. idem, 994: ed or, me- lisenda, accomando / a un bacio
fiorentine hanno maritate le loro fanciulle, le me- nono a mostra e acconcianle là che
per non aver essa altro male che un me- scuglio d'ipocondria e di affetto uterino
: si no assente al tuo appello, me- naccel de ferire. pananti, i-39
, 1-15: regnando romolo, fu da me- cenio impunitamente trucidata la moglie, per
niuno studio e l'incapacità d'ogni altro me- stiero, che quello della guerra,
suo. petrarca, 129-50: pur lì me- desmo assido / me freddo, pietra
ingenera il canchero, ed allora l'umor me- lancolico è chiamato atrabile, e da
, / né da nocchier c'a se me- desmo parca. -aiutare la
de'nimici, cavalcando verso castelfalfi se ne me- norono molto bestiame minuto del detto ber
'sigillo, documento'; cfr. lat. me- diev. bolitta (1282,
sutto, / uom vile chi voi esser me- schiero, /... /
, sf. bot. albero della famiglia me- liacee (khaya senegalensis), che
vostro male, e, come partecipe di me- desma passione e forse peggio » -
colore intrepido, così al giuocatore è di me- stiero di non cambiar mai con la
luschi gasteropodi prosobranchi dell'ordine me- sogasteropodi, dalla conchiglia globosa,
lor giovantute sappia comportare, / per sé me- desma castità volere. cecco d'a
ma cedi or, prego, e te me- desmo serba / a maggior opre.
piedi il più chiomato tra gli angeli di me- lozzo, che mi porta la benedizione
. svevo, 2-392: la madre del me- righi (oh, quella vecchia brontolona
di molluschi gasteropodi prosobranchi, dell'ordine me- sogasteropodi, comprendente specie marine di notevoli
madre, e semplice e lascivo / seco me- desmo a suo piacer combatte. buti
un palagio, divengano un'osteria, ewi me- stier d'altro, che dar loro
mente degl'idioti, celebrò in atene un me- stiero che valeva a coronare il delitto
come risona / il nome suo di sé me- desmo adorno! bruno, 3-178:
mostra solamente al mondo, et in quel me- desmo luogo si sommerge. foscolo,
se con dolce armonia due istrumenti / nella me- desma voce alcun concorda, / pulsando
le maniere di una nazione data tutta al me- stiero deltarmi. alfieri, i-251:
la testimonianza d'ovidio nel primo del suo me- tamorfoseos, dove tratta la mondiale constituzione
assai curioso di quanto si appartiene al suo me- stiero, m'ha contata una tal
soltanto è innamorata daddovéro, come direbbe la me- nica, ma è anche promessa sposa
monti, 16-958: in questo mentre di me- nezio il figlio, / i cavalli
son necessarie anch'esse; ma tu, me- schin, noi vedi.
(e si riferisce particolarmente ai fenomeni me- tereologici). alamanni, 5-2-643
ostil furore. bruno, 3-126: la me- desma scrittura è in mano di giudei
allora è l'ora di chi fa il me- stiero de le scienze, ché in
[mio nonno] la fumea del « me- tato », il seccatoio situato in
premiato della mia operosità letteraria dal ministero me- nabrea con la dischiusione di un più
, e quasi si procaccia le sostanze e me- dolle delle cose che al senso
essendo disobligati l'uno e l'altro per me- zanità del papa o d'altri.
: li figliuoli infermarono sì gravemente d'uno me- trito che erano disperati dai medici.
