, / e poi ritorni a simile martoro. landino [plinio], 33-7:
, / ponete fine a sì fatto martoro; / e per mio amor così vo'
/ ché cavalcare a s racca è lor martoro. lorenzo de'medici, 103:
/ si veston di letizia e di martoro, / dal comico fatai libro ordinate.
; / che son nostri desir nostro martoro. d. battoli, 34-55:
i-140: fia che prenda per te dolce martoro, / d'amorosi legami il core
tu hai mess'i guelfi a tal martoro, / ch'i ghibellini ne fan
13-71: ma usciron presto d'affanno e martoro, / quando essi con parlare umile
m'assilla / onde vano è il martoro / che l'anima dilania. sbarbaro
, lei posta a quel crudel martoro, / l'avean discinta le spietate squadre
/ ch'è in esilio ed in martoro. d'annunzio, i-651: qual creatura
/ si veston di letizia e di martoro, / dal comico fatai libro ordinate.
, / dove despina per suo reo martoro / deve condursi a terminar sua vita
: quei di cadmo, a niun dato martoro, / sol fratricidi s'ammazzar fra
alcun cristian, che n'avrei gran martoro. leggenda della reina rosana,
: tu hai mess'i guelfi a tal martoro, / ch'i ghibellini ne fan
opre. colletta, i-323: a maggior martoro e più giusto condannerete, quando tra
gogna, / che ci darebbe qualche stran martoro. ariosto, sat., 3-307
core ha preso incantamento / con tal martoro e con tal piacimento, / ch'
smembra / dianzi fabro di morte e di martoro. = voce dotta, lat.
/ stulto, insensato, degno de martoro, / come lassasti de sua man predarte
far insensato / e darli assiduo e tacito martoro. ariosto, 12-34: lor sparve
/ in modo che n'avrà pena e martoro. g. landi, 43:
/ di dare a quelli duo iusto martoro, / venuti in man degli avversari
s'appaga amore / di far suavissimo martoro / languir lesbina a cui furasti il
portato / ogne nostro languor col suo martoro. brusoni, 4-ii-22: tra così
finii collo scegliere un bel manicotto di martoro scuro col suo bravo boa compagno.
le dicesse qualche cosa per quel povero martoro di sarto, ma perché così avevan
quali la guerra appunto è fomite di nuovo martoro. 3. maltrattato, malconcij
, / pensò di far a cristo alcun martoro. giov. cavalcanti, 74:
/ che non potean più regger al martoro. ariosto, 15-4: quivi fra tanto
, / se ne va esente da tanto martoro. anguillara, 3-90: sopra ogn'
dimmi, chi son questi? ed al martoro / qual gli conduce 0 sorte o
ne furono incarcerati; altri messi al martoro; altri esaminati sotto fede di giuramento
spesse / meritan questo sì crude! martoro, / le voglie mie ho nelle
qui, dimmi, dopo il grande suo martoro? -per metonimia: strumento di tortura
, / benché vi desse in vita gran martoro. n. agostini, 4-4-13:
/ per far saette a giove ebbe martoro. g. graziani, 472: con
/ e in vece di conforto offre martoro, / poiché rotti dai venti a i
/ né qui tutto finisce il mio martoro. ricci, 3-208: la mi par
gatti e strambasciandosi / dopo un lungo martoro, /... / senz'assaggiar
ascoltare, / dimenticava il fosco suo martoro. 5. figur. grave
miri, / vedrai colei per cui tanto martoro / io ebbi già, che rompe
? / or lassi la tua corte con martoro / privata de speranza e d'ogni
luca pulci, 1-6-91: àleandrina avea molto martoro / e piange pur con le compagne
sua compagna / che sentì per amor tanto martoro. machiavelli, 1-viii-332: l'empio
machiavelli, 1-viii-332: l'empio e crudel martoro / dei miseri mortali. marino,
17-7: qual affanno credete e qual martoro / di ciprigna e d'adon nel cor
raccolto / ci diluvia qua giù doglie e martoro. forteguerri, 16-75: la strega
la strega, che finor fu il mio martoro, i... i volle
/ del mio povero core / triplicato martoro! / ho la morte nel seno,
aveva cagionato tutto quel disastro, era un martoro insoffribile al giovane. a. boito
zuppi di già per non so che martoro. cor azzini, 4-56: io vi
m'assilla / onde vano è il martoro / che l'anima dilania. 6
, le quali senza il tuo dolce martoro non si sarebbero avvisati mai di proferire
tanto ischiena ch'e'reggerebbe grandemente al martoro, ma pur nondimeno visitalo ispesso co'
cristiani / non potendo più reggere al martoro, / feriti e morti tutti i
che quando il seppi, io caddi di martoro. 11. dimin. martoriuzzo
: mandato si fu via con gran martoro / il morto re... /
nate di mescuglio d'una faina con un martoro, la gola delle quali, in
nievo, 3-70: copritevi lì col mio martoro, e a rivederci fra le tre
betteioni, iv-386: avevano manicotti di martoro zibellino. de marchi, i-
: finii collo scegliere un bel manicotto di martoro scuro col suo bravo boa compagno.
