di concetti e di verità. maia materdona, iii-322: vedi quel mar di quante
la resistenza del grave d. maia materdona, iii-318: costei ch'altero esempio è
aurora dal balcon del giorno. maia materdona, iii-319: ignudo il petto alabastrino
(di albano). maia materdona, iii-323: l'alma città, cui
ingegnoso fanciullo entrò per scherzo. maia materdona, iii-314: o nelle mie vigilie
tempo ebbe nella sua miniera. maia materdona, iii-320: maggior beltà, stupor
che sopra le povere donne. maia materdona, iii-320: maggior beltà, stupor
le fatiche è mèta? maia materdona, iii-323: or ve'qui tanti e
farfalle e simili animaletti volanti. maia materdona, iii-314: per del notturno animaletto
memoria che l'incendio mio. maia materdona, iii-324: pensa, pensa al
raggio / si volse umile. maia materdona, iii-324: o se dopo i miei
de'propri odor votive offerte. maia materdona, iii-323: l'alma città,
d'onor non aggia seco. maia materdona, iii-323: l'alma città, cui
rimedio e ristoro ai suoi affanni. maia materdona, iii-323: l'alma città,
d'aventuroso e fortunato puoi. maia materdona, iii-324: fortunato destin, sorte
vece e i sassi miro. maia materdona, i-no: s'io miro la
tuo placido grembo un sonno breve. maia materdona, i-106: spiega madonna i bei
le lacrime sono troppo famosi. maia materdona, i-115: nei suoi color le
/ sta 'l gregge insieme. maia materdona, i-116: la bella elisa arava /
zampogna e 'l verso inculto! maia materdona, iii-314: incontro a lei quanto
che tramonta oscuro e corto. maia materdona, iii-324: o se dopo i miei
e percosso e lasciato come morto. maia materdona, iii-319: per temprar con bel
, / al discoverto resto. maia materdona, iii-314: sola tra noi tal differenza
draghi. -rifl. maia materdona, iii-320: questi, o bella istriona
certo ordine tutti quanti rimansi. maia materdona, iii-315: io, mentre t'
africa tutta / traslata viene. maia materdona, iii-315: concordi in parte al
testa de'vapori del cibo. maia materdona, iii-324: or qui lo spirto,
refrigerio non mi debbe essere negato. maia materdona, iii-320: questi, o bella
di lapis e di colori. maia materdona, iii-319: per temprar con bel
delle ricchezze del cielo. maia materdona, iii-318: costei ch'altero esempio
seguire voi fora, alma gentile. maia materdona, iii-320: questi, o bella
di un edificio). maia materdona, iii-314: esca hai tu [lucerna
depredati e l'imagini guaste. maia materdona, iii-315: io, mentre t'amai
di questo manto d'umanità, maia materdona, iii-315: voi di molli smeraldi il
popolo per la novità loro. maia materdona, iii-313: leggi piu-, leggi
punto di morte; rantolo. maia materdona, iii-324: o se dopo i miei
gioco (una battaglia). maia materdona, iii-317: al mio sen poi l'
. con la particella pronom. maia materdona, iii-322: liquida è tonda e pur
come io mi sono governato seco. maia materdona, iii- 314: d'aver
esser poi dalla pietà fugato. maia materdona, iii-315: uom talora in alta
. -di animali. maia materdona, iii-319: battea con picciol globo i
su per lo ghiaccio. maia materdona, iii-317: cilla di bianco umor massa
, ed io ardo innocente. maia materdona, iii-315: uom talora in alta notte
ti unisca gentil fede pura. maia materdona, iii-315: io, mentre t'amai
neve o da gioco). maia materdona, iii-317: cilla di bianco umor massa
.. sì greve oltraggio. maia materdona, iii-317: tragge pur da que'
d'animo; invincibilmente. maia materdona, i-113: fatto in campo a l'
i malnati appetiti si disprezzano. maia materdona, iii- 324: or qui
soffregarsi violentemente eccitano il calore. maia materdona, i-in: tronca il filo,
per mezzo de le scritture. maia materdona, iii-319: forse il ciel, poich'
in su la cima siede. maia materdona, i-112: voi che de l'adria
sentire i morsi de la conscienza. maia materdona, i-108: mentre t'amai,
mai sia stato ordito al mondo. maia materdona, i-108: tra venti dame ordir
in versi donare e consecrarlo. maia materdona, i-107: là [in quelle carte
uomo di quel che era. maia materdona, i-112: è d'ardor più che
spazio angusto i duo confini. maia materdona, i-105: lo speglio adatta, e
la notte e l'alba. maia materdona, i-109: ecco l'alba, ecco
si ricorda d'averci veduti. maia materdona, i-108: -tra venti dame ordir
piante di limoni e di melaranci. maia materdona, i-114: non perché sempre il
e di nebbie i raggi ascoso. maia materdona, i-100: ecco l'alba,
averne non che il manto aspersa. maia materdona, i-109: ecco l'alba,
che io vi sono amico. maia materdona, i-114: in pacifico agon mario
loro rende il tuo capo mirabile. maia materdona, i-105: lo speglio adatta,
mal foro de l'inferno. maia materdona, i-108: « tra venti dame
-appendere al lobo auricolare. maia materdona, i-105: a l'orecchie sospende aurate
chioma sì bionda al sole. maia materdona, 1-106: spiega madonna i bei volumi
soggetti collettivi e ad animali. maia materdona, i-109: taciturna pian pian per l'
lieto tenor l'aura vezzeggia. maia materdona, i-114: non perché le tue falde