: non si lasci adunque l'uomo menare alla vana speranza della lunga vita.
signore, e cieco, se ne fece menare a pisa. l. frescobaldi,
renderla a'cartagianesi, o è da menare in altra parte loro abitaménto?
, che sì vile vita non consentiria menare a chi lui tiene per signore,
vita che i valorosi giovani innamorati debbono menare, e non darsi in su gli
acconcia / che carlo ancor se ne lascia menare. ariosto, 16-9: ma
s'erano accostati per compagnia, fece menare ad un giovane..., valoroso
che noi non affondiamo, avracci a menare a porto di vita eterna. bibbia
l'agguantai al petto e feci per menare. idem, vii-410: subito lui mi
. ma sempre agognava come potesse menare le mascelle. gio vanni
bella disposizione de'rami e per lo menare de'frutti. anonimo fiorentino, iii-235:
bisogno. bocchelli, 9-213: vedevo menare erpici leggieri...; allacciare
, viii-9: io mi promisi di menare al mio convito la sapienza...
si deggia allegrare / e gran gioia menare / per fin'amanza. ruggerone di
(198): e quanto egli potè menare le mani e'piedi, tante pugna
). ant. e dial. menare, condurre. fatti di cesare,
ài. 3. dial. menare, colpire con ceffoni, con pugni.
con pugni. = comp. di menare (v.). ammencire,
ancora gli elefanti vi si potevano menare. 4. alterare, attenuare
... se non tralasciare di menare tutta la grossezza della volta in un
-muovere l'anca, muovere d'anca, menare d'anca: camminare, fare il
i cavalli di buono andare li poterono menare si partirono. -di lungo andare:
vedem per lo peccato la vita ster- menare, / la morte appropinquare, quann'om
] due volte aprire il giorno, e menare all'acqua. 13. per
carri triunfali e quelli che si soleano menare ne li eserciti... si faceano
bonaventura volgar., 1-161: e vedendolo menare così arrabbiatamente e così vituperevilemente, quanto
, assaggia [giasone] di voler menare i buoi qua e là, per sentire
, non si curi di troppo gran noia menare. g. villani, 10-71
uno spontone, per che ella di menare le mani attorno non restava niente.
altri animali, debbono guardare di non menare loro vita in maniera di bestie. g
, / e cominciamo le spade a menare; / finalmente di forza gli avanzamo
: della vita che le si lasciò menare essendo bimba e zitella, sorsero delle eroine
, dare nel segno; assestare, menare con precisione (un colpo, un
], 2810: azzeccare è anche menare un colpo che arrivi; azzeccare un
= medio alto ted. zecken 'menare un colpo '. azzeccato (
di mio padre,... ove menare mi debbono, acciocché io men baldanza
/ che carlo ancor se ne lascia menare. / ma turpin savio la ballata
acqua corre la borrana, e menare la ridda e il ballonchio, quando bi
ribello. anguillara, 15-174: possa menare in bando i giorni suoi. tasso,
hanno, sì ha soavemente la barbiera saputo menare il rasoio. idem, dee.
di barca: lasciarsi guidare; farsi menare per il naso. g.
? = comp. da barca e menare: secondo il tipo capovolgere, manomettere
villani, 11-138: i fiorentini veggendosi cosi menare mandarono loro ambasciadori a napoli a richiedere
i suoi beni a chi sa di barca menare (come da noi in modo basso
di lucca, ed erano molto ottime a menare alle nostre desiderate volontà il ricco acquisto
il bavero: prendere in giro, menare per il naso. barilli, 2-107
segneri, iii-3-271: consigliano le madri a menare le loro fanciulle a tutte le bazziche
dovere. sacchetti, 33-72: ché per menare la bacchetta oltre al debito modo,
fidarmene così alle prime: ma quel menare la vita del tiranno che freme e
benedetto incontro, a traccheggiare, a menare il can per l'aia. palazzeschi
lode. -ant. condurre, menare a bere: ingannare. g.
tresca de tante bergamine donzelle, cominciò a menare pugni e calci. d'annunzio,
regno, per rascione se dea menare enanzi la bestiallia, a ciò che la
/ che carlo ancor se ne lascia menare. varchi, 23-118: raccontò pubblicamente in
potere e del non sapere ben sé menare le più volte non è l'uomo vituperato
tutti i giorni fosse domenica, per menare a spasso la sua camicia colle stelle.
acqua corre la borrana ', e menare la ridda e il ballonchio.
quel che potreste fare e dire e menare, siete solamente un ragnateluzzo di fratte
: un cane ne'monti se io dovessi menare una donna, una signora a braclevò
di combattere, di battersi, di menare le mani. g. m.
, al sudore gelido, da nel menare / i colpi, e riparare, /
17: e poi se n'è lasciato menare, come un bufolaccio, pel naso
'l suo mal dire, il fe'menare in cucina e fògli dare mangiare come a
lastrico il suo figliuolino! -dare, menare del buono, o il buon per la
m. bracci, 2-65: accordiamvelo per menare il buon per la pace; ma
per dirompere, disporre, dividere e menare in frega l'unto delle reni.
una porcheria! -sparare calci, menare calci: tirarli. -anche per simil
così prese le corna assaggia di voler menare i buoi qua e là, per sentire
e poco ci può dare o tórre del menare le càlcole il più o il meno
, nondimeno loro volontà non si può menare ad amore, imperciò che il caldo naturale
, 2-2: con esso lei cominciò a menare una danza, facendosi far calle a
che tutti i giorni fossero domenica, per menare a spasso la sua camicia colle stelle
, che le foglie che 'l vento fa menare, 11 fa tremare, quando seco
. d. bartoli, 9-29-2-32: menare un colore sopra una tela senza distinzione
è tuttavia assai vasto, chi voglia menare a tondo lo staffile: e ch'esso
7-ii-244: questo generale aveva cominciato a menare seco dua quando andava fuora, e
è possibile fieno a oche, / menare il can per l'aia, per servire
. baretti, 1-314: senza più menare il can per l'aia, ecco quello
benedetto incontro, a traccheggiare, a menare il can per l'aia.
sottili], chiamate canoe, cavate con menare [= mannaie, scuri] di
le foglie che 'l vento fa menare, li fa tremare, quando seco ricchezze
croce, 262: -dove mi vuoi tu menare? -io ti voglio menare al cantaro
vuoi tu menare? -io ti voglio menare al cantaro. -io non voglio cantare adesso
grande reine furo fidate a costoro di menare al loro signore sì a lunga parte
-scuotere, crollare, chinare, girare, menare, scrollare, tentennare il capo:
senz'altro al fatto: impiastratosi a menare e a stiragliare per dodici minuti buoni
e disse: « alla badia ti vo'menare ». ariosto, 30-70: che
, nondimeno loro volontà non si può menare ad amore, imperciò che il caldo naturale
tutte le carrucole nel dover menare attorno quattro o cinque spedate di lepri e
». bisticci, 3-172: fece menare il re lo 'nfelice arcivescovo a stri-
: dalla vita che le si lasciò menare essendo bimba e zitella, sorsero delle eroine
è tuttavia assai vasto, chi voglia menare a tondo lo staffile. * e ch'
proverbio, « chiudere un occhio e menare il buon per la pace »,
vocabolario spiega la borrana ', e menare la ridda e il ballonchio. crescenzi
, a pregarlo che seco il dovesse menare. zanobi da strata [s. gregorio
trascorrenti fiumi, e sopra i nudi cespiti menare i lievi sonni. manzoni, 314
uomo avea fermato nel suo cuore di menare dolorosa vita per la morte d'una persona
3-286: l'uomo non dee incontanente menare la debole veduta al chiaro lume, ma
, / né la fanciulla da menare a spasso; / ché questa è la
miracoli della madonna [crusca]: fecer menare questo chericuzzo da'lor fanciulli. piovano
, « chiudere un occhio e menare il buon per la pace »,.
stringevono i cintolini, si deliberò di menare ad effetto un pensiero che l'era venuto
è atta a potersi circondare, e menare in lungo. 15. figur
cioè atta a potersi circondare, e menare in lungo. circonduciménto, sm.
l'animo, una cum li mei compagni menare costei a fare collazione cum voi,
la prima collata de la guerra conveniva loro menare. arrighetto, 222: perché continuamente
della città di firenze, 1-6: seco menare e tenere sia tenuto [il potestà
dicesi altresì, in alcuni luoghi, del menare lavoro o opera qualsiasi per le lunghe
metri, non mena e non può mai menare ad alcun risultato. pavese, 8-322
-dare compimento; portare, mandare, menare, feste compitali. condurre
tirare una cosa per le lunghe, menare il can per l'aia. lippi
dal loro condiscepolo, lo vider menare alla morte. = deriv.
