52): prestò l'argento a due marchi di guidardone... e,
giorni, venne un borghese per dieci marchi in presto [= prestito], a
presto [= prestito], a due marchi di guadagno. g. villani,
-insegno l'abbaco alle formicole. de marchi, 29: buco via buco fa buco
e poi digrignando i denti. de marchi, 399: un grande abbaiamento di
gli fanno intorno i filosofi! de marchi, 324: protestò, se non
dimostrarsi inesperto, ingenuo. de marchi, 85: bisogna proprio cader da un
gli zefiri a l'amor. de marchi, 204: chiuse strettamente gli occhi,
se ne tornava dalla scuola. de marchi, 319: io non so che cosa
ispumeggiano i frantoi / scricchiolando. de marchi, 232: l'abbondanza cacciata dall'uscio
per non lasciarlo senza risposta. de marchi, 210: disegnò col pollice una certa
e che mi riesce utilissima. de marchi, 204: colla sua fede aveva
che m'abbruciassero le mani. de marchi, 320: per ottanta o novanta centesimi
col lampo della loro bellezza. de marchi, 85: suo fratello, da buon
alle tempie, suicidarsi. de marchi, 585: se voi non mi aiutate
il petto dalla fiamma della pace. de marchi, i-721: tutte le mattine gli
di servitù e di miserie. de marchi, 412: un pensiero più vivo.
raggrinzire, corrugare. de marchi, 50: accartocciando la pelle della faccia
parte ancora pendente dalle viti! de marchi, 259: della poca roba salvata
nude, arsicce, sassose. de marchi, 94: una moltitudine di tetti
che discuteva colla faccia accesa. de marchi, 251: era proprio [lei]
di collera, accigliati, foschi. de marchi, 536: una quiete che
m'è venuta fatta così. de marchi, 832: un piccolo dovere scelto
, ed accosciavansi sul pavimento. de marchi, 77: [il cane] facendo
dolce. -figur. de marchi, 151: un vecchio marinaio molto navigato
leggiera ed ottima da bersi. de marchi, 864: la natura ha i suoi
nulla da un certo lato. de marchi, 472: la mia vecchia esperienza
trovato proprio coll'acqua alla gola. de marchi, 85: a me non
e tante cose sono cambiate. de marchi, 631: aveva bisogno di emigrare almeno
quant'acqua si pesca. de marchi, 689: il signor delegato presentò un
che lo avesse in fiume. de marchi, 802: pochi uomini in milano hanno
due termini assolutamente inconciliabili. de marchi, 869: egli rappresentava la parte della
cedrata dolcissima e odorosissima? de marchi, 715: e i rivenditori di
incarcera nella prigione della memoria. de marchi, 197: si divertiva a ripensare la
umido, acquitrinoso. fr. de'marchi, 1-155: questi siti acquativi sono tristi
si vedeva e immollava l'anima. de marchi, 551: certi viottoli angusti
che erano lagrime. de marchi, 14: appoggiò la fronte ardente
improvvise, acri e dolorose. de marchi, 41: cominciò a discendere,
; acrobazia; funambulismo. de marchi, 91: era ancora di quei vecchi
dal sottilissimo acùleo della gelosia. de marchi, 273: sforzandosi di mostrarsi educato
è acutissima sopra ciascuno oggetto. de marchi, 235: [gli occhi avevano]
, n. 6. de marchi, 211: rideva sugli acuti d'un
muro che chiudeva il cortiletto. de marchi, 162: lo collocò adagino sul letto
, che il ranno cuoce. de marchi, 308: l'equipaggio...
; assumere un determinato atteggiamento. de marchi, 349: in casa del quale doveva
aderenze o per espansione di amicizie. de marchi, 465: egli ha forti
ed un omino appare adocchiando. de marchi, 281: mandò ancora un sordo
cominciavano a spegnere i lumi. de marchi, 924: una volta il sant'
che vanno nei palloni aerostatici. de marchi, 520: un uomo fatto a guisa
d'un cavallo che s'awicinava. de marchi, 531: si ravviò i capelli
dentro... mezzo mondo. de marchi, 839: in quanto al vecchio
; affarismo ed arbitrio dappertutto. de marchi, 944: in questi tempi di affarismo
qui il luogo di discorrere. de marchi, 765: riuscì ad avere in mano
-sempre con quel riso d'idiota! de marchi, 737: il signor giudice rideva
e parlerai con più proprietà. de marchi, 817: per questo voto aveva
ardore pel perfezionamento dell'agricoltura. de marchi, i-556: l'affittaiuolo pagava ogni
affrontare un viaggio anche breve. de marchi, 867: ella potrà mettersi in
scura e affumicata del solito. de marchi, 630: per quanto egli avesse dormito
diritto competente a ciascuno d'essi. de marchi, 455: la regola ormai
[il re] s'agglomera. de marchi, 37: le cinque coppie danzanti
non ti sarò d'aggravio. de marchi, 788: per non essere di aggravio
. dire s'aggroviglia. de marchi, 748: ormai gli mancavano
difendere più che ad offendere. de marchi, 817: la fanciulla si sentì
come sm.). de marchi, 810: nei quieti meriggi di estate
freddo„ ancor che fosse agosto. de marchi, 415: fu durante il tempo delle
, con un viso da indemoniato. de marchi, i-764: ah che momenti,
lena a ripigliare il comando. de marchi, 611: egli prese un badile ch'
alacrità...]. de marchi, 491: contenta di vedere un
per me di essergli a carico. de marchi, 451: egli aveva ahegramente accettato
laudi il signore: alleluia. de marchi, 333: anche il rigutini ha
gente con cui doveva accomunarsi. de marchi, 373: la quale [ragazza
bruna chioma / splenda minore. de marchi, 355: in mezzo alle macchie
il panno bagnato. de marchi, 397: le gelosie si sgretolavano nei
, più spesso, la dimensione. de marchi, i-585: la febbre l'aveva
ai bastioni. fr. de marchi, 1-21: oltra alla spalla che averanno
. maffei, 5-4-177: chiamò il marchi questi lavori puntoni ed aloni, quasi
alto a l'alpestre aura ondeggiar. de marchi, 355: il giardino, piantato
coste i rossi e neri. de marchi, 651: il grazioso monsignore non volle
e altamente cantar partito piglio. de marchi, 14: egli sentiva troppo altamente di
campanili e su pe'tetti. de marchi, 94: una moltitudine di abbaini
fiammeggianti dentro una gola nera. de marchi, 134: l'altar maggiore brillava
ego e da uomo di paglia. de marchi, 937: se non sarà in
la dignità bianca del marmo. de marchi, 374 * in queste angustie le
va nel fiume contr'acqua. de marchi, 42: tratto da un impeto cieco
pare la amabilità fatta persona! de marchi, 387: si sforzava di sostenere
chiara d'uovo). de marchi, 389: era invecchiata...
e tenga alquanto di quel sapore. de marchi, 554: disse anche come da
ambascia che mi tumultuava dentro. de marchi, 487: sentendo sonare le ore
marino si fermarono guardando in su. de marchi, 264: una donna senza
all'ambrosiana: alla buona. de marchi, 221: aveva buttato sulla carta quattro
ognuna 10 risponderò: amen. de marchi, 7: di'che hai giuocato,
delle consuetudini americane. de marchi, 6: la barba nera e crespa
, o dalle streghe per dispetto. de marchi, 447: essa rialzò gli occhi
era pur dessa, anzi migliore. de marchi, 292: rimase...
deficit, voce da rigettarsi. de marchi, 19: in quel momento avrebbe
il ron ron del contrabasso. de marchi, 200: disse queste parole cogli
degli ammezzati del vasto inaf&ttato palazzo. de marchi, 840: un altro ammezzato
gli altri come tante acciughe. de marchi, 807: c'era sempre una stanza
argine vicino al fosso vecchio. de marchi, 540: una nuvolaglia spessa, che
; lenire, attenuare. de marchi, 26: per la gran sala da
nelle forme che l'alfabeto. de marchi, 859: colla mortificata e lenta triavevano
forma da non poterei pubblicare. de marchi, 363: quanto più gli uomini
saltellante a tutta la persona. de marchi, 330: era un ometto di
del consueto nella guarnigione francese. de marchi, i-716: essendo giorno di mercato,
non ve l'avrebbero dato. de marchi, 39: aveva potuto vedere da
male provenutogli dal calore del danaro. de marchi, 818: finalmente venne il dottore
, giustamente dovuti ad un angioletto. de marchi, 862: se la stringeva sul
/ ai nepoti di romolo. de marchi, 660: entrò in un piccolo angiporto
dei popoli di lingua inglese. de marchi, i-851: dietro i vetri si vedevano
a la necessità dei tempi. de marchi, 432: sempre un po'aspra
in vece del necessario allargamento. de marchi, 202: la sua persona pareva quasi
escrementi del ventre molto anneriti. de marchi, 564: rientrarono a poco a poco
annidiassero nel valdarno di sotto. de marchi, 553: il corpo pareva desiderare d'
, ascoltava con aria annoiata. de marchi, vii-669: era già stracco,
capace / di ventidue misure. de marchi, 793: colle due braccia piegate sulle
posto a fianco della marchesa. de marchi, vii-671: un brutto cane volpino.
