fatto sopra archi. il re anco marcio fu il primo che la condusse a
la condusse a roma, poi quinto marcio re nella sua pretura. d'annunzio
odore agro dell'afa di libia e il marcio delle alghe imputridite sulla battima.
odore di stoffa ammuffita, di cuoio marcio, di carne seccata al sole.
p. fogazzaro, 2-108: un austriacante marcio che fece denari con le imprese.
in una campagna piatta che sapeva di marcio. = comp. da auto1
ricordava, dentro una catapecchia di legno marcio, coperta di bandoni e di tela incerata
barlazzo e barlàcchio), agg. marcio, andato a male (detto dell'uovo
inedia e più tu spunti, e più marcio è il terreno e più tu fogli
bizzarramente, come funghi su un legno marcio. soldati, 130: i suoi occhi
, o ferro ruginoso, o panno marcio, subito riceve quel sugo e quel sapore
nievo, 637: vivere di pesce marcio, di fieno bollito quando si trovava
, / io non ne cavo un marcio quattrinello. -essere un bordello:
piedi. anche quello che scrivi è borghese marcio. pavese, 7-173: -se davvero
gadda, 144: l'odor bruciato e marcio del sasso esalava, come di combusta
. di materia organica in decomposizione; marcio, putrefatto. pallavicino, 1-359:
carióso, agg. ant. cariato; marcio. redi, 16-ix-214: questo
-caschi il naso a qualcuno: a suo marcio dispetto. monti, iii-327:
portando al cielo gli uomini creduti il marcio caso, perché appunto non ancora provati
malvagia divente aceto, / cercone e marcio il delicato mosto. varchi, 24-21:
cieli della fantasia e dell'intelligenza, il marcio pioveva sul terreno dell'azione e della
per altre anco s'estenua e divien marcio. magalotti, 1-441: il zucchero
non avesse predicato che era un codino marcio, un reazionario di quelli che proteggono
comparabili a quel lieve tonfo d'un pomo marcio che si schiaccia a terra.
non avesse predicato che era un codino marcio. pirandello, 7-122: quella casa
, i-m-i-218: mi pareva uno sproposito marcio... lo scerre, in cambio
, nodoso e rozzo, al suo marcio dispetto, ad accomodarsi con la scarpa stretta
verga, 3-14: era un codino marcio, un reazionario di quelli che proteggono
, e il suggerimento... di marcio censorino, per cui tal carta fu
detto marmo si era debilitato; e come marcio in quella parte del buco di sopra
te? » esclamò « con te, marcio, decomposto fin nel corpo dalla nazione,
depurarsi il sangue e ha un sudore marcio. bocchelli, 13-160: lo ristoravano i
furono decretate, a m. marcio l'urbana [legione], a l
per depurarsi il sangue e ha un sudore marcio. -rifl. diventare puro,
guatan in cagnesco, / ed hanno marcio il guidaresco, / e sotto 'l desco
deve leggere unito fradiciotto: fradicio, marcio). a. casotti, 1-2-38
/ per trarlo a terra a suo marcio dispetto; / ma taffricano anch'egli
, disgregato organica- mente; fradicio, marcio, putrefatto. iacopone, 12-12:
in dispetto, per dispetto, a marcio dispetto: contro la volontà o il parere
piccolomini, 66: a dispetto lor marcio e con molto più dissa- vantaggio,
amore, lo dovrai bere anche a tuo marcio dispetto. baretti, 2-103: in
in inghilterra si vuole, a dispetto marcio della natura, che la musica sia una
bisogna chiamarla per viva forza e a marcio dispetto * italiana'. campanella, i-171:
bisognerà che ella lo confessi a suo marcio dispettàccio. = lat. despèctus -us
5-32: il savio nell'ozio non diventa marcio; alcuna volta ha l'animo retratto
in inghilterra si vuole, a dispetto marcio della natura, che la musica sia
è sovescio, dirizzargli / dando grassume marcio di sua greggia. 9. indirizzare
tu, benché onesto, eri marcio di dentro. = dal nome
a travagliare e a soffrire a suo marcio dispetto, non gli resterà altro da
energica stretta di mano -è un affare marcio. levi, 2-348: egli avanzò
la qual conquista cadde nel consolato di lucio marcio censorino, e di gaio calvisio
garzoni, 1-799: la carbruciato e marcio del sasso esalava, come di combusta bonaia
28-27: il cielo screpolato, livido, marcio, par che s'abbassi, stanco
: il cielo screpolato, livido, marcio, par che s'abbassi, stanco,
-alla faccia di qualcuno: con suo marcio dispetto. g. dolfin,
e guatan in cagnesco, / ed hanno marcio il guidaresco, / e sotto 'l
livio volgar., 4-360: l. marcio dal militare favore eletto. machiavelli,
alla loro ombra ha una tinta verde marcio, verde ossido, maligna, febbricosa,
mie narici palpitano in un puzzo di marcio, in un tanfo di carogna fermentante.
