lui tiene per signore, come tu meni. idem, iv-61: tu dèi sapere
male e peggio, / che tu mi meni là dov'or dicesti. cino,
10 scampo / del popul saracin li meni in campo. tasso, 5-72:
poi il pongha a dormire, e meni la culla bellamente e soavemente, e,
pietate con teco, / pazienza ti meni, / temperanza t'affreni. dante,
, / che tosto in punto lì meni il cavallo. b. segni, 9-121
mal fato / o giovenil vaghezza non ti meni / al magazzino de le ciancie:
come una bestia, la qual si meni al macello? perché ammaccarlo co'pugni?
sia fatta quella che per lei tu meni. idem, dee., 3-8 (
150-33: comanda a uno suo scudiere che meni il cavallo, e rechi le sue
, dimmi, che fai? come ne meni vi fa il sole, ella
tua venuta, aprendoti l'uscio, ti meni al buio in camera mia. vasari
ix-354: amico mio barbier, quando tu meni / al viso al quale,
son vivo e fuor d'impacci, / meni le mani come i berrettai, /
il suo bifolco che l'aratro tenga e meni. giov. cavalcanti, 49:
da villaggio a casale lontano una giornata meni colà la sua bestia, che ora
più per la boria che tu ne meni che per l'offesa ch'egli à riceuta
/ che con pietosa verga / mi meni a passo ornai tra le sue gregge.
. cecchi, 20-23: che e * meni quelle brigatacele in casa? / che
daràlo ad angelo, e dirai che lo meni in monte- pugliano, e dipoi gli
non è giusto che quella povera donna meni per me disagiata la poca vita che ancora
cucitrice ardita, / che in fretta meni su e giù le dita, / la
petrarca, 71-47: dolor, perché mi meni / fuor di camin a dir quel
difende. / re balugante par che meni vampo, / sì la caduta del
lo scampo / del popul saracin li meni in campo. aretino, iii-113: anco
quanto al lino e alle canape ci penserà meni, se pur barb'andrea sarà contento
crescenzi volgar., 1-9: si meni per condotto murato, o per
superbi ritrovare; / convien ch'io meni l'arco più veloce / sopra alla lira
carreggiano per le contrade, par che si meni un trionfo per la città. tasso
per le contrade, par che si meni un trionfo per la città. aretino,
abbattono in un giovinotto fittaiuolo che li meni ad una stalla odorosa di fieno e
a vangelo, e dirai che lo meni in montepugliano, e di poi gli
faccia il ceppo all'oste e se li meni il porco grasso, s'ei lo
ch'a forza e'non ti meni via, / e tu diventi un dì
dar possi di piglio; / ma che meni legati in una corda /..
- anche per simil. de esse meni alle terre abitate. / vede per l'
inquiete / tenebre e lunghe all'universo meni, / sempre scendi invocata. gioberti
cucitrice ardita, / che in fretta meni su e giù le dita, /
solo a discernere se la mano del cultore meni con la debita obliquità le falce pel
male solo per lo tuo dannamento, anzi meni a dannamento tutti quelli che sono ubbidienti
con lui per modo che tu lo meni davanti da me. cieco, 2-113:
che formi, e che deduca e meni la spezie della pianta. patini, giorno
-segnore, in quale parte / mi meni? -e quei rispose: -al tuo disio
nostri padri? ed a parlar gli meni / a questo secol morto, al quale
menar, presto esser stanco, / meni col dritto, e non col braccio manco
a discemere se la mano del cultore meni con la debita obliquità la falce pel
e non è giusto che quella povera donna meni per me disagiata la poca vita che
governo priva / ove la porti o meni il fiume in volta. tasso,
dovunque, lei fuggendo, amor mi meni. ariosto, 1-54: pieno di dolce
: vada chi vuol pur alto e meni orgoglio / ché io veggio ogni dì
che teco ne le spedizioni non la meni? tasso, 1-23-92: minaccia,
condotto menare, bisogno è che si meni per condotto murato, 0 per cannoncelli
quest'altri due [sonetti], e meni loro le mani pel dosso senza pietà
molto da guardare che a battaglia non si meni oste che dubiti o abbia paura.
