... che, dove a me non desse il cuor di farlo o troppo
: con che pa role me ha muttizata! domenico da prato, lxxxviii-i-
cagione delle sregolatezze di madamigella, a me più che ad altri imputar si dovevano
: la mia 'importanza 'd'allora me la vedo riflessa negli occhi ridenti,
vi mando questo miserabil sonetto, fatto da me parte in daddovero e parte in da
caro, 12-i-50: quando volete da me cosa ch'io possa, basta un cenno
vestitive pur presto e lassareti fare a me: voi veresti meco e aprirò l'usso
l'usso, ed essendo voi doppo me, io porò la mano avanti il buono
», lxxxviii-1-704: ed ecco a me venir con festa e motto / quattro vecchion
ta'motti, ch'ella torni a me amare. latini, rettor., 55-29
io son condotto, / contra di me non parlerebbe motto. angiolieri, 104-14
vi- dile guardar per maraviglia / pur me, pur me, e 'l lume
guardar per maraviglia / pur me, pur me, e 'l lume ch'era rotto
che, quando potete, ne scriviate a me uno mocto e, bisognando ancora e
: né potrei scusarmi pur dinanzi a me stesso dell'avergliene tocco questo motto,
, verso accordavasi ottimamente col motto da me adot30: per la regina il tribuno
latini, i-2545: con questi pensieri / me n'andai ali frati, / e
un motto con seco in giovamento di me. caro, 12-i-80: quando vi riscontrate
guidiccione, degnatevi di gittargli un motto per me, e dirgli quanto io l'ho
del cor privo / e perché amore me strinzea sì tutto 'ch'e'non
, ii-19-13: del ministero nessuno a me fece motto né totto, né io
che mi dò tutto, -neiente di me servo. g. villani, 7-120:
altri. caro, 2-2-306: a me [l'esenzione] è stata fatta dalla
conv., i-n-16: lo presente di me parlare... mostra che non
mia sincerità, cerca di scoprire in me qualche nascosto movente, oppure stravolge le
movenze leggere; / questo che a me, che mi sentiva ed era / vecchio
: como fu escito fore, / me rizò i capegli in testa: / in
americano, d'impressioni sincere, in me lasciava poco o niente. 4
e inattesi ventre della madre da me diligentemente sotto la mano o,
causato guasparo de che vostre magnificenzie me scriveno, leda impulsi mentali mentre l'attenzione
forse più bellezza in lui che in me ti move, certo questo è vano
alla ricordanza del sacrilego scempio resti in me lo spirito senza moto e senza spirito
più efficaci... s'a me il desiderato favor degli auditori non mancasse
5. maffei, 173: se di me non fa conto, io v'assicuro /
uno spontaneo movimento ha rivolto verso di me l'animo suo senza avermi conosciuto,
dell'armate è stata da altri che da me ripresa e con ragione, perché ella
con la dolcezza di loro sermone inviarono me... ne lo amore, cioè
mozione butta tutta la responsabilità su di me. -dir. cost. mozione
, 1-ii-593: dal mondo intenebrito / io me n'era pur mozzato. dante,
., 16-15: guarda che da me tu non sia mozzo. colombini, 173
gli disse: e tu, traditore, me la pagherai. d. bartoli,
lengua fra li denti, / poi me dicivi: no'la mozecare, / ca
la mozecare, / ca tutta quanta me la sangolenti. bottegari, 103: mi
uno de quilli mozzichi senza denti che me davisti a la vigna. g
quella sovrumana voluttà che trovavano accanto a me, eh'erano poi quei monili e
. bellini, 5-2-212: in quanto a me poi con quelle sue coscie d'oro
il padre è più mozzino di me. = var. m.
ferd. martini, i-63: preme a me quanto a quei signori che il libro
. finiguerri, 97: egli a me mi disse: perché rozzo / tu
dodici. bonghi, 1-35: a me non solo tutto questo discorso arve un
fatto ad engegno, / perch'altri me 'n tenga de meglio. idem,
mucciola, / però che tanto a me trattarla cale, / quanto scaldarmi al
fallito, che se non aveste avuto me, sareste su pe'gli usci a accattare
la muda, / la qual per me ha '1 titol de la fame, /
mudarina, sf. farmac. sostanza amara me dicinale, contenuta nella corteccia
manzini, 10-95: ho paura di me, avrò paura finché non sarò riuscita
baldovini, 2-73: la muffa in me s'accresce. - sopra modo lo
. - sopra modo lo sdegno in me s'avanza. l. bellini, v-225
il filo della storia: e per me lo consiglio di far così: giacché le
e la parte de gli ossetti / a me data non toccaro. = etimo
gregge... mugghiava dinanzi a me nella fonda spelonca. 3.
x-4-631: in larghi e còlti campi a me non mugge, / di voti ampi
, che al tristo odore / a me par l'erba che 'vulvaria'han detto
: voi, al vedere, lontano da me rimbambite a occhiate. che diavolo vi
gnuola, a tale / che e'me ne dette quanti n'avea in cassa
e serra la casa lasciando la bestia e me a far mula di medico. l
tenga a te, siccome a me tu fai. salvini, v-469: 'tener
. nelli, 7-1-8: egli creditor di me? oh questo si che sarebbe un
6-n: quello è frangisacchi, soldato come me, e il più fesso dei fessi
possa portare. cammelli, 75: di me che per lui sempre lavoro, /
mezi tali venir a fine de'suoi pensieri me la faceva poco meno che sprezzare.
elettorali, esse esercitano nondimeno il loro diritto me diante procura come i figliuoli
de marinis e lui hanno pranzato da me. croce è un narratore inesauribile,
spallanzani, 3-2-257: le muffe da me esaminate, che ora prendo a descrivere
pascoli, 1-532: il giornale perché non me l'hai mandato? io vorrei mettere
tenerezza di gratitudine io custodisco nel cuore le me anchi. morie degli egregi
, 3-1-53: tutte le semenze da me sperimentate nacquero (facendole scaldare a secco
d'umiltà, madre maria, / raguarda me con amoroso zelo, / sì ch'
-sostant. ariosto, 7-47: me n'andrò questa sera alla prim'ora /
, di monte in monte, / lasciando me qui dove sieve nasce, / ricercherai
, 18-142: novo pensiero / dentro a me si mise, / del qual più
troppo ricchi. graf, 5-335: a me piace l'amor libero e gaio,
se ne fossi ripreso, / sarai da me difeso. storia de troia e de
lo nacque, / ma rattorciglio in me l'arida fibra / d'esser me solo
in me l'arida fibra / d'esser me solo. 23. sm.
in quella openione ch'è nata in me da molti mesi in qua, che
incontrato meco in parecchi pensieri accennati dal me nell''adone ', e specialmente
nel nascimento d'amore, descritto da me nel canto sesto. pallavicino, 1-16:
mio cederle fu l'amarla, e allora me ne invaghii quando mi accolse in ospizio
quella volta s'era tolto di seno per me i 'canti orfici ', che
. de libero, 1-93: chi me rapiva alla notte / aveva complice luna
caviceo, 1-201: solo con la vista me significava la nata doglia al core.
doglia al core. pur libera fatta così me disse: me pare de comprendere uno
. pur libera fatta così me disse: me pare de comprendere uno grave nascituro incendio
qual nulla si mosse / prima che a me venir vide lo sposo; / e
altre cose / dette li son per me; e son sicura / che l'acqua
di madreperla, / dopo che in me, a vederla, / vecchi fantasmi nacquero
può'tu portartene la scorza / di me con tue possenti e rapide onde / ma
dondi, 271: sentii venir a me silvaggia fera / di superbia vestita e
ch'io ti ascolti, cammina con me. -ant. riservato a una
. saba, 185: di me ti meravigli e della cosa / che così
frezzi, ii-8-66: perché forse questo a me non credi, / sappi che 'l
poliziano, 1-760: deh! porgi a me un sol minimo giorno / di pace
essendo ella falsamente e di nascosto a me venduta e qui recata, infino a questo
ho saputo le ciarle che ha fatto di me, ci sono tornato, o sono
le tue lettere; i sonetti; ama me ed il mio naso.
di coglierlo all'istessa rete alla quale me colto avea? ora chvio l'ho
la prima volta che ne so'riuscito da me solo. contale col naso se puoi
volete insegnar quel che conviene / a me, che sono il babbo delle scene
coraggio da leone, la morale pubblica da me oltraggiata -per dar prova della sua
, / mosca e marengo; / e me ne tengo. di giacomo, ii-627
. redi, 16-viii-272: pare a me che il denaro che già spesi per
volponi, 1-268: tutto preciso intorno a me, spazio e tempo, anche;
, fino a tanto che veniva a me uno uccello nuovo mantovanamente e ferraresamente carico
del vostro sperticatissimo naso, ché secondo me non la indovinano. c. i.
s. bargagli, 1-275: a me non è paruto poco fatto il mio
scalvini, 1-300: non così ai me, né dell'errante / vita mi duole
ch'a lei diè morte, a me natale. campanella, i-126: del spazio
di carlo. carducci, ii-8-74: me ne tornai a casa al mezzogiorno di
. varano, 1-331: fu a me condotto / un uomo siro di veste
se la stagione delle feste natalizie a me non fruttasse altro che una lettera di più
c'è che il fascio di vischio da me spiccato a un pino.
