riposar le membra e gli occhi. marino, 7-92: dove spuntava il fior
a fioccare. -figur. marino, 4-132: or mercando sen va per
/ che le misere piaghe mie rinfresca. marino, 226: la bocca poi:
animo, una disposizione interiore). marino, 1-66: se bene in apparenza si
fan tanto più fressuose over serpeggianti. marino, 7-7: via angusta, flessuosa
o una parte di esso). marino, 10-49: circonda la spelonca erma e
diversi (la voce). marino, vii-263: niuna altra voce è più
un sentimento, ecc.). marino, i-24: mangiam sopra le gambe e
un suono, ecc.). marino, i-261: altri... giudicavano
parimenti scoperte grandissime proprietà della natura. marino, \ vii-222: la qual solidità
la rovina di tutte le mie azioni. marino, i-172: or che si è
questa è nel seno / del gran flusso marino isola anch'ella. -afflusso
su l'audaci galee de'catallani. marino, 1-56: a l'instabil fé del
. piega dei capelli, onda. marino, 224: onde dorate, e tonde
estens. ant. inondazione periodica. marino, ii-89: se il sopracitato naso si
vicenda; situazione critica o incerta. marino, i-211: in guerra, dove sopra
in mano agli ufiziali il freno. marino, i-230: nella tempesta poi armisi pure
l'olio. -foca comune o vitello marino: è lunga circa 2 m, giallastra-con
regione. -foca elefantina: elefante marino. -foca monaca: foca lunga
], quella detta del « bue marino », si nascondono branchi di foche mediterranee
fonte. - anche al figur. marino, 4-268: psiche presso la foce,
esalazione della terra secca e focosa. marino, 330: da qual fontana originai
, preso da appassionato amore. marino, 8-22: ma pria che desse l'
, tutta la fodra del letto. marino, ii-92: al campanile di modena
casa gittar sospiri e voci lamentevoli. marino, vii-277: se la voce è
non potevo avere / questa venuta di messer marino / in tempo che la mi gettassi
insegnare, ma combattere e tenzonare. marino, i-140: le promesse del signor
3. pollone, germoglio. marino, vii-396: che vale che ben profonde
di creta. -spruzzo. marino, i-io: né così debile è la
dentro o da conservarvi cose liquide. marino, i-50: le false redini di metallo
i regni e le getule arene. marino, 10-219: già segue già tra le
pur troppo e 'n se stesso travia. marino, vii-276: destava il zelo ardente
con costei: conosco ben io. marino, 16-219: poiché l'arco costui,
l'or sono una cosa ghiotta. marino, i-307: le pitture son cose ghiotte
simile ghiottomia dalla inclita repubblica di san marino. landolfi, 3-199: si tratta
estens.: circondato, contornato. marino, 12-160: ghirlandato di pergole costrette /
i galli furon già molto possenti. marino, i-22: ei porta un tabarro
ei medesmo gli arnesi o la lorica. marino, 4-83: dal sonno presa al
egli in poche settimane se ne morì. marino, 7-207: ama la figlia tua
. alvaro, 13-215: si presentò a marino con due splendidi occhi colore di
negro ha quel di vigorina. marino, 340: è d'un giallo amariglio
comedia e de'giambi essere uditori. marino, 7-187: s'egli avien che talor
/ soave fumo d'odorati incensi. marino, 319: non fu da giove fatta
velate, che parevano capi giannizzari. marino, vii-430: [il sultano] ha
altre erbe odorate sopra il terreno. marino, 6-23: ai duo felici amanti immantenente
e spelonche in una vista offerse. marino, 424: infiora il lembo di
se dice di tirar il tramontano o il marino forte, a voler entrare in casa
bianco giglio e la vermiglia rosa. marino, 1-20: il crepuscolo seco a poco
giovanotto col fiore all'occhiello. -giglio marino, giglio del mare: nome italiano
del pancratium maritimum, comunemente detto narciso marino. sbarbaro, 4-29: è fiorito
per la prima volta l'eucarestia. marino, 1-5: te,...
e i gigli del fiorito viso. marino, 2-113: un rossor dal candor non
dell'età clas da fondo marino: 4 gymnotus', anguilla elettrica del
nome volgare di un mollusco gastero- podo marino del genere murice (murex trunculus).
del fuggir de l'ore. marino, 15-150: chi nega, dice,
fante a far giochi di mano. marino, vii-291: alla romana gioventù rimproverar
si davano dolce e solazzevol piacere. marino, 7-212: ma non so se 'n
mai di niuno a niuno giuoco. marino, i-126: essendosi mutato il giuoco e
-con riferimento a personaggi mitologici. marino, 287: ecco arrivar quivi / il
dipinta si vedeva una gioconda ilarità. marino, 2-102: la serenità del dolce
armonia di canto e di querele. marino, vii-260: qual è il plettro
tempo, e d'esito giocondissimo. marino, vii-360: era costume antichissimo celebrar
che si possa trovar cosa più gioconda. marino, 1-128: ma quella solitudine,
le azioni e consegli de'prencipi. marino, 346: per qual di natura /
infino a le ginocchia si distende. marino, 314: dal mento in giù
il giogo del matrimonio accompagnare. marino, 11-137: congiungerassi in nobil giogo
dicalo chi l'ha per prova. marino, 7-92: de'lieti dì la primavera
seno aprendo a tarn:.. marino, 2-29: leccano intinte il fren torrido
, non di gioirne, degno. marino, 3-6: o del mondo tiranno e
i pullarii facessono i loro auspici. marino, vii-317: sette giorni consumano gl'
con le maniche tagliate sul gomito. marino, 16-121: con sottil arte e magisterio
gli erano rimasti alla giornea. marino, 10-136: mira intorno astrolabi ed al
vedesse negre et oscurarsi il giorno. marino, 1-19: in su l'entrar de
sempre nel mio petto amore annido. marino, i-56: impedito da alcuni negozi
dice a ciascun che fiso 'l guarda! marino, 222: amar t'insegna,
in piogge, grandini, e tempeste? marino, i-79: conosceva non poter con
, quasi augello ove men pavé. marino, 1-113: se ben di tebe il
la tua negletta, o la pareggia. marino, 7-83: ha feminile e giovenile
, fossero presi e pubicamente frustati. marino, i-254: vi ha certi giovanotti,
, fatto è che egli riuscì. marino, 195: che mi giova, ohimè
s'accordarono per il giovedì seguente. marino, ii-44: qui hanno voluto in
, e co'piè sparga l'arena. marino, vii-300: non è cerimonia la
, / bella madre di fiori. marino, 338: videro a l'improvviso /
naturalmente dolce e temperato di terrestre e marino, la fa uno dei soggiorni più giovevoli
spuma. -scherz. girarrosto. marino, i-199: venga qui a mirar per
mente e girandola de la memoria. marino, ii-38: v. s. ha
, a fantasticherie, a girandole. marino, ii-87: naso, moneta e brachetta
disse: -messere io lavato l'hoe. marino, vii-399: essendo...
mi girai per le sue orme. marino, 268: paradiso, s'io miro
più intimi girano e governano il mondo. marino, vii- 505: ch'altri
/ contra quel forte predator fellone. marino, 4-260: a nova occasion la
come giri assetata intorno al polo. marino, 1-102: giriti intorno il ciel sempre
cader vedrassi in cenere e 'n faville. marino, 14-138: non bel concerto di
: adoprano calzaretti di pelle di cane marino... e se li legano sopra
aveva con esso lei la duchessina menato. marino, 4-233: s'aggira ed erra
della sua cupa fame anco non sazio. marino, i-193: fuggendo in fretta.
/ su la qual cleopatra avea veduto. marino, i-30: le convenne in loco
). cavallo di dietro. marino, vii-395: non è riposta la
un asse o a un punto. marino, 5-138: in su 'l girevol fuso
linguaggio dantesco, ciascuno dei tre marino, i-m: i poeti solevano una volta
assalto, la dette giù pel fiume. marino, vii-525: giù gli scorrea senza
-rallegramento, felicitazione, congratulazione. marino, 7-119: il cembalo e la fistula
; lieto evento, felice circostanza. marino, vii-597: venite, illustri spirti,
ché qualche fondamento vi si vede. marino, vii-146: indarno per distruggere pittura
ristora le fatiche de'guer- reggianti. marino, 2-107: è dover di giudicante accorto
alenzone con autorità regale giuridicamente assoluto. marino, 2-176: qual meraviglia poi ch'
la vincitrice, il crin mi cinse. marino, 242: nel mirarsi in viso
santo fu e amico di dio. marino, vii-317: ricerchiamo i giudici. sette
universo che non serve per noi. marino, 204: già del suo gambo s'
ecologica, simiotica e trapestica. marino, vii-314: il giudizio de'morbi
non le magiche operazioni di circe. marino, 2-arg.: al palagio,
persona di sapere e giudicio esquisito. marino, ii-67: è uomo che sa
erano ancora per lui troppo profonde. marino, i-208: il tempo...
trovata è da persona allegra e gioliva. marino, 287: ecco arrivar quivi /
(il ritmo musicale). marino, vii-262: que'registri, i quali
foglie, proni sull'acqua. -giunco marino: sparto. leggenda della cintola,
con il loto la ginestra o il giunco marino. nomi, 1-98: si custodisse
/ di rozza stianza o di giunco marino. 0. targioni tozzetti, ii-48:
credeva che a questa appartenesse il giunco marino, che dalla spagna ci viene per
e rispondevano, dai chiusi di giunco marino e di bianco spino, come se il
paglia son da cardinali di villa. marino, 9-24: chi fuor de tonde trae
fuor dei giunchi allora allora tolli. marino, 1-138: chi torce a l'
'l giunsi, e lo fermai. marino, 6-195: al laccio suo la giunse
varcammo: / giungemmo a paro. marino, 10-13: pria ch'io giunga
per forza ch'a giugner i mpari. marino, 4-292: così di tanti affanni
le dubbie guerre a te conviene. marino, 3-113: deh qual ventura mai
sul più bel del cominciar la caccia. marino, 17-100: fugge la ninfa,
moglie a cui giungerai d'essi? marino, 1-29: adon nato di lei,
apollo in scienzia ed in sembianza. marino, 4-65: già d'una montagna alpestra
ii-168: date il ben giunto al marino per me. -mal giunto:
sua divina maestà di tanta grazia fattami. marino, 6-103: quanto n'accoglie giunto
schinchi e le cosce hanno giuntura. marino, 7-209: la colpa non è mia
, vuole la gioppa del cremisino. marino, vii-545: vestia quel masnadier giuppa
, / già trattano di fuga. marino, 16-248: tutto il senato con
nell'infemo, molto fondatamente immagina il marino che ancor la sua sarà condannata colà.
