l'altro tace, / odi il martel picchiare, odi la sega del legnaiuol,
pazzo si rallegra dell'oro? il martel d'argento spezza le porte di ferro.
ciuffo ha le corna, / di martel crepa per endimione, / come che
giove. ariosto, 2-8: il martel di vulcano era più tardo / ne la
». leopardi, 25-35: odi il martel picchiare, odi la sega / del
, vi-11-151 (17-4): e 'l martel li do un nuovo mondo; /
/ si cansa questi, e del martel sì sodo / tira, qual s'abbia
d'un aguto / del capo del martel restàr feriti. d. bartoli, 33-
, l'incudine dal corno lungo, il martel da penna, dalla bocca piana,
nudo pargoletto, / la forbice e 'l martel lascia e sospende, / e curvo
tutto l'altro tace, / odi il martel picchiare, odi la sega i del
dare in prestito dalla casa alteri il martel d'argento, e che lo ripigliò dalle
nudo pargoletto, / la forbice e 'l martel lascia e sospende, / e curvo
se non coloro / che 'l forte suo martel tramuta in oro. tasso, 6-85
degli iddii detronizzati / caddero infrante dal martel geloso / dei novelli credenti. oriani
berni, 15-45 (ii-43): a martel non si suona, ma a distesa
anguillara, 4-157: tosto al dotto martel porge la mano. tasso, 5-25:
desideri alcun, perché più vaglia, / martel più grave, o più dura tanaglia
desideri alcun, perché più vaglia, / martel più grave o più dura tanaglia.
sue lafor torce e ranicchie, / con martel percuote e picchie, / per ridurle
vampo, / come talor sotto 'l martel gl'incudi. / ad amendui le
di vento, / né colpi di martel, né di gran mare / onde
pargoletto, / la forbice e 'l martel lascia e sospende. baldinucci, 62:
francioso e la moria, / quanto il martel d'amore non fanno male. loredano
fritti. berni, 170: ho ben martel di quelle zucche fritte, / che
n. villani, i-6-117: il picciolo martel con quella tersa / tela lucente il
omicide. lorenzi, 3-113: impiombato martel, dov'è più frale, / spinge
, or basso or alto: / il martel di vulcano era più tardo / ne
72: la cura è el mio martel, la incude el core. alamanni,
ha scelto / batte e ribatte l'echeggiante martel d'osso / per scavarsi il profondo
e la moria, / quanto il martel d'amor, non fanno male. pacichelli
una parte che già ne'denti dèi martel m'inforco. c. gozzi, 4-49
ritorto / via più leggier cade il martel di bronte. bottari, 4-67: al
aver, di che né lima / né martel fece mai cosa più bella. mazzini
francia d'un pipino un carlo / martel vivea e come nato fosse / principe e
trista e mala mancia, / perché carlo martel poco ebbe senno. salvini, 5-121
marmo e forte manticava / con un martel d'acciaio, picchiando tanto / che
incudine da 'l corno lungo, il martel da pena, da bocca piana,
: delle robuste braccia / sotto il martel pesante / s'ode su l'etna
. leopardi, 25-33: odi 11 martel picchiare, odi la sega / del legnaiuol
sul cavo risonante bronzo / dal pesante martel colpi si dànno. manzoni, pr
gion lui d'ogni male, / martel d'ogni rovina. denina, iv-131
e la moria, / quanto il martel d'amor, non fanno male. varchi
, 68: in questo mezzo il martel, che lavora, / t'apre la
. nomi, 2-101: io dal martel di gelosia percosso, / sbuffo ed
dell'arte sua racchiude: / èvvi un martel, che piano in parte e scabro
tolgon li orecchi; / ho ben martel di quelle zucche fritte, / che mangiammo
cervello. / ch'altro non è 'l martel ch'una pazzia: / sanala il
, ciò è la mazzetta, il martel grosso. bresciani, 6-ii-431: le
. tassoni, 2-54: strignendo un martel ch'ai fianco avea, / sollevò
-fornire. marino, xiii-315: questo martel, questo scarpel fatale, / che
i martelli, cioè la mazzetta, il martel grosso, il mezzano, da pianare
parer miracoli / nel far amar, dar martel, poi discordie. tasso, n-ii-269
fior discopro, / e co t crudo martel quella mordace / onde si stringe,
e la moria, / quanto il martel d'amor non fanno male. nannini
, 1-225: « la forbice e t martel lascia e sospende ». non ha
. buonarroti il giovane, 9-833: martel d'ogni rovina / e palese a ciascuno
scoppio], / e mi dà un martel ch'io son forzato / tórvi gli
francioso e la moria, / quanto il martel d'a- mor non fanno male.
. croce, iii-26-358: la contessa martel, oramai più che ottantenne, scrive
tro alle scalpitanti esigenze del pausario, che martel lava a prora, anziché
alle prese / e in quella baruffata il martel perde. -con iperbole: lasciar
i martelli, cioè la mazzetta, il martel grosso, il mezzano, da pianare
. leopardi, 25-33: odi il martel picchiare, odi la sega / del legnaiuol
sul cavo risonante bronzo / dal pesante martel colpi si dànno, / tanti ricordi il
ecc. citolini, 402: il martel da battere, le tavole da gesso,
: la pietra da battere, il martel da battere. -sasso considerato come
la man di dio, / con martel di voler, scarpel di cenno.
poppa gli chiappa: / il colpo del martel piomba e fa capo / nel mezzo
mette entro a fucina, / se martel poderoso / lo batte, ben s'
. monosini, 109: il martel d'ariento spezza le porte di ferro
prese, / e in quella baruffata il martel perde. -venire, andare,
sì ricco fio, / massime se il martel rotondo e grasso / o il billi
acconsentir ch'ella gl'involi / quel martel suo da rattoppar paiuoli. batacchi,
longe un poco, / quando a martel campane udei per tutto / sonar, come
gli chiappa: / il colpo del martel piomba e fa capo / nel mezzo appunto
ov'ell'è guasta / toccarla di martel, torla di peso, / e spesse
ricco fio, / massime se il martel rotondo e grasso / o il billi entrar
creda; / e questo è quel martel che ferma il chiodo. fil. ugolini
perciò che ricamavano d'argento, di martel dorato i saioni e le sopraveste.
veggo la mia gente sbaragliata / dal martel di colui spietato e duro. peri,
s'intese / e incudi e colpi di martel vicini. manzoni, pr. sp.
e alcuni di detti sceglitori con un martel longo, ma non molto grosso, vanno
con gran possa, / dandovi col martel sì gran percossa. = comp.
occhi. pananti, i-188: pareva col martel ste- rope e bronte, / e
tutto l'altro tace, / odi il martel picchiare, odi la sega /
gittàr vampo, / come talor sotto 'l martel gli incu- di. cellini, 1-33
le smargiassate / dal sospetto e 'l martel, due bravi suoi. d'azeglio,
cani. basso or alto: / il martel di vulcano era più tardo / ne la
infinito. ruscelli, xxvi-2-113: siccome il martel proprio è d'un guasto, /
il capo. monosini, 109: il martel d'ariento spezza le porte di ferro
veniero, 68: in questo mezzo il martel, che lavora, / t'apre
[settembre-ottobre 1988], 60: per martel, bramabian resterà sempre una grotta tipica
alcun che per un svarco / del suo martel, pagherà chi gliel faccia.
tutto l'altro tace, / odi il martel picchiare, odi la sega / del
, v-19-42: contro a ogni forza di martel s'aita; / ma chi nel
tutto l'altro tace, / odi il martel picchiare, odi la sega / dal