è vero e perfetto amore verso di me. grifoni, xxxvii-88: fra le
perfetto? saba, 146: in me solo è quel perfetto amore, / per
] a loro e si chiudeva per me perché io ne volevo troppo a causa di
l'epistolario. dalle cure poste da me sulle 'prose'e 'poesie', spero vi persuaderete
. iacopone, 92-85: la perfetta pace me fa l'alma capace / en onne
delle mani, terminata la pruova, me gli accostai e chiesi l'opinione del nostro
quando disse: « io non conobbi me ma in questo non sono giustificato »
dell'amiatino trequattrocentesco, ciii-138: ancora me fo decto che el figliolo de cola
vantaggio di perfezionare la mia insensibilità sopra me stesso e di farmi riguardare la mia
bellezze / in donna ricercate / in me perfezionate / son tutte ad una ad una
: questo mio volgare fu introduttore di me ne la via di scienza, che è
che di questa disputiam ora), a me sembra così nobile e bello ch'io
per cui questo 'don giovanni'resterà per me memorabile. un platano protendeva i rami
. foscolo, v-20: rido di me che ho compianto la perfidia degli uomini senza
. guerrazzi, 10-218: sento dentro di me uno spirito che discorda da me e
di me uno spirito che discorda da me e sempre contradice e perfidia. pascoli
perigliosa materia in firenze; e a me pareva insegnasse chi sa quale perfida igiene
: / « la povertà de l'omo me fa tanto ingramire / ke yo in
tu vuoli, se tu darai a me lo pegno, per fino a che mi
). ghislanzoni, 18-133: a me quello schizzetto!... a me
me quello schizzetto!... a me il cuscino perforato! mi pare che
terminate. canteo, 304: volgendo in me la dea gli occhi turbati, /
, 7-61: su nel ciel per me vi merti / colui a onor del qual
l. giustinian, 1-28: dogliosa me lassasti, / per alcun altro amore
egli -non so qual utile io rechi a me ed a voi collo starmene qui sulla
o ciurmatore diventarci se la fantasia servisse me come la serve voi, ma non ci
. cesari, 6-207: qual piacere per me il giorno di pentecoste, quando dal
, le vigilate e sospettose notte per me inquietamente sofferte... el magnanimo
camillo. mascardi, 4-8: a me pare che voi, ancora non veggendo come
pure / non han lagrime vili da me le mie sciagure. foscolo, xvti-393
da cui cavar puossi qualcosa; a me / tutti san che pigliar non si può
sistema. nievo, 1-649: morto me, che il mondo pericoli ancora,
ancora, si addrizzi o tracolli, non me ne importa gran fatto. bocchelli,
, e delle zacchere, che sempre me ne sono guardato e di mille altri errori
di esercitarla, è pericolo ch'io me la dimentichi. leopardi, iii-127:
disse mia madre appena che rientrai in me. -pericolo per la circolazione:
, ne viene ad esso un religioso a me noto. 3. che presenta
, / pur solo un'ora in me non fa riparo. cavalca, 18-84:
alcuni anni, sino a questo per me pericolosissimo. 8. provocato da
fra eddy rapinatore e giocoliere tedesco e me, giovane inesperto italiano frastornato e confuso,
, 3-339: in guerra / lunge da me l'amico mio periglia. leopardi,
scorrerò della gloria il sentiero: / me vedrete contento per voi / i perigli
obria / però c'à 'n sengnoraggio / me e lo mio coraggio. / (
, 3-209: d boccaccio è per me uno scrittore troppo artifizioso,..
degli anni quest'affezione naturale crebbe in me, e periodicamente la provo in primavera
ancora superstiti. bianciardi, 4-49: a me... occorrerebbe una rassegna della
il latino con rinterpretazion vostra, a me pare che voi ottimamente a l'ufficio
, donna valente, agiate cura / di me, che son ne la vostra potenza
sù ch'io vo'bere, / perché me stesso ancor beve l'ardore: /
null'om non affisi / quant'a me solo, ed i'ne so al perire
peritanza, considerando la grandissima e da me né pur sognata grazia che vuol farmi la
due epigrammi ch'ei provocava corsero tra me e lui; gli altri tutti, da
, 4-1-358: imposture publicate contro di me... hanno tant'oltre promossa la
perito. grazzini, 4-535: -perché non me lo aver detto? -mi peritava,
buonmattei, 5-30: se bramate da me qualche piacere, / ditelo pur, ardite
, i-87: tu ora ferma contro a me la tua qual sia opinione e non
, 10-24: stringendo il cerchio attorno a me, con piccole spinte e gesti mi
dati, 11-86: queste vostre considerazioni a me rassembrano molto belle e anche talmente vere
peritura, ma allora tu non varresti per me né più né meno d'ogni altra
avrà in gabbia / e fatto avrà di me tutti li strazi, / né bireno
lasciare abbia, / sì eh'esser per me sciolto mi ringrazi; / come periuro
di tanta rabbia, / che di me sola uccider non si sazi. birago,
un senso critico pungente si sviluppava in me di pari passo con le mie tendenze pietose
degli interi quindici giorni, mentre a me, la perla della laguna, dopo un
pure sono adverbi, ancora che a me paino più tosto pronomi composti con la preposizione
che danneggiasse il mio corpo farebbe danno a me, che ho la dignità di essere
di elaborazioni originali, autono me, irriducibili a ogni forma di generalizzazione.
lui aveva avuto l'ordine de dallo a me... a me personalmente,
dallo a me... a me personalmente, il ciondolo. soldati, 2-465
borgese, 1-209: non parlo per me personalmente: sia ben persuaso che sono
carducci, ii-10-211: un uomo come me, il quale ebbe dalla natura il
tutto il metodo. il metodo, il me todo..
fu forzata dire: -fa'di me ciò che ti piace. baldelli, 3-42
battesimo, dopo che a ciò persuase me pure. foscolo gr., 97:
m'è persuaso tal scriver, ma eziamdio me è comandato da chi sa e pole
deluso.., vedo tutt'attomo di me cose che non mi persuadono punto.
essere la sentina dei vizi? io non me ne so persuadere. manzoni, fermo
, se ne dicono tante! ma per me, non posso persuadermene. tommaseo [
ancor dicono ch'io ho creduto formar me stesso, persuadendomi che le condizioni, ch'
al cortigiano attribuisco, tutte siano in me. dovila, 665: mosso da
, esatto. redi, i-1-136: me lo persuado per vero con grandissima facilità
più incontaminate, non v'è per me verun uomo pari a ugo brunetti, amico
: dal principio essa filosofìa pareva a me... fiera, ché non mi
, 1-133: non seppi trovare in me la persuasione per realizzare quanto fantasticavo.
tu prodente corno te cognosco, non me pare de bisogno con longhi sermoni o persuasive
in simil atto mancava, non altrimenti me ne riprese che se la presente comedia fosse
la sua immagine aveva agito dentro di me in maniera sublimale. 2.
ne sono, sarebbono stati più di me sufficienti..., ma pertanto a
sufficienti..., ma pertanto a me toccò la volta, perché la cosa
la cosa... in parte a me apparteneva. mattio franzesi, i-iv-2-184:
e immobili, ke si pertengono a me per ragione d'ereditate o per compera
principe di melfe. = var. me tapi asmatica, di area emil. e
, pertervo figlio. / vien qua da me, ché tu se'tutto mio!
giovani, uno innanzi uno dietro a me, tenevano per mano. e.
684: io cercava sfuggirlo, ma me lo impedì dieci pertiche lontano con un
bella, rispose il perticone, la me piaxe, la xè galante e pulia.
perder la mia pace / in amar chi me non ama? foscolo, 1-193:
per le disgrazie che potranno accadere a me... mi pare d'essere
, 3-i-102: un'unica virtù rimane in me ferma, anzi più pertinace e rinsaldata
quella fune pertinacemente,... me la strascinava dietro. pantera, 1-327:
lottava pertinacemente, come le mie occupazioni me lo consentivano, contro i dubbiosi istinti
gherardi, iii-199: « giamai da me tal matera fu ragionata », pure con
messere, dite a costui quanto a me dicesti ». floro volgar., 34
, entusiasta di catullo, mostrò a me giovinetto, or son sett'anni, un
non difettano, in alcuni scritti già da me dati alle stampe, notazioni diverse pertinenti
voi non pensate che essa appartenne a me, che fu parte di me per ventitré
appartenne a me, che fu parte di me per ventitré anni [la gamba amputata
da ogni pertugio; era di sopra a me. moravia, 21-225: erostrato voleva
21-225: erostrato voleva davvero entrare dentro di me, per lo strettissimo pertugio della mia
ciò che debb'essere, è per me una creatura sì sublime!...
da pregiudizi, a far versi che a me paiono bellissimi. -adirato,
. caro, 12-i-7: io per me mi condussi a tanto di fame che le
cugino non doveva in alcun modo in me pervenire. -essere acquisito o fatto
che vengono verso noi. - a me non pare così, disse zebulle, e
e priegovi che voi preghiate dio per me. falier, lii-3-26: fu eletto
, iii-2-1100: avete pesato sopra di me con tutte le vostre forze perverse.
bare. bonghi, 1-108: a me... dispiace, bensì, di
papini, 27-798: egli odiò in me colui che aveva osato discutere apertamente contro
a un tratto alla pungente dell'alpi me la rende, più spesso ch'io non
, 252: erano dietro a me per moltiplicar la mia forza, loro;
mia forza, loro; sempre dietro me quel pesante passo fedele. 13.
questa pesantissima carica colla medesima umiliazione da me praticata quando ad essa mi sottoposi.
