, per la debilità del discorso, è men disposta a rendersi persuasa del vero.
pria fra i più gagliardi amanti / men già, fatt'ora son debile, essangue
accompagna, / del viver cado poco men che scossa. marino, 1-83: veggendo
a suo tempo, fuor di tempo compiela men male ch'ei può. segneri,
che perla in bianca fronte / non vien men tosto alle nostre pupille; / tali
specchio, o pure basti un'assai men tersa. -scarsa brillantezza e vivacità di
milizia, iii-iii: anche le più o men delicate si hanno da tratteggiare con piccole
altre cose / de'latini miglior non men che greche. menzini, ii-168:
stati. cattaneo, ii-2-286: la men completa divisibilità del sistema decimale in confronto
: forse avrebbe quel poeta conceputo sentimenti men declamatorii e più naturali, come sempre suol
tanti a formar argini angusti, / men rilevati o più, dove calando / più
/... / sicché in men, che non si dice, / ecco
in solitaria parte / pien di sospir men vivo. perticari, i-160: niuna cosa
vostra alcun poco, e forse è men vera. 17. essere diverso
dono più immediato del cielo, e men dipendente dall'umana industria, che la
i corpi lor dipingono / e più e men com'hanno onore e mobile. marco
puerizia, entrando ora in un mondo alquanto men
che non si sforza in aparire, con men bellezze, che l'altra, com'
, quantunque trattisi di età a noi men lontane, sono nelle loro decisioni i
cruccioso il ballo, / io gir men voglio / per mio gentil diporto. muratori
più dense per diradarle, le strade men battute e i varchi più chiusi per
alfieri, 1-298: quand'ecco, in men che non balena, / con non
più tosto, dicendo peggio e con men comodo e appropriato modo, esser stimato
guarirà », quel fetente crepa in men d'un'ora. e se voi dite
non son mai date. -in men che non si dica: in un attimo
io tolgo per nemico; / in men ch'io non ti dico / in polve
correva alle sue case, ed in men che non si dice, sperdeva o
loro acquisti. erano i direttori non men delle coscienze che delle case de'signori
quai le strade i più sicure e men dubbie: / e da quali persone /
a camminar diritto, potevano uscir in men di quaranta giorni. 7.
, 10-19: se dal dritto più o men lontano / fosse 'l partire, assai
che è l'equatore; * più o men lontano / fusse 'l partire ',
cura: / or mi farebbe la pietà men pio, / s'anzi il suo
boccaccio, iii-10- 61: non men di me t'ha lungamente amata, /
, / la qual per sua disgrazia è men che bella, / aguzzando su lei
che alpinolo, dirupatogli addosso, in men ch'io 'l dica gli ebbe spiccato
forte da loro; e però era men guardata. = forma sostant.
e portamento negletta e disacconcia, per men parere qual era bellissima e men piacere
per men parere qual era bellissima e men piacere. [sostituito da] manzoni,
traesse una soave armonia e dotta, niente men che soave, tramezzandovi a luogo a
mi piace che quella servitù vi riesca men disagevole che non pensavate. m. adriani
quella maggior divisione o quella forza più o men violenta che supponesi nel 4 disgregare '
io sono amore, / ne'pastori non men che ne gli eroi, / e
gran vomito, che venne a lasciare men disagiata la stanza all'anima fuggitiva.
ed ancora colui / che vuol far men che ricever d'altrui. cino,
28: tutta avvenente e ingegnosa, non men che bella,... animava
vorranno sì facilmente affermare, e molto men credere. alfieri, v-1-727: non
/ sì ti disarmi e te ne vai men bella? -assol. tavola
, 1-133: essendo il luogo stretto e men capace delle galee ch'ivi sono,
, con la poppa cadente, la rendea men pregevole e men bella. d'annunzio
cadente, la rendea men pregevole e men bella. d'annunzio, v-3-40: le
sue parti, nondimeno non è ella men diligentemente, e meno maravigliosamente costrutta,
nostro cuore, desioso / di quel che men dovrebbe per sua pace, / va
grinzettine da'lati, che la facevano sembrare men giovane. de roberto, 88:
sono i compatriota vostri più ottusi o men capaci di ragione degli altri popoli civili
tomba / ch'era distante poco men d'un miglio / dal loco ove il
ben riuscita vendetta. ma forse non men bellamente seneca se ne disbriga in quattro
, / non fu patroclo a discacciar men tardo / il fuoco, e troia
sua tristezza e qualche discapito dell'età men fresca, i tratti della sua fisonomia animata
primaio / giù nel secondo, che men luogo cinghia, / e tanto più dolor
costrutto / più lieve, sì che men grave s'intenda; / ché rado sotto
fa che el principio sie da peccati men gravi, e poi si segua disgradando sempre
quanto con maggior disidèro da quegli che men sapevano di lui o da'suoi discepoli
risalto de'sonetti ottimi il confronto dei men buoni, ed è utile ai giovani
10-204: d'altronde, nulla di men saggio che sperare nella saggezza dei savi
prego che del camin, ch'è men fallace / fra gli errori del mondo,
. della valle, 302: -è pur men mal morir libero e sciolto / che
amor, cortesemente! / e piacemi non men, che se me sorte / a
gli paia di compiacere, non dico men cattivo, ma più che buono; e
/ del tuo riso al sereno / premo men grave la penosa via / de l'
bartoli, 17-1-25: ma non fu men bello dell'accordarsi, il discordarsi che
proprio de'letterati e renderlo ad un tempo men vano, bisognava ch'essi percorressero e
10 trova, all'acqua un palmo e men discosto. aretino, 1-169: 11
rincrespa, / mia vita è da curar men che una nespa. = comp
393): non si conveniva sepoltura men degna che d'oro a così fatto cuore
: ma quel, che non men sottile a pensare che dilettevole a vedere,
esser stato oltraggiato d'alcuna che era men discreta nelle dimande sue. guarini,
bartoli, 15-2-69: ma, non men che dal nemico di fuori, combattuta
, 152: è ai dì nostri non men conosciuta la natura attenuante, discuziente e
v-930 (60-5): il po con men grido e più disdegno, / porta
, ch'io ne mento, / e men disdico, e umil perdon ti chieggio
vedove e pupilli, che rapite a li men possenti, che furate e occupate l'
cieco, 28-77: quanto più perde men conosce il gioco, / sempre
] si disfa; uno, il men timoroso, caccia fuori il musetto; un
strada. tasso, 1-2-43: non men bella corona in lor s'estolle /
l'approvi e confermi, né che men la disfermi, / che sono stati quei
ed altrui; e il pudore è men velo che maschera. -disfare un
pazza, / che lo disgamba in men d'un batter d'occhio. =
non giunse, / la vita venne men, ma non l'ardire! tasso,
disgiunti, / e due profondi al men. tasso, 2-47: qual sì disgiunta
inf., 30-144: « maggior difetto men vergogna lava » / disse 'l maestro
montecuccoli, i-505: non disguernir men troppo le piazze. =
da lui disciorse / in qual guisa men rea discemer puote, / cotale adopra
/ che di fastidio ogni altro cor men franco / fora assai meno a sofferir già
ariosto, 37-114: gli è pur men che morir, mostrar le brutte /
/ ne rendè tutto il regno in men d'un mese. stigliani, ii-308:
di poter aver da lei mai cosa men che onesta. moravia, xi-405: poi
tanto) / della vostra bellezza è men fugace. de roberto, 1-210:
si disperga, /... / men dolermi con lei, né pianger voglio
sarem se non siamo uni; / ai men forti di noi gregge dispetto, /
tasso, aminta, 185: non è men di te bella, se ti guardi
la rosa], / quanto si mostra men, tanto è più bella. /
ch'io rispuosi: « questo fia men doglia / che l'aspettar di languire
avevano arrosto, / e dispolpati in men d'un quarticello. = comp.
a questo un solo essere sempre non men disposto che apparecchiato.
di chiusura, perciocché cotal luogo è men disposto alle insidie de'ladroni. ariosto
poveri, tra'disprezzati dal mondo è men rara concordia vera. 2.
e spesso ancora / frequentato diletto è men gradito. arici, ii-28: andar
dissento; e non, per ciò, men v'amo. de sanctis,
t'apparecchia / all'arsa gola: essa men chiede ancora; / ché se il
dissipa i tristi ricordi quel vento men largo del vostro respiro, compagni.
male dello spirito di parte, se men feroce negli atti, più licenzioso nella
e sfrenato, di rendersi altrui non men maraviglioso che formidabile. pallavicino, 10-1-128
fascia / che la morte dissolve, men vo suso, / e venni qui per
la ragione delle consonanze più o men perfette, e delle dissonanze. mascardi,
piano fruttifero e abondante, / non men giocondo il verno che l'estate.