modo cleofasto stette / gran pezzo in se me- desmo disputando. firenzuola, 343:
bono sete, tenpo è da parere, me- gliorando, emendando, e, dove
de quanto el vale e pò umilmente se me- desmo racomanda voi. dante, vita
fine si piglia per noi, è di me- stiero che da noi si faccia eziandio
. guittone, i-19-24: poi come om me- sfatto vennevi a casa e toccaivi con
, e a frate tomascino; e dielili me- z'edima a mezo genaio e
[l'affezione ipocondriaca] è nelle vene me- seraiche e nel mesenterio, meseraica e
, 4-100: toman da capo a la me- desma guisa / l'ascose ancelle ed
accenti facevano tutto quel luogo risonare, quelle me- desme note le selve iterando, che
sforzate d'accostarvi a quel mirabile ingegnerò e me- canico stupendo c'ha fabricato un ponte
venga per lo più dalla natura, vera me- dicatrice d'essi, qualora è alle
e se bon fusse el mondo in se me- desmo e nulla che gioiozo prestasse mai
in ciancie il cugin moltiplicare / tra se me- desmo lo ammonia, dicendo: /
volgar., i-109: quando l'uomo me- gliora più appo dio, tanto più
non solamente con la dolcezza della voce e me- liflue parole, ma con gli occhi
furono insieme protogene nella diligenza, panfilo e me- lanzio nel fondamento, antifilo nella facilità
tutta registrata / la dura storia di noi me- schinelli; / di lui, che
valore d'animo grande se mostra a quello me- desmo esser senpre, avegna che avenir
3. criptocalvinista, seguace di filippo me- lantone. 4. codice filippino
.. tutte hanno qualche... me- scuglio fossile. alfieri, 1-669:
egidio romano volgar., iii-2-32: una me- desma forfatura non è punita d'un
vuol dipignere a fresco, gli è di me- stiero intonacare tanto muro quanto basta per
nasce in soria, il quale chiamano alcuni me- topio. della porta, 1-234
, 26-7: il gambicèllo suo [del me- landrio] si pesta col vin vecchio
, i-10-118: adonque siate gieloze de voi me- desmo, e del nemico d'entro
, in acido metiletilglicolico e in acido me- tiletilacetico. = deriv. da
farina cruda, i semi del git o me- lampio,... mostrano qualche
si da l'onore, / con questo me- morial, ch'esso vi mostra /
piedi 2 e mezzo si può fare al me- desmo fine una gola di sporto piedi
xxx-1-93: dammi quel cacio qui, golosa me- nica, / ch'io n'assaggi
viani, 19-175: autore del 'goga me- remeo ', allievo di scarabigi il
'gragnola'... una quantità di piccola me- traglia dentro sacchetto o scatolina, colla
mano guarnita di mezzi guanti sul braccio di me- lafumo. -in costrutto ellittico
matre col disliale cavaliere) insiemi in uno me- desmo palo... pubicamente brusciare
di molluschi gasteropodi prosobranchi, dell'ordine me- sogasteropodi, che vivono in acque dolci
dividere le parole « proprie » dalle « me- rifl. taforiche » ossia immaginose
bocca. biondi, 1-46: immollatogli una me- dolla di pane in vino di spagna
armi consuete della sua onnipotenza fin dal primo me- morabil gastigo della poderosa impietà. lemene
pitt. che ha subito l'operazione della me- sticatura (una tela da dipingere)
buti, 2-160: 'incognito indistinto'; cioè me- schiato che propiamente con si cognoscea.
xliii-64: in sul monte calvario sì 'l me- naro, / ove spogliargli la sanguina
l'incostanza degli etimologisti. poco fa il me- nagio tirava questa voce da 'avarius'
s'e'sia soltanto... le me- nomissime... particelle elastiche di
, 110-4: stimato ho sempre che un me- desmo segno / avessemo ambidui e uno
dì gli ha indulto, / che se me- desmo, senza altrui richiesta, /
la neve e 'l fango, e al me- desmo raggio / l'una si liquefà
, de la quarta cotta, sono una me- scuglia di desperati,...
poi, cioè dal loro disfacimento e dal me- scuglio con innumerabili diversissimi corpi organici,
non serve o basta / questo presente di me- liflua pasta / per occultar la
paganino bonafé, xxxvii-151: quando la vite me- terà / che 'l cavriolo se vederà
. marino, 4-156: in un corpo me- desmo insieme insieme / aborrisce il serpente
paghi una messa / alla memoria / del me- schinello / che intirizzì.
terra ghetta, antimonio ed altri minerali o me- sture. invetriato2 (part
ch'è irremovibile. massaia, x-150: me- nelik, irremovibile nel suo proposito,
lama vecchia da un pover compagno, la me- gliore e la più fina che sia
pagar. gemelli cateti, 2-i-50: la me- schinella, quivi rimasa, ebbe a
libro della cura delle malattie, 1-7: me- dolla di pane, mandorle amare,
città di lione-, cfr. lat. me- diev. leonistae (nel 1220 a
che sono tra i triglifi, sono detti me- tope, perché greci chiamano ope i
cane da lepre ', dal lat. me- diev. [veltrus] leporarìus (
giaspis; nel terzo ligurio, àcato e me- tisto; nel quarto crisolito, onichio
carducci, iii-3-64: con me nel silenzio me- ridian fulgente / i lucumoni e gli
ei ne aveva. pasqualigo, 2-57: me- schiali poi con un poco di lume
, sf. bot. albero della famiglia me- liacee, diffuso nell'africa orientale,
continuo gli facea intendere lei più che sé me- desmo amare. machiavelli, 1-vi-418:
aquilano, 253: monstravi aver penser sì me- lanconichi / del novo danno, or
non potendo digerire un tale e sì grande me- scuglio, fu assalito dalla febre.
