spontanea e onorevole dedizione volesse accettarla. martello, 6-i-379: fummo costretti di abbandonarci
splendere al mondo di buon essempio. martello, 6-iii-558: l'ho veduto in
se lo rodeva con la rabbia del martello che ne aveva. della casa, 706
i guanti un, quand'egli ha martello: / fermasi or sul piè manco
a lagnar di sue sventure. martello, 6-iii-582: penso ancor che tiresia,
si rompe la clausura del conclave. martello, 6-i-433: rom- ponti il mattutino
... né l'ariosto. martello, 6-i-121: soavissima vita, / a
-risonare attutito (un rumore). martello, 6-iii-14: romponsi i pazzi applausi fra
sforzato a rompere in questo lamento. martello, 6-ii-314: ti rammenti, o signore
onte: risultare sconfitto con disonore. martello, 6-ii-574: se lioni o tiranni fossero
a voi senza spendervi un soldo. martello, 77: né v'insegnerò già
di stil temperato o di tenue. martello, 137: questa schiera di poeti
per rompere lastre di vetro (un martello). l'illustrazione italiana [24-iii-1912
qual egro giacco e sonnolente scrofa. martello, 6-i-379: accoccolato su certe materassa
, condotto dal battere ostinato di un martello, dal ronfare di un mantice, dal
che di arme e di combattere. martello, 6-ii-468: buon per me che,
/ con quella rubacuori in dolcitudine. martello, 6-ii-58: sì intoppando e balzando,
dal sole (il viso). martello, 6-ii-192: io non ti porto avanti
-in senso concreto: plagio. martello, 395: aveano un bell'assaporare con
, xxxv-i-891: so più ke fabro di martello, / so far calcina cun fornello
ingiuria. -lamentarsi. martello, 6-i-599: tersite / pari al gonfio
di ruginoso e vii ferro scolpita. martello, 6-ii-722: richiudesti tu bene quel
-esplodere fragorosamente (la folgore). martello, 6-ii-631: a tai saette vuoisi più
. boccaccio, vii-182: rotto è-il martello, rott'è quella 'ncugge /
per la virtù dei fiori. martello, 6-iii-539: qui di fior ruggiadosi germoglia
/ con mina cadere e con spavento. martello, 6-iii-628: la porta urta e
in quella stanza con la sega, il martello e altri arnesi: quel che rumi
romore, / sonando ognor la campana a martello, / que'di fuor l'ebber
non trarrà al rimore quando sonerà a martello..., sia condannato in
rumore di vostre pratiche con laurina. martello, 6-iii-339: corse intanto rumor contrario
. -sonare a romore: a martello. storie pistoiesi, 1-410:
la quale con perpetuo avvolgimento è girata. martello, 6-i-516: oh possa, allor
il poeta ha mosso tali della ruota. martello, 6-il571: io no che non pavento
soldati, 2-29: quel suono [del martello sull'incudine]... non
sta la sibilla sì famosa e dotta. martello, 6-ii- 506: me pur videro
cadder gli amanti in folta massa. martello, 6-i-62: villanella scortese. / ruvida
, i costumi). martello, 6-iii-95: per quanto hai tu di
quello che da molti è accusato. martello, 6-iii-25: non per infamarli s'
d'atender mi corono e sagro. martello, 6-iii-432: mia brama, o re
e nel sangue de'suoi ministri. martello, 6-ii-379: laban, prendi mie guardie
frugoni, 2-139: furono marti che diedero martello al mondo e martellate all'invidia.
l'orgogliosa dea l'ira proterva. martello, 6-ii-337: ei moria saettato e mi
. mento a giove). martello, 6-iii-141: o te, più che
(come epiteto di cupido). martello, 6-ii-101: mai non vidi [sileno
e col saffico, qualora sulla quarta. martello, 259: certa cosa è.
e vedere se si tengono quali al martello e quali eziandio alla coppella. vico
arde e sfavilla / tra 'l pesante martello e 'l duro incude, i..
, il cannale, l'incudine, il martello da distirare, le forme da disgrossare
rame o di stagno a forma di martello, che viene riscaldato su fiamma,
di rame o di stagno a forma di martello se riscaldato su fiamma, e ha
duttili, possono sopportare l'azione del martello, e consistono per lo più m una
, 63-5: fra la 'ncudene e 'l martello sì se fa lo bel vasello:
questa, ma nasce ne'saliceti. martello, 6-ii-43: fuggendo in palese dalla
qualcuno: vederlo respirare affannosamente. martello, 6-ii-499: l'animo non basta a
dal salmastro di quello son rosi. martello, 6-ii-59: degli odor, che sveglia
esplicate et in parte ombreggiate solamente. martello, 6-ii-198: mercé del salmeggiante genero mio
innestato fra la salpinge uditiva e il martello. = comp. da salpinge,
apparato auditivo, il muscolo interno al martello. tramater [s. v.
da qualche anatomico al muscolo interno del martello. = comp. da salpinge,
da salpinge, n. 2, e martello (v.).
(l'acqua marina). martello, 6-ii-107: qui salseggia il flutto,
, si fa di un'altra. martello, 6-ii-36: bello allora con gambe
, che fanno i versi saltellanti. martello, 274: la poesia mediocre,
come manifestazione di vivacità). martello, 6-ii-100: via salterellisi, / via
e passi di danza. martello, 6-ii-89: era questa ne'rozzi tempi
capuana, 12-162: ai colpi del martello di bronzo che picchiava al portone,
: interrompere l'attività poetica. martello, 6-i-631: dell'olimpio tempio [s
i sanculotti della grecia non portarono il martello sulle statue e i monumenti. bacchelli,
. cantari cavallereschi, 8: carlo martello... / amico che fu del
eguale momento d'impeto e d'agitazione. martello, 6-ii- s s 733
forza di ferirle / al feritor giungeva. martello, 6-i-128: la statua di ciprigna
denigratorio (un'opera letteraria). martello, 6-i-673: allora fu che il 'femia'
1456 ca. -i53o). martello, 82: così al suo verso sdruciolo
determinati princìpi stilistici e prosodici. martello, 176: la troade', in materia
, 19-13: nel sacchetto, insieme al martello corto... e al famoso
: dappoiché non poteva più faticar col martello, e'si dovesse per l'avvenire applicare
e quàndo la gomma impiastra e denti. martello, 6-ii-136: vengonmi alla memoria con
saporitamente, quanto quella pareva ricreazione. martello, 1-36: ieri sera mi fu consegnato
possa rendere più saporite le ricreazioni? martello, 6-1-378: voi m'introduceste alla
4. con saccenteria. martello, 6-i-227: la qual femminil vanità loderei
. (femm. -a). martello, 6-i-296: di cotai saputelle or scaturiscono
il sapere, insieme di conoscenze. martello, 6-i-315: saputézza viril, prudenza eroica
accorgeno che pute loro el fiato. martello, 6-i-690: saranno da venti anni
sonetto è fatto sopra il colombo ». martello, 6-i-268: io non fo la
, ordinaria vivanda de ^ poveri. martello, 6-ii-21: stolto, io mi
e più tosto sardonico che vero. martello, 6-i-506: vedi tu, come
: potente (la voce). martello, 6-i-253: le sassifrage / vocule tue
sulle ginocchia, il calzolaro batte col martello le suola per addensarle e rassodarle.
fortissimo. si rompe a scaglie col martello con facilità; non riceve pulimento, né
distillata una sola goccia di misericordia. martello, 6-ii-361: imeneo lagrimoso, sasso è
teoria teatrale di p. j. martello). martello, 6-i-522: è
p. j. martello). martello, 6-i-522: è la satirica un dramma
proprie acque (un affluente). martello, 6-i-220: deh, per dio,
- recitare in modo noioso. martello, 6-i-621: non fùr sbadigliate [le
tirreno, e sbalza e fortuneggia. martello, 6-ii-570: notturno in tempesta il
metallica alla voluta sottigliezza mediante colpi di martello; sempre con il martello vi si
colpi di martello; sempre con il martello vi si conduce la decorazione figurata in
-togliersi una barba finta. martello, 6-ii-64: qui il barbuto nettuno si
sf. ant. abbassamento. martello, 447: 1 naviganti [della
sbatter dell'ala senti il batter del martello. michelstaedter, 634: ti senti sbattere
, 029: pian piano si percuote col martello l'altro cornetto del caccianfuori, il
zitello, / sbattocchiar si sentirono a martello / le più grosse campane di elicona
, scoppiare (il riso). martello, 6-1-463: strepitoso improvviso ridere awien,
con ogni libertà contro di noi. martello, 6-iii-195: ite, e perché
/ suonando, quanrei può sodo, a martello. alfieri, 6-18: io subito
sbracciasi, piglia la sega, il martello, l'ascia e lavora egli stesso per
dal periglioso impaccio con successo fortunatissimo. martello, 6-i-249: or sì son nella pania
la radice al suol s'apprende. martello, 6-iii-351: dall'intoppo ivi dato a
diritta, colla quale, picchiata con martello, si fanno buchi nella latta per
, / nel suon sopra l'incude del martello. f. f. frugoni,
begli occhi a un lagrimoso assalto. martello, 24: la bocca aspersa di
diamante non si frangono a colpi di martello così ruvido come la scabra e pesante
a scacchi..., suona a martello per mostrare a chi trae come ha
tiberio scagliò di lei cose bruttissime. martello, 6-iii-73: siccome l'ingiurie, che
più gagliarda tempera che per opera di martello o d'altro sforzo volesse con esso
, su cui si batte con il martello, impiegato nella lavorazione dei marmi,
partic. riferimento al battere di un martello o al calpestìo ritmato di danzatori)
fandango. pavese, io-m: il martello / di quell'uomo seduto scalpiccia su
scaltro d'ingegno ad ogni cosa. martello, 6-ii-555: saggio onorato amico,
scaltro precetto dell'arte della fisionomia. martello, 6-ii-561: comprovarono gli effetti per
] soggrotta le vecchie sponde rotando il martello dei ciottoli scalzati. bacchelli, 9-243
testa di sopra percuoti con un grosso martello a due mane...: percotera'
/ che ti veggo scampato dalla morte. martello, 6-ii- 433: a me
di così ricco e splendido apparato. martello, 6-iii-582: penso ancor che tiresia
; / poi con un colpo secco del martello / i troppo acuti spigoli scantucci.