fare quest'antiporto alla chiesa. de marchi, 777: chiuse l'antiporto colla
altri che in lui. de marchi, 417: minuto lavoro di anti
perfettamente di suoi umori gelosi. de marchi, 600: già avvilito da un
apparati scenici. -figur. de marchi, vii-666: aveva potuto vedere da vicino
apen- nino s'amano appiattare. de marchi, 541: era lui, che,
pigliò l'ambulo dal palazzo marchionale. de marchi, 529: e novamente l'
riuscirgli di detrimento alla salute. de marchi, 231: a questa coscienza si appoggiava
comune vasellamento d'argento appresso di mille marchi. andrea da barberino, 212:
storte confuse immaginazioni degli italiani. de marchi, 407: l'arca santa, cioè
e una falce da mietere. de marchi, 33: entrò nel silenzioso cortile
/ compie suo corso. de marchi, 77: facendo arco della schiena e
addipana ragioni come un arcolaio. de marchi, 36: stavo in estasi a
su 'l ruscello che gorgoglia. de marchi, 48: si vedeva all'orizzonte dietro
comune di firenze, con pena di diecimila marchi d'argento a pagare per la parte
alle due onde frementi di popolo. de marchi, 460: di contro a questi
di fiumi e di torrenti. de marchi, i-729: rilevò una, piccola rottura
., d'eccellente prudenza. de marchi, i-723: a don carlino non
arme dalla parte di roma. de marchi, i-240: non tornerà, se vede
aveva bisogno di nessuno al mondo. de marchi, 1-872: voi uscite un mattino
conietture il sentimento da me addotto. de marchi, 777: forse siamo noi
, e male in arnese. de marchi, 293: notò che veramente le
note / alternate col canto. de marchi, 91: e colla confidenza del vecchio
è d'ogni cosa un poco. de marchi, 91: non esca per ora
sopra di essi [arpioni]. de marchi, 44: l'unico rumore era
per tirarlo via a viva forza. de marchi, 536: ma in un
le dirò alla prima occasione. de marchi, 54: dopo due giorni di
. -per simil. de marchi, 527: il conte, arruffato un
andare mi ci sento arrugginire. de marchi, 544: puoi arrugginirti del tutto in
di rotonda grana fina. de marchi, 683: il sole dalla linea bassa
e ravviava macchinalmente i capelli. de marchi, 48: il vento fresco e leggiero
e sera un carco di legnate. de marchi, 676: un luogo segregato,
onesta / si sgroppi a lavorare. de marchi, 735: l'asinità dei giudici
roride e chete / dell'aspersorio. de marchi, i-703: quando don serafino si
capo alcune battute d'aspetto. de marchi, 91: nelle battute d'aspetto
il terreno, assassina le piante. de marchi, i-701: il suo più gran
gusto di quella delle chiocciole. de marchi, 762: una vecchia di ottant'anni
difficoltà, in miseria. de marchi, 434: nostro padre col voler dare
il bambino ritira la bocca. de marchi, 8: lasciava cadere a goccia a
assetto: tenere in ordine. de marchi, i-719: una di esse l'avrebbe
: ente, impresa assicuratrice. de marchi, i-730: aveva in quei giorni ricevuto
taglia la stanza per il lungo. de marchi, 45: nella stanza vicina,
/ come dir di mattoni. de marchi, 266: la sera andò a far
vocale o strumentale). de marchi, 91: il maestro provò a cantare
pianger puoi / la tua caduta. de marchi, i-936: corsi a rifugiarmi in
che s'assumono l'opera rigeneratrice. de marchi, i-730: gli scrive di presentarsi
se'tu, eh, bellasta. de marchi, 952: era ancora una bell'
che imita questa pelliccia. de marchi, 294: con in testa un tocco
, non una persona, vivaddio! de marchi, i-630: soffrire tanto per un
oggetti strani, misteriosi. • de marchi, 494: questo loro affetto non intessuto
forchetta e un coltello d'oro. de marchi, i-852: lo sposo aveva già
a cercarlo dove sapevo trovarsi. de marchi, 418: per rendere questa partenza
che mi si attacchi alle dita. de marchi, 407: tutte le indulgenze che
vedeva nemmeno il segno dell'attaccatura. de marchi, 163: quel respiro dolce che
pietà, più spesso a rimprovero. de marchi, 236: quando fu vicina
lucida e le calze rosse. de marchi, 17: aggiustò qua, carezzò là
seggiole e facevano tremare la casa. de marchi, 163: quel respiro dolce che
, diminuzione, lenimento. de marchi, 1057: isolata nel suo dolore essa
verso il centro della terra. de marchi, 205: morire! - questa
. esprime noia o dispetto. de marchi, 760: poi correre ancora, auf
tomo terzo dell'architettura di francesco marchi bolognese, manoscritta con corre
di udire i due sibilloni. de marchi, i-715: l'aveva raccolta [la
): il tabacco stesso. de marchi, 613: sedette sopra un muricciolo e
tutto in mano del colonnello. de marchi, 227: se speri di maritare le
sorger del sole sui monti. de marchi, vii-675: veniva insieme anche qualche
un immenso spazio del tutto voto. de marchi, 225: io non potrei trovare
la sua suocera con arsenico. de marchi, i-629: io non capisco più
sul cervello e su l'anima. de marchi, i-237: mi ero già avvezzato
non mi passava nemmeno pel capo. de marchi, i-714: un senso di profonda
fiero e superbo avvilirsi profondamente. de marchi, 845: poteva bene dall'alto
nuvola tutta polline di rose. de marchi, 135: col libro delle preghiere aperto
costoro passeggiavano con sua moglie. de marchi, i- 759: in quanto
babbo pagò di nascosto del padre. de marchi, i-718: la mamma era morta
badile, a piantare certi cannoni! de marchi, i-330: prese ancora il badile
soli antichi nel cristal piovuto. de marchi, i-604: il sole (un bel
temperante e moderato in tutto. de marchi, i-556: in
quello strale la rende a lui. de marchi, 463: il bel tenente si
una tavola col tappeto verde. de marchi, 948: cadeva una pioggia minuta
davanti con una persistenza spietata. de marchi, i-755: usciva, entrava,
a ballottarsela fra le braccia. de marchi, 534: il carro si mosse,
stupido, stolido, stordito. de marchi, 122: mi aiuterai a fare il
con barba e zazzera di bambagia. de marchi, i-547: nevicava e, guardando
fortunato anche nella disgrazia. de marchi, 542: quella meschina...
passione avevo per i cavalli! de marchi, i-542: i bambini, si sa
senza un bel visone lustro. de marchi, 264: confrontando in mente la
e un contemporaneo abbaiamento cagnesco. de marchi, 204: s'era illuso un
significava libertà, scienza, progresso. de marchi, 277: aveva sempre tenuta
baldorie, divertimenti e corte bandita. de marchi, 260: da lodi tornò
dere il bandol né arruffare. de marchi, 179: la petti
fumava e rideva e barattàvansi pugni. de marchi, 1-719: dopo essersi barattati tanti
senza barbazzale le sue insolenze. de marchi, 338: un certo mugnaio di
il barbera è troppo duro. de marchi, i-717: dopo aver allungato il barbera
/ passata è l'onda. de marchi, 54: il buon senso naturale
acqua da tutte le parti! de marchi, 816: sentì tutta la tristezza
nomi e le nostre qualità personali. de marchi, 686: vi trovò una
orecchio dalla mattina alla sera. de marchi, 669: ora girava colla chitarra
posava un calice pieno di barolo. de marchi, i-725: la nonna gli portava
per le bassure dei prati. de marchi, 321: un fischio risonò nella verde
faccia un giro per la sala. de marchi, 720: la felicità è un'
abbattendo, sotterrando la città. de marchi, 1132: diceva che di notte s'
passar di bige al conte gnoli. de marchi, i- 761: sentiva il
insieme a batter le strade. de marchi, i-721: se essi battevano le strade
su le nostre misere pelli. de marchi, 524: brognòlico a questi sgambetti,
, sarei stato sempre col batticuore. de marchi, i-533: guardando qua e là
». -per simil. de marchi, i-507: la toga nera e sciupata
. né ad un metafisico. de marchi, 1119: i due vecchietti sedevano
il becco a l'oca. de marchi, i-538: e per fare il becco
trasformò una volta in una gatta. de marchi, i-722: il dottore, uomo
i diesis in luogo dei bemolli. de marchi, i-580: e nella voce stessa
non che romor di demoni. de marchi, 759: nella stanza vicina, dove
bisogna pure obbedirlo in qualcosa. de marchi, 262: quand'ebbero finito di
grandioso concerto vocale-strumentale di beneficenza. de marchi, i-546: per i poveri ho
persone della cui benevolenza mi onoro. de marchi, 1083: la benevolenza è l'
il prodigio delle nozze di cana. de marchi, i-719: lui bisbetico, sofistico
voltò una spalla per ringraziamento. de marchi, 1121: la sora brigida preparò
il drago, il bue. de marchi, i-574: la cara bestiola piluccando,
d'aceri e d'olmi. de marchi, i-598: un bagliore come di
, quando beccano molti insieme. de marchi, 1118: il canestraio...
lontane, come vele sul mare. de marchi, 281: la città colla moltitudine
rigirare con un ordine aovato. de marchi, i-591: alcune livree lunghe e flosce
ciuffoni di capelli bigi sulle tempie. de marchi, i-552: la nebbia s'era
di lato, sotto i piedi. de marchi, 525: c'è modo di battere
dente, onde mio padre ha offerti duomila marchi, a chi mi sa sì
mio padre e fatti dare li marchi; ed io il mi trarrò di bocca
era sulla bocca di tutti. de marchi, 626: prima di sera il nome
una boccata d'aria, fumando. de marchi, 268: essa non voleva nemmeno
- del mio ricolmargli la tazza. de marchi, 1-530: chinò la faccia sul
, battere lasciando il segno. de marchi, i-583: la povera bambina pensò.
e le carabine ad armacollo. de marchi, 773: trasse di tasca un
la sera di un ballo. de marchi, i-581: andava spesso colla testa
favore in tempo che sia una morsa. marchi, tornarono città de 277:
muso ogniqualvolta un pesce abboccava. de marchi, 558: i due bracchi sbusoffiavano
a dieci braccia intorno? de marchi, i-568: le guardie, in un
nera, e un guanto. de marchi, 277: sui piedi trascinavano due
alla guerra! siamo alla guerra! de marchi, i-330: sospinto da una violenza
una ritratta non gli annunzi. de marchi, i-303: l'una [donna]
nomignolo, come dev'essere. de marchi, i-587: tutta brava gente che
col breviario sotto l'ascella. de marchi, i-720: quel povero curato,
fiorami, sul bricco che traballava. de marchi, 961: si ricordò d'
qual'era -solitamente un briccone. de marchi, 741: un briccone può esser
crocetta di brillanti di sua mamma. de marchi, i-537: lucide [le monete
in freddo fulgore adàmantino brilla. de marchi, i-531: qualche goccia di latte
po'di brodo che stava bollendo. de marchi, i-718: bolliva sempre una pentola
una bronchite che mi fracassa. de marchi, 436: non ti ho predicato
come se egli non le capisse. de marchi, i-540: le campagne, piene
punta brunita d'uno stivaletto adunco. de marchi, 270: la luce chiara
gioventù mi vergognerei di ricordarmene. de marchi, 1-763: sentivasi le guance riarse
fiorimo, il mio duello. de marchi, i-559: so che la notte di
due grandi buccole alle orecchie. de marchi, 919: con anelli sui grossi
un bel buco nell'acqua. de marchi, 472: con questa sua intransigenza
si può ottenere nulla. de marchi, 29: ma buco via buco fa
esito all'un e all'altro. de marchi, 1112: dirai...
