dal du-cange moneta italiana. sembra a me più probabile che fossero d'origine arabica
melangolo dolce. giovio, i-350: ad me pare che per più rispetti si abia
ricoprire il melarancio appunto / erano da me state destinate. zannoni, 5-11: estuino
. aretino, 20-181: 10 per me sendo uomo, vorrei colcarmi con una che
il mio specifico l'ho sperimentato su me, e batte tutte le melasse e
a molti pare uno zucchero, a me riesce una melassa. -sdolcinatura
(nel 1664), dallo spagn. me ¦ laza, dal
dolciata, che vogliate aver compassione di me, che per voi muoio a tutte l'
leggieri. castellani, xxxiv-278: a me mi par che tu la intenda bene
6-ii- 336: ho domandato spesso a me medesima se l'apatia e l'egoismo
donna le bellezze /... me vanno più preste che frezze / fin al
vero furbo, in commercio, secondo me, doveva fare in modo di apparire
la vecchia si era rivolta proprio a me, o che non avesse capito la
il core mi si liqueface, sì me tirano i nervi, me cresce ogn'or
liqueface, sì me tirano i nervi, me cresce ogn'or più la carne adosso
pizzicare un accompagnamento su elitre / a me. = voce dotta, lat
. martini, 34: ora me ne sto lieto e, more iovis,
melliflue,... con accenti per me inusitati. soldati, v-115: c'
peggio. de pisis, 1-403: beato me se avessi vinto la grigia melma del
studiati da me sul vivo... erano plebei,
nei miei vagabondaggi sopra spotorno. spremeva per me solo le sue meluzze verdoline mai mature
. carducci, iii- 1-391: su me de'retori le ciancie avventansi, / l'
letto, dove io non so per me vedere quello che vi desideriate. 10
altri non trovo, mi chiudo da me e mi sazio solo di melodiche armonie.
drammatica « è come se fosse morta per me ». - sostant.
villani, 44: interpretazione che appresso di me è tanto mellona e padagogica, che
perciò enigmatico. / la carità in me, è sepolta nel mio comportamento.
1-61: spremeva [il melo] per me solo le sue meluzze verdoline mai mature
. stampa, 70: tanto pensa a me quanto m'è presso / e,
cred'esser tristo in sempiterno / membrando me di cotando dolore. caro, 5-59
il lagrimevol caso / udir membrar da me? berchet, 90: è altrove,
xv-i7: certo che ben è ragione / me sia noios'e spiacente / membrar ch'
l'alta vittoria, / e qual di me vi fece eterno dono, / membrando
stai con altrui in gioco, / di me ti membra poco / de le 'mpromesse
e croia, / che le membri di me che pur lei chiamo. anonimo,
vostro valimento, / e membrivi di me, fiore di mais, / che non
dovria languire / veggendo lo meo sire / me non guardare. novellino, 26 (
e di membra, / sì come a me mi membra. = deriv.
innamorai, / ch'un spiro inver'me fero / al cor mi die'penserò,
membra / pose colei che sola a me par donna. boccaccio, dee.,
e di membra, / sì come a me mi membra. alberti, i-i 17
formarono, ma come censore a difendere me. campiglia, 1-93: il pren-
irlanda essere una ribellione generale; io me ne son sempre riso che, fuggito il
ma ne sentirò un contento grande in me medesimo. gioberti, 5-206: 11
xvii-284-41: pur solo un'ora a me non dànno sosta / tut'i mali,
gozzi, 5-100: voi pregate per me, dite un memento, / deh,
più / quel giorno memorabile, per me. codèmo, 207: ti ricordi quei
che memini / tu concupir, da me composta in rittima, / quando in
filicaia, 2-1-66: se non ponno a me dar fama i carmi, / potrà
. i. frugoni, i-8-65: tu me lo insegna, o dea, che
lo insegna, o dea, che me traesti / per vie non date a non
. sannazaro, iv-371: parea a me, in quel che v. s.
dunque vivetevi lieti e memori talvolta di me. leopardi, iii-372: siete pur
arti paterne incognite, / qual da me grato e memore / su l'ara
molte gentilezze da lei praticate verso di me nell'epoca del secol d'oro,
che multo gli averebbe piaciuto che per me fusse dato memorevole scrittura a la digna
senta che è un'offesa -un'offesa per me intollerabile -alla memoria di sua figlia,
disse: fate questo in memoria di me. poliziano, 1-771: pietra è restata
sante orazioni, / a cui di me per caritate increbbe. bibbia volgar.,
generosa e parziale memoria ch'ella di me costantemente conserva. mazzini, 2-276: uomini
credi. ser giovanni, i-19: trista me! che di'tu? se'tu
sono meno a memoria che sarebbono a me le vostre. aretino, v-1-818: credo
della memoria che ha voluto far di me, come anche della cura che
: e quali demoni, venendo a me, m'inducevano a memoria ogni peccato
a la memoria, quando / torna per me quel sempre acerbo giorno / che salisti
sua santità, al cardinale alessandrino et a me non parse lo dessi per questa prima
mancarete di fare ogni buono uffizio per me. vasari, 4-i-608: io gli
io pongo il memoriale, e ancor me stesso; / or fate voi, ch'
di patti e di fine ebbe tra me a loro,... sì come
isaac, iddio di iacob, mandò me a voi; questo nome è a me
me a voi; questo nome è a me sempre; è questo lo memoriale mio
e disse: fate questo in memoria di me; questo è quel memoriale che fa
del mio popolo cominciarono a scriver di me quasi fossi stato un prodigio di virtù
allogai; di che vennono dietro a me e, vogliendo questionare meco e andandomi
... rimase il podere a me. 4. stato, condizione
, e motteggiavano anche, contro di me: giacché la menade vecchia si ravvisa
che serviva di menagerìa alla villa, dove me ne sto da tre mesi in qua
di reti, / che volentier i'me n'andrei in creti. sanudo, liv-118
condotto per amica persona, credendosi fare a me grande piacere, in quanto mi menava
idem, inf., jo-62: da me stesso non vegno: / colui ch'
deliberando menare missere rossecto con meco, me è parso lassare in le celle missere johan
e a'rettori del mondo per cagione di me in testimonianza a loro e alle genti
niuno uomo; scioglietelo, e menatelo a me. cavalca, 19-41: tenete questa
mi sa la faverella / e per me ne vo'piena la scodella, / vien
: tutto rotola, tutto cade intorno a me. profonde catapulte menan colpi a precipizio
perso, xxxv-1-594: la maior noia qe me demena, / qe no'm lassa
dì meco disioso scendi / ov'amor me, te sol natura mena. palladio
ritmo cassinese, xxxv-1-12: una caosa me dicate / d'essa bostra dignitate:
crede. bellincioni, ii-239: contra me qualche inganno o trama meni, / per
ma sol d'una pietà c'ho di me stesso. testi, i-89: la
mio francesco perfetti, riveritelo e salutatelo per me. 35. intr. infierire
menato a lui non potendo prendersela con me. -in relazione con un compì
la mia bocca, non sei per me, non ti voglio. forteguerri, 22-92
chè voi siete sì fieramente sdegnati con me e mi menate a morte?
, 0 un non so che di me, non mi farò o non si lascierà
valore di inter. meschino! meschino me! meschino a me o di me!
meschino! meschino me! meschino a me o di me! meschino alla vita
me! meschino a me o di me! meschino alla vita mia!:
: io non veggio, / meschino me, chi m'ha percosso a morte.
sorte; / e sol, piagnendo, me morò meschino, / per non incolpar
morte. cantalicio, 170: quando me vederai in scura fossa, / se m'
, ahimè / or che farò, meschina me. casalicchio, 497: o me
me. casalicchio, 497: o me meschino, o me infelice, non è
497: o me meschino, o me infelice, non è questa colei con
: presto, soccorso, / meschin'a me! correte, / la m'ha
a dire una parola, meschino di me! -come sollecitazione impaziente. dolce
vomitante. giovio, i-329: se me ricomandaste al signor alessandro poggio per farme
ugo di perso, xxxv-1-594: enoiar me fai dar nome- nanza / de
la bella brigata e dipoi venire a me; pure dipoiché l'autorità di cotesta mescola
pure dipoiché l'autorità di cotesta mescola da me data, non voglio mancare d'ubidienza
appartenenti a la favola è stato da me introdotto in molti luoghi del canto precedente.
sian preludio, / febo a te me ne rimetto. fagiuoli, iv-192: introdotta
di ghiaccio con voi, né voglio per me le liti d'altri, né mi
): ricorditi del freddo che tu a me facesti patire, e se con cotesto
meno possibile le cose, le tengo con me finché posso, finché non l'ho
li parse che e'volessi mescolarci ancora me. g. m. cecchi, 402
che allora non volevo chiaramente confessare a me stesso mi rendeva ansioso di mescolarmi alle
stornimenti di testa, quando però v'era me miscelato in modo da formare
, 5-296: oggi, dicevo a me stesso, oggi non mi trovavo più
piccioni torraioli. d'annunzio, v-1-420: me lo riporta qui quel fante che non
qui lecito il notare una riflessione da me fatta più volte sul costume di far cibare
opinione. guittone, 76-11: poi me reconforto, amor, pensando / che
parea fallire di palese / ché di me novelle non vi mandava; / ed ogni
, vi-466: voi cercate troppe cose da me, che, vivacchiando a la spensierata
, 19: un mese fa, e'me la fece chiedere / per donna.