genti / dal bel paese ove or meni sì rei, / me sospirando, i
forastiere che dicono essere esorcista e lo meni costà con noi. muratori, 4-105:
, 8-338: ma dove / dolor mi meni? a far più il pianto espresso
prole inargentata, / che or meni i passi miei sanza fallire / con la
tutti quanti ne truova in fallo tanti ne meni in prigione, dia la corda e
ix-354: amico mio barbier, quando tu meni / al viso altrui così grave il
questa casa, / se tu non meni or or qui un magnano. manzoni
sì poco vento / che non mi meni, sì ch'io cadrò freddo. guido
prati d'ogni fior adorni / mi meni. p. f. giambullari, 344
l'oste d'ottocento migliaia d'uo- meni, per paura fuggio. storia de troia
a discemere se la mano del cultore meni con la debita obliquità la falce pel
/ per chi dunque sei fatto e dove meni? 13. scatenato (il
poi ritornare, / se qua mi meni il tuo cugin iocondo: / dico ranaldo
buono che vi sia un cielo che meni in giro le stelle fisse.
ix-354: amico mio barbier, quando tu meni / al viso altrui cosi grave il
rincalzi / li moderni pastori e chi li meni, / tanto son gravi! petrarca
che teco ne le spedizioni non la meni? rinuccini, 77: ecco il greco
api, o gigante: / tu meni nei borri profondi / la piccola greggia ronzante
, / che con pietosa verga / mi meni a passo ornai tra le sue gregge
ignobile, astenendosi da esercizi ignobili, meni una vita civile ad uso de'nobili
sm. farmac. ant. meni connessi con l'umidità dell'atmosfera.
cucitrice ardita, / che in fretta meni su e giù le dita, / la
mangi e bei, tu e chi tu meni teco. redi, 2-129: mandai
/ dammi la via ch'a te mi meni tuto / da ogni immondità pulito e
boiardo, 1-2-45: re balugante par che meni vampo, / sì la caduta del
271: tu se'sì caldo che tu meni vampo, / ma tu potresti raffreddar
nostri padri? ed a parlar gli meni / a questo secol morto, al quale
, che a suon di timpano la meni / per torti al comun senso andirivieni.
diterminato è da tua sorella che io ti meni. benvenuto da imola volgar.,
vi s'interponesse o l'acqua si meni intorno alle sue costiere ovvero lati o
averla subito, acciocché esso non mi meni tutto quest'anno in lungo con queste
sembra tenere per inutile qualsivoglia discorso non meni a una conclusione immediata o, diciamo
/ e in ogni parte ove paura il meni / la man s'invischia nei lor
mai vivace, / che concluda e non meni il can per l'aia; /
tirar mi sento ovunque il ciel mi meni. morone, ogn'uom confonder puoi /
, 121: papino, tu 'l meni a cenar teco e sai che ogni sera
non lassò dio, non gli vennero meni i miracoli. s. caterina da
suora: vuoi tu ch'io ti meni una balia ebrea? simintendi, 2-39:
che rende frutto, acciò che il meni più frutto. s. caterina da
si possa riceverne la spinta, che pur meni avanti. 68. tess
, / sì ch'ella non mi meni col suo freddo / colà dov'io sarò
narrerò, / né sarò un can che meni un can per l'aia.
di averla subito, acciocché esso non mi meni tutto quest'anno in lungo con queste
sapere come hai imparato l'arte che meni tanto tempo: quanto innel luogo comune se'
-segnore, in quale parte / mi meni? -e que'rispose: -al tuo disio
gualberto priega l'abate, che gli meni il suo figliuolo. ma l'abate,
/ o gio- venil vaghezza non ti meni / al magazzino delle ciance: ah
senza malagevolezza, il freno, si meni alquanti giorni a mano. = deriv
a vita a grandi e molti pericoli meni. boccaccio, dee., 1-7 (
grazia; se non ci è uno che meni li mantici di dietro, come vuoi
: chi è costui con chi tu meni mattana? latti, 1-2-50: qui comincia
. francesco da barberino, iii-244: meni tu gente a soldo / per tempo
che la primiera per me se gli meni, e medesimamente la dote che gli
/ che con pietosa verga / mi meni a passo ornai tra le sue gregge.
questa cieca le cose vere e la meni per mano? -con riferimento a
la mano manca stea ferma e la diritta meni a ragione. dante, inf.