... finiranno collo spegnere in me quel pocolino di gusto che avevo preso.
o agili. carducci, ii-10-44: a me il piacere e l'onore di sobbarcarmi
non m'è pesante, / ché 'n me regna e dimura / vostra dolze figura
m'abonda / come nave ch'afonda / me fa sovente in tormento perire. fiorio
fastidioso. patecchio, xxxv-i-588: enoiar me fai e gran pesanza / omo qe
e mi lascerai con un concetto di me così e così. -censurare,
chete rovinano i ponti'. ma a me certe ubbìe non mi garbano punto e
scorge per la briglia presa; / e me tien senza senno e quello stolto,
sode di loro. parlane con esso me che son stata, a'miei dì,
voglio credere; che pesa a voi di me? a. pucci, cent
travaglio veo / lo core, e me co. llui: / se non ne
: il prolungare a voi ed a me pesa, / né voglio avvenga a me
me pesa, / né voglio avvenga a me come a coloro / che hanno il
boadilla: « signor alonso, a me molto pesava di questa vostra disavventura »
, per non infastidire vostra altezza: a me mi pesa, e creda che cotesta
saba, 475: parla a lungo con me la mia compagna / di cose tristi
volgar., 233: io per me più bocca non n'aprirei, né mi
liberare? ebbene, / lasciatela con me, sarà la mia / consolazione. bocchelli
al fianco mio / quando pesa su me l'irrevocabile / odio d'iddio. tarchetti
non rimane / un palco vuoto, me non mi si pesa / per un quattrin
e aperte. zeno, iv-231: io me ne rido, sapendo di aver pesatamente
. pataffio, 6: a me dia grazia ch'io passi i furori /
propinque ville a vendere e del guadagno me e i miei mantengo. musso, 88
con la rete / venisti a far di me la pescagione. = voce dotta
pesassi, che voi vi rideste maliziosamente di me e sì fatti pettegolezzi sognati. bonghi
tornatene in casa e lascia fare a me, ché lo sciaurato non sa quel
; e se san consigliare / meglio di me, mi voglio far castrare.
: quei che fur repleti / di me, ch'è maddalena e 'l pescatore,
nave quando (fisse: venite di po'me, e farowi pescatori d'uomini.
, 1-9-88: qui mi vivo a me stesso e 'n quest'arena / che cosa
, 51: la lettera viene a me, ed io leggere / la debbo,
cagione di dolcissimi studi al teza e a me, che a gran diletto nostro e
tentata da qualche compagno e pensai fra me e me: « non me l'accoccherai
qualche compagno e pensai fra me e me: « non me l'accoccherai ».
pensai fra me e me: « non me l'accoccherai ». ferd. martini
come pesce all'amo, / misero me! ch'io son condotto a tanto /
: mando un poco de pescaria che me fu donata eri sera. messisburgo, 4
lustro / che in prender questo a pena me ne scampo, / che come alquanto
serrato l'uscio di casa a pestio, me n'andai da monna piera. della
. alfieri, 12-121: ecco, a me incontro / lieti si fanno i vivandieri
, venti, ocel'volare, / tutti me fo giollaria. proverbia pseudoiacoponici, 109
, 209: vamgno ^ o ebbe da me la botiga de la casa che tenimo
, peri, peschi e somiglianti da me veduti copularsi così, tutti vissero e
io sentivo non sopra ma dentro di me come se le mie ossa e i miei
. frugoni, i-10-31: quanta da me lungi starebbe ignara / invida turba,
, 11-41: signore iddio, rimuovi da me la durezza della punizione della legge e
durezza della punizione della legge e leva da me il peso della paura. cassiano volgar
de'medici, u-141: venite a me, chi ha peso o fatica, /
far questa via che tra sua signoria e me giace, se il peso degli anni
ancor si taccia, / donna, per me vostra bellezza in rima, / ricorro
della gran bontà che ha avuta per me, la supplico a ricordarsi del peso
divenne così forte e così prepotente in me ch'io provai un assoluto bisogno di
peso dell'esagerazione ricadeva tutto su di me. landolfi, 13-180: squadrai la
non ha visto come è attaccata a me? -presenza indesiderata, indisponente, ingombrante
, so quanto pesano; giungono pesanti a me). sanminiatelli, 11-65: ogni
il porto non tocchi a pagare a me, ma a voi, e la vostra
importanza a questo affare da proceder contro di me con un formale e solenne processo.
a una parola.., sai quante me ne dicono dietro i giovanotti.
sopra le mie spalle di una lite a me noiosissima, mi saria assai di più
/ co'morte campo, - ver'me, no à, né seggia.
: quando ne parlo, io per me non farei altro che piangere: il
tolgono un peso, mi rifarò da me, sarò più libero e mio. pratolini
è bene che tu sii più grosso di me. t'auguro buona fortuna. bechi
, che ti solo è quello che me puoi aidar in questo mio naufragio, in
mirava noi e dicea: « oh me! ». buti, 1-730: 'pesol
pascarella, 1-355: fra cotesti illustri rappresentanti me ne toma alla memoria uno il quale
popolare sta il segreto dell'inerzia da me lamentata. nievo, 583: -
dai sogni, sei più pessimista di me. in modo diverso, ma peggio.
. ponzela gaia, 6: ora me intendi, pesima mortale: /..
ancora questa moltitudine pessima mormora contra di me? io hoe udito le loro lamentazioni
, 218: l'aere con pessima tristizia me offende. crescenzi volgar., 11-4
tra voi il tempo è pessimo, e me ne duole. -molto inospitale
per te [mio cane], per me. della sfuggente / preda con gioia
le cime ascree / ella le muse e me pur chiama al canto. /.
secchi, 1-44: e se questi soldati me ne dessero una pesta? berchet.
suo amore arò a mente: iddio me n'aiuti. e la pesta è in
,... nel mettermi in letto me ne unse la bocca di donde uscì
, ii-1-441: non c'è altro in me che rabbia, rabbia, mi creda
medici, 63: assai son più di me felici i sassi, / che da
saba, 288: chi andando teme quanto me che un'erba / il suo piede
de'medici, 5-27]: né da me fa partita, / se nel mortaio
amor mi trove / e provo spesso in me com'è molesta / la vita degli
frugoni, i-2-290: malinconia, / da me che vuoi? /
cassa (il quale, secondo che me ne venne lo odore, avea pestato canella
. cecchi, 7-40: a un tratto me li sentii prendere, i piedi,
baltasare, uscito de suspicione pestifera, me ha presentato, in nome di vostra
qui i fiori, e li curo da me. mi dànno da fare anche loro,
e quanto in alcuna di voi scorgo a me pare proviate: sono dannosi e pestiferi
suplicherei che tutti li mali di questo mondo me venissino prima, in fuora che il
luigi; faceva per fintaggine, e me lo diceva con un sogghignetto più pestifero
). graf, 5-1066: io me ne vado. l'intrico / che già
, 11-29: ciò che apparisce a me di quell'oggetto sarà confessato da milioni
, attraverso una stanza terrena soffia su me il fiato pestilenziale di una bocca di
per la colazione che tu cerchi da me. 12. prov. grano pesto
, 168: -chi ha miglior tempo di me l'ha per incanto. - tu
insieme con la mia ninfa, che me tien su le petachine. = var
sangue / i petali del pesco su me scesero / e con essi / il tuo
giustizia. guazzo, 1-72: a me più d'una volta è occorso vedere il
.. quella [cosa] che a me adimandate, quantunque alla grandezza del vostro
vostro cervello sia piccola, pure è a me grandissima ». dominici, 4-208:
. n. franco, 6-64: già me n'aveggio ch'a tutte le vie
de la detta possessione sieno avuti per me. pulci, vi-102: io ho debiti
v-233: anche a scarpa e a me rasori ordito aveva una trama quando era
è più petrarca e alla petrarcalità vostra me ne rimetto. petrarcheggiarne (pari
... dovrò pur dire a me stesso, petrarchevolmente: « non ti
magalotti, 25-94: in quanto a me, credo che di niuno che abbia
petrarcheggiante. montale, 15-1151: per me petrarchizzante come tu dici / esiste solo
del buratto tu trovassi qualcosa di 'petrarcologia'tu me ne mandi. = voce
che al suo prefisso tempo, / me chiamin pur dalle petrose grotte / il
mai certi pettegolezzi perché li rimettesse a me, e che monsignore era stato a posta
ancora intorno al medesimo delle notizie che me lo dimostrano evidentemente un pettegolo, un
sguazzi dentro. fucini, 170: a me il disonore di rimandarmi il figliolo a
rimandarmi il figliolo a casa! a me rimandarmi quella creatura perché aveva le mani
penitenza; e poi che tu mostrasti a me, percossi lo mio pettignóne. sono
ma lo vedremo dal suo operare. da me non sarà restato perché mi par d'
: ciapino mangiava, con le diavolerie, me e tutti: a lui importava una
del mio petto, contra dio fra me medesimo dissi. dante, vita nuova,
palagio di troia, allora pieno, / me ne vado orator pronto e fedele /
petto fora, / sappi che sol di me perdi queste ossa. -avere petto
che fuor rimase / e rivolsesi a me con passi rari. pegolotti, lxxxvtii-ii-239:
tu clamasti / e divisti: « cum'me lassi, / durissima vita mia!
questi nostri, per quello ne pare a me e che io ho potuto intendere,
ricco tuo amante sia punto miglior di me, tutto ch'egli avanzasse di ricchezze
, ii-182: anco in piano per me ci ho avuto sempre sorte colle pecore.
però se essa ancor dura, non me ne fo (come ho detto) meraviglia
lo facesseno. testi, 3-201: a me dànno titolo d'austero e di rigoroso
ragione. la petulanza de'fiorentini contra me e perticali ci ha fatti uscire di
a petulare apre lui un cassetto e me ne tira fuori un po'dei suoi che
nella pelle. borsi, 1-276: me proclamo aspro inimico / della matta libertà
invernali. patecchio, xxxv-i-586: me noia... /...
pesce en peverata; / una mela me c'è data, e par taglier de
. sanudo, lii-347: è venuto a me zan stato da sibinico, paron de
che ascaldarono / e'primi panni che me furon fatti, / che come fiamme
fatti, / che come fiamme non me divamparono! sigoli, 307: in questa
di massaglogia ae prese in allogagione da me maestro iacopo fisico le sopra scritte pesse di
mesi nella peza de'castagni venduta per me a simone. codice visconteo-sforzesco, 408:
caso parmigiano overo una torta alla lombarda, me ne servirei per bussola per indrizzarmi dove
se ne vanno, / né più a me ritornar sanno. faldella, 3-228:
biondello: « mai no; perché me ne domandi tu? ».
le mani, il volto, benediceva me, mia madre, i miei figliuoli.
il dente, /... / me gli offerire: e fecesi l'impiastro
a monte. subordinano la chiamata di me alla promozione di due straordinari. se
lascia nella pezzenteria, è stato ingrato con me. bocchelli, 1-iii-107: ecco che
ii-200: de queste vasa [antiche] me venne a mano quasi mezza una scodella
pazzi de'medici, 117: ohi me non ho possuto / smembrar questo crudele,
il vaso subito,... di me il maggior pezzo sarien gli orecchi.
bastasse ad ogni fica onore, / a me pregio divino ed immortale? aretino,
cielo. fenoglio, 101: à me non uscire non mi fa già più nessun
. pensaci un po', cosa vuoi che me ne faccia di vedere un pezzo di
fu finito e lui si era allontanato da me, rimasi un bel pezzo distesa sui
costui? - dove egli ha conosciuto me: in questa terra, in casa mia
, 4-53: sospesa per un pezzo io me ne stetti; / ch'io aspettava
romani genovese. a lamberti ed a me pare un bel pezzo. ceopardi, i-44
: chi mi chiedesse qual sia secondo me il più eloquente pezzo italiano, direi
. croce, m-10-298: né a me è riuscito mai di ammirare soverchiamente l'
tipografia'-è la scrittura viva. per me, la mia esperienza personale m'insegna
fra articoli critici e semplici 'pezzi'da me pubblicati su svevo in poco meno di
metà del primo atto, volgendosi a me sorridendo, -signor da ponte, -disse
piacque al re di fare verso di me (certo inaspettata) di alcuni pezzi d'
museo. g. bassani, 3-206: me la mostrò [la macchina per scrivere
. crudeli, 1-50: accostatevi a me, bella fanciulla, / ditemi in
, non égli differenza da te a me? galileo, 3-2-292: pezzo di bue
fatto volgare,... a me non pare che il modo del governo di
, ci è stato chi s'interessava di me! mi figuro che pezzi di paradiso
i patimenti fisici sono 'ridicoli'per me... sono un pezzo d'acciaio
duo pezzi, / ed io per me ancora n'ho riprezzo. machiavelli, 16
io che si sarebbe fatta a pezzi per me. ungaretti, xi-160: basta che
non abbino / a levar pezzi di me. capuana, 1 -ii-124: allo stesso
pezzo lo scontrino che non trovavo, me lo restituì, dopo un serio esame
trovare al mio distacco: mi portai da me a pezzolate quella poca roba. capuana
colle a casalino, ch'è un me ^ o isstaioro. = deriv
o soavi o dolorosi, ma per me sempre memorabili, della mia vita.
la sua parte -rapinare si sforzassono e me gridando e contrastando, sì come in
levate da lei pezzuole alcune, credendo me tutta loro averla conceduta, si partirono
girini. goldoni, v-56: -datemelo a me quel pezzetto di cioccolata. -povera ragazza
, quei fogli, stati fatti a me e mio padre li aveva incamerati e s'
, ti accordo, piacciotta anche a me. = iter, di piacere1.
era la più bella, almeno per me; irene la più intelligente; giorgina la
, / l'insonnia una stanchezza in me rinnova, / che l'orgoglio mi fa
chiaro davanzati, 4-3: così divene a me similemente / com'a l'acel che
parte puse mente, / ridde ramo ante me piacente. dante, conv.,
., 31-90: la tua magnificenza in me custodi, / sì che l'anima
dio m'aiuta... allontanandosi da me ad ogni minima distrazione che mi trae
celeste. campofregoso, 7-1: per me si va ne la città piacente,
ne la città piacente, / per me si va fra singular piacere, / per
si va fra singular piacere, / per me si va fra la amorosa gente.
lxiii-20: ahi deo! perché fuste me piagentèro, / donando voi me gioì'con
fuste me piagentèro, / donando voi me gioì'con ogni bene?
: i tormenti feri / amor per me li volle; / l'aggio, ch'
/ non già per voi, ma per me non bi asm are. maratolo,
gran piagenza / tanto ch'avrà di me conoscimento. -atto cortese.
piacenza, / e se amico a me vien da firenza / noi caccio con ispada
dispiagenza / e che le noia a me forte sa bono. stefano protonotaro, 136
, canzonerà / le tue parabole a me n'piaciono gueri. latini, rettor.
posto m'hai 'n alteze; / conforto me duni e tuto bon valore, /
e tuto bon valore, / tanto me place vostre avenanteze. sercambi, 2-i-279
sì m'è noia, no sai que me fa ^ a, / q'eu
poteva meglio. io mi son piaciuto a me stesso nella vostra traduzione. piovene,
aucider mi potrete / e trovarete -in me non core vairo, / ma tuttavia d'
femena è en questo mondo la qual me pla a né sea engrado a
/ « che quante grazie volse da me, fei ». poesie bolognesi, xcv-11
lo temp'è venuto / ch'eo me voria maritare / d'un fante che
bontade seguramente adomando aytorio e consiglo per me e per li mei amise e signure e
vostro servisio e plapa a deo dare a me grazia e for <; a de
e possa ch'eo, - in pene me contegno, / per sol membrar di
aperta, ché, piacendoti, / ivi me ne entrerò. caro, 3-1-16:
63: pla ^ a a deo a me grazia e forpa de fare quelle cose
, / foco ardente di legna / di me faranno uscire. stefano protonotaro, 134
p p immantenente amor a me lo 'nvia, / di che mi fece
avere: / tanta dotta al cor me dà. leonardo, 2-76: quando
inchiava e deschiava quei pensieri / che me tteva dal cuor tutti i piaseri.
dev'essere ben altro il piacere, per me, dell'onestà! montale, 3-59
priego che quello che a dio e a me è piaciuto sia a grado a voi
aquino, 437: se fai di me partensa / da lo suo bel piacili,
se venite a bere un bicchiere con me, mi fate piacere ». gioberti,
. frugoni. i-7-167: popoli a me sommessi, / pastori e pastorelle,
lasciati fare. michelangelo, 1-i-4: poi me ne ricomperai un altro pezo, altri
. l. giustiniani, 1-80: meglio me sa stentar con ti / che con
aiutarlo a prendere il suo piacere con me, subito allentò la stretta. -come
ci è, e ciò che per me si può è allo comando tuio. storia
(iv-324): tu puoi di me quel che vuoi fare, / ma ben
davanzati, 89-7: non credo che di me ti doni vanto / fra gli altri
(56): credendosi fare a me grande piacere, in quanto mi menava
non poter fare un gran piacere a me obbedendola. -in espressioni di cortesia
hain recevuto el piacire, / e de me che l'ho create, non te
del quattrocento, lxiv-112: poi che me partirò senza piacere, / farrò la
: bel giovine e tanto bravo, che me l'ho avvezzato e informato che è
distesi. idem, di dovere aver da me e di dargli sodisfazione. c. i
: si mostra il creditor spesso con me / piacevole ed affàbile così / come tra
s'io non perdeva, guai a me, ch'io sarei perduta. g.
: il ditto cardinal cibo mandò per me, e dopo molti piacevoli ragionamenti,
lo stil piacevole e satirico fu sempre da me stimata dilicatissima e contiene, secondo il
cura fugge come nemico, vieni a me, e le mie sollecitudini alquanto col
., 4-6 (1-iv-399): a me pareva essere in una bella e dilettevole
dentro a tuo cospetto / tante benignità a me offerto, / piascevolezze e costumi,
toccano con piacevolezza l'orecchio, ma me l'offendono. borgese, 1-85:
eletto papa quale merito avete trovato in me? io davvero non lo so,
. e non trovi tempo ad occuparti di me. montano, 1-45: l'occhio
t'è in piaquimento / e se tu me voi del tuto servire, / da
del tuto servire, / da scrivere me dài tuto lo fornimento. pulci, 15-18
donava allegranza / vegio che reo parlamento / me n'à divisa speranza. arrigo testa
crescensa -in altura degna / àn conceduto in me servo di voi. dante da maiano
: questo con l'altre cose vedute a me molto piaciute, sanza fine lodai.
