studiosi, come io ho veduto in me per così lunga esperienza. rebora, 3-i-330
prese, / che fatte son per me scudiscio e ferza, / pigliandole anzi terza
da ferrara, 93: un altro penser me strugge e rode, / sol per
, rapidissimamente. boccaccio, v-244: me quasi del mondo in uno stante rapì.
e quivi stanno, / costoro a me non s'approssimeranno. s. antonino,
fatto roco, / dunque sopra di me scenda tua fiamma. parini,
per costui veracemente e l'altra per me. gidino da sommacampagna, 2-106:
prov. petrarca, 105-37: a me pur pare / senno a non cominciar
xiv-378: sospendi di contrattare le stanzette per me; né devo né posso ingolfarmi in
iv-4-99: devreste con ogni stanzia sodisfar me. 3. locuz. a
590: tolse la sua legione e me con essa da castel sant'angelo e
/ non è ch'amor talvolta in me non stanzi. tansillo, xxx-3-291: sembra
una stanzina ov'io dormo fu da me battezzata 'la lucilla'. manzoni, pr.
che fosse uno risoluto di darsi a me per sempre, e che non s'impicciasse
iacopone, 69-22: tosto el quinto sì me disse - che 'n tal ramo più
non staìsse, / ma a l'orazion me daìsse, -si volea casto stare.
però sono stato più che io non me ne poteva saziare. guido da pisa
dirti del gran dorare che fu anche per me la morte del padre di guido.
/ che sì, ch'ell'è per me la buona favola. ghislanzoni, 18-53
purg., 5-14: vien dietro a me, e lascia dir le genti: /
prossimi appropinquaronsi, e stettero contra di me. e quelli che appresso di me
me. e quelli che appresso di me erano, stettero dalla lunga. storie pistoiesi
al tipografo, e non esigesse da me la proprietà impegnativa per sempre, senza
a stare a quelli, state sopra di me, che non farebbe oggi manco ridere
non sarebbono / (e statevene a me) a cotai termini / se cenni fussi
dalla parte di sopra, pur nella vite me desima stando. zonca,
stiedero e se ne godiedero e a me niente mi diedero.
di riportarvi il pico..., me ne starò, e porrò fine alle
., 5-4 (1-iv-473): per me non starà mai cosa che a grado
sardanapalo vorrei dar proprio una ceffata: me lo permetti, o eaco? -no,
che ve ne crucciate né vi lamentiate di me. lauda escorialense, 17: dio
; / e mentre che di là per me si stette, 7 io li sovvenni
i lor dritti costumi / fer dispregiare a me tutte altre sette. michelangelo, 1-v-1
a esser per te e non per me, che ci ò a star poco.
bassanza. monte, 1-45-16: chi me vedesse, com'sono a re'passo,
. la sera stando a crocchio con me mi racconta assai minute e insieme lunghissime
, 18-39: egli ha fatto ora a me questa: / quest'al- tra volta
da ciò difendere. / quanto a me, io starò con lui di sorte /
. verga, ii-234: statti con me, allora. non mi lasciare. fenoglio
in disagio per causa mia. -per me sto benissimo. ho seduto sinora, e
vostra signoria per via di castrocaro a me più che gratissima per intendere del suo
avvertita, acciocché, prima ch'eglino me, io vegga loro. davila,
c. bini, 1-130: a me non istà bene dime cosa né prò,
crede / più a te che a me. lippi, 2-72: sebben da un
, ché così so che diranno di me ». uno rispose: « e'sarà
m. ricci, ii-305: quanto a me sto già de cinquantacinque anni, assai
chi la scrive, che io per me non ci voglio né onore, né biasimo
, de voi, quasi d'amor me tresse / per sua vertù che stesse.
può stare, e la conduco via con me. padula, 501: per noi sta
tanto bene che, s'egli stesse a me, avrei donato loro la libertade.
, 1-163: ciò non sta solo in me: ciò sta sopra tutto in te
cent., 11-87: non sta a me il dir, né l'ascoltare a voi
tagliare. baldi, 182: a me, compagni, / sta...
e batte nel discorso che non sta a me lodare. 56. essere connesso in
., ti dico che, secondo me, sei un ingegno potente.
a le mani: / credete a me, che ben provat'ho quanto / vaglia
gente, / poi ch'è di me temente, - ch'eo perisse.
fine, 37: padre sta sopra di me. -stare sopra a o di sé
, iv-6-85: sono stato alquanto sopra di me circa il non sapere con chi di
tuo buon volere, e starò sopra me per non incappare in qualche agguato. pavese
. non so davvero che sarebbe di me. 2. locuz. -andare
. fa stranutare. -scarica. per me, che studio assai, è perfettissimo.
carducci, ii-10-260: una tua lettera per me,... è una festa
, già, di imbrattatori di tele poco me ne intendo. 8. tessuto di
. varchi, v-75: e a me; ma e'mi pare ancora che voi
con ficcare; / e me ne manca assai più d ^ un quinterno
metà resterebbe una bella cosa, ma secondo me, va rimesso sul telaio.
? è nuova in ogni senso per me, non solamente perché è costruita da poco
un telegramma annunziando il suo arrivo con me sul territorio egiziano. leoni, 660
sua l'ho voluta ritenere appresso di me. targioni tozzetti, 6-74: fra gli
20-v- 1954], 6: finora me carthy era l'uomo di cui molti avevano
. de giudice, 2-28: non me la sento di trovarmi ancora di fronte
pecora, lxxviii-iii-46: bisongnio fa ch'a me tutto disveli, / sì ch'io
ariosto, 35-1: chi salirà per me, madonna, in cielo / a riportarne
tal risposta un venenato telo / di che me ne senti'l'alma traffissa. marino
diletto, perché li omini inanti a me nati hanno preso per loro tutte futili e
mia donna gentile? » / ed el me disse: « ben, se tu
non abbia volu to con me abboccarsi. manzoni, fermo e lucia,
ingrate. bagnari, lvi-454: perdon me ne chiese con querele; / e
: ah temerario, / così parli di me? c. gozzi, 1-809:
mio compasso geometrico, chiamandone di più me usurpatore. -in partic.:
in qualche cosa, e tanto più me ne affliggeva, quanto non poteva assolutamente
resolve, / l'accesa fiamma in me non ha più loco. bruni, 344
rosa novella, / per me temìa. boccaccio, viii-1-262: ogni vento
e d'indegno / e con me stesso, di farmi autor tragico. per
sedere. idem, vi-44: credilo a me, se tu vuoi; se non
pallamidesse, xxxv-i-468: tempèr d'angoscia posar me no larga / e 'ncalciami come falco
de'miei umori... derivare in me quella placidezza d'animo per cui non
dal gracile temperamento si rendesse malagevole in me il passeggio de'monti. g. gozzi
., 38 (657): guardatemi me: sono una conca fessa; sono
intenzione che avea data a tomone ed a me, mi pensava che dovesse venire a
bastando l'animo di ridurle a temperamento me ne son distolto, in quanto a me
me ne son distolto, in quanto a me. orsi, cxiv-32- 75:
hugo è morto. grande dolore per me. ma iddio, che esiste, tempera
mi stare adosso; / abbi piatà di me, che più non posso. /
parte. muratori, 7-v-159: quanto a me, giudico doversi temperare cotali sentenze e
crudezza di stomaco, essendo succeduto a me quello che suol succedere a molto che
c. e. gadda, 11-32: me lo portavano (il mate) in
e di feton, cvi-65: per me suona la cetra e canto solo / lirici
d'animo e di corpo, secondo a me pare, convenevolmente, perché la buona
ragion raffrena / ove tanta tempesta in me si gira? laude di assisi, 197
et amo senza sdegno, / perché me dài tempesta e gran dolore? lorenzo de'
ai noi. caro, 12-ii-312: di me avete a pensare che vi sia amico
pastina da brodo a forma cilindrica. me quasi tutti i gentiluomini mei cari concittadini;
e nuora, tempesta e gragnuola: per me non voglio rimetter bugiardo (smentire)
nel core aggio un foco / lo quale me consuma, / tenemi in tempestanza,
canz., 82: gelata neve intorno me tempesta, / aciò che io giunga
, xv-138: quando gesù volle, me ne tomai a paneropoli fra la pioggia
,... gridava anche a me di guardare, di acchiappare quel vento.
iv-ii-313: di buon'ora è venuto da me l'omodeo, molto eccitato, tempestando
.. custodivo e carezzavo dentro di me una folla di immagini natalizie, abeti
, 9-663: io non so s'io me gli ho risposto cosa / utile e
: gentil donna, pietansa / invèr me che so'ismarrito / e tempesto più che
cosa farebbe il giorno cne colla mano me l'appoggerò alla tempia premendo lento,
. sermini, 109: a me pare che chi sta a vedere abbi le
che sensibil luce, / increscati di me, c'ho sì mal tempo. idem
, tempo più tristo che allegro per me. bartolini, 20-90: tempo di pasqua
. pascoli, 1-541: bisognerebbe a me fare il contratto prima anche del tempo
, / la prometterò io che e'me ne faccia / un po'di tempo.
