so che italia non è madre ma matrigna. botta, 5-523: era venuto
madre, e ora mi se'acerba matrigna. idem, i-329: né a ciò
8-3- 1039: apparve noto a la matrigna ingiusta / poi l'aconito, e
5-96: tutt'e due figuravano più della matrigna. avevano almeno vent'anni. dessi
l. salviati, 20-122: colla tua matrigna me ne scesi giù a quest'uscio
, 14-3: avea... una matrigna assai giovane e complessa e atticciata.
, 2-269: decidevo di afferrare la matrigna per i capelli, di buttarla in terra
fumare, aveva, specialmente con la matrigna, tale una cortesia di modi,
felici / sue creature, madre non matrigna, / in levità di forme. moravia
e tutti quei nomi che non dico della matrigna: forse era vero, ma un
i-312: bisognava farla tacere. e la matrigna non era buona a dirle niente?
ma hanne colpa quella cagna della mia matrigna. salvini, 16-364: d'altro oltraggio
: venuto il cappone in tavola, la matrigna, che guatava il figliastro in cagnesco
morte,... / di ben matrigna ed albero di male! / già
moglie, gridava sé aver uccisa la matrigna giunone. marini, xxiv-795: una
moglie, gridava sé aver uccisa la matrigna giunone. d. bartoli, 40-i-435:
madre; in quanto nuoce, ingiusta matrigna: l'ima e l'altra, in
: venuto il cappone in tavola, la matrigna, che guatava il figliastro in cagnesco
/ madre è di parto e di voler matrigna. / costei chiama inimica. de
zoccoli, voi faceste un viso di matrigna, che pareva ch'io v'avesse chiesto
restò sì ebro del cocente amore de la matrigna che in altro che ne le bellezze
/ madre è di parto e di voler matrigna. giusti, v-128: dai pure
morte,... / di ben matrigna ed albero di male! / già
, 14-3: avea il detto alberto una matrigna assai giovane e complessa e atticciata,
madre è di parto e di voler matrigna. / costei chiama inimica; e incontro
come quella della sua sorellastra e della matrigna; le quali ella...
madre è di parto e di voler matrigna. / costei chiama inimica;
. straparola, 3-3: aveva ferdinando, matrigna con due figliuole sozze e brutte,
morte,... / di ben matrigna ed albergo di male! / già
della mia visibile, ostentata antipatia per la matrigna, anzi in qualche occasione si sarebbe
occasioni, avendo impegnato gli ori della matrigna, dichiarò (chi raccoglierà i suoi
certo che antioco fosse de la bella matrigna focosamente acceso, ma che per vergogna
digrigna, / gli fecion tutti viso di matrigna. allegri, 160: perché mi
tempo il dileggiò / per amor della matrigna. michelangelo, v-69: della daga di
violar gli orecchi dall'abominevol domanda della matrigna. baretti, 2-1: chi mai ha
altri de'suoi figliuoli, verso altri matrigna tanto disamorata. segneri, iii-1-124:
andavo ruminando sugli oscuri disegni della natura matrigna, la quale all'uno infonde vivace
che giu dicava della società matrigna in cui si trovava sbalestrato dietro
della madre, provvide meglio che da matrigna la fiammetta diac- ceto; figliuola al
, non incontrandosi mai sulla scena la matrigna e il figliastro, rendono tollerabile sul
, il re, la reina e la matrigna, regalmente vestite e accompagnate da diverse
mi vanno. -madre a doppio: matrigna. tommaseo [s. v.
il giusto; e che la sorte / matrigna a'buoni, ed agl'iniqui è
questioni ripartii subito e lasciai che la mia matrigna disponesse lei dell'eredità di mio padre
non fu mai tanto / da la matrigna esercitato alcide /... quanto /
, / in esilii di gloria, / matrigna inesorabile. pirandello, 5-613: si
. deledda, i-564: un giorno la matrigna dovette farsi prestare, al mille per
empia e ritrosa / avea voltata la matrigna faccia. panigarola, 2-170: la
lungo tempo il dileggiò / per amor della matrigna / pur un dì si pose in
naturale. alamanni, 7-ii-140: la matrigna al figliastro l'oppio mesce, /
2-74: gridava sé aver ucciso la matrigna giunone e sgravato giove suo padre del
certo recentemente nel testo della « crudele matrigna ». -sapere di fermo,
nessuno, e particolarmente con la mia matrigna. 5. soffiare, alitare
rapporto al nuovo coniuge (patrigno o matrigna). meo de'tolomei,
moglie de l'altro ed assai sovente la matrigna il figliastro. nannini [ovidio]
distanza, non incontrandosi mai sulla scena la matrigna e il figliastro, rendono tollerabile sul
chiesa come madre, ma come nemica matrigna, in tutte cose le fu contrario e
421: venuti poi a dormir la matrigna e il padre, ella, fingendosi
». anguillara, 1-38: la matrigna crudel con viso finto / a l'
felici / sue creature, madre non matrigna, / in levità di forme.