infermità. tansillo, 1-1: da me stesso intender voi bramate / come io
. lauda veronese, lxxxvti-17: vui me scanpai de la entemal plaga, /
mio, acciò ch'egli sacrifichi a me. perciò che in questa volta manderò
tu sappi che non è simile a me in ogni terra. cassiano volgar.,
2 dolor troppo crudele infuriisce contra me, il quale con maggior piaga passa il
narrare di lauretta, ho parlato di me: tale è lo stato dell'anima mia
bibbia volgar., vii-62: guai a me sopra la mia contrizione, pessima plaga
/ saldasser le mie piaghe: or me ne pento. tasso, 13-i-580:
sanarle. leopardi, iii-129: io per me domanderei volentieri al signor niebuhr perché mai
. belli, 134: ne sia a me scusa il vero bisogno che ho di
d'annunzio, iii-2-1155: abbi di me pietade, / o signore che m'
/ tienmi nel tuo sorriso, / me d'ardore disfatta. -in rappresentazioni
quello che voi volete che sia di me, quello sia. contortomi che 'piaga antiveduta
xii-106: amor, ch'era con me, tosto di quella / mi piagò
armi più malvagie tu infierisci / su me e fai scempio del mio cuor piagato
cristo, xxxiv-401: sendo stato da me fatto prelato / de'mia fedeli,
. f. frugoni, 3-ii-59: a me, come che più sentivo penetrante la
i-39-3: vera tranquillità ti guidi, tucto me la. sspirita onda marina a la
lxxxvni-ii-520: t vo'che la piata per me non dorma, / miserere gridando in
varchi, 23-265: se io avessi me medesimo voluto piaggiare, doveva fare che
altre cose in un fiato e poscia me le staccai dalle braccia lasciandola accorata,
di purissimo zaffiro / quelle lagrime a me sembran tra fiori. g. gozzi,
zampillare. guarini, 49: per me piagnendo i fonti / e mormorando i
a dire: o dolcissima cameretta a me più cara d'ogni altro luogo.
iv-65: non mi far tuoi piagnistori a me. grazzini, 4-451: io non
di sandro t'à ingannato. io me ne maraviglio, perché à viso di buono
che piagnucolava. tozzi, vii-634: a me 'un mi va che gli omini,
disse piagnucolosa, -raccontarmi queste cose a me che non c'ero.
o piana, appesi ad un bastonciello me li poneva in spalla. 2.
, no tropo pianamente né tropo rato, me al convignevele me o paso
né tropo rato, me al convignevele me o paso. libro dei sette
rumore che tu fai di venire a me la notte il mio baccellaccio ti sentisse,
voglio dare pena né a loro né a me. caviceo, 1-212: separato alquanto
graffi. verucci, 1-31: ancor me dol le spalle de tante pianellade.
un pianèllo qui subito, sotto a me, accanto a un casolare tre enormi pagliai
parere, / poi c'hanno in me perduta lor vertude. dante, purg
de'conti, i-ì65: lasso, a me non vai, dolce nemica, /
, -che quando parlo, non me ne riesce una per il suo verso
aveva ancora slegata la piaga ed a me già pareva ch'ella comindasse a guarire.
persona. petrarca, 279-12: di me non pianger tu, ché 'miei dì
di te piangere non mi possa, se me per alcuna altra hai costà dimenticata.
fosse, sì cominciai a piangere fra me stesso di tanta miseria. idem,
figliuole di gerusalem, non piangete sopra me, ma sopra li vostri figliuoli piangete
/ piangi la fama mia, piangi me stesso: / tu più non mi
23 (384): siete voi che me la fate provare; voi, dico
tanto pianta, quanto dolent'è a me. leonardo, 2-327: in tutte le
., 23 (388): « me sventurato! » esclamò il signore,
di liberazione dura due giorni; per me lo sai quanto dura? ».
piangolente dicea: -o morte, portane me e ser cola lassa. -e questo disse
piangolone o avaro: se pensassi a me solo io potrei dirmi se non ricco
beninteso facendosi accompagnare da me, ancora un pretesto per la solita
, 815: com'è che non me ne stupii e non ne ebbi sdegno?
piana. cino, iii-135-4: a me poscia [amore] immantenente adduce /
zentile. alamanni, 7-i-129: a me siete umil, cortese e piana. sassetti
tanto cortese e piano / inver'di me, la mia gentile manza, /
quanto piani, / soavi e dolci ver'me si levaro [gli occhi] /
cui lo spirito d'amore / in me discende da lo suo pianeto. i.
letto in candida camisa e venire a me. boccamazza, i-1-320: si ha
pian piano, ella si scordasse di me. boine, ii-45: attraverso don
. petrarca, 129-62: poscia fra me pian piano: / -che sai tu
volete da voi piano pregar iddio per me, di questo io ve ne prego e
gli dico piano all'orecchio -badi che me ne sono accorto, ritiri quella mano
è vicina, / tutto, secondo me, va per la piana.
pian pianino: « oimè, disfatta a me, trista a me, sciagurata me
, disfatta a me, trista a me, sciagurata me, io sono spacciata,
me, trista a me, sciagurata me, io sono spacciata, io son morta
dell'albergo. pippo, ricordati di me che sono al piano, proprio in
lo sovrano: / cum grande punte me meto al piano. -andare al
lxv-10-14: or prendete, maestro, de me sazo: / no dubito, ma
in tuto a bona fede a vo'me do, / po'v'ò trovato tanto
che hanno una tal quale fede in me, delle provincie che nel piano non
io odio i pianoforti; e per me è un gran segno di civiltà, di
xvii-193-18: manto piaciere mantene / a me l'orato omo dótto / onde sagio divengna
. stampa, 168: io per me son quasi un terreno asciutto, / sono
fosse 'l suo conforto; / tutto me va lavanno e sceglienno e nettanno: /
e in su i gialli / fioretti verso me. ugurgieri, 251: ella avrebbe
e gli impiedi di molte fabriche da me per diversi gentil'uomini ordinate. lupicini
carducci, ii-2-361: lezioni che a me... tocca a scrivere tutte di
'idealista', e per questo, secondo me, sbagliato di sana pianta. b.
in su l'estremo lido / frettolosa ver'me volger le piante. batacchi, ii-279
. baldini, 13-vili: guarda me, che ci ho messo la barba
suo, ancora ch'egli dicesse a me parecchie volte ch'era esecutore del disegno
1 (21): oh povero me! vedete se quelle due figuracce dovevano
sulla mia strada, e prenderla con me! che c'entro io? nievo,
di repente, e, piantatosi fra me e il campanaro, prese un atteggiamento che
portacenere e tornò a piantarsi davanti a me. -appoggiarsi o sedersi pesantemente,
assolutamente per rei principali della vostra disgrazia me e la mia commedia? 26.
ironico « venga, venga », me ne andavo pe'fatti miei. saba,
di essersi gravato di molti debiti con me, ecco un bel dì mi pianta il
tutto, svigna via e toma con me. bontempelli, i-14: piantai l'
, 55-41 (iv-318): io fra me gli dicea: tu cerchi invano, /
nel quale tanti alberi fruttiferi vedete da me piantati e il quale dalle possessioni è
sull'aria, ma, esigendo da me un nuovo tenore di vita, m'esponeva
bigiaretti, n-31: tra èva e me c'era una storia recente e breve
che con voi si prese / giuoco di me, piantato in sul passeggio. goldoni
, piantatore, / giove, odi me, o formi-vario, e dona / sanità
casucce che non hanno segreti, a me paia lieta. tarchetti, 6-ii-46:
vivere e verdeggiare così poco, pure me l'abbia tale dato quale io potea
anche nell'italia e in roma, a me par probabile; certo è peraltro che
ornai / che il troppo pianto a me pianger non lassa. alberti, 5-243:
(lasso, non so che di me stesso estime) / o li condanni a
mi disse: « dunque che a me richiedi? ». giuliani, ii-353:
, 1-30-13: son, ver'di me, l'altrui gioie quasi pianto. chiaro
pianto. cino, iii-126-13: ai doloroso me! chi mi soccorre? / ben
il braccio. -sta meglio; me l'ha detto il piantone dell'in
giuocar a la piastrella, dite io me ne faccio beffe. citolini, 482:
alle piastrelle; ma il bastimento dondola e me ne vado in cuccetta a fare la
tasta e un piastrello sopra, me ne andai in sun un mio cavallino
per dio, vi prenda piatà di me di questo piccolo figliuolo, che voi
: fumine paga tore vitali me ^ aruola piataiuolo. = deriv
, deo, mio patrone, che de me agi piatanza. bianco da siena,
« loro favorirà il senato, e me il mio tiberiolino ». monti,
pagar con l'odor, che da me spira, / giudice, curiale ed avvocato
piato. ulisse si vuole aguagliare a me! bencivenni, 4-2: l'altre leggi
... quando di retro a me piato se levò da confondere pescivendola.
la croce io fei prigioni. / da me presi ed avinti, e da me
me presi ed avinti, e da me furo / in magnifico dono a te
masuccio, 93: vorrà sapere da me perché non ho studiato, e talvolta
perché non ho studiato, e talvolta me repeterà gli libri, e milli altri piati
repeterà gli libri, e milli altri piati me ponerà adosso. guidiccioni, 1-86:
. monti, xii-6-100: quanto a me, non avendo io piato da muovere
piato da muovere con tra nessuno, me n'andrò a venerare i monumenti dei
plebe ciò non vero stime: / per me lo credo e con lei prendo piato
arrighetto, 217: i fati incrudeliscono in me e le stelle del cielo profetizzano a
e le stelle del cielo profetizzano a me tristamente; il cielo mi dà
... io sono misero e di me afflitto niuno piatoso hae misericordia. s
i-71: l'alta beltà, che me dipinse amore / in mezo il cuor
con lieta cera / verso di me, benché superba, altera / agli altri
1-193: fa', signor mio, di me che ti diletta, / pur che
/ e dice: « oh lassa a me, come si fugge / questo piatoso
piattellini rotti e fascine hai avuto da me. f. f. frugoni,
tosto corse e in un batter d'occhio me ne fece un piattellino. buonarroti il
terra. documenti visconti-sforza, ii-306: me è anche bisognato provedere ora de tovaglie,
moravia, xii-58: si voltò verso di me e mi porse la mia tazza.
