sì sereno, / con guardo sì men de l'usato bieco, / che fu
bruno, 3-14: se vedete talvolta certi men gravi propositi che par che debbano temere
tuo versetto, / né più né men vi metti, se 'l vuoi bello,
ma il primo essere proprio a organi men fini, l'altro inevitabile a piu perfetti
connesso con lxxóg 'losco, strauna verità men generale. è la sostanza della ragione umana
/ che ad osservar muovevano / i men curiosi e i pavidi. graf 5-295:
nese a la prova, -ché ven men la potenza / patere onne en- crescenza
ma non già che il saper faccia men degno, / anci lo adorna come un
/ e i monimenti son più e men caldi. b. segni, 11-251:
di raffaello] è più simmetrica e men libera che altrove. ghislanzoni, 16-298:
all'uomo onesto e pio è caro non men della vita. tommaseo, 13-iv-158:
la sustanza della calamita più porosa e men sincera... fa che non tutti
b. davanzati, ii-221: men vo con quei che tengono i germani,
avea la fiamma più sincera / cui men distava la favilla pura, / credo,
di mortai risonanti, / più e men cupi a far bassi e soprani! /
ornai ch'è sera; / e men saremo scherzo della gente, /..
, irsute e più sinistre, / persone men civil e più modeste, / rivolgi
pezza si sta aspettando, ci torna men grave e più sopportabile.
conversazione che i poveri mariti tengono per men male dissimular quello che veggono, che rispondere
, i-1349: la raccolta adunerà il men peggio delle mie liriche edite e inedite
che sintetizzando ascendono sino a voi e fanno men aspri i dolori e men sensibile il
e fanno men aspri i dolori e men sensibile il sozzo involucro ch'è carcere e
restar muta. sbar / men periglioso corso. baro, 3-41
. tebaldeo, cap., 10-24: men gloria è il morir quando l'uomo
ruvide e gli rapugnitopi, / ne men l'inverniciare gli orci rozzi. spavano tutto
smozzicarlo prima nelle parti meno venose e men prossime alle vitali. leopardi, 341:
depositò le spighe più smunte, i frutti men maturi, gli erbaggi senza sugo.
del se- gneri e di altre frascherie men rilevanti. snerborato, agg.
quell'ingegno, ma solo a renderlo men fecondo. passeroni, 5-202: la fatica
locuzione familiare, 10 stesso, ma men comune che 'fare il nesci'. =
perch'egli desse in escandescenze e poco men che non isnudasse il pugnale per trucidarmi
d'avermi a sé distretto, / sì men portò sovra 'l colmo de l'arco
non già che si sobarcoli, / venir men voglio ove fortuna piovane.
5-817: passano e ripassano stuoli più o men numerosi d'uomini e di donne,
questi, compiacciuti di certa semplicità non men di spiegatura che d'invenzione, si
segno per definirlo per animai sociabile non sarebbe men de berino, i-105:
e fanciulli sie- no, ad aver men cari quegli cibi che, quantunque rozzi,
quelle particelle così minute, essendo corpo men sodo. tesauro, 2-ii-98: fra tutte
. dove l'altro, per parlar men che platonicamente e fuor del convito e
che, perduta la pazienza, / in men d'un quarto d'ora bestemmiava.
de bonis, 22: costei si curarla men d'un fico / ch'el mondo
fosse divario dolce, / dissi ragion men soda, / come in vertunno è che
nel sofferire le fatiche, segnalandosi non men le donne et i fanciulli che gli uomini
scudo], ch'ebbe l'artefice men dotto, / il gravissimo colpo non sofferse
scrittore. fagiuoli, xiv-59: perché men s'annoi / colui che legge e resti
cui soffrili / e giustizia e speranza fa men duri, / drizzate noi verso
giustizia fa, con la speranza, men duri i soffrili; giustizia merge a terra
mo- nisteri di sacre vergini, non men vecchi che nuovi, si sugget- tarono
io sono amore, / ne'pastori non men che ne gli eroi, / e la
blandiscono il partito che è in auge non men di quello che soggiace. svevo,
alle vostre contrade: / chi più chi men tra 'superi soggiorna. bembo,
. rainardo e lesengrino, v-440-102: vu men fari molto mala parte. / vu
savi ben l'erba manzer / e no men posso miga sozomer. giov. cavalcanti
da'cedrini di per altro non men dilettoso soggiorno. b. tasso, ii-19
ingegno di rendere a me e ad altri men tristo il soggiorno, ed espose se
riguardo: / né d'offendervi so né men per sogno. c. i.
infinite, le quali, piene non men di forestieri che di terrazzani, ricreavano non
, santità, denari e fede / sempre men che non si crede. ii-512
n'avesse in coro i dì che men si spaccia / o messa o vespro più
: quanto conviene questa zolfata pe'vini men generosi e sottili che si vogliono invecchiare,
cari stati, ora alquanto mi sono paniti men belli. v. colonna, 1-220
né forse invano, / il viver mio men grave e men molesto. lanzi,
/ il viver mio men grave e men molesto. lanzi, i-165: né molte
cose che confortandomi facessi il mio dolor men grave, ecco che quivi si fermò il
e 'l più sciguro e 'l men temoroso, esso fu troppo magiurmente piu
bisogna necessariamente che vengano ben tosto loro men le forze, imperciocché non si nasce
così presta e sollecita che, non men di lontano che velocemente voli la fiera,
bene, e han per male non men che i prencipi... che altri
a lo 'a'. formasi con men rotondo gorgozzule che lo 'a'e minor
abbondio stava a capo basso: ilebeo men male, il cittadino più acconcio, il
viii-3-220: non è alcuna volta il savio men solo che quando egli è solo.
buia, / qual temi e sfinge, men ti persuade, / perch'a lor modo
quando tu solvi, / che, non men che saver, dubbiar m'aggrata.
curo, / fummi il ciel et amor men che mai duro. marino, 1-1-166
dèe studiarsi a tutto ingegno di esserle men che si può differente. f.
: / così per simiglianza / non fai men che leanza / se tu non servi
somigli, non vi dovrà per ciò esser men cara. leonardo, 2-59: spesso
tenea tra 'gloriosi, / poco men l'ora della morte prava / il capo
ognun le forze, / benché de'saggi men più degli sciocchi. pascoli, ii-433
essendo, nell'apprensione consueta, alcunché di men materiale rispetto a quelle prime materie,
come il fondo del vaso, ma alquanto men largo, perché il vaso vi si
albergo, reso almarico più sonacchioso e men cauto. giannone, 153: non
membra stanche e frali / solleva: a men ten vola o sonno, e l'
piaghe mira, / italia mia, non men serva che stolta. agostini,
, apatico. oliva, 613: men male sarebbe se, per si pestifero oppio
tago in su la riva / non men ricchi sputar vomiti duro / e trar groppi
. frugoni, i-3-130: l'alme men nobili / in lungo avvolte / sopor si
, che più comunemente, e forse men bene, dicono 'pressa', è uno
fin che si voglia, sarebbe poco men rovinosa di quella che prima squarciò le
, quella del monte è stimata la men sicura per esser soprafatta dalle eminenze.
