le faine e saltava come un matto per prenderli, e abbaiava, abbaiava alla
: -perché tanto taci? se'tu matto? -rispuose: -l'uomo matto non può
se'tu matto? -rispuose: -l'uomo matto non può te tacere. g.
, viii-3-79: questo adiettivo 'matto 'pose qui l'autore più in servizio
ii-241: qual è più folle tra 'l matto o colui / che si rivolge
, per buffone, per puntiglioso e per matto, non ci pensavo a lasciarmelo vedere
ii-283: lussuria, tu di saggi'om matto fai, / adultro cherco, e
169: non piace mai [al matto] se non che cosa che si affà
darsi ad urlare che il padrone è diventato matto, e gridare: « aita!
e religiosi, ci hanno un gusto matto. = deriv. da aizzare
molti ci ode al ioco: « matto *: / tal se pensa aver buon
. bocchelli, 1-ii-519: urlava il matto; urlava lei; fissandosi l'un l'
fare amistate / certo lo tardare parerne matto. fiore di virtù, 1 (23
leggermente. = deriv. da matto (v.). ammattito
), agg. impazzito, matto. -anche al figur.: sconvolto;
de'medici, ii-29: tu se'matto, / se ne credi andar netto;
: per orgogliamento / fallio l'angel matto. giamboni, 153: l'angiolo
settembrini, 1-30: mi diedero del matto e davvero io avevo poco senno:
vanno raramente secondo ragione, così il matto spesso s'appone meglio del savio.
1-ii-508: s'apprestavano a sbarcare il matto legato e ululante. de pisis, 147
archifanfano de'cucchi / o busbacione, o matto da tarocchi! l. bellini,
gravido, /... come 'l matto al fuso, / corre dietro al
ii-25z: dalle prime linee n'andai così matto che mancò poco che non facessi l'
/ ne fu per arrabbiar, per venir matto. idem, 43-62: del tuo
: superbo, arroganton, bestiale e matto! / io ti farò quel che tu
fagiuoli, 3-7-144: chi parer mezzo matto, e chi lunatico / in osservarvi
allocchi / ci sto come sta il matto fra i tarocchi. nieri, 66:
che piacere che ci ebbi, divento matto. faldella, iii-iio: venne assediato
mi sono rovinato con sette anni di studio matto e disperatissimo in quel tempo che mi
più da biasimare la savia temenza che 'l matto ardire. anguillara, 10-259: gli
pecoraio omo trattare. idem, i-20-25: matto fora tenuto omo, che sedesse a
quale il nero è costretto a dare il matto al bianco in un determinato numero
aòró? * da sé ') e matto (v.).
. imbriani, 2-162: l'esser mezzo matto e mezzo imbecille, autorizza o giustifica
... uscì dalla sua bocca un matto riso. leggende di santi, 4-406
giusti, ii-384: vedi, tu sei matto., e non potrai far mai
tutte le cose sono avverse all'uomo matto. però che non migliora per le
/ che per orgogliamento / fallìo l'angel matto / ed èva ruppe 'l patto,
di tarocchi, il mondo, 11 matto e il bagatto erano in quel tempo e
e disse: che credevi tu far, matto? / i granchi credon morder le
, balzan da quattro, cavai da matto (ovvero: o tu lo vendi o
tutti avevano paura fuorché robertino che era matto dalla contentezza e voleva dar la caccia
razionali. giusti, 2-89: quel matto di granduca / di tener la gente
del tuo ronzin (gli disse il matto) / con la giumenta mia far un
barlacci. soffici, 1-61: quel matto, libero di passeggiar le strade col
1-93: una voce di testa da matto o da donna,... fa
e il cane si sveglia e diventa matto. noi restiamo basiti, e appena
o a nodi, grezzo o rifilato, matto o lucidato, con punta di ferro
in summa, el fu gagliardo e matto. ariosto, 4-17: e fatto avea
xxv-1-15: mentre che savio te intituli, matto ti battezzi perché tu pur sai che
, / le belle non dicean: povero matto! foscolo, xiv- 221:
volere un gran bene, un bene matto. - al rifl. volersi bene:
anche la baronessa sembra volerle un ben matto. de roberto, 753: -la
. panzini, ii-89: « un matto! * così è forse: a chi
, 190: ed ho già io matto, e così faremo rabbia anche a quelli
lenzuola. de sanctis, 1-75: matto insolente! credi tu che somi
chamel, maggiordomo di luigi xiv. matto / di perder la profenda e di quell'
le squadre. pulci, 8-75: matto uom bestiale, / che se'tu
iv-2-1027: egli trascinò e stese su le matto nelle di maiolica il bel
che antigono le fe, quel vecchio matto. = etimo incerto. billeri
, 2-251: ma dottore, diventi matto? cosa ha a che fare col tuo
. bi$matto » agg. ant. matto da legare, pazzo furioso.
. croce, 215: o pazzo, matto, bismatto e senza cervello, che
= comp. da bis-come rafforzativo e matto (v.). burnite
carafulla rispondeva e bociava: -o mattio, matto tu e non io. carducci,
ozio, e non per correre come un matto, o fare il can bracco che
citato dal cherubini: -chi troppo studia, matto diventa, / chi poco studia
, benché non ne restasse altro, del matto; tutta gente che in caso simile
a trottare, a fare il cavallo matto. 2. figur. governo
la lor pace turbata da qualche loro matto zelante. manzoni, pr. sp.
fiorentini, 80: venne un altro gentiluomo matto, ed anche recò versi al detto
di poltroneria, / fu rinchiuso per matto allo spedale. bocchelli, ii-136: il
stanotte! ». -buttarsi al matto: far azioni da pazzi (di
questi savi sbarbati non si buttino al matto, quando il pelo che è tuttavia di
mia felicità, io piango indarno il mio matto desiderio, e con mio danno ho
e le faine e saltava come un matto per prenderli, e abbaiava, abbaiava
'l sale invanirà, cioè se sarà matto, non sarà se non da gittare
è fatta questa can- zione: / matto è quello chi se calza sperone / per
e le faine e saltava come un matto per prenderli, e abbaiava alla luna
onor tutto. idem, 3-52: matto fora tenuto uomo, che sedesse a banco
noia è fatta questa cauzione: / matto è quello chi se calza sperone / per
, se il poeta non dava loro del matto per lo capo. menzini, 5-73
, 1-117: sappiate dunque come questo matto / s'è messo in capo di voler
« è detto capogatto, cioè capo matto e pazzo, e come si dice insensato
intendere a me d'essere doventati il matto della festa a loro malgrado e d'
29 (56): tu credi al matto un cappello aver dato, ma egli
e una pizza alla capricciosa, il matto la pizza alle quattro stagioni.
di attribuire un prezzo così favoloso e matto a un carbonchio che nessuno vende,
ha in cambio di voi quel vecchio matto. /... / discrezion,
cena avrebbe asportato la testa d'un matto colla speranza che l'operazione lo avrebbe
/ e disse al saracin: « matto uom bestiale, / che se'tu
delle balestre. 12. carro matto (carromatto): senza sponde per
e due cavalli, e ha pure il matto, cosa deve fare? scartare la
vuole, indirizzalo al moro. / -al matto avestu detto, ove mi pare /
dalle nuvole: « dov'è questo matto? ». collodi, 396: tutti
profetare la verità dicendo ch'egli è matto, ma che sta e starà sempre
guai a chi nemico / ed omo matto crede, e segue legge / d'omo
del crocicchio riconosce al polpastrello il soldo matto. -cassetta della spazzatura: pattumiera
. dall'imp. di castigare e da matto (v.). castigaménto (
ma chi innodia li gastigamenti, è matto. boccaccio, dee., 8-7 (
: lo saggio aprende pur senno dal matto; / om c'ha più possa,
cuori in catene. -pazzo, matto, bestia da catena: pazzo furioso.
20-12: ben mi parrebbe d'esser matto da catena, se foss'io quello che
, 1-122: s'egli non è un matto da catene, / vada al festino
domenica notte,... un prete matto e bestiale tirò un catino sulla pattuglia
aver denari 'n cavaglióne, / e vivo matto co- m'uom ch'è 'n pregione
, dalla sua locanda, nel fondaco matto delle bellurie e della disinvoltura cittadina.