essendo giuste, non son buone. marino, 9-161: cresci, cresci, o
ciò ch'a gran torto è tolto. marino, 2-56: che se ben chi
superiori della giustizia naturale e divina. marino, 230: le lance, use a
/ adopra pur tutta la sua prudenza. marino, 2-82: dogliomi, che tre
peli compreso fra le sopracciglia. marino, vii-247: il maggiore articolo overo intra-
], quella detta del « bue marino », si nascondono branchi di foche mediterranee
. specie di trampoliere; rondone marino, pernice di mare. tramater
'l ceruleo manto al mar simiglia. marino, 1-96: glauchi ha gli occhi lo
in più degne opre ha vólto. marino, 5-22: tra verdi colli in guisa
francesco, al quale piacquero infinitamente. marino, i-149: dodici raggi senza più
più volte ebbe volontà di destarla. marino, 6-204: ma si frapose e quel
, che un gran globo di calamita. marino, vii-244: ri tondo è il
al ciel s'inalza e volve. marino, 329: un'altra [parte della
abbagliante. -ricciolo, boccolo. marino, 214: parte [il crin]
telescopio, se non in parte. marino, vii-225: è cosa certa che il
impresse in saldo acciar la vostra gloria. marino, 1-3: dettami tu del giovinetto
ch'è un terribile pesce o mostro marino,... con molti ordini di
benché fossero in realtà denti di cane marino. bossi, 170: 4 glossopetre '
cattivo scherzo, tiro mancino. marino, 1-68: egli ha voluto ultimamente rendermi
non gli uscì gocciola di sangue. marino, i-194: un vinetto sì dilicato e
co'capelli molli, gocciolanti di sudore. marino, 12-42: la spada ignuda,
i-313: cominciava a montare il flusso marino; e scossa ad ora ad ora da
sente più, più ama e gode. marino, 15-64: son preso ed
godeansi il fresco rezzo in gran diletto. marino, 1-127: disprezzato il suo divino
gara il dì e la notte. marino, ii-35: loderei assaissimo che v
, delle quali le orecchie godono. marino, vii-284: che diremo delle cose
lionetto l'abbia menata per godersela. marino, 3-49: ma ch'io soggiacia
sarete di questa felicità principalmente goditore. marino, i-45: di questa bellezza voglio
a detestare la mobilità della terra. marino, v-33: è del poeta il
le distese gole / disnodar gorgheggiando. marino, 7-22: or col pavone innamorato insieme
foco e solfo per le gole. marino, 329: da la gola erutta /
cannone; bocca da fuoco. marino, 233: la nera gola e 'l
; / che vivanda era troppo delicata. marino, 10-263: se gola hai di
cose starmene alle relazioni di altri. marino, 336: raggi sereni /..
termina all'altezza del gomito. marino, i-51: portava un palandranaccio in foggia
altezza di tre o quattro gomiti. marino, vii-243: trecento gomiti era la
. -anche al figur. marino, 16-219: poiché l'arco costui,
cominciata, e due gomitoli di seta. marino, 10-62: or mira quelle tre
spinse la dispoglia prora contro il seno marino. 9. medie. tumefazione
che si chiamavan 'gonfaloni '. marino, 10-243: per mostrar quivi a chi
gonfiamento contrario alla tranquillità dell'animo. marino, i-45: risolvendosi un gonfiamento che
/ subito furon le vele gonfiate. marino, 10-243: spiega ogni stuol vessilli
molle l'uno e l'altro labbro. marino, 304: chi gonfia la
una tenda, ecc.). marino, 297: vele fugaci, o vele
il fiume] già di spume. marino, 13-37: gonfio con le coma insanguinate
. lagrimando e tremando, adororono. marino, 9-47: vede un pescator su 'l
in terra di damaschino a oro alexandrino. marino, i-22: ei porta un tabarro
voler che l'uccel faccia il dovere. marino, vii-246: quanto da esse nari
accento e la parola al verso asconda. marino, 3-14: il gorgheggiar de'garruletti
ascosamente, o in imo gorgo. marino, 318: il gran nettuno istesso
de la correntia / come l'anadiomène del marino / gorgo? montale, 1-20:
gòrgo2, sm. ant. animale marino immaginario. mare amoroso,
. sibilare (il respiro). marino, vii-335: avendo [il cigno]
il pianto gl'impediron la parola. marino, 282: mentr'era il crudo
ornit. region. gruccione 0 tordo marino (merops apiaster). savi,
tre o quattro sorsi d'acqua tinta. marino, vii-248: tra il sommo
: percioché la fame era gravissima. marino, 3-54: un rabbioso dispetto ancor sent'
la bocca,... rispose. marino, i-192: il vento,.
'l caro frutto in sua stagione attendi. marino, 7-236: fa [il cielo
d'umor ampie caverne / veggiono. marino, 6-107: nubi accoglie quel ciel,
la mia vita ha quasi spento. marino, vii-105: tira il sole dalla terra
odorato cedro o del gravoso / galbano. marino, 13- 112: d'oppio
e la grazia di quella vedovetta? marino, 196: che giova a te la
che a noi ne faccia grazia. marino, i-5: la supplico ancora a
. la giovane sei pigliò graziosamente. marino, i-60: essendo stato adunque l'auttore
riferimento ad altre parti del corpo. marino, 15-102: brunetta anco la chioma il
disus. roccia, masso; scoglio marino. -per estens.: luogo sassoso e
vento] che è tra levante e marino domandano scirocco, l'altro che è
prati si ragu- navano a pascolare. marino, 377: né piacque al. ciel
piccola greggia ronzante. -letter. gregge marino, squamoso: branco di animali marini
posto nel grembo d'ogni beatitudine. marino, 300: rivolgerò le piante / facendo
ti mostri malizia di malvagia dottrina. marino, 11-142: prudenza in grembo e
mar profondo / nel grembo accoglie. marino, 6-107: nubi accoglie quel ciel,
anche di un mobile, ecc. marino, 2-17: son distanti del pari e
penose e grevi / ore trapasso. marino, 4-74: a chi mal vive il
la stagion carica e greve di pomi. marino, 12-33: la region malvagia e
; ingravidato (l'utero). marino, 2-149: lasciò giove di leda il
sen la carne fredda e greve. marino, 7-92: vien dopo 'l verde con
alcun secolo dona grido e autorità. marino, 9-83: pensò forse il fellon
il grido de la vostra fama. marino, 16-8: de la fama il
a qualcuno: disapprovarlo, biasimarlo. marino, i-252: non darei l'onor fattomi
: impicciarsi, ficcare il naso. marino, i-261: non sapendo già mai per
l'aquila che rapisce ganimede. marino, 12-161: dodici grifi d'or reggono
fuore el dimostrano ne la portatura. marino, i-174: i grilli poetici mi sono
region. grillo di mare: gambero marino [hornarus vulgaris). olivi,
capo troppi grilli e troppi pesci. marino, i-58: non è moccicone il qual
in eterno il grillo di venire a marino. nievo, 1-507: la madre che
appostata da lui un mese prima. marino, 13-128: cama, dea delle
unghia, artiglio, granfia. marino, 4-270: preso il vaso entro le
fiate la mia veste grisa deriso. marino, 20-342: la coda, il crin
sm. tose. incrostazione di sale marino che si deposita nei recipienti in cui
. -stillicidio, gocciolio. marino, 7-159: stilla umori il crin raro
, la cinghia, la groppiera. marino, 20-265: col dono avantaggiato il
/ intorno a quel bastone aviticchiati. marino, 4-138: chiude [il serpente]
sotto 'l ciglio tutto il corpo. marino, 1-99: vede... /
de li principi illustri l'eccellenza. marino, vii-594: in lieto groppo,
. astron. ant. nodo. marino, vii-415: ha [il zodiaco]
concorde, / uscì di casa. marino, 7-52: moltiplica sonando / le tempeste
, l'uno vicino all'altro. marino, 239: pioveano i baci a groppi
sfogo (a un sentimento). marino, 3-47: in questi accenti a le
non la mattina a l'alba. marino, vii-84: chi non istupisce, mentre
la beltà e grossezza di quei porri. marino, vii-395: non consiste la perfezzione
travi e puntelli per loro sicurtà. marino, 2-20: tra colonna e colonna
neri, 1-64: si pigli sale marino detto sai nero, o vero sale
giù nel ponente sovra 'l suol marino. m. villani, 3-38: coperti
nel dito grosso della sinistra mano. marino, 15-48: quelle tre righe poi
, / per te non falli amore. marino, 4-260: con torvo ciglio e
virtuoso procedere di un uomo grato. marino, i-278: scorrendo il libro ho notate
che pareva fossi aperto il paradiso. marino, vii-308: con rauca e grossa
rinchiuser di nascosto armi e guerrieri. marino, 9-184: o quanto o quanto
oscuri e vóti / regni di dite. marino, 205: questa animata notte /
farò mia vita solitaria ed aspera. marino, 7-120: sien cariche di fèscine
-per simil. e al figur. marino, 1-195: un impiccato, che standosene
- anche: disegno caricaturale. marino, i-112: le mura sono tutte istoriate
ghiaccio erano più temute che l'archibugio. marino, 11-21: vaghi per terra di
olao magno], 244: il vitello marino,... quando si sente
grugnito e gran stridor si lagne. marino, vii-233: col grugnito il cinghiale
a casa borbottando a lavarsi il volto. marino, vii-546: quasi cinghiai, le
, che lo venite aver guadagnato. marino, 20-227: mentre i colpi il germano
tutti altri pensier troncando il guado. marino, 13-223: non si cura d'amor
quali morde la balena e 'l vitello marino, veramente con destrezza scuotendosi, se
. ant. appostamento, agguato. marino, 3-56: qui tace, e poi
/ e per guaina sa render coltegli. marino, i-285: se vorranno toccar tuttavia
giramenti, scorribande / di cavalieri. marino, vii-429: basterà almeno intanto che
/ parean colombe fra pungenti artigli. marino, vii-588: no, no, che
che li fu posto sopra alla bocca. marino, 288: in su 'l guanciale
capo. - anche al figur. marino, vii-348: a cena gli fece guanciale
capretto di quelli a la spagniuola. marino, 16-215: un cappelletto di sottil castoro
vaccaro, riprendevo tristo tristo la via di marino. -levarsi, togliersi i guanti
rete di ferro di m. ippolito. marino, i-192: il vento,.
