corpo. loredano, 6-30: il marino era di statua ordinaria, di
. invar. ant. qualunque. marino, 1-4-22: qualqual si sia, l'
qualvolta ardissono alzarsi fuor del sangue. marino, 1-15-202: con tal conven- zion
raggi renessi nell'ambiente della luna? marino, 1-3-110: quando fusse ancor d'adamantina
'quantità 'pura: un derivato di marino e basta. 6. l'
il contìnuo composto d'infiniti indivisibili. marino, xv-30: te sempre lodi il sole
farla, e quanto prima, monaca. marino, 1-16-75: bench'o- gnun con
quaranta milia persone a veder la scena. marino giustinian, lii-1-181: le pensioni particolari
, un'insegna araldica). marino, 1-20-258: quarteggiate d'argento armi azzurrine
necessarie per servizio d'essi alloggiamenti. marino, 1-10- 228: ecco,
vermiglie, i secondi ad oro. marino, i-193: con la livrea a quartieri
di venire di bosina del sangue reale. marino, 1-20-320: l'un nel targone
di piatti o coppe di ceramica. marino, 1-3-164: quadro è il cortile e
cavalli, gli riteniate il quartieri. marino, xii-214: ho pensato...
: 'quartiermastro ': è un ufficiale marino di manovra in secondo al capo,
nell'espressione in quartile. marino, 1-11-179: era saturno in su quel
o in terzo o quarto o quinto. marino, 1-3-166: ne'quattro quarti intorno
. pettine per i capelli. marino, 1-17-78: solca [danae] con
per simil. stringere di nuovo. marino, 1-20-133: pria ch'a pien disciolto
-rattaccarla: ritornare ad azzuffarsi. marino, 1-20-241: la rattacca camillo e si
: ve'la materna pietà del vitello marino, cui ben dodici soli veggon sul lido
-con riferimento al verso di animali. marino, 1-13-55: de'cani imita i queruli
il rauco suon de la tartarea tromba. marino, xvii- 33: curvandosi il
tutta azzurra, come l'azzurro oltra- marino, fin al scriminale, la nara tonda
bella faccia a ravvisar non tarda. marino, 1-14-69: mentre che per la
il fuoco con soffio de'mantici. marino, 1-2-88: l'istesso sol d'ido-
depose il ciel quella sembianza trista. marino, 1-11-28: a guisa di carbon che
simil. emergere con violenza dal fondo marino (un'isola).
. villani, 2-476: egli [il marino] tratto tratto getta qualche razzuolo,
, n. 22). marino, xvti-99: mira... quel
bianchi / cosparse il re dell'acque. marino, 1-18-30: se fusse tuo rivai
lascia a'sudditi la libertà naturale. marino, 1-14-371: piacciavi tanto sol,
dati con la 'proteoria 'di marino. algarotti, i-vni-224: miglior partito sarebbe
et egregio compagno era gierone re. marino, 1-13-143: più non ti dico;
sfogare la rabbia, il rovello. marino, xi-50: questo senza dubbio è quel
spiegarono i lumi dei loro virginali onori. marino, 4-264: vede l'erta sì
-rifugio, riparo ombroso. marino, 1-3-8: l'olmo, il pino
di degradazione materiale o politica. marino, vi-52: traggon da lei [da
a una parte del corpo. marino, vi-92: gioisci, o degna /
fiume con tonda di marea. marino giustinian, lii-1-150: ha porto la bocca
le nubi (il sole). marino, 1-15-2: segue la notte il chiaro
cinto di verdi seggi un fonte vivo. marino, 1-5-85: per riposte vie [
pel qual conforto e refrigerio sento. marino, 1-3-123: erbe felici, ch'a
refrigerio / limpido del bel colore / marino, tu sorti, accese / d'opaco
il morire, / ma refrigerio. marino, 1-19-23: s'è vero..
di attenzioni e di comodità. marino, vii-104: ve n'andate trionfante e
immolasti sul granito alpino. -regale marino: barbone, triglia (con riferimento
/ ch'era nato sì gram rege. marino, xv-32: questa canzon, ma
direzione o amministrazione. -reggenza di san marino: il governo della repubblica di san
: il governo della repubblica di san marino, costituito da due capitani reggenti.
, una conversazione, ecc). marino, 1-4-291: resse imeneo la danza e
. conservare un atteggiamento; perseverarvi. marino, vi-33: poi che...
con dru- men reggeva il freno. marino, 2-i-98: mentre di gallia io
di preminenza nel mondo naturale. marino, 1-3-157: rosa riso d'amor,
la stampa, un libro). marino, xii-297: la stampa dell adone '
medesmo / titol de'temerari si registra. marino, xii-51: la memoria registrerà il
, a tre o a più registri. marino, 16-127: altri non sia di
di tali cose tengo registro minuto. marino, 1-10-156: qui di tutti quei
meco sai varcar l'alpi nevose. marino, 1-6-62: solca la giovinetta il salso
206: incantò egli [marino], non si può negare, da
, e particolarmente della musica regolata. marino, xii-396: i miei libri, che
. - anche di animali. marino, 1-13-5: vomita il fiel la serpe
purga la forza dello spirito di dio. marino, xii-134: mi restano ancora le
tettonici è stato isolato da un bacino marino di cui faceva parte. = voce
rèmora2, sf. ittiol. pesce marino dell'ordine discocefali, appartenente principalmente alle
in rena: per subito cancellare. marino, xvii-83: folle chi crede (or
la vergogna, ad altri l'alleviò. marino, 1-3-88: rendi ai sensi il
esserciti in campagna che le soccorrano. marino, vi-43: impone...
-rendimento di propulsione: in un motore marino, la potenza effettivamente utilizzata per la
/ biancheggiar vide il mattutino albore. marino, 1-5-126: ed ecco ad un
baldi, 4-2-10: in quel mezzo un marino, uomo della plebe, che lungo
replicar cento volte quelle parole medesime. marino, 1-1-132: va oltre adone e
sbava per superbia e rode il freno. marino, 1- 20-340: poi di
simil. movimento veloce nella danza. marino, 1-7-73: non so se vere o
e reprimi il furor di quel fellone. marino, 1-6-204: si frapose e
repubblica romana. -repubblica di san marino: quella sorta intorno al monte titano
costì la picciola repubblica di s. marino, assorbita colla forza dal signor cardinale
memorie storiche della repubblica di s. marino. carducci, iii-7-363: 'la libertà
: 'la libertà perpetua di san marino '. eccellentissimi capitani reggenti, signori
, 15-11: l'andorra e 'l san marino... son minime repubblicuzze ne'
, dell'efficienza di qualcosa. marino giustinian, lii-1-186: da mare ha trenta
qualcuno: goderne la stima. marino giustinian, lii-1-192: quelli che sono di
questo mio più che inquieto cuore. marino, 1-4-282: ma non fia mai quel
. -momento di oblio. marino, 1-13-34: nott'era allor che dal
che il requino è un vero cane marino che niun altro vantaggio ha sopra quelli che
sue genti, ritirandosi in s. marino. balbo, 6-9: molte famiglie longobarde
a vostra signoria per alcuni spazzi. marino, 1-3-174: non restai di languir,
meno di quanto si vorrebbe. marino, 13-146: volle baciarlo, e si
, / ei si sommerser, sì. marino, 4-268: psiche presso la foce
un corpo del latte della donna. marino, 1-6-126: casia, amaraco, amomo
, di fiducia, di gioia. marino, 1-15-25: di nova speme, allor
vescovo de tul, restio pagatore. marino, 1-15-194: non mancan mai / a
veggio di reti circondar le selve. marino, xvii-79: tante in sul 'l mattin
. trama, intreccio di linee. marino, 1-6-203: quel teschio scarno e nudo
in oro legato e rete in rete. marino, 1-4-41: in reticella d'or
tale ordine del sovrano. marino giustinian, lii-1-105: dovendo partire il re
i-364: se questo secolo fu per san marino poco felice nella molteplicità delle spiacevoli vicende
: tutte le retrovie verso questo fronte marino si sono ora vuotate di soldati. bacchelli
a voi dolente / chiede pietà. marino, 1-7-208: se pur volevi, o
aria e sì sereno è giove. marino, 1-13-238: di lampe in vece e
al simbolo di un potere). marino, 1-15-122: questo gioco il rettor del
i di scalpellini ve l'avevan tesa. marino, 14- 264: uscita sola
partic., a incarnarsi). marino, 13-66: ascolta / del trafitto guerrier
a fine che messer mazza si svegliasse. marino, 1-3-28: stretto in grembo si
succedere l'effetto diverso dal suo pensiero. marino, 9: il murtola in
un oggetto con piccoli salti. marino, 1-6-45: chi con le carte effigiate
all'ordine nel campo per ribatterlo. marino, 1-19-43: or si trincia la palla
è fatto instrumento da ciechi mendicanti. marino, xii-532: vi so dire che se
tiranno e vi fondò la sede. marino, vi-11: al nemico ardir tanti anni
ribellante e contrario alla legge divina. marino, xiii-83: fecemi amor sì ribellante
/ anima sì ritrosa e ribellante. marino, 1-17-101: né vii fìa la mercé
a pigliar l'armi e a rbellarsi. marino, vi-9: festi a lui [
vengan sepolti in puzze aspre infernali. marino, 2-i-132: quell'uom di cor diabolico
un tal filo si usa ne'recami. marino, x-206: l'altra di squamine
vivande la testa di un gran pesce marino. 2. celebrato, decantato
da quelli arguti cittadini anche il linguaggio marino e villesco? a ricavare dalle trecche i
le pietre chiamato echino, cioè riccio marino. mattioli [dioscoride], 184
dioscoride], 184: il riccio marino è notissimo pesce, e massime a coloro
. bellini, 5-1-116: il riccio marino... non ha capo né punto
rocciose. 3. ant. finocchio marino. crescenzi volgar., 6-36:
intessuto di tale oro o argento. marino, 1-10-45: l'ultima cosa è la
. botta, 4-78: solo san marino non era da nissuno ricerco né nissuno
ci degni in su'grazia recettare. marino, 1-4-155: ella [psiche] nman
vi fanno torri da ricettar cacciatori. marino, 1-11-23: hawi riposte e cristalline stanze
ove dovea per mille esser recetto. marino, 1-9-104: da la conca più
.. profonde nell'invalicabile poema del marino lo sfoggio di quell'immenso ed inane
f -trattenere l'àncora (il fondo marino). antichi portolani, 528:
. riempirsi; ritornare pieno. marino, 1-11-149: ahi! qual allor,
ricomporla. -di animali. marino, 1-15-3: vien tra noi da l'
-ravviare, pettinare i capelli. marino, 1-8-111: degli aurei capei di propria
. -riscattare dalla morte. marino, 1-19-330: deh! perché da la
sacchetti, 33-9: uno vescovo marino, o per eccesso commesso per lui
arene; / rivedrò ramatissima famiglia. marino, 1-15-alleg.: adone...
queste luci ora in lacrime converse. marino, 1-8-71: nel diffidi goder l'
si riconforta lo spirito mio in dirle. marino, 1-13-89: falsirena a quel dir
gran caldi si riconfortava / al soave marino spiramento. g. gozzi,
potrai la doglia e 'l pianto! marino, 4-61: magnanima...
