da lui, poi sia lontano
canto. anonimo, i-558: lo meo bene a diporto / vegio tuttor salire
in quantità di 11 cento brasche. meo de'tolomei, 52: se di questo
). giacomino pugliese, 190: meo sire, a forza m'aviene /
/ a quella c'à 'n bailìa lo meo core. -essere il tramite anatomico
tant'è l'affanno che porta 'l meo core. iacopone, 3-6: portimo
da lentini, 7: dentra lo core meo / porto la tua figura. idem
perdona; / ma crede far del meo fenir gran festa; / e per altro
. guittone, 123-a: a fare meo portto, c'à 'n te, partt'
, conto com'apare; / a fare meo portto, cant'-e'partte ch'eo
condutto a bon porto: / lo meo lavor non smonta, / ma nasce
prenda porto là ove si riposa / lo meo core a lo vostro insegnamento. matteo
1-27-2: da doglia e da rancura lo meo core / veggio partire; in loco
maestro francesco, 304: così 'l meo core, che d'amar non posa,
signori miei, per lo fatto di meo da cana e anco di misser spinello
quali è moco con cierti altri, a meo è stato mandato a dire che nonestante
i-615: pozo 'l corpo 'n un loco meo pigliando / e svariando -la memoria giva
se tu savisi, bella, lo meo volere, / quanto eo t'amo e
misa che, s'ormai vetasse / lo meo piacer, li tomeria 'n pesanza.
; poi vano / trovando 'l meo parer, foi 'n disparte / d'ognunque
nelle parti giù posteriori / panfilo aggiusta meo che vende il tonno, / talché
nelle parti giù posteriori / panfilo aggiusta meo, che vende il tonno: / talché
51: ad vui sì corno ad altro meo deo in terra in lo quale è
le mee littere, s'ello serà meo caro amigo e've farò cutale signo,
doloroza noia / ch'aggio dentro al meo core, / che non mostri di fòre
, 51: ad vui sì ad altro meo deo in terra in lo quale è
giacomo da lentini, 4: lo meo namoramento / non pò parire in ditto,
tanto valire / ch'eo possa isforzar lo meo disio, / così m'à tolto
fuggir quel desio qual solo impetra / meo cor, che d'altro non prende deletto
: tal è il sormontare / del meo inamoramento, / come l'avanzamento /
meno amatu, / et issu è meo advocatu, / e isso è meo signore
è meo advocatu, / e isso è meo signore / e-llo mio predicatore.
quello che contendi, / ca 'l meo pregher porgea in tal tenore / veder porai
anonimo, 451: senza dubitanza / lo meo signor sentio, / allor che mi
il rispetto o l'ammirazione altrui. meo de'tolomei, 75: a. nnulla
messina, 235: poi non son meo ma vostro, amor meo fino, /
non son meo ma vostro, amor meo fino, / preso m'avete corno
. inghilfredi, 379: dico lo meo parvente / per exempli; chiara ven
/ mentre ve fui prezente, il meo celato / pur e leal ched eo vi
pur ognior presente / nel mezzo del meo cor madonna siede. michelangelo, i-72:
f cielo d alcamo, 157: meo sire, poi iurastimi, eo tutta
, i-xxxn-7: come m'invita lo meo cor d'amare, / lasso, ch'
, mi lasso, / non sono meo quanto d'un ago punto. vignali,
paganino da serezano, 121: tutto lo meo male / di gran gioi si riprende
fore, / vede la morte sotto al meo colore. f f '
fora a la fomacie / lo putriffatto meo vile corpo ardendo. crescenzi volgar.,