, e'bisogna pure guardarsene talora. marino, 6-206: guardati pur da questo rio
-falla ferrar n'una camera. marino, 6-74-81: la giovenca de l'
governo di mano a la ragione. marino, 196: guarda quel cespo di
tanto e de le stelle amico. marino, vii-148: il simile (s'iddio
superba / guardaroba di cesare appiccate. marino, i-158: i superbi edifici de'palagi
vestiti e della biancheria del re. marino, i-186: il marchese di rambugliet,
forse le schiere franche avria tardate. marino, 347: occulto soldato / che
ciascuna tocca la guardia un giorno. marino, 1-47: trovò di guardia e di
fanno al cupido amor trovare inciampo? marino, 3-157: di guardie pungenti armata
in atti vari, in guardie nove. marino, 20-126: nelle sue guardie ha
apena gli ruppe in parte el cimiere. marino, 13-128: le fibbie doppie,
guardamano della spada o della sciabola. marino, 20-397: ruppe lo stocco e gli
difesa. - anche al figur. marino, 275: la dea pudica / corre
si misero in guardia dell'imperadore. marino, i-116: potrebbe il vostro bell'
, che segue costantemente. marino, 309: del ciel collocata in que'
castaido. bembo, 10-vi-101: m. marino ha voluto guastar questo bello ed onorato
piede. marino, 3-70: sì come sagacissimo seguso,
voglie accese / que'baci incontra. marino, 211: donna, io vorrei dir
dal terreno [l'acqua]. marino, 3-162: il palagio d'amor ricco
d'artiglierie minute ai luoghi loro. marino, vii-539: il petto e 'l tergo
. -in costrutto ellittico. marino, 16-215: guernito le man d'arabi
di drappo di seta tutta guarnita. marino, 9-11: su basi di smeraldo
maneggiar ben guarniti e bei cavalli. marino, 16-251: falcato carro..
la bellezza di quel bel sito. marino, 15-86: costei de le malìe
guasta per li difetti de'ministri. marino, vii-420: se in lui [
lacero e guasto in diverse maniere. marino, 11-53: sotto / la manca poppa
leon che rugge e torvo guata. marino, 4-160: fa la scorta per tutto
, si tormentano senza consolazione alcuna. marino, 16-151: portamento ha superbo,
quest'altro non vi sia discaro. marino, i-50: aveva doi stivali in potacchio
suo ritratto condotta da lui a guazzo. marino, vii-171: chiunque l'occhio v'
buonarroti il giovane, i-459: il marino mostro... attuffava, scotendolo sovente
quando bianchera è ne la pupilla sua. marino, i-190: partii di turino con
valor, ond'ei non erra. marino, 368: quel zefiretto che sussurra
-figur. scherz. congiungersi carnalmente. marino, 7-204: col re de'guerrieri entrata
la terra adirato il ciel guerreggia. marino, 14-187: cheggio pace e pietà
in alcun modo non ti cederei. marino, 238: tra molli lini e bianchi
guerriero nelle marziale imprese d'amore. marino, 2-124: restò l'aspetto lor [
: marte, dio della guerra. marino, 7-204: col re de'guerrieri entrata
comparvero in succinta e pura vesta. marino, 2-123: tu, che di
forse colei che guida il giorno. marino, 203: ciprigna /...
da'svevi e poi da'frisi. marino, 2-35: forse intanto il tuo
. ant. maestro di danza. marino, vii-229: ne le danze il guidatore
, rendendole di ciò buon guidardone. marino, 372: qual guiderdon, qual
foco del mio incendio avea raccolto. marino, 4-100: tornan da capo a
. fu mostrato per molte guise. marino, 233: onorar d'altra guisa o
/ che questi nostri fottiventi fanno. marino, 4-219: in quella guisa che dopo
guisa / che non potrà fuggirmi. marino, 7-203: l'ordito intrico in guisa
spessi come tempesta i colpi libra. marino, 13-193: pargoleggianti esserci ti d'
movono i guizzi de i pesci intrigati. marino, vii-95: dilettossi talora di far
'l nocciuolo è sodo e rotondo. marino, 13-230: il guscio aprendo allor
con le guscia de'lupini dolci. marino, vii-395: non si stima ottimo
e prima mai solevi uscir dal guscio. marino, 203: mira, mira poi
già partito e andato in fumo. marino, 305: dolce è ben [il
gusto, / che distingue i sapori. marino, vii-258: in questa [nella
non gusto contaminato da la volontà. marino, 346: non saprei dir.
anche di un singolo artista. marino, xii-396: la vera regola..
volta c'era dentro [il palazzo marino] il fiquelmont a far la pappa
i serragli ed abbatté le porte. marino, 1-5: seguendo ancor tenero i vestigi
, punte di diamante a color turchino. marino, 16-47: di diamante angolar da
2-105: non si condanni dunque il marino,... anzi per modesto si
e il greco e'1 mauro. marino, 9-144: fido ministro del gran
ibleo, e di candore i cigni. marino, 8-5: suggon listesso fior ne'
) è in tutte le cose. marino, vii-104: è infinito, immenso,
, amando, il nostro sire. marino, xiii-73: quel che già da
sta scolpita in mezzo il cuore. marino, 10-79: chiese a la guida adon
figura di qualche animale o terrestre o marino o volatile o di qualche loro parte
, per qualcuno o qualcosa. marino, 251: chi crederà da mortai mano
deh'esemplare in qualche suggetto espressa. marino, 11-152: del vero sembiante essendo
el capo a questa idra di lombardia. marino, 3: l'idra della discordia
, poste per ogni tribù due idrie. marino, 7-163: amor rinfresca con le
di lenti per l'esplorazione del fondo marino. = voce dotta, comp.
che ha mediocre valore artistico. marino, 11-3: che tue lodi garrisca e
nostro col mento poco meno che ignudo. marino, 4-213: ne la guancia sua
luce); fulgido, splendente. marino, 219: rimira ignuda e senza nube
misero compagno, e diligentemente il considerò. marino, 4-221: con larghe fontane il
per troppi le nuvole e l'orizzonte marino hanno l'aria illibata e selvaggia.
agg. letter. illividito. marino, 20-449: la faccia ha bruna e
'l letto nel quale io giaceva. marino, 2-126: il sol ritenne il corso
chiunque rimane successore nel reai trono. marino, 11-3: è gloria e non
ma non però tre diversi iddìi. marino, vii-127: quegli enti...
. 6. leggiadramente. marino, 13-238: dodici segni ed altrettanti mesi
le robe sue et imba- gaiavano. marino, ii-8: vi scongiuro, quanto so
ignudo, molle e tutto imbecellità. marino, xii-473: questa istessa mia bassezza
relazione con una prop. dichiarativa. marino, ii-108: il mondo, imbevuto forse
che questa lettera sia stata scritta dal marino stesso a se medesimo,..
secondi si soffera gielo e s'imbianca. marino, 4-159: d'orrore agghiaccia e
che questo verso sia stato imbolato dal marino a sertorio pepe. battista, ii-222:
tutte a la più chiusa fronda. marino, iii-221: la dispietata belva / nel
tra legni come può s'imbosca. marino, 12-14: tra queste solitudini s'
volta quando si veggono imboschiti e folti. marino, x-7: perché, perché non
luogo i capi imbossolati e i vicecapi. marino, 20-45: scotonsi allor gl'imbossolati
3-857: li apostoli eran stimati imbreachi. marino, v-53: spero camparla per adesso
della vicina sicilia. -aggiogare. marino, 4-222: per gli dragoni, che
mastro pasquin te l'imbroccava giusto. marino, 14-340: raddoppia il colpo e in
'l romano campion l'arena allaga. marino, 20-245: la spalla destra incontr'a
tre, tutti imbrodolati di sangue. marino, xii-547: imbrodolato di fango ed
faldella, 3-432: il priore rosso marino, assistito dal madido sacrestano e da
molto lungi ove il sentier s'imbruna. marino, 10-265: sotto l'ombra de
, / che 'l nostro sole imbruna? marino, 205: già imbruna le
i grilli s'imbucano volentieri, eh? marino, vii-371: imbucansi le serpi,
-ant. intercessore, intermediario. marino, vii-131: benedicavi [o angeli]
arti che della natura sono imitatrici. marino, vii-81: per esser sagaci imitatrici
fuoro in... gran 'maginari. marino, 12-18: è il suo veder
integrità ch'ella s'ha da produrre. marino, i-258: l'imaginative feconde e
assai basso posto di quella prospettiva sfuggente. marino, vii-162: essendole stata dal perfido
/ bradamante cangiata in miglior sesso. marino, 18-104: la notte imaginosa ancora
contra le cose divine e umane. marino, 20-460: in sé tornando il barbaro
, e la ristrinse in pochi. marino, 285: come a parte a parte
-ant. spietato, crudele. marino, 20-412: sdegnò di star tra 'l
fedeli immantinente, / ch'attoniti restar. marino, 14-139: perdon la forza
mortali / e così immedicabili le piaghe. marino, 3-147: che tu ti sia
rimedio infìno allo sperimento della santà. marino, 3-70: il varco e la
e le immoderanze dei suoi creati. marino, i-153: combatte in difesa dell'
la bocca d'atro sangue immonda. marino, xiii-35: terror di lerna,
è del celeste nilo opera e dono. marino, 7-137: gli abitator del pelago
carte non schiccheri o impac- chiuche. marino, x11-66: potrò anch'io affibbiarmi la
impacciati nella guerra con gl'ircani. marino, ii-49: del continuo tengo impacciato
insolito sì, ma caro impaccio. marino, 4-177: fa d'edra fresca un
di paglia (una capanna). marino, 16-5: i rozi affumigati tetti /
-tr. ant. e letter. marino, vii-536: sorse l'aurora e.
