non agguerrita, e più atta alla marra che all'armi. colletta, i-142:
; un ribatte / le porche con sua marra paziente. bontempelli, 8-104: chi
dispongono perpendicolarmente, di modo che la marra penetra nel fondo stesso. fra
mare sembra senza fondo, e la marra non giunge mai a mordere né la gómena
l'ancora in coverta... la marra, che aveva arato il fondo,
grossa ancora con ceppo e una sola marra, usata per ormeggiare saldamente navi,
maneggiar, quando che sia, la marra / per servire a pomona ed a leneo
provar viene / il bidente e la marra? d'annunzio, iv-1-604: sei
, quasi iloti da trattarsi con la marra, col prete e col boia. nievo
le lampadine); braccio dell'àncora (marra); braccio della croce (
e stringere gli oggetti. -braccio o marra dell'ancora. apollonio di tiro volgar
/ cacciar le fere, adoperar la marra, / arar con l'armi in dosso
tutto intriso in acqua e ben rimenato colla marra dentro al bacino, e talora passato
questa operazione il calcinaio la fa colla marra. pirandello, 7-139: tornato a casa
-avere il callo della marra: essere un villano rifatto.
vi tuona che il callo ha della marra. -fare callo a una cosa
aveva un suo campétto e la sua marra / e tre figliuoli. -per simil
sorgente un ruscelletto, / e, la marra alla man, sgombra gl'intoppi /
e in cambio della falce e della marra, / i guanti, il manicotto e'
e qualche umil virgulto / non mai da marra, o mai da vomer culto
o vogli con la falce o con la marra. vivi ani, 1-18: di
piace, e 'l villan la sua marra. g. villani, 4-27: in
da due generazioni di zampe incallite sulla marra, non mandava più che una comica
faccia, ha preso una corbella e una marra, e si fa sotto le finestre
da due generazioni di zampe incallite sulla marra, non mandava più che una comica
ulcerato. lucini, 91: la marra usciva nera ed ancora fumante dalle mani
/ fanno spesso all'aratro ed alla marra. 2. per estens
le farai lavorare al piede o con marra o con vanga, e diradarle da piedi
le dure zolle, or maneggiar la marra. tasso, 8-2-796: i campi
le dure zolle, or maneggiar la marra. spolverini, xxx-1-147: il duro
vi tuona, che il callo ha della marra. d'annunzio, iv-2-1231: pensavo
vita, che ogni contadino, con marra e pala fossino fuori del cerchio delle mura
di ruggine / vidi villani partir dalla marra, / qual col falcion, qual
, ha preso una corbella e una marra, e si fa sotto le finestre
in lavorando le viti con zappa o marra o vomere, le s'offendessero, mettasi
.. / non da vomere o marra ancor ferita, / produceva frumenti e vari
stesa, / e sempre ritta con la marra in mano, vedere con che ferri
esso le spade di filo e non di marra. marino, i-60: il guerriero
tutti. / non da vomero o marra ancor ferita, / produceva frumenti e
. 6. locuz. -cambiare la marra col fucile: quasimodo, 4-19: la
spa dino cangerà volontariamente la marra col fucile. rare col fucile
contadino sudante alla canicola, curvo sulla marra, gli strappava lo stesso gemito di
si fanno gli stromenti dei campi, la marra e il vomere, che sogliono aprire
le piace, e 'l villan la sua marra. beccari, xxx-4-331: quando l'
, non fosse tocco da vanga o marra, né piè lo calpestasse,..