. letter. riaccoppiare sessualmente. marino, 1-18-204: se da pallade nasce il
-con riferimento a soggetti inanimati personificati. marino, 1-4-176: quel cortese e mansueto rio
el qual mi ha prestato quindece ducati. marino, 1-3-109: perch'ogni mia ninfa
vecchio, per lo medesimo giuramento. marino, 1-23: ricoverato al ricco albergo
paura / ciascun proava de trovar recovro. marino, 1-7-101: quasi per mano stretti
suo ricovero e ordinaria dimora il cane marino. calzabigi, 96: s'allegra
. -rivolgere o deviare altindietro. marino, 1-13-4: ricurvando in su tumide fonti
il naso, il mento). marino, 1-13-93: più groppi ha che le
bravi a credenza, roffian magri. marino, 1-20-89: diana senza uscir de
ho di parlarne non poco desire. marino, 1-19-316: l'ingiustissima offesa io
campailla, 332: lo spirito di sai marino dopo avere sciolta la pietra calaminare
, poi si riducono alla città. marino, 1-2-8: clizio pastor con la sua
, per esser più bassi del hto marino, non potranno rientrar nel mare né
: le torpide sacche salmastre sull'orlo marino e i bonelh cangianti, fatti e sfatti
è proprio dei monti rifei. marino, 1-16-156: di comandar più degno sei
, che abita i monti rifei. marino, 1-4-272: non freme sì dal cacciator
affezione avete esortata la vertuosa perina. marino, xi-52: augusto cesare, essendogli referto
di venezia', riferisce che lo scudo di marino morosini, doge di venezia nell'anno
..., se rifiorisca di sai marino. lessona, 1257: dicesi anche
a lucerna che langue olio rifondesi. marino, 1-7-163: mercurio è quei che
il capo e li altri membri. marino, 1-13-217: durar ti converrà doppia fatica
, falliti, scappati dalla giustizia. marino, 1-3-7: il pastor per spelonche
sentimenti più nobili, delle virtù. marino, i-ded.: il suo petto è
vero figura di nove lati uguali. marino, 1-10-125: l'altra [donzella]
poggio scende, / trovai melampo. marino, 1-0-26: dal velenoso e torbido
sgorgando lieta, la terra riga. marino, xiii-28: che de'cigni al riposo
, un corpo; striare. marino, 1-18-231: qualor da le granite spiche
rigate il giorno cinque volte o sei. marino, 2-i-112: d'aureo mel fec'
alto sudor la sua faccia rigata mira. marino, xv-17: se non ch'alma
del sole, rigatrici della terra. marino, xxx-5-10: voi, figlie de l'
una regola. 2. deposito marino. targioni tozzetti, 12-7-5: la
rigida / fracta riman da diuturna gutula. marino, xvi-57: talora / ebbi a
rigido farlo, e pur rigido piacque. marino, 1-12- 252: con un
è giallo più che '1 zafferano. marino, 1-7-28: la pispola il rigogolo
era risoluto di far altre nozze. marino, 2-i-57: a quel cristo oltraggiato,
-che incute terrore, truce. marino, 1-20-449: villanamente ad or ad or
che porse a'riguardanti gran maraviglia. marino, 1-20-115: sgombra fu la gran
lingua (un cane). marino, 1-3-26: tal di donna reai delizia
radiattivo e le caratteristiche di quel fondale marino. 7. edil. assottigliamento di
reca- madi molto relevati e richi. marino, 1-16-103: lucente arnese i vaghi
cetre e voci umane in rime. marino, 1-1-61: per gli spazi sen
di speronarlo mai non se rimane. marino, xi-54: non minor molestia ebbe a
rimasuglio di quelli che imitano l'abbandonato marino... avrà baldanza di lamentarsi
anno senile. -sostant. marino, 1-15-9: rosignuol selvaggio /..
aria, lampeggiar baleni, ribombar tuoni. marino, 1-4-49: ecco intorno rimbombar si
ogni più scelto divo e più sublime. marino, v-i: vai da questo polo
e guata e ratto si rimbosca. marino, 1-18-101: così lupo ladron per l'
l'aurora che 'l bel dì rimena. marino, 1-1-126: oltre l'egeo.
l'è rimessa nella tua riverenza. marino, 1-10-237: il buon re ch'io
comune di pisa. sermini, n: marino fu con i compagni e di tal
/ la cura ai mia vita. marino, 1-12-286: la custodia del carcere
: riprendere il viaggio a cavallo. marino giustinian, lii-1-iq5: dovendo partire il re
/ raffigurati a le fattezze conte. marino, 1-2-142: mentre ogni mia parte e
grama. d'annunzio, v-3-153: marino tenne il nerbo della ribellione e del guemimento
può. -rifl. marino, 1-13-235: sette volte [adone]
fussino al volge le prore. marino, 1-19-268: queste voci il meschin
3. straziato da sofferenze. marino, 1-18-106: la bella dea, che
di là come sgrana gli occhi di falco marino il vec tommaseo [s
all'altre e cominciarono a rimugghiare. marino, x-97: forse da l'alto seggio
, di poco conto). marino, xii-565: chi diavol tanto batte?
rischio d'esser presa ai forza. marino, 1-14-144: al fiero orgonte addita il
ogni varco il tuo signor rinchiude. marino, 1-12-264: non con tanto vigor dal
pietrificazioni prodotte da una specie di riccio marino, le quali hanno la forma d'un
ant. spiacevolmente, fastidiosamente. marino, xi-33: taccio l'altre maledicenze passate
lembi di un abito). marino, 1-3-56: vola la falda intorno abile
straluni gli occhi, dica villania. marino, 1-12-16: fronte ha severa [
, nella pratica erotica). marino, 1-8-144: se, perch'ella è
acqua, formando piccole onde. marino, 1-4-80: novo sente spirar di lungo
man sotto un bel velo avvolto. marino, 1-1-42: in bionde anella di fin
le piume di un cimiero). marino, 1-10-247: pon mente a quel cimier
bene, bene, avventurata moglie. marino, v-29: murtola, tu ti
un uncino, uncinato. marino, xii-520: caminando [il vostro naso
ardire di metello per vecchiezza intiepidito. marino, 1-8-74: la tempra di quell'onde
correre [i fanciulli] per rinforzarli. marino, 1-7-124: qui, bellissimo adon
feroci e rinfranca mirabilmente gli impauriti. marino, 1-4-271: fra tante sciagure in lei
-riscattare una qualità negativa dello spirito. marino, 1-2-78: pur, se ragion ai
poter tornare a rifaticar di nuovo. marino, 1-20-6: dunque che fai?
gruzzolo anch'ei per quando invecchia. marino, 1-5-137: mentre adone al bel
rogna d'altri, la sua rinfresca. marino, 1-14-192: amico, / poiché
la pedina rinfrescata lasciando la scia di marino. stuparich, 5-241: quando maddalena
mettere di nuovo i germogli. marino, 1-15-20: ringermoglia la terra e si
-con riferimento ad animali fantastici. marino, 1-12-94: più furioso il piede /
e a scatti di un cavallo. marino, 1-20-261: soriano ha un corsier,
, ormai ringiovanito è l'anno. marino, 1-2-127: ringiovenì natura e primavera
impeto suo la strada è chiusa. marino, 1-9-107: piovuta si ringorga e
-far cadere un anniversario. marino, 1-14-203: l'anno / rinova il
ti distruggi. -sostant. marino, 1-10-238: qual rio sacrilegio è che
ne va la mia sua figura estinta. marino, 1-6-75: non v'è dipinta di
, / rinovellando le sonore strida? marino, 1-17-108: rinovella alcion gli antichi
colpo. -riflettere raggi luminosi. marino, 1-6-30: lubrico e di materia umida
quindi la ferocità dello essercito cesareo. marino, 1-11-136: caterina /..