/... / increscati di me, c'ho sì mal tempo. lorenzo
giusto che quella povera donna meni per me disagiata la poca vita che ancora le avanza
mia 'frusta'. pubblicarono un articolo contro me nel « tempo ». einaudi,
pagarmeli [cento scudi], e me li pagava avanti tempo, se io voleva
il buon tempo voi altri: per me m'accontenterei che sparissero tutte le giovani
figliuoli miei! dopo esservi raggirati non me nel laberinto allegro vario e popoloso degli
compagni miei d'un tempo, non a me questo saluto di ardente gentilezza, di
nuova e oggi nessuno saprebbe riconoscere in me l'uomo di un tempo nella gran massa
, lxxxiv-181: la qual promessa in me mai non si svella / da me per
in me mai non si svella / da me per alcun tempo. cesarotti, 1-xxvi-237
conv., iv-u-9: io sentendo in me turbata disposizione,... a
a parlare d'amore, parve a me che fosse d'aspettare tempo, lo
- dimele tosto, e non tenir me in tempo. -toccare il tempo
mi pare che vi vogliate prender divertimento di me. - seguro che me vorave devertir
divertimento di me. - seguro che me vorave devertir, ma col matrimonio. -lo
no aspetta tempo. via, no me fe più penar. proverbi toscani, 72
in su 'l grado superno, / in me ficcò virgilio li occhi suoi, / e
venuto in parte / dov'io per me più oltre non discemo ». deiminio,
e qualunque fedele può ricorrere a roma contro me. io non ho nessun mezzo temporale
/ pero vi priego, se di me vi cale, / che ben conforto sia
contemprate con tacque e sangue che per me ancora scaturirono dal tuo infocato petto d'
chiesi il permesso al presidente, che me lo concesse. cavour, v-236:
molto instantemente che e'volesse far prigione me e arminio, e tutti i consapevoli di
le dolci tempre / lor compartire a me, par che se detto / avessen «
rosa pallida / e una dolce a me in cuor tristezza sùbita / tempra d'amor
melosio, 2-58: gelosia parti da me: / o ti parti, o col
m'insegnò temprar prima la penna, / me la 'nsegnò portare e ir diritto.
mio temuto aspetto / l'allontana da me? perché un sembiante, / barbaro ciel
perdendo ogni cattiva qualità, / per me non sarà più quel mal temuto. cavour
di riescire. carducci, ii-8-275: a me non dai che tormento, e mi
, 1031: lei... in me vive non solamente nel tenace della memoria
da tenaglia, / va spargendo di me certe cosette / abbiamo tra di noi tanta
: ma c'era un'anima in me, un'anima senza volto, che soffriva
anima senza volto, che soffriva più di me, abbrancata e strizzata dalla tanaglia della
recevuto una de vostra signoria, quale me ha trovato con le tenaglie del medico in
filosofia e politica non era chiaro in me e io ero tendenzialmente piuttosto crociano.
che potenza avete / in poca dimoranza / me di due mal sanare; / null'altra
il cui ubero et flavo capillamento è a me uno nodoso tendiculo circa alo septo core
in là volta la testa, / che me parve veder molte alte torri; /
? » /. ed elli a me: « però che tu trascorri / per
pare intelligibile; tutto il resto è per me un abisso ai tenebre. -frase
(e il termine è spesso attribuito al me dioevo).
a lei, e un poco anche a me stesso, i fatti che conosco;
. fr. colonna, 3-53: me obstupivi et, interdicta la voce, sole-
vati gli capigli, non per fugire me assicurava et in quello te- nebrifico scuro
: io non veggio ornai quello che per me si deb- sarebbe come scendere,
alli orecchi, qui 'lamenti saettaron me ec'; all'odorato, qui 'e tal
chiaro davanzali, vii-15: io già per me contare io no 'l sa- vria /
caf>ellano volgar., i-103: a me pare servitudine tenebrosa e cosa da fuggire
sue gioie inseme aduna; / ver me conversi, in vista amara e bruna,
affettuoso. caviceo, 1-7: suspetto me rendeva la somma bellezza cola tenella etatula
mie prece averte il viso bello / mirando me con occhi torvi e losculi.
osservazione de la ragione de'militi amonisce me ch'io passi a l'officio de'censori
? -procuratelo prestamente... mia madre me l'ha teneramente raccomandata.
ch'io avea trovata sola / sopra me vidi, e dicea: « tienimi,
tuo che più utile ti fosse di me. valerio massimo volgar., i-291:
: concessia de cosa che multa occasioni me teneno, ninna m'è più potente che
che federigo de'ricci teneva che loro non me la spedi- van; et infra gli
veduto, disse: « quello a me serà molto utile a tenermelo di notte a
spavento. brancati, 4-65: muoio se me lo tengo nello stomaco: mi somigli
tenete a memoria il vostro nome, che me lo possiate dire a bocca. g
giova in sicurtà tenervi / presso di me. carducci, ii-19-108: ora,
potuto. priegovi, per amore di me, che voi ritorniate ormai a casa
? mi dica che cosa vuole da me. è inutile tenermi qua alla tortura.
nel core aggio un foco / lo quale me consuma, / tenemi in tempestanza,
. aretino, v-1-874: il piacere da me preso nel ricevere le vostre lettre mi
come separato dal mondo e fuori di me. comisso, v-59: aveva una grossa
vita, / s'avanti che da me faccian partita / non recherò a poco il
ch'onn'altro ricco in vèr di me digrada. boccaccio, vili-1-178: quanto possono
, 11-179: questo sospetto teneva ancora in me il mio cuore. dotti, 1-200
mio cuore. dotti, 1-200: me stimola il desio, lei tien la tema
la tema, / ché spietata con me, pietosa è seco. g. gozzi
letto o in sedia, hanno obbligato me ad assisterla di continuo e a rappresentarla
ah se mi capitasse una situazione simile, me la tengo bene stretta, io,
la tengo bene stretta, io, non me la lascio scappare di sicuro.
mattio, che m'importava pure assai e me l'aveva tenuto quivi più che un
: « il papa mi tocca e me lo tegno ». beatrice del sera,
. vuole l'onorevole ricotti che io me la tenga? ho taciuto abbastanza; ma
, 1-42-11: que'c'àn preso di me tener corte / in dime male,
la cura che tiene sempre di far per me. b. tasso, iii-136:
i bottegai poi se la pigliavano con me perché dicevano che io la tenevo dalla
iv-248: gli innumerabili benefizi fatti a me ed a casa mia naturalmente mi obbligano
conservare il posto da tobia era per me una maniera come un'altra di tener
ad ora senza scrivervi e tenervi memoria di me. 76. mus. prolungare
posso tenir la pena, / ché '1 me trema ognor la mano. 0
all'ordine che è stato tenuto da me in dichiarare questa dottrina, dico che avendo
. piero della francesca, 56: io me trovo 3 libre d'argento de 9
sen già uno rivo chiaro molto, a me giunse tanta volontade di dire, che
e piana, / e sol ver me tenete 'l cor sì reo? bibbia volgar
aretino, v-1-493: scrive anco a me confessando che quella ch'io ebbi col
tua bontade / la stima che di me tieni, o demea. luzi, 17
che fosse del tuo regno; / non me fu fallo, s'in lei posi amanza
felicità di vivere, che ce in me, e buon senso toscano. bacchelli,
11-197: quel misterioso spostamento teneva per me del proibito. -derivare il nome
ella spera di sfuggire a lacci matrimoniali; me ne rallegro con lei, e tenga
a un fratello egli è legato a me. -rifl. uguccione da
uguccione da lodi, xxxv-i-623: eu me tegno molto fol e bricon. monte
: mazo ho segnorazo / e piu rico me teglio / che s'eo avesse lo
lo regno. caro, 12-i-63: a me basta solo che eglino in tanto lor
lor pericolo non si tenghino abbandonati da me. brusoni, 497: egli, veduto
espiare in ogni modo, e con tutta me e per vita e per morte e
qualità a paro della vita era da me amata e tenuta cara. p. cattaneo
2-95 (464): io che me lo tenevo per certissimo con gran desiderio aspettavo
quanto amor alzar ti vole / dandoti me che tengo a schifo il sole!
125: così cascai nel mare che niuno me vide. e essendo quasi sommerso,
vide. e essendo quasi sommerso, me venne ne la mano sinistra la scotta
, che era ascosa ne l'acqua: me tenni forte e comensai a gridare,
cotesti, nuovi piaceri vostn, tenuto me ne sono, che non voglio far
, non posso tenermi dal sorridere fra me stesso. beltramelli, ii-118: in quell'
umana che non mi tenni dallo stringerla a me tanto forte che certo le feci male
6: io son fermo di far di me prova / nel dimostrar in versi sua
avevano posto per soprannome il grammatico. io me ne teneva, e andava con la
13-283: ti rigrazio di 'tenere'per me contro antonioni. 108. mantenersi fedele
che vi esporrò tali quali compariscono a me. -limitarsi a qualcosa.