soldati a sopragiongere i nimici allora che men vi pensano. landò, 43: il
bembo, iii-375: ne solamente ne'men chiari o meno pregiati [amore]
più grave in spezie dell'acqua e men grave dell'argento vivo sarà posto nell'
cristiani, / e d'affrontarsi teco i men gagliardi / mostran desio, non che
presero i marinai in considerazione se pericoloso men fosse, secondando l'empito e la direzione
soprasape. -soglono esser chiamati insani quei che men sanno. -anzi insani son chiamati che
o che tendano più basso per aver men senso, o che tendano più alto
che noi la godiamo in un modo men perfetto e men intiero di quello ond'
la godiamo in un modo men perfetto e men intiero di quello ond'ei la fruisce
: l'altre falde e assicelle di materie men e sormontare, non poteva caminare con
viene a trovare cicerchia, xliii-352: men venir sento li spiriti miei / perch'i'
sorti, / più al principio loro e men occasione propizia per una persona, fortuna (
errando spersi; / chi più, chi men, sortiti han vari fati. varchi
amor, cortesemente! / e piacemi non men che se me sorte / a vita
muse: che a'sinistri eventi / non men che a'lieti un dio sortì compagne
far segno / de la celestial c'ha men salita. vasari, ii-356: perché
; / ma i cosacchi del don in men ch'io dico / si scagliaron addosso
: mosto ferito gravemente a monterotondo fu men felice di uziel, il prodissimo della
, 8-63: come d'autunno all'aer men sereno / a schiere se ne van
il pregio intendi, / sdegnando ogn'altra men gentil fatica, / il pennel dotto
sospeso. ariosto, 27-42: non men vuol rodomonte il primo campo / da terminar
, 5-1-170: per l'istessa cagione né men poteronsi tossa difendere dal loro cadere col
tale porta, / e lo ritruova in men che non balena. aretino, 13-103
in mirarla e stupefatti, / immobili non men de'lor lavori, / da l'
la moglie di cesare non deve essere né men sospettata. pascoli, i-510: l'
, / e prendemmo la via con men sospetto / per l'assentir di quell'anima
se vuol che quei di una città faccin men diffesa dopo che saran stati sospinti all'
: gli appariscenti appiccavan contrasto / co'men splendenti per la dritta mano, / e
1-1 (37): tu ài faccende men che non ò io, / le tue
e stolte / le truovo, con sustanza men ch'un fio. m. villani
acconsente di far discorso più diffuso e men sostanzievole. -fondato su un reale
/ qual altro rio per novo umor men crebbe. galileo, 4-2-24: in cilindro
4-2-24: in cilindro o prisma m men grave dell'acqua... sarà posto
da ponte, 82: ah, men grave su me quel ciglio gira! /
ogni luogo maritimo dove el verno è men freddo e l'erbe vivono in substentazióne
, davanti ad una femmi- netta da men di lei vengono i brividi a pensarci.
abbominata per sottentrare ad un'altra forse men odiosa. -sottoporsi alla condizione umana
tal ch'io dal dolor trafitto / poco men che da terra or non lo svelto
corda e l'arco, / e con men foga l'asta il segno tocca,
volerlo savere, / ed io mi sento men che nom fa tatto, / qual
: per venire l'aria più aperta e men sottile nelle larghe che nelle strette strade
l'alma sospirando geme, / si fa men grave sotto l'ore estreme, /
, ecc., rappresentano più o men gravi bestialità e profanazioni d'un tipografo
e quant'om più va sù, e men fa male. -nell'inferno
cotale / cade disotto a colui che men vale. -in uno stato di
d. bartoli, 6-5-203: il men che operavano era quel che ne appariva di
. di aver avuto origine da una pietra men solida di quelle del genere siliceo e
a regola nel mangiare con fuggire cibi men utili e sani per paura di male
spallanzani, xxiii-441: un altro oggetto non men superbo e grandioso si era la sterminata
. foscolo, v-243: per compiacere il men ch'io potessi a certa pettegola curiosità
la dea cieca e incerta, / la men nobil di te parte immortale / con
s'hanno a chiamar più giuste o men errate, le quali con la giunta o
parlare / e. rider vostro fosse men sovente, 7 ché male perdere uom
loro tanto più giovani e talora tanto men degni? 3. superamento degli
rispondergli che mente, e sarebbe la mia men va o vero soperchia per
forza. bisaccioni, 1-59: non è men nocivo ad un regno il timore soverchio
permetteva che al meno avveduto o al men ricco altri usasse in sua presenza soverchi
, 71: potrebbe forse avvenire che da men sano giudicio guidato oltre misura nella vendetta
madrigna / sovrappor vogli, che di me men pia / l'invide man su questa
]: 'sovvaggio, sowàggiolo', e, men comunemente 'sobbàggio, sobbàggiolo': così
lubrano, 2-1: stimai sempre non men temeraria per l'impertinenza de'desideri che
sintetizzando ascendono sino a voi e fanno men aspri i dolori e men sensibile il sozzo
e fanno men aspri i dolori e men sensibile il sozzo involucro ch'è carcere
e spoglio, pur piace. è men sozzo di cesari. è sozza per lo
mistura immonda. pellico, 4-394: men da rabbia dettati eran que'carmi /
balli di moda, non se ne può men = comp. dall'imp. di
buonarroti il giovane, 9-325: le bugie men spaccio avranno, / e del ver
qualche modo, per certa più o men vicina somiglianza con esso, quando si tratti
si risparmiano le spalmate nelle scuole anche men rigide. goldoni, iii- 883
patto che non s'abbia / di te men senno la cenciosa bauci. de marchi
, sembra spanso con le sue acque e men lungo. -che ha tesa
grosgerla, pani per aria; in men che non si dice, fu sparecchiato.
: ancor a servir se stessi e usar men che si pirandello, 8-338: padron nino
veder remunerare / talora quei ch'han sparsi men sudori. da ponte, 348:
pe'martiri s'abbruciasser vive, / né men che ne sian tanto innamorate. /
vento a far che la scultura / sia men della sua ombra, abbiate cura /
mostrare vostro padre di fare, quando men far lo dovrebbe. 2.
in guisa varia i corpi buoni / men buoni conduttori dello spirito. -che
, messaggio, / ratto così che va men ratto il nibbio / su le spase
usanza lungamente era dimorato, ne l'ora men calda e noiosa del giorno, cominciando
né credo che 'l mio dir ti sia men caro, / se oltre promession teco
l'uccello, il quale, ove men teme, ivi più spesso è colto.
/ già di bere a forlì con men secchezza, / e sì fu tal che
, che non ne vorranno più né men le femmine de'porci.
tassoni, xvi-89: damofila non fu men pronta ad effettuare le cose d'amore
pure io son tanto poverino che né men posso darvela di specchietti congegnati nel piombo
dove ti lasso? omè, ch'io men giraggio / qual fera in fame per
... delle specie più larghe e men larghe, vi ha una gerar
vil ferro, per esser men grave in spezie dell'argento vivo, posto
di george- town, ha saputo in men di quattro anni elevare la specola vaticana
, e se ne duol, colui / men del solito assai spedito e leve.