, perché il far cucina è per me un tormento intollerabile. ier sera buon
son li altri tratti / che precedetter me simoneggiando, / per le fessure de la
orsacchione mio? » « dentro di me nessuno. ago fermo, encefalo piatto »
così fatte / che hanno, come me, poco timore. / però son le
: per pestare i semi oliosi da me proposti non sono al caso le macini che
, sottomessa e per ogni cosa dipendente da me come una schiava. o, se
al signor giulio cesare e diece a me. buonarroti il giovane, i-159:
parole onestissime, se bene troppo per me benevole, colle quali presero un po'a
ne giova': è comunissimo per non me ne giovo ed altri non se ne
... / lasciai nell'antro e me ne corsi ratto / con la novella
f. doni, 1-77: pare a me... cne noè ci lasciasse molti
fuora del suo uscio. -che è a me? -anche ier viddi entrarci il servidor
abbondanza di lingua; e pare anche a me che tanto rigoglio sia da temperare quanto
b. davanzati, ii-430: riscontrate in me bernardo davanzati che ho bisogno di pigliare
, 1-xxxix-5: stampate un bacio per me sulla fisonomia del barba, ch'è la
, per assicurarsi che nullo dimandarìa da me cosa contra loro. chiesa, 5-30
tratto: ammazza, ammazza, / me lo trangugerò [il fico]: e
. bianciardi, 4-213: se io me ne vado di qui, sono certo che
che faccia ho, e lavoro non me ne dànno più. bisogna stare sulla piazza
la notte del 3 agosto. era per me l'anniversario della prima incursione sopra la
ho sospeso i lavori; fucilino pure me, non mi regge il cuore di veder
, come se tutti l'avessero con me;... mai un saluto ridente
. refrigerio, xxxviii-101: ch'io me possa laudar de mia fatica / e non
possa laudar de mia fatica / e non me trovi alfin garrula pica / in questa
/ costor, diss'egli, a me posan la picca. = voce di
certo puntiglio, può essere nata in me una picca, non lo nego!
e piccanti., sì, via, me ne son capitate. -sostant
la curiosità del filosofo è stato quello da me osservato in citerà. compagnoni, xl-544
tu clamasti / e divisti: « cum'me lassi, / durissima vita mia!
a peggio. boschini, pref.: me contento: che chi pretende, se
picco, / se il vino più di me da te si stima. a.
deve farmi una proposta è meglio che me la faccia subito. se si dilunga,
chiabrera, 1-ii-417: attendeansi da me le ventiquattro / per venirmene a vegghia
dee tener moglie, il che a me non avviene. g. morelli, 227
vicine ribaldaccie per invidia che ha di me, gli abbia posto qualche male nel
ch'abbia, se può, di me miglior concetto. de sanctis, i-59:
fatiche mie non faticose, / volta a me suo bel volto e beta euterpe,
troia, ribalda, che hai te e me e tutto il parentado vituperato.
non odio, ma mando lontano da me. per questo nome intendo gli accademici
animale. giuliani, ii-271: a me mi vien dietro [il cavallo] come
e asciutto la nott'e 'l dì me picchia senza frutto. 7.
scudi 100 in spagna, che fu per me gran picchiata nei miei princìpi. macinghi
albergate, / e dico spesse volte fra me stesso: / deggio dar alla porta
sento chiaramente che tutto può mentire in me, non questo divino desiderio che mi
si diede a tremolare improvvisamente. non me ne sarei accorto senza qualche timido picchietto
parer mio. / e tu a me: « or sono animai bruti / pelosi
lamenti storici, i-97: ai, lasso me, o quanto infelice! / altro
! / altro che doglia e morte non me spero / ché li innocenti figlioli pizinini
nostra fanfara... suona per me la vecchia marcia che ci sgambettavamo
: son piccin, cornuto e bruno / me ne sto fra l'erbe e i
b. croce, iii-10-74: dico che me ne darei pace, non già perché
sublime... peni lontano da me fra miserie stupide di persecuzioni acerbe e
ii-381: -mamma, perché non esci con me in giardino?... -ella
insegnava di trapassare li giorni, a me nella loro picciolézza gravosi. atti del primo
mio merito, tanto più si accresce in me la grandezza dell'obbligo alla cortesia di
di volere avere compassione e misericordia di me. tasso, n-iii 993
uno sforzo per uscire dal mio picciolo me, e per chiedermi come andrà a
ante, inf., 26-102: misi me per l'alto mare aperto / sol
tossa. pulci, 1-77: io me ne porto per sempre nel core / l'
al tradimento ch'avete usato contra di me. varchi, 3-44: non sono mica
siete nondimeno, perciocché l'affezione di me mandatore è grandissima e piena di pura
rosa mia, senza to dano / tu me puoi ben trar d'afano: /
trar d'afano: / piciol don me basterà. castiglione, 570: poiché discesa
doveste esser cara, non che a me che un picciolo mercatante sono. flaminio,
, uno sforzo per uscire dal mio picciolo me e per chiedermi come andrà a finire
bonagiunta, xxxv-i-266: non guardate inver'me, fina / ch'eo vi son
poi che dio vole, / assai di me, più che d'altrui, mi
e di fitto che avea ricolto per me, in somma fiorini d'oro diciotto
: se non si muta vento per me, il quale io non veggo donde si
cucina, - / si sarebbero aperte per me solo. x. loggione di
la fidanzata di jànos. -ah! me ne compiaccio. farete proprio due bei
.. correva nell'aria avanti a me / come una vela, o un
bambino, questo è un bambino? a me mi gettate via e questo è un
a quei che avete prezzati sì più di me ». -picco di reputazione:
... che a ricordarsi di me; e a'miei figliuoli ancora noi concede
, siccome la piccoleza delle voci a me rende suono abbietto. per la qual cosa
. castiglione, 231: io per me amerei che [gli abiti del cortigiano
a'beni che tu credi che sieno in me. -scarso potere e prestigio.
sua cortesia, non potrà querelarsi di me che ho fatto il volere di un suo
vi sia: signore, ricordati di me, che creato m'hai. borsieri,
piccolini e non vogliate vietare che loro a me vengano, imperò che di tali è
che fa la bambina? baciamela per me la piccolina, e ricordale il mio
. rebora, 3-i-95: e in me -sebbene vanamente e piccolmente forse e forse
e non gli divietate di venire a me, percioché di tali è il regno
vedendo che un giovine più piccolo di me abbia sortita sì bella sorte. manzoni,
bene scritto, ma piccola cosa secondo me. -appena percettibile all'osservazione (
chiaro davanzati, 60-17: non ch'a me si convegna / tanta vostra screzione /
convegna / tanta vostra screzione / di me, piccola 'nsegna / a sì alto
. michelstaedter, 655: nekliudoff a me sembra in fondo un'anima piccola, è
vissuta a lungo in francia. a me è capitato di chiedere inavvertitamente a un
, devono lavorare in piccolo e insie me, due o tre per stanza, perché
darsi: ma non tocca certo a me metter mano al piccone. -portare
mi sono accadute!... e me le merito, perché io sono un
. v.]: co'piccosi non me ce la dico. -caratterizzato da litigiosità
). pascoli, 784: da me, da solo, solo con l'anima
carducci, ii-16-33: odo strepitare intorno a me tre torrenti, e leggo virgilio e
punti lucenti, a prima vista da me creduti micacei: ma con attenzione esaminati,
egli è piaciuto a dio che per me si compisca l'istoria che mi imponeste
quella cura che diedi di ciò che di me scrisse un certo franco, che sì
pidocchiosi.] ovine, 5-no: me ne infischio di loro e di tutto questo
piè scalzi, belli e nudi come dio me li ha dati: basta che sien
volontà, e rizzandosigli ilpiei- del-trespolo, me si lascia cadere a dosso, e diemmene
subito sen ^ a alcuno entervallo serò dove me scrivite; en quanto io no li
vostra signoria averme scusato che a piei me seria poco onore venire. ariosto,
spendere e a spandere, stimando / me per il terzo piè ch'e'non avea
. idem, 18-33: in quanto a me, / (s'io fussi ne'piè
rizza / e per cavarsi vien con me la stizza. g. gozzi, i-23-112
. saba, 186: inattesa novella di me udendo, / che pensieri farai?
disordinato affecto, col quale hanno offeso me e facto danno a loro e al
: amor, superno amore, / tu me creasti amando, / pria che rapido
insieme ed ora, / ch'io non me n'abbia a porre a piè di
e passo spinoso, ma perché a me non fé intoppo più che tanto,
ombrosa pianta / stavo, fuor di me stesso, al sonno in braccio. pananti
carducci, iii-28-312: si figuri s'io me la sento d'andare su pe'teatri
pari non l'ho mai intrapreso e me ne guardava anzi positivamente, perché era
la cicalata..., a me, che di simili cose sono affatto a
/ è quel desio ch'ai cor dentro me side. ceffi, 1-5-27: liberamente
ella se ne laverà le mani, io me ne laverò le mani e i piedi
sarà bello, amico mio, ma a me non par l'ora di levarne i
un piede, puoi sostenerti su di me. -mancare il terreno sotto i
piedi, / non altrui incolpando che me stesso, / mezzo tutto quel dì tra
ch'ella vede / far per usanza a me. -nei piedi di qualcuno:
pirandello, 7-69: vossignoria non dubiti: me lo pesterò sotto i piedi; sa
lungo la dora. bemari, 7-284: me ne vado piede-piede, e tiro a
, i-396: la donna guardò da me a lui, guardò in mezzo, ci
ch'io basti, potrà così servirsi di me come di parente o amico che ella
con la troppa sua rapidezza voglia da me partirvi e privarmi così tosto della conversazion
a sì crudele posta? / di me mori', a paura, ongnor m'aposta
cose / leggere, tu via via a me t'accosti, / pieghi su me
me t'accosti, / pieghi su me con ciglia curiose. -figur.
la guida pel braccio m'avvinse / da me steso a dar moto al folle salto
mie pene scorgi, / mentre ver me cortese il guardo pieghi. bemari,
et entro qui'la ^ i o tu me voi plegaro, / tu cognoscerai ke
in tutte le maniere / di piegarla ver me. loredano, 1-145: s'è
, / rompermi sì, ma non piegar me voi. monti, 9-404: ben
grande atride agamennón, né alcuno / me degli achivi piegherà. leoni, 375
inconsolabile. chiabrera, 1-iii-172: se a me non sdegnar pieghi tuoi spirti, /
a quella che mena a concluder con me? -impressionare, turbare.
