grosse fette di midolla marcita. palazzeschi, 4-346: abbattuti i
ora mettevano ad asciugare all'aria la paglia marcita, adattavano stracci, bandoni, teli
/ di chi la rogna e la marcita scabbia / coll'unghie violente ne dismaglia
le acque, invadendo la ghiotta e marcita opulenza degli erbai. 2
nella cristiana / città, occupa una marcita distesa / d'erba sozza nell'accesa
[alle viti] l'orina vecchia marcita, e se manchi sterco, i favuli
dalla spiga colpita dal carbone, che, marcita e ridottasi in polvere, rassomiglia a
gran mondo è quel guscio di noce marcita in cui si dibattono le furberie politiche
fibra della tua croce / in polpa marcita di vecchie / putrelle schiantate.
liscivia sporca che emanano miasmi di acqua marcita. -per estens. preparazione del ranno
o di grano, ma che sia marcita d'un anno o di due. lastri
rilancio, la palizzata degli incisivi essendole marcita via fin dai tempi della marcia.
impossibile, la flotta era già mezza marcita a cartum e a fascioda. 5
(467): né è per vecchiezza marcita, anzi oggi più che mai fiorisce
t'altre, per la vecchiezza sua marcita, né la sua virtù per tanti
era colpa ai miei occhi perché sarebbe marcita dentro e avrebbe imputridito l'anima.
) per dissimilazione popolare. marcita, sf. agric. tipo di prato
e si chiamano * prati ¦ di marcita '; in altri con un moto
città continuano i prati adacquatori e di marcita. romagnosi, 4-355: l'uso
praticati i prati così detti 'a marcita '. questi in pochi luoghi vengono
romanelle delle risaiole, immerse a roncare nella marcita. bocchelli, 9-179: se i
e si fa un buon vino coll'uva marcita sulle piante prima della vendemmia. arici
freddo, miseria, odore di spazzatura marcita, di cenci sudici, di mota.
bocchelli, 2-xxiv-319: ebbero qualche oliva marcita, pane cattivo e birra guasta.
fibra della tua croce / in polpa marcita di vecchie / putrelle schiantate. moravia,
del pontile che era tutta rotta e marcita, la balaustra cedette, e lui cascò
bene. marcitóia, sf. marcita. fabroni, 140: si
marcitóio2, agg. prato marcitoio: marcita. lastri, vi-67: fra
gran mondo è quel guscio di noce marcita in cui si dibattono le furberie politiche e
morti, tagliando grosse fette di midolla marcita, dove s'erano annidate le termiti.
rilancio, la palizzata degli invisivi essendole marcita via fin dai tempi della marcia.
separata solo da una tenda grigia e marcita e da una paretina di cartone sopra
fibra della tua croce / in polpa marcita di vecchie / putrelle schiantate. cassola,
artificiale, irriguo, stabile, a marcita, ecc.) che ne indicano
milanese, i-400: le praterie a marcita sono d'assai belle. 2.
città continuano i prati adacquatoli e di marcita. manzoni, pr. sp.,
la fibra della tua croce / in polpa marcita di vecchie / putrelle schiantate.
, in cui è solitamente suddivisa una marcita. 14. astron. ant.
fibra della tua croce / in polpa marcita di vecchie / putrelle schiantate.
milanese, i-403: i prati a marcita ne risentirono diversi notabili vantaggi, qualche
delle risaiole, immerse a roncare nella marcita. s. ferrari, 328: muore
la fibra della tua croce / in polpa marcita di vecchie / putrelle schiantate, il
nella scuderia, dove ebbero qualche oliva marcita, pane cattivo e birra guasta.
lo sguardo su l'opulento sopore della marcita che ci fumigava davanti e quei bei
fibra delle tua croce / in polpa marcita di vecchie / putrelle schiantate. fenoglio,
, involta nelle foglie degli arbori e marcita, il che avviene in dodici dì
: l'aristocrazia vecchia è morta o marcita; e quanto all'aristocrazie nuove,
morti, tagliando grosse fette di midolla marcita, dove s'erano annidate le termiti
alcune grandi foglie verdi, dalla punta marcita, sbocconcellate, polverose, tisiche.
/ mi sono radicato / nella terra marcita / sono cresciuto / come un crespo /
armi, abbia da svegliar quella nobiltà marcita nell'ocio è un gran pezzo. f