di buona resa al macello, ma con me- diocrissima attitudine alla produzione del latte;
. albertano volgar., ii-150: tornato me- libeo, vedendo queste cose, incominciò
sia buona voce antica, vivissima nel popolo me- taurense. e. cecchi,
magnifico, io, colli artisti; / me- cenatizzo come un ex-droghiere: / sovvenziono
. tasso, 9-71: era il sesso me- desmo, e simil era / l'
come gli omeni ferite, / e voi me- desma fer'e inamorea / la vostra
... da lui, molti pericoli me- dianti, seguita. testamento di lemmo
2-8: summo patre, degli superi, me- dioximi e inferi eterno rectore. guerrazzi
ch'assai meglio mi vedete / ch'io me- desmo non mi vio. dante,
mezza * barrique 'che è per il me- glissimo. 19. con
melampo] è dinominata una specie d'elleboro me- lampodion. domenichi [plinio],
), sf. miner. ant. me- lanterite. mattioli [dioscoride
appresso alla pietra d'èrcole sono pesci chiamati me- lanuri, ciò è codineri, e
, da punture di insetti; aeromele, me- laggine. tanaglia, 3-158
di malleomyces pseudomallei, agente eziologico della me- lioidosi. = voce dotta
], 448: il melissofillo, overo me- littena, ciò è apiastro, s'
l'orite verde, il medio, il me- lochite. baldinucci, 93: *
medicine potenti, nel levare il tristo, me- nono con loro assai del buono.
alcune specie di tenevelle, modioli forfici, me- ningo-filaci. tramater [s. v
corrotti! oh coscienze prostituite! oh faccie me- retricie! 3. figur
meriedricaménte, avv. matem. in senso me- riedrico. = comp
, sf. entom. genere di insetti me- cotteri, propri dell'america settentrionale.
logorate, il compassionevole ingegno raccoglie que'me- schinetti cenci già rifiutati dal corpo,
iv-417: 'mesenterite ': infiammazione del me- mesentere primitivo: lunga piega peritoneale senterio
iv-302: che cosa era a provare una me- sesca? / e la zuppa francesca
che è in relazione con il mesone; me- sico. -campo mesonico: campo nucleare
mesoprocèsso, sm. anat. mesoappendice, me- senteriolo (e nella donna è talvolta
mesorrino, agg. antrop. che presenta me- sorrinia. - anche sostant.
, sm. chim. sale dell'acido me- sossalico. = voce dotta,
messaggière, messagièro; dial. ant. me- sazèro, mesazièro), sm.
medesimi concetti; proporre reiteratamente i me- mestare nel governo: occupare una carica
delle mascalcie, 2-87: ancura a quellu me- denmu [flusso di sangue] valece
.]: ragazzina che à una bella me- stoletta. = dimin. di
(anche mestolinàia, si.). me- stolaia. fanfani, 1-66:
. antica misura di capacità per aridi: me- tadella. p. verri,
libre sei... si partirono per me- tade: l'una metade ebe simone
dell'occultismo); parapsicologia. -anche: me- tapsicologia. panzini, iv-418
, che è proprio della metatonia o del me- tatonismo. -in partic. sillaba metatonica
, vieù detta. filangieri, i-689: me- tensomatosi... è il passaggio
misticismo. ferd. martini, 1-i-322: me- nelich viene ad asmara. così riferiscono
sale o estere dell'acido metacrilico; acido me- tilacrilico. = voce dotta
richiedere... che si costruisca dai me- todologisti una teoria dei fattori storici,
savio uomo fece tanto,... me- tendo del suo in dare mangiare e
44: la distillazione, filtrazione e simili me- canichi mezi. targioni tozzetti, 2-179
. carducci, iii-7-168: nelle ecloghe quel me- libeo che migra, quel titiro che
quale, sotto qualunque apparenza e con qualunque me- scuglio, sta racchiuso il rame.
: come se perde in agio, in me- zagio s'acquista; ché vile prò'
il mondo con le sue aversità non ci me- schiasse poi il suo amaro, come
nobile giovinetto non proferir parola che non la me- schiasse col pianto. menzini, ii-8
st., 2-29: merzé chiamava el me- schinello / miseramente. bandello, 1-43
, meticano), sm. ant. me- tecallo. ulloa [barros]
1-2-42: ve n'è ne'poeti del me- tidio? tornielli, 1-190: io
in mala parte. baldelli, 5-1-34: me- nandro e filemone... tutta
: metragliatrice:... macchina per me- tragliare. ferd. martini, 1-i-429
silvestro, 271: fu metriato con una me- treia. moretti, ii-750: bambino
una rocca, che era in mar, me- nolli; / dentro v'entrar così
usò parri i colori sodi nel far le me- stiche e le tinte, mettendoli con
: più lo confortava la fumea del « me- tato », il seccatoio situato in
, a bodin; nessuno continua la satira me- nippea o i libelli della lega;
che seguon le curve de'fianchi, / me- scon le voci limpide in note lunghissime
dipinta... sono per il mio me- tato nuovo, che è un capolavoro
piglia centonico e breig... e me- schiale con il pasto e darceli a
sì serra a chiave, / che '1 me- desmo, che 'n tórre è sì
'l suo morso odioso, / di sé me- desmae de l'altrui riposo. loredano
al ponte / fé di sé degna e me- morabil mostra / contra le tosche squadre
mucipara. -tessuto mucoso: derivato dal me- senchima embrionale e contenente fibrille collagene
: " sentite..., la me- nica dice che è femmina. -o
rimanente del corpo. fantoni, ii-16: me- lampo il fido cane...