ser frosin lapini / cavato fuor del marcio, anzi pur quanti / birri composer
ha superato il grado di maturazione; marcio, avvizzito (un frutto).
gioia / in sublime quiete, / al marcio del tempo le nari chiudete /.
certa acqua sbiancata, che pareva latte marcio, e con essa si lavò molto
ci vengon su come funghi da terren marcio dopo gli acquazzoni d'ottobre.
rosto sul focolare, si aveva torto marcio a mutar in un menarrosto me.
pallone. bonsanti, 4-205: il marcio di un laido flemmone. = voce
inedia e più tu spunti, e più marcio è il terreno e più tu fogli
che non si sa se la puzzi di marcio o se d'acido fenico.
-a marcia forza: inevitabilmente, a marcio dispetto, a qualsiasi costo.
. ant. e letter. l'essere marcio, guasto; putrefazione, cancrena.
agg. alquanto fradicio, presso che marcio. palladio volgar., 1-5:
fracidità, sf. l'essere marcio, l'essere putrefatto; decomposizione.
. fracidito, agg. ant. marcio, impudridito. imperiali, 2-47:
è in via di decomposizione, putrefatto, marcio; macerato, guasto, andato a
a grosse sbarre di legno fracido e marcio, aperto in quel momento per metà
non dir corrotto e guasto, dirò marcio e fracido. d. bartoli, 27-119
-avere fracido torto: aver torto marcio. c. gozzi, 1-8:
-essere fracido (o fracido marcio pazzo) di qualcuno: esserne perdutamente
cecchi, 23-20: è / fracido marcio pazzo di costei.
, di fradiciare), agg. marcio, imputridito, putrefatto, guasto.
. decomposto, putrefatto, guasto, marcio, macerato (una sostanza animale o
fradicióso, agg. ant. fradicio, marcio. - anche al figur.
-per estens. fradicio, corroso, marcio (un materiale e in partic.
a funghir lì, in quel paese marcio, d'ignoranti. 4.
ciò... consiste il marcio della superstizione, perché si trasferisce la fiducia
gonzaga, ii-9: vi vedrò ancora nel marcio spedale furbaccie. furbaccissime. allegri,
. ch'io vi vedrò ancora nel marcio spedale, turbacele, furbaccissime. galloni
, frequenti nel muschio, nel fogliame marcio, sotto i sassi; sono predatori
-in barba di gatto: a marcio dispetto di tutti. nieri, 139
: odimi. il fusto / è marcio, e non può darsi che ributti.
-mio, tuo, suo marcio grado: con dispetto, con scorno
/ era una bestia; ma, suo marcio grado, / un signor giusto e
,... ma, tuo marcio grado, ei ti conviene tacere.
scalpello. -avariato, fradicio, marcio (un cibo, un frutto,
lasciavamo macugnaga. landolfi, 8-139: al marcio sole di quei luoghi, al calore
, 182: vorremmo infondere loro tutto il marcio che c'è nel nostro sangue e
, livido, brutto come un vizioso marcio; né io credo che se la guazzasse
. guazzo2, agg. fradicio; marcio. -anche: sudicio. attaviano
nel cervello. -avere il guidalesco marcio: trovarsi in cattive condizioni. -
: guatan in cagnesco, / ed hanno marcio il guidarésco. -avere il
il guidarésco. -avere il guidalesco marcio in qualche cosa: essere avvezzo a
pataffio, 6: il guidalesco ha marcio in giulleria. -avere più guidaleschi
(so? tato a mare il sangue marcio, incomincerebbe la nuova vita, (
: il gassendi ritruovò il mondo tutto marcio in amori di romanzi e illanguidito il braccio
il tatto magico, ed era zuppo marcio di delirio ambizioso, ma avrebbe dilupato
becera ». in verità aveva torto marcio nel secondo caso; ché io
. 3. tr. rendere marcio. -al figur.: corrompere.