una ingegnosa interpretazione, e che a me sembra assai probabile: 'una volta
i sopraddescritti mesem- briantemi sono stati da me citati per l'esempio delle foglie,
= voce dotta, comp. da me [o] e seniore (v.
e retrazione totale o parziale del ventaglio me vivamente, adirarsi, stizzirsi
egli vuole che a buon'ora io me ne vada a udir la prima messa
della confessione, e il ducato perché me ne diciate le messe di san gregorio
de far dir messe, / al preite me volisti ruffianare. testi fiorentini, 38
una per maso, / una per me. -fare messa o la messa
novella del grasso legnaiuolo, i-135: se me lo avessi detto prima che fussono serrate
dare a ser colo gatto e a me, miliadusso baldiccione, fior. 100
/ rispose il messaggiere: / vien sopra me, ond'e'mosse in presente.
messaggieri, i quali andranno e verranno da me a te. pulci, 5-7:
a rischiarar l'orizonte, quando a me... si fece all'orecchio
e a l'anelo lui disse: -ora me aiuta, / tosto te muovi,
or costei e or colei, / pungendo me coll'amarissim'ago. f. gonzaga
telefonico. guglielminetti, 3-49: a me venne [la tua voce] appena
penne / colomba messaggiera / improvvisa a me venne / pel puro ciel leggiera: /
ecco quel bel foglio di messale. me ne rallegro moltissimo ». 3
6-1): un spirto per messazo me appario / e dissemi: -amico, or
: sì, tu fa che a me venga / il tartaro messaggio. tommaseo,
rispondi quand'odi chiamare, / mandagli me che so'buon messaggetto, / el qual
sbarbaro, 1-121: -te beato -in me sciamai -che tuoi dì trai fra il
bel giorno il rammentarvi di averne chiesto a me. térésah, 1-40: voce che
dal lito. castiglione, 79: fra me stesso lungamente ho dubitato, messer alfonso
/ quanti amatori avrei se bramosia / me ne prendesse pur. periodici popolari,
meser, asai di certo / che me creasti atto / a servirti. boccaccio,
messere, posto che voi non conosciate me, io conosco bene voi e so
iacopone, 1-3-75: mesere, eo me lamento de mea sorte, / ché
sorte, / ché la iustizia sì me n'à privato. cavalca, 6-1-398:
3-134: infino a quando, misero me, mi volterò io ne'marosi della mia
, e come è morto, me ne posso nettare il messere.
sacra fonte lustrale ad una legge per me novella e passata dalla credenza d'un
. cassola, 2-528: -per me è tutta una messinscena... -secondo
ii-140: cominciò una nuova vita per me. assistevo poco più che ragazzo al lavoro
ver la vostra mesione / d'aver di me cosi 'l conoscimento. dante, xxx-26
ne mostri largo? / paiono a me ben cortesie vote: / chi tal mession
davanzati, vii-20: sì. llargamente me ha fatto mesione, / che 'n un
. pavese, 7-8: la ragazza me la fecero vedere un mattino che passava
? or poniamo che sua maestà non me ne fusse stata larga: la equità de
ti fu, amore, / ch'a me donassi tanta sicurezza / ch'a messer
manda l'inclita nice / del piè che me costringere / suole al letto infelice,
saba, 18: or sento in me quel sovrumano amore, / quell'estatica
: / come! -dice -nessuno più di me non si cura? carducci, iii-6-181
: rispettabile e sdegnoso è colui che me inviò a sapere chi mai sia questo che
2-73: mi pare un gioco se me uccido io stesso / per fuggir questa
è impermalito. e non intende contrastare con me, ma venirmi incontro. è consapevole
, di quello che succede dentro di me. 3. in modo struggente
dopo averlo mestato per un pezzo, me lo diede a bere. pascoli,
con co- testi libri? bada a me. saccenti, 1-2-262: si leva intanto
/ presentemente, scusi, / con me la può discorrere, / o che le
condana! = incr. di me [desimó] e stesso.
voi direte, donde imbozzimossi / per entro me un altro me sì bello. mamiani
imbozzimossi / per entro me un altro me sì bello. mamiani, i-xxxix: con
che questo tristo mi ci mestica ancora me. 4. pitt. mischiare colori
vitto 'ffmato / scotitori (e che non me ne cote!), / con
. iacopone, 1-71-no: molta gente me torrai / cun questo ordene che fai
ordene che fai; / le femene me lassarai, / ché non n'è
hai perfettamente ragione, ma, secondo me, pigliandola troppo di petto col d'annunzio
mestichino che graffia... sono per me tanti stimoli. viani, 4-177:
saba, 160: non verrai con me a trieste? / là c'è il
... sono tanto sfacciate e il me mestiere che, stagionato,
'l cavalero, / che 'n sì alto me piuttosto... sola
poeta ',... ha per me un interesse ormai soltanto documentario.
, ché non è mestieri da donne né me ne intendo, e non saprei che
rispondi; non imitare, ti prego, me, cattivo modello. non fare l'
lancia [tommaseo]: se la fortuna me assente vieterà, di me faccia mestieri
la fortuna me assente vieterà, di me faccia mestieri e adornimi di sepolcro.
guittone, 48-8: e sì consigli deo me 'n ogne lato, / com'eo
, vi è mestieri di affissarvi con me nella situazione che lo ha ispirato. gozzano
so tutta, / non ha luogo con me gonfia palloni, / son vecchio nel
dise: « volentera, / ch'el me fa lo gran mesterò; / pure
fa mestieri. bibbiena, 2-57: troverrai me con tutte le cose che fanno di
, 350: per giungere al banco fa me stieri lavorare ogni volta di
qualche non triviale artificio, maneggiato da me con finezza, se non d'ingegno
qual soggetto! non è mestiero per me. -non essere mestiere né arte
e le passioni l'anno resa in me natura. manzoni, pr. sp.
anni e le delusioni hanno educato in me un senso di mestizia esigente che m'
mesto vo; la mestizia è in me natura. fantoni, ii-99: mesta sedevi
sue gioie inseme aduna, / ver me conversi, in vista amara e bruna
cor, presso me trasse / uom grave. monti, vi-424
, / fin che un mesto ricordo in me sarai. govoni, 579: ch'
mie, quanto fu mesti / di me sentir tal nuove, non già belle.
mio / quell'accerbo dolor, quale in me sparse / disio più vero, amor
color non lassa dramma, / a me sol grata, a tutti altri molesta.
quelle vostre mestole e ascolti un po'me. proverbi toscani, 372: un
, fermo e lucia, 560: per me, credo che anche questo accecamento dei
, 3-62: quando la mestola venne a me, parendomi più tosto impresa da altri
or d'onde aveste / mai cagion contra me d'ira e di sdegno, /
quasi intatto ai vecchi reggitori ed a me stesso. montale, 5-124: dicono.
, ma non quel che dici, appresso me, che sono un mestolone. gonzaga
la sua dama, è governata da me, conobbi a prima vista che sentia
a involtar il pepe; quind'io me ne vaglio a carta, a carta scucita
mestruata / liberasti, gesù, / libera me, ché più / durar non posso
tasso, 13-i-625: lasso! per me non è tempio od altare / securo asilo
, e speco ombre secrete / per me non have: andrò presso a le
, i-368: 'hoc unum scio, me nihil scire ': famoso detto di
, 13-i-262: e toccherei di morte a me gradita, / se non posso d'
estreme. pananti, i-69: per me, presso a toccar l'ultima meta,
e de roma, v-158-67: se tu me l'aduci, io te donno la
[la messa] più presto di me che non ne dico mai la mitade?
. cellini, 2-89 (456): me l'andavo finendo [il perseo]
pulci, 22-223: il dì ch'io me n'andrò sotterra, / non
intero... 'la metà di me stesso 'dice l'amico dell'amic'
più vive era di far colazione con me, di mangiare con me dei confetti
far colazione con me, di mangiare con me dei confetti... tutti metà
, 538: 'metafisicare': anche a me non par cattivo né inutile questo '
. si chiamava armando spadini. me lo ricordo a roma, durante il periodo
fuoco, a diritta ragione viene da me adombrata sotto metafora di raggio. giuseppe
vuoto). silone, 5-115: -a me perfino i lupi mi rifiutano, disse
la punta sul monte in faccia a me. tornasi di lampedusa, 290:
miniera ondato e vario, discoperto da me tanni passati in queste parti.