contemplando questi mostri natanti... a me, piccolo acaro del globo, par
vengasi al giuramento, e comincisi da me: io giurerò che da quindici giorni
il carrico degli anni nuoce, che me ne trovo trenta per natica. -valersi
del mio natio suole, / cotanto me ne 'ncendo e me ne dole, /
, / cotanto me ne 'ncendo e me ne dole, / che 'l pianto dal
miei greci, e manda un inno per me alla mia terra natia, dove non
tu ungesti la pietra e facesti a me voto: ora adunque lieva suso e
e '1 dove e come, esso da me fu ingenerato, quanta consolazione fu a
fu ingenerato, quanta consolazione fu a me e alla sua madre; appresso,
movimenti suoi nel ventre della madre da me diligentemente sotto la mano considerati, aspettando
lessi come cosa venuta da uno a me congiunto per natività di patria, per
soffrir ebbi. parini, i-25: me non nato a percotere / le dure
... dell'affetto che mostra a me nato, se non m'inganno,
suoi regi ancora, / nati per me di carlo e di ridolfo. boccaccio,
il riguardo] allo amore che a me come a sua figliuola non nata d'una
non fosse che tu non se'verso di me? pulci, 27-213: se potessi
son dunque io, / né disdegnar me puoi, qual belva i nati. carducci
e la notte, / tal che ancor me ne vien compassione. canti carnascialeschi,
, 13-13: il sonno grave dalla testa me lo ruppe un ribollimento orribile e un
, che faceva il granito sotto di me, come se ci fosse venuta a
de'medici, 63: come amor me costrinse, io servo e godo / e
289: reo disgusto che in me natura pose / tale, nel fiore
/ che dalla terra strappò, mostrandone a me la natura: / era di radica
. guinizelli, xxxv-11-453: la natura mia me mina / ad esser di voi,
eranmi sì convertite in natura che non me ne potrei partire per neuna ingiuria che
maravigliosa cosa e con più ornamenti di me? rispose: - sì, il
conosco la gran fede, la quale in me continuamente avuta avete, la quale sempre
filicaia, 2-2-69: ah se in me stesso il naturale istinto / non vinco,
i-v-2: tre ragioni... mossero me ad eleggere innanzi questo [il volgare
: quel naturai desiderio che fu sempre in me di operare, sanza alcuno respetto quelle
forma ogni mortale / esser composto non me sia negato / da ogni giudicio dotto
inconsiderato, ma onesto e leale non me ne ha reso meritevole. manzoni,
ma io di fare il vagabondo non me la sento. -insieme delle idee
un piacere: quando parlate con esso me, parlate alla naturale, ché, a
è stato uomo forse più curioso di me nell'osservare la naturalezza degli altrui governi.
dire qualche cosa della spezie che a me facevano que'due diluvi d'inchiostro, goldoni
il suo poema, il quale a me piace, e vi trovo dentro di grandi
croce, iii-9-12: lo schlosser consente con me nel rigettare... le teorie
, 207: la battuta strata medesma me condusse a lo 'ntrare de un fulto e
monte, ii-398: merzé vi chero di me aggiate pietanza, / da poi che
, ma vedendo questo non esser per me confacente alla mia naturézza,..
. tasso, 13-i-670: misero! a me, dopo naufragi indegni / famelico gittato
: naufrago anch'io del mondo e di me stesso / possa qui ber l'obblio
fare, affine di fuggire la considerazione di me stesso, che mi fa nausea.
incanto -e dopo la mia nausea di me. volte con nausea
ornai premete, / vantatori importuni a me molesti, / nel cuor superbo gli odiosi
addirittura nauseato, dissi: « per me una cicoria in brodo ».
. cuoco, 2-i-8: anche in me la lettura del testo produsse una quasi
voi certo insulsi, quant'erano a me nauseosi in allora. gozzano, i-176:
prodotto e mutato il frutto che per me ne è per risultare al genere umano
il presente raccolto la nautica mediterranea, da me fabricata e già sei anni sono
oratorio. bottari, 5-74: a me pure sono sembrate queste navate laterali contrarie
. petrarca, 26-2: più di me lieta non si vede a terra / nave
di cogitazioni prave, / aj lassa me! figliuola, i'non sarei, /
grave / per lo sospiro, ché di me fa lome / lo core ardendo in
ii-1-1: poi che proemialmente ragionando, me ministro, è lo mio pane ne lo
(1-iv-518): questo dolente abbandona me per volere con le sue disonestà andare in
desiderio, ogni misericordia è morta in me. = dal fr. navrer
aretino, 20-227: diragli che faccia a me che l'adoro sventuratamente questa sola grazia
sangallo, 1-15: veramente furono da me vedute galleggiare sovra essa acqua moltissime navicelline
sieno quelle conchiglie? oh se ella me lo negasse, io vorrei mandarlene tre
, xv-542: ho dovuto studiare da me, e navigare due volte in quel
villania. guicciardini, 13-ix-141: a me è parso navigare tra l'uno e
, mio caro, d'attaccar da me i bottoni alla nostra camicia e di pungermi
caro, 1-108: gente inimica a me, mal grado mio, / naviga il
che vostro pur or navicato / facesti a me gustare. f. f.
e navigati, che sono meglio di me in grado di trattarle con la dottrina voluta
bologna, è stata veduta e considerata da me. 4. passaggio o transito
garibaldi, 2-no: negli equipaggi da me comandati vi era gente d'ogni nazionalità
, che diceva 'il diluvio dopo me ', profetava come caifasso. si farà
mali portamenti continuamente hanno fato contra di me, come a tutta la nazion ebraica
cosa tra che la nobiltà cominci in me o ch'ella finisca in te? »
griselda, 20: ciascun duolsi / di me, che di sì vii nazion ti
surgere e levare, / poteste suscitar me, s'eo morraggio. bibbia volgar.
. g. morelli, 108: a me pare, volendo immaginare pelle vie ragionevoli
desiderio di vedervi pastore buono; considerando me, babbo mio dolce, che il lupo
da un pron. pers. atono (me, te, se, ce,
ultimo giorno di carnevale, ed io me ne stava sopra un monte altissimo.
pronom. che assumono la forma atona me, te, se, ce, ve
avute tante (delle busse). me ne aveva fatte tante. ne ho sofferte
tante. ne ho sofferte troppe. me ne è seguite delle belle. ne ha
son forzato avvelenar mia moglie. / a me certo ne spiace un infinito, /
. /... et ancor non me 'n pento, / che di dolce veleno
: lucia è bene appoggiata; di me non ce n'è più bisogno. moravia
9-802: -me ne frego della gente, me ne frego di tutto il mondo,
piace tanto a vostra gentilanza / di me dare agrestanza, / ch'io sto
dentro ad un dubbio, s'io non me ne spiego. petrarca, 128-32:
confronti. bonsanti, 4-119: me ne vuol sempre perché non lo prendo
, che ne pagò donatuzzo la libra per me. dante, inf.,
oh vergogna de'tempi! si a me neh? una guanciata? i. nelli
44: né le cose d'intorno a me più tante / dànno malinconie dolci e
e piena zeppa di quattrini, a me non mi fa né caldo né freddo.
sofferenza. pirandello, 8-226: -per me? oh! oh! non facciamo storie
mazzei, 19: imaginando io che voi me ne fareste onore, però che né
mai c'è speranza d'impiego per me, e bisogna risolversi a lasciar la
. ariosto, 2-41: sei giorni me n'andai matina e sera / per balze
mia giovinezza..., né non me ne ricordava. s. caterina da
di cambio, 1-6: similemente a me pare che doglia / né nul consiglio l'
iii-20-394: viene a recare solo su me la colpa d'un movimento antimanzoniano, che
à vinto el torniamento, ché a me non par egli. el padre rise e
padre rise e disse: né anche a me. lippi, 5-9: l'invenzioni
tanto orribile che non lo dico nemmeno a me stesso, e per non dirlo neanco
al tacere delle sirene si distese dinanzi a me grigio e devastato per la nebbia artificiale
ii-963: se con occhio sano a me ti giri, / forza sarà che
e la terrestre mole / leva da me, e splendi in la tua luce:
perseverato, si comincia a ipartire da me. tansillo, xxx-10-252: la flemma e
nebbie e il bel tempo ho in me soltanto. piovene, 2-46: è una
di vicario o d'altri che di me, che è stata tutta deliberazione mia
, che se fossi nato allora non me ne starei oggi ad annaspar nebbia.