: quindi tenete ancora un pochino a me come tutti i benefattori e siete tornato
bemasca m'aveva interessato perché ci teneva a me. 122. ant. prendere
ingannata del concetto che li poser di me con tante e tali astuzie che li toglieno
, / entrate ch'elle furo, a me 'n su gli occhi, / fu
fé con dolciecga m'àe 'ngannato, me che t'amava più che altro amore
ti tolse di donde nascesti dandoti a me. soffici, v-2-115: un dottore.
con la colorita tenere / sotto me metta sanza alcuna bada. straparola, ii-161
abbi misericordia della tua tenerezza: consenti a me e adora gomenti con cui vien preteso
e le donne per tenerez me quella d'un mellone e di sapore,
, egl'è pur gran pecato / e me ne viene al cuor gran teduttilità,
leopardi, iii-483: abbracciatelo strettamente per me, ditegli in mio nome tutte le tenerezze
piccole foglie novelle non abbiano paura di me ». montale, 1-119: l'albero
d'un tenero figlio; se dio me lo conserva, egli non resterà certo in
della casa, ii-89: se a me fosse lecito di scoprirvi ora le ignude e
/ i passanti disprezzi / che faceste di me tenero amante, / tanto meco crudel
cosa sempre... ho verso me trovato tenerissimo del mio padre l'amore,
pestello: non ne siate più tenero di me. caro, 12-ii- 149:
: so che berenice / è tenera per me. alfieri, iii-1-276: tu,
ma voi pure fate lo stesso con me né più né meno, se volete ch'
, e irati, / dunque solo per me variar volete / tenoplastìa, sf
di v. s. usata verso me cotanti anni... mi fa a
, xii-584: tu pur giuravi, e me 'l giuravi spesso, / o mia
tutta possa di sostenere quel grado che a me sercambi, 22: mandato lo re
m'ase- gna, per laude che me fati, beninenza, / che la proferta
/ che la proferta di om che me degna supra 'l tenorio de vostra plaenza.
l'aria di rivendicare codesti diritti contro me? bonsanti, 4-266: ha letto
. ser giovanni, 3-431: non me n'avidi, lassa se non quando /
è l'organo pieno, le quintedeci- me, i tenori, i flauti. moneti
c. carrà, 553: a me pare,... che la sua
fr. colonna, 3-388: o me, sovente fiate cum industrioso et sagace
sovente fiate cum industrioso et sagace cogitato me vorei da tanto molesto pondo sutrarme et
, v-63: tentacolo. termine tecnico da me italianizzato, e che viene da 'tentaculum'
m. cecchi, 387: -io per me non avevo in animo / d'aver
limitazione. belo, xxv-1-152: non me andate, de grazia, tentando de
un umile servo di dio? » « me ne guardi iddio ». fenoglio,
mi tenta », / rispuose a me; « ché, parlandomi tosco, /
per manco male / se 'l mio dioneo me voi tuor per moglie / ben che
mio prediletto (cioè: che tenterei se me ne sentissi la tempra). c
che ti hanno creato et han servito me, con i quali ti abbi a consigliare
): venuto poi il tempo che io me ne volsi servire, io cominciai con
fussi una gran tentazione che 'l demonio me la dessi per farmi cadere in vanagloria e
che quivi mi ridussi non facessero in me strabocchevol empito. boterò, 524: san
. muratori, 7-iii-473: io per me fra tanti diplomi da me veduti niu-
: io per me fra tanti diplomi da me veduti niu- no ne ho trovato con
dei miei tentennamenti perché ha fatto con me per la primissima volta quello che ha fatto
i-intr. -vi: il diavol tentennin me la fa nera, / sì che a
, 5-45: io ho finito, e me traggo d'impiccio, / perch'io
mio seme è altissimo, / poiché in me d'ogni brama ho la tendigine.
1-5-304: e io al buio tenton tentoni me n'entrai in camera mia.
incontrarla. chiari, ii-42: cercando di me a tentone, gli pose le mani
benché tenuissimo (anzi più tenue e più me l'avrei caro) ben mi terrei
. moro, i-52): il da me riverito e stimato signor maestro toffoli mi
modestia). varthema, 4: me disposi volere investigare qualche particella de questo
giro; né avendo animo (cognoscendo- me de tenuissimo ingegno) per studio o vero
tasca le cosette che avevo portato con me per leggergli, e la tenuità della
et è di avvisare che sta presso di me tal iscrizione, così supplita verrà la
, 3-80: tutti, a differenza di me, erano già in perfetta tenuta di
o giacomo da lentini, 412: di me fermanza avete, / ch'eo so
, / poi eh 'n tenuta in me t'ha messo amore, / ardendo tu
ricevendo dallo spedale suddetto una certa mercede ogni me se. 4
servisio, e plaga a deo dare a me grazia e forga de fare quelle cose
oggi alle maniere da pampinea tenute, egli me le pare avere tenzonante (pari
618: io... vedevo me stesso compiere quelle speciali azioni già quando si
nuovo. imbriani, 3-103: a me sembra d'averli d'accanto e di udirli
che mi siede accanto, minore osservante come me, espone filosofia e matematica; i
allo stabilimento delle scienze del moto da me promosse. torricelli, ii-4-23: nulla di
teoria non violenta (per quanto a me ne paia) né al buon discorso,
neve; /... sol per me a fille / mille dir piacciati /
monti, x-5-93: a me tepe la ligure / spiaggia e sverna il
troppo tiepidamente istimi famore tra guido e me. machiavelli, 1-i-32: qualunque volta quelli
specialmente... ma io non me la sono sentita: c'è troppa teppa
-sono circondata di gente che sa tutto di me. voi, e il dottor vlad
uccelli ha di più delle altre a me note. 3. sm
più che i'non vorrei / è per me noto; ond'or = nome d'agente
tergi-caviceo, 1-12: alquanto genevera mia amara me questa tua duttore, il trombetto,
te quando il desio fiutar nell'er- me / ombre parea dei circhi e delle terme
terminar lo tuo disiro / mosse beatrice me del loco mio. 2.
morire ignoto al mio secolo ho accarezzato io me desimo le mie angosce mentre
, conv., iii-iv-2: ché a me conviene lasciare per povertà d'intelletto molto
): nel mezzo di lei e di me per la retta linea sedea una gentile
siate obligati fare, e come voi me avete promesso. a. tiepolo, lii-5-153
d'italia. tommaseo, 2-i-337: io me ne voglio andare picciola casa vivendo
convenzioni tra l'e. v. e me dispon giudiziaria, per la
salito in una nave, con la quale me ne andava a spiegate vele, non
loro si ritornavano lavoranti sotto a di me come gli erano in prima. b.
dolce albergo della miglior parte di me, o caro termine di tutti i miei
termine di tutti i miei disii, a me ha parimente e nelle vigilie e nel
, i-232: oh, che sarà ai me quando sia giunto / il termine prescritto
pienamentepotervi ringraziare come io vorrei e come a me di far si conviene. savonarola,
330): tra il signor conte e me, la cosa rimane in questi termini
termine di modestia e di riverenza raccomando me stesso alla vostra magnificenza e le bacio
esatta. calvino, 13-120: a me pare, al contrario, che una terminologia
descritti, non hanno radice, secondo me, che in altrettante sorgenti termo- minerali
sguardo, io non scorgevo intorno a me, in tanto brillante candore, che il
; qualsivoglia di queste, dette da me in punto di morte, mi mette
persone. pasquinate romane, 704: io me sono scusato ornai più volte / con
(a banfi, a giacomelli e a me) e un bel ventinove a monteverdi
di andrea zanzotto... sarebbe per me un vero temo al lotto. moravia
un temo al lotto: ma per me, credo che il libro debba andar di
amici miei greci e manda un inno per me alla mia terra natia, dove non
sù,... ricordati di me, poi che mi facesti di terra:
che mi facesti di terra: ricordati di me, poi che mi desti l'anima
muratori, cxiv-6- 158: per me ancora è stata perniciosa la primavera del corrente
, quella / che guida in terra me e 'l mi'coraggio? / voi,
, / come fa, che da me mai non si sferra. s. bernardino
alla stazione, dove è giunta per me una cassetta di vino 'delle cinque terre'
a terra la ringrazio distintamente. nulla me ne hanno scritto cotesti parenti miei
a petrarca, xlvii-127: questo dico per me, che son pelato, / come
ne può addurre taluno ora pensato da me, il qual mostri così chiaro il contrario
829: così falsa e terra terra me l'hai rimessa [la palla] che
, iv-2-1199: il mondo creato in me da quella musica crollò e si dissipò;
una volta, a quattr'occhi con me tra il tavolo e l'acquaio, lavando
negri, 1-710: più non trovo in me la mia natura / terragna. in
come terragno oltre che acque, àttuo in me il mito di antèo; e ogni
uno terrezzano. filarete, 1-ii-506: a me parrebbe si trovasse uno il quale fusse
e quanti siete, accorrete intorno a me. lustri, i-31: basta che paragoni
. algarotti, 1-vii-211: io per me le confesso, che sopra le nuvole in
: mi vuol parere che, se a me accadesse difermo a saldo: / allor potrebbe
purg., 15-65: ed elli a me: « però cne tu rificchi /
risuoni e viva, / quando questa di me terrena parte / del suo breve cammin
quando non potendo questo farsi pienamente per me che sono terreno e sterile e arido,
). giuliani, ii-345: a me non mi garbava punto colui: non
4-v-128: gli animali fino ad ora da me sperimentalmente esaminati sono stati tutti terrestri.
: imperocché se qualche altro dei terrestri me l'avesse comandato, o quei
terribil come folgor discendesse, / e me rapisse suso infino al foco. s.
lasciavano, se contenta io fossi di me medesima, o ne fossi a quell'ora
gozzi, i-7-246: o donna a me più cara / in questo orrendo e sì
monia, però che per la visione di me... la oscurità e terribilezza
una viata dea,... in me demonstrando temeoso aspecto et di furore incandente
fr. colonna, 3-396: io me trovava di ogni consiglio inope et nuda
io questa inusitata visione, che in me non trova atomo che non tremi et
solfato, di allumina nativo e terrifor- me. = voce dotta, comp.
lo sto solo seguendo, se dipendesse da me lo farei anche tacere, ma non
anche tacere, ma non dipende da me. si è messo in moto allorché da
tachicardia comunica una oscura letizia. a me i film del terrore danno il terrore
piene le due mani quel cibo avidamente me lo recai alle labbra. dessi, 3-30
. avevo l'incarnato d'un fiore. me lo dicevano tutti. una pelle di
-in partic.: lucido (un oggetto me tallico, la sua superficie
fonte, che mel toglie, a me '1 rivela, / che con tacque sue
penne amorose in dolci versi, / tu me ramenti gli angelichi rai / con quelgli
fine dell'ultima terzeria, ma per me né studio, e scrivo più, quando
levati a piero brilla e posti a me indei terrieri di san martino a fogli sopra-
imbucare una lettera / -andavamo per tre con me primo a sinistra / della prima terziglia
1 jacopone, 28-11: assai me levo a maturino ad officio divino;
la sala semivuota, come fosse tutta per me, che mi permetteva di sdraiarmi al
. bertini, 1-107: siccome io non me ne voglio stare al vostro giudizio,
: mio fratei, vostro sposo, a me vi ha confidata: / non basta
piero della francesca, 74: io me trovo 4 tazza d'argento; la prima
mia madre venuta alla finestra... me ne fece levar seco.
