suoi. ammazzatóio, sm. mattatoio, macello. fagiuoli, 1-5-331
ove stanno le botteghe dei macellai; mattatoio, macello (specie nell'uso antico
, 2-74: dall'altro canto del mattatoio fetido e sanguinante, i garzoni menavano
, 2-74: dall'altro canto del mattatoio fetido e sanguinante, i garzoni menavano all'
bocchelli, 2-74: dall'altro canto del mattatoio fetido e sanguinante, i garzoni menavano
fecàio, sm. locale del mattatoio in cui si raccolgono i contenuti degli
, dicesi 1 macello 'e non 'mattatoio '; né vale il dire che
si compiacciono adesso di avere un bel mattatoio per le povere bestie. pratolini,
passano i treni, è di fianco al mattatoio. 2. per estens.
una bolgia d'inferno, simile a un mattatoio d'uomini insieme a un lupanare.
: erano urli orrendi dello strascinato al mattatoio, e il tonfo sinistro, e
da mungere, sul modello di lavatoio, mattatoio, ecc. mungitóre, sm
, greve peggio d'un facchino del mattatoio. 8. sm. invar
v.]: 'pelanda padiglione del mattatoio dove si macellano e pelano i
. 2. locale all'interno del mattatoio, attrezzato per spellare gli animali macellati
macellati. -per estens.: il mattatoio (anche nell'espressione andare al pelatoio
(saggattarìa), sf. ant. mattatoio, macello. g.
casa popolare che sorgeva nella depressione tra il mattatoio e la sponda sinistra del torrente che
. -in senso generico: macello, mattatoio. sozzini, 244: il signor
, greve peggio d'un facchino del mattatoio. -intimare, comandare.
reparto di un'industria alimentare o di un mattatoio in cui si preparano le trippe bovine
guardavano attorno smarriti come vitelli condotti al mattatoio. -vitello da latte, v.
[abatwàr], sm. invar. mattatoio, macello. -per estens.: