b. davanzali, 1-6: io per me ci aggiugnerei gli accenti alla greca,
altri più forte e più coraggioso di me ci metta le mani. de sanctis
4-v-128: gli animali fino ad ora da me sperimentalmente esaminati sono stati tutti terrestri,
se ella fia presa da lidio come da me. giovio, ii-113: al valoroso
scaglioni. ariosto, 24-23: io me n'andai, poi che la cosa seppi
anche: nascondiglio. giamai verso di me piatà non storse. pulci, vii-340:
xlix-30: no, s'io so, me greva / mostrare voi come possiatel
spoglia, / greve e stanca di me, vago destrero. tansillo, 2-136:
spiegargli il sollievo che essi rappresentavano per me. 8. che è dettato
da tanti verosimili, che io per me ne andavo preso alla grida. i
voce del sangue del tuo fratello grida a me dalla terra. 6.
, anzi tacere, / ch'a me non fece cosa ond'io mi doglia.
. rebora, 23: immemore di me epico armèggio / verso conquiste ch'io
/ da te a dio, oh me, nel tuo partire? -famoso
di tanto in tanto, sollevano in me un gridìo confuso per trattenermi. =
grido / tal che 'l maestro inverso me si feo. albertano volgar.,
, 207-70: or de'miei gridi a me medesmo incresce, / che vo noiando
un anno. 13. me tali. grido dello stagno: caratteristico
generale, perché sappiate, che non me ne vo preso a le grida. a
, a contemplare il paesaggio desolato, me lo vedevo comparire vicino, biondo e
2-87: erano due disegni, da me preparati da vari giorni, li avevo
e pensò: « ecco altri combattenti come me, a cui la patria ha preso
spuntare rivedo, / tra le griglie da me lasciate aperte. calvino, 1-103:
tempo debito. nieri, 293: me l'hai fatta sul grilletto! ma questa
il grillo in testa, / i'me n'andrò. foscolo, iv-320: mi
648: -umbè, volevolo forse tòr per me: che ne vuo'tu sapere?
qualche grimaldello, qualche stregoneria, che me lo lievi dinanzi. l. bellini,
): vidi un uccel da ciel ver'me scendendose, / ch'el petto
, lungo e magro, si imbriacò di me, et io de la sua borsa
tutte piene. giusti, 2-40: in me [lo stivale] non si vedea
grippe nero nel casamento... a me servì, in quella primavera, a
: int'una sera [la commedia] me fe tornar el sangue vivo in le
tenermi del male, non però puote a me licita nel 1562), dal fr
tei dissi, e 'l confermo, e me ne grolio. paolo da certaldo,
.. / traboccò nel pantan, con me sul dosso. pea, 7-666:
posposta. giovio, ii-71: io me avveggo che la spiritualità va in groppa
malvolentieri! lalli, 4-55: a me, lasso, convien, che porti in
, 13-215: fu come se dentro di me si sciogliesse un groppo che mi soffocava
d'un groppo / mille al cor me ne strinse / quella candida man che pria
so che mostro si generi in fondo a me: un groppo di vite discordi che
, / quando tre dadi in groppo / me furo appesi al collo in un borsello
382: facendosi questo discorso da me per esercizio proprio, e non per
tenuto a l'amorevolezza vostra, che me l'abbia procurato, e a l'umanità
e la grossezza del sangue, io per me tengo che nascano principalmente da gagliardi liquori
de tintellecto, che non lassava vedere me a faccia a faccia, pallavicino,
, né grossèro in apparichiare quillo che me ha comandato. castiglione, 201:
d'ogne retorico stile, se in me fusse la lira de orfeo o la eloquenzia
un ch'abbia il cervel, come me, grosso. gli ingannati, xxi-1-233
fa parola; ma, s'io me gli mettesse sotto, mi squarterebbe, sì
, e nessuno può dir niente di me. di grosso non ho mai fatto niente
quasi dalla chiara verità sua, a me perché è tanto grossa che non mi può
per che la fedita sia dilungata da me? pavese, 6-103: preparavamo legge
, fratello mio, ché volere è di me e de dio. fogazzaro, 5-365
malanno della difterite più grosso che a me non dessero a credere. -insaziabile
una bozza di un prencipe come a me pareri a che essere dovesse. r
mi tolse, / insin che 'n me tornai, una gross'ora, / al
vada a dirgli che provveda, a me. altrimenti... -altrimenti?
o animai protervo, che col morso / me immaculasti le to belle membre / non
. vedo che avete dell'amore per me; ma io... -no,
immaginaménto, i'lo piglierò piuttosto contro a me che contro al tempo.
chiaro davanzali, vi-4: tutto in me 'maginai / vostro prencipio stato. laude
. dessi, 7-12: dicevo a me stesso: è viva. cosa vai immaginando
che fece la mia fantasia, apparvero a me certi visi di donne scapigliate. idem
il sogno vidi, / e 'n me l'ho sempre chiuso, ripensando /
cui sol stimo / quelle imagini a me fosser mandate, / non da me imaginate
a me fosser mandate, / non da me imaginate. manzoni, pr. sp
non puoi imaginarti quale beatitudine sia per me il sapere che alla fine il tuo ingegno
io non vorrei che s'immaginassero di me. poerio, viii-358: per amar quella
, vii-557 (12-14): ciò che me ven da cotal loco, / emmaginando
occhi miei son molli? / misero me, che volli, / quando primier sì
celeste fanciulla, e chiamarti dinanzi a me in tutta la tua bellezza, senza la
maestro, se non celi / te e me tostamente, i'ho pavento / d'
ch'eo allora dormia) / el me paria con la mia donna stare / in
, quale della mia genevera similitudine imaginaria me expresserno. savonarola, ii- 45
toccare a lui e la vice-presidenza a me. -spazi immaginari: estensioni che
tommaseo, 15-104: avrò risparmiata a me la fatica inutile di creare un'azione imaginaria
soggetto di religione cristiana non dee da me esser usurpato. b. croce, ii-14-212
il resto del pensato e imaginato da me è quadro e concetto. 8
... e cominciò a prendere sopra me tanta sicur- tade e tanta signoria per
da essere giudicata altera e superba avere me, picciola dramma di neve, posta
quantità di neve, quanto di qui per me essere veduta pò, stia più bassa
veduta pò, stia più bassa di me? -filos. immaginazione pura o
vedersela innanzi, che non può pensare in me. tasso, n-ii-251: era già
onori sì segnalati... da me si dovevano pretendere né anche per immaginazione.
d'annunzio, ii-672: l'imagine di me nell'acque amavi. rebora, 130
, fosse baldanza d'amore a segnoreggiare me, tuttavia era di sì nobilissima vertù
parole. ardigò, iv-481: a me più volte succede... che,
quiete / tu sei l'immago, a me sì cara vieni, / o sera
par., 19-2: parea dinanzi a me con l'ali aperte / la bella
, 8-7 (280): a me converrà fare una imagine di stagno in nome
immagine che alcuni s'erano fatta di me. sinisgalli, 6-10: ci eravamo
boccaccio, 21-18-12: ogni paura da me cacciata, soletta, con imaginevole cura
fuggi, e come vola / a me il mio tempo, allegro e immaginoso.
altri. montale, 3-11: fra me e lui,... l'ansioso
pecore, con poco pane di grano per me, e con pane di cocciò per
carducci, iii-24-215: non che a me dispiaccia di esser rappresentato...
se la ventura in- mansuisse verso di me io sarei migliore. = voce dotta
groto, 7-48: non ingombra mai da me il mio caldo, / ancor che
chiappettine lo feci immattire così bestialmente di me che se ne stupiva ogni bordello.
raffinata o manierata » sono state da me adoperate a designare, l'una un
che se quattro ore o sei dopoi me se ne mandava d'ingordo sapore gran copia
; e il gemito / ch'a me sull'alma piomba, / ah! t'
lucini, 4-16: c'era in me la stoffa di un perfetto na
autore, per quanto è possibile a me. f. m. zanotti, 1-46
mia, che non pensavo più a me stesso, che m'immedesimavo del tutto
1-22: dalla caduta mi rizzai immediatamente da me stesso. manzoni, pr. sp
suo in cosa che immediatamente è utile a me, a lei non lo può essere
im-) con valore negativo e meditdtus 4 me ditato '; cfr.
oddi, 2-141: -quando io me n'avveggo la carne mi si
bene e non del tutto immemore di me. -per simil. e al
frangere delle sue onde, è a me lo svolgersi delle cose mutabili e passeggere
agostini, 67: era confusissimo e tra me stesso abbattuto per timmensità ed enormità delle
doglio, quando penso / che da me tosto debba allontanale / questo d'ogni
t'ammiro, / ti riconosco in me. alfieri, 1-658: o tu,
accettato senza ribellione di perdere, di me, ciò di cui ora soltanto capivo
. c. bini, 1-95: io me ne stava... immergendomi lo
fissi / di quella mano, a cui me stesso offersi, / e nel candido
oltraggiar raimondo, / e in lui me pur, d'immeritato oltraggio, / voi
: iddio, per sua bontà da me immeritatissima, mi conforta e rialza.
e che l'altre mie condizioni rendono me di perdono immeritevole. costo, 1-592
esser pietoso, non vogliate aver per me quella pietà, che avreste per una povera
iniuria immessa ed impulsa sempre davanti a me la considerai. immesticato, agg
poverella immestruata liberasti, gesù, libera me. = comp. da in- (
. alberti, i-67: pare a me che in ciascuno... da natura
penetrare profondamente con lo spirito in me, nella mia coscienza, nel mio animo
dall'autore, da'pronomi lui, me e te: illuiare è intrare in lui
in lui, immiare è entrare in me, intuare è intrare in te. ottimo
tu t'immii ', cioè ti fai me, in quanto comprendi ciò che è
in quanto comprendi ciò che è in me. verbi fabbricati di nuovo suono, tali
non sai, che febo stesso in me s'immia, / in me cultor di
stesso in me s'immia, / in me cultor di lui non indi voto?
coniata da dante, deriv. da in me (cfr. in- tuare,
dell'imminenza di quelle forme indistinte su me supino, era a momenti così vertiginoso,
l'applichino queste osservazioni a quelle da me fatte circa la compassionevolezza naturale ai forti
castello in aria, non ha appresso di me altro fondamento, che...
i-4-54: non però in tanta prosumpzione me immitrio / che ardisca in l'opre sante
conosciuta stupidità, mi sentivo alternare da me medesimo. brusoni, 612: molti
posso che o star solo, con me, seduto immobilmente, o andar ramingando
] ha tolto a dir male di me e de le mie cose per iscesa di
silvestre sponde, / persa ogni compagnia, me stessa immollo. a. f.
