pena si sente, se non si mastica bene. d'annunzio, iv-2-1033: vigilava
chiaro, e che quando l'uomo il mastica col dente si
di latino a costui perché non lo mastica ». ammascare2, intr
che quello butta, lui le mastica: apiacee, solanacee... se
senso istoriale, e poi si gusta e mastica, si tirano a proposito topografie,
continuamente le labbra, come fa chi mastica. pirandello, 6-588: quella vecchia
5-452: presso un banchetto, altri mastica il polipo bollito che un rivenditore affetta togliendolo
dai passanti (e anche chi li mastica). collodi, 627:
colui il quale * cicca ', mastica), * rodersi 'per dispetto e
concentrerebbe. vallisneri, iii-174: chi mastica la chinachina sente un sapore tra l'
diceva, « non possiede titoli, mastica appena un po'di francese..
tracannavano il vino / malvagio e la mastica arzente, / merca- vano copula e
quando mangi o bei, mangia consolato e mastica bene, tanto che sia liquido,
, si stende, / e due parole mastica e dormiglia. bresciani, 1-ii-128:
tracannavano il vizio / malvagio e la mastica arzente, / mercavano copula e lue
poi si cenò. -che si mastica con fatica (un cibo); tiglioso
educazione. ojetti, i-74: mastica a lungo, educatamente, devotamente,
galoppo brusco / mentre ancora l'erba mastica. -anche di cose: tendere
, 13-364: il suo cavallo esopiano mastica erba su di una proda.
di cautchouc estratto dall'euforbia e ne mastica un pezzetto in presenza mia per provarmi
, splendore. negri, 2-447: mastica e inghiotte adagio, con metodo:
, parlando, raggrinza le rughe o mastica le consonanti, la stanno ad ascoltare
da scoppiare. cicognani, 2-39: mastica a gote gonfie, voluttuosamente.
piena gota. cicognani, 2-39: mastica a gote gonfie, voluttuosamente. -aver
inchinato, e la bava, mentr'ei mastica, / alla bocca d'intorno giù
ingialla il volto, sputa in fazzoletto, mastica salmi. carducci, iii-3-234: là
notaio spizzica, rosicchia, assaggia, mastica, ingolla. -figur. ridurre a
cibi che ha da mangiare, e poco mastica quei che mangia. papini, x-1-877
cavallo, con il muso insaccato, mastica la biada. -rinchiuso in un
pareva portare in sé l'odore della mastica... annunziava il prossimo invio
tondo, mezzo di vacca invisibile, mastica pane e sputaccio. caro, 2-1012
della porta, 2-31: -dimmi, mastica, dove mi porti olimpia? -se
mangi o bei, mangia consolato e mastica bene, tanto che sia liquido, perché
americano piccolo e medio mangiucchia, o almeno mastica, da mattina a sera, come
g. villani, 12-70: la mastica... è di gran frutto e
pareva portare in sé l'odore della mastica. marinetti, 2-i-1013: il mare
mare è una candida vischiosa confettura di mastica greca che gli idrovolanti bassi leccano golosi
mastice. màstica2 (màstika, mastica), sf. bevanda al- coolica
assidui della sua bottega ove si ubriacavano di mastica. zena, 3-71: è lei
. tracannavano il vino / malvagio e la mastica arzente, / mercavano copula e lue
xacpcpevéiov (caffè) a bere la mastica con l'acqua ghiacciata. =
masticabómbe, sm. scherz. chi mastica in modo svogliato, con movimenti
masticalentìschio, agg. letter. che mastica in continuazione bacche e resina di lentischio
masticare *), agg. che mastica. -al figur.: che vivacchia,
in boca, cominciai a masticarla. mastica, mastica, ella non poteva andare
, cominciai a masticarla. mastica, mastica, ella non poteva andare giù.
e però si assomiglia più a chi mastica il cibo che a chi lo gusta;
chi gusta il cibo che a chi lo mastica. a. cocchi, 4-2-217
attribuito a petrarca, xlvii-237: né mastica mai ben dente che crolla, / né
mangi o bei, mangia consolato e mastica bene, tanto che sia liquido, perché
galoppo brusco, / mentre ancora l'erba mastica. -sostant. crescenzi volgar
e allora l'uomo apparisce masticare e mastica. marignolle, 52: il mio mal
e fantastica / alla moresca il dito mignol mastica. muratori, iii-155: la mattina
piccolo e medio mangiucchia, o almeno mastica, da mattina a sera, come si
di cavai sano... quando mastica la briglia ed abbonda di spuma bianca.
[s. v.]: 'mastica la briglia 'dicesi del cavallo di
eccessiva bramosìa. il cane che 'mastica 'il selvatico ucciso, molte volte
inchinato, e la bava, mentr'ei mastica, / alla bocca d'intorno giù
il suo, rivolgi e struca e mastica questo pastello in qua in là.
non el so, / pensa ripensa e mastica fra lu / tanto che perde il
solitudine. bocchelli, 2-i-423: oggi si mastica troppa carta stampata.
credenziali in man si mette / e mastica parola per parola. pananti, i-284:
stira, si stende / e due parole mastica e dormiglia; / quegli ninnola e
'avvisi agli studenti ', / chi mastica in silenzio la lezione. nievo,
/ come l'eretico sì ripete e mastica! gallani, 17: voglio che voi
, lasciandosi portare dalla passione, non mastica la iniquità, la divora. pananti
/ la pillola s'ingolla e non si mastica. manzoni, pr. sp.