'. nel secondo caso anche il men bello 4 distanziarsi da '. soffici,
la fiamma più sincera / cui men distava la favilla pura, / credo,
si distende, / l'arco si fa men curvo e 'l dardo scocca. cicognani
arti / secondo il più e 'l men de la virtute / che si distende per
scorrerie e distesi salti or più or men grevi. 10. diffuso,
del sommo duce. baldi, ii-89: men dolce è quel liquore / che suggono
rive. marino, 3-107: i'men venia, sì come soglio spesso /
distinto, che soprintenda ad ogni uffizio men grato. goldoni. vii-397: la vanità
senza dir parole sporche o far atti men che onesti, senza distorgersi il viso o
dire manco parole sporche né far atti men che onesti, né distorcer troppo il
. il suolo del piano inclinato sarà men robusto di quello bisogna per resistere alla detta
e si dissolvono in termini più e men brevi; si condensano alcune di loro
avermi a sé distretto, / sì men portò sovra 'l colmo dell'arco /
virtù sarebbe in tutti, / più e men distributa e altrettanto. segneri, iii-1-249
s. v.]: 'distruttibile'. men comune di 'distruggale ', sebben
: stare in danno del tutto era men male, / che fare un cambio tanto
a un'altra volta, / acciò men sia noioso a chi l'ascolta.
accioché, avendomi sotto, mi trattassero men disumanamente. p. verri, i-182:
e divenire una bestia, o alla men trista un barbaro. galiani, 3-45
ma i valenti filosofi, di nulla men che tanto disvariano in fra loro,
. bembo, 1-205: hai poco men cerco e girato / quanto riscalda la diurna
a ricadere sopra me stessa in pensieri men tetri d'ogni trastullo. rovani,
; i... i per men d'una favilla / è tutta divampata.
ha rozza ed aspra, / altra men dura, altra più molle e liscia,
trova / dimestica la terra e con men beivi. -derivare. fazio
/ più al principio loro e men vicine; / onde si muovono a di
sia riguardo al capitale. chiamasi anche men propriamente dividendo l'interesse semestrale delle rendite
cor le dolorose punte, / poco men che 'l cuor non se le divise.
/ e chiara sì, che il giorno men riluce, / e vedrete colei di
ancor questo qua su si comporta / con men disdegno, che quando è posposta /
, peregrina / più dalla carne e men da'pensier presa, / alle sue
duo sospiri. varano, 150: in men che scorre una sei volte in diece
: / divisa colpa, a te men pesa. giusti, 4-i-53: un pensier
disciplinati dalle leggi umane e divine, e men fieri di natura. goldoni, iv-235
- domandò una ragazza che aveva lingua men docile di tutte le altre. d'
grave il suo dolore, / quanto men lo potea dir espedito, / perché
nostro m. trifone, rimaso molto men che mezzo per la morte del povero m
scherzi e giuochi d'amante, non men festoso che doglioso? tasso, 13-i-828:
fanno il vino più dolce, ma men potente e meno durevole, che quelle
han dolce vita / per sentir più e men l'ettemo spiro. petrarca, 23-1
rabicano. morando, iii-229: di men puri diletti altri sia vago; / io
e riesce a lavorarla più dolce e men faticosa che il porfido. a. neri
dolce ed un poco più tenace e men facile a squagliarsi. salvini,
35-70: tua villania / non vo'che men cortese far mi possa, / ch'
al nasuto vanno mie parole / non men ch'all'altro, pier, che con
aggiunge sapere, aggiunge dolere; chi men sa men si duole. ibidem, 292
, aggiunge dolere; chi men sa men si duole. ibidem, 292: chi
, tol 'tavola 'c men 'pietra ', cioè * lastrone '
più che brande od aste, non men de'sciti. delfino, 1-82:
altintelligenza dell'uomo, quasi destriero non men docile che ardente a usi e di pace
. e i suoi monaci professavano non men teologia, che filosofia, ed erano istruttissimi
copisti: il genio tanto raro, e men raro l'ingegno, e frequente la
lazzarol, che ha saporita / non men la polpa che la guancia rossa, /
saprebbe, / a rispetto di lu', men che 'l donato. garzoni,
/ ch'io ò pochi danari e men derrate: / sovente con durissime spronate
, fan che le doppie / si stiman men del rame. soldani, 1-163:
parlar doppieggia; / come si sia, men dice che 'l vero. g
, 73-11: lo schifo i'sì pregiava men ch'un fico, / ch'egli
livor la candidezza è tolta, / ma men candida ancor non è men bella.
/ ma men candida ancor non è men bella. f. negri, 103:
il dosso, / e nascondea in men che non balena. boccaccio, dee.
tommaseo, 3-i-116: alle biblioteche delle università men povera la dote, e a quella
tempo, in un attimo, in men che non si dica. a.
il mare è cheto, eziandio il men dotto ben governa la nave, ma quando
scuola; fermandomi dove più e dove men tempo, secondo che il numero de'
che debb'io dir? in un passo men varco: / tutti son qui in
tanti più fortunati, e di voi forse men meritevoli, albergano in doviziose pareti.
a questo / il vago tosco, non men ricco e bello / di qualunque altro
quasi un'ebbrietà vertiginosa: era poco men che digiuno dalla mattina. 3
tanto che viene all'estasi e all'eccesso men tale, che si chiama
? secondo le regole più comuni e men contradette, è una cosa molto brutta;
innamorate da vero, non prometterei né men per voi. beltramelli, i-72: i
ne'patti fatti a lei, se per men reo / consiglio forse le fosse piaciuta
/ remi o vento a muoverla han men forza, / che s'ella
meno / come il lume maggior il men lucente. mascardi, 1-125: quella dotta
il termine che la racchiude; e men sarallo all'opposto se la somiglianza sarà
del correre in posta, o l'obbedire men economicamente a'desideri del ventre, o
, 1-ii-243: anche in firenze non men che in grecia erano come tesori stimate le
educato alla pazienza giova a sentir con men travaglio le avversità. a. verri,
vi è ancora un altro modo non men facile... che bello da conoscere
somigli, non vi dovrà perciò essere men cara. b. pitti, 1-122
e moti, / tanto efficaci più quanto men noti. 8. fis.
altri in ogni altrove: / più e men chiaro o più lucente e terso,
(che più comunemente, e forse men propriamente chiamano materasso elastico), è
velen spontaneo elegge / quel ch'è men tristo; e macolar ne suole / la
i magistrati: due consoli annui, poco men che principi in città e all'esercito
soggetto. michelangelo, i-140: non fur men lieti che turbati e tristi / che
cominciarono gli automobili, la guardia riconobbe men pericoloso e più proficuo appostare i veicoli
quelle opinioni che sembrano meno elevate e men pie ove non siano esaminate che per
/ (io ricordo) ella, men pallida, / sorrideva. comisso, 5-345
figliuoli, vi- verebbono e morirebbono non men beate che felici, ché essendo la
benché sia molto minore, non è men basso in gambe; nasce in egitto;
emendamento, i mezzi più facili e men dispendiosi, quantunque da molti non curati
opere sue in lingua nostrale, non men ch'io faccia del calepino in dando l'
un rigattiere, / senza un picciol né men d'emolumento. beccaria, ii-368:
/ che in età della nostra assai men trista / empièr la vita di felici errori
, / qual temi e sfinge, men ti persuade, / perch'a lor modo
/ ostil, figlio, le man fatte men belle; / né sposo enorme de
zese 4 ente ', ma non men la franzese che l'italiana sono discese
l'altro, io v'era presso a men di diece braccia; e veggendo che
amorose: / poi né del sol men ratto si nascose / entro nel core.
qual molte volte retrograda, / onde ha men libertà a ogni articlo. boccaccio,
educazione toscana dell'ingegno è l'epigono della men cattiva scuola del secolo xvii. pascoli
uno e l'altro è nella forza sua men valoroso. il qual modo di parlare
che si fa colla penna, è molto men vivo, spontaneo, efficace che il
le circostanze, e il più o men forte sentire dello scrittore. esaminiamo rapidamente
, benché equabile e sereno, è tuttavia men frizzante del fantastico. a. verri
, piena di duolo: / non men beata pria, ch'or infelice, /
e ben degne le crede / non men di quella c'ha veduto a caso.
spesso. tasso, 20-48: né ferve men l'altra battaglia equestre / appresso il
più convenevoli ed equitativi, onde non men l'uno che l'altro sesso andasse ritenuto
tessean lacci inumani / ove lor venia men valore e lena. = voce
in testamento che la facultà sua ereditasse il men vizioso. filangieri, xviii-5-724: un
è doversi contradire per vivere alla men peggio tra i fatti e i
de'presuli e de'prelati siano talvolta men lucidi che quelli del gregge.