origine ven.; cfr. venez. martoro, milan. mdrtor * martora
/ ponvelo su e, se gli da martoro, / patisca, che trarrà fuor
) materia di gioia, se il martoro non fosse stato così duro e così
l'andar, ch'ogni grave aspro martoro / consolar suole, ogni mio senso
detto volerla questa matina far mettere al martoro de la fune, per intender ove avete
14-29: io misuro dal mio il tuo martoro / e i sommi affanni tuoi dalli
i-163: questo mondàccio è pieno di martoro, / non già per tutti, ma
partito / di dare a quelli duo iusto martoro. 13. locuz. senza
, 16-24: or d'ira e di martoro / sol dentro abbondo, e di
questo / e la munerazion del mio martoro. / e se tal cosa a lor
/ di crivello in crivel porlo al martoro / del forno dove in suo vapor s'
, 3-92: veramente / ricercommi il martoro alla cui scossa / di mia compage si
questo era il minor d'ogni martoro: / molto era più noioso e più
corde mosse / di quell'acuta gioia di martoro; / e il canto alzarsi e
/ eguale in parte di dori al martoro. goldoni, xiii-924: vedea al
/ di dare a quelli duo giusto martoro. -mettere a partito qualcosa:
velo su, e, se gli dà martoro, / patisca, ché trarrà fuor la
miri, / vedrai colei per cui tanto martoro / io ebbi già, che rompe
più vergognose, per la lunghezza del martoro più dispietate o più terribili per l'atrocità
alcun cristian, che n'avrei gran martoro. -piatire, querelarsi.
a n laggior onta, a più crudel martoro, / per un secreto suo fido
fuor tu ridi e dentro hai 'l tuo martoro. f. m. zanotti,
/ forti, gagliardi, risistenti al martoro, / quatro di sotto a questi
/ e al fin la rabbia per maggior martoro. moneti, 16: o benedetti
zuppi di già per non so che martoro. d'annunzio, iii-1-701: l'amante
, v-153: mi vo'risparmiar questo martoro. muratori, 8-ii-229: gli eruditi
difesa e guida, io prima orni martoro / son per soffrir, per dar l'
de cristiani / non potendo più reggere al martoro, / feriti e morti tutti i
1-189: fuggasi amor che, per altrui martoro, / cangia in aspre ritorte i
ponvelo su, e, se gli dà martoro, / patisca, che trarrà fuor
/ non ti ricorda che per mio martoro / ben mille volte sopra me l'
tanto ischiena ch'e'reggerebbe grandemente al martoro. -essere vigoroso, incisivo,
miseria loro, / che sosten- gon martoro / da cosa via più vii che allettar
fu sollievo per essi, e non martoro; / premio, e non pena;
occhi tuoi / spettacolo presente il mio martoro, / ché pienamente satisfar non puoi /
: questo era il minor d'ogni martoro: / molto era più noioso e più
764: la spranga si piegò dopo un martoro / lungo: la porta a lungo
stima / disteso al suolo e pieno di martoro. -mettere in stima: far apparire
di pers, 3-189: pien d'impareggiabile martoro / strascino ancor questa dolente vita?
ma solo obli- vion, pianto e martoro, / strema miseria e viver cieco e
/ essere in colmo, ero pien di martoro. sannazaro, iv-157: oh lieto
forti, gagliardi, risistenti al martoro, / quatro di sotto a questi succedenti
forteguerri, 15-96: a forza di martoro, / di catene, di carceri
anche in forma aggett. nell'espressione martoro zibellino, martora zibellina (v.
betteioni, iv-386: avevano manicotti di martoro zibellino. arbasino, 9-108: così
/ zuppi di già per non so che martoro. brancati, 4-218: le sue