vostra di questo cibo non se ne mastica. govoni, 6-26: io no,
. fusinato, vii-958: fra i denti mastica un po'd'inglese, / il
italiano. alvaro, 8-84: ella mastica un po'd'inglese e di francese.
di rimetter piede in germania finché hitler mastica ebrei. -rimaneggiare, manipolare,
... « il ragazzo non ne mastica... ti serviamo noi..
suoi interessi naturalmente, ma che ne mastica del lavoro. pasolini, 3-380:
. s. p. m. mastica alquanto sulle mie ottave antigotiche. il p
domine non sum dignus ', si mastica bravamente il redentore, profferita appena la
me su questo particolare, e adesso la mastica. -masticare o masticarla male
resto è in discussione. egli la mastica male a fatto, sì per essersi dovuto
io fossi un di cotesti rannicchiati, mastica scrupoli, picchia petti, statue di congregazioni
moglie], / un sospettoso, un mastica spavento. = comp. dall'
(femm. -trice). che mastica, che muove in continuazione e ritmicamente
mascelle. -in partic.: che mastica tabacco. tramater [s.
. v.]: 'masticatore': che mastica, e propriamente dicesi di chi è
che tiensi in bocca e che si mastica per eccitare la secrezione e la escrezione
. 2. sostanza che si mastica o che si è masticata a lungo
cibo dell'anima. la meditazione lo mastica e ruguma. l'orazione sente il
in quel mentre simigliava una mona che mastica il boccone inanzi che lo abbia in
tua spezie. lalli, 1-4-70: mastica mò, se puoi, questa pagnotta.
e ha l'unghia fessa) ripensa e mastica. savonarola, 7-ii-279: bisogna,
quel mentre simigliava una mona, che mastica il boccone inanzi che lo abbia in
mio padre: il suo fiele / ei mastica senza far motto. -di nascosto,
stende, / e due parole mastica e dormiglia; / quegli ninnola e mena
la nostalgia delle lontane isole odorate di mastica. saba, 96: odorata [
vino]..., lo mastica, lo pacchia, se lo spalma per
. quarantotti gambini, 6-146: chi mastica la pagnotta non le può dire queste
. buzzi, lxxv-122: tutta napoli mastica e succia la pasticca / azzurra del
. si rode l'unghie e mastica la penna mentre col naso appuntato
pietro ispano volgar., 2-16: anche mastica la pervinca e si ristrignerà il sangue
, vatti spogliando pian piano, e mastica qualche parolina fra te stessa, mescolandola con
/ la pillola s'ingolla e non si mastica; / pazienza sì, ma la
ho fatto veder in esperienza come si mastica in foglia, come si piglia in polve
non el so, / pensa ripensa e mastica fra lu / tanto che perde il
del seme d'oro. -e adesso mastica, bambina, e non mandarli giù
. banti, 6-9: la vecchia mastica pasticche e così non si capisce mai
senso istoriale e poi si gusta e mastica, si tirano a proposito topografie,
la pillola s'ingolla e non si mastica / pazienza sì, ma la pazienza scappa
mano il suo, rivolgi e struca e mastica questo pastello in qua in là,
impresa / commetta e il rischio, mastica e rimena, / che al buio di
mio padre: il suo fiele / ei mastica senza far motto. / gli s'
suo, rivolgi e struca e mastica questo pastello in qua in là, a
opera ad ercole. -che si mastica con fatica (un cibo).
. della porta, 1-ii-84: mastica, chi è questo rompiosse e schiacciateste
un cibo dell'anima. la meditazione lo mastica e mguma. albertano volgar.,
: gianciotto è cupo in sembianti e mastica in silenzio, a capo chino, senza
pidocchio, è scorpione...; mastica, slingua, succia, mantrugia,
fra una selva di commendatori qualche talento mastica al buio alla greppia e rumina lentamente
tondo, mezzo di vacca invisibile, mastica pane e sputàccio, e nel porre
in faccia. aretino, 20-96: chi mastica avemarie sputa paternostri. g.
, vatti spogliando pian piano, e mastica qualche parolina fra te stessa mescolandola con
si stende, / e due parole mastica e dormiglia. di giacomo, i-737:
, si stende / e due parole mastica e dormiglia. manzoni, pr. sp
burro e miele, le addenta sgocciolanti, mastica con le guance gonfie e storcendo gli
: strozza il cibo, e no 'l mastica. bandi, 113: bixio strozzò
pronunciò, con la svogliataggine di chi mastica un boccone trito. 3.
l'impresa / commetta e il rischio, mastica e rimena, / che al buio
-che ha fibra dura; che si mastica o si cuoce con difficoltà (un
istoriale, e poi si gusta e mastica, si tirano a proposito topografie,
dei claustrali, 422: la rompe e mastica e ruguma tanto, premendola nel torcitoio
, il quale insino a tanto ch'ella mastica, provvede con quello alla bocca sua
. disus. che si taglia o si mastica con difficoltà; molle, gommoso (
. aretino, 10-32: mastica pane e sputaccio, e nel porre le
nella sua casa all'eur arnaldo forlani già mastica e rimastica la sconfitta straordinaria. come
amica. i. santacroce, 2-26: mastica sempre con quella certa aria in vendita
, chi ha orrore delle cipolle, chi mastica ogni boccone 50 volte. si chiama
fusinato, i-35: fra i denti mastica un po'd'inglese, / il 'turf
i. santacroce, 2-26. il tràve mastica sempre trident alla cannella perché dice che
e grazie a dio) se si mastica un mazzetto di basilico e si mangiano patate
autoreferenzialità specialistica, per la filosofia che mastica soltanto filosofia. = deriv. da