. frizzo, 3-8: quante fiate, meco pensando, riguardo che l'animo è
teco tua virtù rivochi / e venga meco nella terza buca / tra demon fanno più
aretino, 20-17: solamente il baccelliere rimase meco: che sendo sola, quasi tremando
. stigliani, 2-200: altra volta tu meco / al mio tugurio fosti, /
, 1-49-2: poi non vi piace star meco a rasgione, / ed io da
milanesi a tutti i professori che hanno rotta meco la nave nel medesimo scoglio sino a
. carducci, iii-5-97: tu ridevi meco quando mi vedevi... da
venuto a rivedermi, trovato a caso esser meco in quel punto il nonzio baglioni col
lettera gli apre il campo a riconciliarsi meco. carducci, ii-9-193: la mia superbia
ornai il cor riconforta, / e meco in pace porta / questa partenza. giuliano
, come da me il dividesti, con meco il ricongiungi. tasso, n-ii-394:
fo col braccio alla guancia sostegno / e meco penso e ricontando vegno / mio cammino
: mussi s'è condotto poco dilicatamente meco, ma non posso riconvenirlo perch'egli
, cxtv-6- 287]: ho portato meco la dissertazione... che che sia
u- dirlo nominare solamente insieme con esso meco vi raccapricciate e vi ricopriate d'orrore
/ sempre me hai tributato e vissa meco en descordo. chiaro davanzati, 53-4:
tutor ti ricorda: / se ma'meco t'acorde, / oro e argento aporta
. aretino, 20-90: si ricorcò meco la terza volta; e venne in
me, avevano voluto visitarmi per star meco in ricreazione e gustar il mio vino.
oh che ridere! / chi vuol meco a scherzar prendere, / si vedrà scherzando
umore, / or ch'egli è meco la mia primavera, / mi rinovelli e
meno che critico racconto, vientene or meco alla gran piazza d'anfibia col pensier
vidi ridotta quella delicata donzella a salir meco a piedi le più scoscese balze,
palamedès, n: io vo menerò con meco a uno mio ridutto, ch'est
solo e stentava, sicché l'ho ridotto meco. cellini, 1-8 (38)
dacché la terra è perduta: riducetevi meco e cedete all'avversa fortuna e al
casa. crescimbeni, 67: meco ognor la bella immago / della nobile
, 6-i-290: buono: or vieni meco e ficcami e rificcami / il madrigai
è ito portandosi la speranza ai ritornarsi meco; ma finch'io non possa rifiorentinarmi,
ond'ogni cosa accendi, / deh perché meco a saettar non prendi / l'aspro
« in questa spera / sara'ancor meco se 'l desir non erra », osservo
/ questo poter recondito che insorge / meco a battaglia, e nel misterio estingue /
in onore. martello, 6-i-615: meco in bei commerci unito / sempre rigenerandomi
lo risappia, e'piglia collora / meco, e a ragione... /
come tu di', quanto starai tu meco? cellini, 1-85 (200):
tanto gentile con gli altri; e meco, che tanto l'ama e con
/ rime il dolor che deve albergar meco. manzoni, ii-193: né del mio
cieca si, ma luminosa dea, / meco rimanti in questo breve esiglio, /
'l supplimento de'libri ch'io portai meco, perché gli altri se ne rimarranno in
acciò che questa battaglia che io avea meco non rimanesse saputa pur dal misero che
e ognora con voi, come voi meco, rimaso solo e iscosso della vostra presenza
mi disse aver disio / di parlar meco a cert'otta, / soli al buio
ci soprasta nel fatto, ho io meco stesso ritrovato il rimedio. boterò,
di tanti che qui si onorano, raccoglietevi meco a riflettere, benché di scorcio e
onore, /... / meco vi piaccia di passare in franza.
ch'io non so come aggiunta erasi meco, / mi rimembrar l'estremo dì compito
non le rompa il suo disegno e meco / non ti rimeni la tua dolce cura
, miei pensamenti, che, nel rivolgere meco stesso tal mate (in
caro, 12-i-95: egli si rinchiuse meco in uno scrittoio e, facendo le viste
127-8: collui che del mio mal meco ragiona / mi lascia in dubbio, sì
! non ti rincresca lo stare con meco, ché tuo figliuol sono. tommaseo
non l'a- verebbe mai lasciato proceder meco con sì fatti termini, iacevoli
. d'annunzio, v-2-46: ho meco la medaglia di cecilia gonzaga,.
queste parole voglio che tu venga a desinar meco questa mattina. -farollo molto volentieri,
re: « sei tu pur disposto di meco rimanere? »... « sire
or se costei l'ha... meco, / questa rinega- taccia della mea
ed umore, / or ch'egli è meco la mia primavera, / mi rinovellino,
alla grande bandiera dei fanti che ho meco. e si rinsalda, si risolleva,
pegolotti, lxxxviii-11-242: donne, piangete meco tutte quante, / perché scurato è
sì che notte e die / rinovar meco gli facevan l'ire. idem, 20-227
colpe d'amiraglie, / onde non parlar meco più rintronico, / ma ritorniamo a
qualcuno. garopoli, 19-59: tu meco or vieni: / rintuzza, opprimi il
su la verde / riva, così meco lagnossi il tebro: / mancino, amor
alquanto più, avete acquistata cosa alcuna meco. marini, i-321: ricoveratasi allora in
). metastasio, 1-ii-7: rivolgendo meco / vado mille timori: il mare
; riusciregio / e fillide tra i fior meco sedea / sulla sponda del no doloroso
di riparar ai tristi affanni / entriate meco in lodevole prova. 38.
, 1-ii-280: non tralascia... meco di supplicar istante e umilmente la di
i giorni durante la villeggiatura, ripassare meco ogni tanto la grammatica latina, insegnarmi
guidiccioni, 5-66: tremo e agghiaccio meco ripensando / come morte abbia que'due
dogliosa fui / e ripentita sì che meco estimo / che come infino allor nessun crudele
colla pazzia. panni, 519: beverai meco, o mecenate amato, / in
1-339: poi, come atlante, / meco recando su le spalle un mondo,
mostrare aristotile quanto sa consigliar voi che meco non uziate..., e lui
sia degli uni che degli altri ho recato meco un saggio, per poter far questo
specchio della vita umana, a concorrenza meco? tu che, nata appena,
mio fianco amor vicino. / è meco il nume suo, nulla pavento, /
voglio ir, ché massimo / se adirerebbe meco risapendolo. a. brucioli [valdés
cielo, amico spirto, / come meco di me vedevi ancora / l'almo sincero
. massaia, i-187: aveva condotto meco un giovane, già riscattato dalla schiavitù.