, di imporrare), agg. marcio, imputridito. buonarroti il giovane,
indolente... fa il gran marcio della vita italiana. b.
del corpo, una ferita); marcio, fetido. soderini, ii-144
,... fa il gran marcio della vita italiana. borgese, 1-75:
i-213: avevamo trovato un terreno, marcio, infiltrato. govoni, 6-83: si
. disus. l'essere fradicio, marcio; putrefazione, decomposizione. —
. [infràcido). diventare fradicio, marcio; marcire, putrefarsi, decomporsi,
, infracidisci). diventare fradicio, marcio; marcire, putrefarsi, decomporsi;
dial. enfragedito). reso fradicio, marcio; marcito, putrefatto, decomposto;
. (infràdicio). diventare fradicio, marcio; marcire, imputridire, decomporsi;
5. tr. rendere fradicio, marcio; far marcire, far imputridire,
), agg. divenuto fradicio, marcio; marcito, imputridito, decomposto;
, infradicisci). diventar fradicio, marcio; marcire, imputridire, corrompersi.
. -per estens.: putrefatto, marcio, macerato. soffici, v-1-25:
corrotto, il più infurbito, il più marcio, il più fetido d'errori,
. moravia, xi-232: avevi torto marcio, ti eri ingelosito di nella appena
, livido, brutto come un vizioso marcio. carducci, iii-23- 108:
matematica si mette / è un eretico marcio e nulla crede; / poiché quel dir
coperto di vermi; bacato, verminoso; marcio, decomposto, putrido.
chiamarla per viva forza, e a marcio dispetto 'italiana'. tesauro, 2-186:
bisturi del chirurgo, facendone sprizzare il marcio di un laido flemmone. -sostant
fino che un cotale s'accorga del marcio e dia dell'accetta in questo carcame!
... ben letaminato con letame marcio o colombina disfatta. ginanni, 1-393:
; nasconde a sé e agli altri il marcio del resto collo sfarzo e col luccichio
occhieggiare / di vivi argenti sopra un verde marcio. manzini, 13-254: eccolo di
p. cornelio arvina e per c. marcio rutilo, censori; e furo contati
putrefazione, di decomposizione; putrido, marcio. ariosto, 19-55: né potea
tirava uno scirocco afoso, pesante, marcio, che stremava la gente affranta e
egli ha quello suo corpo che diventa marcio per li maligni umori e dàgli suso alla
. landolfi, 8-139: intanto al marcio sole di quei luoghi, al calore
bisognerà che ella lo confessi a suo marcio dispettaccio e che, come la corte torna
via di putrefazione o di decomposizione; marcio. bocchelli, 9-221: vecchie leve
ammuffito. - anche: fradicio, marcio. sbarbaro, 1-219: dello
riferisce a un personaggio romano di nome marcio o marco. = lat. marciànus
, agg. ant. e letter. marcio, putrefatto, guasto; infetto.
= voce dotta, lat. marcidus 4 marcio ', da marcire 4 esser marcio
marcio ', da marcire 4 esser marcio, marcire '. marcidóre, sm
: / remare 'n terra el corpo marcio, / l'anima con dio va a
egli ha quello suo corpo che diventa marcio per li maligni umori. p
sì per la putrefazione del morto e marcio corpo, forte serravano li chiodi.