volte. -come allusione sessuale. marino, 1-1-78: amor presente ed assistente a
fin'oro, / rintuzzato il mirerete. marino, 1-4- 277: lascio di
una persona o di un fenomeno. marino, 1-5-9: volge a tergo lo sguardo
nuovo verdeggiante (la vegetazione). marino, x-240: rinverdeggiar ai foglie adorna /
. -ritornare alla giovinezza. marino, 1-19-325: luiom, poiché la vita
lodar sentirsi o giambeggiar da parte. marino, 1-20-398: così nel far di
uscire un rio manifesto di sangue. marino, 1-14-376: occhio non fu sì
, piglia quell'altra, traditore. marino, 1-20-238: camillo, ove il passaggio
1-203: era ben egli obligato [il marino], come cristiano, a cantar
. m. cecchi, 218: messer marino a questi mesi s * è /
nell'impiego di sabbia prelevata dal fondale marino per « rifare » la spiaggia. m
nel ripensare a'suoi dolci costumi. marino, 1-12-200: ma se questo è pen-
in amar non si spende ». marino, 11-51: mira il tragico ardor del
arco celeste fa riverberare nel muro vicino. marino, 1-3-80: l'aria, impressa
raggi solari ripercossi dal globo terrestre. marino, xvi-59: si come avampa / esca
8. mosso dal vento. marino, u-212: tra le nubi ripercosse e
nell'istessa puntual congiunzione col sole. marino, vi-85: sott'arco ei 'l posa
poerio, 3-551: così mugghiando entro marino speco / l'onda percossa, ripercuote
un luogo a un altro. marino, 1-9-115: moverà non men dolce il
di battute argute e mordaci. marino, xi-34: mancano de'garriti essecrabili con
di vitriolo, nitro, armoniaco e marino, sciogliendosi dall'acqua, i loro eterei
e lo faccian per il piano. marino, 1-5-119: nel centro de la sala
tesa abbassata (un cappello). marino, 1-9-47: vede un pescator su t
alma sirena / tonda ripiena dell'orror marino? loredano, 276: la notte
nostre valli / son sì ripiene. marino, 1-2-52: sovra ciò si contende e
offende la lingua in bocca ». marino, 1-15-71: oblio risana ogni dolor
approvando, il canto indi ripiglia. marino, 1-7-33: udir musico mostro [
, agg. portato indietro. marino, 1-14-23: d'altri ladri abitanti in
e d'animo assai quieto e riposato. marino giustinian, lii-1-193: monsignor di tomone
torte, / difficili a trovare. marino, 1-11-23; hawi riposte e cristalline
/ mia patria le tessaliche foreste. marino, 1-4-123: tosto che la stagion serena
opera perché e franzesi pigliassino milano. marino, 1-13-129: tutto pien d'affettuoso zelo
sarebbe ciò poco alla sua ingratitudine. marino, xii-110: lodando il lodevole e
o correggeno a vicenda il riprensóre. marino, xi-63: tale apunto e la vostra
aspetto antitetico rispetto ad altri. marino, xi-114: la francia è tutta piena
predicare ella medesima l'onestà sua. marino, 1-12-245: l'accesa donna de le
mie in tutto e per tutto ripulsate. marino, 1-2-169: pentito alfin piangendo e
un dolore o di una sofferenza. marino, 2-i-195: 1 danni del pennel
esser dio venga a gran rischio? marino, 1-6-4: chi fuggir non sa questa
. rapini, 42-135: l'amico marino parenti ha dato ora alle stampe un
antonio ai capitani e consiglio di san marino [in delfico, i-547]: quando
un tratto con una grandissima paura. marino, 4-166: desto in un tratto
morti e di resepelire in chiesa. marino, 1-14-162: vorria pietoso adon del
che già furono uomini e greci. marino, 1-14-64: ne la soglia e
avere per la repubblica di s. marino, ma per la verità che si
ornai sì che par narciso al fonte. marino, 1-14-31: il ianciul che non
spropositati e fuor d'ogni diritto. marino, 15-151: questa giusta sentenza a tutti
duo labra felici / t'è culla. marino, 1-8-11: spira quivi il sospiro
tagliati, fu fatta la via. marino, 1-10-58: divorator del tutto, alfin
fatto allestire un bell'appartamento nel palazzo marino, ove ora risiede il municipio,
3. rifl. tuffarsi nuovamente. marino, 1-9-27: l'onda intanto gorgoglia ed
-desiderare di nuovo, più intensamente. marino, 1-8-124: bacia e dopo 'l baciar
. pascoli, i-455: o san marino,... quel giorno acquistavi
ricambio (in partic. nel linguaggio marino e militare). -anche: luogo
move insieme i due dalla medesima banda. marino, 1-2-15: ne'quattr'angoli suoi
il tristo core / che il lamentarsi da marino a sera. idem, 3-53:
le pene, le sofferenze deltanimo. marino, 1-7-1: musica e poesia son due
e desta. delfico, i-480: san marino è stato il solo miracolo sociale,
renderlo di nuovo vivo e intenso. marino, 1-13-89: falsirena a quel dir si
di sciocchezza, accrescimento di valore. marino, xii-449: chi più prudente di vostra
può fragil muro a noi ritegno? marino, 1-12-168: è ver eira citerea recò
. -luogo di prigionia. marino, 1-14-7: iva per monti adone,
razzo. -margine estremo. marino, vi-76: nella vicina seta il guardo
caminar senza ritegno / a ritrovar coloro. marino, 1-7- alleg. -. vulcano
onde ritenni in parte quel colore. marino, 1-12-209: sofrosina è la prima
infanzia, ritengono assai del favoloso. marino, 1-3-20: questa dolce magia,
la fusciacca verde, alla ditta ciurlani di marino. = nome d'azione da ritingere
cercavano di ritirarlo dalla peniten- zia. marino, xi-35: quel medesimo interesse, che
morte, / contenta io sono. marino, 1-17-54: sente da un certo che
aiutate son l'arme dal loco. marino, 1-13-63: già ritor non pretendo
ritenuta eretica, riconquistandoli all'ortodossia. marino, vi-9: l'armi del ciel ministre
riferimento al cuore, all'anima. marino, 1-3-96: urna di gemme, ov'
ncendio / li ritolse a le fiamme. marino, 1-4-227: deh propizia a'miei
stringon le molli braccia aspre ritorte. marino, 1-14-299: così... cangiar
devea / già tromba di triton, marino araldo. bellori, 2-313: il più
timoni et alle traverse dei navili. marino, 1-5-69: sorse di misia da
me ponse el cor nella sua gionta. marino, xvii-99: tu non schifar,
di nuovo in un luogo. marino, 1-4-127: nulla alfin so negarle e
imprese e motti della divina scrittura. marino, 2-i-193: ben che morto e
per se stessi sono colerici e ritrosi. marino, 1-14- 237: era costei
crudele, dal bugiardo dei sì fatti. marino, 1-8-13: la vanità ciascun che
bella ritrovata ch'ha fatto questo uccel marino. giuria dio che quelle sue malvagie temine
per la vecchiezza eran guasti e riturati. marino, 1-14-65: riesce [la grotta
stigliani, 1-85: riusa massimamente [il marino nel- t'adone'] quelle figure che
rispondono e riescono tutti gli altri. marino, 1-14-65: riesce [la grotta
si move e sente, come spungo marino. alamanni, 7-ii-256: già quel
-con metonimia: corso d'acqua. marino, 1-11-72: vedi un rivaggio che,
desiderio. p p marino, xv-22: il suo divin sembiante /
, desiderio, amore. marino, xv-22: e porgendoli quelle, ov'
-scherz. con riferimento alla gorgiera. marino, xii-555: sono edificati [questi collari
donna e 'l mio signor gentile. marino, 1-12-244: stupisce adon quando di lei
. sdraiarsi, abbandonarsi, adagiarsi. marino, 13-113: senza pensar più oltre,
cne assai mostrava il ri- vercio. marino, 1-16-02: bianco damasco di diamanti
grata fia per esser tutta quanta. marino, 1-13-65: ritorna, alma raminga e
. -svolgere un compito. marino, 1-18-229: ubbidisce il fanciul pronto e
, iii-3-144: scrive pierio che il riccio marino fatto in pezzi e gittato in mare
anzi che pure è nocivo e mortifero. marino, 1-3-167: quattro tritoni intorno in
parti più eccelse e più serene. marino, 1-7-22: la colomba or nel nido
-anche con riferimento a una costellazione. marino, 1-9-13: una, i'non saprei
-evoluzione in volo; volteggio. marino, 1-20-270: vien portato costui da un
nell'espressione volvere e rivolvere). marino, vi-13: da'venti opposti opposta via
gli endecasillabi [del sannazaro] a marino caracciolo, ne'quali giubila perché il
da organismi che vivono abbarbicati sul fondo marino. = voce dotta, comp.
robivecchi. boine, iv-261: quando marino moretti raccolse nel '9io le sue poesie
-strettamente, saldamente. marino, 1-20-134: il quasi vincitor de la
de la battaglia il sanguinoso accento. marino, 1-4-56: sono i crotali tuoi
mio canto a tal rimbombo è roco. marino, xvii-27: perdona a l'ardir
annunzio, 5-488: tra l'orizzonte marino e l'orlo della cappa il sole
la lira. -rognétta. marino, xh-313: avendo io un poco di
qua dismessa la maniera del romanzare. marino, xii-244: si fa come il
non è vero, com'egli [marino] stima, e tutto il tinto vulgo
e nodi e rombi e turbini disciorre. marino, 1-13-22: poiché [la
fra paternostri e rosai e discipline. marino, 2-i-72: oh come bella a
e verso un buon guado riducendosi. marino, x-149: col corso il pian
i venti contrari, l'urto col fondale marino). angiolieri, vi-i-370 (60-8
/ quel ch'oggi io canto. marino, xvl-161: sensi miei stanchi, oblio
, che io son maschio ». marino, 1-2-89: rompe allora il silenzio ed
nel pesce organo e nella ragana o dragone marino; otto nello scorpione maggiore; sedici
rondoni / vagabondi. -rondone marino: glarèola, pernice di mare.
s. v.]: dicesi rondone marino la pernice di mare, altrimenti glarèola
di pollami. ronzando gire. marino, 1-14-143: una misera vecchia appo
il sentir noi ronzar i corpi. marino, 1-20-53: si dischiava la
vedean, tanto alto era 'l sabbione. marino, 1-20-292: saginato e rossigno ha
ecco poi langue e non par quella. marino, 205: rose, rose
rivolgendo a colui, così rispose. marino, xvi-47: o tra la neve <
incarnata libbre 1, once. 9. marino, 1-19-117: ben capace fossa /
: tra belle aure la rosata aurora. marino, 1-4-108: già dando volta al
nel quale sei rosette vermiglie campeggiavano. marino, 1-15-32: fregiata la cuffia è
dentato usato per fare scavi sul fondo marino, per ricuperare oggetti caduti in mare
. rore) e marinus (v. marino). rosmaro, sm. ant
chiamano walruschen e olao magno rosmari. marino, 1-19- ^ 71: hawi rosmari ignoti
, ecc. disposti a raggiera. marino, viii-96: per fettucce hanno su [
; vive nell'america settentrionale. -rospo marino: la sottospecie di rospo più grossa e
(rospo, martino). -rospo marino: nome comune di un genere di
pare essere cosa propria di libidine. marino, xvii-99: mira fra lor [i
fa rosseggiar del sangue ostil che gronda. marino, 1-5-96: testimonio pietoso al caso
rosseggia / giù nel ponente sovra 'l suol marino. ugurgieri, 330: la cresta
e poi, rischiarita, rosseggia. marino, 1-1 -77: non pon vulcano in
bubbola, il picchio, il rondone marino non palmipede ed il pipistrello; e vi
struggono, le lepri diventano rossigne. marino, 1-20-292: saginato e ros
tolle il rossore e convertesi in giallo. marino, 1-7-104: copre il punico stelo
naso per non sentire il puzzo. marino, xii-556: dove lascio la seccagine
terribile che, udita, mette spavento. marino, 1-7-21: l'aquila imperiale il
rostro, cioè il mustaccio, rufo. marino, xvti-73: curvo anco ha il
tro e volubile e rotante. marino, xxx-5-11: seguite pur,
, alterno (la fortuna). marino, 2-i-92: al favore in constante /
in sì bel foco alme sì belle? marino, xv-n: sovra la sfera al
tufi le midolle e gli ossi. marino, 1-14-15: alcuni di lontan rotan la
sparse quivi chiaramente di molte lagrime. marino, 1-18-96: rota le zanne infellonito
. -crocchia di capelli. marino, 1-15-31: la portatura de le chiome
stram salutem / descendit ad inferos'. marino, 1-13-246: gira adon gli
. 3. ant. mostro marino. boiardo, 2-13-57: diverse forme
) per la particolare conformazione del fondo marino o per necessità di traffico o militari
l barbiere non essere giamai pettinato. marino, 1-14-3: poveri di riccami e d'
(lo stato di veglia). marino, 1-5-100: che ti giova menar tra
a l'orecchie sue con voci rotte. marino,
rovinavano per lunghi anni intorno a san marino i regni,... si straziavano
spallate che avea pigliate a vettura. marino, xii-544: partii di turino con
in certo modo strabocchevoli et agitati. marino, 15-213: vattene
ch'i regni sfidar nulla paventi. marino, 2-i-51: ecco ralcide ebreo: /
lingue è molto maggiore nella roza plebe. marino, 2-i-135: nacqui di rozo fabro
/ rubatrice de ^ cor traditorella. marino, 1-3-127: tal si smarrisce adon
il sangue uscito fuori da ferite. marino, 1-18-97: tornando a sollevar la falda
7. colore rosato delle guance. marino, 1-4-148: sentesi psiche, a quel
, vedrò di darle buonissimo ricapito. marino, 1-5- alleg.: per mercurio
occulta andar fra le nemiche schiere. marino, 1-16-24: v'ha due porte
un fabbro (un edificio). marino, 1-1-71: presso al focon di mille
resto è ferrea tutta e rugginosa. marino, 1-11-109: questa è l'eccelsa e
. trascurato da tutti, negletto. marino, xii-251: pensano costoro col censurare gli
emettere suoni inarticolati e minacciosi. marino, 1-10-271: scorre vulcano e mormorando rugge
dei camini. -sostant. marino, 1-12-32: fiocca il ciel sempr'adirato
più con tono rabbioso e minaccioso. marino, 1-10-271: scorre vulcano e mormorando rogge
... / poi sollevolle rugiadose. marino, 1-12-259: muta, confusa,
con riferimento a cupido). marino, 1-1-37: rumando da l'eterea mole
a scrosci (la pioggia). marino, 1-1-120: ruinosa nel mar scende la
argentaro in mezzo a tonde vede. marino, 1-4-81: era zefiro questi.
invenzion da far, non più sonetti. marino, xii-381: quando io mi partii
è su le rote e vien tirata. marino, x-126: di due cetre concordi
... si voltano sopra ruote. marino, i'5'i33: ciascuno accorda
voltate con la forza di animali. marino, 1-10-138: v'ha molini e palei
occhio si levano dinanzi al tormento. marino, 1-14-45: furcillo è questi,
che ha da esser di noi. marino, 1-13-3: deh, quante volte de
svolano sul vento; e 11 rombo marino riempie la
3-9: tacque subito quella specie di mugghio marino che s'era sentito fin qui,
chinava gli occhi mstica e selvaggia. marino, 2-i-16: sotto il freddo seren su
effetto ancora farà un bianco ruvido. marino, 1-12-120: silvania ho nome e
al ciel, mentre ei s'inurba. marino, 1-8-92: talamo sparso di vapor
: le torpide sacche salmastre sull'orlo marino. montale, 9-113: ho visto in
calcestruzzo plastico che, depositati sul fondo marino, costituiscono le sottostrutture di dighe,
il luteranesimo). -anche sostanti marino giustinian, lii-1-155: sapendo...
il maggio m'è spiacente e vile. marino, i-469: là ardeva quel fuoco
esser stata concepita in peccato originale. marino, vi-16: ella al piede /
fosse conosciuta a pieno da loro. marino, 2-i-236: chi di questa sacrilega e
diritti. pascoli, i-454: o san marino, tu ben avevi il tuo sacrosanto
i cuori di noi miseri amanti. marino, 1-8-118: amor, che la saetta
sé. - anche di animali. marino, 1-2-175: a quest'ultimo motto ancelle
di mezzo 'l ciel cacciato capricorno. marino, 1-1-167: signor, tu vedi il
quanto so che non vogliate farlo. marino, xv-24: di fiamme tenere e
molti colpi che gli menassero afferrarlo. marino, 1-4-217: di me novelle investigando invano
occhi suoi feriscano di pungentissime saette? marino, 1-3-147: ella [venere]
persona spregevole, perfida, ipocrita. marino, xi-69: o cagnacci arrabbiati, dunque
, no, to'quel fregiato. marino, 1-20-292: saginato e rossigno ha
inespugnabile ed inaccessibile la rocca di san marino, ed in mancanza d'aiuti non
. genere di chetognati tipici del plancton marino, che hanno corpo lungo da 1 a
né 'l perso ha forse eguale. marino, 1-3-145: or selvaggio cacciator ramingo,
, / dolce soggiogator dell'universo. marino, 1-13-119: non prestai fede ala tua
. che fa innamorare, seducente. marino, 1-11-63: ecco del tebro una pregiata
2. dimin. sagliòccola. marino, xii-520: non è [il vostro
carducci, iii-7-370: la città di marino... divenne a stato di
sono stomacose e abominevoli alla vista. marino, 1-12- 143: com'amano
pelle (l'acqua o il vento marino). caproni, i-21: di
salcio nero, salcio gentile, salcio marino, salcio lombardo, salicone. g.
3. per simil. salce marino: alga marina fornita di lunghi filamenti
colei, per cui amando moro. marino, 1-1-168: tu poi, quindi prendendo
neri, 1-64: si pigli sale marino detto sai nero o vero sale grosso,
non sarebbe buona. -sale marino: v. salmarino. -sale marittimo
quali corrispondevano cioè a quelli del sai marino. fu così che si denominò 'sale indiano'
e motti arguti tengono nome di sali. marino, x-26: favoleggiando, l'istrione
noci con aglio. 2. marino, marittimo. idem, 142: quelle
. sm. salsedine, incrostazione di sale marino. la terra, la cui cima
zamira, sì nota a tutti, tra marino e ariccia, per la mancanza degli
. salmeria. saimarino1 (sai marino), sm. cloruro di sodio,
. ma se sarà imbevuto di sai marino, di vitriolo e simili, non solo
, 3-310: parimenti ci abbondano il sai marino, depositi di soda naturale. stoppani
. non erano che efflorescenze di sai marino. bombicci porta, i-22:
provenienza, un esilarante alito salmastro e marino. vittorini, 5-65: le sue [
, tutto quello che di biondo e marino egli è andato producendo negli ultimi tempi,
e rosse distìnte per certi intervalli. marino, xvii-85: vidi anco d'amor l'
radici. -che vive nel mare, marino. cornaro, 91: mangio ancora
la nostra urina e sudore salsi manifestano. marino, 1 -y-alleg.: il nascimento
, anche nei terreni impregnati di sai marino, la potassa si trova sempre nelle
volante (lucanus cervus). marino, xii-548: i barbagianni, i pipistrelli
muove compiendo salti; balzante. marino, 7-144: pria che gli occhi apra
una cascata (l'acqua). marino, 9-106: chi può dir poi siccome
sacerdoti sali saltavano in onore di marte. marino, 1-1- 137: altri rintraccia
. strato del salto: in un bacino marino o lacustre, sottile strato d'acqua
-risparmiare una somma di denaro. marino giustinian, lii-1-190: si salvano l'anno
cina. iddio li tenga in salvo. marino, 1-12-80: ritratti in salvo per
fier pastor che lor venia da tergo. marino, 1-2-8: chzio pastor con la
mangiasse fritelle di sambuco e di ra- marino fu giannotto da gorgonzola, che fu poi
o che risiede nella repubblica di san marino; che ne è originario. -
che è proprio della repubblica di san marino. pascoli, 7-51: non mi
uve, sai?, di san marino. 2. il vitigno da
di quello, ritorna in sangue. marino, 1-14-57: quivi si pugna e di
in uso oggi l'ho méssa. marino, 2-i-91: qual nume, / coraggioso
(l'influsso celeste). marino, 1-11-208: contro me s'arma invan
arrecata per segno delia guelfa saetta. marino, 1-10-249: mira tomaso, il
, tutta sanguinosa per gli acuti morsi. marino, 1-14-159: trova adon la sventurata
sanguinoso com'era, nel padiglione. marino, 2-i-56: non vedi tu che,
all'obbrobriosa morte della santissima croce. marino, 235: con queste chiome,
nella sapa, cioè vin cotto. marino, xii-569: uso l'aceto invece de
raccolta, / seppi la forza, onde marino orgoglio / a'legni miei non valse
spesso in modo risentito o provocatorio. marino, 194: io del sovrano giove e
. bandello, 1-31 (i-393): marino non evette il vino, ma
si richiama al modello primitivo. marino, 1-20-84: péra il sozzo inventor che
o griglia metallica confitta verticalmente sul fondo marino (o lacustre) nei pressi di
2. quantità ingente, mole. marino, xii-529: la mia ventura credo che
due pietre, cioè sardo e onici. marino, 1-7-104: fa scintillar dal guscio
, altre più minute di nerissimo colore. marino, xii- 458: la statua
sua persona che il castello di san marino. cuoco, 2-i-77: eccoti che un
tempo, egli, satellite del gran marino. -corteggiatore, spasimante.