riso,... la pecora marra da governare. -maneggiare, manovrare
dalla molletta. 4. marra dell'àncora. spettacoli della natura [
da un capo al diamante o alla marra dell'ancora e dall'altro capo al gavitello
ancora, il cui piede o marra sia con altre intricata, o sul fondo
sorgente un ruscelletto, / e, la marra alla man, scombra gl'intoppi /
intoppo / fanno spesso all'aratro ed alla marra. cattaneo, iv-4-387: spero bene
provar viene / il bidente e la marra? salvini, 39-i-66: per questo
però belle, / romperai con la marra, arando il suolo, / e i
buon lavoratore; / so maneggiar la marra ed il marrone, / e suono la
l'altra bandiera è del duca di marra, / che nel travaglio porta il leopardo
ligóne, sm. ant. zappa; marra. -in senso generico: strumento,
e macera, ne sarà segno se la marra non sarà offesa da alcun sassolino o
, avendo prima con i magli o marra lunga ribattuto il terreno. lastri,
l'orto / con la tua marra, e zappi sì di rado / ch'
le dure zolle, or maneggiar la marra. machiavelli, 343: che lo spazio
1-3-61: questa faccenda può farsi con marra o con quell'altro strumento tagliente detto
voce del cadore e del friuli, da marra * cumulo di sassi ': voce
lat. tardo marrùla, dimin. di marra 'marra '; cfr. emil
tardo marrùla, dimin. di marra 'marra '; cfr. emil. e
lastri, i-65: il bidente o marra a forchetta uncinata si trova solamente nel
l'aratro. -marra scure, marra scura: v. marrascura. -per
agricoltura (anche nell'espressione arte della marra). burchiello, 78: in
di ruggine / vidi villani partir dalla marra. de mori, 225: certo giovane
cotal aria e vitaccia, anzi atta alla marra ch'alia spada. marino, xiii-99
marino, xiii-99: cangia in scettro la marra, il rasto in brando / e
non risiede, ove la facil arte della marra dà sostegni di vita e di agiatezza
di agiatezza. pecchio, 40: la marra abbellisce una popolazione, e il telaio
i cantieri sonanti. -villano di marra: contadino, bracciante agricolo.
, e d'un qualche villan di marra o marchese del rinascimento italiano.
lunga gliene avanzi; dipoi con la marra si rimenerà assai asciandola e piallandola come
spenta e macera ne darà segno se la marra non sarà offesa da alcuno sassolino o
o pietruzza. baldinucci, 90: marra da calcina: strumento di ferro noto,
la rena. carena, 1-225: 'marra [del calcinaio] ': poco
calcinaio] ': poco dissimile alla marra ordinaria, o zappa, ma col ferro
, come nella pala. con codesta marra il calcinaio rimesta e stempera la calcina
versa a secchi / l'acqua e con marra mescola e rimena, / onde quella
l'avesse levato dal vassoio e dalla marra..., egli avrebbe fatto
m. fiorio, 123: la marra de'metalliferi è differenziata da quella de'
percioché ne lo strappano gli uomini con marra unghiuta abortivo. montanari, ii-284:
soffocarti e disperderti con pochi colpi di marra. -grosso rastrello che serve per
paiamoli avieno / in loro insegna la marra e la pala. caraccio, 2-74:
passa / de'rozi guastator con vanga o marra. foscolo, xvi-328: marraiuolo dev'
trincee sì con la zappa che con la marra. cavalca, 21-228: facci
piace, e 'l villan la sua marra. boccaccio, dee., 9-4 (
essi chi con vanga e chi con marra nella strada paratisi dinanzi all'angiulieri,
sol fa guerra; / ma con la marra, chi ben vi provede, /
le dure zolle, or maneggiar la marra. daniello, lxi-28: che ciascun'
, avendo prima con i magli o marra lunga ribattuto il terreno. marino,
c. i. frugoni, i-10-106: marra o vomer faticoso / non si tocchi
un ruscelletto, / e, la marra alla man, sgombra gl'intoppi / alla
che la zappa larga, detta comunemente marra o marrone, è lo strumento col
, ii-n-159: il contadino curvo sulla marra e che si guadagna a stento il
un ribatte / le porche con sua marra paziente. bartolini, 20-304: ora
: ora non s'ode che ingrata la marra picchiare feconda sull'ammantata necropoli. c
e. gadda, 6-192: la marra o la sarecchia era ad opera, a
possa avere alcuna mercede tanto dal comtua marra, e zappi sì di rado / ch'
6. spada, arma di marra (anche, semplice- mente, marra
marra (anche, semplice- mente, marra): spada senza taglio e senza punta
esso le spade di filo e non di marra. pallavicino, i-133: disconvenire alla
e di cesare ferir con armi di marra che lascin la macchia, ma non
, anche il canapo legate * alla marra. 8. locuz. -adoperare
, impugnare, maneggiare, trattare la marra: dedicarsi al lavoro dei campi,
di roma eroe vetusto, / impugnò marra, esercitò bipenne. idem, 302:
me stesso impero, / piacemi esercitar la marra o il rastro, / più
colla stessa mano la spada e la marra a vicenda non trattano. botta, 6-ii-251
dato di mano alla zappa ed alla marra. papini, ii-1258: il cavaliere,
non già l'utilitaria zappa o la marra plebea. -giocare di marra: evitare
o la marra plebea. -giocare di marra: evitare di affrontare direttamente una questione
, in luogo di schermire o giocar di marra; come mi par che facciate consumando
cessorii. -venire dalla marra: essere di origine contadina. g
dissi] essere venuti dall'aratro e dalla marra. bocchelli, 1-ii-130: quel che
d'aristocratico verso l'uomo venuto dalla marra. 9. dimin. marrèlla,
= voce dotta, lat. marra 'marra; rampone, uncino '.