di celenterati sifonofori, ciascuno degli individui me- dusoidi, forniti di velo e di
446: nella grande e populosa città di me- retto, la quale...
provenz. enemistansa, deriv. dalla forma me- diev. * inimicitas per il class
d'ovo d'occella due denari peso; me- schialo insieme. boiardo, 3-149:
maestà un figliuolo unico maschio chiamato sultan me- met, di età d'anni 18
. omeoptoton, omoteleuton,... me- tabole o poliptoton, omiosis, oros
g. ferrari, 345: altri scrittori me- diocrissimi aumentano a dismisura il numero dei
, ch'era un uomo che di suo me- stiero vendea cervogia o birra e vino
276: le operazioni cirurgicali, che fanno me- stiero fin che si sanino le ferite
primo passo della trasformazione della mimesi in me- tessi. fu la formazione del seme
i costituenti di maggiore importanza, acido me- conico, resina, gomma, caucciù
albuminoidi, sostanze pectiche, meconina, me- conoisina, opionina; è posto in
commercio dei peruzzi, 503: avisammo il me- lioramento de le case da mirabello contra
tana. a. verri, i-194: me- nalippo nella selva di lemno..
: la voce è documentata nel lat. me- diev. hosta e osta a
, 3-400: essendosi di già aveduto che me- nippo, per le cose le quali
di martìri così ostico che avanti fa di me- stiero trangugiare. botta, 6-ii-305:
une medesme generazione de animali de acqua son me- gliori in altro et altro loco.
, / dunque 'l partire fora / solo me- zora -sovra ogn'altro ia. uo
mio, / di'come sei di te me- desmo pago / e tre persone una
, di pallio; cfr. lat. me- diev. palium (nel 1250 a
panisa, senese panizza), lat. me- diev. panicia, dal tardo panicium
medicina volgare, 28: la vivanda overo me- nestra deve essere di spelta miglio,
paradìdimo, sm. zool. rudimento del me- sonefro nei maschi degli amnioti adulti,
. feudale, attraverso la forma lat. me- diev. paraticum (e paragium)
di origine genovese, attestata nel lat. me- diev. (paranchus, nel 1268
e valoroso. aretino, 20-284: il me- dico vuole essere motteggierò, parlante e
lo eupatorio... si è una me- dema cosa con la salvia agreste over
di core, / fera disgiunzion di se me- desmo! -sfiorimento (della
volgar., i-194: passando alcuni mercadanti me- dianiti, traendolo della cisterna, lo
passando nella chiesa ella resta obligata al censo me- desmo. de luca, 1-13-1-25:
, ii-3: ogni passioncèlla sfrenata, ogni me- nomissimo atto di virtù, mai più
'timone ', penetrato originariamente in area me- rid. e, in partic.
già dissi; ma sovente ancora / il me- desmo color diffuso intorno / è dal
, 99-2: il quale suo fallimento non me- zanamente pare che. ssia da riprendere
le cui entrate annuali superavano i cinquecento me- dimni di grano o un eguale numero
. buonafede, 2-ii-37: i medicamenti di me- lampo si perdettero o non ebber più
.. attraversava l'italia dalla vallata del me- tauro ai confini del napolitano in cerca
falchi, girifalchi, sparvieri, astori, me- rigli, gheppi, peregrini.
suff.; cfr. anche lat. me- diev. pratarius; il n.
predicozzi sul cardinale antonelli e su monsignor de me- rode. faldella, i-2-246: al
chiama fuoco persico quando predomina la colera alla me- lancolia in tale adustione. garimberto,
aver morto il figliuolo di cresfonte e di me- rope. c. campana, ii-18
schierata. andrea da barberino, 1-297: me- lon ebbe la singnoria da otranto per
fuoco a cuocere, maneggiandolo di continuo col me- natore acciò non s'abbruggi; e
né ad una certa felice prepotenza che il me- stire dell'armi conferisce ai giovani valorosi
, i-188: per non ancider d'un me- desmo colpo / l'afflitta madre e
marchetti, 5-264: succede ancor che se me- desmo avvolga / il vortice ventoso infra
in campagna intorno al monte vessuvio, è me- gliore di tutte i'altre arene,
imputare al vino, aveva prevertito il vituperoso me- stiero del manigoldo. =
i-494: il più completo [scheletro del me- gaterion] forma parte preziosa del gabinetto
pensieri o negozi o pure almanco piaceri che me- ritassino il prezzo, l'uomo ti
po'ch'ella l'à trovata i. me- sprigione. giostra delle virtù e dei
quella forma e vita spirituale, la quale me- desma empie il tutto e non secondo
edificato il mondo, si quistiona di quelle me- esime cose. -mettere in
chi è figlio primogenito. -anche, per me- ton.: figlio primogenito.
