: ve'la pelle, al bussar, mareggia e guazza: / lo spenzola pel
ritrose. boine, i-84: ora mareggia l'irrealtà, ora è slegata la
: ve'la pelle, al bussar, mareggia e guazza: e tuttavia.
gonfia e monta da tutte le parti, mareggia, fa confusione, rumore.
notte insonne, sconvolta da un tempestoso mareggia mento di pensieri, là
[lago] di vetere appresso ivi mareggia. botta, 4-625: la sua capitana
care ad apolline / l'azzurro egeo mareggia. lucini, 7-244: tutta la viva
la viva catena delle persone onduleggiava come mareggia lievemente in tempo di calma il mare
... come una gondola che si mareggia. -ballare; dondolare; agitarsi,
e con grandis- sim'onde / largo mareggia e le campagne ascónde. foscolo,
di biade / all'impeto di zefiro mareggia, / stendesi il vento imperioso e tutte
, scendono in piazza che mormora e mareggia impaziente. d'annunzio, v-3-124:
la tavola s'alza, s'inclina, mareggia sulle schiene. -sostant.
d'umori sparti, / sì che mareggia e spuma insino al basso, / e
-scintillare. tommaseo, i-173: così mareggia, e denso / ferve nel cielo
: ve'la pelle, al bussar, mareggia e guazza. 10.
animo dell'uomo dubitante, e che mareggia tra la confusione della debolezza e l'
; /... / ma mi mareggia alcun poco il minuetto, / da
vent'anni, la sposa nera. mareggia ivi la sirte al deserto. 2
bacchetti, 2-xxiv-76: la folla mi mareggia incontro mormoriosa. = deriv. da
, ii-6: incontro a chi mareggia la folla agitante gioiosa rami d'
: ve'la pelle, al bussar, mareggia e guazza: / lo spenzola pel
faldella, i-5-247: in fondo del quadro mareggia e sorride cerulea la sirena partenope,
la tavola s'alza, s'inclina, mareggia sulle schiene con gran pericolo che l'
gadda conti, 1-481: ancora mareggia nel ricordo di roby lo spettacolo delle
ve'la pelle, al bussar, mareggia e guazza: / lo spenzola pel
tavola s'alza, s'inclina, mareggia sulle schiene. = deriv.
, scendono in piazza che mormora e mareggia impaziente. -percuotersi ripetutamente il petto