a quelle due scapestratene che pur tanto martello si davano pei loro ganzi. faldella
e guasto, con voce tremante. martello, 6-i-622: per la polve /
nel pianoforte è una specie di piccolo martello impemato a bilico, il quale serve
il quale serve a spingere il vero martello che trovaglisi sovrapposto. 3
d'austria e portarvi la guerra. martello, 6-ii-244: di lietissimo fine, in
tu senti il suono quando già il martello è levato, siccome, scaricandosi pur da
g. villani, iv-9-13: carlo martello... con sua compagnia cc cavalieri
facea la bava che pareva aletto. martello, 6-iii-544: se mi vieni in ira
di zerbin, pregi da dame. martello, 6-1-214: poche volte in passarvi sua
opera o da un autore. martello, 6-iii-162: felicissimi furono i tragici greci
studiava i vezzi / ande addolcirlo. martello, 6-ii-120: i geloni passiam fugati e
le vostre lettere toccano così scarso. martello, 6-iii-151: dirò quel che tu in
in ciò contra la sua condotta. martello, 6-ii-437: pilade, che fu
più di cervel che di piede. martello, 6-ii-104: sia pur schiva e crudele
). ghislanzoni, 212: il martello della vendetta ha spezzato un cranio che
. uscire fuori da un luogo. martello, 6-i-204: scaturir da sua reggia veggio
estens. ottenuto scolpendo un materiale. martello, 6-ii-36: ti dono un fischietto scavato
o un marito o una moglie. martello, 6-ii-155: si tratta veramente di scerre
, che lo passa tutto con un martello per levare il cattivo se ce n'è
reame della macedonia usurpato s'aveva. martello, 6-iii-427: pecchisi per dieci anni,
la bellezza (falcimi moderni componimenti. martello, 182: le rime, che per
la colpa de'miei amorosi errori. martello, 6-ii-75: reità confessata scemar ne
, or piena, or scema. martello, 6-ii-715: trenta lune in pechino mirasti
tema / s'hai conscienga scema. martello, 6-ii-445: come intendo i miei
furie in che dava per poco. martello, 6-ii-543: semplice è ben rachele;
il bisogno ve n'è. martello, 6-ii-127: una scena sola dipinta a
e i commedianti, che mi dàn martello / con rime sconcie, sghangherate e goffe
della guerra nel regno di napoli. martello, 6-ii-300: questa superba reggia omasi
in forma teatrale un soggetto. martello, 172: essendo composte le tragedie col
). -peggior. scenàccia. martello, 223: una sola scusa, che
che 'nfra li fìn'amanti dànno intenza. martello, 6-iii-176: è possibile, o
par ch'alcun sia di lei degno. martello, 6-ii-184: ben contenta di poco
il canovaccio di esso). martello, 225: i nostri greci..
faceo milani, uom d'incorrotta fede. martello, 6-i-529: -per gl'innospiti lidi
ignea, ne ha la somiglianza. martello, 6-ii-602: sforzò la generosa me renitente
un pezzo di sfasciume d'una rocca. martello, 6-iii-181: l'aspro vesuvio.
che le pietre tenere e dolci. martello, 17: quale accorto scultor che a
, l'autor dell'opera imperfetta. martello, 6-ii-47: ahi, che allor sorta
comico (un genere poetico). martello, 6-i-524: conveniva colla tragedia nel verso
un immenso tratto di paese tutto cenere. martello, 6-ii- 120: condotta è già
velocissimo scherza e viene e fugge. martello, 6-iii-314: scherzar vediam sull'armi brunite
e scherzevoli. -sostant. martello, 400: avete a fingervi nell'ariosto
rapirlo. -di animali. martello, 6-ii-192: care selve beate, dove
intenerì ed in lagrime si risolse. martello, 6-iii-633: poverelli! ah quali ora
, compose in particolare un idillio. martello, 6-i-73: eccovi, o gentilissime,
tocca, ne schianta dei ramicelli. martello, 6-i-472: sai tu che il gelsomino
guerra, distruggere il nemico. martello, 6-ii-391: che lo schiantar bologna premio
non mi poterono schiantare un pelo. martello, 6-iii-548: eh taci, / o
la vostra similitudine dell'incudine e del martello come queiraltra da altri immaginata dell'armonia
di trasporto nei piaceri amorosi. martello, 6-ii-180: o casarecci, o avari
le sappiano, che li sappiano leggere. martello, 6-iii-622: edipo i sensi accorti
oscuro, cogliendone ogni sottile sfumatura. martello, 1-17: se parliamo dei prosatori [
dell'alleanze nei simboli della politica. martello, 6-ii-52: il discorso lor non
pignattino, fra l'incudine e 'l martello..., fra scilla e cariddi
non sono punto simie dei filosofi. martello, 137: il petrarca...
rovente quando è battuto dal fabbro col martello. cesariano, 1-136: portano..
. -senza cura stilistica. martello, 1-27: se sapeste gli orrendi imbrogli
intorno alla salsuggine dell'acqua marina. martello, 6-ii-388: sciorrà il tempo gli
de la terra, il parlar sciolse. martello, 6-iii-73: se tu avessi a
non ti sia più grave ». martello, 6-i-513: ceffo pallido abbietto, non
acquista d'uomo integro e sciolto. martello, 6-ii-500: giacob nulla ha di
ma iacopo nardi in una sua commedia. martello, 153: mi diedi a quel
al cosidetto accusativo alla greca). martello, 6-ii-481: meco in danza verginelle /
le perle e i rubin tonando scocca. martello, 6-ii-745: a colpir tonor mio
cerro in un momento e 'l faggio. martello, 6-i-393: né tanti rai la
sguardo verso qualcuno o qualcosa. martello, 6-iii-20: vèr me intanto uno sguardo
è forza al fin che scocchi. martello, 6-ii-593: dolce fora agli amanti,
; emesso (la voce). martello, 6-ii-755: varco almen con un grido
ma non gli riuscì neanche con un martello. cassola, 5-89: scocciò un
scogli fatali de'più celebri poeti. martello, 6-i-121: soavissima vita / a
cattolico. -rozzo, primitivo. martello, 6-1-457: qui accozzi inuditi barbari a'
. -per estens. ruscello. martello, 6-i-201: il reno, a cui
lamina di rame o altro duro metallo. martello, 6-i-93: in voi piante romite
martello, 6-iii-561: mi sembra strano come una
esprimersi, una frase). martello, 6-i-533: purché senza urtarsi, scorrano
piani. di trecento giolittiani tornano martello, 6-iii-549: quando in sul più bello
, scompagina l'amicizie, che martello, 6-ii-78: solo io prego a quest'
da far di riso scompisciar la gente. martello, 6-1- 380: scompisciamoci ancor
regno interno mio sciolse e scompose. martello, 6-i-222: delle vigne annegate ti sei
zitella ». licenzioso. martello, 6-ii-91: in tal guisa ai seri
, intrico, groviglio, viluppo. martello, 6-i-215: o meno o più profondo
e coll'altra gamba sconciamente gittata. martello, 6-ii-90: per breve tempo ad
stroppiato ed attratto e zoppo sarebbe. martello, 1-22: ho gran piacere che
levare la lapida e con tenaglie, martello e scarpello per sconficcare la serratura del
del connubio di rado si fa sentire senza martello. 2. comportamento difforme da quello
pur qual volta par che si convegna. martello, 6-iii- 102: non sparger
viali e gli stradelli. te uccello martello a causa della testa che, essendo
non vederne più, fino in aleppo. martello, piò il cuore e cadde morta.
