: padre quirino, io so che a maro e a fiacco / diè l'invidia
gatto] quando può averne [il maro], ne gusta alquanto, e
abraxaa: / se quanta aqua è en maro entro ge fos getaa, / encontinento
nuove lalagi in pindo; un altro maro / surge a cantar nuov'arme e
immortai, che guarda tossa / di maro, alzossi per l'equorea via, /
per mezzo di una pianticella, il maro, detta perciò erba dei gatti. egli
: il verso ei mormora / di maro e fiacco / tra la davidica / nenia
nuove lalagi in pindo; un altro maro / surge a cantar nuov'arme e nuovo
algarotti, 2-460: di plato, di maro e del neutono / nella mente mi
perché i gatti l'amano quanto il maro. tramater [s. v.]
ed amano questa pianta egualmente che il maro. si trova una varietà minore in tutte
erba gattaia * nepeta cataria ', il maro 'teu- crium marum ', sì
. boccaccio, vi-240: omero, maro, naso, o chi più mira /
immortai, che guarda tossa / di maro. -accudire, governare (un
, iii-3-165: l'anglo e 'l lusiade maro in te si piacque; / ma
/ il verso ei mormora / di maro e fiacco / tra la davidica /
. brusoni, 6-36: dato di maro a una bellissima pesca, chiese a
. probabilmente dal ted. ant. maro * incubo '; cfr. friul.
allungato sulla stretta spiaggia. maro (ant. maron), sm.
], 272: cipero e aspalatro e maro... nasce nell'egitto ancora
odorifere. ricettario fiorentino, 6-46: il maro è una pianta, la quale si
[dioscoride], 398: il maro è erba volgarmente conosciuta e ramosa.
, 12-24: nasce in egitto ancora il maro, peggiore che quello di lidia,
odorifere. soderini, ii-228: il maro è pianta simile alla persa, e si
c. durante, 2-275: è il maro pianta ramosa, produce i fiori simili
petrosillo, /... / il maro e la gentil valeriana. baruffaldi,
baruffaldi, iii-164: è opinione che il maro (erba odorifera e che da alcuni
gattaia (nepeta cataria), il maro (teùcrium marum) sì ricercati dai gatti
frutti'. marovèlla, v. maro ella. marpèsio, agg.
fien greco, mele, melino, maro e persa. = voce dotta,
le melodi sante, / tacque di maro e d'alighier la tomba. praga
, come succede sulle cose cavate dal maro,. targioni pozzetti, 12-6-212: veddi
l'ombra, tibullo e fiacco e maro / ornar di sottilissimi comenti.
/ sedevano in panciolle e fiacco e maro. periodici popolari, ii- 324
. -persa gentile, minuta: maro. ricettario fiorentino, ii-29: e1
ricettario fiorentino, ii-29: e1 maro è tenuto che sia la persa gentile
in toscana persa minuta, sia il maro. = voce dial. assai
, cent., 65-70: ar- maro un battello, / nel quale entraro con
709 si fece il ramo di pri- maro e per colà andò molta parte dell'acque
cangiato in mel l'a maro assenzio. tasso, 12-471: -che direm
trenta mila 'spai 'di ti- maro, il gran-signore ne tiene altri quindici mila
[all'assedio di montecalri] fer- maro il campo e ralloggiati / subito fur cavalieri
.., e cussi lo esti- maro e essere uno ridicolo e uno iocolaro.
montigiano, 140: del scarsapepe, cioè maro. = forse comp. da scarso
, iii-3-165: l'anglo e 'l lusiade maro in te si giacque: / ma
che bisogna averla [la pazienza] maro. per poterne usare; altre
manca però fra que'diletti / chi nel maro palustre, ove si giace, /
motorbiker in difficoltà: faceva trial tra maro e gatta. = voce ingl.