ti menerò in luogo ove si starà il me- lio possibile, perché nelle colline
in questi ultimi tempi espresse il primo visir me- hemet all'ambasciadore di francia, che
iustizia, odenno questo fatto: / « me- sere, eo me voglio satisfare:
. prenosticare è anche attestata nel lat. me- diev. di salimbene (1281-1288)
9-159: tu sarai quel ch'a te me- desmo / sottrarrai la propina dello scotto
prosequire, se prima tu non hai facto me- ter le man adosso a questa nefanda
'protorosauro ': nome dato da van me- yer a un genere di rettili saurii
pseudomeconina, sf. chim. isomero della me- conina. = voce dotta,
distinzione di un mesosoma e di un me- tasoma; sono provvisti di ghiandole velenose
muscolo corto, spesso a quadrilatero, situato me- dialmente alla mandibola, che ha la
publico. roseo, v-16: l'imperator me- esimo faceva i doni e molte
addemanm che sia dato? »; « me- ser, eh'eo revegia luce /
.., l'aveva preposto a monsignor me- moransi, signore d'ingegno ameno e
di rete triangolare posto alle estremità della me- naide. dizionario di marina
usque ad occasum et ab aquilone usque ad me- ridiem '. galileo, 3-2-70:
far esercizio di cantare, facea solo il me- stiero di sonare la citara. baldi
si possono conoscere o almeno sognare banditi, me- tatieri, pupari, frati senz'ordine
far diluvio. biringuccio, i-45: il me- teno [l'oro] in uno
schiera menoe lo re idumeneo e lo re me- rione...; la quartadècima
a negun covignirà, lo qual descorda si me- desemo cum si. lapidario estense,
creativo in gioberti, designa il carattere della me- tessi o partecipazione che corrisponde al secondo
poi l'artigliene da battere tra oriente e me- zogiomo. 2. di
relativo qui), espressione derivata da formule me- diev. come « quorum maxima pars
racconciato, aggiustato, riparato alla bell'e me- glio. l. salviati
la sua lingua viperina confermava le teorie dei me- nina. alessandro a bottega lo rabbonì
rafilito ': nome dato da fischer al me- sotipo o titanio ossidato rosso acicolare
la molta industria et esquisita cura di vettor me- seri, dottor candiotto, non avesse
li miei maggiori, che per loro nobilitate me- ritaro l'officio de la prefettura.
stato suo, allotta è quello salire che me- liora. l. bellini, 6-214
1 è probabilmente la traduzione del lat. me- diev. realiter. realóne1
xii), deriv. dal lat. me- diev. regalitas (v. regalità
sapeva eludere qualunque più possente suffragio della me- dic'arte. = deriv.
cupo recinto? arici, i-349: si me- scea quel canto / di gaudio al
pretese (con riferimento alla moglie di me- nelik, imperatore d'etiopia dal 1889
>ermesso il distinguerle dal loro genere, nominando me- odica quella relazione che gl'intervalli vicendevolmente
mia reputazione. foscolo, vi-489: intanto me- las era sul varo; tutto lo
corona ca in la aurea massa de quello me- demo peso. = voce
cristo per cui il fate sia retribuitore e me- ritatore vostro. bisticci, 1-i-571:
, o peggio, come un cerotto del me- diconzolo di campagna. e. lecchi
cortonese, per anton. dal nome proprio me- diev. riccomanno. riccóne,
]: 'si ricerca il primo volume del me- tastasio': negli avvisi. 2
: però c'ha sé perduto -tutto senza me- sura, / possedè quell'altura -de
.. richeriani, campanisti, biblisti, me- tamorfisti. = deriv.