: questi, disse, argomento in me del vero / sarà, che, se
16-viii-161: ma che debbo io dire di me, che veggio il mio nome immortalato
a venir qui... da me... in questa casa. gioberti
nel sen l'amator mio / secretamente in me destasse amore, / questo segno immortai
voi, non stimando a voi presentata da me cosa men degna che abbia possuto presentar
. g. ferrari, i-304: tra me pensava esser meglio immortalizzare le rose,
rose a te dona, / a me lauri donasse il tuo laureto. menzini,
a i secol tardi, / come a me piace, su le dotte carte /
alla lezione. segneri, ii-126: di me devo io dire, di me miserabile
di me devo io dire, di me miserabile, religioso bensì, non posso negarlo
allegro. leopardi, 16-35: quasi me stesso e il mondo obblio / sedendo immoto
son certo che sapete molto meglio di me i privilegi e l'immunità de la
natura / pria che si cangi in me sorte sì dura? f. m.
sete quella costante / che vantavi per me chiudere in petto / immutabil fermezza, eterno
ferma, immutabile di non tradir mai me stesso, la coscienza, il paese,
la forma mia è immutata sopra di me. b. segni, 7-82: questo
. tasso, 13-i-564: poi che me duro caso in imo spinse, /
premer dovei l'istesso fondo / o trame me, ti sottragesti al pondo, /
sai., 2-156: che giova a me seder a mensa il primo, /
il viver, che per te sempre a me piacque, / quando da gli occhi
: una promissione / voglio, che tu me faci, / che non me impazzi
tu me faci, / che non me impazzi quello che voglio sequire. fra
impacciare, lascia fare a'cani e a me quello che questa malvagia femina ha meritato
dell'altro. boiardo, 3-210: me par che per questa mia inibizione non
scolaro: -né ora, né mai più me verrà voglia de impazarme cum diavoli.
in quello pallagio vechio, e da me non avrà se non carecie e
fatto mio, con 10 ingombrarvi di me stesso la casa. berni, 9-25 (
cruda / col zoco de le tavol me refazzo, / ovver ch'ai primo
impazzo / quel de l'azar così non me disnuda. 7. locuz.
non avessi enpaccio chi ha comperato da me. ramusio, i-7: il che
281): senza darvi più impaccio me ne vo'tornare. cennini, 122:
leggendolo nella camerata, vi ridiate tanto di me, quant'io mi do gl'impacci
; egli è ancor fanciullo, onde a me bisogna esser lì sempre col pensiero dietro
impaccio / c'ha nome vita e per me solo è morte, / bambin fui
. pescatore, 46: lascia pur'a me l'impaccio / ch'in nulla mancherò
): io son libera e posso di me far ciò che m'aggrada; lasciatemi
fosse lei nell'impiccio, e toccasse a me di levamela. [ediz. 1827
ella nell'impaccio, e toccasse a me di cavamela]. panzini, ii-274:
cassa. e. cecchi, 2-137: me lo immagino l'illustre chirurgo, ch'
.. si è talmente impadronito di me che sento non potrei stare senza di
certa svogliatezza generale si è impadronita di me, che mi rende prima inerte.
che profonda malinconia s'è impadronita di me. g. ferrari, 71: ogni
allagare. magi, 5: a me... piaceria sempre più d'ogni
, e in modo che sempre di me se recorderà. folengo, i-100: milon
stesso / palo, con cui tu me impalar volesti. casti, iii-139: orridi
pazzi de'medici, 100: ohi me che impallidire / è quel tanto mortifero
, / di giorno in giorno, dentro me s'avanza. guerrazzi, 16-160:
semplici baci. pindemonte, ii-224: a me nemica è ancor la mia vittoria,
tradì il padre di quella, che me l'avea promessa mediante il mezzano, e
avevi la tua fede di fare per me quello stesso che fatto avresti per uno
sua fede / ch'altra donna che me non torria mai. firenzuola,
/ il ferrichia oggi l'ha per me impalmata. marini, 146: or
. macinghi strozzi, 1-12: a me è paruto mio debito...
, 173: -la clarina, / me la date per moglier? / -tardi arrivi
un a l'altro impalmati; ed oh me misera, / in suo giudicio dio
nell'ora meridiana / tu venisti a me d'improvviso, / coi piedi scalzi
ad imparcarmisi innanzi maestro; allora io me gli levo in faccia. collodi, 649
,... crollasse dietro di me. -sostant. aretino,
« ella è mia figlia », me ne fece levar seco; e rimasi gli
. cecchi, ii-194: in quanto a me, sempre ch'io giungo, impanno
s'impappinava, in ogni diverbio con me. tecchi, iii-47: ebbe l'
, iii-5-223: diavolo! o che a me col mio titolo di chiarissimo e con
respira. bellincioni, ii-229: misero or me! che fu'già quell'uccello /
mio sopra voi, e imparate da me che sono umile e mansueto di cuore.
dicente: 'expectabam eum qui salvum me fecit '. s. caterina da siena
l'arte, io la farei / per me. g. fiorio, 2-14-19:
nella università di padova mette in accusa me. bocchelli, 2-i-323: -sapete, signora
iii-143: non disse cristo: imparate da me a fare miracoli, né a governare
cose che debbono venire, ma imparate da me a essere umili e mansueti. savonarola
vostri giuramenti? io non c'entro: me ne lavo le mani ». e
se cara / è la tua fama a me, pietà ti prenda / della patria
la mia ricetta, / e chi me ne riprende infra le genti / si
condizione, non è da imparentarsi con me. foscolo, xv-478: quale sarà la
famiglia agiata che assenta d'imparentarsi a me poveruomo? carducci, ii-n-255: con
questo discorso... so da me quanto sia ìmpari a garibaldi. d'
tratti. landolfi, 8-47: in me si ridesta la bestia sconosciuta, non
volte il tuo manoscritto, e pochissimi me ne saltarono agli occhi; lo rileggerò
: credilo, se v'è merito in me è nel tirare avanti impassibile nelle circostanze
ma di morale, e riduca per me in facili formule l'impassibilità degli stoici
primi accidenti, senza intermissione n'impassionava me stesso. 2. intr.
sfiorire. goldoni, vii-1210: povera me! mi son guardata allo specchio,
. corte, 24: io per me non sono di quella opinione,
in loto. aretino, 1-19: a me basta il conoscimento del sapere, come
di civiltà, non è fatta per me. -informato a un determinato sentimento o
notturne, tuttavia, se ne durasse in me la stessa vivace apprensione, durerebbemi insieme
folerie, sicché io... me ne dovetti partire. milizia, v-224:
valide strappasti / la tentatrice avviticchiata a me. = voce dotta, lat
delle cose forensi, sento fuggirsi da me quella scarsa facoltà poetica, ch'era
scarsa facoltà poetica, ch'era in me. = denom. da pastoia
. a. casotti, i-i-ii7: per me sempre o diluvia o tuona o è
una impattata, una sola vinta da me. impatto1, agg. ant
. achillini, 192: io non me impauro / se ben capitarai sotto censura.
facendomi la cosa più difficile che da me non era pensata. foscolo, gr
uomini, ed anche un poco in me, che stornerò il raggiro impaurendo i
, 121-32: elli che ssi fida in me della vita, dubita per la mia
di lui gridando: - abbi misericordia di me. impausàbile, agg. ant
del nulla impavidi / amici, a me spirate / sensi che orrendi suonino / a
torbido, adirato / sempre; a me stesso incresco ognora, e altrui.
. « se non avete fede in me, non facciamo niente ».
fuoco artificiato. tarchetti, 6-ii-311: per me! -interruppi io -e si lascia
traboccacele. cesarotti, 1-xvi-229: anco a me le indomabili mani brulicano d'intorno all'
che proponevo ai miei simili e a me. manifesti del futurismo, 3: li
impazzar lui, / o s'egli me avesse fatto sciorre. alfieri, 6-262
con le bestie savi, / ch'a me giova impazzar con mio figliuolo. a
che tu mi di', che io per me non l'intendo e credo che sien
, più ammaliatrice, più paziente di me, lo va impazzando di canzoni e di
frugoni, vi-43: questa botta viene a me, perché fui l'involator ad ergo
è stolto, o gli è impazzato di me, tanto ben mi vuole. gherardi
casa... era impazzata di me sì le parsi aggraziata. d. bartoli
m'hai assidiato? / pare de me empazato, non pòi de me posare.
pare de me empazato, non pòi de me posare. panziera, 1-55: sapienzia
si stanno e alla tua razza, a me no. rasori, n: è un
per loro, e lo sarebbe per me se ci fossi venuto. tommaseo, lxxix-11-192
en bailìa: / che lo tuo cor me dia, qual domando tutt'ore.
egli / di suoi unguenti impeci a me i miei dardi / perché men velenosi
imprevisto. frezzi, i-3-9: per me non è rimaso / che tu non abbi
impedito finora di venire a dresda, me ha impedito di andare a berlino quella mia
per li effecti che ho viste, me excuso mai per lo avenire in simile
s'io l'avessi data a lui me l'avrebbe tenuta impedita. impeditóre,
sozia, ed impegnarci che ellà viene a me. fagiuoli [tommaseo]: ecco
ed impegno che ella viene a me. 5. dare (la
dio. metastasio, 1-i-425: a me ti fida: impegno l'onor mio.