. -saltare sul cavallo del matto: andare su tutte le furie;
/ a far saltarlo in sul cavai del matto. -sapere quanto corra il cavallo
/ e disse al saracin: « matto uom bestiale, / che se'tu
con la cazzuola. cazzomatto (cazzo matto), sm. individuo balordo,
angioli? stai con gli angioletti, cazzo matto? = comp. da cazzo
= comp. da cazzo e matto (v.). cazzottare
, iv-401: io non sono sì matto da presumere di riordinare i mortali;
quello in modo contaminò, che lo fece matto, e partorì tanti errori, che
', che ha un po'del matto. 'ferito 'è ancora più.
croce, 215: o pazzo, matto, bismatto e senza cervello, che sei
/ che per amor venne in furore e matto, / d'uom che sì saggio
che per amor venne in furore e matto / d'uom che sì savio era stimato
dua dita, / aviluppata rimanea col matto. galileo, 2-1-147: dispiacerai che
il mio ingresso in ufficio, un prete matto e bestiale tirò un catino sulla pattuglia
conto di poltroneria / fu rinchiuso per matto all'ospedale. bocchelli, i-256: questo
lettere cieche soglion dare / lo scacco matto a chi fanno il compare. saccenti
io da ciò ne desumo che sarei matto se... per non istare a
1-73: perché quel capo incaparbito e matto / nulla stimava, tanto era cocciuto
dicendo: codardon, feccia di matto, / non ti si tigne di rossor
l'efemero colchico, e 'l giglio matto. mattioli, i-609: il colchico,
s'appone cotesto popolo che seguì quel matto di carlo xii nelle sue corse a rotta
albertano volgar., i-87: lo matto notatore, possendosi partire, combatte di
argomento in forma. -tu di'd'esser matto: i matti s'incatenano; ergo
sergenti di giustizia da far menare questo matto ai confini? faldella, 2-126:
uno sarà savio, e l'altro matto; l'uno d'una condizione, e
del riccio, 4-360: egli [il matto] batte questo o quello, e
forma posso considerare voi essere il più matto re che viva. vasari, iii-511:
pazzi e indiscreti / un consumo sì matto / con onta vostra espressa, / che
iii-62: è un sangue blu mezzo matto, che non sa cos'è il
in modo contaminò, che lo fece matto, e partorì tanti errori, che,
monti, iv-321: io ne vo matto dall'allegrezza e conto i minuti, e
: oltremodo. guittone, 3-52: matto fora tenuto uomo che sedesse a banco
auro a pauco rame; e non matto più sovr'ogni conto chi nel banco di
volgar., 4-118: propuose nel suo matto cuore di voler contrastare al bue per
, entrarono il ribaldo frate ed il matto geloso che andava cercando ciò che non
, i-26: né eziandio puoi col matto convenevolmente parlare, perciocché niuna ragione attende
profetare la verità dicendo ch'egli è matto, ma che sta e starà sempre a
la sezione controllo ti dia del matto. = comp. dall'imp
trovano però maggior stento a dar scacco matto a'periti del mestiere. d'azeglio,
le parole al vento, / ché il matto non vuol mai correg- gimento.
e per lo campo dell'uomo folle e matto e nighiettoso e pigro, e viddi
trova, non per savio ma per matto e omo da niente da ogneuno è
biasimo mai un ricco ignorante, ma ricco matto, un ricco che sia una bestia
seguitando a correre per la strada come un matto. fanzini, iii-778: la stampa
fatto, / perché se'stato cresimato matto. b. croce, iii-9-228: una
amore, 365: perch'amor m'aggia matto, / o che mi tenga a
, / o che mi tenga a matto / ragion, cui poco amo, /
onde vieni? cro ero! eh matto, partiti, e piagni in perpetuo,
modo disordinato. pulci, 8-75: matto uom bestiale, / che se'tu uso
natura ha insegnato di cuocere la terra in matto i. per che finiti i marmi
sue proprietà, quantunque non sia che un matto miscuglio di ridicole fanciullaggini, pure fu
bar etti, 2-324: il tuo matto furore contro di me è di tal
boccaccio ha: « fare come il villan matto, che dopo il danno fe'patto
bene l'olivo ci vuole: * un matto sopra e un savio dappiedi ';
differenza che è tra questi e * matto, stolto, folle, bambo, sciocco
: che ha più lo savio dallo matto, se non che vada quivi ov'è
, 2-56: nostro padre diceva: -è matto! è indemoniato! -e se la
intendo di pagar carissimo un capriccio da matto. de sanctis, i-5: la più
, che l'insolenza impara / dal suo matto padrone. carducci, 220: non
1-171: scappavo a torino a far il matto tutta la notte, trovandomi però puntuale
diavoletti dal corpo. e s'è matto, che si purghi il cervello. tecchi
o costui ti dileggia, o egli è matto. come diavolo, disse l'oste
2. figur. stupido, pazzo, matto, mentecatto. -anche sostant.
: qual è più folle tra 'l matto o colui / che si rivolge a lui
/ ma d'accordo volevansi un ben matto. metastasio, ii-230: amore agguaglia
. fra giordano, 2-280: fu imo matto che combattea col leofante, ch'avea
1-23: o deo, corno fui matto, / quando mi dipartivi / là ov'
. finiguerri, 85: lo star matto co'savi è diligióne. luca pulci,
siamo debitori, cioè il savio e 'l matto siamo tenuti di gastigare quando conosciamo ch'
mettermi a rotolar per terra come un matto. -avere la diritta, la
/ del tutto il cor disconsigliato e matto. 2. privo di idee
patria! berni, 35: o veramente matto da catene! / perdonatemi voi,
non mi voglio ammazzar, ch'io sarei matto, / né manco disperarmi per disdita
i... i similemente il barbier matto e fello, / s'io ebbi
; / tanti n'uccise il periglioso matto, / vi spianò tante case e tante
chiaro davanzati, xvii- 220-45 ^ come matto vengno dismaruto. salvini, 22-181: noi
sono rovinato con sette anni di studio matto e disperatissimo. d'azeglio, 1-441
• né in mia vecchiezza farmi tenere più matto io mi sia. nardi, i-211
farà venire, se dirà ch'è matto o pigro o lento. guittone, i-4-28
di tristo, porco e disvene voi matto, / che tu se''l cuoco mio
: a indicare stupefatta meraviglia; diventare matto: perdere la lucidità e la calma,
, una voce di testa, da matto o da donna, che fa un urlo
e il cane si sveglia e diventa matto. -in frasi interrogative o esclamative
nicolò è salutato giudice de'matti, matto dei dodici savi, divoratore della città
di dioneo,... né fingersi matto, né dolce di sale, ma
osso fatto / finalmente! e neppur matto / son per questo diventato.
male o bene. garzoni, 5-32: matto vizioso apparve quello nell'ospidale di milano
maggior santo di paradiso, ed è questo matto dimandi to; perocché non si può
, 6-175: o gli dava scacco matto, o gli toglieva la donna.
, 15: or non è bene matto chi presta ad usura agli uomini,
si dipinse] con una dose di matto non mediocre, accompagnata da ferma fiducia d'
.., e dissoluto, e matto, e fregiato in somma d'ogni più
/ di tristo, porco e disvenevol matto, / che tu se''l cuoco,
. berni, 78: il matto da catene, / pensando al paraci-
durare a camminare. giambracone fu un matto, che sempre andava gridando: * che
tosto, ma che trafiggeranno anzi questo matto con la punta delle loro penne.
, 65-27: ebrio par deventato, o matto senza senno, / lassanno sì gran
che lo conoscete, e son un matto. b. davanzati, ii-377: antonio
. savinio, 10-348: se fossi matto porterei anelli di elettro alle dita, che
] i credenti nei sistemi, sogno più matto assai d'ogni moto perpetuo, elisirvitae
che embrionale. savinio, 10-348: matto non sono. per essere tale avrei
4 emmi ', / o d'esser matto o di morir tapino. ojetti,
-in senso specifico: pazzo, matto, mentecatto. pascarella, 2-133:
, ma di niuno, se non di matto, nelterrore perseverare. dante, purg
, ma di niuno, se non di matto, nell'errore perseverare. dante,
beuto vino... lo fece matto, e partorì tanti errori, che
2-56: nostro padre diceva: - è matto! è indemoniato!...
esso noi, v'aspetto al « matto ». e portate denari, perché
proverbi toscani, 414: poeta e matto in molti paesi sono sinonimi; anzi
perché (secondo che, non da matto, il carafulla etimo- logizava) vendo
se credi, tu se'più che matto, / poter falsar li profetati oracoli
fermo e freddo calcolo. daremo lo scacco matto al mammonismo. ma per ora
l'aprile. allora il maschio è quasi matto: dalla cima d'un tronco d'
fatto d'ogni erba fascio nel prato matto e velenoso della sua accusa. -letter
se credi, tu se'più che matto, / poter falsar li profetati oracoli.
francesco da barberino, ii-273: pigliar può matto il savio nel parlare, / savio
il savio nel parlare, / savio matto laudare, / ma la sua laude
provare intendono, / ch'è un matto spacciatissimo. baruffaldi, i-ii: tema solo
iii-7: i crociati, presi da un matto fanatismo, colla voglia di liberare il
cavolo lesso d'una fantasiuzza incolora del matto werner. -spreg. fantasiàccia.
pieno di idee strane, essere mezzo matto. lippi, 4-7: è tra
mazzocchio pien di farfallini: / è matto in somma; pur potrebbe ancora /
farfalloni: averlo instabile; essere mezzo matto. dottori, 1-215: un de'
io domando, e'guata come un matto / e non risponde, anco sta stupefatto
/ son parole. -sa meglio il matto i fatti suoi che il savio quelli
: proverbio antico è che meglio sa el matto e'fatti suoi, che 'l savio
che sa meglio / e'fatti suoi un matto che un savio / quelli d'altri
, 6-14: codardon, feccia di matto, / non ti si tigne di
festa e vilia. -fare il matto della festa, essere il matto della
-fare il matto della festa, essere il matto della festa: farsi notare a una
intendere a me d'essere doventati il matto della festa a loro malgrado e d'
iii-108: son qua a fare il matto della festa, con un gusto, che
tetra nenia / in un verso allegro e matto, / colla storia ed il ritratto
graffietto o un furuncolino facevano andare come matto. -ostinato, caparbio, cocciuto;
e due cavalli, e ha pure il matto, cosa deve fare? alvaro,
e bestemmia ed infuria, come un matto, / e dice: ci mancava questo
mia filastrocca / che quel mio genio matto nel cervello mi scocca. pirandello,
151: chi dà nel filosofo sia nominato matto, come chi dà nel matto filosofo
nominato matto, come chi dà nel matto filosofo. -fare il filosofo:
e come finto quel s'era poi matto. p. f. giambullari, 399
, una voce di testa, da matto o da donna, che fa un urlo
e il cane si sveglia e diventa matto. -non bastare, non servire
/ e bestemmia ed infuria come un matto, / e dice: ci mancava
signori e religiosi, ci hanno un gusto matto; e fiutano, interpretano, ciarlano
da siena, i-164: bene è matto e folle colui che vorrà mandare le
carlo man quel mattafolle, / fe'come matto e folle veramente: / ché,
, ma si sentì chiedere se fosse matto. allora il cacciatore di mare calò
che si tien più savio quando è più matto. f. f. frugoni,
pindaro s'impegna a fondo e fa il matto davvero. comisso, 5-351: si
è spesa e dice al ioco: « matto ». bibbia volgar., vi-180
graffietto o un furuncolino facevano andare come matto. = voce dotta, lat
la fece parlare e ridere quel grazioso matto, che volle saper tutto e veder
, resti fra noi, anche un po'matto! -con riferimento a cose inanimate o
, xvi-26: marini lo conosceva sempre per matto; boriili, 3-95: s'impennò
grasso, 35: vedi presuntuoso e matto, a volere tocare il fronzale non
che la frusta del giusti adopero da matto. di giacomo, ii-862: egli
con le cinghie. - matto o pazzo furioso: v. matto o
matto o pazzo furioso: v. matto o pazzo. - sostant.