, stato alquanto, subito salse in me 2 cose, paura e desiderio.
. buonafede, i-92: costei per me è una scuola di pazienzia. /
/ lo imperador de la celeste corte / me de 'l gioir che mai non piega
e xvi volgar., xxxvi-260: me solo tre donne incendon d'una fiamma
era da aspettarsi; e quanto a me, ritengo buona cosa che il 'times'pieghi
mi bisogneranno de'denari, et io me ne trovo senza e per la raccolta
guerra / benigno il vostro aiuto a me si pieghi. -alludere, accennare.
. m. cecchi, ii-129: lassa me! che non so in qual parte
gli uomini possono mutare d'intorno a me: non io. posso rompermi, non
.. come con tanta agilità di me facessi un gruppo e in uno istante mi
lodi e alle crudelmente venerabonde visite di me fanciullo. nievo, 242:
, 5-4: increbbe senza fine a me, che null'altro che far piacere
: la cosa riuscì, ma in me mi vergognava e irritava moltissimo di tutte le
incasennarsi e piemontizzarsi non è affare per me. = denom. da piemonte,
cosa che vi dia dispiacere. a me ne scoppia il cuore: ma le
-la piena verrà tutta addosso a me: sarò solo a subire conseguenti spiacevoli
320: la piena verrà tutta addosso a me. il mal raccattato sarò io.
persuaso del vostro affetto e parzialità per me. bandello, 1-3 (i-54)
conscio dell'esistenza d'un'anima in me, se non quando mi trovo ravvolto
ii-17-158: egli mette in bocca a me contro murri asserzioni... pienamente,
foscolo, xvi-47: quei 'carmi'sono per me la fatica più lunga e men grave
fanno sentire non in tutto bassamente di me. torricelli, ii-4-35: io sono pienissimamente
, iii-1-198: instrutti voi ora da me pienamente quale sia la total differenza dei
grandissimo e sviscerato mai sempre inverso di me ho conosciuto, che, non risguardando alla
quale si satolleranno migliaia, e a me ne soperchieranno le sporte piene. idem,
v-i 207: porto con me il tubo, pieno di caffè caldo,
: più volte mi son vergognato in me stesso, considerando che le mie lettere
come per il contrario le sue a me tutte piene. g. gozzi, i-27-17
ogni cosa è pieno e puoi veder me e la mia famiglia dormire su per
miei, proruppe con grandissima veemenza contro di me. -in costrutto ellittico.
218: crudele e spietata / seria per me pietate / e contra sua natura,
e villanie, évi di maggior travaglio a me che non è il mare tempestuoso alla
palazzeschi, 3-195: mia madre guardava me, e m'indicava all'interlocutrice con un
tarchetti, 6-i-431: sentiva ondeggiare sopra di me il suo petto pieno di singhiozzi.
io miserabile, e pur così pieno di me stesso, io qual mi sono,
peccati. dominici, 4-67: quando me fragile, iniquo, pieno di mali
dar lui esperienza piena, / a me, che morto son, conrien menarlo.
l'aiuto grazioso e pieno / di te me discenda. cappellano volgar., i-239
reggia del mio pieno signore / a me disdice ogni arme ove non sia / pazienza
sotto degli occhi. accusando in essa me sola, facevo una testimonianza pienissima della
sensi di pienissima affezione l'abbraccio e me le offero. nicolò e rizzo,
pucci, 8-34: se vuogli di me aver tua voglia piena, / or non
- a chi il pieno? -a me, a me le trecentocinquantamila lire!
chi il pieno? -a me, a me le trecentocinquantamila lire! 16
segnio di cadere in terra: a me ne colse uno, ma non in piena
1-106: violante, pientissima e di me amantissima. = voce dotta,
. l. giustinian, 1-193: ahi me, che son qui stato / circa
m'assale / una pietà sì forte di me stesso / che mi conduce spesso /
sole / una gentil pietade avean di me, / e presto il mormorio si
218: crudele e spietata / seria per me pietate / e contra sua natura.
, 1-704: deh, pietà di me, signore, / per la tua molta
mi darà absento, / ch'arà di me pietade. chiaro davanzati, 7-8:
amore, / se sua pietà inver'me non discende! dante, xii-3:
. d'annunzio, iii-2-1155: abbi di me pietade, / o signore che m'
qual sii foce / (poiché tanta di me pietà ti stringe) / sempre t'
lieta, / vincer poterò dentro a me l'ardore / ch'i'ebbi a
spettacolo che altri direbbe vergognoso e a me apparisce pieno di sacra pietà a vedere questo
superba, / com'ella parve a me, perché d'amaro / sente il sapor
meraviglia fia s'alza ed estolle / me bassa e vile a scriver tanta piòta,
fui preso, / qual mi rimasi per me 'l dica amore, / ch'io
buon messer francesco! / oh quale a me più dolorosa pietà! machiavelli, 1-i-105
io vivo in questo modo, perché di me abbia pietanza se a lui piace.
viterbo, prendati pietansa / di me che sono al fondo e quasi annego
: gentil donna, pietanza / inver'me che so'ismarito / e tempesto più che
amanza, / non s'aumilia inver'me vostro core. -come personificazione.
pesanza / che de le mie pene me deza alegiare; / ma niente me
pene me deza alegiare; / ma niente me vale. -di gran pietanza
portato a vostra signoria queste due oche me sono avanzate a donare, acciò ne faciate
germania. papini, x-2-308: a me fa l'effetto d'una scrittura medianica,
parta da te, anzi adopera pietosamente con me, come soventi volte maravigliosamente co'santi
conforta. boccaccio, v-186: a me... sopravvenne un pensiero il
lettera di vostro fratello: scrisse anche a me, e scongiurandomi di non allontanarmi da
: se ti commovi udendolo raccontar da me, che non ne dico straccio che bene
foss'ella più pietosa donna / ver'me, che chiamo di notte e di luce
esser pietoso, non vogliate aver per me quella pietà, che avreste per una
/ piaquevi, donna, esser ver'me pietosa. chiaro davanzati, 96-13:
trovo sì pietoso core / che, me guardando, ima volta sospiri. dante,
mia a quella bella cosa / che me n'ha colpa e mai non fu pietosa
quell'atto vedere / or pietosa ver'me, or farsi rea. lorenzo de'medici
fussi pietosa / e che dovessi aver di me merzede, / e non, com'
x-160: deh, pietosa una volta a me tapino / se non vuoi dar conforto
; se gastigarmi, giusti; se contra me vendicarsi, sdegnosi. giov. soranzo
a grado mi sia ciò che tu verso me, più pietoso di me che io
tu verso me, più pietoso di me che io medesimo, adoperi.
/ destarsi alcuno spirito pietoso / per me vi priego che amor preghiate. lorenzo de'
ora / che 'l cor, ladra, me robasti, / che l'angelica figura
che l'angelica figura / sì pietosa me mostrasti. canteo, 46: dove 'l
altro incanto. crudeli, 1-34: a me d'avante / in pietoso sembiante /
provato questa specie di pietosa incredulità che me li rendeva meno terribili. de marchi,
anch'egli con quel pietoso atteggiamento a me ed al popolo. -che ha
error, pur lì medesmo assido / me freddo, pietra morta, in pietra viva
pietre / nitide e pure ebbe di me più care? carducci, iii-12-51: la
letterario. metastasio, 1-iv-516: anzi me ne prometto nuovi motivi, se un
sempre fuggendo / di gente in gente, me vedrai seduto / sulla tua pietra,
. agli uomini insigni che prima di me hanno retto il ministero dell'intemo, direi
mi guarda in viso vuol sonetti da me, come s'io gli gittasse in petrelle
27-1212: dovevo... uccidere in me l'io raziona le,
per voi quel che non fu per me, oggetto di vera curiosità e maraviglia.
quello degli altri cittadini che pensano come me, io ora difendo contra le vostre
. giustinian, 58: quanto piezo tu me fa, / tanto più bramo a
fora / e che poi drieto a me ciascun s'annidi. g. f.
far un banchetto, e massime a me, che sono il trombetta, il
insegnamenti, cedo volontieri ai più saggi di me la gloria di accordar questi pifferi.