, / che in età della nostra assai men trista / empier la vita di felici
ragion e non ispendono, / sonci per men che a gran porta nottole. filarete
tutto il globo ampio terracqueo / in men d'un mese. 4.
ne comprin quattro pernici; più fatti e men parole. / -mando lo spenditóre a
/ per cui disartigliata e spennacchiata / la men ladra di loro aquila giace. cattaneo
francesco da barberino, ii-398: o per men doglia / di me cui spoglia /
sperimento ne'colori a fresco, opera men lodata, e che dovesse riuscire da meno
martello, 6-i-248: son io forse da men? son pertichevole / poeta anch'io
... non pum far questo cum men de altre xxii mila lire. p
cum lo so parlamento e costa lo men grossi xvm a so spensaria. g.
per noi nessun ci pensa; / né men ci si spezza sonno. gozzano,
sassi / stancano gli occhi altrui non men che i passi. d. bartoli,
la rozza] un spezzato che in men d'un'ora tutto quanto mi ruppe.
ha senso sempre materiale e dice pezzi men piccoli che sbocconcellare. spezzettare il pane
stanca, / esser rancido meno e men spiacente. colletta, i-186: per sospetti
sono fra le commedie mie certamente le men cattive: milano, venezia, bo
cotanto spiacque / quel secol, vien men di questo immondo / con giusta ira minaccia
sempre più croniche per una, quanto men provocata, altretanto più proterva fortuna. goldoni
sbarcare. caro, i-288: poco men di quattro miglia navigando, si trovarono
e ripulire la lor superficie è operazione poco men che istantanea. -eliminare protuberanze e
passion di che ciascun si spicca / che men seguon voler ne'più veraci. firenzuola
. i. frugoni, i-1-97: non men franche spiega / e larghe penne aquila
pnma era assembrata. -in men che non si dica. aretino,
questi, compiacciuti di certa semplicità non men di spiegatura che d'invenzione, si rimasero
d'argento, /... ognor men satolla e più spietata, / cjual
]: 'spilloni': minestra di pasta, men grossa degli spilloncioni. 3
chi pannina sbricioli, / sicché affamato né men trova bricioli / e freddoloso ha carestia
: « o fico! quanto se'tu men di me obrigato alla natura! vedi
, la cicerbita, e più e men salvatica. mattioli [dioscoride], 370
accosta al centro, spingendo in alto i men gravi. f. m.
spinoso è l'intendimento del senso non men che delle parole. pallavicino, 1-19:
degna di causa miglio non men che dolose spionature, ad uscir di patria
laggiù si fero, / perché godean, men crudi e -spiritato d'allegria:
idem, 126-23: la morte fia men cruda / se questa spene porto / a
/ fu'io a lui [dante] men cara e men gradita; / e
lui [dante] men cara e men gradita; / e volse i passi suoi
de rarte, di poter essere molto men severo; né stimo, a verun patto
a la prova, -ché ven men la potenza. dante, conv.,
han dolce vita / per sentir più e men l'ettemo spiro. idem, par
169: gli uccellatori, a perdere il men che si possa della preziosa sostanza del
sol fissi, / tanto si vede men quanto più splende. esopo volgar.,
splendeva / una bellezza altera, assai men dolce / di quella che v'accende ora
quanto, tornando, alber- gan men lontani, / le tenebre fuggìan da tutti
foste muniti, la guerra vi riuscirebbe men perigliosa e men grave. -ripulire
, la guerra vi riuscirebbe men perigliosa e men grave. -ripulire una fortificazione nemica
antico suo libro manoscritto toscano di mascalcia, men suale a qualunque persona e
medesimo diritto; e le diedero, in men che non si dice, la spogliazza
... che niente vi fosse di men concludente quanto le ragioni che si erano
smozzicarlo prima nelle parti meno venose e men prossime alle vitali. gir. tagliazucchi,
mura né le travi, / che né men spazza in terra tu vedrai. i
fedra o achille, / qual dido men con l'amorose squille? 10
appaga / solo che sperienza a te men ree / avrà mostrate e in compagnia soltanto
numero delle carceri in uno stato poco men che riprorevole di quello in cui sono e
considerando quest'occasione poter loro portare non men gloria che maggior stabilimento de'loro interessi
racconto. non mi fido, né men io, su la stabilità della tua perseveranza
15-219: scegliere le parti del libro men buone e le proposizioni più disputabili, staccarle
accorata, piagnente, disperata e poco men che svenuta. foscolo, xiv-338: ani
scusabilissima; e non io certo avrei parola men rispettosa verso di te: ma.
'ntomo le gattefilippe e non patisce che né men il sole la guardi. 6
scorta mia, ché la pigrizia / non men che per natura lasciavano i carri
tribunale a consolidare l'oligarchia, divenivano men percettibili in quanto erano innestate negli stami
, / giunse a la madre 'n vie men che non lampa. nardi, 6-53
il desir tanto più cresce, / quanto men d'averlo spero: / tal che
d'avermi a sé distretto, / sì men portò sovra 'l colmo de l'arco
usanza lungamente era dimorato, ne l'ora men calda e noiosa del giorno,
stan su la terra? / son men graditi gli ori, / perché stanzan sotterra
cerchio primate / giu nel secondo, che men loco cinghia / e tanto più dolor
/ e se mel permettete, / men vado; addio; vi faccio reverenza »
gioberti, 6-i-128: essi muoiono o la men trista vegetano languenti e stativi.
quasi morta. boccaccio, vii-184: non men di voi fui già bella istatura:
3-179: se vuoi lavorare altri cofani di men pregio, = deriv. da steatopigia
l'occhio nero, / che più né men la mattutina stella. -come
? mariotto davanzati, ciii-205: né men la fronte di neve m'offese, /
grado al sol distanti, / e men sono minuti e men commossi, /
distanti, / e men sono minuti e men commossi, / sino che presso ai
notando accorda, / quello che pensa più men si rammenta / e le tempre del
la paura / stempri il mio dolce e men che mai secura / fai l'alma
tende e formano un accampamento più e men numerose dalle tre fino alle trecento tende.
di molti barbarismi e solecismi, il men male che poteano stendevano i loro atti
lxxxviii-ii- 720: amicizia più e men si stende / or in questo or in
non sé mostrando temorosa molto, / né men ancora in sicuranza stenda. cavalca,
: / e poco va di passo e men di trotto, / né stender gli
sopra ha il cielo tutto scoperto, men che una punta d'ago toccava di
e la roba in istermino / in men d'un giorno e mego sarìe data.