. baretti, 2-323: il tuo matto furore contro di me è di tal sorta
che per amor venne in furore e matto, / d'uom che sì saggio era
una gabbia di matti, ed il matto ero io che non ci sapevo stare.
gallo, / c'a ciascun ne do matto. anonimo, ix-841: ma quando
gallinaccio... salta da matto / con bei calzoni di fino scarlatto.
bocca quei versi...: 4 matto è chi spera, che nostra ragione
da ferrara, 165: tal se fa matto, / che porta sotto un gatto
, s'io ti dessi a questo matto, / diceva il duca, sarei ben
bene, se non muoiono, cioè il matto e l'avaro. bibbia volgar.
una mia filastrocca / che quel mio genio matto nel cervello mi scocca. dossi,
dispetto del mondo, delle trombe, del matto, del diavolo e di tutto 'l
ardore. baretti, 2-324: il tuo matto furore contro di me è di tal
e sovente eziandio mi rido di questo mio matto ghiribizzare. mascheroni, 8-369: che
salta poi il ghiribizzo di fare il matto, la galera gli sta bene. moravia
sacca alla cenere, se non fosse già matto? boccaccio, dee., 1-8
'. * giambracóne * fu un matto, che sempre andava gridando: * che
uno cieco, uno zoppo, uno era matto, / il quarto avea i giardoni
: scelgano per quale dei due sono matto e per quale sono savio. in mancanza
, 259: io mi credo matto / donar ciascun partito / a chi contra
16: chi troppo studia e poi matto diventa! / giova il sapere al corpo
,... era il più gioviale matto di questa terra. viani, 14-457
108: sapevo ben ch'io era prima matto, /... / ma or
di bologna. nieri, 245: sete matto sper ticato! vi gira
che ti salta in mente? sei matto? la ti gira? che diavoleria.
vuoto. -girare di qualcuno: andarne matto; essere innamorato. baldovini,
al dirsi: il tale ne va matto, ne impazza; si dice ancora:
tolse di modo il giudizio; che / matto eguale a lui non ebbe il mondo
/ ma in mezzo al tavoler dà scacco matto / talor meglio che un rocco un
/ e disse: - questi è un matto glorioso. -soldato, milite glorioso
vivo argento, e parean far del matto, / con le code guizzando,
di prima e lo suonai come un matto... suonando sentivo un'altra volta
m. cecchi, 1-1-485: i'son matto / a voler star qui a far
libro). buti, 2-62: matto è vucabulo grammaticale che viene a dire
, 19-7: che credevi tu far, matto? / i granchi credon morder le
ho fosso fatto / finalmente! e neppur matto / son per questo diventato; /
. giamboni, 7-122: follia di matto e di stolto è gridare essendo dal
nel contado: « tu sei più matto (o matta) della fiorina, che
11-117: il nostro gerarca non è mica matto. gli piacciono i buoni bocconi,
493: mo'mostrarò che io non so'matto, né grossèro in apparichiare quillo che
attribuito a dante, 70-15: un matto guardaménto d'occhi. bibbia
di leggere libri latini finirà a diventar matto. verga, ii-22: -guardate
rosso alam stava in casa guardato come matto. de amicis, i-301: eran que'
io domando, e'guata come un matto, / e non risponde. poliziano
giordano, 15: or non è bene matto chi presta ad usura agli uomini,
o un gran gusto, un gusto matto, pazzo per qualcosa: compiacersene,
di che n'ebbero tutti un gusto matto. alfieri, 47: i veneziani
ai poveri si ha da provare un gusto matto. baldini, i-393: ci aveva
per noi, ci trovo un gusto matto. pirandello, 6-418: che vuole
deve schiamazzare nel suo vivace idioma quel matto popolo catulliano. montano, 1-96:
che guardando vai, / idiota e matto? vita di cola di rienzo, 77
focoso..., un sangue più matto. = voce dotta, lat
-io inciampare o perdermi? sei matto? non son mica nata ieri!
... ihe... vecchio matto... vecchio buffone! -gridava
sai ridere -andatevi a nascondere... matto... con quei piedi.
t'imbrodi: / che ti faranno matto nominare / se con alcun di lor
liti, e ci ha un gusto matto. soffici, v-1-17: s'imbrodola nella
patisce. lippi, 7-36: il matto s'innamora come un miccio / d'un
ingegno e anche di studii, ma matto... la fantasia predomina però su
/ e di medoro suo, di orlando matto / rammemorossi e impallidio la guancia.
nenia / in un verso allegro e matto. quasimodo, 2-27: proserpina, impaurita
s'impegna a fondo e fa il matto davvero. moravia, 15-185: tra stati
i mezzi pomodori / di cui son matto, / tu rievochi per me lontane feste
gli uomini lamentevoli, adirosi, di matto ardire, di vili lusingherie, di
/ né a darli della bestia né del matto, / anzi dimostra d'impiacevolirsi /
bersezio, i-106: beuh! è matto lei:... duecento cinquanta
da bologna, 1-128: non sono sì matto che ben non conosca che cosa impresi
: tutti a poco a poco diamo nel matto. muratori, 6-320: que'poeti
va attorno e non l'incanta, è matto. baldinucci, n-2-4: io a
, i-73: quel capo incaparbito e matto / nulla stimava, tanto era cocciuto,
/ per la mia fede inceppar questo matto. g. f. loredano, 7-101
cavolo lesso d'una fantasiuzza incolora del matto werner. pascoli, i-745: è un'
ardito dai ne l'inconsiderato e nel matto. inconsideratézza, sf.
simeone, il qual si finse anche matto, per incontrar più noiosi i dileggiamenti.
ma volessene fare una nave, molto sarebbe matto. cavalca, 20-468: trovò un
tu inettamente di': chi è sì matto che si muoia per queste cose? savonarola
. idem, purg., 3-35: matto è chi spera che nostra ragione /
virtù e l'atto molti hanno scacco matto. caro, 5-925: le madri
. idem, 223: sono come il matto, il quale quanto più glie è
deve schiamazzare nel suo vivace idioma quel matto popolo catulliano. bocchelli, 1-i-388: cotechini
con loro [le cortigiane] è matto; et ei riman la pergola / e
baretti, 1-243: bisogna aver molto del matto e dello sciocco per giudicare così iniquamente
arrighetto, 1-46: colui è troppo matto, colui è troppo fuori del senno,
egli spezialmente d'ira, un giovane matto e ardito gli sputò nel volto? s
, / sempre in aria d'un bel matto. rajberti, 4-146: è oramai
savio, setti cussi povero, e io matto e ignorante son sta'fatto ricco da
. pulci, 24-120: cosi matto con matto si gastiga, / ed
pulci, 24-120: cosi matto con matto si gastiga, / ed -immune
patto; / se non vuoi ricever matto, / lassa il gioco intavolato.
dare occasione ad altri che, facendo il matto, intentassero contro la vita del re
poponi, 259: io mi credo matto / c'amor à segnoria, / tal
c'è dubbio: il nonno è diventato matto. pratolini, 3-1 io: le
: mentre che savio te intituli, matto ti battezzi, perché tu pur sai che
buona / vivere alla carlona e fare il matto, / perché adirato il ciel dopo
maturo dal ragazzo, dallo sciocco e dal matto. carducci, ii-9-217: rivedrà sempre
l'intrico e la paura di questo matto? sergardi, 297: saziate pur la
io intrufolarmi in quel bailamme? fossi matto '. l'usò anche il p.