, 1-6-14: - lasciate la cura a me, venite meco. -ora? -sì
dei vini del ponente erano allora per me un'assoluta novità. = adattamento
pighertà non addormen ti in me medesimo uno addormentato sentimento, la mia
venne tutto su questa costola, e me l'ha pigiata a buono, che non
; nell'altro più forza. e me ne rammento come se l'avesse dett'
stanze e le ultime quattro ceduto a me. ma a maggio finisce l'affitto.
sunbuiy era la casa presa a pigione da me, nel centro delle più rispettabili famiglie
-assol. bonagiunta, xxxv-i-270: a me adovene com'a lo zitello / quando
trecce prese, / che fatte son per me scudiscio e ferza, / pigliandole anzi
li ho finiti), la mg nuova me l'hanno pigliata lo stesso.
di pigliar due cavalli, uno per me e l'altro per una guida che
de'totornei, 59: almen piglia da me questi danari, / sì com'elli
scatto, lo pigli lei, a me neanche i diti m'aiutano più ».
e a pigliare il buon viaggio da me. nievo, 2-44: mi piglio su
potrebbe da chi avessi più perizia di me, pigliatele quelle elle sono da vespasiano
la [casa] pigliassi e pagassi da me, senza dimegli altro la tolsi e
ucciderebbono. fucini, 17: ma me lo merito perché dopo ammazzato lui, invece
figliuolo mio, imperò ch'egli è a me unico e solo figliuolo. ed ecco
/ esce di ss'ochi toi che me consuma, / e tutta la persona
lo accoglieva coll'oltraggio, che a me piglia rossore di rammentare. tozzi,
padre vorrebbe fossero vendute; io, per me come giosuè, lo credo impossibile:
, 78: per che l'ora me interdice lungamente parlare e la causa non
non poca examinazione recerca, quanto in me sarà possibile, declinando da l'uno
cammin sì poco piglia / dinanzi a me, toscana sonò tutta. 36
di lingua francese, ed egli a me di geografia e di scienze fisiche delle
la confidenza, ch'avea collocata in me per più di tre anni tanto negli
proprio dell'oratore... a me io piglio. buti, 2-264: e
.. il bello è che a me pare... che il lavoro del
di questa sorte e queua poca che me n'hanno data è stata fondata più
lii-10-326: di questi pochi cardinali da me raccontati creda però la serenità vostra che niuno
lo bosco augelli audio cantare, / fra me stesso diss'i': « or è
salire è dubioso: / pigliati a me dove tu meglio puoi. idem,
quanti. neh, che ci perdo? me la so scappottare al momento dell'imbroglio
parte m'avicino de'nostri liti che a me non paia vedervi
: non è parso al locotenente né ad me che tanta moltitudine piglie arme. nardi
melchisedech, tarmati e rosi, a me, che non conosco una nota, quest'
, 5-60: voi vi pigliate spasso di me, rispostila interrompendomi. -pigliare
a coraggio: / però conven da me venir l'aiuto, / eh'adimandare
, 6-115: un cavaliere abitava presso a me, il quale io volli prendere per
se, quando toma, la piglia con me? de sanctis, 9-23: rinaldo
più a modo mio; ma non me la piglio. visconti venosta,
e la piglia con te e anche con me. io discolpo te, ma incolpo
, 8-354: -me la piglio con me, me la piglio col tempo, me
: -me la piglio con me, me la piglio col tempo, me la piglio
me, me la piglio col tempo, me la piglio con tutti! proruppe il
lui, concredendo che la pigliasse per me, e 'n quello scambio e'la
la piglia per lui e dice villania a me. fanfani, uso tose.
: disse il pedaggiere: « tu me ne darai tre ». pigliarsi ai
giovani varie danze incominciavano, nelle quali me medesima, quasi sforzata, alcuna volta
te, amore, / e tu di me sia tutto pigliatóre? = nome
.., giunto / innanzi a me, dandomi per consiglio / ch'andassi al
. salvini, 39-v-20: io per me m'accingo all'opra e do di
., 24-20: lo duca a me si volse con quel piglio / dolce ch'
ebbe [la lettera], rivoltatosi ver me con un certo naturale suo piglio,
antidoti. beolco, xxiii- 641: me pare è amalo; / a'no sé
/ a'vorà muò / ch'a'me dessi el pimento. = voce
fr. colonna, 2-385: ad me più infesto [amore] che anteo
del mare / disser le tue lodi con me. 7. parte dei macinini da
quel rodiotto scherzava con lei / e di me si rideva. o svergognato, /
bramereste. aretino, vi-255: faccio da me, vado da me, e dico
vi-255: faccio da me, vado da me, e dico che da me vado
da me, e dico che da me vado e da me faccio, peroché chi
dico che da me vado e da me faccio, peroché chi non sa che
aretino, vi-543: venitevene appoggiandovi a me, che il lucignolo accesso nel pignatuzzo
,... non fu veduto da me in altro tempo, con tutto che
debbo dirtelo, i pretendenti ronzano intorno a me e pigolano intorno a lei nei saloni
più nessuno. / e solo a me che chiamo, ecco risponde / il pigolìo
, caracollando pigramente, si allontanò da me senza fretta. -con scarsa velocità
.: tutte le prose sono state da me delineate in piacenza, dove, ridotto
prima a levarsi, la prima a sgridar me e gli altri di pigrizia. zanon
: fa male a esser adirato con me, che sono un buonissimo uomo,
, 4-42: tornata... in me stessa, lessi in ogni fronte la
fabro ae in allegagione et pigione da me... una casa...
, la donna scalza in faccende, me lo ricordano. 7. attrezzo
, ii-3-45: color che fidati avea da me / di morte e di prigione,
3-38: s'i fossan menai in me ^ o del mar, in lo maior
fagiuoli, i-31: la memoria da me piglia il puleggio. = voce
/ sotto cui l'ampia strada a me s'aprio: / né i pilieri s'
oggi, senza precedenza de'sciroppi, me ha dato medicina in pillole per esser
colpito dall'insensibilità di quell'uomo. per me mi sarei vergognato d'aver fatto una
colonnello di cavalleggeri, certe pillole non me le farebbe mandar giù nessuno!
guerrazzi, ii-348: io per me credo che il supplizio del pillottaménto non
: una fusta vicina / venne e me pesce nuovo / prese, ond'or marinato
cupido, / fatti scalco un dì per me / e comanda a questa cruda /
fucile nello stomaco, vicino al piloro: me la sono buscata nei primi giorni della
, 1-iii-147: non posso dissimulare che me ne raddolcisce la compassione la speranza che
. il primo si ferma davanti a me... mi dice che ha pilotato
è andato a sedersi di fronte a me, a grande distanza. pratolini, 3-49
io dirò, / e sì no me vergognarò, / ché 'l no è pur
, / da piluccar non resterà per me. cesarotti, 1-xxvt-348: nelle riscossioni piluccano
, i-716: ha piluccato anche a me trecento lire. moretti, vii-867:
, / se de'pimplei recessi a me la porta / apristi tu con man dotta
che di queste cose pindaricotoscanose io non me ne intendo né poco né punto.
, / ti fanno cieca et a me paion sciocchi, / ché mostri a fronte
, / e mantenent'estense / en me la pena de vostra veduta, /
fu al rincontro mio, questo gherardo me la pinse talmente adosso che la mi
come quel se destese / verso di me. caro, 12-1498: machina con
or vi movete: / venite a cavar me d'esto proscinto, / ché di
guardo e ramiro, / dico infra me: ah dio corno dipinge. chiaro
fato male: / ma cognoscenz'a retomar me pinze. sacchetti, 23-10: essendo
). tagliazucchi, 1-iii-51: a me già non sarebbono / vivande più aggradevoli
aristippia, 17: amore era in me tale quale il foco in legna di cercua
vada a fondo ancora / questa che in me s'indora / corporuta pinguezza? pasta
sieno quelle conchiglie? oh se ella me lo negasse io vorrei mandarlene tre o
cellini, 1-64 (157): a me pose in mano il pintàculo, qual
saba, 328: del divino per me milleottocento / amate fighe, qui dalla
penta nel principio del marioli, che me ne mandasti un poco.
, xl-11: prendi lo core e me ne la tua baglia, / sì che
le candide calcagna, / finché costei da me pinta rimagna. lubrano, 3-109:
niccolò del rosso, 1-336-3: d'intorno me ve ^ o venir piu volte /
taglio novo e diversa pentura, / me pongun mano al cor, dicendo:
che pinzano, tanto più sveglie di me. -pizzicare, afferrare con le
. gadda, 15-28: costoro a me mi paion quelli che, toccandogli a
ojetti, i-327: di faccia a me, il professore berlese...
trarrebbono le pinzochere degli usatti non che me del mio proponimento. velluti, 106:
maso, di fiorini 4 tra luca e me. s. antonino, 3-200: il
/ quell'accerbo dolor, quale in me sparse / disio più vero, amor più
: vieni meco / e ricevi da me, poiché null'altro / atto è all'
pia. / che 'l riso suo più me che lei diletta. giusto de'conti
a'prieghi miei tu fosti, / me là guidando ov'ho lasciato il cuore.