, e ne pagare, / quando men sei credeano, acerbo fio. -nell'
/ giunse a la madre 'n vie men che non lampa. leggenda ai lazzaro marta
: sì come per fiamma / di fuoco men che dramma / d'umidità si stilla
la prima delle due cose e giudico men buona la seconda, posso ancora amare
incendio. ariosto, 40-67: non men da l'altra parte sferza e sprona /
]: 'allungare gli stinchi': morire, men basso che tirare le cuoia.
albizzo, 1-70: la legge tien valer men ch'una acciuga / e quello stipolar
, di cui favella / dell'antica non men l'età novella. pasolini, 16-149
balbo, ii-157: ebbero quello che men di rado manca, l'esagerarsi nella
iv-2-420: le loro dicerie non sono men basse di quei suoni sconci con cui il
). fazio, iv-18-79: venuto men lo stoppino e la cera / e spento
intendi? / tu comprendi / tanto men, quanto più pensi. pasolini, 13-326
corda rafforzata sottile, e ciò dà lor men dolore, avendogli perciò rivoltati a rovescio
di presente, / avendo gli avversar per men d'un acca. pulci, 3-34
certe artigiane pedocchiose / che non han men le straccia intorno a'fianchi, /
e questi si chiamono doppi, che sono men buoni degl'altri; e di tutti
f. frugoni, vl-544: né men intendevi beffeggiamenti che ti facea l'uditorio,
amigo, no i dè venir a men, / m'el no dè sì stracorer
tuttavia, strade e stradette, più o men ripide, o piane. pascoli,
fin qui, tocca rendere meno tentatrice e men lubrica quella che conduce alle sterili lauree
vieni, bell'idol mio! / rendi men crudo, oh dio! / lo
quando penso ben fiso, / che men da ciò si strana / ch'è sito
ha uno umor grosso / che poco men l'ha aùta a strangolare. sanudo,
morte, raccomandò la strangolazione come il men doloroso dei supplizi capitali. e.
a chiunque abbia del calcio una concezione men che fichetta. a. minzolini [
avanti, / acciò che 'l fatto men ti paia strano, / sappi che non
tut che de li savi eu sia il men savio, / volgr'il mio sen
, 5-3 (1-iv-467): è molto men male esser dagli uomini straziata che sbranata
tojit) 'taglio'; vestitomi di panni men rozzi ritorno a corte. è registr.
e superiore stremità della dirivativa ombra fia men che la laterale distinta, la quale da
strepitose, ì da non dirle né men gli orsi. -pomposo, imponente
corda rafforzata sottile, e ciò dà lor men dolore. -stretta di mano (
necessario che facci l'opere sue e men buone della natura e di quelle di
e il restante scorrere per i boschi men folti, si riceveva qualche danno,
/ gl'insegnerò che a ben regnar men vuoisi / me perdonar, quanto è
, stretto alla domanda, e quel men che potesse. c. bini, 1-307
,... il tempio doveva essere men bello di oggi. 2.
romoli, lxvi-1-369: finocchio stricolato di men sapore, un poco di cannella e
pastoie, non imboccano freno e né men suoffrono dello scudiscio il sibilo, ma
la gola / una parola / al men vogli ascoltare! targioni pozzetti, 2-180
me'son da gaeta: / delle men buone strignere e far vino, / ma
cielo senza orizonte, senza longitudinee con poco men d'una quarta di latitudine. saccenti,
è sempre diviso per forza più o men violenta. cattermole mancini, cxxv-221, il
i corpi più duri sempre riscaldino più de'men duri, quando con essi gagliardamente si
èwi che fé le leggi, e in men d'un anno / le fece anco
tutto percosso: / ché certo caso poco men stroppiature di questo disegno...
] per esser così spremuto è molto men perfetto del primo; perciò dee porsi separato
né ha il tuo viso tra li uomini men di bellezza che abbia il suo tra
aèe studiarsi a tutto ingegno ai esserle men che si può differente. metastasio, 1-ii-832
or voi [o sacerdoti], men che oziose donne, / con verga vii
). giannone, iii-12: non men l'occidente che l'oriente da nazioni
se non per l'appunto appiedi, men discosto d'altri paesi. 2
, 4-2-24: il cilindro o prisma m men grave dell'acqua, verbi grafia in
madonna laura abbiano ispirato al petrarca pensieri men frivoli, che non a molti de'
: il mio stile infreddato / forse par men che pumice succhioso / al vostro gusto
forte / non suffraga il saver, né men l'ardire. lanzi, 1-3-
1-141: importantissimi ricordi suggeritigli dalla non men pia che sensata sua madre.
si recitano con contrasto, riescono assai men belle che quelle in contrasto delle quali
). bruno, 3-14: certi men gravi propositi... par che debbano
più essi allargansi in superfizie, tanto men giungano a profondità. -insieme dei
un foglio supplicante / pare in versi men seccante. -tit. le supplicanti:
. orsi, cxiv- 39-05: né men qui è creduta sin ora la disgrazia del
dal bosco, 26: non è forse men dannoso tesser pel contrario troppo timido e
.. fu susseguita da una non men terribile peste. codice napoleonico [regno d'
sutura dorsale, ed è più sottile, men ferma, più pronta ad aprirsi.
lui la vita, / sicché in men di due lune svapori e sia finita.
gioberti, 1-61: il dissenso è men reale che apparente, e nasce dallo svario
di figura rotonda, ed anco di materie men gravi e di figura cilindrica, come
: la plebe fiorentina era più svegliata e men barbara di tutte le altre plebi italiane
bel convito, / i silfi, non men ch'api a nor novello, /
sventra, e tosto, / né men pasta non v'è, non che animelle
, di chi udir non vi sarà men caro. 6. traviare,
piglia le svolte per trovare le strade men frequentate e schivare le persone dalle quali
sinistra, da che parte ci fosse men gente, e svignò di là dalvongaro,
3-52: ne meno è ripugnante, o men falso, che la terra per lunga
presero i marinai in considerazione se pericoloso men fosse. 5. militarmente e
'flogistique'. carducci, iii-14-289: certo men vaga di gildippe, ma per avventura
le liriche aereonautiche... innalzano la men f. f. frugoni
parerà goè un tabaro, vamagon e gonela men boni. folgore da san gimignano,
/ non arà decti in taxar te men scaltri. guicciardini, ii-81: fabrizio,
/ coll'esercito cirusco / per sentier men battuto / colla maggior celerità s'appressi.
breme, 41: gli si è poco men che spaccata la fronte contro ad un
orecchio rende / della consorte al lusinghier men sordo. cesarotti, 1-xxxii-215: vedi
vi fur diversi: / più e men senno, più o men affetto / gli
più e men senno, più o men affetto / gli rendè tali. casti,
tempo si rimettesse o il diluvio divenisse men forte e violento. 2.
ad uno aegli altri undici sonettacci non men infami, calunniosi. -neol. informatore
tornielli, 501: lo paradiso in men d'un baleno / fu tappezzato d'
che beatus cercava dove la tovaglia fosse men sudicia. moretti, vii-69: quando
v-1-408: il tardare de la risoluzione non men necessaria che giusta ci perturba.