», / ad un scaleo vie men che li altri eretto. spolverini, xxx-1-18
/ sotto la quale il sol mostra men fretta. boccaccio, iii-5-64: dette queste
a l'empia morte, ove i men feri orrori / son membra sparte, e
durette et aspre, sì come di buccia men delicate; quelle due il contrario,
/ quasi obliai: poiché, non men che al forte, / l'errante vita
erranti. lorenzi, 1-109: né men giova il nitroso che si cava / salso
d'esser meno di voi buoni, / men pravi di voi sono e meno assai
ariosto, cinque canti, 1-42: men sicuro di lui parea e più tardo,
varco, / quel ne 'nsegnate che men erto cala. -spiovente con grande
altera, sdegnando d'abitar nelle parti men erte e faticose, sovra le cime
e. zani, 79: usan le men nobili frequentare i publici bagni, e
]: 'erudibile': da potersi più o men facilmente e utilmente erudire. non comune
di cui favella / dell'antica non men l'età novella, / nel gran
non sento / che 'l petto mio men la sua pena esali. s. bargagli
1-2-268: avremo un vino... men sano, ed anche meno durevole perché
, che i corpi di mano in mano men gravi più velocemente ascendon nell'acqua,
più s'esamina, più s'approfonda, men si trova e si scopre, anzi
assalto, quando parea che dovesse trovarsi men ostinata la resistenza. esaudìbile,
, che in cerca / va di qual men si merca. tommaseo, 3-i-308:
in tutti i popoli, ma più nei men guasti dalla civiltà, la religione va
le escandescenze dei popoli infelici sono poco men degne di compassione e di scusa che le
con più autorità che escluso, e con men sospetto che nudo, e con più
far molte proferte, / acciò che men gl'incresca il star rinchiusa. / al
ribelli, diciotto, ch'erano di condizione men rilevata. botta, 4-305:
esempio / gl'insegnerò che a ben regnar men vuoisi / men perdonar, quanto è
che a ben regnar men vuoisi / men perdonar, quanto è più stretto il sangue
misera beltà / una donna altera / fatta men severa / de gli altrui pianti più
, o, per dir meglio, men difettose, che finora si son poste alla
xxx-1-58: quella ancor si dee non men d'ogni altra / terra co'bovi esercitar
più sempre esigente verso me, tanto men fortunato sempre nel suo amore per la
foscolo, iv-344: oh quanto è men doloroso l'andare accattando di porta in
forse perché rende più frutto, o esige men fatica. goldoni, vii-1056: io
sommo regno, / aspetta, anch'io men vegno / a tanta pace e dietro
delle acque ferventi o gelate furono non men da'principi che da'sommi pontefici ammesse
, ma bene esoso / o per lo men ridicolo si rende. foscolo, 1-459
restituischino. aretino, ii-141: è men fatica a fare un uomo che non è
grave il suo dolore, / quanto men lo potea dir espedito, / perché
e l'armata / del tutto espulse in men d'una giornata. garzoni, 3-187
arso, / tanto più quanto son men verde legno. alberti, 281: non
mi seria gratissimo. ariosto, 32-30: men non era che gagliarda, bella,
, buffone di corte, ha in men che non si dica, a guisa di
chi più ne dice / con lingua men n'esplice. = rifacimento sul lat
giuochi dei partiti, è da chi men dovrebbe esposta di continuo agli ammacchi di
, / che chi d'ogn'altro men n'avea cagione / sì espressamente il
di lei potesse lui frastornare da i men che onesti. cuoco, 2-i-120:
andò, facendo a don abbondio un inchino men profondo del solito, e dandogli un'
muovono più; è segno che allora men profondamente si dorme. rosa, 13:
acciò che quivi più ad agio e con men sospetto potessero essere insieme.
lor vita è mestier, di noi men tristo / condur si scopre e men gravoso
noi men tristo / condur si scopre e men gravoso il tempo. settembrini, iv-96
, / più al principio loro e men vicine; / onde si muovono a diversi
mancherà? alberti, 189: non riputiamo men grado avere avuto tessere e vita dal
fermen- tabilità la rendono disadatta anche ai men lontani trasporti. piovene, 5-273:
lucerne / muoversi in giro più e men correnti, / al modo, credo
. lanzi, ii-240: generalmente mostra men grazia di disegno, men estensione di genio
generalmente mostra men grazia di disegno, men estensione di genio, e sfugge piuttosto
interchiude a mezzo sospiro la via, o men rotti e con minor impeto escono gli
e splende / né, quello estinto, men riluce poi. gnarini, 57:
duoli, / adda, e la fronte men superba estolli. arici, i-63:
peccare nell'una delle due estremità, men male è tesser un poco diminuito che
17-92: de la matura età pregi men degni / non fiano stabilir pace e
di tutta africa raccolte, / non men d'inferma età che di perfetta;
parole / cominci col più vecchio il men d'etade. leopardi, 870: le
olimpiades cento cinquanta / e nove avea men forse una state, / se la memoria
della eternità, essendo durati più o men tempo, finalmente sono venuti meno,
duro lavoro, resta l'altro, nulla men faticoso e nel vocabolario della crusca sì
ardor miei / meno ardenti, / men cocenti / sono, ohimè, gl'incendi
natività di isaac, e quella fu men perfetta dell'altre; perché quella annunciò
aurora metta, / allor ch'i sogni men son fabulosi, / e nasce veritade
5-12 (37): tu ài faccende men che non ò io, / le
stolte / le truovo, con sustanza men ch'un fio. cicerone volgar.,
ò meritato, / digli, che al men gli piazza / mostrarne la fazza,
splendor priva, m'incende / con men cocente, o men chiara facella i
m'incende / con men cocente, o men chiara facella i l'alma mia luce
/ che nel più facil sito è men securo. 4. probabile, verosimile
/ della patria che ardir presta ai men forti; / che a te facondia
su l'acqua. chiabrera, 472: men ricamato stassi infra le nubi / l'
sia ucciso, s'io voglio; io men vado a casa mia, fa'conto
anzi tanto è più desta, / quanto men traviata / da le fallaci forme /
prego che del camin, ch'è men fallace / fra gli errori del mondo,
il più di voi mi taccio e 'l men m'accenno, / audace 'l dico
francesco da barberino, iii-155: la men dubbiosa ene / rimaner ne la nave
/ qual più ti serve a fé quel men ài caro; / ond'eo t'
s'io gli ho fallito, / al men sicuro e vivo è il mio marito
onorata fine. idem, xvi-46: men danno fora / de la morte d'un
riarsa, si era condotta a poco men che diserto. -con riferimento a concetti
imbriani, 2-271: pe'padri è men crudo il rammarico / d'aver fallita l'
; / ché 'n giovenil fallir è men vergogna. boiardo, 2-11-18: essa piangendo
x-810: la innamorata giovane, che non men per lui ch'egli per lei si
... /... i men feroci averti / tra'famigliari; e i
più belle in pa- ragon delle altre men belle, e distinguere le imperfezioni dalle
uno ne hanno bambini, un altro men fanciullesco ne prendono nella giovinezza, e
favori, aveano tutto esto mondo per men che fango. bibbia volgar.,
macchiarsi, della presenza sua anco i men degni beneficare. proverbi toscani, 184
ordinanza del pettine sargente, che né men un peluzzo fantaccino esce di fila,
o per fama d'un dottore, non men con sati- sfazione de l'animo mio
gli orecchi, oibò, / né men sentirgli nominare ei può; / perch'egli
33: o fantastica mia mente, / men che niente ne dici; / del
boiardo e ariosto ebbero un pensare non men vasto che fantastico, e tasso ebbe
distribuito. battista, iii-395: tessitrici non men veg- ghian le fanti, / e
non è eroe da storia, e molto men da tragedia. giusti, i-405:
, dove omero ha fatto achille infinitamente men bello di quello che potea farlo. giusti
/ che le pene conforta e fa men dure. leopardi, 22-101: e quando
modo fu domato per forza, in men che non fa dieci giorni, cuneo,
il più di voi mi taccio e 'l men m'accenno, / audace il dico
farnetichi'. caro, 4-822: non men che d'amor, d'ira avvampando,
quella fascia / che la morte dissolve men vo suso, / e venni qui per
11-36: mal de'veneti l'opre anco men chiare / intorno conteneva un'ampia fascia
amore, / che m'ebbe poco men fin da le fasce, / e 'l
di varie cose elette e scelte infra le men bone. s. caterina de'
. leopardi, 3-74: e pur men grava e morde / il mal che n'
tasso, aminta, 185: non è men di te bella, se ti guardi
questi sono i migliori senza coma, men sazievoli e fastidiosi degl'altri, ma tutti
ne'quali si leggono infinite cose molto men verisimili di quelle che come poco verisimili
la fata partì subito, e in men di un'ora, fu vista arrivare dentro
fatalità. quest'opera infatti ha non men che l'autore assai vicende provate. foscolo
. fazio, i-13-46: e via men fu [enea] del suo fatato
perché tessendo / le fosse il lungo faticar men grave. -pena,
amarono da principio il più sicuro e men fatichevole ad averlo, anzi che il meglio
lei, panni ch'ella possa portarsi men faticosamente la soma che pesa su le spalle
gloria immortale. buommattei, 34: onde men pura e meno intelligibile, e perciò
e un fatidico laureto, / in cui men verde serpeggia la vite. / la
i-189: a cento madri, allor delle men tristi / sceverandone i maschi, di
il mio volto quella sera non era men bianco del suo, gli occhi solamente
, purg., 20-85: perché men paia il mal futuro e il fatto,
, grande artefice di parole e non men di consigli. lanzi, i-144:
buia, / qual temi e sfinge, men ti persuade, / perch'a lor
/ pietosa in vista, in fatti men superba. ariosto, 20-16: poi che
ariosto, 20-16: poi che non men che belli, ancora in fatto / si
secondo 1 titoli di quel tempo, men sonori all'orecchio, perché solidi,
più celeri della favilla elettrica, e in men che non balena si trasporta da un
il cor, di tristezze a sé men fabbro, / tregua del suo martir
, signore, non bisognarebbe che fusser men lucide l'opere vostre, a voler ch'
parini, giorno, i-857: né men pronto di quello all'uopo istesso / l'
il vento in favore aiuta il mobile men veloce; il vento in contrario l'impedisce
linguaggio agli usi / vostri più acconcio e men propizio al vate, / che il
di veder traspirare anche per mezzo alle men notabili [cose] il vostro animo,
gradiva che si mettesse in una luce men che favorevole la « sistemazione » ch'
, 17-92: de la matura età pregi men degni / non fìano stabilir pace e
una fra lor ne gli anni suoi men fermi / imeneo, stretta a pena,
11 re con offizio di padre non men che di principe, esortava le provincie
astretta / non dai parenti, e men dame; da falsa / ver
qual più ti serve a fé quel men ài caro. monte, xxxv-1-460: donna
42: ma l'infelice frode / men fede che pietà trova in itome.