; affermare con certezza. le me ne, xxx-5-206: -io vo'ben che
i-302: egli ha una bontà per me tanto speciale, che io m'impegno che
avrebbero potuto impegnarsi con effetto anche per me, domandai che per lo meno mi
, 2-58: io non posso contender a me stesso un vivissimo senso d'ambizione,
magre, buone nutrici. parole di pericolo me stessa, esigeva i più maturi riflessi.
. g. gozzi, i-28-140: a me 4. applicazione diligente e
d'impegno, / ed accollarla a me; non è così? / dite il
a. f. doni, o poveretto me,... guarda come io mi
le quali... terranno impelagato me tutto il tempo della mia vita.
sentita io stesso, ho patita in me stesso la forza impellente della * noia '
, 3-723: 'm'impulse'; cioè spinse me dante. landino, 418: fu
, e freddo grande, e a me fece gran danno, benché andassi benissimo
io voglio, prima ch'a giucar me incenda, / una soga cercar con ch'
, 34-32: vedi se bene amor per me lo tocca, / se convien che
f. doni, 162: io per me, s'io avessi a morire con
. varchi, 24-35: io non me ne potrei sgabellare, e forse anco
bandello, 2-31 (i-986): lasso me! dove mi sono io lasciato trasportare
landò, 114: ahi, misera me, poi che io sono cagione de la
« lo scali è stato innamorato di me, e voleva sposarmi ». io le
son matto, / tu rievochi per me lontane feste. -comunicare un sapore di
, iii-25-339: per combinazione, anche a me è accaduto non è molto di dover
, 22: io non voglio più tormentar me stessa, ne i vostri tormenti:
sercambi, 159: o cattivo me, che mio padre è vecchio.
tutto 10 mondo mantene / ed a me guerra face, / ché m'à tolta
era cittadino di repubblica, diceva a me: « vi par egli ch'io somigli
non vuol che 'n sua città per me si vegna. buti, 1-50: *
la ragione], / amor contro me forma irato, e dice: / giudica
vesina, se la vostra grada no me devesse sovegnir: enperzò che lo fogo lo
delle leggi morali, ho paura che me ne passassi buona più d'ima.
povero non si trovava. 4 portisi a me ', disse martino, 'la
migliori condizioni. cellini, 703: a me rincresceva solo avere a lasciare imperfetta una
. delminio, ii-134: a me pare che l'uso d'oggi abbia
. faba, xxviii-17: e1 me convene andare all'empe- riale corono in
aretino, ii-214: io per me non son di quelle infingarde che si
/ quasi ch'io feci l'uomo i'me ne pento. 2. che
selvaggi. in tutta la vostra lettera me li rappresentate imperitamente. -comp.
vorrei che alcun di voi, più di me introdotto ne'sacri misterii, ritirasse il
d. martelli, 228: né io me ne impermalisco, giacché se i toscani
. - (impermalito) vostra signoria bene me crede puoco; quando non mi prestate
sul quale s'impernia, secondo me, il valore dell'opera di paul cézanne
mio / seggon, felice, e a me di me l'impero / e contendono
seggon, felice, e a me di me l'impero / e contendono e strappano
dio di non aver avuto maggiore impero sopra me stesso. -preminenza, eccellenza.
cenni. tasso, 12-102: ei me pregante, e contendente invano, / con
subitamente lo risanò. parini, xviii-13: me pur dall'ombra de'volgari ingegni /
, / i'son la sacerdote; a me ragiona. g. b. andreini,
/ che se lo impero / a me fosse dato, / sanza te noi vorria
1: ho voluto chiamarti dinanzi a me, per commandarti che...
s'io non perdeva, guai a me, ch'io sarei perduta. mascardi,
genere della legatura è stato scelto da me, e fatto imitare da un lavoro
vii-18: un amator sincera / più di me non vedrete nell'amoroso impero. aleardi
la donna il fece in memoria di me. crescenzi volgar., 5-62:
: se bene e'non si conviene a me il rattoppare le statue...
l'esempio suo nell'aver mandato a me prima che ad altri il suo libro,
suo è prima stato stampato che da me veduto. cesari, iii-43: venite a
, 1-29: il regno mio, me stesso, / tutto abbandono all'arbitra suprema
mistero oscuro imperscrutabile, ma spoglio per me di minacce e di paure. papini,
confidarmi quel tuo fatale segreto, sempre me lo prometti e quasi lo lasci travedere,
impertanto, io saria contento che vili me mandaste qui uno de li nostri. campanella
ira, / i pregi son che han me da me divisa. foscolo, gr
/ i pregi son che han me da me divisa. foscolo, gr.,
non mi pare impertinente che anche da me abbiate lettere. caro, i-98: chi
, ma non ve ne sono per me: domenico fece cercare e ricercare nella
se avesse viaggiato, si sdegnerebbe come me della negligenza e trascuraggine e impertinenza dei
tutte due nitide edizioni per quanto me l'hanno conce e dentro
« io so che non abita in me, cioè nella carne mia bene alcuno »
cui mosse il predetto uomo inverso di me. tasso, 6-41: sol de
religiosa, qual credete che sarebbe per me tra i dispiaceri umani dell'amor proprio il
... con tanto impeto che me ne trovo stordito. tarchetti, 6-ii-216:
: dalla caduta mi rizzai immediatamente da me stesso, ed anzi gridai subito al
, 1-25: era dunque anche questo in me un impetino di natura gloriosa.
boccaccio, iv-68: veramente una iniquità in me conosco, per la quale l'ira
mie ferite; io le chiamerei beate se me l'impetrassero. 3. domandare
: e tu [gesù] per me impiagato / sei stato crudelmente. bandello
rapini, x-1-658: i delitti da me fantasticati e non compiuti mi impiagavano l'
dì, che i be'vostr'occhi / me 'mpiagar, donna, tutto 'l
, / lei meco impiaga, o me sana con lei. bruni, 35:
avanti / vengon, che noti a me sono gli amanti: / perché traspare
quegli uomini e quelle cose sieno rendute a me, messag- giere e mandato del
graziose. ferd. martini, 5-191: me aveva trattenuto, affinché lo aiutassi a
un impianto in città nuova affatto a me... rovinerebbe per altri cinque
per dato / dicendo: fa tu a me, come io fazzo a te,
tosto impiastrare che fare alcuno, quando me ne viene appetito. f. f
ne ha mai vinto posta: da me non è campato di aiutarvi a rifare
occhi, come aveva giudicato anche da me. f. f. frugoni, vi-161
e riparare ad ogni lor disastro, / me gli offerirò: e fecesi l'impiastro
capo, eccomi qui per quanto a me pare bello e intero...,
bargello o i birri abbiano avuto mai di me ne pure un minimo sospetto di queste
bernardino da siena, 863: a me che so'frate, non m'è lecito
arienti, 272: se tu non me apri, io me impicherò per la gola
se tu non me apri, io me impicherò per la gola a questa scala
stella. soldati, xi-52: per me, se vuoi impiccarti, impiccati pure
piglio. bellincioni, ii-106: spedale a me? non vo'dirti impiccato. machiavelli
quel ribaldo che ha teso insidia a me giovine e a nostro padre vecchio, con
(239): « ah! per me, non voglio più impicciarmene » diceva
pirandello, 6-304: dia ascolto a me, ingegnere: non s'impicci più di
codèmo, 76: vuoi venire con me..., veramente m'ero spaventato
v-277: la detta pietra è stata da me riosservata mille volte, e da amici
e gli impiedi di molte fabriche da me per diversi gentil'uomini ordinate. conciliatore
favor mio, avrò caro che ella me ne avvisi, perché nel prossimo giugno
amano, tutte due s'impiegheranno per me. genovesi, 272: niuna cosa
. boccaccio, iv-163: a me non è niuna cosa che le mie
tutto lavoro tutto fiducia senza pensare da me. 5. ant. che
vi accorgeste che vi potesse essere per me costì in mantova uno impieguzzo adattato alla
218: crudele e spietata / seria per me pie- tate / e contra sua natura
perché non mi voglio in queste revelazioni di me gloriare. savonarola, i-9:
mani dolenti che si tendevano verso di me con un gesto supplichevole, mi fecero
così com'ero, e s'impietosiva per me, dicendosi cagione di tutti i miei
tua non trarrei / più tosto a me, che quella dentro 'mpetro. buti
oscuri e mille adorni / surge vèr me per la biltà, che impietro. andrea
jovine, 404: ho paura di me, padre. mi sento l'anima
. sentiva il dolore impietrito dentro di me. -che non è suscettibile di
impigli, / che quel dica di me ch'io non dovrei. algarotti, 1-ix-278
accorgermi che voi vi prendete giuoco di me, mostrando che vi piacciano tutte le mie
piene di viscosità son chiari indizi appresso di me che i liquidi del suo corpo sono
non credo penta, / né sia de me la sua figura enpenta. dante,
fuor tua non trarrei / più tosto a me, che quella d'entro 'mpetro.
l'aura te sue quadrella / spenda in me tutte, e l'impiombate in lei
fare; / e dovesse lanciare / a me con la 'mpiombata per ristoro.
