attraverso la quale si realizza la sua intima medesimezza, non c'è coscienza del differente
del differente, senza coscienza di questa medesimezza; perché in questa diversità e identità insieme
croce, ii-10-85: in questa percezione della medesimezza del processo nella poesia e nella pratica
la stabilità e il progresso, la medesimezza e la differenza, l'uniformità e la
di tali due estremi è tolta via dalla medesimezza interna, che ti mostra l'unità
dei temperamenti e delle disposizioni, pur nella medesimezza del generico ideale pratico.
panteistico, onde muove, cioè della medesimezza dell'ente col nulla; e quindi la
accordo spontaneo e miracoloso che germina dalla medesimezza delle concezioni di fine e di tattica
essendo fondati, non sulla pura e semplice medesimezza, ma sulla corrispondenza e proporzione reciproca
'riconoscimento ', provare cioè la medesimezza di cosa o persona mal nota o falsamente
come in ispecchio, e riconoscere la medesimezza corrente fra il subbietto e l'
imagine vuol dire somiglianza, e quindi medesimezza. padula, 313: l'uccello
permanenza. carducci, iii-8-290: la medesimezza e la immanenza della stessa grossolana giocondità
impossibilità mentale di trascorrere per relazione di medesimezza dall'idea al fatto, o..
al gran dogma evangelico dell'unità e medesimezza di origine e di natura in
: la proprietà [del linguaggio] è medesimezza; questa è possesso di sé,
che la essenza della verità è la medesimezza e quindi la sua intimità nello spirito.
: quando il bene ha intrinsichezza o medesimezza col conoscitore, allora per mezzo del conoscimento
involarsi a quella maledizione chiamata uniformità o medesimezza. alfieri, 1-5: regina, e
involarsi a quella maledizione chiamata uniformità o medesimezza. foscolo, v-182: la vera
. completa uguaglianza, perfetta simiglianza; medesimezza. l. bellini, 5-2-75
questo ultimo termine. per la quale medesimezza questo vocabolo 1 intendere 's'intende
: quando il bene ha intrinsichezza o medesimezza col conoscitore, allora per mezzo del
fatta congiunzione e, per così dire, medesimezza de'centri della terra e del mondo
g. averani, i-2&: né questa medesimezza o identità di sostanza fa sì che
involarsi a quella maledizione chiamata uniformità o medesimezza. spallanzani, 4-v-84: essendovi..
, 4-v-84: essendovi... medesimezza negli effetti, è troppo ragionevole il
della filosofia, affermando dall'altro la perfetta medesimezza della loro materia, danno alla filosofia
[la famiglia] non dalla sola medesimezza del sangue e della carne, ma
della carne, ma... dalla medesimezza delle idee, dei giudizi, degli
] forma ardite parole a significare questa medesimezza amorosa degli esseri nell'essere, padula
padula, 459: marinari e sciabacari hanno medesimezza di abitudini e di vesti: sono
mangiatori. carducci, iii-8-290: la medesimezza e la immanenza della stessa grossolana giocondità
contenuto, vi è, insieme, medesimezza e diversità. gramsci, 6-73: l'
: di condiscendente benevolenza, non di medesimezza umana. 2. condizione di
che la congiunzione non si trasmuta in medesimezza di essere. gioberti, 4-1-328: la
gioberti, 4-1-328: la proprietà è medesimezza; questa è possesso di sé, inseità
. b. spaventa, 1-3: nella medesimezza universale delle cose (sostanza) consiste
due opere d'arte diverse, e la medesimezza del fatto storico non porge aiuto alcuno
scempiaggini: le ripetono con tanta sicura medesimezza, che si comprende benissimo non sarebbero
identità. spallanzani, 4-iii-320: la medesimezza del sito viene confermata. guerrazzi,
confermata. guerrazzi, 9-ii-209: chiarita la medesimezza della persona non restava che legargli il
a villanova, dimostrava sempre più la medesimezza di una popolazione e civiltà etrusca che
: anzi più oltre, v'era quella medesimezza, onde fra due individui distinti è
, 7-143: era la nostalgia d'una medesimezza perduta che nutriva il mio ansioso desiderio
violenti, e più con la noiosa medesimezza del verso sciolto, che infastidisce naturalmente,
; perfetta simi- glianza, equivalenza, medesimezza. gelli, ii-84: pon mente
involarsi a quella maledizione chiamata uniformità o medesimezza. 3. categoria di coloro
che copre le contrarietà loro. la medesimezza dei contrari reali nell'immagine è il
la armonia dei contrari reali e la medesimezza dei contrari apparenti nell'idea, è il
nizzarda. carducci, iii-8-290: la medesimezza e la immanenza della stessa grossolana giocondità
in quanto l'assoluto con unità e medesimezza perfetta è potenza, sapienza e bontà
conseguenza. mamiani, 10-ii-68: la medesimezza generale e comune delle esistenze è contradetta
, 4-1-565: il paradiso è la medesimezza della virtù e del
temperamenti e delle disposizioni, pur nella medesimezza del generico ideale pratico, intransigenza e
desso ', non solo di piena medesimezza, ma, il primo segnata- mente
raffigurare la somiglianza dello stile e la medesimezza dell'autore. gentile, 3-178:
logie... appropriate a significare una medesimezza di modi e ai relazioni in
. baretti, 6-83: la noiosa medesimezza del verso sciolto... infastidisce
nella lor varietà e vari nella loro medesimezza. periodici popolari, i-523: le
459: marinari e sciabacari hanno medesimezza di abitudini e 3. pratica o perizia
medesimatezza, sf. letter. medesimezza, equivalenza, identità.