da me sopra un sonetto del nostro non men dotto che leggiadro m. francesco petrarca
savete, che non è cosa che sia men filice ch'egli è felicitate di peccare
, / che in età della nostra assai men trista / empièr la vita di felici
tasso, 1-11-70: poscia con vista men turbata e fella / cortesemente inverso il
: era, s'ambi feriva, assai men fella / morte, io felice in
cfr. fr. phellogène. men ài caro; / ond'eo t'aprovo
la scrittura di david profeta in sé men che buone; come d'esser feminàcciolo
dell'orecchio avremo un'armonia non men varia di quella abbiano avuto i
più copiose, redundanti e feraci non men di dottrine che di forti argomenti.
era, s'ambi feriva, assai men fella / morte, io felice in questa
maggior l'isola appare, e vie men foschi / gli stessi monti, e più
non dirgli mai che tu sia la men bella, imperò che il tacere ti recherà
sua fermentabilità la rendono disadatta anche ai men lontani trasporti. = deriv
un solo violento, aspro e poco men che incendiario al palato. verga, i-140
, ma fatte profondissime fosse ne'luoghi men sospetti, gli sotterrano. baldi, i-30
/ al giudice tremendo, / che non men che i plebei, punisce i regi
; /... / altri studi men dolci, in ch'io riponga /
far di giorgione è più aperto e men carico di scuri; né le sue mezze
i laghi mi diletta; / gente, men ch'altra di catene carca: /
ferro fatto, che senz'oro / men di noi macra in suo selvaggio cibo
più fa la sua razza minuta e di men vigore. tasso, 13-i-647: col
; / né per ferza è però madre men pia. michelangelo, i-115: mie
si creda però che 'l meschin desse / men danno a la ria turba, e
caporali, ii-104: né si sapeva men da che restasse / l'ambizion,
, i-259: romperanno i silenzi assai men lunghi, / cantando per le fronde
/ di quel che costa a lei men che festuga / petita dar per sua piacevolezza
avere, / che m'è rimaso vie men d'un fistuco. boccaccio, v-99
guarirà », quel fetente crepa in men d'un'ora. e se voi
che non possano le ingiurie, apprendesi a men desiderare l'una cosa, l'altra
: per toccare nulladimanco delle corde alquanto men alte e più consone alla nostra povera e
d'annunzio, i-722: fosse al men la notte / ultima questa e l'ultimo
. dante, purg., 30-48: men che dramma / di sangue m'è
, / antiveduta fiamma, et è men fera. tasso, n-iii-928: mosse
e del crine / sembianze vili e paragon men chiari. leopardi, 34-163: su
sovra 'l mio fianco, / che men fredda di lui morte sarebbe / e
fredda di lui morte sarebbe / e men aspra. chiabrera, 55: mille amorosi
vasi di vetro sottili e tondi. men comune è la denominazione di fiascaio data a
dismisura non son morto, / ché men dolor m'avrìa morto e conquiso.
le budella; / vedendo, quando men l'avria pensato, / uscir i pesci
, piangente, disperata, e poco men che svenuta. de sanctis, 9-335
il mio dolor le piante, / che men di celia sien sorde le piante.
bue però e degli animali più forti e men crassi denno essere il loro cibo quotidiano
sangue più fibroso, più forte, e men sottile, e men fluido.
più forte, e men sottile, e men fluido. 7. figur
-non curare un fico, curarsi men d'un fico: non darsi nessuna
, 45-69: ancor perch'el curava men d'un fico / il popol, tant'
spolverini, xxx-1-164: sappia quanto più o men debba a ciascuna / secco riso fidar
io ti fido / e di chi abia men forza di me, / ma tuttavia
diciamo: amico fidato, gli diamo men lode che a dire: fido. alvaro
me, se non la sdegna, / men pronta aita o servitù men fida.
, / men pronta aita o servitù men fida. marino, 4-154: non temer
, / ch'ai re ne va non men calda ch'au- dace. redi
/ scrivere un nome in ciel, men che terreno? a. verri, ii-209
anche si impari / dare, il men ch'è possibil, fieno a oche.
/ più son crudeli fra tutte e men degni. / questi con piedi, con
: / « fólgore certo va con men prestezza ». ariosto, 27-79: non
empiono la terra di strage; altre men crudeli si contentano di un tributo più
, pidocchi e cimici a furore, / men vo a sollazzo per aspri sentieri.
feron conoscer per donzella, / non men che fiera in arme, in viso
4: lo dissero partito in traccia di men d'affanni, / con tutto
b. tasso, ix-82: i men feri orrori / son membra sparte,
, / né da te spero mai men fere notti. groto, 189: quelle
per quella debole fievolezza le donne son men animose, per la medesima sono ancor poi
8-217: quant'uom più vai, men se medesmo ei prezza: / ma l'
bestie osserverai, / che quel ch'è men bestiai, meno è figliante. monelli
popoli, io m'offro / non men padre che re. siatemi voi / più
di tempo in tempo mi si fa men dura / l'angelica figura, e 'l
nona figura, / e sei da men della sua antecedente, / va, e
l. bellini, 5-2-295: né men si tiene in molle il porfido per figurarlo
a ciò pensasse / pensando nel pensier men comprendea. caro, 16-5: [
l'occhio nero, / che più né men la mattutina stella. f. f
peccatori che apparisce e sparisce « in men che non balena ». bocchelli,
s'a voi ritorno, aver giorni men fieri: / che s'or, c'
: quei purpurei giacinti / freschi non men che belli, / parte in fila disposti
fiaccarsi il collo, / sì che men mal saria ber l'acqua pura.
bartoli, 40-i-319: l'entrarvi è poco men che rasente il muro della munizione,
galileo, 1-1-207: non mi è stato men grato il ritrovarmi ancora fra'viventi dopo
, ed ostinatamente tener per fermo assai men grave fallo esser il produr cento carra
, mentre la filosofia aveva fatto poco men che guastarla. tommaseo, i-362:
(e sotto questo nome comprendo non men l'etica che la politica e l'economica
ch'io già già un secondo ciro / men vada in lui preconizzando; un raro
ad un altro più di me potente e men di me saggio, ho dovuto sostenere
tra l'altere stesse / sonvi non men pur differenze espresse. d'annunzio, iii-1-251
ad altro obbietto, / ch'è men bello di voi dovunque io miri. /
amerò, se m'amate, / né men de la mia vita / l'amor
ringrazio amore / che m'ebbe poco men fin da le fasce. v. borghini
bermi il sangue d'una persona non men taccagna che finta. a. a dimari
se veritier non sei, / dorrammi men che il non essermi arreso / a tuo
5-14 (37): tu ài faccende men che non ò io, / le
/ le truovo, con sustanza men ch'un fio. boccaccio, vii-187:
beicari, 1-6: stima il mondo men che un fio, / se vuoi amare
: altri giochi / io so, men puerili: / scagliare con l'amento /
dante, purg., 20-86: perché men paia il mal futuro e il fatto
sia buono il pane, ma non sia men bello: / meglio che un brutto
xxii-54: l'amerò quando l'età men verde / fia che al seno ed
essendo tu così bello ed ella non men graziosa che tu sia, da una
argini. marini, i-31: non men di questi al tumido fiottar dell'onde rimase
fischi delle fronde / i suoi non men dolcissimi sussurri? vico, 317: [
g. bentivoglio, 4-76: non men fissamente si persuadeva, com'anche tutto
sol fissi, / tanto si vede men quanto più splende. pulci, 4-56
gli occhi fissi, / né più né men come s'io non gli udissi,
a tale, ch'è di noi men ragionevole: / e che sovente..
chi in cartagin culla / ebbe, non men che a chi sul tebro nacque,
annunzio, v-3-72: esse non vivono men del volto, diverse da tutte le altre
camminando a ritroso dove il guado era men dolce, tali erano i loro diletti
e fare ogni male, * ta- men ', perché era eletto ministro di dio
il flagellato udito / io qui molto men ratto mi apparecchio. panzini, iii-863:
moltitudine delle comete succeder dovrebbe stagione men che mai ventosa ed asciutta, per il
, / che appo lor gli usignuoli son men grati. casti, i-2-138: il
che stracchi /... / ne'men come la flemma degli scacchi / che
flussibili. leonardo, 2-377: il men denso corpo frussibile sosterrà sopra di sé il
a passi fluttuanti, / mentr'errando men vo, nel bosco erranti. dessi
con fido il mio destrier pian pian men giva. d'annunzio, i-682: pro-
metta, / allor ch'i sogni men son fabulosi, / e nasce veritade
: a noi deve bastare d'esser quei men degni artefici che dalle fodine scuoprono e
e l'arco, / e con men foga l'asta il segno tocca, /
perché fai in lei con disusata foggia / men, per molto voler, le voglie
, 561: chi più, chi men, nel fine ognun n'alloggia; /
39: tributo noi dicean costoro, / men turpe nome il vincitor foggiava. de
del ventaglio ', una zona poco men che semicircolare, per lo più di carta
. bembo, i-75: giudico sia men difetto tacer quella parte serbando il debito
largo! / ma piaga antiveduta assai men dole. caro, 16-77: i sacri
e l'africano e 'l trace / men temerebbe al folgorar de l'armi.