, mia cetra: un maggior lume è meco, / lume più che febeo,
via, / disse: « vien meco ». bandello, 1-27 (i-344)
saldo, dicevo a chi aveva interesse meco: « pigliate il vostro libro e vediamo
ciò dire a vico da perugia che meco era uscito da cividale, egli senz'altra
. bembo, 10-ix-443: non ha meco tanto potere la tua lunga assenza ch'
passand'io per costà si sono doluti meco del torto e deltoifesa fatta loro e
. dati, ii-30: troppo è prodiga meco delle
onde son nato, / te conducendo meco, il corso invio, / e giungo
, al dassezzo lo riservai, riguardo meco medesimo essermi acconciamente passata la bisogna,
di trattarvi, poich'egli è andato meco molto riservato. manzoni, pr.
risibili. alfieri, xvi-62: ognun qui meco estima / di si importante fatto e
, che riso e gioia / apporto meco, miei fedeli amici. casoni, 17
in veder la risolutezza che egli usa meco. f. corsini, 2-514: certa
, idamante: / risparmi il tuo signor meco gli omaggi, / incerti testimoni ed
è stato senza fallo alcuno il vedervi parlar meco liberamente e senza rispetto e da vero
, che, trovando noi, / meco ristette, che venia lontano, / in
ristettesi poi a ragionare un poco con meco. carducci, iii-3-280: mi riconobbero,
, xcvi-70: « quel pane che meco arecai / poco d'ora mel mangiai;
'l cor m'han tolto / or meco sete, io son nel suo bel volto
: in tal caso di sicurezza poteva meco in questo negoziato mantenersi più ristretto.
in pensiero di me qualunque uomo era meco. e tal che questo non avenisse per
/ ogni giorno bagnar: tu vieni meco, / finché insiem sarem usar non
potendo obbedir l'empio mandato, / meco 'l ritenni in pastorale albergo. g
lo desidero più ritirato avendo a quel modo meco la mia sorella. g. michiel
oggi a castello, et è restato con meco de ritocare una parola a sua santità
. d'annunzio, v-2-46: ho meco la medaglia di cecilia gonzaga, '
io potessi fuggire con te, portarti meco nella mia patria!... perché
imprudente talìa, dal tuo furore? / meco ritorna a fingere / nell'antro dionéo
l'ombroso ammanto. leopardi, 20-97: meco ritorna a vivere / la pioggia,
al mio core il fonte, / meco favella il man. ungaretti, ii-32:
di questa terra che io lo ritomarò meco. -riaccompagnare a casa o in
qui. leggi: 'di me medesimo meco mi vergognò. -ripresa (come
da persona vendica e italiana, ritornata meco di normandia, ove abitava, mi è
è ito portandosi la speranza di ritornarsi meco; ma finch'io non possa rifiorentinarmi,
pasifilo, che io lo menassi a desinar meco. -quasi che sei bocche che in
madonna dolciata dice: -che vo'che meco ti godi e che a me di'
in te, pur che con esso / meco tu 'l facci e ch'im- porchiamo
in caso di necessità, dal portar meco per quegli alpestri e desolati deserti,
destinata per un mio sepulcro, e meco medesimo mi scusavo che se l'opera
qualcuno. ariosto, 46-32: di meco conferir non ti rincresca / il tuo
a rivedermi, trovato a caso esser meco in quel punto il nonzio baglioni,
crini, dell'error m'awidi: / meco allora mi strinsi e me rividi /
, medicatele, si pose con esso meco in cammino alla volta di roccadoro.
far per il mio consiglio, ne venireste meco. g. gozzi, i-23-65:
indietro... se ne rivengono meco, tutti, a casa mia.
, quando vi piaccia / far oggi meco i vostri alloggiamenti, / io vi farò
m'ha fatto precipitar, e con meco infinite anime ignoranti, le quali, come
, 2-33: agnolo rentini venne a star meco per mio paggio, e gli assegnai
, trovai quella del n° 4 che meco presi. g. gozzi, i-26-55:
nostro primo revolto, perche io ho meco, con li muli, da 30 cavalli
adulavano una volta, o tacitamente odiavano meco quello stesso governo. marinetti, 2-i-353
. genovesi, 1-167: dèi convenir meco che per sì fatta rivoluzione della terra
mi rivolva e giri, / e meco piu ad or ad or s'adiri,
xxxiv-722: belle fanciulle, i'ho meco arecata / una roba di seta ch'
tuo nome prendi, / notte e dì meco disioso scendi. ramusio, cii-i-424:
accresca / e per ch'io gridi meco, ignun non m'ode. a.
19-30: or così fate / il rodomonte meco. girolamo leopardi, 2-62: talun
da'nostri signori, e menai con meco ser vanni stefani rogato del sindacato.
poco tempo silvano; / e sarai meco sanza fine cive / di quella roma onde
mia cella / son venute a far meco alte parole. arici, i-253: il
: ella ha preso avale il broncio meco, / perch'io le ho rotto non
le rompa il suo disegno, e meco / non ti rimeni la tua dolce cura
tende lacci e cerca occasione / di romper meco la guerra. monti, xii-6-30:
caro, 3-3-93: in conclusione restò meco di volerla rompere con l'imperatore ed
flagel di tanti vostri errori: / venite meco uniti a la battaglia, / se
egregiamente e così valorosamente vi sete portati meco: tu, ronca, roncheggiando;
. francesco di vannozzo, 11: meco t'acosta /... / se
, o fresca rosa, / assicurati meco, e prendi gioia, / e non
g. gozzi, i-22-102: non recai meco al solitario ospiil viso pareva un rosolaccio
, bionde / belle gaie gioconde / meco fungando vengon per le selve: /
, nel cartone della rotta che io porterò meco. c. carrà, 599
più considerazione che si bisognasse, menando meco a spasso il povero bianchino...
mi hanno aperto uno forziero che ho meco in nave e quella valigia, e rovistato
7-1-2: musa, che 'n rozzo stil meco sovente / umil cantasti le mie fiamme
fedel compagna, / che coglionando altri meco ridesti / e cui parve godere una cuccagna
[diavolo] ti dovevi accozzare con meco, acciocché coll'aiutorio di dio io t'
, ii-85: o forti cavalier, che meco mai / non fuste vinti, o
giorni ho pianto e ruggito in silenzio meco stesso. ora mi son messo a
benivieni, 124: veramente quando io meco medesimo considero gli studi degli uomini e
, 1-24: mentre amor fa che meco i'rumene / il vilipendio e la collata
. galiani, 4-346: quando io disposi meco stesso in prima la divisione delle materie
padre e lo ignorante prete, e meco in sina venirsene. minturno,
d'una difficoltà o ruvidezza che ratterallo meco a non correre almeno, se non
di vero è mescolato molto più con meco sua filosofia che teco sua poesia, non
morte o di disturbo, / avendo meco sì fidata scorta ». cellini, 824
il giorno; / però qui riposar meco potrai / tanto che 'l novo dì faccia
temendo / riparan l'aure qui, meco si stesse / chi 'l cor mi stringe
). pananti, i-37: fin qui meco gli attor stavano in aria / né
per saldar le ragion nostre antiche / meco e col fiume ragionando andavi. sanudo
in sua regai fierezza ricomposta, / meco adirata quasi, in salda voce /
appresso del mio core, / e diporreste meco il vostro orgoglio. porzio, 3-16
pregione. trissino, 2-3-8: s'ancor meco ne venisse un altro, / saria
3-i-132: d povero pieri se la piglia meco, come con un corruttore delle lettere
, vuo'tu un poco fare / meco alla neve per quel salicale? =
minacciati. d'annunzio, v-1-1016: avevo meco la bandiera del timavo, la bandiera
del resto, amico piero, io brontolo meco stesso la sentenza del salmista « corrupti
signor lami..., che ha meco obblighi infiniti, può e deve molto
avenimenti causati da soverchio gio- venile ardire meco stessa considero, salutevole essempio a chiunque
, 107: se ma'tu mangerai più meco, io vorrò il salvacondotto per gli
). boterò, 8-43: venite meco, che io mi affido di potervi in
la salverigina, con fra cipriano e meco insieme. piccolomini, 8-112: o dirà
, 1-ii-82: poi che voi volete ir meco a 'salvum me fac', a dirlovi
quivi mento d'udire: « oggi sarai meco in paradiso ». s. agostino
, ii-15-37: se la sana ricordanza è meco, / diciassette anni tenne in mano
attienti ben cappella. / che fai tu meco: il netto, il santaficca
, xxxvi-100: vienne, imeneo, meco canta le nozze sacre; / col puro
voi istarere qui in questa notte con esso meco, e saperrete novelle della vostra figliuola
5-103: vi potete pensar s'io rido meco, / e se gioisco a legger
l'antora della mia innocenza, sorridea meco stesso, ma come chi sugge l'
sull'altre preziose spoglie / chlo recai meco e i miei patemi arredi / la
: un frate... fu con meco nel monastero, uomo studioso e savio
ché, per lunga dimora fatta con meco, è molto malagevole a sbarbare.