aveva forse sergenti di giustizia da far menare questo matto ai confini? faldella,
uomo avea fermato nel suo cuore di menare dolorosa vita per la morte d'una persona
): or si comincia le mani a menare: / non si tien conto d'
19-61: cavezza! i paperi / voglion menare a ber foche. o guarda /
che ciascuno di noi fussi ubbrigato a menare la sua cor- nachia, ché tal
, 1-221: fecesi [castruccio] menare tutti e tre gli suoi figliuoli,
: « benvenuto, se tu ti vuoi menare la mia angelica a roma, lassami
pur si pose in cuore / di menare altro che mane. ariosto, 7-43
di silvestro, 309: finaliter lo menare in palazzo e se glie diero el dado
menata a tuo senno: ora la vogliamo menare a nostro. pulci, 8-12:
credevi. 24. assestare, menare, vibrare (colpi, busse,
nella quale si compiacciono in cotesto convitto menare i giorni tante elettissime dame.
giusto che dopo tanto studio io debba menare una vita grama, senza un rifugio per
-essere, stare, starsi, vivere, menare la vita in delizie, trapassare la
del pupillo possa più lungamente deliziosa vita menare. s. giovanni crisostomo volgar
deméno). ant. condurre, menare. panfilo volgar., xxviii-201:
= comp. da de-con valore rafforzativo e menare (v.). demenomaménto
nome, e per parlare, e per menare la vivanda a'denti;..
novellino, 3 (13): fece menare il destriere al campo, e fece
una fama, che il consolo dovea menare il suo esercito in turdetania: e
. dovila, 228: inclinato a menare vita devota e solitaria, ed al
perché noi pensiamo che sia ragionevole di menare questo capraro in ricompensa d'esse, per
no. 4. ant. menare per il naso con rinvii e indugi
uno venterello facea dilet tevolmente menare. passavanti, 60: si pasceva del
del muro gli antichi diritto non vollero menare, acciocché alle percosse de'bol- cioni
non è niuna maggiore disagguaglianza che sempre menare agualmente le persone. = voce dotta
metri, non mena e non può menare ad alcun risultato, così per questa
fioretti della bibbia, 4: beniamin volete menare in terra strana e in prigione.
pensò giammai, se noe come potesse menare a distruzione la città di troia. francesco
vie non sono a beatitudine pervenire, né menare alcun possono dove promettono.
; saltare di palo in frasca; menare il can per l'aia. d'
ducis ', il quale sta per * menare '. buti, 1-593: 4
l'acqua si vuole per alcun condotto menare, bisogno è che si meni per condotto
si degia allegrare / e gran gioia menare. iacopone, 1-2: o regina cortese
5. ant. lamento. -fare, menare duolo: lamentarsi. novellino, 99
a una sedia, colui che li faceva menare, così legati alla morte. michelangelo
di cesare, 84: poi si fece menare uno toro, e menarlo a l'
dalla infinita onda vitale, dovrebbe menare verisimilmente a una sorta d'epicu
preso? veramente se voi lo ne lasciate menare, voi e le vostre erede vi
in uno ermo, con asperrima penitenzia menare una santa vita? ariosto,
non intendevano per essa ad altro che a menare con onestà o con quiete d'animo
, che con peccato le rie cose menare a eseguzione. cavalca, iii-50: la
dame e cavalieri amanti, / potrai menare i giorni in suoni e canti. sagredo
, anzi comandato, di... menare una vita eslege o chiudersi in una
operazioni sono vie espedite e dirittissime a menare a la somma beatitudine, la quale
7-1 io: ne'tempi passati usanza fue menare a battaglia i cavalieri che poco cibo
. de septenbre et cum capitoli dovesse menare quactro iudici, dui doctori et dui iusperiti
cavalcar lo mondo / e '1 ciel menare ad estro / potrei, sì alto
, x-627: permise noi essere iddee e menare l'età sotto tacque.
a lui: spàcciati e briga di menare michea figliuolo di iemla. cieco,
di me misera, farviti quasi per forza menare. bruno, 3-176: altro non
dominici, 1-72: tu adunque la debbi menare a considerare la varietà dell'erbe,
un dì si pose in cuore / di menare altro che mane. p.
i cavalieri si debbono sempre al campo menare, e secondo l'ordine della matricola fare
ad avito in piacenza, forzandolo a menare in farsetto vita privata. magalotti,
sembrava fatto di legno di noce: -per menare il remo bisogna che le cinque dita
torrentino di menare il torculo per toccar denar freschi.
fatto e presenti. -litigare; menare le mani. s. bernardino da
mutaste voi, e quelle; e fate menare continuo verso dal primo cominciamento del mondo
-usare, adoperare (un'arma); menare, calare (un fendente, un
arco d'oro. 12. menare, calare colpi. ariosto, 33-122
; / ché l'occhio noi potea menare a lunga / per l'aere nero
torneamento tutti e quattro, e di menare la bella e bionda reina isotta.
, n. 23. -mandare, menare, metter, porre a fiamma,
. andrea da barberino, i-257: fello menare nella pianura del castello, e fece
grande reine fùro fidate a costoro di menare al loro signore sì a lunga parte
, 168 (241): quando vogliono menare leonfanti alla battaglia, si danno loro
l'oro, e saper le forbici menare. g. m. cecchi, 24-4
tagliare / l'oro e saper le forbici menare; / e chi tagliando fa l'
preghiere e di massime devote, onde menare una vita veramente cristiana. tommaseo [
, 7-3: cominciaro le spade a menare; / finalmente di forza gli avanzavamo.
-condurre o condursi a buon fine, menare a buon fine: concludere con esito
da cima a fondo. -condurre, menare, mandare, mettere, perdurre, leggi
flutti de'popolari rivolgimenti, né potrebbero menare a fine guerra lunga e terribile.
. la vita che ci trovammo a menare in codesta compagnia era delle meno facili e
guerrazzi, iii-130: se la furfanteria può menare talora alla galera, la fisicosa puntualità
per suo amore. -prendere o menare il flagello: criticare con severità e
[s. v.]: 'menare il flagello'. esercitare la severità,
a'sudditi di poter con gli onorevoli premi menare una tranquilla vecchiezza, chi di grazia
che le foglie che 'l vento fa menare, li fa tremare, quando seco ricchezze
mondo. 6. ant. menare colpi all'impazzata. berni, 20-43
; / ché l'occhio noi potea menare a lunga / per l'aere nero
del muro gli antichi diritto non vollero menare, acciocché alle percosse de'bolcioni acconcio
tagliare / l'oro e saper le forbici menare. -criticare ferocemente. gioberti
la forca; condannare, condurre, menare, trascinare alla forca: comminare, pronunciare
, i-257: l'abate la fece menare nella foresteria fuori del moni- sterio.
dominici, 1-72: tu adunque la debbi menare a considerare la varietà dell'erbe,
vi facciano le stelle erranti e fisse / menare i giorni in fortunate tempre. parini
de roberto, 523: certo, oggidì menare; / finalmente di forza gli avanzamo.
, vita sì lunga / in tenebre menare oscura e fosca. monti, x-3-518:
, per dirompere, disporre, dividere e menare in frega l'unto delle reni.
o con donzelle, cominciò a menare pugni e calci. anguillara, 2-
preghiera, senza accorgersi che maddala fine menare? ». s. degli arienti,
3. locuz. -dare, menare frugoni: colpire, percuotere, malmenare
baretti, 3-409: voless'egli mai menare una buona frustata a quel cavallastro del
tu, dilettissima mia, la tua vita menare con piccolissimo frutto, con amaritudine molta
una fucinétta con un paro di mantici da menare a una mano o altro modo.
siface re di non composta barberia usato di menare esercito di mezzi servi statarii, o
volgar., 1-103: fuggi di non menare moglie sotto nome di dota. bibbia
aretino, 20-21: un alitare, un menare, un dibattere, che le banche
li uomini che in questa terra seppeno menare l'ascia, certe travi da ripari
-pigliare, prendere, tenere, menare a gabbo: considerare o giudicare alla
dalla lega i profitti propostisi, e menare a gabbo nel rimanente il principe. c
giolito e 'n galloria. -fare, menare galloria: darsi alla pazza gioia,
3-181: il piccolo galileo cominciò a menare molto arditamente le gambicciuole e ad aggirarsi
portata. -menar le ganasce, menare di ganascia: mangiare voracemente.
la grande strettezza della lama permette di menare il gattuccio anche per linee variamente curve
. 3. locuz. -fare, menare gazzarra: dare segni festevoli di esultanza
assai, e anco ricchi, che vogliono menare corno gentili lor modi e lor vita
la tua faccia, e tu mi vuoi menare alquanti altri simili a te ghiottoni »
, ciò è atta a potersi circondare e menare in lungo, mutandola in varie guise
, 108: è ben degno di menare in gioia / quest'almo giorno,
gioia morte sofferire. -mostrare, menare, fare gioia: fare dimostrazioni di
, 21-14: tu solevi / così menare il giorno. landolfi, 3-69: dopo
olio per tutte le carrucole nel dover menare attorno quattro o cinque spedate di lepri
... qual vita girovaga toccavami menare. percoto, 391: far vita scioperata
col braccio al collo si diè on menare / il su'nemico, insin che
il quale esecutore... seco menare e tenere sia tenuto e debbia..