e sarà un intrezzo simile. de marchi, i-554: una salsa di pomodoro
e acconsentivano al mìnimo soffio. de marchi, 77: picchiò [sul cappello
spruzzatina d'acqua fina e cheta. de marchi, 440: facendo schermo della mano
trattare, preparare di nascosto. de marchi, 527: si può sapere qualche cosa
per tremare « una càmera ». de marchi, 284: al lume di
sobborghi, a bere il poncino. de marchi, i-601: collocai la lucerna in
nel buio verso l'osteria. de marchi, i-756: provò una strana, una
mentre discendeva da visitare un'amica. de marchi, i-589: il burlone era in
colazione e due a pranzo. de marchi, i-586: per la prima volta
una luce sinistra su quel carattere. de marchi, i-720: egli buttava giù dal
buttarsi avanti a testa bassa. de marchi, i-719: e vuotato un litro di
lione bruggia e altri luoghi; fate e'marchi per tre e quattro mesi, tanto
a cambio, e girandogli già molti marchi addosso, fu presto notato da quelli
della tua vita; per questo la marchi colle tue cifre, e con una parola
maffei, 5-4-175: a questo aggiunse il marchi di metter casematte nell'angolo. d'
25-4): il giorno avesse io mille marchi d'oro, / che la dianuzza
): il giorno avesse io mille marchi d'oro, / che la dianuzza fia
una scuderia. fr. de marchi, 1-208: possono servire a edifici da
bruggia e altri luoghi; fate e'marchi per tre e quattro mesi, tanto sia
testa, -argomentò renzo tra sé. de marchi, 445: perché questo ricevimento clandestino
così fu grappata. fr. de marchi, 1-10: ancora vi sono altre chiaviche
o affluire acqua. fr. de marchi, 1-10: quando si vorrà fare detta
defluire acqua. fr. de marchi, 1-10: quant'acqua che si vorrà
lungo della tua vita; per questo la marchi colle tue cifre, e con ima
danneggiano i suoi concorrenti (uso di marchi che possono essere confusi con quelli dei
7-112: condannò i fiorentini in sessantamila marchi d'ariento, e conseguente per
25-2): il giorno avesse io mille marchi d'oro, / che la dianuzza
abbino forza di corda. fr. de marchi, 1-9: gli archi vogliono passar
. cornice. fr. de marchi, 1-31: il moro per tavole è
o rientranti. fr. de marchi, 1-212: adunque queste casematte, che
. s. maffei, 5-4-174: il marchi nella tavola 130 figura baloardi non solamente
in germania (del valore di io marchi) fino al 1924. aretino
uno scopo, un programma. de marchi, ii-1-540: suo suocero, uomo
6 di settembre del 1838. de marchi, iv-214: saltò a terra,
il tuo fatto è spacciato. de marchi, i-71: povera severina, perdette un
confronto può parere un sanculotto. de marchi, i-698: venne chiamata in fretta
dappocaggine dell'inerzia nell'animo! de marchi, i-250: il coraggio cominciava a
accadendo per trarne vantaggio. de marchi, ii-526: lo conosco da un pezzo
i debiti di giuoco de'germani? de marchi, ii- 47: ha perduto
il debole di voi altre femmine. de marchi, ii-735: non poteva veder piangere
gastralgia e debolezza di polmoni. de marchi, i-404: sentendo che le forze
(di edifici). de marchi, i-314: il palazzotto dei santafusca,
francia o sterminati a schiere. de marchi, i-616: gli occhi fissi alla brace
] che il tempo ha corrose? de marchi, ii-506: forse era già troppo
l'istoria / de'rotti amori. de marchi, ii-357: è vero, paimira
olimpia del divino lodo- vico. de marchi, ii-48: grande e solenne declamatore
metonimia: flusso, corrente. de marchi, 784: la folla si rimescola e
un'onda di sentimento fantastico nuovo. de marchi, i- 233: andate piano
giovine dio greco delle nozze. de marchi, ii-279: venne in tavola un gran
luoghi possono mancare nella città. de marchi, ii-856: non insensibili al fasto e
dalla natura degl'impegni assunti. de marchi, ii-285: il ministro si limitava
non avrebbe fatto animo alcuno. de marchi, i-958: squillano gli ottoni raucamente,
tr. raro. tradire. de marchi, ii-1014: voleva sostenere che in momenti
-rifl. dichiararsi, chiamarsi. de marchi, ii-848: giacomo, nella sua qualità
anche altri liquidi). de marchi, i-653: l'acqua che defluiva dalle
, in uno scritto). de marchi, i-791: i vestiti che prima allacciava
, e lo diè al poeta. de marchi, ii- 390: bisognò correre al
di monti, colli). de marchi, i-853: scomparso il filatoio, al
da un ambiente così deleterio. de marchi, ii-835: il conte, che
in deliberazione di scannare i prigioni. de marchi, i-230; dirò fra poco perché
cui vi sarò grata in eterno. de marchi, ii-872: so rispettare tutte le
pure sono spesso le più timide. de marchi, ii-39: carattere delicato e scrupoloso
... ora è passato. de marchi, i-537: è vero però che
, sugli occhi, sui capelli. de marchi, ii-923: o giacomo, o
di san salvatore in brescia. de marchi, ii-563: delirava la poverina, chiamando
passione che arse e passò. de marchi, i-716: sentendo un delirio di vendetta
eri il sogno del mio cuore. de marchi, ii-658: essa non vede che
amministrazione dei beni demaniali. de marchi, ii-45: c'era il cavaliere balzalotti
5. acer. democraticóne. de marchi, i-662: questi democraticoni, a saperli
consigliasti mai col tuo demonio? de marchi, i-40: non poteva impedire che
muore di fame, che fa? de marchi, ii-838: il denaro è la
com'uom cui stringe inusitata cura. de marchi, ii-348: nella chiara luce del
, si può vivere tranquillamente. de marchi, ii-204: dente strappato non duole più
meccaniche (una ruota). de marchi, i-931: la macchina dell'4 automobile
più o meno lo soffrono. de marchi, i-708: per colmo di disgrazia
causato dall'insufficiente alimentazione. de marchi, ii-793: come ci sono i malati
vi erano contenute in sospensione. de marchi, ii-239: deposito di ètere delle
in giù depresse e smosse. de marchi, ii-915: una tristezza desolante,
inferiore al valore reale. de marchi, ii-91: non bastava non pagare l'
che il mondo ne aveva. de marchi, ii-325: senti, il mio
la salvezza comune non patisse detrimento. de marchi, ii-425: l'uscio si aprì
viene occupato militarmente dalla truppa. de marchi, i-662: cesare aspira quest'anno
del treno dalle rotaie. de marchi, i-1002: e fu accolto da un
sua modesta dimora d'artista. de marchi, 439: una tristezza desolante,
più fedeli di tutte le spose. de marchi, i-373: prese a camminare verso
, aspettando il suo destino. de marchi, i-270: e spesse volte,
tranquilla: « destituito ». de marchi, ii-317: un povero impiegatalo destituito e
di rocce tramescolati dalle acque. de marchi, i-950: sebben non ci sian pericoli
simil. e al figur. de marchi, i-302: vivevano entrambi meschinamente dei
dettatura d'un qualche avvocato. de marchi, ii-558: accese una candela,
debbe deturpar l'onore de'galantuomini. de marchi, 11-538: così il male,
ai soffi gelati del vicinissimo inverno. de marchi, i-773: la finestra è aperta
s. giacomo di compostella. de marchi, i-934: il vecchio sollevò uno
chi procura il bene della patria. de marchi, ii-267: ammettiamo dunque che il
perché egli vuole operar male. de marchi, i-166: sentivo un impulso ignoto
una caraffa d'acqua diacciata. de marchi, i-946: non sentiva che il filo
mia livida fronte abbia bagnato. de marchi, ii-973: un brivido diaccio corse
limpido (il cielo). de marchi, i-619: io non so come si
diarie dell'istituto storico. de marchi, i-731: ma quando si hanno due
dedicato a note polemiche. de marchi, ii-775: poiché dio ti ha dato
prima almeno non c'era. de marchi, ii-437: e io stavo dicendo che
si potrebbero... guastare. de marchi, i-744: fare un deputato non
, a un correre a precipizio. de marchi, ii-571: all'urto, al
balestriere e dai loro merli. de marchi, i-443: non ne capiva il
ha quasi sempre passata malissimo. de marchi, ii-17: povero diavolo! l'aveva
fuggi, un casa del diavolo. de marchi, ii-53: la mascherata era bella
pativa continui capogiri e vertigini. de marchi, ii-657: la figlia del povero
persona, e al figur. de marchi, ii-840: la breno amava prendere la
solo in fatto di dieta. de marchi, i-787: ordinò una dieta rigorosa
sulla difensiva dal lato della francia. de marchi, i-777: s'incrociano le spade
si conversa col dialetto provinciale. de marchi, ii-482: una volta, prima
in senso improprio: disdetta. de marchi, iv-218: il sor giacomo non vuol
quel ch'è governo rappresentativo \ de marchi, ii-619: cogli occhi spalancati nel
de marchi, ii-458: finalmente venne il dottore,
ogni bella cognizione felicemente s'insignorì. de marchi, i-949: dal maloja-kulm alla morena
a quest'ora esserne morto. de marchi, ii-433: se voi mi servite per
bietola bianca che la nera. de marchi, i-556: in cucina, stridevano
soppresse la digitale purpurea giovava. de marchi, i-417: il cuore soffriva già da
le stesse proprietà della digitale. de marchi, ii-182: un vecchio disturbo di
spalanca l'atro gorgozzul digiuno. de marchi, ii-818: uscivano insieme a correre nei
gli guadagnarono la mano. de marchi, ii-880: le vecchie dame continuavano le
de'begli occhi il dì lucente. de marchi, ii-412: un uomo abile come
non ha freno, dirotto. de marchi, ii-191: le spalle, il collo
discorso, le parole). de marchi, ii-359: afferrò per ultima difesa un
contraddittorie (l'animo). de marchi, ii-638: coi pugni dentro i capelli