b. pulci, lxxxviii-ii-298: al- men soggiunto una più dolce morte / fussi,
ii-471: ma se acqua fredda o poco men che diacciata v'intrudiamo [nelle viscere
per più liberamente inserire contra chi stimano men riverente a'suoi ordini. f
, 2-203: sì come le ali tarpandosi men vigorose divengono; così la nostra umanità
, 10-72: né alcuna d'esse! men di quindici dì tenne il volume /
131): si metton tutti, con men cautela, a guardare, a tastare
volerlo savere, / ed io mi sento men che nom fa tatto, / qual
pindemonte, iv-64: ter-la-và convinto non è men dell'altrui che della sua propria taumaturgìa
offeriva sempre il tavoliere pronto et esso non men generoso prometteva di sempre gettar il dado
. baldi, 10-167: l'altre stelle men chiare a lui vicine sono il corvo
, / sì che tu inganni te non men che altrui. delminio, ii-130:
dante, xxxviii-98: canzone, a'tre men rei di nostra terra / te n'
egli è: come non è niente men virgilio, con tutte le tecche che nel
di grammofoni diventata via via, in men che mezzo secolo, un grande stabilimento di
che m'incende, / beato venir men! boccaccio, 1-i-418: amore, sì
fu alessandro, nondimeno non fu di lui men fiero, e valoroso combattitore. tasso
: come augel in ramo / ove men teme ivi più tosto è colto, /
pena d'incorrere in quel peccato più o men leggero, più o men grave,
più o men leggero, più o men grave, consistente in temerità giudizio,
timore di vederla svanire, non sapeva né men chiedere il come per avverarla. nomi
, 79: questo moro è di tempera men grossolana in cose di matematica che non
toscana deltin- gegno è l'epigono della men cattiva scuola del secolo xvii. -disposizione
, 1-156: se ben foco di tempera men casta / ne le viscere mie,
di discrezione ragionevole, di schiarimento non men logico che estetico. 4.
due macini vogliono scostarsi, per uscirne men trita la farina, il mugnaio solleva
clima, dolce nella temperie delle parole non men che dell'aere...,
e un fatidico laureto, / in cui men verde serpeggia la vite, / la
: io di tempo in tempo / men pregio il mondo, e più mi riconforto
, gli parve il meglio o il men male, fu di guadagnar tempo, menando
i bassi fondi o sempre o al- men temporariamente aquosi e inondati. = comp
il finto intero / ne i carmi: men la verità con sona.
ombre sepolto dall'amata selva, tempra men dolci note il cardellino. 8
più tenaci han le parti, e men veloce / l'umido innato. nomi,
curerai / vivo si ponghin, che sien men tenaci / d'umidità; se non
iii-22-103: che se i massi fossero men logici o se fossero in maggior numero
troppo giudicio ti cercano: e color men ti veggano che con più tendicoli, lacci
lubrano, 2-384: non vi son men di 529 muscoli retti;...
, / quanto, tornando, albergan men lontani, / le tenebre fug- gian
orrende; / che saria più compianto e men guardato. misasi, 7-ii-201: dalle
: nel sacro tenebrar della notte, men dalla carne preso che da'pensieri quasi
pennello veramente tenero, quantunque le imprimiture men buone gli abbia talora fatto onta.
corpo umano se non certi corpi poco men duri degli ossi... che stanno
fin qui, tocca rendere meno tentatrice e men lubrica quella che conduce alle sterili lauree
nera, / sì che a voler né men lo posso fare. -in un
/ del cacciator... / né men di gioia e di piacere..
, il marmo effigiato prendeva un pallor men freddo, quasi direi un tepore (
1-ii-455: parecchi malnati, e non dei men peggio, anzi primo il pessimo,
patti fatti a lei, se per men reo / consiglio forse le fosse piaciuta /
, nascondersi mirò la sferica / terra, men volgersi lenta in viaggio / la luna
secche che nel luogo erano, dove men dura le parve la terra qui cavò.
erra, / ver- ratti un dì men sotto e piè la terra / e purgheratti
tutto il globo ampio terracqueo / in men d'un mese. d'annunzio, iv-2-1199
tuttavia, strade e stradette, più o men ripide, o piane; ogni tanto
numi terreni, / ma di sesso men rozzo e più benigno. -che
, non è vizio et è cosa men cattiva del vizio, ancorché sia, come
che non il malvagio, il qual men si teme, benché sia peggiore.
.. un po'dello spolverini: poeta men terso, ma forse più vivo dell'
tra i denti sieno le terza parte men larghi dei denti. porcacchi, i-173:
! e nessuno lo sa; e né men tu puoi comprendere pure il terzo delle
: 'terzonato': lo stesso, ma assai men comuneche terzogenito. d'annunzio, i-1106:
corda e l'arco, / e con men foga l'asta il segno tocca,
q'è reclus soto terra: / men vai lo sen de l'orno ch'ad
sacerdote, / si lordi il sandalo / men che si puote. =
assaltò i tessali, di null'altro men sospettosi che di guerra. g. b
che agli acuti. l'altra è men sonora e quasi ha minor corpo, e
magalotti [tommaseo]: né men saprei dove mi batter la testa per
, ch'io lessi allor, ch'era men lippo, / che or non son
ella falsa adunque l'opinione, non men generalmente testificata da'savi,..
cose essendo insieme conformi, facevano non men certa al presente la condannaggione di volscio
, / da quella parte, ov'era men difeso. sansovino, 0-132: avendo
non essere infra corpi regulari corpo di men movimento né più stabile che 'l cubo
gli occhi infossati, la carnagione poco men che tetra. de marchi, i-174:
materia ed arte / in ogni sua men degna e nobil parte. fagiuoli, ii-145
milano alla porta ticinese, la quale è men mala per essere il fianco molto ampio
i-165): deliberò anch'egli per men disagio andarsene al letto, che ancora
animo / al giovene padron, ma non men timido / che 'l suo mi sento
partissi, / per lo piu destro e men se alla quartana e l'
e in macelleria, parte commestisollecito al men, stupido al molto. filangieri, ii-362
volta è rossa, alcuna volta poco men che bianca per lo 8.
così strane / che non sprezzi né men la timoncèlla, / ove i medici vanno
non sé mostrando temorosa molto, / né men ancora in sicu- ranza stenda. bencivenni
, ia con quel tiro, con cui men se lo immagina, quella preda che
d'oro, con la cappa indosso men vado seco. e caminato un tirar di
? » esclamava, tirato in ballo quando men se l'aspettava, il ravo,
scogli, fa con quel tiro con cui men se l'immagina, quella preda,
bisogno, e quanto meno li tocca, men se move a valere. chiabrera,
1-iii-85: il sole era appena un poco men lontano dalla sera, benché, toccando
corda e l'arco, / e con men foga l'asta il segno tocca,
: / prezzo, lo vostro dir, men c'um pisano! pisacane, 1-86
ma i cosacchi del don in men ch'io dico / si scagliaron addosso ai
fioriva di soggetti nell'arte militare non men di quei de'secoli passati gloriosi, ma
/ che gli rendea l'aiuto lor men saldo, / questa donzella, che la
l'abito del godere glieli ha renduti men tollerabili. leopardi, i-102: anche il
5-ii-350: l'avarizia è un estremo men tollerabile che non è la prodigalità,
poter contrastando all'infermità sollevarsi, né men di tollerare alcun medicamento, onde potesse
dovevi / tollerare i miei sguardi, o men severa / le ripulse
, tolerossi col pascerli. poi sbucciatine i men duri, sogna che la elemosina sia de'
conquassato legno toma, / di cui per men travaglio avea il padrone / fatto l'
una specie di cilindro cavo, lungo poco men che il frullone, entro cui si
, vanno grassi e tondi / con men fermezza che foglia di pero. de'
/ e proprio l'abitato è di men pondo. s. bonaventura volgar.,
50-53 (iv-206): con viso men torbido e men fiero / l'abbraccia e
): con viso men torbido e men fiero / l'abbraccia e bacia, e
questo qua su si comporta / con men disdegno che quando è posposta / la divina
e il canto mio / a se chiama men tristo altro subietto. carducci, ii-9-160
occhi da lei, all'altra non men bella li torce. martello, 6-ii-258:
fortunosi tempi e'grievi pesi, / reputandogli men che due tor- nesi: / d'
corso, / e sì vi pregi vie men ch'un vii torso, 7
78-18: pognan, che 'n fine valse men d'un torso. 11.