delle volte. -condurre, menare, mandare alla giustizia o al luogo
/ la nostra vita, ché sì mal menare / vedea in mondo, che gl'
in questa gogna ci convien nostra vita menare. b. giambullari, ii-62: qui
/ nella sua gionta un colpo a menare: / sotto la gorga, a ponto
granai, a'quali io ti posso menare. - soffitta, sottotetto
. corsini, 5-50: mal vago di menare i giorni queti, / con essi
in gualdana; fare, correre, menare, reggere la gualdana: compiere una scorreria
4. locuz. -dare, menare, applicare una guanciata a qualcuno:
guasto. -fare, commettere, menare, portare, produrre guasto o il
incendio. idem, 84: vogli menare a guasto e a morte tutta nostra isola
isola. -mettere, mandare, menare, dare qualcosa a guasto; rivolgerla
2-8: ma ora apertamente intendi e vuoli menare a guasto e a monte tutto il
in quello di siena. -fare, menare la guerra: compiere azioni militari,
condurre vitelli o vitelle, saria necessario menare qualche vacca per guidaiuola. i.
l'ordine del cavaliere, il vi conviene menare novella vita. 3
pasticcio. firenzuola, 610: farognene menare a suo dispetto, che e'non
santamente con speranza di futura immortalitade veggiamo menare questa vita senza peccato. benci,
magnia aver deggio consolassione! ché lasciare né menare no lo potea, unde era impedicato
mia colpa imprendo nel vedermi a morte menare. bocchi, l-m-133: il costume
67: non posso mia impresa a fin menare. b. segni, 9-65
suta fatta querela e datoti gravezza che nel menare teco pe'luoghi nostri cotesto commissario ducale
pensieri è l'amico / incallito a menare la mazza, un prodigio / a
.. a prendere ed incarcerare e menare in gerusalem
intendevano per essa ad altro che a menare con onestà e con quiete d'animo
chi sostenta casa sua con l'arte del menare le calcole. rajberti 2-130: tutta
corpo. sermini, 86: fattosi menare all'infermaria, ognuno mandò via, salvo
: tant'è infievolita -la gioi'che menare / solgl'i'ed usare - c'al
, abbindolare, raggirare, gabbare; menare qualcuno per il naso, confondergli le
villani, 6-23: veggendosi il detto papa menare per ingannevoli parole,...
razza d'ingrati di cui parliamo suol menare un vanto orgoglioso della sua stessa ingratitudine.
che per conto alcuno ci mancassi di menare teco cristofano per ingrottescare una stanza presto
, 13-i-295: molti, che vogliono menare le lite in lungo, appellano al
goglirsi; acquistare baldanza e menare vanto. -in partic.:
alla spicciolata, il quale non può menare a decisivo successo. visconti venosta,
pagare la camera per mio conto si faccia menare buono tutto quello che mi si dovrebbe
, cioè per l'inferno, e questo menare sarà intellettualmente. s. agostino volgar
si degia allegrare / e gran gioia menare / per sua fina amanza. bonagiunta,
.., o farli dinanzi da voi menare? ariosto, 27-67: ed attaccossi
20-14: un altro giovane bellissimo fece menare in uno molto dilettevole giardino,.
-intrigarla: rendere complicata una questione; menare per le lunghe, guadagnar tempo.
e nello scioglierlo ch'egli ha tenuto in menare a fine quella sua finta favola.
la mischia, / e terminò di menare pure al bierzo / d'una percossa,
, se non la lingua, poteva menare. c. dati, n-102: terribil
potestà... cum capitoli dovesse menare quactro iudici, dui doctori et dui iuspe-
, 116: cum capitoli devesse menare quactro iudici, dui doctori et dui
un soldato, fatto sembiante di volergli menare d'una labarda che egli aveva inalberata,
cosa vana, / onne soperbia voi menare. bandi lucchesi, 181: neuna persona
. 13. locuz. -fare o menare larghezza: comportarsi con liberalità; donare
era uomo giusto, non la voleva menare; ma occultamente la voleva lassare.
i bianchi e'ghibellini si proposono lasciarsi menare a'neri, e di consentire ciò che
al signore de'tartari è più leggiere di menare seco in oste duecento migliaia di tartari
i miei cittadini hanno nel pensare e menare la lingua verso di me; che non
e più comunemente l'effetto, del menare alcuno; bastonatura. = deriv.
. doni, 2-135: non istarò a menare la cosa lenta o lunga, facendovi
, per meglio e senza alcuno impazzo menare le gambe,... trattese le
.. a prendere ed incarcerare e menare in gerusalem tutti gli cristiani maschi e
volei rimondare e nel bagno ti volsero menare, ov'era l'aguato: ma quella
dei sensi e della fantasia mi fece menare in casa la figlia d'un mandarino,
, ix-575: pilato... fece menare fuori iesù; e sedette per tribunale
senza essere indotta da persona; lassare menare le lingue a modo loro. -menare
volgar., 1-1-9: non potrebbono oggi menare le lingue contra di lei, come
1 miei cittadini hanno nel pensare e menare la lingua verso di me.
). ant. e letter. menare la lingua a proposito e a sproposito;
mandar le cose per le lunghe: menare per il naso. g. m
-tenere a loggia: tenere a bada, menare per il naso. poliziano,
curava la vita, e quella che dovea menare era troppo lontana e al di sotto
talché la lonza m'ho avuta a menare. = dal fr. ant.
che non si è disposti a lasciarsi menare per il naso, che s'intende
; / ché l'occhio noi potea menare a lunga / per l'aere nero e
spet -mandare, mantenere, menare, portare, tenere, tatori.
trascinarla per le lunghe. -mandare, menare, tenere qualcuno alla lunga, in
novella. -andare, camminare, menare, mettersi, procedere in o a
lunghi di mano. -mandare, menare, portare, produrre, tenere,
lungo o per lungo; mandare, menare la cosa lunga o in lungo, al
gheri, 13-ii-134: e1 temporeggiare e menare a lungo è poi in fine con
doni, 2-135: non istarò a menare la cosa lenta o lunga, facendovi stentare
poca di stoppa; subito comincia a menare la fiamma. 2. per
tanta cupidità di più ampio regno lasciatasi menare,... non requiò infino a
broda e a macco. -fare, menare macco: fare scempio; sterminare,
. -condurre, esporre, mandare, menare, portare qualcuno al macello: condurre
sarsina si ponea a prezzo similmente a menare una macina per macinare. masuccio, 330
, 20-81: con la fura del suo menare crollava la camerina lunga duo passi;
5-7: il buon destrier si fe'nanti menare, / d'acciaio coperto tutto a
fracasso con le spalle, que'col menare e io col parare paremo quaranta paia
sulla strada maestra che suole da vicenza menare a milano, si alloggiarono tra due acque
maggio odoroso: e tu solevi / così menare il giorno. pascoli, 303:
). malmenare (raro mal menare), tr. (malmeno).
= comp. da malie] 1 e menare (v.). malmenato
dei sensi e della fantasia mi fece menare in casa la figlia d'un mandarino,
manesca, cadono molti corpi dal solito menare dei moschetti, delle spade, delle
. che si riferisce alla prontezza nel menare le mani, alla prestanza fìsica.
l'ele fante] e menare in qua in là, non con freno
tardi si ritornò a piede, facendo menare il poltracchio a mano, a casa
7-8 (198): quanto egli potè menare le mani e'piedi, tante pugna
trovò addosso a'turingi, apparecchiato a menare le mani ed a far giornata gagliarda,
. dosso, n. 5- menare le mani sulla tovaglia, sui cibi (
tovaglia, sui cibi (anche semplicemente menare le mani): mangiare con avidità
, 19-223: ioseph colse il tempo di menare iacob inanzi a la sua presenza altissima
12. locuz. -alzare, muovere, menare i mantici: sollevarli o abbassarli tramite
via più troppo, se da suo menare; / e molto avante, ben de
l'uomo che alza le mani per « menare » soltanto perciò, non è più
11. locuz. -adoperare, esercitare, menare le mascelle o di mascelle; lavorare
ancora, ma sempre agognava come potesse menare le mascelle. amabile di continentia,
tre giovani]... si penzoro menare a spasso el prete volendolo fare mascarare
modi di ingannare, di raggirare, di menare peril naso. della casa, ii-250
locuz. gettare il mattatore di spade: menare modo. gargiolli, 130: il
23: né dé segnar, né menare cum la man né con lo dì,
-condurre, guidare, mandare, menare, trarre alla mazza: condurre al
oggidì guardare in viso persona, ma menare la mazza tonda, e a chi
diversamente. -scaricare il mazzafrusto: menare di gran colpi, percuotere violentemente.
erano armati unicamente di mazza per menare i colpi e di scudo per pararli e
a chi tribula. -dare, menare mazzate sorde, mazzate da cieconocchio, /
faria vivere mecanicamente per vedere i figliuoli menare l'arcolaio o tacconare pianelle.
vene? = deverb. da menare. ména2, sf. bot.