la testa convulsamente in alto. de marchi, ii-538: il male, come
vita si dilata e stende. de marchi, i-971: il sangue, cadendo e
dal primo all'ultimo verso. de marchi, i-629: c'è proprio dentro di
cuore mi si dilatò di gioia. de marchi, i-832: quel suo povero cuore
una perenne dilatazione di giovialità. de marchi, i-161: tutti i miei nervi
sedere e riscappano in fondo frettolosi. de marchi, i-57: durante quell'estasi,
non gli rimane più uscita. de marchi, i-306: più d'una volta
lunghi e duri di benzina. de marchi, i-455: io sono un dilettante di
tutti i nummi dell'antichità. de marchi, i-949: l'aria a due mila
svanire a poco a poco. de marchi, i-382: erano ormai passati dieci giorni
dagli anni e dall'uso. de marchi, ii-23: un piccolo raggio di
cheta cheta, ugual uguale. de marchi, i-769: ripresa la via,
, una colluvie di quattrini. de marchi, ii-897: alzò la voce stridula
effetto di tante agitazioni passate. de marchi, ii-674: alla prima occhiata lo
teatrale o cinematografico). de marchi, ii-995: il cuore, ha detto
globo e sommerse genti e trofei. de marchi, ii-884: si lasciò intenerire,
spezzare, abbattere moralmente. de marchi, ii-148: i colpi della vita avevano
-apparire più piccolo. de marchi, ii-891: celestina vide diminuire e restar
a lui un borghese e domandolli dieci marchi in prestanza. testi fiorentini, 13
avverbi e interiezioni). de marchi, ii-804: -ecco! -riprese l'oste
atti terroristici o sovversivi. de marchi, ii-1004: anche l'elemosina sembra un'
se ha freddo o caldo. de marchi, i-999: -vedeste il bestione! ha
, onde mio padre ha offerti dumilia marchi a chi mi sa sì pregare ch'
acquisteranno ben altra forza sul popolo. de marchi, ii-568: da lei sola stava
non senza certo riserbo diplomatico. de marchi, ii-953: monsignore, per quanto
le cupe ombrie del manzaniere. de marchi, ii-1107: una piccola vite del
aitai, scorrendo verso settentrione. de marchi, ii-817: costeggiando torlo delle praterie aperte
, delle nove e quarantacinque. de marchi, ii-202: la sera il bravo signore
e di lì schizza sul palcoscenico. de marchi, i-957: il direttore batte di
con una direttrice di scuole. de marchi, ii-655: tua sorella clementina è
alla direzione di un albergo. de marchi, ii-896: battista, che avrebbe
a palmi, ma a linee. de marchi, ii- 515: voglio ritenere
il contrario di ciò che vorrebbe. de marchi, i-530: entrò in un ordine
d'arroganza e di soperchieria. de marchi, i-511: il colpevole sentì confusamente
noi ci vogliamo unire in dio. de marchi, i- 57: cominciò a notare
non deve porci in disarmonia. de marchi, ii-850: soleva intervenire coll'autorità
colla lingua comune e nazionale. de marchi, i-213: il nome di linucci
e gli alberi. 'd ^ marchi, i-104: caro mio, la favola
discordia, or sì concorde. de marchi, ii-492: come due vicine in
volgare filosofia di que'tempi. de marchi, ii-40: anche la buona fede
, che siano eziandio in roma. de marchi, ii-710: ritrovava dei momenti di
drammatico che ne riceveva. de marchi, ii-428: non poteva approvare il
era passato il vento della morte. de marchi, 1-477: il barone di santafusca
aspo le dita / silenziose. de marchi, i-462: ritto davanti allo specchio,
volto nel suo aspetto normale. de marchi, ii-407: parlando al fuoco con aria
un quindici giorni in campagna. de marchi, i-576: se quel poveruomo non
prodotto dalla neve che si disgelava. de marchi, i-240: il vetturale, uomo
intorno all'imbroglio di quella notte. de marchi, ii-942: di contro a questi
carte sul disordinatissimo mio tavolino. de marchi, ii-476: la vasta cucina inondata di
d'un certo disordine ricercato. de marchi, i-142: la gioconda comparve sull'
, dacché gli costavano cari. de marchi, ii-63: il pianelli capì che
buono, disposto, ma disorganizzato. de marchi, ii-885: nella brutale rivelazione di
, non giunse in napoli. de marchi, ii-1067: giacomo colle mani che
, in un affaccendarsi disperato. de marchi, ii-476: picchiava una musica disperata
quanto più dispiacciono al gusto. de marchi, ii-305: sazio e gonfio come un
finché loro l'anima bastasse. de marchi, ii-677: domani lei può venir via
soffio / dell'ira sua. de marchi, i-211: ebbe occasione di trovarsi
-smarrimento, sgomento. de marchi, i-254: ora non so imaginare la
gemer sotto il piè del viatore. de marchi, i-965: le due carrozze si
so se latte o biacca. de marchi, ii-778: più morbida, più lenta
, ripien di torbide fantasie. de marchi, i-629: c'è proprio dentro di
un'accoglienza gentile ma lievemente distratta. de marchi, ii-512: accomodò con una certa
salute distrutta da'suoi studi. de marchi, ii-755: scarmigliata, cogli occhi distrutti
adegua ogni disuguaglianza di superficie. de marchi, i-635: la ragazzina s'era fatta
nemico, che ad ucciderlo. de marchi, ii-691: [si sentiva] debole
vizi di una aristocrazia disutile. de marchi, ii-420: è diventata una bell'
trasparenti ditine di mia nonna. de marchi, i-109: doro a quella scempiaggine gli
mente, dice il mio medico. de marchi, ii-176: i ragazzi del coro
3. dimin. divanétto. de marchi, ii-695: quando il corpo rotto e
americane, accennando alla colombia. de marchi, i-23: quando io la condussi
paura di perdere la tramontana. de marchi, i-506: fisso in questo problema
venga corretto ogni passato errore. de marchi, ii-548: per alcuni giorni non si
di quel tanto saccheggiato scrittore. de marchi, ii-310: si sa, una bella
l'intelletto per ritondarsi la pancia. de marchi, ii-876: se il signor lanzavecchia
ordine medesimo ad altre assemblee. de marchi, ii-662: arabella, che aveva
da re te sopra componendo. de marchi, i-869: il diavolo volle che
. faticosamente, con stento. de marchi, ii-802: sedutosi in faccia all'oste
un tumore invecchiato non dolente. de marchi, ii-392: torcere il collo non
cose scrivo e tristi parlo. de marchi, ii-49: aveva pregato tre o
seconda metà dell'ottocento). de marchi, ii-622: quando lorenzo uscì dalla bottega
questi i riformatori della psicologìa? de marchi, ii-62: quando fu sul ponte
attende un gruppo familiare. de marchi, ii-395: era... suo
medici] si leggerà sempre volentieri. de marchi, ii- 764: leggendo le sue
cimitero, la tomba. de marchi, ii-1115: poi seguitò per il corso
e di diffamazione agli amministratori. de marchi, ii-290: sono scappato a milano per
di un brano musicale. de marchi, i-957: si affronta una indemoniata sinfonia
guerra di niente una timida donnicciola. de marchi, ii-89: previdente, preciso,
nostra / fida scorta si pose. de marchi, ii-574: -la sora santina era
di numero sui nuovi cento. de marchi, ii-988: oggi è una grossa flussione
e piacevoli, da ciascuna porta. de marchi, ii-787: dalla cripta per una
sue creature uomini e bestie. de marchi, i-627: perché dunque la scienza
fiume. -dossétto. de marchi, ii-766: superato un dossétto, la
esercitare l'ufficio di catechista. de marchi, ii-478: le bambine scalze e spettinate
dovizie ineffabili del proprio essere. de marchi, ii-991: vedete di quali tristi
e mortai drago in orridi deserti. de marchi, ii-389: il portinaio, che
veduto da chi che sia. de marchi, ii-662: arabella, che aveva fin
, v'ho giudicato incostante. de marchi, ii-47: il pianelli ha perduto
sessanta legni, a guardar le mie marchi. tavola ritonda, 1-210: questo
avenne ch'elli donava a uno gentile dugento marchi. ariosto, 27-115: ducento miglia
questo duello è un delitto. de marchi, i-776: il duello, senza
intendersi; disaccordo, diverbio. de marchi, ii-139: seguitava ad alzare la voce
-sensazione di rigidità. de marchi, ii-238: paolino afferrato colle mani nervose
dodici magioni ambe le sponde. de marchi, i-490: di rado la gente aveva
a ogni giogo e avvilimento. de marchi, ii-722: era forse una momentanea
onor de le digiune fiondi. de marchi, i-125: eccedevo due dita la
cibi e bevande eccitanti a lussuria. de marchi, i-401: quando egli avesse potuto
, turbamento, profonda emozione. de marchi, ii-474: l'occhio di angelica era
pensiero eccitato dal rude- sheimer. de marchi, ii-146: non si scompagnò mai da
vendettero due tenute in friuli. de marchi, ii-77: il buon senso naturale di
, eccoti un edificantissimo esempio. de marchi, i-861: disse che la sua
che tendono a giudicialmente accusare. de marchi, i-511: il colpevole sentì confusamente che
una seconda edizione d'ugo bassi. de marchi, i-466: rimasta vedova ancor giovane
l'assistenza d'un uomo solo. de marchi, i-25: in questo casino fresco
e l'erbe salutari appresta. de marchi, i-21: cosa sperate dal vostro studiar
esecuzione; perfezione artistica. de marchi, i-622: fra la statua ed il
sciolta ed elastica e come snodata. de marchi, ii- 571: lo afferrò
questa bellissima ed elegantissima città. de marchi, i-449: ci sarà un concorso
tornite membra con lasciva eleganza. de marchi, ii-315: pareva cresciuta di nobiltà
e risoluti nella scelta del bello. de marchi, i-321: nella lotta per la
tale da preferirti a ogni altro. de marchi, ii-514: gli elementi della causa
ristrette / le poetiche faville. de marchi, i-957: s'incomincia con un notturno
che hanno l'accento grammaticale? de marchi, ii-485: -che cosa vogliamo?