: l'azione, sua sempre più me persuase a cacciarmi dal pensiero certe nebbiuccie
sentimenti. lucini, 5-49: in me fermentava una nebbiosità d'odi e di
non permetti che nulla io rechi con me / neppure un sogno, oltre il nebbioso
, / ogni chioma canuta / è per me divenuta. -arcigno, rannuvolato
i'veggo l'acqua, s'tu non me relegi, / presso già per passar
vita nuova, 3-3 (12): me parea vedere ne la mia camera una
la nebula dell'errore per addietro da me sostenuto. 5. caterina da siena,
i-208: signor, le nebule / da me disgombra, / e col tuo cantico
che beniamino era in mare, per me l'america restava ancora quella nebulosa di
assicurarsi della mia volontà, egli non me ne avea fatto quella sera il menomo
, 4-9: s'i'mi tacea, me non riprendo, / da li miei
.. per allontanare ancora un poco da me l'inesorabile certezza delle realità necessarie.
e lasciarmi alla malinconia e lasciarmi a me stesso che sono il mio spietatissimo carnefice
cagione delle necessitadi, che sono tra me e lui tuberone, in una casa
. cavalca, iii-28: meglio è per me di partirmi di questa vita, ma
se qualche consiglio / desse che faccia me giungere ad itaca. -portare
trasse / ov'egli feo ch'io me di me spogliasse, / qual uomo che
ov'egli feo ch'io me di me spogliasse, / qual uomo che divien tal
nel quale poco ti resta a dire di me come uomo di lettere, ma spero
, un timido bonumore si svegliò in me. -città o quartiere privo di
nefando e irrimessibile peccato, né mai me ne confessai, né mai credo iddio
ne confessai, né mai credo iddio me lo possa perdonare. amabile di continenzia,
sapia, inclito mio genitore, che da me non fu mai perpetrato tanto scelo e
793: si divertiva a sparlare di me e della pisana, narrando massime di
del conte del bono, che a me sembra il conte del cattivo. carducci
amicis, xii-61: si chiuse per me la nefasta giornata del 9, della
. ramazzini, 63: a me pare che si renda inutile e sospetta
; / nieghi, prometti poi; me la togli, mi porgi speranza. roseo
la giovanezza. carducci, ii-12-117: a me la natura negò troppe cose, e
xxx-7-64: siedi qui a lato a me, che innanzi parti / vedrai se viver
1-280: o perché poi / spiegasti a me poc'anzi in artas- sata / l'
. parabosco, 4-29: egli negata me l'avrebbe [sua figlia], perché
da che spirito mossa, verso di me turbata, del tutto a me negandosi,
di me turbata, del tutto a me negandosi, m'era materia di pessima
, per rispetto di lui e di me. 3. vietare, impedire
: questa è vecchia ira incontro a me nutrita / ne'petti lor [degli dei
terribil diva / quel che niegasi a me, sol che si faccia: / paga
non potrei né asserire né negare a me stesso ch'io l'amo. pascoli,
in ammirazione, lo aveva ammirato con me. -assol. dire di no
voi dottissimo giulio negaste / che da me 'nsieme possasi amarne due. caro,
, 3-410: chi vuole venire dopo me nieghi se medesimo. dominici, 1-67
. baldi, 125: a me non piace / che 'l costume tu segua
con li amici e conoscenti; / per me son dardi pungenti / in negar la
che tutto quel che non faceva per me me lo levassi da dosso colla semplice
tutto quel che non faceva per me me lo levassi da dosso colla semplice negativa
oddi, 1-2: ah moretto, con me questa negativa, eh? come ch'
oggi gli ospiti miei desineranno senza di me: ed io vedrò di nutrirmi negativamente di
è lucio settala che vi manda a me? » alla risposta negativa, soggiunse con
mi faceva coperto di calunnie sì che a me povero mancasse il pane e l'animo
e un arrostin negato / fa che per me sia presto in sul momento!
oriente. carducci, ii-12-117: a me la natura negò troppe cose, e,
... all'ultimo piacere a me stil più libero e snodato, periodo
la tardezza di questo cammino ancora non me le faccia parer di negligente neghittosissimo.
. cecchi, ii-131: opra da me così poco pregiata / che mi rimani nighittosa
, 10-vi-181: il quale amor nato in me da prima per la somiglianza degli studi
. ora dal vostro amorevole adoperar per me presa forza e robustezza non vuole star
ch'io potrò ritrovare la verità di me stesso e dell'arte. montano, 1-285
nardi, i-prol.: sia chi a me insegni / in questa nostra etate /
, amore, s'ho in odio me stesso? voce nascente da incenerite reliquie
dal laccio d'or non sia mai chi me
tuo sereno lume, / ch'a me sembra fatto or sì fosco e scuro,
il costume, si che a pena me stessa io raffiguro! monti, x-3-89:
mio trattato manchevole se le materie da me a bello studio neglette tutto che universali
importa o costa / a me lo star così pigro e negletto, /
vi-91: un'altra cagione di dispiacere per me si è il vedere contro ogni mia
/ deh, come fui sì di me stesso fuore, / che senza te medor
immemore di tutte le sue bontà per me. giordani, v-10: parve, se
: lungo tempo credei che negligente / di me voi foste. -con metonimia
quelle pulzelle: quell'idiota di sainte-agnès me le neglige. sofpci, v-1-371: talvolta
solo, e spacciarla per quella da me scritta in milano. carducci, iii-17-322:
a combatter per la fede e negoziar per me secondo promettesti. redi, 16-iv-329:
per un mio amico e da me caldamente raccomandato. -per estens.
in mia propria facultà, e a me sta a negoziare di essa come più
negoziare la cambiale che tu trarresti sopra di me, sempre mi faresti favore accettando la
e gli altri, e talmente me ne invogliai che, avanti di restituirgli,
gelli, ii-104: mi ritirai in me stessa, e quivi cominciai a negoziare
nime..., scemerebbesi a me la briga di celebrar la finezza della
riguardo a mio cognato; e se non me ne stolsi quando la ditta apostulos ebbe
studiati di schiarire la negoziazione, a me sembra nulla di meno che essi non
fatto ancora nulla, non perché non me lo sia racordato, ma perché non
dice il mio padrone quando parla di me co'suoi amici? -quel baggiano è stato
conclusa. baldovini, 1-249: per me la porta è chiusa, / il negozio
. saccenti, 1-1-93: questo per me è un negozione egregio. crusca [
gli altri toccano i passatempi, a me solo restano le fatiche. -che comporta
, mi rimira, e talmente ha ver'me conversi gli occhi che fa manifesto l'
mi ricange, / neente già di me serai allegro, / ch'i'muoio per
beccuti, i-98: poiché lungi da me la bella spera / gira, per mio
anima negra per l'italia, per me, per tutto. -conoscere il
tutto il nembo si scarica sopra di me, non perciò voglio smarrirmi o tormi d'
tempo. muzio, 4-46: in me sorge un tenebroso nembo / di..
che si rovesciò d'ogni lato su me dopo il 6 febbraio. bettini, 56
sé. della casa, 738: me stesso ricovrai, perdendo quella: /
implacabile la cura / e sottilmente dentro me ragiona / quella nimica. ghislanzoni,
andrea da barberino, iii-120: a me mi duole molto che la fortuna t'
nimica ed il mangiare, / quando me ne sovvien la ricordanza. 5
ii-217: non fo zuppe, e da me non s'intride / farina di piu
mi doglio che minos sia nimico a me che l'amo: ma se le battaglie
. beccuti, i-98: poiché lungi da me la bella spera / gira, per
aver ricoperto il tratto di bancone davanti a me. -negativamente sensibile a una determinata
nimico fui pigliato; / e non sapìa me que mme fare. compagni, 3-28
davanzati, v-62: se tal manera a me tener non vale, / convene a
tener non vale, / convene a me stesso essere nemico: / poi non
vecchio marito, essere io nimica di me medesima. dell'uva, 175:
, che memini / tu concupir, da me composta in rittima, / quando
. fr. colonna, 2-5: me ritrovai nella fresca umbra, umido aire
imbri- coso nemore... me ritrovai. baruffaldi, i-145: vorrà che
ninna, / chi t'ama più di me, figlia, t'inganna '.
pare, / ond'io gran meraviglia me ne done. = deriv. da
reggia; che cosa non è stato per me questo palazzo della sottoprefettura, con le
neodìmio, sm. chim. elemento chimico me tallico, che appartiene alle
con metonimia. carducci, iii-2-6: me al men, filosofi, non arderanno,
di storia comparata delle letterature neo-latine a me pare, tra le innovazioni fatte nell'
ella fu così serena e composta che me ne stupiva sempre. b. croce
banti, 11-479: egli divenne per me la crudeltà incarnata, talché scaricai su
tico-neocapitalistica '..., a me pare una politicizzazione del tutto arbitraria.
, come essi sono arcadicamente decrepiti per me. 3. che è proprio,
incanto -e dopo la mia nausea di me / fu pure il mio terrore: di
? valeri, 3-114: sento fluire in me per ogni senso / una felicità lenta
l'amore di quella donna fu per me, in un periodo molto oscuro della
d'inferno, che si faceva intorno a me, era ugualmente impossibile neppur chiudere gli
iddio mai monstrassi, rispondoti: d'avere me così ne- quissimo peccatore tanto tempo sostenuto
! d. bartoli, 1-4-35: a me poi accresce incomparabilmente la confidenza il considerare
4-276: non mi crederono, anzi me reputarono sovvertitore e macchinatore d'infamie.
niquitosa e fella / e dice: me la pagherai, gonnella. -sostant
siete di iustizia, / non comportate in me tanta nequizia. ariosto, 13-4:
son girlande d'erbe, / sì me fatighe ei braccia fino ai nerbe /
arguti e tersi / quel che a me, che ho già stampate / tante rime
/... / abbi pietà di me, lasciami ornai. oddi, 2-79:
queste parti, se ben giudicato anche da me troppo robusto, pletorico, sanguigno,
avessi presentato cosa composta di pianta da me, ma non fornita e corredata ne di
. con quello sfogo si annunciasse per me, a compiere la nerezza dei tempi,
sieno quelle conchiglie? oh se ella me lo negasse, io vorrei mandarlene tre o
: o sorella della scura, / er me date un manto nero / a quella
giorno e notte altrui flagella, j me il furor non arrovella / per la
, ricchezze hanno sviato, / misero, me della salute vera, / in bramar
malinconia, io sono più di nocumento a me stesso che agli altri. manzoni,
stata sana, quanto quel giorno a me nerissimo avrei conosciuto e senza uscire di
chi mai ebbe a provarvi più di me, afflittive e angosciose? monti, iv-
giuramento intero, / splenda sempre per me torbido e nero. monti, 2-1114
del telegrafo? vittorini, 6-205: non me lo domandare se non vuoi vedermi piangere
il solomos... diceva a me: « ci ho una speranza. il
: il diavolo ci porti, che a me non interessa nulla di morire..