rosaura da te rapita. -oh meschina me! che sento? - (tra due
strettamente. giusti, i-34: a me, una uris valdinievolina, bionda anch'
settimo cielo si è aperto anche a me, quel tolemaico cielo che avvolge,
v-2-863: quante volte ho sentito, in me artista peritissimo, in me tecnico infallibile
, in me artista peritissimo, in me tecnico infallibile, tesaurizzatore assiduo di modi
cellini, 817: qualche saggio di me perseo pur mostra, / in alto
da amare quamparacceptissima offerivase, più periucunda ad me et carissima... che le
antico serventese, 181: domine probasti me sì. ll'ebe inteso / colle
così. de sanctis, ii-13-105: a me, in tanta pompa e solennità di
alla tesoreria se ci fossero mandati per me. b. stringher, 15-47: le
pregherò il tesoriero di nostro signore che me gli voglia prestare. galanti, 1-i-433
i satiri e i silvani desterannosi / per me dal lungo sonno e le tespiadi.
volgar., 1-1-15: e principalmente di me tu se'l'onore e la gloria
può avere i sigari della tessera, e me li farà avere, gliene sarò riconoscente
mi attengo alla tessera annonaria, e me ne trovo benissimo. bernari, 3-211:
rose fave. aleardi, 1-56: a me l'ambrosio dito / non tessea de
gioioso. baldi, 204: sono a me ignoti i tuoi successi in parte,
quinci desio che tu ne tessa / a me succinta istoria. testi, ii-228:
di versi tessitor ben fia / che me l'italia chiami. breme, 1-118:
di notizie pellegrine e affatto interessantiss. me. ghislanzoni, 13-48: quel formulario
/ quand'ella l'alza, ched ella me guata. poliziano, 1-639: l'
[il leone] parca che contra me venesse con la test'alta. ariosto,
, non ho ombra d'ambizione in me, da quella in fuori del nome e
13-164: non viene mai a parlare con me, non mi espone i suoi progetti
stagioni de tanno, le quali a me non sono mai piaciute per non esser cose
del gioco, non ebbero più segreti per me. 14. inizio, le prime
. laude cortonesi, 1-i-427: dolgliosa me! [la madonna] or foss'
ho preso delle teste che, secondo me, a stefania dovevano andare proprio bene,
che caso! che desordene! oh, me va via la testa. giuliani,
p foglietta, 68: io per me voglio far di mia testa, e a
facendo a modo di altri sarei fuor di me. gir. soranzo, lxxx-3-20:
ed insieme le corone d'oro da me fatte per ornamento dei musici, tentò
lettere al magliabechi, cxxxiv-i-81: per me in ogni modo, caso che i
presente. muratori, cxiv-14-184: a me par molto, benché abbia tanto più
signoria vedrà; e, per quanto a me ne paia, assai tolerabilmen- te.
cose camminarono tollerabilmente coi soli inconvenienti per me dei versi da sentire, dell'aver
l'osservare i saputi è proprio uffizio di me. a. f. doni, 2-24
: lo sdegno, el qual a torto me negava / el vago sguardo degli occhi
pallida, fredda, muta, e di me tolta, / caddi sul santo limitar
, come che poco conto tenessi di me pensa s'io marinavo. giuliani, i-13
vo per dolci pomi / promessi a me per lo verace duca; / ma 'nfìno
, 3-117: io so'troppo macchiato, me vado a pijà 'na tombola, si
. goldoni, 1-812: sior dottor me vorave puzar sta so putta, e
so putta, e per questo el me va persuadendo de mandarme. certo che se
un'altra, ma per adesso no me voggio ligar. -grave rovina economica
animo è solo di mostrarvi quello che a me pare sia la verità per isgannarvi,
, 22-21: di ciò che contro a me tu ti dica ora, / io
vien detto; / e'basta solo a me di viver netto. = deverb.
altre non tutte; ma la maggior parte me le trove spezzate. manzoni, v-2-596
vertì colle donne al. casin? me maraveggio dei fatti vostri. 3
tometti, che fu, pare a me, il terzo. frisi, xviii-3-309:
povero e rozzo mio dono, un suo me ne ha mandato nobilissimo e bellissimo,
sovra mi la tonega de l'abao èlo me parea che me tirase de l'aigua
tonega de l'abao èlo me parea che me tirase de l'aigua. savonarola,
unica, / o figliuol mio, per me consolare. lancellotti, 2-29: lu-
montale, 1-53: ciò che di me sapeste / non fu che la scialbatura,
bosco / tremò tutto e tonar finti me selve. 9. figur.
« qui non accipit crucem suam et sequitur me, non est me dignus ».
suam et sequitur me, non est me dignus ». guerrazzi, 6-633: «
di maggesi. cassola, 2-32: per me le groppe tondeggianti avevano qualcosa di riposante
lxv-8-5: ma 'l sa amore, che me tonde e gima / e sbate
pio che sasso de mare onda, / me fa tagente de 2. disco
rima / quel che par che la vita me confonda. pronto per ricevere il
: per questo cerco di non perdonare a me, di non perdonare a te,
con un ghignolin tondo tondo, comperò da me fino ai calzetti, e coi denari
massiccio. pellico, 2-419: io per me temo di espormi a questa tonda negativa
con certi vin bruschetti, / benché a me piace il tondo, / qual più
di caxa tuta consuma lui; / a me topina el fa portar el pondo;
hai del tondo / però ch'io me la passo assai leggieri. -da
illibatissimo signor cencio di cocola da amelia me l'ha fatta tonda. moravia, vii-71
savinio, 1-69: anche per me sta muta questa folla ove il
moderni; le opere d'arte sono per me un bene pubblico, e l'unica
ugo di perso, xxxv-i-594: plui me noia ancor, se deu me vaia
: plui me noia ancor, se deu me vaia, / a bel mancar soga
orlo del burnito / non scordarti di me, / non ha tinte più liete né
più chiare / dello spazio gettato tra me e te. -per indicare collocazione
dante, inf, 3-3: per me si va ne la città dolente, /
va ne la città dolente, / per me si va ne l'ettemo dolore,
va ne l'ettemo dolore, / per me si va tra la perduta gente.
grido universale, / presi a dir tra me stesso: « satan vale ».
piacerebbe di continuare a dirlo solo tra me e me. montale, 3-50:
di continuare a dirlo solo tra me e me. montale, 3-50: « tieni
bontade seguramente adomando aitorio e consiglo per me e per li mei amise e signure e
si azzuffano tra loro. -tra me e te-, senza riferirlo ad altri.
rimanga nel più assoluto segreto. tra me e te; e al massimo pietro che
1399, tra pianelle e scarpe per me e per mia famiglia, tanto che
robe: onde 'trabaldare e strabaldare'diciamo nel me = etimo incerto, forse deriv.
. quella di non mentire più con me stessa. parise, 5-225: così tra
. da lei,... a me si sia ultimamente apposta. cattaneo,
tisto orto a noi ene presso, io me ne verrò solo trabattendo dicendo l'officio
avesse cavelle per mi'antenna, / me verrei trabattando con la penna. 6
le tue stanze a pigione? - me la trabatto così così. =
20-26: venivano più volte le demonia a me e loda- vanmi; ed io sempre
quando dovea traboccare il nilo, ed io me ne faceva beffe, e diceva:
diceva: « or questo che fa a me? » boccaccio, viii-1-260: come i
dopo facessi questo torto? tolga iddio da me che mai per nessun tempo in simil
: desiderarci che overo la terra profonda a me s'apra, overo il padre onnipotente
or solo assenzio e fiele / ella per me trabocca. savinio, 25: nella
la malevola disposizione del capra verso di me, cominciata a discoprirsi più anni sono,
licenziosa audacia nelle false imposture contro di me. 7. ampolloso, ridondante
. di trabocco2. me e la ginevra, e s'accorse ch'
-ha forse truffato ancora a lei? -a me no, che che agisce con impulsività,
, / odendo il canto tuo tutto me struco. 8. bilancino di
non mi dànno il milanese, se voi me lo date io passo dall'altra parte
). monte, 1-14-4: in me prosede sengnorie sì fera, / che non
spera / e luc'e spera - in me ongni fiata. = comp. dal
che ella si fosse, tutto vergognoso me ne stavo a sentirla. 2
aresi esigeva da lei un trattamento freddo per me io tho sofferto senza tracasserie.
esemplare della tracasseria fra rousseau e hu- me, clregli ha ristampato, alla fine v'
caccia. anonimo romano, 1-8: bene me recordo corno per suonno. io stava
, 654: tu, non alimentato da me né arrotolato tra 'miei, ti
xxxv-i-589: ogn'on q'è malastruo 'n me re- nel suo tracciato qualcosa degli
cotanta gent invidiosa. / pur 'sta noia me noia e me traga, /
. / pur 'sta noia me noia e me traga, / q'eu no
stavano 'sotto'le righe blu tracciate da me. 4. solcato da linee,
e caratterizzanti le pteridofite e le gimnosper- me. e. accati [«
i. nelli, iii-421: secondo me, anche le più forti e ben piantate
tempio tuo cor, si fesse a me palese. -tradimento amoroso. girone
leggenda di santa caterina, v-426-63: tu me parli ad enga- no, go m'
viso, fantina; / arguaiti e tradigon me par'aver tanti, / ke de
faeva tra'ison, / ond eu me tegno - molto fol e bricon.