): probabilmente avrebbe avuto un gusto matto a far andare un povero contadino dalla
(275): avrebbe avuto un gusto matto ad inviare un povero forese dalla parte
, 1-13: non ti paia aver dato matto scacco, / ch'i'ho il
è che il tasso non essendo affatto matto -e tutta la sua corrispondenza di quel tempo
più focoso se possibile, un sangue più matto, se è capace di indurre uno
4-292: ogni cittadino, purché non sia matto, adora il jus pubblico, cioè
'andate là che siete un bel matto... andate là che dei quattrini
fra gli uomini lamentevoli, adirosi, di matto ardire, di vili lusingherie. a
una lapa,... parevi un matto alle pere. = deriv.
si sa bene. -pazzo, matto da legare: v. pazzo e matto
matto da legare: v. pazzo e matto. 32. prov. lanci
quello in modo contaminò, che lo fece matto, e partorì tanti errori, che
dirò che fu ingiusto o che fu matto / chi fece prima li statuti rei;
guai a chi nemico / ed omo matto crede e segue legge / d'omo
dì di pe- tronciani, che diverrebbe matto. dante, par., 19-72:
è stato qualcuno strano od anche matto, spesso si vede che ci torna chi
quel sopore misterioso, scendeva col pensier matto nella gola buia dell'inferno. carducci
reo e non si converta in amistà di matto, né in amistà d'avaro o
/ ma d'accordo volevansi un ben matto. f. m. zanotti, 1-4-326
il cervello, e ci presi un gusto matto a vedermi seguito e festeggiato da tante
assenza. ibidem, 296: loda il matto e fai saltare; se non è
e fai saltare; se non è matto, il farai doventare. p. petrocchi
lode giova al savio e nuoce al matto. ibidem, 203: dio ti guardi
è molto savio, il piccolanimo è molto matto. savonarola, 7-ii-132: a noi
. ricchi, xxv-1-206: chi nasce matto non guariscemai. / il mal tuo non
maffei, 106: bruno, è matto / questo figliuolo? o pur patisce di
sebastiano fontana,... non come matto, ma come lunatico. serao,
altre cose che il marito / è più matto che lungo, e che non v'
3-289: si dié a correre come un matto per prenderla e far macello di quei
carducci, iii-5-259: maciullar me? matto buffone! né moralmente né fisica- mente
macto e deriv., v. matto e deriv. màctridi, sm.
gettar via quegli unguentaci / di maestraccio matto tuttavia, / confortando il malato a
fegato. -magagnato di cervello: matto. p. nelli, 72:
nicolò è salutato giudice de'matti, matto dei dodici savi, divoratore della città di
nicolò è salutato giudice de'matti, matto dei dodici savi, divoratore della città di
mali / eo son spesso caduto come matto. canteo, 180,: o mal
, ma ancora è tenuto stolto e matto. cicerchia, xliii-336: disser allor
e signori, ci hanno un gusto matto; e fiutano, interpretano, ciarlano.
continentia, 43: falli tirar el sangue matto che essa ha ne la testa e
linguaggio, / come fa qualche fanciullaccio matto, / a tentar le ragazze forosette /
; e probabilmente avrebbe avuto un gusto matto a far andare un povero contadino dalla
moglie mai » diceva: « fossi matto. ce ne sono tante in giro,
dove la si fusse, come un matto, per que'paesi l'andava cercando
d'ira e di furore è così matto, / che vuol, quando dagli altri
vista e savio a un tempo e matto / un comento di poi ch'abbiamo
. g. averani, 17: questo matto imperadore... con questi glandi
iflicvo|iai 'sono furente, furioso, matto; smanio cfr. fr. manie '
vita alla morte. e l'uomo, matto amatore di se medesimo, come cieco
. grasso, 27: brutto manigoldo, matto senza conoscimento, a tal termine son
e preciso... e più matto... che abbia l'italia venuta
uno dirà: tu sei un gran bel matto, e l'altro risponderà: diamoci
poi che poche fave dànno lo scacco matto, centocinquanta o dugento fave che si
/ or io trovo che gli è matto, / né con lui posso durare.
in casa, come io fussi un matto. compagnia della lesina, ii-73: i
/ quantunque, marzial, superbo e matto, / avesse cominciato a contraddire.
altro, veduto uno che aveva del matto andare in mascara a cavallo, essendogli da
/ quivi si stava e nascondeva, il matto. motense, lx-1-114: si conduceva
attribuire il valore che gli conviene; matto. biscioni [gherardini]:
. c. croce, 301: un matto risponde mattamente acciò non se conosca la
part. pass, anche senza desinenza matto). gioc. dare scacco matto.
matto). gioc. dare scacco matto. boccaccio, i-391: il
conosciuto che io era in due tratti matto da voi. 2. figur
e uno fanciullo m'ha vinto e matto. strascino, xxvi-2-204: tu mi pari
mattare / noi e noi t'abbiam matto. 3. stringere da presso
= denom. da [scacco] matto. mattarellare, intr. [
. azione, comportamento, affermazione da matto; atto sconsiderato, imprudente (o
. letter. che si comporta da matto; stravagante. papini, iii-275:
. { manéggio). comportarsi da matto; pensare, parlare, agire in modo
scherz. e iron. per 'matto '. 'gran matteo '.
-avere del matte0: essere un po'matto. -secondo matteo: secondo come gli
/ e la materia torna sopra t matto. fil. ugolini, 20 7:
matterùgiolo, agg. region. alquanto matto. manuzzi [s. v.
1038. matterullo, agg. alquanto matto, pazzerello, scimunito. manuzzi
. v.]: 'matterullo': quasi matto. = dimin. di matto1,
. matticelo, agg. alquanto matto. allegri, 6-27: questo
(mactièro), agg. ant. matto. guittone, i-40-13: non
matt'omo più sapiente / com più matto e'se sente. = denom
di saggio (anche nelle espressioni mezzo matto, testa matta, ecc.).
egli è savere far vita d'om matto, / ancor è bona tua condizione.
guai a chi nemico / ed omo matto crede. iacopo da léona, vi-1-217 (
, / tolle savere ed addivien tom matto, / e dopo danno patto vuol che-
grande savere è in luogo anfingere tomo matto. fra giordano, 2-234: non
: non de'nullo cristiano essere sì matto che vada a comunicarsi con coscienza di
. idem, purg., 3-34: matto è chi spera che nostra ragione /
. cavalca, vii-22: stolto e matto molto è chi del parere e dell'opinione
12-20: si levò uno folle e matto cavaliere popolano, messer andrea degli strozzi
era avanti che voi scioccamente credeste al matto frate. s. caterina da siena,
o ad altri cose impossibili e farsi tenere matto e giuntantore. guicciardini, 13-v-8:
s'aduna: / maledico tu siei, matto e bugiardo, / superbo e giuocator
lenti, ma s'andrà. fazy è matto: per che mezzi vuol egli fare
: i denari piovevano a cappellate, matto chi li lasciava raccattare altrui. bariti,
: lo saggio aprende pur senno dal matto; / om c'ha più possa,
assegnare devere; / ma bon suo fugge matto. donato degli albanzani, ii-99:
i-295: tu sai che sempre el matto / mai non parteza se non con
, el governo suo sia stato di matto. g. m. cecchi, 295
. m. cecchi, 295: questo matto,... pens'ora alla
che colui doveva essere un qualche mezzo matto. giusti, 4-i-134: quel matto di
matto. giusti, 4-i-134: quel matto di granduca / di tener la gente
sapere ed ingegnoso. -angelo matto: il demonio. latini,
orgoglia- mento / tallio l'angel matto / ed èva ruppe 'l patto.
disse: e che? sei matto? / io con la poesia che cosa
la tua?... se fossi matto! deledda, 1-8: tu sei
? ». lei disse: « sei matto? ». -povero matto!
sei matto? ». -povero matto!: come espressione di compatimento.
/ le belle non dicean: povero matto. 2. che è malato
se'iniquo e reo, ma furioso e matto. guittone, 80-8: per che
ché s'eo più vivo ormai, matto devegno. iacopone, 65-27: ebrio
65-27: ebrio par deventato, o matto senza senno, / lassanno sì gran
io l'hoe provato e non sono matto. dante, inf., 28-111:
gli altri giovani trapassava, ma quasi matto era e di perduta speranza. storia
. bibbiena, xxi-1-150: egli è matto furioso e forse le farà villania.
che per amor venne in furore e matto, / d'uom che sì saggio
sano e tanto maninconico che son riputato matto da gli altri e da me stesso
il mazzocchio pien di farfallini: / è matto in somma; pur potrebbe ancora /
alla malinconia, / con gran facilità matto diventa. mazzini, 143157: tu
mazzini, 143157: tu devi credermi matto o peggio, ingrato ed immemore.
: tanto forte travaglio / che come matto vegno dismaruto. flore de parlare, xxviii-
-77: andando per la via, il matto crede che tutti gli altri sieno matti
altri sieno matti, perch'egli si è matto. arrighetto, 223: sono come
arrighetto, 223: sono come il matto, il quale quanto più glie è
., 2-7 (202): un matto, entrato intra le ruine, dove
30-9: tanti n'uccise il periglioso matto. soderini, i-589: legando un matto
matto. soderini, i-589: legando un matto al passar d'un ponte che passi
capiva benissimo che lo si trattava più da matto a non rimproverarlo che a rimproverarlo.
a rimproverarlo. -matto da legare; matto nel mezzo del cervello; -che mostra
da grande ammimatto per la testa; matto spacciato, spedito, spolpato: pazzo
e le convenzioni sociali. — matto da catena: v. catena, n
ne dubitate punto, chè egli è matto spacciato. a. f. doni,
originale di dilettante d'animali, matto spolpato, che aveva quella gran
antichissimo e nobilissimo poeta, dà del matto per la testa a chi non
, il quale mi teneva per matto spacciato, e si faceva beffe de'fatti
giusti, ii-384: vedi, tu sei matto, matto nel mezzo del cervello
ii-384: vedi, tu sei matto, matto nel mezzo del cervello, e
codèmo, 73: -tu se'matto!... matto da legare!