d'annunzio, ii-41: si volse egli men disdegnoso /... / e
meno ilare d'umore, d'affetto men fonda, ma di più arguto ingegno.
e fresca. marino, 3-107: 1'men venia... / in questo
ischiena. pulci, 27-85: chi aveva men forate le budella, / pareva il
portar gli animi al forestiero, anche men buono, purché ci distingua.
psora [trae origine] da umor men crasso, e perciò in ella occorrono certe
tanto è più desta, / quanto men traviata / da le fallaci forme /
rigorosamente esatta, anche se in forma men pura, anzi che della perfezione formale
, che senza essa l'uomo è men uomo. magalotti, 7-28: la confidenza
apollo, / facea l'essilio suo men duro e strano. tasso, n-iii-548:
formazione e la forma del suono o alla men trista il suono non va scompagnato da
santa, / ora il mestiero è poco men che guasto. caporali, i-62:
, / ora il mestiero è poco men che guasto. 4. grande
il meglio, e schivare il men lodevole; e forseché, sapute le massime
, ix-60: or movi ad obedir alla men forte / età che, saggia più
sarem se non siamo uni; / ai men forti di noi gregge dispetto, /
e dove in ogni caso gli pareva men pericolo portare. s. bargagli, 22
ascendo / colà dove quel muro appar men forte. tesauro, 1-15: il monte
per esserci raggi verso l'estremità alquanto men forti e tra loro divisi, resta egli
de'nostri, ma niuno li ebbe men forti. leopardi, 29-60: se
[la donna] la mente / men capace e men forte anco riceve. bocchelli
] la mente / men capace e men forte anco riceve. bocchelli, 13-47
ariosto, 37-114: gli è pur men che morir, mostrar le brutte /
nelli, ii-8 (34): tanto men voi ch'avete oggimai reso / il
'l parlare / e rider vostro fosse men sovente. dante, inf. t
fortezza feminile, la quale non è men lodevole che sia quella de gli eroi.
). alamanni, 5-i-189: ne men crudel ancor si sente il lino /
. ariosto, 37-114: gli è pur men che morir, mostrar le brutte /
forzare e condurre il mio corpo non men dubbio della sua ombra? -assalire
3-202: non per questo le gemme sono men preciose e non le doviamo con tutto
, / quasi simile a quel, ma men forzuto, / che in altri il
che ti mandi alla fossa in men d'un'ora. d'annunzio, iii-2-146
. di breme, 4: il men male è l'incontrarvi ad ogni passo
dunque in questa / visto, non men che ne te scorse etadi, / per
egli è sì giocondo / nelle città non men che ne'contadi / il far a
/ oggi regna nel paese, / son men gonfie due fontane / che non lor
, assassin che ti dispoglie, è men mal che l'aver moglie.
fe'. più franco all'opre / e men pronto ai consigli io ti vorrei.
corda e l'arco, / e con men foga tasta il segno tocca. fatti
scritto altrove. cicerchia, xliii-431: men che non si chiude l'occhio e
: molto ha più di mestier chi men lontano / ha torrente, o canal
me apparechie. ariosto, ii-6: non men si profumano, / che si facesson
e de l'altr'atto / non men bel si frapon novo intervallo. / ondeggiar
presso alla sua semenza, e la men frappata sarà più vicina al suo nascimento.
molti storiografi frappadori, nel corrente non men abbondano. segneri, iv-85: è gastrologia
virginali di lei potesse lui frastornare da i men che onesti. forteguerri, 1-95:
di cristo. cicerchia, xliii-431: men che non si chiude l'occhio e opre
sovra 'l mio fianco, / che men fredda di lui morte sarebbe, / e
fredda di lui morte sarebbe, / e men aspra. caro, 5-568: l'
ii-85: pesci... un po'men mezzanini / frullando van, perché ancor
frutta, in que canesti, e né men lasciai le fregole in terra per vestigia
'frequentabile', da potersi frequentare più o men facilmente, utilmente, lecitamente. bocchelli
acquatici è molesta, / né, men che de gli augei, del pesce è
, / ma le morali degne di men vanto. / le quali sol per noi
e spesso ancora / frequentato diletto è men gradito. vico, 629: nella corte
più astute dell'impiccio, / e le men frequentate e le più spesse. genovesi
/ dal freddo tempo e da l'età men fresca, / fiamma e martir ne
e crudel troppo, e gli anni / men freschi, stanchi sotto il gran martire
/ sotto la quale il sol mostra men fretta. a. f. doni,
fretta il paladino, / tanto parea che men l'avesse il vento. s.
lo menassi / al buon ruggier con men frettosi passi. foscolo, gr.,
giovane, 9-604: ma la frittura mia men mi pillotta / di quella onde una
lani, 4-39: ratto e ritto men vo, né peno o ponzo, /
porro niuna cosa sia buona, pur men reo e più piacevole alla bocca è
o popol reo / che, essendo non men oggi tu frontoso / che fosti a'
girala tutta intorno come trottola / in men d'un'ora più di cento volte
latte alla frugale mensa, / candido è men del tuo tenero cuore. manzoni,
ripete [il cuculo], / e men gli si risponde. / chiama fruga
, 3-6-63: fa'cenno per lo men col dito mignolo, / che il duol
bellezza intellettuale. michelangelo, i-99: men vai fruir terra che dio. firenzuola
manco sinistro si può, e che frustino men luogo. 2. per estens
pianta né più disposta ad allignare, né men disposta ad inaridire, tutto che poco
sola mi farà parer dolce e passar men gravemente i difetti della mia vecchiaia.
pave- gliotte,... in men di due mesi, nascono, crescono,
, iii-3: paremi meglio, o vero men male, parlando fare frutto ad altrui
abbondante. folengo, ii-138: non men color felici che 'n lor breve /
. leonardo, 2-66: non hanno men cara la fuga sicura che la vittoria incerta
fuga. delfino, 1-161: quando / men sicura è la fuga / che la
sì t'alletta e piace, / non men che 'l vetro, in cui si
si specchia, è frale, / né men che l'ombra sua, lieve e
, in fretta e furia, in men che non si dica. soffici,
magalotti, 6-251: dirai, che sian men belli / gli amanti girasoli o i
el principato ottiene / questo fulvo metal men virtuoso. gelli, 8-116: la
vello è 'l labbro superiore, tanto men peluto è 'l sottano...
e la palma sono di lor natura men fumosi. pallavicino, 1-124: le
ha di funi per tenersi, / né men di panno grossolano e baio. varano
mi fallì, come era più o men prevedibile. -suscitare scintille calpestando il suolo
moli si protendevano fuori, nel mare men chiaro presso la riva. pirandello,
vedove e pupilli, che rapite a li men possenti, che furate e occupate l'
/ furai, noi niego, anzi men pregio e vanto. b. corsini,
: gli orecchi, oibò, / né men sentirgli nominare ei può; / perch'
, 6-205: non lece pungere ne men per gabbo un cuore, senza che muoia
gabellarsi né per più assiduo né per men premuroso di quel che è, sa
con piò riguardo / vaticinando morte, men gagliardo / noi fece alla sua impresa o
/ noi fece alla sua impresa o men costante. poliziano, st., 1-9
ariosto, 20-16: poi che non men che belli, ancora in fatto /
che tanaglia o coltei forte e tagliente / men gagliardo e men ratto afferra o tronca
forte e tagliente / men gagliardo e men ratto afferra o tronca. dovila, 690
guai, / stimava un sacco d'or men d'un zero. crusca [s
chi corre troppo, / mentre io men vo di passo, e non galoppo.
, ch'è più che trotto, e men veloce che correre. citolini, 233
tanto ci troviam peggio in gambe e men fermi su le ginocchia. manzoni,
può star l'istoria, e non sarà men chiara. / mettendolo turpino, anch'
marino, 9-183: né tu con voce men gradita e cara / favoleggiando il canto
, ch'egli è uno de i men belli sonetti del nostro autore. comincia
gareggiavano di liberalità e di coraggio coi men poveri. cicognani, iii-2-60: da
né tale uso è praticato dalle donne men che dagli uomini. anzi nell'esercitarsi
; perché il negro è più grosso e men può passare a dar vita alle membra
vago garzoncello, / della madre non men bello, / che ti pasci di spergiuri
certi garzonacci / l'abbin mandato poco men ch'ai sole. allegri, 126
me, e nel tempo in cui sono men disposto. -avere, prendere,
'ntorno le gattefilippe e non patisce che né men i sole la guardi. =
la vita gaudente... fanno men crudo senso sulla moltitudine di tale insegna
efficace e più brieve l'operar suo men gagliardo, e più lungo, gelandola [
. -anch'io lo credo; costangli / men che le prime, scudi quattro mila
tien sì gelosamente ristretta, che né men l'è permesso lasciarsi vedere alla finestra
gementi. tommaseo, i-166: giorni men tetri alla gemente sposa / orate.
a. maffei, vi-467: né men dolce, men pia ti manifesti [
maffei, vi-467: né men dolce, men pia ti manifesti [malinconia] /
persone. ariosto, 43-176: di non men bello e signoril lavoro / avean gemmati
si tien per certo che una cosa men nobile non possa generarne una più nobile della
dei fiumi generano erba assai, e men di queste quella delle fonti, e
si tien per certo che una cosa men nobile non possa generarne una più nobile
corruzione tal parlar generato, che non men proprio stimar si dee di qualunque altro che
li personali. cesarotti, i-35: men pregevoli saranno quei [vocaboli] che
dove la persia e il fato assai men forte / fu di poch'alme franche e
e nervoso dettato, che era il men bello d'essa; ma sì generosa di
: a gennaro andrò a cercar verno men rigido a roma. carducci, ii-15-281
nell'animarsi, non avesse altresì poco men che cessato di cantalenare tanto genovesamente
: lo dissero partito in traccia di men fiere gentildonne. d'annunzio, i-943:
: la donna,... non men che bella, gentile era e cortese
, un solo violento, aspro e poco men che incendiario al palato.