, le dobblette, i dobloni. marino, 1-15-30: disovra un manto,
scrittore, insieme col lodar soverchiamente il marino biasimando soverchiamente me, viene ad innestar
foglie sono simile a quelle dello albo. marino, 1-8-75: v'era il fallo
timide napee, / eranvi tutti. marino, 1-12-145: v'ha fauni e lari
dal sonno al romor non si discioglie. marino, 1-7-5: lupa vorace, ingordo
bocca e 'l giogo al collo? marino, 2-i-117: già satollo di sangue /
stanza chi è satollo del campo. marino, 1-10-282: rivolgendo adon gli occhi a
cata, saturate d'acido vetriolico o marino, per quanto intenso fosse il fuoco
è composto da abitanti della savoia. marino, 1-10-227: vedi stuol piemontese e savoiardo
profilata d'oro, molto bella. marino giustinian, lii-1-177: ha anco l'occhio
tempo seco in casa alcuno servitore. marino, xii-598: non presento io ora a
ti farò sbalzar i denti della bocca. marino, xvii-51: deh perché, quando
suono / da l'imo poggio odo. marino, 1-19-162: sbarbò [il ciclope
lancia e poi con spada o mazza. marino, 1-16-12: se entrar talor cauto
16-iii-380: alcuna volta rassembra [il riccio marino] velato di verde, secondo gli
con la chiave e 'l mazzuolo. marino, v-10: tosto che la natura
sbava per superbia e rode il freno. marino, 20-284: rimorde il morso,
ferisci a l'oscuro, arciera esperto? marino, 6-196: allor fu l'ardor
2. per simil. gualdrappa. marino, xii-511: cavalcava una mula secca ed
. tessuto di colore azzurro chiaro. marino, 1-12-27: levò costei da la magion
, il tibisco dalla parte di tramontana. marino, 1-8-26: dal velenoso e torbido
sbocchino nella detta torretta a vòlta. marino, 1-14-142: orgonte, che 'l lavor
lavatoi ed a fonti da abbeverar cavalli. marino, 1-9-107: piovuta si ringorga e
come la chiamava e l'elogiava il marino, una sensualità sospirosa e deliquescente pur
bocciolo, una gemma). marino, 1-6-109: tornano al copular di due
7-i-295: l'avete azzecata a andare a marino: è però un miracolo che la
tra essi, la sborano sopra noi. marino, xii- 173: mi rido poi
per contribuire al benessere altrui. marino, xii-108: percioché l'amore non richiede
produrre un manufatto semilavorato. marino, 1-1-80: tosto che 'l ferro è
marmo da me cominciate e sbozate. marino, 1-12-52: v'era dopo costoro
uno scritto, di un trattato. marino, xii-54: la canzonetta fatta al signor
e fa bordone alla zampogna mia. marino, v-28: quel volersi in pubblico
tomaron dentro a le dilette mura. marino, 1-4-245: vò di mia man da
profondamente combattuto (l'animo). marino, v-53: nudo e sbranato il murtola
letter. che è spietato cacciatore. marino, 2-i-51: ecco l'alcide ebreo:
(una scarpa). marino, xi-121: né per farle entrare [
s'ingavonava e sbruffava come un mostro marino. 10. locuz.
4. dimin. sbruffatina. marino, i-191: credo che avesse ancora la
cani le viene stracciata la pelle. marino, 1-5-126: ed ecco ad un squillar
spiazzo davanti alla curia fu investito dal vento marino che aveva spazzato il cielo e l'
un drago in mezzo che sbuffava veleno. marino, 10-274: chi nel fondo del
; spargere, sollevare polvere. marino, x-216: già i destrieri del sol
più si scalpella, più bolle. marino, 2-i-96: purgai nel salutifero lavacro /
/ di fior riveston l'assetate valli. marino, 1-10-228: manda la valle ad
lei, e la comparsa del mostro marino doveva essere accompagnata da corse di nuotatori
collo / gli racchiusero il fiato. marino, 1-1-96: pasce proteo pastor mandra di
altre misure. falconi, 1-80: al marino importa essere fatta [la carta]
s'intrasegavano l'una nell'altra. marino, 1-16-124: ré segno citerea, sì
vostro stile e del vostro scarpello. marino, 2-i-281: or volga in me le
le spogliano, le scalzano. marino, 1-5-95: ferve d'in
poi che l'arai scalzato bene profondamente. marino, 1-17-11: se vuol talor putrido
vede nelle predette braccia della bilancia. marino, 1-15-121: scambievolmente al bianco quadro
di calato, di grave odore. marino, v-76: febo, medico esperto che
scampo non ho più schenno ed arte. marino, 2-5: curi lo scampo suo
sua persona che il castello di san marino. -nascondiglio (in un gioco
simil. tacco di una calzatura. marino, xii-555: sono scarpe e zoccoli insieme
maniera dagli ambasciatori mandati dai sanniti. marino, 15-231: quell'altezza reai, quel
: porre sotto i piedi. marino, xv-19: sotto il lembo le fean
. condizione, dignità di monaco. marino, xi-59: perché sergio, lutero e
pene, anche perché circonciso). marino, v-24: priapo dio, che in
nome eterno ha donato a'sanesi. marino, xii-527: s'egli avesse provato
via... l'andatura del capo marino, il quale dappoi, temendo qualche
, d'ogni cosa volete scapricciarvi. marino, xii-332: non ho necessità alcuna
starnuti (un naso). marino, xii-516: tutti i nasi son belli
deliberarono di far una grossa sortita. marino, 14-79: la scaramuzza intanto era
vi voleva esser una bella scaramuzza. marino, xii-86: non averei io giammai creduto
s'alzano vicendevolmente l'un l'altro. marino, viii-8: ca- strocucio si può
li fanti nel porto de zenova. marino, 1-9-25: qui venne a scaricar l'
: sempre è un tratto da mostro marino il ridurre un gemello a dover, per
di duol, d'affanni scarco. marino, 1-6-38: quinci potrai, già d'
, non per questo biasmate lei. marino, 19-77: quelle bellezze rustiche ed
s'è accumulato, svaria al vento marino uno scarno scarmigliato oli- veto. c
il teschio, le ossa). marino, 6-203: quel teschio scarno e nudo
. serpetro, 363: lo scaro marino,... racchiuso nelle nasse,
da una sola specie, il pappagallo marino ('scarus cretensis'), raro nel
fra la piattaforma continentale e il fondo marino. 2. locuz. a scarpata
il pensier vostro vano e scarso. marino, 2-i-199: s'or scarso a lodarti
moderni poetucci e scartabellieri, anteporre il marino e 'l testi (poeti per altro
, andatevi a ficcare in un cesso! marino, v-58: già già da tutto
dispetto di chi non vuole ». marino, v-19: vengan pazzi e buffoni
altre scaturigini di acque nel piano. marino, 1-5-70: crescer l'ombre fa già
sangue scaturì dal tuo santissimo lato. marino, 1-3-118: sangue puro e divin,
lo più negli scavi archeologici del fondo marino. = comp. dall'imp
nella rappresentazione mitolo- gica). marino, vi-12: euro, noto, aquilon
invidie che sono oggi tra 'frati? marino, 4-203: forse ch'io ministra
volere scellerare le tue pietose mani. marino, x-169: questi in sangue soggetto unqua
-far perdere credibilità a un'affermazione. marino, vii-261: né ciò prenderei ardimento d'
di monsignor archinto qua in milano. marino, 1-14-123: duo germani eran qui,
il vino e più scolorito sarà. marino, 1-10-28: ha varie forme [la
che l'assenso a queste novità. marino, xii-91: s'egli con le
maria lo scempio del figliuol scorgea. marino, 2-i-67: qual cruda man commise
. ciascuna avea le sue scene. marino, 1-5-135: gira la scena e in
stia seco e sia la ben venuta. marino, 2-i-261: scemer non ben si
sceme gli uomini e i cavalli. marino, 1-14-140: morto il ladron, la
e sostenga di re vece e sembianza. marino, 2-i-234: lo scettro e la
descritti dal catalogo. baldini, 10-40: marino parenti pubblica tutte le schedule con le
che d'uno scheggiale all'antica. marino, 16-190: di zendado un seaggial l'
de la roccia, per salirvi sopra. marino, 19-183: il passo move,
di gente disperata empia e scherana. marino, 1-14-15: mentre giace dormendo,
di una regione; baluardo. marino, vi-32: ricco e fermo / fu
supplici e mesti a le meschite. marino, 1-4-246: le dà di piglio
luogo egualmente schernito e abbo- minato. marino, 2-i-54: raggi quel tuo sanson sì
le mondane dolcezze avete a scherno. marino, x-236: costei con remi in
la colomba. -sostant. marino, 1-20-136: non vo'che 'l sangue
. -risparmiare il nemico. marino, 1-14-108: so che per te miglior
. è suo costume di fare. marino, 2-i-3: è da sapere, che
una comicità pungente e mordace. marino, xii-80: mi uscirono (il confesso
che spirando ai dolci scherzi alletti. marino, 2-i-251: del vano trastullar s'accorge
fatto / di rozza stianza o di giunco marino / e che venisse discoperto a un
, / gli alberi intorno minando atterra. marino, 117- 5: schiantar ramo o
bassa e figlio d'uno speciale. marino, 1-14-17: viene a tutti da-
con una grossa e vile schiavina. marino, xii-535: le mie morbide piume sono
- anche in espressioni di modestia. marino, xii-86: rotto il morso del ritegno
troppo ce ne sono degli schicheratori oggidì. marino, xii-241: non mi attrista l'
ciglia folte, il naso leonino. marino, 1-14-18: nera e folta la
lega bassa, ma di rame scietta. marino, 1-2-21: splende intagliata di fabril
albero; sfrondare. marino, 1-18-76: così saltata alfin la bestia
del re de francia à preso villa marino corsaro del mare con tre galee soctile
il suono de'lor lamenti maggiore. marino, 1-12-64: fatto è il suo sen
fuori dalla bocca sangue o bava. marino, 1-18-18: qual robusto talor tauro si
per natale; e tra il sale marino, la polvere e il sudore ci
viltà la conversazione de'baldanzosi giovani. marino, 1-7-207: ama la figlia tua
spiran fiamme e fòco il colpo acerbo. marino, 2-1-175: da'suoi rami difeso
/ con ischive maniere e generose. marino, 1-11-82: mira quell'altra, che
monelli, 2-101: comparivano sull'orizzonte marino gli sciabecchi dei mori, dei barbareschi
. 2. trascinare sul fondo marino un cavo di canapa per localizzare oggetti
mandato, che è stato braccia venti. marino, 1-20- 380: l'abito
banalità di stile e di linguaggio. marino, xii-243: farò veder le bassezze innumerabili
filippo degli agazzari, 25: allora marino cominciò molsò, urtò colla prua contro
parlare in vece / ei scilinguava. marino, 1-13-94: dopo molte ignominie e
scilla1, sf. mitol. mostro marino con sei voraci teste di cane che
letter. che si riferisce al mostro marino scilla. leopardi, 271: non
fece fare il capotomolo scimie- sco. marino, i-193: fece uno sdrucciolo e smucciando
o 'l nome usurpi mai il cavaliero. marino, 1-18- 238: vidi senz'
l'ha per male, scingasi! marino, xi-126: urtano per entro il
il seno, / la bella donna. marino, 1-6-46: van le vergini
, scalzo dalla mattina alla sera. marino, 1-12-170: la gonna, ch'era
estens. trastullarsi, giocherellare fanciullescamente. marino, 1-1-61: per gli spazi sen già
è buono, si compongono delle scioccherie. marino, xii-261: io arrossisco che doppo
). scomposto, scompigliato. marino, i-2-118: capei d'or, ch'
campailla, 332: lo spirito di sai marino, dopo aver sciolta la pietra calaminare
dal mozzo (una ruota). marino, 1-14-78: s'allor che più spedito
(un contrasto sociale). marino, 1-12-253: donna, assai ti degg'
scopre le cose altrui ch'indi verranno. marino, 1-14-97: vo- zannoni [
ai desideri: darvi libero sfogo. marino, 1-14-281: potea rapire i frutti,
ignavia, pigrizia, negligenza. marino, vii-423: so che ciascuno intende ch'
lacerare, straziare, dilaniare. marino, vi-42: tuona il moschetto ornai,
usato lume a noi veloce scocchi. marino, 1-1-119: borea d'aspra tenzon tromba
. -modulare un canto. marino, 1-7-230: costei d'avorio fin curvo
nel sonno anco il furor contra costoro. marino, 2-i-271: quant'è bello e
ruotare (una macchina teatrale). marino, 1-5-133: finito il ballo, in
stava la giovane assai più dura che un marino scoglio, né mai al supplicante cavaliero
degnò rispondere una parola sola. marino, xvii-55: hai sì pari a la
tutto refrattario alle altrui ragioni. marino, 1-13-26: semino in onda e fabrico
sbeffeggiare, deridere. marino, v-81: prima che egli nascendo in
-con andatura lenta e solenne. marino, i-193: caminando procedeva [la mula
. anche in senso figur. marino, v-9: se manda fuori o se
i-734: è un guerriero, è un marino scòlidi, sm. plur.