mira in alto, ambizioso. de marchi, i-796: come avrebbe osato farsi innanzi
persona o di una cosa. de marchi, i-203: sono successivamente sentiti altri
cambiano proprietario, ecc. de marchi, i-314: tutte le vecchie suppellettili,
bacchettone, chi d'empio. de marchi, i-722: aveva degli empi quel
sull'incisione di ciccio di bartolo. de marchi, ii-827: in questa sua aspirazione
si richiede a diventar pianisti. de marchi, i-678: era un uomo di
allo studio delle scienze operative. de marchi, ii-445: essa stentava troppo a
accusa d'anima debole e dura. de marchi, i-891: metteva una certa enfasi
venne a quel tal decreto. de marchi, ii-587: di questa copia farò
di asparagi] una buona entità. de marchi, i-352: trovò il mezzo di
riguarda l'epidermide. de marchi, i-789: il tessuto epidermico può resistere
sono più facili a governare ». de marchi, i-943: finiva coll'epifonema:
questo per una tradizione tutta locale. de marchi, ii-827: questa raccolta..
deiopeia in vista / si crederria. de marchi, i-33: ella con la forza
cólto da convul- zioni epilettiche. de marchi, ii-813: aveva avuto in sua
4 sopran- l'episcopato. de marchi, ii-1-952: se avesse dovuto
, che metterò come episodio. de marchi, ii-582: tra una finestra e l'
conclusione delle frasi interrogative. de marchi, i-20: si spogliò del terraiuolo,
trasporta al piè d'avanti. de marchi, ii-28: ve lo aveva portato,
almeno la licenza liceale. de marchi, i-186: in me sono due anime
unita. -recipr. de marchi, i-940: in tutti i campi dell'
e in sicilia senza eredi. de marchi, ii-481: quel sentimento di paternità
viveva a casarico, da eremita. de marchi, ii-661: si sa, anche
noi presume ergersi in maestro. de marchi, ii-687: è vero: tutti lo
, ecc.). de marchi, i-950: camminare tra i massi granitici
impotenza alla consumazione del matrimonio. de marchi, i-477: per fortuna le testimonianze
-allenato, addestrato. de marchi, i-627: questo amore, questa forza
parini il frondeggiare del monti. de marchi, i-78: qualcuna aveva sul viso una
tutto ciò mi dà a temere. de marchi, 1-811: non era amore questo
o cupidigia o ambizione. de marchi, ii-606: se la sentiva presente
di vita i guai sopporto. de marchi, ii-980: pareva che le ultime forze
metteva a mia disposizione qualche cinquantina di marchi, che io badavo ad esattamente restituirgli
soltanto i fatti, come fatti. de marchi, ii-794: era mia intenzione di
al cuore: essere innamorato. de marchi, i-85: questa disperazione, quando riprese
essere facile alla commozione. de marchi, ii-800: avaro come una formica,
nell'uso delle medesime. de marchi, i-776: il duello, senza esclusione
è escluso: può darsi. de marchi, ii-850: creda pure, contessa,
(non escluso l'imperatore). de marchi, ii-827: questa raccolta..
o colla cassetta della spazzatura. de marchi, ii-394: a tutta prima il portinaio
la cagione esecranda qual è? de marchi, i-482: ed egli aveva portato sul
; diventi polvere, purché coronato. de marchi, ii-609: l'affarista esecrava nel
volume esecrato dell'antica aristocrazia. de marchi, ii-685: ieri sera, quando
ballo o a letto sicuri. de marchi, ii-881: se giacinto fosse un
deva essere annoiato e disgustato. de marchi, ii-835: il conte, che
e a scapito del nobile contegno. de marchi, 829: aveva allora ventidue o
esatto, per fare il viaggio. de marchi, ii-796: chi vanta un credito
più grandi epici dell'europa. de marchi, ii-554: la domanda era rivolta in
spettacolo esilarante del suo temporale. de marchi, i-949: l'aria a due mila
disegno e quello della esecuzione. de marchi, ii-763: per una certa esitanza
esonerato per un anno dalle lezioni. de marchi, i-796: quando potè capire che
vende a prezzi troppo alti. de marchi, 11-866: questo signor ignazio, ricco
creder tutti galantuomini ed amici. de marchi, i-780: ciò che è accaduto
in debito verso di me. de marchi, i-439: se volete che questi tormenti
non siamo che vittime d'espiazione. de marchi, ii-502: monaca o maritata,
un invito a godimenti non esplorati. de marchi, ii-939: un mondo non ancora
esplorazione, solo, paludi. de marchi, i-739: verso quel tempo io
suo scaffale esposto alla vista. de marchi, ii-851: su una tavola stavano
che debbano esalare essenza di rose. de marchi, ii-918: -ecco il profumo delle
profondamente ammirato, trasognato. de marchi, i-510: fisso, estasiato di quel
francese, al tuo desire. de marchi, i-722: qualche volta si alzava
nel bacino riguardava enrico quinto. de marchi, ii-695: l'infermo non risvegliavasi
. - anche sostant. de marchi, ii-793: come ci sono i malati
/ i suoi bamboli vestir. de marchi, i-12: tra le due famiglie si
, ecc.). de marchi, i-472: noi [giornalisti] abbiamo
semplice contatto della sua veste. de marchi, i-22: lasciava che il fascino
d'offerta, e muori. de marchi, i-159: l'anima dopo la
regole della vita di società. de marchi, ii-395: vestiva colla trascurata proprietà
nuovi o stanchi della realtà. de marchi, i-660: ebbe una visione rapida,
quelli che avevano lavorato meno. de marchi, i-1005: il prete stava per
manifestarsi, rivelarsi, estrinsecarsi. de marchi, i-210: fumava in una pipa di
ordine savoiardo di san maurizio. de marchi, 1-866: inutile dire che in ogni
: in ogni caso. de marchi, ii-351: paimira rimase in una penosa
gli spettri della repubblica romana. de marchi, ii-845: alla curiosità di fulvia
guizzo (di pesci). de marchi, ii-204: demetrio si distraeva volentieri
-di esseri inanimati. de marchi, i-932: l'uomo pensava colla macchina
genere di piante della pentandria monoginia. de marchi, ii-816: pensò di mettersi a
inalzarvi un nuovo aitar maggiore. de marchi, ii-937: quantunque [il conte]
in gravi difficoltà d'interesse. de marchi era partito per napoli, allo scopo
più rigida e inviolabile ignoranza. de marchi, ii-889: entrando nella stanzetta, trovava
dovrai fare i tuoi bauli. de marchi, ii-186: se non dimanda scusa,
-figur. bambinello. de marchi, ii-208: quel fagottèllo pesante di carni
l'ora di potermela svignare. de marchi, ii-847: converrà quindi fare un
persino in manica di camicia. de marchi, i-847: un giovinotto biondo come il
merce scende al fallimento bugiardo. de marchi, ii-795: siccome l'azienda dei
inghilterra s'instituirono contro il duello. de marchi, ii-777: mondo scongiurato, che
/ un delitto affa patria. de marchi, i-843: ebbe un battibecco col revisore
, le giubbe co'fioroni. de marchi, i-123: una voce di donna gorgheggiava
sopra il foglio ove si scrive. de marchi, ii-184: trascrisse la lettera su
venne fatto d'esser milionario. de marchi, ii-60: come può un uomo
raccolte per tutta la vita. de marchi, ii-347: chiusi dentro, quasi
che infradicia il corpo sociale. de marchi, ii-47: io l'ho detto
aria sumatrese. -figur. de marchi, ii-1121: queste cose...
e sempre rimpinzato dai compagni. de marchi, i-507: ecco il famigerato cappello:
dalla sua propria buona fede. de marchi, ii-42: il martini con uno sforzo
con riferimento a altri veicoli. de marchi, ii-753: il tram a vapore,
fischia / la vaporiera da presso. de marchi, ii-361: la stazione va gradatamente
crede di adempiere il suo dovere. de marchi, ii-876: se il signor lanzavecchia
pronto a fare anche più. de marchi, i-61: la gelosia gli entra in
gli uomin son più acuti. de marchi, i-264: ella sentì della gioia al
tedeschi hanno piena la testa. de marchi, il-no: -scusi -interruppe aspramente demetrio
. 3. filastrocca. de marchi, ii-693: rideva anche lui, facendo
, secondo la stagione]. de marchi, i-653: avendo un colpo di vento
compromette il proprio onore. de marchi, ii-987: gli scandali non sono che
, colle reminiscenze, colla fantasticheria. de marchi, ii-1107: alieno affatto dalla fantasticheria
e di gridare a torto. de marchi, ii-304: paolino delle cascine era noto
mai molestia all'uomo. de marchi, ii-1102: ma il bello ornamento
mio fardello filologico si accresce. de marchi, ii-522: il cristo scendeva coi piedi
di turcasso, arcuato. de marchi, i-805: la sua figura statuaria,
in virtù ed in sapere. de marchi, ll-yy: la sposina, colla testa
è mai visto così accecato! de marchi, ii-116: non dico...