, / son le cagioni ch'io mi meni il cazzo. allegri, lvii-154:
spada; ma non voglio che tu meni molti colpi. pulci, 18-31:
poi il ponga a dormire, e meni la qulla bellamente e soavemente e, a
19-21: pare un villano / che meni il correggiato sopra il grano. verga
sì poco vento / che non mi meni, sì ch'io cadrò freddo. idem
, / perché la piova oltre noi meni e sperda. -abbattare, fare
. francesco da barberino, iii-243: meni tu gente a soldo / per tempo
per chi dunque sei fatto e dove meni? saba, 84: da quest'erta
fiume, dentro europa né fuori, meni già le sue acque fra rive che pel
, ella si congiunga bene e si meni legata con le parti della volta più
sia fatta quella che tu per lei meni. capilupi, 127: meno mia
e vuol loro morte dare, / meni malor che, 'l doloroso aspecto, /
: contra me qualche inganno o trama meni, / per dar di donna al
, o perché lo stemperato caldo meni la peste, o perché il drago
dove ne voi andare che tanta prescia meni? ulloa, 59: menavano smanie
rajberti, 2-23: dove diavolo ci meni con questo preambolacelo? montanelli, 53
qui aspetta che all'occaso il dì si meni; / qui odoran zolfo le petrose
10 non voglio per niente me ne meni sotto el mantello. -menare vampo:
sian le nostr'armi, onde si meni vita / rado o non mai menata
, deriv. da menispermum (v. meni spermo), col sufi
la ruota dal lato del settentrione non ti meni al tormentato serpente e quella del merizzo
tormentato serpente e quella del merizzo non ti meni alla premuta altari. bibbia volgar.
... / che tu mi meni là dov'or dicesti, / sì ch'
rincalzi / li moderni pastori e chi li meni, / tanto son gravi, e
m'ha mandato, acciò ch'io gli meni uomini bene ammaestrati ne l'arte di
alcuno muore che non abbia figliuolo, meni il fratello suo la moglie sua e
, / che con pietosa verga / mi meni a passo ornai tra le sue gregge
arrigo non far sanza / e priegai meni seco mona scuoia. 6. monna
e con infermità mortale si risolva, e meni l'uomo malvagiamente sano straboccato a cadere
moscado... erano ancora uo- meni assai sollazzevoli. sercambi, 1-i-137: fattasi
nei petroli russi, ro meni e galiziani, che si presentano sotto forma
tu non hai naso; tu mi meni per lo naso... son tutti
: tu non hai naso; tu mi meni per lo naso; tu metti il
di governo priva / ove la porti o meni il fiume in volta. galileo,
lunghe all'universo [o sera] meni. cattaneo, iii-3-32: sulla terra palustre
. poliziano, 1-668: tu mi meni pel villaggio / per lo naso come el
come el bufolo; / tu mi meni pure a zufolo / e tamburo: or
nodi de la coda, acciò che no meni la coda quand'altre cavalca. lomazzi
. v. piccati, 221: si meni ae normale ad ad, ed alla
, lo uale sia signore e meni seco notari per scrivere libri elli
viandante, / che qui sua volontà meni o fortuna. corazzini, 4-112: lo
ire e di ripulse e d'onte / meni i dì lieti e de le notti
... / che tu mi meni là dov'or dicesti. arrighetto, 217
orazione da esso composta sopra gli orco- meni. = voce dotta, lat.