rovani, i-109: non poteva soffrire la matrigna, né vedeva molto di buon occhio
suo fratellastro. morante, 2-181: la matrigna... lavorava al corredo per
gentiletta! e tu l'hai / per matrigna! -gentilino. lorenzo de'
.. meritava d'essere imitato dalla matrigna: questo pensa il padre facendo notare come
, tanto era scialba e sciapa la matrigna imbozzacchita nella sciagura della sua disperata frenesia
e incespicando, insiste che la * crudel matrigna 'è illegittima o almeno non del
propri fratelli o suore, o figliastro con matrigna, o in altra persona che gli
reto, incestuoso amante / di sua matrigna. f. f. frugoni, iii-253
: infiammato di infando amore della sua matrigna. zacchi, 67: infando caso,
,... ma come nemica matrigna, in tutte le cose le fu contrario
/ è madre in parto ed in voler matrigna, / costei chiama inimica. d'
non voglio che per amore della tua matrigna tu la liberi, che avete odio
e incespicando, insiste che la 'crudel matrigna 'è illegittima o almeno non del
figli... crudelissima e dispietata matrigna? = comp. da in-con
ission volse una volta iacere con iunone matrigna d'èrcole. ma ella, non
conti, 541: perché tu quale matrigna / mi riguardi, o quale belva /
madre natura e l'aspra educazione della matrigna fortuna non m'avessero agguerrito l'animo
216: diceva lui aver giacciuto con la matrigna e che lui era disceso da una
fatta da un figliastro ad una rea matrigna. morone, 9: fan le
felci / sue creature, madre non matrigna / in levità di forme. tornasi
madrasta, sf. ant. matrigna. guiniforto, 306: avendo
deriv. dallo spagn. madrastra 'matrigna '. madrastése, sm.
madre alle figliuole tue / e non matrigna; e sia certo che lei / le
madre, ad altri crudelissima e dispietata matrigna? cornaro, 85: la nostra madre
felici / sue creature, madre non matrigna, / in levità di forme.
123: accidia è madre dei vizi e matrigna di virtudi. bartolomeo da s.
l'oziosità è madre delle ciance e matrigna delle virtù. costo, 1-295: rivolto
crede alla buona madre, crede poi alla matrigna. (chi non accetta il consiglio
). madrégna, v. matrigna. madrelìngua, v. lingua
madrigna, v. matrigna. madrignale, v. matrignale.
lo butto, cioè lo dò a mia matrigna ch'è appunto buttarlo a'cani,
è madre, a costui fu matrigna: maleficamente benefica: disponendolo a
10-427: giuditta si fece spazio tra la matrigna e il letto, staccò la manichetta
né come morirono alle mani della loro matrigna. tasso, 14-565: gualtrado e gardo
iv-2-281: vide entrare nella chiesa la matrigna, tutta raccolta sotto la mantatura nera
. marégna, sf. dial. matrigna. -anche al figur. ugo
marra1. marrigna, v. matrigna. marriménto, sm.