: ricordanza k'io pagai a parigi a me- ser etaccia di belmercieri per suoi gagi
, 105: veggionni intrare in de le me- rolle de l'anima lo tuo penetrattivo
i-vm-135: la etimologia di 'altana', che me- nagio fa derivare da 'equus', va
.. tali cose dalla materia, fa me- stiero ancora che la materia sia determinata
eufrates; e si ne vanno per mezzo me- sopotania e bambilonia. e questo dicono
stato, / e non si sa 'l me- schin om rifrenire. =
de lo so aio in l'aigua e me- tamela su la lengua, che la
; / in guardare -mostrare -d'amare / me- tenli intenzione / agli amanti, -ché
a cercar quella parte del mondo che riguarda me- zogiomo. varchi, 18-2-263: convennero
era nella piazza di san giovanni, a me- morazione del miracolo si santo zanobio,
d'annunzio, iv-2-462: il divino lineamento me- dusèo, rilevato sul campo sanguigno del
.. debbia avere pagato di qui a me- zedima che viene... secondo
(genov. refrescùmme), piemont. me- rid. (novese rinfesciimé) e
savonarola, 1-83: conseglio, sempre risalvato me- glior iudicio, che, come la
nota ch'a quello rischio non se volsero me- ctere per defendere roma e mectere se
giovanni cristostomo volgar., 3-105: chi me- tesse zu la vregogna de. l
quale prima scaturendo, corre alquanto spazio verso me- zogiomo; poi, stuffandosi sotterra circa
logorate, il compassionevole ingegno raccoglie que'me- schinetti cenci già rifiutati dal corpo e
maestà un figliuolo unico maschio chiamato sultan me- met, di età tanni 18,
né mica il nostro ippolito, / che me- l'avrebbe appiccata, se 'l comodo
secondo dirittura, / di lei vorria ritrager me- glioranza. dante, conv.,
di serventi più fidato eleggiamo atto a tal me- stiero. vimina, 12: i
/ forte speronava li so bon destrieri / me- tendo in resta ognun sua forte lanza
erano state concepite dagli illustratori di dante me- ioevalmente e romanicamente. = comp
, da rocce'. cfr. lat. me- diev. rocinus (nel 781)
agli pareli dichiarano la natura di tali corpi me- teorologichi, i quali sogliono crearsi di
pane, volevanno piui presto comprar il tormento me- nuto a lire 8 el staro che
grassi e rossi: et i saturni e me- lancolici sempre sono tnsti e di cattivo
rossi polvere de tucia con succo de ruta me- scolarai. g. c. croce
veneziano, lxvi-1-88: toi le anguille e me- rosticciata, sf. cottura rapida
celeste innafiata. lupis, 33: la me- dema aurora arrotò il suo carro
fece ancora con carta umida e con la me- , desima tinta, aggravandovi sopra con
bicchierai toscani, 109: 8 fiaschetti di me- zetta coperti di sala. buonarroti il
miseria firentina, perché non volevannò mangiar né me- rarange, né limoni, né salatuzie
. invar. bot. genere di piante me- lastomacee originarie deltamerica tropicale; han
, cfr. anche lat. tardo e me- diev. salutare 'salvazione'e salutaris il
partissi de la contrada in tal maniera e me- nòne lo re co. llui.
prete di sancto gimingnano, santificòe e fece me- ravilgle grandi. cavalca, 9-145:
. papini, iv-1275: sapeva gustare [me- dardo rosso] la bellezza di un
'brano chiaro', che è dal lat. me- diev. saurus, di origine germanica
sé stolta e audace opinione / trargli è me- stier e sbaldanzire il folle, /
, iv-90: costui non imparò putare o me- tere, / ma curar greggi da
fabbricate dal povero e pur benemerito abate me- nagio, che amava e onorava gl'
di persone; tramestìo, scalpiccio. -con me- ton.: il rumore che ne
invidia ch'hanno altindustria altrui, volendo parer me- gliori. -evitare un rimprovero
di michelagnolo, 3: va'porta al me- zaiuolo una gallina, / ma non
sova corte e la sova baronia, feze me- tere per tute le vie drapi de
un uom che faccia / il più pazzo me- stier ch'oggi abbia il mondo »
4-30: lo scatolo della radio vibrante nella me- smerica attesa della voce dell'america.
il n. 2 traduce il lat. me- diev. acceptio personae.
sì scemonnito che, volendo un sì fatto me- stier fare, avesse lasciata la porta
cose pestale, e stacciale bene, e me- schia con mele schiumato. palladio volgar
-pagina scritta frettolosamente, alla bell'e me- glio. guarini, 1-iii-371:
li cerchi, / li troverai dove si me- nan pugni, / u'son liti
: il giorno appresso il verdi andò dal me- relli e volle sciolto il contratto.
il flemma, edemoso; e se la me- lancolia, scirroso. a. cocchi
una lettera ostensibile, o al signor abate me- rensi, che sarebbe meglio, che
sconquassa la nave / e più d'un me- schinel subito sballa. verga, 5-426
cfr. oland. schoor, ingl. me- diev. schore, mod. shoar
questa vita. faldella, ii-2-370: intanto me- raldy, per purgare l'anima d'
. escoriare); cfr. lat. me- diev. scoriare (a roma nel
pass, di scarificare), agg. me- ta. ll. adatto e usato
capitano, [filippo ii] riportò la me- morabil vittoria di san quintino. cesarotti
. scopa); cfr. lat. me- diev. seuvulus 'scopetta'(a padova
pono, / poi mi conven che lor me- sdir discovra. giraldi cinzio, 7-122
che col muso scuffa, / e se me- desma con le palme picchia. pulci
vero, come sono li omini de complexione me- lancolica, frigida e sicca ».