prezzo il salario del tempo era stata meco a salario come di sopra si contiene,
, presto cercò ai maritarla; e meco istavano la madre, dessa e tutti
meglio perché hanno rispetto a risponderti, e meco si sbizzarriranno la fantasia. assarino,
mio, se sbombardataménte / quando sei meco, scagazzar ti piace. = comp
che vendette un cavalierato, si riconciliò meco per mezo dei mezzani e per via de
; ma sforzerommi ancora / che muora meco chi è cagion ch'io mora.
: io avea alcuni sbricchi che spedivano meco gratis una volta in cento, i quali
, xxx-6-285: volete che, qual meco voi faceste, / scusate, incivilmente
brucare. allegri, 6-19: starai meco alle poste / mentre i giovenchi tuoi
, 33-20: taci e non ti azzuffar meco, / ch'io ti sbrofferò d'
e rare / ciò eh'appena pensar meco son oso? tasso, 13-i-889: se
ed altrui daresti? sì che viene meco a casa di lei... -son
quietatevi e non vi scandalizzate con esso meco, perché mi par di sentire che
/ e più mi duol che fien meco immortali / poi che l'alma dal cor
, carne venduta, tu vuoi concorrer meco? ». n. agostini, 5-10-37
nievo, 1-vi-486: tutti si congratulavano meco della prigione scappolata. scapolato2
ogni dì nuove scappate. / vieni meco a la guerra e lascia andare / cotesti
soffrir son fermo, pur ch'io meco / abbia il mio figlio. botta,
, e te ne vien a far meco lo scardasso, il bambalione e '
delle lastre fotografiche... io ho meco dodici dozzine di lastre 'la luminosa'ed
caro, 12-1-127: perché non vi crucciate meco come con vittorio, mi vi scaricherò
mio, e se n'è spesso doluto meco, quanto il regno delle arti belle
, 20- 99: si ricorcò meco la terza volta, e venne in tanta
nel cor care lusinghe, / e meco stessa studiava i vezzi / ande addolcirlo.
, vi-553: maneggiar me, trescar con meco dovrebbe il cianciumc, e non coi
questo mese, io tornerò a portar meco i suoi, per consegnarli al padre abbate
. pascoli, iv-2-12: porterò però con meco alcune cose- relle,...
, ché per la privata ingiuria che meco avevi, hai condotto in servitù la tua
: i primi trattamenti, che fece meco, furono il vilipendermi, il tentare di
destino acerbo, / e non voler meco mostrarti avaro / d'altri scempi più infesti
senza star punto a l'erta, trottava meco. e così io lo conduceva in
... / notte e dì meco, disioso, scendi. frizolio, lvi-101
, 8-15: « or... meco », disse « a lotta scendi
mal versati inchiostri, / tutte andran meco in notte eterna avvolte. -sopportare
, schernita virtù, che fai più meco, / lasso, s'amor sol per
., 2-7: apollo s'è già meco dolto / ch'i'tenga il lor
l'eco. « io sono, or meco / vienne a stanzar » dic'ei
me e gli altri giovani che insieme meco viver ti facevano da gran madonna,
i costumi dell'oste, a cenar meco da picciolo. = deriv.
, 1-xx-204: or tu dì abboccarti meco e d'istruirmi schivi e ricusi.
con la stampa. chiabrera, 3-117: meco non ho copia oltre lo schizzo primo
subita sciaùra / della notte ch'era meco. emiliani-giudici, ii-456: tribolato da mille
scannagatta mi pareva abbastanza grottesco senza condur meco, per rinforzare il ridicolo, un
voce umana, suoceri / si son doluti meco di tal pratica / et han sospetto
: poesia... / vuol meco ancor, scinto il coturno, starsi.
amor sempre a sciocchezza, / quando meco ragiona, imputar suole. bandello,
. der quella donna che parlava / meco parole di tanta soa- re da la
greca). martello, 6-ii-481: meco in danza verginelle / sien sessanta oceanine
la torre. dolce, 9-34: sta meco col ciglio attento e fiso / a
.. ma, se avessero a far meco, gli vorrei scodare in maniera che
t'è laudarla, tacerla o perir meco. manzoni, fermo e lucia,
e quietissimo. chiabrera, 3-117: meco non ho copia [del poemetto]
parte delle 'antichità estensi'che ho portato meco senza scompagnare lo favoritomi costì da vostra
dicessi, seriaci scominica, come dice meco anton da tempo e seivano da venafro
parti e non stea più con meco. passavanti, 253: truovansi certe
pur erasconsolata in gran disio, sovente / meco si venne a doler diporto. petrarca
avete con lui, non vogliate ora meco scontarne una piccola parte. a. verri
se fé lontano, / dubitando venir meco a le mano: / onde in onore
ben io ch'e'se ne dolse meco molte volte. -saltare la scopa-
, posi piedi a terra, avendo meco lo scoppio e le pistole pronte. genovesi
speranza di dio tostamente guarire, purché meco non t'in- cresca di parlare,
di ma gli autori si scordon qui con meco: / chi vuol che disegnare il
, 36: almanco potess'io strassicar meco / quelle cinque scrarfa- gne arrovellate,
ad una [le ninfe] ragionaron meco / sì belle cose e con parlar sì
essere così semplice che mai ardì scorrer meco né anco di un cenno o di
, agg. egli è scorrucciato meco, ma con quattro parola alla mia
9-131: benché vi piaccia di far meco lo scorrucciato senza mia colpa, conservo
ella forse mi farà la grazia di venirecongratularsi meco della mia guarnigione. intanto le devo
con epsa tale scorta / che ei verrà meco il viso di bertuccia.