bianco delle battole e dei piastroni, in me veniva in mente lo zucchetto prelatizio di
narra la favola di psiche, appresso me è mera borra e non ha che
: se il papa farà verso di me dimostrazione di amore quanto è uno nero
napoletane del quattrocento, lxiv-107: or me convene vestire de nero / e dolereme
io vedo le cose in nero perché non me ne va mai nessuna a verso.
x-1-243: non v'era nulla in me della iena o del nerone, nessun
papini, 28-233: gli uomini, per me, eran bruti lascivi, avari e
. papini, 27-494: sorgeva in me il dubbio e talvolta la certezza che
l'amarezza che mi dite e a me si siano acquetati i nervi che ho atrocemente
, fastidiosa a chi abbia, come me, i nervi rovinati. bartolini,
dannato, lxxxviii-n-747: tutto io me aruffo / in viso e sì me
io me aruffo / in viso e sì me cade i brazzi e nerva; /
i nerve, / per lui messo me so'ad onne retaglio, / per lui
con affanno, / ohimè, misero me, quant'è '1 mio danno, /
nervi dell'azione non languano lungamente in me come adesso languono. 16
p. levi, 3-48: secondo me, il fatto dei nervi che saltano
è?, infiamma ed aguzza verso di me l'occhiolino. penso ad un tic
civetterie, che dànno il nervoso a me che passo la quarantina e comincio a
addirittura nauseato, dissi: « per me una cicoria in brodo ». pavese,
ii-15-199: ho fatto una colazione -che me la passa il collegio -che è stata
povera lepri: quando vedrai che setacciataccia me n'ha fatta torricelli, sentirai allora
se alcuno / di quegli squassi non me li divelse. -collegamento.
s'ammazzi ognuno, / ch'io per me non ho stizza con nessuno. fiacchi
, uno al consigliere e l'altro a me stesso, avendone tre per ciascheduno,
9-27: però, se stesse a me, farei divieto / che nessuno de'miei
ardito di far tal cosa, et io me ne avvedessi, per certo credo che
. badalucchi, 32: chiama nessuno a me? monti, i-372: è falso
. montale, 5-78: lotta / che me sospinge in un ossario, spalle /
1-iv-51: que'due servidori cinesi, da me non conosciuti, i quali non intendevano
/ che il suo nèttare sempre in me diffuse. foscolo, v-15: il desiderio
son purgati e tersi / molto meglio di me, che vi faranno / carmi d'
non fuss'el suo conforto! tutto me va la vanno / e sceglienno e nettanno
umori che potessino essere generati questo verno e me lo diciate, mi farete sommo piacere
io mi parto di qui, alla stufa me ne vo, fratello; e domattina
ogni giorno; e come è morto, me ne posso nettare il messere. de
/ « t'amo », per me nettareo, / per me beato accento.
», per me nettareo, / per me beato accento. ber chef,
: non è rimasto altro pensier in me che di servirla e adorarla con quella
con quella nettezza di fede che per me sia possibile. cantini, 1-io-194
iv-3-533: è una gran soggezione per me, oltre al perditempo, il dover
quel ch'importa o costa / a me lo star così pigro e negletto, /
avuto governatori e altri ministri sotto di me e con tutta la diligenza che io
quello di prato... a me piacerebbe assai che e'si comperassi,
e netta / e mal starebbe in me macula alcuna. machiavelli, 1-i-144
cosa più sicura, più netta e a me più grata. chiabrera, 3-217:
chiabrera, 3-217: il titolo a me par più netto come lo scrissi:
. croce, iii-26-80: quanto a me, fin dai primi tempi che mi
n. franco, 4-207: netto io me l'indovino, pignoli, che qualche
[i preti] mi suscitano, io me li debba sempre trovar sulla via.
stessa / poltroneria di netto ha in me piantata. tarchetti, 6-ii-584: povero
alda- bella, io so che vo'me la / avete fatta netta! baretti,
neuropatologìa, sf. medie. settore della me dicina che studia le malattie
. da porto, 1-142: a me dissero ch'ero parente de'savorgnani,
. pascoli, i-196: confondereste voi me, che feci parte per me stesso
voi me, che feci parte per me stesso, con i neutrali del vestibolo,
de'miei scherzi, ch'io non me ne offendo, poiché non è disonesto
non concedo neutralità: o dichiàrati per me o dichiàrati contro di me. p.
o dichiàrati per me o dichiàrati contro di me. p. verri, 3-iv-15:
bellezza, guardava lorenzo, e poi me seduto dall'altra parte, e poi
io vi dico di no, perché a me si appartiene esser neutro e non altro
, 7-200: abitualmente in treno io me ne sto intanato da una parte guardando
leggermente sibilanti che in un primo momento me lo avevano fatto scambiare per un settentrionale
: poi qe neve ni glaza / non me pot far guizardo, / e
, non mi siate cara: / me corno io voi amate similmente, / innanti
più chiara, / o luce a me più che le luci cara, / al
giovane che non consideravo più là, me n'andai con l'altre fanciulle a
e mio fontanarosa / che pensi a me, che al foco mi distillo / quando
né essi hanno nulla da dire a me. come li avvicino diventano fluidi;
sostant. carducci, iii-20-128: a me, aa giovine, questi versi,
a quello che io scrivo 'per me ', voi potete trovarlo ne'miei libri
cose vi confesso che ha destato in me non picciolo desiderio di divenir newtoniana.
valor piomba / di fare astor di me che son lo nibbio. angiolieri,
s'tu reguardi al filo / che me re, com'è corto e suttile,
le cannoniere della coda di nibbio da me ritrovata, che alcuni poi l'hanno dimandata
non palesar cosa alcuna se non a me. -dire come il nibbio', affermare
il nibbi'à, / però chi me sentenza fa mal troppo. -insegnare
tu ti pentirai! / arrenditi ora a me, che se'mortale. / -non
è tutta in buon ordine. -per me basta ogni piccola nicchia. de amicis
/ a te basto l'orgoglio, a me la nicchia / dell'imbeccatore.
dormienti a migliaia, ma lascia in pace me, che ho trovato la mia nicchia
dalla invidiabile nicchiuccia, e corse a me piroettandomi intorno. -acer.
(79): ogni giorno soletto me ne andavo in sul lito del mare,
. d'annunzio, iii-1-488: -ascolta me, giullare. / -allora: «
oda di v. e., da me letta con tutta applicazion d'animo,
tutto, / quel è condutto, che me fa vilare. = adattamento del
in buono stato e sempre benevolo a me, ma fuggita improvvisamente tutta la nidiata delle
4-63: fra numero sì grande a me [armida] sia dato / diece condur
bella nera pellegrina / ch'ogi da me pasciuta e non tornò, / col pasto
l'ingegno mio / che dentro a me puoi più che non posso io. aretino
quella che, come più li par, me spende / or vile or caro,
far un giusto priego, / ch'a me non fosse niego / d'andar a
f. alberti, lxxxviii-1-139: se di me vi cale, / alla dimanda mia
festa radiosa / l'averti tutto in me, liscio, le sere d'estate,
, non mica per essere stato tradotto da me, che sono poco più che niente
. berni, 70: io per me credo ch'i'fare'il bordello, /
giustamente. chiaro davanzati, ii-18: per me lo dico e per voi veramente /
. pucciandone, 347: regna in me sì vertudiosamente / amore che 'n tal
che la notte vi sarete sognata di me, ma non sarà vero niente. g
male. pavese, 6-60: di me non t'importa niente? -chiese ginia
valore, / né si dichina vèr di me neente? panziera, 1-30: io
[lucia] avenga che malvolentieri consentisse che me le discostassi niente, pure assai piacevolmente
che niente niente vorrebbe farci entrare anche me? -se ne faccio una commedia,
disdegna / che par che '1 mondo e me aggi'a neente, / e se
tratta. slataper, 2-256: di esami me ne rimane ancora uno, da niente
ciò che tu talenti contraria / a me, e di neient'eo ci ho volere
ser giovanni, ii-118: non toccando a me questa
gratis al pubblico e trenta centesimi per me ogni copia che riuscivo ad appioppare a
misser carlo stendardo in questa sua retornata me ha fatto intendere con quanta benivolen- zia
sia stato veduto e tractato dalle ill. me s. v.... niente-
v.... niente- demanco me è stato carissimo intendere el dicto missere
.. de l'amor loro verso me. cellini, 2-62 (409):
xiii-2-102: in quell'assunto, e da me, forse alcune poche parole vanissime sarebbero
. de roberto, 15-55: nientedimeno, me ne andai dal mio padrigno che era
bestia, sant'anima, più di me. -in relazione con la cong
di casato castiglione, nientemeno. secondo me, è l'uomo più straordinario che
che cosa io ne pensi e con me, i nietzschiani d'italia, che voi
'l nimbo non se resolva sopra di me. -barriera immaginaria, simbolica.