vada poi lui a genova e ch'el meni con lui dui orevifici, l'uno
grazia; se non ci è uno che meni li mantici di dietro, come vuoi
briccio, 87: converrà che mercurio / meni l'alma a quest'ostio / e
di paglia col cappello / certo ancor meni il coltello / troncator di quel dippiù
e dice che scenda dal palco e meni la gatta. s. bernardino da
pan bollito, / e giù le meni come un disperato, / ma la frusta
a volte, per feno meni di riflessione, a 120° in azimut (
vi s'interponesse o l'acqua si meni intorno alle sue costiere ovvero lati o
/ che con pietosa verga / mi meni a passo ornai tra le sue gregge.
rincalzi / li moderni pastori e chi li meni, / tanto son gravi, e
da siena, 483: se tu meni i tuoi figliuoli con teco, ellino trova-
oca gianni / lor peverada son per nuove meni. = comp. da patrigno
rincalzi / li moderni pastori e chi li meni, / tanto son gravi, e
male e peggio, / che tu mi meni là dove or dicesti. a.
: io fo pensiero che tu la meni stasera in quella casa. ariosto, 43-184
male e peggio, / che tu mi meni là dov'or dicesti. idem,
, a voi e me, perdizione non meni. caro, 5-129: non hanno
pietate con teco, / pazienza ti meni, / temperanza t'affreni, / ch'
lapo e legatelo, che ne lo meni prigione. m. adriani, 3-4-266:
perché io non voglio per niente me ne meni sotto el mantello. siri, ii-243
una che a porto di salute ne meni, e quella è esso iddio. s
qui la soa grada e possa ne meni a la soa gloria. atanagi, xxxvi-161
che rende frutto, acciò che il meni più frutto. -assol.
, io-rx-62: acciocché esso non mi meni tutto quest'anno in lungo con queste pratiche
rajberti, 2-23: dove diavolo ci meni con questo pream- bolaccio? e che
/... / di notte tempo meni la sua gente. g. gozzi,
monaldo da sofena, xi-2-236: mi meni e batti come tuo valletto /
, ei pianga e gema / e che meni in prigion sì strana e aura /
che la primiera per me se gli meni. -per indicare la parte iniziale
cioè che la tua nave tu la meni in alto, acciò che nel tuo predicare
le caratteristiche dei nuovi feno meni: non sono provocabili a nostro arbitrio,
è che tu in neuna parte mi meni ch'io non vi vada per via provveduta
: temperanza t'affreni e prudenza ti meni. giuliani, ii-184: chi ha più
[la vedova che si risposa] meni i tuoi figliuoli con teco, ellino travaranno
che 'l vento ve ne porti e meni. svmmtendi, 2-57: l'uccello
corpo mio d'acqua di fiume e meni seco le pecore e le purgazioni le
. / son le cagioni ch'io mi meni il cazzo. -compiuto, formulato
triumfanti, con le quadrige in li meni et in la patria siano invecti. di
diri) alla quarta ora / e meni poca e fida compagnia, / ché cremete
, 130: s'alessono quattro uo- meni di catuna parte, li quali uomeni dovessono
/ ch'a rinvenirlo converrà ch'io meni. leopardi, 884: io sono stato
. è difficile che un uomo onesto meni la sua coscienza in porto senza qualche
vederà a quanti inconvenienti amore mal regolato meni chi lo segue. straparola, ii-53
levare: e per questa medesima ragione si meni per li luoghi renosi. cellini,
genti / dal bel paese ove or meni sì rei, / me sospirando, i
a scogli né a secche fra cui la meni. 13. che esprime con
in cui si verificano feno meni che portano alla scomparsa dell'ossigeno. -
e peggio, / che tu mi meni là dov'or dicesti. busone da gubbio
, i-15-34: sieno i dì che costì meni / tutti placidi e sereni: /
qui aspetta che all'occaso il dì si meni; / qui odo- ran zolfo le
, 1-170: roberto, come ebbro che meni macchinalmente le gambe, scendeva il poggio
alto pendente il campo stia, / meni a traverso pur l'aratro e'i buoi
sulla morte ti vedi, e ancora meni rigoglio? compagni, 3-34: 1
alcuno muore che non abbia figliuolo, meni il fratello suo la moglie sua e
fa che rimproverarti quella tua vita che meni, o rilassata o rimessa? l
/ li moderni pastori, e chi li meni, / tanto son gravi, e
a lui [marito], / meni allegrezza nella mente sua, / cacci il
io, / perché tu vuoi ch'io meni un parentorio. 1...!