= comp. dall'imp. di menare e brida (v.).
= comp. dall'imp. di menare e briglia (v.).
= comp. dall'imp. di menare e buono2 (v.); cfr
= comp. dall'imp. di menare e culo (v.).
= comp. dall'imp. di menare e dito (v.).
= comp. dall'imp. di menare e freddo (v.); cfr
= comp. dall'imp. di menare e gramo (v.); cfr
[ugna], forse da collegare con menare. menàide (region. manàide,
. = nome d'azione da menare. menanconìa e deriv.,
= deriv. dal ger. di menare, col sufi, aggettivale -aro (
proprietà! = deriv. da menare, sul modello del part. fut.
menante (part. pres. di menare), agg. che conduce,
« = comp. dall'imp. di menare e penna (v.); voce
mese 'e dpxù 'inizio menare (ant. minare), tr.
signoria... tre volte a menare imbasciadori in palagio. piccolomini, xxv-2-5
lume. pontano, 125: deliberando menare missere rossecto con meco, me è
, della provincia ebbe fatti pigliare e menare a sé. cavalca, 20-27: molti
si contese e non se ne lasciò menare. vita di cola di rienzo,
di gittagli a terra delle finestre e di menare le loro famiglie in piazza e squartarli
i vetturini di torino, nessuno la volle menare per la strada di asti, atteso
questa sferza, acciocché meglio ne possiate menare il cavallo. simintendi, 1-124: la
, e quelle m'è di bisogno di menare. boccaccio, dee., 9-9
bestie domestiche... si lassano menare e tastare per la costumanza e per
: si dava a credere che 'l menare gli asini al mercato per suo servigio
volta gli aveva fatto comodo anche per menare, dalla fiera a casa, un
, 239: quando tu parli non menare le mani. della robbia, 1-307:
, gli anitrini cominciarono l'alie a menare e aiutarsi nell'acqua. pulci,
dire, pur guardandolo nel volto e al menare della bocca. aretino, 20-198:
; / ché l'occhio noi potea menare a lunga / per l'aere nero
; e veggendosi i guelfi sì aspramente menare [ecc.]. fatti di cesare
, 95: quando dominzio vidde così menare sua gente, cominciò a sgridare currio
uomini mansueti che trovavano piacere nel poterle menare la loro botta senza pericolo. carducci,
essendo uomo giusto, non la voleva menare, ma occultamente volevala lasciare. boccaccio
penelopea, non te costui / essere per menare ci pensiamo. forteguerri, 1-80:
degna opera che sarebbe stata quella di menare per donna una contadina. praga, 3-40
, 29-76: non vidi già mai menare stregghia / a ragazzo aspettato dal segnorso
, sì ha soavemente la barbiera saputo menare il rasoio. cennini, 33: abbia
cennini, 33: abbia a mente di menare il pennello sempre di piatto. considerazioni
l'ancudine, / avale è tempo a menare el martello / e batterlo con gran
grano. verga, 3-13: per menare il remo bisogna che le cinque dita
suo lavoro e incominciando senza più a menare gli uncinetti. pavese, 10-30:
a picchiare una mazza, / a menare una pialla, a strapparsi la vita.
patre in terra quasi morto, fece menare la rota de lo carro sopre lo capo
, / ni in faturi ni idoli menare. -per estens. fare oggetto
: cavalcar lo mondo / e 'l ciel menare ad estro / potei, sì alto
qualunque ricente sarà, non ha forza di menare il cibo per lo corpo né di
che fosse morto, perocché lo videro menare al corso dell'acqua. scala del
una donna faceva segno dalla spiaggia con menare un fazzoletto per essere intesa e.
propria protezione (anche nelle locuz. menare a soldo, menare in servizio).
nelle locuz. menare a soldo, menare in servizio). -anche: trascinare
si ne purga, ma chi volesse menare per acqua imo libro, sì 'l guasterebbe
del misurare della terra: dèi sapere menare linea ricta da un punto ad altro e
, possa quella linea, dei sapere menare dall'una parte e dall'altra rictamente
volgar., 9-14: non si deono menare i detti setoni, se non passati
della guerra, per avergli costretti a menare in campagna due verni l'uno dopo
una provincia de'suoi stati, dove menare il rimanente della vita. leopardi, 21-14
maggio odoroso: e tu solevi / così menare il giorno. carducci, ii-2-173:
uomo avea fermato nel suo cuore di menare dolorosa vita per la morte d'una
/ la vostra vita, che sì mal menare. fra giordano, 5-4: ben
fidarmene così alle prime: ma quel menare la vita del tiranno che freme e trema
grazioso... sopra i nudi cespiti menare li lievi sonni! g.
prima collata de la guerra conveniva loro menare. boccaccio, dee., 8-10 (
: si pensò in che maniera potesse menare sua signoria insino alla sua fine. cantari
e distinzioni e potere... di menare le faccende pubbliche. sbarbaro, 1-128
, x-322: quelli che non sa bene menare la sua casa come avrà buona diligenza
: 'l'acqua corre la borrana', e menare la ridda e il ballonchio, quando
una particella del suolo invaso, prima di menare il gran tagliamento dei vostri cavalieri.
; e della bianca punta / farnetica, menare macello fra le spiche esangui.
., 1-93: niuno non dee menare tradimento, ma dee andare drittamente.
benché per rispetto dello onore suo faceva menare el trattato al conte girolamo. testi
e allegoricamente dimostra che, a volere menare la sensualità per la cognizione della fraude,
ancora matura, con isvariati racimoli suole menare rossore di porpora. idem, 2-103
2-103: mentre che pareano... menare forma d'uomo ne'loro membri,
un poca di stoppa; subito comincia a menare la fiamma. rime anonime napoletane del
: si metto foco e po'vento menare, / ancora parerà la fiamma ardente
è cosa vana onne so- perbia voi menare. malispini, 189: il seguente dìe
dolze speranza / laonde nasce tal disio menare. francesco da barberino, iii-416:
porte, / trovar cantar e sollazo menare, / son tutte ornai alla sua fin
i bianchi e'ghibellini si proposono lasciarsi menare a'neri e di consentire ciò che
molto più è beato chi studia di menare seco dell'altre persone al regno del cielo
può saper tutto, né dee lasciarsi menare a voglia d'alcuno. buonarroti il giovane
1-72: tu... la debbi menare [l'anima] a considerare la
aurea volgar., 242: non menare la vecchiezza mia con dolore a lo 'nferno
cosa... non si lasciar menare da ogni vento di parole! b.
peggiorati non poco volendo che ci debba menare alla felicità questa filosofia presente. b
: posta mano alle coltella, presero a menare. panzini, ii-693: dovevate menare
menare. panzini, ii-693: dovevate menare -diceva mia madre -patacche! chi mena
. aretino, 1-135: nel suo menare alla sbardellata, gliene diede una nel
un fracasso con le spalle, que'col menare e io col parare, paremo quaranta
, 1-vi-440: vedete se noi attendiamo a menare perché questa festa abbia tutti i suoi
che le foglie che 'l vento fa menare, li fa tremare, quando seco ricchezze
... uno venterello facea dilettevolmente menare. boccaccio, ii-233: ogni foglia che
drieto; quando menarsi tutto e quando menare parte del corpo. flore de parlare
xxviii-23: né dé segnar, né menare cum la man, né con lo dì
spesso parea che in profondo il dovessero menare. -sostant. aretino,
, 20-81: con la furia del suo menare, crollava la camerina lunga duo passi
sangue ghiottoni. -fare un gran menare: essere in grandi faccende; far
mia, / tu facevi un gran menare: / isvegliomi che dormia. -farsi
: / isvegliomi che dormia. -farsi menare al guinzaglio da qualcuno: su
, 6-155: alla sua età farsi veder menare al guinzaglio da una ragazzina.
le gambe menavan. -imparare a menare la bocca: esercitarsi a parlare correttamente
nello intrare in letto. -lasciarsi menare dalle gambe: avviarsi, andare verso
non occupati da spedizioni, mi lasciava menare dalle gambe al * louvre 'senza
1-297: vuol [amore] con perfezion menare / ogni cosa al suo bel fine
se coll'aiuto loro mi riesce di menare in fondo la cosa. b. croce
non mi farò o non si lascierà menare in tondo. -menare attorno la
cuoco, 1-144: quando volete sostenere o menare avanti una rivoluzione già fatta, avete
suoi beni a chi sa di barca menare (come da noi in modo basso
è tutta farina petrarchistica. — menare fracasso: v. fracasso, n.