. cesarotti, 1- xxxii-342: felice me se un gentil viso e pio, /
cielo benigno e pio / ver'di me farsi ogni giorno. bandello, ii-1094:
sospiro, / li occhi drizzò ver'me con quel sembiante / che madre fa
pulci, fv-97: a ber tu me? via luci, luci, luci /
. del casto, 1-126: a me pare cosa chiarissima, per l'uniforme testimonianza
: o voi ch'alegri gite, e me dolore / vèn d'ogni parte come
una frigida pioggia / d'infamie scelerate me condanna. guerrini, 2-288: che
roba di sopra. nievo, 1-vi-411: me ne difesi scrivacchiando come un dannato e
come scaturiva da uno schifoso borghese come me, era uno squillo lungo di tromba
, / di fare astor, di me, che son lo nibio!
traditore; e in petto / a me pur piombi. -figur. invadere un
la tua mano ha piombato sopra di me, tu m'hai spogliato d'ogni cosa
/ per altri un varco e per me, tra gli scorni / fallendo io piombo
s'è troncato / e piombo in me / e m'oscuro in un mio
il tuo viso! deh volgi a me le ciglia! pananti, i-330: oimè
237: or ben, menandro mio, me è forte a credere / con tutte
e 'l discreto martello / piombar sopra di me colpi vitali. pavese, i-56:
tua non trarrei / più tosto a me, che quella dentro 'mpetro. marino,
varie scaglie o lamelle visibilissi me. g. del papa, 4-127:
gli spaghi, i piombini, resta per me una delle meraviglie preistoriche. 6
ch'io sentivo non sopra ma dentro di me come se le mie ossa e i
della sinagoga: figliuol dell'uomo, a me s'è convertita la casa d'israel
metallo fuso, che assu me forme bizzarre e ramificate. montale
, che leggo nell'aria dinanzi a me, e li solidifico e li appesantisco nel
tutto si scolora fuori e dentro di me! che dolce color di piombo nel
vi ringrazio che, avendo ricevuto da me un piacer di piuma, mi avete pagato
traditore? non da me, sciagurata, che sempre son vivuta
. dal gr. tt-jov 'pus'e da me tri te (v.).
discendere ne la mesa di guarnigione, me slizegarono li piedi perché era piovesto,
e così cascai nel mare che niuno me vide. cesariano, 1-8: quando
rimasto il cielo chiaro e spazzato, me ne uscii con altri miei amici fuori
ch'el [cavallo] non faci ad me di piover segno / che balenando me
me di piover segno / che balenando me faci pedone, / da medico el
aveste qualche altra semente d'avanzo, me ne potrete fare parte per il sudetto
, 3-48: 1 suoi baci su me piovono lenti, / egli toma fedele a
veggio dagli occhi piover dolcezza / tanta che me di me stesso divide. poliziano,
piover dolcezza / tanta che me di me stesso divide. poliziano, 1-641: dagli
tanto è il dolce piacer che ora in me piove, / di già tutto mi
poerio, 3-259: dacché sì benigno in me piovesti [o spirito] / ed
accidenti, / i qua'piovono in me tristi e dolenti, / che son
che le tue labbrina dicessero mal di me. -con riferimento a una pioggia
e ligustri, / spirino intorno a me l'aurette molli / fiati d'amomo e
: stelle, che dolce un tempo a me pioveste / gl'influssi, tramontane al
consiglio. bratteati, 4-162: a me, caro amico, qualunque cosa può
grazie largamente, / piovan più tosto in me calde frittelle, / ché seco i'
noia m'è quand a pena / me degn'audir qualqe bacalar; / om qe
piovomo. linati, 8-131: a me, ne'mattini piovomi, quando la
a un piovuto incendio sterminatore, a me medesimo incresce di dovermi ravvolgere fra così
di dio, / che con voi me ne scampi. e fin ch'ei mute
: / usar queste sol concesso / a me vien dal dio canoro. c.
è più forte di noi: per me la pipa non me la levo, piuttosto
noi: per me la pipa non me la levo, piuttosto il pane; di
: infischiarsene. bresciani, 6-vt-248: me la pipo dei caporali io; voglio
2-289: il vizio di quel signore a me ben noto, che ad ogni due
qui a gnagni, che fa collezzione con me, et ha pelato un pippioncino tenero
morrò, serbava sempre cioccolata che a me perdutissimo di pirateria sapeva delle antiche rapine
purtroppo non ho assistito, segna per me il non plus ultra del genere e
scosserella dalla invidiabile nicchiuccia e corse a me piroettandomi intorno. barilli, 5-141:
3-i-28: lei operi e tenacemente; a me lasci il pensare che piroetta sovra se
: convien che al gran minosse io me ne scuse / e ricognosca il ver cogli
di idee. soffici, v-6-103: me lo ricordo, allegro come noi, gli
nessuno verrà in mente di attribuire a me certe luciferiane o pirroniane eruttazioni di satana
vorrà dirmi questa piscialetto? -diceva tra me. de amicis, ii-406: questa
or veniamo a lo io non so se me lo battezzi istrammotto o sonetto,
deh! bisogno mio, / perocché da me sol far noi poss'io » *
criminali lucchesi, 27: quesi denari che me chiei saranno i mali denari per te
voi stampata in stockholm, non conoscevate me punto né poco. 3. ant
sezze, ii-297: mi raccoglievo in me stesso avanti del signore, aspettando, con
rinfrancò come la dimostrazione che ancora per me erano possibili percorsi e conquiste, la
potesse trasportarmi altrove, ma sempre con me medesimo, con quel mio coipo,
. e. cecchi, 6-228: a me pareva che anche così [il paesaggio
ch'avvenisse lo sapete meglio / di me voi stessi, il cui valor mi dona
cammin sì poco piglia / dinanzi a me, toscana sonò tutta; / e ora
certo pispigliare, / ch'i'non me ci assicuro. -ripensare, considerare
passo d'uomo. bartolini, 1-89: me ne accorsi, dico, di essi,
baci. gli amanti non si accorsero di me. 4. per estens.
van facendo dietro pissi pissi, / di me dicendo mille malefici. pulci, 25-172
, signor filitemo, ammazzatemi, ché io me 'l merito ». chiari,
puntò le pistole al petto., a me!... le pistole al
1-51 (131): con gran destrezza me gli acostai con un gran pugnai pistoiese
grave. quando lo seppi, fu per me una pistolettata. = dal fr.
rispose un pistolotto, in cui chiamava me aquila e rusignolo quel povero zendrini che
paolieri, 191: ogni dubbio dileguò da me quando ebbi udito il tribuno chiacchierare,
fatto fare più pitaffi, come a me, al reverendo iovio e ad altri,
e incoronato, né si faccia per me pitaffi né storie. lippi, 4-78:
attaccati sul canto del palazzo, / secondo me, stanotte: qualche editto, /
: pensiamo ad alcune caratteristiche, per me le fondamentali, della civiltà americana;
, ma non per questo non è in me; né io ho racchiuso nella mia
che giunge dai lontanissimi primordi sino a me, perché è in me, e si
primordi sino a me, perché è in me, e si compone di tutti i
io viva da pitocco, / lungamente me ferire / solo in molti vi provate:
cagione, / avendo discrezione / di me, quantunque scarse, / pittime pur
non c'è l'abbondanza, pittime da me sempre tenute occulte nel cuore. boerio
, saggio pittore, / pingi a me, benché lontana, / l'inumana /
/... / desto me n'volo in ciel, se dormo in
vestita di quella eloquenza pittrice che a me fu possibile, ma nulla certamente dannosa
potenza pittrice di quel grande, e sciogliere me dall'obbligo di più lungo ragionamento.
a. cattaneo, i-24: -a me non basta avervi spiegate queste tre avarizie
la poesia dei popoli settentrionali pare a me che, generalmente parlando, consista più
. savinio, 12-355: io per me credo l'italia, diversamente dalla spagna o
: una vecchia pittoréssa seduta accanto a me semina a caso esclamazioni approvative. banti,
questo dovresti informarti tu, ma per me credo con molti la via retta più
salza vi mettino delle altre cose da me non stimate buone, come legno santo e
, ii-1-106: di più esso municipio incaricò me di ordinare altre commissioni che sopravvedessero l'
/ e più che umano, / da me lontano, / ahi tanto! -nella
.. facestilo tu per dare di me esemplo alle genti, che neuna miseria
avvenne che questa mirabile donna apparve a me vestita di colore bianchissimo, in mezzo
egli vi s'era meno incaponito di me e che era più uomo di me
di me e che era più uomo di me all'occorrenza, aggiunse con un suono
c., 4-2-7: questo pare a me più sommamente utile nella vita, cioè
è di più sacro, ad aiutar me e i giovani tuoi fratelli alla impresa
degli agli? ècci più ugolotto di me? ariosto, 13-21: disegnò quivi senza
sapere da le più persone che di me ragionavano. petrarca, v-1-83: non
: sovente e molto ò io pensato in me medesimo se. lla copia del dicere
. giuliani, i-29: caro marco, me ne va il cuore a dover andarmene
ella poteva. caro, 12-i-237: a me ha la sua morte tolta ogni contentezza
i minori. tommaseo, 15-279: a me pareva che il meno avess'a essere
. corsini, 2-58: vi prometto di me che non mi fa paura la conquista
e vi dico di più, che me lo promette il cuore. -ed
ciò cosa del mondo più né meno me n'è intervenuto. -non andare
pur altra musa / ché questo ufficio a me viene interditto. intrichi d'amore [
a poco a poco maturare / dentro di me, ben che non biondeggiare / si
/ che mi strappa una parte di me stessa / e la disperde come piuma al
vi ringrazio che, avendo ricevuto da me un piacer di piuma, mi avete
vola. tasso, 7-11: così me 'n vivo in solitario chiostro, / saltar
ugurgieri, lxxviii-ii-95: 'parea dinanzi a me coll'ali aperte': / la giusta insegna
presso a maggior luce aspire, / da me partendo con audaci piume. guarini,
vi-4-71: dàn piume di vigilia a me le brine, / e rendemi talor
anni il giro / viver lungi da me. idem, x-4-661: oggi tristo oh
, era pasciuto e vestito meglio di me, cominciai a drizzar la piuma sul
. ugo di perso, xxxv-i-589: me noia omo q'è d'esmanca /
, 11-38: amai, ma per me mai tempo né loco / non fu d'
mazzei, ii-29: ricorderetevi più di me, ch'io non fo di voi
.. messaggera imperiosa'(che per me sarebbe il centro della poesia, la
tono) ci sono elementi che per me, soggettivamente, erano vitalissimi e non
unico mezzo c'era, per me, di uscire subito daba prigione, e
, 189: oggi corisca / per me dunque si viva... /.
e tanto sdegno tu dimostri verso di me sventurata vedoveba e più tosto posso dire
. vieni qui, piuttosto, accanto a me. sbarbaro, 4-56: se leggi