, 261: al batter del martello si scuopre la magagna. = comp
3. esplorazione di luoghi selvaggi. martello, 482: ora veniamo all'uso del
scordevole dell'ingiuria, memorevole del beneficio. martello, 6-i-602: altro mirtilo fu,
esser taciute per servizio del suo padrone. martello, 6-ii-39: la procellosa algina e
s'è rinchiusa assai superficialmente. martello, 356: chiunque riceve letturban quel
sgannarla pareagli atto scortese d'ingratitudine. martello, 6-i-501: scortese è il farsi avanti
spaziosi. è un san bartolomeo scorticato. martello, 6-i-643: pur = lat.
ondeggia e guizza per la piaggia aprica. martello, lardo. 6-ii-270: deh,
però che già gli ho visto col martello / cacciarli i fiorin d'or dentro per
dato la maga avea ferina scorza. martello, 6-ii-614: altro è delle fanciulle
il naturale si scostarono affatto dall'arte. martello, 382:
a. cattaneo, ii-103: il martello della coscienza lo per- coteva continuo,
). cigolare sui cardini. martello, 6-ii-722: - richiudesti tu bene quel
de'privileggi e della libertà fiamminga. martello, 6-ii-604: il cielo e il tempo
padre ». -sostant. martello, 6-ii-477: lo scultor quasi ad arte
c'ène chi gli spaure: / martello né score non dàne boctata. boiardo,
a tarquinio / con scure giusta. martello, 6-ii-377: costor, fonti de'mali
toccarmi, in basciarmi e in popparmi. martello, 6-i-448: lascia che la sdentata
di qualità intellettuali o morali. martello, 6-ii-230: né sollievo è a davitte
lungo a parlare di un argomento. martello, 6-i-378: vedete... in
non guarda dinanzi sdrucciola in dreto. martello, 6-i-302: dove il dente ci duol
- stravolto dal significato originario. martello, 6-i-233: dal qual fonte scaturisce tutta
versi sdruccioli (un testo). martello, 6-i-649: se credessi dover porre in
argini sdrucciolosi salirono in cima del bastione. martello, 6-ii-722: io, da te
[tommaseo]: al suono del martello la povera madre venne risentendo; apre
giorni prima, cotto nell'acqua pura. martello, 6-ii-51: serbo, in certa
a dirotto (la pioggia). martello, 6-ii-527: se il ciel le piogge
peggio / sarebbe in petto umanoalma ferina. martello, 6-i-292: pensi tu che il poeta
non safare altro che secondarla all'ingiù. martello, 312: quel nuotatore..
. letter. portatore di scure. martello, 6-ii-119: e di bacco sentiste il
valor si trova, ogni adornezza. martello, 6-ii-340: altro core da'vostri,
e alla libreria vecchia » disse piero martello volendo lusingare nel maestro il gusto della
e figliuoli ed eredi di adamo sedotto. martello, 6-iii-144: mal forse
e l'udito agli affetti seduttori. martello, 6-iii-469: né tentar vò
, di ammirazioni, di applauso. martello, 6-ii-355: seduttrice di un prenze vanne
qualche dente, el maestro toglie il martello e battella, onde ella fa poi migliore
padrone, questi alzò le grida. martello, 6-iii-93: una seggia gente
sì spaventoso strepito in mezzo all'anima? martello, 6-iii-661: ah ch'io tento
/ a segnar altrè vie gloria novella. martello, 6-i-513: per l'incognita selva
quel medesimo ferro, e'si percuote col martello, di modo che quel punto che
la roba buona si conosce a punta di martello e occhi: il più a occhio
fu per decreto di giovanni xxii. martello, 6-i-183: io vado, voi restate
lietamente, accarezzata e servita da regina. martello, 6-ii- 643: la tua
uno uomo fosse battuto tanto d'uno martello in sulla ischiena, né morire non potesse
come epiteto di dioniso). martello, 6-ii-103: o tutto ansima e stizza
-semenzino (sm.). martello, 6-i-222: verbi grazia, nel primo
, steady e funzionale come lo scorreredi un martello pneumatico, scoppiò nell'aria gelata in
/ e ninfe giovanette, nuova aita. martello, 6-ii-99: così tentasi un nume
coro, l'altra semicoro s'appella. martello, 222: appiattandosi fedra in casa
/ un immenso colosso e smisurato. martello, 6-i-3: eccovi un'azione giànota che
semigiro, sm. semicerchio. martello, 6-iii-406: grecia ha teatri, /
la buona: e quando spasimano di martello, di morbo e di necessità,
, xxxv-i-891: so più ke fabro di martello, / so far calcina cun fornello
fingere; in- genium potui ». martello, 6-i-211: dolce allettano a udiro-
di sentimento, / ché ciascuno il martello avea provato, / come io ve dissi
. letteraria, di esso). martello, 171: sopra la 'sofonisba'e il
ad altro che ad accrescere le sciagure. martello, 173: ira immoderata, immoderato
! in quanto cieche caverne si seppellì! martello, 6-i-415: morrem della paura /
che continui a goderne il favore. martello, 6-i-280: sebbene è vantator ridevole /
di una città da gravi pericoli. martello, 6-iii-39: ei nomar cicerone, quasi
o anche di denaro per servirsene martello, 6-i-299: io già m'intendo,
quello che si può sapere in dar martello, in farsi amici, in far
i pensier, sgombra gli affanni. martello, 6-ii-53: questo te al
/ che co'bei rai mi strugge. martello, 6-ii-136: vengonmi alla memoria con
tacito bisbiglio / serpe d'intorno. martello, 6-ii-270: qui le ciarle a guisa
scioglia ». testi pratesi, 240: martello o altro qualunque serrarne.
lo serra. -rifl. martello, 6-1-249: acciocché siate a ben cenar
guerra / e le campane suonano a martello, / di qua l'amo, di
la terra (il mare). martello, 6-ii-373: che giova all'alta roma
sermini, 20: con tenaglie, martello e scarpello per sconficcare la serratura delcassone andarete
almeno le regole della lingua. martello, 133: qualche moderno lavoratore di stro
pipino a santa chiesa e per carlo martello suo padre,... fu disposto
con un sasso che mi servì di martello, sulla rocca appunto da cui scaturisce
. nella tecnica mineraria, sostegno per martello perforatore pneumatico, costituito da un cilindro
cinghiale). - anche sostant. martello, 6-i-289: tu, le fauci nemee
delle ciglia / ispide e setolose? martello, 6-i-554: pur non fai la schifa
di ferro / testudinato di piastra / a martello piùte francese e significa 'massacrare innocenti, in
sette corde (una cetra). martello, 6-i-599: dubbio non è che il
si ricopra col velo della onestà. martello, 6-i-313: non ti caccio un occhio
tutti li superbi e sfama li fanciulli. martello, 6-i-627: lassù strappa amicizia a
dirottissimi pianti, sisviscerava in cordialissimi prieghi. martello, 6-iii-587: in me specchiati,
converso in foco arde e sfavilla. martello, 481: non potrà temer questa,
, come dicono i napoletani, sfegatare. martello, 6-i-267: già col dardo d'
nel ragionare, chiamata per eccellenza il martello dell'eresie, la sferza dei tiranni:
e i costumi a sferzar del popolaccio. martello, 6-i-524: può la satirica sferzare
cinghio sferza / la colpa dela invidia. martello, 6-ii-386: godo in sentir maggiori degli
e ad assicurarci della sua saldezza. martello, 217: gli attori sfia- tavansi
sciocche gridatrici roche sfiatate si chetano. martello, 6-i-657: si affollavano allora intorno
sottili e veri che fìnti e da pesante martello artificiosamente impressi si fanno stimare. algarotti
di prostrazione fisica o morale. martello, 6-ii-669: il tuo genio nemico,
tale caratteristica sono comunemente noti come pesci martello. = voce dotta, lat
sfimo, sm. ittiol. pesce martello. = v sfirna; voce
seco a solazzo, mentre per sfogar il martello me ne entrai da lei per la
, 2-5-31: oh chesto si sarà maggior martello; / oh se lo sa smirtillo
sopra la mobile rena incontanente cadde. martello, 468: sarà parte dell'accurato
, non lo potrà però sforzare. martello, 6-i-64: a sceglier mi sforza /
che è la peggior di tutte. martello, 83: per onor della sua schiatta
una guerra; provocare una sommossa. martello, 6-iii-249: ben la morte del padre
con piè indeciso e circolazione sospesa. martello, 6-ii-58: eh, fratello,
. -con uso recipr. martello, 385: come aridi ed etici,
/ e i commedianti, che mi dàn martello / che sgangherate. moneti, 2-57
ne cadono via medesimamente, se col martello si maneggia -ripido, brusco
i vocaboli di un testo. martello, 6-i-299: altro ci vuol che i
in posizione ricurva con la schiena. martello, 6-i-374: in van [la volpe
. po'd'allor le chiome? martello, 6-i-336: gatti non ci sono,
dalla provenza, al simplice invito di carlo martello, reggitor della francia. assarino,
passo. guerrazzi, 10-106: ecco un martello per rompere, una spada per isgombrarci
grave pensier te n'andrai sgombra. martello, 6-ii-198: mercé del salmeggiante genero
oziosa e sgombrad'ogni fatica e travaglio. martello, 6-i-657: nei più sgombrimattini mi sono
. libero dalla presenza di qualcuno. martello, 6-ii-333: sposa, sa zaira s'
terreni né di uscire dalle terre. martello, 6-ii-42: in quest'ora in che
un vetro (un fulmine). martello, 6-i-353: ode [la volpe]
sgomini tutto a imo a sommo. martello, 6-iii-67: veggio che la proposta tisgomina
capelli (il vento). martello, 6-iii-123: vedo lui,..