a dir male degli 'omicroni'. marino, vii-82: tutti i fanciulli nobili ne'
di partibile e d'impartibile essenzia. marino, vii-118: ha [l'anima]
ogni potenza sarà impaziente di consorte. marino, xiii-88: impaziente è di consorte
. immobilizzato (una persona). marino, xii-41: per rispetto d'un'enfiatura
circolazione (un libro). marino, i-269: questo eccellentissimo ambasciatore parea
sovran de le due labbra impela. marino, 16-141: filato d'oro sì lucente
il capo, un cappello). marino, x-206: di vario piumaggio impenni i
perfezione; innalzare spiritualmente o intellettualmente. marino, 10-240: di corno in corno e
-con riferimento agli influssi degli astri. marino, 10-114: quando questa tua dolce lumiera
fu sola di riprendere l'imperfezzioni del marino, ma di fare a'semplici una superba
, i baci son del cielo. marino, 3-107: forma un fonticel, ch'
la ferita che di fresco era saldata. marino, vii-257: non tutta [dio
aria grossa non si guarisce mai. marino, vii-178: 11 fìgliuol di dio
2. che provoca piaghe. marino, 3-66: la tenera pianta alabastrina /
l'affoga o tu taglia il capresto. marino, ii-8: vi priego..
umile, farsi modesto; avvilirsi. marino, vii-474: che 'l vero dio divenga
arte femminil, ch'amore alletti. marino, vii-90: dee l'accorto pittore
acqua d'elsa impietra molte cose. marino, xiii-277: virtù fatale / spero da
, 3-23: lei veggendo impètra. marino, 4-287: la dea...
il sangue troian la terra impingua. marino, xiii-117: di sangue impinguai superbo
-alimentare (una fiamma). marino, vii-583: ne l'apprensibile elemento,
brandi terge; chi cimieri impiuma. marino, 20-309: ciascun destriero...
il mare, il cielo). marino, 5-142: vedi... in
mentr'altemando meco i passi implica. marino, 6-128: il panaceo / le
a chi lo ciel sor- tilla? marino, 4-258: de l'auree lane i
e col tuo sangue imporporò la rosa. marino, 12-56: la crudeltà d'imporporar
: al carro impone / ingiustissima soma. marino, xiii-312: non è non è
che una sorte di brigate superstiziose. marino, vii-213: il nome istesso di pan
per l'importunità di tanti mascalzoni. marino, i-200: tanti di questi fur-
, e poi nuda esposta al mostro marino. = comp. di impossibile.
io mi rimango in oscurissime tenebre. marino, 14-4: che vai gli augelli impoverir
acqua. -anche al figur. marino, xiii-300: qual'industria fabrile oggi può
, per potersi di nuovo impregnare. marino, 20-80: due coppie ancor la
impregna / e un sapore di frutto marino vivo. -intr. con la
move e sente, / come spungo marino; e indi imprende / ad organar le
che muore e che non può morire. marino, 16-16: poveri specchi..
indugi... a leggerlo. marino, i-13: il dialogo del tasso
che tutti ubbidite al cenno suo. marino, 1-39: d'auree fiamme acceso
man di morte impresso / eternamente. marino, iii-246: ma fuggirmi che prò,
possano stare a paragone d'aldo? marino, i-83: fatti stampare furtivamente senza
(m'imprimavèro). illeggiadrirsi. marino, vi-10: s'imprimavera il mondo al
questo, dandogli l'essenza o di sai marino o d'alume. cattaneo, v-1-241
e vanamente / vittoria s'impromette. marino, xii-157: resta ora che si solleciti
/ supplicando che emendi mia imperizia. marino, vii-122: iddio... suggellò
a casa con tutti questi improvisanti. marino, i-254: si fa come il
imprunare, / e 'ncender vepre. marino, 16-24: di spine e d'ortiche
e contraddizioni a qualunque mio pensiero. marino, i-74: né il murtola di questo
/ né lascierò la tua follia impunita. marino, 4-22: non molto gioirà,
/ e spirti di riposo impazienti. marino, 4-42: l'incendio che '
udir cosa onde il ver meglio intenda. marino, 4-23: di lido in lido
fren de l'ira è sciolto. marino, 7-42: dolcissimamente in suo linguaggio
usò di corno e quella d'oro. marino, vii- 126: cristo,
parla in me, ch'è cristo? marino, vii-185: la vesta insanguinata di
segno dato, da ogni parte. marino, 5-27: depose a piè de l'
cibo e in ozio molle e delicato. marino, 20-283: sembra a l'andar
vedere più a dentro di nessuno. marino, 4-103: in su la notte
e più costante in incolpar se stesso. marino, 12-200: mentre in pensar l'
inespugnabile ed inaccessibile la rocca di san marino. -che non può essere visitato
passi cristallo e genma soda e dura. marino, 8-115: dividale, se può
inaccessa, la tenebra è chiarezza. marino, 328: non vive petto a venere
, ma doglia immensa e vasta. marino, vi-25: rabbioso vincitor non prezza
2. render bianco, imbiancare. marino, 14-175: io non credo che foschi
: la caratteristica del monte di san marino è quella di sorgere a un certo momento
. letter. cingere, inghirlandare. marino, 5-89: a l'errante crin tenero
-piegare in forma di anello. marino, iii-5: innanellando / in squallid'orbi
popolare di navi. marino, vi-31: 'l sommo impero / de'
-intr. con la particella pronom. marino, vii-96: qual labro è che non
inargenti, e 'l ciel indori. marino, vii-402: la luna col suo
onde sforzato alfin l'assalto lascia. marino, 12-15: dipse, an- fisbene
dolce aura / il verde innaura. marino, 15-25: il sol già poggia
avido, reso avido. marino, 7-216: o quanti fur dei giovinetti
aver un bezzo da passar traghetto. marino, v-4: ogni vostra canzon miracolosa
congiungere, unire; stringere insieme. marino, x-241: che sarà poi, che
d'ogni sorte frutti ottimamente incalmati. marino, x-4: ecco borea importuno, armato
cui maestra man l'incalmo pose. marino, 345: dovunque il guardo fermi,
e sentire quel che le s'impreca. marino, berare qualcuno da un incanto o
che di neve incanutisca l'anno. marino, 330: incanutisce la nevosa bruma.
/ questa vostra città resti incapace. marino, xi-40: in voi si conosce.
non completo, carbonizzare. marino, 16-111: ferve in guisa colà l'
grandissimo incarco delle ripe che rovinano. marino, 2-16: sì alto e sì
a giovenil pensier sol par convegna. marino, 2-6: ne la cruda magion
odore dei soffritti. -sostant. marino, 20-334: su la cresta de l'
per cortesia, tanto son villane. marino, 14-165: nel sangue umano [il
varie condizioni accordate dal comune di san marino agli uomini di busignano. «
la maggior parte delle loro azioni amorose. marino, 4-164: mirasi punto incautamente il
aspro, duro e ruvido sasso. marino, xiii-141: volpe malvagia, che'l
, ma ponesi solo l'unguento. marino, vii-507: incide [il chirurgo]
. letter. offuscare, oscurare. marino, vi-38: già si vede in turbinato
pronom. ridursi in cenere. marino, xiii-93: per lui di sion perfida
ciò fare, incenerire i voglio. marino, 9-91: il corpo incenerir pur deve
. decadere, andare in rovina. marino, 4-20: sorser tant'armi e tanti
/ d'amarissimo pianto eterna fonte. marino, xiii-53: di furore insano /
i membri a morte infievoliti e lassi. marino, 6-131: se stessa inchina,
di questo viver rio verso marocco. marino, 14-313: par già la notte
fuor di se stesso pareva parlare. marino, i-280: mosso dal grido delle
la terra inchine / ferma le ciglia. marino, vi-85: co 'l fervor
di colpo (un'automobile). marino, xiii-83: de l'aureo carro le
non ha latino o greco inchiostro. marino, 7-190: qual trastullo maggior, ciprigna
qualità de la dama da lodarsi. marino, 15-206: senza capo e signor,
e 'l parlar per mezzo incise. marino, 4-154: senz'alcuna pietà,
, or le consumi ed arda. marino, vii-507: spesso accorto chirurgo,
l'intelletto umano non può agiugnere. marino, vii-140: iddio,..