, / e se l'un poi vien men, l'altra si lagna / e
, che rimane a sinistra di esso, men forte dell'altra, per alcune colline
/ terzo caton più giusto, e men severo / la cui vita è censura,
le rallento al seno. -non men tosto... che-, non tanto
fiume sì piano che egli par non men tosto palude che fiume. -più
, per ogni bisogno, un non men bravo che bel cavallo, coperto d'una
dolce, xxv-2-208: esser più ristretti e men trabocchevoli d'azeglio, 4-60: come
e batte giù. guerrazzi, 11-1i-120: men la tracina ria spine nocenti
; / ché già l'usaro a men segreta porta, / la qual sanza serrarne
amata. lemene, i-250: solo men vo tradito amante / e di fille e
che esso punto fermo, più e men fermo può essere in quattro gradi, cioè
avermi a sé distretto, / sì men portò sovra 'l colmo de l'arco /
detta ragione la luce del verbo più o men traluce nelle cose generate. cino,
che si spanda, / e quella stimerai men ch'una ghianda / però che non
tramutar, che [il vino] fia men grasso, / e in picco!
cantanti, esse gli comparvero una cosa men che mediocre. -cambiare l'uso
complessione del seme puote essere migliore e men buona... e la disposizione del
perla in bianca fronte / non vien men forte a le nostre pupille. boccaccio,
petrarca, 126-25: ira morte fia men cruda / se questa spene porto /
nostro mal grado trapela e sbocca, quando men cel pensiamo. fortis, xxiii-457:
medesimi letterati stan di continuo sul non men della porta e dell'antiporto son costruite di
me'pescar suole / piglia tal volta men pesci e più granchi. b. barezzi
ronzino, / trovasi al proprio albergo men lontano / di quel che un sasso si
/ che mette al fosso; ivi men alta è l'onda. -sferrare
paragli, / ma quei ch'e men si tragga 'nver valore, / non si
dante, xxxviii-100: canzone, a'tre men rei di nostra terra / te n'
santa maria della scala, 2-34: poco men che le man'si schiantare, /
e, come in ar den te- men te in pace ec. bonghi, 1-121
). alamanni, 7-i-149: con men tempesta il mar trascorre e riga /
bachi] il suo filo, o altronon men maraviglioso artifizio con cui fabbrica il suo bozzolo
aggiunga ora l'udire; cne non men nell'orecchio che nell'occhio la sottil
nel materiale cromosomico ereditario (o ger- men). 5. medie.
che perla in bianca fronte / non vien men torte a le nostre pupille; /
prima transportarsi a napoli, lo fece star men contento in roma di quello che altre
3-9: piacevolmente valicheremo il tempo con men di noia, onde l'ore che volano
di carne vera, come di vivo non men che ne'colori anco nella morbidezza,
/ il plettro a par di me non men che l'arco. bruni,
dolgo che voi tenghiate e'miei propositi men veri che ben detti, come quello
cascar nei falsi agguati, / non di men l'alma, che libera e lieta
,... non si presenta men vera. 3. sm. tratteggio
dispàri abbian sostegno, / pur nondi- men, se dalla somma all'ima / parte
così tutta avvenente et ingegnosa, non men che bella, allettava co'tratti,
un tratto di tutti que'definitivi il men noto, e prenderne un solo; che
petrarca, 126-26: la morte fia men cruda / se questa spene porto / a
è più ragionevole, più sicuro e di men travaglio all'infermo. g. gozzi
quelli che, passati per manco mani e men travasati, portano minor pericolo di
sensi, / muoion le cose finte in men che 'l pensi. magalotti, 28-289
ma per una traversa, donde si potesse men sospettare, s'inviarono. giorgio dati
lumi e ombre, e nelle nebbie men folte mostran solo e lumi, e nelle
] volge undici miglia, / e men d'un mezzo di traverso non ci ha
l'envio / per la secura strada men m'ascolta; / né mi vale spronarlo
meno arcaico e in due o tre men sapiente di moderno. -presentare analogie
, / de la mia vita affidi al men l'estremo. lucrano, 2-512:
l'alma è pellegrina, / è assai men che il primiero orientale / trepidante barlume
l'umile salmista, / e più e men che re era in quel caso.
dalla volpe alpigiana snella ed agile poco men dello stambecco. -agitare freneticamente braccia
/ sette gran fiumi, e venti altri men grandi / ci travagliano. alvaro,
ho perduto, / amor ne l'altro men darà trebu- to. f. scarlatti
vittoria del molesto, benché d'un molesto men aspro che quello ^ di cui la
lo campo. bruno, 3-594: non men con triste e mesto di non
., 30-144: « maggior difetto men vergogna lava », / disse 'l maestro
il tristo solamente con tal occasione renderà men fluido in parte, e privo
pittorica. lanzi, ii-247: il men lodato [aspetto pittorico] in lui è
pari, / nottetempo saran le vie men trite / delle città sovrane, e talor
d'avvezzarsi agli oggetti più triviali e men sudditi alle rapine della fortuna. c
e il vegliardo / parrebbero a quella men empii / del caro fratello perduto. lucini
nel lasciar la fatata tinozza, / men gonzo apparve già, men troglodito.
, / men gonzo apparve già, men troglodito. -arcaico, primitivo
morti presso alla sventurata figliuola, non men tramortiti di lei. fracchia, 476:
e pettoruto, / credendo ch'io men muoia disperato, / per non volermi rendere
ossia pezzo di legno massiccio più o men riquadrato. in particolare, quel pezzo di
ronzino] non ha né trotto e via men corre. leonardo, 2-238: sì
8-31: e poco va di passo e men di trotto, / né stender gli
sicurezza, ch'egli è uno dei men belli sonetti nel nostro autore. comincia con
girala tutta intorno come trottola / in men d'un'ora più di cento volte.