altri i quali, secondo che a me consterà per la tradizione e per le
l'averia za mai creduto, / ai me lasso dolente, / che per altro
era da lontano, / « misera me! » infra se stessa disse: /
: / « or vedo ben che cefal me tradisse! ». c. gozzi
conto sopra di te, come sopra me stesso, e non tradirai la mia fiducia
sei ni sebbene sapessi dentro di me che non era vero e adesso mi
nel regnò, e sera! patrona di me, e del mio stato,
, una moglie tradita, che a me sola dovendo la libertà sua, da
sola dovendo la libertà sua, da me sola aspetta altresì la sua sicurezza. piovene
del quattrocento, lxiv-117: mille fiate me. nde vene voglia / gridare ad
fallaci / rivolti altronde e già da me diversi. salvini, 45-59: o bellezza
da istituire in corfù, quanto a me, intendo che sia...
rebora, 3-i-586: da tempo avviene in me una trasformazione verso i valori tradizionali della
di tuta malizia / i', 'n me, guemito fosse, ed ancor peggio;
di biribollo / in linguaggio toscan da me tradotto? guerrazzi, 16-359: vedi se
baretti, i-76: tutto il giorno io me ne sto a tavolino ora traducendo,
comunicazione dovrebbe (sto parlando anche di me stesso) rendersi continuamente conto del grado
tradur omero col solo fine di sollevar me stesso, non eli dilettare gli altri
per non disertarci a trafatto, e a me crescendo la famiglia, fu mia mossa
, i-80]: con ciò ed a me non sembrerà di esser peranche a trafatto
9-56: si fermò barcollando davanti a me e trafelava; sotto lo sterno e le
salvini, 22-342: maggior cosa a me ancora in mente pose / saturnio, che
si misserono a mangiare; e a me pare che, se vorranno incominciare il ballo
in casa mia abiterò, privatomi da me della prole? come mi accosterò a mensa
mi cascò in questo piede; parea me lo trafilassero, tanto mi prese sul
onore de lo alfabeto latino, e a me povero padre di quella non sarà ogni
qua'neun ce n'ha, quando me vede, / che per mi ratto non
risposta un venenato telo / di che me ne senti'l'alma traffissa. boccaccio,
: « messere, e'forse non vincerebbe me, ma vorrei buona moneta ».
mio venisse a voi, fece contra di me il pessimo uffizio. = comp
suo nemico / lo trafugò, con me lo crebbe, antico / più di lui
stefano, 10-12: se per moiere tu me volesti tore, / insignerote el modo
el modo asai vexoso, / che zerto me ponti de qui trafurare, / e
ponti de qui trafurare, / e me con teco me porai guidare. trissino,
trafurare, / e me con teco me porai guidare. trissino, 2-1-187: se
la forza del timore, che ella non me lo negasse fu causa che la delettazione
casa, iv-252: è certo che a me pare vergogna che si facciano tante tragedie
7-84: l'altro dì, vien da me creme, facendomi mille tragedie. borgese
per traghettare, sì come avvenne a me, con la forza delle maree,
non gli vo'dar noia, i'me ne voglio andar per un traghetto; /
di milano rischiò di finire tragicamente per me. infatti... un individuo dietro
27-1087: gli uomini accorrendo a rider di me, si non ne direi punto bene
sono le noie e i dispiaceri che me ne vennero. de amicis, ii-351:
8-242: comprenderai che senso avrebbe per me una sua fuga, anche se non
quale sia il tragico dell'esistenza, non me ne sono ancora convinto.
, xxi-i-1023: mostrò plauto, prima di me, che alle tragedie di fin lieto
. soldati, 2-521: sai perché me la ricordo così bene, la salita di
, che avevano avuto indizio che io me ne venivo sanza il traino del cardinale
a dire, / « che venisti per me tradire ».
traditi / la dovesser guardare, / né me farla vedere, / poi lei son
guerra erano stati per molti anni da me tralasciati. brusoni, 4-ii-190: alli ventiquattro
della memoria che ha voluto far di me, come anche della cura che si
oceano erotico. ma tralasciarla, secondo me, non si può. pascoli, i-438
de la lingua, già molti anni da me tralassata e ora da molti desiderata e
è lavoratore. e ogni tralcio che in me non fa frutto, sì 'l taglierà
sarà di voi, se non starete in me. vangeli volgar., i-75:
i-75: e chi non starà in me, sarà gittato fuori siccome tralcio,
, 95-10: poi che vostro vedere in me risplende / come raggio di sol traluce
[agricola], 306: questa gioia me ravigliosamente risplende,
vi metterò volentieri: che mi fa a me? pur- clrio non porti un cartoccio
di questa infame trama ordita contro di me, e che de'principali ne è
la trama / scoprì germondo, e me punir destina. n. ginzburg, i-953
g. visconti, cvi-366: non me tener in trame, di'su, preso
ma queste riammette sono fastidiose, benché me moveno poco, perché le conosco.
: el. giovano... tramandòe me a essere avuta serva al suo servo
che si andava tramando a ginevra contro di me. fogazzaro, 7-290: ella non
, 22: una storia d'amor a me chiedete / e tramarla per voi,
io possa dir vergogna, / o contra me facesser mai tramazzi. la spagna,
. firenzuola, 241: io me ne accostai a casa, e chiamata lucia
uscio, tutto sudato e tutto trambasciato me n'entrai dentro. varchi, 18-2-348:
beolco, xxi-11-600: in sonnio questa notte me pareva / posar su trambe quercie,
vorrei che ella si incomodasse lasciando per me troppo presto la quiete di campagna per
proposito? soffici, vi-io: a me pare che sia male che tu abbia l'
piccolomini, 2-85: il giovinetto tornò a me, e mi disse come mentre ch'
non mi faccia / sì ch'io me ne trametta, / che 'l mio lavor
trametterò per sì fatto modo, se di me ti vuoi confidare, che questa cosa
boccaccio, iv-116: poi che egli, me racconsolata credendosi, si diede al sonno
amore, / ke fue tramegatóre di me e dell'alta fiore / ke m'à
tramìschio). ant. e letter. me niche, di elementi espressivi
personali di quel tempo] soffiava, ognuno me ne prese una catasta [di legna
e le forti onde e 'l vento me ne porta, / né ho chi al
: io mi credevo in credito verso di me e verso gli altri supponevo che infinite
che infinite cose tramontate vivessero ancora in me, trovassero nel mio petto la loro ultima
savinio, 22-92: le relazioni tra me e certi personaggi illustri ma un po'
ardore, / e se rinova, e me più vecchio lassa. -che è
sapeva bene quel che doveva accadere in me, conosceva il mio bisogno d'un
388: ni il cor avesti verso me sì atroce, / sì rebelle ad amarne
a te, ma a un altro me la transmuterò di bene in meglio) trasmutarla
poco li suoi dolci sembianti transmutasse a me, massimamente in quelle parti dove mirava e
sua continua mutabilità e tramutazione destò in me tanta meraviglia. moravia, 14-320:
, i-500: amore, poi teni per me amarore, / ver cui non vai
: avanti s'apra la terra, e me tranghiotta, che io mai cosa,
amor m'ha preso, non so do'me sia, / diatesseron volgar.,
altra forma, se vorria febo de me vendicare per amar cosa più degna di sé
. silone, 9-113: poteva sembrare a me come a togliatti, che con quella
ho divorate con gli occhi, mentre io me ne ritornava a modana solo in lettica
, tranguscir mi sento, / sì amor me innova al cuor focosi vampi.
disperato e della mia patria e di me, aspetto tranquillamente la prigione e la morte
. del giudice, 2-27: dato che me lo chiedi ufficialmente ti risponderò ufficialmente,
« capisco perfettamente, lascia fare a me ». e questa, tranquillata dalla tacita
battista da montefeltro, 1-180: tanto me delectava, che tranquille / non eran
casto e virtuoso fine; / altro di me, ti prego, non pensare.
propria beicari, lxxxviii-i-232: sendo per me transita sesta e no coscienza
cxxxvii-275: come? come? a me questo schiaffo? / lassate- me trasì
a me questo schiaffo? / lassate- me trasì ca si no v'ammacco lo naso
x-ii: transir ti veggio, fìgliuol di me lassa. laude di assisi, 144
caro, dolge filglolo mieo, / perché me lasse morire? / ché, se
vaccio non t'agg'io, / farài me ai tuoi piè transire. giov.
fiore dei liberi, xcii-ii-137: tu me trasisti de punta e questa io t'
, 2-390: è ovvio che avrò con me negli ultimi giorni sempre una radio a
resta / del tuo transito breve / in me che za per continuare il viaggio verso altre
tali navigazioni si applicano le cose da me dette di sopra al capo vii,
pelegrino nostro. caro, 12-i-55: di me in questo caso v'avete a promettere
di esse io dò il meglio di me, e dal più profondo, e con
senza transizione, si è voltata verso di me, mi ha gli animali e dei vegetali
. bacchelli, 2-xxiii-65: rinnovo in me la gratitudine verso quanti, oltramontani e
d'una gravità chiara ed antica, circonvennero me transpadano dagli orecchi pieni di pizzi,
, è chiaro che cade l'identificazione da me affermata da estetica e filosofia del linguaggio
in transumanza. tocca alle volte a me e alle capre di traversare città;
de amicis, xii-61: si chiuse per me la nefasta giornata del 9, della
trapassaménto di tempo degna fede, in me misero si puote la sua inestimabile potenza conoscere
tarchetti, 6-ii-310: sarebbe morta per me? questo pensiero mi trapassava il cuore come
, i-35: torto fece e fallìo ver'me, lasso, / li; sopportare disagi
: l'amico suo studente, a me pure raccomandato, giovanni an- ghinoni di
/ di chi l'ha fatto suo e me ne spoglia. marini, ii-144:
parti. il perché, se da me vuoi credenza, di'il vero.
parimente il farle le trapelle, / ché me n'avea strappate le migliaia.
diverso da quello di una moda per me: nel trapezio stanno bene le minutine.