, xlvii-104: di che porgete a me tanto di quella [acqua] / che
gli stoici. boine, i-47: a me piace, amico, questa tua nimicizia
te, già sento, / viva in me sento, ed ardente, ed atroce
, 7-150: le stelle, a me sempre nimiche, co 'l coprirmisi a
che l'ontosa morte / verrà per me, servir 'sta ninfa bella. malpigli,
xxxviii-43: quando sta dea nympha che me vieta / tener più l'ama vorrà
d'annunzio, ii-672: l'imagine di me nell'acque amavi. / dell'amore
acque amavi. / dell'amore di me arsi inclinata, / sì bella nel (
stanche / diafani profili e noti a me. = voce dotta, lat
, dicendomi che, se io non me ne rimanessi, io n'andrei in bocca
e più non ti dà noia, me il mio ninfèrno non lascia stare: che
. firenzuola, 684: io per me non lo so già io. oh ve'
il nostro maestro è un fa-la-ninna, me lo feci venire inanzi rallegrandomi con le
nanna che si allontanò sempre più da me, perché mi immersi nel sonno.
fame! bacchelli, 19-20: a me sembrò di ravvisare sul suo viso l'
, gli sorrideva. pascoli, 417: me lo ninnavo in collo le nottate /
2-15: mia madre stava accanto a me seduta / presso il tavolo ingombro dalle
povero ciclope era ridotto anche peggio di me. gramsci, 6-182: la figura letteraria
e ripenso. idem, iii-24-17: a me in quel nirvana di splendori e di
monti, x-3-228: per me nitenti e morbidi / sotto la
tutto ciò che sapeva di liuba era in me nitido e vigoroso, e sprigionava come
perso, xxxv-1-594: la maior noia qe me demena, / qe no. m
natura [coteste credenze] che non me ne potrei partire per neuna ingiuria che
insieme. poerio, 3-345: a me nella pensosa / ora delle memorie un
e'sarà il meglio ch'io vegga da me se gli è in casa. manzoni
latina. lacopone, 20-22: da me non remanìa che no avesse disnore.
sì, / vuoi'te pregar che me responda e di'/ perché star suggetto io
dir di no, per tal donna me n'hai pregato. tommaseo [s.
: / una lega stringiamo - in me fidate...! -in
ver nobel figura restando / e riguardando -stava me, pensiva. sonetti e canzoni,
di nobil contegno / ch'i'dicea fra me: ben fu costei / e pare
son io d'invidia, / né in me cape. alvaro, 5-18: tu
leopardi, iii-572: in queste cose a me pare che non vi sia nulla di
meno nobile, come è seccantissima per me quell'ora che passo con lui. bacchelli
re de gloria, / pregote che me di'seno e memoria / ch'eo posa
della peste, suggella così: « a me medesimo incresce l'andarmi tanto tra tante
non vorrei che il sottocuoco o i guatteri me la storpiassero nel cuocerla. sassetti,
quante gridate mi voglion toccare! almeno me le facesse in latino o alla nobilesca,
né lo nobilitai solamente colle cose fatte da me. brusoni, 6-82: gli uomini
rassegnazione m'avrebbe fatto insuperbire nobilmente in me stesso, e sorridere delle ingiuste persecuzioni
, 8-20: insomma che si voleva da me ora? che... mettessi
torce, / dico nel cielo, io me ne gloriai. testi fiorentini, 80
/ gloria e merito d'opre a me propone, / né sdegnerebbe in pregio
sorella vi risaluta, e poiché me lo domandate, ha nome paolina
galileo, 3-4-293: io quanto a me, non avendo mai lette le croniche
due, soldi dieci per altrettanti da me pagati al dott. stefano bonucci il
co'verbi in punta a'periodi, se me ne rodessi la nocca e se mi
largo e instabil mare, / dico a me: che fo io qui, lasso
caro, 11-129: se stesse a me, io farei gonfaloniere a vita un cittadino
e né frecce o saette hanno in me forza j e son tutto nocchiuto e
serii. térésah, 2-64: dimandi a me che sia quella parola / guardandomi con
, benedico e maledico il destino che me li ha mostrati una volta sola e per
nel macinare l'olive nella maniera da me proposta, un terzo o un quarto almeno
c'è qualche cosa di irriducibile in me, qualche cosa che non si dà;
per lui, di noccioli! ma a me dà ancora molta pena quel 'denaro
/ cosa che a dire il ver me ne strasecolo. -non valere un
24-17: lasciate pur fare a me, ch'io veggo bene dove giace
praga, 4-26: davanti a me un largo tavolo quadrato, in vecchio noce
gattice dipinto ad ebano, avrebbe come me bisogno di molti restauri.
-a te le voci... a me le noci! -aggiunse il faceto -così
nocenti, sconfiggi i combattenti contra di me. ottimo, iii-409: il giusto
, della vita / solo un pensiero a me era nocente. -calunnioso.
di fare. galileo, 5-298: a me non par egli essere altrimenti / che
consiglio opportuno. colombini, 122: me conforto con voi che voi e noi tutti
, spargo misere lagrime, quella tra me stesso riputando indignità grandis- sima, la
io fu'vana in giovanezza? io me ne pento, e vorrei sodisfare se
matrimoni, a me piace di narrarvi le funeste e lagri-
fosse. cariteo, 185: erano in me d'amor tarme nocive / un volto
voi... avete tal credenza di me, fate a mio senno, riponete
, 3-1: pertenendo tutte le cose da me segnate e da segnare a due maniere
malinconia, io sono più di nocumento a me stesso che agli altri. ferd.
/ gli stinchi su i nodelli e me gli reca. alfieri, 8-176: baiardo
. cantoni, 397: questo nodo me lo ha insegnato a bordo un capitano
taglio a questo nodo, che per me si può chiamare veramente gordiano, dicifferando
che in croce / salisti anche per me. graf, 5-381: incitiamo, aiutiam
; e s'ella gira / ver me le luci, mi può far contento;
'l notaro e guittone e me ritenne / di qua dal dolce stil novo
, / diss'io. ed elli a me: « tu vero apprendi, /
c'è veramente, retaggio, per me, d'una colpa primitiva, per
. sciascia, 11-111: sento in me come un nodo di paura.
profondo che i nodi aspri dentro di me si sciolsero a un tratto; e
cristo? ascoltatori cattolici, credete a me, che questo è un nodo che
. sempronio, 5-85: tutti spiega a me gli occulti nodi / che già v'
i lacci giunto, / perché usasse ver me tutte sue frodi. -cerchia di
et ora in altro modo; / ma me sol ad un nodo / legar potei
.. si è talmente impadronito di me che sento non potrei stare senza di lui
consorte, e sciorre il nodo / da me sola non posso. -congiungimento carnale
il mio diletto stringo: / oh me beata, che non gli è permesso /
marino, 4-285: fia che 'n me si scioglia / prima il nodo vital che
era già un grumo di carne attorno a me, era divenuto il primo nodo indistruttibile
corallo,... altro dipintore che me attende. -a nodo a nodo
corpo. cardarelli, 1129: a me che t'ho tanto guardata d'inverno,
tutte le reminiscenze mistiche che sono in me... mi farebbero nodo alla gola
passare al mio pettine; e se voi me lo scioglierete, vi stimerò più che
nodose areti. caviceo, 1-112: me soccorse nella mente di voler usar il
già giovinetti / gettar l'urlo con me quando incalzava / la bufera. pirandello
bontade seguramente adomando aytorio e consiglio per me e per li mei amise e signure
strido. alamanno rinuccini, 1-261: iddio me la guardi da male e le conceda
e 'con esso lei * con esso me 'e 'con esso noi '
te, signor mio, che se'me irato ». e non abandona no'
cui il re rispose: « voi me parete ancora senza marito; se ciò farete
dell'amore e della ragione. quindi il me si confonde sempre col noi e l'
23-180: io debbo e voglio serbare per me i miei dispiaceri, e non reagire
patecchio, xxxv-1-586: grand noia me fai pegro scudero. giamboni,
non n'ò voglia: / più non me infenochiare, / ché ben te
noie ineffabili che mi recano quelli che me ne chiedono. -rammarico. boccaccio
recheran tore. idem, 878: a me pare che la noia sia della natura
voto, e però noia, pare a me il maggior segno di grandezza e di
io non pensai mai guerire / membrando me fuor di gioia. re enzo
, ix-225: i tedeschi, secondo me, non volevano avere noia e perciò si
del folle tuo desire! / però lascia me sol ne la mia noia, /
l'avessi d'amendue, benché tu me ne dia noia ch'egli è quello
ch'egli è quello che è da me più amato. -disturbare; distogliere
noi quanto ti piace, ché io non me ne curo. guicciardini, vi-313:
, 1-291: ben sapete, a me non mi dà noia la morte, perché
parla. / -cotesto non dà noia a me. -se egli non dà a voi
noia, e'dà a lei e a me. cosimo de'medici, 4-ii-155:
iii-158-2: tutto ch'altrui aggrada, me disgrada, / ed èmmi a noia
patecchio, xxxv-1-585: ben me noia e sta contra core / cativo
207-71: or de'miei gridi a me medesmo incresce, / che vo noiando
concessa, che il voler tu da me partire. -addolorare, far soffrire
, par., 9-35: lietamente a me medesma indulgo / la cagion di mia
tanto ti noia / di passeggiar con me sotto quell'ombre, / là, nella
a sicheo e a cr&usa, / di me, infin che si
vivi sano e non ti noiare di me: che ferve e si raccheta il mio
a bologna inteso avessi prima che io me ne fossi partito, v'avrei voluto
cose provvidero gl'iddìi er modo a me noievole più che troppo. reina, i-227
, e canto de noio / qe me fai la rea zent noiosa. muratolo,
ti mando. certo un servizio a me, forse un po'di noiosità ai lettori
gaia angelica sembranza, / che 'nver me faite senza percepenza / de li noiosi e
... tanto scarsi che a me tocca il più delle volte lasciarmi baloccare
fera, / ad altri grave, a me noioso e vile. b. davanzali
perché sono propriamente di mal-umore; e me lo ha cacciato in corpo quella ostinazione
che gli hai voluto bene e a me che non gli ho voluto male.