luoghi umidi. 2. anellide marino della famiglia nereidi, che ha il
sentia nuovo martir, nuovo diletto. marino, xvi-67: mentre del bel viso gli
di farsi belle fier tenerezza. marino, 1-12-212: il sospirar sovente, il
per trenta miserabili giuli il mese. marino, 1-20-214: con la chiave del piè
rotto e del gran re prigione. marino, 1-17-1: quando due alme innamorate
da dante. -di animali. marino, 1-7-241: la colomba gentil non si
giovinezza / non dèi menar, bensai. marino, 1-20-200: se sostegno non hai d'
compiacersi, dispiacersi di qualcosa. marino, 1-2-92: l'orgogliosa moglier del gran
sì. - parrò una matta. marino, x-67: ella dal letto morbido e
. -rompersi, infrangersi. marino, 1-14-78: allor che più spedito corre
di refusi (un libro). marino, xii-225: mai né dalle vostre né
, dispersione di un esercito. marino, 1-20-300: poco miglior del primo il
fatteze e tutta laida di fango. marino, 1-18-107: cotal non già, qual
deturpare; affliggere con difetti fisici. marino, 1-7-208: se pur volevi, o
lor pesi sconci ne'rapidi burroni. marino, 1-16-203: nutriva ei con lo stuol
proposizione o di un periodo. marino, v-23: il far false grammatiche in
-negare la propria stessa natura. marino, 1-2-97: io mi scorderò di quel
la sconsigliata giovane nel gran pelagod'amore. marino, 1-5-16: perché muto veggioti e pensoso
-dirigersi verso qualcuno per accoglierlo. marino, 1-16-249: venne sidonio e con aperte
, non altrimente che quel biforme mostro marino sotto la prima apparenza di bello ricuopre
: scacciare energicamente un insetto. marino, 1-20-75: dono d'un bel pavone
munistero e farovvela stare s'ella scoppiasse. marino, 1-7-54: poiché molte e molt'
corpo ai colpi dell'avversario. marino, 1-20-226: nelle sue guardie ha di
alzare, tirare su un vestito. marino, 1-8-30: spesso a un nido di
ridotta una distanza con il cannocchiale. marino, 1-10-42: con un occhio chiuso e
panni del vecchio scorciati e rifatti. marino, 1-16-92: bianco damasco di diamanti
baldi, 5-14: d'alto cader marino augello / volando suole, allor ch'
scorzerme a quella che me dovea disfare! marino, 1-5-25: corre per refrigerio a
. targioni tozzetti, 12-3-240: 'sale marino di portoferraio', del granturco.
james), x-525: 'scorodonià': nome marino, xii-574: già scoronate di mia man
: hannosi creduto alcuni che lo scorpione marino e quel pesce che chiamano scorpena sieno
medesima. ma che sia la scorpena il marino scorpione... non si può
torsione, l'orso, lo scorpion marino, la scarpèna. zancaruolo [gio-
ben mi ricorda, nel capitolo del scorpione marino. f. cetti, 1-iii-108:
nelle espressioni scorpione di mare, scorpione marino). giamboni, 8-i-198:
: hannosi creduto alcuni che lo scorpione marino e quel pesce che chiamano scorpena sieno una
medesima. ma che sia la scorpena il marino scorpio testini ciechi] se
pesce organo e nella ragana o ragone marino; otto nello scorpione maggiore. f.
. 3. ant. scorpione marino: parassita dei crostacei. rossi, buono
appiattato un altro insetto, che scorpion marino dicesi dal volgo de'pescatori.
de'pescatori. -varietà di crostaceo marino. olivi, 46: 'scarpion di
cinia, la quale ha colore di granchio marino; echidnite ha colore di vipera;
(un periodo della storia). marino, 1-9-64: l'età del ferro è
aggirando e l'alto mar scorrendo. marino, 1-13-39: ella, di fosche nubi
il sole, un astro). marino, 1-13-175: colui che 'l tutto vede
le righe di un testo. marino, 1-6-179: il malvagio scolar giunto s'
espedienti del gioco d'azzardo. marino, 1-14-45: segnato tien con indelebil nota
o autorevolezza. via della virtù. marino, 1-14-247: talor lungo talee degli guarini
parlar facondo e lusinghiero e scorto. marino, ±-2-76: tanto dic'egli e
non anco ben fermato nella scorza. marino, 1-2-149: candida e pura è
coglievano le scorse delle anguille salate. marino, 1-15-14: langue anch'egli d'
-rivestimento irto di aculei del riccio marino. statuti dell'università di bisceglie,
la dolce mirolla de le pulite guastarebbe. marino, i-i-io: ombreggia il ver parnaso
, ma a volte tira un ventaccio marino, che lo brucia e lo allenta.
con riferimento a nettuno). marino, 1-1-118: così dice nettuno e così
gli alberi (il vento). marino, 1-14-151: non il tremoto scotitor del
quei di guerra, che sono moltissimi. marino, xi- 15: quando a
perocché a lato gli par uno scricciolo. marino, 1-7-28: contrapunteggian poi dal'altro
vecchia scrignuta. -sostant. marino, 1-13-102: ai romori, a le
ondulato (una superficie). marino, 1-10-40: la superficie sua [della
né de scrimiare ne saccio spagliocca. marino, v-69: tu mi minacci,
tutta azzurra, come l'azzurro oltra- marino, fin al scriminale, la nara tonda
tutto d'oro e farvii suoi armari. marino * i-zo-no: se non ho cosa che
di luoghi scritturali hanno ragionato. marino, all-182: che le mie 'sacre dicerie'
quello appuntino / di cui scrisse il marino. c. carrà, 519: il
3. dimin. scrocchétto. marino, xii-264: dichiaro... e
, pigliar marito e mof'iie. marino, xii-555: le signore non fanno scrupolo
l'intoppo. -scrupolino. marino, xi-60: scropolini fecciosi, e che
al mozzarvi ogni testa dal busto. marino, 1-16-154: snudò le terga ben quadrate
vani e'pensieri di monsignore di roano. marino, 1-16-73: non è scrutinio questo
spronisi: / si staffili e scurisci. marino, xii-527: che averebbe egli fatto
di trecie, di gor- gierie. marino, xii-512: sotto di essa [berretta
il zaino e l'asinelio stesso. marino, 1-12-35: ferro son de'balconi i
in marmo e d'oro impresse. marino, 1-2-50: lo dio, che del
scuita in oro in cielo. marino, 1-10-44: giove ancor sotto gli auspici
face, / congiungitor de'cori. marino, 1-11-208: contro me s'arma invan
l'altra cagione giustamente si corrumpe. marino, 1-13-143: cor de l'anima
riceviamo cattivi esempi da per tutto. marino, 2-i-273: ah scusarmi ben puoi
/ convien ch'amore di mercede sfidi. marino, 1-12-209: sofrosina è la prima
tenea più cara della sua donna. marino, xvi-189: invitto sdegno, io ti
putrida e bavosa / isdentata caverna? marino, 1-6-203: quel teschio scarno e
l volto impresse / nel sacro loto. marino, 1-14-109: tacquee con lui si strinse
terra caduto, fu da'galeotti ucciso. marino, xii-547: fece uno sdrucciolo e
, sdruscita, con due ale grandissime. marino, 1-1- 125: privo di
5. ferito, lacerato. marino, 1-18-80: 1 cani che 'l seguìano
aure secando / in quella guisa che marino augello /... / terra terra
. -sm. secca, bassofondo marino. machiavelli, 1-iii-1360: il porto
arti e mestieri, ii-99: il sale marino per isvaporamentosi fa in normandia: a tale
parea bisserò stati arsi col fuoco. marino, 1-17-42: s'altro strai gia-
diversi paesi, come di seccume, marino o ferza ecc., la qual malattia
quel ch'ama, che poscia seconda. marino, 1-11-6: gran fiamma secondar breve
anche con rumori o grida. marino, 1-10-10: sciolser d'un lancio le
alla giornata secondo che insegna l'esperienza. marino, i-ded:. achille, mentreché
ne fonde agitate de la fortuna. marino, 1-2-62: le dive a quel dir
8. appianare una difficoltà. marino giustinian, lii-2-154: le quali difficoltà essensedato
ancora costì la picciola repubblica di san marino, assorbita colla forza dal signor cardinale
la parte più profonda dell'animo. marino, 1-13-237: quand'egli [adone]
, comprendente forme che vivono sul fondo marino, dove si nutrono di fango e detriti
obliquo cammin, la notte alberga. marino, 1-5-22: tra verdi colli in
esclamazione d'impazienza: 'e sedici! 'marino, 2-i-212: natura fece come fa il
era trovato il suolo composto di sedimento marino, e quindi fermo e forte come pietra
tagliente. -per estens.: fondale marino particolarmente insidioso per la presenza di scogli
vi fa seggio fresco e molle. marino, 2-i-19: quel guizzator squamoso, /
/ fece di questa zucca mal salata. marino, 1-7-4: toglie di seggio la
vero: a dire il vero. marino, v-32: fammi far, mamma,
sfortunati amanti, mi s'è fattanemica. marino, 1-8-106: eran de'sonni lor l'
(superi, segretissimo). riservato, marino giustinian, lxxx-2-365: reputo eziandio, dei
/ tutta aggirando va con storto passo. marino, 1-19- 208: misero,
, monta ad alto e si ferma. marino, 1-5-138: ritorna atteon sparso e
che si ragionasse mai di questa pratica. marino, 1-1- 65: degg'io
e progresso delle punte, rassembra incin marino, di cui ciascun raggio è in forma
io m'appoggio alla vicina selce. marino, xvii-105: fama è tra noi
indicare l'impossibilità di un evento. marino, xvii-87: pria romper col gomito la
selce. -ostinato nella malvagità. marino, xv-24: madre vergine madre, è
volle giù per la selciata rottadella scesa di marino. carducci, iii-21-339: avean case e
/ poi monti: più su, san marino. d'annunzio, iii- 2-1114:
sociale (il matrimonio). marino, 1-2-145: ad uom che d'alta