. pacichelli, 1-605: né a me sembra mancare a questa potenza...
, ed abbandonato per così dire a me stesso. piovene, 3-5: comparve sul
io porto sul palmo, / sì me ricovre quel ch'io in acqua zappo;
pur se sai, / che da me trappolato rimarrai ». 2.
magalotti, 7-52: cominciai a dir tra me stesso, come dice trappolino, quando
[dei periti] non però vituperino me se ebbi animo traprendere ma- tera sì
sotto qui traposto / e perseo sopra me m'ha copertato, / la lingua e
la siepe, egli si portava agevolmente me disteso per lungo quant'egli era alto,
5-20: nelle trapunte / nicchie pregan per me, con gli occhi al cielo,
, 69-36: puoi c'a pensare eo me mise, - tutto quanto stupefise /
- tutto quanto stupefise / e 'n me medesmo me reprise -e volse el corpo
quanto stupefise / e 'n me medesmo me reprise -e volse el corpo tralipare.
/ a tal... sorte / me conduse e trase. giovanetti, i-77:
volgar., ii-36 (9): me prega che resusite lo so figlo e
poesie bolognesi, xcv-79: voi che me conforti e traga vita / d'una
non mormorate insieme. niuno può venire a me, se 'l padre che m'a
de'giudei: neuno puote venire a me, se il padre che mi ha mandato
tuo bel viso adorno / porto in me sempre ritratto: sì m'è 'l cor
poi disse: « va bene, me la porterò a casa e la leggerò con
mentale. petrarca, 310-10: ma per me, lasso, tornano i più gravi /
, 79: se dal bel labro a me trarrete / solo un sospiro, onde
. fagiuoli, ix-8: pure in me gli occhi lacrimosi affisse, / e traendo
viva ai denti, / avvenne a me, che senza intero suono / incominciai.
hanno detto che alla avemaria verranno per me e traminomi di prigione. -scaricare
martini, i-23: tu ti adoperi per me con tanto affetto,... che
par che voi / diletto avete / di me c'avete: / corno 'l zitello
, dove io ero sempre vivuto a me stesso, mi trasse alla più eminente
lorenzo de'medici, 11-136: a me sarà grato che tragga de'versi miei questa
tranquillo, e ermo / ricetto, a me salubre, e dilettoso; / né
e quando trassi un giudizio su di me dal confronto degli uomini che conobbi..
bella. anonimo romano, 1-8: bene me recordo corno per suonno. io stava
retici e scomunicati ». storie me, la quale trae lungi infino alle radici
state voi? », ed egli più me lo dava ad intendere, più traeva
: tutte non han valore / ver * me, ch'en sua possanza / m'
damigella in gioia dimora; / e me, n'abondan inanimenti e pianti.
xi- 455: una voce a me ben nota ad un tratto mi fa trasalire
castigare. bisaccioni, iii-12: a me, che teneramente amai ulrico mio figliuolo
autore della pirotecnia, non poteva essere da me trasandato per le cose dell'artiglieria,
frugoni, iv-176: questi ed altri da me trasandati e comvigo in pagine dove la
si può / dir ogni cosa. -a me sì. salvini, 39-iv-10: per
il mordini oggi: mi pare - me lo permette? - un po'trasandatùccio nella
realmente era quello, che communicava a me stesso il corpo, l'anima.
se medesmo ignoto / in quell'istesso me fora qual sono! calzabigi, 1-592:
questo boris georgiev che oggi è stato con me un paio d'ore è un trascendentalista
oro i frutti ben massicci e sodi. me cognizione d'un fatto contingente
egualmente a te quando leggi e a me quando ripenso. pirandello, 8-1035:
terra). grandi, cxxix-286: me ne rimetto al parere dei dottissimi signori
trascinavano con stento, sostenuti solo da me per un accanimento volontario da inquisitore.
persuadermi che le nuvole trascorrenti sopra di me fossero uguali a quelle della mia fanciullezza
serdini, xxxlx-1-7: alor da lecto me levai angosciosa / combatuta d'amor tuta
a roma, stetti così sopra di me pensando che il diavolo avesse tentato la
matrimonio] potrebbesi mormorare, confessando da me medesima aver trascorso i limiti del dovere
, madre della riflessione, generava in me pensieri di rimembranza, co'quali filosofava
/ e mentre io son fuor di me tutto dedito / a cianciar teco, per
teco, per mia trascuràgine / me ne ho lasciato cader uno, e cercolo
che altri avrà certo sentito raccontare come me. provo a trascriverla più esattamente possibile.
di cura. aretino, vi-250: me ne ricordo adesso per avermelo rammentato quel
, 6-i-302: voi non avete, come me... dormito al rovaio sotto
i trascurati scrittori sono dunque, secondo me, le prime e principali origini dei
vostra signoria reverendissima... agguagliarà me a uno di quei transcurati uomini,
io traseculo, io son fuori di me. dunque voi muzio, e non alberto
che te ne pare? - i'per me, mi trasecolo / di questa cosa
, 93: nel seme, chiuso in me, trasento / l'albero di tua
/ sì che disnodi un dubbio in me concetto / vostro risponso lucido e sincero.
sostentamento né occasione di esser utile a me ed agli altri. montale, 3-45:
, però, trasferita; si rallegrava di me soltanto perché il figlio mi gradiva,
inno greco così in volgare nostro ora da me trasferito, 'apparente e non aparente',
: so invisibilmente andare; / ben me so trasfigurare / e guerra saccio ben menare
. g. gozzi, -2-145: misero me! sono io dunque cotanto trasfigurato da
, guardandomi allo specchio, non conobbi me stessa. ghislanzoni, 18-103: giorgio trasfigurato
professione a la seconda più che non me n'era attristato. oliva, 558:
io v'espressi furono più dopo da me trafuse in altri scritti. a. solmi
labbia / priego mi servi o nuova in me la crea, / sotto la qual
dettata da un antico greco scrittore e da me all'italiana favella traslatata. ranieri,
sotto all'ombra delle tue alie difendi me: acciò che li uomini intendano essere dette
settanta transitatoli, che già fu data da me a'nostri, mendata in greco.
translata e allignata » già diceva di me, quando ero collegiale d'abruzzo nel
mia plenipotenza, e ne ricevette da me un translato in lingua orientale.
mi sia ingannato in questi pensieri, me lo attesta la pompa delle cerimonie ordinate per
cambio di quello che egli diede a me. padula, 24: sono stato assicurato
dì continui nel letto... me lavò con uno bagnolo de vino e molte
abbraccio quanto che l'e. v. me lo comanda, dispostissimo a seguir le
4-159: la trasmessa [copia] a me stata ora lavorata diligentemente su l'originale
favore incontrato dalla musica trasmessa, nessuno me lo può negare. ben venga dunque il
con vivo piacere (l'ingegno di lei me ne è malleva
mazzini, 37-232: date un abbraccio per me, se non lo rifiuta, alla
alla nostra mary. ricordatemi e date per me un altro abbraccio d'amore ad antonietta
4-322: che la trasmigrazione dell'ani- me sia chimera de'pitagorici, sbandita da'limitari
amore, che tu noi raffiguri per quel me desimo. -eccedere
io fuga lo signor, per inferno me sia dado via: nui transnodaremo le onde
di guardarlo questo paesaggio. certe volte me ne vengo quassù e ci rimango delle
aretino, 8-164: per tornare a me, dico che tu mi attenda senza trasognare
: quanto allo scoramento, esso ha in me motivi troppo definiti e palesi: ma
alfine nella camera trasognato e fuor di me stesso. misasi, 5-35: in mezzo
trasparente che la luna entrava in me come se io m'avessi una testa intagliata
rocca a simiglianza di quei busti preziosi da me invidiati nelle vetrine del palazzo pitti.