farò subito, acciocché gli aristocratici non me lo finiscano di guastare assieme ai neri
dell'uva, 68: misero, me che volli? un marmo duro /
d'un metallo così risplendente! in me non v'è un atomo di materia opaca
. metalloide, dal lat. metallum 'me tallo col suff. gr
metallotermìa, sf. metall. procedimento me tallurgico mediante il quale si
, alla modella. questi smasci non me li fate più, perché io non
inorpellamenti o d'incrostature, io per me non ne veggo. giuglaris, 373:
, presse, presso '. a me pare incredibile questa metamorfosi. foscolo, xi-
di un libro del viereck], me lo resero antipaticissimo. 2. sm
. pascoli, 219: quanto a me... quanto a me, mi
quanto a me... quanto a me, mi schiapperanno / per il metato
. moretti, ii-366: restavano a me occhi puri o purificati che vedevano la siepe
poi « verrà ». ciò secondo me, per il metatonismo, per cui
, lat. metaurensis, da metaurus 'me tauro ', fiume delle
agg. bot. noce metello o noce me tella (anche semplicemente metella
nuovo, che quella passione aveva fatto di me, al lamentabile personaggio antico, dal
, sì come nel primo de materialmente in me giovanetto che molto spiritualmente la metaura è
con cui lo vedevo girare intorno a me tutto il giorno, simile ad una
sbalzi e scrivere come le cannonate, a me sembrano cose non da ingegni alti,
ella è tosolata, che una oncia non me ne lassarebbe della sua parte,
schietta narrazione di quella morte, a me fra le lacrime venia la meraviglia e
, sm. chim. sale dell'acido me tilarsonico. = voce
realizzerò appunto in questo atto, ossia in me, quale mi verrò realizzando nel mio
so niente; e -come sempre -a me sarà diffìcile trovare qualcuno con cui parlar
applichi. calvino, 8-40: in me l'idea d'on mondo assolutamente regolare,
di 4 buona statua 'ed a me quello di 4 salvatico '. tommaseo
i critici e i dotti un'eccezione per me, giudicando solo per me falso il
eccezione per me, giudicando solo per me falso il metodo ed errata la disciplina che
che dovresti adottare il metodo adottato per me da lunghi anni: non rispondo mai
mazzini, 28-193: i raffreddori a me non fanno niente. non porto mai lana
ancora scritti / aveva già infatti prodotto in me e nel mondo l'idea di
). medie. disus. me tremisi. = voce dotta,
, tr. matem. dotare di una me trica (uno spazio,
il cor sereno, / far da me uscir iocunda rima o metro. varchi,
dàn metri amenità di prati, / a me dan melodie guancie ridenti. pindemonte,
metro. fanioni, i-9: in me si spengono le furie, / presto dimentico
pugnano insieme, / io, di me stesso diffidando, poso / dal metro
di dire che giudico intorno, pigliando me medesimo a metro. = voce
e messanci a cavallo, mio padre e me, incatenati per i piedi. b
, 20-39: sei giorni innanzi a me dai suoi fratelli era stata misa,
giorgio per mallevadore a ducati dugento e me ad altrettanti. leggenda aurea volgar.
fato o morte, / o per me sempre dolce giorno e crudo, /
2-2-316: da coloro che scrivendo sotto me, nel metterle [le lettere] in
, 22-206: mercurio vergadoro si fe'a me vegnente / alla magione incontro, a
consulamento! iacopone, 1-61-49: pagura me mitti pur del vedere. chiaro davanzali,
: quando la terra averà peccato a me,... romperò la verga del
: mettete tutto il vostro amore in me. ariosto, 115: ancor mi
, ii-672: guai a chiedere a me la prontezza. le donne non ammettono
, 21 -prol.: io da me niente o poco ci metto, se non
ecc. tasso, n-iv-90: a me pare ch'alcun metta due sorti di
niente. macinghi strozzi, 1-290: bernardo me lo commenda pure assai e mettemelo per
errore indeclinabile. carducci, ii-6-42: a me è simpaticissimo; e lo metto,
morto. carducci, ii-1-205: se non me la potete mandare [la giubba]
e quindi non godibile. che importa a me d'avere, per esempio, cento
ella si puote: / forse ch'a me questo cognome mette. a. f
accademici filergiti di forlì messero confusione tra me e il p. bartoli per quanto
che quante volte hai messo aguati per me, essendo eletto consolo, tante volte
lo rumore, che vi venne a me, coll'opre l'abbiamo messo in effetto
amico di dante, xxxv-n-766: ma-cchi me ne riprende, co 'llui metto /
freddamente e non vogliono mettere niente per me. lettere e istruzioni de'dieci di balia
: non credo che potrete venir da me, perché non voglio che ci mettiamo a
, che a la caccia / di me fu messo per clemente allora, / avesse
dante, inf., 26-100: misi me per l'alto mare aperto / sol
, 19: un mese fa e'me la fece chiedere / per donna; io
. lanfranchi, xxix-77: di presente me meterò en via / dapo'ch'eo
a lui e te pare, / or me di'ciò che tu voi che gli
santi, 4-11: adirato e rigido a me medesimo, solo per lo diserto mi
, 18-141: novo pensiero dentro a me si mise, / del qual più altri
al dovere con tutti i mezi da me stimati più validi, e conferenti,
[del papio] questo testimonio da me, acciocché ancora sopra la mia relazione
. arrighi, 3-100: ma fidati di me. vedrai come ti metterò 'in
le inglesi, e dicea: io per me non voglio altro in vita mia,
potrei forse entrare in qualche opinione di me medesimo, se non sapessi, l'amore
settantanove anni, perché nostro signore non me li ha ancora tolti! -ah
, 7-15: perché potria nascere che a me bisognasse presto mettermi in abito e spendere
farà trarre le brache a chi a me parirà ». il primo vantatore, trovandosi
« che no! disse, che a me no'le farai trarre! e vadane
meùccio, sm. invar. letter. me (in segno di modestia,
prima pers. sing. ant. me. giacomo da lentini, 28
e venticinque il mezzaiuolo, e a me povero cane d'un possidente, che
. papini, 28-92: dietro (fi me, impalati nei loro vestiti buoni di
è elli di bisogno torre mezana tra me e voi madama la reina? dite quello
essere mezzana. oddi, 1-83: me ne son venuto correndo, per fare
de morire; / lo corpo del signore me fe'vegnire, / e sì me
me fe'vegnire, / e sì me confesa'mezanamente: / no lo rezevì
: per mezenità mia e per amor me porta questi turchi di castelnovo, ho
affaticato. carducci, ii-11-52: bacia per me le figliuole, grande, mezzana,
miniera ondato e vario, discoperto da me tanni passati in queste parti. malvezzi
. zone del petrarca 'lasso me ch'io non so in qual parte
letteratura (con che non vengo a odiare me stesso che sono infimo), ben
tradì il padre di quella, che me l'avea promessa mediante il mezzano.
che rin- nuovi / suo'crudeltà ver me, quel mentre spero / salir non
giuso uno di voi, ch'io per me non trovo rubin né mezzo. forteguerri
tristanzuolo di cola, avendo in commissione da me di non partire di casa iersera,
eretici. alfieri, iii-1-187: a me pare che il principato permette, nudrisce
si mossono e con lacrimosi volti, ver me venendo, mi posero mezzo tra loro
la presonzione, con la quale io me confido de dovere avere la grazia di
, / non altrui incolpando, che me stesso, / mezzo tutto quel dì tra
che a quattro o cinque passi da me, alla mia destra, era un
sole pesate: il che appresso di me non pare che possa acquistar nome da
nannini [petrarca], 371: ahi me lasso: io son tirato di nuovo
fatica ricordevole delle cose presenti, di me medesimo, vuoi che io abbia nella memoria
., 34-41: oh quanto parve a me gran maraviglia / quand'io vidi tre
mio cuore è contrito nel mezzo di me e tremarono tutte le mie ossa; e
quasi nel mezzo de lo mio dormire che me parve vedere ne la mia camera lungo
parve vedere ne la mia camera lungo me sedere uno giovane vestito di bianchissime vestimenta
i-iii- 264: tra voi ed me non ha ad essere mezo; o bisogna
, 11-86: ho io ad avventurare me di sessantanni, e due giovani figliuole?
, 2-129: tu hai fatto contro a me dando al tuo fratello quello che io
voi lieta in ogni parte, / di me egualmente 1 due mezzi staranno, /
pavese, 7-152: giuseppe venne con me all'osteria a bere un mezzo.
v'accadesse, che tu istimi che per me o per mie'mezzi per voi si
possa fare, che niuno risparmio di me dobbiate fare. bisticci, 3-435: col
di beatrice] / non discendeva a me per mezzo mista. leonardo, 2-87
., è buono modo questo? a me par di no, ché sarebbe come
il cor quella percossa / che da me ogni speranza m'ha rimossa. alamanni,
): questa mirabile donna apparve a me vestita di colore bianchissimo, in mezzo
l'arse. boccaccio, i-144: a me pare già vedere empiere il tristo luogo
. malerba, 1-63: a me fa piacere trovarmi in mezzo a gente contenta
sono sicuro che non ce l'ha con me. -con riferimento ad animali.
le gelide acque, i ch'a me la pastorella alpestra e cruda / posta a
. c. arrighi, 2-56: me ne stavo intrepido guardando i miseri che
fa che le mura sieno in mezzo tra me e te. tasso, 14-615:
... per mezzo lo cor me lanciò un dardo / ched oltre 'n parte
fra giordano, 2-61: verrà uno a me... e recherammi una questione
buona abbi un po'di sofferenza con me tu che ne hai tanta con altri
tutto non chiamare a mezzo fra te e me persone che tu non conosca bene.
spendere e a spandere, stimando / me per il terzo piè che non aveva /
dio m'hafl posto innanzi così da me desiderato fine. forteguerri, iv-535:
dorothea sedeva in mezzo, stretta tra me e lui. -per metà,
. pona, 4-10: quasi da me scuotendo la fiamma, rallentava e restringeva
mano e la morte non c'è per me mezzo alcuno. fanfani, i-117:
tempo di essere una fanciulla, e me ne rivendico adesso. b. croce,
del quattrocento, lxiv-119: niuno più de me t'à amato tanto: / mo
ora fra due mura strette / distinser me, la mia persona giusta. mazzini,
di spendere una mezzoretta in trattenerti con me, che sto qui solo come un
aver lasciato la compagnia degli amici giovani come me, per restare mezzoretta con quello che
. io discopro una bellezza ignota dentro me insaziato d'anni o in un muro
un cappello mezzo-staio dei soliti, singolari a me e al sindaco. per la misura
vero. è crudele. del resto, me l'ha detto anche il dottor mattia
, 2-205: questo non sarebbe per me un difetto grave se il carattere principale,
., iii-xv-19: essa filosofia pareva a me, quanto da la parte del suo
mi farai degno. petrarca, 70-44: me... / abbaglia il bel
il treno andava. gli occhi a me la brezza / pungea tra quella ignota
gli discuopro, egli prenderà gelosia di me e, potendole ad ogni suo piacer parlare
che 'zanzeri'mi mandi tu dicendo a me? firenzuola, 753: tu mi par
753: tu mi par pazzo a me. che pazzie di'tu? della casa
pregarò messer ieronimo che mi doni a me questo puntiglio e sia mio procuratore a
20-25: tant'è non mi dite a me che a ogni modo ella non sappia
chiamarmela. pirandello, 8-120: a me, tutti i morti che accompagno al
». « mi è venuto a me, » si scolpò dal corridoio pierina.