, potresti ben dire: « chi vien meco? ». pescatore, 50:
'l rizzai: / e lui e cecco meco ne menai. / - oh, mi
spesso e ognora con voi, come voi meco, rimaso solo e iscosso della vostra
assai, perché troppo villanescamente tu porti meco. p. foglietta, 136: può
, 9-76: voi non farete già meco lo scotto: / il pane è chiuso
di molte gioie preziose che io ho meco in uno scrigno. groto, 1-26:
buonarroti il giovane, 19-973: or meco / tu non dovresti stare in sulla
e ne verrò teco io: 7 meco ho la strada in scritto et altre
talento. d'annunzio, v-2-181: avevo meco in tasca un coltello a scrocco,
si scrucciava con tanto ar- rabiato furore meco che io mi spaventavo. = comp
e nudo. boccaccio, ii-proem:. meco... con sollicita cul'urss.
ovidio], 27: offeriron meco / venti vasi di rame, entro e
rimani, canzon, qui a piagner meco. -mandare, mettere allo scuro
avevo destinata per un mio sepulcro, e meco 5. giovanni crisostomo volgar.
re, ed ho portato meco il di che. studiamo un poco ilasso
goldoni, x-752: lisetta / ora è meco amorosa, or sdegnosetta. graf 5-911
: la nostra colonia a voi pure meco professa eterne obbligazioni, e queste se le
t'attenti / a domandarmi ornai venendo meco? » niccolò del rosso, 1-64-6:
]: sua eccellenza s'è chiaramente meco espressa che godrà più di vedermi in
, no: se vi piace esser con meco, io voglio esser con esso voi
crear perfetta. pacichelli, 1-570: porto meco per obli- gante segno un prezioso gioiello
cristiano. varano, 1-474: vieni meco / e ricevi da me, poiché null'
« or chi viene inanzi e meco giostra? ». assarino, 2-ii-419:
abituati al segreto professionalee liberissimi di sfogarvi parlandone meco e fra di voi finché volete,
indebolita alquanto, / riposa un poco e meco qui respira, / ché poi ti
che segua, il suo delitto; / meco pensai ditormi a tanto oltraggio 7 volgendol sovra
. b. andreini, 137: tu meco i-66: il salvatore comandòe al suo seguitatore
piazzuola. pindemonte, iii-11: sia pur meco la memoria del seliciato di quelle strade
non venga sempre / ragionando con meco, et io co. llui. idem
e pogi di montagne / son or con meco; e sonfatto selvagio / per boschi inculti
dellacittadella si porta con loro molto lentamente, meco molto salvaticamente. -scontrosamente.
contentare una mattina di venire a far meco la quaresima. g. capponi,
sogliono dir cortesia, ma salvatichézza meco, che son vostro mille quasi sempre vedere
. il quale faceva sembiante d'aver meco lunga dimestichezza, sì come colui che
semi! / ah! che son meco tu 'l facci e ch'imporchiamo insieme.
un altro compagno, che lo scambiasse meco col pollo che ci era dato per
la venexiana, xxi-ii-535: questo porto meco per sempiterno recordo. g. gozzi
forse dei pochi.. / intanto vieni meco in sempicalcando il sempiterno ghiaccio. terno
se la voi. - e non istarete meco per sempre? foscolo, xiv-227:
chiasso: ne parlano e se nesono rallegrati meco 'per fama', anche persone lontane da
testimonio dio e quelli11 quali mo'vivo con meco, ché le infrascritture cose fuoro vere
sonno i miei figliuoli / ch'eran con meco, e dimandar del pane. sercambi
accorte / di me per quella che meco piangìa, / fecer lei 611
domenico da prato, lxxxviii-i-531: mettin meco l'arpie lor voci in opra, /
presente e l'ufficio mio, e meco entrò in lunghi ragionamenti e discorsi di
2-69: io, doppo aver pianta meco stesso la separazione d'un amico così
mevenuto è di dì in dì crescendo meco, / e temo ch'un sesta
la morte. niccolini, i-51: meco sepolto / resti ciò che a te duolo
da sancto gimi- gnano, che stette meco, mi lassòe in serbansa fiorini x.
vostra, che io l'ho sempre meco, e le proferte che inlei mi fate
puoi, / o cielo di beltà, meco sereno / non dimostrarti mai, ma
indulgenza, volli dir libertà di confabular meco. peri, 8-11: in così fera
ha grato il nodo suo, che meco il serra. -costringere a una condizione
quel signore', chiamo la veritade che sia meco, la quale è quello signore che
diletti miei, grazie rendete / con meco insieme al nostro buon signore, / e
vaghe donne dimoranti in quella parimente con meco, udii muovere e disputare questa quistione
comandando. baldi, i-139: io meco spesse volte ho dubitato, / e tu
. scrofani, xxiii-534: aveva già meco un picciolo ferro aguzzo e, con un
altro per amor suo, non adiratevi meco né tornate a dolervi ch'io parlo ironico
ché, per la privata ingiuria che meco avevi, hai condotto in servitù la
grosso. pananti, ii-20-6: venite meco all'opera, venite, / la gransirena
« verrò, verrò, e questa meco ». -battere o toccare il
cato, ove decida / meco la reggia in singoiar duello. / ei
sfiorata e me ne posto un vasettino meco, scelto pezzo per pezzo. botta,
2-337: se mi amate, dovete piangere meco, ché quando duo amanti piangono le
sfoghiate. mazzei, i-95: con meco vi dovete e potete isfogare così come
a casa il signor cavalier molara a rallegrarsi meco che d'allora innanzi io avrei potuto
/ rime il dolor che deve albergar meco. -confidare ad altri una pena
mesto impeto di penna ha prorotto e sfogato meco ad un tratto molti suoi sinistri.
un letto vii tu premi, / pronta meco a sfogar laidi pruriti, / in
, 1-233: vi era un altro che meco si lagnava / perché passata di
naturale). fantoni, i-95: meco lasciate l'ospitali mura, / su l'
si venne, dopomolte repliche, ad inasprire meco nel discorso. fagiuoli, i-4:
m'ingegnerò di sfrosare milano, portandone meco al ritorno qui e distribuendone ad amici sicuri
risposta, io mi sgangherava delle risa meco medesimo. c. e.
» esclamava / attonito di spada meco e porti il guadagno in india. -
costì lasciato '1 core, / ché sol meco condussi t van dolore / col pianto
mereiaio, compero stringhe, / le porto meco similmente involte, / mestieri ho di
.. non vorrei che oggi fingeste meco di essere diventato un altro uomo e poiandaste
monachetto: « figliuolo, viene con meco e tolle el nostro asinelio ».