se'matto!... matto da legare! -esclamò il paron checco,
arlia, 1-217: 'esser matto nel mezzo del cervello 'dicesi così
dicesi così efficacemente di uno che è matto spacciato, senza speranze alcuna di guarigione
vero a chi si vuol dar del matto. es. « io non so perché
al sor emilio, s'egli è matto nel mezzo del cervello ». pasolini,
fisso l'amico, come si guarda un matto da legare. bigiaretti, 9-128:
, ormai sono ai suoi occhi un matto da legare. -gabbia di matti
. guittone, xxii-33: sì son matto /... che meglio amo
pistoiese, xxix-40: amor, tegnomi matto / assai peggio che fera: /
denari 'n cavagliene, / e vivo matto com'uom ch'è 'n pregione, /
, 361: perch'amor m'aggia matto, / o che mi tenga a matto
matto, / o che mi tenga a matto / ragion, cui poco amo,
d'ira e di furore è così matto, / che vuol, quando dagli altri
10-72: gli parea che titta fosse matto / a sentir per colei pene e
/ tu sei per divenir di rabbia matto, / s'una al tuo naso se
forteguerri, 28-30: di lei nalduccio venne matto; / e le sue mani tremando
24-349: furioso bacco... / matto de'balli, gui- dator di spassi
e serenate. capuana, 2-86: è matto anche per la pulizia. govoni,
i mezzi pomodori / di cui son matto, / tu rievochi per me lontane
di vincere il paragone nell'esser più matto di lui. di breme, 65:
ingegno e anche di studi, ma matto. però v'è molto di buona stoffa
consoli... era forse il più matto della compagnia. de amicis, xii-396
una bestia rara, un bel capo matto, che stillasse sul loro conto qualche stramberia
che conduceva una vita strana. mezzo matto e mezzo filibustiere... era
, / sempre in aria d'un bel matto. berchet, i-54: quello shakespeare
, i-54: quello shakespeare è un matto senza freno. borsieri, 286:
bresciano uomo! tu sei pure un caro matto, non so io quanto sia affettuoso
conservare alla sua spiritosa conversazione quell'amabilissimo matto di bastiano flamini, ha cura di
caro sverino, lei è un bel matto. farebbe meglio a pensare alle cose
-soggiunse elena. -e all'ultimo quel matto di galeazzo secìnaro venne ad offrirmi un
v-234: sono stato a posare da quel matto! ma paga bene. -che
: / or io trovo che gli è matto, / né con lui posso durare
uomo, / l'opre tue di leon matto! c. e. gadda, 6-273
. gadda, 6-273: il capo matto [del cane] gli andava sobbalzando senz'
alcuno over non podestate / d'amor matto lungiare, / in d'astener peccare.
gli uomini lamentevoli, adirosi, di matto ardire, di vili lusingherie, di duro
, acciò che tu non sia ripreso di matto parlare ed abbine danno. a.
,... accesosi appio di matto furore e volgendosi l'animo vago a
2-114: io piango indarno il mio matto desiderio. castiglione, 2-1-36: questo
: i crociati, presi da un matto fanatismo, colla voglia di liberare il santo
bordo più giovani e bizzarri inaugurarono un matto senso di libertà e di follie.
neri poponi, 259: io mi creo matto / donar ciascun partito / a chi
ami- state / certo lo tardare parerne matto. -con uso avverb.
, 8-6: figliuola, non parlar sì matto! / omè! chi'tt'ha
: / son tutti avvezzi di giuocare matto / ad hanno il cappo lor pieno di
te primo, / ché per un matto guardamento d'occhi / vous non dovris
disegnasse fare su di me qualche suo matto esperimento con la corda. emiliani- giudici
emiliani- giudici, ii-264: con tal matto procedere e'pareva dovesse ammazzarsi. panzini
betteioni, i-245: il bello è un matto sogno assai sovente. graf, 5-953
/ ma d'accordo volevansi un ben matto. c. bini, 1-360:
sono rovinato con sette anni di studio matto e disperatissimo. de sanctis, ii-13-85:
ammazzavano. papini, iv-495: il matto studio lo fece deforme, l'arido
si capisce che hai bevuto il vin matto e che ora sei più di là che
qua ». non è il vin matto, né il vin savio, ma il
ha obbligato per la correzione a pigliare del matto caldo. 8. numericamente
tempo, batte in terra il piede matto. bocchelli, 1-i-303: la gamba
tramenare e trambu stare fra matto e perverso di coniglio mannaro.
come il color del sangue fervido e matto, sulla generosa pelle di lei.
verità, e (se il secolo matto non guasti l'opera sua) grande
imbriani, 4-35: conveniva che questo matto secolo decimonono desse di piglio a due
dell'equinozio. cassola, 3-214: -tempo matto, -disse il padre, - si
due o tre rimbalzi su quel terreno matto, e poi spariva per sempre nel buio
e simili generazioni. -fuoco, razzo matto: razzo pirotecnico multiplo, che esplode
sotterra lucori come fuochi fatui. -piano matto: ammezzato, mezzanino. b
col n. 6, al piano matto a destra della scala. 15.
. 17. milit. carro matto: v. carro, n. 12
casamatta. 18. tecn. cavallo matto: congegno in uso nelle cartiere per
la papessa,..., il matto. note al malmantile, 2-665:
ma vi è impressa la figura d'un matto; e questa si confà con ogni
, il quale riceve in cambio del detto matto un'altra cartaccia da quello che dette
un'altra cartaccia da quello che dette il matto. calvino, 11-36: poi venivano
, 11-36: poi venivano il « matto » mezzo straccione e mezzo ignudo con
, / colui ch'en- toppa 'l matto, / perde quello in un tratto /
borella, i zoni e in mezzo il matto. a. f. doni
; infino a rulli che si dà nel matto. note al malmantile, 1-329:
« è senza numero de'rulli. è matto ». nel giuoco de'rulli si
uno, il quale si chiama il 'matto '. e però dicendosi: «
rocchetto che è senza numero cioè il 'matto '. questi rocchetti si chiamano *
in terra in ordinanza, col detto matto nel mezzo, vi si tira dentro
, sereno di verno, cappello di matto, trotto di mula vecchia, fanno una
ed amici, gli dicesse un grazioso matto, delle cui piacevolezze egli si dilettava:
21. locuz. -alla matta, a matto: in modo sconsiderato, irragionevole;
beniamino della compagnia. -andare matto: impazzire. -anche: eccitarsi,
quella frottola, io ere'ch'i'andre'matto, / ere'che 'l cervello mi
mi dare'la volta. -andare matto di o per qualcosa: provare vivissimo
qualcosa. magalotti, 10-303: vo matto de'fatti tuoi e impazzo dell'allegrezza
al malmantile, 1-401: il tale va matto della tal cosa, quand'e'l'
24 volumetti ad aspettarmi, ne andrei matto. zendrini, iii-230: anch'io nacqui
nacqui in arcadia e anch'io vo matto, / non men che pei fioretti e
imbriani, 3-177: ora io vo'matto pe'marmi. la mia cameretta è piena
soffrire se suo marito, che non va matto -dice lei -pel genere epistolare,
tazzina di caffè. -andare matto di qualcuno: esserne folle- mente innamorato
, 1-796: chi per cristo ne va matto, / par a gli altri mentecatto
/ della geva di corte e ne va matto. note al malmantile, 1-401:
al malmantile, 1-401: 'ne va matto ': l'amore l'ha fatto
tornata a firenze. -avere del matto: concepire pensieri assurdi, comportarsi in
e disse al fratello: sempre avesti del matto. poliziano, 4-14: un altro
, veduto uno, che aveva del matto, andare in mascara a cavallo, essendogli
altro, han tutti un po'del matto. convien lasciarli dire, principalmente quando
le meraviglie se non avesse avuto del matto uno che usciva da due stirpi dove
-avere, prendere, provare un gusto matto: v. gusto, n.
, n. 12. -cavare il matto dal capo a qualcuno: ridurlo alla
vignale, 3-4-31: ti caverò il matto del capo, poltrone. -come
visione aveva fatta. -come un matto, come matti, in guisa di un
come matti, in guisa di un matto: con furia, con impeto, con
/ e s'aggirava a cerco come un matto. vasari, 4-ii-235: noi stian
di prima e lo suonai come un matto. -con grande allegria, con
. io mi ci diverto come un matto. scarfoglio, 163: in quella concordia
. barilli, i-319: da diventar matto questo problema della mia miseria (della
: per me è un piacere da venir matto uscir fuori di casa e guardare il
la gente che va. -da matto, da matti (con valore aggettivale)
ogni patto / che lo sperar sia da matto / e che il tuo core sia
/ gli dànno a più poter colpi da matto. forteguerri, 2ó-41: ricciardo tira
, pareva ch'io gli parlassi da matto]. periodici popolari, i-764:
lo accorda, e tu gioisci da matto, tutto in estasi, senza vederne le
di sessanta cavalli alla scoperta e da matto. -dare del matto a qualcuno
da matto. -dare del matto a qualcuno: accusarlo di insensatezza nel
, dell'imbecille. -dare del matto, dare nel matto senza fare ai
-dare del matto, dare nel matto senza fare ai rulli: agire stoltamente
ardito dài ne l'inconsiderato e nel matto e che più presto che tu non pensi
/ quanti e'farebbe come e'dà nel matto. a. adimari, 1-71
venga il canchero; avevo dato nel matto senza fare a'rulli. fagiuoli,
v-183: ritorno solamente a dar nel matto. -darsi del matto: riconoscere la
a dar nel matto. -darsi del matto: riconoscere la propria stolidezza. forteguerri
, 2-56: poi dopo si diede del matto / in ricordarsi quella positura.
ricordarsi quella positura. -diventare matto: v. diventare, n. 1
, n. 1. -entrare nel matto: infuriarsi, adirarsi. f.
gli ateniesi ammazzeranno, se entrano nel matto », rispose: « me certo,
saran savi ». -essere il matto nei tarocchi o stare come il matto
matto nei tarocchi o stare come il matto fra i tarocchi: trovarsi a proprio agio
, come / si dice, il matto ne'tarocchi, e 'l sale / delle
allocchi / ci sto come sta il matto fra i tarocchi. idem, 1-355
1-355: se ho torto, sono il matto fra i tarocchi; / con la
voglino più far censori. era il matto di trionfi sier vetor morexini, et
essere in europa quello che è il matto nel giuoco de'tarocchi. -fare
è già morta. -fare il matto: abbandonarsi a un'allegria sfrenata;
, chi salta e chi fa il matto. pirandello, 5-287: fece il matto
matto. pirandello, 5-287: fece il matto con noi per circa tre ore,
lupis, 490: potevo far il matto in qualunque dissordine, nelle sceleratezze e
matta. -saltare sul cavallo del matto: v. cavallo, n.