marcie. segneri, iv-78: un cedro marcio è men'abile ad ammorbare quel sano
, piacere! / nemmeno un chicco marcio nella pigna. e. cecchi, 5-481
fredda e di urtare contro l'osso marcio. 3. inquinato, ammorbato
11 detto marmo si era debilitato e come marcio in quella parte del buco di sopra
assiti, da pericolanti scalette di legno marcio. moravia, vii-229: vidi subito che
: vidi subito che il tubo era marcio e che bisognava rimetterlo nuovo. -impregnato
essi giacciono sopra il suolo della terra marcio, putrido, fetido e fastidioso,
che per tempeste intempestive / divien putrido e marcio. carducci, iii-26-112: certi filologastri
ci vengon su come funghi da terren marcio dopo gli acquazzoni d'ottobre. jovine
conti, 1-660: l'odore, dolcemente marcio e stantìo, delle filande, tipico
po'dappertutto, si sprigionava un sentore marcio e profumato. 6. per
tirava uno scirocco afoso, pesante, marcio, che stremava la gente affranta e madida
28-27: il cielo screpolato, livido, marcio, par che s'abbassi, stanco
betteioni, iii-451: quando fa nuvolo marcio è strano davvero, è proprio fenomenale
il letame ha da esser vecchio, marcio e sparso minutamente. soderini, ii-250:
sustanzioso, grasso, stabbiato con letame marcio, e che non sia il luogo troppo
malvagia diventa aceto, / cercóne e marcio il dilicato mosto. paoletti, 1-2-92:
. paoletti, 1-2-92: il vino marcio è insipido, perché manca più che altro
diventa filante come olio, e si dice marcio. 8. intriso, inzuppato
ci gridò ch'era passato un garzone marcio di sudore, che correva in paese
svevo, 6-545: quello lì era marcio fino all'osso che faceva schifo. panzini
che sono vano? ». « marcio di vanità » proferì subito rinfermo con
rimbroccio: leggi gli statuti, popolo marcio. folgore da san gimignano, vi-n-165 (
tributo. fazio, ii-29-74: sozzo popol marcio, / or leggi lo statuto,
5-32: il savio nell'ozio non diventa marcio; alcuna volta ha l'animo retratto
boccaccio, 8-245: se niuno mai marcio fu di questa nascenza putrida e villana
. panigarola, 32: o cuore marcio e bocca infame, cotesto dunque è
: il gassendi ritruovò il mondo tutto marcio in amori di romanzi e illanguidito in braccio
: che ti venga la peste, vecchio marcio, rantacoso, a chi puzzan sempre
tal sorte che non rimanessi loro un marcio quatrino. contile, 1-2-4:
soldati in preda, che con un quattrin marcio maritarla. parabosco, 2-18: ben
un povero o un signore / con un marcio quattrin da litigare? pananti, i-212
sì cattivo segno / che un quattrin marcio non è più fidato / senza il
magalotti, 23-125: qual'è quel marcio principio dell'ima o dell'altra [
, per lo più nell'espressione verde marcio). valeri, 3-120: un
/ di vivi argenti sopra un verde marcio. montale, 3-265: la sua corazza
colore tra il bleu pescecane e il verde marcio. arbasino, 7-49: gira attorno
suo errore e ch'egli fusse un luterano marcio, con tutto ciò si posero a
lalli, 2-21: di- rowi il marcio ver (segua che puote) / che
, io sono, come vedete, nel marcio impegno di fare qui la seconda cicalata
gozzi, i-7-90: 10 fui un marcio sofista. alfieri, 6-394: oh,
pinto le tant'ombre? un fine l marcio impostore? mascheroni, 8-378: chi
matematica si mette / è un eretico marcio e nulla crede, / poiché quel
,... un tede- scone marcio, che quando vien fuori a rivedere i
non avesse predicato che era un codino marcio, un reazionario. faldella, 2-95
verso di lei, ed anzi in torto marcio. quarantotti gambini, 10-158: se
roma, e dicesi ched è eretico marcio. pierantonio dello stricca legacci, 8-14
ha scialacquata, / tal che sia marcio fallito, / se la moglie àne avvistata
fecero cader per certo di esser tisico marcio. b. corsini, 9-68: rottura
, / ma ben lo fe'restar crepato marcio. c. i. frugoni,
mutar non saprebbe di colore, / se marcio reo convinto vi trovaste. bresciani,
teologia morale... era giansenista marcio. tronconi, 3-132: una povera
un simile rischio, ma ora è convinto marcio. soldati, ix-336: quella,
18. veter. ant. fradiciume marcio: malattia propria delle pecore, caratterizzata
questi sono indizi del * fradiciume marcio 'ec. infatti la bocca della pecora
di qualche cosa; ciò che è marcio, materia putrefatta, putridume. -in
bisturi del chirurgo, facendone sprizzare il marcio di un laido flemmone. -fradiciume
contro la porta, con la schiena al marcio, baionetta alla mano, pronto a
dell'acqua molla, ne respiro il marcio. 20. figur. corruzione
, 2-473: la buona zucca intravedeva il marcio che ci covava sotto a quest'apparente
è al sommo delle cose ha il marcio in corpo, per quante restrizioni s'organizzino
fino che un cotale s'accorga del marcio e dia dell'accetta in questo carcame!