. e iperb.). martello, 6-i-556: oimé, la schiena!
proprie spire (un serpente). martello, 6-ii-33: mi assembro a serpente gonfio
, uno stato d'animo). martello, 6-iii-345: non è virtù che sgorga
è che il cattolico non lo sgradirebbe. martello, 6-iii-165: un'anima come la
2. depositare un carico. martello, 6-i-473: - nulla sente quest'erba
della catapulta] e con un colpo di martello su la molla, sgrillava il cucchiarone
corpo di un'altra persona. martello, 6-ii-466: talamo scellerato con lei m'
una persona, un animale). martello, 6-i-366: sgruppavasi il giacente tiranno [
una stretta o da un abbraccio. martello, 6-i-438: il rivale improvviso la sbigottita
. -indursi a parlare. martello, 6-iii-77: sdegnò quella lingua magnanima e
. disgiunto (un abbraccio). martello, 6-iii-136: né partito saresti, se
nievo, 311: sonai sì campana a martello per ogni cansì e no si va
una veste, la seta). martello, 6-ii-190: movea succinto passi così leggeri
vien sibilando e intorno le saltella. martello, 6-ii-473: fuggono, e alle fugaci
ne ride e ne sibila e sgavazza. martello, 6-i-598: la cetra io posi
. geme, suda sangue, agonizza. martello, 6-i-597: - ma,
lega / siché intradue rimango immobil sasso? martello, 6-ii-738: signor, fulmina.
siccità e debolezza delle sue opposizioni. martello, 395: aveano un bell'assaporare concerte
arà ingannato con le sue sicofantìe. martello, 6-i-331: già scoppiar misent'io la
frequentemente in grecia et in egitto. martello, 6-iii-359: siccomori ci parano ilsole,
mano, voglio dire a colpi di martello. fenoglio, 5-i-1051: sedendosi sulla
3-17: gli spaure: / martello né score non dàne boctata. serafino
mondo con più sicura pratica di tirare il martello, che si fa in questa detta
-fare sicurtà: affermare con sicurezza. martello, 6-i-238: farei altresì sigurtà che il
cattaneo, ii-221: le statue lavorate a martello si ascon una marca di cui sì
territori (una città). martello, 6-iii-474: giovin presuntuoso ed imprudente,
si volterà la punta di qualche balluardo. martello, 6-ii-441: mentre al fier
figliuol d'apollo, chiamato aristeo. martello, 6-i-505: vien meco e fa'coraggio
nella frattura, rompendosi egli sotto il martello in ischeggie concavo-convesse come le focaie usano
la casa non è a similitudine del martello o d'altro instrumento che vi si adoperi
acque circonvicine. salvini, vii-1-3: il martello è la riprova della sodezza e sincerità
incombente (il suono delle campane a martello). manzoni, pr. sfi
aver negli orecchi que'sinistri tocchi a martello che ravevan come accompagnato, inseguito,
comprino l'autorità di poterlo esercitare. martello, 6-iii-670: eh, sire!
filodella senopia, ma per levarvi parte del martello, ve ne dirò quattro.
, rosai, bossolo e lentisco. martello, 6-ii-515: fra i fior di queste
vocando il vincitore degli arabi carlo martello contro liut- nel senso della lunghezza
amica che sia perduta in amore? martello, 6-i-384: per dir ancora qualche cosa
/ prendete la falce, portate il martello, i... / scendete giù
/ ben bene io ti sculacci. martello, 6-iii-496: con tenera man, te
di territorio (una regione). martello, 6-ii-510: a me...
vituperare, biasimare aspramente. martello, 6-i-60: bugiarde ninfe! a che
, leoni, pantera et una simia. martello, 6-ii-gatasi ch'il cardinale andava a roma
opera, con i cesellini e con il martello... perché gli smalti o e'
o di disperazione, di sconforto. martello, 222: ippolito,...
-dimenarsi, gesticolare nella scena teatrale. martello, 172: io non credo che,
. (smartèllo). percuotere con il martello; martellare. -per estens.:
tratti dal volto quel teschio zannuto. martello, 6-ii-64: qui il barbuto nettuno
, trasformarlo in donna. martello, 6-ii-36: ninfa tua pari almeno noi
), agg. evirato. martello, 274: vedendo le cose più brillanti
fa dimenticare il passato. martello, 6-i-529: malenconici spettri, turba cogitabonda
doppi e si percote per fianco col martello, e così se ne va poi in
mako, smeriglio, tigre, verdone, martello. una successione di rientranze e
troncarla subito in pena del peccato. martello, 6-iii-611: si vo- lea ch'
(un'opera teatrale). martello, 6-i-425: so bene aver io seduto
-con riferimento iron. all'anima. martello, 6-i-598: ombra / io parca,
o sminuire la colpa di quel matrimonio. martello, 123: elle..
dentro alla medesima meschita, nel mezo. martello, 6-iii-258: la corrente d'un
odi, d'invidie e di rancori! martello, 6-ii-552: l'odio, ch'
-tramontato (il sole). martello, 6-i-413: ben mirai dalla torre /
ristorarle, ove sian rotte o smosse. martello, 6-iii-621: dai gioghi orridi suoi
s'inquietava il buon principe per le calamità martello, 6-ii-284: le ginocchia sue fievoli e
talvolta l'una di queste punte [del martello] è qualche poco smussata e tale
delmentè e rompe e squarza e snerba. martello, 6-i-569: certi non tolleranti a'
snerva il buon volere dei patroni. martello, 164: quando ha egli voluto
chiaro e distinto a salmeggiar cominciò. martello, 6-iii-519: parlisi ornai, poiché snodar
ma in sugli arpioni si snodano. martello, 465: le ale raccomandate agli anelli
; flessuoso, snello. martello, 6-ii-50: rotto il lago gorgoglia verso
mente (pensieri, ricordi). martello, 6-iù-274: l'ira, che mi
che per mandar fuori il pianto. martello, 6-iii-187: apn, o bella languente
grave pericolo (un oggetto). martello, 6-iii-404: io sul soccoritor mio fido
. testi fiorentini, 131: carlo martello, figliuolo del re carlo secondo,
l'enposta vostra, ché già col mio martello e a lui e a molti offes'
alcuna soda speranza di sua salute. martello, 411: tessendo il mio poemetto
ch'abbia ogni secolo una fenice. martello, 1-59: tutte queste pazzie: una
io non ho cosa che mi satisfaccia. martello, 6-i-378: vi domitico.
prosperità e più soffrìbile la disgrazia. martello, 6-ii-511: legge a voi garzoni credo
l'istesso illeso paziente si mangiava? martello, i-2-363: agli agi / tu
incudine, gli bisogna soffrire; quand'è martello, percuotere. ibidem, 241:
il re di persia, detto sofì. martello, 6-ii-295: inventò [la sultana
saprai dame a veder bianco per nero. martello, 6-1- 547: cercano pure costoro
più sofistico che un logico. martello, 472: mentre io conosceva
col senso i miei desir sovente. martello, 6-ii-509: l'amante, eccolo umile
, sospingono in alto essa palla. martello, 6-ii-432: sangue uscivane a stille
un dominio di gran soggezione alla porta. martello, 1-25: vatti a fidare di
delle ragioni apparenti di ermo- sindo. martello, 132: prese egli tempo sino alla
degli altri che alle sue proprie. martello, 6-iii-109: se pace il ciel mai
quell'invernata messe le prime calugini. martello, 6-ii-418: te la madre con gli
torrente] le vecchie sponde rotando il martello dei ciottoli scalzati. = comp.
2. donna battagliera. martello, 6-i-321: io l'artemisia un tempo
di molto grazioso aspetto mi riscontrassi. martello, 6-i-82: al prato, al colle
la lega insieme ne fossero sollecitatori. martello, 1-30: vi vorrei promotore ancor
, a piacevole contatto. martello, 6-ii-109: sotto il piè solleticato e
cercai di sollevar tutto il pensiero. martello, io: solo è scopo [della
/ che per letizia non toccavan terra. martello, 308: l'attore..
l'orgoglio, la baldanza). martello, 6-ii-13: onaecco sommessa ir tua baldanza
11. dimin. sonagliétto. martello, 6-i-563: citai questa tiranna dei chiari
l'armatura sonar vota e tremante. martello, 6-ii-277: non ti sembra / orrido
stilistici (un genere letterario). martello, 6-i-242: di risa suonar vuol la
nelle orecchie del cuore tacendo suona. martello, 6-ii-19: ecco là quella bianca pioppa
delle antiche campane suonando a stormo, a martello, al fuoco, al sacrilegio.
suonò co, a raccolta, a martello, / al scemo, al tondo,
n. 21. -sonare a martello o a stormo: battere rintocchi len-
butta. sonare la campana a martello. machiavelli, 1-iii-1203: uno di -sonare
borgo corse in uno campanile e suonò ad martello, in n. 9. modo
a qualcuno: na a così gran martello / ch'e'par che vada a sacco
quando sonavano le campane a stormo e a martello annunciando che comparivano sull'orizzonte marino gli
». le chiappe gli sonavano a martello. -sonarle a qualcuno: percuoterlo (anche
ottenere il suono senza l'intervento del martello. buzzati, 6-287: allora preme il
non mi farebbono dormir senza cena. martello, 6-ii-561: il buon medico, invece
nella corrispondente sonora. to gli uditori. martello, 308: quando poi s'accosta al
-sonante (il denaro). martello, 6-ii-26: da questi stagni sciolgansi i
un bosco, un prato). martello, 6-ii-503: dolce notte di zura,
l'acqua nel- li detti modioli. martello, 1: questa sopata è per trattenere
la diffusione di un testo. martello, 1-60: sono stati impressi dopo la
, tenere a freno le risate. martello, 191: sebbene questi mi movevano a
/ l'alma benedizion sovra te scenda. martello, 6-ii-336: fra que'dardi m'
. pomposo (una parola). martello, 6-i-457: attendendo alfine che niobe parli
atteggiamenti e parole di gran terribilità. martello, 6-iii-119: caro padre adorato, quel
delle lettere che io le scrivo. martello, 1-66: ricevo una vostra sopracoperta
parole villane. sopraffarsi a vicenda. martello, 244: allora mi soprafece l'antica
ta. martello, 6-i-697: essendo emerso questo ricorso,
prammiracolosa nel ragionare, chiamata per eccellenza il martello dell'eresie, la sferza dei tiranni
zato che io diverrei il martello degli eretici. = femm.