-le chiacchiere / non fan farina. de marchi, ii-898: la gente sa benissimo
ne esistano i presupposti. de marchi, ii-163: -allora, bevo alla salute
oggi il sacco del missionario. de marchi, ii-216: fatto stupido e farnetico
le cose andranno sempre bene. de marchi, i-563: dire che la gina alla
mantello per andar in chiesa. de marchi, ii-58: sotto i trabalzi del suo
4. dimin. fascinétta. de marchi, ii-394: vado fuori a pigliare qualche
dietro come pecorini al sale. de marchi, i-416: di questi strani fenomeni
sul- l'4 umanità '. de marchi, i-953: aveva una grandissima fede
fuora cento altri fastidii]. de marchi, i-729: il fittabile...
ciò ha delle opinioni singolari. de marchi, i-365: « u barone »,
e d'occhio vivo. de marchi, i-125: il mio volto quella
di virgilio e di omero. de marchi, i-12: amava i lunghi ragionari della
pericolosa, difficile, imbarazzante. de marchi, ii-217: egli per il primo,
ti toglie / la favella. de marchi, ii-977: la santina...
fra noi / chi non sentì? de marchi, i-45: quante belle cose mi
fatto, di una situazione. de marchi, ii-307: ma intanto chi ha avuto
-acer. favoróne. de marchi, i-730: aveva in quei giorni ricevuto
opportuno di favorirmene una copia. de marchi, iv-224: « sono un povero artista
volgono tutto in suo vantaggio. de marchi, ii-573: potreste fornire delle prove
a un torneo sportivo). de marchi, i-468: a andreina » batté d'
di maiale annasante il pastone. de marchi, i-497: era costui un uomo
insieme con un foglio. de marchi, ii-1023: fece un grosso involto
accanto alla guancia sul cuscino. de marchi, ii-619: cogli occhi spalancati nel
intese / la compagnia fedel. de marchi, iv-228: chinai la fronte anch'io
vuol forse una buona frittura? de marchi, iv-217: don giulio non aveva finito
quarto di... animale. de marchi, i-854: fu lui che gli
, bilioso, astioso. de marchi, i-964: fu appunto nello strascico di
vincean le nasciture / querce vocali. de marchi, ii-1107: v'erano bei ciuffi
dei cenci, raccomandando assoluto riposo. de marchi, i-967: non mancavano le bende
e deposto in mausolei sontuosi. de marchi, i-112: furono accese le quattro
barbara ferità del mon- forte. de marchi, i-973: ma i medici dimostrano alla
con un passo di scrittura! de marchi, i-746: intanto ch'io tiravo
b. davanzali, ii-430: cambiasi a marchi: il marco si è il *
il consiglio: i baroni darebbero ottantacinquemila marchi imperiali. 17. decidere di comune
esautorate, la guarnigione tremante. de marchi, i-829: insomma, a guardarlo,
, arrestare; troncare. de marchi, 11-777: avviò il discorso della caccia
animali un pregio di bellezza terribile. de marchi, ii- 974: come un
pasqua e pel ferragosto. de marchi, i-733: venga a festeggiare il ferragosto
raspata nel sacco del ferrovecchio. de marchi, i-114: lucini vestiva artisticamente,
dovrei a quest'ora esserne morto. de marchi, ii-940: soltanto una ferrea volontà
stupore. -sostant. de marchi, i-3: sull'ora del tramonto.
fringuelli, io fui ridotto ciclope. de marchi, ii-365: i treni in arrivo
dall'amministrazione delle ferrovie. de marchi, i-299: corse coll'occhio avidamente sulle
la diligenza il ferroviario convoglio. de marchi, i-1002: si temeva anzi di
della morte nel fervore della festa. de marchi, i-408: si era giunti al
, stare per morire. de marchi, i-697: perciò appena il vecchietto cominciò
fessure la tessitura del discorso. de marchi, i-564: il suo pensiero si sprofondava
era intenta ai consueti sacrifizi. de marchi, ii-561: la voce stridula e
, ma sono io a forzarla. de marchi, ii-44: il comitato ordinatore del
torino / incoronata di vittoria. de marchi, ii-126: il sole entrava vivo
festoni e le ghirlande di carta. de marchi, ii-174: la facciata della chiesa
e contemplarlo in aria festosa. de marchi, ii-909: più giovane, più fresca
'del 'constitutionnel '. de marchi, ii-903: per venti lire avrebbe
di un terreno ancora feudale. de marchi, i-452: il sentimento feudale dei
spalle. -un vero feudatario. de marchi, i-536: non era nato per le
proteggere il culto di domine dio. de marchi, i-27: ora che i nostri
civetteria dalla scarsella del farsetto. de marchi, i-361: un fior di cappellino nuovo
fiammante di un giovane russo. de marchi, i-918: il libro nuovo, fiammante
, più fiammanti che potrete. de marchi, ii-626: infilò una strada semioscura,
esaltazione, ebbrezza, turbamento. de marchi, ii-638: quel gran mucchio di mali
disvia / su la terra natia. de marchi, i-176: 10 passeggiava concitato per
timide / lor vergini fiammelle. de marchi, ii-718: qualche fiamma di sole
/ arrotondò qual di fiorente sposa. de marchi, 1-997: si avviarono insieme verso
regi ti campò da morte. de marchi, i-378: due o tre giorni
tirar il fiato a modo mio. de marchi, ii-304: veniva per la via
dalle sue vene fulgidezza avvampante. de marchi, i-932: il dottor carmine,
, pochi pensieri e meno quattrini. de marchi, ii-695: sei giorni durò l'
que'be'sacchetti di quattrini. de marchi, ii-353: chiuse gli occhi, prese
che cosa è questo mistero. de marchi, i-92: ah poveretto! aveva fatto
personale onestà e solvibilità del creditore. de marchi, ii-1-480: lorenzo pagò per sé
o pochi si fidano di lui. de marchi, ii-47: il pia- nelli ha
della mula, se volete. de marchi, i-665: la gente era all'alpe
fiera perpetua di visite femminine. de marchi, i-944: c'è chi non manca
vedete che non lo sono più. de marchi, ii-400: -sor tognino, che
e l'incostanza delle risoluzioni. de marchi, i-899: sempre con un tono
fievolmente porgendomi la mano tremante. de marchi, ii-1044: -il povero pà non
la sua disciplina, lo educò. de marchi, ii-47: io l'ho detto
lì bisognerà rodere il freno. de marchi, ii-549: pensi che disgrazia anche
meschino valsente di quindici centesimi! de marchi, ii-425: tu hai raggiunta l'
la più crudele delle sue compagne. de marchi, i-460: il figurino della moda
, attillato come un figurino. de marchi, ii-1105: di cecco pianelli,
amico steele per le partecipazioni ufficiali. de marchi, ii-677: una fila di sciagurate
una compagnia di comici francesi. de marchi, i-120: chi abbia vegliato appena due
sul ciglio tortuoso del monte. de marchi, ii-406: con un rumorìo squillante
pezzetto di tela con un coltello. de marchi, ii-623: sul tavolo fumigava in
-filamento fibroso di carne. de marchi, i-987: il prete fa un po'
cui sono tessuti i nervi. de marchi, ii-124: nella bella stagione verdeggiavano
filatelia; collezionista di francobolli. de marchi, i-990: era un gran raccoglitore di
per le mani degli intervenuti. de marchi, ii-644: il vecchio pignoratario s'era
passare per fori gradatamente minori. de marchi, i-372: un buon cliente passava
quattro tentoni filiformi, occhieggiando. de marchi, i-872: i viali che tagliano
bottoni d'oro a filigrana. de marchi, i-596: l'avevano già vestita
fondo del filo delle reni. de marchi, ii-59: si accorse che l'acqua
sul punto di farla. de marchi, ii-498: arabella per cinque o sei
se ne conoscono soli due. de marchi, 'ii-763: tutta la sua coltura
-scherz. sottile, cavilloso. de marchi, i-653: non era il momento di
, / terribil sirena invernale! de marchi, ii-314: si sentiva malato ancora,
burat- tello nelle materie secche. de marchi, ii-437: in milano non ci
quelle che non comprende umana idea. de marchi, ii-389: stava nel suo letto
piccola ciocca di capelli. de marchi, ii-230: la carolina cacciò la mano
acòompagnamento ai giri del ballo. de marchi, ii-56: alte grida chiesero il
e voi non mi credereste. de marchi, ii-716: ferruccio aveva finita la
de la magnia si finò in seiciento marchi di steriino, a pagarne vinti marchi
seiciento marchi di steriino, a pagarne vinti marchi ne la fiera di bari, sessanta
in ognie bari e in ogni treseto vinti marchi, infino che saremo pagati.
per le anime del purgatorio. de marchi, ii-366: sentendosi la testa calda
. dati, 3-112: il dott. marchi, supplicando per la vendita di certo
pose in gioco la donna. de marchi, i-973: i padrini e i
, sf. nevicata. de marchi, i-109: nel mezzo, sopra un
nuca, egregi / combattitori. de marchi, i-228: marina traguardò nella piccola
.). -fiocchino. de marchi, ii-79: il vecchio pà vincenzo seduto
la terra e ondeggia il mare? de marchi, ii- 705: una serie
/ nozze il crin le fiorissero. de marchi, ii-1081: a ciascuna signora fu
-scherz. lippi, 6-54: i marchi, che fiorir debbon le spalle / a'
: al momento del fiorire. de marchi, ii-1108: correva una vera allegria su
improvviso; zampillo, spruzzo. de marchi, ii-294: la bocca gli si riempì
eppure quello laggiù è pinocchio. de marchi, i-891: a un tratto, sento
la derisione, la disapprovazione. de marchi, ii-715: c'era da farsi compatire
che fanno l'ali delle palombelle. de marchi, ii-723: i grilli mandano l'
conoscere il mondo dai libri. de marchi, ii-235: gente affacendata [quella
natura fisiologica e chimica. de marchi, i-781: la scuola dei positivisti e
di lei non si movesse. de marchi, 11-68: la testa pareva già calcinata
con lungo e muto stupore. de marchi, i-40: gli occhi insaziabili..