l'elemento civile è pagano o alla men trista profano: e il ridurre a
, riputaremo ottimo quello che ne sarà men lontano. papi, 3-i-8: ho
subita simile a vascello tondo: largo men di un terzo della lun (guidrigildo
) di latino veramente non sapeva né men quello del credo, ma fu un
patiti nella verità intensa deh'amma e men che meno fatti pragma, cioè gestiti
; / e, se n'ha men, pel suo calcar frequente / guasta lor
la bontade, sì che la fanno parere men chiara e men valente. boccaccio,
che la fanno parere men chiara e men valente. boccaccio, dee., 1-10
gli studi migliori, si sono gettati ai men nobili, come più facili. m
sima, e più tosto sian le monete men belle. ma perché non più tosto
e stento hai radunato insieme, in men del gettar d'un dado, in men
men del gettar d'un dado, in men d'un soffio di vento, porti
abbarbagliat'e grossa, i c'ho men sentor che non ha l'uom che muore
landino [plinio], 437: men durano e semi del basilico: atriplice
premio sperato gli venisse innanzi quando egli era men atto a ghermirlo. pisacane, ii-129
guerra. michelangelo, 1-81: non men gran grazia, donna, che gran
alamanni, 4-1-274: io pur men vo per la ghiacciosa riva / di
] è più lunga, più aguzza e men foggiata di quella della quercia. bracciolini
si spanda, / e quella stimerai men ch'una ghianda / però che non è
, né una fava, / questo varrà men d'una ghiabaldana, / delle quali
ghiottone che un piatto di beccafichi è men prezioso di due versi di dante.
mecenate pastore, a cui frattanto un nume men serio d'apollo presenterà di furto colla
soffriri / e giustizia e speranza fa men duri, / drizzate noi verso li alti
io muoia / tosto, che questo molto men mi spiace. serra, i-410:
. ariosto, 7-6: non men la gigantéssa ardita e presta /
vai, 4: oh! quanto era men male / ch'un aspro temporale /
iv-232: quegli, le cui scale poco men salivansi che ginocchioni, misurò, precipitato
iii-2-260: altri giochi / io so, men puerili: / scagliare con l'amento
son l'opre de'mortali? ed è men vano / della menzogna il vero?
un piano fruttifero e abondante, / non men giocondo
. alfieri, 8-224: liberi noi men servi assai, dal rio / giogo d'
, ix-60: or movi ad obedir alla men forte / età che, saggia più
né ricevete gioielli dalla gente, / e men ne date. boccaccio, i-213:
/ m'han colto, quasi augello ove men pavé. marino, 1-113: se
, 6-i-70: nulla a te l'età men fresca or toglie; / né beltà
. della casa, 671: tale men givo io per la non piana via.
: nel mirarsi in viso / giudicaro men bello il paradiso. de sanctis,
/ ciò che confessi, non fora men nota / la colpa tua: da tal
, conc., ii-783: altra prova men facile a prepararsi era quella de'duelli
, / che saranno in giudicio assai men 'prope '/ a lui, che
33: o fantastica mia mente, / men che niente ne dici; / del
9-1-98: fatevi conoscere dal mondo non men generoso e giudicioso, che fortunato.
verde, se non che è alquanto men tonda dalla parte del gambo, e maturando
nella caccia, di giumente o di men buoni cavalli ci serviamo. guerrazzi
quelle del ghiaggiuolo, ma tre quarti men larghe; s'alligna in ogni terreno
d'amica / né di nemica tromba. men zini, i-34: di
non giunse, / la vita venne men, non già l'ardire. n.
/ non sempre dorme; e quando un men sei crede, / allor punisce la
in quanto guerra, più ingiusta o men giusta; unica distinzione vera: le
per un'altra causa che ci parrà non men giusta della primiera che ci fe'fallire
, il secondo oratorio non è né men cominciato, non che finito. ferrucci,
3-42: caccianli i ciel per non esser men belli: / né lo profondo inferno
s. antonino, 2-109: tanto hai men cagione di contristarti, quanto il tuo
mi tenea tra'gloriosi, / poco men l'ora della morte prava / il
il naso, e questo è poco men che rotto, se non avesse in
volte un anno, / o poco men, ch'i'fui di ciò godevole.
e goffo, ed il goffo non è men sordido ed insipido che goffo. garzoni
pubblico, sarebbe stata più severa e men crudele: si sarebbe fischiata. si
molte son le fronde, / ma spesso men che poche le granella, / quelle
carena, 1-281: 'gomonétta', cavo men grosso del gherlino, ma fatto allo
97: alla quale [storia] men che a verun'altra scrittura è lecito
i curvan le vele, e fan men gonfio il mar. verga, i-356:
spogliai / la mortai gonna, s'io men vesti'prima? varchi, v-982 (
, che se io fossi altrimenti, men di quattro scudi non mi terrebbero con questa
vermi, / ove purgato è più, men fanno oltraggio. c. bartoli,
iii-24-105: queste, e cose altre ancor men moderate, / gorgolando, dicea la
un sol boccone, / e in men che non si dice ave maria, /
a. cattaneo, iii-18: né men aspro governo di quello che abbiano i
cornice, / e del corbo non men la negra voce, / che bagnerassi
m'era, / fu'io a lui men cara e men gradita. cantari cavallereschi
fu'io a lui men cara e men gradita. cantari cavallereschi, 204: la
colle buone e colle cattive parecchi dei men graditi spasimanti. -venerato, onorato.
addita, / non è l'intensa voglia men gradita, / l'amor, la
, 353-12: la stagione e l'ora men gradita, / col membrar de'dolci
, 1-483: né alla stanchezza mia fia men gradita / (e regina pur son
183: né tu con voce men gradita e cara / favoleggiando il canto
mille scale, / che non han men di dua per ogni grado. / spinge
gradi, i filosofi, quel più e men di finezza, onde siccome per una
folletto / tutta la sala, in men ch'i non l'ho detto, /
/ le quali posso non ben. men fornire: / ciò è la donna,
delle chiane, / sendo in cucina men che le granate. -essere un
/ ché io per me gli stimo men che i granchi. -trarre fuori un
: credete pur, signor, che men d'un paio, / granati qual pe'
peccare nell'una delle due estremità, men male è tesser un poco diminuito che
alcuni dispiaceno perché poco degnano; alcuni men piacceno quando quasi publici abracciatori salutano questo
, / quanto, tornando, albergan men lontani, / le tenebre fuggian da tutti
, / più agevole il lavor, men crudo il vento, / e ne'verni
il vuoi, perché in grattarmi alquanto men tu sude. capuana, 4-102: se
umanità portan seco un prurito più o men morboso di letture eleganti e d'esercizii
passeroni, iii-6-81: non voleva né men sentir parlare, / non temendo bravata o
; / e de i prischi non men, che qui riprende, / oscura del
9-29-1-231: meglio era... men gravarsi lo stomaco di cibi.
ricciardetto. leopardi, 3-70: per men grava e morde / il mal che
, 41-25: gli altri principi ancor men gravi arnesi / parte vestirò e si
altra mano per renderlene la lettura men grave. carducci, iii-28-107: i libri
, 6-69: ogni immagin di terror men grave. boccalini, iii-278: l'ingratitudine
, i-1-61: con più gravezza e men cautela / i colli di costor prema
tarda / l'entrata fia, ma non men certa. carducci, iii-24-378: come
italiana, ne le quali non è men grazioso che 'l bianco de'tedeschi e de'
tanto greve, / non più né men quant'una libra d'oro. alberti,
, 68: costei non fu di men famoso grido di castità che fosse lucrezia
, / ciascuna de le tre saria men bella, / et essa sola avria la
i grili non mi vorria che fosse / men pronto d'un pittor, che dii
que'fili d'oro, più o men lunghi, tessuto che si adopera per fare
, che la facevano sembrare men giovane. calandra, 1-205: nel
8-26: cominciavo alla peggio a riflettere men grossamente che non s'addicesse alla mia
della medesima grossezza,... è men grosso nella parte superiore che nella inferiore
abbarbagliat'e grossa, / c'ho men sentor che non ha l'uom che more
ha di funi per tenersi, / né men di panno grossolano e baio. manzoni
, i-285: tristo medico è forse men tristo di tristo avvocato: ma gli studenti
floscia di un giornale meridiano i più o men noti grugni dei nuovi ministri. barilli
lo disleghi. bruno, 3-47: non men con satisfazione de l'animo mio,
senza introdurvi ritratti, abiti, costumi men propri. de sanctis, i-209:
valicarla camminando a ritroso dove il guado era men dolce, tali erano i loro diletti
primaio / giù nel secondo, che men loco cinghia / e tanto più dolor
/ che tanto m'appaga, / men bello mi pare / lieto dì, ciel
padri loro... ma queste hanno men guardia e vi ha più battaglieri,
alla beva orzo od avena: / men ti dorrai che i visceri discioglia /
o battute dai mariti o padri, sono men pudiche che quelle che hanno più libertà
, / e ti confesserai che fu men vago / quel ch'ebbe in guardia il
pongo mente intorno, / ove si fa men guardia a quel ch'i'bramo.
