/ conciepistimi a abattere -in ommo blestie- mato. = tardo lat. abbattuère
candidissima. paolieri, 2-57: mato amica, sorella, sposa; che per
, 2-613: a torto si lamentano mato a rispondere. li omini della
dileguata la prima e cal mato il secondo per il naturale andamento del vivere
, bianco e azzurrigno sfu mato. d'annunzio, ii-202: colsi una
secoli xiv-xviii): for mato da due regoli disposti a croce latina e
più di 842, 907 franchi. mato in baracche. baracellato (barracellato),
mare di lapislazuli, squa mato d'oro, urlava profondo contro i sugheri
cameleóne da alcuni è chia mato ixion... è chiamato cameleóne dalle
e per questo è chia mato camalopardile. domenichi [plinio], i-758
a roma un animale chia mato cao, e alquanti lo chiamano callirafio:
tanto, tondo e infiam mato, con un cartafaccio da sottoporre al dottore
e cocino portava in pignoli / sai- mato di buona saima. laude, v-520-119:
il gatto non fu chia mato a parte di questa alleanza, di questo
perso tempo: aveva fir mato e rispediti i contratti. bartolini, 4-85
patecchio, v-137-104: tanto vai ad un mato donar onor del mondo, / com
animato 'sia * inani mato '('cadavere, salma ')
agg. geom. for mato o delimitato da linee curve (figura,
, viene da ipocrate chia mato dente della sapienza. non mancarono però di
. ant. rimedio for mato di cinque droghe. dino da
diffamare, l'essere diffa mato; lo screditare con notizie vere o false
della sua impazienza, più tosto voglia che mato, deturpato; deforme. landino
le macchie di sangue raggru mato fin dove la fascia degli uliveti cuopre i
patecchio, v-137-98: chi respondes al mato segondo soa stolteza, / deventa tal
fui già del bruno chia mato francesco / e fiorentin lascivo vecchio enorme.
azzannato dalle forficete acute dello svegliato ento- mato. carducci, iii-14-229: quelle ecloghe.
x-3-310: per dar vento all'infiam- mato petto, / più lunghi e cupi dall'
questo più presto dalli cattivi essersi biastem- mato il nome di dio che laudato. a
mare non si fosse cal mato, la facesse finita con quella penosa navigazione
formosa, lo core n'ho 'nane- mato. dante, conv., iii-111-9:
-quantunque prete -era terribilmente focoso: mato di fucile. l'esperienza cioè,
, facilita la presa del pesce alla- mato con l'inserzione dell'uncino fra le branchie
modo de multiplicare è chia mato gelosia, overo per graticola. e chiamase
petronio, 17: elio, sì corno mato e soperbo, de'li una grande
aurora spunti, / ché fer mato ha tagliar le vaghe punte / delle navi
cabbiate l'induvio è for mato dal calice, che in alcuni casi cresce
letter. incrostato, ingrom mato. buzzati, 3-196: che
la colona di inspiritadi uno inspirità over mato e andò su l'architrave e comenzò
, vivamente sdegnato; infiam mato d'astio, di rancore.
calvino, 1-172: decifrò nell'aggru- mato paesaggio l'ombra del suo quartiere: e
13-2: uno prete, lo quale iera mato, / la statoa ferì ed ebe
a piede afritto andare; / afa- mato, asetato e nudo se', / né
maometto]..., imbalsi- mato, il portarono alla sua città di lamech
meriti; encomiato, sti mato; considerato e giudicato molto favorevol
. = adattamento dal portogh. mato 4 albereto, piantagione '(da
'(da cui deriva anche il toponimo mato grosso, in brasile).
sia enganado? / eo non sun sì mato ni anc sì ace- gato, /
matto1 (ant. macto, mato), agg. (superi, mattissimo
enganado? / eo non sun sì mato ni anc sì acegato, / et entro
spina dorsale che viene chia mato « la mazzata », o il «
è viso, / qe qi bates un mato oto dì o un meso. carta
e il corpo di giovanni fu mini- mato del capo. 2. intr
molto brutta): / ben è mato chi ve toca / quanto site sì fissate
: comincia il libro chia mato decameron cognominato prencipe galeotto. nel
pace il sepolcro dell'odiosa - mato pontefice. g. bassani [in tornasi
offirmare), agg. (offer- mato). ant. confermato, rafforzato.