: musa, che 'n rozzo stil meco sovente / umil cantasti le mie fiamme accese
(1-iv-469]: tu dimorerai qui meco infino a tanto che fatto mi verrà di
li pisani che verran con meco amorosa. laude di assisi, 247:
il freno, / e come amico ornai meco ragiona. cesari, 1-2-235: lettigli
ora, / se tu di questionar meco l'assunto / non prendi, o non
signore », chiamo la veritade che sia meco, la quale è quello signore che
aristeo. martello, 6-i-505: vien meco e fa'coraggio. / ma silenzio:
, li ringraziai al possibile della carità meco usata nel darmi con tant'effetto la visita
poco tempo silvano; / e sarai meco sanza fine cive / di quella roma onde
stagione è così bella, a goder meco la silvestre musica di questi uccelli.
occhi di costei, / parla sovente con meco di lei / leggiadramente, e simile
... ha desiderato di parlare meco. non nega la simpatia per il craveri
32-2 (133): poi che fue meco a ragionare, mi pregoe ch'io
assai che mi ami e che proceda meco sinceramente. chiabrera, 1-iii-47: in prima
discaro, uditori, il reflettere insieme meco, quasi alla sfuggita, alla dizione di
. liburnio, 3-42: mentre con meco essa sola ragionava, conob- bila sovente
posto l'arco e le faci e meco preso / atti e sembianti di signor.
pomino, la quale è stata e sta meco mia kameriera, libre c. g
: quelle che alla finestra si calcavano meco, sporta la bocca avean a dir villania
. alfieri, i-275: cavalcando egli meco, fece una caduta, in cui si
era stimolo di ben vivere a chi conversava meco e mi persuasi di maggiormente slungare i
/ ch'io doveva portar con esso meco. a. berardo, 478: li
cagione, riceverà cento per uno, ereditando meco il more. reame
smisurata circunfuse me e glicompagni ch'erano con meco. -altissimo, acutissimo (un
epsa tale scorta / che ei verrà meco il viso di bertuccia. -stillare
/ per veder quella donna che parlava / meco parole di tanta soavezza. intelligenza,
regno, mi pare che sia proceduta meco molto più sobriamente che non è el
il quale entrò a me per giacere meco; e comunque io socchiamava e udisse la
, 167: vuoi tu saper chi era meco? la mia bella, fresca
3: perch'io non trovo chi meco ragioni / del signor a cui siete fra
voglio satisfare: / l'omo sì farà meco al contratto, / che servo si
/ e ragiona sul sodo qua con meco. i. d'aragona, xliv-206:
t'avvezzi / aver meco pazienzia, / non vorrai che 'l modo
, cxiv-20-362: madonna podagra, dopo aver meco albergato per nove giorni e obbligato a
di. llui guidatore; / con meco nonn. è già, con voi soggiorna
che mi consola alquanto e sempr'è meco, / ché per gran lacrimar son quasi
venire aspetta, / quando sia notte, meco a far soggiorno. epicuro, 7
vanagloria me fo entorno, / volea far meco soiomo - corno ià solea fare.
aleardi, 1-72: del circello / or meco ascendi su la nuda vetta, /
/ t'è laudarla, tacerla o penr meco. car ucci, ii-10-162
sole, / fin che l'anima mia meco soggiorna / non sarò più di te
, lxxxviiiii- 242: donne, piangete meco tutte quante, / perché scurato è
: la signora avvocatessa stava all'indomani meco in contegni ricantandomi la zolfa del mio
incompatibilità bisogna dire che abbia con esso meco questo benedetto giuoco del solitario. verga,
, i-29-34: agio e piacere tuo meco departi, continuo confortando e solassando, adorandomi
scrivere, che volesse venir a star meco. moneti, 98: il gesuita gli
onor tua gran fatica, / ne verrai meco sollicito e solo ». b. davanzati
belle risa, che se niuno fusse con meco, sarebbe una maraviglia. serafino aquilano
ore inanzi dì solo solo a coricarsi meco: che, appostato da lui, fu
o fanti, / poi che di pugnar meco a solo a solo / non v'è
chiamerebbe amore per molta simiglianza che ha meco. idem, infi, 28-72:
dello spenditore. ricci, 3-42: meco medesimo so il sommato del viaggio che
o vero di sancto salvatore, con tutto meco muro infine a summo dalla parte
/ filodemo, già sei, vaneggi meco. p. e. gherardi, cxiv-20-503
, inf., 4-92: ciascun meco si convene / nel nome che sonò la
a compieta: avvertire dello scadere dell'ora meco dorma sotto d'un lenzuolo'.. ma
, nondimeno dalle materie poi delle quali meco tratto lo conobbi per un ingegno da non
/ sovra i troni del mondo, e meco possa / contender di fortuna? angiolini
i-137: è ben vergogna ch'egli venga meco, / per le ragioni ch'io
, ii-203: le cortesi querele che fa meco v s. illustrissima...
tesauro, 2-141: or vien tu meco paratamente osservando ciascuna delle periodiche virtù sovramemorate
il corpo mistico della santa chiesa, con meco miserabile, sopramiserabile, vostra ignorante madre
atterra. /... / vien meco, o eletta, a piangere /
segneri, ii-248: io so che meco voi tratterete con un'infinita pietà,
i-2-16: pare a te ch'abbia meco costui miglior paraggio / di quel c'ha-
con te, iacob, che ora fai meco il sordo. pindemonte, ii-313:
lorenzo de'medici, i-31: piangerà meco dolcemente amore, / le grazie e le
meco per avere impedito io le fila loro.
sta con me volentieri, e mormora meco sottovoce sovente, e sorride quando la
d'arezzo estinse il censo che fondò meco il dì 21 luglio 1667, sborsò in
, i-43: se resta il lume e meco vien l'arsura / degli occhi che
bacchettoni / sol oggidì hanno meco la sorte buona, giacché loro è toccato
/ avesse di veder s'altri era meco; / e poi che '1 sospecciar fu
valigia e un forzier piccolo / c'ho meco in nave, e rovistato e voltomi
col braccio alla guancia sostegno, / e meco penso e ricontando vegno / mio cammino
maggiore del reggimento / ae le guardie meco viene. tenca, 1-195: in quello
mostrando li occhi giovanetti a lui, / meco il menava in dritta parte vólto.
: quelle robe io non potevo portar meco, e quell'altre sottile il meglio
dolciata dice: « che vò che meco ti godi e che a me di'consolazione
lii-15-396: più di una volta reiterò meco diversi offici, dimostrando dispiacere della guerra
disiosamente, / move cose di lei meco sovente, / che lo 'ntelletto sovr'esse
. bracciolini, 5-1-60: tu adoperi meco un'arme d'asta, / che
io ti sovrasto e ch'a torto pugnar meco presumi ». g. giudici,
m. cecchi, 1-1-224: vien meco, come / si dice, a mezza
visconti, 2-76: ogni tua arte è meco tarda: / rimanti, ingrata e
iv-325: dimmi, hai tu nulla meco da spartire? pananti, iii-160:
, spedita dalle sue preci, surse e meco s'avviò = comp. di
. p. zanotti, i-129: talor meco ragiona / e a confortarmi viene /
e ricca spoglia / che donata da lei meco te 'n vieni, /..
alcuni miei amici verranno a desinare oggi meco. salvini, 39-v-144: udite..
morti: / sì che non spender meco tal parole, / acciò che il vento
idem, queste monete che tu meco spendi / son d'argento e di piombo
sydrac otrantino, v-590-192: che divene del meco quando è spinto? lo fueco si
: in questa spera / sarai ancor meco, se 'l desir non erra: /
imperatore: « fate ch'egli venga meco in camara solo ed io lo farò parlare
basso', nell'inferno, ma ti menerò meco ancora nel purgatorio. g.
mostacciati in spezzierie, tutti duo con meco insieme... confessano di averve-
che tacita m monda; / abiti meco e spezzerò la cetra. -spezzare
). conoscere che il suo contegno meco 'sentiva la spia'e ch'io non c
vò in olanda / tornare, e voi meco a tornarvi invito, / ché,
la morte... sola / vien meco in compagnia, / ed il momento
, xvii-152: madama cticognara, che abita meco e co'fratelli lucchesi e con gli
. ifito e pelia / ne venner meco. -distaccarsi dagli affetti privati.