= voce dotta, lat. marra 'marra; rampone, uncino '.
= probabilmente dal lat. volg. marra, di origine mediterranea.
bosco. 3. ant. marra. boccamazza, i-1-421: se hanno
strumento. marrascura [mariscura, marra scura, marra scure), sf
marrascura [mariscura, marra scura, marra scure), sf. agric.
uno a scure e l'altro a marra, che serve per potare alberi (
, a dì detto, per una marra scura e per uno marretto, lire 1
lavorare il terreno in superficie con la marra per sarchiarlo, per prepararlo a determinate
: de'dare... per una marra da marreggiare, stimò egli lire -
. lavorare il terreno con una piccola marra; zappettare. tommaseo [s.
: 'marrettare': lavorare con piccola marra. = denom. da manetta
marróne2, sm. agric. grossa marra che serve per lavorare in profondità il
de'medici, ii-281: so maneggiar la marra ed il marrone. alamanni, 7-ii-279
voce di origine mediterranea, dalla base * marra attestata in una glossa lat. marrucina
deriv. probabilmente dall'incrocio del lat. marra 'zappa 'con manubrium 'manico
d'aristocratico verso l'uomo venuto dalla marra e destinato a restale un faticatore materiale.
versa a secchi / l'acqua e con marra mescola e ri mena, /
. d'annunzio, v-1-181: la marra non giunge mai a mòrdere né la
, avendo prima con i magli o marra lunga ribattuto il terreno, e le
si appiglia (in partic. la marra di un'àncora). guglielmotti,
bancherelle delle boline, per cogliere la marra d'un'àncora che si voglia spedare e
le dure zolle, or maneggiar la marra; / or la contadinella scinta e scalza
bagnate si sgràgiolano sotto l'occhio della marra. cinelli, 11-99: aveva infilato il
paiamoli avieno j in loro insegna la marra e la pala. capponi, 2-346
di sega, di accetta e di marra non di altro campano che di polente
di legno posta sulla punta di ciascuna marra dell'àncora. guglielmotti, 620:
paramarra ': arnese che cuopre la marra dell'àncora, perché dessa non offenda il
. pastinum (nei signif. 'marra \ 'terreno lavorato con la marra '
'marra \ 'terreno lavorato con la marra 'e 'il lavoratore con la
'e 'il lavoratore con la marra), di etimo incerto (forse da
un ribatte / le porche con sua marra paziente. ungaretti, xi-113: la sua
quale, nel salpare, si afferra la marra nell'àncora per traversarla.
: ora non s'ode che ingrata la marra picchiare feconda suh'ammantata necropoli.
aveva questo nome una grossa zappa o marra con lama lunga e appuntita).
arrenderono. luna [s. v. marra): 'marra': lo picone.
su pe'greppi, di contadini con la marra e la vanga che scendevano dal monte
il pensiero di rimandare all'ascia e alla marra, non dico quei dotti di ogni
29. marin. parte larga della marra dell'ancora. carena, 2-368:
, / voltano zolle e han dura marra in pugno / e purgan l'infeconde
a questi, credo, / stefano marra, il suo compagno e collo. goldoni
agosto o settembre si radano con una marra tagliente. -falciare. fanzini
roppe il collo. -braccio o marra dell'ancora. citolini, 326:
uomo chiamato castore. 2. marra dell'ancora. boccaccio, viii-3-229:
j. 13. region. marra usata dai muratori per mescolare la sabbia
dure zolle, or maneggiar la marra. tansillo, 7-213: aratro
aratro o giogo o rastro o marra o vanga, / qual sia di ferramenti
ratta, sf. ant. zappa, marra. livio volgar., 4-371
fa guerra; / ma con la marra, chi ben vi prevede, / la
un ribatte / le porche con sua marra paziente. -estirpare con la zappa
/ con maestrevol mano e con la marra / la riduca a domestica cultura,
a dove entri il ucciuolo o la marra e si rinsetino il medesimo anno.