fracasso, n. 7. — menare furia: v. furia, n.
furia, n. 13. — menare gabbo di qualcuno: farsene beffe.
nacciavanli colle spade. — menare gazzarra: v. gazzarra1, n.
gazzarra1, n. 3. — menare gioia: v. gioia1, n.
gioia1, n. 8. — menare giù uno scritto, un articolo: eseguirlo
ignorante e un disonesto. — menare gramo: v. gramo, n.
gramo, n. 7. — menare il can per vaia: v. cane1
cane1, n. 17. — menare il gallo al pollaio: introdurre in
il gallo a pollaio. — menare il mulino e la tramoggia: con riferimento
la farina macinata fu. — menare in bordello qualcosa: deturparla, profanarla.
onesto levasi alla vendetta? — menare in o a fracasso: v. fracasso
fracasso, n. 7. — menare in giro: v. giro, n
giro, n. 23. — menare in lunga, alla o per la lunga
lunga, n. 8. — menare in lungo: v. lungo1, n
lungo1, n. 46. — menare in servaggio: v. servaggio.
servaggio: v. servaggio. — menare i piedi: v. piede.
piedi: v. piede. — menare la coda: dimostrarsi sicuro di sé.
ni mica barbagianni. — menare la cosa lenta: v. lento,
lento, n. 32. — menare la danza: v. danza, n
6 e n. 14. — menare vagresto: perdere tempo inutilmente; non
; sai tu perché. — menare la guerra: v. guerra, n
guerra, n. 13. — menare la lingua: v. lingua, n
lingua, n. 23. — menare la lingua contro o verso qualcuno:
lingua, n. 23. — menare la lonza: v. lonza, n
lonza, n. 4. — menare la mano: comportarsi, agire in un
lui di porgiare. — menare la mano bassa: v. basso1,
basso1, n. 16. — menare la mano leggera: comportarsi con grande
fatte molte composizioni piccole. — menare la mazza tonda o a tondo: v
, n. 26. — menare le calcagna: v. calcagno, n
calcagno, n. 2. — menare le calcole: v. calcola, n
calcola, n. 2. — menare le gambe: v. gamba1, n
gamba1, n. 19. — menare le ganasce, menare di ganascia:
19. — menare le ganasce, menare di ganascia: v. ganascia,
ganascia, n. 3. — menare legato o preso qualcuno: trascinarlo strettamente
-voler trovar pronta la polenta senza menare la mestola: pretendere di ottenere ciò
voglia di trovar fatta la polenta senza menare la mestola, quando si videro imbandita
a ruota. = deriv. da menare. menarròsto (menarròsti),
= comp. dall'imp. di menare e arrosto (v.).
dice. = deriv. da menare, (col probabile influsso di manata
menato (part. pass, di menare), agg. accompagnato, condotto
smalto... e così gli fece menare lo smalto. salvini, 21-31:
bilicata orizzontalmente in alto, a uso di menare il mantice sottoposto. 4
menatoio. = deriv. da menare. menatóre, agg. e sm
terriccio. = nome d'azione da menare; il signif. del n. 5
. = nome d'azione da menare. menazo, sm. ant.
, alteramente perseverando, lo incominciato lavoro menare a fine. = voce dotta,
-imparare, apprendere, studiare, mandare, menare a mente una nozione: imprimersela nella
e'fu stabilito che gli alunni dovessero * menare a mente 'qualche poesia. un
ebbene chi crederebbe che il modo 'menare a mente ', per 'imparare
* coda '; cfr. fr. menare. menure, v. minore2.
. / ni in faturi ni idoli menare. carducci, iii-13-61: il nome
fuggire suo e della confessione, deliberò menare ippolito seco al podestà. ariosto,
, che le foglie che 'l vento fa menare, li fa tremare, quando seco
aperse. = deriv. da menare. meriània, sf. bot
riposare. = deverb. da menare. merire, intr. (
parlar, anzi ritiene; / al menare una penna atto e gentile, / ha
volgar., 8-7: il fa'menare [il miele] per spazio di v
mano o in pugno; tenere, menare la mestola: ricoprire un incarico di responsabilità
cucina! -trovare fatta la polenta senza menare lamestola: godere, senza scomodarsi, i
voglia di trovar fatta la polenta senza menare la mestola, quando si videro imbandita
7. locuz. — menare la vita mezzanamente: vivere senza infamia
stralunare d'occhi, un alitare, un menare, un dibattere. = deriv
dà miele. -distillare, menare, spargere, stillare, sudare miele
. miner. minare2, v. menare. minar, minaré e mineré,
ministrare la tortura. 12. menare, vibrare, assestare (percosse).
sul tal monte, ti briga di menare alla marina ». petrarca, i-2-
59-4: chi sazamente 'l mondo voi menare, / fermese andare -contra la ventura
valorosamente da basso, ma senza poter menare colpi mortali; infino a che, forato
l'acqua corre la borrana ', e menare la ridda e il ballonchio, quando
lxxxiii-521: l'anema vole ke 'l corpo menare / deia la vita sua sì moderata
senza conoscerla. -condurre, menare, prendere, pigliare, aggiungere a
voglio pur vedere. -condurre, menare, prendere, pigliare moglie o la
. dominici, 1-72: la debbi menare a considerare la varietà dell'erbe,
i-4: un altro giovane bellissimo fece menare in uno molto dilettevole giardino. petrarca
popolo e i popoli come greggi da menare al pascolo. 2. per
sì gli dice ch'egli sì la debia menare a uno monistèrio, imperò ch'ella
che le foglie che t vento fa menare, li fa tremare, quando seco ricchezze
montatemi in groppa, che io ri menare vi voglio a casa. -montare
una moria. -fare moria: menare strage. finiguerri, 89: dagli
-condurre, indurre, mandare, menare, mettere, muovere, porre,
tradito dal loro condiscepolo, lo vider menare alla morte a modo di ladrone colle
sé su un tavolino. -mandare, menare a mostra qualcuno: esporlo al pubblico
spirito aretino, 20-45: ti vo'menare in un luogo che averai grandissimo piacere
, per meglio e senza alcuno impazzo menare le gambe,... trattese le
: il buon destrier si fe'nanti menare, / d'acciaio coperto tutto a grosse
naso in mano. -condurre, menare, portare, prendere, tirare qualcuno
; / ché l'occhio noi potea menare a lunga / per l'aere nero e
federico gozzo [p. petrocchi]: menare la negraia al lavoro. p.
discoli, e se il maestro vuol menare il nerbo o la sferza sopra di loro
il proponimento del savio si è di menare la vita netta e fare tutte le
hanno fatta gli elettori, il barca- menare non fosse imposto, pena il cadere »
o al niente qualcosa: v. menare, n. 41. -mettere,
, wagneriana e titanesca avesse finito di menare strage e si fosse ritirata esausta.
-dare nocche, delle nocche; menare o mettere in opera le nocche,
. bocchelli, ii-13: cominciò a menare schiaffi sul viso e nocchini sul capo della
fratelli escano di palagio e vadano a menare lor vita chi in una e chi
2: or va di notte e non menare il cane. -essere oscuro,
or va di notte; e non menare il cane, / ghiotto tralinto a
, 1-446: esendo peri- teo per menare la donna, invitarono alle nozze i cien-
ingiuria e la servitù et il veder menare le mogli con li figliuoli allo opprobrio
salviati, 19-61: i paperi / voglion menare a ber l'oche. crusca,
uno sventato; ma: i paperi vogliono menare a ber l'oche. -mettere
1-iii-19: stu diatevi di menare i giorni vostri sicuramente, ma, por
v'erano avendo gli occhi, veggendo menare un ronzino a mano, a gran
ad un'arte non che dovesse menare lo smalto quando gli era detto
essendo uomo giusto, non la voleva menare, ma occultamente volevala lasciare.
bisogna a chi non se lo vuol menare a l'odore di costei e di colei
maggio odoroso: e tu solevi / così menare il giorno. bandi, 35:
nobilmente, com'elli mi doveva menare..., noi incontrarne una
/ dunqua tu non ài donne / menare signoria / a bon pover ke invita
i-126: l'opera- mento di saper menare l'arme fu pria trovato da publio
altra deggano e siano tenute ciascuno di menare uno pregione palesemente portante la facola grande
, wagneriana e titanesca avesse finito di menare strage e si fosse ritirata esausta.
ancorché di lei sola alcun non debba menare orgoglio. mazzini, 34-22: non
convento di monaci. -cavare, menare, pigliare, prendere, trarre origine,
un tòr l'orso a modana a menare. -pelare l'orso', essere
.. continuarono o pure cominciarono a menare una vita più stretta e rigorosa in conformità
, sì ha soavemente la barbiera saputo menare il rasoio. -le midolla e
: mettere in mostra, ostentare, menare vanto. piccolomini, 10-297: se
amenissimi li quali uno venterello facea dilettevolmente menare. guasti, iv-325: dirimpetto a questo
: andavasi palleggiando tra le parti con menare per la lunga questa negoziazione.