era uscita a diporto madama reale. martello, b-ii-212: cotesto ab- ner,
duca di modena emergenze di negoziati. martello, 6-ii-282: questa [virtù]
sul punto di compiere un'azione. martello, 6-i-613: quando all'atto crudel soprarrivando
rivolgere con l'animo la persona. martello, 0-iii-266: sta per soprarrivarci cesare
to alfimprowiso o inaspettatamente. martello, 6-iii-660: gente soprarrivata ha interrotti i
martello, 6-iii-561: monsieur cornelio è sopravvenuto a
con uno ovo vale a questo. martello, 6-ii-602: non letal sugo io
, in condizioni di grande povertà. martello, 459: l'abitare sordidamente una botte
-scena, spettacolo ripugnante. martello, 1-16: questa è la professione dell'
, a capre e altre diverse bestie. martello, i-2-16: pare a te ch'
gloria, la fama di qualcuno. martello, 6-iii-663: la sortita famosa de'cittadini
. sermini, 20: con tenaglie, martello e scarpello per sconficcare la serratura del
un operatore. mostrò sul monte. martello, 6-ii-626: l'alba, che sorvenendo
la di lui mediazione restarono sopite. martello, 6-iii-593: quasi che ho ma-
, e 'l tuo popolo affrene ». martello, 6-ii-304: signor, sospendi tire
scena (con i relativi colpi di martello e tutti i rumori del retroscena) hanno
ne sarà la conclusione. martello, 173: né è inaspettata e degna
fatto passare a tutti senza tedio. martello, 78: poiché infinito è il
affermando esser la legion quattordicesima arrivata. martello, 6-i-300: la pastorella mia sossopra volgami
nella terra tutto il tempo della franchigia. martello, 6-i-685: qui sostanzialmente si loda
che tu fossi governatore del mio regno. martello, 6-iii-675: ah porsenna! cerca
/... io mi sommergo. martello, 6-1- 609: agammenone,
-ctonio (una divinità). martello, 6-iii-593: voi deitadi imploro superne e
ogni tanti periodi, una sentenza. martello, 6-ii-688: sottilizzano nell'ana- tomizare
non fa l'effetto dell'acqua. martello, 6-i-412: rider mi fa cotesto /
che fosse tra le gravità loro. martello, 0-ii-5: questo è un di que'
autorità, prestigio o esempio. martello, 6-i-694: la letteratura non vuol sovrani
e dure quanto qualsivoglia durissimo scoglio. martello, 6-ii-78: solo io prego a
chiaro tarme / con le dotte carte. martello, 6-iii-52: di lui, ch'
, scabroso (un argomento). martello, 6-ii-489: ho voluto star ne'confini
, e per bindo i diede a martello figlio pieri isspadaio. guido delle colonne
di cinque, né più di otto. martello, 6-ii-332: iam perduti,
o la condizione spirituale altrui. martello, 6-iii-185: a lui spalanca tutto il
strumento. - anche recipr. martello, 286: le ricercate degli strumenti intoppano
piega li colli, spandude le chiome. martello, 6-iii-388: noi palme a battere
d'acqua (un fiume). martello, 6-i-220: allor co'fianchi ignudi /
grande spargitore di sangue e di vino. martello, 6-iii-483: il sangue suo del
che 'l tuo maldir ti sia creduto. martello, 381: ronsard...
molti fedeli (una religione). martello, 135: l'accademia degli arcadi sparsa
un sentiero, un anfratto). martello, 6-iii-151: a ferir va il sentiero
-dividersi qua e là. martello, 6-i-302: voi spartitevi / di qua
due ceppi (una famiglia). martello, 6-iii-614: dia gli eredi a due
un cadavere, uno scheletro). martello, 6-ii-162: riconosco la reggia, non
giorno senza vedergli, crepo e spasimo di martello. leopardi, iii-197: 1
ben aperto (la bocca). martello, 6-ii-101: legge sia che ognun ne
comp. dall'imp. di spassare1 e martello, n. 12 (v.)
7. locuz. -spassare il martello: v. martello, n. 25
locuz. -spassare il martello: v. martello, n. 25. -spassarsela:
che rappresenta una figura umana. martello, 6-i-505: mal fu l'accor crisippo
agg. che incute spavento. martello, 6-i-457: alfine / eccola uscire in
c'ène chi gli spaure: / martello né score non dàne boriata. carducci,
spaziarsi per quella o voglia loro. martello, 6-1-283: langue col suo pastor
d'andare alquanto spaziandomi col mio novellare. martello, i-3-375: se i nostri
agli specchi contra 'l loro secolo. martello, 6-iii-164: mi sono poi attaccato
straniera, nel tradurre, ecc. martello, 1-14: leggo con qualche speditezza.
., i-440: fece lo candeliere a martello d'oro mondissimo, della canna del
cose che aver mai non ponno. martello, 207: stupiremo se là dove
. grillo, 730: amor senza martello è come cavallo senza sperone.
. percuotere con la pertica. martello, 6-i-248: son io forse da men
-battuto in rapida successione (colpi di martello, il bussare a una porta)
che spetrarli / mistier farà l'incude col martello. martellini, 3-1-49: o marmi
spetrando la sua rigidezza che così stava a martello, esecrò il suo furore che così
in sul piano della terra le spianammo. martello, 6-iii-81: in tanto i'vò
,... agitava in aria un martello, una corda, quattro gran chiodi
in sen sol per penare avrete. martello, 6-iii-662: la nostra patria par fatta
sempre prontamente e benignamente udito da cesare. martello, 6-ii-212: ben conobbi ad ambi
per sentirne le superaci, ha afferrato un martello, ha dere pianeggiante, livellare
il volo degli uccelli). martello, 6-iii-167: stavasi già in battaglia per
-levare chiara la voce. martello, 217: tu ti sei trovato a
(un aspetto dello stile). martello, 59: allor leggi petrarca e marin
una canizie vituperosa, agitava in aria un martello, una corda, quattro gran chiodi
(un personaggio letterario). martello, i-2-xxvn: a me pare che i
essa non spicchi la lor supina infingardaggine. martello, 6-ii-318: i ministri codardi /
dalla fronte colà nell'orto di getsemani. martello, 6-ii-678: spiccò l'orrido sangue
par [il danubio] si spicchi. martello, 6-i-200: ciò fu allor da
le spiccavano d'in sul core. martello, i-3-187: se pace proposi, fu
la piaga spicciar di sangue vivo. martello, i-3-207: spicciò l'orrido sangue dalla
17. spuntare fuori. martello, 6-i-436: sì, vedi il volumetto
a stampa (un libro). martello, 100: da li ad un anno
ciò vede, a dietro spiccia. martello, 6-ii-714: m'assembro a quel pesce
. sollevato da terra nella danza. martello, 6-ii-108: ben tu vedi / spicchi
regolare sintassi, non ìstan- no a martello; ma che vagliono tant'oro nell'essere
e n'esala / odorosa armonìa. martello, 6-i-416: ecco lilii e giacinti,
troppo et a se stessa piacque. martello, 164: sono tutte forme di dire
di stacciarsi i grembiali e le gonnelle. martello, 6-iii-530: son io che fo
: respira l'italia quasi spirante. martello, 6-iii-648: ho veduto piegar gran
, / come dal fabbro l'arte del martello, / da'beati motor convien che
susseguente tempo critici e gramatici nobilissimi. martello, 282: se il teatro è
-corteccia di un albero. martello, 6-ii-382: bella quercia annosa /.
al soccorso preparato alla piazza di glocestre. martello, 6-ii-695: così i nostn ed
, o parte spondei e parte dattili. martello, 6-i-564: su due sillabe eguali
visita o è costretto a risiedervi. martello, 316: la sera va spopolando questo
nel periglio maggior dormi e riposa. martello, 323: spaziavami con un amico il
meritinsi il nome sprezzevole di bambocciate. martello, 6-1- 698: mi pento
, che ancor springa in fieri guizzi! martello, 6-iii-299: fug- ge infellonita l'
acqua di fonte in alto sprizza. martello, 6-ii-192: vuoi sassi? eccoti un
una disposizione d'animo). martello, 6-i-506: vedi tu come io veggio
acqua rosada e sprizzogli nel viso. martello, 6-ii-104: tu col divin potere /
segnalerò... la coniazione parodica del martello, nel suo 'che bei pazzi'
con ispumante freno si debbano reggere. martello, 6-iii-168: cavalli, / a'quai
/ che in te si raggavigna e si martello, 6-ii-650: né vedreste infelici le vostre
le nuvole, il fumo). martello, 6-i-219: già squagliate le nubi,
spoglio (un ambiente). martello, 6-iii-54: seguìa squallido cocchio fra le
, di tasso e di cipresso coronato. martello, 6-1ii-32: in squallide vesti,
; franare (un argine). martello, 6-ii-570: nel tartaro più cupo squarciasi
guerrazzi, 2-500: aveva preso un martello e con quello picchiava con garbo sopra la
classificare in una graduatoria di merito. martello, 104: né voi di questo,
, improprio e licenzioso scriver d'allora. martello, 281: giacché tu vuoi ch'
prosa un testo in versi. martello, 247: son anche in tempo di
e più gagliardi e più stabili. martello, 6-ii-60: lascio poi le conchiglie,
e dove stassi / l'incudine, il martello e l'equipaggio / tutto, che
lucido, e facendo vari moti nel martello pareva che ogni ossicciuolo fosse continuato.