! carducci, ii-i 1-270: il marcio è marcio, e non v'è criato
, ii-i 1-270: il marcio è marcio, e non v'è criato né diavolo
non salva / da sventura e c'è marcio sotto seta / ben più che sotto
, camerieri, guanti bianchi; 'marcio comunista ': imporre le idee con
. tecchi, 13-99: bisognava tagliare il marcio alla radice. bernari, 3-329:
. intuiva che c'era sotto del marcio, ma non ne era abbastanza sicuro
vivi; pure pensando che vi fusse del marcio, pensava a'rimedi. a.
in ciò... consiste il marcio della superstizione perché si trasferisce la fiducia
. periodici popolari, i-iii: il marcio sta che il popolo non è persuaso dell'
forza, n. 39. -a marcio dispetto: v. dispetto1, n.
dispetto1, n. 5. -andare marcio il gioco: andare male un affare
cerco / che il giuoco non vada marcio sempre. -cavare, cavarne il marcio
marcio sempre. -cavare, cavarne il marcio: riparare un danno, rimediare a
sarò addosso al giambullari e caverò il marcio dell'uno e dell'altro negozio;
. loredano, 11-38: tosto caverò il marcio della cosa. tasso, iv-46:
; laonde di leggieri potrete cavarne il marcio. siri, 1-v-635: giurò [il
e suo consiglio erano risoluti a cavare il marcio di questo negozio. amenta, 2-53
trovare e destramente veder di cavarne il marcio. -c'è del marcio in danimarca
cavarne il marcio. -c'è del marcio in danimarca: espressione tratta dall 'amleto
. martini, 1-i-178: ah! quanto marcio c'era in questa colonia! più
panzini, iv-403: 'c'è del marcio in danimarca ': so- mething is
e fortuna il trovarlo. -essere marcio a qualcuno: avere, ricevere danno
di te, o almeno non ti sia marcio. r. martini, 114
far oltraggio, possa risponderli senza essermi marcio. -giocare il marcio: tentare il
risponderli senza essermi marcio. -giocare il marcio: tentare il tutto per tutto.
, / ne vanno tutti, il marcio ora si giuoca, / non v'è
. -mio, tuo, suo marcio grado: v. grado, n.
-perdere (0 vincere) il gioco marcio, perderla (o vincerla) marcia
mio danno s'io perdo il giuoco marcio. moneti, 175: mancò l'ardire
nelle mani / già vinse un gioco marcio coi romani. salvini, v-453:
salvini, v-453: perdere il giuoco marcio significa perdere il giuoco puro. fagiuoli
/ la perde marcia. -rompere il marcio: iniziare a fare qualcosa dopo lunga
un ferragosto / e, quando il marcio al fin egli abbia rotto, / trist'
che va di sotto. -uscire dal marcio: uscire da una situazione sfavorevole,
per opera di marcello a uscir del marcio ed acquistar forze, ed appresso.
/ per vendervi qualcosa e uscir del marcio. 23. prov. una
= dal lat. marcìdus 'marcio ', da mar cére 'essere
', da mar cére 'essere marcio '(cfr. marcido).
in via di decomposizione, putrefatto, marcio. -anche: avariato, deteriorato, andato
forma màrcio, ecc.). diventare marcio, andare in putrefazione, imputridire,
! 12. tr. rendere marcio, far infradiciare. -anche: intridere
. mar zito). divenuto marcio, andato in putrefazione, imputridito,
cor élla), sf. tose. marcio, muffa del vino.
: l'esperienza m'insegna che è marcio sproposito mandar l'acqua al mare.
. margiòllo, agg. ant. marcio, putrido, corrotto. - anche
mangia,... fradicio e marcio, questo è il suo maturo.
non che metterli a canto un limone marcio. fate ciò e vedrete un frutto
, fradicio; avviato alla putrefazione; marcio. sacchetti, 21-10: fece scrivere
si ringhiotte nel suo stomaco vuoto il marcio e l'amaro di quelle conversazioni micidiali
. livio volgar., 1-171: marcio dispregiava le minacce de'tribuni e diceva
mai la minima cura di nascondere il marcio e quasi, anzi, si gloriava
faldella, iii-95: il giranio era marcio di dentro... in mezzo a
domestiche. un montagnone di colore verde marcio, con delle chiazze gialle.
l'anima e i soldi, a lor marcio dispetto. = deriv. da
le cui larve si sviluppano nel legno marcio e come parassiti delle piante erbacee.