442: come io sono continuamente noioso a me stesso, così temo di esser grave
, e canto de noio / qe me fai la rea zent. s. degli
mai viver noioso / ad onta di me stesso, con gran pene. firenzuola,
2-34: tirse, il ragionar tuo me è sì noioso / che aver io non
il vedere gli spiacevoli che è a me. leandreide, lxxviii-n-333: alla sua
121: oh che noioso incontro! or me ne scioglio. c. i.
poi ch'ogni altra cosa / a me, meschino misero!, è noiosa
figlia mia / quel caro ad essa a me noioso dì. [sostituito da]
tolto. muratori, 6-62: contemplo me ancora sottoposto a tanta sciagura, passandomi
dolci carmi e non s'intese / da me se non garrir noioso indegno. fr
straparola, 2-2: lo enimma che da me fia raccontato non sia di grave e
parole, non altramente dolente e remaricato me stetti che facesse il figliolo de laomedonte
mettere a fine quell'opera che a me pareva aver in voi fruttuosamente incominciata.
. fantoni, ii- 101: me preme, figlia d'indigesta mensa / e
noioso. guidiccioni, 5-35: per me da questo mio romito monte, /
e le ondate d'amore intorno a me alla discesa, i giorni che mi
i suoi figliuoli che si provvedano, me ne andava alla volta della rimessa a
[s. v.]: 'noli me tangere ': con questo motto latino
balsamina lutea...: noli me tangere...; erba impaziente.
gesù risorto a maria maddalena: « noli me tangere, nondum enim ascendi ad patrem
favori una vettura da nolo; stasera me l'ha negata, forse perché iove
commessa. cammelli, 93: di me. signor, te incresca: / e
el noi di mie pazzie / a me bisogna usar ingegno e arte.
dànno tante vite all'emigrazione, a me par destinata più d'ogni altra a
diparti'da circe, che sottrasse / me più d'un anno là presso a
e d'un nome che tengo in me la nomo. -rifl.
del carro, / con lenti passi a me sola accostarsi. d'annunzio, iii-2-221
, / ché più viltà saria di me ancora. dante, inf., 5-71
inconvenienti rispetti non siano nomate, ho tra me deliberato di farvene un dono, non
pensieri. / or piacciati cortese a me tu pure / normati e dirne i
navigatrice sei, / thalassia nomata per me! -sostant. castelvetro,
misasi, 6-1-173: che volete da me? che io tradisca mio marito,
tutte le cose che sono dentro da me, cioè la memoria, l'intelletto
: io non posso contender a me stesso un vivissimo senso d'ambizione,
fiduciario. bembo, 10-v-252: a me parrebbe commettere error gravissimo se, venendo
], xxxi-105: io ho fra me stesso deliberato di scrivere a nome vostro
reina. forteguerri, ii-183: a me giunge vaga ed improvvisa / nobil matrona
applaudita apertura della vostra cattedra, e me ne consolo. seguite a farvi buon
nome, avete difeso, onorato e laudato me. -mutare nome, mutarsi il
fornaio? bartolini, 16-185: a me importa sostare; come -viceversa -ai pittori
9-728: lo so, lei vede in me una sigaraia. del resto, sono
. f. frugoni, vi-341: a me [minosse]... in vano
conferir l'im piego a me, ma ecco tutto. crusca [s
lacopone, 1-56-6: lo nimico sì me dice: « frate, frate,
e l'autorità d'aristotile appresso di me scmpr'è venerabile e suprema. fr
ugo di perso, xxxv-1-594: enoiar me fai dar nome- nan9a / de prode9e
nominanza erano alla fine per restarsi in me. panzini, ii-269: stupì il
, ii-8-66: perché forse questo a me non credi, / sappi che 'l mondo
.. da qui in poi sarà da me nominata la fata della prosperità
consenso: / « sia fatto a me secondo che tu nomini ». beicari
, vi-49: voi, meglio di me, potete sapere che cosa mi sia stato
testi, 3-64: egli è conosciuto da me e l'ho sempre sentito nominare per
altri,... che sono da me stati di sopra nominati, tutti inclinavano
, che egli nomina nel pseudoio da me tradotto. mazzini, 48-305: tra parentesi
giacosa, ii-385: le parlai di me, mi nominai, le dissi perché mi
preti, cavandone il cardinal nostro e me soli; e poi moltiplicando la furia,
terza vi mise sua signoria reverendissima e me nominatamente. de notavi, 214: il
figuerola madre e figlia, esigono da me che nominatamente io faccio seco le loro congratulazioni
ultima vi ho chiesto se marchetti comprende me nominatamente... tra quelli che
che legge le sopra nominate canzoni in me avere segnoreggiata. cesari, i-306:
la lunga distanza / che è fra me e 'l sommo redentore. -con
non uccidere l'innocenti; ma uccidi me, cui è la colpa. dante,
assalto / punto non fu, da me guardare, sciolta. petrarca, 127-57:
e qui venni / per far prova di me, se cosi buono / in fatti
., 1-67: miserere 'di me », gridai a lui / « qual
non potrei né asserire né negare a me stesso ch'io l'amo; ma se
/ 'oggi ci sono / e doman me ne vo... \
piovene, 7-322: scende a pianterreno con me e si assicura che sia chiusa la
., 16-15: guarda che da me tu non sia mozzo. cavalca, ii-170
mento, i'lo piglierò piuttosto contro a me che contro al tempo, peccando prima
voi che voi non avete a me. petrarca, 268-3: ho tardato più
amo molto più lui che egli non ama me. alberti, 72: però
. petrarca, 92-6: io per me prego il mio acerbo dolore / non
di certo morire, che io non me ne metta a far ciò che promesso
sarebbe bello averti a roma qui con me. -con ellissi della cong.
se le ricupero questa settimana, io me ne vengo al fermo con l'altro procaccio
con l'altro procaccio; se non, me ne resterò qua. foscolo, xiv-271
caduti. iacopone, 1-75-21: assai me levo ad matotino / all'officio devino;
395: -se io, per dir di me sola, avessi il petto di quella
. beicari, lxxxviii-1-232: sendo per me transita sesta e nona, / quand'
canzone di auliver, xxxv-1-510: fes me pensar piu de nonanta sere / ch'
sante mòneghe / quella per cui el me torment'e frusta. statuti dei disciplinati
, / che nudato fu coltello / incontra me amaramente. = voce di area
egli di giudeo si faccia cristiano, me se egli fosse cristian fatto senza fallo
lxxxviii-1-512: non che l'opere di me ignorante degnino leggere, ma non pur
temperato / ch'averìa, non che me, m'attossicato / el mar. dante
che non sentissi quel che mancava a me di forze. 4. in
mi pregiavo di non aver bisogno che di me stessa. p. verri, 1-81
pre ziosi, che a me paiono come resti di vangelo (fella
identità della coscienza, cioè dello stesso me? non si giunge a risolvere questo
.. è necessaria un'azione del me, che renda possibile l'oppo
l'oppo sizione del * me 'e del 'non me 'nel
del * me 'e del 'non me 'nel 'me ', senza che
e del 'non me 'nel 'me ', senza che l'io
dell'altro. ora elemento soggettivo, ossia me, è l'anima, l'
. disus. cancro ulcerato; noli me tangere. dalla croce, iii-30:
una certa distanza; impaziente, noli me tangere. = traduz. dell'espressione
dell'espressione neotestamentaria lat. noli me tangere (v. nolimetangere).
fatto mamma, e mamma ha fatto me. 14. dimin. nonnina.
... teneva fissi su di me gli occhi materni, anzi nonneschi.
nonnulla / ad altri, e a me conoscimento. -motivo o particolare (
tratte da un tavoliere russo e da me tradotte ad instanza del conte orloff.
mai dato il mio manoscritto allo stella perché me lo crocifiggesse fra quelle tante schifezze del
rima onde ancor tutto risona / per me quel fiume ove l'amore nacque! marrone
807: nonostante, i diverbi fra me e mia moglie su questo od altri argomenti
..: ciò non ostante, a me pare il contrario. sentieri, i-413
in tutto desobbediente... io me buto nele vostre mani. arte della seta
., non pertanto non pare a me questa di quella sorte. foscolo, vili-io
non so che mormorando con seco, me, della camera uscita...,
so, se m'intendé, / me fa serrar el cuor. -con
(almeno tra i non-specialisti, come me), una astrazione linguistica, dedotta
. nontiscordardimé (non ti scordar di me), sm. invar. bot
. come i 'non ti scordar di me '. sbarbaro, 4-32: in giardino
ted. vergissmeinnicht, dell'ingl. forget me noi, del fr. ant.
mie e dello spagn. ant. no me olvides. non trasferìbile, agg
sonde pauroso / che 'nver di me non vi si sforzi voglia / del penar
valente, saggia e norita, / piacciavi me di morte sucitare. norleucina,
opinioni correnti. moravia, xii-249: tra me e lei, secondo lei, c'
o pur far quello che a me pare esser meglio? caro, 9-60:
potrebbero servire ad altri, sì come a me servir deono, o per norma o
refrigerio, xxxviii-131: quel primo che me lauda e tanto onora / è carlo
mondo m'è avenuto / e sempre me n'andrò con questa norma, /
chiari, 1-ii-45: nel profondo silenzio da me guardato, a norma del nostro costume
lunga, e non prender norma da me, che son breve per necessità.
normale, in cui fare esperimento di nuovi me todi. de sa /
alle ss. ll. ill. me, acciò si degnino emettere l'accennata dichiarazione
.. i cespi di rosolacci / da me già visti l'altro anno / dondolarsi
inghilfredi, 381: nullo par di me novo, / che tal porto 10
sonno, non vale la spesa. e me ne sono venuto qua. questo caffè
leopardi, iii-576: quanto a me, non sono talmente stabilito in bologna
la immensa crosta terrestre, luogo a me più caro. -rimpianto di un
per prima intuì il valore che per me, un po'nostalgico e appassionato,
amarezza / è sì atroce che tutto in me si spezza. gadda conti, 2-249
: non faccio in tempo a segnare in me questo silenzio nostalgico che il vicolo è
forestiere. guazzo, 1-88: per me giudicherei manco errore il parlare una lingua
perni, 11-1 (i-279): a me par che sian piuttosto guai [i
l'ho lette con somma sodisfazione e me ne rallegro con v. s.