, n. 26. -venire matto: affaccendarsi eccessivamente, agitarsi, essere
, xxv-1- 206: chi nasce matto non guarisce mai. buonarroti il giovane
guasti / guastano gli altri. un matto ne fa cento. i. nelli,
? -dice però il proverbio che un matto con un savio ne sanno più che
ma non sì presto si guarisce un matto. s. maffei, 143: chi
34: chi troppo ride ha natura di matto; e chi non ride è di
uomini savi. ibidem, 206: del matto, del medico e del cuoco,
220: baldezza di signore, cappello di matto. (l'alterigia, l'arroganza
chi si battezza savio, s'intitola matto. ibidem, 296: savio a credenza
, 296: savio a credenza, matto a contanti. ibidem, 297: metti
contanti. ibidem, 297: metti il matto da sé, diventerà savio. gozzano
i-36: chi troppo studia e poi matto diventa! -chi canta a tavola e
-chi canta a tavola e a letto è matto perfetto: ogni cosa va fatta
comportamento più ragionevole. -sa meglio il matto i fatti suoi che il savio quegli
. n. franco, 1-46: matto mattuzzo, pazzerel nidiace, / te
màt 1 fungo velenoso '; per piano matto del n. 14, cfr.
servir resto, / più puro c'auro matto, / a quel c'à nom
gallo. cellini, 702: l'oro matto volse dire dua cose
che mi volse dir che io era matto a dimandar cotal licenzia; l'altra si
si è, che si dice oro matto quando ei si lascia l'oro senza brunire
finestroni, avvivando i fregi d'oro matto su li scaffali di noce, perdendosi nelli
, / in un cocchio scolpito d'oro matto. slataper, 1-38: aveva bisogno
smarrendo sul terreno il gemello d'ottone matto della camicia. -per simil
abbacinaro [le colonne] e fecier matto / il lor vago colore, e con
del crocicchio riconosce al polpastrello il soldo matto. gatto, 2-80: il guaio è
). 5. locuz. a matto: senza brunitura. d. martelli
gergaccio nostro d'orefice si direbbe: a matto; lo che significa con più esattezza
/ non crea a vista, né a matto. iacopone, 1-450: che 'l
, / che sta presso a udir matto. / anti che sii di qua tratto
medesimo tempo con la man sinistra gliel diede matto di pedina e con la destra si
(il re avversario). -scacco matto: v. scaccomatto. 3.
3. locuz. dare o ricevere matto: infliggere o subire un insuccesso,
gallo, / c'a ciascun ne do matto. iacopone, 1-351: or t'
patto; / se non vuoi ricever matto, / lassa il gioco intavolato.
voglion dire che si avvicina a esser matto, o è strambo da meritare, più
buono si dice: è un mezzo matto ». e anche (aggiungiam noi a
persona). - anche: mezzo matto. poliziano, 4-35: lorenzo de'
il mazzocchio pien di farfallini: / è matto in somma. note al malmantile,
delle farfalle ', intendiamo: è mezzo matto e di cervello volante o instabile.
il facto / ch'ovra non è di matto. stefani, 9-2: vennero a
chi continovo mangiasse nove dì petronciano diverrebbe matto. boccaccio, dee., 8-9
più mendica: / e dà del matto e del melenso altrui.
annibaie, allegro che l'audacia del matto capitano fosse cresciuta e che al savio
perditempo ozioso, un menomato, un matto. 4. guastato, alterato
: allora io dissi: « o matto mostro, meretrice fortuna, non dee
come un merlotto, / segni di matto propri e evidenti. garzoni, 1-20
: avere perduto il senno, essere matto (cfr. elleboro). chiabrera
36: [la società] dà del matto a guerrazzi e finge ossequio ai sette
metempsicosi e se, per un capriccio matto di quella fortuna che si compiace proprio
e signori, ci hanno un gusto matto; e fiutano, interpretano, ciarlano.
: avendo il nostro poeta canonizzato per matto questo suo avversario nel principio e nel
equestre. lippi, 7-36: il matto s'innamora come un miccio. fagiuoli,
gloria miete! machiavelli, 1-viii-290: matto al tutto è quel ch'ai popol
alla sua spiritosa conversazione quell'amabilissimo matto di bastiano flamini, [la marchesa]
tarocchi 'ed una si dice il 'matto '. baldinucci, 9-xv-141: stette
163: severino è sempre più matto. mazzoni più furbo. il pascoli
questi complimenti? sergardi, 341: matto minchion, togli la sciocca idea,
: onde minchion minchion, facendo il matto, / se ne scantona, che non
questo non si può negare senz'esser matto. ma è egli dovere ch'ei
, / che non son certo poi così matto / se, per un bacio,
si dica assai mescaro, / sì matto dubbio far pier montanaro. =
nel contado: « tu sei più matto (o matta) della fiorina,
): così, a modo del villan matto, dopo danno fe'patto. testamento
mòizo, agg. dial. matto. guazzo, 1-90: perché
cittadini, e in lor vece usate matto, pecora e guscio. =
adattamento fonetico tose, della voce màis 'matto ', propria dell'area dialettale subregionale
del mondo, delle trombe, del matto, del diavolo e di tutto '1
il viceré a milano. è veramente un matto, o che cosa? comunque,
, c'è dello strano, del matto, quasi direi, in quella ragazza.
: che storie! paura? di quel matto? fracassi? ma c'era la
ha lo scopo di infliggere lo scacco matto all'avversario (e, in partic.
bocchelli, 18-i-64: -così, col matto alla regina, in sette mosse date scacco
regina, in sette mosse date scacco matto a me? - in sette mosse,
romperò il mustaccio con queste pugna, matto incantato. r. gualterotti, 3-265:
225: udendo queste cose, il matto giovane gittossi in sul letto e fu mostrato
al coperto quando piove, è ben matto se si muove; se si muove e
e se si bagna, è ben matto se si lagna. e. cecchi,
inciampare o perdermi?... sei matto?... non son mica
n. 11. -chi nasce matto non guarisce mai', v. matto *
nasce matto non guarisce mai', v. matto *, n. 22.
si stava, e nascondeva, il matto. tortora, i-231: carlo birago averti
senno senza ovra chioso, / del matto la richeza, / del pover sottiglieza /
, n-39: ritrasse già pedone un certo matto, / ch'aveva il naso da
nord! -gridò il sergente. -sei matto! dove li vedi? -ribattè il
-chi troppo ride ha natura di matto e chi non ride ha natura di
: chi troppo ride ha natura di matto; e chi non ride è di razza
anco se'micidiale e traditore / e matto. 2. con litote. non
de'medici, 5-13: ben è matto quel che crede / a nessuna maritata,
426: o deo, corno fui matto, / quando mi dipartivi / là ov'
cose che il marito / è più matto che lungo, e che non v'era
tra le mani e nicchiando: -che matto! che matto! 2.
e nicchiando: -che matto! che matto! 2. tose. respirare
pasolini, 3-69: con la mancina il matto teneva ap pena un po'
aver avuto, in cambio di quel cervello matto e precipitoso, questo modesto e savio
a roma. salvini, 15-1-119: con matto nodo d'acqua scoscendendole, / sulle
., 23 (396): quel matto birbone di don rodrigo! cosa gli
patris ': nella testa, avere del matto. giacché il segno della croce incomincia
. idem, purg., 3-34: matto è chi spera che nostra ragione /
stato piero soderini) e uno notabilmente matto. c. campana, i-55: tosto
desire / quantunque marzial superbo e matto / avesse cominciato a contraddire,
, iii-27-4: oh via smetti, matto buffone. che importa a noi delle
gli ha in odio, si fa matto. francesco da barberino, ii-314: [
. oi cieco! oi misero! oi matto! sacchetti, 140-1, 1:
intelletto e la memoria? / perché matto ti credo, io mi consolo / se
se credi, tu se'più che matto, / poter falsar li profetati oracoli.