; / ché già l'usaro a men segreta porta, / la qual sanza serrarne
vai poco, e à ragion de men valere. dante, xvi-11: dunque
chi pannina sbricioli; / sicché affamato né men trova bricioli, / e freddoloso ha
roma. - che voi dir? men curo poco, / che tucchécco e tuli
torricelli, ii-3-253: il ferro per esser men grave in spezie dell'argento vivo,
: « o fico! quanto se'tu men di me obrigato alla natura!
ond'io / con più tranquillo o men turbato affetto / s'onsacri le tue
quando tu solvi, / che, non men che saver, dubbiar m'aggrata.
tempo. alfieri, 1-334: ah! men turbata vita / t'accordi il cielo.
non pagare il dazio, / per men pagarlo, mescolarlo, e venderlo. d
-tutto a, in un tempo-, in men che non si dica; simultaneamente rispetto
anch'io ubero parvi / più capace e men roseo. notturno pendevo nel presepio taciturno
che tutti sa pigliar. / e quando men si crede, / dal tristarel si
il giocar di mano con le bagatelle è men difficile ad imparare, che non è
le civette, gli uccellotti / correrebber men rischi e miglior sorte. / ché
la benignità del mio idolo dovea esser men larga in dare udienza a sì fatte
altri, / meno indomiti ingegni e men frementi, / l'onor d'esequie officiali
questa colluvie di appellativi, più o men lusinghieri, l'ufficialotto passò alle minacce
ai alcuni, tuttoché egli fosse non men cortigiano, che letterato. zeno,
: / per l'uggia a l'altre men frutto s'acquista. poliziano, 7-91
/ dove più porgi aita, / men poi non tór la vita, / né
: mai non ebbero i matti / men fortuna d'uguanno. -nell'espressione
e il vegliardo / parrebbero a quella men empii / del caro fratello perduto.
e meno umidi, e sono anco men viscosi, perché il salsume dell'acqua
foscolo, iv-344: oh quanto è men doloroso l'andare accattando di porta in
ch'ella volge undici miglia / e men d'un mezzo di traverso non ci ha
il rustico giglio; ei, se men alte / ha le forme fraterne, il
penetra in guisa varia i corpi buoni / men buoni conduttori dello spirito. 3
non saranno però né men vere né meno interessanti né meno degne
cera e d'ali / uopo non men che di maestra mano, / ma tutte
nel paniere dei canonici. -in men che non si volge un uovo: in
, 73-13: scritture / furo arse in men, che non si volge un uovo
manzoni, v-2-96: in questa poco men che generale incuria delle lettere latine,
è forse il sonno / della morte men duro? carducci, iii-2-25: ivi questo
ritornò speranza / e divenuti poi di men ria voglia / ricomin- ciaron l'amorosa
; / ché già l'usare a men segreta porta, / la qual sanza serrarne
perché si attristano se la donna si mostra men facile che l'usato. della casa
, finche l'aurora il chiami / a men soave tacito lamento. scoli,
cammelliere usto non nega, / forse men verde spiega / il suo trofeo di
quanto con maggior disidero da quegli che men sapevano di lui o da'suoi discepoli
zione usurpata, d'alcuna opinione men che diritta di dio e tanto disonore,
seconda prosa di romanzi io non pregiassi men del calamaio una piccola amica taciturna stupida
seco in modo, che si ritrae con men danno che può. a. l
fuor di me vagabundó piangendo, / men vo, né so là dove l'adirata
ver, ma del vagheggio / curan men, che briaca del fuso. =
la bontade, sì che la fanno parere men chiara e men valente.
che la fanno parere men chiara e men valente. -stilisticamente pregevole (un
lxxix-iii-164: sapeva discemere anco ne'componimenti men belli i versi e le locuzioni valenti.
parere / d'ammazzare un cavallo il men valente, / e del suo sangue
si trattasse di un cristiano valevole a men che nulla. -con riferimento alla
perché nel mar di procellosa vita / men dubbia guidi la tua fragil nave, /
, che quest'applicazione alla musica fosse men valida in sua maestà, per lasciarla
ascella. tansillo, xxx-10-251: né men soave è quel vapor ch'esala /
altri, cattani: ma erano di men dignità questi che i conti; sebbene anch'
, 26: quanta invidia ha chi ha men denari / di chi v'ha più
vanguardia dell'udito e degli occhi, che men prudente che non devria si va scoprendo
diritto di confrontarsi vantaggiosamente, e di credersi men bestiale rimpetto a questa schiera di bruti
il freno e 'l morso / fia men duro in varcar l'ignoto calle. pananti
altre carca; / perché ti sian men dure ornai le strade, / a dio
/ ed al sinistro fianco, a men d'un varco, / un che avea
l'umile salmista, / e più e men che re era in quel caso.
l'altra. caro, i-288: poco men di quattro miglia navigando, si trovarono
: 1 trecentosessantadue versi del 'regi- men sanitatis'veicolano questa visione dell'arte e della
, / curvan le vele, e fan men gonfio il mar. d'annunzio,
, ii-225: era un omino di men che mediocre statura, molto baffuto,
gelo. spallanzani, 4-vi-544: qual vegetabile men composto [del tartufo]?.
ancora cotal vino e più passibile e men durevole fanno. c. i.
questi felli / sien dipartiti, e perché men crucciata / la divina vendetta li martelli
che di pietade, / io venni men così com'io morisse. marino, 442
. petrarca, 71-29: beato venir men! ché 'n lor presenza [degli
a ciance, / non ti vengono men cose leggiadre. leopardi, iii-187: io
g. gozzi, 312: polmoncelli men vigorosi nel ventilare. -aspirare fumo
calore la marina finché loro dicerie non sono men basse di quei suoni sconci con cui il
'verdi'e 'secchi'), non men che la guelfa. -berretto verde
fruttifera. fr. serafini, 18: men s'apprezza da noi la fanciullezza,
molti monisteri di sacre vergini, non men vecchi che nuovi, si suggettarono all'autorità
fermati schermi / di pietra, qual men può dura tagliarsi, / faria per
frescoso, lodoroso e bello, / quando men l'aspettai, su su spuntato /
tien per l'alto il padrone, ove men rotte / crede tonde trovar, dritto
cresciuta m'era / fu'io a lui men cara e men gradita; / e
/ fu'io a lui men cara e men gradita; / e volse i passi
2-ii-100: voi non versate sospiri / né men voce borbottante. -pronunciare lunghi e appassionati
, gli parve il meglio, o il men male, fu di guadagnar tempo,
, 33-62: padre, assai ci fia men doglia / se tu mangi di noi
la merce. carena, 2-118: men bene, e contro il comune uso,
la merce. carena, 2-118: men bene, e contro il comune uso,
me'son da caeta; / delle men buone strignere e far vino, / ma
nell'indagare il modo più sicuro e men dispendioso di vettovagliare sull'altipiano uomini e quadrupedi
/ io credo che nascesse a 'l men co 'l mondo. -annoso,
ciro di pers, 3-118: suonin men chiari i vanti / di quel dove
19 e piede, n. 31. men se via / mi voleste cacciar con un
/ s'appaga e sgombra i pensier men che saggi, / ferma di gir per
vibrazioni sotto tempi più brevi, e men frequenti siano le reciprocazioni dell'acque men profonde
e men frequenti siano le reciprocazioni dell'acque men profonde. -emissione di raggi
sento che 'n amore / è via men danno, chi si sa partire. cavalca
esso a modo suo, bene o men bene che dicesse già: semplice, se
ma, fatte profondissime fosse ne'luoghi men sospetti, gli sotterrano.