matèrcula, sf. ant. matrigna. tommaso di silvestro, 177
matrèa, sf. ant. matrigna. storia de troia e de
, frequent. matrégna, v. matrigna. màtrema, v. madrema
. 9 e io). matrigna (ant. madrégna, madrigna, matrigna
matrigna (ant. madrégna, madrigna, matrigna), sf. condizione e denominazione
altri uomini; il quale eziandio iulia, matrigna sua, prese per moglie. cavalca
con la sorella carnale e ruben con la matrigna. nuovi testi fiorentini, 226:
., i-549: chi dormirà colla matrigna sua e rivelerà la vergogna del padre
volse / consentir al furor de la matrigna / e da'suoi preghi per fuggir
? il fratello la sorella? la matrigna il figliastro? cose più mostruose che l'
. cecchi, 1-2-22: se ben la matrigna ha dimostromi / sempre amore da madre
e dà vitto e vestito, ell'è matrigna / poi. malatesti, 56:
non vo'ch'abbia a sgridar la tua matrigna / che la giornata tu consumi in
pur amaro il calice della vita che una matrigna, e la tua salute languente,
nella casa odiosa del padre e della matrigna, forse il lavoro umiliante, tutto
secondo i libri che avevo letto, ima matrigna non poteva essere che una creatura perversa
dell'esser madre e si tramuta in matrigna. 2. figur.,
chiesa come madre, ma come nemica matrigna, in tutte le cose le fu contrario
far peggio, fortuna puttana, pessima matrigna, più crudele di medea, fiero
tutti, non fussi diventata di madre matrigna, cioè iniqua e crudele come sono
egli la chiamò madre degli animali e matrigna dell'uomo. anguillara, 5-163: la
terra, non più matre, anzi matrigna, / ogni erbaggio nutrisce infame e
mille virtuti un vizio atterra, / fiera matrigna dell'umana gente. testi, i-191
dell'umana gente. testi, i-191: matrigna in me la patria arrota / d'
qual cara madre t'abbraccia, ma cruda matrigna napelli e cicute ti dona. monti
x-2-42: la patria frattanto, empia matrigna, / nega il pane a'suoi figli
madre natura e l'aspra educazione della matrigna fortuna non m'avessero agguerrito l'animo,
madre è di parto e di voler matrigna. carducci, iii-n-35: in occasione
venezia, non firenze a'suoi migliori matrigna. guerrini, 2-488: questa matrigna
matrigna. guerrini, 2-488: questa matrigna civiltà, che suole / chiamarsi buona ed
8-38: la realtà non era sempre matrigna. insieme a una cosa che poco
felici / sue creature, madre non matrigna, / in levità di forme. soldati
villaggio, dalla famiglia, a lei matrigna, lasciava le ingrate fatiche a cui
123: accidia è madre dei vizi e matrigna di virtudi. lapo gianni, xxxv-n-595
/ o senza pietate, / di ben matrigna ed albergo di male, / già
250: sieti più nimica la superbia, matrigna de'buoni costumi, che la gente
l'oziosità è madre delle ciance e matrigna delle virtù. birago, 627: il
locuz. -con viso, con occhio di matrigna: con sguardo severo e malevolo.
il duca alora con un viso di matrigna a pietro ed ai suoi compagni disse:
ducati tignosi ». -dare una matrigna ai propri figli: affidarli alle cure
donna, ecco che a fernando tuo darai matrigna e fratelli. cassola, 2-171:
non se la sentiva di dare ima matrigna alle sue figliole. aveva provato lui
provato lui stesso cosa vuol dire avere ima matrigna, e non sarebbe stato di
-essere, mostrarsi, farsi, parere matrigna a o con qualcuno: comportarsi nei
di molti animali stata più presto crudele matrigna che madre, e d'alcuni non matrigna
matrigna che madre, e d'alcuni non matrigna ma piatosa madre. bandello, 2-19
ubbidire alla patria, mentre ci è matrigna, né al principe, mentre ci comanda
il giusto; e che la sorte / matrigna a'buoni ed agl'iniqui è madre
di mente dicesi che la natura gli è matrigna; ma l'uomo è più spesso
natura mi era stata anche in ciò sì matrigna, che aveva posto ai piaceri del
. -fare viso o volto di matrigna: rivolgere uno sguardo severo, corrucciato
, / gli fecion tutti viso di matrigna. firenzuola, 124: forse che
zoccoli, voi faceste un viso di matrigna, che pareva che 10 vi avesse
barba e far di quei volti di matrigna che fa un giocatore che non ha né
darà rimbrontoloni. -figlio dalla mala matrigna: chi è favorito dalla fortuna in
1. 1 il figliuol dalla mala matrigna '; da favola nota: quando
-guardare con occhio o con occhi di matrigna: considerare in modo scarsamente benevolo;
proposizioni furono sempre guardate con occhi di matrigna, come una sorta di verità inferiore e
che la scuola guardava con occhio di matrigna. 4. prov. battista
sapea timante / che poppa di matri matrigna è senza latte. targioni tozzetti, 1-179
, ma da indi in poi è matrigna. tommaseo [s. v.]