, purg., 26-132: 'falli per me un dir d'un paternostro, /
d'ambra, 19: -lasciate fare a me e non vi date zio):
, mi regolerò con le note già da me scritte e le parteciperò quanto ho veduto
guardano tutti fiso e non movono occhio da me. fogazzaro, 1-325: son venuto
, 10-23: ora rumoreggia la burrasca per me: la nota austriaca e la circolare
metastasio, 1-i-162: cesare, a me son troppo / preziosi i momenti, e
or incomincian le dolenti note / per me, ch'ai mondo non vorrei più vivere
proprio sangue in fronte, / e per me troppo i ricevuti torti / parlino a
note la favola di dafne, composta da me. cordara [in carducci, iii-15-248
, 2-i-471: in vece di mandar a me le notarelle scritte a penna..
: non errò dunque dante, secondo me, a dire 'biscazza ', esprimendo con
in uno stato che mi vergognavo di me stesso. = forma femm. di
nodo / che 'l notaro e guittone e me ritenne / di qua dal dolce stil
[tommaseo]: non lo debbi a me imputare, ma sì a'tuoi ed
, 2: ciò che quelli a me mostrò in lingua ebrea, io spuosi a
dell'impeto che vi trae a spacciar me per tanto precipitoso che vi fa prima
della sfiducia che s'era impadronita di me -contribuiva ad accrescere il mio dolore:
: tu nota; e sì come da me son porte, / così queste parole
pastor ardito e franco: / a me t'accosta e nota il mio martire,
in quella divisione stessa del globo da me già fatta, le mie supputazioni,
, tra concetto e ideale e da me notata di fallacia, è accettata ancora per
lo dico per alcuni / e non per me de poco affare. bembo, 9-4-184
sulla benevolenza di s. m. per me e sul disprezzo per d'annunzio,
l'occhio della sua misericordia in verso di me misero, d'ogni grazia indegno,
: utti questi particolari sono stati da me raccolti con studiosa diligenza per desiderio di
tuo desìo / e t'ho dato di me notizia intera, / resta ch'ancor
dice quel commentatore che io ho appresso di me, contemporaneo del poeta, ch'ella
quando cammini tu l'aprile / a me torna con notizie d'usignoli.
cesari, 6-188: queste poche notizie da me brevemente raccolte intorno alla santa camera e
quanto consta, risulta, è noto a me, a te, a loro.
chi notiziava male, / che poi me accorse, misero, affannato!
è di 423. 650 anime da me calcolate sulle mappe originali delle parrocchie,
boccaccio, v-224: quasi come se a me non fosse noto chi essi furono o
ciglia avanti / vengon che noti a me sono gli amanti / perché traspare a
fazio, i-3-31: poi che di me fu ben chiaro e noto, /
bartoli, 9-29-1-19: or che sarà di me che... mi prenderò a
degli spettacoli teatrali, bastava, secondo me, che un buon amico facessegli ben comprendere
suo'ghigni e frascherie: / poi di me fé notomie, / quando m'ebbe
lo schivarti, io vorrei oggi stancar me stesso per registrare in carta tutte le
mio nascimento infino a questa ora veduto me l'òe. questo notorio a tutto
ero in vacanza. pascoli, 417: me lo ninnavo in collo le nottate /
notte ai morti, / a me specchio di sepolcri. -colore di
; / e fra queltom- bre a me tendea le palme / il tremante fanciullo.
m'ài tolta, / chi nanzi tempo me fa notte e sera. zanella,
e puntellatolo molto bene, da me se ne ritornò. f. d'am
nottolata da cani fu mai quella per me! nievo, 1-233: di là raccapezzando
: contra quel crudo che di me fa scempio, / porgemi [o proserpina
tanaglia, 1-243: infondi tua dottrina in me, saturno, intorno.
mus. composizione, generalmente struparte di me ne l'atre nubi sue. pallavicino,
11: messoti in ponto, vieni da me alle ventitré ore, e darotti la
noumenica, che in alcuni casi da me considerati sembra alquanto difettarle. vittorini,
numerale indeterminato per grande, soverchio. me l'avete già detto novanta volte.
5-13: in stendhal essa [m. me de stael] odiava due volte lo
nove immaginate suore / non sei per me, né dell'olimpo in vetta / la
con fatica una femina sodisfare, dove a me ne convien servir nove. fagiuoli,
visto questo 'tradimento '? / -dio me ne guardi, no! ma in
lumi su tal sistema colla novella per me « inopportuna. chiari, 2-i-8: lo
: chi sa quando udrete parlare di me: né io forse troverò modo di sapere
di parte vicina / sai, dillo a me, che già grande là era.
onde mercé, per dio, uccidete me e lasciate lui. allora il cavaliere
che di lasciar venire la carmela da me a sorrento ne ho parlato al padre,
: vi ha tra voi alcuno che a me neghi essere oggidì, per ciò che
(cioè: che tenterei se me ne sentissi la tempra). moretti,
gozzi, i-16-143: le novelluzze da me scritte, i ragionamenti e le ciance che
i ragionamenti e le ciance che furono da me dettate, divennero qualche cosa per grazia
là ugo ciappetta; / di me son nati i filippi e i luigi /
, 1-74: s'i'era sol di me quel che creasti / novellamente, amor
ragionando in romagna è intrato, a me per quella similmente gioverà d'andare alquanto
ii-97: voi volete il novellare da me principiare, avendolo io adimandato da voi;
questo a voi pur piace, a me in sommo piacere essere dee. giraldi
lunghe novellate, egli non si guardava da me. g. m. cecchi,
medici-gonzaga, i-54: non punto meno di me deve il sig. principe desiderare di
altri. d'azeglio, 5-i-293: con me non ci voglion queste novellate, buone
7-136: se è riuscito a farlo con me. a rendermi uno straccio. a
g. gozzi, 261: a me parea allora una bella cosa vedere que'
la vostra risposta / la qual faceste a me fresca e novella. dante, purg
xliii-67: canzone, or che sarà di me ne l'altro / dolce tempo novello
questi geli / amore è solo in me, e non altrove? intelligenza, 1
e bella? marchetti, 5-37: a me diletta e giova / coglier novelli fiori
ii-421: gl'istanti sono / noverati per me. -sottoposto a censimento, censito.
noverca tua cerca fugire; / a me ritorna, che più d'altri t'
benivieni, 1-113: la patria ch'a me madre, a te noverca / fu
ti manchi, / patria crudel che a me noverca fosti, / ed io qual
e non bisognevoli, che dee fare a me che bisognevole e non ricco sono,
. pavese, 9-46: non era per me una novità che più di tre persone
del sentimento. tasso, n-ii-463: a me è avenuto, o signora,
dirozza- menti della cavalleria spirituale fu a me non dividevole compagnia. ranieri, 1-i-152
potrebbe dire: de bono opere lapidatis me. pallavicino, i-54: le repubbliche
fucini, 748: la mia posizione me la assicurai finalmente la sera che fui
231-6: ser quanino, eo sì me è ben pensoo, / vi ^ -vu
quali piaceva più giovannino, meno novizio di me. graf, 5-651: oh piacer
leggenda aurea volgar., 305: me, novizio a la fede e discepolo di
mondo, a pensare che la fosse di me innamorata. lambruschini, 1-74:
: ma il demonio che rugge in me nelle ore vespertine, e che voi soli
, e l'imeneo canterà alcuno sopra di me? manzoni, pr. sp.
scappata che tu facessi, sarebbe per me giorno di nozze; e, soffrilo,
fagiuoli, 1-2-301: voi sapete meglio di me che i pazzi fanno le nozze e
fatta d'una foggia: / tanto me la può dar chi in terra stassi
orsini. zena, 1-568: guai a me se le lagrime non mi facessero nube
la vertù che fra ti cube / me presti una sentilla del suo lume / che
fin qui la pura / parte di me ne l'atre nubi sue. dell'uva
... vi veggo sempre vagolare a me dintorno come in una nube di pensiero
bianca, formosa e zentile / a me aparve entro una nubeletta. = voce
non ce è arsacida de minor tempo di me che già si è maritata e ha
ariosto, 45-39: deh torna a me, mio sol,... /
venti, / che move spesso in me l'amato lume. alamanni, 7-i-351:
questo nubiloso viver fosco, / or me medesimo or annoiando altrui. della casa,
, 171: ritorno; chiuso in me, proprio un altro: / nella nuca
adornava, e io dunque celavo in me tutto un fittissimo travaglio nucleico. idem
prima come un'idea affatto indipendente da me, una specie di nucleo distaccato e che
. alvaro, 14-220: scrivere per me nasce da un'emozione che voglio comunicare
nella spelonca mia si pose innanzi a me, nudando se medesima. fed.