/ nella profondità dell'universo. de marchi, ii-180: un ufficiale di cavalleria
contemplatore fississimo e innamoratissimo vagheggiatore. de marchi, i-510: fisso, estasiato di quel
si può navigar con lo schifo. de marchi, i-960: giunse in un punto
un berretto flaccido sull'occipite. de marchi, ii-800: attraverso agli interstizi,
e d'altri cotali strumenti. de marchi, ii-1081: l'orchestra, composta di
5. morbidamente, gracilmente. de marchi, i-978: eugenia aveva delle mani sottili
flemmatica dignità su qualche milione. de marchi, ii-155: una sera, coltolo
stesso tempo agili e snelle. de marchi, i-693: al sor claudio piaceva lo
forza, d'energia. de marchi, i-125: eccedevo due dita la sua
giudicare meno flosci e spregevoli. de marchi, i-539: solamente una triste apprensione
alleggerita di passare le secche. de marchi, i-764: si vedevano scendere il fiume
larghe falde, barba fluente. de marchi, i-809: vide passare sulla ringhiera la
è tutt'umanità, tutt'amicizia. de marchi, 1-810: volle misurare la sua
guisa di due correnti elettriche. de marchi, i-45: era il primo uomo,
poesia deve fluire dalla natura. de marchi, ii-361: si sforzava di rintracciare
riflusso di gente da stordire. de marchi, ii-52: si lasciò attirare dal baccanale
a ondate, a fiotti. de marchi, i-245: credereste? il sangue mi
mare. -figur. de marchi, 1-537: giuocò e vide fluttuare un
si ridurrebbe a 148 chilometri. de marchi, ii-766: la costruzione di questa
folla mi urtava nell'animo. de marchi, ii-621: una folla di oscure
col proprio fondo). de marchi, ii-125: si volevano un gran bene
farà un vantaggio allo stato. de marchi, ii-82: di queste tre o
fontanino (sm.). de marchi, i-145: sei dì la settimana il
il cuor con duolo amaro. de marchi, ii-619: una tremenda inquietudine,
riflessa, dentata ed a forbice. marchi, 1-58: nel decimo quarto disegno vi
5. forcina per capelli. de marchi, ii-907: era un giorno di luna
-letter. forcóna, sf. de marchi, ii-78: usciva dallo stallone, colle
cui la germania guarda l'oceano. de marchi, ii-345: stava attaccato al quattrino
forestiera in casa i miei zii. de marchi, ii- 790: oh sei tu
dimensioni tutte della forma stessa. de marchi, 11-868: più in basso ancora le
compie di insetti forestali dannosi. de marchi, i-764: ah che momenti, mamma
reggimento di un solo assolutamente. de marchi, i-940: riviste irte di formule
nuova ballata [ecc.]. de marchi, i-364: si compiaceva di trovare
e una fornace nelle parti inferiori. de marchi, ii-563: delirava la poverina.
; amor è il fornaciaio. de marchi, i-512: la sua testa era una
se non paion due fornelli! de marchi, iii-366: sentendosi la testa calda come
calore intenso emanato dal sole. de marchi, ii-1120: rimase un gran pezzo al
notizie e gli schiarimenti che potevo. de marchi, ii-469: delle sue amiche di
de marchi, ii-543: pensò che avrebbe potuto disporre
[l'aria] vi trapelasse. de marchi, i-877: il cadavere fu scoperto
questo suo vicino e amico grande in marchi ventotto d'oro che gli diede a
, ma per lui sempre gloriosa. de marchi, ii-312: tedioso ozio forzato che
parve una casa di bell'aspetto. de marchi, ii-63: capì che era l'
le annunziava la sua presenza. de marchi, i-494: la pioggia lava di tempo
uno stato d'animo). de marchi, ii-374: il padre della sposa.
, riflesso di breve durata. de marchi, i-577: le sue penne mandavano bagliori
vino caldo, e con aceto. de marchi, i-388: la ripetuta sensazione aveva
fiore, ecc.). de marchi, i-933: il dottore si avviò,
precisa, due fossili veri. de marchi, i-43: ecco il destino di coloro
non credono manco al pancotto. de marchi, i-720: un framassóne che da
frammenti, incapaci di difenderci. de marchi, i-152: mi fu possibile, aiutandomi
rivaleggianti, salì a pareggiarli. de marchi, ii-548: quando aveva essa amato
col cardinale di quelle francioserie. de marchi, ii-835: pare che non si
dello stato, brutti i francobolli. de marchi, i-990: era un gran raccoglitore
in frantumi sul suolo fumigante. de marchi, ii-145: balzava sul letto al
-per estens. foglia. de marchi, ii-74: nelle orecchie aricciate come frasche
una frasca legata sopra un bastone. de marchi, i-646: l'asino, stufo
sospeso, illuderlo. de marchi, i-991: dopo averlo tenuto sulla frasca
albero; cespuglio, macchia. de marchi, ii-922: la finestra, spoglia affatto
buttare il denaro in frascherie. de marchi, i-103: devo però lodare in voi
su stoffe per abiti. de marchi, ii-159: era vestito...
l'altra d'un altro. de marchi, i-803: la famigliuola discorreva intorno alla
delle poche signore del paese. de marchi, ii-1109: chiudevano la scena tre
/ disegna il noce dell'orto. de marchi, i-618: in alto le cime
. - anche al figur. de marchi, i-449: i sogni son fatti coi
gloria, / sogni d'onore. de marchi, ii-1009: la figura torbida di
premano / onde aspromonte è infame. de marchi, i-753: entrò in mezzo come
paese è frazione di isolato. de marchi, i-663: piazzo è una frazione
prendere o da tenere. de marchi, i-250: dovetti appoggiarmi a un muric-
volta siamo ferventi e devoti. de marchi, ii-311: insofferente e svogliato negli affari
/ va a coprir la creatura. de marchi, i-396: la freddura aveva mangiato
crusnelli sta per affondare. de marchi, ii-45: c'era il ragioniere
, e strofinamenti e fregagioni. de marchi, i-324: i suoi capelli bianchi di
fare con grand'arte e speditezza. de marchi, i-96: l'acqua tagliata dalla
dai fregi d'una iniziale. de marchi, ii-716: aveva finita la lunga e
di frego a un debito stantio. de marchi, ii-540: il signor tognino aveva
liquido, una bevanda). de marchi, i-441: i turaccioli scapparono dalle bocche
del tuo fiato al tepore. de marchi, ii-631: il bricco cominciava a fremere
attorcigliano come gruppo di serpenti. de marchi, i-166: i nervi fremevano per un
/ menan colpi da cieco. de marchi, i-92: immaginò alla sua maniera quella
: « è frenetico »]. de marchi, i-446: diventando ad un tratto
e senza segno di vita. de marchi, 11-68: non aveva mai creduto a
sentiva il bisogno di identificarsi. de marchi, ii-479: aveva mutata la durezza
, e prese, e frisse. de marchi, i-116: detto fatto, dopo
friggio, quale durò poco tempo. de marchi, i-998: a queste parole tenne
che portassero il cappel rosso. de marchi, ii-1090: le coppie, a cinque
ragazza vanesia, leggera. de marchi, i-122: cara questa frinfrina! s'
bianco e le tinche fritte. de marchi, ii-207: alle uova fritte pensò il
scoglio della sua mortale navigazione. de marchi, ii-241: la macellaia di via
. e mescolatelo alla farina. de marchi, ii-858: da buon umanista, fece
, a farmi certi discorsi. de marchi, i-881: io sono una pasta frolla
auriga che sferza i cavalli. de marchi, i-912: una palazzina a due
oggi s'ha per pochi quattrini. de marchi, i-103: perdute le caste seduzioni
delle mani distese o accoppiate. de marchi, ii-755: vide se stessa ancor
frullarla, e la renda schiumosa. de marchi, i-796: quando la mamma e
come nel fare il burro. de marchi, ii-34: naldo, un marmottino di
imprime un moto rotatorio. de marchi, ii-1-57: uscivano da un'altra porta
2. spreg. scrivano. de marchi, ii-576: tanta superbia e non saper
pioggia, ecc.). de marchi, ii-374: il cielo è bianco e
* consumato, lacero '. de marchi, iii-1-341: la vita del commercio dà
anglo il suo frusto accattò. de marchi, i-782: accudiva a preparare la sua
frusto: a tempo perso. de marchi, i-538: sperò... di
squallido e deserto margine della laguna. de marchi, ii-587: una volontà più forte
, si lagnavano e volevano rinunziare. de marchi, ii-783: crede che il suo
« non mutò bandiera ». de marchi, i-100: la benedizione fruttò al
soli in quella morta solitudine. de marchi, ii-612: impallidiva, sudava freddo,
di fucsie e di garofani. de marchi, i-31: era venuta a sedersi sulla
lampo le usciva di gentil minaccia. de marchi, ii-556: ii viso divenne duro
niuno bene e fuggevole nella terra. de marchi, i-710: spesso parlava di certi
mare, può sorridere anch'esso. de marchi, ii-52: rimasto solo sentì quasi
un passato ancor troppo recente. de marchi, ii-480: fuggevolmente una voce del
: avendo fuggito dinanzi a'nimici francesco marchi da volterra alcune sue pecore, tu
tanta cortesia, tanta amorevolezza. de marchi, ii-173: cercò con un'occhiata
pietre e di creta alternamente. de marchi, ii-1027: la sua energia oscillò
, da una encefalite fulminante. de marchi, i-655: non avrebbe mai permesso
spiacevole, doloroso). de marchi, ii-465: questo spiega in qual modo
della trebbiatrice sbuffa e fumica. de marchi, ii-623: sul tavolo fumigava in
culto. -corteo funebre. de marchi, ii-418: nel via vai delle vetture
parla! sbraita! hai ragione. de marchi, i-518: -questa è proprio una
6. acer. funeralóne. de marchi, i-945: se imbocca san sisto e
assassinii politici funestavano le romagne. de marchi, i-483: perché dio aveva permesso
dal contagio, passò a roma. de marchi, ii-700: non sarebbe più tornata
o di una lanterna). de marchi, ii-392: la candela di sego col
per impiccarmi ad una forca. de marchi, i-348: povera gente che attacca
sua vestaccia nera e puzzolente. de marchi, iv-209: litigarono un po'sul nome
. -energia illusoria. de marchi, i-224: bevette molto rhum, per
due le mani sul foco. de marchi, ii-439: se mi domandate se
il ritmo della musica. de marchi, ii-46: bella sì, ma di
di spensierati e di furbacchioni. de marchi, iv-213: il fattore aveva portata la
, e graffiarsi il muso. de marchi, ii-488: è la carta che tu
la furia / delle gocce. de marchi, i-87: il conte lavorava di
e dà in smanie. de marchi, i-518: ciò che non aveva detto
gettano che paiono porci feriti. de marchi, i-424: il furioso sangue dei
a scuotere e a sfasciare. de marchi, ii-58: al cessare della musica
in casa del suo servo. de marchi, ii-1081: trovai la festa nel suo
, che lo rendeva affascinante. de marchi, ii-878: questa fusione di due anime
con abiti di questo tessuto. de marchi, ii-1116: c'erano dei vestiti di
; spolverino; casacca. de marchi, i-136: fra lo scompiglio di quel
un gabbano da camera sudicio. de marchi, ii-65: con una salvietta si asciugò
nella sua gabbia di caprera. de marchi, ii-348: che! che!