sì sereno, / con guardo sì men de l'usato bieco, / che fu
a protegere i luoghi più remoti e men gelosi come la fiandra. milizia,
francesco da barberino, 188: è di men rischio tenerlo [il bambino] rivescio
rosso non si fa ghirlanda. / men sùbito s'accaglia il sangue sparso / che
, fa'tuo conto, un anno men di voi, vuole ch'io ti porti
, 1-ii-243: anche in firenze non men che in grecia erano come tesori
guaste. giordani, i-20: la parte men guasta delle terme diocleziane è la gran
pagato il conto da colui che aveva fatto men guasto, dovettero tutti e tre passar
... ne'tempi umidi e guazzosi men nocevoli s'avvisino agli animali. arici
l'un piero e l'altro e 'l men famoso arnaldo, / e quei che
e de l'altra il levante, onde men bella / verria forse colei che guida
perché nel mar di procellosa vita / men dubbia guidi la sua fragil nave, /
passeggia le città possenti / non punto men che un'aia, / e co'superbi
animo fitto. ariosto, 32-30: men non era che gagliarda, bella,
prima. tasso, 7-11: così men vivo in solitario chiostro, / saltar
tasso, ii-418: l'infirmità sono men gravi e le aversità meno noiose,
48: tolga la rosa ognom per men fatica; / e poi, lasciata la
de'letterati e renderlo ad un tempo men vano, bisognava ch'essi percorressero e
bianco da siena, 53: per men d'una favilla / è tutta divampata
favilla / è tutta divampata: / men d'una gutta stilla, / dentro v'
chinato spirito ma dolce però, ma men buono della a, e delle e
, / e d'affrontarsi teco i men gagliardi / mostran desio, non che i
'i'siccome non solo altri dialetti men prossimi ai toscani; ma taluno dei toscani
testa, / giattandosi e spregiando ogn'uom men degno. foscari, lii-9-134: si
un fatto, ma non per questo è men vero che macbeth non è e non
'l segno / ideale poi più e men traluce. boti, 3-397: li individui
ordine di persone intelletti più pratici e men ideali, che desideravano nel papa la
iv-1-41: il suo ideale muliebre era men nordico. idealmente, egli si sentiva
che alla solita maniera, siccome men buoni idioelettrici, si elettrizzano diffìcilmente e
/ per sciòr poi gl'altri quando men si paia. = voce dotta,
: va il bruno cammelliero ridesto; e men lungo il viaggio / a lui sembra
lungo il viaggio / a lui sembra, men dura la via, men igneo il
lui sembra, men dura la via, men igneo il sole. papini, x-1-1023
io venga dicendovi che no'siam poco men che tutti quanti una bella mana di
di senno io sono, e assai men re. scalvini, 1-82: intanto io
per eccellenza d'animo non era certo men nobile di lei. tecchi, 10-121:
per proprio con più di fortuna e men d'eguaglianza da altro giornale. b.
b. davanzati, ii-221: men vo con quei che tengono i germani
/ terre imbecilli, e di vigor men fermo. -malcerto, instabile (
veder... /... men fallaci / le donne, e meno
di rosso, rendono il suo colorito men plausibile a chi ama il vero. nievo
più schietto, e l'imitazione fa men vedere la sua faccia imbellettata e grinzosa
voi vogliate dire, / ch'avranno men dispetti e più piaceri. sozzini, 252
: d'ogni parola al suon che men desia / or s'imbianca, or
bencivenni, 4-29: elli non è unque men solo che quan- d'elli è solo
ché... elli non è unqua men solo che quando elli è solo,
pastoie, non imboccano freno e né men soffrono dello scudiscio il sibilo. tommaseo
altre da noi parte; / chi sa men servar quella, più se imboria.
puledro mansueto e ubidiente, quale un altro men destro e negligente non arà potuto imbrigliarlo
, 14-340: raddoppia il colpo e in men ch'io noi ridico / un occhio
. doni, 6-128: adoprando fusacci non men gros- sacci che sporcacci,..
, e gli occhi / vaghi ha non men, che il chiaro espero allora /
seco in modo che si ritrae con men danno che può. f. baldelli,
tenuto per bono e da esso fu men apprezzato, parevami con tal imitazione far
e pavé / ad ogni imagin di terror men greve. muratori, 7-i-243: la
-evole 'dice l'atto più o men facile o frequente. immaginevolménte,
tutto il medesimo, e l'ultima men bene che la prima, comentano rettoricamente se
e riarsa, si era condotta a poco men che diserto. il fantastico piatto
riuscire un argento im maturo men fisso. 7. medie.
tanto autorevole sentenza, tuttoché immeritevole, men venni a roma e,...
a segregar questo prezioso metallo dagli altri men nobili. = comp. da in-
, / disse, per non dir cose men che oneste; / « mescolate con
stimando a voi presentata da me cosa men degna che abbia possuto presentar...
, perpetuità. agostini, 1-60: men male sarebbe ogni dì provedere alla mancanza
un tratto di tutti que'definitivi il men noto, e prenderne un solo;
119: se vuoi lavorare altri cofani di men pregio, incollali prima, e impanna
[imparisillabo] è più spedita né men chiara. = comp. da in-
, e così il più buono al men buono. baldi, 586: il bisquadro
età, perché fa- cesser gli occhi men torvi, o i nasi meglio profilati,
, svengono: in somma muoiono in men che non nascono. n. degli albizzi
e stavano sulla difesa; altrove, men forti di numero, o più impauriti,
scacciar da quel sacrato tetto / ogni men bello affetto. varano, i-474:
impeci a me i miei dardi / perché men velenosi e men crudeli / scendano ai
miei dardi / perché men velenosi e men crudeli / scendano ai petti? viani,
e l'animo ad un pontefice non men magno di nome che di comando, e
, viil-261: le funi impeciate sono men forti. b. del bene, 2-259
rilasso. segneri, iv-216: quanto è men reo un peccatore che aspiri alla
8-231: io, tutto dì, men verecondo impenno / rime. -per
fantasia, come potenza meno imperfetta e men materiale, non depende già totalmente nelle
11-ii-412: la dignità imperiale ancora è men perfetta de la papale, la quale
imperla e inostra, / e non men saggia che gentil vi mostra / a
: imperla e inaura / spesso e i men buoni aita / cieca fortuna.
soddisfatorio ed impetratorio per gli fedeli non men vivi che morti. = deriv
anima non impiaga, / d'ogni men bel desio tanto è nemica. r.
sguardo sol, / saggia, non men che vaga, / sedur certo non vuol
. parabosco, 1-12: io, non men di tanta sua gentilezza che di sua
e spennacchiata / la men ladra di loro aquila giace.
il regno è spopolato, / in men d'un credo si popolerà, / e
e l'animo ad un pontefice non men magno di nome che di comando, e
cavalier, come voi siete, / con men di mille quattro volte e sei.
, xxxvii- 187: colui che men s'empiglia de tal sorte / de voler
io resto un tempo fra coloro, men ritorno poi qua assai impinguato. alfieri,
lieve terra / copre, e a cui men d'umano i piedi impiomba.
terra, / se ben ne sentirei non men dolore, / pur non avrei della
senza epiteti né aggettivi e co 'l men possibile di relativi. govoni, 67
in gruppo. boiardo, 3-46: men male è ogpù dolor, men male è
3-46: men male è ogpù dolor, men male è morte, / che il
circa il modo poi di filosofare, non men comodo sarà di esplicare le forme come
. f. frugoni, vii-23: non men punge la verità che la rosa;
il sorriso d'una delia spesso / men posticcio non è delle annerite / sue
, / un adagiarsi nella legge imposta / men violento. -fissato (un prezzo)
meno che impraticabile, per divieti non men che naturali, religiosi. cassola,
ii-8-331: io credo che il soggiorno men rigido e l'aria impregnata dei sali marini
animo. metastasio, 1-v-691: non men ingegnosa che valorosa nazione, atta ad
di un giornale meridiano; più o men noti grugni dei nuovi ministri. viani
si diedero tutti ad inventar altri modi men dannosi e disdicevoli da trovar danari,
e dell'imaginazione mi parevano pur sempre men crudeli delle torture imprevedibili che in questi
, fece luogo al secondo, benché men pernicioso del primo: ed è una
16-11): la speranza / daria per men di due fiorin lo staio, /
loro, / i'te n'ho quasi men che nulla detto. -promettere in matrimonio
sotto mano sovente ai più impronti e men degni. -di animali.
e provvida / dal ciglio un po'men torbido / qualche pietà tralucere, /
. g. del papa, 3-98: men frequenti del cuore e delle arterie si
perfetto [grano], anzi il men perfetto col più perfetto. casti,
il fosso, / e nascondea in men che non balena. idem, purg.
l'avverso fato, / a te men vegno. manzoni, ii-584: mille son
/ l'entrata fia, ma non men certa; e i patti / quali un
ad esser santo, o per lo men dottissimo. -lanciare verso l'alto
e piena, / sen viene non men veloce che contento, / per posseder la
per quest'aspri, irti cammini / men vado errando, or questo or quel m'
avvinto. saluzzo roero, 2-ii-57: non men fresca che la rosa / siede ninfa
ascoltare; che risulta sgradevole spettatissimamente, dopo men d'otto giorni, quel che all'
fanatico di libertà: e quelli sono e men rari e più assai incalzanti, che
. idem, xvi-123: a tempo men incalzante le scriverò. carducci, iii-5-318:
carducci, iii-19-22: voi non potevate né men fermarvi su 'l limitar della patria a
.. gli incammina per lo scaleo men rapido. -mandare, volgere in
tornar alla publica, se più cortese e men pericolosa fortuna mi scorgesse il sentiero.