, invisibile, incirconscrittibile, incomprensibile. marino, vii-104: è infinito, immenso
straordinariamente esteso, immenso, sconfinato. marino, viii-8: ma quando ancor fosse intiero
gnano generati nuovi serpenti in terra. marino, 13-5: smembrata la vipera e
acclimarlo; bonificare un terreno. marino, 7-106: a l'opra naturai cultrice
con un sol colpo asia felice. marino, 18-230: forbisce a dura cote
subito il vicario l'incolpato prete. marino, 4-77: s'egli è ver
. plaga, terreno incolto. marino, 337: stupir l'abitatrici / de
/ infette di veneno arme mortali. marino, i-135: l'illustrissimo signor cardinale
battaglie notturne con l'esempio de'germani. marino, xiii-152: chi può dir
veritade de'essere senpice e incomposta. marino, 11-88: incomposta bellezza e semplicetta
d'una sustanza densissima e solidissima. marino, i-185: ardeva quel fuoco inconsumabile
guisa di fuoco che subito s'appiglia. marino, vii-372: in virtù di quel
urtare scontrandosi. - anche sostant. marino, 15-145: qual tauro, s'egli
/ penso voltarmi e ritentar di novo. marino, iii-215: amor figlio d'un
incontro a me sedea / madonna. marino, 10-84: il livor tè d'in-
e molossi, ed ogni incontro abbatte. marino, iii-210: maledican quel muro,
, mi parse non inconveniente che come dio marino predicesse quelle cose ad un fiume.
dall'ira acceso il dardo incorda. marino, 20-38: la saetta / con l'
, che diè pace alla chiesa. marino, 356: del basso regno io t'
luce alme leggiadre e belle. marino, n-66: miri lo splendor che l'
mancanza di estensione spaziale. marino, vii-124: [l'angiolo] somiglia
l'occhio, l'espressione). marino, 8-30: spesso a un nido di
secondo loro non si fa cosa alcuna. marino, ii-113: ben tu per
di color cremisi, rosso vivo. marino, 20-68: la cui morbida pelle era
, parenti, facilità ed amici. marino, xiii-282: spettator, non t'incresca
questi ricci, il volto incresperà. marino, xiii-212: la guancia increspa al
partic.: ghiacciato, congelato. marino, 11-77: da'pigri trioni ove di
romito che incrocicchiate le gambe legge. marino, 12-176: abbassa gli occhi per
avversione per la cultura, oscurantismo. marino, xiii-189: nobilmente informai / di costume
-sciatteria, incuria, rozzezza. marino, 6-46: van le vergini belle a
che incurva i lati al tondo. marino, 19-189: ripiegata in arco / la
colla troppa gravità della dottrina sua. marino, 4-70: le man torcendo e 'n
altri argomenti che de la vostra indegnità. marino, 14-279: ogni disagguaglianza amor adegua
si ritira indentro verso mezo giorno. marino, iii-9: l'archetto, / che
a legar il garzon di lor catene. marino, 1-3: dettami tu del giovinetto
diamante; adamantino, cristallino. marino, iii-25: scossesi dalla chioma il rigid'
indice per alfabeto a benefizio pubblico. marino, 13-245: tutto scritto e notato
/ un amoroso vento di sospiri. marino, 15-127: ne l'estremità de'
loco / in dietro in dietro. marino, i-244: chiamata da giove nella
d'arme e di sembianza indifferenti. marino, xx-201: s'è ver che quei
, sarebbono stati un'azion sola. marino, vii-155: essendo state tutte l'operazioni
trovandola (come stimo) onesta. marino, xii- 323: se al.
sentimento, un'idea). marino, 17-64: nel volto ancor tra chiaro
-che costituisce una realtà individuale. marino, vii-85: [pittura e scultura hanno
quale ha origine ogni amoroso ardore. marino, vii-103: il raggio...
mai. -ant. saldamente. marino, 7-115: verdeggia il crine e con
delicato, gradevole, soave. marino, 7-106: a l'opra naturai cultrice
che erano usciti fuori s'indolcivano. marino, vii-294: se per esso [
del ferro la stagion s'indori. marino, xiii-116: salve sacro cultor del
fino a due ore di notte. marino, 5-95: la feconda radice,
mandi, e ti richieggia ed inviti? marino, vii-118: il corpo di socrate
i mattoni s'induravano nel fuoco. marino, vii-503: fresca piaga saldar, quand'
le man piene all'altrui sacculo. marino, vi-33: né prendea
la pioggia indurata in freddo gelo. marino, 10-189: neve indurata in freddi
oro più che lo stesso metallo indurato. marino, xi-41: voi, abituati nel
merci e nuovo oro arrischia ancora. marino, 1-58: o stolto quanto industre
/ di celeste liquor le celle empiendo. marino, xiii-148: la volpe, sua
, / ci inebriava, questo / odore marino. -figur. annebbiare la mente
sì largo calar d'un comacchione. marino, x-256: già per te veggio inecclissar
2. tr. oscurare. marino, xiii-109: questi è il sol che
il giorno in cieca notte entrai. marino, 3-79: de le stelle ineclissate e
, perocché ci è padre celeste. marino, vi-59: ineffabilemente il petto infiamma
ineccepibile, inappuntabile, perfetto. marino, vii-134: pensava, nelle proprie forze
odore non sai se palustre o marino. moravia, iv-290: il suo spirito
ne l'arme infaticabile ed invitto. marino, 361: sei più rigida e sorda
d'eterna infamia oggi se'reda. marino, vii-481: son de l'iniqua corte
ragione quasi inesplicabili dal signor keplero. marino, vii-264: la voce dell'uomo
2. per simil. inestinguibile. marino, vii-34: è fontana di luce inessiccabile
che era per mala via risuscitò. marino, vii-84: il marmoraio non può
il peccato per non infam- margli. marino, xiii-243: il ferro uccide, ma
21-16: né sì saldo all'impeto marino / l'acrocerauno d'infamato nome,
-infantatissima e di un graziosissimo bambino. marino, 262: mai lo spaventò di leonessa
: / che battezzi l'infante. marino, vii-467: cantiam lo sdegno /
. -infierire, incrudelire. marino, xi-46: chi vi ha condotti a
tenevano preso e inferriato san filippo. marino, vii-279: canta cristo, inferrato
. tutta / infestava l'arcadia. marino, xiii-35: fero cinghiai, che i
gelidi aquiloni / infestavano il mare. marino, xi-11: non è già questa
non sia da alcuno dolore infestato. marino, 4-223: di colei che le
, corruttore (il demonio). marino, vii-283: con la musica della croce
terroso o metallico, formato dall'acido marino o aereo, infettasse notabilmente i sali
, ed ammorbato anco il core. marino, iii-155: l'ingordo piton.
quegli fornì l'argine al reno. marino, vii-389: né infingardì le membra
, sopportò pazientemente i voler suoi. marino, 12-59: la tua diva,
rimbomba e orribilmente arde e sfavilla. marino, 7-87: de l'altrui vista insidiosa
gli ignoti / cheta s'avolge. marino, 6-161: cieco ei s'infinge sol
sue voci vive e suoi santi sospiri. marino, vii-506: ciò che non è
volte ce gli offerisce per grazia. marino, vii-84: il dipintore può infinite
all'infinito, volto al piatto orizzonte marino. calvino, 8-43: potevano discutere
per vera pietà, qual per infìnta. marino, 4-186: d'allegrezza astutamente infinta
stagion che 'nfiora e rinnovella il mondo. marino, 14-223: giardin, che di
alto e di stelle s'infiora. marino, 11-58: folgoreggia il bel volto
, l'infistolirle, l'inacerbirle. marino, vii-293: strofinando e stropicciando le
son le influenzie eterne e belle? marino, 1-31: contro gli armò crude influenze
cioè nati sotto la sua potestà. marino, 11-116: a lei di questo giro
influiscano cose particularissime i setti pianeti. marino, 5-45: il più bel de'
germoglia tutti gli alberi e le erbe. marino, 223: non tocca erba il
con quelle terre che correndo infonde. marino, vi-27: il tago e 'l
forma, / di lubrici cilindri il sai marino; / d'alcali anch'egli e
informa, regge e mantiene l'universo. marino, 3-106: 11 primo cielo [
aria d'impression maligne e felle. marino, 18-89: d'affetto gentil, mentre
, strana cosa verremo a dire. marino, x-246: sembri... /
, informato dalla mano del buonarroti. marino, vii-199: gloriarvi...
dormono forche informi e le balene. marino, 13-196: soglion con tirsi e
ed il papa stava infra due. marino, 4-48: pensoso e tristo infra sospetto
siccome fae uno animale ch'ee appellato lepus marino. cellini, 1-46 (122)
più s'aghiaccia el lor vapore. marino, 13-158: mesce il vin con quel
.. da amore che da odio. marino, 11-213: pensa se la
non si possan da l'inganno. marino, xiii-13: or in più strane
passare dall'infanzia all'adolescenza. marino, 3-24: molli d'ambrosia e di
s'ingavonava e sbruffava come un mostro marino. bocchelli, ii-248: il timone non
nacque. -per metonimia. marino, xiii-115: terror del mondo, la
dalla natura, vera capomaestra e ingegnerà. marino, 19-337: vennevi ancor del ciel
, portando trofei d'oro e corone. marino, 11-189: spesso la notte infra
fra gl'ingegnosi pesci, ecco il marino / riccio, che quelle spine ond'
, apportare in quantità maggiore. marino, 16-187: serenò l'aria in apparire
ingemma in pindo vergine ca- mena. marino, x-241: l'istro, che di
che t'ho ingenerato e allevato. marino, 16-232: alinda era costei,
-in senso concreto: voragine; gorgo marino. guido delle colonne volgar.,
alta voce con le bigoncie chiamavano. marino, 6-60: egli inginocchion le terga
ruvida srenda e fier cespuglio ingiunca. marino, 15-35: ingiunca il suol l'erba
tutta la terra ingioncata e coverta. marino, xiii-60: a quel cristo oltraggiato,
/ fortuna ingiuriosa al lito infausto. marino, 13-118: fortuna ingiuriosa, i'non
a sé né agli altri). marino, xiii-121: pensar tincrebbe, / che
-con passione, con desiderio sensuale. marino, 11-35: l'anima nata infra l'
più ingordo incontro ei mi venia. marino, xiii-142: cerbero ingordo, le
normale! -per metonimia. marino, xiii-264: o quante volte..