[s. v.]: la matrigna la mi dà il pane e rigna
proverbi toscani, 124: chi ha matrigna, di dietro si signa. matrigna
matrigna, di dietro si signa. matrigna ceffon torce e bocca ti digrigna. d'
hai più la madre. / hai la matrigna / che ti dà 'l pane e
= voce dotta, lat. tardo matrigna, da màter matris * madre
è proprio o si riferisce a una matrigna; che le è diretto o la
livia. = deriv. da matrigna. matrignaménto, sm. ant.
non vorrà matrignare alli prieghi della sua matrigna. = denom. da matrigna
matrigna. = denom. da matrigna. matrignato (part. pass
quale non come madre, ma come matrigna gli ha trattati. = denom
trattati. = denom. da matrigna, col sufi, dei verbi frequent.
che si riferisce o appartiene a una matrigna; che ne costituisce una nota caratteristica
matrigneschi. = deriv. da matrigna. matrignévole, agg. ant
cieca lasca / rimira a squarciasacco la matrigna. l. salviati, 19-44: dove
felici / sue creature, madre non matrigna, / in levità di forme.
ercole] strinse i miracoli della stancata matrigna, filasse alla rocca lana. 5
? il fratello la sorella? la matrigna il figliastro? cose più mostruose che l'
andò per comandamento di giunone, sua matrigna, che gli dimandò ogni cosa monstruosa
ara madre t'abbraccia, ma cruda matrigna napelli e cicute ti dona. pallavicino
si manifesta o addirittura nemica (natura matrigna), in perenne lotta con l'uomo
madre, ad altri crudelissima e dispietata matrigna? ariosto, 10-84: quell'è del
, e nella stessa personificazione della natura matrigna, che rivelano un complesso di valutazioni
in aver voluto sforzare la mia crudel matrigna; ma per contrario modo non volendo
ma tutt'e due figuravano più della matrigna. -per estens. che ha
per paura e livia per odio di matrigna la morte di sì sospetto e
. novèrga), si. letter. matrigna (per lo più con una connotazione
stata 'noverca ', non fosse stata matrigna a cesare, cioè se la chiesa
e madre degli animali e noverca e matrigna dell'uomo. battista, vi-1-72: all'
, agg. letter. ant. di matrigna: crudele, ostile, malvagio;
* sette savi 'e * crudel matrigna '. imbriani, 1-43: o il
di cluenzio, moglie del genero, matrigna del figliolo, occupatrice del letto della figliola
! e tu l'hai / per matrigna! -in relazione con un agg
onta. vide entrare nella chiesa la matrigna, tutta raccolta sotto la mantatura nera
, la quale io sento esser fatta matrigna, la qual pure ora era madre.
: l'oziosità è madre delle ciance e matrigna delle virtù. pallavicino, 1-429:
14-5: avea il detto alberto una matrigna assai giovane e complessa e atticciata, il
molto viva e poco guardata; la matrigna senza amore e senza cervello; l'amante
data cum altro septe parabole da la matrigna, che afrodisia era chiamata, e
. la paraninfa parlò a lungo con la matrigna di madalena. -con uso
« una tizia alle prese con la matrigna e le parentele, non fa più nemmeno
. parigna, sf. ant. matrigna. chiose sopra dante, 1-602:
fratello e assassino per aver minacciata la matrigna di morte. caro, 6-659: qui
benigna madre, ad altri crudelissima e dispietata matrigna? detta porta, 8-109: fortuna
figliuole di suo patrigno o di tua matrigna. ottimo, iii- 165:
riguardi di qualcuno o qualcosa (cfr. matrigna, n. 2l.
. padre), sul modello di matrigna (v. matrigna).
sul modello di matrigna (v. matrigna). patrìgnomo, sm.
rompendo in fra di loro, alla matrigna / bugiarda, essi bugiardi ai colpi
fanfani, 3-240: se la mia matrigna potesse mangiarmi col sale, le saprei
tu far peggio, fortuna puttana, pessima matrigna, più crudele di medea, fiero
di molti animali stata più presto crudele matrigna che madre, e d'alcuni non
che madre, e d'alcuni non matrigna ma piatosa madre. 4.
benigna madre, ad altri crudelissima e dispietata matrigna? della casa, ii-40: quella
venuto il cappone in tavola, la matrigna, che guatava il figliastro in cagnesco
gomma. phyllis calvert che fa una matrigna secca e ragionevole. il papà distratto
seguito passò a seconde nozze e la matrigna non voleva porcherie per casa, così
, 123-16: la donna di vitale e matrigna del iovane che studiava a bologna,
debbo amarla? perché ella m'è matrigna, io non la vo'seguire?