sia reale sia figurato: verso di me, presso di me, in me.
figurato: verso di me, presso di me, in me. dante, purg
di me, presso di me, in me. dante, purg., 13-79
tempo del piacere è quasi finito per me. bacchelli, 2-v-219: poi mi ha
, uom forte, o riconoscer voglia / me per tuo vincitore o la fortuna;
, conv., i-vn-7: se a me fosse comandato di portare due guarnacche in
sì che ella possa qua su a me venire. sacchetti, vi-42: costei veracemente
ch'io avea trovata sola / sopra me vidi, e dicea: « tiemmi,
, 2-7 (211): a me parve, come io ti vidi, vedere
hanno significato che vossignoria illustrissima mi voleva me; ma io credo che abbiano sbagliato
gran tempo, onde sovente / di me medesmo meco mi vergogno. boccaccio, dee
lasso me, ch'io mi struggo, e non
con verbi dichiarativi e cogitativi: fra me, in me stesso, nella mia mente
e cogitativi: fra me, in me stesso, nella mia mente. rinaldo
. piccolomini, 8-120: io per me mi pensava che in un giovine tesser
, in luogo di: 'io dicevo a me stesso 'o 'dicevo fra me
me stesso 'o 'dicevo fra me; io interrogavo me stesso'. tommaseo,
'dicevo fra me; io interrogavo me stesso'. tommaseo, 11-7: io
sebbene la particella 'mi 'valga 'a me ', pure un toscano schietto non
ho detto, io ho dimandato a me stesso '. arlia, 349: '
dirà: 'io ho detto fra me; pensai dentro di me; domandai
ho detto fra me; pensai dentro di me; domandai a me stesso 'o
pensai dentro di me; domandai a me stesso 'o simili modi che non ne
s'avene; / d'altro nom me sovene. l. giustinian, 58:
= deriv. dall'accus. lat. me, caso diretto di ègo * io '
e dal dat. mihi 'a me ', quando ha valore di compì,
stracche e non satolle, / secondo me, cercaron di riposo, / con
il gatto prese a strofinarsi contro di me, levando in aria il pennacchio della
2-319: « questa e quella per me pari sono » miagola il fonografo,
pensieri divenne cosi forte e così prepotente in me ch'io provai un assoluto bisogno di
: non vo'che mai nessuno di me dica, / né che per verità possa
parte, / [amore] da me né mica un varco s'allontana. salvini
punti lucenti, a prima vista da me creduti micacei: ma con attenzione esaminati,
, imperadore di costantinopoli, de'quali me ne par già avere veduti alcuni; ma
di ia pers. ant. tose. me. angiolieri, 75-6: chi lo
(class, mihi) 'a me ', dativo di igo 'io '
madre, che la figlia (or me n'avveggio) / si sottoponga a un
davanzati, 5-64: se tal manera a me tener non vale, / convene a
tener non vale, / convene a me stesso essere nemico: / poi non
macellaio le taglia netto la mano e me la getta in viso. cantù,
la testa, sì come a micidial di me che tu veramente sarai stato. marini
pers. sing. ant. con me, meco (per lo più nella forma
heumè, ch'alor non resta in me una micula / che 'l dolor non exarda
i-8-199: che soavissima imbandigione sono a me cipolle o crescioni, aggiuntovi un micolino
tra'maggiori di loro si ragioni da me, o fiore o cotal micolino ci si
, che giunse un tal micolin dopo me. c. e. gadda, 309
cotesto intignamento, ma io non me lo ricordo. pascoli, i-948: chi
, seguendo il capuana, per me non è soltanto imitatore: e
geometrica della superficie stessa rispetto al trattamento me diante rettifica. =
io, sovrano di nulla, neppure di me stesso /... / io
tuo amicizia /... da me vie più è apitita / che non fu
il ricco tuo amante sia punto miglior di me, tutto ch'egli vanzasse di ricchezze
il caso che 1 topi me lo vengano a mangiare in capo. cicognani
medole e polpe, / tal che di me non resta parte intera. boiardo,
che il core mi si liqueface, si me tirano i nervi, me cresce ogn'
, si me tirano i nervi, me cresce ogn'or più la carne adosso.
lorenzo de'medici, ii-155: s'i'me dovessi tragli del midollo / del fusol
gravemente. mazzini, 37-274: secondo me il comitato di firenze ha torto a
persona sing. ant. insieme con me, meco. malpigli, xxxviii-65
che mele / non credo divenuto ver me sia, / vincendol cortesia, / con
casti, 24-80: spesso pace propon chi me la vuole / e il veleno nel
-ora a un tempo medesimo / uccella me e lui. n. da ponte,
è mischiato / è perché mai me ne sazi. -saper fare veleno
gran lutopoli sì accese / le brame in me ch'io né mi mieto il pelo
io dico con tra di te, me maledira'tu, come tu ha'fatto gli
versi] che ave ^ da parte me gli han portati via le arpie dei giornali
padrone di pensarla come vuole: per me col sangue si fanno migliacci, e non
mi recai io, le fu renduto da me migliaccio per torta.
sappi ch'avarizia fu partita / troppo da me, e questa dismisura / migliaia di
del quale si satolleranno migliaia e a me ne soperchieranno
bibbia volgar., v-511: a me è buona la legge della bocca tua
mi elegeste vostro vescovo, io non me ne pentarò mai, ch'io non
, / ma son più dolci a me di fille i baci. pascoli, 726
meglioramento, acciò che consolato e grato me sia l'andare. p.
lle cortesi accoglienze; e per prova me ne riporto al miglioramento che ne deriva affa
. avrei per male, come per me stesso, se mancasse a carlo questo
scrivea sopra il medesmo negozio, e simelmente me fe'intendere la meglioranza. della porta
. m. ricci, ii-256: a me stesso confessandosi un cristiano, per star
star molto infermo in sua casa, me disse che già stava migliore, perché gli
foscolo, v-372: e questi a me sembrano i modi diversi co'quali da alcuni
, / corno qe sia pezo, no me par meiorado; / e s'el
che mi sia concesso nuovamente, a me indegna e colpevole, ma migliorata dall'
., 14-67: poi si rivolse a me con miglior labbia, / dicendo:
vi lassi trovar miglior servente, / e me signor che saccia meritare. ugurgieri,
ove il tempo mio primo / e di me si spendea la miglior parte.
seconda: / fqrse di retro a me con miglior voci / si pregherà perché
d'oreste, / ch'unico germe a me del miglior sesso / ivi s'educa
invidia a tutti quelli che hanno meglio di me. la invidiosa mente sempre solamente per
nacque il giorno ch'io / lassai di me la miglior parte a dietro, /
. scarlatti, lxxxviii-11-550: miserere di me, donna divina, / perch'io
: celar voglio lo megliore / e mustrar me peccatore. dante, conv.,
, 3-682: accostatevi alquanto più a me, tu, ricchezza e povertà,
mascheroni, 1-32: qualunque altro di me più abile... l'avrebbe
la libertà economica, qua tutti con me a piantare dei chilometri quadrati di vigneto
il grano per non sapere poi come me dove mettere il vino né a chi darlo
dottor loero... si congratulava con me della rapida miglioria. 6
necessarie all'incantesimo] / o a me ne date li denari e il carico
di quel povero scimunito. anche a me una volta era destinato il nobile uffizio
sarete lieti e contenti, veggendo me come mignèlla beffato e schernito. fagiuoli,
(i-201): contra ragion mettesti me in prigione / ad istanzia di casa di
3-242: i due pastelli migrarono con me, in una città dove l'arte
, lxxxviii-1-548: parmi l'alma già da me migrata, / trista me dolorosa.
già da me migrata, / trista me dolorosa. migratóre, agg.