, 10-v-157: sommi fer mato in padova per istanza, città di temperatissimo
plaide? ar con om posent ni mato; / si tu pòi, sì t'
patecchio, xxxv-1-568: tanto vai ad un mato donar onor del mondo / com'
sia enganado? / eo non sun sì mato ni anc sì acegato, / et
elle servene, plui lo tien fol e mato. poesie bolognesi, xcv-14: lo
<; ar con om posent ni mato, / se tu pòi, sì t'
plaide ^ ar con om posent ni mato, / se tu pòi, sì t'
la riva, io: come è quello mato e sempio ke guarda pur a prendere
, assai più addomesticata, il 'mato palmieri ', il poeta alla villon,
, 8-18: tutto som mato, questi vaporetti greci dell'arcipelago valgono più
il bisogno che ve n'è in simili mato febbraio. paesi la rendon degna di
giunco, uccello così chia mato percioché ha una lunga penna per coda e
: a dir l'om q'el sea mato, non è sen rasonado, /
storici, i-129: o tu rama de mato e stracun- tato, / quando sedevi
la colona di inspiritadi uno inspirità over mato e andò su l'architravo e comenzò
sopra il capo quel vasetto di soli- mato, e mi si rappresenta che qualche stilla
volta e ripercosso quasi sfor mato, reboante, a tratti. paolieri,
anonimo genovese, 1-1-203: ben è mato chi se fia / en questo mondo
può essere riempito o col mato. - al figur.: che può
gli ho avuto a rimpiaz mato al servizio militare: rimpiazzaménto di giacomo gili
storia di stefano, 22-15: lo mato romano alora tufi guardava / con ato
patecchio, xxxv-i-570: parola d'omo mato sempre si'reprovada, / q'el
sopra punto; punto savio, / punto mato, ripunto, punto sempio.
; / sento lo stomaco / rimbalsa- mato, ancor più giovane / son ritornato.
rosato / si dà a lo 'nfer- mato. petrus de l'astore, 64:
tengon o remore, / l'orno mato il va e sì ne dà favore.
e non le fae è similiante al mato che edifica la soa caxa sovra lo
raccolta bambina da certi 'indios'del mato grosso e diventa quindi una specie di
scaccomatto (ant. scacco matto, scaco mato, scacomatto, schiacco mattò),
gran ducato / abia avuto un scaco mato / senza sangue sì tostano? c.
fanfani]: benché uno che aveva nome mato non morissi e fuggissi in s.
sopra punto, punto savio, / punto mato, ripunto, punto sempio.
, il busto meglio spiccato dai mato, in una disputa politica, ideologica,
anonimo genovese, 1-1-203: ben è mato chi se fia / en questo mondo
gli atti toi temporali / arie infia- mato d'amor un om salvazo. tebaldeo,
arena del mar, s'elo no è mato? chiaro davanzati, lix-44: valimento
arena del mar s'elo no è mato, dise la vetrana a galatea. niccolò
detto seno settandriano, chia mato oggi golfo di vìnegia. = etimo
. ama d'essere chia mato e adorato lo stesso figliuol di dio,
, 1-203: io ne ebbi mato in viso da un'ira che pareva lo
porge, quel brutta cosa, quello sformato mato,... non serbava più alcuna
ecco signore », / e il vecchio mato per una risata sguaiata, per una smorfia
sopra punto; punto savio, / punto mato, ripunto, punto sempio, /
speranza di considerabile ingrandimento. mato debbia vivere. proverbia pseudoiacoponici, 104:
panfilo volgar., 63: o mato, che smaniee tu, e perché te
è chiain altri centri minori. mato a riconoscere chi l'ha colpito. b
po la sonata di piffari fo uno mato che usite a sono de uno tamburino
chiamano 'lattone'o 'boccino'il bue mato totile 'fracellum dei'. mascardi, 1-285:
xvi io l'ho chia mato non senza ragione un oceano di poesia giocosa
, così t'ho chia mato io sempre. nievo, 8-28: un
terren subito gionto, / il sauro- mato ceppo o 'l nodo trace / consagra al
patecchio, xxxv-i-568: qi respondes al mato -segondo soa stoltega, / deventa tal
storici, i-129: o tu rama de mato e stracuntato, / quando sedevi sopra
legato ne fu molto ripreso e infa mato. siri, xli-542: questo soduglio "
che svanisse e perdesse lo spirito subbli- mato e disperso dal fuoco. opuscoli scelti sulle
cognose tòmo q'è savi'o mato: / taser lo fai laudar, sì
patecchio, xxxv-i-568: qi respondes al mato segondo soa stoltega, / deventa tal
/ e de questo vanto ne romagnirò mato. passione di fratta, 286:
telaggio assai grosso, spal mato pulitissimamente di una vernice di colori diversi,
patecchio, xxxv-i-570: parola d'omo mato sempre si'repro- vada, / q'
loro prestata fede ha consu mato tutto il suo e non sa come tirar
anonimo genovese, 1-1-203: ben è mato chi se fia / en questo mondo traitor
: se le femene m'àno sì per mato, / ch'i'no le conosca
/ e un'altra volta no essere sì mato. pontano, 159: prego e
, 3: altri ha filio amaldo o mato o travacato, / on si ge
percioché formano un quadro bislungo fe: * mato sopra quattro travicelli; ma li due
e hapale, comuni nelle foreste del mato grosso e dell'amazzonia e spesso allevate
anonimo genovese, 1-2-117: ben è mato senza falò / chi de segnor se
le stelle dall'eterno spi mato ne fu per simonia uno altro, di
linguattola e di alcune spe mato lo zanfoncino. cie di pesci
agg. rappacificato; cal mato, tranquillizzato. appagatività, sf
. che appartiene a una popolazione del mato grosso, dedita alla caccia. -anche sostant
: pronunziò cheioera « straordinariamentebenfor mato, forte, e netto d'ogni guaio
. dimin. tomato juice / to'mato d us /, correttamente / t