cristo, che i tuoi cristiani han fatto meco ». g. gozzi, 1-67:
g. stampa, 49: piangete meco la mia acerba sorte, / chiamando amor
armarmi d'umiltà contra superba, / meco spigata, meco nata in erba.
umiltà contra superba, / meco spigata, meco nata in erba. spigato2 (
una persona a spostarsi verfurore? / meco ritorna a fingere / nell'antro dioneo versi
voglio far l'amante mio venir a giacersi meco. caro, i-206: -che vuoi
con la mia frenesia spirabile io portavo meco il mio fratello latino avvolto nella mia
: qual compagno che io ho menato meco, lucilla e antino sono stati per ispirare
vuoi diventar spiritata, / accordarti con meco ti conviene. manzoni, pr.
pare spirito incarnato / con intelletto che meco favelli / e dica: « guarda 'l
stagion che sia / immatura al valor. meco verranno / la mia speme, il
e fin ch'io spirto avrò, meco saranno. -impulso alla crescita di
fogazzaro, 2-49: colui voleva far meco il grazioso e lo spiritoso, ma
diceva: « com'è dio con meco? » / e spaventata a lo splendido
m'apparve [gesù] e dolcemente / meco arlava in modo che narrare / non
appena spoppato, l'ho sempre tenuto meco. papini, v-300: la sua mano
meo petto stia / e abiti con meco in gioi e diporto. =
? laude cortonesi, xxxv-ii-34: piangete meco, sponse ina- morate, / voi
ed 1 recitanti delle commedie a contrastar meco con maniere di dir infami, con
la tua ignoranza; eppur tuttavia parli meco con tanta sprezzatura! rosselli, 80
124: avendo io già più volte pensato meco onde nasca questa grazia, lasciando quelli
: deh! caro amico mio, meco ragiona, / ch'i'credo a miai
trasparenti il mio padrone si riscaldò alquanto meco e mi veniva agli sproni, per
mani, e cenerai così alla sprovveduta meco. g. gozzi, i-193: egli
doni, 6-25: vien tu a stari meco, speranza mia melata, e vedrai
(218): così era stato meco di molti mesi; e per essersi partito
tu farai la volontà mia in giacere meco, o io mi squamerò tutta e cridaroe
: se vi cal di me, venite meco infino a palagio, ché io
qualche re che facesse a correr meco ». g. b. martini,
e i miei aiutanti, che travagliavano meco, avevamo più che fare a riporre
dietro erale intanto / questa, che meco per la via del pianto / scende di
stalla del duca e si è doluto meco assai delle cavalle che sono sute rubate
uno stambecco di smime, e menarla meco alla vita del deserto. = alter
incompatibilità bisogna dire che abbia con esso meco questo benedetto giuoco del solitario. io
tuo nome prende, / notte e dì meco disioso scendi, /...
porge / all'anelante passeggier? tu meco / sotto la fresca sua verzura avrai
orlando paladino, / come costui che meco a fronte è stato, / tristo agramante
e a ridere e a cantare con meco insieme vi disponete... o voi
la carne e l'unghia, così meco / era il senato e il popolo unito
meo petto stia / e abiti con meco in gioi e diporto. giamboni, 10-26
, / non soferria di star pur meco insembro. p. angiolieri, xvii-
mostrare aristotile quanto sa consigliar voi che meco non uziate se non a punti di stelle
casi obliqui. - in partic.: meco, teco, seco stesso: viene riferito
me stesso. fagiuoli, 1-86: meco stesso me ne rallegrai: / ed or
o d'orso / che a pianger meco non venisse ornai? castiglione, 3-i-1-655:
man non venire, / così avestù meco fatto un cambio, / che già
facilità grande chi ha avuto a convenire meco. g. m. cecchi, 30-28
. del carretto, cvi-577: spesso meco tu ti lamentasti / non voler star
allor, per farmela vedere, / stizzato meco, se n'andò con dio /
- lionardo, non m'essere testé meco così in tutto stoico. tasso,
è che il malvagio uomo non si giace meco tre volte al mese. monti,
in veder la risolutezza che egli usa meco. brusoni, 2-65: clelia,
've posa toma / lo spirito, che meco non soggiorna, / però che forza
biotto e strabiotto me, quando con meco medesimo ruminando vado quell'ore fatali e que'
e stralciali non s'attenti di continuare meco il carteggio. mazzini, 23-86: il
io ti prego per le straniezze che meco usa la matrigna mia, sendole io sì
v-200: con aperto viso ai ciò con meco ragiona, come se sempre fossi stato
immortal dio de la lira / a ragion meco s'adira / in veder sì strapazzati
magno volgar.], 8-24: parlando meco nello strato, cioè nel let-
: la principessa, stretta dall'impegno meco preso, fu persuasad'ingannarmi per compassione con
/ di quella infinita promessa / vien meco, e mi batte nel cuore / col
temendo, / riparan l'aure, qui meco si stesse / chi 'l cor mi
le mie armi non le recai con meco, ché il comandamento del re istrigneva.
c. gozzi, i-96: danzò meco con tutti que'vezzi, que'lazzi,
è che il malvagio uomo non si giace meco tre volte al mese, come s'
firenzuola, 722: hai a far meco tutto quello che piace a te,
e gline 'nchina. chiabrera, 370: meco stessa studiava i vezzi / onde addolcirlo
,... sempre mi son meco fermato che il conoscimento delle virtù e la
disleal, quando ti suasi / venir con meco a bei desir coperti. -assol
qualcuno. ariosto, 5-58: vien meco, acciò che manifesto / per te a
membra mie di là, ma son qui meco / col sangue suo e con le sue
m. palmieri, 333: tu parli meco superfluo. -che non è indispensabile allo
3-386: molti subsidii, solatii et suppetii meco verisimili componeva. idem, 3-412:
supplicevolmente pregovi a farmi grazia di più meco non venire a giacere. tasso, iv-284
, 1-803: voi non giuraste morir meco entrambi, / pria ch'a niun re
de jennaro, 149: vien dunque meco al più supremo trono, / là
sucitar d'un'acoglienza / di voi meco 'n piagenza. ottimo, iii-137: li
mette: / vien dice a dormir meco, e vien ben presto. tommaseo,
scalpel, nulla sentite; / vostra impassibilità meco partite / pria ch'io sveni al
, / che mi parea s'avviluppassi meco, / e per paura di ciò mi
lodasti gli occhi di giulio, e meco altresì ti dichiarasti d'esseme la svisceratissima
che tu invitasti que'cittadini a desinare meco; recatela per mano, e come tu
e mi venia a proposito / l'aver meco portata questa pertica, / che in
f. loredano, 10-5: or vieni meco al tempio se vuoi fornire il voto
: taci e non ti azzuf- far meco. ariosto, 3-20: tacque merlino avendo
questa parte più d'un tacito susurro e meco e col marito piangeva per più ore con
come io non poteva invaligiare e trasportare meco i miei malati a torino, ecc.