, 'frunda', 'frumba', 'frumbola'dedusse il me- nagio 'frombola'. si fanno facilmente colla
vaqueiras, v-24-79: voi t'acaveilar co me- go? / si lo sa lo
rilegati in inferno. cicerchia, xliii-388: me- nav'allor lucifer crudel rabbia, /
ingegno in malizia. guittone, i-10-197: me- retricie in senbiante e in abito segue
., i-75: ben fonìa stato lo me- gliore che questa exiona non fosse stata
ben dilletta / lo core vostro, olio me- tete avante, / ché non con
compariva. leonardo, 9-9: semivivo: me- zo morto. p f. giambullari
, / tal ch'io credetti a me me- desmo appena. / qua le bell'
ariosto, 3-10: questa è tantiqua e me- morabil grotta / ch'edificò merlino.
nella nostra poesia a paro de'migliori il me- tastasio, benché a questi giorni egli
con una faccia scura, lo quale li me- nacciava... per doi voite
, sestaro, sextàrió), sm. me- trol. misura di capacità che nell'
/ e aquello meto sempre a sesto e me- sura. -ridimensionare.
sfibbio. sfibbiatevi. calvino, 61: me- dardo... si fermò,
, pugliese) ampiamente attestata nel lat. me- diev. (sfogia, sfollia a
dal mezo mio? / come con altro me- zo lo congiungi? / crudele,
virtù e dei vizi, xxxv-ii-338: consecu me- nese, quando se departesse, /
piedi. fenoglio, 5-i-1643: andavamo verso me- viglie. camminavamo senza sforzarci.
, sfavilla nel commosso animo del lettore col me- esimo impeto, colla medesima luce con
costoro [ai bacchettoni] veramente, / me- ritan tutti d'esser bastonati. fagiuoli
eia ebia lo prò che esse d'ese me- tandole in un logo seguro. brusoni
, qu'elo posa rescodere sì co'mie me- desamo li testamenti et le seguitate et
vertù che vole, / vaga di se me- desma andar mi fané / colà dov'
che si può chiamare il negrismo musicale ostinata me- lopea gemente rotta sincopatamente da canzoni e
fu [sinope] così celebre nell'arte me- retricia che diminuì, se pur noi
o bianca man... in un me- desmo ponto / m'impiaghi e sani
: l'imperadore... disse a me- guolo che questo atto di umiltà gli
al bordello, / poiché da questo vostro me- sto dialogo a l'obligo
e. w. 7943), forma me- taplasmatica del tardo subgluttxre.
., 3-14: no solengamente la chiamo me- retrixe, ma digo ch'eia someglia
incerto: verosimilmente si tratta di una forma me- tatetica d'epoca latina * solliticare per
e diga molte cose / sommissamente e molte me- nagentemente. caro, 12-iii-84: resta
secondo stato piu eletto, / ch'en me- gliorar fa l'om perseverare; /
spugne non calcaree marine, contenente elementi me- senchimatici e spicole scheletriche.
sortum, 'scaturigine'; cfr. lat. me- diev. sortumen (nel 1432)
eletta vena, / che solean trarre ogni me- schin di pena / e i più
prese messer guglielmo per lo brazzo / e me- nosselo in zambra a lato al letto
/ per zo c'amato son da la me- gliore / ch'è summa e più
: item per livre v de giodi per me- ter li coreze e li traversi al
macerata, lxii-2-iv-89: in queste corde col me- zo d'alcune capie a quello attaccate
e questa è cancro universale, generata da me- la precedente lezione, e dalla mesta attenzione
uesto argomento prendiamo per soccorritore quell'amos me- esimo che, dal cielo spirato,
xxxv-i-18: era grande male, / una me- noanza avea cotale: / ket no
nel tribolato cor dimora, / forse fora me- giambullari, ii-23: sinefido cotal
/ in pedèo, disposata la leggiadra / me- desicaste, del troiano sire / spuria
: item per livre v de giodi per me- ter li coreze e li traversi
e pensoso i più deserti campi / vo me- surando a passi tardi e lenti,
1-168: la stampa che me stampa in me- zo il core / l'imagine bellissima
, / ma d'un color che vie me- lio sta loro. g. bertati
uscire i poco sicuri aiuti della stilometrìa o me- trometria che voglia chiamarsi. stilometrìa2
, vi-1170: ieri sera al casino, me- schin, mi ha accompagnato, /
uno e l'altro da'cittì, e me- norlo in la piazza. galileo,
ed guardo verso un personaggio importante. -con me- evolutivi di un sistema linguistico o di
un serpente (e, anche, con me- ton., il serpente stesso)
il guidatore di un autoveicolo o, con me- proprio il loro strombettio; ma via
concupiscenzia maledetta, / qual strugger suole ogni me- dolla e nervo. f. f
rende l'altra corda / per la conformità me- desmi accenti. bandello, 1-2- (
'stuolo di persone', che è dal lat me- diev. troppus 'gregge'(d'origine
: la grandezza delle fabriche, le moli me- ravi- gliose, l'ampiezza delle vie
/ al tristo incesto, e ino e me- licerta / con le driade e 'l
un subisso. « orribile delitto a via me- rulana », gridavano li strilloni.