continuato. leopardi, vi-127: il martello... communica il moto al
, perdendo stagion, perde ventura. martello, 6-iii-333: intanto ella stagion perde
insieme le forme, la pietra, il martello, le tavole, le ruote.
il monstaia / e la vuol darli martello. moniglia, 1-iii-467: il ciel vi
di bianco pioppo in un pedale. martello, 6-i-93: in voi piante romite
). leonardo, 2-358: il martello percussore del conio stampatore delle monete.
stampo tagliente il quale, picchiato col martello, porta via di netto il pezzo,
e ha valore enfatico). martello, 6-ii-598: la proserpina nostra sì stancherò
orrore, ecc.). martello, 6-iii-133: mentre applauso ai detti l'
vostro in sulle forche appende ». martello, 6-i-389: maladetta colomba, /
parte delle so- radette 9 galere. martello, 224: edifici architettati secondo il
staturina giungeva. -staturétta. martello, 6-i-384: parleranno con le zampogne,
olimpo stellante il re del mondo. martello, 6-iii-333: poss'io mirar quanto
lante, / focosa casa. martello, 6-i-632: filodemo, insin che le
stomaco scrivendo giorno e notte nelle segretarie. martello, 207: troppo ho stemprata questa
, si va improntando a colpi di martello e la testa e l'altre parti a'
non cerchi opra di stil né di martello / che 'l formi in marmo o che
. mettere a giacere; adagiare. martello, 222: appiattandosi fedra in casa,
di stendere e propagare le lettere. martello, 6-ii-358: stendete per quanto gira
tica (l'attenzione). martello, 80: calcate ben le sillabe,
pullular festi il mio già seco sterpe. martello, 6-i-327: tanto sterpo e tanta
anime al di là dell'acheronte. martello, 6-ii-67: meglio è penar su queste
giudicio d'amore. -lingua. martello, 82: quinci pegloghe sue colanti e
. n'uscì, fervente e caldo. martello, 6-iii-190: le lagrime tue tiefr.
ornamenti (un autore). martello, 6-i-434: così d'eschilo, ai
gli stinfalidi augei muoion nel volo. martello, 6-i-274: qual vittoria, / sia
costo, 1-577: con un martello da muratore aprì la tomba e,
9. attrarre verso un obiettivo. martello, 6-iii-285: parli da tal che ignori
che non faccia a proposito nostro. martello, 6-iii-242: rosa; tensione
11. dimin. stizzosétto. martello, 6-i-318: ah comiella amabile, /
propria della dottrina stoica. martello, 6-iii-259: questa è ben superbia maggior
stato vinto dalla stoaccresca l'appetito. martello, 0-1-209: col troppo ingoiarne alfin
stomacato. -assol. martello, i-2-xxxxni: le rime...
, raccapricciante (un'uccisione). martello, 6-iii-242: la stomachevole ed orrida morte
bisogna star tranquilli, votare falce e martello ma non storcere il naso.
). -come genere letterario. martello, 347: noi... prenderemo
lucca non si sentiva se non campane a martello stormeggiare. papi, 1-4-50: stornieggiavano
nei contenuti o nelle finalità espressive. martello, 6-iii-242: trasportare dal verso libero inglese
e che gli stracci i capelli. martello, 6-i-483: lasciami, o che que'
dalla sofferenza (il cuore). martello, 6-iii-119: sento stracciarmi il core per
. ant. straziatore, seviziatore. martello 6-iii-97: esaltare in vece dalle tue man
dea scassabimba indiavolate / straconficcaron, forza di martello, / per sigillar quest'utero pregnante
in piedi per l'eccessiva grassezza. martello, 6-i-587: ci era un bravo scrittore
sognando mi parean pur vere. martello, 1- 28: eccovi servito con la
tutto mettere in opera da sé sola. martello, 3 io: queu'agamennone vestito
. tasso, n-ii-175: vuole il martello che l'ambasceria de la sua patria dal
ritratto in un rubino o diamante. martello, 6-i-99: un vetro / di lavorìo
o un gesto, anche involontario. martello, 6-i-627: lassù strappa amicizia a noi
sapere (un segreto). martello, 6-ii-614: altro è delle fanciulle l'
staccarsi (da una persona). martello, 6-iii-136: né partito saresti, se
, lacerante (un rumore stririparlassimo. martello, 14y. lo stile ognun lo regga
sono in buona: da colpi di martello, da rumori in cui strepita il
non ne volesse scoprire il mistero. martello, 6-i-207: a te strepitan rane
o se ne ritira annoiata dall'austerità. martello, 1-39: la frase non è
della maniera, renzo afferrò ancora il martello, e, così appoggiato alla porta,
strenger la mano al novo scolaro. martello, 6-ii-234: serba altrui quella fede
i seminati, uccide gli animali. martello, 6-i-286: scendami i fior a
di accetta, con testa foggiata a martello, fissato al manico dell'azza.
cose umide e simili altri modi. martello, 6-ii-73: curisi almen, ché il
rame, significa lavorarli in sul palo col martello, in modo che il collo ne
perché non s'inoltrasse nel discorso. martello, 6-i-221: or che han detto
il giorno, e aperta la prigione. martello, 6-ii-739: tua mercé fian svenati
racconto, una frase). martello, 6-iii-19: me guidò l'eloquenza mia
languor raddoppia all'egro che si strugge. martello, 6-ii-509: anche a voi giovinette
mondo, perocché egli noi fece né con martello né con ascia né con coltello?
il supplizio del cristo (croce, martello, funi, chiodi, lancia, ecc
da lei apparecchiato, da altri co 'l martello mento di governo nelle condizioni della sicilia
non solamente stuccano, ma dispiacciono. martello, 6-ii-180: stuccan le ciancie ingrate dell'
dopo le frutta il pan bollito. martello, 156: l''orbecche'..
loro [ai veneti] lo sbarco. martello, 6-i-42: a stuolo a
detriti che vi si accumulano. martello, 6-i-217: lo sturar l'ampie fauci
-scompigliare l'acconciatura dei capelli. martello, 100: voi sturbate alla parucca i
vostro torchio, col subbio, col martello guadagnate senza che ne scapitino gli altri.
di detta fune al subbio sta legata. martello, 6-1-196: la soglia sia parte
, e l'altro vi dava su di martello. = masch. di subbia
-ritto, che sta in piedi. martello, 6-ii-647: venite or cananei, venite
-svolgersi (un'azione scenica). martello, 6-iii-446: primieramente succede questa esemplare
sgorgato da una sorgente. ridurre. martello, 6-i-222: vedrassi d'alto allor scaturire
attraendo a sé solamente il marciume. martello, 6-i-257: per le coma un succido
principe tornare in egitto il suo sudito. martello, 351: se voi, abate
che certe di queste sudiciotte ballano. martello, 6-i-379: non con altra guarnigione che
, artistica, di un'autore. martello, 6-iii-448: ha poi il mio verso
, / e fiorite, e crescete. martello, 237: l'ellera.