, / e ch'io pianga amore di me stesso. = deriv. da trasparente-
spirito in duo corpi traspare: / sosia me niega, e lui sosia a me
me niega, e lui sosia a me pare. n. franco, 3-17:
modestia gioiosa - fu sempre indulgente con me ». -essere riscontrabile, riconoscibile,
330): tra il signor conte e me, la cosa rimane in questi termini
e se lo vedi disposto a trattare con me, viemmi a chiamare dalla finestra.
monte, xvii-652-15: siate fermo di me non ò neiente / bla- smare amor
, mi sento così trasportare fuor di me stesso, che mi parrebbe di far peccato
mandato ad avvisare che si trasporti da me quanto prima. manso, 2-151: questo
, / l'uso del vulgo trasse anco me seco'. -farsi suggestionare da un
lor proprio nome detto translazio, sarà da me, ora col nome greco, ora
esprimerle con parole il trasporto di piacere da me provato nel leggerlo. alfieri, iii-1-272
, 4-128: so che ogn'un di me ride e si trastulla. fortrattenerlo coi
teguerri, vii-n-82: or che ai me fortuna si trastulla /... /
, 14: fida mia cetra, a me fin da prim'anni / trastullo sovriogni
è ne l'amor alcun diletto: / me questa vita giova, e 'l mio
foscolo, xviii- 280: per me temo oramai che le lettere abbiano, per
voi prenderete ridendovi de la sciocchezza di me. chiari, 90: donna malvagia
te nulla / chi ha insegnato a me tai parole dire; / se non mi
mi trovi con chi faccia trastulla / me di presente mi vedrai morire. ser gorello
aurea volgar., 1584: partitevi da me, frati; mai non vi fia
; mai non vi fia data per me questa licenzia che novi canti, anzi di
iniqua fortuna non conosca, / esser me quella misera, che presa / ell'
primi anni, / per pigliarsi di me duro trastullo. ammirato, 2-2-44: mi
ci siamo! », dico mutamente a me stesso. e atteggio il volto a
delle bianche, ci crederei senza che me lo giurassero. io. nelle repubbliche
. capponi, 1-ii-417: io per me so e mi ricordo che sin dall'infanzia
dal sig. girolamo turim, e me ne fece tratta acciocché io gli pagassi
). galileo, 3-1-46: a me si rappresenta assai più agevol cosa il
: più dell'aspetto suo è interessante per me il suo carattere. chi mi accerta
xiv-141: il passato governo decretò per me il trattamento e le competenze di capitano
trattar potrai / il plettro a par di me non men che l'arco. bruni,
e navigati, che sono meglio di me in grado di trattarle con la dottrina
per avventura presontuoso in trattar così di me medesimo: ma io veramente non sono
scrivere a vostra eccellenza è azione per me sì gioconda, facendomi trattare con lei almeno
e creda l'inganno più vantaggioso con me della schiettezza, mentre mi sembra d'aver
con verità che temevo andasse bene per me e male per voi, l'avreste
pareva che in qualche modo trattasse così me pure. -intr.,
xcii-ii-137: e de inanzi che tua spada me esca de mano / de ferir te
ii-15-199: ho fatto una colazione -che me la passa il collegio -che è stata
, vi-108: io son fuori di me! corpo del diavolo! / qui non
fece maestro piero da tosignano acciò che me lo copiasse in carte di cravetto. savonarola
. monti, iv-187: e stato da me questa mattina il signor avvocato caporali
, si è perduta- mente innamorato di me. -frequentato stabilmente da qualcuno in
il signore luce d'ogni cosa, illustrare me, trattatore della luce. piccolomini,
dono di deggiac garasellaise, è arrivato. me gli sono accostato mentitegli era, s'
e signore, alta ragion trattenne / me dalla madre stessa odiato in fasce /
trovai nondimeno espediente di far nuova di me al datissimo signor bailo con una mia polizza
di spendere una mezzoretta in trattenerti con me, che sto qui solo come un
, xliv-283: -lo lascierò dunque far di me ciò ch'egli vorrà? -quanto sarà
una vostra lettera, el conte marsilio me avia parlato de quillo caso del protonotari e
de quillo caso del protonotari e per- me li fo parlato multo al proposito..
: andreste errato di molto se credeste me e quelli che stanno con me intolleranti,
credeste me e quelli che stanno con me intolleranti, esclusivi adoratori dei princìpi democratici
temperamento). martello, 6-iii-263: me formò la natura di più trattevol pasta,
un mulattiere,... a me, vecchio e affaticato, è assegnato,
/ degli astri, o degli abissi a me tu vieni / tratta di morte dalle
un intarlato proverbio, tratto, secondo me, dalle qualità della storia. c.
: tratto poi dalla mia solita curiosità, me n'andai. manzoni, pr.
elena avanza / e il giovane da me tratto in errore / la richiede d'un
servano a voi di credenza, et a me di rimedio. s. maffei,
un uomo che ha pensato prima di me. borsieri, 230: io mi reputo
fune? savonarola, i-13: ad me pania porvi pena conveniente: per la
parole meste, pietose hanno operato in me quello, che non hanno mille fiate potuto
grazie del sassuolo. è buono. me lo bevo nelle sere solinghe.
diverse volte. cini, xxi-i-1040: me ne tomo / dentro ridendo, per non
per non esser tanto oscuro né coperto me dirà: « tu sei quello che
star così, che poi che tu me ne consigli, e ci intervieni ancor tu
alla bilancia, e a meo. -per me i'piglierò ogni cosa pò poi.
colpo, ove voi il cervo e me in un medesimo tratto non aveste coll'arco
giustiniani, 1-283: se un tracto la me parla, / sempre serò lietto e
m'hai furato le mosse', o 'tu me l'hai tolto di bocca', ma:
hai tolto di bocca', ma: 'tu me l'hai vinta del tratto'.
d'annunzio, iv-2-1214: un brano di me stesso pareva sollevarsi da un di que'
: i nuovi poeti futuristi rivelati da me in questo volume sono quasi tutti della nuova
/ levarsi a volo e, senza di me uscire, / seco trar così in
d'annunzio, v-1-207: porto con me il tubo, pieno di caffè caldo
acua, e la neve; a me l'affanno, e t duolo. filicaia
ma già non l'ammiro: secondo me, non ha del poetico, né piglia
giovane, inesperto. volo da me in persona, mentre uscivano dalla bocca dei
, 4-8: e sapiate, se non me dite de chi l'è fiolo,
è fiolo, / da voi io me dispartirò in un volo. s. bernardino
l'ale, / per dar forse di me non bassi esempi. giusto de'conti,
ragione, / o d'altro che in me sia, io non fo uso.
volontà. forteguerri, 6-168: a me si aspetta adempiere la volontà vostra con
, e quello che a voi piace me diletta. g. gozzi, 1-375:
: cavallier, mia trista sorte / me induce a prender voluntaria morte. ariosto,
fatto la domanda di volontario. spero me l'accettino ». -milizia volontaria
nelle infirmità mie, acciò che dentro a me abiti virtù di cristo.
: io prego, amore, che tu me non colpe: / poi sono sì
ma non già cose che abbia da me intese. bersezio, 208: era
tu sàppi che non è simile a me in ogni terra. b. fioretti,
2-15: mia madre stava accanto a me seduta / presso il tavolo ingombro dalle carte
per invidia mormorate e dite / cosa di me, sì come voi mentite / l'
pagani. gramsci, 11-230: per me che sono invecchiato -ho i capelli bianchi purtroppo
cose, e che so io? me lo volti un po'in volgare ora.
disavventura tutto il mondo congiurato contro di me. bottari, 5-202: non so
della loggia sopra il fiu me sono alla fine, e s'è ordinato
l'occhio volteggia vigilante, e in me / sbatte la porta. 4.
così che ogni identificazione, almeno per me, era impossibile. -santo volto
medici, 133: ma se in ver me tuo volto e i santi raggi /
veduto il papa mal volto inverso di me, a l'ultimo possetton tanto, che
lorenzo de'medici, ii-155: i'me posi a diacer lungo la gora /
di fuora si dimostra. i'non me ne vergogno, / il dirò pure:
vicende. passeroni, iii-47: per me negli anni, che finora no corsi,
ebbi mai / troppo propizia, oppur non me ne accorsi. 9.
ii-8-234: avevo bisogno che la donna da me voluttuosamente amata fosse anche uno spirito superiore
, v-2-486: è così che, per me, è falsa l'opinione secondo la
regno. cantelli, xxxix-i-173: colui me vuolse che volve le chiave / come
o alto ingegno, / pietà volvevete a me, che a voi mi spando, /
fra man più che mai, che me medesimo / fan quasi vomitar, manipolandole.
giusto il tempo di vomitarle, poiché me l'ho sentito scommovere dalla congiuntura c'hà
villanie che il gioberti vomitò contro di me, sono tanto più strane, quanto meno
. f. doni, 9-55: per me, io ho ancor nel capo le tante
artefici delle insensate contumelie vomitate contra di me nel « redattore bolognese »; e io
dove mi bisognava rannicchiarmi ogni momento in me stesso. bacchetti, i-lf-88: il freddo
per l'offesa che ha fatta a me, ma per timore della propria pena la
magiore? muratori, 10-ii-202: io per me maggiormente non mi fermerò a scandagliare questo
, 9-1-9: che importava egli a me di... quello che è stato
la vorago. monti, x-2-170: « me perduto! » io grido; / e
, che quasi el mal mio da me s'è fuggito. ariosto, 1-67:
torbidezza de l'animo vostro verso di me. -sf. lettera, missiva
: e io a lui: « da me stesso non vegno: / colui ch'
la pace. foscolo, xvii-47: in me nacque il pensiero di pubblicare la mia
, 3-103: la sera pranzava con me nelle 'buche'vuotando grandi fiaschi di chianti
della carità, una giovane donna a me nota, che, ricca, andava a
alla casa del padre mio, sarà a me lo signore mio in dio ».
, 26-94: se non fanno, me ne lavo le mani, ma mi vuoto
è difficile, e da più savi di me, ed è prolissa, passomene leggermente
era vero senza forse; ma a me, evidentemente mancava la fede. perciò
vangeli (mt. 3, 3; me. 1, 3; le. 3
107: tutto si può dire di me, fuori ch'io sia stato un voyeur
, furibondo, vulcanico, come tu me l'hai suscitato nel petto. carducci
- fiume fuoco vortice vulcano -per me sono i ricordi del nulla e dell'inappetenza
, ii-1076: non volevo ch'egli con me esagerasse, non volevo che azzeccasse la
cogliesse la mira, trionfasse proprio su me, considerato fra i più vulnerabili.