/ o con quel d'oro dona a me la morte. tasso, 13-i-601:
: la testa mi bruciava, e me la sentivo come impiombata. de marchi
fr. colonna, 2-147: questo ad me offerivase atrocis simo cruciamento,
ci pare. brancoli, 3-87: me ne impippo anche di gabriele d'an-
. 2. locuz. -il me ne impipo (con valore sostantivale):
di originalità, frutto... del me n'impippo del loro autore.
. — aria, espressione, di me n'impipo: di sfacciata o furbesca
un'aria, come si dice, di me n'impipo. d'azeglio, 2-24
nessuno può riprodurre la superba espressione di me ne impipo che assunsero a questa notizia
celate da una grande aria di « me ne impipo ». = denom.
/ in tante guise, ed a me il cor impiumi. alamanni, 4-1-217:
il severo re eurisbeo tanto male a me dette, quanto una stolta nata del
costruito il suo farsesco progetto di servirsi di me per ritrovare l'amante.
, e dal crudele strazio / che di me fero i secoli tiranni, / respiro
implacabilmente gli fomentava. giordani, i-2-49: me odiano specialissimamente ed implacabilmente. foscolo,
alfieri, 6-135: impatriziata / per me mitulla, sì: non mai per
di quel dio; / crederi a me, ché esperto ne sonto io, /
una, com'edera, / a me s'implica, / sull'altra un nuvolo
compromesso in un simile ambiente di perditemponi me ne stavo dunque anch'io tentennando fra
e risposte implicite alle cose prodotte da me nella prima lettera. segneri, i-322:
, 1-409: forse ha implorato per me, ha ottenuto di lasciarmi entrare.
fr. colonna, 2-398: ad me parve... filtrare...
/ a questo mio lavor, tu me 'l pulisci, / e tu mel lima
t'oso vetare / cosa ch'emponi me, te bene stante. francesco da
., 19-63: io rispuosi come a me fu imposto. petrarca, 119-m:
egli è piaciuto a dio che per me si compisca l'istoria che mi imponeste.
., 10-8 (473): di me quella pena piglia che le leggi m'
ora, la condotta di garibaldi con me non è stata né è tale ch'io
che un'arte grande e perfetta secondo me doveva essere. 20. recipr
d'uccidermi t'impone, / impone a me la mia di perdonarti. foscolo,
qualche notizia letteraria d'importanza, non me la tacere; perch'io son qui affatto
la importanza, che 'l mio figliuolo me lo ha promesso. grazzini, 4-113:
giudicare, e giudicare è, per me, sempre, storicizzare, e storicizzare importa
ariosto, 300: tu ti fidi di me in quello che importa l'onore e
letterari] importeranno di più, egli me ne compenserà alla fine dell'anno.
. g. visconti, ii-4-2: oi me, che 'l vel straziato e rosso
e tien la bocca stretta / chiunque da me tal maraviglia ascolta; / ma,
15-10: la cina oggi è per me un'utopia realizzata, forse involontariamente, forse
che importa? pascoli, 1222: a me che importa se il gran sole appare
? saba, 399: che importa a me degli scogli? non amo chi pericoli
9. locuz. -per antifrasi. me ne importa assai: non premere,
interessare. guadagnali, 1-ii-72: per me se mi dàn qualch'altro grosso,
detto a nessuno. sono fatti tuoi. me ne importa assai. -non importare
togliendosi cosa non sua, questo voi me lo chiamate virtù ed è colpa.
. carducci, ii-4-191: invii a me i tre volumetti, e avrà l'importo
onora s'io le parlassi importunamente di me. carducci, iii-i 1-276: i
che ha? che ha misero / me! s'ella mi sarà da questo tisico
, 207-21: or, bench'a me ne pesi, / divento ingiurioso et importuno
sollecitatore. metastasio, 1-i-324: a me non lice / miglior sorte sperar de'
non dovete far altro che dirmelo e me ne anderò subito. de marchi, i-9
lemene, i-82: come potrò / sottrar me stessa a sì importuni amori? c
le man da quelle amate / a me promesse membra. tasso, 2-10: il
pagare l'imposizione de'ponti e strade a me spettante. pananti, ii-441: le
151: il dubbio si impossessava di me a poco a poco. -cattivarsi
tutta quanta la grammatica latina, e me ne impossessi assolutamente. moretti, ii-1001:
lingua sacrosanta e zelante io desidero per me sta mattina, per vibrarla sdegnata contro
, 3-52 (ii-510): a me pare impossibile che in un tempo la donna
v. piccati, 346: per me non si sostiene una assoluta impossibilità de'
..., fu già da me relegato tra gli esseri impossibili. 3
. pirandello, 7-144: io per me non so tollerare in pace che i
cardinal nostro ha fatto l'impossibile per me. galileo, 3-4-200: parmi che egli
corpo, del mio genio e di tutto me stesso. -per impossibile: secondo
in italia un romanzo italiano leggibile era per me una prova e un conforto.
impossibilità va tutti i giorni diminuendo. me ne dispiace. d'annunzio,
d'annunzio, iii-1-534: fammi silenzio in me, / che riudire io possa /
dio e del vostro anche, gradìo me d'ubidire l'enposta vostra. rinaldo degli
mondo l'ignominia impostami, hanno messo me in necessità di stampar la sopraposta sentenza.
richiedersi facoltà né uso di eloquenza, me ne sarei certamente scusato. -sostant
, 701: impo di me. guicciardini, i-286: [il papa
lo capisco anch'io. male, secondo me. per me, è un impoverirsi
io. male, secondo me. per me, è un impoverirsi.
pettoruto al popolaccio / queste tue fiabe, me tu non impregni. 8
88: la tua voce che a me giunge più amara / e più impregnata dell'
erta imprendendo: -o santo fruttuoso -in me stesso dicea... -come di te
: senza conoscermi ha voluto appassionarsi per me e imprendere le mie parti. gazola
m'accendi / e quanto fai di me più che non dei. segneri, i-170
dal sinistro fianco, / e rendea me la mia sinistra costa, / s'io
l'imprenditore industriale, yim me si 'mprenti. maestro alberto, 196:
detto d'amore, 93: i'per me non suggello / della sua 'mprenta
nome mio; e questo cielo / di me s'imprenta, com'io fe'di
ho di volere a quella servire, me ha occupato in una tanto ardua impresa,
: impresa ardua e forse vanissima per me. rajberti, 3-11: questi vaniloquii
... / ognun contro di me vuol far contrasto. tommaseo [s.
petrarca, 105-36: a me pur pare / senno a non cominciar
maggiore. carducci, iii-25-126: a me veramente non passò mai per la testa
vaglia a fine di schivar l'impresa a me data. -spedire un'impresa: sbrigare
... le dirò che a me non finisce di soddisfare, per esser più
stigliani, i-4: -ardisci! -disse a me l'idolo mio, / quand'agio
gran tempo dura, / avran di me poco onorata spoglia. alamanni, 4-1-65
: un'impressione visiva fa nascere in me l'immagine di un oggetto di una
e gravi, / né fato contra me d'ira sì pieno, / né dura
per 11 effecti che ho viste, me excuso mai per lo avenire in simile
., se avesse altra impressione di me, sia chiara della verità. cannoniera,
, dicendo tu male ad altri di me, tuo amico, che altri abbia,
tuo amico, che altri abbia, come me, a fare trista impressione di te
1-280: o perché poi / spiegasti a me poc'anzi in artassata / l'ancora
sommessa / io l'ebbi ignuda a me tutta, la pura / forma dei lombi
bandello, 4-15 (ii-730): me la fece poi leggere negli annali de l'
candida mano e dolce riso / donast'a me, piene di grazia sole, /
v. franco, 313: tanto a me di vigor non è concesso, /
terra e luogo abitato, dove io me podesse arecurrere de imprestanza qualche fiorino da
. cattaneo, ii-202: che importa a me che questo povero mondo, al qual
impresti insegna: / dato che in me non regni discrezione, i l'età
toccato per l'impresto del clero, acciocché me ne facciate far credito di costà,
acri, bizzosi. penna, 2-73: me ne vado: imprevedibile / nel tuo
di non aver tenuto l'accordo preso con me. nievo, 722: il segreto
: vorrei che il compenso in denari, me lo dessero subito, perché tra l'
. sbarbaro, 1-114: imprevisto freddo colse me pure... vicino presagio di
di umiliazione se non mi imprigiono da me. -figur. assoggettarsi a qualcuno o
fonografi... stimolano e raffermano in me ricordi di stati d'animo che sono
di stati d'animo che sono in me. -messo da parte, interrotto
verso sciolto,... risvegliarono in me la brama di dar fine all'imprigionata
la prima... ad imprigionar me, e sì strettamente ch'io non
: l'ardore che debbo imprigionare in me mi consuma. brancoli, ii-194: con
preso e legato, / né per me trovo nessuna speranza; / anzi mi veggo
la guerra, / dell'uomo a me, alle in me imprigionate / forme,
dell'uomo a me, alle in me imprigionate / forme, che a libertà
ii-n-144: io ho qui dinanzi a me sul tavolino il bellissimo suggello che tu
suo, ne la volontà e ne la me moria l'imagine de la
legali e de umanità facti imprimere, che me tengo per certo, fin che lo
moravia, xii-58: si voltò verso di me e mi porse la mia tazza.
. è ella come l'imprimeste in me quando capitai costì. g. stampa,
co'raggi suoi, / che di me fuor mi trasse e pose in voi.