supermartèllo, sm. tecn. tipo di martello ad aria compressa con massa di percussione
prescrivono i membri al periodo superstiziosamente. martello, 361: io inten
paramenti, che per tal conto avevano. martello, i-3-187: o superstiziosa sempre giudaica
theti, l'estinse [ettore]. martello, 6-iii-224: potrai me qual nemico
suso alle campane e quelle fé toccare a martello. tassoni, 11-56: disse che
altri episodi, avvenimenti o situazioni. martello, 304: l'esodo è la giusta
dato la maga avea ferina scorza. martello, i-2-287: nell'oracol di febo nostro
, sarebbe facilmente il rumore svanito. martello, 6-iii-672: ho sempre veduto col
di sua beatitudine di quei pessimi concetti. martello,
- anche: troncato, mozzato. martello, 6-i-578: quanti avrà morsi la spietata
rubarmi e non per carità nessuna. martello, 6-iii-305: che risponder poss'io
ed eccessivo. 3 3 martello, i-2-xi: fa svenir di dolcezza il
biringuccio, 2-118: fassene ancora a martello [delle palle] per moschette et
piantasse un chiodo nel muro e per martello gli diedero un fiasco nudo. al
scioglimento di un intreccio narrativo. martello, 284: nel terzo atto pensisi allo
del corpo; ancheg- giamento. martello, 313: lo spagnuolo ha una maniera
guerrazzi, 1-275: appena seppe carlo martello sviticchiato dalla guerra salica ed aquitana,
vi svoglia delle felicità di un reame? martello, 6-i-499: me svogliato ha vecchiezza
odorosi mirti che gli svolazzavano dintorno. martello, 6-ii-439: benché velata il volto
. marinetti, 2-iii-20: tu tacchettante martello del calzolaio- portinaio. 2
ant difetto, vizio, menda. martello, 6-i-292: egli [petrarca] era
il mante! mal tagliato e disuguale. martello, 278: gli abiti sian
cinese dei ming (1368-1644). martello, 6-ii-743: cura della taiminga famiglia ornai
maledica a piena bocca il peccato. martello, 6-iii-257: non fu mai mio
talenti per governare un'amplissima monarchia. martello, 262: vi era un certo che
più tormentato dalla difficoltà d'urinare. martello, i-3-222: oman queste muscose drittissime
il tuffo e il tanfo gli ammorba. martello, 6-ii- 192: io non
è la stapula di tanto paese. martello, 6-i-393: nel gran niliaco mare /
, e tamburi il ticche tocca. martello, 6-i-252: mehercle un uom sì pavido
. far muovere in danze frenetiche. martello, 6-ii-108: figlia, provvido il ciel
, uno stato d'animo). martello, 6-ii-578: perdon; s'io ti
dall'invidia già, ma dalle tarme. martello, 6-1-6io: lodò [femia]
a'suoi trofei gonfia le canne. martello, 6-ii-420: sazia la tarpea lupa sol
ai tartari; costituito da tartari. martello, 6-ii-736: o soldati, che in
cieco o nel profondo / baratro. martello, 6-ii-570: nel tartaro più cupo squarciasi
formata, nella zona del collo del martello, dalla parte flaccida della membrana del
di cuoio nella quale si porta un martello, tanaglie e tutto ciò che occorre a
tanto che quando e'si stiaccia con il martello in sul tuo pulitissimo tassétto. inventario
la latta, picchiandola colla penna di un martello, e ripiegarla a modo di
bauhaus rustico. -sf. martello, 6-iii-91: quei da dedaleo fabro due
battuta del suono il moto del piede. martello, 6-i-270: ve', quel tasteggia
cominciò dal dare nella demagogica campana a martello per 'l macinato, per poi tasteggiare
la realtà fittizia delle opere teatrali. martello, 6-i-466: esser noi meretrici, di
uomo. -copertina di libro. martello, 394: allora io girava per li
miei voti, fedelissimo il cuore. martello, 6-i-575: riù amerei le tavolette /
offre lubriche tazze in grembo a'prati. martello, 6-ii- 265: tu fa'
tu sostieni in lor mia vice ». martello, 6-i-494: te'un bacio,
sa tenere in mano duo chiodi e un martello, non che la spada, ti
quanto sarà da una strada all'altra. martello, 217: tu ti sei trovato
del viaggio al favellare del pellegrini. martello, 6-ii-279: alla nuova fortuna tempera i
violenza, non ponno lungamente durare. martello, 6-iii-26: così tu temperando il
la seconda guerra punica). martello, 6-iii-470: massimo, tu il dicesti
, che quanto più vi percuoti su del martello, tanto più si stringe e uniscesi
trovò... le tanaglie il martello e l'ancudine. cellini, 1-108 (
e lo domò col maglio e col martello. d'annunzio, vi-474: porta la
porta la tanaglia alla cintola, il martello nella destra. soldati, 2-33: era
lidi / si videro in passando. martello, 6-ii-569: gran monte alzasi in
, e s'estingue la compassione. martello, 6-i-228: mi giunse una vostra
vasari, 4-i-503: io ho tanto martello del fatto vostro, ora che io ho
lingua, la voce). martello, xxii-99: odo una voce tenera d'
figliuolo per tentarlo di nuovi partiti. martello, 6-ii-402: con lusinghieri mezzi / tentisi
caduta la chiave de lo scrigno. martello, i-2-200: ogni altro si porte
, se niente li tentate con un martello scopriranno, che oltre una crosta sottile
lippi, 10-20: pur, grazia del martello e degli sproni, / tentenna [
banda d'azzurro in su l'usbergo. martello, 6-i-321: vaglian tante mie sofferte
/ forme scoperse angeliche e divine. martello, i-3-12: lepido, che d'argento
ne la sua ignuda parte. martello, i-2-281: luce pur vien da tergo
parte amena / a ragunanze dilettose alzati. martello, 333: vennero appresso i bagni
e media e quello di lidia. martello, 6-iii-235: da quest'anime il con
particolare riferimento alle amazzoni). martello, 6-ii-120: i geloni passiam fugati,
che sono fabbricati in due solari. martello, 341: sotto alle tre stanze del
, pala meccanica. -parte del martello, della mazza con cui si percuote;
la madonna] or foss'io quel martello / lo qual percosse e diede sì gram
a congiungersi con le dette lor testuzze. martello, 6-i-646: io vi so dir
ai ferro / testudinato di piastra / a martello più salda / che orbe di settemplice
tr. ant. suonare una campana a martello. beccuti, i-297: non vai
a sufficienza e della terra poco. martello, 316: ma l'aria colante di
padre, la consorte, i figli. martello, 6-iii-613: veggio i = voce dotta
volta. cicognani, 3-263: il martello cadeva sul piatto metallico 'tin'.
rima, a poema magnifico acconcio. martello, 15: tenero spirito e giovenil si
a muoverli con empito la sedia. martello, 59: deh, che vuoi tu
l'oro) in lamine sottili col martello o col laminatoio; trafilare i lunghi
l. pascoli, i-288: tirò a martello un crocifisso d'argento pel granduca cosimo
'bricco': vaso di rame tirato a martello, stagnato dentro e fuori, panciuto e
loghi che avevano campanile toccavano campana a martello. brusoni, 971: fatta toccare la
ai timpano, all'assillo insano amica. martello, 6-i-560: fra i primi è
, che sta al tocco ed al martello, ma non al fuoco. ulloa [
città o in uno stato. martello, 192: sulla prua vidi un certo
non significa altro che apportare vita. martello, 6-ii-561: madama, questo argomento è
cos'è? cos'è? campana a martello! fuoco? ladri? banditi?
che ricopre interamente la persona. martello, 6-iii-390: mi tomi avanti / con
, fecer poliedri tondi, come balle. martello, 6-ii-265: alessi, / stacca
a fuoco, a raccolta, a martello, / al scemo, al tondo,
terauta, di rana, di rospo. martello, 6-i-337: vi ha un coro di
mondo, argomentando per via topica. martello, 6-i-231: passiamo ora ai caratteri,
che venne sì turbido e scuro. martello, i-3-158: l'orme ei mi vide
altra non men bella li torce. martello, 6-ii-258: là tòrsi il guardo,
radicalmente diverso, di opposto. martello, 6-i-256: il mio biasimo / dal
io / ad ercole il torello. martello, 6-ii-633: come serpe ad incanto,
altri v'era che il lavoravano a martello facendone sonagli, e chi cucinari e chi
gadda, 17-122: « allora prendi il martello », dico io, « non
no 'l credi, fanne prova. martello, 6-i-554: queste pellose coscie non spiacciono
da'più leggiadri e torreggianti pini. martello, 6-iii-21: ueste superbe mura e
imprimea ruine fu la sventurata bergomo. martello, 6-i-224: colà ve pochi sassi framezza
il tortore a la fida tortorella? martello, 6-ii-132: questo è sangue di quella
e alla compagna sua poi fa ritorno. martello, 6-i-82: o felice il tortorèllo
che era il tributo dei poveri. martello, 6-ii-132: questo è sangue di
, o dagli spartimenti degli anemoni. martello, 6-ii-516: quei son platani, cedri
le loro frondi, tomo tomo formano. martello, 6-1-169: ah! come qui
iron. e spreg.). martello, 6-ii-268: 1 molli / primi anni
. che tossisce; tossicchiante. martello, 6-ii-570: a lo splendor funesto scemo
ch'che è quello strumento fatto con un martello di legno im- pemato e mobile sopra
dienza e iscaprestata e temeraria baldanza. martello, 6-iii-479: favelli / con tracotanza
passato alcuna cosa se ne sia trasmutata. martello, 6-ii-368: questo gran fatto,
e quasi mi trafiggono l'animo. martello, 6-i-676: mi trafisse
spiedo al petto, precipitargli appresso. martello, 6-i-655: molti fra sanguinosi cimenti
, terminano tutti in conclusioni false. martello, 401: diciam, dunque..
da parlare in una epica poesia. martello, 6-i-669: ogni sorta di dramma rappresentevole
riponeva gli oboli che dai tragittati scuodea. martello, 6-1- 441: scoppin dunque di
l'una in casa de l'altra. martello, 6-ii-13: vagliami il tuo consiglio
: brevi richiami, un battere di martello, il cigolio di una catena di pozzo
del sole (il giorno). martello, 6-i-658: già il memorabil giorno è
in seno e tramortirti in braccio! martello, 6-i-396: german, tu mi facesti
vostra altezza mi ha tranquillato l'animo. martello, 6-ii-261: signor, se basta
denti affilati delle belve feroci. martello, 6-i-356: questo [la mente dell'
, fecero contra di lui una congiura. martello, 6-i-658: né già quanta più prestezza
cade, quando trapassa a sciocchezza. martello, 6-i-450: se chi possedeva la
un ago, ecc.). martello, 6-i-410: troppo gl'irti suoi peli
a pena giunge / al trapunto coturno. martello, 6-ii-208: or or da
gran numero di uomini i più onorati. martello, 6-i-345: che volete, o
colorazioni sfumate, anche sbiadendo. martello, 6-i-390: qual per celate a scorze
un periodo di tempo). martello, 394: quantunque io mi lasciassi dal
un oggetto, un libro). martello, 6-1-677: mi rispose l'amico essere
questa cosa e non ritruovo el bandolo. martello, 6-iii-382: così trasecolarti, o
più da mercante, che da nemico. martello, 6-1- 681: correndo io
-riportare come preda di guerra. martello, 6-i-638: ad acheo, che i
vennero in firenze alcune poche copie. martello, 6-i-690: a questo nero artificio
d'allegria segno e di scampo. martello, 0-i-27: vedi quell'aure? ei
in partic. breve e leggero. martello, 6-i-115: questo è un trattenimento pastorale
un carattere, il temperamento). martello, 6-iii-263: me formò la natura di
primo sangue trattogli da nimica mano. martello, 6-i-643: pur scorticato esangue / (
umano; territorio che lo ospita. martello, 6-ii-447: grecia gran tratto abbraccia di
pred. e con valore avverb. martello, 6-i-354: io traverso verrò: l'
, feroce (un animale). martello, 6-i-633: così leon, che l'
si riconoscono al cavar della maschera. martello, 6-i-465: ecco te trav- vestito
figurato ancora più intendente d'aristotele? martello, 6-iii-205: che un garzon, che
violentemente (un veicolo). martello, 6-i-516: oh possa, allor che
funesto! in fumo, in polve. martello, 6-iii- 293: non vi
6-153: li traici suonano gran cose. martello, 6-i-599: dubbio non è che
-ant. tempesta, bufera. martello, 6-iii-512: infuria il mare / per
tremulo, con le labbra sgangherate. martello, 6-i-236: le stesse sfacciate inverisimilitudini
giaculatorie gli stamburamenti / le campane a martello gli scavamenti. = nome
e l'anapesto, chiamati eroici. martello, 6-i-564: una lunga n'ha il
, lo rendono d'acque copioso. martello, 6-i-201: il reno, a cui
il suonatore fa battere contro un terzo martello fissato al centro del telaio stesso (
tridenti- gero neptuno potè unquancho resistere. martello, 6-i-303: 'che a te.