, per cui pavia è divenuta per me solitudine, solitudine senza calma. d'
miledi, il sogno fresco e tal quale me lo sognai questa
istato di prender moglie, affidali a me: guarentisco loro delle belle cicciotte e
'l fraschino e non valer contra di me in modo alcuno. galileo, 3-4-175:
ferd. martini,. i-i-22: a me pare di vedere nei militari il desiderio
carducci, iii-14-204: rinfocolamenti a me paion co- testi d'amorazzi militareschi nel
il capitano che si ne viene a me. -bene stia la durlindana del suo
la sua milizia ', cioè fece me cacciaguida cavalieri. lapo da castiglionchio,
, 71: ahi che tuttavia regna in me la prudenza del secolo; tuttavia sono
darvi del tutto adviso, non perché me ne diate causa, perché da un
da bologna, lxv-13-5: senza milantar, me do bon vanto, / vendicherei chi
questa dimostrazione di disponibilità di mezzi a me fece un cattivo effetto. ed anche il
7 (115): -lasci fare a me -rispose il griso, inchinandosi, con
pietate, sia / gue- renz'a me di sì cocente foco, / che m'
, vii-794 (12-7): mill'anni me par ch'io sò'tua vesta,
la fortuna / né in voi ver me si cangi mai l'affetto, / ma
insieme goffa e provocante, una donna come me quando un millesimo di litro;
magra e barattieri / che siate, come me, stiracchiatori! a. alamanni,
castello, 56: similemente avviene / a me che sono stato / in mimar
più vividi ricordi di keaton si riassocia per me alla stamberga d'un borgo toscano;
serpe a l'odiato incantatore / di me, che temer sembro ascosa mina.
progetto. lalli, 10-23: a me, a me si dà la colpa tutta
lalli, 10-23: a me, a me si dà la colpa tutta, / ch'
. tasso, 14-43: spiegansi a me senza alcun velo / venere e marte in
ritenuto a non venire a lamentarsi a me, parte con minaccie, parte con
, tu mi contristi e non esaudisci me, padre tuo. g. villani,
avea ne gli occhi, incontr'a me venire. -letter. oggetto o
ultima vostra? che vi lagnate di me innocente, come ho detto, non
. alamanni, 6-19-79: poscia a me dice in minacciante viso. berni,
leonardo, 2-56: sùbito salse in me due cose, paura e desiderio:
fallo adoperato da gisippo amico e di me amante, che sofronia occultamente sia divenuta
[la cateruccia] quel conto di me, che s'io fussi la schiava e
col core / che sempre di battaglia me menaccia. refrigerio, xxxviii-113: tempra
dondi, 271: sentii venir a me silvaggia fera, / di superbia vestita
del suo albergo caccia, / da me si parte e, di tal nodo sciolta
c. i. frugoni, in-66: me disceso dal cielo / il silenzio minaccia
quanto / ella vuol questa vita a me noiosa, / ed il corso ne tronchi
spagna, 704: per tre note me aparse uno pelegrino che m'ha menezato,
mostri di dar più lor ragion che a me, essa viene a dar aiuto a
gloria t'aio empromessa, se a me te vói'retornare. dante, inf.
g. gozzi, 320: io per me credo che se non fossero donne al
se minaccia d'esser troppa roba, me lo dica avanti; che si scorcerà
predicatore, puntato il dito verso di me, minacciava le fiamme d'inferno ai
scolora. comisso, 17-143: da me si dipartono i richiami come dalla stazione
: io ho lor domandato che voglion da me: m'hanno risposto che non possono
martiri. bruni, 195: a me si dee la minacciata morte, / ch'
pucciandone, 353: ora ver me mi fa mostrar feresse / e grandi
, senza scosse, mentre intorno a me tutto turbinava, minaccioso. pirandello,
iv-1-273: la tua salute va minandosi; me ne accorgo. vedi da quanto tempo
antonio di vienna, se più drieto me venite, io vi levarò il capo da
, xi-1198: eh un uomo come me non si minchiona. baretti, ii-117:
moniglia, 1-iii-163: -che vuoi da me? — parlate / da vero o minchionate
, 'l potete fare / e vedrete da me s'e'si minchiona. [sostituito
qui m'hai date, / i'me n'andrò. -minchionare la fiera
1-iii-465: questa minchionatura / viene a me; pazienza! ah voi ridete? magalotti
caso io ci veggo più delle minchionature per me, che della lode. filicaia,
propizia occasione, / purch'io non me la lasci poi sfuggir da minchione.
, / e'non fanno divario mai da me / al muni- stero. -minchioni!
in questa casa / di servirti di me? per lucerniere? -non fare il
che un nobile, uno ricco come me, / si confondesse a pigliarla coi re
ed io vi dico: che importa a me ch'egli m'inganni? peggio per
san tommaso apre le tendine: sbircia me disteso con la vescica di ghiaccio sul capo
con frustini, e con cavalli fece restar me come un minchione. d'azeglio,
pontano, 1-33: anche vostra maestà me abbattette in li tempi passati e fece
li tempi passati e fece conto di me, come s'io fossi un menchionaccio
che ardono e perché? / perch'io me gli abbia... /.
.. /... e me li goda /... alla barba
: è una minchioneria, credilo a me: i questi non stentan già per me
me: i questi non stentan già per me, per te, / ma si
ridon ben si di te e di me. redi, 16-iv-376: qui dicono
; / per tal ch'en tutto vosco me despono, / se de tal
iacopone, 1-58-26: sempre a bruttare me e mea veste; / e queste
che si possa trovare; gustatelo e poi me ne direte le novità ». e
malatesti, 63: voglio che 'l padron me solo incolpe / s'un dì non
scoldellarono essi a lor vantaggio / e a me lasciar la pentola, ch'è rotta
farmi miniare la tua fotografia, non me la restituì ancora. 4.
da essere que'in italia una miniera per me, donde trarne il mio bisognevole.
oro fiorentino; e io, balordo, me ne sono accorto tardi. capuana,
che se lo sapessero i ministeriali guai a me! e addio cattedra! pirandello,
parise, 5-290: egli parlava di me in questo senso per aumentare da un
poliziano, 1-760: deh! porgi a me un sol minimo giorno / di pace
e minima dimora / in quest'uso per me da voi si spenda, / poi
subdito e minimo servitore, de continuo me ricomando. n. da ponte
opinione pare a quei signori ed a me, minimo servitor suo, che sia utile
del giovine sassone; non parlerò di me, parte minima ed infinitesima. leopardi,
prince del famoso monte / risveglia in me soa minima favilla, / porgerò forsi cum
lieta fronte, / ch'impetrarano a me morte o mercede. alberti, i-9:
minimi, reputo fatto e non fatto a me. bibbia volgar., ix-102:
uno di questi minimi che credono in me, meglio sarebbe che con una macina
a uno de'miei menimi, a me non lo faceste. beicari, xxxiv-142:
il facesti, / sì come a me il facesti fu ciò poi, / e
ricambiarvi,... donassi tutto me stesso. -girare, marciare al
, iv-60: essendo riuscita anche a me -inconcepibile la notizia di quella tale ministeriale
. adriani, i-89: non pare a me che mal definissero i filosofi amore quando
voluto riprendere i più leggieri peccatori di me,... onde ben mi sta
dove io vegga le lettere, che per me sono ministerio santissimo, fatte strumento di
della predica, non sarà lecito a me, posta giù la procura, prendere la
ministero. lambruschini, 4-146: a me basta ricordare che il ridolfi resse in
sacra erudizione non ha bisogno d'imparare da me che anche negli antichi secoli ogni chiesa
aglaia, le mie rime amorose da me vengono riposte. monti, 15-245:
marchetti, 1-11: à imposto a me [parla una colomba], / come
ministre di dio, da cristo e da me siate sempre benedette, che veracemente siete
a'prieghi miei tu fosti, / me là guidando, ov'ho lasciato il
fiorentino, xxxv-1-916: k'ad onto meo me l'ài comannato, / ca là
non lo faccio mai. / -per me, don paolino, minestratene assai. guerrazzi
, la coscienza, che ho di me stessa, mi soggiunge l'ardire. tasso
calice della mia passione, ma io me lo sono ministrato con le mie mani
nonché agli altri, neppur quasi a me medesimo. 6. provocare in
: i'voglio / che tu ministri me e la famiglia, / e disponga a
. musso, iv-207: - a me [gesù] tocca, madre, mentre
dà la vita al mondo; a me tocca ministrarti quanto bisogna alla tua vita
xxxiv-239: o dolce giesù mio, a me mi pare / che la sorella mia
lasciato niccolò tutore di tutto, e me e giovacchino ministratore fino a tanto niccolò
preghi eran sì ardenti, / ch'offesi me per non offender lui. boccaccio,
securo che piglieranno altri modi che usare me per ministro a tortela. bibbiena,
interamente non si confidava disporre lo spirito per me. li ministri non operano mai bene
lamenti storici, iv-72: però libera me, col tuo pregare, / da'ministri
ii-1-1: poi che proemialmente ragionando, me ministro, è lo mio pane ne lo
confessare il mio fallo (perché da me non avranno nulla) e con la
buondelmonti, ii-30: le rigide opinioni da me sostenute possono essere utili a moderare il
cristianissimo molte cose trattate e stabilite da me con questi signori ministri di sua maestà
/... empia filiste, / me troverai, ma almen da re,
quanto è mai bello questo giorno per me! possano tutti i ministri del culto goderne
= voce genov. minò me, sm. zool. genere di rosicanti
: e però siate tutti secondi a me, o piramo, o tisbe. né
autorità de'suoi voti, minorerà in me il ragionevole dubbio di averlo troppo imperfettamente
mio peso alleggerirgli la lettica, ed a me si dà spazio d'aspettar che si
quattro giorni? chiari, 1-iii-48: in me minorò il tempo quell'acerbo rammarico che
.. non potevo più disporre di me stesso, perché sentivo di dovere ai miei
, rettor., 27-6: pare a me che gli uomini, i quali in
fatto, a non esservi ricordato di me in su 'l testamento. livio volgar
sol peccato, et io ogniotta uccido me stesso ». petrarca, 232-2: vincitore
vostra signoria illustrissima fosse stata minore verso me che verso gli altri, de'quali ha
. tasso, n-iii-711: s'a me si dee giovare, il qual sono
gaudio che sia spenta la battaglia / per me da voi contra quell'altro presa,
leonardo da campoloro, minore osservante come me, espone filosofia e matematica. massaia,
. aretino, iv-4-271: il di me vergognarsene è nulla e il dimandarne io
ogni volta che parlo con minori di me, vidi il piacere che le mie ardenti
gran tristizia, / e vogli esser per me buona avvocata, / ché sai ch'
; e l'ho desiderato tanto, me n'avvedo adesso, tanto tempo che
: de istis et his similia sì me nde mette en colpa, come ipsu domnideu
decoro proruppero in basse villanie contro di me. carducci, ii-2- 268:
appare limitato, insignificante, irrilevante, me schino; pochezza, limitatezza
minuscoli. pasolini, 7-161: parla in me ora la grande pietà della verità con
papa. pontano, 1-45: 10 me ho riso che è stata levata de la
tra le minute de'brievi spediti da me, quella del brieve, l'esempio
prestezza che le mie lettere mandate da me agli amici e a'miei nemici ancora,
qualche stupendo scoprimento fattovi da me, come in un poco di minuta
tutte le cose minutamente, come a me incognite, in questi libri comprenderò. leonardo
scrivimi minutamente ciò che tu senti di me, de'negozi e degli uomori, che
stampa, 19: io conto fra me minutamente / le doti del mio conte a
di confrontare minutamente la lezione brunacci da me riprodotta con qualche modificazione a quella del
le minute delle lettere che scriveva a me. questo è possibile delle primissime:
nato nell'altro secolo, porto con me un po'del suo amore alla tranquil
, che la pazienza e la fiducia in me stesso... non solamente sono
): io non veggio che di me altro possa avvenire, che quello che della
. patecchio, xxxv-1-586: grand noia me fai... /...