, che al tosto odore, / a me par l'erba che 'vul
se ne mostri largo, / paiono a me ben cortesie vote. tarchetti, 6-ii-241
[così l'anima giusta] desidera me, e sempre m'ha, unde il
spalle, il vuoto dietro / di me, con un terrore di ubriaco.
fratelluccio che ha quindici anni meno di me. pavese, n-i-698: dicci chi
ti permetteva di venire a dormire da me. vittorini, 5-69: questo è il
sono un weekendiere: sabato e domenica per me valgono lunedì o martedì. =
ignominiosa intimazione wilsoniana contenuta nel documento a me noto e da me reso publico. e
nel documento a me noto e da me reso publico. e. cecchi,
.. ebbi la conferma, per me definitiva, che l'arte e l'oscenità
i-45: avere uno yacht piacerebbe anche a me. 2. marin. ant
di nascita ma all'anno civile). me per lo sfruttamento massimo delle leggi fisiche e
. moniglia 1-i-611: despina mariola / me l'hai sonata affé; / tu
gola / qualche zaborro. o poveraccio me! = dallo spagn. zaborro 'frammento
. linati, 25-209: ci ho piacere me la faccia zaccagnare un po'la mia
per iscopo di... bastare a me stesso colle mie sminuite rendite, e
io e delle zacchere? ché sempre me ne sono guardato e di mille altri errori
: o padre meo, pognam che me cazassi / e vaginassi ver'ae mi el
rama. pascoli, 783: da me!... non quando m'avviai
antonio di viena, se più drieto me venite, io vi levarò il capo
pezze di zambellotto nero per una robba per me: e questo subito. sarpi,
il manoscrit to; ei me lo dà; non ci vedo alcuna zampa
una delle tue. e dico tra me: giurerei che c'è lo zampino di
zanzare che pinzano, tanto più sveglie di me. cassieri, 170: flit,
: eh cornelia, cornelia! / a me queste zampogne? 4.
zampognétta. pulci, 28-138: io me ne vo pe'boschi puro e soro /
canovaccio, e come avete per cui, me la fate dare a piero di niccolaio
/ no, no: i'porto da me a me. e simile- / mente né
, no: i'porto da me a me. e simile- / mente né velettai
freno; che voltatosi in faccia a me per voler seguitare una cavalluccia che passava,
dolze parole, / li sguardi che me tacivi viziosi / con ss'occhi grandi,
-adonque zappo in acqua? / -a me par ben così. / -tu m'hai
amo; / ma fin che l'alma me sera nel core, / non
, altri mi priva: / anzi perdo me stesso, altrui riprendo, / zappo
e approfondire. moravia, 23-67: per me, andare agli stati uniti, vuol
chi tocca se, in vece di ferir me, va a ferir altri.
ne viene quest'altra ricolta, / io me la farò far più d'una volta
fianchi, venga il cancaro a chi me l'attaccò. medie. febbre
/ per dodici anni, e a me contar dovea / zecchini d'oro censessantadui.
1-1-484: non vogliate / esser di me più zelante di me. boterò,
vogliate / esser di me più zelante di me. boterò, 194: il
12-145: « tu lo conosci meglio di me: che essere è? » «
/ dime lo tuo nome e non me lo zelare, / perché l'è un
per disimpegnare il meglio che per me si potrà queste rispettive mie incombenze
. aretino, v-1-110: se a me, signore, che sono odiato e povero
tempo di mostrar il vostro zelo per me, per le leggi, per voi medesimi
dio pietà vi mostra e zelo, / me sol vagheggia, e meco si consiglia
a te sicuro invio, / qualor me stesso oblio, l'anima in zelo accesa
si applicò, conforme gl'indirizzi da me datigli, per porvi opportuno rimedio.
bacco, amante di scambietti, / a me sii duce. / ch'io sottecchi
, un po'arguta e frizzante per me, ma ad ogni modo leale e imparziale
] vidi venir per l'arena / denanze me misse a stare in zenogione, /
disse quela bela fia; / dio me despaza in bende sta lissia; /
bende sta lissia; / perché i me lava el cao, senza saon.
cortexia / dime lo tuo nome e non me lo zelare, / perché l'è
ferrara, 161: vero è ch'io me sollazzo, / ma io veggo el
innocenti, tutte queste fiamme / contro me si convertano e finisca / questo misero
cammelli, 248-11: bon fia per me se tu intendi el zergone.
momento zero da cui sono partito più me ne allontano. -ora zero: v
, x-128: tu, di fronte a me, sei uno zero! bernari,
in là, e grappato il 'salvum me fac', con furia, se lo mise
qualche altro giornaletto che stamperebbe? a me importa zero via zero. 17
l'opinione degli uomini vale zero per me. -partire, cominciare, ricominciare
el credo avere: tanta dolia al cor me dà'. -zià non: non
iacopone, 43-92: meser, non me lamento del iudizio, / ch'elio
eh? -ah sì, sì, ora me ne ricordo. una zimbellatura costa poco
la piena libertà del suo stato, me la tratti adesso da zingara e da
in questa cassetta racchiuse, ed a me consegnate, le loro zinne mancine,
drieto /... io per me la vorrei de la nostrale, / fatta
. e. gadda, 13-18: per me che vorrei vedere.. ovunque,
di lei lettera che in parte riguarda me. 2. region. titolo di
. giustiniani, 1-96: sto mio male me pare mi zuocco, / tanto è
. s. degli arienti, 35: me tolseno [i ladroni] la mulla
li cavalli, panni e valise, e me cum questi dui mei famigli ne dispogliomo
over t'ascondi, / a refudarme me, che tal ponzela / nonn à el
ai profondi, / che tanto come me sia bela zitela? cantari cavallereschi 217
si tenga più favorito né più contento di me. forse che non son belli?
: -ehi, bel zitello. -dite a me? -fate l'imbasciata alla vostra padrona
/ ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto / tra gli uomini
di nulla. cicognani, 1-110: per me, quando non ci sia da tirar
/ per rapire lo furmento, / io me tengo per contento, / profettare zo
? / e l'altro: a me che me se dà? 2
e l'altro: a me che me se dà? 2. in
boccaccio, 1-iv-518: questo dolente abbandona me per volere con le sue disonesta andare
alora, / movendo li ochi, amor me mise 'n fogo. 3.
e per lungeza de spada che io me sento / del strato zugo sempre me deffendo
me sento / del strato zugo sempre me deffendo. = var., di
cantar soave / che per lo petto me mise la voce, / che spegne zò
: par che nova alegreza il cor me accenda / e cum gran zoglia quel
zoie preciose, secondo che li ditti armeni me hanno ditto. = var.
aricorda la promessa mia, / qual me fecisti quando da pavia, / per andar
bel vixo placente et amoroso / no me pone a porto, ch'eo sia zuioxo
di disinfezione. vani e da me ed ogni creatura / fanno allegrezza con zoioso
core. una, accese uno zolfanello, me lo accostò. pratolini, 2-545: co
il giorno seguente, prova / me concedesse d'umeltà vestita / ch'e'la
zogliosa la mea vita, / che qual me forme sottili e allungate. = nome d'
). cognossesse resguardando / vederà in me d'amor figura nova. tommaseo [s
: così rapto nel ciel, fuor di me stesso, / com e
i. andreini, 1-136: io per me v'amo, e son per voi
averesti zombata come ieri, sì che per me io non ti posso intendere. pataffio
la mano a lui, dove sbatacchierà me, non lo so né manco io.
r. longhi, i-i-i-xi: risorse in me più forte l'esigenza personale di approfondire
sol d'amore è amica / a me non si conviene. -scherz. stringere
: potremmo guardare dal belvedere del tribunale me stesso che si affanna per la strada della
un palco dietro i pagliai e vedere me stesso sempre per la strada sempre più
l'arte in diversi seculi, el me par apresso de mi e segondo el mio
vatene, e sta contento. / ai me, che sento / zopegar de
paraplegici e gli zoppi erano più svelti di me, e con una gamba sola,
coi piedi zoppi. invece è per me un treno lampo, il tempo.
servono a togliere lo zoticu me, a che servono? = deriv
grazia in questo ponto extremo, che da me sia veduto e per filial amore basato
servi alla vostra attrice, sdegnosa con me, a far saltellare i grilli della vostra
vota! non sono i fanciulli che me la fanno; sono le volpi di
aver qualche mancia? -zucche! io me ne vo in mance. grazzini, 4-303
ecc. moretti, ii-191: il padre me li additava, zuccherificio e basilica,
., ti dico che, secondo me, sei un ingegno potente.
giustiniani, 1-42: rosa, si tu me dai / le botte, me seran
tu me dai / le botte, me seran zucaro e melle. bibbiena, 348
. cesari, ii-354: queste eleganze a me sono zucchero, mele, confetti e
a molti pare uno zucchero, a me riesce una melassa. 7.
nota. firenzuola, 697: io per me dico bene che per un tratto egli
. caro, 11-124: discorrendo da me medesimo sopra tutte l'al- tre dolcezze
, xii-252: chi ha giamai più di me sofferti i latrati di questi mastini e
, ii-4-1-85: chi ha giamai più di me sofferti i latrati ai questi mastini e
che bel merlo! » dicevo in me; / « che bella casa abita il
un tratto. -e sta cheta. a me darebbe l'animo di tenerne contenti
zufolo? malatesti, 43: se da me vieni un giorno, i'ti prometto
/ de sti tui sacramenti / che me farà rasone? = var.,
a, / che 'l del serena no me verta in lasso. =
, poiché questi zughi di questi loici non me n'in- segnono tanta ch'io possa
p. della valle, 2-i-178: me ne è capitato uno [fiore] adesso
8-90: voi sapete meglio di me che un cane in catena finisce sempre
cagna, 3-69: « creda a me, la poesia la lasci da una banda
del zio, deputato, parlando a me dopo una gran tirata sulli encicli e recicli
in scritto riuscirebbe una zuppifica- zione per me e per te. = deriv
bien voluto la fortuna, ché se a me non capitavi tu potevi zurlare.
. guerrazzi, ii- 135: me ne dichiaro contento... per la