, ancora che alquanto più tardi altrui meni all'albergo, egli il vi conduce almen
vi piace, alcuno che lo vi meni e ripresenti dinanti. vita di frate ginepro
acqua risalti fuori da qualche parte e meni mina. -figur. uscire fuori
tosto, innanzi ch'egli ne lo meni in damasco, che poi non lo potrete
/ senza che un tuo corner mi meni via. = comp. dal
sacchetti, 160-72: « perché ci meni i muli, se sono restii?
cara la lana, le sue gregge / meni lontan dagli spinosi dumi / e da
iii-1-272: o rapitore, dove mi meni? tu sei un rubator di fanciulle.
l'alba. achillini, 1-83: qui meni il cielo, intanto, / rugiadosi
omni industria e sagacità adeiò che la meni in lon- gum. -abilità
, / e 'n paradiso nel meni con sego, / c'acquistar non si
arrigo non far sanza, / e priegai meni seco mona scuoia. i..
ognuno di noi deve tirarsene dietro al- meni dieci o venti di quei pesi morti.
ove si pone: / se più meni, più n'arai. malatesti, 76
un bifolco solerte ed un ragazzo che meni le bestie a mano per le file
alzar prendi / e i satirici colpi intorno meni / e i magnati non men ch'
groto, 6-16: vuoi tu ch'io meni / a cerco questa falce e faccia
per cotesto amore voglio io che la meni stasera e merralla se ti schizzassino gli occhi
troppo, / ch'el non la meni en casa udendo 'l schioppo, / quella
... io le ciolo, ove meni il detto ferro, metti una manata di
: non voglio che tu... meni molti colpi, ma maestrevolmente, quando
. / si ch'ella non mi meni col suo freddo / colà dov'io sarò
tirar mi sento ovunque il ciel mi meni. da porto, 1-52: questo
collera d'un santo e quali rovine meni una gran pazienza irritata. 9.
e con lo scudiscio, ma si meni lusingando con leggier percossa. aretino,
questa cieca le cose vere e la meni per mano? -che vive nell'
col sedimento dell'anterior cibo che meni meteorici o fisici o vulcanici. -geol.
, quali, ad esempio il grande meni un luogo, segnato nel pavimento con una
« io ti seguito e ove tu mi meni vegno ». -seguire qualcuno tenendosi
e non è giusto che quella povera donna meni per me disagiata la poca vita che
che quella cosa, alla quale io mi meni che... noi appellammo soggettivi:
a te e i sentieri per li quali meni i giusti a te. g. stampa
aurora. achillini, 1-83: qui meni il cielo, intanto, / rugiadosi gli
/ tirar mi sento ovunque il ciel mi meni. firenzuola, 577: la fronte
ne'raggi suoi perch'a virtù gli meni. landino [plinio], 223:
per lo naso a tuo piacer lo meni, / e se mal ne diranno i
, a'fastidi e a quel che meni affanno / dopo il piacer che trapassò qual
prendi / e i satirici colpi intorno meni, / e i magnati non men ch'
irato pare dirittamente che il diavolo il meni e signoreggi. s. bernardino da siena
oca gianni / lor peveraaa son per nuove meni. esopo volgar., 1-70:
, / che la rara concordia unita meni, / e 'l bel silenzio, che
inquiete / tenebre e lunghe all'universo meni, / sempre scendi invocata, e
un saracino, / perché soavemente el carro meni. boccaccio, dee., 8-7
, ancora che alquanto più tardi altrui meni all'albergo, egli vi conduce almen
e accatti a noi dolcezza di grazia e meni li tuoi servi nella suavitade celestiale.