. benedetti, xxxix- 1-217: el me impreme nel cuor un duol sì fiero /
cavaliere, ora mi dite voi a me vostro nome imprimieramente, e appresso vi
, che sempre più diventa in me un furor solitario e improduttivo, mi
strascino, 9: io per me non vo delle ferite: / l'empromesse
3-69: ove è la zoglia / che me se impromettea per fermo pegno? alamanni
g. cavalcanti, i-329: a me stesso giuro ed imprometto / a tal
trarre le brache a chi a me parirà ». il primo vantatore, trovandosi
: che no! disse, che a me no'le farai trarre! e
. luzi, 1-10: di me non c'è traccia negli anni / se
viso, ella inibiva agli altri di ricercar me. leopardi, i-734: la letteratura
quel viso figliale / si palesava a me come non mai, / in quell'
avvertire, che all'incontro della finestra fa me stieri che il muro sia
a lasciarli [i versi] da me partire. cesarotti, 1-xxviii-309: le
vero e procedere in gran parte da me, che non so essere in modo
in modo impronto da fare utile a me e alli altri. ariosto,
, ii-2-284: la prego di ricordarsi di me non solamente come di audace e impronto
e tanto sdegno tu dimostri verso di me? nardi, 6-6: ogni comedia
: ogni comedia è piena / di me e miei seguaci / uomini impronti e audaci
.. / stimano te un impronto e me un debole. a. casotti,
siena, 490: dove e me un debole. trovavano che li
di coloro che rimprovorono, caddeno sopra me. lapo da castiglionchio, 4:
s'im- ma non pervenne a me quella ambasciata / perché canpreti nel modo
il portogallo contra ogni ragione di stato. me improvvedutaménte { improvedutamente),
per improvida etichetta, / onde a me fare un elogio / voglia star coll'
l'arrosto e l'insalata, a me piacciono molto. d'annunzio, iv-1-788:
,... vi cerchi nuove di me. nievo, 198: la contessina
improvisa. aretino, 20-45: venne per me una sera dopo le avemarie, allo
così la giudicava il suo avete comprato da me questa mattina, e ch'io imprudenpeccato,
delle cose non può mutare, né a me... arbitro esser licito aver
: questa colpa, in quanto a me appartiene, non trapasserà impunita; né alcuna
. ineluttabile. lancia, i-499: me, cacciato d'arcadia, la onnipotente
perseguitati, perché spesse volte hanno impugnato me 1 peccatori ancora dalla mia gioventudine.
de la foresta / impugnan dentro a me novella fede / di cosa ch'io udi'
averei, per molte disuguaglianze che sono tra me e lui, alle sue impugnazioni
tutte l'impugnazioni che li venivano da me proposte. 2. dir.
iniuria immessa ed impulsa sempre davanti a me la considerai, che pervenisse a me giammai
a me la considerai, che pervenisse a me giammai non pensai. guicciardini, 2-7-424
assenza mia, e non impulsi da me, abbino fatto una tale demostrazione.
sopra, / se vera scusa non me fesse impuno. 4. scherz
di simulata religione, per fare apparire me spogliato della vera. cantini, 1-4-185
questi rimproveri acerbi... a me troppo male si convengono, né li
, v-1-453: io non so perché io me vi dica in un tratto cavaliere e
, i-132: m'ero impuntigliato contro me stesso a voler indovinare la verità prima
voler indovinare la verità prima ch'ella me la dicesse. comisso, 7-23:
/ da voi gli orli, per me, della sottana, / l'impunture,
impura. baldi, i-21: a me peregrin del mondo impuro / fu sempre grave
era all'impuro, e fino a me giungea / mendicando la vita.
. leopardi, 20-115: sopirò in me gli affanni / l'ingenita virtù: /
che il modo di dire biasimato da me nella canzone del caro fosse da avere
valore che fossero tali mancanze, a me era facilissimo il provare che non mi
chi quinci pensi crudeltà o furore in me stato di morte, anzi a fortunoso caso
caso imputandolo, spandendo pietose lagrime per me, la fortuna maladiranno. rinaldo iii-392
; perché oggimai mi si potrebbe imputare me ne ingannasse amore. nannini [epistole
, le non vere parole dette da me non m'imputare in peccato. ariosto
, xviii-153: se si ciarla di me delirando..., mi dovrà
viso, quanto per tollere el sospecto me convene de fingere liberamente. documenti della
o madonna, è l'amore / en me sì fermo e stretto, / sì
i-65: in un vostro gruppo a me inviato /... diciotto / bellissimi
più di un luogo pone contra di me..., rendono sospette di simulazione
, 3-9 (356): io per me vi tornerò allora ad esser con lei
, 637: io non aveva in tutto me un ventimila lire tra denari sonanti e
poi, respirando, lo tirerò a me, et insieme con quello tirerò te in
, et insieme con quello tirerò te in me. forteguerri, iv-385: frena
, di quadra in quadra, / che me apparirò in quella notte ladra, /
ti ringrazio della confidenza che hai in me. manzoni, pr. sp.
ariosto, 5-12: vedi s'in me venuto era arrogante. bandello, 4-8
detto non sie detto / così agevol a me certo parrebbe / come l'andar a
gesù cristo, 43: tutti sarete in me scandalizzati / in questa notte. rinaldo
voi esperimento di colui che parla in me, ch'è cristo? marino,
: avranno / così lor fine in me di edippo i figli. leopardi,
pesce en peverata; / una mela me c'è data, e par taglier de
. matteo correggiaio, 4: me sol tenevi per tuo servo caro, /
13-vi-14: fu per inobedienzia condannato da me molte settimane sono in 500 ducati.
. cavalca, 20-28: partitevi da me nel nome di dio. petrarca, 129-51
error, pur lì medesmo assido / me freddo, pietra morta, in pietra viva
vostro giornale, voi siete padrone di me, laonde abbiatemi per deliberato a far
piacciati attendere / a lo scampo di me, che sono inabile. bembo, i-285
2-116: quello che sbuffa accanto a me le sue inutili calorie, / inabilitato
iacopone, 62-79: la profezia non me talenta; a la fin sì me
me talenta; a la fin sì me sconventa, / ché te de'armaner la
, quello che avevo lasciato dietro di me, quello che non avrei più trovato davanti
quello che non avrei più trovato davanti a me. = denom. da abisso (
e amata, / come inacerbi in me, lassa, l'affanno. botta,
all'acuto (un la noia, per me, è propriamente una specie di insuffisuono,
foscolo, xvii-18: buona 'inalazione'. per me « né sento dentro, né di
. papini, x-1-476: intorno a me il sonno solitario della terra calcinata dal
fosti innal- berata sul calvario ancor per me, ma io mi curai più dei
inalberato a torto. perché pensi male di me? bocchelli, 13-369: -e non
prendo a dir, che fai con me? / e presta intanto / ne gli
crulloda. pindemonte, ii-126: a me rinchiuda, / pria che a te,
: ma come, dopo ogni dissesto, me lo ritrovo accanto in piedi miracolosamente —
, purg., 5-135: ricorditi di me, che son la pia; /
laccio d'or non fia mai chi me scioglia, / negletto ad arte, e
tacer vorrei; ma il gran dolor me inanima / ch'io tei pur dica.
: penso la mia morte / e vedo me già steso nella bara / troppo stretta
che una nuvola di silenzio si accostasse a me e mi ravvolgesse. 5
. fioretti, 2-5-271: sentenza inappellabile a me pare questa: che tutte le scritture
smodato -fiume fuoco vortice vulcano -, per me sono i ricordi del nulla e dell'
a capirle senza il soccorso della per me inapprendibile geometria. tommaseo [s.
il limitare inappressabile dell'antiquario fu da me varcato. = comp. da in-con
xiii: è pur mio destino che a me s'inaridisca il fonte della liberalità di
spogliata, esanime, / fatta per me la vita; / la terra inaridita,
sterilita non mi diedero mai tanta passione quanta me ne dava quel fuoco in terra.
borsi, 94: ero scontento di me, irritabile, maligno, maldicente, inaridito
'n avanti parto lo cantare / da me, ma non l'amare, / e
che qui non si trattano cose da me desideratissime,... e molte altre
; elemento imprevisto; sorpresa, novità, me d'amore; ma la
s'io m'inaspro e se da me traligno, / è perché faggio indarno
vivo mio sole, / intenerisco e me stesso disaspro. caro, 12-639:
, ii-96: due stimoli possenti, in me da quella / dolce fragranza anco innaspriti
mio petto, / tu sveli in me l'altro inattinto polo / del voler mio
concesso / che fuggire e seguir sempre me stesso! bandello, 1-22 (i-264)
inaugurale, sì delle due lezioni da me datevi su la letteratura e la lingua,
sestini, vii-156: o donna a me fatale ed a te stessa, / ecco
chiama a la chiesetta, / ahi trista me! da gallo / ha due volte
tosto corse e in un batter d'occhio me ne fece un piattellino..
, ii-46: io sentiva dissecarsi entro me ogni sorgente di vita. l'anima incadaveriva
: / e questo più nella bocca me 'l serbo; / tanto più pigne e
raccolti sian cum beneficio, / di quai me doglio primo e me n'incaglio.
/ di quai me doglio primo e me n'incaglio. = comp.