mi prese per man come figliuolo, / me- nommi al fin di tutta quella gregge
. borsa dei quattrini; borsellino. -con me- ton.: denaro. arlia
no deveite poi mancar / se sera, me- ster taiame, / quando ài taiao
hindi 'dattero dell'india', passato al lai me- diev. tamarindus (sec. xiv
e pensoso i più deserti campi / vo me- surando a passi tardi e lenti,
di probabile origine celtica; cfr. lat me- diev. tabulatium (a rimim e
non solamente presenti, ma ancora future, me- gliormente che l'uomo. montale
. entom. negli ortotteri, la ali me- sotoraciche. = voce dotta,
o della posizione geografica. -geogr. e me- teor. clima temperato: quello caratterizzato
, 103: come l'acqua talor si me- schia al mero, / e ne
dal sole (e, anche, con me- ton., il banco di mercato
un altro arbore vi voglio descrivere, el me- gliore che sia in tutto el
. piccolomini, ii-100: in perpetuo un me- desmo tenor si sarebbe conservato nella natura
terrena: adonque sempre domina. ma la me- dolla e el cervello della parte de
: gl'antichi mettevano ne gli spazii delle me- tope con bellissimo significato i piatti e
zuppa in vino o di simili colori (me- rinos o tibet; anzi quello che
», 6-i-1992], 25: la me- diolanum espugna treviso dopo essere stata in
estato temoroso, / lo secondo parerne amor me- decaroso, / lo terzo modo parerne
.. contiene tre parti: suprema, me- zana e infima; la suprema è
qualche stima, andavano cercando il torbido e me- zi propri per arrivar con l'ingegno
con molti ingegni di cuochi si fanno i me- scugli di diverse cose, acciò che
trans 'attraverso'), passato nel lat. me- diev. nella forma trastum (nel
a gran pena la persona (se è me- iocremente trattata) si salva con mezo
frutto. targioni tozzetti, 6-44: il me- esimo vallone non ha sofferto col tratto
chi gestisce una trattoria, oste. -con me- ton.: trattoria, osteria;
(v. travetto1), passato per me- ton. al significato di 'persona priva
ai tolosa, nepote de l'arcivescovo. me- nolla. in due mesi fece una
febbre col fuoco, o il freddo delle me- dolla dell'ossa col ghiaccio o con
e marziale); cfr. lat. me- diev. troca (sec. xiv
, la voce è già attestata nel lai me- diev. (truffatorius nel 1385)
, a dirla sommariamente e all'ingrosso, me- ioevale. = comp
vento e, in partic., in me- teor. indica lo stato dell'atmosfera
a perdermi di animo e vacellare che il me- lio era de ritornarmene in dietro.
sia a pensar mio il miglior dramma æl me- tastasio. gozzano, i-1143: molti
: perché vi dimostrate disposto a darci una me- morietta dell'arte di filar la seta
effettuata con un'imbarcazione a vela. -con me- ton.: insieme di imbarcazioni a
volgare, 9. la vena cardiaca cioè me- zana del core si taglia per le
andrà avante san luca, in barba di me- lanthon e di bucero. galileo,
. al plur. famiglia di insetti coleotteri me- loidi (vescicantia). vescicare
e pensoso i piu deserti campi / vo me- surando a passi tardi e lenti,
. cavalca, 18-54: per l'odio me- nina l'uomo e vilifica gli altrui
. / venderollo per vin... me- scolerollo. soderini, i-487: possonsi
di questa sua filosofia contra la volgare tanto me- liormente, quanto maggior occasione gli verrebe
asseta / di dolce disiar, s'adempia me- lio, / la voce tua sicura
nella provincia narbonese (nell'odierna francia me- rid.). vódka (
tipo di lenza usata per la pesca di me- nole, boghe, ecc. costituita
« ama il prossimo tuo, come te me- esimo ». lorenzo de'medici,
vemere, zappa o vanga o qualunque umano me- stiero. guicciardini, 13-iv-110: non
propr. 'schiuma', attraverso il lat. me- diev. zibethum; gattozibetto è dall'
. e istriana, attestata nel lat. me- diev. (ludus ad zurlos,
: bismuto, amoxicillina... e me- tronidazolo. = dall'ingl
chiacchierone, accademico, letterario, paganeggiante, me- nimpipista. = comp. dal
dominicano ama la bachata, non ama il me- rengue, perché è un ballo più
nel kaffa. idem, 2-i-47: re me- nelik tiene ai confini galla dei grandi
/ inneggiando al sesso libero, / al me- lofreno della viaccia zozza / in zoccoli