una volta, ma mille nel discorrere meco stesso tali talissimi gli ho giudicati.
sì profondo, / che sempre porto meco il mappamondo. de amicis, xiii-220:
n. agostini, 4-1-12: se pur meco venir non ti talenta, / non
che 'diletti amorosi / dovrien con meco far grande conforto, / e tu mi
rai, / e pur avrai te meco ancora offeso: / se questo avvien
dell'animo, col viso, d'esser meco: / ma tardavagli il carco e la
vi-553: -maneggiar me, trescar con meco dovrebbe in cianciumc, e non co
suoi moti più ch'altri veloci, meco tardissimi reputava. guicciardini, 2-1-112:
fanne / e fa la sua vertù meco congiunta; 7 poi chi può sopra
; mi fu concesso che l'asportassi meco. -pietrificato per effetto dei sali calcarei
lxxxviii-i-271: se tu t'avessi con meco a provare, / far ti vorrei veder
creduto avrai, / e pur avrai te meco ancora offeso ». giuliano de'medici
/ e d'altra parte tu resti qui meco. idem, 9-11: con teco
locuz. a teco meco-, v. meco, n. 9. -fare a
n. 9. -fare a teco meco con qualcuno: v. meco, n
a teco meco con qualcuno: v. meco, n. 9. -stare sul
perticari, ii-436: diciamolo qui teco meco, quale follia ella è questa di
cum 'con'in posizione enclitica; cfr. meco, seco. tecodónte, sm
tecoma1). tecoméco (téco meco), sm. (plur. -chi-
zibaldoni / un certo buriasso, un teco meco. compagnia del mantellaccio, 47:
, si elice egli è un teco meco. fagiuoli, xii-11: ovvero bigna [
. = comp. da teco e meco (v.). tecoplasma
di un tedesco (con partich'alberga meco / sì come pelegrin giunge e va via
panno istesso, / venga a telonio e meco la discorra. = voce dotta,
, 1-809: temerario! / sì meco parli? il punto era venuto / di
la morchia. boiardo, 1-12-56: morir meco vogli de una morte, / e
. per caramente pregarvi che... meco insieme volontario essilio prendiate: e massimamente
che non le mirino, ho conchiuso meco di prender partito di questa mia, che
(49°); tutti si condolsono meco che federigo de'ricci teneva che loro non
infino a quando questo sdegno rio / meco terrai? bonghi, 1-141: io non
di me tenero amante, / tanto meco crudel, quant'io costante. manzoni,
cruda tenterò / che a mal gioco meco treschi. manzoni, pr. sp.
podagra. parini, 519: beverai meco, o mecenate amato, / in mediocri
, e se n'è spesso doluto meco, quanto il regno delle...
farti, a cui presiede apolline, / meco distinse con esterno vincolo, / che
e strengo forte, / che morir meco vogli de una morte. / e questo
): non dovevate usar quei termini meco, ma conoscendomi, come mi conoscevate,
; / e più mi duol che fien meco immortali / poi che l'alma dal
/ èva, tu che creata / meco già fosti, èva diletta mia. foscolo
son renitenti, / quanti esso ne usò meco in quella guerra. sanudo, lviii-133
, che sia in cielo, trattò meco in terza persona. ojetti, ii-401:
in milano, io non aveva più meco la testa e questo misero stato mi è
conte ferdinando del maestro fu ìersera a veglia meco, e di piu a cena,
, xviii- 313: m'adirava meco, e mi sentiva umiliato vedendomi nella
veritate'dico che io vorrei più presto meco la scrittura sacra ad essere ascoso e
: 7 risparmi il tuo signor meco gli omaggi, / incerti testimoni ed importuni
/ prendile ornai, c'ho già meco proposito / di celebrarle con un bel
di quello che dico io, piangerebbero meco per compassione, e consiglierebbero i padri,
, conducente di due elefanti. qui dimorar meco voleste, / questa è la vostra città
luigi, quale doppo d'avere fatta meco una tirata di cerimonie secche,..
, che accompagnava questo messaggiero, il tolsi meco viaggiando verso la città d'eleusi.
tuoteme davante, / o prometti esser meco a queste offese. n. agostini,
. agostini, 5-1-70: non star qui meco, tommiti da lato, / o
per ben ch'io muti loco, / meco amor non muta patto. mascardi,
. della porta, 6-23: avendo meco le lettere credenziali, cucite nel mio
goldoni, xiii-783: mi sowien che generosa meco / ella fu semre di consigli e
le torme / delle cure, onde meco egli si strugge. guglielmotti, -55
d'amiraglie; / onde non parlar meco più rintronico, / ma ritorniamo a l'
bocca. baretti, 6-212: si rallegrò meco [il barbiere] della mia venuta
dello spettatore. carducci, i1i-20-275: piangete meco, o sassi del timavo, o
l'un di voi, il qual mangia meco, è per tradirmi », giuda isca-
spallanzani, 4-i-319: con alcuni barattoli adunque meco tradotti nel viaggio delle due sicilie.
determinato. alberti, ii-74: sempre meco stanno uomini periti, eloquentissimi, appresso
ogni volta ch'è venuta a giacer meco? -scorciatoia. buonarroti il
, di ridur questa giovane a venir meco. 5. comporre, elaborare
, / che era con loro amici tutto meco. 2. tose. vivanda
tomi a l'alto re latino, / meco mettendo turno e i suoi in cada.
è venuta più per cagione di parlar meco, e di vedermi, che per altro
suoi moti più ch'altri veloci, meco tardissimi reputava. ottimo, i-76: nino
e che vi traiate tempo nello scrivere meco alle volte, quando vi manca faccenda.
m'intese, / sanza tener più meco parlamento, / ché trovar non potea nullo
la valuta di 60 scudi per portargli meco. campiglia, 1-227: sua maestà ratificò
ad un isolamento inesorabile, mi sarei tolto meco con chi trascinare questa croce: una
, 3-iii-257: se volete pateg- giar meco, pria che trascorra un'ora, ve
, io per verità non mai avea meco pensato. = lai transcurrère,
messer pietro paolo che sete stato sempre meco e con tutti, io mi rallegro
trasparenti il mio padrone si riscaldò alquanto meco e mi veniva agli sproni, per
si trastullò. ariosto, 28-61: meco or l'uno or l'altro si trastulla
tratta seta cruda a pezzo, s'aconciò meco per fante. 12. fare
. fortiguerri, iv-151: disse / voler meco trattar cose importanti. g. b
loredano, 85: benché giornalmente trattasse meco non si scordò però già mai d'essermi
/ e operata cintura mantina / se con meco ti dai ne la cabba. capitoli
, 127-11: collui cne del mio mal meco ragiona / mi lascia in dubbio,
a contare giusto, c'or giuochi meco a 'trenta e quaranta'. cantoni,
hai tributato [o coscienza] -e vissa meco en descordo. boccaccio, dee.