. gozzi, i-27-224: chi vuole aiutar me,... ha da contrastare
fior divino, / e col suo strai me l'incalmò nel core. siri,
, / perdonami, tal colpa in me s'incalma, / ché pensando donarti ancor
il santo fervore ispiratomi dal segretario, e me ne incaloriva maggiormente colla sua rozza e
amore. forteguerri, 5-26: di me i cuori son tutti incaloriti. baruffaldi
o con un singulto, fuori di me: -vi amo, vi amo, vi
che, pentito, volse subito ritornare da me con essi, per dimandarmi perdono.
pallamidesse, xxxv-1-468: tempèr d'angoscia posar me no larga / e 'ncalciami come falco
dolce disire / lui che pecca 'nver'me. pagliaresi, 170: o vite
, e con man fredda incalzasti / me tenerello per alpestra via. montano, 1-98
lenterà il tempo delle arie a di me. landolfi, 2-198: le stelle brillavano
già giovinetti / gettar l'urlo con me quando incalzava la bufera. cattermole mancini,
misi in campo questo progetto, da me sempre incalzato e secondato senza profitto.
incamiciati di materia, diceva sempre -ohi me. jovine, io: il cieco saltabeccava
in questa cassetta racchiuse, ed a me consegnate, le loro zinne mancine. goldoni
mancandogli a un tratto il piccoletto 4 me ', avanti a un verso della
occasione per percepire un passo dentro di me, lontanissimo, incamminato fin dall'infanzia
in cui mi preveniva del dono a me incamminato d'un suo nuovo poema.
baldini, 5-88: starebbe in me di fargli trovare una bellissima giornata,
doverosamente in mare? in quanto a me non lo spero. savarese,
bastò che egli volgesse gli occhi verso di me per salutarmi, perché io provassi nel
sotigliezze incancherate, / ch'in quanto a me li manderia in bordello.
quanto vogliono i dantisti, che io per me giudico che ella non deva essere incanestrata
: -vorrei che tutti fossero savoia come me e così * smonarchizzati 'l
religiose... poco overo niuno giovamento me fecero. varchi, 18-1-333: la
. guerrazzi, 10-494: in quanto a me... porto qui meco un
annunzio, iii-1-534: fammi silenzio in me, / che riudire io possa /.
/ tanto lontana, i allontanata da me con non so / che incantamento.
li subditi de vostra excellenzia, e me pare che mandino queste gente incantando il
incantatore, il mondo s'incantava intorno a me. alvaro, 5-67: rinaldo si
/ incantato, ammaliato, / se a me voi baderete, / dalla catena vi
520): divegnendo circe innamorata di me, compuose sue pozioni, e con
sarà morir per voi, che viver per me. -chi le crede, se 'l
. saba, 410: giovanezza in me si duole / solo d'esser fuggitiva.
cecchi, 19-34: se e'ne domanda me..., / io dirò
s'è troncato / e piombo in me / e m'oscuro in un mio nido
d'apprendere questa lingua da'fondamenti, me ne sono restato in casa solo per servire
famiglia. tassoni, 12-35: per me non fia che di sì bel tesoro /
scriverti, se non mi scrivevi a me. guerrazzi, 13-219: mi fanno proprio
signor cardinal nostro andavo, / ché da me, non occor ch'io me l'
da me, non occor ch'io me l'incapi, / non posso in viaggiar
per un certo mio costume, / me la sono incapata [la tosse],
la tosse], molto sana / me la ritrovo al sicuro e al barlume.
qua, che vantaggiosi / incaparrin per me. tassoni, xii-1-90: come v
, 2-119: ah, natura verso di me scarsissima e avarissima d'ingegno, dandomelo
che mi incapitano e scapitano come a me piace. = denom. da capitano
incapitanato et insoldatato di sorte che me la torrei con marte. incapitare
in uno male da farsi beffe di me. bembo, 5-3: nello aguato incapparono
di moglie e figli, le muse per me certamente eran ite. [sostituito da
: o giove, fa ch'io me le incappi ne'piedi, ch'io gli
filippo è incappato in quello riprendeva me. liburnio, 1-49: da serpe velenosa
gli era un po'troppo lunga per me: quando scesi dal pulpito, si attaccò
incappato che mi aveva accompagnato, non me la staccava. pratesi, 4-28:
cavalier valoroso / sotto il giudicio di me incappato, / per me sarai in tal
il giudicio di me incappato, / per me sarai in tal guisa dannato. castelletti
in un nuovo inverno, ripararono da me quest'anno le rondinelle. gremiscono il
un pensiero / ch'ogn'uom di me si rida / ma l'orecchie di mida
la madre, che la figlia (or me n'avveggio) / si sottoponga a
v-389: un individuo come voi e me del * bel mondo 'ha intorno
ed ov'è 'l dolzor santo, che me s'è sì encarato? francesco da
: tu prima con questi mali incarcasti me furiosa. boiardo, 3-78: il lamentar
così incarcato ed accompagnato: * et me, quem dudum non ulla injecta movebant
e l'antico mio dolore / che me tene incarcerato. 4. letter.
aio 'l vestire, vegente voi, me ne spoglio, / e nullo encarco mondano
in faccende che non vi riguardano. me ne incarico io del prete.
a vedere s'egli voleva anche incaricarsi di me, e cosi fare il sudetto viaggio
tornava a far capolino; io non me ne incaricai gran fatto. imbriani, 2-95
nuovo uomo-dio ». « non io certo me n'incarico. le religioni, caro
vostra, così non voglio che crediate a me, ma ben vorrei che non discredeste
. che ci trovate voi detto da me a suo incarico? 9. rimorso
teza partito per parigi ha lasciato a me l'incarico di aprir le lettere a lui
oddi, 2-13: non volesti spender per me due giuli, e comprarmi quel bel
tene, / ca sì compreso ha me incarnatamente, / chi me vedesse il crederia
compreso ha me incarnatamente, / chi me vedesse il crederia già bene.
i loro personaggi non furono più, per me, delle ombre, ma quasi delle
, quale della mia genevera similitudine imaginaria me expressemo. -unghia incarnata: v
n- 479: egli divenne per me la crudeltà incarnata, talché scaricai su
preti, e questi luoghi incarnati con me, dominati da un santuario e dal suono
firenzuola, 572: la qual fanciulla a me par che porti il vanto delle vive
tutti. cicognani, 1-30: così la me l'à incarognita [la cavalla]
... d'andar non senza me alla golpaia,... faceste quella
filosofi incartapecoriti... è sempre a me... che mandano a
. spallanzani, iii-140: ma io me le raccomando... perché la
rossastra... torreggiò sopra di me come incastellato bastione. c. e.
cassinese, xxxv-1-9: poi che'nn altu me 'nca- stello, / ad altri bia
un altro 'centro '(come me -ti -colo -si -tà in cui metà forma
i tanti motivi di discordia esistenti fra me e lui, uno almeno, l'ansioso
: la vantata civiltà non era, per me, che... tutta una
picasso è amatissimo, proprio, a me pare, in un inconscio e perverso anelito
saba, 579: o tu che contro me vecchio nel fiore dei tuoi anni ti
è il terror che m'assale che me ne sento in pena pari alla vostra quando
ne facessero, io non avrei dove me gl'incavalcassi. 2. cavalcare
penna in mano, e col guardar ora me attento e ora una carta ch'egli
de duri chioldi inca- vicati, / me ne si'tornati in gram dolore.
calcagna e delle noce de'piedi e me gli accavigliò e me gl'incavicchiò sì forte
de'piedi e me gli accavigliò e me gl'incavicchiò sì forte alla caviglia e
carducci, iii-3-294: libica estate a me le membra incende. 4
inaridito tronco, altro di vivo / in me non ho che il foco che m'
1-117: questo è mal che da me giamai non parte, / ma più di
incendo. iacopone, lxxxiii-552: lassa me, che inzendo e coco / dell'angustioso
, 5-57: e quanto più ver me spietati e rei / mi dipingo dinanzi i
so che non credi estinto / in me l'incendio antico, / perché sì spesso
: la moltitudine de'dolori cresce in me, e continuo incendio mi cuoce il cuore
: la mala sopercheza, com'è da me partuta, / siramme meretuta de foco
, s'incenerisse anche morendo insieme con me pandulfo. 8. figur.
caro, 16-6: benché cruda ver me, non ebbe a scherno / il
: tu non sai quanto peso con me reco / di sensi ancor non bene inceneriti
miei gesti incenserebbe / se risplendesse a me miglior ventura. leti, 5-i-137: spedì
della sua gentil memoria; incensate con me la venerabile sacerdotessa. 3.
i palchi sono, / ed anche a me qualche incensata danno, / dicon c'
devoti e i miei incensatori assai più di me. incensatura (incenzatura)
. oliva, 192: che giovano a me gl'incensi arsi al vero dio,
persona incensurata, fuori del sospetto quanto me. -sm. pratolini,
salvini, 30-2-52: io per me credo che questo verso 4.
. oddi, 2-141: quando io me n'avveggo la carne mi si in
io mi convincevo sempre più che a me tale vita sarebbe immensamente piaciuta. 9
entrare, e se siano venuti dietro me quelli che invitai ad assistere al rito.