. mascheroni, 8-237: han dura marra in pugno / e purgan l'infe-
staffa. daniello, lxi-26: con la marra o 'l sarchiel franger le zolle,
d * aver cambiata la spada in marra. brusoni, 276: entrati..
paiamoli avieno / in loro insegna la marra e la pala / a dimostrar che seguitar
gruccia dell'eroe non mi fu la marra del contadino e la croce del rivelatore?
le piace, e 'l villan la sua marra. maestro alberto, 5: io
che la zappa larga, detta comunemente marra e marrone, è lo strumento col quale
. daniello, lxi-26: con la marra o 'l sarchiel franger le zolle, /
il sopraddetto lembo col sarchio o colla marra, formandone la nuova porca, stritolando
o da ortolani, in forma di marra, che serve per ripulire il terreno dall'
. e. gadda, 6-192: la marra o la sarécchia era ad opera,
marretta e che più si assomiglia alla marra scopatola; sarchio. serve special- mente
involto fatto di pelle con ossatura di marra o costola di palma che forma come
scarduffiato cespo di rose, mozzo dalla marra barbara dell'ortolano, le foglie rose dai
bianche che feriscano, ma spade di marra, che scherzino. -risparmiare il
la terra nel truogolo, con palo, marra o altro. pascoli, 1314:
merid., comp. da ascia e marra, con cambio di genere.
. marin. ant. tromba madalla marra, / qual col falcion, qual colla
le dure zolle, or maneggiar la marra; / or la contadinella scinta e scalza
porcherie. pirandello, 7-1213: paolo marra... vedeva adesso per la prima
in asta), si sollevano esse con marra o badile, per essere trasportate altrove
non era molto, ma la partenza di marra fu subito notata e cominciarono gli applausi
: marinetti, carrà, boccioni, marra e piatti scesero rapidamente dal palcoscenico in
il seme in piccole buche scavate colla marra. p cuppari, 1-i-313: le piante
fermo al bordo del castello di prua la marra d'un'àncora, messa al suo
bagnate si sgrigiolano sotto l'occhio della marra. = adattamento del versiliese sgragiolà,
. smarra, sf. tose. marra, zappa. p. petrocchi
acutissima. 3. marin. marra dell'àncora. dizionario di marina,
dizionario di marina, 936: 'smarra': marra. 4. utensile per impastare la
p. petrocchi [s. v. marra]: strumento che adoprano i manovali
o morte; il che si fa con marra bene affilata. = denom.
. pulitura delle ceppaie con la marra. giornale agrario toscano, iii-181
che è probabilmente dalla base prelatina * marra (v. marra *).
dalla base prelatina * marra (v. marra *). emèrgere, intr
/ domandole or col rastro or con la marra. cesarotti, 1-xvii-78: egli fu
. -spada da schermire, di marra: con punta arrotondata e priva di
tirare l'ancora in guisa che ilpiede della marra si levi dal fondo. = comp
de'medici, 12-695: so maneggiare la marra e 'l marrone, / e suono
paratie, lo spazio al bidente ed alla marra ed afferra la stiva dell'aratro cantanla
; i figli dell'affanno / su la marra incurvi sudano: / va', ne
se bene dicessimo... giramondo, marra no, sossiegato o somiglianti
medici, 12-695: so maneggiare la marra e il marrone, / e suono la
di ruggine / vidi villani partir dalla marra, / qual col falcio qual colla scimitarra
. d'annunzio, iv-2-1328: la marra non giunge mai a mordere né la
intoppo / fanno spesso all'aratro ed alla marra. d'annunzio, vi-70: nel
un ribatte / le orche con sua marra paziente. ungaretti, xi-286: un branco
piace, e 'l villan la sua marra. lapo da castiglionchio, 6: virgilio
le dure zolle, or maneggiar la marra; / or la contadinella scinta e scalza
aria e vitaccia, anzi atta alla marra, ch'alia spada. fagiuoli, ii-172
/ domandole or col rastro or con la marra. 23. trascorrere un determinato
c. i. frugoni, i-10-106: marra, o vomer faticoso / non si
la -in partic.: piccola marra usata dai guastatori militari o zappatori.
. ant tipo di zappa. marra; e il contadino si serve di esso
lavorarmi l'orto / con la tua marra, e zappi sì di rado / ch'
zappatore, che a spessi colpi di marra, ugualmente e minutamente franga il
] della medesima forma che che la marra; e il contadino si serve di esso
tuona, che il callo ha della marra. zena, 1-346: i giudici,
le dure zolle, or maneggiar la marra. baldelli, 5-3-162: cominciarono a
marrùccio, sm. ant. piccola marra. leggenda aurea volgar., 1481