mi era stata anche in ciò sì matrigna, che aveva posto ai piaceri del
(oh me infelice! ella [la matrigna] sedurrà mio padre a privarmi)
162: natura ad alcun mai non fu matrigna: / guarda quel ch'aristotel ne'
: sapevo, per esperienza, che la matrigna prestava fede a ogni mia invenzione,
il proverbiavano, perché aveva pigliata la matrigna per moglie e avea ucciso geta suo
plinio... accusa la natura come matrigna dell'uomo..., ma
l'allegorico] per una seconda vista matrigna che si punta sopra un figliuolo non
far peggio, fortuna puttana, pessima matrigna, più crudele di medea, fiero serpente
/ e fammi un certo viso di matrigna, / disse il guerrier, ch'io
acerba, o trama di livia lor matrigna, rapiti. buonarroti il giovane, 9-701
è maraviglia. baldelli, 3-406: la matrigna, presa dell'amore di lui,
, il re, la reina e la matrigna, regalmente vestite ed accompagnate da diverse
morderette s'innamorò della reina ginevra sua matrigna, e per più volte la richiese d'
, così rigida e cruda, di crudelissima matrigna non diventi alle volte madre felicissima e
hai più la madre. / hai la matrigna / che ti dà 'l pane e
bellezza o dissimulando gli sfregi della natura matrigna, sono le doti a cui questo
, e far di quei volti di matrigna che fa un giocatore che non ha
per fraude e malignità di fedra sua matrigna fu falsamente calunniato d'averla voluta violare
. « una tizia alle prese con la matrigna e le parentele, non fa più
/ rompendo in fra di loro, alla matrigna / bugiarda, essi bugiardi ai colpi
ma tutt'e due figuravano più della matrigna. -in rosso: vestito di
, uno ne getto, dandolo a mia matrigna, uno ne renefo a mio padre
sagoma non disprezzabile,... la matrigna di mimma poteva a buon diritto mostrarsi
in aver voluto sforzare la mia crudel matrigna. pulci, 27-270: o traditor marsilio
/ va e lo sdegno ha de la matrigna a scherno / et ha tutti i
, tanto era scialba e sciapa la matrigna imbozzacchita nella sciagura della sua disperata frenesia
. sacchetti, v-83: la matrigna, vedendo molti che il vernano a
straparola, i-132: pensando la scelerata matrigna di mandar ad effetto il suo maligno proponimento
admato e provocato ad incesto da la matrigna e, non consentendo, da lei
irene e silvia non volevano uscire con la matrigna per non sfigurare? ebbene santa era
in ciò riconoscere un atroce sgarbo della matrigna natura, che il poco bene ci
con quel nome sinistro ella designava la matrigna, la seconda moglie di curzio lunati.
così bene la faccenda che la mia matrigna, affascinata dalle sue grazie sinuose e
molto viva e poco guardata; la matrigna senza amore e senza cervello; l'amante
sorella carnale, e ruben con la matrigna. boccaccio, viii-2-262: è da
io non posso più sostenere la mia matrigna. g. b. casaregi, 174
avean già stabilito, / a la matrigna mia soverchio piacqui / e cercò trarmi
0 senza pietate, / di ben matrigna ed albergo di male, / già non
er la porta-finestra, trovai in cucina la matrigna che, secondo a sua abitudine,
sacchetti, 123-75: se la matrigna l'avea prima guatato in cagnesco,
la cieca lasca / rimira a squarciasacco la matrigna. adr. potiti, 1-652:
per le straniezze che meco usa la matrigna mia, sendole io sì buon figliuolo
parrà stranio / averle a far la matrigna. -parere di stranio: stupire
animo duro e strano / di una matrigna ingrata, di un genitore insano.
10-236: una tizia alle prese con la matrigna e le parentele, non fa più
. marzocchi, ii- 148: la matrigna principiò a tenerla rinchiusa in casa, farle
vissuta molti anni sotto la tirannia di una matrigna. cicognani, 1-145: se fin
rompendo in fra di loro, alla matrigna / bugiarda, essi bugiardi ai colpi,
che io avea col mio padre e colla matrigna, avrei prima morta la mia matrigna
matrigna, avrei prima morta la mia matrigna, ch'el mio padre. s.
spiegato chi quella guarda qual intrusa e matrigna. rosmini, 5, 2-188: la
atamante e di nefele, perseguitati dalla matrigna, in colchide, di cui era
bardozzo dalle romici, / vicefattor della vostra matrigna / in dargli qualche segno della
né anche in ciò, la natura matrigna. albertazzi, 13: allora, fuori