alle fatiche insopportabili di questo mondo. marino, xiii-14: l'ingorde passioni,
e per uscir tenta ogni strada. marino, 19-243: il rio volubile s'
voi. -figur. marino, vii-421: nel punto estremo alle fauci
dovreste tenermi in luogo di fratello. marino, xiii-186: la pompa è questa
. gonfio (una vela). marino, ii1-6: curva il seno / da'
la pedina rinfrescata lasciando la scia di marino. in attesa che scoppi l'allegria del
bargello, la sposò per innamoramento. marino, i-48: il primo [libro]
canuto or pargoleggia e vecchio amante. marino, 14-368: egli è quei che qual
e perché sempre lasso chiamo morte. marino, 1-21: per varcar l'ombre
tegno, e più non ti contrasto. marino, i-13: dee contentarsi ch'io
/ a la nepote de'famosi augusti. marino, x-212: così dicean, felicemente
-per estens. avvolgere, arrotolare. marino, 345: prende ad innaspar filze di
sempre le zampe palleggiava e innaspa. marino, 20-337: con tanta maestria le
altro innaspa. -sostant. marino, vii-233: col belato l'agnella ed
. - anche al figur. marino, vii-180: o lino santissimo seminato in
addetta all'aspo, aspatrice. marino, 18-28: la parca innaspatrice interi /
, né croce, ma l'amore. marino, 9-123: chiuderà giano ed aprirà
] inestò sesso e animo virile. marino, 17-48: mi vieta avaro fato
lo scrittore, insieme col lodar soverchiamente il marino biasimando soverchiamente me, viene ad innestar
municipio. -unione spirituale. marino, 12-76: de l'alme il caro
per mordere, e questi ammazziamo. marino, 1-157: non nutre il terren
quanto da capo tutti i rametti. marino, 14-250: ad inocchiar quell'arboscel
rottura in due siti sofferta dal fiotto marino e per l'innoltramento di lui nelle
di novembre. -figur. marino, xii-436: mi fo arditamente a credere
/ mi son invidi e scarsi. marino, 17-79: del vulgo de'capei,
(non so come) abbonda. marino, 3-62: va come cinzia inculta
stessi o per fuggire odio altrui. marino, xi-8: innovellando astutamente la malvagità
e di ritirarsi. -tr. marino, 1-45: cerca del bel ciglio e
anche di meraviglia, di stupore. marino, vii-483: poria [quel mostro]
, solinga, inospita e selvaggia. marino, 18-156: di seguitar deh lassa /
, malsano (il clima). marino, 3-130: qual è clima sì inospito
ei s'arretra e 'l viso inostra. marino, 8-128: quel bel vermiglio,
il curvo grembo e rugiadoso al lume. marino, 2-67: [il sole]
come perla che s'indori e inostri. marino, 16-140: la guancia, com'
in scompartimenti di forma quadrata. marino, 6-21: con giusta misura arte leggiadra
ampie strade onde il giardin s'inquadra. marino, 12-160: ghirlandato di pergole costrutte
a modo de li sagii antiqui. marino, 15-120: sessantaquattro case [ha il
, se non ne facea strazio. marino, xiii-6: o come in vaga conca
restare immobile, attonito, impietrito. marino, xiii-39: di dolor cade e di
l'animo, la mente). marino, xiii-295: pur l'essere insassita /
13-20: fa la discorsa a san marino quando s'insedia la reggenza, /
più folto e denso bosco inselva. marino, 17-50: salvo a diana sol,
, che quaggiù nulla s'insempre. marino, 20-328: ha costui...
/ lacerato il lasciaro ed insepultó. marino, 13-38: le campagne d'intorno
dar gravi colpi di mortai ferute. marino, xiii-84: lo strai che mi trafisse
insieme insieme guadagnarsi l'aura popolare. marino, 4-156: in un corpo me-
piato costasse al comune di s. marino, per deviare da tutte le reti
insignorirsi de l'animo e farsene tiranno. marino, vii- 483: i tranquilli
il core, inspira gli polmoni. marino, 13-53: sopra il corpo incurvossi e
ant. e letter. soffiare. marino, 4-178: inspira da lo spirto innamorato
lo più superficiale; ulcera. marino, 18-80: i colpi altrui non cura
memoria, nell'animo; inculcare. marino, vii-486: ciò che d'aver veduto
la cuccaia / ov'or s'intana. marino, vii-371: intanansi i mostri.
navi fornite, che stanze intappezzate! marino, 16-56: in trono eminente e di
faldella, 8-143: pare fastidioso al vecchio marino, che restando lui in terra ferma
cassa armonica (della cetra). marino, vii-308: entra... con
virtù visiva. trattato del comune di san marino col cardinale di tiano [in delfico
e li guardò con molta integrità. marino, xii-336: priegovi intanto per farmi passar
contrappone solitamente a manuale). marino, vii-83: più è difficile e maggior
di poco intelligente della lingua latina. marino, i-310: i due disegni di
n. 4). marino, vii-384: gli allievi della platonica scuola
rendè l'acerbità de gli anni. marino, 14-37: gravida disperse ed abortivi
'1 tuo timore intempestivo ornai. marino, 18-227: tardi con questi tuoi
avverb. intempestivamente, inopportunamente. marino, xiii-272: intempestivo entro il canuto ingegno
che d'ogn'intorno orribile s'intende. marino, 7-166: con guardo a nutrir
penna per voi sì raro intese. marino, 4-131: ricco d'or per
, così ciascuno intensissimo le mira. marino, 6-17: in ogni parte /
impetrassi grazia per questi graziosi messi. marino, 4-126: fa con lagrimette e con
avere intercetto il denaro del fisco. marino, 16-198: lo facea / tra
singhiozzi ch'a lei l'ambascia porse. marino, 15-49: è di caratteri funesti
all'interdetto pome alzar la mano. marino, iii-14: provò sisifo assiso /
donnetta, accanto alla sua interezza di marino di una regione solare, ella era
lo sguardo, il pensiero). marino, 2-1x1: là dove pria s'affissa
rimini con la serenissima repubblica di san marino. 2. condizione di ciò che
g. averani, i-194: del giunco marino convien favellarne in altra adunanza, giacché
, quando potrò io finir di stupire? marino, 7-59: osservando de'martelli i
, non pur foco e fiamma. marino, vii-105: iddio in un'istante commanda
ali aperte e a calare intesa. marino, 7-44: il miser rosignuol quanto
consorte, e la parola ascolta. marino, 8-82: mentre ha gli occhi al
intesti e di bei fiori ordire. marino, 6-134: trapunto ad ago o pur
fiate per giorno con vino alquanto intiepidito. marino, 338: or andianne,
: son gli intimi i minori. marino, 4-277: passò di pluto a l'
che si dilettano di ben dire. marino, xxx-5-9: veggio ornai che 'l sol
, talora malaccortamente s'intiran- nisce. marino, xi-76: s'un'eretico s'impossessasse
grigie. -per simil. marino, i-193: imbrodolato di fango e intonicato
fin qui per vie non conte. marino, iii-192: tra quella casa e
qualche intoppo non gli sia successo. marino, xii-612: restandogli assaissime opere incominciate,
cieli e a l'infinito m'ergo. marino, 12-40: come passi o la
). -anche al figur. marino, 4-263: dopo questo parlar la fronte
bolenzie altrui intorbidarsi il suo stato. marino, 18-200: ogni sua gioia intorbidò
uccidere cervi intorniandoli con molti fuochi. marino, 320: sol cielo e mare
/ fa il suo palazzo orribilmente adorno. marino, vii-481: circonda il tetto intorno
stupente gli viperi e intortigliati serpi. marino, 8-28: d'ambra tersa e sottile
marino, 20-63: danzò con arte tanta e
, equivoco; discordia, litigio. marino, xii-305: ben farei volentieri qualsivoglia cosa
noi, e la magnifica comunità de san marino, et alla intrinsechezza, con federazione
una salsa di sugaccio con sangue di can marino... è per quelle genti
alti gridi i monti e i piani. marino, 19-167: d'urli sì terribili
una porta, e fa stragi inudite. marino, xi-97: voi nel detto libretto
difendersi di sopra dalla inusitata pioggia. marino, 346: stupisce e pensa e tace
m'intenerisco. giannone, 1-ii-418: marino feccia testifica aver egli veduto molti istromenti
sì dolce liquor la sete indusse. marino, 320: cerere bella, / de
, tutto con questo artificio di fuoco. marino, xii-210: mi maraviglio bene che
i circostanti sorriso, così rispose. marino, iii-249: umile inver'lo ciel
novella, a veder fare al calcio. marino, 4-25: stimulando i musici corsieri
e per l'adversa fortuna invilito. marino, x-35: invilito e vinto, /
men bello e men dilettevole di questo. marino, 1-137: per l'elci folte
mancò lui di quel superno messo. marino, viii-98: per ogni bettola girandole ricamate
genti restassero per questo là immobili. marino, xii-323: aspetto ancora con le
è contenuta e quello è il contenente. marino, xii-39: essendo la dipintura assai
giri avolge / d'intorno al capo. marino, 2-121: si discinga e spogli
antonomasia la sacra sindone). marino, vii-182: con qual cuore t'adoro
poli / atra nebbia ne 'nvoli? marino, 13-149: fittosi in grembo il volto
giorni e colle muse io vivo. marino, xiii-12: sorge la notte ombrosa,
; né, ahimè, il velivolo marino romba alla riva sul punto d'involarsi
a seguire la traccia dello involatore. marino, 320: al caro furto inteso
andasse raggranellando fino alle cose rifiutate. marino, xii-603: [l'imitazione] non
qui giunto, o per qual via. marino, vii-272: il che nondimeno eglino
, innanzi a tutti oltre si spinge. marino, 4-41: in reticella d'or
al cosiddetto accusativo alla greca. marino, 5-94: già di squallide serpi il
'1 mira e non gli parla. marino, 3-128: qual meraviglia è questa,
fatto / di rozza stianza o di giunco marino. magalotti, 7-175: ho poi
nelle tenebre sue con tali ombrose. marino, 10-268: nebbia d'orror caliginoso
ben quanto error t'involve e ingombra. marino, vii-475: questo la mente ancor
quai modi, or narrerotti avanti. marino, 221: i'sento 11 rosignuol
: tutta questa tempesta [descritta dal marino] è iperbolica, ditirambica e fanatica.
posizione verticale che mantengono nuotando; cavalluccio marino. landino [plinio]
salata un ippocampo, o sia cavalletto marino vivo, quale è ancor vivo.
v.]: 'ippocampo'o 'cavallo marino ', che nel capo e nel collo
. 'hippocampus brevirostris 'o 'cavalluccio marino '. singolare pesce che si usa
. fornì all'arte motivo del cavallo marino a gran coda di pesce. gozzano,
il petto del perpetuo / anelito marino. = voce dotta, lat
e y. & \ inoq 'mostro marino '; cfr. fr.