/ né cosa appar chegli occhi almen ristaure marino, 1-6-7: colà senza temer fato
move e sente, / come spungo marino; e indi imprende / a organarle posse
... sia il seme dell'assenzo marino. redi, 16-iii-304: di quel
le corna, il dio di pastori. marino, 1-19-383: tinti d'ebuli e
inferiore / trasse dal trasformato genitore. marino, i-ded: parmi veramente la figura
che le strigne, tutto di ferro. marino, 1-9-19: sporge la curva riva
ornamenti / giovani arditi e vaghe semidee. marino, 1-12- 249: intenerisci il
che tutta / infestava l'arcadia. marino, 1-19-383: gregge di semicapri e semidei
proliferano piccoli animali o microrganismi. marino, 1-19-4: chi fia che, come
. fu sempre un seminariod'uomini segnalati. marino, x-207: su l'orlo principal delmaggior
. letteratucolo presuntuoso e saccente. marino, v-22: sei sì bravo latinante /
ricoperta di squame; tritone. marino, 1-17-102: fuor del gorgo prorompe [
sospiri, singhiozzi, pause. marino, 1-18-163: con semirotti e singhiozzati accenti
quasi spento (lo sguardo). marino, 1-16-162: languìa del sol nel mar
non sa acconciare i fatti suoi. marino, 1-11-48: danae è colei, che
e'vuol pigliar di me sempremai marino, 1-1-129: quivi si spiega in un
fruttiferi, infruttiferi, lanuti, ramosi. marino, x-210: e 'l biondo dio
vigore, onde alcuni la chiamarono semprevivo marino. bergantini, 1-233: il fiore della
astuzia, di liberarsi da questo intrico. marino, 1-12-209: sofrosina è la prima
a dormire, se non noi. marino, 1-4-173: fuggisti, amor. che
... svernano aspettando la state. marino, 1-2- 130: tacea [
immerge e 'l sangue avido beve. marino, 1-2-30: il non mai sobrio e
questi ultimi anni della mia vecchiezza. marino, xvi-115: più per tonde infide errar
seno del mare a vedere il vecchio marino e le case del padre, e
la medicavano della troppo alta testa. marino, xii-187: vostra signoria pensi a'casi
senso esser perce- pimento della passione. marino, 2-i-25: costei, che, volto
, a contrasto del sensuoso e pastoso marino, è incredibilmente arido e stentato.
, xxxv-ii-288: allora usciobaldi, 49: marino abete... /...
si move e sente / come spungo marino; e indi imprende / ad organar le
su quel versante mi parve un sentore marino. 4. preannuncio, parvenza
4. il mare, l'abisso marino, in quanto inghiotte navi e uomini
il cuore dell'innamorato deluso. marino, xvi-45: soffri e taci, o
, ii-145: la bella brigania e marino sul fare della sera... sendo
polpo e la foca, o vitello marino. gioia, iii-204: la seppia è
. non a costui dare si deverebbono. marino, vii-102: se pure può alcuna
dolce e cara servitù di dio. marino, x-52: in solitaria cella / fuggendoonori
disse) l'occaso della vita. marino, xv-25: prègoti sol che ramentar
che più t'ama, ti disgiungi. marino, scotto, / e ne vada
convento di s. francesco di s. marino, non avendo dissipato nell'ozio monastico
serbatèmpo, sm. ant. orologio marino che misurava il tempo del luogo dove
. v.]: 'serbatempo': orologio marino così denominato dal fatto che il medesimo
serenando le nubi ornai spuntava. marino, 1-1-1: io chia
ro dall'alto ciel sacri furori. marino, 1-1-157: così tra verpa a
oggi riservato alla repubblica di s. marino. -la serenissima, sf.: per
. goldoni, iii-1007: il serenissimo marino giorgio, doge cinquantesimo nell'anno 1311.
, il tessuto di seta. marino, 1-7-105: men pigro il moro in
vi raccolse / col serico ritegno. marino, 1-2-65: l'altra, ch'ha
agli occhi il castello d'osofo. marino, 1-1-24: v'ha la serie
27-7: ècci una specie d'assenzio marino che molti chiamano serifico, ed è ottimo
, 587: è una spezie d'assenzio marino, il quale molti chiamano serifio et
[dioscoride], 380: lo assenzo marino, ilqual chiamano alcuni serifio, nasce copiosissimamente
, i veli di nebbia). marino, 1-7-135: la bionda chioma incatenando il
l'uomo più robusto. -serpente marino o di mare-, denominazione comune di
[dioscoride], 199: il serpente marino è tanto nel capo, quanto nel
, i galeie lor maniere, il serpente marino, il drago marino, e 'l
maniere, il serpente marino, il drago marino, e 'l grandissimo e 'l picciolissimo
forma sinuosa (un oggetto). marino, 1-16-153: di lavoro azimin la scimitarra
corso tortuoso (un fiume). marino, x-145: minor questi [il po
-zigzagante (il fulmine). marino, 1-19-280: nubi di-foco gravide e di
a spirale (una scala). marino, 1-12-149: per mille obliqui e tortuosi
pareagiocar su 'l piè polito e terso. marino, xvi-129: già da l'età
(la barba stessa). marino, x-57: un garzonetto, a cui
e gli occhi / a lagrimare invita. marino, 1-1-165: sente un novo desir
ogni vento che da terra spire. marino, 1-6-126: casia, ama- raco
145: - che cagione / muove messer marino a far fermare / qui in firenze
, non mi tomi in rio. marino, xvi-167: strali ha negli occhi,
che sotto la seggetta avea il pitale. marino, v-76: febo, medico esperto
come sapete) un naso sesquipedale. marino, xii-514: l'ombra terribile del vostro
, anzi che s'avesse la terra. marino giustinian, lii-i- 190: vi
altro sesto: un'altra piega. marino, xii-214: forse intanto le cose pigliaranno
519: nella frigia presero un uomo marino con barba e capelli come setole.
orsi / arrabbiavano molto entro i presepi. marino, 1-18-83: imperversa [il cinghiale
divinità mitologica di aspetto ferino. marino, 1-20-16: succede, setoloso e rubicondo
o una parte di esso). marino, 1-14-333: vivea solingo in sotterraneo albergo
. stampa periodica milanese, i-157: marino falieri, che avea toccato l'anno settantesimosesto
se nce potesse trasire abelemen- te. marino, xii-522: abbiate cura che i caporioni
i denti (l'età). marino, 1-16-86: uccubo, a cui decrepita
che al primo dica di sì. marino, 1-3-alleg.: né si trova femina
tufo fosse mescolata qualche porzione di sale marino, che, liquefacendosi a'tempi umidi,
gi a questo conseio con le oppinion. marino giustinian, lii-2-130: gli imperatori che
e in fumo per ardor si sface. marino, 1-12-139: ad infermarsi, anzi
vivete contento ed io mi sfaccio. marino, 5-36: il volo oblia d'alto
ant. privo di faretra. marino, 1-11-82: mira quell'altra, che
ivi par ch'arda e sfaville. marino, 1-6-65: ecco converso in foco
luna e sfavillar per ogni partelucidissime stelle. marino, 1-3-107: i'men venia, sicome
splendea la terza sfavillando in ostro. marino, 1-19-239: sfavillan tacque, assai
dire / sfavillò tutto di focoso ardire. marino, 1-4-242: di corruccio [venere
duo begli occhi arde e sfavilla. marino, 1-2-135: qual di santa onestà
darsi da fare, sforzarsi. marino, v-i: volgi al murtola il cervello
ed erra / ne le celesti sfere. marino, 1-1: io chiamo te, per
e mani, formavano un tondo perfetto. marino, 1-8-9: un largo cerchio e
palmo, che sia di ferro sferico. marino, 1-2-17: le quattro torri in
tenerli il piede, sferrarlo, ferrarlo. marino, 1-13-127: or colta ha l'
-ciocca di capelli, treccia. marino, 1-2-118: seminate in più sferze e
grifo, / quai negli stinchi. marino, xii-13: io sto ponendo insieme un
guardare, et avievene il terzo. marino, 2-i-170: sferzai tiranni ingiusti,
aperte diritture sferza e riverbera più rovente. marino, 1-19-75: il meriggio col flagello
in un'imprecazione. marino, v-21: il canto era più dolce
di sfibbiar le scarpe a giesù cristo. marino, 1-20-146: sfibbiasi [crindoro]
partic. in una gara poetica. marino, 1-7-48: arrossisce il maestro e scorno
e fino l'andorra e 'l san marino, che son minime repubblicuzze ne'monti
molti nella tinca marina, nel luccio marino, nella triglia. f. cetti,
fare sfondolare uno esercito di brache. marino, v-35: qui van per man
/ vorrei poterli sfondolar la pancia. marino, v-57: poeti miei, se mi
come sforzar del ciel l'alto decreto? marino, 1-11- 196: vinto il
. letter. ant. stormire. marino, 1-4-80: novo sente spirar di lungo
19. dimin. sfrenatèllo. marino, 1-4-208: come a l'insolenza /
a zappar e a sfrondar viti. marino, 1-19-118: chi sfronda i rami per
le fronde (un contadino). marino, 1-9-180: accompagna costor soavemente / ilsonator
-mobiletto per appoggio; sgabellone. marino, xiii-565: il suo quondam turraccio,
buon vin la sete loro spegna. marino, 1-9-154: che scudo è quello
sciogliere da una ghirlanda. marino, x-18: il sole istesso, /
-far colare il muco dal naso. marino, xii-519: parnaso fu così detto percioché
a sgombrar da voi lo sdegno. marino, 1-2-174: sì sì, sostien palta
ogni mesto pensier discaccia e sgombra. marino, 1-157: così tra verdi e solitari
del tutto alla guerra, domandava marino, 1-7-91: rapido il tempo si dilegua
165: avendo trovato un castello chiamato marino de'colonnesi, che era stato scommarato
, nere di sole e sgorate di sale marino. senza avvedersi che cosa sgorbiasse
stentato. - anche di animali. marino, 1-15-16: quindi dal duolo ad or
, una parte del corpo). marino, xii-520: il vostro naso..