/ perché adesso non vuole un vecchio matto / che la sua moglie s'alzi la
è parente del vino; e, se matto / doventate, credendovi un orciuolo /
: per orgogliaménto / fallìo l'angel matto, / ed èva ruppe 'l patto.
orgoglio / sofferir del pagan bestiale e matto. ariosto, 20-110: era assai bella
origine. carducci, ii-10-54: è un matto originalissimo e schiettissimo. l. gualdo
adesso. tozzi, v-320: deve essere matto o almeno molto originale!
gioberti, 1-v-147: tu sei dunque un matto, uno strambo, un 'originale
'originale 'o anche un 'mezzo matto '. 12. che si
o si tessono drappi. -oro matto: non sottoposto a lucidatura o brunitura
resto * / piò puro c'oro matto. cellini, 702: si dice oro
cellini, 702: si dice oro matto quando ei si lascia l'oro senza brunire
, sopor- tarlo quand'è infermo over matto. dante, vita nuova, 14-14
l. strozzi, 1-256: quel matto ch'a pena ha pane in casa /
niuzzi / e con divertimento più che matto / vedean calare a fuscellini aguzzi /
, / o maledetti critici? -è da matto / il voler far la pappa a
per noi, ci trovo un gusto matto. -mangiare la pappa in capo a
parabosco, 2-23: vanne, vecchio matto, a por giù que'panni,
perfetto. berni, 78: il matto da catene, / pensando al paraci-
, vi-1-428 (107-13): così del matto avvien, che si ere'saggio;
terra nenia / in un verso allegro e matto, / colla storia ed il ritratto
conservare alla sua spiritosa conversazione quell'amabilissimo matto di bastiano flamini, ha cura di
neri poponi, 259: io mi credo matto / donar ciascun partito / a chi
, / frivola o parva o fantasia di matto. -umile. papini,
mondo, -disse guittone -pensate se sarebbe matto e fuore di senno quelli che potesse nella
., 5-258: se costui è cosi matto ch'elli mi creda, io l'
conservare alla sua spiritosa conversazione quell'amabilissimo matto di bastiano flamini, ha cura di
saggio; / ma troppo a lungo fui matto, / e tardi avvenne il passaggio
atto / provano i pipistrelli un gusto matto. / ma giunge alfine un periglioso
costretta-astinanza / des- sono a malabocca scacco matto; / larghezza e cortesia traesser patto
molti ci ode al ioco: « matto »: / tal se pensa aver buon
: appetto a te posso dir quasi matto / esser, perch'io cavalco debil
latini, i-2620: fallìo l'angel matto, / ed èva ruppe 'l patto
: ne fu per arrabbiar, per venir matto; / ne fu per dar del
: così, a modo del villan matto, dopo danno fé patto. monosini,
, 284: a usanza del villan matto, / dopo 1 danno fa 'l
elementi. guittone, i-20-25: matto fora tenuto omo che sedesse a banco
dire che bisognava che un giovane fosse matto almeno sette anni: e se in quel
-mandare ai pazzerelli qualcuno: considerarlo matto, squilibrato. casti, vi-456:
... ihe... vecchio matto... vecchio buffone! -gridava
sai ridere -andatevi a nascondere... matto... con quei piedi.
mente. soderini, i-589: legando un matto al passar d'un ponte che passi
: se io fossi da vero quel matto / che il mondo vuole che io sia
[il sole], ubriaco e matto sopra la pazzia della terra screpolata e
locuz. -andarsene in pazzia: diventare matto. silone, 81: « berardo
ardito dài ne l'inconsiderato e nel matto, e che più presto che tu non
. luna [s. v. matto]: 'matto 'e 'mattomacci '
. canigiani, 1-50: ti faranno matto nominare, / se con alcun di loro
mobile. pasolini, 3-68: il matto aprì piano piano la porta di vetro
quelli. deledda, 1-155: quel matto? mi tormenta di continuo. in
. 7. locuz. -dare matto o scacco di pedina: nel gioco
tempo con la man sinistra gliel diede matto di pedina. -dare una vigorosa
per le mani, ti darà scacco matto di pedina. -liberarsi risolutamente da
sei pelamatti, et io pelato e matto. = comp. dall'imp
di cervel puliti. -scherz. matto pelato: persona importuna e attaccabrighe,
, 392: uom peloso, / o matto o avventuroso. proverbi toscani, 52
, o forca o lussurioso, o matto o avventuroso. -donna pelosa,
di tristo, porco e di- svenevol matto. = dimin. di peluzzo
penerei d'imparare. novellino, vi-108: matto e forsennato colui che pena e pensa
inanzi, perché le cagioni del diventar matto sono infinite, che noi altri abbiamo
cattive. pirandello, 8-1093: -che matto! che matto! -biagio? che fa
, 8-1093: -che matto! che matto! -biagio? che fa? -domandò lo
, erbaceo d'india, indiano, matto o rosso: paprica; peperoncino rosso.
. v.]: 'pepe matto, rosso cornuto, indiano ': peperone
né altro. -parere, sembrare un matto alle pere: essere fuori di sé
lapa,... parevi un matto alle pere. -pigliare, prendere le
, / c'a ciascuno ne dò matto. = deriv. da dire1 (
., 5-1 (1-iv-442): quasi matto era e di perduta speranza. castelvetro
con loro [le cortigiane] è matto; et ei riman la pergola / e
e considerato il periglio de lo scacco matto, divenne assai più del solito colorito in
sbalordito / a quel disegno periglioso e matto / d'un'affamata donna esser marito.
, 30-9: tanti n'uccise il periglioso matto, / vi spianò tante case e
. idem, purg., 3-36: matto è chi spera che nostra ragione /
, 5-67: lo zio rideva come un matto, rosso, soffocato, con tutta
savere, ed adivene, l'omo, matto. = comp. da per,
continovo mangiasse nove dì petronciano, diverrebbe matto. boccaccio, v-71: i lunghi
di pezza; / e v'è di matto e di briccone un misto.
. sardi, 65: il carro matto... tiene quattro ruote molto basse
felicità; io piango indarno il mio matto desiderio, e con mio danno ho conosciuto
: quivi si stava e nascondeva, il matto; / verso la strada avea forato
scappare fra i denti: « che matto ». 5. urto violento
e attenzioni. arpino, 9-59: matto sì, ma anche vizioso, e tutti
lucilla ha ragione se continua a chiamarmi matto e a guardarmi con quel sorriso pietoso
francesco da barberino, ii-273: pigliar può matto il savio nel parlare. algarotti,
. fra giordano, 2-190: il matto non ha diletto in cibi che piglia
non voglio così, ché sei un matto, perché dopo tutti questi pigolamenti l'
bibbiena, 2-94: pillerà! questo matto mi stima donna. = var
i'resto, / piò puro c'oro matto, / a quei c'ha nom'di
nel contado: « tu sei più matto (o matta) della fiorina, che
podestà non è un ragazzo, né un matto. pratesi, 5-230: poh
la difesa / favorisce i potteschi alcide matto: / giove sta in mezzo e con
sono l'efemero colchico e 'l giglio matto sua specie, la bonifacia, la felce
del crocicchio riconosce al polpastrello il soldo matto. 2. letter. pezzo
moravia, ii-77: « sei un matto, però » tornò a ripetere «
» tornò a ripetere « un vero matto... voltati... voglio
/ e grida: -popolazzo vile e matto, / come hai tu tanto oltraggio comportato
ha un sol figliuolo, 10 fa matto; / chi ha un sol porco,
. disse l'abate: « se'tu matto? come credi tu ch'io ti
/ benché poi dopo si diede del matto / in ricordarsi quella positura. carducci,
lo richiedesse, or non sarebbe questi ben matto? francesco da barberino, iii-95:
alcuno aver non podestate / d'amor matto lungiare, / ni d'astener peccare.
le sue azioni, gli è un matto, una testa romanzesca, un sentimentale
: / se 'l ti saluta il matto, fa'risposta, / ma ridendo da
a chi 'l suo tempo avesse / e matto non paresse? bambagiuoli, 55:
e credo che mi prendan per un matto; / in fin sento tirar un
e signori, ci hanno un gusto matto. -avere le prese: avere
saperla la nostra ragione; ed è matto chi tanto presume. mazzini, 20-13
che sì: non sai ch'ai prete matto / el populo sta ben ispi- ritato
/ sperando il mio perdon, pretaccio matto, / che a bella posta e senza
-soggiunse élena. -e all'ultimo quel matto di galeazzo secìnaro venne ad offrirmi un biglietto
chi 'l suo tempo avesse / e matto non paresse? / fossi in buona
balletto e dice: - siete un po'matto anche voi. 3. figur
provata tal quale, quan- d'ero matto. saba, 382: tornò, domato
che attore » commentavano. « che matto di un primattóre ». -chi
, sereno di verno, cappello di matto, trotto di mula vecchia, fanno una
un altro, nan tutti un po'del matto. convien lasciarli dire, principalmente quando
il viceré a milano. e veramente un matto o che cosa? comunque, inquieterà
, ecc. novellino, xxviii-824: matto è colui ch'è sì ardito che
di fuori dal tondo; e via più matto e forsennato colui che pena e pensa
seguono tutti i mali, perché, matto, cerchi d'amare? scala del paradiso
a suo padiglione triste e pensoso e matto e si colca sopra suo letto.
» / ed ei ridendo allora come un matto: / « non è nulla »
a la mossa, a dare il matto al nero e di problema inverso nel
, se credi, tu se'più che matto, / poter falsar li profetati oracoli
novellino, 29 (57): matto è colui che sì è ardito che la
di fuor del tondo, e via più matto e forsennato è colui che pena e
un gran merto; e come un matto / fu deriso, fu fischiato /
. gl'importava molto di dare scacco matto, con le debite raffinatezze e le
sano e tanto maninconico che sono riputato matto dagli altri e da me stesso, quando
chi continuo mangiasse nove dì petronciano diverebbe matto. e provavaio secondo la fisica.