. francesco da barberino, iii-243: meni tu gente a soldo / per tempo
non capisco una cosa. perché tu meni buono a borgese quello che avversi in
che ci mena a fare opera che ci meni a vita eterna, sormontante tutte le
tu sotto vita sconsolata e dura / meni quegli anni che ti son rimasti,
mercurio, lo quale sia segnore e meni con seco notari per scrivare li libri de
cristianissimo. bruni, 193: che meni in prigion sì strana e dura /
vorrìa montare in groppa / quando tu meni la poltruccia a bere / e parmi sotto
: qual eraclito sempre a pianger fiso / meni mia vita, e possa spiritare /
di sorpresa; prendere alla sprovvista. meni ». e angiolella rispose: « ed
le parole conducono spesse volte gli uo- meni nel lecceto in forma che chi ha mosso
tutto, che a suon di timpano la meni / per torti al comune senso andirivieni
: immensa stemperata passione, perché mi meni cosi fuor di camino a dir cose
/ e che per strazzaria più non gli meni ». = denv. da
a questa cieca le cose vere e la meni per mano? guerrazzi, ii-102:
diligenzia, insieme con quelli altri zentilo- meni. machiavelli, 1-v1-399: ricercandomi el signore
: « vuoi tu che io ti meni sua sorella? » ovidio volgar.,
: fa che davanti a mia madre mi meni, / sicché, in tuo scambio
. poliziano, 1-668: tu mi meni pel villaggio / per lo naso come
come el bufolo; / tu mi meni pure a zufolo / e tamburo.
temperanza t'affreni, e prudenza ti meni. = voce dotta, lat
precipiti, e le selve / ne meni, e 1 colti e le ricolte e
non è giusto che quella povera donna meni per me disagiata la poca vita che ancora
'l tien ch'a forza e'non ti meni via, / e tu diventi un
amore, 49-3: como ch'amor mi meni tuttavolta, / i'sono is- suto
entusiasti, entusiastici, enteastici, teoforu- meni, teilati, teoforiti, empnei, teopneusti
empnei, teopneusti, teolepti, epipneo- meni, fibastici. = voce dotta
entusiasti, entusiastici, enteastici, teoforu- meni, teilati, teoforiti, empnei, teopneusti
empnei, teopneusti, teolepti, epipneo- meni, fibastici. = voce dotta
entusiasti, entusiastici, enteastici, teoforu- meni, teilati, teoforiti, empnei, teopneusti
empnei, teopneusti, teolepti, epipneo- meni, fibastici. = voce dotta
entusiasti, entusiastici, enteastici, teoforu- meni, teilati, teoforiti, empnei, teopneusti
empnei, teopneusti, teolepti, epipneo- meni, sbastici. 2. sm
troppo, / ch'el non le meni en casa, udendo 'l schioppo, /
sì poco vento / che non mi meni, sì ch'io cadrò freddo. arrighetto
che rimproverarti quella tua vita, che meni, o rilassata o rimessa? bacchetti,
, ancora che alquanto più tardi altrui meni all'albergo, egli vi conduce almen
dammi la via, ch'a te mi meni tuto, / da ogni immon- dità
da superbia e da presumersi chi concorre meni alcuna volta troppa vampa di sé, si
tu m'hai 'ngannato, e sì ne meni 'l vampo. pindemonte, ii-334
/ che con pietosa verga / mi meni a passo ornai tra le sue gregge.
al vivo, acciocché dalla verde corteccia meni la cicatrice. te il settimo libro di
. poliziano, 1-668: tu mi meni pel villaggio / per lo naso come el
come el bufolo; / tu mi meni pure a zufolo / e tamburo: or
che si riferisce ai catecu meni. categoremàtico, agg. (plur