ai due portamorso della briglia. marino, 1-20-379: sonora piggia e tremula gli
ambiente, un'abitazione). marino, 1-19-362: bianche altrettante poi seguon le
... c'è un dolce odore marino, di terra sguazzata, chemi porta a
sdrucciolare. 3. germogliare. marino, xii-521: taccio i porri, le
dal baccello, ecc. marino, 1-19-119: altri, come talor ne
/ ma di celeste maestà il compose. marino, 1-1- 23: i focosi
ancor del folle ardir la guancia. marino, 1-20-146: sfibbiasi il manto e senz'
pio buglion, girando il largo prato. marino, 1-12-223: mentre al'altra in
giusto péra / e l'innocente. marino, 1-1-18: l'orso cavernier,.
parti del mondo il messaggier celeste. marino, 1-4-63: allor fu da dolersi,
dove lo pane deripari de'nemici nostri? marino, 1-20-5io: vedi ogni altro 11
preceduta da un altro pron. marino, 1-2-168: se perdo il pomo,
ordine di sette vadi il cielo. marino, 1-15-195: altri quel che non ha
/ furtive entrate e subiti trapassi. marino, 1-2-53: ridendosi fra sé di
po'sibilante fra il vuoto de'due denti marino, 2-i-60: veggio le fauci e tale
/ scuotersi i ramie sibilar le fronde. marino, 1-3-14: il ventilar de'tremuli
a sedere dodici figure tra profetie sibille. marino, 1-12-188: di quante fate ha il
quanti fieno, / io ti ringrazio. marino, 1-20-359: alpino è l'altro
a ridir l'amato nome apprese. marino, 1-14-382: oimè, chi mi ritiene
., 6-83: il nappello è navon marino checresce nel lito del mare, ed è
di quelli che imitano l'abbandonato marino, né tampoco la moltitudine di color
che per sempre contenti si chiamarono. marino, 1-10-17: chi fabricata la celeste
ed anco la solitudine per esser unica. marino, 1-13-alleg:. la noce d'
senso attenuato: custodire un luogo. marino, 1-14-223: cautamente il guarda [il
non ha signoria gendo assai si dolse. marino, 1-12-217: veder nel suo bel
/ perli marmorei gradi al gran palagio. marino, 1-20-323: ne so s'alcun
... son tolti gli pesci. marino, vii- 520: stavvi il
cantù, 3-310: ci abbondano il sai marino, depositi di soda naturale;
forti nodi, atta per iscrivere libri. marino, 18-71: nel pantan che circonda
per soverchia coltura ancor si volge. marino, 1-6-126: nardo e timo ogni egro
in mezzo / col patrio sistro. marino, 1-2-31: par ch'a suon di
dar da mangiare o da bere. marino, 14-24 quando per diritto fil le linee
di bramosia; fremente di desiderio. marino, x-279: come quando prim'arsi /
la grave forza del sofferto affanno. marino, 1-11-174: perch'aito desio gli bolle
, e smagliate arme e fesse. marino, 1-14-3: son forbiti gli usberghi
. -inzaccherare di fango. marino, xii-556: urtano da per entro il
i sospiri e le lagrime può ritenere. marino, xvi-163: rompi lo smalto,
, e da un deriv. da marino * (v.). smaritare
nell'espressione spada di smarra. marino, 1-20-219: eran le smarre ben temprate
si smascellava. -tr. marino, 1-14-19: una testa di lupo ha
da lui occultati o dissimulati. marino, 1-15-92: il vel ch'asconde la
in quello luogo fare altra novità. marino, xii-532: alloggio in una camera
», era pinto giù e smembrato. marino, 2-i-210: squartai, sbranai,
e cavalier cader ne l'onda. marino, 1-13-258: darti in pezzi smembrato un
giallo-verdastra (la lucciola). marino, 1-16-263: gravi di perle, a
, 1-59: se il verde tendesse al marino et azzurrigno e non piacesse, se
, d'opere orrendamente brutte. marino, v-5: deh, perché in quella
quasi l'avea colta ne l'artiglio. marino, 7-21: lo smeriglio e il
, con pedale. vento marino, che arriva fin lassù, quando soffia
fuggon li storni da l'audace smerlo. marino, 1-10-11: lo smerlo ingordo o
e sono leggiermente al gusto mordaci. marino, 3-153: fu così stretto il
-far morire (una malattia). marino, v-21: il canto era più dolce
nel modo di esprimersi. marino, xii-239: so che siete troppo teneri
.: sfrenatezza, intemperanza. marino, 1-5-alleg:. per ciparisso mutato in
andare il palafren senza la briglia. marino, 1-19-132: qui solea galatea, lasciando
baciando queste labra essangui e smorte. marino, 1-16-120: langue nel labro dolcemente
con riferimento a occhi neri. marino, 1-16-101: non è bianco il bel
drizzarsi più (il pene). marino, v-73: musa, se la tua
/ e così tolson via questa cucina. marino, 1-14-100: volse fuggir, ma
la femmina di un animale). marino, 1-14-291: ciascuna delle poppe arsiccie e
neve. montale, 7-78: lo scenario marino scomparve presto d'at- tomo non vedevamo
se ne spenga la lor semenza! marino, xii-349: l'ho fatto per chiuder
sporchezzi. -persona corrotta. marino, xi-28: intendiamo ora come trattate le
/ che 'l papa le farà scomunicate. marino, v-42: se to...
di fuori avanza e si sporge. marino, 1-16-78: fu cupidoro, principe d'
le consumava a poco a poco. marino, xvii-99: questo cesto d'echini
beliucci, detto per sopranome il san marino, che si faccia la porta su la
quali oggi si usano più che mai. marino, 1-6-110: adone intanto nel secondo
/ quella si mostra allo sportel vezosa. marino, 1-12-280: portaj non ha che
cetra tua sposa i mie carmi. marino, 1-7-10: d'erbunea testudine eloquente
. che celebra solennemente le nozze. marino, x-73: con tenace legame indi de'
- anche assol. marino, vi-35: la polve a mels e
è virtù o non senza virtù. marino, 1-7-46: da principio colui sprezzò la
della natura e sprezzatrice della grazia. marino, 1-13-16: resti legato né mai
essere a'padroni ministri eli tal rovina. marino, 1-12-209: in grave aspetto /
sprezzator de'mortali e de la morte. marino, 1-5-68: s'armaro intanto per
e della sua grandezza, rispose il marino che lo faceva per necessità di tempo,
. -in un ossimoro. marino, 1-2-118: crescon grazia a le bellezze
-ripulire il terreno dalla vegetazione. marino, vi-36: si sprigiona il terren da'
, di blocchi di -avvallamento in un fondale marino o nel letto di suno, e non
chiamar questa sprone e timone quella. marino, 10-269: già viensi ad afferar
mostra (una persona). marino, v-29: murtola, tu ti stilli
una parte del corpo). marino, xii-520: caminando [il vostro naso
così spruzzato che parete un papagallo. marino, 1-14-57: con acque ardenti ed
, trovò tutte spruzzate d'inchiostro. marino, 1-14-207: venne al delubro dispietato
aria, bagnando d'ogn'intomo. marino, 1-9-108: miri qui sgorgar globi
, sf. zool. organismo animale marino appartenente alla famiglia poriferi, costituito da
aveva saputo far con l'arte. marino, 1-1-92: strana di quella casa
, fu della spuma del mare generata. marino, xvii-93: fra le salse spume
-con riferimento a una personificazione. marino, 1-10-81: l'autorità tirannica..
); sprigionare bollicine gassose. marino, 19-377: giovani scelti di novella piuma
versaran fuor da le premute mamme. marino. 7-122: l'anfore non rompano
plur. -ghi). ant. fungo marino. dante, purg.,
move e sente, / come spungo marino. = forma masch. di
grossa punta metallica affilata o acuminata. marino, 1-12-280: d'alto si spicca /
quanto deve o gli è richiesto. marino, xii-231: a sì fatti cervelli vi
immobile contro i roghi consunti dell'orizzonte marino, in un cerchio irto di spuntoni,
sigoli, cxxxi-243: appresso si ha marino, 1-1-99: vede pallido il tago in
contegnoso nelle dispute di tal materie. marino, xii-355: tanto questa quanto qualsivoglia
, della terza di cinque parti. marino, 1-10-125: l'altra [donzella]
modo da formare angoli retti. marino, 1-12-160: ghirlandato di pergole costrutte /
-regolare, controllare un movimento. marino, 5-125: ei de le selvagge prede
/ dargli difetto, schifarlo possendo. marino, 2-i-206: pittor minchion, che 'l
squadro-, perfetta armonia di proporzioni. marino, 1-6-10: trovano in sì perfetta architettura
l'uso della squadra. marino, 1-19-337: vennevi ancor del ciel l'
il crine / e rappreso di sangue. marino, 2-i-220: stringo di chi credea
ariosto, 8-67: li squalidi colubri. marino, 1-17-105: quasi ombrella la coaa
; sporco (la neve). marino, 10-269: spada in spada, asta
squame e ne ebbe la vista. marino, vi-19: chi l'oscuritade alluma e
schiame d'oro et argento batuto. marino, x-206: l'altra di squamme d'
, popolo squamoso-, i pesci. marino, x-220: al vaneggiar de'zefiri amorosi
regolarmente (un abito). marino, 1-16-114: d'un farsetto leggier,
d'acqua (un'imbarcazione). marino, vi-62: non pur vedute machine guerriere
con un largo isquarcio di sfenditura. marino, 1-13-221: la vesta ha parte d'
abrucia, squarta, amazza! » marino, xiii-223: squartai, sbranai, smembrai
beva del sangue innanzi che rifredi. marino, 1-18-80: i cani che 'l seguiano