della vulva delle cavalle in calore. marino, 13-n: fra gli altri velen,
/ susciterà ver me ceneri spente. marino, iii-246: non me, lasso
653: il fresco murmure / marino effonderà dell'usignuolo / la serena conchiglia
.. l'iringio e montano e marino, il zafferano saracinesco, il ranoncolo.
beltà, ne paté ogn'altra scempio. marino, 11-63: ecco del tebro una
i più strani di lontano paese. marino, xii-475: sì fatti studi tirano
un poema, uno scritto). marino, ii-54: di necessità ne segue che
l'anima mia della grazia tua. marino, xiii-172: i campi di virtù
le ferite e gli ultimi dolori. marino, xiii-77: ecco come con lui
. -anche al figur. marino, xiii-116: salve, sacro cultor del
, di avversione, di ripugnanza. marino, xiii-302: forse il rigor, che
nostri vizi, i nostri mondani costumi. marino, 20-351: ch'ardire e vigore
punti di uguale salinità di un bacino marino sia in superficie sia alle varie profondità
. grandeggiare, torreggiare. marino, 19-137: ben si scorge il crudel
a colei che gli fuggiva inante. marino, vii-105: iddio in un'istante
nipote, ignorantissimo e da bene. marino, i-220: io sono stuffo del
3. zool. ant. istrice marino: piccolo animale affine ai ricci e
. /... d'un istrice marino / una spina lucente, onde tu
mi fu portato in livorno un animaletto marino,... a cui piacemi di
a cui piacemi di dar nome di spinoso marino 0 d'istrice marino. questo avea
nome di spinoso marino 0 d'istrice marino. questo avea il ventre per di sotto
, usi al disagio e toleranti. marino, 20-423: vulgo imbelle essendo e mal
bianco de'tedeschi e de'francesi. marino, xii-605: cotali sono gridili, de'
è parlata anche nella repubblica di san marino, nello stato della città del vaticano
lo sollecita con caldissime ed iterate lettere. marino, 14-70: con quai segni d'
carne, carne ammazza, ammazza. marino, 2-7: già l'augel mattutin.
che riguarda un viaggio. marino, i-196: eccovi raccontata una gran parte
stare pure fermo nel buono proposito. marino, i-190: io vi farò qui
, ad indicare 1 denti di cane marino, detti per abuso 'glossopetre '.
paravento di seta chiarissimo, giocondissimo, marino ed ittiologico, pieno di crostacei e
e del cretacico, adattati all'ambiente marino; avevano corpo pesciforme rivestito di pelle
si tinse di color di rose. marino, 8-129: siede nel sommo de l'
calore / tormentoso. -figur. marino, 3-12: a ber su gli orli
una nera gentil nota vi feo. marino, 202: con l'acceso labro /
/ sbuca fuor d'una macchia. marino, 12-46: non so in qual sacro
udito e quello dell'equilibrio. marino, 7-12: né men certo è de
di xà3pa£ -axo? * lupo marino '. labradite, sf. miner
gentili. -piccolo imbroglio. marino, xi-43: se voi, che siete
, / tendon tra gli odoriferi ginepri. marino, 13-186: avevan quivi ai semplici
inutilmente (il tempo). marino, 19-33: vider sovente in bei soggiorni
lacerare e dilaniare tutti i buoni. marino, 1-152: hanno colà tra mille insidie
non contento... di lacerare il marino, ha voluto sfogare lo sdegno contro
dei lungarni. -figur. marino, xiii-131: la mia penna illustre /
semplici piegature e rotondità di membra. marino, vii-246: quel ch'è dalla
si diminuisce accumunandosi con un altro. marino, xii- 245: qualora si
di calor e di giel vicenda alterna. marino, 10-63: quelle le parche son
rappresenta il resto di un antico bacino marino. -lago termocarsico-. lago epiglaciale,
di sei sporche laidezze in fila. marino, xii-84: se si parla delle
che si prema o si lambicchi. marino, 6-150: la diligenza i fior dal
di quei meschin che liti fanno. marino, xii-564: la stanza non è commoda
nodo nella tracheia e causino tosse. marino, xiii-36: su l'anca / gira
parti divisi,... l'elefante marino, il melanzio, la lamia,
melanzio, la lamia, il bue marino, il montone, l'huomo marino,
bue marino, il montone, l'huomo marino, i tritoni. c. dati
. xà (i. ta * mostro marino, pescecane '. làmia3
nome dato talvolta ai denti di cane marino fossili, assai più convenevole che non
-gli occhi, lo sguardo. marino, xiii-253: felice e cara stampa,
col leone infocato in alto ascende. marino, vii-519: già la notte sparìa,
di san felice, e nel nazaretto. marino, 17-35: di perle e rubin
avea lor prima intorno al petto accolte. marino, xiii-261: già del volto in
contr'a forza nemica e frode scampo. marino, vii-397: aggiunge...
una / tresca troppo gentil: messer marino, / che pensa anch'ei sballar
alfamministrazione della giustizia: magistrato. marino, 230: le lance, use a
son torte. -tribunale. marino, vii-388: volse passando dalla corona all'
'l timor le speranze eran sospese. marino, 2-119: ancor vacillante in dubbia
, usata per raccogliere campioni del fondo marino. dizionario di marina, 379:
uncino, per raccoglier campioni del fondo marino dove viene spinta. -lancia di
con lancioni, ronche e spiedi. marino, 20-361: con la man robusta
, rovinosamente quasi conio lo fesse. marino, 14-16: adopran parte e mazzafrusti e
vaso di creta che si colloca sul fondo marino per adescare i polipi; orciolo.
sguardo, l'occhio). marino, vii-586: torcendo i languidetti giri,
, / assetate languir l'erbe rimira. marino, 205: già imbruna le contrade
11. volgere lentamente al tramonto. marino, 205: già imbruna le contrade /
. sopra questa strada vi aspetto? marino, iii-160: langue ei...
guarda 1 lanosi / tuoi greggi. marino, 4-259: attende ch'ogni pecora
ci fanno la causa d'ogni male. marino, v-37: mentre io raccolgo rime
denti per farti regittar tutto il boccone. marino, 19-129: un pavimento lucido traspare
copiosamente per tutte le pubbliche strade. marino, 14-144: addita il loco /
squisitezza. -figur. sudiciume. marino, xii-535: la patrona, come quella
nel lor animo [ovidio e il marino] lo trasfusero ne'loro versi.
di conforto. -per sineddoche. marino, i-276: ho qui doimila scudi d'
s'odon fremendo errar larve maligne. marino, vii-491: quai fantasmi, quai
città a persone indegne e incapaci. marino, vii-84: lascio che ne'palagi e
al letto e lasciar di leggere. marino, 256: se quel sen piagasti
casa piena di puttane e rollane. marino, i-123: se ha qualche cosetta di
2. dimin. las civétta. marino, xii-189: l'adone penso senz'altro
esercitava la sua lascivia e sfacciatezza. marino, 12-210: porta ognor, senza legge
come la chiamava e l'elogiava il marino, una sensualità sospirosa e deliquescente pur
12. dimin. lasciviétta. marino, xii-415: che vi sia dentro nell'
/ temprano a prova lascivette note. marino, 11-17: bellezza dona e leggiadria
del cane per lassarlo alle fiere. marino, 12-109: ha l'arco in
nel ben felice della somma altezza. marino, vii-280: dopo la sua lunga lassezza
/ colà rivolse vacillando il passo. marino, 16-168: in un canton del
si sta sempre mai per cacciar fuora. marino, vii- 106: l'imperatore
simulazioni che dentro nascose vi sono. marino, 14-83: il ferro poi, che
— per lo più sostant. marino, v-22: sei si bravo latinante.
lati del ventre, [quell'animaletto marino] era tutto circondato come da tanti
breve del giorno. -sostant. marino, 12-180: va pur seco e mai
sangue. -imperversare, scatenarsi. marino, 3-99: più latra in ciel sirio
guarderia 'l passo il latrator vorace. marino, iii-14: il latrator trifauce / la
/ copriva il latte delle belle membra. marino, 16-79: ne la fronte purissima
madre di questa giovane lo recò a frate marino. crescenzi volgar., 9-3:
imperiali, 4-45: il salso umor marino / fa in vaga mostra biancheggiar d'
-premiato con la corona di alloro. marino, 11-121: di trionfi laureati altero /
, / per risaldar le piaghe. marino, xii-608: la susanna distinta in
lavacro de'peccati e la risurrezione. marino, xiii-230: ma che rileva affligermi
qual è posta nel capo zumemalazoli. marino, 16-27: il campanil, sublime e
che mi si scoppia il cuore. marino, ii-87: ancorché la bocca arrabbi di
, il niellato ed il stornello. marino, 20-359: veste mantel tutto leardo
altro, se non con dolcezza. marino, vii-90: non già ch'elleno
affettata, leziosa di uno stile. marino, vii-419: era rozo ed informe il
d'intenti; unione, coesione. marino, xi-114: le stravaganze fanno bello il
millione e dugento cinquanta mila scudi. marino, xiii-216: don mecenate mi fè
ben ligati con fette di seta. marino, 10-152: entraro in galleria reale,
. -fiocco, nodo. marino, iii-9: a l'usanza persa /
senza legge. -disordinatamente. marino, 288: le chiome, senza legge
uomo. carducci, iii-7-372: * divo marino patrono et libertatis auctori 'dice con
4 il fuoco 'sono primo. marino, vii-127: quel che nel salmo,
, ed allora otterrai il primo luogo. marino, iii-248: del crin vago i
e senza peso di mortalità. marino, 4-288: in questo mezo io
gli diede il modo di ritrovarsi seco. marino, 5-79: vago è del bello
de'cittadini, di quel reggimento amatori. marino, vii-86: né dirò i beni
. -struttura del letto. marino, 7-198: verran con impeto a quell'
esploratori, passò nell'isola di deio. marino, i-55: egli,
nuova lena e di freschi propositi. marino, 7-38: diresti mai che tanta lena
la capacità, non operare più. marino, xiii-33: la man robusta, che
sia più facile e più in pronto. marino, 242: lentan nel gran conflitto
di montagna: puma. -leone marino: otaria. amari, 1-2-305:
di febbraio (1282) un leon marino portato ad orvieto prognosticasse co'suoi pianti
, granchio leone: varietà di gambero marino, così denominata per l'aspetto e
i cenni d'una femina s'aghiaccia. marino, 322: oh quanto meglio
fosse che, allora quando il lumacone marino tiene distese e allungate le due coma
il gruppo 4 uccello lepre, lepre marino, levrot '... qui il
lesso e il resto a rosto. marino, v-53: spero camparla per adesso,
/... esci al sereno. marino, 13-258: mandami tra i centauri
. -eterno letargo: la morte. marino, vii-569: cala la spada orribile e
chiaro di virtù che d'ostro. marino, n-170: né vietar potrà mai
classe appresso il più de'mercatanti. marino, v-26: per voler fare il letteruto
di oceano o di lago: fondo marino o lacustre. petrarca, 164-4:
-anche: piccola tribuna; coro. marino, 13-243: a piè di questa un
in capo, e così fecero. marino, n-8: l'augelle querule e lascive
un bancheruolo per levarci per vinezia. marino, ii-33: m'avvisi se potrà
: - che cagione / muove messer marino a far fermare / qui in firenze
: indole, carattere, temperamento. marino, i-io: né così picciolo è il
1-2-97: -che cagione / muove messer marino a far fermare / qui in firenze
sm. nel linguaggio biblico, mostro marino immaginario di dimensioni e forza enormi,
riporta a qualche specie di enorme mostro marino. la grafia italiana 'leviatàn '
persone onorate, li dice villania. marino, ii-37: io mi risolvo di parlarne
- per estens.: brindare. marino, 1-166: adon solve il digiuno e
di formar ciò che le piace. marino, 10-121: queste d'etate e di
primo lasciar questa lunga usanza mia. marino, xi-14: ho stimato.