, 2-2-184: vedendosi in uno tratto menare al vivere libero con amore e sanza
cavalca, 20-278: questo fece non volendosi menare dietro per lo male parere delle genti
partì, però che il cardinale si lasciò menare per le parole, credendo fare il
, 1-iii-472: berta non s'azzardava a menare le bestie sciolte al pascolo o all'
tra le maestranze, quel metodo di menare checchessia da un luogo all'altro per
bonsanti, 3-ii-319: giulia si lasciava menare per il naso, era una pasta.
. locuz. -avere per le mani, menare una gran pasta: essere impegnato in
autore: / egli ha tolto a menare una gran pasta. -avere,
-tergiversare. gigli, 4-78: menare per parole, dar pastocchie. =
. si- ione, 8-37: quel menare il can per l'aia, da parte
e quelle m'è di bisogno di menare; e udiranno la voce mia, e
costo, 1-105: soleva uno sciocco pastorùccio menare alla pastura un branco di pecore.
espressioni condurre, essere, guidare, menare, mettere, ricondurre alla pastura,
, il patibolo; accompagnare, condurre, menare, trarre al patibolo; destinare,
2-380: ciascuno banderaio debbia andare e menare dinanzi a sé, andando e tornando
criatura, 9oè a dire no tei menare per boca levemente...
è uomo da non si lasciare mal menare e bistrattare, ma per rendergli,
il foco pronta accomodossi / cantava nel menare una canzone / sopra vulcano quando maritossi
34. locuz. -adoperare, maneggiare, menare, muovere, fregare, reggere,
più fede si dé'dare, / penna menare / né legger sanno appena. iacopo
-maneggiare, menare, toccare, trattare il pennello,
al buio, e giotto non saprebbe menare pennello sanza lume? vasari, ii-135:
mogliera per avere figliuole da maritare per menare i generi allo inferno; e così
. f. giambullari, 325: bisogna menare le mani e far pensiero di morire
, / ché l'occhio noi potea menare a lunga / per l'aere nero
-cacciare, condurre, dare, mandare, menare, mettere, trarre a, in
, admaestrandoti come perfettamente la tua vita menare si debbi. mazzini, 53-262:
(permétto). ant. condurre, menare. marsilio da padova volgar
cavalca, iv-82: barnaba, volendo menare seco giovanni..., non piacque
se none una piaggia dove procuravano di menare la nave, se potessono. boccaccio
pianamente si pensò in che maniera potesse menare sua signoria insino alla sua fine.
v-1-351: visto il tutto, mi lascio menare a l'uscio del giardin principale,
perseguitarono in varie maniere e gli fecero menare una trista vecchiaia. lanzi, v-115
hanno barche... scavate con menare di pietra. questi popoli adoperano le pietre
xliii-452: se lei [elena] possiamo menare ad troia, per lo suo pigliamento
., 29-81: non vidi già mai menare stregghia / a ragazzo aspettato dal segnorso
capo, accioché vada là ove si vuole menare, a similitudine del carro, il
commisse / che la dovesse su nel ciel menare, / ove gionta, di ambrosia
era anche la fonte / a cui menare le sue bestie a bere. d'annunzio
paludi e altrove. -assestare, menare (un colpo, una percossa).
, sì ha soavemente la barbiera saputo menare il rasoio. -mangiarsi le polpe
dì furtivamente levaro due fioche di porci e menare due porcari de'nostri fideli. p
'l non sia me fatto che di menare quella porcinagtia, quella sbiraglia a casa mia
l'altrui benivolenza. 4. menare, vibrare un colpo, una percossa.
, xliii-344: fece iesù a gàbatha menare / e in quel loco fé ponar un
terra. 4. locuz. menare in portantina: trattare o considerare con
luogo di cavarne profitto, seguitiamo a menare in portantina la cara terza persona,
che le foglie che 'l vento fa menare, li fa tremare, quando seco ricchezze
: raggirare, prendere in giro; menare per il naso. s.
le lacrime. -mettere, menare qualcuno o qualcosa in possanza di qualcuno
, corse ed abbracciollo, e volselo menare la sera a cena con lui. ed
della republica. cesari, i-516: 'menare 'è proprio del condurre trattati e
, / sebben fra l'altre in ben menare i denti / tutti mostrano aver precipua
in preda; cacciare a preda; menare preda; mettere a, in preda;
(anche nelle locuz. levare, menare preda; menare in preda). -dir
locuz. levare, menare preda; menare in preda). -dir. inter-
di roma le fece prendere e fecele menare dinanzi a sé. fiori di filosofi,
nelle piume e negli agi riposando, menare a tempo le gravose pregnezze? p
capelli la femmina e si diede a menare una mano con tanta furia che la
a doverci più prontamente e più prestamente menare a meritare e ad avere la divina grazia
l'uno alla più presso villa per menare uno mulo, e l'altro rimase a
, e i piedi e le ganbe menare e soave mente piegare di dietro verso la
? monosini, 317: ogni prete può menare il cherico: 'unusquisque suam secum
dei sensi e della fantasia mi fece menare in casa la figlia d'un mandarino,
curava la vita e quella che dovea menare era troppo lontana e al di sotto delle
qual prima di loro la dovesse con seco menare a giacere. pagliaresi, xliii-94:
d'opinioni,... cominciarono a menare una vita anacoretica, sotto questa regola
moglie, che anch'essi si lasciavano menare dalla curiosità in quella processione. de
, quella che. tti do- vrebe menare a prociesione coronato d'ulivo insino al
ottimamente si procura, può un bue menare l'aratro e due insieme giunti menare
menare l'aratro e due insieme giunti menare due aratri. alamanni, 5-5-275: chi
il mio amico, a piallare e menare la mazza. -con valore di
spesso parea che in profondo il dovessero menare. m. ricci, ii-194: il
a doversi più prontamente e più prestamente menare a meritare e ad avere la divina grazia
: proverbialmente si dice: 'non menare muto in nave '. anonimo [de
recente sarà, non ha forza di menare il cibo per lo corpo né di provocar
santamente con speranza di futura immortalitade veggiamo menare questa vita senza peccato criminale che guasti
-prurito delle mani, delle dita, di menare le mani: voglia di picchiare qualcuno
delle mani, che non poteva più menare squadristica- mente. -prurito di
pudibunde, sopra el quale lui se dè menare a terra. savonarola, 8-ii-130:
, 2-437: la restonica, forse per menare un'arena fina, possiede la virtù
m. cecchi, 1-i-87: ne gli menare mascherati in carcere / tutti e tre
kalenda de septenbre e cum capitoli devesse menare qua- ctro iudici, dui doctori e
meco in questo punto, ché ti vo'menare in un luogo che averai grandissimo piacere
presunzione, vanagloria (anche nell'espressione menare puzza). aretino, 20-65:
peggio, pretendono con tutto ciò di menare una vita affatto simile a quella de'primi
tante ber- gamine donzelle, cominciò a menare pugni e calci. -come epiteto ingiurioso
. 2. intr. tornare a menare colpi. pulci, 21-30: rinaldo
20-82: con la furia del suo menare, crollava la camerina lunga duo passi,
non ancora matura con isvariati racimoli suole menare rossore di porpora. sacchetti, 157:
noi a cui sta in mente di menare il pontefice a rimpastare tutta l'italia e
, 29-77: non vidi già mai menare stregghia / a ragazzo aspettato dal segnorso,
credendosi divenuto lione, con un gran menare di ragghi spauriva i cumani che noi
orti dilettevoli, e tu medesimo vi puoi menare leggieri raggienti d'acqua.
è già dura e non si può menare né rammollare. simone da cascina,
, / e altro frutto non puote già menare. fra giordano, 1-99: il
, sì ha soavemente la barbiera saputo menare il rasoio. -passare sulla lama
. nelle espressioni andare, mandare, menare a rastello, fare rastello).
. nelle espressioni fare un rastrello, menare il rastrello). guicciardini,
casa, ché piccola casa può'tu menare reai vita. -che ha misure
carnascialeschi, 1-216: sotto sopra ben menare / con trar calci e dar recchioni
138: cotanto ti richeriamo: non ci menare in tue impedisce la recepzióne de le
sapere. -in partic.: rivole menare per il naso il monarca. leti,
ben de$o rixo e canto e goie menare / et alegrare da po ke sum tornato
fare oggetto di una condotta irriguardosa; menare un pugno, uno schiaffo.
la vostra vita, che sì mal menare / veaea in mondo, che gl'er'
2-142: io... mi lasciava menare dalle gambe al 'louvre '.
vittime e voti / e parte per menare il can per l'aia. s.
renderla a'cartaginesi, o è da menare inn. altra parte loro abitamento?
