aver egli cantato canace parturiente, oresta matricida, edipo excecató, ercole furente.
partorì la * lingua italiana 'sua matricida, null'altro es
matrice. madricida, v. matricida. madricina e deriv., v
v.), per aferesi. matricida (ant. madricida), sm.
sventurato per almeon, che ne fu matricida. speroni, 1-4-192: la causa di
dell'essere stato matricida, fu trattata nell'areopago. caro,
peggiore, come sarebbe a dire oreste matricida; da la migliore, come nominarlo
dalla terra a minacciare co'serpi il matricida. niccolini, ii-99: chi..
. sia feconda / sol perché nasca matricida il figlio. pascoli, i-758: petronio
morir esso, per satireggiare il terribile matricida. d'annunzio, iii-2-95: osa ricordarti
misfatto! per costei non fosti quasi / matricida? vituperasti insieme / e la diaconessa
tu devi ricordarti. io sono / il matricida oreste, e un sacro dono /
renzo pettine? renzo pettine il matricida. gli fecero il processo alle assise
profane che mi avea commesso / clemente matricida, allor che venne / in suo poter
la propria madre [furore, furia matricida). = voce dotta, lat
. = voce dotta, lat. matricida, comp. da rnàter nuztris 1
dotta, lat. matricidìum (cfr. matricida). matricina1 (region. madricina
matrice. matrìcola (ant. matricida), sf. nell'ambito dell'
. = voce dotta, lat. matricida, dimin. di matrix -ìcis '
a un milionesimo dell'ampère. cida, matricida, ecc.; cfr. ingl.
esce dalla terra a minacciare co'serpi il matricida. -con riferimento ad animali.
tempio di minerva, e il nascoso matricida all'odore del sangue ritrovando, lo
lo orribile simulacro di clytenne- stra al matricida oreste, armata di serpi e di ardente
/ diedi in preda ad amore, / matricida crudele e traditore. marini, 215
incr. di parri [cida] con matricida. parrimatricìdio, sm. nel linguaggio