di un agnel, la fiamma estingue. martello, 6-iii-288: io smarrisco in guatarti
trincetto, / a batterla con il martello. jovine, 2-210: stefano aveva un
moda, un uso linguistico). martello, 6-ii-559: voi siete nata nella gran
vessillo, un gonfalone). martello, i-3-12: quei tre gravi sembianti,
è meraviglia se un leggier colpo di martello riduce in tritoli questa roccia. guerrazzi,
». sul banco, accanto al martello delle aggiudicazioni, stava la tromba da
. » sul banco, accanto al martello delle aggiudicazioni, stava la tromba da
cavalier e donzelli, / e campane a martello dicer 'don do'. serdini, 1-227
rimati e tronchi rimati a colpi di martello. -per estens. mancante di
al tulippo e di due al giglio. martello, 6-i-216: ecco lilii e giacinti
trafficare freneticamente svolgendo un lavoro. martello, 217: tu ti sei trovato a
passioni: nella superiore domina la ragione. martello, 6-i-661: già la famiglia degli
turare la boca a'vostri inimici. martello, 6-ii-278: tu bada ai paschi
con riferimento a fenomeni soprannaturali. martello, i-3-182: io fui, che per
, non turgido, non rimbombante. martello, 147: lo stile ognun lo regga
, xxxvii-191: ancora c'è un piero martello / ch'è maestro de tal zanbello
di circa 40° che si usa battendolo col martello per rimuovere le bavature dei pezzi metallici
(297): quando finalmente quel martello ebbe battuto undici tocchi, ch'era l'
ma de'corpi, benché da uno medesimo martello e da uno medesimo ordine sieno fabbricati
qual or saria cincinnato e comiglia. martello, 21: gridan che non fu pria
obliqui indulti [della fortuna]. martello, i-3-96: forse non è lontana
lucca non si sentiva se non campane a martello stormeggiare; idi d'uomini, urlamenti
è chi se lo possa imaginare. martello, i-3-207: spicciò l'orrido sangue dalla
di guerra / e le campane suonano a martello. -strillo festoso di esultanza;
/ il parto cacciator i figli invole. martello, i-3-34: d'osceni cani
di terra in terra son banditi? martello, i-2-27: le lodi altrui dovute non
legno e i metalli (come il martello, le pinze, le tenaglie, le
, / né crudel botta scappa di martello, / quant'è il valor, la
fuor de l'elmo la vampa sfavillava. martello, 101: qual gatto in furia
per amore della grandezza della sua casa. martello, i-3-4: egli era assai vano
vituperosa, agitava in aria un martello. capuana, 3-167: quel vecchio imbecille
e tenerle sempre nella loro venerazione. martello, i-3-215: in esso ho voluto
ventolar sui gran cimier le penne. martello, 6-ii-84: leon dall'auree penne /
a passo ornai tra le sue gregge. martello, i-2-348: il tremulo consorte veggio
denti di mulino, e manichi di martello, e vette di coreggiati da battere il
. chi uccide giovani vergini. martello, i-3-281: ma che fa quel crudele
alla disposizione della milizia erano violenti. martello, i-2-270: i vostri trattenimenti geniali
è, e insieme la disideravi. martello, i-2-iv: mi diedi a quel verseggiare
abbigliamento di un personaggio drammatico. martello, 314: quanto al vestiario..
/ tienti la lima e rendimi il martello. parini, 328: io vo pur
è troppo dura, arrivano altri col martello perforatore, ci premono sopra con tutto il
quale posava prima d'esser toccata. martello, 477: osserva il borelli tal positura
vicinato, corsero alcuni a batter campana a martello nella chiesa della contrada. batacchi,
il vetro ordinario e non trattabile a martello era vile rispetto all'oro, vi
lo scorpion colle punte aspre e villane. martello, i-3-206: qualche punta villana non
luogo pieno di piante di venchi. martello, i-3-252: ma oimè, che la
allo stimolo di un acuto vincastro cammina. martello, 41: non però sdegni il
egli rimenassono nella terra il traditore. martello, i-2-235: ch'ei la serbi
: in modo vago e sfumato. martello, 81: or ponete ben mente a
di bisogno, e con la virtù del martello, accompagnata con l'arte che io
canizie vituperosa, agitava in aria un martello, una corda, quattro gran chiodi
simil. bordo di uno scudo. martello, 22: s'aureo fermaglio e fodero
commentari. -acer. vocabolóne. martello, 322: ma è tempo d'incominciar
essere udita, come 'a'ed '0'. martello, 59: han le nostre parole
tanti instrumenti di morte alfin s'invola. martello, 380: io voglio spingere la
un mezzo di trasporto). martello, 242: ed ecco parigi sorprendermi con
liero. martello, i-3-201: lascia, che un po'
con riferimento alle fiamme infernali). martello, i-3-208: chi sepolto bestemmia tra i
cuor mi batte nel petto, come un martello vulcanico. vulcanifórme, agg.
che mi fia difficile / a ziffolar. martello, 90: talun da gioco a
ha il capo foggiato a modo eli martello, almeno tre volte più largo che
dove una campale zuffa si rappresentò. martello, i-3-160: sfuggendo gl'incontri di
campana, che suona, e a martello e a festa... in tanto
) o alla sua poesia. martello, 6-i-558: le italiane frasi colle maroniane
sm. letter. poeta. martello, 136: puoi tu immaginarti se a
poetica, a una trattazione poetica. martello, 148: nel mentre così fra loro
niente da fare invece con gli squali martello, nonostante ben quattro immersioni nelle pass
, bottoni dorati con la falce e il martello... grucce, portaocchiali,
sotto un jet, chi usa un martello pneumatico, chi lavora in fonderia usa
vino (una divinità). martello, 6-ii-97: 0 dio vinipossente [bacco
deriva il verso martelliano. martello, 182: tornandoa'franzesi, è forza
, e di una breve. martello, 6-i-564: e gite un contro l'
sf. punteggiatura di un testo. martello, 146: nella canzone sia proibita l'
creazioni della sua fantasia. martello, 6-i-239: date dunque licenza al verso
alla poesia bucolica e didascalica). martello, 64: e non bebbe i fonti
prima di queste ultime. martello, 6-i-564: e gite un contro l'
. periodici popolari, ii-673: il martello del fabbro ferraio, la pialla del
, sm. ant. bibliotecario. martello, 17: affaccendati bibliotecai / empion le
, agg. disus. brasiliano. martello, 423: era stato all'educazione del
, pasticceria, ecc.). martello, 245: intanto oggi dopo l''
opera, al suo stile. martello, 396: lo stile è sempre egualmente
). – anche sostant. martello, 138: seppe che il cavaliere [
, ai costumi di quell'età. martello, 125: un nuvolo di poeti del
. che veste la clamide. martello, 238: mi son più volte,
chiusa, a due soli posti. martello, 324: avido di provarmi che il
o appartiene a un custode. martello, 86: il venerando e custodial sigillo
volante: aquilone, cervo volante. martello, 432: draghi volanti, cani con
letter. l'essere enuco. martello, 6-i-272: questa eunucheità mia liscia opponesi
. carrozza da piazza, fiacchere. martello, 297: partiti dunque dagl'invalidi,
. ant. fatto di frasche. martello, 6-i-248: ambizion di mugnere / avea
). – anche sostant. martello, 472: alcontrario di quello miavvenne con
). – anche sostant. martello, 283: i leggeri equivoci, i
modellostilistico, letterario, poetico. martello, 6-i-557: le italiane frasi colle maroniane
un componimento poetico). martello, 136: ma rimase [marino]
munizioni di una nave da guerra. martello, 481: ma vi è un altro
opera, al suo modello stilistico. martello, 6-i-557: le italiane frasi colle maroniane
di profilo, trotteggiando, le gambette a martello, le braccine contratte come i corridori
. l'urbinate: raffaello sanzio. martello, 132: presentandomi e facendomi conoscere l'