officio e voltatosi, rigridava: viva san marino e la sua repubblica! e un
parte alla quale inchina il peso. marino, 18-3: l'anima afflitta in sì
di ciascun l'errore e 'l merto. marino, 10-132: l'altra, che
/ spessi come tempesta i colpi libra. marino, 1-83: troppo son, dice
. porre sulla bilancia, pesare. marino, 1-94: qual de'germi purpurei i
con equità, con imparzialità. marino, x-166: le lance, che l'
co'corpi de'quali sono estremità. marino, xiii-222: se la linea maggior
chiaramente la eccel- lenzia dell'artefice. marino, xxx-5-9: tratteggiando il ciel con
6. immagine, parvenza. marino, vii-101: chi è che non ravvisi
muta eloquenza ne'suoi gesti espresse. marino, 5-1: l'umana lingua è
sottigliezza, è chiamato un delicato pesce marino, somigliante alla sogliola.
risplendere, sfolgorare, lampeggiare. marino, 4-236: venga là tra le piagge
4. zool. liocorno di mare o marino: mono- donte.
leonato, che noi vogliam dire. marino, i-51: aveva il reverendissimo in
/ si liquefaccia o vesta irsuta fronte marino, 8-88: fa'che com'aci in
licori cadenti. -melassa. marino, xii-456: paese tanto fertile [palermo
liquor che la nutrice ha in petto. marino, xiii- 168: bevvi,
libano, israele, repubblica di s. marino e città del vaticano. -in senso
schivo de'belletti e de'lisci. marino, 16-18: vera beltà si lava in
quando la terra sotto si contrista. marino, 11-28: novo splendor sovra splendore
per suo l'ha sempre voluto. marino, x-43: in ida venne / con
restituirei con tutte le sue appartenenze. marino, 4-20: i'son pur colei
, con la ragion del livello. marino, 10-136: mira intorno astrolabi ed
il livello zero è costituito dal livello marino medio). -curva o linea di
cultura. 10. geofis. livello marino medio o livello del mare (abbrev
e del suo mal animo m'accertai. marino, xi-53: a qual de santi
grandi appo carlo odiava a morte. marino, xiii-104: livido scrittore / mi fé
queste belle man l'avorio terso? marino, xiii-60: cristo oltraggiato, /
. - anche: spazio aperto. marino, vii-166: compaiono in duello, scendono
incolto e rozzo è lo mio stile. marino, 5-60: scende colà lo dio
e per lo canto degli ucelli. marino, vii-105: discorre il sole per lo
il re pagan, pur lo commosse. marino, 1-5: seguendo ancor tenero i
gena d'italia, ed è il pescatore marino. = voce dotta, lat
strane (come quelle del cavalluccio marino o ippocampo e del pesce ago
; loglierella. 2. loietto marino: graminacea perenne rizomatosa (elymus arenarius
nel lontano che guardano le pecorelle. marino, vii-94: [si ammira nella
terra, messaggera di giove. marino, xiii-44: giuseppe, se 'l sembiante
la si ficcava ne gli occhi. marino, 16-169: ha sguardo fellone ed
forma, / di lubrici cilindri il sai marino. metastasio, 1-ii-189: che vago
fa del sangue suo più fosco. marino, 317: de la lubrica gonna
-mobile (l'occhio). marino, 6-30: lubrico e di materia umida
., ii-207: le prime poesie del marino furono sfacciatamente lubriche. d'annunzio,
in luce con l'altre sue opere. marino, -tergere, rasserenare le luci
. ant. beccuccio della lucerna. marino, 4-165: la liquefatta oliva / de
2. ittiol. tose. lucertolone marino: pesce tarantola (v. lucertola
aria]... il lucertolone marino e molti e molti altri ancora.
! e'canta com'un lucherino. marino, 7-29: con l'assiuolo il
. occhi splendenti come stelle. marino, iii-175: fermati alquanto e volgimi /
altri edifizi di olimpia è un calcare marino: lumachello, come volgarmente è chiamato.
/ giù nel ponente sovra 'l suol marino, / cotal m'apparve, s'io
curvo grembo e rugiadoso al lume. marino, 5-45: il più bel de'sette
quelli / alberghi solitari de'pastori. marino, vii-501: nel superbo tiranno i
, / le vagabonde, instabili lumiere? marino, 7-79: lumiera bella, che
archi lunati / leggiadra ella tendea. marino, 15-134: fiero in vista,
/ tutte di cari limbi circuite. marino, 8-101: giovenca giovinetta /.
di strumenti ottici); occhiali. marino, 10-46: degna è l'imagin tua
, e fur tutte le lunghe mozze. marino, vii-86: contentisi nondimeno la scultura
questi mostri infernali, queste medee. marino, 8-3: lunge deh lunge,
certo / che lungamente non porrò soffrire. marino, i-314: mi ritrovo tanto occupato
passa inanzi al buon duca zerbino. marino, 4-80: novo sente spirar di lungo
non hai tu qui più loco. marino, i-208: tra le spade non hanno
, non travisarla o diminuirla. marino, 5-104: se ben tanto accrudelì feroce
guglielmotti, 990: 'lupa', in traslato marino, vale gonfiezza di mare impetuoso e
/ gli si avvicina. -lupo marino: foca, otaria, tricheco.
testa, e portava un cento di lupo marino, foderato di ossi di animali,
col privarsi di questo piccolo lusingamento. marino, i-208: in questi frangenti veggo
/ e 'nvano il prego. marino, 3-51: io, malgrado mio,
de la nobiltà come del valore? marino, 8-53: lusingan d'ogn'intomo
, dimostra il lione essere piacevole. marino, 12- 131: con la lingua
anche: ridondanza, lungaggine. marino, i-180: io vo colà..
alle dissolutezze. - anche sostant. marino, vii-389: non ammollì l'animo lussureggiando
di frutti (una stagione). marino, 7-99: l'anno fanciullo e 'nsieme
terra il monte della repubblica di san marino scomparve come dietro l'ignominia dei vapori
viver di clorinda al fuo fin deve. marino, 4-282: ma non fia mai
inghiotte le cittadi e i regni. marino, 11-23: avvi riposte e cristalline
e la burchiellesca e la macaronèa. marino, i-84: con le sciocchezze della
macchia et errore l'avere il marino nel suo adone preso copia, iddio ce
a l'insidie il loco è molto. marino, 12-iox: così tra quelle macchie
fabricata, in un punto rovina. marino, vii-70: nel valore del.
tutte l'altre macchine sin qui. marino, vii-475: mentre a machine nove
qualche calunnia per spogliarlo di quanto tiene. marino, 4-122: con finti pianti e
o pensare hanno sortito il nome. marino, vii-115: archimede con l'industria
, / corruttela de l'alme. marino, i-75: sollecito machinatóre di mille
: tutte queste combinazioni non hanno pel marino alcun valore effettivo ed intrinseco, e
genere oidemia. -maerosa minore: orchetto marino. -maerosa bruna: orco marino.
orchetto marino. -maerosa bruna: orco marino. = deriv. dal fr.
più ammirava e più li piacea. marino, vii-307: fabrica un concerto stupendo
stringendolo contro la natura di lui sottile. marino, i-iio: s'avete paura ch'
generico: fossa nasale; narice. marino, 16-117: racconciato in suso / quel
alla superficie esterna del timpano. marino, vii-530: chiude, cadendo attonito e
4-320: codesto vanaglorioso [il marino] non era capace di vivere in libertà
per isvegliarmi, credendo che io sognasse. marino, 4-290: meco dopo tante aspre
mèda1, sf. marin. segnale marino fisso, di forma e di materiale
/ e tra simili son medeme tempre. marino, i-176: per un sonetto lo
, del pari, similmente. marino, i-51: sotto di essa [berretta
di minor pregio ogni altra. marino, i-132: torno... a
sia mediatore di condurglielo in casa. marino, vii-368: il messo d'àbramo,
rettore e medicatore delle menti, dio? marino, 10-129: è la legge ci
nelle spalle. loredano, 6-30: il marino era di statura ordinaria, di qualità
dai rami del polipo fissato al fondo marino si staccano meduse trasparenti, che galleggiano