rompono. caro, 10-462: dal mareggio / lungamente battuto [il legno]
tasca / cominci a brontolare e a far mareggio, / dategli fune, fatemi che
dal cui dorso inchinato, e dal mareggio / lungamente battuto, alfin del tutto /
ecco, oimè, ch'io mi mareggio, / e m'avveggio / che noi
di morte. baruffaldi, iii-67: io mareggio in grande ambascia: / lascia,
/ dal cui dorso inchinato e dal mareggio / lungamente battuto, alfin del tutto
brillante là in mezzo al ballonzolìo del mareggio, faceva l'effetto ad ortensio di un
, gli orti / col suo cupo mareggio, ad ogni flutto / ch'urta il
frattanto sopra la stanza de'tonni un mareggio, un bollimento, una tempesta, un
brulichio, un sommovimento, come un mareggio]. -brusio, cicaleccio;
si svegliarono tutti, e cominciò un mareggio di voci che terminossi in tempesta.
in tutti i sensi con un confuso mareggio. 4. figur. turbamento
pensa tu qui, lettor, qual fier mareggio / ebbe al cervello quel meschin poeta
quali malgrado gli incagli, malgrado il mareggio delle prepotenti circostanze a cui andò soggetta
avea slanciato d'un tratto nel difficile mareggio del regno e della popolarità. d'
friabile e penetrabile contro il quale urgesse il mareggio del mio destino. 6
. 6. locuz. far mareggio: mettersi in agitazione. giusti,
tasca / cominci a brontolare e a far mareggio / dategli fune e fatemi che nasca
là in mezzo al ballonzoli © del mareggio, faceva l'effetto ad ortensio di un
, avea slanciato d'un tratto nel diffìcile mareggio del regno e della popolarità.
tu qui, lettor, qual fier mareggio / ebbe al cervello quel meschin poeta,
avea slanciato d'un tratto nel difficile mareggio del regno e della popolarità 8.
che non è pratico, che ha scarsa mareggio, un bollimento, una tempesta, un