malvagia divenga aceto, / cercóne e marcio il delicato mosto. tasso, 13-i-794
che... mi pareva uno sproposito marcio... lo scerre, in
fetidissima, come di sangue putredinoso e marcio. foscolo, xvii-158: un giorno e
: esser voglio infelice / a tuo marcio dispetto, / come né lingua dice,
gioia / in sublime quiete, / al marcio del tempo le nari chiudete / o
c'è ella voluta insaccare a mio marcio dispetto. pananti, i-107: se col
con allusione al sapore spiacevole del frutto marcio, nell'inverno avanzato). pataffio
/ di vivi argenti sopra un verde marcio. -filtrare (la luce)
come... come un uovo marcio, contro le pietre, e la tiro
pataffio, 5: lo scudelliere ha marcio, e va fingando: / a
che ti venga la peste, vecchio marcio, rantacoso, a chi puzzan sempre
ricco di sostanze organiche e il legno marcio per deporvi le uova e sono forniti
matematica si mette / è un eretico marcio e nulla crede, / poiché quel
: che ha tonalità tendente al verde marcio. montale, 3-156: la videro
6. che ha tonalità tendente al verde marcio (gli occhi). cassieri
a molte persone che vogliono pure a marcio dispetto della ragione e della verità aver
la paralisi, buttato a mare il sangue marcio, incomince- rebbe la nuova vita.
ferro e così repurga quel recettacolo di marcio umore. -cellula. olivi
. codemo, 43: hai torto marcio a non fidarti dei re, e del
, che subito lo fa mancare e diventar marcio. 5. discostamento da una linea
/... / ch'a tuo marcio dispetto / ti voglion oggi a casa
306: ha la signora teresa torto marcio... nel suppormi d'ilare
, lxxxviii-1-122: mastro pier, c'ha marcio el collaretto, / non si sciorina
cassia da atene in conseguenza del torto marcio datogli nell'arringa contro demostene e ritiratosi
matematica si mette / è un eretico marcio e nulla crede, / poiché quel dir
ogni toppa e persino il tanfo di pesce marcio e di catrame... lo
colore tra il bleu pescecane e il verde marcio. 2. figur. (
, tanto è brutto e vile e marcio. -intr. giuliani,
tal sorte che non rimanessi loro un marcio quatrino. adr. politi, 1-503:
un fil di paglia, un fico marcio. borga, xl-99: non m'hai
una tavola di abete, il fusto marcio di un ombrello, mezza boccia di cristallo
ingegno; / e s'io ho marcio il fegato e son pregno, / io
che imbottita pagnottella in salumi: un portafogli marcio. = deriv. da polpetta.
, tu se'troppo grasso, poltrone marcio, che stanotte per impoltronire in ne.
lancio di pomodoro (molto maturo o marcio) per colpire qualcuno (un oratore
ha però), prima che un marcio soldo / di borsa. buonarroti il
toppa e persino il tanfo di pesce marcio e di catrame che la circondava lo tiravano
ferro e così repurga quel recettacolo di marcio umore. chiari, in: vedila
primopilo a mio credere della centuria di marcio gomellino, fosse anco quella di detta
sistematico, con lo 'scoprire il marcio ', in virtù d'una perspicacia maggiore
daltanglo-americ. punk, propr. 'legno marcio '. punkitùdine, sf.
. ant. che è in putrefazione, marcio, maleodorante. g.
non punto la fede, peroché luterano marcio nel cuore: e ben da vero
oggetto in stato di avanzata decomposizione, marcio, putrefatto; insieme di cose marce o
in stato di putrefazione; putrefatto, marcio. -anche: che contiene o produce
fetidissima, come di sangue putredinoso e marcio. -composto, costituito da elementi
vermi, a morire. -diventare marcio, guastarsi (il sangue).
decomposizione (una sostanza organica); marcio (un frutto); avariato, andato
sì per la putrefazione del morto e marcio corpo, forte serravano li chiodi et acosto
immortalità il corpo putrescibile. -putrefatto, marcio. bono da ferrara volgar.,
decomponendo (una sostanza organica); marcio, putrescente, putrefatto; guasto (
per tempeste intempestive / divien putrido e marcio. pratesi, 5-307: lì presso ristagna
che nasce da ciò che è fradicio, marcio, guasto (un odore);
che è in via di decomposizione; marcio, putrefatto. targioni tozzetti,
ogni giorno si respira questa puzzetta di marcio, rltalia che imputridisce, la noia
, tanto era il puzzo del gorgonzola marcio, delle marcite, delle vaccherie. c
fugge tutta gente, / per lo tuo marcio conno puzzolente. sanguinacci, xxxix-i-270:
, / io non ne cavo un marcio quattrinello. foscolo, ii-435: signor
220: odimi. il fusto / è marcio, e non può darsi che ributti.