/ che nudato fu coltello / incontra me amaramente. -nudare il corpo:
che il nemico muto / pur mandi a me le nudità sue vane. / quando
deserto d'ogni conforto nella battaglia per me. -pecca, difetto, povertà
non è la camixa. / cun lui me staria tutta nuda / né mai non
toa voxe, / e de pagura me rescose. / imper quelo ki era nudo
imper quelo ki era nudo / sì me sonto quilò asconduo. a. martini,
/ che spesso a lor cagion fra me concludo / d'avere a rimanere infante
moretti, ii-55: egli sapeva meglio di me che le anime
lxxxviii11- 515: veggenao il nudo alato me in dolore, / ebbe pietà di
in dolore, / ebbe pietà di me giovin meschino: / dell'or mi trasse
vita nuova, 3-4 (12): me parea vedere ne la mia camera una
anche estinto? / ed egli a me:... /...
anno. par ini, i-27: me non nato a percotere / le dure illustri
mai, che nei celesti troni / per me s'ordisca una tela aspra e cruda
pura e molto propria, là dove a me pare assai disusata, troppo nuda e
, / che ven di dietro a me si vergognosa / ch'a torto gir non
lievi, fu lì che io ritrovai me stessa. giov. croce, 51:
nuda / nel suo diporto, qui a me s'offre. -non attenuato,
disastro]? tu? -più di me, la malattia di mio padre. -
ingrato e nudo, / che mai da me non ebbe? -disincantato, disilluso.
., 9-25: di poco era di me la carne nuda, / ch'ella
: l'odissea... a me sembra di episodi quasi priva e nuda.
i-863: il medesimo fece di bassorilievo in me tallo una battaglia di nudi
, o sfinge, al fine; a me fa'nudi / i mille arcani che
, lxxxviii-1-498: morte con asprissima fronte me nugando impaurisce e fammi di dì in
summo, 1-iii-578: di più a me quel titulo non piace per un'altra
bandi, 3: non aspettarti da me se non una semplice e breve narrazione
così,... guatando sopra me il cielo tramutato in un nugolàio nero e
. a. casotti, 1-1-117: per me sempre o diluvia e tuona o
ti diletti, / né di me udir vuo'nulla: / tu fai il
nulla. carducci, ii-5-88: a me importa men che nulla di farmi stampare,
oramai? michelstaedter, 798: per me il nulla è la cessazione della mia
, consolatore degli afflitti. / abolisci per me lo spazio e il tempo / e
non dire il nulla, fatto da me in suo vantaggio. segneri,
interrogava, mi faceva delle proposte per disporre me glio certi mobili, mi
... purché un di di me non sia significato un nulla, ch'io
: quello che oso di offrirti in me, come non indegno della vostra
. de amicis, xiii-231: non me ne importa il 'gran nulla ',
quale nulla si mosse / prima che a me venir vide lo sposo. caro,
averne compassione, se le mie occupazioni me ne porgevano il tempo nulla nulla.
poco di dispiacere e di dispregio di me stesso, facendomi conoscer per da nulla
questo modo che avete di farvela con me. noi non abbiamo nulla da spartire.
ché sua effige / non discendea a me per mezzo mista. b. spaventa,
:... che sì per me sì per loro il meglio sarebbe non ne
nullamente. giannone, 92: a me più premea che si fosse corretto l'
cairoli, se la prenda non con me, ma con chi ha fatto la mala
alla nulla dottrina che è in me, che anche in queste dispute..
, / ca nuli'ore -dovessi da me partire. iacopone, 1-32-19: nul
. la spagna, 8-9: lascia me con marsilio fare schermo; / non
potere e nume, / toglimi tosto a me le mani empie e ladre. guarini
inspira, m'accende, / di me stessa mi rende maggior. alfieri, 1-319
riedi, o vendetta; riedi; e me riempi / tutta di tutto il nume
e in se dice: -i numi me la mandino / buona -. =
giovane, 2-71: sono inverso di me i vostri amplissimi benefici tanto larghissimamente moltiplicati
.. la fabbrica dell'orologio da me proposto di tanta esquisitezza che basti per
possa buttarlo a mio piacere? dio me l'ha dato a scarsa misura e
l'ha dato a scarsa misura e me l'ha numerato, inventariato, perché lo
parte più cara e più adorata di me! potessi io evocarli dalla loro tomba,
ad una ad una da colui che me le ispira. 6. esposto
corso a'numerati giorni / che innanzi a me la torni. rovani, 3-ii-161:
per la leva), e allora per me incominciarono gli stringimenti di cuore. tarchetti
numeri armoniosi. valeri, 3-41: in me sottili spiriti / di primavera danzano,
, li-2-496: in ciò che aspetta a me solo, non sono rimasti inadempiti appieno
nuncupativo. oriani, x-2-169: per me aspetto che mio zio crepi nominandomi erede
118: perle sì care / spero a me di seren nunzie e d'amore:
e quando avrete trovato, tornate a me a nunciarlo, si ch'io anche vada
re che sua maestà non si curasse di me. ghirardacci, 3-89: li signori
. alfieri, 5-13: pon mente a me: nunzio di giove io vengo.
cari poggi estensi / tornate voi per me, caldi sospiri, / nunzi ai
nunzio della morte mia, / tu me vedrai co'tuoi occhi. patrizi,
miserando / nunzio s'intese, io me ne vo per tutto / gemendo e sospirando
, chi metterà discordia intra te e me. guidotto da bologna, 1-58: è
casa, ii-89: se a me fosse lecito di scoprirvi ora le ignude e
. l. giustinian, 97: tu me poi fare beato: / deh,
. frezzi, ii-9-118: oh lasso me! l'indugio quanto noce! /
veloce. contrasto giustinianeo, 24: non me nuoxe altrui notare, / sol ch'
spesso ella tenta di nuotare appoggiandosi a me. io potrei facilmente soffocarla nell'acqua
/ rota e discende, ma non me n'accorgo / se non che al viso
. visconti, i-6-23: tu nuoti senza me per mari insani: / ahi me
me per mari insani: / ahi me, che 'l vento non ti offenda e
man manca. crudeli, 1-37: io me ne stava in fondo / d'una
: si fermò barcollando davanti a me e trafelava; sotto lo sterno e le
novamente som vegnue, / a dir parole me comove. lamenti storici, i-112:
. pascoli, 537: date a me, ragazze / di castelvecchio, date
ragazze / di castelvecchio, date a me le nuove / del mondo bello: che
, mia buona amica. l'ha con me? pavese, 5-149: cesarino era
una buona nuova da darmi, e me la fate tanto sospirare? ».
nessuna nuova?.. perché non me la nominate mai? 2.
e più fili che non quelle da me finora vedute e prestava altri offizi assai
è una di quelle che, se bene me ne ricordo, mi pare di averla
nel fresco sangue de sitil ingenio, / me parse in sogno vedere una sposa,
sposa, / che de parlar con lei me fece degno. b. pulci
nardi, 6-26: quell'altro vuol da me troppi danari; / l'altro mi
suo consorte. caro, 6-157: a me nulla si mostra ornai / faccia né
d'ora quello spettacolo, novo per me, di rustico assolutismo e ne traevo
una strana e nuova nuovissima curiosità da me trovata nel delizioso boschetto de'cedrati.
, 42: giunto in loco novo a me qual fosse / in scura valle tra
rispondere a lui e di scrivere a me. moravia, ix-371: il luogo non
riceverlo. goldoni, iii-607: oh me infelice, in che impegno mi trovo
, lxxxiv-214: se per mostrarti a me selvaggia e nova / speri ch'i'lasci
strane e capricciose fossero le cose da me stabilite, tanto pensai di riuscir loro più
: acciò che mio padre isforzosamente non me ne mandasse in granata, e'serà
, che quelli cotonaci facessero elezione di me ». savonarola, i-215: mutarsi e
carlo borromeo, 1-63: convertitevi a me, peccatori, dice dio, fate
fra una partenza ed un ritorno / di me, che se la guardo al nuovo
. cecchi, 179: -dicevi tu a me? / -a voi dicevo che mi
/ quale è nupta, e te e me lasciommi: / però al pianto rimedia
gozzi, i-2-112: quanto è a me, co'lavori delle mie mani nutricava molto
co'lavori delle mie mani nutricava molto bene me e la piccoletta mia famiglia. giordani
nudrichi et a me, qual uccello rinchiuso in gabbia, porga
fece fare, / come colui che di me si condolse, / menbrando il tempo
, xxxviii-31: non so come 'l mangiar me se nutrica / che cum dolor e
nutrica / che cum dolor e pianto ognor me cibo. -fungere da combustibile.
: tu sei pur quella dona / che me nutrica e tiene in dolce focco.
. serafino aquilano, 131: pur me lusinga [il cuore], onde io
. i. frugoni, i-1-137: me di buona radice intatto germe / pianta
: qual nodrice pietate / or più da me sperate, / pargoletti lattanti? /
fare una rassegna di letture nutrienti e per me inefficaci, mi ha contraddetto un nome
11-535: questa (diceva io tra me) è vivanda nobile e cibo gustevole
ancora oggi faust e mefistofele sono per me la stessa cosa » gli confessai. «
stessa cosa » gli confessai. « per me » egli disse. « sono state
, 6-83: ho... a me stessa teso i lacciuoli [dell'amore
. bbesogno che se rizzasse / e me lattasse con frigo. ssoffrire.
. goldoni, x-1079: eurilda a me fu data / in custodia da quel
letterario. alfieri, iii-1-187: a me pare che il principato permette, nudrisce