. boccaccio, i-302: forse di me incerta, acciò che più certa di
incerta, acciò che più certa di me avere per suggetto fosse, con dono mi
la mia parola incerta, / di me fa poca stima, e l'amor mio
ti chiedea, sapevi? / dianzi ruggier me l'imponeva... ma quando
tortuosi incerti giri / non lontano da me ruscello errante. bianchi, 43: la
incerti mi capisci, non farai qui da me la schizzinosa. -incerti di stola
poveri naturalisti! chiari, 2-64: per me molti serragli erano ancora aperti; /
o molestia. sono incerti che toccano a me '. ed anco: 4 sono
. l. salviati, 20-20: me ne ritiene il dubbio di lasciare il certo
sbigottito converrà ch'eo incespi; / così me fere la sua luce adesso, /
: inchiavata la porta, venne a me e m'incominciò a far le più ladre
), sieri, / che me lieva dal cuor tutti i piaseri.
colle punte in giuso / sopra di me cadete, / sì che riaffitto e
fosse la dibonarità ch'i'ho in me, e'sarebbe diritto ch'io ti
lieutenant de police 'aveva inchiesto di me. [sostituito da] manzoni,
di antichità, i quali tutti rivolgevano a me le loro inchieste per la vendita di
. lamenti storici, i-96: tu me volisti far pur tale ingiuria, /
la regina / ed a noi, lasso me! più non se inchina.
e lega, / superba passa e me non cura e nega / inchinar l'alma
destino, / ch'ognuna d'umiltà ver me si spoglia, / alza ed orgoglia
servente, / rosa, a ti sempre me inchino; / sola sta grazia mostra
mostra in qualche signo, / s'tu me tien digno che te deza amare.
rommi, e potrete esser detta di me micidiale. leggende di santi, 4-194
anni o le delusioni abbiano intorpidito in me il senso della gioia e inchinato la mente
guarini, 58: per lei / di me non cura, e sprezza, il
la bolla. ruscelli, xxvi-2-109: a me cosa pare assai molesta, / come
s'indonna. leopardi, 29-18: a me si offerse / l'angelica tua forma
nostre antiche. pasqualigo, 257: me ne vengo con le ginocchia inchine a supplicarvi
: sembra ornai che fortuna / per me inchiodi la ruota. leopardi, 844:
orbitello,... fu a me di nuovo incentivo per osservare, dovuto avendo
, i-130: aveva pazientemente disegnato per me,... con inchiostro di
malagigi. bembo, 9-1-192: a me parrebbe commettere error gravissimo, se venendo
io le inchiudo, le risponderà per me intorno il corso ragionato di letteratura greca
ella vuole scrivere qualche linea al gargani me le può inchiudere in una lettera diretta
, / che col tuo sereno viso / me trasfurme in bianco marmo? / quale
fo quella fattura / che sì forte me ha legato? idem, lxiv-44: qual
. giusti, ii-114: pover'a me se inciampassi qualche villeggiante solito a beversi
pregiato e perché, non so come, me l'avevano... inciampata discretamente
. f. frugoni, 4-130: per me la vecchiarella / diè ne l'inciampo
: non sacrificate le cose vostre per me, o almeno, se l'assistermi apertamente
francia. magalotti, 9-2-151: non me la neghi [la mancia], con
, e questo è un nuovo delitto per me, delitto che mi ha screditato presso
in affari e governi pubblici impiegato, da me per incidenza toccata, si può far
, 7-i-17: appena udirono essersi da me terminata quest'opera,... di
dura /... / venite a me su l'ultima altura! saba,
'ncise / quel da le chiavi a me sovra le tempie. 7.
183: per quello idio che in me traslusse, / potrai ben dire a tutti
trovate a passare un'altra volta coi soldi me la pagate. voglio incignare. il
vengo a ricomandar; / or fa di me quel che ti par, / et
incinta d'arminio, o nata di me. annotazioni sul decameron, 101:
, 533: fuggi / mettendo tra me e te cento usci, / voltandoti dall'
m'inciprigno, / pensando che di me si carnasciala / chi mi scortica vivo
state in traccia di una casetta per me, che paghi insino ai cinquanta ducati
, ii-155: per istaccarlo totalmente da me, gli aveva detto che io era un
sul colle alpestro, / e udirono per me le aonie valli: / sudate,
ma qual ombra sanguigna / fra te e me si mette, / e ter-
. rebora, 58: è di me parte l'uom che nell'azzardo / del
, a vendicar la sua ingiuria sopra me incitasse, e da queste mi facesse dilacerare
lì è 'n cristiano? / pel me, senti, è un demonio travestito;
fagiuolo affatto incivilissimo, / fate per me quattr'espressioni vere. goldoni, xi-391:
commune, stima far ottimo giudizio di me appresso vostra signoria illustrissima con dire che
che te protegge / sia poi barbara per me. -ineluttabile, inesorabile, implacabile
voglio / perché 'l picciol soccorso a me si neghi, / ma il cielo accuso
/ non so però da cui in me s'inclina, / se tu, morte
divergente. ariosto, 234: io me trovai dove in dui rami inclina /
madonna, in cui sublime regna, / me stringe che nel cor te sola tegna
in terra ve inclinati, / poi me raccomandati / mille e mille fiate al mio
ho sperato,... a me inclina la tua orecchia; affrettati per liberarmi
dei vizi, xxxv-n-346: ser, or me adscolta. / pregote che te incline
, 1-10 (41): desiderava fare me, maggiore, gran sonatore e musico
amabile di continentia, 107: cosa dura me è paruta a creder quella che da
: essendo ormai l'ora inclinata, non me curarò de repilogare. castiglione, iii-7
, 6: come / desio di me mai non ti punse allora / che giovinezza
: la vita, / come per me più inclina al suo tramonto, / più
dilettoso maggio / scorgo d'avanti a me sorger repente. goldoni, xiii-703:
bibbia volgar., ix-180: dopo di me verrà il più forte di me;
di me verrà il più forte di me; del quale, inclinato, non sono
né maggiore né minore del disegnato da me. cesarotti, 1-xx-218: dopo aver esaminato
inclinazione sul raggio, io sento rinascere in me quel sentimento primitivo delle energie naturali che
volentieri parte a chi stava peggio di me, e non mi avvidi mai che
beauvais aveva qualche inclinazione di matrimonio per me. c. gozzi, 4-263:
selve. foscolo, 1-161: per me cara, felice, inclita riva, /
diva, / in me volgeva sue luci beate. carducci, iii-4-29
boiardo, 3-185: la excellentia vostra me scrive includendo in la sua la inclusa
voi dovete... guardare in me, e in tutti, se c'è
chi che sia, cominciai a uscir da me. foscolo, xix- 401:
ii-1-87: se la pigliavano pure con me, che m'ero incocciato ad abitare
; ma mio padre è troppo geloso di me. carducci, ii-9-163: [
perché la sezione d'arquà aveva invitato me a parlare, non voleva parlar più
d'incoerente ai principii di critica da me altrove posti. piovene, 7-439: come
quanto dava. or dirai: e'me n'è incolto male. al. a
bandello, 4-9 (ii-736): me ne anderò in luoco ove possa servir
guerra. romei, 219: o povero me, credevo esser incognito, e son
ismeno, e i siri appellan mago / me che de farti incognite son vago.
volgar. [fanfani]: guai a me, perché l'incoiato e l'abitazione
. giusti, ii-362: fortuna per me che tu non sei un fiorentino incollato
rallegro, e in tanto / di me stesso mi duol, m'incollerisco.
, della sua perdita, rifermentava in me l'antico rancore, l'astio inconfessabile
guancie il sangue / ove adverso pudor me gl'incolora. epicuro, 12: non
.. il mio accusatore innalzava per me un patibolo. = voce dotta,
piedi, / non altrui incolpando, che me stesso. giov. cavalcanti, 175
, 63: voglio che 'l padron me solo incolpe / s'un dì non
! se tu mai non tomi, / me d'ogni tua sciagura incolperanno / i
pregar ti voglio, abbi pietà di me. 3. prov.
certezza che sia stato il nominato da me, così può facilmente essere che ne sia
avanti e gli occhi fissi su di me. 2. figur. che
, xxv-2-244: io... me ne andrò al mio tugurio ornato solo
buon incominciamento ha fatto questo barbarino inverso me di ciò ch'elli mi missi per
quella licenza, che in voi con me non è altro che diritto, dico di
carducci, iii-6-150: tale fu lorenzo de'me dici,...
ebbi la sensazione di avere sopra di me uno sguardo che veniva di lontano, di
e patire meschino: / amo pur sempre me stessa in te! = comp
dammi a conoscere te, dammi a conoscere me. boccaccio, v-219: in tanto
, 10-218: « esco da me » m'interruppe « non si disturbi,
dedizione. gemelli careri, 2-ii-466: me ne uscii fuori della chiesa forte incomodato
, iii- 385: tu hai in me un fratello... che sente l'
che mi secca da qualche giorno, me ne somministra delle private. chiari, 2-3
principi. g. gozzi, i-28-16: me ne partii alla romana, senza osare
a giocare a tennis: necessario esercizio per me, devo forse l'incomodùccio che
. maffei, 246: questa pare a me la principal cagione, perché dalla divina
pare meno incompatibile con le cose da me vedute e osservate. -sproporzionato,
vi è incompatibilità tra la vita e me: è necessario il divorzio. gobetti,
, ii-10-283: il municipio desidera da me un parere sul valore letterario di quei
croce, iv-i 1-279: è venuto da me il corbino, uno dei presenti ministri
e gloriosa. carducci, iii-1-479: ahi me, che imbianca ausonia strage inulta /
mantenere la sua formula incompiuta, a me non resta se non rassegnare i poteri e
incomposta, / perché tue man son contra me sì ardite? segneri, ii-245:
che si prepara / c'è forse per me sosta, / niun'altra mai minaccia
: giustificando la sua dolcezza verso di me dal considerare sé un uomo e me un
di me dal considerare sé un uomo e me un bambino... che si
, iv-60: essendo riuscita anche a me inconcepibile la notizia di quella tale ministeriale
sentimenti e di pensieri si agitò dentro di me. = comp. di inconcepibile
caviceo, 1-21: non credo peregrino me confortasse a cosa alcuna inconcessa e
di matricolare per inconcludenti e paola e me! ferd. martini, 1-1-48: vecchio
romantico;... e di rado me ne tornava un ricordo, sospeso,
quel che si trattino, ed io per me ho per un buon segno che non
, il solingo e inconfortabile fìgliuol di me stesso! = comp. da
passati, conosco aver solo in vincer me stessa usato. moravia, xiv-344: cora
, iv-1-397: era inconsapevole; e a me pareva strano che così fosse. montano
. sanminiatelli, 11-34: subentrò in me un senso di disgusto per la sinistra commedia
inconsiderato, ma onesto e leale non me ne ha reso meritevole. tarchetti, 6-i-264
, avventatezza, irriflessione. ed a me appostatamente imporre una troppo puerile buti, 1-156
/ chi vuol l'immagine, / riguardi me. magalotti, 9-2-87: io sono
dipartita? carducci, ii-10-268: tu me l'hai descritta così bella e gentile
4-1-437: artemidoro mio, a te sacrifico me stessa con la morte, accioché resti
egli fuggirebbe ogni in- contramento di me, e temerebbe d'entrare al congiugni-
vedova. campofregoso, 7-6: i me incontrai con una / amicissima mia,
forse meno confusi ma più avviliti di me. pratolini, 3-212: io potevo
£. lecchi, 5-91: a me i classici del cinematografo son venuti su
. viviani, vii-371: egli a me più volte con istupore affermava di non
tommaseo]: i debiti che avete per me incontrati. ortes, 33: questo
che in quello si vedono contro di me..., li scrisse, rimandandogli
per che ciò incontra -non pur in me, ma in tutti - brievemente or
disse: «... poiché voi me la avete serbata [la fanciulla]
vado. cino, iii-25-2: o lasso me! non veggio 'l chiaro sole:
m'è incontrato / che inver di me non luce, come sole, / né
modo rimarrai perdente, / perché io me trovarò da l'altro lato.