e a ridere e a cantare con meco insieme vi disponete... o voi
i-425: monsignor bartolucci, che aveva comuni meco i suoi sentimenti, mi può far
aretino, 20-17: solamente il baccielliere rimase meco, che sendo sola, quasi tremando
di ghiaccio il cor compose, / meco vi state in chiusa parte scose,
xli-i: perch'io non trovo chi meco ragioni / del signor a cui siete
gli sodisfece: di poi si consigliava meco che scusa e'si poteva trovare con lo
vi-105: soggiunse: « orsù, vien meco adesso; / che bene la maniera
iii-385: partendo per la montagna portai meco nelle bottiglie pulite e ben turate una provisione
, / nulla hai che far più meco, e a rompicollo / da sé,
parti accorte. boccaccio, vii-123: chi meco esser desia, / benign'esser convien
giudice de'savi, fece caldo ufficio meco ch'io tornassi a leggere, promettendomi
): quanto pria vosco, e poi meco m'allegro, / veggendo salvo il
, iii-113: 1 cari sensi / meco detta al mio eroe; tal che
per l'ufficio gentile ch'ella vuol far meco; ma egualmente dispiacemi che vossignoria trovi
giovanni crisostomo volgar., 11-120: ululate meco, o amici, e piangete,
amici, e piangete, e versate meco fontane e fiumi di lagrime...
e mio domestico... con meco insieme pigliavi i dolci cibi in casa
mio compagno dolce e unanimo / vien meco e dami aiuto, che di accendere /
sciogli, fillide, il crin, e meco t'ungi / d'esto liquor,
alle infermità carne e l'unghia, così meco / era il senato e il popolo unito
seco. metastasio, 1-v-478: mi congratulo meco stesso di trovarmi uniforme alla sentenza d'
esser state quelle cne ad amarmi ed unirti meco indutto ti abbiano. tasso, n-ii-320
lo mio letto, -là 've te pòi meco unire. scrivente in un saluto,
parte concupiscibile sequi ^ e si unisce meco a renderle grazie di ciò che ella ha
del suo lacrimar unqua riposa / anzi meco si duole. carducci, iii-1-179: quindi
circostanza dovrei ricordarmi della poco urbana condotta meco tenuta da vostro padre e vostra madre
g. rucellai, 75: deh meco i labri tuoi, donde parole / escon
vii nato animai, fa che disegni / meco cozzar, meco a duello uscire?
fa che disegni / meco cozzar, meco a duello uscire? verga, i-431:
fatto per la giovanna, sieno a usufruttuare meco. documenti sul parentado medici-gonzaga, i-38
, lettore, a l'alte rote / meco la vista, dritto a quella parte
quanto gli vaglia il patrocinio vostro con meco. guicciardini, 2-2-105: e pure furono
o la chi tiene, / voi meco, vai con quel, vai con chi
gli sodisfece: di poi si consigliava meco che scusa e'si poteva trovare con
hanno aperto un for- ziero che ho meco in nave e quella valigia, e rovistato
, ii-277: chi a pugnar vuol meco accingersi / venga pur, la pugna accetto
voltare, / cum'più pò stare -nel meco a mensura; / ché so natura
e così pensando e varcando, quando meco stesso, quando con amore, quando con
. cristoforo armeno, 1-303: venitevene meco, che il tutto io vi farò co'
mette in terra me io porto a letto meco, e letti duecento versi, lo
dato e non mi lice / di condur meco voi nel grave esiglio; / e
egon vela le ciglia, / e meco si consiglia, / nulla nube di duol
tenne; / sì ch'ella par qui meco contradire. boccaccio, dee.,
. /... contra ragion meco s'adira. / già il suo veneno
della turba inperciò che già sono perseverati meco tre dì e non ànno che mangiare;
e venti, allor che fece / cartago meco pace al mio piacere. boccaccio,
qualche cosa per lui: si starà meco. c. i. frugoni, i-6-228
impunità? tommaseo, 13-iii-57: sii meco, o dio: consenti / che
, bionde / belle gaie gioconde / meco fugando vengo, per le selve: /
e voi non lasciate oggi / di venir meco insiem con queste donne, / o
non temerò i mali, perché sei meco. la tua vergella e il tuo bastoncello
. n. agostini, 4-6-49: venite meco ne la mia ca- anna /
cesari, ii-464: mi son vergognato meco della gentilezza vostra, e degli altri
detto naufragio tutte le cose che io aveva meco,... vergognosamente voi accattando
, iv-ii-17: chiamo la veritade che sia meco, la uale è quello signore che
scusa al lettore, e lo chiamerò meco a riprendere, e garrire coloro che
. gerolamo volgar., 144: ripetendo meco quello versicciuolo. pananti, i-5:
volontà di vedere lo tuo marito vieni meco nel bosco del colle di querino, lo
eterna idea / di te, che meco vien dovunque i'mova / ned esser puote
le mee littere, s'ello sera meco caro amigo e've farò cutale signo e
quand'esce fora; / quando fa meco poi dolce dimora, / assembra il
sercambi, i-128: voi vi starete meco come vizodogio. rinaldo degli albizzi,
comp. dall'imp. di venire e meco (v.). viennàrio,
ma viapiù dolcemente / delle sue crudeltà meco si pente. galileo, 4-4-201:
nobile gente, / ch'io ho con meco, onesta e cara e buona,
di creta. parini, 519: beverai meco, o mecenate amato, / in
., 9-11: quand'io, che meco avea di quel d'adamo [il
il bisogno della casa sua per venir meco. 10. con luce diretta
dove per parte di coloro che furono meco a questo male si trattava disfar firenze,
tutto quello di somigliante che io porto meco, ha vispezza, agilità, insofferenza
quei momenti... si scusava meco de'suoi torti. -fervido, sincero
maraviglia alcuna, / piangi dunque con meco il nostro stato, / l'uso moderno
, 1-12: quando la cominciò a favellar meco, ella mandava fuori della gola ora
di me e viensene a star con meco bene spesso: mo vedi vu? ariosto
511: buono cavaliere, non volere perire meco. marchetti, 5-84: onde non
16-ii-31: amor, tu la vuoi meco, e non t'appaga / condotto avermi
m'hai: / tu la vuoi meco; e non ti sazii mai / di
, 1-431: chi in un volere è meco, ferisca con ardito cuore la nemica
contra sempronio. varano, 1-308: meco pensai di tórmi a tanto oltraggio /
230: oh silvia mia, / meco all'ara ti volgi: e voi,
mostrando li occhi giovanetti a lui, / meco il menava in dritta parte volto.
11-3: or mentre i duci a venir meco invito, / tu i pastori de'
votò, dicendo: « se sarà iddio meco,... ritornerò prosperoso alla
y, perché greco / non si intende meco. firenzuola, 18: il toscano
. foscolo, xvii-377: vive qui meco da un anno, e mi aiuta ne'
se gli dei penati / non ho portati meco a zanchelline. = dimin.
i-io]: egli ha preso di zara meco per una credenza ch'io feci a
zelo, / me sol vagheggia, e meco si consiglia, / che son più
sapea nel mio cerbacone, / recando meco cotal zibaldone. bonfadio 1-64: il
ariosto, 25-76: io non ho meco gente da uscir fuora: / l'animo
ripacificato con seco nell'atto del con meco riconciliatosi. giov. fiorio, 1-462:
24-105: lo soffersi tre mesi a tavola meco, cerimonioso, provocatore, bisticciatore,
sognava testè che il maestro era qui meco nel letto, e sonavamo una ballata insieme
il letto / fuor saltò nudo e meco se la prese. = comp