e più l'afflige il caso e lo martira, / poi che gli accade in
un suo vano amor l'ange e martira. idem, 9-97: tutto è sangue
/ il vento che quel loco più martira. paolo da certaldo, 65: chente
d'un se ne duole, e si martira. foscolo, xv-293: se il
forte / gridando a sé pur: « martira, martira! ». boccaccio,
a sé pur: « martira, martira! ». boccaccio, ii-7-32: io
più non spera / e continuamente si martira / in un desio di giocondità.
seco stesso s'affiigge, e si martira. 11. figur. letter
sospira, / si torce, si martira. = denom. da cilicio (
inf., 26-57: là dentro si martira / ulisse e diomede, e così
/ gridando a sé pur: « martira, martira! ». ugurgieri, 315
a sé pur: « martira, martira! ». ugurgieri, 315: non
/ si disacerba il duol che lo martira. fagiuoli, xii-106: amor, ch'
buti, 2-358: 'pur martira, martira ', cioè confortavano l'
buti, 2-358: 'pur martira, martira ', cioè confortavano l'uno l'
/ dopo giusto penter, ve ne martira. beccuti, i-iio: non mi dolgo
inf., 26-55: là dentro si martira / ulisse e diomede e così insieme
/ dopo giusto penter, ve ne martira. lucrezia de medici, 13: alla
: / vedi la carne mia che si martira, / apparecchiato è el fele.
che, come un po'di febre la martira, / o corso d'anni o
fune or foco, or verga / lo martira e 'l tormenta, e nulla impetra
che d'avoltoio eterno / eterna fame prometeo martira. menzini, 5-9: io non
coltali / e che nulla fatica ci martira. g. gozzi, i-8-211: ecco
, i-8-211: ecco di serpi cinto si martira / caco ladron con quelli della setta
/ gridando a sé pur: « martira, martira! ». carducci, iii-30-295
a sé pur: « martira, martira! ». carducci, iii-30-295:
i neofiti / allora dietrogli / « martira pur, martira pur » gridarongli / tutto
allora dietrogli / « martira pur, martira pur » gridarongli / tutto un anno,
, sospira / si torce, si martira. -intr. con la particella
, / né più la donna si martira e duole. 2. per
/ il vento che quel loco più martira. 3. figur. infliggere
colui / che per le gentil donne altrui martira. fazio, ii-18: quanto amor
, ii-18: quanto amor mi combatte e martira / sì nel mio viso parsi,
/ lasso! sento quanto 'l suo strai martira. ariosto, 27-64: così scornato
più l'affligge il caso e lo martira, / poi che gli accade in sì
ch'a par del suo l'ange e martira? n. agostini, 5-1-72
/ più ne discipa, usurpa e ne martira. gonzaga, i-84: il crudo
io vaneggio, è quel che mi martira. tasso, 1-9: vede tancredi
un suo vano amor l'ange e martira. marino, vi-14: né gli è
è grave il morir, quanto il martira / che glorioso il suo morir non mira
divenne l'ira, / che invecchiando martira / e di se stesso l'uom tragge
i tuoi pensier [l'orologio] martira; / in quella polve i tuoi diletti
: del resto noi, cui moglie non martira, / siamo... la
. / -oh madre! / già ti martira il non tornar d'egisto? poerio
abbandona / coscienza del ver che la martira. -rifl. antonio da ferrara
, 69: avarizia, per cui se martira / el mondo tutto e rompe fe
bramata / tanto, indarno san georgio si martira. menzini, ii-97: quell'empio
/ e nel perfido cor s'ange e martira. forteguerri, 7-123: la fante
forteguerri, 7-123: la fante si martira, / che non sa quello che
prati, ii-16: di sé si martira, / la chiama e sospira. graf
, se morire ne dovessi, che saresti martira: beata a te! -con
celle, xxi-208: desiderava d'essere martira e di fare la più vile morte
sospira, / si torce, si martira / e bene spesso entro ogni cuor languisce
/ dopo giusto penter, ve ne martira. 5. locuz. -comprare
/ gridando a sé pur: « martira, martira! ». bibbia volgar.
a sé pur: « martira, martira! ». bibbia volgar., ix-509
la notte e 'l giorno e se stessa martira, / e di morir desira /
. / su quelle rote i tuoi pensier martira; / in quella polve i tuoi
/ che giorno e notte l'anima martira, / san za lasciarmi in posa trovar
la chiesia de la gloriosa vergene e martira sancta caterina... e nello altare
/ e chi sanza ritegno / altru'martira, / che 'l ciel ver lui si
rogo / di mongibel, che l'anime martira, / quantunque / i fichi
e più l'afflige il caso e lo martira, / poi che gli accada in
dal sospetto, 7 sfrenatamente se stesso martira. 2. impetuosamente.
dal petto tuo, che tanto ti martira, / novello amor al tuo viver
, inf, 26-57: là dentro si martira / ulisse e diomede, e così