l'amore che va al bene con men vigore che non debba. forteguerri, 6-1
lo sforzo degli oppugnatori, non riusciva men vigorosa la resistenza degli oppugnati. a
altri due in quel cambio, comecché men vigorosi del primo? slataper, 2-200
prende / e sendo forse in leggerle men dotta / che la monna, di quelle
. frugoni, 5-419: con accorciatura sommaria men vò ad affasciar vilupposamente due lustri foschi
, msteriliscono del tutto, o alla men trista conducono fiori infecondi che non allegano,
e zolle! arici, iii-95: a men cauto pastor spesso non vista / cadea
che l'alta roma avesse vita / dier men superbo nome i vinchi molti. papi
, 1-117: non però pur che per men pena a vinghio, / qual minando
famosi / poete, ch'io non men che divi adoro, / e voi narrate
dante, purg., 32-58: men che di rose e più che di viole
bartoli, 2-2-133: la vesta è alquanto men grossa, e in violato scuro.
se tu lo farai volentieri, ti parrà men grave; perché ogni cosa violenta si
tempo si rimettesse o il diluvio divenisse men forte e violento. -che spira
violeta: / « no sont per quel men bona, anc sia stuparich, 1-46:
la differenza tra il più o il men bello, tra il più o men conveniente
il men bello, tra il più o men conveniente. pea, 1-380: contadino
forse -ma dopo che il poeta con men arte e con più anima, descrisse i
col sistalico eccitavano gli affetti teneri e men virili, come l'amore, il pianto
[i lumi], / più e men distribuita e altrettanto. buonarroti il giovane
italia, i libri non eran nem- men visibili, ma chiusi in armadi, donde
. reverendissimo sappia che io non sono men sufficiente visitatore di donne che di cardinali
ghirlande di erbe. varano, 1-143: men sarò infelice, ove non tomi /
seguendo i princìpi della scienza agronomica. sarebbe men male che 'vinicultore'(usato da alcuni
più belle / né fiamma più sincera e men turbata. parini, 912: dall'
essendo voi. sergardi, 221: né men di riso e vituperio degna / a me
i-26: con sì poca prudenza, e men giudizio / = voce dotta, lat
bei ragionamenti, / rendendosi il cammin men faticoso, / ecco alle lor narici aure
occasione di godere la vivacità dei non men vaghi, che dotti 'scherzi geniali'deh'
grazia vostra, le ultime vivande non torneranno men sa porose e men delicate
torneranno men sa porose e men delicate delle prime. 4.
il cuore, in gran quistione / qual men doriemi, il viver o 'l morire
di buono, il quale è men viziato. cavalca, 20-516: era viziato
altre lucerne / muoversi in giro più e men correnti, / al modo, credo
e 'l buon maestro: « al- men tre / voci t'ho messe! »
, / in che la sua famiglia men perserva, / ricominciaron le parole mie
-fare qualcosa, svolgere un compito in men che non si dica. machiavelli
al cielo, ond'era sceso poco men di cinquant'anni innanzi. giuliani, i-496
b. scappi, lxvi-2-22: bisogna non men d'ogni altra cosa una gramola per
volgari, e nel colorito più scuro e men morbido, e nel molto sfoggio di
le vele il volo porse, / non men seconda al ritornar vi spira.
): da troppa volontà trasportato, men cautamente con le'scherzava. lapidario estense,
cotesti pennati. una volta arrotati, con men fatica si lavora meglio: il lavoro
quanto bello, solo perché fatto è men bello della idea. bacchetti, 2-93:
, di fiaccarsi il collo, sì che men mal sarìa ber l'acqua pura.
è infra i quattro elementi il secondo men grieve e di seconda volubilità questa non ha
o l'ardente vorago / scemi, o men fera il ferro, ond'io m'
. firenzuola, 877: non di men se vi piace che talore / per passar
. a. battistini [« men », 9-xi-1970]: é a differenza
certe zacchere, per cui / son men vaghe agli occhi altrui. baretti, 1-55
l'arte sua [del cuoco] rende men brutta / lo esser zambracco ubriaco,
vangaccia. carducci, ii-10-243: son men triste, se bene pieno di deside-
ben così. / -tu m'hai per men d'umacca. / -se dio m'
diletto, / e chi vi giuoca men, quel più v'impara. monti,
e zarosi, che temerari dimanderebbensi dove men liberale e men santo fosse lo scopo
che temerari dimanderebbensi dove men liberale e men santo fosse lo scopo. guerrazzi 4-803
da zarare si sarebbe mostrato niente men perplesso. = denom. da zara1
di saper ragionar toscano, ove egli non men si affà d'un asino a la
me'son da gaeta; / delle men buone strignere e far vino, / ma
a schiarare con la ghiara, non è men buona dell'altre. vasari, 4-ii-900
dalle superimi parallele per ogni lato, men alta che larga, che si pone sotto
il più superbo cavalier di spagna / è men superbo di questo anitroccolo, / che
servire di solfanello, di uso per verità men comozòla, sf. marin. ant
di solfanello, di uso per verità men comodo, ma di più facile trasporto.
, / empio desir, verrai / tu men, e quando, nel mio petto
pur alla fine sul cader del sole poco men che a due tiri di bombarde s'
egli a i sudoriferi, che trovò men pericolosi e più utili. bottari, 5-166
'aspergere di zucchero': locuzione che sembra men appropriata al caso del caffè, talvolta zuccherato
una serenità celestiale, fingendo di nem- men capire fino a qual punto lo riguardassero quelle
età degli uomini, / io vi reputo men delle quisquiglie, / e sia sempre
inzuppa, / com'ei non è men grasso, e'non bee meno; /
deriv. da angolo. angry young men [àngri jang mèn], sm.
figlio di gallina bianca, io, men che meno come insegnante cuccatóre di studentesse.
estense smarrimento, disorientamento dei sensi, della men te; fuorviamento di un'
. g. staiano [« men », 22-v-1972]: un tantino di
.. che la dilagante malacoltura, e men che mezzacoltura, alfabetoide, è ben
... show dei california dream men atletici ballerini spogliarellisti. = voce ingl
invar. (anche plur. stunt men). cascatore. il mattino di
papa agli angeli, erano controfigure, stunt men, cascatori. = voce ingl.
, ecc.). men [n-viii-1967]: la vestaglia supersexy.
termine di tempo (che non è men di doi anni), nel quale deve
il felice albionese cielo, / non men che le città, liberi fuˆro.
cavallo, / e sciacquando si va men che bisogna, / perchéè la prima volta
intrinseco a puntino / la più o men preziosa, più o men vile / materia
la più o men preziosa, più o men vile / materia e altezza del lor
glu glu. r g-man / di'men /, correttamente / 'di: mæn /
(plur. g 'men). chi appartiene al corpo di polizia
loro stessi quel freno che rendeva talora men barbari i padri ministri e sottoministri ignaziani.
quasi mai gli occhi; / e molto men vorrei poi mantenere / a spese mie
= voce ingl, comp. da men 'uomini'e wear 'abbigliamento'. r
meno / scusabil, quant'ell'è in men debita ora. poltronista, sm.
ancora ci affianca tutta ripiena di quattro men in vena di cazzi che sventolano giornaletti osé