. 2. divenuto flaccido e marcio. stampa periodica milanese, i-491:
sentor di rancido. 2. marcio (un seme, un ramo).
che ti venga la peste, vecchio marcio, rantacoso, a chi puzzan sempre
coscia di jacob, il quale incontanente marcio e rattrasse. leonardo, 2-492: tante
fetidissima, come di sangue putredinoso e marcio. viani, 19-324: qualche uomo
gran repubblica si sfasciava, come un corpo marcio di scorbuto; moriva una gran regina
poni il capo, diventa in sé marcio e molto seme produce. brasca, 143
tal sorte che non rimanessi loro un marcio quartino. aretino, 1-29: si dèe
è uno di quei foruncoli che denunciano il marcio del nostro organismo sociale, esplodono e
che per tempeste intempestive / divien putrido e marcio. deledda, iii-607: l'erba
pascoli, 220: il fusto / è marcio, e non può darsi che ributti
sì cattivo segno / che un quattrin marcio non è più fidato / senza il mallevadore
bene a solatìo e ben letaminato con letame marcio o colombina disfatta, ne daranno qualche
... e del suo torto marcio di non appigliarsi al più ricco per ristorarne
'rigno': odore di sudiciume o di marcio, lezzo. viani, 10-255: nel
: « leggi gli statuti, popolo marcio ». g. villani, 10-37:
rinfrescume, sm. region. puzzo di marcio caratteristico dell'uovo, del pesce o
si ringhiotte nel suo stomaco vuoto il marcio e tamaro di quelle conversazioni micidiali.
ferro e così repurga quel recettacolo cu marcio umore. chiari, 2ii- 129:
ristagni. -lezzo di ristagno: di marcio. stuparich, i-352: il focolare
sono / che le foglie di velluto marcio / dei tassibarbassi, / e le
/ ma ben lo fé restar crepato marcio. 4. interruzione di rapporti giuridico-istituzio-
è al sommo delle cose ha il marcio in corpo, per quante restrizioni s'
rapini, 27-810: il mio popolo era marcio e, per risanare, aveva bisogno
: caro leoni, tu se'un realista marcio come tutti gli altri membri de'governi
questo luogo in quello / fo a marcio mio dispetto il saltarello.
. 2. per simil. marcio, in avanzata putrefazione (un vegetale
, 4-261: il zanella ha torto marcio: e l'esempio de'secoli passati ci
giorno son per darvene un millione, al marcio dispetto di chi non vuole ».
decomposte, nei funghi o nel legno marcio. = voce dotta, lat.
chiusi e le larve sviluppano nel legno marcio, nei funghi e nelle immondizie, cibandosi
, lxxxviii-i-122: mastro pier, c'ha marcio el collaretto, / non si sciorina
musacee, zingiberacee, canna- lo scudo tutto marcio e due archi scitici e la scimitarra,
. salvini, v-3-4-4: venne un marcio ipocondriaco, tutto afflitto e scombussolato,
scomposta. -decomposto, putrefatto, marcio. arici, i-18: null'altro
, il principe confessa che ha torto marcio. amari, 2-intr., lxxiii:
tagliar che avrà fatto del secco e del marcio empiastrisi molto bene dell'empiastro..
notte ancora e iscomarla, che al suo marcio dispetto non fosse oscura.
rogne, / di tisico, di marcio, d'impietrito / e di scorrènza simile
sguardo, nel resto simigliatissima ad un tisico marcio. chiari, 1-ii-97: arrivammo a
28-27: il cielo screpolato, livido, marcio, par che s'abbassi, stanco
pataffio, 5: lo scudelliere ha marcio e va fingando. = deriv
seditìccio, agg. dial. ant. marcio, putrefatto. anonimo romano,
sì cattivo segno / che un quattrin marcio non è più fidato / senza il mallevadore
una ad un'altra. quasi a suo marcio dispetto prometta di fare tutto quello =
nasconde a sé e agli altri il marcio del resto collo sfarzo e col luccichio
. sciava, come un corpo marcio di scorbuto. oriani, x-13-e abbattute.
per giunta sfatta. -appassito, marcio (un fiore). d'annunzio
più che all'estremo / fracido, marcio, sfegatato e morto, / per una
, sotto l'occhio stesso e a marcio dispetto dell'inquisizione, preparava i fili
morto; lo sfilzai: era un mozzicone marcio e n. villani, 4-135
in cambio di cotognata), fradicio e marcio, questo è il suo maturo.