una casuccia per i gabellini. de marchi, iv-214: i gabellini picchiarono nel
pieni, rapidi, gagliardi. de marchi, i-470: un vivo e gagliardo fiotto
per le sue galanterie donnesche. de marchi, ii-195: non era la prima volta
delinquente; furfante, mascalzone. de marchi, i-890: paolino, lo speziale,
ad ampi ed alti finestroni. de marchi, i-320: il padrone rimase solo
. donna giovane e piacente. de marchi, i-674: era il tormento diurno della
malattia, la febbre). de marchi, i-184: la febbre...
e riescirono invero a galvanizzarla. de marchi, i-472: noi abbiamo bisogno di
gran gamba e gran lena. de marchi, i-253: il puledro del sultano faceva
il passo più lungo della gamba. de marchi, ii-48: si vuol fare il
prima di aver mai imparato nulla. de marchi, ii-333: io ti posso regalare
col gamellino colmo gridando: -largo! de marchi, ii-770: il caffè del gamellino
i capitalisti che devono 'prestarla'. de marchi ii-484: anticipava capitali, garantendo il
venti- quattro carati, garantito! de marchi, i-441: aveva portato un cesto
farti trovare bell'e morto. de marchi, i-697: l'ultima volta che
una matrona di garbo grande. de marchi, i-671: ella, donnina di molto
che è assai vicino al garbuglio. de marchi, i-252: nel garbuglio della sua
venir cogli altri in piemonte. de marchi, i-963: quel- l'omone grande
-spigliato, brillante. de marchi, ii-836: il conte tacque per ascoltare
purulenta o di ftisi del ventre. de marchi, i-io7: il cuoco..
. -e a voi gaudio. de marchi, ii-58: -o gaudio! -gridò
bene accomodato, si muore. de marchi, ii-734: è la nuora di
le artiglierie levando clamorosa gazzarra. de marchi, i-814: nel cielo era una lieta
si sia fatta eco del de marchi, ii-91: non bastava non pagare l'
tutti i passeggieri di prima. de marchi, i-368: il granella...
delle donne, detta castimoniale. de marchi, i-854: la tavola preparata per
un senso di solitudine. de marchi, i-421: rideva gelidamente, ma nello
a queste gelide e cineree giornate. de marchi, ii-743: la chiesa raccolta,
abbracciai della magion di dio. de marchi, ii-1137: si cinse intorno al collo
mangiare una volta al giorno. de marchi, i-869: il diavolo volle che un
gelosa cura nelle pareti domestiche. de marchi, ii-479: dove il figliuolo per
nell'oziosa vita di presidio. de marchi, i-322: il buon vecchietto viveva tutto
o che agisce occultamente. de marchi, i-935: altri pendoli ancora più stravaganti
la faccia da galantuomo del professore. de marchi, i-12: a dieciott'anni ognuno
col gerente responsabile dell'enciclopedia. de marchi, i-577: il canestraio trovò per
). f. r. de marchi, 1-12: per portare il terreno si
. pensò seriamente ad estirparlo. de marchi, ii-509: ritornando sulle sue memorie
o versi miei troppo timidi. de marchi, i-411: legge il biglietto, non
ridicoli e misteriori pei miscredenti. de marchi, i-211: il 'sultano'sapeva leggere
balconi e dai carri allegorici. de marchi, ii-53: le damine avvolte nei bigi
pecorella di cristo dalle fiere ghermita! de marchi, i-703: la morte gli aveva
per più giorni e più notti. de marchi, 1-8: aveva intenzione di andarsene
lavarsi testate coll'acqua ghiacciata. de marchi, i-48: porse una tazza d'acqua
freddo (la febbre). de marchi, ii-314: si sentiva malato..
1 ghiacciuoli d'un lago innominato. de marchi, ii-1035: scendevano soffi più densi
molto freddo, intirizzito. de marchi, iv-225: cercai di riattizzare due legni
trasparenti. -ghiacciolino. de marchi, i-382: c'era motivo di credere
lassù nel ghiaréto del fiume. de marchi, i-44: spiccava qua un sentiero
di due versi di dante. de marchi, i-796: era una buffon- cella
che gli recano parecchie ghiottonerie. de marchi, ii-710: vi si rifugiava [nella
falsa fame o vero appetito. de marchi, i-328: tratto dalla ghiottoneria del guadagno
e di messe diversamente attorcigliate. de marchi, i-258: notai lungo il viale
dipinta a ghirigori giallognoli e rosa. de marchi, i-904: la portinaia inaffia il
voluttuosi ghirigori. -ricciolo. de marchi, i-137: i capelli, più disfatti
e le ghirlande di carta. de marchi, i-855: a destra e a sinistra
impenetrabile (una persona). de marchi, ii-46: bella sì, ma di
nuovo, colla giacchetta attillata. de marchi, iv-230: dal vicoletto entrava una
la musa de'suoi poeti. de marchi, i-7: amava la solitudine, il
, una sorgente luminosa). de marchi, ii-366: si trovò solo nel suo
vicende che accadono in giappone. de marchi, i-660: ed ebbe una visione rapida
bimbi condotti dalle belle ragazze. de marchi, ii-300: nelle ore disoccupate andava
; movimento, moto. de marchi, 1-777 'momolo basta a sé
ginocchi di quella donnina misteriosa. de marchi, ii-528: non sapendo dove trovare un
pantera, col mio cuore. de marchi, ii-942: è facile che la donna
vuoto, far salire i liquidi. de marchi, i-935: non c'è parola
esuberanza (di complessione). de marchi, i-814: quel sangue così dolce e
si abbandona a'suoi sentimenti. de marchi, ii-938: aveva lasciata [l'
. e spreg. giornalettucciàccio. de marchi, i-772: credi tu che tuo suocero
dir così, di respirare. de marchi, i-518: questa è proprio una giornataccia
mozzorecchi e giovani di studio. de marchi, ii-31: capitò a beatrice di vederlo
move / in man la lira. de marchi, i-314: dei vecchi mozziconi di
va girandolone pe 'l mondo. de marchi, i-129: s'era smarrito girandolone
spedienti, pieghevole in mille guise. de marchi, ii-440: pochi uomini..
subito l'affare del pagamento. de marchi, ii-273: che ti salta in
fa fare una girata lunga. de marchi, ii-41: fatta una mezza girata
lassù, come un nastro serpeggiante. de marchi, ii-124: abitava tre stanzucce poste
con la festa dello statuto. de marchi, i-784: raccontò che in america aveva
migliore parte della più vivida età. de marchi, ii-516: ella potrà mettersi in
che regnava intorno ad essa. de marchi, i-477: le testimonianze erano tutte
che sono nella carriera giudiziaria. de marchi, i-889: l'anno scorso,
vuol perder affatto la riputazione. de marchi, ii-247: pareva... l'
, meglio di quattrocentomila cittadini. de marchi, ii-1036: come se l'allegria la
bei legami d'amistà giuliva. de marchi, i-1015: le citazioni latine traboccavano
cortesia, e don diegio gli donò cento marchi d'argento. francesco da barberino,
mettere nelle giunture mastice grasso. de marchi, ii-392: appoggiati colle spalle alle
a ciò, non d'uffizio. de marchi, i-927: gli raccontò allora [
in italia non hanno * ecc. de marchi, ii-59: la sorte l'aveva
le carte giustificative del mio credito. de marchi, i-819: detta somma sarà dietro
pertinace ostinazione de'suoi ribelli. de marchi, ii-476: naldo era suo fratello giusto
inerpicano di balcone in balcone. de marchi, ii-921: nel passare davanti alla
alabastro della lampada da notte. de marchi, i-220: marina vegliava al lume
, di vapore). de marchi, ii-175: globuli d'incenso si svolsero
il governarche si potranno chiamare governanti. de marchi, ii- ateamente un popolo cristiano.
mancati pagamenti delle casse governative. de marchi, ii- 764: gli mancavano
al fondo dell'abside. de marchi, i-31: era venuta a sedersi sulla
di gentiluomini francesi e polacchi. de marchi, i-550: mentre scendevo i miei
parentela sino al settimo grado. de marchi, ii-582: su per le scale
come bagni antiscrofolosi ed antireumatici. de marchi, ii-i- 498: per cinque
l'acqua penetrava entro terra. de marchi, ii-129: era un volumetto molto
, a graffiature, a comi. de marchi, i-773: la finestra è aperta
di dieci o dodici gragnuole. de marchi, i-380: una tremenda gragnuòla ruppe
/ e parrucche e riccioioni. de marchi, i-136: una grandiglia di pizzo bianco
-zolletta (di zucchero). de marchi, ii-135: volle... che
granello, purché tutti lavorino. de marchi, 1-739: ciò che in fondo
vengono a costruir su la sabbia. de marchi, ii-684: non seppe più opporsi
restare esterrefatto, impietrito. de marchi, i-798: clementina restò di stucco;
. furto; attività ladresca. de marchi, ii-114: vada da mio fratello a
/ casca la ferrea grata. de marchi, i-724: una lampadina a olio
arrivarono nella camera della baronessa. de marchi, 11-868: gli operai lavoravano a modellare
simil. inferriata, grata. de marchi, ii-322: un raggio di luna,
e bolliti in iscambio del latte. de marchi, i-798: stava sgozzando un cappone
gratuito nel centro del paese. de marchi, ii-801: tra i soliti avventori seduti