poetessa vi ragiono, / perché in prosa men diletta / una dolce satiretta, /
erra. anguillara, 2-242: non men la veste misera e infelice / cangiò
incarnare ciò che m'era concetto e poco men che adombrato nella mente. de sanctis
guancia incarnatina / quel garofano è assai men rubicondo. s. ferrari, 167:
.. mezz'oncia di biacca grossa e men ch'una fava di cinabro. leonardo
selve incedue sono composte di arbori non men grossi ed alti che folti e distribuiti per
solo violento, aspro e poco men che incendiario al palato. =
dea cieca e incerta, / la men nobil di te parte immortale, / con
ballo e altri versi musicali di poeti men noti o anonimi o incerti. montale
instabil volgo: ei pure, / non men de l'altro, di tempeste oscure
nardi, 68: non fu punto men grata a i padri parimente ed alla plebe
che l'incisore vi abbia fatto assai men bello ed amabile di quello che siete
. casti, 16-52: quanto colpevol men sarla chi regna / senza l'altrui
/... molto / di noi men lacrimabili nell'alma / luce prodotti.
1-314: m'incolse / nuovo destin perché men erto il sole / sopra il capo
tal fretta gli fe', ch'io men l'incolpo / se non mandò a ferir
'. ma il verso ha senso men grave di 4 combriccola '.
, tu non starai certo bene, ma men male in casa mia che altrove.
ma accennan cosa quasi complessa, e poco men che composta. tommaseo [s.
confortasse a cosa alcuna inconcessa e men che debita. lalli, 1-130:
cene degli uomini temperanti, i quali non men gustano delle vivande di quel che gl'
porti / dallo scorso periglio / qualche men grata impression la vita, / che tella
m'appar com'io sperai, / e men lieta e men avida rincontro.
io sperai, / e men lieta e men avida rincontro. — intr
vizio di chi mena vita scorretta e men che ordinata. 3. ant
del tufo, 96: nulla di men non son però tre dii, /
] a la prova, ché ven men la potenza / patere onne encrescenza, tranquillo
, ed impetratorio per gli fedeli non men vivi che morti. massaia, xii-140
vecchiezza incurva. passeroni, iii-196: assai men grave / mi sembra il peso che
l'assedio di giorno in giorno si scopriva men facile. tesauro, 2-198: né
cocchi, 5-1-202: lasciato ha poco men che atto a stamparsi l'indice delle intorno
(iv-250): io noi darei per men di quel che vale, / né
disparati e indigenti saggi d'una pitturetta men che da dilettante. 4.
per vie meno ree ad un qualche scopo men reo. botta, 5-221: posero
ti serva a scrivere l'indirizzo con inchiostro men bianco, e con caratteri più chiari
bella; ma ce n'è di men belle, usate da autorevoli e vive
si può dedurre... che faccia men bisogno alla produzione del sentimento una o
mai non sento / che 'l petto mio men la sua pena esali. folengo,
reso meno attenti alle vostre necessità, men pronti alle vostre chia mate.
bench'armida in lui saetti, / men può nel cor superbo amor di donna
scoperta, che voi non sapete né men di latino. -indugiare fino all'olio
frenare né rattenere da quel che è men bene e men bello, né, dopo
da quel che è men bene e men bello, né, dopo errato, gastigarsi
versi, / costei se intenerisse o men se indura. bellincioni, ii-244: oh
al tuo crear cortese / forse non men che 'l nobel ferrarese. sannazaro,
campo / fassi felice; e che non men che al sole / debbe all'industria
. tommaseo, 15-249: traducendo scrittori men castigati, destrezza ci vuole ad appianare
in tra solchi, e sé di men frutti danneggia e la terra di menzogna
infami vini veneti non c'è né men da discorrerne. govoni, 6-45: mi
sporchi o stagni, / né men di fossa torbida o infangata. peppi,
orecchio rende / della consorte al lusinghier men sordo. cesarotti, 1-xxv-83: mariti infedeli
accuso / il saper troppo, e men con lor mi sdegno. castiglione,
... / deh, fossi tu men bella o almen più torte!
di tutta africa raccolte, / non men d'inferma età che di perfetta. tasso
, / che la morte dissolve, men vo suso, / e venni qui per
altro sasso, / e fa che non men ch'io si senta lasso / e
purgandosi la donna del suo soverchio e men puro sangue, suole avere i raggi
venezia]... furono molto men cattive che non altrove in italia, non
infingardiscano contenti di vivere sul prodotto di men lavoro, è allegazione vana, perché
tal fierezza / meno infingarda, né che men di danno / mettesse cura, sol
. s. errico, 8-85: né men del campo la cittade altiera / dispose
, e si proibisce, perché è men difficile esser ingannato da due che da
, vale confutare, ribattere, rendere men saldo, e dicesi riferendosi ad argomenti
v.]: 'influente'è ancora men buono; 4 influenzare ', barbaro.
cioè corpi celesti, 4 più e men distributa '. crescenzi volgar., 6-1
passa ad un carattere più ritondato e men cattivo: quindi si viene a poco
, 135: dello stranier ti piacqui io men, che foschi / ho i membri
sue orecchie lo scherzo, quando s'offeriva men che modesto e dal vaneggiamento infrascato.
io nel vasto empito, e solo / men libero di te, cui nulla infrena
quelle genti. bellincioni, ii-99: ho men che don vincenzo e san francesco,
implacida, / e 'l tuo petto men s'infrigida. -venir meno,
ampolle, / qual più, qual men capace, atte a quell'uso. /
vita di quel ribaldo, che punto men larga o alta che fosse, non vi
chiara quella [delle parti] ch'è men chiara. dolce, l-1-156: l'
nati, di fronte a due 'representatives men 'omonimi, non dovessero ingarbugliare le
mente scrivendo; e a taluni è men che trascrivere, e il contrario di
, 28: avvenente e ingegnosa, non men che bella, allettava co'tratti,
che da te io non sarei tenuto men caro che dalli figliuoli, ch'io ingenerato
o di professione ingenua sono per ordinario men corruttibili de'plebei. buonarroti il giovane
con cui egli pretende d'ingerir concetto men degno di quei che tutta la vita
, e a chi 'l dona, assai men greve / spero sarà. 2
gravemente. arici, i-290: né men fe'ingiuria al ver chi, di sotterra
tanto grave ingiuriarl'envegno, / chi men l'engiuria, el po non sadi-
sudditi, ma non è per questo men giusto il suo diritto di costituir giudici e
eziandio distinte dalle mogli ingiuste, non men che dalle concubine. le mogli ingiuste
seno, ove il mare con assai men tempestoso fragore battea l'arenoso pavimento del
di parole, lo dovremo noi giudicare men savio? alfieri, iii-1-314: ecco
, fan che le doppie / si stiman men del rame. de amicis, xii-456
laghi, stagni e da fiumi, riesce men falso de gli altri mari, di
pensieri e con tali ozi ingrati / men vò menando, anzi traendo i giorni.
, iv-201: era spettacolo curioso non men che vario l'osservar questi ed altri intermezzi
né d'iper- mestra è la fama men bella / se ben di tante inique era
e questo non è possibile, perché non men l'uno che l'altro ha bisogno
varco, / quel ne 'nsegnate che men erto cala. g. villani, 12-66
s'insempre, / coll'accostar farsi men strano e reo, / che più e
', dar senno; ma è men comune e non ne ha tutti gli usi
/ accetto il duro patto: è men terribile / che vederla morir, cederla altrui
cittade vostra, / il poeta, per men vostro disagio, / insensibilmente, con
usare neanche contro chi par meritarlo. men male 'insetto 'che * avvoltoio *
non vedute, / chi più disarmato men sospetta, / dar gravi colpi di
curo, / fummi il ciel et amor men che mai duro, / se tutte
diverai della brigata, / e nulla men di pria l'antica brama / avrai d'
e di giustezza, insorgimento che dié men bagliore e fece men rumore del francese
insorgimento che dié men bagliore e fece men rumore del francese, ma ebbe momenti di
15: il dolor d'esser men bella, / vana inspiri a lei vendetta
dolere, / ca, 'n tutto '1 men, no sia sì bene istante,
questi tre letti fece l'oste il men cattivo acconciar per li due compagni. ariosto
a letto, / se non vien men frusberta e durlindana, / e'non v'
lamenterà del non esser più sicuro né men nel suo letto. -portare a
a l'uccello, il quale, ove men teme, ivi più spesso è colto
disiderio di quelle lettere, non è men necessaria che veruna altra. guicciardini, 2-3-
occhi: prontamente, rapidamente, in men che non si dica. straparola
..., meno vantatore, men chiuso in sé, più levato da
più levato da terra, ma poi men umano, meno artista, più critico,
, ii-2-343: talvolta il male è dove men lo crederesti per soverchio di gentilezza esteriore
: caccianli i ciel per non esser men belli, / né lo profondo inferno li
non sia di sdegno, è di men riverenza o di meno affetto.
e la 'sottile ', che aveva men once, secondo le consuetudini varie di