dico incontrario di quel c'hai / contra me detto, che non è dolcezza /
r., non saprei dire se in me sia stato maggior il piacere di quel
potermene saziare per l'inconstrastabile proibizione che me ne fanno le mie insipide, ma imperiose
. alfieri, 1-125: rea / me troppo or fa l'incontrastabil mio / trono
. tarchetti, 6-i-178: voi vedete in me un uomo che è incontrastabilmente il più
al saldo di alcuni piccoli debiti da me incontrati in tre anni di soggiorno in
materia dirò più una parola, se me ne fossero dette incontra mille. leopardi
venire? / recate voi incontr'a me mie 'nsegne? boccaccio, dee.,
: crudele e spietata [seria per me pietate, / e 'ncontro a sua natura
16: a lieta mensa incontro a me sedea / madonna. marino, 10-84:
ingegna di venirmi incontro sulla via da me prescelta. -andare, venire,
andato incontro ciecamente al dolore, dicendo fra me: vi saranno quelli a cui sarà
ed agli amici miei alcun avviso di me. leopardi, iii-34: augurandomi fausti incontri
incontri per servirla,... me le protesto suo devotissimo. 12
pace d'uomini così illustri, pare a me... che la di loro
tu ti pensi avanzare per forze contra me. f. f. frugoni, 1-332
vostra reverendissima a rivolgere anche sopra di me i suoi benefici sguardi. zavattini,
-figur. goldoni, v-733: a me svela il tuo cuore, confida i
incoronate di verdi erbe fonti; / me medesmo obbliai. leopardi, 16-25:
caldo, umido, secco] furon da me chiamate incorporee, perché nella sentenza d'
aretino, iii-168: che è a me, se 'l fuoco de le lucciole
in più scomuniche, e per un giubileo me ne assolverono. cesarotti, 1-xxxvi-91:
signor cardinale senza dir altro et a me non parve di potere strignere di vantaggio
la bellezza del corpo umano per me, qualche cosa indicibilmente cara fosse passata
conseguente alla di riconoscerla, per me perduta, in una sua nuova na
voi; e voi dovete credere a me, poiché vi son fratello, che la
l'ulivo; sono queste, per me, parentele impossibili, affetti incostanti.
pur questo è furto, e vien chi me ne spoglie. s. bernard'o
, i-4: non sanza cagione a me sempre parse da voler conoscere se mai
fece / indurlo ad ovra ch'a me stesso pesa. idem, par.,
né meno come se tu avessi in me sì poca fede che incredibile ti fosse che
per te non facessi ciò che per me si potesse operare. ca'da mosto
lombi -parrà incredibile; ma io propriamente me lo sentiva. carducci, ii-6-97: una
sali e nell'acque, che a me paiono incredibilità troppo grandi. b. croce
vostra incredulità, non che scemi in me il desio di compiacervi, anzi avvalora
provato questa specie di pietosa incredulità che me li rendeva meno terribili. d'annunzio,
per macerar mio aseno, che no me dia encrescenza. proverbia pseudoiacoponici, 32:
e nudo, / che mai da me non ebbe? algarotti, 1-ix-224: il
: un tedio ignoto, ond'a me stesso incresco, / spesso m'assale,
le mie parole, / venga per me la morte, e te console. c
stato geloso in silenzio, dentro di me, per timore di increscerle. d'annunzio
conc., ii-252: incresce più a me che a voi; ma sono diciott'
. rustico, xxxv-n-356: oi lasso me, com'ell'è gita via!
, non ch'a voi, a me ne 'ncresceria: / più rangola dovreste aver
xxxv-n-583: donna, quando sarà per me sereno, / ched e'v'incresca de
ho rossor del fratello, / e me ne incresce. carducci, iii-13-307:
conv., iv-11-9: io sentendo in me turbata disposizione... a parlare
. a parlare d'amore, parve a me che fosse d'aspettare tempo, lo
, vi-440: ma quel che a me più di sfuggir incresce / è l'
incresca / ch'a te compagno, a me campion s'accresca. pallavicino, 11-88
, / di questo giorno ch'è per me solenne / costei turbato abbia alle gioie
; / or de'miei gridi a me medesmo incresce, / che vo noiando
io che sempre fui troppo (e me n'incresce) / volonteroso, andai sopra
dante, xx-i: e'm'incresce di me sì duramente / ch'aitrettanto di doglia
sue sante orazioni, / a cui di me per caritate increbbe. cecco d'ascoli
. cino, xxv-11-661: increscati di me, signor possente / che l'alto ciel
viva, / mostrando in vista che di me le 'ncresca. boccaccio, dee.
pietoso il giovinetto core, / di me, che son de gli anni miei nel
13: deh, signor, di me t'incresca, / che nel fior dell'
: si tu oderai contare quii che me fa portare, / terraite ben contento
penserò, / lamentandosi forte / di me, che quazi a morte / la conduce
. castiglione, 605: troppo è a me questa vita incresciosa. groto, 1-83
incresciosa. bocchelli, 2-xi-93: -dite a me, capitano giugashvili, -disse biberfall con
cuore vi fosse del fiele contro di me. pirandello, 8-1055: momentanei increspamenti
31: chi provò mai di me più dolci tempre, / s'io vedea
qualche increspatura di passione assai nuova in me, non però contro ad essa mi risento
. cassola, 3-71: sono stati per me come figlioli... - la
austere. lubrano, 1-210: a me però non sembra tanto ammirabile che l'
incrociamento delle lettere cioè 4 mentre a me giungeva la tua lettera, a te
io fuggo, e tu pur segui me, / che daddove mi scampi io seguirò
siedono. parini, 672: a me ne viene tutto trafelato correndo un omicciatto
. quand'ecco suonar voci proprio sotto me e indicarmi una discesa. =
inorpellamenti o d'incrostature, io per me non ne veggo. f. f.
. [tommaseo]: disse iddio a me: di'alla casa incrudelente: non
): con un tagliente coltello contra me stessa incrudelirò e mi segherò le vene de
, 216: i fati incrudeliscono in me. tasso, n-iii-826: alcuno [pianeta
, vento tempestoso, tu incrudelisci contra me e non contra 'l mare. guido delle
grazia resto vivo dalle mie incontr'a me stesso incrudelite mani. 2. inasprito
nel quadro della bandiera. 2. me tali. fenomeno cristallografico per il quale
della primitiva diffidenza. 7. me tali. lavorare un metallo o una lega
egli ed altro tanto / contra di me innocente s'incrudisse, / né più
incrudisse, / né più nova di me ne volse udire, / anzi procacciò tosto
io pur mirava le incruente morti / di me, in me stesso, e ne'
le incruente morti / di me, in me stesso, e ne'miei figli ucciso
dormiente. d'annunzio, iii-1-1038: me la vidi appresso, / china sul mio
fé sincera, / converrà che per me tua deità senta / un sacrificio santo
. mo er pastore m'ha visto che me la inculavo. 2.
, iii-1-5: sentirete... da me inculcarvi la gravezza del peccato. f
dall'ingiurioso concetto, sotto il quale me l'inculcate, di un abitaccio naturale
è meglio che tu smetta di pensare a me. -farsi tetro, malinconico
incurabile, con una compassione grandissima di me stesso, mossa da le intime medolle.
. contrasto giustinianeo, 24: non me incuro s'tu se'intexo, /
lesse in bozze e a quattr'occhi me lo stroncò verso per verso in un caffeuccio
quegli altri [problemi] proposti a me, n'erano circa quattro o cinque.
circa quattro o cinque... da me non isciolti, ma né anco studiati
notte del 3 agosto. era per me l'anniversario della prima incursione sopra la
, iii-5-1: chi conversa dinanzi a me in verità, sarà guardato dalle male incursioni
7. frugoni, 1-13-13: a me di molta età l'omer già greve /
. benivieni, xxx-10-77: venite a me voi che da l'empio e greve
mia. giovio, ii-161: incuserò me stesso che fui sì frettoloso al credere.
2-43: le forme orrifiche, da me vedute circonvagare d'intorno a quest'ossa
, 6-ii-293: era assai malcontento di me, e sentiva che aveva il dovere