, a cui sta in mente ai menare il pontefice a rimpastare tutta l'italia
suo signore e cieco, se ne fece menare a pisa, credendo quivi men male
quivi men male che in altra parte menare il residuo della sua vita. scroffa
d'uno spuntone: per che ella di menare le mani attorno non restava niente.
che deucalion vide voto e le sconsolate terre menare alti taceri, con lagrime parlò in
a dover riconoscere la mia incapacità a menare a duon fine una tale opera.
cantare 'l'acqua corre la borrana', e menare la ridda e il ballonchio. ser
voci allo incontro si veggono cliente sono menare la ridda e il ballonchio, ciò sono
avvinazzati si dettero nel cortile sottoposto a menare la ridda e cantare a rotta di
voce s'infervoravano così che le donne parvero menare proprio una ridda frenetica. g.
senso e di qualunque cosa non sia da menare vanto o da porvi speranza ferma.
pace. 6. sospingere, menare (animali, greggi, mandrie);
, concedetemi che io possa come privato menare la vita mia. tortora, iii-245
è di uso frequentissimo per dare, menare, parlandosi di busse. es.:
, / che mi facea valere -e gioia menare. ariosto, 6-8: lurcanio sì
terra, e proprio non si lasciava menare. carducci, ii-8-173: ella sa
rime, oltra che vi bisognerà saper menare le mani. monti, v-72: se
l'uno alla più presso villa per menare un mulo, e l'altro rimase a
se sarà stemperato caldo, si vorrano menare [le pecore] in prossimane pasture,
aretino, 20-125: né gli giovava menare, né rimenare, né dito nel
e intens., e da menare (v.). rimenata
dal papa sancto / eran mandati per menare acordo, / perché li fali- ron
noi a cui sta in mente di menare il pontefice a rimpastare tutta l'italia e
/ la vostra vita, che si mal menare / vedea in mondo, che gl'
. disse: noi possiamo vincere per menare questa oste per lunga, perocché annibaie
/ quando cristo vediero, / preso, menare a corte; / sam pietro si
. tavola ritonda, 1-259: isotta fece menare tristano in una camera di lungi da
visteno colui, resanato per miracolo, menare lo prete a casa sua. achillini,
giamboni, 8-ii-380: sappiate che dovete menare con voi dieci giudici e dodici notari
quando guida una caccia non deve mai menare cane a lassa, e le cause son
ben dego rixo e canto e goie menare / et alegrare da po ke sum tornato
sì gli disse: -se mi vuoi menare / su l'isoletta un de'figliuoli tuoi
diliberaste, che li scribi v'ebbono a menare. l. ghiberti, xv-329:
può saper tutto, né dèe lasciarsi menare a voglia d'alcuno. morgagni,
fu ora de pranzo, così lo fece menare per forza in campituoglio e là lo
. e di poi con onesto modo menare alla magliana. della casa, iv-33:
. -dare ritti e rovesci: menare colpi da ogni parte. tommaseo
promettendogli fidanza dal comune, lo dovesse menare a roma; acciocché più leggermente per
rivendicati. silone, 8-37: quel menare il can per l'aia, da
torello, che mi vi volle pur menare. rinaldo degli albizzi, i-69: vogliamo
, ragunato legittimamente u capitolo si fa menare dinanzi a lui vestito da secolare o una
del farvi motto: che ne volea menare la famiglia a firenze. 27
, / che ti lasciasti abattere e menare. carducci, iii-10-304: e chi se
tutta la città que'remitelli / fece menare. s. bernardino da siena, 2-i-196
. f. giambullari, 326: bisogna menare le mani e far pensiero di morire
avvinazzati si dettero nel cortile sottoposto a menare la ridda e cantare a rotta di voce
entro la terra. 19. menare colpi con violenza. bersezio, 4-277
troppo gran fatica e spesa sarebbe il menare le sue mercatanzie in piazza, né
: altri, il cui ufficio era menare un orribil fracasso, battendo sconditamente certi
ed il fasto che si continua a menare ed a fare su quella sventura.
nel sacco, e come tanti buffali lasciarci menare per il naso da'papi e da'
puosesi in cuore di disfare roma e menare a morte i consoli...,
capelli la femmina e si diede a menare una mano con tanta furia che la poveretta
: -anco ai frati piace il menare de le calcole? -a loro sa
lei, nonn. è ogni femina da menare e congiugnersi in uno medesimo luogo.
. aretino, 26-259: nel suo menare a la sbardellata ne gliene diede una
forza di due e incerta si lascia menare a due. 4. figur
, avendo prescia, molto lo sollecitava col menare delle calcagna, sbrigliandolo lo scridava.
esercitarsi così a scagliare sgam- etti e menare di gran pugni all'aria..
per rubarlo. foscolo, iv-298: quel menare la vita del tiranno che freme e
loro senno il dolore, aspettando di vederli menare alle forche. d. bartoli,
schize, chiamate canoe, scavate con menare di pietra... stanno trenta
campo di cavoli dove l'asino cominciò a menare scempio. 7. disgrazia
potessono attaccare il loro uncino per poterlo menare più ischernevolmente, facendo beffe di lui
schize, chiamate 'canoe', cavate con menare de pietra. = part. pass
, 1-7-22: colpi diversi ben potea menare: / re carlo e gli altri
pa- lumbi selvagi né con rete né menare ad quilli con balestre o scuppetti,
uomo non dè poi dare l'animo a menare duolo. -eco di un fatto
, ii-918: 'sciabola': nella menare fendenti. scherma, una delle
.. ch'egli ha tenuto in menare a fine quella sua fintafavola. guarini,
1-iii-472: berta non s'azzardava a menare le bestie sciolte to, e
pensieri è l'amico / incallito a menare la mazza, un prodigio a suonare
acconcia / che carlo ancor se ne lascia menare. / ma turfiin savio la ballata
gl'imperiali e spagnuoli pensavano più a menare a gabbo che a concludere un accordo
xliii-64: in sul monte calvario sì 'l menare), / ove spogliargli la sanguina
-scorrere il paese, la campagna: menare la vita a proprio piacimento, fare
e screanzata che sono stato costretto a menare da un mese in qua mi ha tolto
, per consolare gli afflitti soldati, facendo menare al cospetto di tutto l'esercito i
, i-v-13: ellino ordinaro i menare. laude cortonesi, 1-i-272: preghiam laudando
le cose, e ch'elli dèe menare sego giudici e notari ed altri officiali
che le foglie che 'l vento fa menare, li fa tremare, quando seco ricchezze
/... / fece iesùa gàbata menare, / et in quel loco fé ponar
le mani a segno: non allungare né menare le mani. forteguerri, iv-259
vedete voi dotti? che andate cerconviemmi menare una persona che sia molto segreta, e
donna, da'resta / a lo pianto menare / suo fatto, la quale non ha
la fanciulla, stando in sedia, fece menare il detto giovane dinanzi a sé,
so; perché? - io vi vorre'menare / a dolovica, a far la
io che in certe cose mi lascio menare per il naso come un vero bufalo
... fattasi alla camera menare dove ricciardo era, col capo coperto in
« benvenuto, se tu ti vuoi menare la mia angelica a roma, lassami un
de'gentili uomini; costui, usato di menare ti. cerval, cierval (letteralmente
suoi ragionamenti sono particolari e serventi a menare a fine la favola. p e
, acciocché meglio ne possiate menare il cavallo. ottimo, i-332: anticamente
isgherro, / che tu mi vuo'menare alla taverna? razzi, 7-14: l'
figura, / angeli sì audimo no- menare, / sì corno n'ammaestra la scrittura
, per meglio e senza ancun impazzo menare le gambe, parendogli fuorsi stare in
, che le foglie che 'l vento fa menare, li fa tremare, quando seco
fiume de ripa armea, e fecelo menare a campituoglio. g. moretti, 441
i-lll- 333: se le sciocchezze dovesser menare i morti a fiume, farebbero siepe
camenti, le porge la mano e vuoila menare in paradiso. seneca volgar.,
infi, 29-77: non vidi già mai menare stregghia / a ragazzo aspettato dal segnorso
, 8-ii-385: dèe [il signore] menare a sua compagnia savi cavalieri e ben
, con valore intens., e da menare (v.). ^ menare2
... ch'egli ha tenuto in menare a fine quella sua finta favola b
: soggiornare, quasi giorno sopra giorno menare. m. adriani, vi-99: piaccia
cavalca, 20-120: la fece menare al mal luogo e comandò a un
; chi domanda di que- prendere, menare, condurre, ricevere, togliere a soldo
del sole di luglio, di agosto-, menare vanto di aver fatto ciò che andava
capelli la femmina e si diede a menare una mano con... furia.