, iv-1-214: egli si rivolgeva a me, parlando. è strano come io ricordo
. pirandello, 8-549: sempre dentro di me qualcosa che m'impediva d'accogliere la
patrizi, 686: di vero a me pare che voi rumereste, patrizio, il
. graf, 5-48: intorno a me... / e gale e pompe
avessi dato [il denaro] a me, ragionevolmente mi diresti il peso;
peculiare. muratori, 5-i-225: a me pure sembra, come prima sembrò
,... se ricorressero a me, lasciandomi anche facoltà di scrivere più
: non contenti di aver fatto di me il campo sperimentale dei tormenti, [
. mazzini, iv-6-352: quanto a me, non avendo obblighi collettivi, darei
fraudato di la fede che tefaea in me. berni, 356: sono ragguagliato
conviene seder a tavola, pare a me che sarebbe ottima cosa il far un poco
nome mio; e questo cielo / di me s'imprenta com'io fé'di lui
, / non prego ora io per me: mille altre ho fatte / malvagità,
mie ore: il resto del tempo me lo spendo ridendo, cantando. manzoni,
novellino, vi-102: messere, a me sovviene di mia gente e di mio
che dianzi / ebbe a prezzo da me nel mio paese, / per fondar
e bee lo sangue mio, sta in me e io in lui. petrarca,
/ anima fia a ciò più di me degna: / con lei ti lascerò nel
377): mi piace in favor di me raccontare non una novella intera, acciò
ché ciò è uffizio d'altri migliori di me. la mia è piuttosto un'arte
: eo l'ho servita a tutto 'l me podere. dante, purg.,
la mia pace / in amar chi me non ama? niccolini, i-57:
che dipendevo da lui, ma egli da me. d'annunzio, i-7: le
, 10-194: andava intanto prendendo in me consistenza una mia idea di poesia-racconto,
parere ad erofilo, ero- filo a me domanda il mio; che dovemo fare,
valore enfatico, nella costruzione mio di me. buonarroti il giovane, 9-670:
mestiero, / e con irreverenza mia di me, / contro all'ubbidienza, con
v-495: 'con irriverenza mia di me '. quello * di me ',
di me '. quello * di me ', aggiunto a 'mia ',
signor che dramma / non lascia in me che non sia quasi strutta.
bontade seguramente adomando aitorio e consiglo per me e per li mei amise e signure.
meo sir mosso / sì fero ver'me adosso, / che non cura meo
gesù cristo, xxxiv-401: sendo stato da me fatto prelato / de'mia fedeli,
ti perdo e quando morte / da me ricevi, e mia non fosti allora
del mio cuore e de'cuori a me diletti, quando rividi e riabbracciai padre
. alcuni già qui sono / con me, con noi. gli altri, non
, che sono stato tutto fuor di me per uno disgraziatissimo caso avvenuto al mio
mio, se tu vuoi dare contento a me, et far bene et onore a
convenienza, opportunità e vale 'adatto a me, opportuno, quello che mi vuole
fuggi, e come vola / a me il mio tempo, allegro e immaginoso.
a quella bella cosa, / che me n'ha colpa e mai non fu pietosa
pur., 9-35: lietamente a me medesma indulgo / la cagion di mia
mi consumi! idem, 89-12: misero me, che tardo il mio mal seppi
sapienza e carità, che possanza: me ne fa testimonio la ragione umana e
la ragione umana e la divina; me ne fanno testimonio... gli
voglio innanzi che costoro dicano male di me a corpo voto, che a corpo satollo
e non avete alcun potere sopra di me. 11. persona che appartiene
, dire'e simili. -indirizzato a me. fagiuoli, 1-2-7: -poco fa
- credo di sì. -inviato da me. grazzini, 4-254: -la fanciulla
miomanzìa, sf. divinazione del futuro me diante l'osservazione del comportamento
/ se, per un bacio, me le baratto. b. croce, iii-27-72
ogni mira, / ognun fa sopra me sue belle chiose. / non mi riprenda
a un bersaglio e ser- vansi di me per mira, perché ora mi prega lucio
volevo ch'egli [papini] con me esagerasse, non volevo che azzeccasse la
, cogliesse la mira, trionfasse proprio su me. -condurre alla propria mira:
alla mira di mandare un figlio, me, a servire lontano da casa,
sono ancora troppo giovane per capirlo da me solo. idem, 2-231: si viene
pago / fora d'un solo, dentro me non siede / altra a par
per vedere lei; onde mirabile letizia me ne giungea. cavalca, 16-2-282: pensando
): appresso questo sonetto apparve a me una mirabile visione, ne la quale
43): questa mirabile donna apparve a me vestita di colore bianchissimo, in mezzo
un bollettino pel suo maraviglioso coraggio. spiro me ne scrisse mirabilia. = voce
che dio proibisce il suicidio: or ora me ne sovvenne, ed è proprio vero
gran fatica [genevera] venne a me. s. degli arienti, 148:
, 1-262: anche la sua passione per me, che io ero solito contemplare rapito
lo so, anche se tu non me l'avessi detto, che non sono un
miseri, li avevo sempre fabbricati da me, con qualche cencio, qualche foglio
questo? forteguerri, iv-55: a me son state dette? oh che miracoli!
musica rinnovavano e rinfrescavano a miracolo in me il senso della vita. palazzeschi, i-239
avere quegli stamponi, bisognerebbe che me li mandaste per qualche vetturale o vetturino,
hanno conosciuto alla mirandola e altrove, me ne dicono miracoli così del core come
mia amanza, si è posta a me in miracolo. -promettere miracoli:
vecchia e da lei, cui prese di me pietà, cortesemente raccolta. scalvini,
. redi, 16vii- 154: a me la canzone par miracolosa. al sig.
: la poca corrispondenza... da me trovata in amore, anche quando ero
e di poesia, e il passaggio da me fatto dalla gioventù alla virilità, e
mazzini, 24-362: questa guarigione ha per me quasi del miracoloso: saltare dopo cinque
di quello non altramente toglieva la vista a me mirante che posta figura sotto chiaro vetro
quel mirava noi e dicea: « oh me! ». petrarca, 242-1:
mirar con tal desio, / che me stesso e 'l mio mal posi in oblio
iovare. / mirate ennesto specchio / de me desfatto vecchio! chiaro davanzati, 26-1
e vidi un che mirava / pur me, come conoscer mi volesse. idem,
, v-101: vidi il palido giovane me con tutto lo 'ntendimento mirante fiso. serdini
la medaglia, miratela, riconoscetela? ora me la rendete e pacificatevi meco. tasso
, dipartiti; ché avuto hai di me quello che avere ne dei, né mai
ti distorni / che gli occhi a me non torni. tasso, 14-9: perché
, / e mirar lei, et obliar me stesso, / sento amor sì da
tu miri, / quelle tue parolette / me son saete / di fàrme morire.