è però provato, provatissimo ch'ero matto. -disus. verificato nella sua
/ quantunque in ciò conosca che son matto. manzoni, iv-214: non abbiamo
atto di disprezzo, -è un mezzo matto che non sa nemmeno parlare. carducci,
. maffei, 174: eh tu se'matto, / tu non sai che così
perfettamente. bellincioni, i-168: pier matto, tu rigali / niente alla pulita
e nientemeno sono qual savio e qual matto e qual buono e qual rio. m
-soggiunse elena. -e all'ultimo quel matto di galeazzo secìnaro venne ad offrirmi un
, sereno di verno, cappello di matto, trotto di mula vecchia, fanno una
servir resto, / più puro c'auro matto. canteo, 109: gli occhi
, mangione, beone, puttaniere e matto solenne, ogni sera, all'ultim'ora
i dèmoni] tre quarti almen di matto, / e portan lunghe coma e coda
il duca s'è accorto che quel matto di camesecchi è di valuta intesa con essolei
tendosi. -stai per prenderla? -sei matto? dopo i quaranta? neanche per
, / ride allo sdegno tuo, matto buffone. -andare a carte quarantotto
i-155: hanno tutti tre quarti almen di matto / e portan lunghe coma e coda
trecento, lxxxiv-m: io son chiamato matto, / perch'i'fo vista pur di
sciocco l'uomo giusto, il savio matto; / non era il ben parlar,
or si trova in torino un certo matto / che de la creazion cantando in
guittone, 164-1: ahi, corno matto è ben sanza questione / omo che
: guàrdati da medico ammalato, da matto attizzato..., da far quistione
volgar., i-105: l'animo del matto, che infino a li dei questioneggiava
/ perché adesso non vuole un vecchio matto / che la sua moglie s'alzi la
non vollero concedercelo per esser in quel matto a sua quigilla, seu superstizione di non
e disposte in modo che soltanto un matto avrebbe potuto raccapezzarcisi. tecchi, 2-107
una sconcia figura, / un gianni matto, un radicchio, un balordo / esce
.: termine de'razzai, razzo matto o saltarello. = dimin. femm
.. gridava: 'al vecchio matto! 'tommaseo, 19-68: le bandiere
questo, che [quan- d'ero matto] credevo di ragionare la mia pazzia;
. idem, purg., 3-34: matto è chi spera che nostra ragione /
che il leopardi attribuiva allo « studio matto e disperatissimo » compiuto nell'età dello
xi-236: il tasso, non essendo affatto matto,... fu trattato come
cos'è? guarda che rallegrata! è matto! è matto! fa la rallegrata
guarda che rallegrata! è matto! è matto! fa la rallegrata, tirando un
prezzo. guittone, i-20-25: matto fora tenuto omo che sedesse a banco
e di medoro suo, di orlando matto / rammemorassi. pea, 7-338: tu
ramo di bizzarria, di mania, di matto, di pazzia, di pazzo,
usa molti estremi, ha un ramo di matto. f. f. frugoni,
le meraviglie se non avesse avuto del matto uno che usciva da due stirpi dove
giordano, 7-185: or non sarebbe bene matto chi ardesse la casa sua per avere
a lei [ipocrisia] giva un matto / e i fiori e i lumi aspegniva
1-52-9: nel vostro detto rasem- brate matto! g. cavalcanti, 1-1q-11: ciò
amicis, xii-240: seguita un tempo matto, variato d'acquazzoni violenti, ai rasserenamenti
: chi troppo ride, ha natura di matto, / e chi non ride,
chi non ha visto questo 'topo matto 'della rivoluzione comunista apparire eli slancio, postarsi
razzando. bacchetti, 15-206: il matto umore di farina del diavolo razzò in
sulla piazza san remigio. -razzo matto: v. razzomatto. -razzo stella
giglio], non sarebbe egli bene matto, s'egli cercasse e razzolasse intorno a
, fatti ad uncinetto: cioè col matto, col re, con la regina,
missione confidatagli. dossi, iv-193: 'matto '... è quel nome
: chi è che ci regge con quel matto? ci ò retto più d'un
, fatti ad uncinetto: cioè col matto, col re, con la regina,
sami fu rimproverato... per matto... da un giudice..
in tutta mia doglienza, / che quasi matto infra la gente regno / e pur
abbiano qualificata come privata la faccenda del matto pantaleoni; il consiglio ha chiesto al
ogni culto per ridicolo, per assurdo e matto che possa essere. foscolo, xi-1-238
era avanti che voi scioccamente credeste al matto frate. cassiano volgar., ii-
a questo modo gli era levato il matto del capo. -dare le reni
di cecco, che da senese e da matto gli risponde proprio per le rime e
servir resto, / più puro c'auro matto, / a quel c'à nom
più sottil resto / si lega savio e matto. 2. cavo di giunco
dei finestroni, avvivando i fregi d'oro matto su li scaffali di noce, perdendosi
dirò che fu ingiusto o che fu matto / chi fece prima li statuti rei;
collega che butta avanti scalpitando il piede matto, a vedermi zoppicare s'accese per me
, entrarono il ribaldo frate ed il matto geloso... dentro il contracamerino.
: avendo il nostro poeta canonizzato per matto questo suo avversario nel principio e nel mezzo
vecchio cortese. bellincioni, i-114: agevol matto se', che tu stai sciolto:
dire che bisognava che un giovane fosse matto almeno sette anni: e se in quel
e s'aggirava a cerco come un matto; / ma poi che de l'annel
d'avido e di pratico diventa così matto, si riconcilia alla fantasia. e.
volte provata tal quale, quand'ero matto. -isolare nel flusso verbale ciascuna
del crocicchio riconosce al polpastrello il soldo matto. -accorgersi di un errore, indicarlo
e s'aggirava e cerca come un matto; / ma poi che de l'annel
: le donne s'innamorarono tutte del matto, e 3000 uomini che lo accompagnavano sempre
: chi troppo ride ha natura di matto, / e chi non ride è di
i mezzi pomodori / di cui son matto, / tu rievochi per me lontane feste
, che in questo punto è diventato matto ». -in riga (con
ridursi... a vedersi legato per matto. martello, 6-i-235: finocchio è
/ che per amor venne in furore e matto, / d'uom che sì saggio
novellino, xxviii-824: tu credi al matto aver dato un cappello, ma elli
e da un denom. di matto (v.). rimmattuccito
mi disse che per la parte d'un matto (intendendo il pascià) non poteva
ai mostrar nuda la peccia'. matto da legare. tommaseo [s.
seo, 2-ii-380: è meglio esser matto che rimproverato. maz zini
de amicis, xii-249: seguita un tempo matto, variato d'acquazzoni violenti, di
guevara], i-72: a l'uomo matto gli rincresce di quello che patisce e
abbagliati, ben mi parrebbe d'esser matto da catena se foss'io quello che volessi
al scuro, / con dir che matto sei, deforme e rio, / farnetico
era avanti che voi scioccamente credeste al matto frate. anonimo romano, 1-60:
vada, dicesse: 'per andare', matto sarebbe, ché quello non è il fine
degli ebrei], vedendo che il matto adoperava uno stinco d'una gamba per
deledda, v-79: « come siete matto! » esclamò la ragazza. «
, sereno d'inverno, cappello di matto e trotto di mula vecchia fanno una primiera
, sereno d'inverno, cappello di matto, e trotto di mula vecchia, fanno
ad altri cose impossibili e farsi tenere matto o giuntatore. machiavelli, 1-i-69:
: / s'el ti saluta il matto, fa'risposta, / ma ridendo da
e credo che mi prendan per un matto. carducci, ii-8-107: il sangue mi
volgar., ii-30: chi impone al matto silenzio ritempera l'ira.
e retratto, / aio se fazza matto, / che 'l patto rompe e
tetra nenia / in un verso allegro e matto, / colla storia ed il ritratto
, / che quasi a dito per matto è mostrato / chi con virtù seguisce altro
. carducci, ii-10-54: è un matto originalissimo e schiettissimo, ha una moglie
viso bianco con alquanti rossellini, uom matto e vile. 3. legno del
: avvenne che il dì seguente un matto, entrato intra le ruvine dove il corpo
mi sono rovinato con sette anni di studio matto e disperatissimo in quel tempo che mi
pasquinate romane, 220: o quanto fosti matto, / pietro, a lassare in
: qui senza onor alcun giace quel matto, / quel rugo, per dir meglio
giuoca a rulli / colui ch'entoppa 'l matto / perde quello in un tratto /
ha fatto / a rulli e dato nel matto. tramater [s. v.]
1-iii-45: manca i rulli, ecco 'l matto. -stare sui rulli: rischiare una
agg. tose. che si comporta da matto; pazzo. 1.
dite signora? si può trovare un matto... più stravagante di vostro marito
alle adunate fasciste anziché andare a fare il matto in campagna. brancati, 3-143:
paniuzzi, / e con divertimento più che matto / vedean calare a'fuscellini aguzzi /
suo perenne sabba, / e quel matto rimbombo assorda l'etra / livida. papini
, mangione, beone, puttaniere e matto solenne, ogni sera, alrultim'ora,
anno, / tanti n'uccise il periglioso matto i... i che disfé
mezzi pomo- dori / di cui son matto, / tu rievochi per me lontane feste
di dioneo..., né fingersi matto, né dolce di sale, ma
piano. ibidem, 296: alza il matto, e fai salire. = lat
coaemo, 73: « tu se'matto!.. matto da legare! »
: « tu se'matto!.. matto da legare! » esclamò il paron
su i riposi, saltò in sul matto amore. -per simil. scorrere
più ministro e giocatore e prodigo e matto, farà saltare que'milioni del conte di
. verucci, 1-50: che vecchio matto è sto mio patron, ma lassi
, / che a roma in casa un matto è l'ermellino, / pretaccio da
e pien di vino, / ser matteo matto tanto avventurato. aretino, xxvi-3-17:
. ovidio volgar., 6-361: matto è il notatore, il quale si sforza