1513: l'abbate pastore il si fece menare dinanzi e, racconsolandolo benignamente, mandò
, che le foglie che 'l vento fa menare, li fa tremare, quando seco
gentili uomini..., usato di menare quegli fuori della terra in tempo di
. se lo cominciò frate puccio a menare talvolta a casa. bibbia volgar.,
aretino, 20-125: né gli giovava menare né rimenare né dito nel fischio né sotto
volgar., 1-229: nocchieri scifano di menare muti con loro in nave, imperciò
]: 'sorbare': percuotere, colpire, menare o simili è d'uso corrente.
super (v. sor2) e da menare (v.), per adattamento
1-vii-385: andavasi palleggiando tra le parti con menare per la lunga questa negoziazione per che
, 1-144: quando volete sostenere o menare avanti una rivoluzione già fatta, avete
del pupillo possa più lungamente deliziosa vita menare. 15. dir. disus
spadone o difendersi con lo spadone 0 menare di spadone a due piè 0 a due
: or si comincia le man a menare. / la vita o il corno qua
possibile di abbandonar leopardi, fra il menare lui qui o il fermarmi io per sempre
di me certamente. -portare, menare, condurre, accompagnare a spassoqualcuno: portarlo
spasimato, / né la fanciulla da menare a spasso! pascoli, 1-307: in
spatasciando, / vaccio el vo- leano menare; / iesu voleano guastare / e doie
/ givanlo spatassando, / presto il volean menare. = comp. dal pref.
settentrionali. 13. locuz. menare le spazzole-, picchiare forte. c
. a pregarlo che seco il dovesse menare e che egli voleva essere e fante
, vi-392: il cavaliere si fece ri menare il destriere a casa e tanto il
latini volgar., i-77: voi dovete menare con voi diece giudici e dodici notari
sdegnare lucrano, che se ha veduto menare a lungo con vane promesse; e ieri
sua spiacenza amarissima mazzarini in essersi lasciato menare per parole e per beffe dal duca
la vostra vita, che sì mal menare / vedea in mondo che grer *
olio per tutte le carrucole nel dover menare attorno quattro o cinque spedate di lepri
infilarsi in quello spiedo e da lasciarsi menare a scaricare e incendia forza in cantina
come un estatico,... menare insomma una vita che sposava la ritiratezza
mani, che non poteva più menare squadristicaménte. = comp. di
tanto che afferrato lo squadrone cominciò a menare squadronate addosso all'impertinentissimo sargente.
gittagli a terra delle finestre e di menare le loro famiglie in piazza e squartarli in
vivere in una determinata condizione materiale; menare un certo tipo di esistenza, condurre un
meritata. sacchetti, x-33-13: per menare la bacchetta oltre al debito modo,
se sarà stemperato caldo, si vorranno menare [le pecore] in prossimane pasture
11. brandire, vibrare un'arma; menare un colpo. attribuito a petrarca,
. doni, 2-135: non istarò a menare la cosa lenta o lunga, facendovi
coltivatore, oppresso dalle arbitrarie gravezze, menare una vita stentata e infelice. bacchetti
... le sogliono qualche volta menare alla pastura per le strade o per
. -ant. e region. menare vanto di qualcosa; darsi delle arie
io ho una stizza che bisognerebbe ben menare a cavarmela. p. fortini, iii-150
rompere, il rovinare un oggetto. - menare a straccio: rompere completamente, distruggere
madre e me. -portare, menare fuori di strada: sviare, pervertire,
extra (v. extra) e da menare (v.). stramentire
tu, frapf> a, fa'di menare il vecchio ad ogni modo. - non
inf, 29-76: non vidi già mai menare strégghia / a ragazzo aspettato dal segnorso
inf, 29-76: non vidi già mai menare strégghia / a ragazzo aspettato da segnorso
io non ci veggo nulla di meglio che menare una grande stnsciata di penna sul dare
fatti di cesare, 84: si fece menare uno toro e menarlo a l'altare
olio per tutte le carrucole nel dover menare attorno quattro o cinque spedate di lepri
uno uomo avea fermato nel suo cuore di menare dolorosa vita per la morte d'una
vivere mecani- camente per vedere i figliuoli menare l'arcolaio, o tacconare pianelle.
, 200: e detti imba- sciadori menare famigli diciotto, cioè vestiti a taglia tutti
biringuccio, i-31: aviate a memoria di menare il taglio de la nel taglio mostrasi anche
e lo incominciò... a menare talvolta a casa. s. bernardino da
fecie tendere el padiglione, e fessi menare dinanzi e'... prigioni. f
ch'è sì desideroso / di noi menare al luogo tenebrato. -abituato all'
dire, bel dolce padre, non ci menare infino dentro alle tentazioni. bibbia volgar
lo nume de ripa armea e fecelo menare a campidoglio. guicciardini, 2-1-18:
ci pare buono e convenevole dire e menare il testimonàggio d'aristotole per la singolarità
di gesù cristo [tommaseo]: lo menare in casa di caifas, dove produssero
fato. 19. vibrare, menare una spada, un'arma bianca, dirigerla
forteguerri, 7-1: in somma quel menare sempre le mane, / quel darle,
dipigne al buio, e giotto non saprebbe menare pen nello sanza lume?
-menare in tondo qualcuno: v. menare, n. 41. -menare la
del muro gli antichi diritto non vollero menare, accicché alle percosse de'bolcioni acconcio
all'argano, quando si fa forza per menare innanzi la gomena. = adattamento del
; / da terra gli elefanti hanno a menare, / di torre e di beltresche
.). 4. locuz. menare il torrone a qualcuno: seccarlo, importunarlo
fece tosolare e così tosolata la fece menare nella piazza della città statuti di perugia
chi sagamente 'l [o] mondo voi menare, / férmese andare -contra la ventura
tradito dal loro condiscepolo, lo vider menare alla morte a modo di ladrone colle mani
or va di notte; e non menare il cane, / ghiotto tralinto a bilenco
lat. trans 'attraverso, oltre'e da menare (v.). tramenato
nobil brigata adunavasi da esso lei per menare più solennemente una qualche erudita sera;
devotamente rengraziollo. 8. condurre, menare l'esistenza, un lasso di tempo
me so trasfigurare / e guerra saccio ben menare / quando mi piace. s.
dal lat trans 'attraverso, oltre'e da menare (v.). trasmerino
da un luogo a un altro; menare animali. -anche: trasferire prigionieri da un
avesse pur una volta vedute la penna menare con tanti dolci et adatti modi e con
de tante bergamine donzelle, comincio a menare pugni e calci (ché allora non era
ix-575: pilato... fece menare fuori iesù; e sedette per tribunale,
[pilato] iesu a ga- bata menare, / et in quel luogo fé ponar
, xcv-67: una parola potè tristamente / menare um fato tuto a perdesone. giuseppe
. 3. locuz. dare, menare il turibolo: tenere un atteggiamento adulatorio
. re de'mangi, che le dorvesser menare ad argon, al signore di tuttutto
. 4. locuz. - mandare, menare qualcuno all'uccellatolo-. giuseppe degli aromatari
chetamente insino a tanto che latua biancofiore vedrai menare per esserle data l'ultima ora.
: le bestie domestiche che si lassano menare e tastare per la costumanza e per l'
mi presero per la cavezza, e volevanmene menare via. cinelli, 1-54: nella
, 1-59-8: chi sanamente 'lo mondo voi menare, / férmese andare -contra la ventura
d'ira (anche nella locuz. menare vampo). la spagna, 33-24
battagliero, aggressività (nella locuz. menare vampo). giaccheri, 6:
vanteria (per lo più nella locuz. menare vampo). buonarroti il
.]: 'vanteggiare':... menare spessi e sciocchi vantamenti. =
lxlv-88: da ogie innanzi so'deliberato / menare in alto mar la vita mia;
, li quali uno venterello facea dilettevolmente menare. f. pona, 4-135: due
disonesta forma si facea dietro questa damigella menare. = agg. verb.
-menare via qualcuno: v. menare, n. 41. -mettere via
vostra falsitate. -essere manesco, menare le mani (nella locuz. villaneggiare
farvi motto: che ne vo- lea menare la famiglia a firenze, e feci come
in fiume, / che ne suol pur menare un gran volume. monti, x-2-56
proveggono, li quali si fanno dietro vuoti menare per iù freschi trovargli al bisogno
se ti intervenisse che tu fossi tentato di menare le zampe nella robba del padrone,
che l'acqua non la potesse via menare. g. barbaro, ii-95: il
bresciani, 6-viii-236: cominciai a menare il manico del mio frustino, e
somma di danari per avermi poi a menare il zufolo? malatesti, 43: se
erano tutte cefole: forse erano bravi a menare la zappa, ma non ci metterei
= comp. dall'imp. di menare e latte. menandrèo, agg
troppi delinquenti in giro se arrivano a menare anche noi che siamo scassati e lisci
poter entrare in questa materia; vuol menare le mani, vuol appuntar i piedi al
brito e dettegli una mena. nl menare, tr. (méno). menarla