/ o desdegnar, per fare me morire, / o guardar, perch'eo
bellissima angioletta, / abbi pietà di me, mira ch'io moro. metastasi,
poco li suoi dolci sembianti transmutasse a me, massimamente in quelle parti dove io mirava
chiabrera, 1-iii-229: parte non è di me, salvo che rea / di pena
che, mirandomi al specchio, di me tremo. lupis, 311: non si
] indifferentemente con ogn'uno e con me n'ha tenuto diverse volte lunghissimi ragionamenti
, è il destino che mira a me e mi saetta. sarpi, i-2-71:
questa volta tu hai concio e saettato me, quando io credeva che tu mirassi altrove
luogo, mi sentio dicere appresso di me: « vedi come cotale donna distrugge la
, v-1-453: io non so perché io me vi dica in un tratto cavaliere e
dilettevole. alberti, ii-339: a me la patria diede questi ornamenti, premio
della capitale ungherese; ma per me, ignorante, dico il vero,
della mirra è il diletto mio a me. vito da cortona volgar., xxi-746
xv-19: certo che ben è ragione / me sia noios'e spiacente, / membrar
: ho piacere che tu pensi come me sulla dissertazione dell'uomo quadrupede. vi è
che è necessario per non odiarli, me ne sento la mia dose. mazzini,
baretti, 2-59: que'capitoli da me sparsi quà e là per la 'frusta
e su questo narrerò un fatto che per me poteva essere tragico. lampredi, 2-51
. fenoglio, 1-26: quanto a me, debbo dire che quella miscela di sangue
nella scuola stessa non va, secondo me, i neri son più pronti di
del wickhoff, consente nella teoria da me svolta nell'« estetica ». montale,
tu, che mostri avere / per nemico me sol fra turbe tante, / usciam
di chi legge. papini, 1-744: me lo disse in una lunga lettera lunga
, n-80: le dottrine del lamennais da me confutate quell'anno stesso...
serpente. e mi avveniva di parodiare contro me stesso, negli intervalli lucidi delle mie
il cuore. pasqualigo, 310: me ne resterò con la compagnia del mio
di alessandro volgar., 72: io me ne vengo inverso te per combattere e
139: gli ho risposto che io non me ne mischiava.. bragadin, lxxx-4-643
abbo perseverato, si comincia a dipartire da me; e alcuna volta io penso della
portare via il mio tenente, a me mi si sono mischiati tutti i giorni della
ii-401): io, madre mia, me ne starò col mio polletto e col
f. doni, 3-140: parve a me che... passassero infiniti uomini
sollevaste el viso alquanto su, / mirando me coi vostr'occhie sdegnose. benvenuto da
b. palmieri, xxxv- 1-445: me dolore / vèn d'ogni parte come pioggia
labore / mischiato, a danno mai me non diserra. fra giordano, 5-146:
amaro v'è mischiato / è perché mai me ne sazi. moravia, vii-426:
. panzini, ii-39: a me venne una gran voglia, come a
guittone, i-39-45: io guai, guai me mizero, mizeris- simo'e orbato,
miscredente io fui, / miracolo è di me degno e di lui [amore]
cuor esser assunta, / perché a me la celasti? / io non
so come la cosa si seguirà; a me pare questo di qua uno nuovo mescuglio
della sua coscienza un caritatevole odio per me. 15. fusione di due
dio, si metta a scrivere a me, che sono una vile feminuccia ed una
vi supplico... vogliate ricordarvi di me, povero miserabile peccatore. c.
mise a vivere (innanzi a me? dentro di me?) d'una
(innanzi a me? dentro di me?) d'una vita così profonda
che incominciava a impadronirsi irresistibilmente anche di me? -con valore enfatico.
o ch'egli, per vendicarsi di me, fomenti in te qualche nuovo capriccio.
? che cosa avrai tu pensato di me quando ho esclamato: io sono un
tutti dei miserabili... di me potete pensare, quel che volete,
miserabili! »... dicevo a me stesso, mezzo arrabbiato e mezzo divertito
morire senza lasciare alcun nome dietro di me. g. raimondi, 6-74:
persone miserabili, non fu ammessa da me, né meno reietta. pallavicino,
. salvini, 22-415: intorno a me adunaronsi le bene / acconce in testa
a venire lieta, ebbe invidia di me, ch'ella non volle che tu mi
/ le cose miserande / eran lungi da me come da un dio / beverato di
nel gran diserto, / « miserere di me », gridai a lui, / «
8-46: miserere, padre, di me, ch'i'son giunta a rqal porto
! mi rispetta; / miserere di me! carducci, iii-3-9: giù da'bei
! palazzeschi, ii-786: miserere di me! e tutto per non aver trovato
5-470: caro fratello, / miserere di me: dammi il tuo cocchio, /
. miserere mei: abbi pietà di me. rappresentazione della conversione di s.
con una lettera... ad me ha pianto le miserie e stenti sua.
fosse, sì cominciai a piangere fra me stesso di tanta miseria. bibbia volgar.
collodi, 764: quanto però a me, c'è da rallegrarsi poco! una
mi morde, la notte fraterna in me calma, preme la molle palma sui miei
lu caminu. galileo, 5-298: a me non par egli essere altrimenti / che
la intercessione de li soi sancti ke me nd'aia indulgenzia. dante, inf.
voi mi fate torto. oimè, misera me! misericordia! cellini, 1-95 (
, il sonno, la campana / me turbaron la mente e con acuto / grido
! il pieri cosi sbertucciato ricorse a me per aiuto. guglielminetti, 2-112:
che io muoia, a misericordia di me vi movete. livio volgar.,
seguito a supplicarti che per misericordia di me abbi cura della tua salute quanto puoi
. lambruschini, 4-224: faccia di me il signore quello che a lui piace.
ora; fra poco / chi sarà da me beato? / forse un misero cascato
a questi, / ch'essi scorti da me, vinser l'incanto / ove tua
pellico, 2-29: non posso reprimere in me un certo moto di disprezzo quando vedo
misera e miserabile: nientedimeno ritorna a me, e io ti farò gloriosa e
. in espressioni esclamative (come misero me!, misero te!, ecc.
!, misero te!, ecc. me misero!, ohimè misero! misero
!, ohimè misero! misero a me!, ecc.; o anche semplicemente
cielo d'alcamo, 56: oi me, tapina misera! -com'ao reo
mia salute, che, misero a me, ancora era tempo di trovare misericordia.
misericordia. petrarca, 50-63: misero me! che volli, / quando primier
. poliziano, i-553: miser'a me! quando ti vidi in prima, /
natura / pria che si cangi in me sorte sì dura? galileo, 8-viii-327:
lascia. fiacchi, 197: ohimè! me misero! misero me! / ho
197: ohimè! me misero! misero me! / ho perso un tenero mio
un a l'altro impalmati; ed oh me misera, / in suo giudicio dio
della moglie defonta che della fede a me data, si pose in pratica per nuova
ormai ben tua speranza, / ched eo me son pensata- mente aderta / per contastare
alfieri, sono infermo di misogallismo e me ne trovo molto bene. gobetti, 1-i-232
quando lo dolce isguardo / vidi ver me piacente e amoroso; / ora mispero,
potenza avete / in poca dimoranza / me di due mal sanare. =
fatemi provare, e se trovate in me mispregióne, sì me ne date lo guidardone
se trovate in me mispregióne, sì me ne date lo guidardone. fiore, 8-7
mispresa / amor, che sempre vói ver'me pugnare. idem, 1-34-6: saver
è la mispresa, / onde colpate me, senza fallanza. = dal
una miss bronzetti che si ricorda di me. arbasino, 3-20: due miss inglesi
io a fare il missionario! povero me! mi martirizzano! fogazzaro, 1-427
anche sotto napoleone. a taluno che me ne parlava risposi che a'manigoldi di
fianco,... quantunque da me non sarete divisi mai, perché nella
e la ripugnanza che faceva nascere in me l'idea di quella missione fatale che pareva
questa separazione ch'io ho fatto di me da me mi ha pur fatto inamabile fra
ch'io ho fatto di me da me mi ha pur fatto inamabile fra gli
arrivò qui giorni sono, cercando di me e dicendo ch'era stato in calabria,
il quale ama ancora di usare con me quel tuono misterioso, che poteva forse star
. g. capponi, 1-i-54: a me voi altri che soprastate alla misteriosa chiana
aurora, e a distrarre la signora e me dalle nostre contemplazioni platoniche. fogazzaro,
notte sempre all'ultim'ore / odi me supplicante e dona pace, /.
trafitto il cuore. si rideva di me quasi apertamente, si parlava di quell'amore
mistero. poerio, 3-108: forse a me stesso non sarei mistero / se tu
2-225: quelle [donne] alte per me sono un mistero. esse lo sanno
posso uscire di sua commessione, perché me n'ha parlato come d'un mistero;
via, è inutile far tanti misteri con me: siamo vecchi amici, sì o
reticenza. giusti, 4-i-260: per me ci vada pur senza mistero, /
ricordanze, unica religione che abbia per me qualcosa di mistico. e basta. b
31-78: sua effige / non discendea a me per mezzo mista. buti, 3-817
leandreide, lxxviii-11-443: per non distar da me del tucto, dista / da me
me del tucto, dista / da me, anci non può da me distare,
/ da me, anci non può da me distare, / tanto è la sua
con amor mista, / per sostegno di me doppia colonna / porsi fra l'alma
annunzio, iv-1-202: in fondo a me si moveva un poco di compiacenza, mista
saba, 291: se mai di me, del mio pallido volto, /
toscana. montale, 3-102: con me usava un misto di cattivo inglese e di
la divozione per certo venia (e me ne duole) soprafatta dalla vanità; e
. carducci, iii-10-127: 10 per me non credo al detto di seneca da lui
'. c. arrighi, 3-112: me la comperi lei una pagnotta, sia
, accioché, toltami la misura, me ne tagliasse e cuscisse una vesta.
pigliar la mesura d'una cintola, e me la rintricò nelle braccia. c.
del quattrocento, lxiv-22: lo cercar me dà pagura, / el tacer me dona
cercar me dà pagura, / el tacer me dona morte, / io non so
hanno preso questa misura di precauzione per me? palazzeschi, 4-84: giudicavano misura di
il libro dove sono state già per me ordinate queste fatiche,... farei
. della valle, 211: or io me n'vado / con quella libertà che
esageratamente. patecchio, xxxv-1-585: molto me noia for de mesura / omo veglo
n-473: lamentomi... / di me medesmo ch'amo for misura / una
. iacopone, 1-61-46: mo 'l me pensava / quann'eo manecava, / el
sì fuori d'ogni misura geloso di me, che io, per questo, altro
rive del bellissim'arno, / rive da me fuor di misura amate. davila,
; / se poi non vorrà farlo, me lo dica, / onde io possa
provvidenza, la quale ha prese sopra di me le sue misure, vedendomi accresciute le
, e finalmente si vendicasse sopra di me medesimo per un centinaio di ducati che
parlato così, che abbiate fatta a me una tale proposta. avete colmata la
, sia di questa profondità, perché a me pare sempre avere inteso che questa distanza
iacopone, 1-89-190: a tal fornace perché me menavi, / se volivi ch'eo
temperanza? / quanno sì esme- surato me tte davi, / tollivin'da me tutta
surato me tte davi, / tollivin'da me tutta mesuranza; / però che picciolello
tutta mesuranza; / però che picciolello me bastavi, / tenerte granne non n'
dopo avermi sbendato, roteava dinnanzi a me in tutti i sensi una fiamma,
: tanto meno potrà intra venire a me... che pensoso non abbia
migliore così, per una ragazza, me la sono misurata io e la misurai a
). verucci, 27: a me mi darebbe l'animo, bisognando,
innocenza. poerio, 3-654: a me pur basta di caserta il conte, /
forteguerri, iv-257: io misuro ciascun con me medesimo. cesari, 6-445: trafigge
se 'l veder non erra / anche a me breve corso il ciel misura.