a viva forza e quasi a suo marcio dispetto prometta di fare tutto quello che
proposito a le domande di ne cavo un marcio quattrinello. botta, 5-100: rispondevano il
terra all'induramento e forzarla a suo marcio dispetto a stare sciolta, soffice e solla
, il sospetto che vi covi del marcio. d'annunzio, v-1-290: la volontà
, 5-i-571: io ci vedo sempre il marcio sotto, quando si tratta di fascisti
.). cora zoppo e marcio con le sottascelle, 'vulgo'stampelle, per
cattedrale uno e due mesi a loro marcio dispetto. -comportamento di chi omette
è sovescio, dirizzargli / dando grassume marcio di sua greggia. b. davanzati,
, il sospetto che vi covi del marcio. allora le fole più incredibili ottengono
spargere del concime fresco non spento o marcio in quantità 2. che non
un po'dappertutto si sprigionava un sentore marcio e profumato. 10. mandare
del grandissimo italiano, che procura, a marcio dispetto 12. locuz. -andare
giornate lupe, cagne, / sul marcio de'suoi ossi assai ben micci.
, perché avviluppate si putrefanno come letame marcio. d. sestini, 22: nato
tirava uno scirocco afoso, pesante, marcio, che stremava la gente affranta e
non volere, bisognerà studiarla e passare a marcio dispetto per le strette grammaticali.
corrosi. 3. per estens. marcio, putrido, guasto. malpighi,
disfacimento. -per estens.: guasto, marcio (il legno di una nave)
polverina a cui si riduce il legno marcio. -per simil. lo sfarinarsi
, ch'era senza canne, e tutto marcio, ed aveva un tastarne di tal
il tatto magico, ed era zuppo marcio di delirio ambizioso, ma avrebbe dirupato
impiantito ricoperto da un tavolato sconnesso e marcio. bernari, 6-120: si sceglievano insieme
'de ritu ambrosiano', dopo aver narrato marcio e di catrame che la circondava lo tiravano
letame mescolato con terreno, e sia ben marcio. g. cappello, lii-15-24:
sapeva perché, che celso avesse torto marcio; e si chiedeva per quale testardo fine
1-91: insensibili al tetro puzzo di marcio, essi stampavano il peso del corpo nella
ai poveri vecchi / corteccia e tisicume / marcio e lordume. 3. figur
). deteriorarsi, diventare guasto o marcio a causa dei tonchi. crusca
della ragione], ho il torto marcio. goldoni, x-70: avete torto marcio
marcio. goldoni, x-70: avete torto marcio, e non si ponno / in
non contano, e poi hanno sempre torto marcio. fogazzaro, 5-32: dopo qualche
sentenziò che il signor viscontini aveva torto marcio. c. e. gadda, 90
, d'aver avuto torto: torto marcio. moravia, xi-232: avevi torto marcio
marcio. moravia, xi-232: avevi torto marcio, ti eri ingelosito di nella appena
.. / io non ne cavo un marcio quattrinello. /... / eccoti
transazioni del cuore che indicano ordinariamente il marcio del carattere di una persona, e ripigliavo
piante. govoni, 578: pierrot marcio... / dammi tu allora qualche
, 3-583: quel ganimede, ch'ai marcio dispetto de la gelosa giunone, gli
uno straccio d'uomo, un uomo marcio, usato, finito, ma esistente per
così piacere! / nemmeno un chicco marcio nella pigna. / e tutte pigne,
un colore di fango ad un colore verde marcio. -che assume tale colorazione
si copriva tutta di quel triste e marcio verdume galleggiante. = denv. da
per tempeste intempestive / divien putrido e marcio, indi ne lice / saper che
brulicante di vermi, di larve; marcio, putrescente, putrefatto. bencivenni,
, livido, brutto come un vizioso marcio. de amicis, i-374: un soldato
far come tutti; vivere di pesce marcio, di fieno bollito quando si trovava gramigna
il tatto magico, ed era zuppo marcio di delirio ambizioso, ma avrebbe dilupato
: madre natura... ebbe torto marcio quando fabbricò il caccao a non
sm. region. sett. odore di marcio, in partic. di pesce.
stai a vedere, non sono mica marcio... che credi...
il sorcio era un tossico marcio, con piccoli precedenti per furto e spaccio
predappio, i suoi sgherri, ogni servo marcio, serpente feudale di sicilia, plutocrate
provinciale. semipùtrido, agg. parzialmente marcio, corroso dall'umidità. tomasi