: non ti misuri, e biasimi pur me, e taglimi legne addosso. se
mise a supplicare languidamente: - love me to-night, andrew! -scandito su un
ancor di senso, / condona a me se d'ulimenti eoi / sul tuo busto
, i quali dr. mi dié per me a neri ardin- ghelli ex meno j
forze del mio intelletto, cosi fra me stesso ragionava. zanella, 50:
de grazie infinite / mostrase ver di me la copiosa / clemenzia tua. bisticci
spira un ancor vivo, un per me immortale alito di quella fragranza dell'animo,
! palazzeschi, 1-191: sotto a me ardevano perennemente alcuni ceppi, un mite fuo-
: / ed io, miser a me, sovente il provo, / veggendo bella
mia forza col suo ingegno, / ver me mostrando sempre sdegno novo.
. casotti, 1-5-67: rimettetevi in me, che ho del mitidio, / dice
, essa s'appoggiò ancora meglio a me e, subito ridendo, mi domandò
deh chi 'l mio nodo rompe, e me non scioglie? / avess'io parte
carducci, ii-10-56: tutto questo è a me cagione di una spostatura orribile, mentre
: voi potere avere assai malanconia di me e della miseria mia, che so senza
. cassola, 1-155: -a me victor hugo non piace. -baba lo guardò
, veramente cristo in terra, a me è paruto che mi siano state a modo
prima della mia partenza da recanati, perché me lo impedì un'ostinata flussion d'occhi
). pascoli, 1079: per me gli arimanni erano servi della gleba,
iii-135: il primo capo di accusa contro me di tali critici in mitria, è
che avrebbero puntato i mitra su di me. pavese, 5-175: sentimmo un urlo
vulghi, sta, / che importa a me? non fo madrigaietti / che voi
dal tema del gr. [x£yvu|xi 'me scolo 'e da neolitico
): s'è egli innamorato di me e viensene a star meco bene spesso;
1-119: mo'vorrà convertirmi, anche me: ricondurre questa pecora smarrita, sul
questa notizia. castiglione, 152: a me par... che questa vostra
. bernari, 5-281: da mò me ne sono accorta! -da mo innanzi
, darli questi quatrini e fare che me ne dia un quinto de vino e
. sanminiatelli, 11-183: rideva di me quella donna indifferente che avevo accanto e
spieghi / lo stame del desio che 'n me si serba. tasso, 11-46:
237: sacerdote, abbi misericordia di me per le stelle del cielo, per i
vaga e mobilissima, correva innanzi a me mentre andavo strisciando contro i muri.
amar cosa piacevole, secondo che da me fu spiegato. carducci, iii-18-48: giuseppe
poggibonsi, lxxxviii-1-446: egli essal- tava me: or m'ho a conquidere: /
? d'azeglio, 1-152: pensando a me qual ero allora, mi par proprio
se l'avessero ricostruita per gente come me, forestieri venuti dall'occidente, sullo
incontro con antonietta venne improvvisamente sopra di me. era di una vivezza e, in
piace a tutti mobilizzazione (e a me neanco piace) viene molto a proposito
non si può saper... -io me ne mocco. s. maffei,
insospettito / ch'ella si mocchi di me. = deriv. dal fr.
dare a intendere al padrone che certi ghiotti me l'hanno fatto cadere di mano e
seguito di poi sapete voi meglio di me. -tu sei graziosa, moccicona! -e
due filza di tordi, dandogli a chi me gli porti a casa, dico:
dello scherno infilzato nei deretani vigliacchi a me giovanetto prendevan l'anima meglio d'una
. giovio, ii-14: di grazia me ricomandarete, e gli chiederete un moccolo
. nomi, 1-44: se per me non saranci altri moccoli / per la
la cagione del ritardo? pinelli non me ne ha scritto nulla: e sarà
proporzione di cinque piedi, che da me si conserva. giordani, i-2-60: lorenzo
un modelletto con tutto quello studio che per me
ecc. giovio, ii-118: a me pare che per mille vive ragioni lo
vuol dipingere un modello di miseria dipinga me. fr. andreini, 97: un
gozzi, i-4-15: quanto è a me, direi che, essendo stati al mondo
era sereno fulgido; modello / rimasto in me d'ogni bel giorno, immagine /
una stanga in mano, e non me n'avedevo, ch'io gli vol-
idio che elli non gionse anco a me! fr. martini, i-26: con
: chiaramente potrete conoscere il modello da me fatto avere in sé quella simetria,
bello / e, poi ch'ebbe in me posto ogni sua cura, / per
stare a modello è cosa spasmodica per me. 41. dimin. modellétto
maiestà sa che quel che dà a me, ei lo toglie a sé. ma
, supplicandoti... che a me... tu sostenga la non forte
voi il tempo è pessimo, e me ne duole. qui va piuttosto sul
, come per non scomparire davanti a me. -in modo non strettamente rigoroso.
è dovuta a sirtori; ma non me ne duole... a me,
non me ne duole... a me, le accuse a noi di moderatismo
.. disporre dell'opera sua, benché me l'avesse egli venduta, se non
bach ed io lo presentai loro un poco me. 'rnizzato. stuparich, 4-142
incostri. boccaccio, 21-41-11: chi di me parla alle cose superne / la mente
a. f. bertini, 4-3: me lo fecero a un tratto creder per
139: l'analisi che faccio di me sembrerà l'analisi di molta parte della società
cor di ciaschedun moderno, / salvo che me. petrarca, i-2-155: raffigurai alcuni
però se essa ancor dura, non me ne fo... meraviglia, ma
per offendere la sua modestia. me lo perdoni la sua modestia ': costretto
voglio ricordarvi qualche cosa di cui in me stesso m'esalto. -passare,
3-82: io andava or pensando fra me medesimo qual sia la cagione che induca i
il modesto sentimento ch'io ho di me stessa non si tratterebbe fra'termini del
. baretti, 2-233: che importa a me che a voi piacciano i vocaboli '
1-2-228: le osservazioni più scrupolose da me fatte in quest'anno nella spicciolatura eseguita
smentire. pascoli, i-158: a me fanciullo si diceva che quel poemetto era
il mio spirito, se morrà con me, si modificherà con me nella massa
se morrà con me, si modificherà con me nella massa immensa delle cose. gioberti
egli volle che facessi alcune modificazioni, me la rimandò, com'eravamo rimasti,
. / tossiva un poco... me lo scrisse tardi. e. cecchi
, vii-253: lei sa meglio di me che a bologna ci sono le così dette
donne, udio parole di lei e di me in questo modo che detto è.
bon modo, / sempre 'n piacer è me; / e de ciascun me sto
è me; / e de ciascun me sto, / sì bonamente a modo,
, / che gran pagament'è 'n me. dante, vita nuova, 38-2 (
, che in così vile modo vuole consolare me e non mi lascia quasi altro pensare
e a'modi del suo giornale, me lo dirà liberissimamente: ché lo manderò
già uno rivo chiaro molto, a me giunse tanta volontade di dire che io cominciai
foscolo, gr., iii-28: a me voi date / l'arte, o sacri
arte, o sacri poeti, a me de'vostri / idiomi gli spirti (e
, 4-126: be- lacqua, a me non dole / di te ornai; ma
g. cavalcanti, i-329: a me stesso giuro ed imprometto / a tal
buoni quando l'ira non rugge in me senza modo, son sempre l'istesso.
. capellano volgar., i-103: a me pare servi tudine tenebrosa e cosa da
quest'acqua si possa passare, / e me l'insegni, ti ringrazio e lodo
capo come va. lasciate fare a me, che le farò conoscere chi è lei
d'annunzio, iv-1-207: dietro di me, così da presso che quasi mi
tu menti, gli dissi che se lui me lo aveva a dire più, che
il modo / onde tu salvi a me la vita e renda / d'un valoroso
e disagiarsi ella per adagiare e comodar me. ariosto, 44-75: di sua figlia
milano. pirandello, ii-1-281: no, me ne vado io, invece, se
struggo e rodo; / e per, me mai non v'è modo / d'
o di concimazione: questioni che a me ed a moltissimi interessano molto più diretta-
affretti a nascere? / tua luce a me che vai, s'io più non
1106: una potenza... di me, umile ingegnere idraulico irto di moduli